numero zero editoriale · 2013-10-27 · mo che il presidente legge questo giornale, e quindi avrà...

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Grandiosi progetti: strada per Taranto a quattro cor- sie, autostrada da Punta Penna a Viale Kennedy. Mentre qualcuno ritiene che si debba volare alto, Talsano continua a regi- strare la propria agonia in termini di ordinaria vivibi- lità. E' sufficiente ricorda- re che Viale Europa è segnata dalle strisce blu ma rimane un campo di patate, privo di asfalto addirittura in corrispon- denza di una delle fermate dei pullman, che le buche tra poco saranno talmente tante che automaticamente livelleranno in basso le sedi stradali, che i marcia- piedi sono cosparsi di erbacce alte un metro, che non esiste un piano di pulizia urbana, che i terre- ni non recintati ospitano discariche a cielo aperto, che ancora manca in molte zone la rete fognante e quella idrica... Cos'altro aggiungere a quello che appare un bollettino pro- veniente dalle provincie più arretrate del terzo mondo? Nessuno eviden- temente riesce a tutelare il nostro territorio in quanto la politica tende sempre più ad occuparsi dei propri apparati e uomini piuttosto che rappresentare il disa- gio di una collettività e fornirne le soluzioni. Ed allora lanciamo una pro- posta (in attesa del Refe- rendum): prepariamo una Organizzazione che, estra- neandosi dai partiti, con- duca i rappresentanti di Talsano e delle Treterre ad assumere significativa- mente un ruolo nell'ambito del Comune di Taranto. Pensate, si potrebbe diven- tare il primo partito (o chiamatelo Movimento, o Lista civica, o come prefe- rite...) della città jonica. Diciamo che prenderem- mo a modello quanto la Lega Padana è riuscita a fare finora e sopratutto nell'ultima tornata eletto- rale: entrare nel Governo, prestare giuramento alla Repubblica Italiana e so- gnare l'indipendenza men- tre si attua il federalismo fiscale. Pensateci: Treterre conta 47mila abitanti, 36mila votanti, con circa 25mila voti utili si posi- zionerebbe probabilmente come prima lista a livello comunale (alla faccia dei partiti). Ed a quel punto l'Autonomia... Antonio Ticcalis Editoriale VIABILITA': EVITIAMO I DOPPI SENSI... (di marcia) Complimenti a Tommy Lucarella, Presidente della nostra Circo- scrizione, che ha colto uno dei pro- blemi più datati che attanagliano Talsano. Da queste pagi- ne formulia- mo critiche quando lo riteniamo necessario, ma anche elogi quando rile- viamo che la macchina amministrativa comincia a funzionare. Siamo peraltro soddisfatti perchè sappia- mo che il Presidente legge questo giornale, e quindi avrà fatto tesoro anche del nostro suggerimento teso a mettere fine all'assurdo traffico in doppio senso dei bus cittadini sul Corso Vittorio Emanuele. Grazie Tommy! PS: peccato non essere Comune, ci sarem- mo evitati il fastidio di "rimettere agli organi su- periori" (leggasi Taranto) quelle che sono le nostre decisioni sul nostro terri- torio... TRETERRE NEWS in collaborazione con il sito www.talsano.it INFORMAZIONE CULTURA PROGETTUALITÀ’ PER TALSANO-LAMA-SAN VITO DIRETTORE RESP. LEONARDO MONGRLLI Numero zero Maggio 2008 1. Perché le magnifiche Coste di Lama, il suggestivo Litorale di San Vito e la superba Campagna di Talsano si integrano in un unico ricco ed incantevole Territorio. 2. Perché storicamente sono state Frazioni distaccate da Taranto con propri usi, costumi, tradizioni e dialetti. 3. Perché viviamo gli stessi disagi e puntiamo all’identico concetto di vivibilità sociale. 4. Perché Talsano Lama e San Vito “insieme ” hanno le potenzialità per sviluppare una economia ricca e diversificata. 5. Perché i nostri Giovani possano crescere e realizzarsi nell’ambito delle grandi risorse che il nostro territorio riunito mette loro a disposizione. 6. Perché si reinvestano sul nostro Territorio tutte le somme che paghiamo per tasse, oneri e tributi vari. 7. Per conquistare una Dignità sociale e culturale superando lo status di “periferia degradata”. 8. Perché vogliamo che i nostri futuri Amministratori possano de- dicarsi “centralmente” al nostro Territorio. 9. Perché vogliamo cogliere le occasioni di crescita economica che solo un “Comune” autonomo può ottenere. 10. Perché il nostro nuovo Comune può essere di stimolo e di sup- porto per la stessa città di Taranto. Talsano-Lama-SanVito: 10 motivi per crederci: Sommario: Verso l’Autonomia Il testo della petizione del 18.2.2004 Cosa dicono le Leggi Treterre Provincia di Taranto "La nostra Comunità è un non popolo, in quanto altri decidono per noi… Siamo maturi per passare dalla condizione di sudditi a quella di cittadini liberi". (Pino Mastromarino)

