numero zero editoriale · 2013-10-27 · mo che il presidente legge questo giornale, e quindi avrà...
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Grandiosi progetti: strada
per Taranto a quattro cor-
sie, autostrada da Punta
Penna a Viale Kennedy.
Mentre qualcuno ritiene
che si debba volare alto,
Talsano continua a regi-
strare la propria agonia in
termini di ordinaria vivibi-
lità. E' sufficiente ricorda-
re che Viale Europa è
segnata dalle strisce blu
ma rimane un campo di
patate, privo di asfalto
addirittura in corrispon-
denza di una delle fermate
dei pullman, che le buche
tra poco saranno talmente
tante che automaticamente
livelleranno in basso le
sedi stradali, che i marcia-
piedi sono cosparsi di
erbacce alte un metro, che
non esiste un piano di
pulizia urbana, che i terre-
ni non recintati ospitano
discariche a cielo aperto,
che ancora manca in molte
zone la rete fognante e
quella idrica... Cos'altro
aggiungere a quello che
appare un bollettino pro-
veniente dalle provincie
più arretrate del terzo
mondo? Nessuno eviden-
temente riesce a tutelare il
nostro territorio in quanto
la politica tende sempre
più ad occuparsi dei propri
apparati e uomini piuttosto
che rappresentare il disa-
gio di una collettività e
fornirne le soluzioni. Ed
allora lanciamo una pro-
posta (in attesa del Refe-
rendum): prepariamo una
Organizzazione che, estra-
neandosi dai partiti, con-
duca i rappresentanti di
Talsano e delle Treterre ad
assumere significativa-
mente un ruolo nell'ambito
del Comune di Taranto.
Pensate, si potrebbe diven-
tare il primo partito (o
chiamatelo Movimento, o
Lista civica, o come prefe-
rite...) della città jonica.
Diciamo che prenderem-
mo a modello quanto la
Lega Padana è riuscita a
fare finora e sopratutto
nell'ultima tornata eletto-
rale: entrare nel Governo,
prestare giuramento alla
Repubblica Italiana e so-
gnare l'indipendenza men-
tre si attua il federalismo
fiscale. Pensateci: Treterre
conta 47mila abitanti,
36mila votanti, con circa
25mila voti utili si posi-
zionerebbe probabilmente
come prima lista a livello
comunale (alla faccia dei
partiti). Ed a quel punto
l'Autonomia...
Antonio Ticcalis
Editoriale
VIABILITA': EVITIAMO I DOPPI SENSI...(di marcia)
Complimenti a Tommy
Lucarella, Presidente della
nostra Circo-
scrizione,
che ha colto
uno dei pro-
blemi più
datati che
attanagliano
Talsano. Da
queste pagi-
ne formulia-
mo critiche
quando lo
riteniamo necessario, ma
anche elogi quando rile-
viamo che la macchina
amministrativa comincia a
funzionare. Siamo peraltro
soddisfatti perchè sappia-
mo che il Presidente legge
questo giornale, e quindi
avrà fatto tesoro anche del
nostro suggerimento teso a
mettere fine all'assurdo
traffico in doppio senso
dei bus cittadini sul Corso
Vittorio Emanuele. Grazie
Tommy! PS: peccato non
essere Comune, ci sarem-
mo evitati il fastidio di
"rimettere agli organi su-
periori" (leggasi Taranto)
quelle che sono le nostre
decisioni sul nostro terri-
torio...
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Numero zero
Maggio 2008
1. Perché le magnifiche Coste di Lama, il suggestivo Litorale di
San Vito e la superba Campagna di Talsano si integrano in un
unico ricco ed incantevole Territorio.
2. Perché storicamente sono state Frazioni distaccate da Taranto
con propri usi, costumi, tradizioni e dialetti.
3. Perché viviamo gli stessi disagi e puntiamo all’identico concetto
di vivibilità sociale.
4. Perché Talsano Lama e San Vito “insieme” hanno le potenzialità
per sviluppare una economia ricca e diversificata.
5. Perché i nostri Giovani possano crescere e realizzarsi
nell’ambito delle grandi risorse che il nostro territorio riunito
mette loro a disposizione.
6. Perché si reinvestano sul nostro Territorio tutte le somme che
paghiamo per tasse, oneri e tributi vari.
7. Per conquistare una Dignità sociale e culturale superando lo
status di “periferia degradata”.
8. Perché vogliamo che i nostri futuri Amministratori possano de-
dicarsi “centralmente” al nostro Territorio.
9. Perché vogliamo cogliere le occasioni di crescita economica che
solo un “Comune” autonomo può ottenere.
