novembre: mese dei morti o dei vivi? s · bomboniere utili casalinghi di ogni genere...

6
Ciao a tutti! Sono Giuliano, ho ventitré anni e da quest’anno sono in servizio qui a Santena. La mia situazione in realtà è un po’ particolare... Diciamo che sarò un po’ “pelle- grino”: alloggio qui in parrocchia, la domenica mattina seguirò i ministranti alla Messa delle 10, ma il sabato pomeriggio sarò in oratorio a Villastellone, dove sarò impegnato con l’animazione dell’oratorio “Sabato in festa” e la formazione del gruppo animatori. Guardando a queste atti- vità, a tutti questi ragaz- zi, al mio primo anno di servizio lontano dal- l’oratorio di Poirino dove sono nato e cresciuto, ho un po’ di paura. Che cosa posso fare io qui? Se dipen- desse da me, certo la risposta sarebbe un diffi- cile quanto veritiero: “Nulla!”. Sono qui perché sono stato mandato. Il Signore Gesù, attraverso il mio rettore, come disse a Pietro sulla barca, mi ha detto: «Prendi il largo» (Lc 5,4) e va’ dove io ti mando. Allora posso fidarmi, perché Gesù è affidabile. Giuliano Naso (continua in seconda ) Periodico della comunità cristiana santenese Io vi accoglierò e sarò per voi un Padre, e voi sarete per me figli e figlie, dice il Signore onnipotente. Seconda lettera ai Corinzi Si presentano i due seminaristi ANN0 XXVII www.diocesi.torino.it/parrocchiasantena NUMER0 6 • NOVEMBRE 2009 Chi era il Santo Curato d’Ars? (continua dal precedente numero) Don Balley si prese ogni responsabilità e dedicò tutto se stesso per farlo studiare e portare a compimento l’opera di Dio in quel giovane dai così buoni propositi. Dopo varie vicissitudini Giovanni Maria Vianney fu ordinato sacerdote il 13 agosto 1815 e subito fu inviato come coadiutore pro- prio ad Écully con don Balley. Vi rimase per poco più di due anni, fino alla morte del suo protettore, avvenuta il 16 dicembre 1817. In questo periodo completò la formazio- ne culturale e fu iniziato al ministero sacerdotale, vivendo un’esperienza ricca e determi- nante per tutto il suo successi- vo apostolato. Giovanni Maria si trovò sempre in identità di intenti con don Balley, quanto a spirito di abnegazione, di preghiera. di penitenza e di digiuno. E la sua sensibilità intransi- gente venne qui corroborata enormemente. E’ importante notare che questo sacerdote era stato fortemente influen- zato dal pensiero giansenista, sebbene ormai il movimento stesse scemando sempre più. Don Balley aveva un profon- do senso della tragicità del peccato, cui doveva seguire la penitenza in una vita parca e sobria, che doveva mirare all’incontro con Dio nella pre- ghiera. E le stesse caratteristi- che appartengono allo stile di vita di Giovanni Maria. Questi dunque, vivendo tutto quanto ha ricevuto, dal- l’infanzia fino ai primi anni di sacerdozio, come dono della Provvidenza, è stato protago- nista responsabile delle scelte e dello stile di vita che ha maturato. (continua in terza pagina) Accolgo con grande piacere l’invito di pre- sentarmi. Ringrazio di cuore per questa oppor- tunità e spero anche di riuscire a condividere un po’ della mia esperienza di fede. Il mio nome è Iosif Patrascan e sono nato a Bacau in Romania il 12 aprile 1974. Provengo da una famiglia cristiana cattolica e ho vissuto la mia infanzia sotto il regime comunista di Ceausescu. Tengo a sottolineare questo aspetto perché è nell’ambiente di ateismo e dittatura, che è matura- to in me il desiderio di seguire Cristo nella vita sacerdotale. Devo molto al mio parro- co che, oltre all’esempio di fede e di coraggio nello svolgere il suo ministero, ha saputo indirizzarmi verso il Seminario di Iasi, l’unico di lingua rumena che esisteva e che il regime permetteva, controllando gli ingressi, non più di 10 all’anno. Quindi, a 16 anni, sono entrato in Seminario minore, inizian- do il percorso formativo verso il sacerdozio. Concluso il Seminario minore sono passato a quello maggiore dove, per motivi di lutto fami- liare, ho percorso solo due anni. Iosif Patrascan (continua in seconda ) NOVEMBRE: mese dei morti o dei vivi? La festa di tutti i santi e il ricor- do di tutti i defunti che abbia- mo celebrato nei giorni scorsi iniziando il mese di novembre, mi dà l’occasione di fare alcune riflessioni con voi sul senso della vita e della morte. Tutti chiamati alla santità. La prima riflessione: ogni uomo è chiamato alla santità; e questa non solo una possibi- lità ma una realtà già in atto, anche se ancora in germe: noi che nel battesimo abbiamo ricevuto lo Spirito dei figli di Dio e siamo stati innestati in Cristo, siamo già santi, abbia- mo cioè tutte le possibilità per godere della pienezza della vita nella comunione con il Padre, attraverso il Figlio, nello Spirito. I santi non sono solo quelli dichiarati ufficialmente dalla Chiesa, i cui nomi sono tali scritti sul calendario. La san- tità cristiana è la partecipazio- ne alla vita stessa di Dio - Lo vedremo faccia a faccia, così come egli è , scrive San Giovanni - che si attua con i mezzi che la Chiesa ci offre, la preghiera e i sacramenti: essi operano in noi, con la nostra collaborazione, questa lenta e progressiva trasformazione. Come si diventa santi? Dobbiamo guardare ai santi come a fratelli che camminano davanti a noi e ci indicano la via e la modalità per diventare “santi come il Signore è santo”. E’ la strada dell’amore, del servizio verso il prossimo. “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete accolto, ero malato e mi avete assistito ...Venite benedetti dal Padre mio!” Addormentati nel Signore. Santi sono tutti coloro che si sono addormentati nel Signore. Questo pensiero ci introduce nel tema della morte. Quando muore una persona cara è come se venisse a mancare una parte di noi stessi, e non sempre riusciamo a farcene una ragione. Perché? È l’interrogativo a cui non sappiamo dare una risposta. “Signore, se tu fossi stato qui, il nostro fratello non sarebbe morto!” dicono Marta e Maria a Gesù, di fronte al loro fratello Lazzaro, morto ormai da quattro giorni. “Splenda ad essi la luce per- petua” La Parola di Dio ci assicura che la morte non è la fine senza scampo di un’esistenza che precipita in un baratro senza fondo perdendosi nel nulla, ma è il varco attra- verso il quale una persona passa ad una esistenza inedita, nuova, immensamente supe- riore alla presente. E’ come passare da una stanza buia a un’altra stanza piena di luce. Come un treno che imbocca un tunnel buio e l’impressione di inabissarsi lì dentro. Continua invece la sua corsa dall’altra parte in un’altra regione. Come una nave che vediamo allontanarsi dalla costa e rimpicciolirsi sempre di più, fino a scomparire dall’oriz- zonte inghiottita dalle acque. Continua invece a viaggiare sotto altro cielo e in altro mare. “La vita non è tolta, ma tra- sformata” . Questa vita che scorre al di là della morte, è “la vita eterna”: Gesù, il Risorto ce l’ha assicurato. “Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morirà in eterno!”. Dove finiscono i nostri defun- ti? Sono lì, in braccio a Dio, “nella pace”. Quando preghia- mo perché “riposino in pace”, non chiediamo per loro l’incoscienza del sonno, ma la pienezza del rapporto filiale con Dio e della comunione fraterna: ecco la pace. Ora assaporano tutta la verità e la dolcezza di quel “Beati!” che Gesù ci ha ripe- tuto nel Vangelo: “saranno con- solati... saziati... vedranno Dio” . Ora partecipano alla grande festa in cui Dio “elimi- nerà la morte per sem- pre...asciugherà le lacrime su ogni volto”. E’ il trionfo della vita e della gioia. E’ il viaggio terreno di una persona che si conclude con l’arrivo a casa. “Entro nella vita”: sono le ulti- me parole di santa Teresa di Lisieux sul letto di morte. La morte: specchio della vita, dicevano gli antichi, cioè io muoio così come ho vissuto. “Tocca ferro!” Tutto questo non vuol dire che la fede tolga il dolore e la sofferenza. La fede non è un analgesico che addormenta, come dice qualcuno. Mi aiuta a vedere la realtà della mia vita e anche la morte con occhi diversi, con una prospettiva diversa. Parlare di morte porta sfor- tuna, dice qualcuno e allora “tocca ferro!” ... eppure mai come oggi sentiamo parlare di morti: in guerra, nei vari inci- denti, nelle varie azioni di odio e violenza, nei cataclismi della natura (terremoti, alluvioni...). Il sacramento dei malati. “C’è qualcuno che sta male? C’è un morto?” mi sento dire sovente girando tra le case. E’ ancora diffusa l’idea che la visita del sacerdote spaventi il malato e lo faccia morire prima. L’esperienza mia e quella di tutti i miei confra- telli è che l’incontro con Signore nei sacramenti e nella preghiera per un mala- to è sempre di conforto. Il sacramento dell’unzione degli infermi non è l’estrema unzione come si diceva una volta: cioè chiamiamo il sacerdote quando il malato non capisce più, è già in coma, se no si spaventa! Che tristezza quando arrivo che è già morto! Ma perché non me lo avete detto prima, perché non mi avete chiama- to? Non volevamo disturba- re... Ma tutti sappiamo che il malato per primo si rende conto da solo quando si avvi- cina la sua ora. Ecco le riflessioni che sono sorte nel mio cuore visitando il cimitero nei giorni dei Santi e dei Morti. Signore, aiutami a credere che la morte non è mai l’ultima parola... aiutami a vivere bene per potermi un giorno addormentare tran- quillo e sereno nelle tue brac- cia!. don Nino Preghiera per un amico ignore Gesù, un mio amico è morto, nel pieno degli anni e delle forze. Come Maria, ti grido: “Se tu fossi stato lì non sarebbe morto”. Vieni a svegliarlo come hai fatto con Lazzaro. Ma tu non verrai. Tanta gente era morta quel giorno con Lazzarro, e i parenti e gli amici ti pregavano di svegliarlo. Soltanto dal sepolcro di Lazzaro togliesti la pietra, per farci capire che tutti coloro che muoiono non sono morti, ma dormono. Signore Gesù, davanti al sepolcro di Lazzaro ci hai rivelato che Dio non vuole la morte ma la vita. Tu hai pianto. Come Marta e Maria. Come ogni parente e amico. Per dirci che Dio soffre e piange quando la morte colpisce. Signore Gesù, tu ora piangi, io lo so, con la moglie e i figli del mio amico. Il tuo pianto mi dà la certezza che anche il mio amico non è morto. Si è già risvegliato in te. S Seguire Cristo, dove la vita conduce Avevo tutto, ma non ero felice... Sommario A PAGINA 2 Pillole/1... Gli Scout... Il catechismo... A PAGINA 3 I Piloni... Ostensione Sindone... L’ultima Enciclica... A PAGINA 4 Il CAV... In ricordo... Santa Cecilia... A PAGINA 5 Lo sport... Letteratura... A PAGINA 6 Comunità in cammino

