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  • 8/7/2019 Nosocomiali

    1/70

    LE INFEZIONI

    NOSOCOMIALI

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    3/70

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    CENNI STORICI Simpson evidenzi una

    correlazione diretta tra la

    mortalit per infezione dopoamputazione degli arti e lagrandezza dellospedale,associata al sovraffollamento,

    che favoriva la trasmissione delleinfezioni da paziente a paziente

    Lister introducendo i principidellantisepsi intorno al 1860,

    permetteva una drasticariduzione delle drammaticheconseguenze delle infezionipostoperatorie

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    CENNI STORICI

    Solo negli ultimi 15-20 anni tuttavia si cominciato a produrre - soprattutto negli Stati

    Uniti, nei paesi del Nord Europa ed in Francia -

    una discreta quantit di documenti su questoproblema: linee guida, raccomandazioni, leggi e

    decreti finalizzati alla riduzione del rischio

    infettivo per il paziente ospedalizzato

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    EPIDEMIOLOGIA

    frequenza generale: 5-10% frequenza nei reparti di terapia intensiva: 20-

    30%

    in aumento negli ultimi anni

    letali nell1% dei casi

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    InfezioniInfezioni nosocomialinosocomiali per 1000per 1000pazientipazienti/die/die

    19751975 19901990 %%

    7.27.2 9.89.8 +36%+36%

    3rd International Conference on

    Nosocomial Infections

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    QUALE SITUAZIONE IN ITALIA?

    In Italia, nel 1983, fu effettuato lo Studio ItalianoPrevalenza Infezioni Ospedaliere (SIPIO) che coinvolse

    142 ospedali (36000 letti) ed evidenzi una prevalenza di

    I.O. del 6,8%

    Tali dati sono stati ulteriormente confermati dasuccessivi studi dincidenza

    La stima numerica annua di infezioni ospedaliere

    oltrepassa le 600.000 unit lanno; tali infezioniprolungano ovviamente la degenza ospedaliera, con un

    aggravio di costi che oltrepassa i 1.000 miliardi/anno

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Fattori predisponenti

    et malattie concomitanti

    immunodeficienza

    immunit specifica alterazione barriere

    mucose e cutanee

    stato di nutrizione

    anestesia sedazione

    antibiotici

    antiacidi colonizzazione batterica

    infezione latente

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    Evolution of Antimicrobial Resistance

    S. aureus

    Penicillin

    [1950s]

    Penicillin-resistant

    S. aureus

    Methicillin

    [1980s]

    Methicillin-resistant

    S. aureus(MRSA)

    Vancomycin-

    ResistantS.aureus

    Vancomycin-resistant

    enterococcus (VRE)

    Vancomycin

    [1990s]

    [1996]

    Vancomycin

    (glycopeptide) -intermediate

    resistant

    S. aureus

    [2002]The worst has happened

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Classificazione

    ENDOGENE, infezioni sostenute da un agente gi

    presente nellorganismo, in veste di ospite abituale nonpatogeno, ma che acquista patogenicit e virulenza inseguito a compromissione delle difese dellorganismo

    ESOGENE, infezioni in cui il germe arriva al pztrasmesso da un altro pz (infezione crociata) odallambiente ospedaliero, secondo due principalimodalit:

    Per contatto, in cui il pz viene a diretto contatto conla fonte di infezione ( ad es. goccioline di saliva)

    tramite veicolo, in cui il microrganismo trasportatodalla fonte di infezione allospite recettivo da unveicolo animato o inanimato (endoscopi, strumentichirurgici, ecc.)

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Per contatto

    DIRETTO (malattie oro-fecali)

    INDIRETTO (endoscopi, strumenti chirurgici)

    ATTRAVERSO DROPLETS (SARS)

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Attraverso un veicolo comune

    Si realizza quando un veicolo contaminatotrasmette linfezione contemporaneamente a

    diverse persone

    Esempi di veicoli comuni sono il cibo, il sangue,liquidi di infusione, farmaci e disinfettanti