10. Perché il nostro nuovo Comune può essere di stimolo e di sup-
porto per la stessa città di Taranto.
Talsano-Lama-SanVito: 10 motivi per crederci:
Sommario:
Verso l’Autonomia
Il testo della petizione del 18.2.2004
Cosa dicono le Leggi
Treterre Provincia di Taranto
"La nostra Comunità è un
non popolo, in quanto altri decidono per
noi… Siamo maturi per
passare dalla condizione di
sudditi a quella di cittadini liberi".
(Pino Mastromarino)
Non abbiamo mai smesso di crederci
Sono trascorsi alcuni anni da quando l’associazione Treterre promosse la questione "Autonomia" per le borga-
te di Talsano, Lama e San Vito. Tutti ricorderanno la petizione delle diecimila firme presentata all'allora Sin-
daco di Taranto Rossana Di Bello e rigettata da questi con l’ausilio del Difensore Civico Mario Guadagnolo, il
quale argomentava che la competenza non era di pertinenza del consiglio comunale bensì dell’istituzione Re-
gione. A nulla valsero le nostre insistenze supportate da quanto prevedeva il testo unico sulle autonomie loca-
li. Fu triste considerare che le figure istituzionali ed i partiti politici non percepirono il dovere di servire la
gente, accompagnandola nella richiesta referendaria; anzi, trionfarono la negazione dei diritti e una palpabile
volontà di annullare coloro che legittimamente intendevano esercitarli.
Oggi accade che la nostra battaglia trovi finalmente l’approdo giusto nell’ambito del Consiglio Regionale,
dove è in atto una proposta di legge che dovrebbe portare la popolazione delle nostre borgate a dichiararsi sul
merito dell’autonomia delle stesse. Il consiglio comunale dovrà esprimersi, ma il parere che esprimerà "non
sarà vincolante". Ciò in virtù della recente modifica apportata all’art. 2 della legge 26/1973.
Siamo pertanto nel momento in cui tutti, cittadini e politici, dovrebbero convergere sulla necessità del con-
fronto e dell’approfondimento sulla tematica "Autonomia". Noi continueremo ad essere presenti in quanto
fautori storici dell’Idea e indicheremo alla gente i vantaggi che deriveranno dall’essere cittadini piuttosto che
abitanti di una lontana periferia. Vogliamo augurarci che anche i partiti vorranno finalmente rendersi conto
che dovranno svolgere quel ruolo essenziale, che spesso rivendicano, di rappresentanti della volontà popolare,
interpretandola fino in fondo al di là delle convenienze personalistiche e dei calcoli elettorali.
Movimento Treterre
Novembre 2007
La questione relativa all'autonomia delle borgate di
Talsano Lama e San Vito riprende nuovamente vigo-
re grazie al nuovo Movimento coordinato da Pasquale
Musio, già co-fondatore dell'Associazione Treterre,
che ha correttamente ripreso le fila di un discorso
fatalmente interrotto, recuperandone gli elementi giu-
ridici e reimpostando un'appassionata serie di incontri
con la gente per informarla e ridestarla verso l'obietti-
vo autonomistico. Quan-
do nel 2005 noi del Mo-
vimento Treterre incon-
trammo Simone Brizio e
questi si dichiarò dispo-
nibile a trasferire nell'am-
bito del Consiglio Regio-
nale le nostre istanze
autonomistiche, pur man-
tenendo un moderato
ottimismo, eravamo co-
scienti che l'iter non sa-
rebbe stato dei più sem-
plici. All'epoca eravamo
in contatto con gli amici
baresi di Palese-Santo
Spirito, uniti dallo stesso
ideale; a poca distanza da
noi, nella stessa Regione, oggi quei cittadini hanno
avuto finalmente la possibilità di potersi esprimere
nell'ambito di una consultazione referendaria.
Anche sul nostro Territorio appare adesso possibile
realizzare quanto da anni la maggior parte dei cittadi-
ni di Talsano-Lama-San Vito va chiedendo: l'istitu-
zione di un Referendum. Le diecimila persone che nel
2004 sottoscrissero la petizione popolare respinta
dall'allora sindaco Di Bello, sono ancora presenti e
probabilmente pronte a firmare di nuovo. A questo
punto quelle firme hanno una valenza non solo simbo-
lica, ma sostanziale.