Upload: others

Post on 21-Aug-2020

3 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: NOVEMBRE: mese dei morti o dei vivi? S · BOMBONIERE utili CASALINGHI di ogni genere ELETTRODOMESTICI delle migliori Marche Via Cavour, 48 10026 Santena tel. 011 949.25.66 Musso Via

� Ciao a tutti! Sono Giuliano, ho ventitréanni e da quest’anno sono in servizio qui aSantena. La mia situazione in realtà è un po’particolare... Diciamo che sarò un po’ “pelle-grino”: alloggio qui in parrocchia, la domenicamattina seguirò i ministranti alla Messa delle10, ma il sabato pomeriggio sarò in oratorio aVillastellone, dove sarò impegnato conl’animazione dell’oratorio “Sabato in festa” ela formazione del gruppo animatori.

Guardando aqueste atti-vità, a tuttiquesti ragaz-zi, al mioprimo annodi serviziolontano dal-l ’oratorio diPoirino dovesono nato ecresciuto, houn po’ di

paura. Che cosa posso fare io qui? Se dipen-desse da me, certo la risposta sarebbe un diffi-cile quanto veritiero: “Nulla!”.

Sono qui perché sono stato mandato. IlSignore Gesù, attraverso il mio rettore, comedisse a Pietro sulla barca, mi ha detto:«Prendi il largo» (Lc 5,4) e va’ dove io timando. Allora posso fidarmi, perché Gesù èaffidabile.

Giuliano Naso(continua in seconda )

Periodico della comunità cristiana santenese

Io vi accoglierò esarò per voi un Padre,

e voi sarete per me figli e figlie, dice il

Signore onnipotente.

Seconda lettera ai Corinzi

Si presentano i due seminaristi

ANN0 XXVII www.diocesi.torino.it/parrocchiasantena NUMER0 6 • NOVEMBRE 2009

Chi era il Santo Curato d’Ars?(continua dal precedente numero)� Don Balley si prese ogniresponsabilità e dedicò tuttose stesso per farlo studiare eportare a compimento l’operadi Dio in quel giovane dai cosìbuoni propositi. Dopo varievicissitudini Giovanni MariaVianney fu ordinato sacerdoteil 13 agosto 1815 e subito fuinviato come coadiutore pro-prio ad Écully con don Balley.

Vi rimase per poco più didue anni, fino alla morte delsuo protettore, avvenuta il 16dicembre 1817. In questoperiodo completò la formazio-ne culturale e fu iniziato alministero sacerdotale, vivendoun’esperienza ricca e determi-nante per tutto il suo successi-vo apostolato. Giovanni Mariasi trovò sempre in identità diintenti con don Balley, quantoa spirito di abnegazione, dipreghiera. di penitenza e didigiuno.

E la sua sensibilità intransi-gente venne qui corroborataenormemente. E’ importantenotare che questo sacerdoteera stato fortemente influen-zato dal pensiero giansenista,

sebbene ormai il movimentostesse scemando sempre più.

Don Balley aveva un profon-do senso della tragicità delpeccato, cui doveva seguire lapenitenza in una vita parca esobria, che doveva mirareall’incontro con Dio nella pre-ghiera. E le stesse caratteristi-che appartengono allo stile divita di Giovanni Maria.

Questi dunque, vivendotutto quanto ha ricevuto, dal-l’infanzia fino ai primi anni disacerdozio, come dono dellaProvvidenza, è stato protago-nista responsabile delle sceltee dello stile di vita che hamaturato.

(continua in terza pagina)

� Accolgo con grande piacere l’invito di pre-sentarmi. Ringrazio di cuore per questa oppor-tunità e spero anche di riuscire a condividere unpo’ della mia esperienza di fede.

Il mio nome è Iosif Patrascan e sono nato aBacau in Romania il 12 aprile 1974. Provengoda una famiglia cristiana cattolica e ho vissuto lamia infanzia sotto il regime comunista diCeausescu. Tengo a sottolineare questo aspettoperché è nell’ambiente di ateismo e dittatura,che è matura-to in me ildesiderio diseguire Cristonella vitasacerdotale.

Devo moltoal mio parro-co che, oltreall’esempio difede e dicoraggio nellosvolgere il suoministero, ha saputo indirizzarmi verso ilSeminario di Iasi, l’unico di lingua rumena cheesisteva e che il regime permetteva, controllandogli ingressi, non più di 10 all’anno. Quindi, a 16anni, sono entrato in Seminario minore, inizian-do il percorso formativo verso il sacerdozio.Concluso il Seminario minore sono passato aquello maggiore dove, per motivi di lutto fami-liare, ho percorso solo due anni.

Iosif Patrascan(continua in seconda )

NOVEMBRE: mese dei morti o dei vivi?La festa di tutti i santi e il ricor-do di tutti i defunti che abbia-mo celebrato nei giorni scorsiiniziando il mese di novembre,mi dà l’occasione di fare alcuneriflessioni con voi sul senso dellavita e della morte.

Tutti chiamati alla santità.La prima riflessione: ogni

uomo è chiamato alla santità;e questa non solo una possibi-lità ma una realtà già in atto,anche se ancora in germe: noiche nel battesimo abbiamoricevuto lo Spirito dei figli diDio e siamo stati innestati inCristo, siamo già santi, abbia-mo cioè tutte le possibilità pergodere della pienezza dellavita nella comunione con ilPadre, attraverso il Figlio,nello Spirito.

I santi non sono solo quellidichiarati ufficialmente dallaChiesa, i cui nomi sono taliscritti sul calendario. La san-tità cristiana è la partecipazio-ne alla vita stessa di Dio - Lovedremo faccia a faccia, cosìcome egli è, scrive SanGiovanni - che si attua con imezzi che la Chiesa ci offre, lapreghiera e i sacramenti: essioperano in noi, con la nostracollaborazione, questa lenta eprogressiva trasformazione.

Come si diventa santi?Dobbiamo guardare ai santi

come a fratelli che camminanodavanti a noi e ci indicano lavia e la modalità per diventare“santi come il Signore è santo”.

E’ la strada dell’amore, delservizio verso il prossimo.“Avevo fame e mi avete dato damangiare, avevo sete e mi avetedato da bere, ero forestiero e mi

avete accolto, ero malato e miavete assistito ...Venitebenedetti dal Padremio!”

Addor mentatinel Signore.

Santi sonot u t t ic o l o roche si sono

addormentatinel Signore. Questo pensiero ciintroduce nel tema dellamorte. Quando muore unapersona cara è come se venissea mancare una parte di noistessi, e non sempre riusciamoa farcene una ragione.

Perché? È l’interrogativo acui non sappiamo dare unarisposta. “Signore, se tu fossistato qui, il nostro fratello nonsarebbe morto!” dicono Marta eMaria a Gesù, di fronte al lorofratello Lazzaro, morto ormaida quattro giorni.

“Splenda ad essi la luce per-petua”

La Parola di Dio ci assicurache la morte non è la finesenza scampo di un’esistenzache precipita in un baratrosenza fondo perdendosi nel

nulla, ma è il varco attra-verso il quale una personapassa ad una esistenza inedita,nuova, immensamente supe-riore alla presente. E’ comepassare da una stanza buia aun’altra stanza piena di luce.Come un treno che imboccaun tunnel buio e dàl’impressione di inabissarsi lìdentro. Continua invece la suacorsa dall’altra parte in un’altraregione. Come una nave chevediamo allontanarsi dallacosta e rimpicciolirsi sempre dipiù, fino a scomparire dall’oriz-zonte inghiottita dalle acque.Continua invece a viaggiaresotto altro cielo e in altro mare.

