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P. 2-3 ROTARY 2110 Bollettino del Distretto 2110 Sicilia e Malta del R.I. (allegato a "Rotary", registrazione Tribunale di Milano n.89-8/3/1986) - DG Concetto Lombardo Novembre 2011 P. 6 P. 10 I N T E R N O all’ LA FONDAZIONE ONDAZIONE , S , SPINTA PINTA VITALE ITALE PER PER LA LA NOSTRA OSTRA ASSOCIAZIONE SSOCIAZIONE C ari Amici, quest’autunno incerto e incostante non è certo foriero di facili ottimismi. Al con- trario: i mali del mondo stentano a trovare spiragli positivi di risoluzione e sembra ancora lon- tana l’epoca in cui i popoli della terra, ben rappre- sentati, sapranno sedersi a un tavolo comune e discutere, ponendo al centro l’interesse esclusivo di tutti i cittadini: magari pensando d’essere tutti noi, anche i più potenti, inquilini, non proprietari, di un pianeta tra i tanti che popolano i cieli. Nei tempi in- certi, privi di sicure prospettive per il futuro, chi ha valori declinati in ideali forti da trasmettere è bene che li manifesti, soprattutto ai più giovani, che di questo hanno maggiormente bisogno: ideali in cui credere e persone di cui fidarsi. Io, come tutti voi, ho dato fiducia al Rotary, per quello che è a livelli alti: una cittadinanza globale attiva e vicina alla gente. La Rotary Foundation, che in questo mese di novembre ricordiamo in modo specifico, ne è un bell’esempio. Alla Rotary Foun- dation noi conferiamo contributi volontari. La do- nazione di 100 dollari pro capite è vivamente raccomandata e auspicabile. È auspicabile anche su- perarla perché ogni nostra briciola vale ad allargare i confini delle attività di questa che è una delle più importanti macchine umanitarie del mondo. Ma a ben guardare alla Rotary Foundation siamo noi tutti debitori. Innanzi tutto perché il fondo pro- gramma che la Fondazione gestisce ritorna ai club sotto forma di progetti da sviluppare all’interno dei propri territori o anche al di fuori di essi. Ma anche perché con il suo impulso essa ha dato una nuova spinta vitale alla nostra associazione. Attraverso la progettazione, che la Fondazione ha messo in moto negli ultimi decenni, è cambiato, infatti, il modo di riconoscere la nostra identità rotariana. I club non possono ormai essere concepiti come cellule auto- referenziali, di pochi eletti che s’incontrano per scambiarsi opinioni, nella più tradizionale inclina- zione al piacere della convivialità. Chi si ferma a questo è sorpassato, cammina lento, non coglie il senso della modernità che ha ormai permeato di sé la nostra comunità. La Rotary Foundation è un in- vito a proiettarci fuori dalle nostre mura, a porre re- almente la nostra professionalità a contatto con i bisogni reali, a considerarci nel mondo e per il mondo. Quand’ero giovane, long time ago, andava uno slo- gan un po’ ingenuo ma che prendeva il cuore: fan- tasia al potere. E aggiungerei sogni: non i sogni passivi, che allontanano dalla realtà, vie di fuga verso l’indefinito, il vago. Ma sogni positivi, che at- traversano la realtà e proiettano nel futuro. Proiet- tano, appunto: perché dalla fantasia e dai sogni nascono i progetti più grandi, che sfidano le restri- zioni e le angu- stie del presente e aprono le strade del do- mani. La Rotary Foundation ci aiuta a sognare in modo costrut- tivo e a immagi- nare che dalle nostre azioni possa nascere un mondo nuovo, senza fame né guerre, o malat- tie invalidanti che abbiamo i mezzi per debel- lare, come la Polio. Grazie al programma Polio Plus è ormai imminente il tempo della cancellazione di questo male dalle cronache medico – sanitarie. Dobbiamo premere sull’acceleratore per mettere la parola fine ai nostri ormai ventennali sforzi. Così lunga è stata, infatti, la guerra per l’eradicamento di questo flagello; che non è stata soltanto guerra alla malattia in sé e per sé, ma alla superstizione, ai tabù, all’ostruzionismo e al sospetto. Siamo comunque vicini al compi- mento di questo grande sogno. Che da otto mesi non si registrino casi di poliomelite in India, uno dei paesi in passato a più alta densità di malati, è notizia certa che infonde giustificato ottimismo. Poter giun- gere a dichiarare lo stesso per alcuni altri paesi in cui ancora si annida il virus di questo male, sarà una grande vittoria di tutti i club del mondo, di tutti noi, quindi, che abbiamo partecipato nel finanziare l’at- tività di tanti professionisti, che non si sono rispar- miati nel dedicarsi a una missione dura ed esaltante. Il nostro Distretto ha voluto quest’anno ricalcare le orme della Rotary Foundation dichiarando una sua personale guerra alla talassemia. Il progetto talas- semia, di cui v’informavo in una mia precedente let- tera mensile, procede secondo le scadenze che si era dato. Emilio Cottini e Paolo Corradino sono appena tornati dal Marocco; attendiamo in questo mese la visita di alcune dottoresse marocchine per un’atti- vità di aggiornamento e di apprendistato nelle no- stre molto più avanzate strutture sanitarie a Palermo, Catania, Trapani, in un clima proficuo di collaborazione. Perché il valore aggiunto dell’inizia- tiva è nella rete di comunicazione che ha saputo co- struire e insieme nella realtà, non più solo sogno, di una piccola comunità scientifica internazionale unita e solidale nell’intento di dare una mano a chi da solo non ce la fa. Sono ben trentaquattro i club del nostro Distretto che hanno aderito al maching grant e questo è un segnale positivo di cui andiamo giustificatamente orgogliosi. Ho voluto recepire il risalto che il Presidente inter- nazionale ha voluto dare al Fondo Permanente della Rotary Foundation. Non me ne sono pentito, perché ben trenta soci benefattori hanno già dato il loro contributo e altrettanti si apprestano a darlo. Con- siderando che la donazione è del tutto confidenziale e priva quindi di pubblica rinomanza, essa è da ascriversi alla generosità disinteressata, che non manca di trovare spazio in molti di noi. Cari amici, tutte le iniziative che ho brevemente vo- luto rammentare sono state possibili grazie alla vo- stra dedizione, che è stata pari alle mie previsioni: torno, come ogni mese, a ringraziarvi di tutto cuore. L’impegno dimostrato nel seguire il Distretto è sen- z’altro esempio di coesione interna, e direi anche di professionalità nell’affrontare gli impegni e i doveri che la partecipazione a un’associazione richiede. Vi chiedo di continuare ad amare la Rotary Founda- tion, di farla conoscere meglio e di più nei club e fuori dai club: essa è la nostra mano tesa verso il mondo. Il 26 novembre si terrà a Palermo il Semi- nario sulla Rotary Foundation e spero di incontrarvi in quella circostanza numerosi e partecipi. Con un altro interessante incontro distrettuale si è chiuso il mese di ottobre. Il seminario su “Leader- ship e nuove generazioni”, al centro congressi “Città della notte”, di Melilli (SR). La confluenza è stata al di sopra delle mie aspettative e ancor più l’interesse per l’argomento di viva attualità, dimo- strato nell’averlo, i presenti, seguito fino in fondo senza pausa. Segno della bontà dei relatori, che hanno saputo coinvolgere senza mai stancare, e di una formula innovativa, basata sull’interfaccia a guida di un garbato, abile, moderatore. La summa del discorso, mi permetto così di sintetizzarla: il lea- der sa motivare il proprio gruppo dando obiettivi certi e una cosa, di cui il mondo oggi è particolar- mente digiuno: un ideale in cui riconoscersi. Cari amici, questa lettera è stata per me un percorso interiore. Nata nella malinconia sui nostri tempi, di cui mi scuso, si è man mano schiarita nel riconoscere le positività di cui siamo capaci, quando l’impegno verso il bene è sorretto dalla professionalità e gui- dato da un sogno comune. Per parafrasare il nostro Presidente Internazionale, Kalyan Banerjee, essa è passata dal grigio al verde: che è il colore della spe- ranza consapevole e tenace. Conosci te stesso per abbracciare l’Umanità Buon Rotary a tutti Premio Galilei: 50° edizione Giovani: quale futuro? Arrivederci Ina Lettera del Governatore english version page 13

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Page 1: Novembre 2011 OTARY 2110

P. 2-3

ROTARY 2110B o l l e t t i n o d e l D i s t r e t t o 2 1 1 0 S i c i l i a e M a l t a d e l R . I . ( a l l e g a t o a " R o t a r y " , r e g i s t r a z i o n e T r i b u n a l e d i M i l a n o n . 8 9 - 8 / 3 / 1 9 8 6 ) - D G C o n c e t t o L o m b a r d o

Novembre 2011

P. 6 P. 10

INTERNO

all’

LLAA FFONDAZIONEONDAZIONE, S, SPINTAPINTA VVITALEITALE PERPER LALA NNOSTRAOSTRA AASSOCIAZIONESSOCIAZIONE

Cari Amici, quest’autunno incerto e incostantenon è certo foriero di facili ottimismi. Al con-trario: i mali del mondo stentano a trovare

spiragli positivi di risoluzione e sembra ancora lon-tana l’epoca in cui i popoli della terra, ben rappre-sentati, sapranno sedersi a un tavolo comune ediscutere, ponendo al centro l’interesse esclusivo ditutti i cittadini: magari pensando d’essere tutti noi,anche i più potenti, inquilini, non proprietari, di unpianeta tra i tanti che popolano i cieli. Nei tempi in-certi, privi di sicure prospettive per il futuro, chi havalori declinati in ideali forti da trasmettere è beneche li manifesti, soprattutto ai più giovani, che diquesto hanno maggiormente bisogno: ideali in cuicredere e persone di cui fidarsi.Io, come tutti voi, ho dato fiducia al Rotary, perquello che è a livelli alti: una cittadinanza globaleattiva e vicina alla gente. La Rotary Foundation, chein questo mese di novembre ricordiamo in modospecifico, ne è un bell’esempio. Alla Rotary Foun-dation noi conferiamo contributi volontari. La do-nazione di 100 dollari pro capite è vivamenteraccomandata e auspicabile. È auspicabile anche su-perarla perché ogni nostra briciola vale ad allargarei confini delle attività di questa che è una delle piùimportanti macchine umanitarie del mondo.Ma a ben guardare alla Rotary Foundation siamonoi tutti debitori. Innanzi tutto perché il fondo pro-gramma che la Fondazione gestisce ritorna ai clubsotto forma di progetti da sviluppare all’interno deipropri territori o anche al di fuori di essi. Ma ancheperché con il suo impulso essa ha dato una nuovaspinta vitale alla nostra associazione. Attraverso laprogettazione, che la Fondazione ha messo in motonegli ultimi decenni, è cambiato, infatti, il modo diriconoscere la nostra identità rotariana. I club nonpossono ormai essere concepiti come cellule auto-referenziali, di pochi eletti che s’incontrano perscambiarsi opinioni, nella più tradizionale inclina-zione al piacere della convivialità. Chi si ferma aquesto è sorpassato, cammina lento, non coglie ilsenso della modernità che ha ormai permeato di séla nostra comunità. La Rotary Foundation è un in-vito a proiettarci fuori dalle nostre mura, a porre re-almente la nostra professionalità a contatto con ibisogni reali, a considerarci nel mondo e per ilmondo. Quand’ero giovane, long time ago, andava uno slo-gan un po’ ingenuo ma che prendeva il cuore: fan-tasia al potere. E aggiungerei sogni: non i sognipassivi, che allontanano dalla realtà, vie di fugaverso l’indefinito, il vago. Ma sogni positivi, che at-traversano la realtà e proiettano nel futuro. Proiet-tano, appunto: perché dalla fantasia e dai sogninascono i progetti più grandi, che sfidano le restri-

