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NOTA
Oggetto: Brevi considerazioni per I'aud2bne dellAssociazione deiPorti ltaliani - Assoporti - innPermanente della Camera deilegge in materia di interporti eterritoriali.
anzi la IX CommissioneDeputati sui disegni didi piattaforme logistiche
Un moderno sistema logistico è realtà composita e complessa dimolteplici infrastrutture modali (frequentemente singolarmentecomposite) e di servizi resi da più operatori economici ed entitàam ministrative.
L'ottimale combinazione di tutti gli elementi del sistema è quindicondizione necessaria per massimizzare la sinergia e consentire aciascuna componente di esprimere al massimo le sue potenzialità.
La portualità, guarda pertanto con particolare attenzione ad ogniiniziativa che ha riguardo a singole componenti della rete logistica.Ciò tanto più considerate:
- le molteplici funzioni svolte dalla portualítà nazionale;- le opportunità offerte dai mutati equilibri dei traffici a scala
mondiale e dagli indirizzi dell'UE in tema di reti TEN, cheoffrono al versante mediterraneo dell'Europa l'opportunità dicontribuire a spostare verso sud il baricentro del trasporto edal riequilibrio tra il versante marittimo settentrionale e quellomeridionale dell'Europa ;
- la scarsità della risorsa-territorio costiero, che impone ai portidi espandersi anche nel retroterra migliorando/potenziando leconnessioni stradali e ferroviarie tra il porto e il territorio.
In questa cornice si colloca la lettura che da Assoporti del d.d.l. inoggetto, che offre un contribuito ad una più precisa delimitazionedel concetto, delle caratteristiche e delle funzioni di un interporto
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rispetto ad altre infrastrutture, pure riconducibili al sistemalogistico.In tal senso si era espressa Assoporti in occasione dell Audizioneinnanzi la Commissione nell'ottobre scorso proprio sul d.d.l, inmateria di interporti poi approvato dalla Camera dei Deputati neltesto ora riproposto.Già in quell'occasione, individuavamo però alcuni limiti nel testo,non trascurabili a nostro avviso, in particolare nella parte (commi 2e seguenti dell'art.2) relativa alla pianificazione delle infrastrutturein parola, che di fatto non valorizzava (e non valorizza) ruolo efunzioni della portualità di rilievo internazionale e nazionale - edelle Autorità Portuali enti di amministrazione, pianificazione,programmazione e promozione di quella stessa portualità.
Un'attenta rivalutazione di quella parte era, ed è, ad avviso diAssoporti, necessaria in particolare alla luce dell'art.46 del DL201/2077, come modificato dall'art. 9, c. 3-novies del DL n.76/2072, convertito dalla L. n. 44/20L2.Tale norma, infatti, attribuisce alle Autorità Portuali la facoltà di"costituire sistemi logistici che intervengono, attraverso atti d'intesae di coordinamento con le regioni, le province ed i comuniinteressati nonché con i gestori delle infrastrutture ferroviarie...avendo riguardo ai corridoi transeuropei e senza causaredistorsione della concorrenza tra i sistemi portuali."
Considerata la necessità di recuperare il "gap" logistico che il
sistema-Paese pa9a, tanto più gravoso in una congiunturasfavorevole quale l'attuale, Assoporti in rappresentanza dellaAutorità Portuali, proprio quali soggetti dello sviluppo dei porti, nodilogistici essenziali di un sistema che da rete di trasporto devetrasformarsi in compiuta rete logistica industriale del versante suddell'Europa, da un lato ritiene essenziale per la portualità,l'adozione immediata di misure intese a:
. restituire autonomia e specialità alle Autorità Portuali,rimuovendo vincoli di sDesa che imoediscono ad esse di
svolgere la funzione istituzionale di motore dello sviluppologistico e territoriale;rimuovere improprie equiparazioni alle pubblicheamministrazioni, a partire da quelle riferite ai propridipendenti, sgomberando in tal modo il campo da concreti (epericolosi) rischi di conflitti sociali;rafforzare il ruolo di coordinamento dei diversi soggetti pubblicie privati nella fase portuale, rendendolo effettivo;semplificare, velocizzare e dare certezza di tempi delleprocedure amministrative, in particolare ai processi dipianificazione, programmazione e realizzazione degli interventiinfrastrutturali nei porti e per le connessioni tra iporti, ledirettrici stradali e ferroviarie, i nodi logistici interni;attuare quanto contenuto nel c.d. DL Salva Italia, art. 46, conuna maggiore integrazione fra porti ed interporti.
Conseguentemente, proprio in riferimento alla necessità di dareattuazione all'art.46 del DL 201/ZOIL, nella logica di integrazione esinergia da porti ed interporti, si ritiene altresì opportuno ch e,quelle urgenti misure per la portualità, vengano altresìaccompagnate da misure relative agli interporti che pure appaionourgenti al fine di delineare, fin da subito, un quadro organicofunzionale al riavvio di un processo di crescita del sistema logisticoper la ripresa di un processo di crescita dell'economia edell'occu pazione.A tale scopo sembrerebbe opportuno "recuperare" con pariurgenza, tra le diverse previsioni del d.d.l. in parola:
- la ricognizione degli interporti già esistenti e rispondenti alladelibera del Comitato interministeriale per la programmazioneeconomica 7 aprile 1993, e la ricognizione delle infrastruttureintermodali;
- l'individuazione dei requisiti minimi che qualificano gliinterporti e le infrastrutture intermodali (come indicatonell'art.3, c. 1 del d.d.l.);
- la definizione della natura della gestione degli interporti (art. 5del d.d.l);
- un processo "semplificato" e di accelerazione per larealizzazione delle infrastrutture in argomento, sulla falsarigadi quanto previsto nell'art.6 del d.d,l.
Roma 12.6.2013