“La vita non è tolta, ma tra-sformata”. Questa vita chescorre al di là della morte, è “lavita eterna”: Gesù, il Risortoce l’ha assicurato. “Io sono larisurrezione e la vita, chi credein me non morirà in eterno!”.Dove finiscono i nostri defun-ti? Sono lì, in braccio a Dio,“nella pace”. Quando preghia-mo perché “riposino in pace”,non chiediamo per lorol’incoscienza del sonno, ma lapienezza del rapporto filiale

con Dio e della comunionefraterna: ecco la pace. Ora assaporano tutta la

verità e la dolcezza diquel “Beati!” che

Gesù ci ha ripe-tuto nel

Vangelo:

“saranno con-solati... saziati... vedrannoDio”. Ora partecipano allagrande festa in cui Dio “elimi-nerà la morte per sem-pre...asciugherà le lacrime suogni volto”. E’ il trionfo dellavita e della gioia. E’ il viaggioterreno di una persona che siconclude con l’arrivo a casa.“Entro nella vita”: sono le ulti-me parole di santa Teresa diLisieux sul letto di morte. Lamorte: specchio della vita,dicevano gli antichi, cioè iomuoio così come ho vissuto.

“Tocca ferro!”Tutto questo non vuol dire

che la fede tolga il dolore e lasofferenza. La fede non è unanalgesico che addormenta,come dice qualcuno. Mi aiutaa vedere la realtà della mia vitae anche la morte con occhidiversi, con una prospettivadiversa.

Parlare di morte porta sfor-tuna, dice qualcuno e allora“tocca ferro!”... eppure maicome oggi sentiamo parlare dimorti: in guerra, nei vari inci-denti, nelle varie azioni di odioe violenza, nei cataclismi dellanatura (terremoti, alluvioni...).

Il sacramento dei malati.“C’è qualcuno che sta male?

C’è un morto?” mi sento diresovente girando tra le case. E’ancora diffusa l’idea che lavisita del sacerdote spaventi ilmalato e lo faccia morireprima. L’esperienza mia equella di tutti i miei confra-telli è che l ’incontro conSignore nei sacramenti enella preghiera per un mala-to è sempre di conforto. Ilsacramento dell ’unzionedegli infermi non è l ’estremaunzione come si diceva unavolta: cioè chiamiamo ilsacerdote quando il malatonon capisce più, è già incoma, se no si spaventa!

Che tristezza quando arrivoche è già morto! Ma perchénon me lo avete detto prima,perché non mi avete chiama-to? Non volevamo disturba-re... Ma tutti sappiamo che ilmalato per primo si rendeconto da solo quando si avvi-cina la sua ora.

Ecco le riflessioni che sonosorte nel mio cuore visitandoil cimitero nei giorni dei Santie dei Morti.

Signore, aiutami a credereche la morte non è mail’ultima parola... aiutami avivere bene per potermi ungiorno addormentare tran-quillo e sereno nelle tue brac-cia!.

don Nino

Preghiera per un amico

ignore Gesù, unmio amico èmorto,

nel pieno degli anni edelle forze.Come Maria, ti grido:“Se tu fossi stato lì nonsarebbe morto”.Vieni a svegliarlo comehai fatto con Lazzaro.Ma tu non verrai.Tanta gente era mortaquel giorno con Lazzarro,e i parenti e gli amici tipregavano di svegliarlo.Soltanto dal sepolcro diLazzaro togliesti la pietra, per farci capireche tutti coloro chemuoiono non sono morti,ma dormono.Signore Gesù,davanti al sepolcro diLazzaro ci hai rivelatoche Dio non vuole lamorte ma la vita.Tu hai pianto.Come Marta e Maria.Come ogni parente eamico.Per dirci che Dio soffre epiange quando la morte colpisce.Signore Gesù,tu ora piangi, io lo so,con la moglie e i figli delmio amico.Il tuo pianto mi dà la certezza che anche il mio amico non è morto.Si è già risvegliato in te.

S

Seguire Cristo, dove la vita conduce Avevo tutto, ma non ero felice...

SommarioA PAGINA 2Pillole/1...Gli Scout...Il catechismo...A PAGINA 3I Piloni...Ostensione Sindone...L’ultima Enciclica...

A PAGINA 4Il CAV...In ricordo...Santa Cecilia...A PAGINA 5Lo sport...Letteratura...A PAGINA 6Comunità in cammino

n6_novem_2009.pdf 1n6_novem_2009.pdf 1 09/11/2009 10.53.4909/11/2009 10.53.49

Page 2: NOVEMBRE: mese dei morti o dei vivi? S · BOMBONIERE utili CASALINGHI di ogni genere ELETTRODOMESTICI delle migliori Marche Via Cavour, 48 10026 Santena tel. 011 949.25.66 Musso Via

lo Specchio�N° 6 • NOVEMBRE 2009� PAGINA 2 COMUNITA’

LISTE NOZZE(con regalo fine lista) ARTICOLI REGALOBOMBONIERE utiliCASALINGHIdi ogni genereELETTRODOMESTICIdelle migliori Marche

Via Cavour, 48 10026 Santena tel. 011 949.25.66

MussoVia Marconi, 1/b10023 CHIERI (TO)Tel. 011.942.42.21

www.toscotimbrietarghe.comVia Circonvallazione, 9 - 10026 Santena (To)Telefono e Fax 011 949.15.95

Autovetture - Autocarri - Moto - Motocarri e QuadTagliandi di manutenzioni, Diagnosi elettronica,

Riparazioni di Auto e Veicoli Commerciali di tutte le Marche

CENTRO REVISIONI

OFFICINA

Il giornale dedica una rubrica alla nostra città “Com’era (ieri) - Com’è” (oggi).Con questo numero continua la pubblicazione di uno scorcio raffigurante“Piazza Visconti”, la fotocartolina, di ieri, è degli anni 1960; quella di oggi, è delnovembre 2008. Chiunque volesse contribuire con immagini della nostra città

“Com’era” (ieri) può contattare il giornale, scrivendo o inviando l’immagine per posta elettronica ad: [email protected]

Santena “ieri e oggi”

ieri oggi

l’angolo del Catechismo...

Feriale:ore 8,30 in Grotta,ore 18,15 CappellaScuola Materna San Giuseppe

Festiva:sabato ore 18,00 inParrocchiadomenica ore 8,3010,00 - 11,15 - 18,00Chiesa Tetti Giroore 9,00Chiesa Case Nuoveore 10,15Casa Riposo “Forchino”ore 10

Orario Sante Messe

Consegnando questo coupon sconto del10% sul lavaggio com

pleto

TappetiOrientali

Vendita LavaggioRestauro

� Lavaggio accuratoe manuale� Laboratorio di restauro in sede� Ritiro e consegnaa domicilio� Permute� Ambientazioni

GEKO AMBIENTAZIONIdi Luca Maria Caione

Via Tenivelli, 31 - Moncalieritel. 011 640.34.64cell. 339 36.63.177

Carissimi tutti, bentornatidalle vacanze! Questo è il salu-to di tutti i bambini, ragazzi ecatechisti ai lettori del nostrogiornale parrocchiale. Eccociai posti di partenza, il nastrod’inizio è tagliato, tutti i grup-pi hanno iniziato le loro atti-vità con l’entusiasmo che noigiovani marmotte abbiamo.Fra i catechisti si sono appenainseriti quattro giovanissimiche aiutano e ci rallegrano conla loro presenza.

I ragazzi del quinto anno dicatechismo hanno ricevuto ilsacramento della Cresima congrande emozione e attenzionedomenica 11 ottobre. Un carosaluto e augurio di buon cam-mino a loro e alle loro famiglie.

Nel corso di quest’anno, ognigruppo affronterà un temaimportante della fede cheverrà condiviso tra famiglie -

ragazzi e genitori - e animato-ri: che occasione bellissima! Ècome se Gesù passasse per levie di Santena e dicesse:«Oggi mi fermo a casa tua».Ecco la novità della grandeChiesa-famiglia di Santena!La nostra risposta deve esseregioiosa per l’opportunità di undialogo che non riguarda sol-tanto le solite proposte dellativù e dei TG...

I temi di quest’anno saran-no: primo anno, l’amicizia e lafamiglia di Gesù, la Chiesafamiglia di Dio; secondoanno, il grande amore di DioPadre con il sacramento delPerdono; terzo anno, la cele-brazione Eucaristica con ilsacramento della PrimaComunione; quarto anno, ilPane Eucaristico dono diGesù Risorto; ed infine, quin-to anno, i Comandamenti, le

(continua dalla prima pagina)Decisi di lasciare la Romania e di continuare la

mia formazione in Italia nella congregazionedegli Oblati di Maria Vergine. Dopoun’esperienza di quattro anni vissuti a Foligno eRoma decisi di trasferirmi a Torino presso imiei famigliari. A Torino, fra la fatica di lavoro estudio per concludere i corsi di teologia, non homai abbandonato l’idea di diventare sacerdote.Cosi, dopo un periodo di otto anni vissuti fuoridel seminario, grazie anche a diversi preti chemi hanno accompagnato e sostenuto, è statopossibile riprendere il cammino di formazionenel Seminario maggiore di Torino.

Ora, dopo un anno di esperienza pastoralenella parrocchia di Sant’Ignazio di Loyola aTorino, i superiori del seminario mi hannomandato qui, nella comunità di Santena, percondividere un po’ dell’esperienza pastoraledella parrocchia. Sono contento di essere qua,ringrazio per l’accoglienza calorosa e prego ilSignore affinché la mia permanenza nella vostracomunità sia ricca di grazia e crescita spirituale.