zioni e le angu-stie del presentee aprono lestrade del do-mani. La RotaryFoundation ciaiuta a sognarein modo costrut-tivo e a immagi-nare che dallenostre azionipossa nascere unmondo nuovo,senza fame néguerre, o malat-tie invalidantiche abbiamo imezzi per debel-lare, come laPolio.Grazie al programma Polio Plus è ormai imminenteil tempo della cancellazione di questo male dallecronache medico – sanitarie. Dobbiamo premeresull’acceleratore per mettere la parola fine ai nostriormai ventennali sforzi. Così lunga è stata, infatti,la guerra per l’eradicamento di questo flagello; chenon è stata soltanto guerra alla malattia in sé e persé, ma alla superstizione, ai tabù, all’ostruzionismoe al sospetto. Siamo comunque vicini al compi-mento di questo grande sogno. Che da otto mesinon si registrino casi di poliomelite in India, uno deipaesi in passato a più alta densità di malati, è notiziacerta che infonde giustificato ottimismo. Poter giun-gere a dichiarare lo stesso per alcuni altri paesi incui ancora si annida il virus di questo male, sarà unagrande vittoria di tutti i club del mondo, di tutti noi,quindi, che abbiamo partecipato nel finanziare l’at-tività di tanti professionisti, che non si sono rispar-miati nel dedicarsi a una missione dura ed esaltante.Il nostro Distretto ha voluto quest’anno ricalcare leorme della Rotary Foundation dichiarando una suapersonale guerra alla talassemia. Il progetto talas-semia, di cui v’informavo in una mia precedente let-tera mensile, procede secondo le scadenze che si eradato. Emilio Cottini e Paolo Corradino sono appenatornati dal Marocco; attendiamo in questo mese lavisita di alcune dottoresse marocchine per un’atti-vità di aggiornamento e di apprendistato nelle no-stre molto più avanzate strutture sanitarie aPalermo, Catania, Trapani, in un clima proficuo dicollaborazione. Perché il valore aggiunto dell’inizia-tiva è nella rete di comunicazione che ha saputo co-struire e insieme nella realtà, non più solo sogno, diuna piccola comunità scientifica internazionaleunita e solidale nell’intento di dare una mano a chi

da solo non ce la fa. Sono ben trentaquattro i clubdel nostro Distretto che hanno aderito al machinggrant e questo è un segnale positivo di cui andiamogiustificatamente orgogliosi.Ho voluto recepire il risalto che il Presidente inter-nazionale ha voluto dare al Fondo Permanente dellaRotary Foundation. Non me ne sono pentito, perchében trenta soci benefattori hanno già dato il lorocontributo e altrettanti si apprestano a darlo. Con-siderando che la donazione è del tutto confidenzialee priva quindi di pubblica rinomanza, essa è daascriversi alla generosità disinteressata, che nonmanca di trovare spazio in molti di noi.Cari amici, tutte le iniziative che ho brevemente vo-luto rammentare sono state possibili grazie alla vo-stra dedizione, che è stata pari alle mie previsioni:torno, come ogni mese, a ringraziarvi di tutto cuore.L’impegno dimostrato nel seguire il Distretto è sen-z’altro esempio di coesione interna, e direi anche diprofessionalità nell’affrontare gli impegni e i doveriche la partecipazione a un’associazione richiede. Vichiedo di continuare ad amare la Rotary Founda-tion, di farla conoscere meglio e di più nei club efuori dai club: essa è la nostra mano tesa verso ilmondo. Il 26 novembre si terrà a Palermo il Semi-nario sulla Rotary Foundation e spero di incontrarviin quella circostanza numerosi e partecipi.Con un altro interessante incontro distrettuale si èchiuso il mese di ottobre. Il seminario su “Leader-ship e nuove generazioni”, al centro congressi“Città della notte”, di Melilli (SR). La confluenza èstata al di sopra delle mie aspettative e ancor piùl’interesse per l’argomento di viva attualità, dimo-strato nell’averlo, i presenti, seguito fino in fondosenza pausa. Segno della bontà dei relatori, chehanno saputo coinvolgere senza mai stancare, e diuna formula innovativa, basata sull’interfaccia aguida di un garbato, abile, moderatore. La summadel discorso, mi permetto così di sintetizzarla: il lea-der sa motivare il proprio gruppo dando obiettivicerti e una cosa, di cui il mondo oggi è particolar-mente digiuno: un ideale in cui riconoscersi.Cari amici, questa lettera è stata per me un percorsointeriore. Nata nella malinconia sui nostri tempi, dicui mi scuso, si è man mano schiarita nel riconoscerele positività di cui siamo capaci, quando l’impegnoverso il bene è sorretto dalla professionalità e gui-dato da un sogno comune. Per parafrasare il nostroPresidente Internazionale, Kalyan Banerjee, essa èpassata dal grigio al verde: che è il colore della spe-ranza consapevole e tenace. Conosci te stesso per abbracciare l’Umanità

Buon Rotary a tutti

Premio Galilei: 50° edizione Giovani: quale futuro? Arrivederci Ina

Lettera del Governatore

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Notiz ie distrettual i

2 Novembre 2011

Si è rinnovato a Pisa ilprestigioso appunta-mento con il PremioInternazionale GalileoGalilei dei Rotary ClubItaliani, giunto que-st'anno alla sua 50° edi-zione.Il riconoscimento èstato assegnato all'ar-

cheologo francese Michel Gras, studioso, che si è distinto nella sezione archeo-logia ed etruscologia, mentre a Vincenzo Balzani, chimico di famainternazionale, è andato il Premio per la Scienza. La cerimonia di premiazionesi è tenuta Sabato 1 Ottobre nell'Aula Magna Nuova del Palazzo La Sapienzaed è stata introdotta dai saluti di Massimo Augello, rettore dell'Università diPisa, e da una commemorazione di Tristano Bolelli, fondatore del Premio Ga-lilei.Al tavolo della Presidenza sedeva, a rappresentare i dieci Governatori dei Di-stretti italiani del Rotary, il Governatore del nostro Distretto 2110 Sicilia eMalta, Concetto Lombardo, il quale ha relazionato brillantemente su temi at-tuali della Società e del Rotary Internazionale interconnessi con la FondazionePremio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, che opera sottogli auspici del Rotary International e dell'Università di Pisa.

Il Governatore Lombardo ha posto in evidenza come il Premio Galilei nacqueda una felice intuizione di Tristano Bolelli, geniale rotariano di Pisa, con loscopo di diffondere la cultura italiana nel mondo e di avvicinare il mondo nelnome della cultura italiana. Questo Premio, infatti, esprime, nel nome dellascienza e del sapere, i valori di cui il Rotary è testimone nel mondo: la libertàdi pensiero come fonte di progresso civile oltre che culturale, l'internazionalitàdel sapere e della cultura.Certamente non è facile coniugare questi ideali con i tempi in cui viviamo, neiquali una sfavorevole congiuntura impone limiti a ciò che per sua natura limitinon ha, appunto la libera ricerca.A tal proposito, il pensiero va alle menti eccelse di questo nostro Paese, daNord a Sud di questa nostra Italia unita, accostando Galileo Galilei, così comefece il Cardinale Bentivoglio nel definirlo L'Archimede toscano dei suoi tempi,e con ciò il Governatore esprime l'orgoglio di provenire da quella terra chediede i natali ad Archimede, da Augusta in Provincia di Siracusa, nel cui ter-ritorio si trova il sito archeologico di Megara Hiblaea, la cui importanza storicaè stata, appunto , messa in evidenza nella relazione del premiato Prof. MichelGras, che ha operato insieme ad altri illustri archeologi presso le rovine di Me-gara, su cui si è a lungo soffermato con dovizia di particolari.Il nostro Governatore Lombardo si è congedato con la citazione del messaggioguida di quest'anno rotariano espresso dal motto:"Conosci te stesso per ab-bracciare l'umanità".

Roberto Passanisi

Quando la libertà di pensiero è fonte di progresso50A EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE GALILEO GALILEI DEI ROTARY CLUB ITALIANI

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3Novembre 2011

Gentili signore, autorità illustri, amici ro-tariani, ho il piacere di porgere a tuttiVoi accanto al mio personale saluto

quello dei Governatori dei 10 distretti Rotary ita-liani e il nostro unanime apprezzamento per unacosì prestigiosa manifestazione, giunta que-st’anno al giro di boa del suo 50° compleanno.Era appunto il lontano 1962 quando il premioGalilei nacque per felice intuizione di TristanoBolelli, geniale rotariano di questa città, con loscopo di diffondere la cultura italiana nel mondoe di avvicinare il mondo nel nome della culturaitaliana. Particolare gratitudine dobbiamo, inol-tre, noi rotariani all’Università di Pisa per avercontribuito a rendere realizzabile fino ad oggil’idea di un rotariano.Che la nostra associazione offra stimoli alla ri-cerca e riconoscimenti agli importanti risultatida essa ottenuti è coerente con i fini che le sonopropri. Il premio Galilei esprime, infatti, nelnome della scienza e del sapere, i valori di cui ilRotary è testimone nel mondo: la libertà di pen-siero come fonte di progresso civile, oltre checulturale; l’internazionalità del sapere e dellacultura, in un regime di mutualità e di recipro-cità che cementa l’unione pacifica tra i popoli; ilsenso ultimo al quale ogni passaggio scientificonon può sottrarsi, senza che per questo venga in-taccata l’autonomia che rende viva e libera ogni

ricerca: la dignità dell’uomo, fine e non maimezzo nella totalità della sua completa e com-plessa persona. La scienza come ricerca pura edisinteressata, animata dalla sete del sapere,come ci insegna Galilei, e volta alla conquista disempre nuovi spazi e dimensioni, a questo sol-tanto è, infatti, vincolata: al porsi al serviziodell’umanità.Certo, non è facile, cari amici, coniugare questiideali con i tempi in cui viviamo: tempi nei qualiuna sfavorevole congiuntura impone limiti a ciòche per sua natura limiti non ha, appunto la li-bera ricerca. Auspichiamo che ritornino in que-sto settore stagioni migliori, nelle quali le nostrementi più alte, che, nonostante tutto, le nostrebuone scuole e università riescono ancora a for-mare, non siano costrette a cercare fuori dai con-fini nazionali quello che in patria non trovano. Èun impoverimento questo, pari ad un elevato de-bito pubblico per il nostro paese, che, nel nomedi Galileo e in ciò che di ideale esso esprime, ri-conosce gran parte della sua identità spirituale. Galilei, cari amici, venne definito dal cardinalBentivoglio l’Archimede toscano dei suoi tempi;e io provengo, come forse sapete, dalla terra chediede i natali ad Archimede, precisamente daAugusta nel cui Territorio stanno i resti dellacittà Greca di Megara- Yblea studiata moltissimodal Professore Michael Gras illustre archeologo

francese che oggi premieremo. Mi è dunque par-ticolarmente gradito essere qui con Voi a cele-brare il sapere nel nome di chi, in tempi modernied inaugurando con il pensiero e con le opere lamodernità, ha reso attuale la personalità di ungrande siciliano del passato. È un filo d’oro que-sto che avvicina le diverse epoche e le diverse re-gioni d’Italia, confermandoci il profilo di unpaese straordinario che ha avuto nei suoi geni ilsuo più significativo patrimonio e che ha fattodello sviluppo del sapere il suo elemento di ec-cellenza nel mondo.Cari amici, chi parla a seguito di tanti, impor-tanti, interventi ha il dovere di mantenersi intempi ristretti, ben sapendo che troppe parole ri-schierebbero di essere ripetitive e perciò inutili.Mi congedo, quindi, auspicando che nel prose-guo degli anni questo premio possa contare nu-merosi i compleanni felici come questo,continuando a diffondere il messaggio di unacultura vera che unisce nel nome della cono-scenza del mondo che ci sta attorno e, quindi, dinoi stessi. È questo il senso del messaggio guidadi quest’anno rotariano, espresso dal motto vo-luto dal nostro Presidente internazionale, con ilquale torno a salutarvi, ringraziandovi per il cor-tese ascolto:

Conosci te stessoper abbracciare l’umanità

Il discorso del nostro GovernatoreIl discorso del nostro Governatore“La scienza come ricerca pura e disinteressata abbia solo il vincolo di porsi al servizio dell’umanità”

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Care e cari amici Governatori,faccio seguito alla mia precedente lettera con cuivi davo notizia dell’assegnazione a Sestriere deicampionati mondiali di sci 2012 per comunicarvialcune novità in merito all’organizzazione.Il Comitato Organizzatore ha stipulato un ac-cordo con Via Lattea SpA (che gestisce gli im-pianti ed è responsabile delle gare sulle piste) incui sono stati definiti i dettagli della parte spor-tiva (vi ricordo che si svolgeranno quattro gareufficiali, fondo, sci di salita, snowboard e slalomgigante, oltre ad alcune discese “non ufficiali”).Sono stati definiti prezzi agevolati con alcuni frai più importanti hotel di Sestriere, in modo daconsentire agli amici di tutta Italia di passare unasettimana sulla neve a condizioni speciali.E’ stato fissato il programma dell’intera setti-

mana, che prevede, oltre alla parte sportiva,anche un ricco ventaglio di proposte culturali,con visite ai più bei siti di Torino, dal Museo Egi-zio a quello del Cinema ed alla Reggia di Vena-ria.E per finire (ma è sicuramente il punto più im-portante) è stato scelto un service di alto signifi-cato rotariano, destinando il provento dellamanifestazione a favore di Paideia ONLUS e diFISIP (Federazione Italiana Sport Invernali para-limpici), in collaborazione con FreewhiteONLUS: acquisteremo parecchie attrezzaturespeciali per consentire a persone diversamenteabili di praticare gli sport invernali, dando cosìun significato altamente rotariano ai Campionati.Tutti i dettagli sono contenuti nel sito www.via-lattea.it all’interno della “finestra” riservata a

ISFR Rotarian ski championship 2012, che vi in-vito a consultare per opportuna conoscenza.Vi rinnovo quindi l’invito a dare la massima dif-fusione possibile all’evento, sia nei contatti con iPresidenti del vostro Distretto, sia attraverso larivista del vostro Distretto.Il Comitato organizzatore è a vostra disposizioneper concordare eventuali interventi e fornireogni dettaglio che riterrete opportuno: potete ri-volgervi al Presidente Mario Busso (3356172617 – [email protected])oppure al Segretario Gianluigi De Marchi(011841103 – [email protected]).Vi aspetto numerosi a Sestriere 2012!

Antonio StrumiaGovernatore 2011-12 del Distretto 2030

SSeesstt rr iieerree 22001122:: CCaammppiioonnaatt ii ddii ssccii aaii nnaasstt rr ii ddii ppaarr tteennzzaa

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Invito del DD ii SS TT RR EE TT TTOO 22 11 11 00 ai club“Tutelatevi con la responsabilità civile”

Il Distretto 2110 ha da tempo provveduto a tutelarsi contro i rischi dellaResponsabilità Civile che possono derivare dalle innumerevoli inizia-tive collegate a tutte le sue attività istituzionali, stipulando con una pri-maria compagnia una polizza assicurativa, cheprevede un massimale di 2,5 milioni di Euro. In particolare, è stata posta attenzione a far sì chefosse coperta, oltre a quella del Distretto come isti-tuzione, anche la responsabilità civile personaledi tutti i componenti l’organigramma distrettuale,comprendendo anche le ipotesi di danni tra diloro o da loro subiti per responsabilità del Di-stretto stesso. E’ stata compresa in garanzia anche la responsa-bilità civile personale di eventuali dipendenti ocollaboratori, che causassero danni a terzi. A titolo esemplificativo, sono coperti tutti i rischida responsabilità derivante dall’organizzazione egestione di progetti umanitari, camp, scambi di giovani o di gruppi distudio, borse di studio, corsi, concorsi, convegni, seminari, mostre e ma-nifestazioni in genere a carattere istituzionale, culturale, formativo, ri-creativo e simili.L’assicurazione, poi, vale anche per la responsabilità civile derivante

dalla committenza o dall’appalto a terzi, da parte del Distretto, di lavorio servizi, per quei danni da costoro provocati e dei quali non fossero ingrado di rispondere. Inoltre, è assicurata anche la responsabilità civile

per la proprietà e per la conduzione dei localiadibiti a sede.Non è il caso di addentrarsi ulteriormente sullaportata delle ulteriori garanzie previste dalla po-lizza, se non per evidenziare che i Club Rotary,Rotaract ed Interact sono inseriti nella polizzastessa, con una spesa annua di 50 Euro ciascuno,beneficiando delle identiche coperture previsteper il Distretto e, quindi, con un esborso abba-stanza modesto in rapporto all’entità delle coper-ture.A tal proposito, è opportuno ricordare che il Ro-tary International invita esplicitamente i Club adotarsi di una adeguata copertura assicurativa di

responsabilità civile (Manuale di Procedura - pag. 10) e che, spesso, gliEnti, che concedono al Distretto o ai Club ambienti per lo svolgimentodi eventi, condizionano la concessione alla presentazione di una polizzadi responsabilità civile in qualità di organizzatori degli eventi in que-stione.

Stipulata polizza assicurativache prevede un massimale di2,5 milioni di euro, per i rischi

che possono derivare dalle iniziative collegate a tutte

le attività istituzionali

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Torneo di golf a Sciacca: aperte le iscrizioniTorneo di golf a Sciacca: aperte le iscrizioni

Alcamo: Concorso pittorico “I colori del vino”Alcamo: Concorso pittorico “I colori del vino”Il Rotary Club Alcamo ha indettola seconda edizione del Concorsopittorico: “I colori del vino”, fina-lizzato alla promozione del vinoAlcamo DOC. Il concorso è aperto a tutti gli arti-sti che, per la realizzazione del-l’opera, possono liberamentescegliere la tecnica, mentre la gran-dezza non dovrà essere inferiore acm. 50-30. Tre i premi istituiti: 1° Classificato:premio di Euro 750,00; 2° Classifi-cato: premio di Euro 400,00; pre-mio speciale riservato agli studentidi euro 350,00.

Ogni concorrente può parteciparegratuitamente al concorso con unasola opera pittorica e dovrà in-viare, esclusivamente via e-mailed entro e non oltre il 15 dicembre2011, la richiesta di iscrizione, ilcurriculum, una propria foto, unao più foto (massimo tre) dell’operain concorso indicando il titolodella stessa, la tecnica, le misure.Va, inoltre, allegata una breve de-scrizione dell’opera. Per quanto ri-guarda gli studenti l’iscrizione alconcorso deve avvenire tramite lascuola di appartenenza.Una commissione di esperti, nomi-

nata dal Presidente del RotaryClub Alcamo, opererà una primaselezione tra le proposte pervenuteed inviterà, poi, gli artisti selezio-nati a far pervenire al Rotary Clubdi Alcamo le opere originali. Lastessa Commissione, con insinda-cabile giudizio, definirà la gradua-toria e l’assegnazione dei premi. La consegna dei premi, avverrà inoccasione della “Festa della botti-glia” che il Rotary Club Alcamo haprogrammato per la primaveradel 2012.Il bando completo è pubblicato sulsito del Rotary Club Alcamo.

Cari Presidenti, Cari Segretari,Il Rotary Club di Sciacca, nell'ambito delle manife-stazioni per il cinquantenario, intende istituire unTrofeo di Golf, la cui prima edizione si terrà nelmese di aprile 2012, denominato:

Sciacca - Rotary Golf CupTrofeo distrettuale

2110°Distretto - Sicilia Maltatorneo di Golf tra squadre formate da golfisti rota-riani, che vuole essere un nuovo momento di incon-tro tra amici rotariani accomunati dalla passione peril golf. La manifestazione ha già ottenuto il patroci-nio del Distretto da parte del nostro Governatore,che il Club ringrazia per la gentile disponibilità. L'or-ganizzazione sarà curata dal Club di Sciacca e, perquesta prima edizione si terrà in una tappa unicapresso il Verdura Golf and SPA Resort di Sciacca.Negli anni futuri è possibile prevedere lo svolgi-mento di più tappe in altri campi della Sicilia, mal'ultima tappa si terrà sempre presso il Verdura Golfand SPA Resort.Il RC di Sciacca metterà in palio un trofeo, che re-

sterà di proprietà dello Club saccense, ma che

sarà consegnato al Club vincitore per un annocon l'obbligo di custodirlo e rimetterlo in giocol'anno successivo.Ai Club vincenti, al momento della riconsegna,verrà donata una copia in scala minore del trofeomentre verrà inserito il nome del club vincitore sullabase del trofeo principale. Ovviamente saranno pre-visti anche premi per i singoli componenti dellesquadre. Potranno partecipare al trofeo squadre didue rotariani appartenenti a uno o due Rotary Club(in quest'ultimo caso la denominazione della squa-dra conterrà i nomi dei due Club). Preghiamo i Pre-sidenti e Segretari del Club di dare diffusione pressodi soci golfisti, perché prendano contatti con il dele-gato del Club di Sciacca per l'organizzazione: Fi-lippo Alessi [email protected] 348/8435750(possibilmente entro il 30 novembre 2011), così davedere quanti sono i golfisti disponibili, in modo dapotere valutare la migliore formula per il torneo.Buon golf a tutti

Filippo Gismondo(Presidente R.C. Sciacca)

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Opinioni e opinion leader

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Da un po’ di tempo si ha la sen-sazione che non pochi gio-vani e specie i giovanissimi,

siano superficiali, non tutti siano ca-paci di distinguere ciò che è vera-mente importante da ciò che èeffimero, ridano per niente, bevano al-colici con facilità. Spesso confondereb-bero un particolare per il tutto e non sirenderebbero conto della loro fragilità,della loro debolezza e,sovente,dellaloro incoerenza, mentre sarebbe utileche si guardassero dentro per dare unsenso alla propria esistenza e avere lapossibilità di capire quello che hanno,oltre l’apparenza. In definitiva do-vrebbero cogliere quanto gli interessaveramente, quello che corrisponde aidesideri del loro cuore. Il Censis ha messo in risalto, fra l’altro,che vivano nell’attendismo e nella ri-cerca del benessere istantaneo e, nonsempre, siano capaci di guardare aldomani, vittime del “presentismo”,ma anche sulla voglia di consegnarsial sudore graverebbero dubbi. Pochi,invero, conoscerebbero il significato disacrifici, rinunce e sofferenze, sebbenesi debba ammettere che le difficoltàche incontrano quando si affaccianonel mondo del lavoro si siano moltoacuite, specie negli ultimissimi tempi.Non c’ è dubbio però che una partenon indifferente desideri tutto e su-bito, ami il guadagno facile ottenuto

con scarso impegno e anche con pocostudio. Infatti un ragazzo su cinqueabbandona la Scuola dopo la licenzamedia e ogni anno si perdono quasiduecentomila studenti, quasi il doppioche nel resto d’Europa. E’ un pro-blema serio poichè la Scuola rappre-senta una grande risorsa purchè sirealizzi, non soltanto a parole, la rimo-zione di quegli ostacoli che impedi-scono la realizzazione dellauguaglianza di opportunità. Sebbene queste considerazioni fac-ciano pensare non positivamente , nonpossiamo arrenderci. Il Paese deve as-solutamente puntare sui giovani inquanto, malgrado un contesto nonroseo, pure da noi ne esistono moltiche in tutto il mondo stanno riscuo-tendo successi. Pertanto anziché par-lare, scrivere, fare televisione semprein negativo, occorrerebbe, come hascritto il Ministro Meloni: “contribuirea creare un’emulazione positiva” e of-frire loro più possibilità nel campo dellavoro anche per fermarne l’esodo.Il VI° rapporto della Fondazione Mi-grantes rivela, infatti, che 4.113.235, dicui il 47,8% donne, sono i connazionaliche abitano all’Estero, con un incre-mento di circa 90mila unità nel corsodell’ultimo anno. Oltre 2 milioni sonoconcentrati in Europa mentre circa1629 mila vivono in America. A par-tire più numerosi sono i Meridionali e,