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Modalit di trasmissione

    Il serbatoio dei microrganismi costituito dalluomo (pz

    infetti/colonizzati e/o portatori) e dallambiente

    Un veicolo di importanza determinante costituito dalle

    MANI degli operatori sanitari, sulle quali colonizzanoun numero e una variet non indifferente di potenziali

    patogeni

    Limportanza di tale veicolo sottolineato dal fatto chele misure di controllo pi efficaci della maggior parte

    delle I.O. si basano sul lavaggio frequente delle mani

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    16/70

    Ruolo delle mani nella trasmissione delle infezioni

    ospedaliere

    Ruolo delle mani nella trasmissione delle infezioni

    ospedaliere

    La mano prende dalla cute

    dalle ferite infette

    dal pus

    dalle secrezioni

    dal viso

    dal corpo

    dalle mani

    dai vestiti

    La mano prendeLa mano prende dalla cutedalla cute

    dalle ferite infettedalle ferite infette

    dal pusdal pus

    dalle secrezionidalle secrezioni

    dal visodal viso

    dal corpodal corpo

    dalle manidalle mani

    dai vestitidai vestiti

    del paziente

    del

    personale

    sanitario

    La mano infetta

    Pz operati

    bambini malati gravi

    malati cronici

    anziani

    personale sanitario

    La mano infetta

    Pz operati

    bambini malati gravi

    malati cronici

    anziani

    personale sanitario

    La mano contamina attrezzature sanitarie

    biancheria pulita

    bagni

    piatti e posate

    La mano contamina attrezzature sanitarie

    biancheria pulita

    bagni

    piatti e posate

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    17/70

    Lavaggio delle mani

    Il lavaggio delle mani rappresenta da solo ilmezzo pi importante ed efficace per prevenire

    la trasmissione delle infezioni

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Lavaggio sociale delle mani

    Bagnare mani e polsi con acqua corrente Applicare uniformemente 5 ml di soluzione antisettica

    con detergente

    Frizionare accuratamente unghie, dita, palmi e dorsi

    delle mani, polsi e parte degli avambracci per almeno 1-

    2 minuti

    Sciacquare accuratamente sotto lacqua corrente

    Asciugare con salviette monouso (tamponando)

    Se non c rubinetto a gomito o pedale con la salvietta

    chiudere il rubinetto

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Lavaggio antisettico delle mani Bagnare uniformemente mani e avambracci fino a 2 dita

    sopra la piega dei gomiti, tenendo le mani pi alte

    rispetto ai gomiti Distribuire uniformemente 5 ml di soluzione antisettica,premendo la leva del diffusore con il gomito

    Strofinare accuratamente facendo particolare attenzione

    agli spazi ungueali ed interdigitali per 2 minuti,procedere in un unico senso dalle mani ai gomiti

    Risciacquare prima le mani e poi gli avambracci,tenendo le mani sopra il livello dei gomiti per evitareche lacqua dagli avambracci coli sulle mani

    Spazzolare le unghie 30 secondi per mano e ripetere illavaggio per altre due volte

    Risciacquare le mani

    Asciugare mani e avambracci con un panno sterile

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Le INFEZIONI delle VIE URINARIE(IVU)

    Localizzazione pifrequente delle infezioni

    acquisite in ospedale:

    circa il 40%

    Nell 80% dei casi sonolegate alla

    cateterizzazione vescicale

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    VIE URINARIE

    Secondo i criteri del CDC, per parlare di

    infezioni delle vie urinarie sintomatiche necessario che vi sia la presenza di almeno unodei seguenti sintomi/segni, in assenza di altri

    possibili cause: febbre (>38C)

    urgenza a urinare

    pollachiuria disuria

    tensione sovrapubica

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    DEFINIZIONE

    Manifestazioni cliniche causata da invasione deltratto urinario da parte di microrganismi

    Linfezione pu coinvolgere siti specifici (rene,vescica, ecc.) oppure limitarsi alle urine

    (batteriuria)

    La batteriuria asintomatica rappresenta

    probabilmente soltanto una colonizzazione

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    24/70

    1. Escherichia coli

    2. Enterococchi

    3. Pseudomonas aeruginosa

    4. Klebsiella spp

    5. Proteus

    6. Candida spp

    7. Enterobacter spp

    8. Stafilococchi coagulasi neg

    9. S. aureus

    10. Serratia spp

    MICRORGANISMIMICRORGANISMI

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Fonti di infezione

    Colonizzazione del meato uretrale Contaminazione del sistema di drenaggio

    urinario

    Cistoscopi ed altri sistemi utilizzatisullapparato genitourinario

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Vie urinarie

    I microrganismi causa di infezione delle vieurinarie possono avere accesso alla vescica:

    al momento dellinserzione del catetere

    attraverso il lume del catetere sulla superficie esterna del catetere

    dopo la rimozione del catetere

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    27/70

    Fattori di rischio e metodi diprevenzione

    Applicare il catetere solo in presenza di preciseindicazioni cliniche

    Rimuovere il catetere appena lindicazione cessa diesistere

    Corretto lavaggio antisettico delle mani prima diapplicare o rimuovere il catetere