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Page 1: Numero zero Editoriale · 2013-10-27 · mo che il Presidente legge questo giornale, e quindi avrà fatto tesoro anche del nostro suggerimento teso a mettere fine all'assurdo traffico

Grandiosi progetti: strada

per Taranto a quattro cor-

sie, autostrada da Punta

Penna a Viale Kennedy.

Mentre qualcuno ritiene

che si debba volare alto,

Talsano continua a regi-

strare la propria agonia in

termini di ordinaria vivibi-

lità. E' sufficiente ricorda-

re che Viale Europa è

segnata dalle strisce blu

ma rimane un campo di

patate, privo di asfalto

addirittura in corrispon-

denza di una delle fermate

dei pullman, che le buche

tra poco saranno talmente

tante che automaticamente

livelleranno in basso le

sedi stradali, che i marcia-

piedi sono cosparsi di

erbacce alte un metro, che

non esiste un piano di

pulizia urbana, che i terre-

ni non recintati ospitano

discariche a cielo aperto,

che ancora manca in molte

zone la rete fognante e

quella idrica... Cos'altro

aggiungere a quello che

appare un bollettino pro-

veniente dalle provincie

più arretrate del terzo

mondo? Nessuno eviden-

temente riesce a tutelare il

nostro territorio in quanto

la politica tende sempre

più ad occuparsi dei propri

apparati e uomini piuttosto

che rappresentare il disa-

gio di una collettività e

fornirne le soluzioni. Ed

allora lanciamo una pro-

posta (in attesa del Refe-

rendum): prepariamo una

Organizzazione che, estra-

neandosi dai partiti, con-

duca i rappresentanti di

Talsano e delle Treterre ad

assumere significativa-

mente un ruolo nell'ambito

del Comune di Taranto.

Pensate, si potrebbe diven-

tare il primo partito (o

chiamatelo Movimento, o

Lista civica, o come prefe-

rite...) della città jonica.

Diciamo che prenderem-

mo a modello quanto la

Lega Padana è riuscita a

fare finora e sopratutto

nell'ultima tornata eletto-

rale: entrare nel Governo,

prestare giuramento alla

Repubblica Italiana e so-

gnare l'indipendenza men-

tre si attua il federalismo

fiscale. Pensateci: Treterre

conta 47mila abitanti,

36mila votanti, con circa

25mila voti utili si posi-

zionerebbe probabilmente

come prima lista a livello

comunale (alla faccia dei

partiti). Ed a quel punto

l'Autonomia...