in particolare, i Siciliani. Le mete piùambite sono, nell’ordine, Francia, StatiUniti, Spagna, Inghilterra, Germania.Quasi il quaranta per cento dei 25-34enni considera una sfortuna viverein Italia e volentieri si trasferirebbe acausa della precarietà, della mancanzadi senso civico e della corruzione.Queste motivazioni non sono negativema rappresentano un dato confor-tante che ci riapre il cuore alla spe-ranza e ci fa apparire il domani menobuio. Infatti i giovani, o almeno unagran parte di loro, sono migliori diquanto supponiamo sebbenenon sia facile riuscire a com-prenderci. Probabilmentenoi avevamo più sogni acui credere, giusti osbagliati che fossero,ma la maggioranza,quella che non com-pare sui media, nonsi ubriaca, non con-suma stupefacenti,non delinque, desi-dera un mondo mi-gliore e ha unamolteplicità di interessiche li porta a spaziare ovun-que ma, al contempo, è menoprotetta. Bisogna ammettere chesono differenti in quanto il mondo èradicalmente mutato. Mancano igrandi ideali e quasi non esistono va-lori mentre assistiamo a uno sfrenatoconsumismo alimentato da un’indu-stria che offre oggetti sempre più sofi-sticati al cui possesso anelanofreneticamente poiché hanno pochisostegni a cui aggrapparsi.Dovremo adoperarci per restituirgli fi-ducia e la consapevolezza che po-tranno affrontare il futuro che è statoproblematico pure per noi come lo erastato, con le differenze legate ai tempi,per quanti ci hanno preceduto. Percercare di attuare tutto ciò si ha asso-

luta necessità di riattivare una mi-gliore comunicazione con le nuove ge-nerazioni che si sono abituate aparlare poco ma hanno molta neces-sità di testimonianze e di valori di ri-ferimento, simili a quelli che puòoffrire il Rotary con il suo Ideale delServire, inteso come propulsore diogni attività. Sarà utile raggiungerlisempre di più anche con i nuovimezzi di comunicazione: Internet, Fa-cebook, Twitter, E-mail perché pure il

nostro Sodali-zio, in

c o n -for-

mità aq u a n t o

detto a suotempo da Paul Harris: “gli studiosiscrivono delle montagne, i poeti lecantano, i pittori le dipingono, i gio-vani le scalano”, ha bisogno di loro, hanecessità di Soci giovani che, comeenfatizza il Presidente Banerjee, porte-ranno ossigeno e nuovi stimoli. E’tanto vero tutto ciò che per questoanno 2011\2012 il Rotary ha scelto ilcolore verde, il colore della primavera,delle nuove foglie la cui clorofilla tra-sferisce, e non solo simbolicamente, almondo intero,l’energia del sole .

Maurizio Maurizi

“Il Rotary sia da stimolo alle nuove generazioni”

Novembre 2011

„I giovani sono migliori di quanto supponiamo,

il mondo è radicalmente cambiato e probabilmente

noi avevamo più sogni a cui credere. Do-vremo adoperarci

per restituire loro la fiducia nel futuro

Progetto DISTRETTO 2110 – VODAFONE

[email protected]

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Il Rotary Club Marsala Lilibeo-IsoleEgadi ha ospitato la nota giornalistatelevisiva del Tg3, Lucia Goracci, laquale, appena rientrata dalla Libia,con l'ausilio di eloquenti e toccantiimmagini, ha raccontato le sue in-tense esperienze, quale inviata spe-ciale Rai, nei paesi in guerra.A fare gli “onori di casa” il Presi-dente del Rotary Club Marsala Lili-beo-Isole Egadi AntonioConsentino, coadiuvato dal PrefettoMarcello Linares, al cospetto di unnutrito ed interessato pubblico.Antonio Consentino, nel suo di-scorso introduttivo si è soffermato,in modo particolare, sulle qualitàumane e professionali di Lucia Go-racci, recente vincitrice del premiogiornalistico televisivo “Ilaria Alpi2011”, per avere realizzato il Migliorservizio da Tg, "Sotto le bombe diRas Lanouf", “documentando icombattimenti in modo mai banale,attraverso immagini efficaci, testi-monianze, cronaca e analisi in di-retta, con capacità di sintesi,concretezza e serietà nell'approfon-dimento”.

Antonio Consentino ha colto quindil'occasione per ricordare la giornali-sta Ilaria Alpi, trucidata mentre sitrovava a Mogadiscio come inviatadel Tg3 per seguire la guerra civilesomala e per indagare su un trafficod'armi e di rifiuti tossici illegali.Un pensiero è stato rivolto pure aimilitari italiani all'estero che hannodato la vita per costruire un mondomigliore fatto di amore e di pace.

Il Presidente ha altresì evidenziatoche i rotariani non hanno maismesso di fare la loro parte por-tando la pace e la speranza nelmondo attraverso progetti umani-tari.Ricco di contenuti si è rivelato il dia-logo con Lucia Goracci, curato dallasocia del Club, professoressa Fran-cesca Gerardi, sui temi internazio-nali e sull'attività dell'inviata nei

territori caldi del pianeta.Lucia Goracci ha suscitato grandecommozione nel pubblico presente,quando ha proiettato e commentatoalcuni video, realizzati dalla giorna-lista per la Rai, nei territori inguerra, nonché in Cile, in merito allavicenda – a lieto fine – dei 33 mina-tori intrappolati a oltre 600 metri diprofondità nel deserto dell'Ata-cama, a San Josè.

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Cronache di guerra, il delicato mestiere dell’inviato

❍ La giornalista del Tg3Lucia Goracci, ospite del Club Marsala Lilibeo -Isole Egadi,ha raccontato la sua attività giornalistica“sotto le bombe”

PPrrooffeessssiioonniiNovembre 2011

Nella foto da sinistra: Antonio Consentino, Lucia Goracci, Salvatore Lo Curto, Francesca Gerardi

«Va rivisto tanto e conservato tantis-simo»: esordisce così Diego Geraciconsigliere segretario dell’ordinedegli avvocati intervenendo alla se-rata organizzata dal Rotary Club Aci-castello su “Il disordine degli ordini,la giungla dei privilegi”. A introdurrela serata è stato il presidente Pietro LoGiudice, il quale ha mosso le sue con-siderazioni partendo da un puntopreciso: «mettere mano nella giungladegli ordinamenti che regolano gliordini professionali è un eserciziocomplesso e alle volte impossibile. Lavolontà di ricercare un codice condi-viso – aggiunge Lo Giudice - si scon-tra con le singole priorità normative,sensibili a volte più a uno spirito cor-porativo che alle regole sociali». Ed èa tal proposito che il presidente for-nisce alcuni esempi citando vari or-dini e facendo notare come nessunregolamento prevede la costituzionedi società di professionisti, «cosa che,

invece, sarebbe auspicabile», sostieneil presidente Lo Giudice. Dunque at-traverso i relatori - esponenti illustridegli ordini dei medici, degli avvo-cati e dei commercialisti - si è cercatodi sbrigliare questa matassa alquantocomplicata. «Va rivista innanzituttola programmazione delle attivitàdell’ordine degli avvocati – aggiungeDiego Geraci - in quanto essi sonoenti pubblici con rilevanza costituzio-nale. E poi occorre adeguarsi aitempi: non bisogna più tutelare gli in-teressi corporativi ma confrontarsicon la realtà sociale. Non si deve,però, mai prendere come riferimentoil mercato poiché l’avvocatura non èuna succursale del diritto: se cosìfosse si creerebbe troppa distanza conla realtà sociale». Gli fa eco il presi-dente dell’ordine dei medici Gian-salvo Sciacchitano che guardaproprio alla collettività spiegandoquello che deve essere il ruolo dell’or-

dine: «Noi siamo interessati affinchèsi evidenzi sempre più che all’ordineinteressa tutelare la salute del citta-dino e non degli iscritti: l’ordine nonè una casta. Noi vigiliamo sul lavorodegli iscritti: i medicidevono garantire ilmassimo della profes-sionalità e devono es-sere sempre aggiornativisto che dopo 5 anni senon ci si aggiorna si èfuori e inadeguati. E poivigiliamo affinché chiassume un comporta-mento non consonovenga sanzionato».Dunque aggiornamentosembra essere la parolachiave: e su questa scia si inserisceanche il parere del consigliere segre-tario dell’ordine dei commercialistiMarco Vitale che sostiene come «l’or-dine sia sempre favorevole ad aggior-

narsi seguendo la legge della mano-vra di ferragosto che propone ap-punto una riforma degli ordini. Serve una forma di modernizzazione,così come previsto dalla legge: ad

esempio – sottolinea ancora il consi-gliere - attraverso l’esaltazione dellecapacità che i professionisti hanno eche mettono ogni giorno a disposi-zione della collettività».

Acicastello: Il disordine degli ordini, la giungla dei privilegi

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La vi ta dei Club

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Dopo il saluto di benvenuto il Presi-dente, Carlo Bonifazio, presenta laserata organizzata dalla Commis-sione “Orientamento Professionale”composta dai Past President NicolaPiazza e Felice Crosta e coordinatada Antonio La Spina.Un particolare benvenuto ai giovaniAmici del Rotaract Palermo Est, Pre-sidente Stefano Sanzo, e dell’Inte-

ract Palermo, Presidente FrancescoSatariano.Il Rotary è un Club Service e fareservizio significa anche farci un’opi-nione da potere trasmettere alla col-lettività.Il tema della serata: “Quale futuroper le Nuove Generazioni? Mercatodel lavoro e nuove professioni in Si-

cilia” vuole essere uno stimolo perincoraggiare i nostri giovani di-cendo loro che esiste un futuro edevitare di scoraggiarci nasconden-doci dietro i luoghi comuni.Quello che abbiamo chiesto al no-stro Illustre ospite è di indicare, anoi e ai nostri giovani, quali sono lenuove prospettive di lavoro, le pro-fessioni del futuro e come si muo-vono le Istituzioni. Come possiamoagire noi, che apparteniamo alla so-cietà civile, per indirizzare i nostrigiovani verso un futuro che dia lorouna speranza?Il tema affrontato nasce da un’ideache ha lanciato il Past PresidentMario Santoro sul confronto con lenuove generazioni alle quali pos-siamo consegnare, in una idealegara a staffetta, un’eredità non tra-

scurabile e cita quanto scritto daAlexis de Tocqueville storico e so-ciologo francese, vissuto nel XIX se-colo e autore, tra l’altro, di poderoseopere, quali “La democrazia inAmerica” e “L’antico regime e la ri-voluzione”: “Legami invisibili, maquasi onnipotenti, collegano le ideedi un secolo alle idee del secolo pre-cedente, le aspirazioni dei figli aquelle dei padri. Una generazioneha un bel dichiarare guerra alle ge-nerazioni che l’hanno preceduta;combatterle è facile, più difficile nonassomigliare a loro”.Antonio La Spina ha moderato laconversazione stimolando il Rela-tore a dare spunti di riflessione.Il tema trattato costituisce sicura-mente uno dei più importanti pro-blemi, purtroppo di arduasoluzione, dei nostri tempi.La Past President, Cristina Morroc-chi, nel ricordare l’impegno delClub nel sostenere il ragazzi dell’Al-bergheria nei loro percorsi scolastici,ha posto in luce un aspetto preoccu-pante del complesso problema: ledifficoltà che questi ragazzi, una

volta diplomati, o anche laureati, in-contreranno per introdursi nel mer-cato del lavoro, potrebberocomportare, drammaticamente, unavanificazione delle loro speranze edi quelle delle famiglie, un rinunciae un ripiegamento nelle condizionisociali ed economiche da cui eranopartiti.L’Assessore Centorrino ha analiz-zato il tema partendo da una suddi-visione dei giovani in tre categorie:1) Occupati;2) disoccupati,3) scoraggiati (disoccupati, questiultimi, che neanche provano a cer-care un’occupazione).Ha, quindi, enunciato tre “para-digmi” che la seconda, e soprattuttola terza categoria dovrebbero averpresente:1) È necessario rendersi conto chenon esiste più il lavoro fisso, sottocasa, perché oggi qualsiasi attività

richiede continui aggiornamenti eriqualificazioni; ciò che comportaanche frequenti spostamenti;2) Non esiste in atto, e sempre menoesisterà, la possibilità di un impiegopubblico, in quanto mancano le ri-

sorse;3) Si deve dunque accettare che igiovani siciliani partano, faccianoesperienze formative in Italia e al-l’estero; ma si deve peraltro co-struire qui le opportunità per unloro ritorno.L’Assessore ha con passione affer-mato che le imprese devono usare ifondi per la formazione, le istitu-zioni devono impegnarsi a ridurregli extracosti, la Scuola e l’Univer-sità devono formare nei giovani unacoscienza critica.Numerosi sono stati poi gli inter-venti –anche dei giovani ospiti del-l’Interact Palermo e del RotaractPalermo Est – che hanno dato vitaad un dibattito sicuramente interes-sante e vario.Il tema affrontato è dunque moltoampio e difficile; se pertanto dal di-battito non può attendersi una com-piuta soluzione dei problemi, le cose

dette ci indurranno certamente a ri-flessione, saranno di stimolo a “fare,come è nello spirito e nei fini del Ro-tary.