Iosif Patrascan

(continua dalla prima pagina)Se quattro anni fa qualcuno mi avesse detto:

«Nel 2009 sarai in seminario, in seconda teo-logia e ti manderanno a Santena», l’avrei presoper pazzo visionario. Allora avevo appena ini-ziato l’Interfacoltà per educatore professiona-le, avevo la ragazza, facevo l’animatore e gio-cavo a calcio come tanti altri. Avevo tutto! Manon ero felice. Oggi come allora quando misembrava di dover perdere tutto, il Signore miripete come a Maria: «Non temere!». Sì, ilSignore ci vuole felici, non senza difficoltà,ma con la forza per affrontarle.

Allora, ringrazio il Signore di essere qui travoi; con il suo aiuto e la vostra pazienza esostegno spero di non fare troppi danni.

Giuliano Naso

Beatitudini e le lettere aposto-liche di San Paolo sulla terzapersona della SS. Trinità: loSpirito Santo.

Come vedete i piccoli dellanostra comunità sono alla sco-perta del mistero della Fede,della chiamata di Dio, e cerca-no di capire come possonovivere e vedere l’amore di Dioin un mondo così pieno didistrazioni e rumori inutili.Chiediamo a tutti l’aiuto conla preghiera e l’accompagna -mento che solo voi, cari lettori,potete dare a ragazzi, famigliee catechisti, perché il messag-gio cristiano arrivi a ciascunodi essi. Grazie e alla prossima.

Piera Tamietti

Si presentano i due seminaristiSeguire Cristo, dove la vita conduce Avevo tutto, ma non ero felice...

� Il Dio cristiano è un Dioche si rivela. È un Dio che si“sporca le mani” con le vicendeumane, un Dio che si chinaper radunare e raccogliere nelsuo abbraccio coloro ai qualivuole bene così tanto da nonperdersi mai di coraggio,nonostante le loro incostanze,meschinità, ripulse. Uscendodal suo mistero di incompren-sibilità per l’uomo, che nonriesce a penetrare la naturadivina perché è al di sopradelle capacità umane, Dio sirivolge all’umanità appuntorivelando se stesso e il suoprogetto: liberare gli uominida ogni vincolo, zavorra, pri-gionia che impedisca loro diessere felici per sempre.

Questa rivelazione di sé daparte di Dio avviene con even-ti e parole strettamente legatitra di loro. Le opere compiuteda Dio nel corso della storiamanifestano ciò che egli dice

Pillole formative/1di sé, in molteplici modi; leparole che esprimono ciò cheDio dice di sé illuminano eproclamano le sue opere.Nella Sacra Scrittura si trovatestimonianza letteraria dellamanifestazione del Dio invisi-bile, avvenuta molte volte e inmodi diversi, nella storia del-l’umanità prima, del popolod’Israele poi e in Gesù diNazareth infine.

L’Antico Testamento testi-monia molteplici esperienzedi Dio, corrispondenti a variemodalità rivelative:

- esperienze interiori, come

audizioni, visioni, oracoli, sogni;- esperienze cosmiche, come la

creazione e altri fenomenicosmici o naturali;

- esperienze storiche, legatealla formazione del popolo diIsraele e alla sua storia;

- esperienza della parola diDio, nel discorso profetico onelle opere sapienziali, neiquali Dio si manifesta comeDio del suo popolo;

- esperienze dell’elezione e del-l’alleanza, con le quali Israelediventa, unico fra gli altri, ilpopolo di Dio.

Come si vede, la rivelazionedi sé da parte di Dio non èriconducibile a una precisadefinizione. In ogni caso, essaindica un incontro o un rap-porto tra Dio e l’uomo (o il suopopolo), che si realizza nel-l’ambito della storia e manife-sta il progetto divino.

don Mauro[1-continua]

� Una folla azzurra, sabato 24 ottobre, si èritrovata davanti all’oratorio pronta a partirealla ricerca delle sette sfere di Dragon Ball; maancora non sapeva che una volta giunta aRicca d ’Alba avrebbe avuto l ’onored’incontrare il famosissimo Goku ed il celebreVegeta.

Ed è così che gli Scout del gruppo “SantenaI” sono partiti alla volta della loro avventura,chi più spensierato chi un pochino meno, per-chè consapevoli che questa nuova avventura liavrebbe fatti crescere, e si sa bene che i cam-biamenti fanno sempre un po’ paura.

La sera ciascuna branca - il Branco, il Repartoed il Clan - ha salutato singolarmente i lupettipiù cresciuti, gli esploratori/guide più esperti, irover pronti per una nuova strada ed alcuni capibranca che tra giochi, bans, canzoni, sospiri,gemiti e lacrime di gioia hanno intrapreso unnuovo cammino. Per il Reparto ed il Clan si ètrattato anche di un momento di accoglienzadei nuovi arrivati, neo-esploratori/guide prove-nienti dal Branco e neo-rover/scolte dalReparto; i quali sono entrati nelle rispettivebranche con il loro zaino pieno di amicizie,esperienze indimenticabili e regalini.

La mattina seguente si è svolta la grandesfida tra i due avversari che ha visto il gruppo

diviso in due squadre, secondol’ambientazione dell’uscita: alcuni schieratidalla parte di Goku ed altri dalla parte diVegeta. I due gruppi hanno affrontato nume-rose prove, che si sono concluse con una gran-de sfida tra i sostenitori di Goku e quelli diVegeta, che ha visto vincenti i piccoli Goku.Infine per concludere l’Uscita dei Passaggi ediniziare un nuovo anno pieno di attività diver-tenti ed allo stesso tempo educative abbiamochiesto aiuto a Gesù partecipando alla S.Messa che don Mauro ha celebrato con noi aRicca d’Alba.

Giulia TesioFoto Elisa Mascherini

L’angolo degli scout...

Sentiero di crescita

n6_novem_2009.pdf 2n6_novem_2009.pdf 2 09/11/2009 10.54.0009/11/2009 10.54.00

Page 3: NOVEMBRE: mese dei morti o dei vivi? S · BOMBONIERE utili CASALINGHI di ogni genere ELETTRODOMESTICI delle migliori Marche Via Cavour, 48 10026 Santena tel. 011 949.25.66 Musso Via

lo Specchio�N° 6 • NOVEMBRE 2009 � PAGINA 3COMUNITA’

Via Cavour, 51/B Santena Tel 011 945 61 50 Fax 011 945 61 47

di Mario Michienzi

SANTENA: nelle vicinanze delcentro paese proponiamo otti-ma casa di recente costruzioneindipendente su 4 lati di sog-giorno con cucina a vista,camera matrimoniale, cameret-ta, bagno, tavernetta e giardinoprivato di 600mq. € 295.000 Da Vedere!

SANTENA: vicinanze centroottimo appartamento di ampiametratura, composto da ingres-so, ampio soggiorno, cucinotto,2 camera da letto, bagno, ripo-stiglio e box auto. Ristrutturato a Nuovo!€ 165.000

SANTENA: in stabile di recen-te costruzione e solo 4 unitàabitative, comodo a tutti i servi-zi, ottimo appartamento di 110mq. composto da ingresso, sog-

giorno, cucina abitabile, 2ampie camere, bagno, riposti-glio, cantina e box auto.Riscaldamento autonomo. €€ 195.000 Ristrutturato a Nuovo

VILLASTELLONE: fronte alparco ottimo appartamento sudue livelli, composto da ingres-so living su soggiorno, cucinaabitabile, 4 camere da letto, 3bagni, box e cantina. Da Vedere! € 250.000

SANTENA: nella zona piùeclusiva del paese ottima villaindipendente di recente costru-zione composta da ingressoliving su soggiorno, cucina abi-tabile, 4 camere, doppi servizi,ampia mansarda, tavernetta,loc. lavanderia, box auto triploe giardino privato di 400mq.Bellissima!

Via Minocchio, 16/8 - 10026 Santena (To)tel. fax 011.945 61 38 E-mail: [email protected]

NUOVI INCENTIVI STATALI!!!

TI COSTERA’ 500,00 EURO IN MENOFINANZIAMENTO TOTALE A TASSO ZERO

Non PAGHERAI il BOLLO per 5 anni Dall’euro 2 All’euro 4 fino a 100KW

VIENI A PRENOTARE IL TUO IMPIANTO GPL

ParrucchieraHair StyleAmalia e Desirèe

Via Asti, 44(di fronte al Centro Commerciale

“La Clessidra”)10026 Santena (To)cell. 338.469.56.95

Donna e Uomo

L’ultima Enciclica di papa Benedetto XVI

Caritas in VeritateCarità e verità insieme

(continua dalla prima pagina)Un nuovo e lungo capitolo si aprì nel feb-

braio 1818 con il trasferimento di GiovanniMaria ad Ars, “l ’ultimo villaggio della diocesi”.Con circa duecentocinquanta abitanti, pre-valentemente di umili condizioni. La gentenon era atea o anticlericale, ma viveva unareligiosità superficiale e banale, schiava deipropri comodi, talora mondani, secondo lamentalità dell’epoca.

Il giovane sacerdote si ritrovò da solo aportare il carico di tutta la comunità. La suavita, in parole e in opere, aveva come primoobiettivo condurre le anime a Dio, come unvero pastore, secondo il cuore di Dio.

Era una sfida ad altissimo rischio. Perquesto dovette subire contestazioni e calun-nie. Scelse però la via della penitenza, epiegò le ginocchia davanti all’Altissimo perstrappare dalla dannazione le anime dellasua parrocchia.

I primi anni ad Ars furono caratterizzati dauna lotta serrata contro i vizi stigmatizzatidai predicatori dell’epoca come sintomo disecolarismo, quali il ballo, le osterie, la tra-scuratezza del precetto festivo. Si avvertivadi fatto il fenomeno di abbandono, soprat-tutto grave fra gli uomini, che era seguitoalla rivoluzione francese.

(2.continua.7)

Chi era il Santo Curato d’Ars?