Antonio Ticcalis

Editoriale

VIABILITA': EVITIAMO I DOPPI SENSI...(di marcia)

Complimenti a Tommy

Lucarella, Presidente della

nostra Circo-

scrizione,

che ha colto

uno dei pro-

blemi più

datati che

attanagliano

Talsano. Da

queste pagi-

ne formulia-

mo critiche

quando lo

riteniamo necessario, ma

anche elogi quando rile-

viamo che la macchina

amministrativa comincia a

funzionare. Siamo peraltro

soddisfatti perchè sappia-

mo che il Presidente legge

questo giornale, e quindi

avrà fatto tesoro anche del

nostro suggerimento teso a

mettere fine all'assurdo

traffico in doppio senso

dei bus cittadini sul Corso

Vittorio Emanuele. Grazie

Tommy! PS: peccato non

essere Comune, ci sarem-

mo evitati il fastidio di

"rimettere agli organi su-

periori" (leggasi Taranto)

quelle che sono le nostre

decisioni sul nostro terri-

torio...

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Numero zero

Maggio 2008

1. Perché le magnifiche Coste di Lama, il suggestivo Litorale di

San Vito e la superba Campagna di Talsano si integrano in un

unico ricco ed incantevole Territorio.

2. Perché storicamente sono state Frazioni distaccate da Taranto

con propri usi, costumi, tradizioni e dialetti.

3. Perché viviamo gli stessi disagi e puntiamo all’identico concetto

di vivibilità sociale.

4. Perché Talsano Lama e San Vito “insieme” hanno le potenzialità

per sviluppare una economia ricca e diversificata.

5. Perché i nostri Giovani possano crescere e realizzarsi

nell’ambito delle grandi risorse che il nostro territorio riunito

mette loro a disposizione.

6. Perché si reinvestano sul nostro Territorio tutte le somme che

paghiamo per tasse, oneri e tributi vari.

7. Per conquistare una Dignità sociale e culturale superando lo

status di “periferia degradata”.

8. Perché vogliamo che i nostri futuri Amministratori possano de-

dicarsi “centralmente” al nostro Territorio.

9. Perché vogliamo cogliere le occasioni di crescita economica che

solo un “Comune” autonomo può ottenere.

10. Perché il nostro nuovo Comune può essere di stimolo e di sup-

porto per la stessa città di Taranto.

Talsano-Lama-SanVito: 10 motivi per crederci:

Sommario:

Verso l’Autonomia

Il testo della petizione del 18.2.2004

Cosa dicono le Leggi

Treterre Provincia di Taranto

"La nostra Comunità è un

non popolo, in quanto altri decidono per

noi… Siamo maturi per

passare dalla condizione di

sudditi a quella di cittadini liberi".

(Pino Mastromarino)

Page 2: Numero zero Editoriale · 2013-10-27 · mo che il Presidente legge questo giornale, e quindi avrà fatto tesoro anche del nostro suggerimento teso a mettere fine all'assurdo traffico

Non abbiamo mai smesso di crederci

Sono trascorsi alcuni anni da quando l’associazione Treterre promosse la questione "Autonomia" per le borga-

te di Talsano, Lama e San Vito. Tutti ricorderanno la petizione delle diecimila firme presentata all'allora Sin-

daco di Taranto Rossana Di Bello e rigettata da questi con l’ausilio del Difensore Civico Mario Guadagnolo, il

quale argomentava che la competenza non era di pertinenza del consiglio comunale bensì dell’istituzione Re-

gione. A nulla valsero le nostre insistenze supportate da quanto prevedeva il testo unico sulle autonomie loca-

li. Fu triste considerare che le figure istituzionali ed i partiti politici non percepirono il dovere di servire la

gente, accompagnandola nella richiesta referendaria; anzi, trionfarono la negazione dei diritti e una palpabile

volontà di annullare coloro che legittimamente intendevano esercitarli.

Oggi accade che la nostra battaglia trovi finalmente l’approdo giusto nell’ambito del Consiglio Regionale,

dove è in atto una proposta di legge che dovrebbe portare la popolazione delle nostre borgate a dichiararsi sul

merito dell’autonomia delle stesse. Il consiglio comunale dovrà esprimersi, ma il parere che esprimerà "non

sarà vincolante". Ciò in virtù della recente modifica apportata all’art. 2 della legge 26/1973.