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    28/70

    -

    Fattori di rischio e metodi diprevenzione

    Corretta detersione dei

    genitali prima della

    disinfezione

    Utilizzare sempre sacche di

    drenaggio a circuito chiuso

    Utilizzare catetere di calibro

    il pi piccolo possibile (12 o

    14 CH) Garantire una scrupolosa

    igiene ai pazienti portatori di

    catetere vescicale

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    29/70

    INFEZIONI dellaFERITA CHIRURGICA

    Infezioni successive ad un

    intervento chirurgico

    oppure ad un trauma, non

    presenti n in incubazione

    al momento del ricovero inospedale

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Infezioni del sito chirurgico

    Per definire linfezione della ferita chirurgica sononecessari i seguenti criteri:

    Linfezione si sviluppa entro 30 gg dallintervento

    Linfezione interessa soltanto la cute o il tessuto

    sottocutaneo dellincisione Presenza di almeno uno dei seguenti:

    secrezione purulenta dallincisione superficiale

    isolamento di un microrganismo da una coltura ottenuta con

    tecniche asettiche dai fluidi o dai tessuti dellincisionesuperficiale

    presenza di almeno uno dei seguenti sintomi/segni: dolore,tensione superficiale, gonfiore localizzato, eritema, ecc.

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    Infezioni del sito chirurgico

    La maggior parte delle infezioni della ferita

    chirurgica viene acquisita durante lintervento:

    se una ferita pulita e asciutta, infatti, nellarcodi poche ore dallintervento non pi

    suscettibile allaggressione da parte di

    microrganismi

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    32/70

    Infezioni del sito chirurgico

    In fase postoperatoria, le infezioni possono essere

    acquisite attraverso i drenaggi chirurgici o, nel caso di

    infezioni non ancora rimarginate, al momento della

    medicazione.

    Le pi comuni fonti per linfezione chirurgica sono: flora cutanea del pz

    tessuti dellospite infetti o contaminati nel corso di

    interventi mani del personale

    drenaggi chirurgici

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    33/70

    1. S. aureus

    2. Streptococchi gruppo D3. Stafilococchi coagul neg

    4. Escherichia coli

    5. Pseudomonas aeruginosa

    6. Enterobacter spp

    7. Proteus

    8. Klebsiella spp

    9. Candida spp10. Bacteroides fragilis

    MICRORGANISMIMICRORGANISMI

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    FATTORI di RISCHIO

    dell ospite

    Et> 65 anniSesso maschile

    Obesit/malnutrizione

    CoinfezioniDiabete

    Trattamento con corticosteroidi

    Classe ASA (ASA score 1-5)

    pratiche assistenzialipre-operatorie

    Lunga durata degenza pre-operatoria

    Tricotomia con rasoio

    Scarsa profilassi antibiotica

    durante lintervento

    chirurgico

    Localizzazione interventoTipo intervento (pulito/sporco)

    Impianto di protesi

    Durata intervento e numero

    Situazione di urgenza

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    35/70

    Classe ASA

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    36/70

    TRICOTOMIA - % di infezione

    3,21,8La mattina

    dell'interventoForbici

    7,54Il giorno prima

    dell'interventoForbici

    8,85,2La mattina

    dell'interventoRasoio

    106,4Il giorno prima

    dell'interventoRasoio

    in 30giornatadall'interventoalla dimissione

    Epoca di

    effettuazione

    Metodo di

    rasatura

  • 8/7/2019 Nosocomiali

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    TRICOTOMIA

    Contenere larea da tricotomizzare alla solaarea di incisione chirurgica

    Eseguire la procedura con strumenti monouso

    evitando di lesionare la cute Praticare in stretta connessione temporale con

    lintervento chirurgico (entro 2-4 ore dallinizio

    della procedura chirurgica)