Laura Alderigi

Mercato del lavoro in Sicilia: qual è il futuro dei giovani?

❍ Tra i relatori della conviviale organizzatadal Rotary Club Palermo Estl’assessore regionale all’Istruzione Mario Centorrino

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Storia e arte hanno animato il Caminetto al San Paolo Palace di Palermo,un’altra serata di arricchimento culturale organizzata da Nino Bonaccorso,Presidente del R.C. Palermo Monreale, con il Segretario Mariateresa Pi-rajno.

Presenti il Pdg Nicola Carlisi con la Consorte Giovanna, l’Assi-stente al Governatore Giuseppe Chianello con la Signora Pia, iPP Maurizio Mellia e Vito Martorana.

Preziose notizie sulla Palermo antica, sulle sue mura e sulle tante ported’ingresso alla città, sono state presentate, accompagnate da immagini rare,dalla relatrice professoressa Marta Sorci, consorte del nostro Socio AldoGreco, e autrice del libro “Le Porte del Centro Storico di Palermo”.

Decine le porte scomparse nel corso dei secoli perché demolite per la co-struzione di altre o distrutte da eventi bellici o dalla notoria cronica incuriadel cittadino palermitano e dei suoi amministratori, o in seguito ai barbaririfacimenti di quartieri che poco rispetto avevano per l’originale.

Ben poco ci rimane in realtà della Palermo felicis-sima e delle sue porte, nulla di quelle sulle murapuniche, poco di quelle del periodo arabo nor-manno e del periodo federiciano, a causa del de-grado delle svariate dominazioni successive,tranne qualche disegno fatto molti anni dopoche può solo far immaginare la loro probabilestruttura con le decorazioni degli archi e dellelesene.La professoressa Sorci ha, alla fine del suo in-tervento, invi-tato i Rotarianiad una cam-pagna di sen-sibilizzazione

verso le autorità e lacittadinanza tutta per la ma-

nutenzione e la conservazione di que-ste ed altre opere d’arte presenti nel nostroterritorio.

Pietro Cucchiara

Il Club Palermo Monreale “riapre” le porte del centro storico

Il Presidente del Rotary Catania Ovest Dott.ssa Elena Vecchio, comeda ormai consolidata tradizione, ha chiamato a raccolta centinaiadi soci di tutti i Rotary catanesi ed i loro amici nella splendida cor-nice del “Circolo Canottieri Jonica” di Catania per partecipare allaserata estiva dedicata alla raccolta di fondi da devolvere alla RotaryFoundation allo scopo di finanziare l’organizzazione internazionaleRotariana dedita ormai da svariati anni alla lotta per debellare inogni angolo della terra, anche il più remoto, la poliomelite, malattiache fino a pochi anni fa provocava la morte di milioni di esseriumani. Grazie all’attività della Rotary Foundation la poliomelite èstata ormai quasi del tutto debellata con un calo di casistiche dicirca il 99%. Prossimo traguardo la sua totale estinzione.Ancora una volta la serata è stata allietata dal Dj Giovanni Ferlitoche, con la sua coinvolgente musica che spazia dagli anni settantaa oggi, ha intrattenuto i partecipanti fino a notte fonda. La serata èstata ulteriormente arricchita con una sfilata di moda avente comeprotagonista la stilista Francesca Paternò che ha proposto quattrosplendidi modelli di Haute Couture e quattro elegantissimi Abitida Sposa , nonché con un sorteggio in cui sono stati estratti nume-rosi premi gentilmente messi a disposizione da svariate e note dittedelle città. Numerosi e prestigiosi ospiti quali Gaetano Lo Cicero - Governa-tore Distrettuale Incoming, Maurizio Triscari - Governatore Distret-

tuale Eletto, Rossella La Malfa - Presidente RC Paternò - Alto Si-meto, Pietro Lo Giudice - Presidente RC Acicastello, Sergio Lom-bardo - Presidente Rotaract RC CT Ovest e Simone dei Pieri -Presidente Interact RC CT Ovest, hanno contribuito a rendere piùgradevole la serata di beneficenza a cui l’intero staff del Rotary Ca-tania Ovest si è, come sempre, dedicato con passione e spirito dicollaborazione.

ROTARY CATANIA OVESTROTARY CATANIA OVEST

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Se a Siracusa esiste un luogo in cui l’accoglienza e l’integrazione sono di secolare tradi-zione, questo è Villa Landolina, ovvero lo splendido annesso del Museo Paolo Orsi, cheha incorporato la settecentesca villa e lo storico giardino. E’ apparso oltremodo significativo che al Rotary Club Siracusa Ortigia sia stato possibilein questa specialissima sede dare vita alla manifestazione Polioplus, progetto internazio-nale per il quale il Rotary è impegnato sin dal 1985 per sconfiggere la polio.“Musica per gli Altri 2”, seconda edizione, la manifestazione organizzata dal Rotary Si-racusa Ortigia che attraverso la musica intende praticare una solidarietà antica, già del1985, ideata dal Rotary per sconfiggere la polio attraverso la vaccinazione. Non inutili leinformazioni sulla polio, (è malattia invalidante e potenzialmente mortale che colpisce ibambini al di sotto dei cinque anni soprattutto in Asia Africa e Medio Oriente e per laquale non esiste una cura ma solo il vaccino), mentre esaltanti appaiono i risultati conse-guiti facendo pervicacemente ricorso alla solidarietà che fortunatamente ha sempre tro-vato generosa e ampia risposta. Ma il dettato è uno: debellare la malattia, perché sino aquando la polio minaccerà anche un solo bambino, tutti i bambini del mondo rimarrannoa rischio.La calorosa partecipazione a questo evento che coniuga solidarietà, amicizia, e spirito ro-tariano, ha confermato questa sensibilità, gratificata dall’avvincente svolgimento della se-rata, realizzata in collaborazione con l’associazione La Loure.Le note di Ennio Morricone e Astor Piazzola eseguite dal trio “Armonie” composto damusicisti di eccellente bravura come Sebastiano Emanuele (flauto), Marco Alderuccio (vio-lino) e Daniela Zirone (pianoforte), si sono incastonate nel magico scenario di settecente-sche sculture, antichi zampilli e magici effluvi di gelsomini.La presenza del Consorzio di Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica ha permesso aipresenti di accedere ad altra sublime armonia, quella permeante e suasiva del mondo delCioccolato. Soddisfazione per la riuscita della serata esprime l’avv. Ina Moscuzza Presi-dente del Rotary Siracusa Ortigia, serata di impegno, ma anche intrisa del fascino e del-l’armonia della villa del cav. Landolina, sulla cui spinta vengono a mente parole celebri“Chi ha cuore non muto alla malinconia, benedirà il genio di quel cortese e benevolo Ca-valiere …!”

Scenario d’eccezione per un concerto di beneficenza

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❍ Il Club Siracusa Ortigia ha ospitato una serata a sostegno della Polioplus, nella settecentesca villa Landolina

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Ina carissima,a me l’ingrato compito di ricordarTi non appena ricevuta la terribile, incredibile no-tizia della Tua dipartita.Spesso, in questi casi, si corre il rischio di “inciampare” nella inutile, sterile retorica;a me non accadrà perché desidero continuare ad avere con Te quel rapporto sincero,amichevole, affettuoso e franco che ha da sempre caratterizzato i nostri incontri, lenostre riflessioni sul Rotary e la nostra sincera e “chiara” amicizia.Ero primo Presidente del Rotary club Siracusa Ortigia quando, alcuni giorni dopola consegna della “Carta”, ci incontrammo nei corridoi del Tribunale ed in quellacircostanza fosti proprio Tu a manifestarmi la Tua gioia per avere appreso, da ex ro-taractiana abbandonata al suo destino, la nascita di questo nuovo sodalizio.Ad ottobre dello stesso anno ne facevi già parte ed il Tuo spirito rotaractiano, maidomito nonostante il tempo trascorso invano, trovava finalmente giusta collocazionenella famiglia del Rotary dove, pochi anni dopo, divenivi Presidente del Tuo club.Eri sempre in piena sintonia con il “fare” e nell’ “azione” eri sempre accompagnatadal garbo e dal Tuo bellissimo sorriso.Hai condiviso sin dall’inizio l’idea del Rotary come “luogo del cuore” e non potevaessere diversamente per Te che avevi tanto “cuore” e lo manifestavi con il Tuo im-pegno sociale.La Tua foto nell’organigramma fui io a donartela; la possedevo perché venne scattatanel corso della serata in cui divenivi rotariana ed eravamo tutti insieme.Quella foto Ti ritrae sorridente e quel sorriso non era e mai è stato di circostanza;era espressione della Tua voglia di vivere, della Tua dolcezza nell’essere madre e mo-glie, della Tua gioia nell’aiutare gli altri e nel condividere gli ideali rotariani.Voglio ricordarTi così e sono certo che chi Ti ha conosciuto non potrà fare a meno dipiangere.

Antonio RandazzoSegretario Distrettuale 2011-2012

Distretto 2110 Sicilia e Malta del Rotary International

Arrivederci, IInnaa

Ina Moscuzza, presidente del Rotary club SiracusaOrtigia, si è spenta il 31 ottobre. Aveva avvertito unmalore, è andata in ospedale, poco dopo è avvenutoil decesso. Ina aveva 48 anni; era sposata con l'avvo-cato Pierfrancesco Rizza, presidente regionale delWwf, aveva due figlie gemelle; avvocato ella stessa,era nota e apprezzata a Siracusa per le sue qualità per-sonali e professionali e per un lungo e meritorio im-pegno nel volontariato e nel sociale; era anchecommissario provinciale della Croce rossa italiana epresidente del comitato consultivo dell'Azienda sani-taria provinciale. La sua prematura scomparsa ha su-scitato diffuso e sentito cordoglio a Siracusa, enumerose attestazioni di stima e di partecipazione aldolore dei familiari.Al marito e alle figlie di Ina Moscuzza e ai soci del Ro-tary club Ortigia le condioglianze anche dal Bollettinodistrettuale del Rotary.