Ed anche ciò che spiegavamo anni fa è sempre attua-
le. Ecco l'incipit del discorso di presentazione dell'As-
sociazione Treterre tenuto nel 2001 a Palazzo di Città:
"Nel momento in cui le impietose analisi statistiche
elaborate dalla Stampa specializzata pongono Taranto
agli ultimi posti in tema di vivibilità globale, sorge
spontaneo chiedersi quale ipotetico posto potrebbe
allora occupare il nostro martoriato Territorio laddove
fosse possibile inserirlo "ad partem". Forse al millesi-
mo su mille se si dovesse tener conto dell'assoluta
mancanza o inadeguatezza dei servizi primari (le soli-
te strade non asfaltate, le tanto invocate reti idriche e
fognanti), dell'assenza di progettualità culturale,
dell'apatica indifferenza nell'affrontare tematiche di
sviluppo economico ed occupazionale. Ed invece il
territorio delle
Treterre è di una
ricchezza infinita
che attende solo
di essere svelata
e valorizzata: il
grande patrimo-
nio agricolo di
Talsano si sposa
con l'incanto
delle coste di
Lama e San Vito
sviluppandosi su
un'area estesa per
oltre 60 kmq. Si
tratta della gran-
de "occasione"
che i residenti
dovrebbero co-
gliere per il proprio bene e quello dei propri figli,
quella opportunità che può scaturire solo da una auto-
noma gestione del territorio. Ma non si può parlare di
autonomia amministrativa solo per una porzione di
esso, sarebbe l'ennesimo tentativo destinato al falli-
mento proprio perché privo di una visione più ampia
della realtà esistente, ancora una volta circoscritta ad
interessi che non coincidono con quelli di una popola-
zione "legata" dalle stesse problematiche, dalle mede-
sime aspirazioni ed ormai "collegata" persino urbani-
sticamente in un'unica dimensione.".
Da allora sono trascorsi sette anni… Nel frattempo la
"solita Politica" è riuscita a trascurare le istanze delle
popolazioni residenti nella periferia orientale taranti-
na, ha voluto ignorarne le ambizioni, ne ha negato le
legittime rivendicazioni. Ma, per fortuna, anche nella
solita Politica esistono le eccezioni. Una di queste è
rappresentata dal Presidente della Circoscrizione
Tommy Lucarella, al quale rivolgiamo il nostro since-
ro ringraziamento per aver voluto intercettare i nuovi
stimoli pervenuti dal Movimento di Musio, De Filip-
pis, Lecce e Amorosino, interpretando correttamente
il ruolo istituzionale che riveste e determinando una
serie di iniziative che esprimono il vero senso del fare
politica, e cioè svolgere un servizio in favore della
comunità rappresentata. Lucarella ricorderà ciò che
veniva indicata già anni fa quale base della nostra
rivendicazione autonomistica: "non una mera batta-
glia contro qualcuno, non la solita litania di quello che
non funziona, ma un biso-
gno imprescindibile per
sprigionare nuova linfa in
un contesto che rischia la
sclerotizzazione, una ne-
cessità di voler crescere
culturalmente, un diritto
all'emancipazione". E'
questa, secondo noi del
Movimento Treterre, la
giusta strada, quella che
abbiamo tracciato anni fa,
ma della quale non cono-
sciamo ancora lunghezza ed ostacoli, e che comunque
desideriamo continuare a percorrere, rinnovando l'im-
pegno del passato in nuovi e maggiori interventi fina-
lizzati a far sì che l'esito del referendum renda giusti-
zia al nostro Territorio. Da quel giorno poi, occorre-
ranno ulteriori energie per pianificare la nascita del
Comune delle Treterre, ed auspichiamo che in quel
momento possano esserci i giovani, tanti giovani a
voler raccogliere un testimone intriso di sofferenza e
orgoglio. Rinnoviamo ancora una volta il sostegno
sincero a tutti coloro che generosamente ritornano
oggi a spendersi in favore del comune ideale e con
alcuni dei quali (Pasquale Musio in primis) condivi-
demmo l'indimenticata esperienza che consentì all'As-
sociazione Treterre di essere uno splendido contenito-
re di cuore e pensiero, slancio e ragione, fierezza e
dignità.
Costantino Liaci Leonardo Mongelli e Vito Pascale
Componenti del Direttivo
del MOVIMENTO TRETERRE
VERSO L'AUTONOMIA DELLE TRETERRE DOVE ANDIAMO….
...Le disposizioni della legge regionale n. 26 del
20.10.73 che detta “Norme in materia di
circoscrizioni comunali”,nella parte in cui fanno
riferimento alle frazioni del comune che possono
essere costituite in un comune autonomo,sono
superate dall’art. 15 del Testo Unico delle leggi
sull’ordinamento degli enti locali (D.Lgs. 18 ago-
sto 2000,n. 267) che disciplina il potere regionale
di modificare le circoscrizioni territoriali dei co-
muni,nelle forme previste per l’appunto della leg-
ge regionale e che così recita: “1. A norma degli
articoli 117 e 133 della Costituzione,le regioni
possono modificare le circoscrizioni territoriali
dei comuni sentite le popolazioni interessate,nelle
forme previste dalla legge regionale. Salvo i casi
di fusione tra più comuni non possono essere isti-
tuiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai
10.000 abitanti o la cui costituzione compor-
ti,come conseguenza,che altri comuni scendano
sotto tale limite...