(continua dal precedente numero)� E’ questo il pensiero-

guida presente nell’introdu-zione della nuova enciclica, sulquale papa Benedetto XVI hascelto di costruire il titolo,“Caritas in Veritate”.

Vita, etica, ambiente. Il quarto capitolo, intitolato

“Sviluppo dei popoli, diritti edoveri, ambiente” (paragrafi43-52) rileva che non si pos-sono svincolare i diritti indivi-duali da una visione comples-siva di diritti e doveri, altri-menti la rivendicazione deidiritti diventa l’occasione permantenere il privilegio dipochi. Ad esempio nel campodemografico, la Chiesa ribadi-sce che la crescita demograficanon è la causa prima del sot-tosviluppo e l’apertura alla vitaè una ricchezza sociale.

Si parla quindi di finanzaetica, di tutela dell’ambiente,di uso responsabile delle risor-se energetiche, di rispetto deldiritto alla vita e alla mortenaturale. Si chiede di nonsacrificare embrioni e didiffondere il concetto di eco-logia umana.

I rapporti tra gli uomini oggi. Il quinto capitolo, intitolato

“La collaborazione della fami-glia umana” (paragrafi 53-67)ribadisce che lo sviluppo deipopoli dipende dal riconosci-mento di essere una sola fami-

glia. Si parla di libertà religio-sa, dialogo tra credenti e noncredenti, ruolo della coopera-zione internazionale per losviluppo.

Si riflette anche sul turismointernazionale come fattore dicrescita, se non vissuto in modoedonistico; delle organizzazionisindacali chiamate a farsi caricodei problemi di tutti i lavorato-ri; di garanzie nella finanzainternazionale; di una riformadelle Nazioni Unite al fine diperseguire un autentico svilup-po di tutti i popoli.

Compiere scelte “morali”. Il sesto capitolo, intitolato

“Lo sviluppo dei popoli e la tec-nica” (paragrafi. 68-77), nota

come la tecnica possa prende-re il sopravvento quando effi-cienza ed utilità diventanounico criterio della verità.Invece la libertà umana siesprime quando risponde alfascino della tecnica con deci-sioni frutto di responsabilitàmorale. Lo sviluppo dei popo-li non dipende da soluzionitecniche ma dalla presenza diuomini retti e che vivono for-temente nelle loro coscienzel’appello del bene comune.

Il Papa parla quindi della“questione antropologica”, citan-do la manipolazione della vita,l ’aborto, la pianificazioneeugenetica delle nascite,l’eutanasia, tutte pratiche chealimentano una concezionemateriale e meccanicisticadella vita umana.

Aprirsi a Dio. Nella conclusione (paragrafi

78-79) si ribadisce che ladisponibilità verso Dio aprealla disponibilità verso i fratel-li. L’umanesimo che escludeDio è disumano. Il Papa sotto-linea che il vero sviluppo habisogno di credenti con lebraccia alzate verso Dio nelgesto della preghiera, consape-voli che l’amore pieno di veritàda cui procede l’autentico svi-luppo non è da noi prodottoma ci viene donato.

Da “La Voce del Popolo”(fine)

Segni sacri sul territorio

Pilone del Bambino Gesù � Continuiamo la rubrica:Segni sacri sul territorio, operadi Carlo Smeriglio.

Il Pilone è situato all’angolodi via Sambuy con via SanSalvà, compreso nella recin-zione dello stabile numerocivico 48 di via Sambuy. E’una costruzione in muratura apianta quadrata, con mattoni avista, il tetto a due spioventisormontato da croce in ferro.Sul davanti apertura a voltacilindrica protetta da inferriatae vetro. Al suo interno, sullaparete di fondo sono dipintiMaria e San Giuseppe edavanti a loro una statua delBambino Gesù. I dipintiattuali sono di Padre Sasselli,un gesuita pittore.

Quando i coniugi AnnaBechis e Piovano Giovanni,con intenzione di costruirsi lapropria casa avevano acquistatodalla famiglia Razzetti dellacascina Cabanone un appezza-mento di terreno sul qualerisultava situato questo pilone,avevano ricevuto da quellafamiglia la raccomandazione dimantenere e curare tale pilone.

Esso era situato proprio sulbordo della strada, e vennedanneggiato in modo irrime-diabile da un automezzo intransito. Allora i proprietari,Anna, Giovanni e AntonioRazzetti, con le debite auto-rizzazioni decisero di rico-struirlo arretrandolo dal ciglio

stradale. Questo perché gliabitanti della zona al mese dimaggio e anche al sabato ealla domenica avevanol’abitudine di riunirsi davantiad esso per recitare con Annail Santo Rosario, e questoassembramento causal’aumentato traffico stradalepoteva costituire pericolo per idevoti. Il pilone che si presen-ta ora ai nostri sguardi è unacopia di quello originale. Ilpilone reca due date sul tim-pano, 1898-1991. La secondacorrisponde all ’anno dellaricostruzione con spostamen-to, mentre non si conoscequale evento indica la prima.

Conosciamo invece la storiadel territorio sul quale sorge. Nel1804 durante il governo france-se, il sig. Giuseppe Rignon,banchiere torinese, aveva acqui-stato parte del grande caseggia-

to di Ponticelli e dei terreni cir-costanti. I suoi eredi con altriacquisti avevano formato unnotevole possedimento terriero.Tale possedimento nel 1832venne acquistato dalla reginaMaria Cristina di Borbone,vedova di S. M. il Re diSardegna Carlo Felice di Savoia,e diviso in cinque cascine, unadelle quali era la CascinaCabanone o San Carlo.

Dopo la morte della ReginaMaria Cristina il 12 marzo1849, per sua disposizionetestamentaria diventa proprie-tario della tenuta di Ponticelliil conte Filiberto Avogadro diColombiano. Dopo alcuniulteriori passaggi di proprietà,l’intera tenuta reale è acqui-stata da Sacerdote Emanuel,banchiere di Chieri, il qualenegli anni seguenti frazionacase e terreni per venderli anumerosi acquirenti privati.

Sicuramente anche questopilone dedicato alla SacraFamiglia è un segno di devo-zione, o un ex voto per graziaricevuta del quale non abbia-mo notizia. Il pilone è curatoed è costante la presenza difiori e lumicini.

Carlo Smeriglio

E’ un anno di preghiera per la Santità dei Sacerdoti e perriscoprire la bellezza del sacerdozio.E’ stato aperto dal Papa il 19 giugno 2009, festa del SacroCuore di Gesù: l’occasione è data dal 150° anniversario dellamorte del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney, veroesempio di pastore a servizio del gregge di Cristo.Scrive Papa Benedetto XVI:«Ho pensato di indire ufficialmente un “Anno Sacerdotale”. Taleanno vuole contribuire a promuovere l’impegno di interiorerinnovamento di tutti i sacerdoti, per una loro più forte e inci-siva testimonianza evangelica».

Adorazione eucaristicaOgni giovedì in Grotta: ore 9 - 10

Sabati di QUARESIMA: In Grotta: ore 9 - 12 enella Cappella dell’Oratorio: ore 21,30 - 22,30

Anno sacerdotale

Scrive il nostro Card. Arcivescovo:Nella passione di Cristo, ogni uomo può scorgere il volto e lestorie delle tante passioni degli uomini e delle donne delnostro tempo. “Passio Christi, passio hominis”: nella passionedi Cristo, ogni cristiano può scorgere il senso e la possibilità diredenzione da ogni male che affligge la vita dell’umanità. “Passio Christi, passio hominis” è il tema che accompagneràil cammino pastorale della nostra diocesi per vivere la straordi-naria ostensione della Sindone che si svolgerà a Torino dal 10aprile al 23 maggio 2010. Il primo venerdì di ogni mese, a partire da ottobre fino amarzo, tutte le comunità parrocchiali sono invitate a confluirein una celebrazione parrocchiale per prepararsi alla contempla-zione della Sacra Sindone.

Venerdì 4 dicembre: Chiesa di Tetti Giro“Lo spogliarono delle sue vesti” L’ingiustizia sociale

Venerdì 8 gennaio: Duomo di Chieri con l’Arcivescovo“Ecco l’uomo” La malattia psichica e fisica

Venerdì 5 febbraio: Cappella Scuola Mater. San Giuseppe“Spogliò se stesso” La solitudine e l’emarginazione

Venerdì 5 marzo: Chiesa Parrocchiale“Ecco il vostro Re” La tentazione e il peccato

Sempre alle ore 21,00

Passio Christi - Passio hominis

O S T E N S I O N EDELLA SINDONE

Appuntamenti del Consiglio

Pastorale Parrocchiale

Il prossimo Consiglio pasto-rale parrocchiale è convocatoil giorno 3 dicembre 2009 alleore 21 presso la sala bludell’Oratorio. Sarà presenteDon Daniele Bortolussi,responsabile diocesano Pastoraledel Lavoro.

La seduta è aperta e tutti iparrocchiani sono invitati aparteciparvi. L’attenzione ditutti i Consigli pastorali que-st’anno è centrata sulle tema-tiche sociali (lavoro, migranti,malati...).

La partecipazione a tutti iConsigli non è limitata aiconsiglieri ma aperta a tutta lapopolazione. Ogni volta saràpresente un esperto dellamateria trattata.