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"Una risata ci salverà". Lo scrittoreMoni Ovadia lo afferma con la sot-tile e profonda ironia di chi ha pra-ticato l'umano travaglio della

sofferenza. E la "massima" ben siadatta all'iniziativa benefica por-tata avanti dal Rotary di Vittoriache, facendo leva su risate e diver-

timento è riuscita ancora unavolta a tendere le mani all'"EndPolio Now", programma umani-tario fondato dalla Rotary Inter-national con l'intento didebellare la polio nel mondo. Nel settecentesco castello deiPrincipi di Biscari la compagniateatrale "Hobby Club" di Acate,in alleanza benefica con il clubrotariano vittoriese, ha gratuita-mente mandato" in scena "Oc-chio… c'arriva il ladro", farsa indue tempi scritta e diretta da Gu-glielmo Greco. Sulla scena anche

Matilde Masaracchio, SergioSpada, Luigi Denaro, Fiorella Re,Dario Borsetti, Alida Bongiorno,Lucia Marino, Giuseppe Di Noto.Di grande effetto anche le sce-nografie realizzate daVittorio Gallo,le luci diD a v i d eD iNotoe ico-

stumidi Ma-tilde Masa-racchio. Seratain allegria e "mis-sion" compiuta. "Graziealla generosità di tutti gli amici ro-tariani, non solo vittoriesi, siamoriusciti ad avere una raccolta difondi abbastanza consistente",commenta il presidente del Rotarydi Vittoria Daniele Aprile salito sulproscenio a fine serata insieme alsindaco di Acate Giovanni Carusoe a Mario Rasi, socio rotariano vit-toriese e referente del Progetto Po-

liusplus. "L'obiettivo - ha ricordatoRasi - è infatti quello di sconfiggerefinalmente la polio, principalecausa di mortalità e di invalidità

nei paesi del TerzoMondo, un tra-

g u a r d od a

t e m p op e r s e g u i t o

dalla Rotary Foun-dation, che ha ulteriormente raffor-zato il programma diimmunizzazione dalla polis consa-pevole che sono sufficienti quattrodosi di vaccino orale da sommini-strare durante il primo anno di vitadei neonati per proteggere i bam-bini".

Antonio Vaccarello

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“Una risata ci salverà”: Vittoria tra teatro e solidarietà

“„

In scena al Palazzo Biscaridi Acate la commedia

“Occhio... c’arriva il ladro”.Soddisfazione del pubblico

e del Club Rotary per ifondi raccolti per Polioplus

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Nuovo significativo passo verso la realizzazione di una piccola chiesetta, elocali annessi, in territorio di Castellammare del Golfo, ad uso della “Mis-sione della Speranza e della Carità” di Biagio Conte. I tecnici del Rotary Clubdi Alcamo hanno, infatti, incontrato il vescovo di Trapani, mons. FrancescoMiccichè, e Biagio Conte per illustrare gli elaborati tecnici che gli stessi hannopredisposto per donarli alla missione. All’incontro, presente l’ing. FrancescaUsticano dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Castellammare delGolfo, hanno partecipato diversi soci del Rotary Club Alcamo con il presi-dente Pier Luigi Di Gaetano.

Benedetto Barranca

“Missione della Speranza e della Carità”“Missione della Speranza e della Carità”i tecnici del Club di Alcamo i tecnici del Club di Alcamo

presentano il progetto di una chiesapresentano il progetto di una chiesaUn bambino su 3, fra i 7 e gli 8 anni delle scuole elementari Ci-rincione e Girgenti, ha problemi alla vista. Il dato emerge dalprogetto avviato dal Rotary Club di Bagheria, in collaborazionecon l’associazione Ottici di Bagheria e Palermo e del centro na-turale di Bagheria. Nei mesi scorsi sono stati effettuati screeningapprofonditi su 376 bambini delle seconde e terze classi delledue scuole elementari. Il progetto è denominato “Occhi allavista, vedere bene per imparare meglio”.Responsabile del progetto il maestro ottico optometrista Fran-cesco Sparacino, che insieme all’ortottista assistente oftalmo-loga Ornella Coppola e ad alcuni ottici di Bagheria hannoportato avanti lo screening visivo sui bambini. «Lo scopo dello screening – sottolineano i responsabili del pro-getto – è stato quello di verificare lo stato della salute ocularedi scolari di seconde e terze classi elementari sottoposti a stressvisivo nelle ore mattutine e la loro qualità visiva. Sono stati ef-fettuati test optometrici per evidenziare deficit visivi con con-seguente necessità di correzione ottica e test ortottici perrilevare anomalie della visione binoculare».I dati conclusivi dello screening hanno evidenziato che su 376bambini visitati il 61 per cento è risultato emmetropo, condi-zione visiva ottima, mentre il 39% ha bisogno di una visita ocu-listica ed ortottica più approfondita.

Michelangelo Calì

BBAAGGHHEERRIIAA:: ““OOCCCCHHII AALLLLAA VVIISSTTAA,, VVEEDDEERREE BBEENNEE PPEERR IIMMPPAARRAARREE MMEEGGLLIIOO””

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Il Rotary Club Catania Sud, presieduto da Gian-carlo Modena, in un’attività interclub con il Ro-tary Randazzo Valle dell’Alcantara, ha invitatoCarmelo Manolo, Comandante a Roma dellasezione elaborazione dati del Comando deiCarabinieri TPC (Tutela Patrimonio Cultu-rale), che ha intrattenuto i soci e relativiospiti sul tema “traffico internazionale delleopere d’arte e dei reperti archeologici”.Dopo un’introduzione tecnica sulle fattispe-cie di reato perseguibili relative alle opered’arte, il Comandante ha sottolineato l’im-portanza della banca dati, gestita diretta-mente dal comando, che cataloga più di unmilione di oggetti rubati in tutto il mondocon corredo di informazioni descrittive e fo-tografiche. “Il riconoscimento delle operetrafugate – ha spiegato Manolo - non è sem-pre agevole, in quanto spesso, soprattutto letele, vengono alterate per renderle poco ri-conoscibili”. Fin quando il ritrovamento delleopere avviene nei confini nazionali non ci sonoproblemi per riportarle nel luogo di origine. Se ciòavviene in uno stato estero c’è qualche difficoltàin più, dovuta alle differenze fra le legislazioni na-zionali. La tematica riveste particolare importanzasoprattutto per l’Italia, che detiene una conside-

revole fetta del patrimonio artistico ed archeolo-gico mondiale. Diverse convenzioni internazio-nali sono state stipulate in merito: da quella

dell’Unesco del 1970 alla Unidroit del 1995 (cheintegra la precedente), alla Convenzione Europeasulla protezione del patrimonio archeologico del1992. Purtroppo non tutti gli stati hanno aderitoper cui mentre, per esempio, in Svizzera le con-venzioni sono state recepite a livello di legisla-zione nazionale, ciò non è avvenuto in altri Paesi

che riescono ad appropriarsi indebitamente diopere d’arte altrui (con la condiscendenza dei go-verni ed impatti positivi sul loro turismo).

Ancora in tema di patrimonio culturale, iClubs di Catania Sud, Grammichele Sud Si-meto e Randazzo Valle dell’Alcantara, oltreall’Interact Catania Sud, sono stati accolti dalRotary e dall’Interact di Piazza Armerina adAidone, dove hanno visitato il museo con ipreziosi argenti e la famosa Venere di Mor-gantina, finalmente restituita dal Paul GettyMuseum di Malibu. Dopo le preziose delu-cidazioni fornite da Franca Ciantia, pro-fonda conoscitrice della storia locale, il foltogruppo ha visitato tutto il sito, illustrato daFiorella Oliveri. La giornata, all’insegnadella cultura, ha visto anche concretizzarsilo spirito di amicizia che permea tutte le at-tività sociali. Oltre al gemellaggio fra i dueInteract, il successivo, immancabile mo-

mento conviviale ha cementato i rapporti fra i di-versi Clubs, che auspicano di ritrovarsi insiemeper altre visite al nostro patrimonio, magari,chissà, in occasione della riapertura della Villa delCasale di Piazza Armerina.

Mariella Piccione

Opere d’arte e reperti archeologici: patrimonio da difendereOpere d’arte e reperti archeologici: patrimonio da difendere

Si è svolto allo Sheraton un interclub tra i Rotary di Aci Castello(presidente Pietro Lo Giudice), Giarre Riviera Ionica (presidenteAnna Arena) e Catania Sud (presidente Giancarlo Modena).L’incontro ha visto l’intervento dello psicologo Roberto Cafiso edi-torialista della Sicilia e capo dipartimento della salute mentale ASPdi Siracusa. Oggi, come ha anzitutto chiarito il relatore, il fonda-mento del rapporto all’interno della famiglia è una corretta comu-nicazione e i figli chiedono ai genitori delle regole certe. Apparenon adeguato il comportamento dei genitori che nell’intento di in-graziarsi i figli entrano nel loro territorio perché proprio di questoi figli non hanno bisogno. L’educare costituisce pertanto un com-pito insostituibile per la famiglia per cui non vi è alibi sulle respon-sabilità genitoriali che non possono essere scaricate su un terzosoggetto quale la scuola o più in generale la società. Infatti, ha con-tinuato il relatore, è più facile individuare un problema e i suoi mo-

tivi fuori da sé, che sentirsene parte in causa o fattore precipitante.E ciò propone due tendenze diffuse: quella di puntare sempre ildito su qualcuno o qualcosa (i cattivi amici, il destino, ecc.) e quelladi attribuire significati causali superstiziosi a eventi che nullahanno a che vedere con il problema (ad esempio il tracollo scola-stico colpa di quel docente o di quella classe), tralasciando contem-poraneamente di considerare fattori più incisivi e stressogeni qualiad esempio clima conflittuale tra i coniugi. Per questo ha conti-nuato il relatore è raro che un ragazzo da solo possa avere la de-vianza e spesso nella coppia manca il senso della realtà. Infatti, lacoppia vorrebbe che qualcuno agisca dall’esterno “problem sol-

ving”. Il relatore ha concluso che affinché vi sia una crescita armo-nica e una prospettiva positiva per i domani di questi giovani sarànecessaria avere la consapevolezza dei nostri sbagli di adulti, quelliche abbiamo subito e non riproporli ai figli che abbiamo. Diamoloro cose semplici, più utili.Cose che potranno conquistarsi e di cuigioire quali ad esempio la difesa dell’ambiente che sarà la vera,unica casa e imparare almeno voi ad ascoltare e accogliere senzafacile retorica di facciata. Noi adulti siamo stati distratti da altro ei tanti, troppi segnali che urlavano “ho bisogno di te” sono troppevolte caduti nel nulla, scusateci se potete e aiutateci a diventare vec-chi senza troppi rimorsi.

Rapporto genitori-figli:Rapporto genitori-figli:nessun alibi, ma regole certenessun alibi, ma regole certe

IINTERCLUBNTERCLUB AACICASTELLOCICASTELLO, G, GIARREIARRE RRIVIERAIVIERA IIONICAONICA, C, CATANIAATANIA SSUDUD

❍ Interclub Catania Sud - Randazzo Valle dell’Alcantara. Incontri e visite accomunati dalla tematica dei beni culturali