Cosa aggiungere? Il Movimento Treterre si "apre" ulteriormente al dialogo in funzio-
ne di un obiettivo che può essere raggiunto solo con la partecipazione di tutte le for-
ze in campo. A questo punto aspettiamo che anche i politici si esprimano: sarebbe
corretto che i vari consiglieri di Circoscrizione e comunali dichiarassero apertamente
il proprio orientamento all'Autonomia e così dovrebbero fare le Parti sociali
(commercianti, imprenditori, associazioni...). Ed il successivo compattamento potreb-
be seriamente accelerare le procedure intese a realizzare il Referendum.
VUOI ESSERE PROTAGONISTA DEL
CAMBIAMENTO? AMI IL
TUO TERRITORIO? SEI DISPOSTO A
LAVORARE PER L’AUTONOMIA E
PER IL FUTURO DI TALSANO-
LAMA-SAN VITO?
SCRIVI A:
OPPURE TELEFONA A:
…………………………….
ISCRIVITI AL COMITATO
DELLE TRETERRE
DOV’ERAVAMO RIMASTI....
Al Sindaco del
Comune di Taranto
e, per conoscenza: Al
Presidente della Regione
Puglia
Ai Signori Consiglieri
della Regione Puglia
Ai Presidenti delle Circo-
scrizioni
di San Vito-Lama-Carelli
e Talsano-Palumbo-San
Donato
Ai Consiglieri Tutti del
Comune di Taranto e del-
la IX e X Circoscrizione
Ai Signori Componenti la
Giunta del Comune di
Taranto
Al Difensore Civico del
Comune di Taranto Taranto, 18 febbraio 2004
OGGETTO: RICHIE-
STA DI ISTITUZIONE
REFERENDUM AI
SENSI DELL’ART. 8
DEL T.U. DELLE LEG-
GI
SULL’ORDINAMENT
O DEGLI ENTI LOCA-
LI D.L. N. 267 DEL
18.8.2000 E DEGLI
ART. 46-51-52-53 DEL-
LO STATUTO DEL
COMUNE DI TARAN-
TO
L’ASSOCIAZIONE
TRETERRE
PREMESSO
che la Costituzione Italia-
na sancisce il principio
delle Autonomie Locali e
che, di conseguenza, il
Parlamento Italiano si è
dotato di Leggi che con-
sentono la realizzazione
delle stesse;
che in attuazione di tale
principio, la Regione Pu-
glia ha approvato la L.r. n.
26/1986 e lo Stato Italiano
la Legge n. 142/1990 e il
successivo D.l. n.
267/2000;
CONSIDERATO
che la L.r. n. 26/1986 e il
D.l. n. 267/2000, nel riba-
dire il principio delle Au-
tonomie Locali, incorag-
giano i processi autonomi-
stici;
CONSTATATO
che i Territori riuniti di
Talsano-Lama-San Vito
hanno radici storiche che
li identificano quali agglo-
merati urbani a sé stanti:
viene riportata al 1400
circa la nascita del primo
nucleo urbano sorto nella
zona e che prendeva il
nome di Talassano, quindi
Tazzano per poi divenire
l’attuale Talsano; il primo
abitato di Lama veniva
costituito oltre un secolo
fa da alcune famiglie pro-
venienti da Talsano, così
come San Vito affonda le
sue origini in epoca remo-
ta;
sono geograficamente
distanti dal capoluogo e
separate da esso; non esi-
ste contiguità urbanistica
fra Taranto e le suddette
zone mentre queste si so-
no progressivamente riu-
nite formando un unico e
compatto agglomerato
cittadino; la stessa popola-
zione, come dimostrano le
migliaia di sottoscrittori
della petizione, è titolare
di una propria Identità
sociale e culturale ed ha
acquisito gli usi e le tradi-
zioni secolari radicate sul
Territorio;
si caratterizzano per una
vastità di superficie (circa
60 kmq) e di popolazione
residente (circa 47mila
abitanti) che sono riferibi-
li più ad una Città che non
ad un Quartiere; pertanto
necessitano di interventi
amministrativi di carattere
continuativo ed ordinario
(raccolta rifiuti, ordine
pubblico, viabilità, sanità,
servizi primari, un apposi-
to piano regolatore) e non
di sporadici interventi
straordinari così come
avviene da decenni:
hanno vissuto (è il caso di
Talsano) ripetuti tentativi
di autonomia; già nel lon-
tano 1914 l’allora sindaco
di Taranto, Francesco
Troilo, mentre auspicava
l’autonomia della Borgata