Siamo pertanto nel momento in cui tutti, cittadini e politici, dovrebbero convergere sulla necessità del con-

fronto e dell’approfondimento sulla tematica "Autonomia". Noi continueremo ad essere presenti in quanto

fautori storici dell’Idea e indicheremo alla gente i vantaggi che deriveranno dall’essere cittadini piuttosto che

abitanti di una lontana periferia. Vogliamo augurarci che anche i partiti vorranno finalmente rendersi conto

che dovranno svolgere quel ruolo essenziale, che spesso rivendicano, di rappresentanti della volontà popolare,

interpretandola fino in fondo al di là delle convenienze personalistiche e dei calcoli elettorali.

Movimento Treterre

Novembre 2007

La questione relativa all'autonomia delle borgate di

Talsano Lama e San Vito riprende nuovamente vigo-

re grazie al nuovo Movimento coordinato da Pasquale

Musio, già co-fondatore dell'Associazione Treterre,

che ha correttamente ripreso le fila di un discorso

fatalmente interrotto, recuperandone gli elementi giu-

ridici e reimpostando un'appassionata serie di incontri

con la gente per informarla e ridestarla verso l'obietti-

vo autonomistico. Quan-

do nel 2005 noi del Mo-

vimento Treterre incon-

trammo Simone Brizio e

questi si dichiarò dispo-

nibile a trasferire nell'am-

bito del Consiglio Regio-

nale le nostre istanze

autonomistiche, pur man-

tenendo un moderato

ottimismo, eravamo co-

scienti che l'iter non sa-

rebbe stato dei più sem-

plici. All'epoca eravamo

in contatto con gli amici

baresi di Palese-Santo

Spirito, uniti dallo stesso

ideale; a poca distanza da

noi, nella stessa Regione, oggi quei cittadini hanno

avuto finalmente la possibilità di potersi esprimere

nell'ambito di una consultazione referendaria.

Anche sul nostro Territorio appare adesso possibile

realizzare quanto da anni la maggior parte dei cittadi-

ni di Talsano-Lama-San Vito va chiedendo: l'istitu-

zione di un Referendum. Le diecimila persone che nel

2004 sottoscrissero la petizione popolare respinta

dall'allora sindaco Di Bello, sono ancora presenti e

probabilmente pronte a firmare di nuovo. A questo

punto quelle firme hanno una valenza non solo simbo-

lica, ma sostanziale.

Ed anche ciò che spiegavamo anni fa è sempre attua-

le. Ecco l'incipit del discorso di presentazione dell'As-

sociazione Treterre tenuto nel 2001 a Palazzo di Città:

"Nel momento in cui le impietose analisi statistiche

elaborate dalla Stampa specializzata pongono Taranto

agli ultimi posti in tema di vivibilità globale, sorge

spontaneo chiedersi quale ipotetico posto potrebbe

allora occupare il nostro martoriato Territorio laddove

fosse possibile inserirlo "ad partem". Forse al millesi-

mo su mille se si dovesse tener conto dell'assoluta

mancanza o inadeguatezza dei servizi primari (le soli-

te strade non asfaltate, le tanto invocate reti idriche e

fognanti), dell'assenza di progettualità culturale,

dell'apatica indifferenza nell'affrontare tematiche di

sviluppo economico ed occupazionale. Ed invece il

territorio delle

Treterre è di una

ricchezza infinita

che attende solo

di essere svelata

e valorizzata: il

grande patrimo-

nio agricolo di

Talsano si sposa

con l'incanto

delle coste di

Lama e San Vito

sviluppandosi su

un'area estesa per

oltre 60 kmq. Si

tratta della gran-

de "occasione"

che i residenti

dovrebbero co-

gliere per il proprio bene e quello dei propri figli,

quella opportunità che può scaturire solo da una auto-

noma gestione del territorio. Ma non si può parlare di

autonomia amministrativa solo per una porzione di

esso, sarebbe l'ennesimo tentativo destinato al falli-

mento proprio perché privo di una visione più ampia

della realtà esistente, ancora una volta circoscritta ad

interessi che non coincidono con quelli di una popola-

zione "legata" dalle stesse problematiche, dalle mede-

sime aspirazioni ed ormai "collegata" persino urbani-

sticamente in un'unica dimensione.".