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Governor’s Letter

Dear friends, This Autumn’suncertainty certainly doesnot promote optimism. On

the contrary, the evils of the World donot seem to find positive openings.The time when the peoples of theEarth will sit at a common table, inthe interest of all citizens, seems unat-tainable. When I speak of all citizens,I think of us all, high or low, whoseem to think that we are owners andnot merely inhabitants of one of themany planets that exist. During suchuncertain times, whoever holds goodvalues based on healthy ideals, oughtto make them known, expressingthem mostly to the young who are inneed of ideals and of persons inwhom to place their trust.Like the rest of you, I have placed mytrust in Rotary because of what it re-presents at the highest levels: A glo-bal citizenship that is active and closeto the people. A fine example of thisis to be found in the Rotary Founda-tion, which we celebrate during themonth of November. Our contribu-tion of US$ 100 per member to RotaryFoundation is strongly recommen-ded because every little counts inorder to enlarge the activities of Ro-tary, which is one of the most impor-tant humanitarian motors in theworld. Besides, if we look closely, we are allindebted to Rotary Foundation, bothbecause, in the end, the funding pro-gram, run by RF, returns to the clubsas funds to be invested in local oreven foreign projects and also be-cause we are the ones to gain since RFhas given a vital push forward to ourorganization. In fact, through theprojects that the Foundation hasbrought forward in the last decades,the perception of our Rotarian iden-tity has changed. Clubs can no lon-ger see themselves as inward lookingcells in which a few chosen people

meet to exchange opinions in a plea-sant, convivial atmosphere. Thosewho stop at that are left behind, theylag behind and have not becomeaware of the modern meaning thatour organization has now acquired.Rotary Foundation urges us to lookbeyond our walls, to put our profes-sional abilities in contact with realneeds and to see ourselves as ‘in theworld’ and ‘for the world’.When I was young, in illo tempore, aslogan saying ‘give imagination topower’ touched the heart. I wouldadd ’Give also dreams’, but theymust not be passive, vague dreams.They must be positive dreams thatlook to the future because from ima-gination and dreams are born greatprojects that challenge the restrictionsand anguish of the present and openthe way to tomorrow. Rotary Foun-dation helps us to dream constructi-vely and to imagine that out of ouractions may be born a new world freeof hunger and wars and free of disa-bling disease which we are able toeradicate, such as polio.Thanks to the Polio Plus program,eradication of this illness is imminent.We must press on the accelerator soas to see the end of this twenty-yeareffort. This is how long the effort toeradicate this scourge has been goingon and it has not only been a battleagainst disease but a fight against su-perstition, taboos, suspicion and ob-structionism. But we are nearly thereand the fact that it is eight monthssince the last registered case in Indiawas reported is most encouraging,India being one of the countrieswhich in the past registered the hi-ghest density of the disease. Attai-ning the same result in other nationswhere the virus is still active will be agreat victory for all the clubs in theworld, a victory for all of us whohave helped finance the activities of

many professionals dedicated to thisdifficult, yet thrilling, mission.This year, our District has followedon RF’s footsteps declaring war onThalassemia. The Thalassemia pro-ject, of which I spoke in a precedingletter, is proceeding according toschedule. Emilio Cottini and PaoloCorradino have just returned fromMorocco and, as part of the collabo-ration, we are awaiting the arrival ofa number of lady doctors from Mo-rocco. These doctors will undertake aperiod of training in our modern Me-dical organizations in Palermo, Cata-nia and Trapani. This confirms theadded value of the project in that itcreates networks of communicationturning a dream into reality by set-ting up a small scientific communitythat lends a hand to those who wouldnot make it on their own. No lessthan 34 clubs in our District have par-ticipated to this Matching Grant, amatter of which we are justly proud.I wish to underline the importancethat International President has givento the Rotary Foundation PermanentFund because 30 benefactors have of-fered their contributions and as manyare about to do so. If one thinks thatthis contribution is confidential andthat therefore benefactors receive noofficial recognition, this is proof ofselfless generosity which is not lac-king in many of us.Dear friends, al the initiatives that Ihave briefly mentioned above wouldnot have been possible without yourcommitment, in which I have fulltrust. Again, as I do every month, Ithank you most sincerely. The com-mitment in following District activi-ties is certainly an example of internalcohesion as well as of professionalability in facing the duties and obli-gations required by belonging to anassociation. I beg you to continue lo-ving Rotary Foundation, to make

sure that your club membersknow and understand it andmake it known outside the clubitself, for it is our hand outstret-ched to the world. On 26th Novem-ber, the Rotary Foundation seminarwill be held in Palermo.I hope to meet many of you then.I also wish to mention another inte-resting District meeting, which washeld in October: The Seminar on‘Leadership and the New Genera-tions’ which was held at the Cittadella Notte Congress Centre in Me-lilli (Sr). Attendance went beyondmy expectations as was the interestfor the subject matter which is of ut-most relevance in our days. The peo-ple present gave the Seminar theirfull attention. This was proof of theexcellence of the speakers who havebeen able to keep the audience’s at-tention by using innovative systemsfor the exchange of views under thechairmanship of a well prepared andable moderator. Allow me to syn-thetize the gist of the talk as follows:A leader is able to motivate his groupby giving clear objectives as well asgiving the one thing of which theworld today is lacking: An ideal tolook up to.Dear friends in writing this letter Ihave looked into myself. I began byexpressing the sadness of our days,for which I apologize, but my lettergradually became more optimistic asI looked at the positive matters ofwhich we are capable when commit-ment towards goodness is supportedby professional ability and guided bya common dream. Quoting KaylanBanerjee ‘s words, the sentiments inmy letter went ‘from grey to green’,which is the colour of determinedand firm hope. Reach within to em-brace humanity.Yours in Rotary,

Concetto

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NNuuoovvee ggeenneerraazziioonnii

Serata di premiazione del concorsoculturale “Incontri d’autore”, riser-vato ai giovani della provincia eorganizzato dalla locale associa-zione “La fucina” con il Comunedi Alia e sponsorizzato dal RotaryClub di Lercara Friddi. Durante lamanifestazione, presentata dall’at-tore Giuseppe Moschella, l’attriceEmanuela Mulè ha letto alcunibrani degli elaborati scritti dai 18giovani autori dell’hinterland, rac-colti nel libro “Giovani racconti”edito da Boopen di Napoli, o on-line o nelle edicole di Alia e Valle-dolmo al prezzo di 14 euro.«Il prossimo anno – afferma il pre-sidente de “La fucina”, Ezio Iovino– il concorso sarà regionale»

Largo ai g iovani

Novembre 2011

GGiioovvaa nn ii ss cc rr ii tt ttoorr ii per “Giovani racconti”R. C. LERCARA FRIDDI PUBBLICATI GLI ELABORATI DEI 18 RAGAZZI PREMIATI DURANTE IL CONCORSO LETTERARIO “iNCONTRI D’AUTORE”

Alla I Assemblea Nazionale tenutasi a Torre del Greco (NA) l’11 settembre2011, il Consiglio Nazionale degli RD dei Distretti Interact d’Italia coor-dinato dal Referente Nazionale per l’Anno Sociale 2011/2012 Nino Car-pitella, Past RD Distretto Interact 2110 Sicilia - Malta, alla presenza dellerappresentanze dei Distretti 2070 Emilia Romagna - Repubblica di SanMarino - Toscana con Andrea Daidone, 2080 Roma - Lazio - Sardegna conMarcello Andria, 2090 Marche – Umbria – Abruzzo – Molise con LauraDi Stefano, 2100 (Distretto ospite) Calabria – Campania – Territorio diLauria con Giuseppe Ascione, 2110 Sicilia – Malta con Marco Cernigliaroe 2120 Puglia – Basilicata con Michele Mostacci, ha deliberato sul Progetto,sulle iniziative nazionali e sulle date della II Assemblea e del CongressoNazionali.Per il panorama Nazionale interactianodi quest’anno si è scelto di intervenirenell’ambito del rispetto ambientale peril quale, attraverso iniziative e confe-renze, si impegneranno tutti i Distrettid’Italia nel mese di febbraio. ProgettoNazionale che nell’ottica di una mag-giore attenzione per l’ambiente si rial-laccia come tematic alla Collaborazioneinternazionale H2O lanciata nel 2009dal Rotary International e l'USAID. La II Assemblea Nazionale saràL’Aquila ad ospitarla: decisione signifi-cativa perché darà l’opportunità agli in-teractiani che decideranno dipartecipare (con una contestuale rac-colta fondi) di rendersi conto dellegrandi difficoltà che ha affrontato e checontinua ad affrontare questo territoriononostante sia terminato l’effetto me-

diatico del terremoto e i riflettori su L’Aquila si siano spenti…Il XVIII Congresso Nazionale sarà ricevuto dal Distretto 2120 Puglia – Ba-silicata nel mese di maggio. Ogni Distretto si è impegnato ad invitare in-teractiani di nazioni bagnate dal Mediteranno per affrontare insieme leproblematiche attuali che partendo dal Nord Africa stanno interessandoil nostro continente.L’indirizzo generale degli interactiani di tutti i Distretti d’Italia è stato de-notato dalla citazione dantesca “infuturarsi” per la dinamica tensione in-teractiana verso l’avvenire nel gettare insieme le basi per progetti diimportante levatura e iniziative ambiziose di servizio da svolgere congrinta ed entusiasmo nel corso dell’Anno Sociale 2011/2012.

Nino Carpitella

“Infuturarsi”: il secondo progetto nazionale Interact❍ Per l’anno sociale 2011/2012 si è scelto di intervenire in ambito di rispetto ambientale. L’Aquila ospiterà la II Assemblea

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I club di tutto il Distretto Interact 2110 si sono recati a Marina di Modica perpoter aprire l’anno sociale con la I Assemblea Distrettuale. Dopo l’arrivo deipartecipanti e la registrazione nell’Hotel Pietre Nere Resort si è svolta unabreve riunione dei Presidenti e del Direttivo Distrettuale durante la qualel’IRD entrante, Roberta Trombadore, ha illustrato il programma per i giornia seguire. In seguito hanno dato il loro saluto ai club Nino Carpitella, IRDuscente nonché Referente Nazionale dei Distretti Interact d’Italia per l’AnnoSociale 2011/2012, Cecilia Blandini, Presidente Interact Modica, e Giulia Guc-cione, Delegato Zona Herea.Il Presidente della Commissione Distrettuale Rotary per l’Interact Fausto As-sennato ha fatto un breve discorso a tutti isoci presenti sui valori dell’Interact, sullaresponsabilità di fare parte di un club e dirappresentarlo; tutti principi che sono poistati espressi in serata, durante la cerimo-nia del tradizionale Passaggio della Cam-pana, alla quale erano presenti: ConcettoLombardo, Governatore Rotary, AntonioRandazzo, Segretario Distrettuale Rotary,Fausto Assennato, Presidente della Com-missione Distrettuale Rotary per l’Inte-ract, Filippo Castellet, in rappresentanzadel Rotary Club di Modica, Ambra LunaLaneri, Delegato Distrettuale Rotaract perl’Interact, Salvo D’Angelo, Past RRD.Dopo il saluto alle bandiere e la letturadel cerimoniale da parte di FrancescaFontana, hanno preso la parola FilippoCastellet, Fausto Assennato e Ambra LunaLaneri; quest’ultima, a nome di tutto il Distretto Rotaract, si è complimentatacon il Past-IRD per il magistrale modo in cui ha ricoperto la sua carica e haespresso la massima fiducia e disponibilità nei confronti del nuovo IRD. Hapoi preso la parola Nino Carpitella, che ha aperto il suo discorso facendo unbilancio dell’anno sociale appena concluso e ringraziando tutte le persone chel’hanno sostenuto in questo percorso, tra cui Salvo D’Angelo, e ha mostratoun video con tutte le immagini delle tappe fondamentali dell’anno sociale tra-scorso insieme, un momento coinvolgente in cui tutti i presenti hanno rivis-suto in un flash le emozioni che hanno condiviso. A questo è seguito un altromomento ancora più commovente: il passaggio delle consegne. Quando Ninoha messo il collare e lo spillino a Roberta tutto il Distretto ha assistito a dueveri amici che condividevano un’emozione, si respirava la bellezza di que-st’esperienza. Roberta ha iniziato il suo discorso ringraziando Nino per il suosostegno nell’anno sociale appena concluso e ha annunciato il motto distret-tuale di quest’anno, “United for Service”, significativo sia per il messaggio,cioè quello di creare un Distretto unito e compatto nell’affrontare le proprieiniziative, sia per la scelta di utilizzare una lingua universale come l’inglese,volta a dare una prospettiva internazionale al nostro operato. Ha poi conti-

nuato mostrando un video esplicativo dove esponeva i progetti distrettuali:il primo si basa sugli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MillenniumDevelopment Goals) che entro il 2015 le Nazioni Unite si sono prefissate diraggiungere: ad ogni iniziativa distrettuale uno di questi otto punti sarà ap-profondito e discusso per prenderne maggiore consapevolezza. Il secondoprogetto distrettuale consiste nella redazione di un dossier diviso in due parti:la prima esporrà l’opinione dell’esterno su cosa realmente sia l’Interact, comeagisca e cosa significhi farne parte; la seconda parte invece tratterà il punto divista dei soci di ogni club sulle stesse tematiche. Dopo aver esposto i suoi pro-getti, Roberta ha presentato con un altro video per la presentazione del Di-