I prossimi Consigli Pastoralisi terranno il 18 febbraio 2010,il 15 marzo 2010, il 15 aprile2010, il 10 giugno 2010.

n6_novem_2009.pdf 3n6_novem_2009.pdf 3 09/11/2009 10.54.0109/11/2009 10.54.01

Page 4: NOVEMBRE: mese dei morti o dei vivi? S · BOMBONIERE utili CASALINGHI di ogni genere ELETTRODOMESTICI delle migliori Marche Via Cavour, 48 10026 Santena tel. 011 949.25.66 Musso Via

lo Specchio�N° 6 • NOVEMBRE 2009� PAGINA 4 COMUNITA’ e ASSOCIAZIONI

VENDITASANTENA, in zona centrale,appartamento, posto al terzoe ultimo piano composto da:ingresso, soggiorno, cucinaabitabile, due camere, cabinaarmadio, ripostiglio, doppiservizi, box auto, cantinaampio orto privato. Molto bello!SANTENA, zona centro, favo-losa villa indipendente compo-sta da: ingresso, salone, cuci-na abitabile, tre camere, trebagni. Piano mansardato conbagno. Al piano interrato:taverna con bagno, cantina,ampia autorimessa portico egiardino privato di 800 mqcirca. SANTENA, in zona centro,elegante ed ampio apparta-mento all’ultimo piano, com-posto da ingresso, salonedoppio, cucina, due camere,due bagni e box auto doppio. Ristrutturato!SANTENA, in zona centro,appartamento completamen-te ristrutturato, compostoda, cucina abitabile con ter-razzino, due camere bagno,box e cantina. Da vedere!VILLASTELLONE, in centro

storico bella casa semindi-pendente, composta da dueappartamenti. Da vedere!SANTENA, in zona centrocasa indipendente compostada due appartamenti ,entrambi ristrutturati e com-posti da quattro vani e servi-zi. Completano la proprietàquattro box auto, cortile egiardino.SANTENA, ampio apparta-mento mansardato di nuova ecompleta ristrutturazione,composto da soggiorno concucina, camera, bagno e gran-de terrazzo panoramico.Riscaldamento autonomo.Vero affare.

AFFITTISANTENA, Affittasi mansar-da arredata con poche spesecondominiali. 380 € mensili.SANTENA, Affittasi bilocalecon giardino privato. 340€ mensili. SANTENA, Affittasi appar-tamenti in casa indipendentea partire da 500 € mensili.SANTENA, Affittasi monolo-cale arredato solo a referen-ziati. 340 € mensili.

di Le Donne GiovanniVia Circonvalazione,186/16

10026 SANTENATel. e Fax 011 94.92.520

cell. 338 4030428

Riparazioni AutoRicarica ClimatizzatoriDiagnosi ElettronicaTagliandi a pagamento di tutte la marche anche sotto garanzia

L’officina di Giò OFFICINA

GRISSINIFICIO

Specialità

Santena - Via Compans, 6Tel. 011 949.25.43

‘l Rubatà Paisanot

SERALFER s.n.c.di Elia G. Giorello C.Vicolo Sangone, 1310026 Santena (TO)Tel-Fax 011 949 34 36

Zanzariere Serramenti in alluminio

Pareti MobiliChiusure Balconi in genere

Rifacimento e fornitura di materassiin Lana e Crine - Pagliericci e sedie

Trasformazione e venditadi materassi a molle

di produzione propria

CASA DEL MATERASSOTAPPEZZIERE IN STOFFA

GaudePierluigi

Lavori a domicilioSANTENA - Via Avataneo, 8

Tel. 011 949.35.35

Associazione Amicizia Centro di Ascolto CARITAS Parrocchiale

Finalità:� Promozione della dignità della persona umana.� Sensibilizzazione della Comunità verso i problemiumani e sociali.� Collaborazione con le strutture pubbliche operanti sulterritorio.

Cercasi volontari!E’ possibile contattare il Gruppo Caritas presso l’Ufficio Parrocchiale ogni giovedì (non festivo),

dalle ore 9 alle ore 11 - Tel. 011 945 67 89

� Gli effetti psicologici e biologici del riso sono tutti positivi.Ridere infatti è un esercizio muscolare e respiratorio che permet-te un fenomeno di purificazione e liberazione delle vie respirato-rie superiori. Ridere può in effetti far cessare una crisi d’asma,provocando un rilassamento muscolare delle fibre lisce dei bron-chi, per azione del sistema parasimpatico, per coloro che soffronodi enfisema: ridere, provocando l’aspirazione dell’aria, miglioral’insufficienza espiratoria.

L’aumento degli scambi polmonari tende ad abbassare il tassodi grasso nel sangue, promovendo un effetto benefico sul coleste-rolo. Quando noi ridiamo, tutto il nostro corpo ride e si rilassa.Da quando si inizia a ridere, il cuore e la respirazione accelerano iritmi, la tensione arteriosa cala e i muscoli si rilassano.

Si può affermare quindi che il riso ha un ruolo di prevenzione.Ridere inoltre possiede una funzione depurativa dell’organismoper espulsione dell’anidride carbonica e permette un migliora-mento delle funzioni intestinali ed epatiche. Ridere combatte lastitichezza perché provoca una tale ginnastica addominale cherimesta in profondità l’apparato digestivo.

Circa lo stato generale di salute, ridere combatte la debolezzafisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione deglieffetti nocivi dello stress. Ridere calma il dolore in quantodistrae l’attenzione da esso (calma temporanea) e quando lostesso dolore riappare non ha più la stessa intensità.

Ridere è un primo passo verso uno stato di ottimismo che con-tribuisce a donare gioia di vivere e quindi ha delle proprietàantidepressive. Anche l’insonnia passa perché ridere diminuiscele tensioni interne. Ridere è il mezzo più sano per vivere meglioe più a lungo possibile, sfidando le frustrazioni della vita.

E poi... il sorriso è contagioso... provate!Se gli effetti benefici del ridere sono così tanti e rilevanti quan-

do siamo in buona salute, ancora di più lo diventano quandosiamo malati, magari ricoverati in ospedale, e risultano ancorapiù influenti se i pazienti sono bambini.

Pionieri Croce Rossa - Santena

Perché è utile e importante ridere?

In ricordo di Pino SabbadiniUomo buono e generoso

La BANDA MUSICALE “Can. A. Serra”

in occasione dei festeggiamenti di S. Cecilia,Vi invita:

Venerdì 20 Novembre ore 21,00 Teatro Elios

CONCERTOdiretto dal M° Anna Maria Merlino

e per il terzo anno, abbiamo il piacere di eseguire alcuni brani con il

Laboratorio di Canto Scuola Media “G. Falcone”diretto dalla Prof. Luisa Mazzone

Ingresso libero. Vi aspettiamo numerosi come sempre.

I festeggiamenti proseguiranno: Domenica 22 Novembre

ore 10,30 Sfilata (con partenza dalla sede in Via Milite Ignoto)

ore 11,15 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale S.S. Pietro e Paolo

ore 13,00 Pranzo(presso la Trattoria della Pace - Tetti Giro)

� L’inaspettata e improvvisamorte di Pino Sabbadini halasciato un sincero e largorimpianto nella nostraComunità parrocchiale.

Pino era giunto a Santena dacirca 40 anni e si era subitoinserito con dedizione sia nel-l’ambiente di lavoro in cui ope-rava sia nella Parrocchia comevalente collaboratore: per tantianni fu tesoriere del nostrogiornale parrocchiale “LoSpecchio” e quindi componen-te del consiglio parrocchialeper gli affari economici finoalla sua morte. Con questemansioni collaborò con i diver-si sacerdoti che si sono succe-duti, dimostrando da buonLombardo - era nato nella bellae verde Val Camonica - la suacapacità operativa.

Con la sua semplicità, la suadedizione e anche spesso conl’allegria riusciva a sintoniz-zarsi immediatamente con chilo circondava per condividerela cose di tutti i giorni, valo-rizzando in modo particolarei grandi valori della famiglia,

della società e della fede.Per questo motivo era

l’uomo che una persona avevabisogno di incontrare, con ilsuo dono di mettersi in ascol-to e dare consigli, mettendosisulle spalle il fardello altrui sece fosse bisogno.

Aveva il senso vero della“famiglia”, come guida e comeservitore, sempre disponibilenel fare e nell’amare, condivi-dendo questi valori con indi-menticabile e cara moglieMaria, che il Signore ha chia-

mato a sé da quasi tre anni.Noi amici, che abbiamo per-

corso spesso la stessa stradacon Pino, senza di lui, quasi,non siamo più quelli di prima.Nell’animo lo ricordiamo e lopensiamo, per condividereancora con lui le gioie e idolori, le luci e le ombre, ilpercorso difficile ed irtooppure facile e sicuro. E nelpensarlo, con attenta riflessio-ne e con gratitudine, ci paredi sentirlo ancora vicino e diessere spronati a riprendere ilnostro percorso sicuri e sereni,come dopo una preghiera.

A. C.

Il dono della VitaDifesa e sostegno nei momenti di maggiore fragilità

CONVEGNOIl dono della Vita

Difesa e sostegno nei momenti di maggiore fragilitàSantena - Sala Visconti Venosta

(Piazza omonima)2° Incontro: venerdì 13 novembre ore 21L’ accoglienza della vita nel dolore

e al suo termine (Testamento biologico ed eutanasia)

Relatori: Suor Annalisa Maggiolini e Prof. Giacomo RocchiCoordina: Prof.ssa Maria Paola Tripoli

L’attacco al dono della vita sifa sempre più insistente enuovi fronti si aprono ognigiorno contro di essa; è semprepiù necessario e doveroso raffor-zare le difese in noi ed attorno anoi operando con crescente pas-sione per promuovere una“nuova cultura della vita”invocata con intrepida forzadal Venerabile e compiantoPapa Giovanni Paolo II.