Da allora sono trascorsi sette anni… Nel frattempo la

"solita Politica" è riuscita a trascurare le istanze delle

popolazioni residenti nella periferia orientale taranti-

na, ha voluto ignorarne le ambizioni, ne ha negato le

legittime rivendicazioni. Ma, per fortuna, anche nella

solita Politica esistono le eccezioni. Una di queste è

rappresentata dal Presidente della Circoscrizione

Tommy Lucarella, al quale rivolgiamo il nostro since-

ro ringraziamento per aver voluto intercettare i nuovi

stimoli pervenuti dal Movimento di Musio, De Filip-

pis, Lecce e Amorosino, interpretando correttamente

il ruolo istituzionale che riveste e determinando una

serie di iniziative che esprimono il vero senso del fare

politica, e cioè svolgere un servizio in favore della

comunità rappresentata. Lucarella ricorderà ciò che

veniva indicata già anni fa quale base della nostra

rivendicazione autonomistica: "non una mera batta-

glia contro qualcuno, non la solita litania di quello che

non funziona, ma un biso-

gno imprescindibile per

sprigionare nuova linfa in

un contesto che rischia la

sclerotizzazione, una ne-

cessità di voler crescere

culturalmente, un diritto

all'emancipazione". E'

questa, secondo noi del

Movimento Treterre, la

giusta strada, quella che

abbiamo tracciato anni fa,

ma della quale non cono-

sciamo ancora lunghezza ed ostacoli, e che comunque

desideriamo continuare a percorrere, rinnovando l'im-

pegno del passato in nuovi e maggiori interventi fina-

lizzati a far sì che l'esito del referendum renda giusti-

zia al nostro Territorio. Da quel giorno poi, occorre-

ranno ulteriori energie per pianificare la nascita del

Comune delle Treterre, ed auspichiamo che in quel

momento possano esserci i giovani, tanti giovani a

voler raccogliere un testimone intriso di sofferenza e

orgoglio. Rinnoviamo ancora una volta il sostegno

sincero a tutti coloro che generosamente ritornano

oggi a spendersi in favore del comune ideale e con

alcuni dei quali (Pasquale Musio in primis) condivi-

demmo l'indimenticata esperienza che consentì all'As-

sociazione Treterre di essere uno splendido contenito-

re di cuore e pensiero, slancio e ragione, fierezza e

dignità.

Costantino Liaci Leonardo Mongelli e Vito Pascale

Componenti del Direttivo

del MOVIMENTO TRETERRE

VERSO L'AUTONOMIA DELLE TRETERRE DOVE ANDIAMO….

...Le disposizioni della legge regionale n. 26 del

20.10.73 che detta “Norme in materia di

circoscrizioni comunali”,nella parte in cui fanno

riferimento alle frazioni del comune che possono

essere costituite in un comune autonomo,sono

superate dall’art. 15 del Testo Unico delle leggi

sull’ordinamento degli enti locali (D.Lgs. 18 ago-

sto 2000,n. 267) che disciplina il potere regionale

di modificare le circoscrizioni territoriali dei co-

muni,nelle forme previste per l’appunto della leg-

ge regionale e che così recita: “1. A norma degli

articoli 117 e 133 della Costituzione,le regioni

possono modificare le circoscrizioni territoriali

dei comuni sentite le popolazioni interessate,nelle

forme previste dalla legge regionale. Salvo i casi

di fusione tra più comuni non possono essere isti-

tuiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai

10.000 abitanti o la cui costituzione compor-

ti,come conseguenza,che altri comuni scendano

sotto tale limite...