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    38/70

    Tipo di intervento

    1,2Prostatectomia3Splenectomia

    1,2Ernioraffia3,1Laparotomia

    1,7Riduzione frattura3,4Trapianto di cute

    1,8Chirurgia testa collo3,6Bypass aorto-coronarico1,9Isterectomia vaginale3,7Cardiochirurgia

    1,9Mastectomia3,8Isterectomia addominale

    2,1Fusione spinale4,1Shunt ventricolare

    2,2Colecistectomia4,1Taglio cesareo2,2Appendicectomia5,8Intestino tenue

    2,3Craniotomia5,8Chirurgia gastrica

    2,4Protesi articolare6,1Amputazione di arto

    2,5Chirurgia toracica6,2vie biliari,fegato,pancreas2,5Nefrectomia6,9trapianti d'organo

    2,9Chirurgia vascolare7,1Interventi sul colon

    % InfezioniTipo di intervento% InfezioniTipo di intervento

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    39/70

    Durata dellintervento Progressiva riduzione della resistenza locale dei tessuti a

    causa delle manipolazioni chirurgiche, dellessiccamentoe dellesposizione allaria

    Complicanze dirette (anemia, shock) responsabili

    della maggiore durata dellintervento, in grado di

    compromettere i meccanismi di resistenza generali

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    40/70

    Entit del trauma chirurgico

    Una tecnica chirurgica impeccabile in grado di

    minimizzare il trauma chirurgico, viene considerata difondamentale importanza per limitare il rischio infettivoe per una corretta guarigione della ferita

    Mantenere unadeguato apporto di sangue

    Effettuare unemostasi corretta

    Allontanare i tessuti devitalizzati

    Irrigare il campo operatorio con soluzione fisiologica

    negli interventi di lunga durata Usare appropriati materiali per sutura cercando di

    non determinare eccessiva tensione dei margini

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    41/70

    MISURE PREVENTIVE

    Adeguata profilassi antibiotica

    Limitazione del personale in sala operatoria

    Lavaggio chirurgico delle mani

    Adeguato vestiario chirurgico

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    42/70

    INFEZIONI delle BASSE VIERESPIRATORIE

    Malattia acuta con

    immagine radiologica di

    addensamento polmona-

    re segmentario o

    multiplo, nonpreesistente, n riferibile

    ad altre cause note, che

    compare entro 72 ore

    dall'esordio clinico deisintomi

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    43/70

    MICRORGANISMIMICRORGANISMI

    POLMONITE ACQUISITA INCOMUNITA':

    Streptococcus pneumoniae

    Haemophilus influenzae

    Mycoplasma

    POLMONITE NOSOCOMIALES. aureus

    Enterobacteriaceae 60%

    Ps. aeruginosa

    Klebsiella pn.

    E. coli

    Legionella

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    44/70

    FONTI di INFEZIONE

    Fattori dellospite

    Procedure invasive

    Attrezzatura per terapia respiratoria

    Intervento chirurgico Farmaci

    Mani del personale

    Colonizzazione orofaringea

    Colonizzazione gastrica

    D t il

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    45/70

    ASPIRAZIONE

    Durante il sonno

    Stato di coscienza alteratoAlterazioni della deglutizione

    Rallentamento dello svuotamento

    gastrico

    Alterata mobilit gastrointestinale

    Depressione dei riflessi respiratori

    Colonizzazione

    oro-faringea

    Colonizzazione

    gastrica

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    46/70

    Fattori di rischio

    Intervento chirurgico toracico/addominale

    Intubazione

    danno sullepitelio

    alterazione dei meccanismi di difesa necessit di frequenti broncoaspirazioni

    modifica della flora orofaringea

    ischemia da pressione meccanica

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    47/70

    Durata della ventilazione

    Trattamento prolungato con antiacidi o H2 bloccanti

    Nebulizzatori:

    Sondino naso-gastrico

    Attrezzature contaminate

    favoriscono migrazione dei

    microbi nellalbero bronchiale

    ambu, spirometro

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    48/70

    INFEZIONI SISTEMICHE(BATTERIEMIE)

    Sono infezioni causate dalla

    colonizzazione, da parte dei

    microrganismi, di cateteri

    intravascolari inseriti per

    effettuare terapiainfusionale (es. nutrizione

    parenterale totale)