Attentare alla vita nei suoimomenti di maggiore fragilitàè sminuire e misconoscere ladignità e la sacralità di ciascu-no di noi in quanto facentiparte tutti della stessa famigliaumana. E’ in definitiva unaperdita di civiltà, è regresso edimbarbarimento per tutti.

Perché questi incontriperiodici?

Perché la coscienza di cia-scuno di noi rischia di essereaccecata e fatica sempre più a

percepire la distinzione tra ilbene e il male in ciò che toccalo stesso fondamentale valoredella vita. Viviamo in unclima di oscuramento e dinegazione della verità, anzi dimenzogna circa l ’essereumano: la percezione dell’in-commensurabile dignità esacralità della vita tende adessere negata.

Questi incontri tendono a far

riemergere la verità cercandoinsieme, con l’aiuto di espertiappassionati, di individuare lecause che avvelenano e spen-gono la coscienza circa ilDono inestimabile della vita.

Facendo appello allacoscienza di ciascuno per ilbene comune, tutti siamoinvitati a partecipare.

i volontari del CAV

Eseguo lavori di piccola sartoriaMichela

cell. 338 21 65 604

BagnaCAUDA

in Oratoriodomenica

15 novembre 2009 alle ore 12,30

Prenotazioni: entro 9 novembre 2009 Al costo di 18 € adulti e 10 € bambini fino a

12 anniAffrettatevi vi aspet-tiamo numerosi......

Festa S. Ceciliapatrona della musica

al Teatro Elios alle ore 21Sabato 21 novembre

Concertodel Piccolo Coro S. Luigi e Coro Parrocchiale

Domenica 22 novembreConcerto dei gruppi “Musica insieme”

Con la partecipazione di:� No Way� Orbita 5� Enfasi

Vi aspettiamo numerosi

SABATO in FESTAil SABATO

pomeriggio dalle ore 15,30 alle 17,00

GIOCHI e LABORATORI

(Partecipazione libera e gratuita)

PER tutti i BAMBINIdelle ELEMENTARI

nei localidell’ORATORIO

San LUIGI

n6_novem_2009.pdf 4n6_novem_2009.pdf 4 09/11/2009 10.54.0109/11/2009 10.54.01

Page 5: NOVEMBRE: mese dei morti o dei vivi? S · BOMBONIERE utili CASALINGHI di ogni genere ELETTRODOMESTICI delle migliori Marche Via Cavour, 48 10026 Santena tel. 011 949.25.66 Musso Via

lo Specchio�N° 6 • NOVEMBRE 2009 � PAGINA 5NOTIZIE e SPORT

IL MECCANICO DELLE ROSE(Hamid Ziarati - Einaudi)

Zoleikha, incurante della presenza dei fedeli, danza come unafalena innamorata, diffondendo il suo profumo, sotto sguardiipnotizzati. Lei, luce degli occhi di suo padre, desiderio inconfes-sato dei più, cederà alle lusinghe di Asghar, già marito e padre.Akbar nulla potrà fare per riparare alle malefatte del fratello

Asghar, da sempre sulla bocca di tutti per il suo comportamentodisonorevole.Nello stesso giorno in cui Akbar perde il suo primo figlio

maschio, Zoleikha partorisce e abbandona il suo. Akbar afferrala mano che gli tende il destino: seppellisce il figlioletto morto, elo sostituisce con il figlio illegittimo del fratello. Ma il fato ha inserbo anche per Akbar un tranello, e suo fratello diverrà anch’e-gli padre, ma di Reza, figlio di Akbar.Nella Persia degli anni venti, lontana dalle leggende di splendo-

re e ricchezza di un tempo, in un paese ai bordi del deserto, Rezae Khodadad affrontano la vita, inconsapevoli di ciò che li ha pre-ceduti e di ciò che sarà. La loro vita è un universo di storieintrecciate.Reza, impara presto a capire dal colore dei petali delle rose di

quali attenzioni esse abbiano bisogno, ed estrae da esse lamigliore essenza di tutte le rose della Persia. Il giardino in cui sirifugia è il suo paese dei balocchi, dove può tornare bambinogiocando a fare il “meccanico delle rose”.Donya, Mahtab, Laleh e il cugino Khodadad sono per Reza,

fili di seta dalle mille sfumature, cangianti e non, che formano idisegni del suo prezioso tappeto, un tappeto spesso bagnato dalacrime amare.In giovane età perde Khodadad, il cugino prediletto, che in fuga

dalla famiglia, viene ucciso nel tentativo di difendere il magrosalario guadagnato lavorando in una cava.Mathab figlia unica adorata, gli sarà strappata alla vita dai

Guardiani della Rivoluzione, che la tortureranno e le daranno lamorte, solo per aver sperato in un mondo libero.Anche Donya la sua bimba sposa, che accetta di vivere con lui,

tanto più vecchio e che imparerà ad amarlo solo con il tempo,morirà suicida per la perdita della loro figlia prediletta. Poi Laleh “pazza d’amore” per lui. Laleh, che in punto di

morte, da un letto di ospedale ricorderà le fatiche, le sofferenze el’allegria di quel giovane che non è mai stato suo, che non si èmai piegato alla sventura, e al quale ha dovuto rinunciare perl’amore che lega ogni padre alla propria figlia.Sullo sfondo, un paese irriconoscibile, tanto lontano da quello

che la principessa Shahrazàd raccontò con “Le Mille ed unanotte” incantando intere generazioni.

Angela Ciccarelli

L’angolo della Lettura

AMBULATORIO

VETERINARIO

D.ssa B. Landie

D.ssa A. Chieppa

Medicina, Chirurgia,Radiografie,

Esami del sangue,Ecografista ed

Ortopedico in sede su prenotazione

Via Sambuy, 18 SANTENA

Tel. 011 949 18 19Reperibilità urgente

333 26 56 650

Orario: dal lun. al ven.10-12,30 17-19,30

sabato 10-12,30

CENTRO REVISIONIAuto & Moto

officina autorizzataTel. 011.94.92.535

BERGOGLIO BERGOGLIOs.n.c.

SANTENA CENTRO Via Cavour 68

22 novembre 2009 GIORNATA de “Lo specchio”

sosteni il tuo periodico che entra in tutte le case della nostra comunità

� Lo scorso 10 giugno, in occasione della festadella Marina, le associazioni di marinai diCarmagnola e di tutto il Piemonte sono partitealla volta di Civitavecchia, per la consegna allaportaerei Cavour, nave ammiraglia della flottamilitare italiana, della bandiera di combattimen-to, offerta dalla Città di Torino.

Alla cerimonia erano presenti ilPresidente della Repubblica GiorgioNapolitano, il ministro della difesaIgnazio La Russa, il capo di statomaggiore della Marina Amm. PaoloLa Rosa. Anche due santenesihanno partecipato a questa sugge-stiva cerimonia, il Sig. Giorgio

Cinquegrana, con la consorte Clotilde, che si èfatto promotore della continuazione di quell’av-venimento qui a Santena: domenica 29 novem-bre prossimo in occasione della festa di SantaBarbara, patrona della Marina Militare,l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia,sezione di Carmagnola depositerà una corona

alla tomba di Camillo Cavour come omag-gio allo statista che fu anche il primo

ministro della Marina Italiana. Seguirà la partecipazione alla S.Messa celebrata nella chiesa parroc-chiale alle ore 11,15. Tutta la cittadinanza è invitata apartecipare.

29 novembre: Festa di S. BarbaraI marinai rendono omaggio a Cavour

� Dando una occhiata ainumeri degli ultimi diecianni, riguardo lo sport giova-nile Santenese, risulta moltoevidente un importante dato;ogni anno la nostra conta unamedia di duecento atleti iscrit-ti tra calcio e pallavolo (stimaottenuta per difetto).

Ci sono stati momenti diflessione e di esaltazione ma lanostra società,con equilibrio,ha avuto il merito di sapergestire ogni situazione evol-vendosi e rinnovandosi cattu-rando le esigenze e le aspetta-tive degli atleti e delle lorofamiglie sempre più informategrazie alla forte influenza deimedia.

Oggi la polisportiva può con-tare un discreto numero di tec-nici qualificati capaci di pro-porre, per la loro disciplina dicompetenza, tutte attività nelmodo corretto e perfettamenterispondenti alle esigenze dicrescita fisiologica e psicologi-ca dell’atleta.

Oltre alle competenze dicarattere prettamente tecnicotutti gli addetti ai lavori delGPS hanno il mandato diconsiderare l’individuo partecentrale del loro operato e, perquesta ragione, chi sceglie distare con noi avrà sempre lapossibilità di esprimersi emisurarsi nello Sport da lui/leiscelto.

Polisportiva S. Luigi si riparte

Questo modo di intendere losport per il S.Luigi non ha maiavuto negli anni alcun cambia-mento e non ne avrà in futuro,con la chiara consapevolezzache questo possa essere purpenalizzante dal punto di vistadei risultati immediati.

Tale proposta non sempre èintesa nella giusta maniera enon sempre è accettata da chi,per qualche vittoria in più,decide di prendere strade

diverse.Anche quest’anno comunque

la nostra Società si propone sulterritorio come possibilità difare sport a tutti i livelli senzal’assillo di essere subito uncampione o una campionessa.

Se sei nato dal 2003 al 1989e vuoi giocare a calcio o palla-volo

“Il San Luigi ha una magliaper te” Ti Aspettiamo

Ciro Lotti Presidente GPS

Breve dal CalcioSan Luigi

� Da alcune settimane èripartita l ’attività del SanLuigi. Anche in questa sta-gione sono numerose le squa-dre iscritte ai vari campionati.Ogni compagine cercherà diottenere i risultati migliori,anche se naturalmente alprimo posto viene messa lacrescita dei ragazzi.