Cosa aggiungere? Il Movimento Treterre si "apre" ulteriormente al dialogo in funzio-

ne di un obiettivo che può essere raggiunto solo con la partecipazione di tutte le for-

ze in campo. A questo punto aspettiamo che anche i politici si esprimano: sarebbe

corretto che i vari consiglieri di Circoscrizione e comunali dichiarassero apertamente

il proprio orientamento all'Autonomia e così dovrebbero fare le Parti sociali

(commercianti, imprenditori, associazioni...). Ed il successivo compattamento potreb-

be seriamente accelerare le procedure intese a realizzare il Referendum.

VUOI ESSERE PROTAGONISTA DEL

CAMBIAMENTO? AMI IL

TUO TERRITORIO? SEI DISPOSTO A

LAVORARE PER L’AUTONOMIA E

PER IL FUTURO DI TALSANO-

LAMA-SAN VITO?

SCRIVI A:

[email protected]

OPPURE TELEFONA A:

…………………………….

ISCRIVITI AL COMITATO

DELLE TRETERRE

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DOV’ERAVAMO RIMASTI....

Al Sindaco del

Comune di Taranto

e, per conoscenza: Al

Presidente della Regione

Puglia

Ai Signori Consiglieri

della Regione Puglia

Ai Presidenti delle Circo-

scrizioni

di San Vito-Lama-Carelli

e Talsano-Palumbo-San

Donato

Ai Consiglieri Tutti del

Comune di Taranto e del-

la IX e X Circoscrizione

Ai Signori Componenti la

Giunta del Comune di

Taranto

Al Difensore Civico del

Comune di Taranto Taranto, 18 febbraio 2004

OGGETTO: RICHIE-

STA DI ISTITUZIONE

REFERENDUM AI

SENSI DELL’ART. 8

DEL T.U. DELLE LEG-

GI

SULL’ORDINAMENT

O DEGLI ENTI LOCA-

LI D.L. N. 267 DEL

18.8.2000 E DEGLI

ART. 46-51-52-53 DEL-

LO STATUTO DEL

COMUNE DI TARAN-

TO

L’ASSOCIAZIONE

TRETERRE

PREMESSO

che la Costituzione Italia-

na sancisce il principio

delle Autonomie Locali e

che, di conseguenza, il

Parlamento Italiano si è

dotato di Leggi che con-

sentono la realizzazione

delle stesse;

che in attuazione di tale

principio, la Regione Pu-

glia ha approvato la L.r. n.

26/1986 e lo Stato Italiano

la Legge n. 142/1990 e il

successivo D.l. n.

267/2000;

CONSIDERATO

che la L.r. n. 26/1986 e il

D.l. n. 267/2000, nel riba-

dire il principio delle Au-

tonomie Locali, incorag-

giano i processi autonomi-

stici;

CONSTATATO

che i Territori riuniti di

Talsano-Lama-San Vito

hanno radici storiche che

li identificano quali agglo-

merati urbani a sé stanti:

viene riportata al 1400

circa la nascita del primo

nucleo urbano sorto nella

zona e che prendeva il

nome di Talassano, quindi

Tazzano per poi divenire

l’attuale Talsano; il primo

abitato di Lama veniva

costituito oltre un secolo

fa da alcune famiglie pro-

venienti da Talsano, così

come San Vito affonda le

sue origini in epoca remo-

ta;

sono geograficamente

distanti dal capoluogo e

separate da esso; non esi-

ste contiguità urbanistica

fra Taranto e le suddette

zone mentre queste si so-

no progressivamente riu-

nite formando un unico e

compatto agglomerato

cittadino; la stessa popola-

zione, come dimostrano le

migliaia di sottoscrittori

della petizione, è titolare

di una propria Identità

sociale e culturale ed ha

acquisito gli usi e le tradi-

zioni secolari radicate sul

Territorio;