    N t i A t d ll

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    49/70

    Nuove terapiemediche

    Aumento dellepatologie croniche

    Aumento delleterapie infusionali

    Aumento dellimpiegodelle TPV

    Aumentato impiego del CVC

    Dispositivo vascolare che, introdotto attraverso una vena centrale o periferica, pu

    avanzare fino a che la punta si trovi nella vena cava superiore, in prossimit

    dellatrio destro

    Infezioni correlate a CVC

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    50/70

    Negli USA ogni anno vengono posizionati oltre 5 milioni di

    cateteri intravascolari

    Oltre il 15% dei pazienti con catetere hanno complicazioni

    infettive

    Giorni di CVC per anno:~ 15.000.000

    Incidenza media di batteriemie associate: ~ 5.3 casiper 1000 gg CVC nelleUTI

    Negli USA ogni anno si verificano almeno 80.000 sepsi

    associate a CVC nelle UTI

    Dimensione del problema negli USA

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    51/70

    Cateteri intravascolari

    Si ricorre al loro impianto, nel corso della degenza, nel

    30-50% dei pazienti ospedalizzati Rappresentano un substrato ideale per la colonizzazione

    microbica

    Materiale: Polietilene: flebite purulenta e flogosi del sito diinserzione (eritema, edema, dolore e vena palpabile)

    Poliuretano (migliori): >biocompatibilit,

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    52/70

    Sepsi associata a CVCCDC 2002

    Una sepsi considerata associata ad una linea

    centrale se la linea era in uso durante un

    periodo di 48 ore prima dello sviluppo della

    sepsi

    Se lintervallo di tempo tra linsorgere

    dellinfezione e luso del dispositivo superiore

    a 48 ore, c una forte evidenza che linfezione

    correlata alla linea centrale

    Distribuzi n d i t ssi di s psi

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    53/70

    Distribuzione dei tassi di sepsi

    associate a CVC1992-2001

    4.7123.78047Neurochirurgica

    2.9419.67464Cardiotoracica

    4.5252.325102Coronarica

    Medie/1000 ggCVC

    Giorni catetereN.Tipi di UTI

    Distribuzione dei tassi di sepsi

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    54/70

    3.421.2657Respiratoria

    5.3900.948153Chirurgia

    7.6291.83174Pediatria

    3.8231.573133Neonatologia: >2500 g

    11.3438.261138Neonatologia:

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    55/70

    MICRORGANISMIMICRORGANISMI

    Staphylococcus epidermidis

    Staphylococcus coagulasi neg

    S. aureus

    Enterococchi ( faecalis/ faecium)

    Pseudomonas spp

    Candida spp

    Aspergillus

    Klebsiella pn.

    Complicazioni

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    56/70

    Infettive Meccaniche

    Trombotiche

    Complicazioni

    da CVC

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    57/70

    Tipi di infezione correlata a CVC Colonizzazione localizzata del CVC

    crescita di un microrganismo dalla punta del catetere, segmentosottocutaneo o raccordo (>15 CFU )

    Infezione del sito di uscita eritema o indurimento entro 2 cm dal punto di uscita del catetere in

    assenza di setticemia e senza la presenza di pus

    Infezione clinica del sito di uscita (o infezione del tunnel)

    tumefazione dolorosa, eritema o indurimento del sito superiore a 2 cmdal sito del catetere lungo il tratto sottocutaneo di un cateteretunnellizzato (Hickman o Broviac) in assenza di setticemia

    Infezione della tasca

    liquido purulento nella tasca di un CVC totalmente impiantabile chepotrebbe o meno essere associato a rottura spontanea con fuoriuscita dipus o necrosi della cute sovrastante, in assenza di setticemia