Partendo dai più giovani, i10 ragazzini della scuola cal-cio sono seguiti da Munarettoe da Todaro, Talli e Cavagliàseguono i 18 ragazzi deiPulcini 2000, mentre i Pulcini2001 sono agli ordini diCrivello e Ulici, Basso eTosco allenano i 13 atleti del-l’under 12 impegnati nel tor-neo di CSI.

Pure i nati nel 1996-97 sonoiscritti al campionato del CSIagli ordini di Rey e Mazzanti.Gli Juniores sono stati suddi-visi in due squadre: quelli chesono iscritti con il csi sonoseguiti da Intermite e daNegro, quelli invece parteci-panti al torneo di federazioneseguono gli insegnamenti dimister Lotti. Infine troviamola terza categoria della FIGC:i mister Pivetta e Zapparolifaranno del loro meglio per-ché gli oratoriani possano lot-tare fino alla fine con le altrecompagini per un migliorepiazzamento rispetto a quelloottenuto l’anno passato.

S O C I E T ÀTIPOGRAFICA

i a n n isrl10026 SANTENA (TO) - Via Circonvallazione, 180

L’aperi - MessaL’aperitivo tra la Messa delle ore 10 e quella delle ore11,15 di ogni domenica nella tavernetta della casa parrocchialecon ingresso dall’ufficio parrocchiale.Per tutti …una occasione per fare comunità!

n6_novem_2009.pdf 5n6_novem_2009.pdf 5 09/11/2009 10.54.0209/11/2009 10.54.02

Page 6: NOVEMBRE: mese dei morti o dei vivi? S · BOMBONIERE utili CASALINGHI di ogni genere ELETTRODOMESTICI delle migliori Marche Via Cavour, 48 10026 Santena tel. 011 949.25.66 Musso Via

lo Specchio�N° 6 • NOVEMBRE 2009� PAGINA 6 NOTIZIE - OPERE e GIORNI

C O M U N I TA ’ i n C A M M I N O

O F F E R T E

AVVISOLa privac y arr iva anche nellarubrica comunità in cammino. Siavvisano i lettori che le offerte deiparrocchiani non saranno piùriportate singolarmente ma inmodo cumulativo. Per ogni tipo-logia di offerta (in occasione dimatrimonio, battesimo e così via)sarà fornito il totale dei contributiforniti dai parrocchiani.

(Nota bene): Coloro che desideranoverificare le offerte possono richie-derlo in ufficio parrocchiale e consul-tare il registro Amministrativo.

Offerte in suffragio di:(totale € 1.830,00)

Bosio Antonia ved. Migliore;Mosso Bruno; Olivotto Normaved. Ziano; Aime Rossana; Gia-nella Teresa; Gaude Filippo eMosso Giovanni dai compagnileva 1938; D’Avino Vincenzo;Perna Giuseppina; Genero Bar-tolomeo; Zaniolo Sergio; ziaMaria; Clemente Salvatore;Borsato Elsa; Badani.

Offerte per il Battesimo e Matrimonio:

(totale € 870,00)

Offerte per opere parrocchiali:(totale € 715,00)

1 persona o famiglia ha chiestol’anonimato; in onore Santa Ma-ria; messe in onore ai Santi Co-sma e Damiano; leva 1939; insuffr. Ferriani Elide ved. Toscodal figlioccio Stefano.

Offerte per lo specchio:(totale € 245,00)

5 persone o famiglie hanno chie-sto l’anonimato; foto per anni-versari; Cavaglià Francesca; fa-miglia Negro

Offerte per Restauro Scalone:(totale € 930,00)

6 persone o famiglie hanno chie-sto l’anonimato.

Offerte per Caritas Parrocchiale:(totale € 200,00)

1 persona o famiglia ha chiestol’anonimato.

Aime Rosannain Crivello

Cavaglià Francescaved. Negro

Grosso Elisabettaved. Tesio

Bosco Michele

Uniti con il Sacramento del Matrimonio:22, Grimaldi Eligio e Le Donne Chiara; 23, AneddaFranco e Morabito Maria; 24, Busto Roberto e D’AngeloEleonora.Ritornati alla casa del Padre:70, Caravetta Luigi anni 27; 71, Gianella Teresa inMosso anni 78; 72, Genero Bartolomeo anni 70; 73,Sabbadini Giuseppe anni 78; 74, Borsato Elsa ved. Pivaanni 86; 75, Caparelli Francesco anni 69; 76, ClementeSalvatore anni 79; 77, De Rosa Lucio anni 70; 78, GiliAntonietta ved. Tosco anni 91; 79, Scalici Maria anni 50;80, Mosso Giovanni anni 69.

Lo Specchio. Periodico dellacomunità cristiana santenese.Anno XXVII - N. 6 novembre 2009Aut. Trib. To n. 4302 del 4/2/1991Direttore responsabile:don Nino OliveroRedazione: don Nino, don Mauro,Aldo Viarengo, Marco Osella,Angela Ciccarelli, GiuseppeTassone, Michele Tosco.Hanno collaborato: il CAV, Gruppo Comunità e Scout,le Catechiste, Siciliano Maria Tia,Smeriglio Carlo, Tesio Giulia.Redazione presso il CentroCulturale - Santena.Articoli entro il 18 novembre 2009per (e-mail): [email protected] la pubblicità telefonare al numero 333 755 97 95Tariffa pubblicitaria a modulo (45 x 45 mm) € 16,66 più IVA.Impaginazione/Fotocomposizione in proprio: [email protected]: Soc. Tipograf. ianni s.r.l.Santena (To).Stampato in 4.500 copie.Distribuzione gratuita. Sono gradite le offerte di sostegnoe la collaborazione al giornale.Il giornale si riserva di rifiutarequalsiasi articolo o inserzione.

Le foto dei nostri defunti o anniversariIn ufficio parrocchiale sono archiviate le foto dei defunti e anniversariche vengono pubblicate su “Lo Specchio”; chi desidera ritirarle, dopola pubblicazione, è pregato di farlo con sollecitudine, in orario di Ufficio,perché, dopo un certo tempo, le foto verranno cestinate.

prossimo numero“lo specchio”

uscirà il11 dicembre 2009

4°ANNIVERSARIO

Padovano Arturo

Nuovi figli di Dio con il Battesimo:76, Tamietti Daniele; 77, Galvano Matilde; 78, CicchelliLeonardo; 79, Palazzo Thomas; 80, Palazzo Mathias; 81,Anedda Elisa; 82, Balocco Mattia; 83, Sinatovici Luca;84, Gurrisi Lorenzo; 85, Portoghese Camilla; 86,Rzanxburgaj Vanessa; 87, Fabaro Alice.

Genero BartolomeoMosso Bruno

Il Giornale è semprealla ricerca di

VolontariGrazie per la tua disponibilità

1°ANNIVERSARIO

Tesio Lodovicaved. Elia

Petruzzelli Dino

Salsilli Teresaved. Girotto

Romano Agostino

Negro Giovanni

ONORANZE TRASPORTI FUNEBRI

Servizio continuo 011 949.18.89 - 011 949.27.69

Nei Comuni - Ospedali - Cliniche - Case di cura non esistono vincoli che condizionano le famiglie nella scelta dell’impresa

di SEGANTIN MARCO e BALOCCO PAOLOUff.: Via Cavour, 41 - Abit. Via Cavour, 77

SANTENA

I Gemelli snc

P.L.AUTORIPARAZIONI

di Procida Lucio

Via Trinità, 66 - SANTENA (TO)Tel. e Fax 011 94.92.886

P.L.� Ricarica Climatizzatori� Servizio Pre Revisioni� Servizio Revisioni� Sostituzione Cristalli in Sede

OFFICINA

TRASPORTI EONORANZE FUNEBRE

Rostagno GiovanniSANTENA - CAMBIANO

PECETTO - CHIERI (TO)TROFARELLO

DIURNO - NOTTURNO - FESTIVOTel. 011 944.02.54

Telefono Parrocchia 011 945 67 89

Migliore Tommaso

Occhipinti Francesco

3°ANNIVERSARIO

Gaude Andrea

Tuninetti Agostino

13°ANNIVERSARIO

Genova Domenicain Negro

2°ANNIVERSARIO

Oddenino Vincenzo

5°ANNIVERSARIO

Cavaglià Michele

7°ANNIVERSARIO

Chiesa Gianluca

8°ANNIVERSARIO

Gatti Francesco

9°ANNIVERSARIO

Chillino Rosa

6°ANNIVERSARIO

Rittà Giuseppe

Avviso ai LettoriLa Redazione informa, che dal primo numero del 2010, coloro chesono interessati alla pubblicazione della foto in occasione dell’an-niversario di un proprio parente defunto, solo fino al 5° anniversa-rio, sono invitati a versare un’offerta minimo di 10 €, utile per ilsostegno al giornale.Le foto devono essere consegnate esclusivamente alla persona cheopera nell’ufficio parrocchiale di via Cavour. La Redazione si riserva la pubblicazione, nel numero successivo,se sul numero in corso non vi è più spazio. la redazione

Per la tuaPubblicità

uno strumento utile

“lo specchio”

Avviso ParrocchialeIl Parroco don Nino riceve al giovedì, in ufficio parrocchiale,dalle ore 9.00 alle 11.30 e dalle ore 18.00 alle 19.15, o suappuntamento telefonando allo 011 945.67.89

n6_novem_2009.pdf 6n6_novem_2009.pdf 6 09/11/2009 10.54.0309/11/2009 10.54.03