si caratterizzano per una

vastità di superficie (circa

60 kmq) e di popolazione

residente (circa 47mila

abitanti) che sono riferibi-

li più ad una Città che non

ad un Quartiere; pertanto

necessitano di interventi

amministrativi di carattere

continuativo ed ordinario

(raccolta rifiuti, ordine

pubblico, viabilità, sanità,

servizi primari, un apposi-

to piano regolatore) e non

di sporadici interventi

straordinari così come

avviene da decenni:

hanno vissuto (è il caso di

Talsano) ripetuti tentativi

di autonomia; già nel lon-

tano 1914 l’allora sindaco

di Taranto, Francesco

Troilo, mentre auspicava

l’autonomia della Borgata

di Crispiano, faceva riferi-

mento alle altre due im-

portanti Borgate: Statte

(che si è resa indipendente

dieci anni fa) e Talsano,

che da Antica Borgata

divenne Frazione e poi

Quartiere;

si sviluppano sopra un

territorio che offre la bel-

lezza delle sue coste e del

mare integrata con la mae-

stosità di un entroterra

agricolo; tale territorio ha

caratteristiche proprie

morfologiche che lo iden-

tificano quale struttura

indipendente dal resto del

territorio comunale;

sono caratterizzati da for-

me di economia ricondu-

cibili alle suddette risorse

dei territori e relative ad

attività artigianali e com-

merciali che però necessi-

tano di nuovi impulsi e di

progettualità dedicata alla

loro valorizzazione; il

settore turistico, in parti-

colare modo, se supporta-

to da azioni amministrati-

ve espresse da un autogo-

verno del territorio, può

rappresentare una delle

migliori potenzialità eco-

nomiche in grado di offri-

re occupazione e svilup-

po;

vengono scelti da molti

cittadini quale nuova resi-

denza, attratti da una serie

di aspettative (clima mi-

gliore di quello cittadino

ed assenza di inquinamen-

to ambientale) che non

trovano corrispondenza

nella qualità globale dei

servizi erogati; l’aumento

demografico progressivo

degli ultimi venti anni

necessita di una forma di

autogoverno identificabile

solo con la nascita di un

Comune autonomo;

contribuiscono con un

livello di somme pagate

come tributi, imposte e

tasse, che viene assorbito

dal resto della città di Ta-

ranto e non reinvestito

proporzionalmente in be-

neficio dei residenti di

Talsano, Lama e San Vi-

to; le masse tributarie ver-

sate renderebbero autosuf-

ficiente il nuovo Comune

sia in termini di Spesa

Corrente che di nuovi In-

vestimenti;

consentirebbero il raffor-

zamento delle economie e

dell’amministrazione di

entrambe le aree territo-

riali, concedendo migliore

pianificazione al Comune

di Taranto e opportunità

di crescita globale per

Talsano-Lama-San Vito,

oltre ad interessanti svi-

luppi di programmazioni

sinergiche;

RILEVATO

che i caratteri distintivi

del Territorio ricadente

nelle due attuali Circoscri-

zioni di Talsano-Palumbo-

San Donato e San Vito-

Lama-Carelli, per storia,

cultura, tradizioni e voca-

zioni territoriali richiedo-

no soluzioni specifiche e

diverse da quelle della

Città di Taranto;

che le suddette Circoscri-

zioni, non disponendo di

un governo locale per la

tutela degli interessi gene-

rali dei Cittadini che le

abitano, non possono

svolgere funzioni attinenti

lo sviluppo socio-

economico delle stesse;

il disagio in cui versano le

dette Circoscrizioni per la

mancanza di una pro-

grammazione del territo-

rio sulla base delle sue

peculiari vocazioni;

la già dichiarata volontà

dell’attuale Amministra-

zione del Comune di Ta-

ranto di procedere alla

riunificazione in una uni-

ca Circoscrizione delle

dette Circoscrizioni di

Talsano-Palumbo-San

Donato e San Vito-Lama-

Carelli;