rettivo Distrettuale, composto da: FiorenzaFondacaro (ITC Mazara) in qualità di Vice-IRD, Mariabeatrice D’Andrea (ITC Messina)e Marco Cernigliaro (ITC Trapani) nel ruolodi Segretari, Marco Martinico (ITC Marsala) eMarco Lizzio (ITC Ragusa) come Tesorieri,Francesca Fontana (ITC Castellammare) e Ot-tavia Battaglia (ITC Ragusa-centro) come Pre-fetti, Francesco Satariano (ITC Palermo) eLeonardo Asaro (ITC Costa Gaia) nel ruolo diConsiglieri, Cinzia Minafò (ITC Trapani-Erice) come Editor, Daniele Casà (Itc Agri-gento) come Delegato Zona Akragas,Francesca Nasello (Itc Trapani) come Dele-gato Zona Drepanum, Giulia Guccione (ItcModica) come Delegato Zona Herea, France-sco Scalisi (ITC Catania-ovest) come DelegatoZona Aetnea, Giuseppe Dell’Oglio (ITC Pa-

lermo) come Delegato Zona Panormus, GiorgiaNapolitano (ITC Gela) come Delegato Zona Nissena, Sara Lupatteli (ITCSant’Agata di Militello) come Delegato Zona Peloritana e Filippo Saccà (ITCTrapani) a capo della Commissione distrettuale per i Rapporti Internazionali.Per le conclusioni è intervenuto il Governatore Rotary Concetto Lombardo,il quale ha espresso la sua gioia nel vedere la grande affluenza a un eventocosì importante per il nostro Distretto e soprattutto ha sottolineato l’impor-tanza della componente giovanile all’interno della grande famiglia rotarianaaffermando che ogni socio rappresenta il futuro della stessa e che, essendodovere del Rotary incoraggiare i giovani membri dell’Interact nell’affrontarequesto percorso all’insegna del Service, sarà felice di offrire il suo supporto aRoberta per qualsiasi iniziativa.La mattinata seguente si è aperta con la I Assemblea Distrettuale nel corsodella quale è stata decisa la data e il luogo della II Assemblea Distrettuale, chesi terrà nel mese di Novembre a Marsala. E’ stato ricordata la data dell’As-semblea Nazionale e l’iniziativa che avrà luogo a Pantelleria su un tema checi tocca da vicino e che si ricollega al progetto distrettuale: l’immigrazione!

Cinzia MinafòEditor ditrettualte interact

Passaggio di consegne al distretto InteractPassaggio di consegne al distretto Interact

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Il giorno 1 Ottobre 2011, presso la sala conferenze Hotel Mediterraneo diPantelleria, si è tenuto un convegno per discutere di una tematica molto sen-

tita nei nostri giorni: “Immigrazione & Integrazione”. Molti Interactiani, Rotaractiani e Rotariani provenienti da gran parte dellaSicilia hanno contribuito esponendo le loro idee e la loro solidarietà. Hannopreso parola: Silvia Carpitella, Presidente del Rotaract di Trapani; AlbertoDi Marzo, Sindaco di Pantelleria; Antonello Ferrante, Presidente del Rotarydi Pantelleria; Mattia Branciforti, Past RD Distretto Rotaract; Nicola Cirone,in rappresentanza dell’Interact di Pantelleria; Roberta Trombadore, Rappre-sentante Distrettuale Interact; Nino Carpitella, Referente Nazionale Interact;Antonietta Valenza e Mariano Rodo, Past President del Rotary di Pantelleria,come relatori. Infine la toccante testimonianza in prima persona di uno degliimmigrati sbarcati a Pantelleria nel mese di Aprile che fortunatamente hatrovato l’immediata solidarietà da parte dei panteschi e in particolar modonella persona di Mariano Rodo. Prima di concludere sono stati anche visio-nati dei video riguardanti il tema del convegno. Oltre ad essere stato un convegno molto interessante e fonte di arricchi-mento sia in ambito culturale che sociale dove i partecipanti hanno potutoscambiarsi pareri e consigli in attesa di un successivo incontro, è stata unsplendida opportunità creata dal Rotaract di Trapani, insieme al DistrettoInteract, che ha scelto Pantelleria quale luogo ideale per parlare di “Immi-grazione & Integrazione” in seguito agli avvenimenti succeduti in Aprile edata la sua posizione geografica tra la Sicilia e il nord Africa.

Immigrazione e integrazione: la forza della solidarietà

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La Stor ia dei Club

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Il R.C. di Lentini viene fondato nel 1958, primo club in Sicilia, insieme al R. C. di Gela fondatoin un centro non capoluogo di provincia. Club Padrino il R.C. di Siracusa, 22 sono stati i socifondatori e il primo Presidente è stato l’Avv. Giuseppe BRUNO.Fra le attività che sono state oggetto dell’interesse del Club un posto di rilievo spetta alatutele dei Beni Culturali. Il Prof. G. Rizza, S.O. del Club, e l’Avv. Alfio Sgalambro, socio fon-datore, più volte Segretario e quindi Presidente nel 1965-67, sono stati i promotori di campa-gne di scavi che hanno contribuito a portare alla luce i resti dell’antica Leontinoi. Per Loro

impulso il Club si è fatto più volte promotore di in-contri e convegni sul tema della tutela dei siti diinteresse archeologico al fine di sensibilizzare laPubblica Amministrazione.In particolare l’Avv. Alfio Sgalambro è stato lamente organizzativa e politica a cui si debbono i

risultati ottenuti negli anni 60 e 70 nella zona ar-cheologica compresa l’attuazione del museo-antiquarium di Lentini.Per ricordare la figura di questo sincero e fattivo rotariano il Club dedica dal 1986-87 un pre-mio a lui intitolato. Il Premio Alfio Sgalambro, di scansione biennale, è rivolto a quei giovaniche si siano distinti nella ricerca scientifica e nella progettazione sul territorio sul quale insisteil Club.Il club si è sempre impegnato, anche con azioni di stimolo verso le PP.AA. competenti, affin-chè la zona archeologica di Leontinoi venga adeguatamente valorizzata e torni ad esserefonte di interesse culturale e turistico, dotata com’è di un fascino paesaggistico non comune.Le più recenti iniziative in questa direzione sono state: la sponsorizzazione del CD Leontinoiuna città dimenticata, del socio prof. Massimo Frasca, Pensare a Piedi, creazione di itineraritematici nel centro storico di Lentini, in collaborazione con l’associazione “Neapolis”,di va-lenza storico- antropologica ed urbanistica da utilizzare in caso di visite guidate allo stesso,e la realizzazione di un BOOK, nel corso delle manifestazioni per le celebrazioni del cinquan-tenario del Club, che comprende la schedatura dei principali Beni Culturali presenti nel ter-ritorio ad opera di alcuni soci: Giovanni Bonfiglio, Mariella Cocuzza, Massimo Frasca, EnricoMarilli e Carmelina Perruccello. L’attenzione del Club ai beni culturali si è concretizzata anche in altre opere: nel 1991 è statodonato un simulacro in legno di S.Antonio da Padova all’omonima parrocchia; e nel 1993 hafinanziato il restauro di un quadro anonimo raffigurante S.Domenico, situato in origine nellagrotta dei Tre Santi.Analogamente al primo il Club organizza annualmente un premio intitolato ad un altro sociofondatore e Presidente nel 1961-63: il Rag. Vincenzo Ferrauto, importante figura di ecletticoed innovativo imprenditore che con le sue iniziative imprenditoriali ha segnato l’economialocale per circa un quarantennio. Il Premio Vincenzo Ferrauto, istituito nell’a.s.2008-2009, siprefigge di premiare chi, fra gli imprenditori che operano nel territorio di competenza delclub, si sono distinti per capacità imprenditoriali, dinamismo ed innovazione.L’attenzione rivolta costantemente alla realtà giovanile ed in particolare ai problemi dellaformazione si è concretizzata con l’istituzione di una borsa di studio per il miglior diplomapresso il Liceo Classico “Gorgia”, assegnata dal 1959 al 1973.Diversi meeting con la popolazione studentesca sul tema della droga sono stati organizzatinel corso degli anni.Per le celebrazioni del Centenario del Rotary il Club, a testimonianza dello stretto legameche lo lega alla vita e alla storia della propria terra ha realizzato il volume Leontinoi – il mare,il fiume, la città curato dal socio Pro. Massimo Frasca. Una particolare attenzione è stata ri-volta nel corso degli anni, e costantemente negli ultimi, ai problemi dell’agrumicoltura or-ganizzando ogni anno meeting fra le varie figure della filiera produttiva, conferenze, seminaridi studi tesi ad affrontare e tentare di risolvere i problemi che affliggono l’attività economicaprincipale del territorio del Club. I temi della salute e della prevenzione sono sempre stati attenzionati dal club: attualmente èin fase di realizzazione il progetto L'attenzione alla salute ed alla qualità della vita. Tale pro-getto prevede uno screening sulla popolazione scolastica proponendosi di studiare in parti-colare l'incidenza di malattie cardio-respiratorie e prevede anche la somministrazione di unquestionario per tentare di fare le prime razionali correlazioni di causa-effetto tra agenti in-quinanti e patologie mediante i dati rilevati sulle abitudini,comportamenti e stili di vita siadegli alunni che dei genitori investendo quindi l'aspetto socio-economico-culturale.Diverse sono state negli anni le iniziative tese a reperire fondi per la R.F. Degno di menzioneil concerto organizzato per la celebrazioni del Centenario del Rotary: Voglia di Pace che havisto la partecipazione, fra gli altri, del soprano Katia Ricciarelli.Dall’anno sociale 2007/2008 il Club, in collaborazione con il sodalizio “LaFenice”, organizzaun torneo di Burraco il ricavato del quale viene devoluto: in parte all’associazione “Il Bam-bino della speranza” che si occupa del recupero di bambini con problemi relazionali, in partealla R.F.

Rob von Brockdorff

LLeennttiinnii

Novembre 2011

Il 6 ottobre è venuto a mancare Mario Rossi Trom-batore: un grande professionista, un uomo amatoda molti, ma soprattutto un grande amico di sem-pre. Il ricordo vola a tanti anni fa, alla nostra giovi-nezza, agli studi universitari condotti insieme, allaspecializzazione in Otorinolaringoiatria, alla scuoladel prof. Giovanni Battista Catalano. Oggi piangoun compagno di vita, con cui ho condiviso le tappepiù importanti di un’esistenza dedita agli studi, allavoro, alla famiglia, all’amicizia rotariana. Unuomo pieno di interessi culturali e sociali, ricordatoda tutti come “una persona perbene, sempre disponi-bile”. Per il suo funerale una folla commossa di pa-renti, amici ed estimatori ha voluto essere presentenella chiesa Madre San Nicola di Trecastagni, perporgergli l'estremo saluto e ricordarlo con paroled’affetto.Dopo la laurea in Medicina conseguita nell'Ateneocatanese, Mario Rossi Trombatore, sotto la guidadell'insigne prof. Catalano, divenne a sua volta pro-fessore Ordinario di Otorinolaringoiatria dell'Ate-neo catanese presso l'Ospedale Garibaldi doveoperò a lungo con perizia e dedizione nei confrontidei tanti pazienti. Successivamente l'insigne clinicodivenne direttore dell'Unità Operativa di Otorino-laringoiatria dell'Azienda Ospedaliera Cannizzarodi Catania. Ma i suoi interessi non si limitavano allasola professione che pure tanto amava. In età gio-vanile è stato un apprezzato schermidore nella cittàetnea, così come il suo nome è noto anche come fo-toamatore dello storico Cine Foto Club Etna: unapassione, quest'ultima, per la quale ha ricevutonegli anni numerosi premi sia in ambito locale chenazionale. Infine come membro e past president del RotaryClub Catania, si è speso per gli scopi umanitari delsodalizio. In questo momento di grande dolore lemie più sentite condoglianze vanno alla moglie Ma-riella, ai figli Giuseppe e Sabina e ai parenti tutti.

Concetto LombardoGovernatore Distretto 2110 Sicilia & Malta

Mario Rossi TrombatoreIl ricordo di un grande uomo, di uno stimato professionista,

di un insostituibile amico