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    58/70

    Complicazioni cliniche da CVC

    Cellulite locale

    Tromboflebite (anche dopo rimozione del CVC) +/-

    cellulite locale

    Sepsi +/- shock settico

    Endocardite: murale, valvolare, ds o sn

    Embolia settica polmonare

    Aneurisma micotico

    Osteomielite, artrite, spondilodiscite

    Endoftalmite

    Nefrite

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    59/70

    Fattori di rischio

    legati allospite

    et < 1 anno o > 60 anni

    gravit patologia di base

    deficit immunitari infezione remota

    alterazioni dellintegrit cutanea

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    60/70

    Fattori di rischio

    legati allassistenza

    COLONIZZAZIONE PERICATETERE

    Inadeguate tecniche di asepsi

    Tipo di medicazione

    COLONIZZAZIONE del RACCORDO

    Manipolazioni del catetere Tecniche di gestione

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    61/70

    Durata cateterizzazione

    Numero di vie

    Sito di inserzione

    Tipo di catetere

    c. venoso periferico/centrale

    c. arterioso periferico

    c. arterioso-polmonare

    (Swanz-Ganz)

    c. in succlavia per emodialisi

    c. ombelicali

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    62/70

    CRBSI> 8 cm

    Dalla cute alla v.

    succlavia, giugulare,

    femorale

    CVC non

    tunnellizzati

    Reazioni

    anafilattoidiDa 7.6 a 20.3 cm

    Vene cefalica o

    basilica

    Cateteri di media

    lunghezza

    mid-line

    Basso rischioinfettivo

    7.6 cm; raramente

    associate a inf.

    sistemiche

    Vene braccio e maniCateteri venosi

    periferici

    CommentiLunghezzaSito di ingressoTipo catetere

    Tipi di cateteri

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    63/70

    CommentiLunghezzaSito di ingressoTipo catetere

    < tassi di infezione

    rispetto al non

    tunnellizzato

    >8 cmV. succlavia,

    giugulare, femoraleCVC tunnellizzati

    < tassi di infezioni>20 cm

    Da v.cefalica,

    brachiale, basilica

    alla cava superiore

    CVC inseriti

    perifericamente (PICC)

    CRBSI> 30 cm

    Attraverso un

    introduttore in Teflon

    arriva alla v.

    succlavia

    Cateteri a. polmonari

    Tipi di cateteri

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    64/70

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    65/70

    Complicazioni meccaniche correlate alsito di cateterizzazione

    12.8-19.46.2-10.76.3-11.8Totale

    NA1.5-3.1

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    66/70

    Complicazioni infettive correlate al sito

    di cateterizzazione

    0.00112Sepsi con emocoltura +

    0.00114Sepsi con emocoltura -

    0.001319Colonizzazione

    >1000 UFC

    NV37Contaminazione

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    67/70

    sepsi, shock settico, infezione del sito di uscita

    Catetere necessario?NoRimuovere il catetere

    2 emocolture

    Valutare la presenza

    di infezione

    Inf. sito del CVCSostituire CVC

    Terapia empirica

    se sepsi

    SI

    SIEmocolture

    NOSepsi o shock settico

    Terapia empirica

    e sostituzione di CVC

    Emocolture positive:Sepsi correlata a CVC

    posizionare il CVC in altra sede

    terapia antibiotica mirata

    Emocolture negative:Colonizzazione del CVC

    Posizionare il CVC in altra sede

    Terapia antibiotica non necessaria

    D.C.McGee et al N Engl J Med, 2003

    Interventi per prevenire le infezioni

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    68/70

    Impiegare cateteri impregnati di antimicrobici

    Posizionare il CVC utilizzando la vena succlavia

    Utilizzare la massima sterilit durante il posizionamento

    Evitare limpiego di unguenti

    Disinfettare il catetere

    Non cambiare il sito anatomico del CVC

    Non rimuovere il CVC quando non necessario

    Sostituzione frequente del set di infusione e uso

    tempestivo dei prodotti appena preparati

    InfezioniPreviene le

    Interventi per prevenire le complicazioni

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    69/70

    Cercare lassistenza di medici esperti

    Evitare il posizionamento nel vaso femorale

    Utilizzare limpiego di ultrasuoni durante

    la caterizzazione della giugulare

    Non cambiare la sede dellaccesso venoso

    Posizionare il CVC

    utilizzando la vena

    succlavia

    meccaniche e trombotiche

    Meccaniche

    Trombotiche

    Infezioni associate

    ll di d INFERMIEREPosizionamento di CVC

  • 8/7/2019 Nosocomiali

    70/70

    MICROBIOLOGO MEDICO

    FARMACISTA

    alluso di procedure

    invasive

    Patogeni sentinella Infezioni sostenute

    da ceppi resistenti e

    uso di antibioticiInfezioni epidemiche

    INFERMIEREcatetere urinario,orotracheale, etc