SOSTIENE

che, con la istituzione del

detto Territorio, provviso-

riamente denominato

“Talsano-Lama-San Vito”

o delle “Treterre”, in Co-

mune Autonomo, si possa

effettivamente determina-

re una politica di solidale

e più diretta partecipazio-

ne di tutti i Cittadini ai

problemi della Comunità

per porre in essere fattori

di progresso civile e so-

ciale;

E PERTANTO

CHIEDE

CHE LE AUTORITA’

COMPETENTI, E QUIN-

DI IL SINDACO ED I

SIGNORI COMPONENTI

IL CONSIGLIO

COMUNALE DI TA-

RANTO, SI ADOPERI-

NO PER PROMUOVE-

RE UN REFERENDUM

POPOLARE AL QUALE

VENGANO CHIAMATI

A PRONUNCIARSI I

CITTADINI RESIDENTI

SUL TERRITORIO CHE

DELIMITA ATTUAL-

MENTE LE CIRCO-

SCRIZIONI DI TALSA-

NO-PALUMBO-SAN

DONATO E SAN VITO-

LAMA-CARELLI AL

FINE DI PROPORRE

LA COSTITUZIONE DI

UN NUOVO COMUNE

PROVVISORIAMENTE

DENOMINATO

“TALSANO-LAMA-SAN

VITO” DISTACCATO

DAL COMUNE DI TA-

RANTO, CON UNA

PROPRIA AUTONOMIA

STATUTARIA-

POLITICO-

AMMINISTRATIVA, ED

IDENTIFICATO CON

GLI ATTUALI TERRI-

TORI RIUNITI DELLE

CIRCOSCRIZIONI DI

TALSANO-PALUMBO-

SAN DONATO E SAN

VITO-LAMA-CARELLI

SU TALE PROPOSTA

CI DICHIARIAMO FIN

D’ORA FAVOREVOLI

Taranto, 18 febbraio

2004

Primo Firmatario della

Petizione

COSTANTINO LIACI

Seguono inoltre 9.723

firme depositate in origi-

nale e rilegate in n. 8

fascicoli (contraddistinti

dal n. 1 al n. 8) con pagi-

ne numerate progressi-

vamente dalla numero

100 alla numero 2455

QUESTA E’ LA LETTERA CHE, IL 18 FEBBRAIO 2004,

ACCOMPAGNAVA LE DIECIMILA FIRME CONSEGNA-

TE ALL’EX SINDACO DI BELLO. DOPO DUE MESI

ALL’ASSOCIAZIONE TRETERRE VENIVANO RESTI-

TUITI I PACCHI CON LE FIRME MOTIVANDO IL RI-

FIUTO CON LA “MANCANZA DI COMPETENZA” DEL

CONSIGLIO COMUNALE DI TARANTO.

Page 4: Numero zero Editoriale · 2013-10-27 · mo che il Presidente legge questo giornale, e quindi avrà fatto tesoro anche del nostro suggerimento teso a mettere fine all'assurdo traffico

Costituzione della Repubblica

Italiana Art. 133.

Il mutamento delle circoscrizioni provin-ciali e la istituzione di nuove Province

nell'ambito di una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziative dei Comuni, sentita la stessa Regione.

La Regione, sentite le popolazioni inte-

ressate, può con sue leggi istituire nel

proprio territorio nuovi comuni e modifi-

care le loro circoscrizioni e denomina-

zioni.

Autonomia dei comuni vuol dire gestione e

responsabilità, vuol dire integrare le carat-

teristiche ambientali individuali e collettive,

riducendo la distanza tra il luogo delle deci-

sioni e il cittadino che deve usufruirne. Ogni

comune d'Italia ha la sua realtà geografica,

sociale, naturale strettamente connessa alla

collettività di chi lo abita.

4 anni fa...