di Crispiano, faceva riferi-
mento alle altre due im-
portanti Borgate: Statte
(che si è resa indipendente
dieci anni fa) e Talsano,
che da Antica Borgata
divenne Frazione e poi
Quartiere;
si sviluppano sopra un
territorio che offre la bel-
lezza delle sue coste e del
mare integrata con la mae-
stosità di un entroterra
agricolo; tale territorio ha
caratteristiche proprie
morfologiche che lo iden-
tificano quale struttura
indipendente dal resto del
territorio comunale;
sono caratterizzati da for-
me di economia ricondu-
cibili alle suddette risorse
dei territori e relative ad
attività artigianali e com-
merciali che però necessi-
tano di nuovi impulsi e di
progettualità dedicata alla
loro valorizzazione; il
settore turistico, in parti-
colare modo, se supporta-
to da azioni amministrati-
ve espresse da un autogo-
verno del territorio, può
rappresentare una delle
migliori potenzialità eco-
nomiche in grado di offri-
re occupazione e svilup-
po;
vengono scelti da molti
cittadini quale nuova resi-
denza, attratti da una serie
di aspettative (clima mi-
gliore di quello cittadino
ed assenza di inquinamen-
to ambientale) che non
trovano corrispondenza
nella qualità globale dei
servizi erogati; l’aumento
demografico progressivo
degli ultimi venti anni
necessita di una forma di
autogoverno identificabile
solo con la nascita di un
Comune autonomo;
contribuiscono con un
livello di somme pagate
come tributi, imposte e
tasse, che viene assorbito
dal resto della città di Ta-
ranto e non reinvestito
proporzionalmente in be-
neficio dei residenti di
Talsano, Lama e San Vi-
to; le masse tributarie ver-
sate renderebbero autosuf-
ficiente il nuovo Comune
sia in termini di Spesa
Corrente che di nuovi In-
vestimenti;
consentirebbero il raffor-
zamento delle economie e
dell’amministrazione di
entrambe le aree territo-
riali, concedendo migliore
pianificazione al Comune
di Taranto e opportunità
di crescita globale per
Talsano-Lama-San Vito,
oltre ad interessanti svi-
luppi di programmazioni
sinergiche;
RILEVATO
che i caratteri distintivi
del Territorio ricadente
nelle due attuali Circoscri-
zioni di Talsano-Palumbo-
San Donato e San Vito-
Lama-Carelli, per storia,
cultura, tradizioni e voca-
zioni territoriali richiedo-
no soluzioni specifiche e
diverse da quelle della
Città di Taranto;
che le suddette Circoscri-
zioni, non disponendo di
un governo locale per la
tutela degli interessi gene-
rali dei Cittadini che le
abitano, non possono
svolgere funzioni attinenti
lo sviluppo socio-
economico delle stesse;
il disagio in cui versano le
dette Circoscrizioni per la
mancanza di una pro-
grammazione del territo-
rio sulla base delle sue
peculiari vocazioni;
la già dichiarata volontà
dell’attuale Amministra-
zione del Comune di Ta-
ranto di procedere alla
riunificazione in una uni-
ca Circoscrizione delle
dette Circoscrizioni di
Talsano-Palumbo-San
Donato e San Vito-Lama-
Carelli;
SOSTIENE
che, con la istituzione del
detto Territorio, provviso-
riamente denominato
“Talsano-Lama-San Vito”
o delle “Treterre”, in Co-
mune Autonomo, si possa
effettivamente determina-
re una politica di solidale
e più diretta partecipazio-
ne di tutti i Cittadini ai
problemi della Comunità
per porre in essere fattori
di progresso civile e so-
ciale;
E PERTANTO
CHIEDE
CHE LE AUTORITA’
COMPETENTI, E QUIN-
DI IL SINDACO ED I
SIGNORI COMPONENTI
IL CONSIGLIO
COMUNALE DI TA-
RANTO, SI ADOPERI-
NO PER PROMUOVE-
RE UN REFERENDUM
POPOLARE AL QUALE
VENGANO CHIAMATI
A PRONUNCIARSI I
CITTADINI RESIDENTI
SUL TERRITORIO CHE
DELIMITA ATTUAL-
MENTE LE CIRCO-
SCRIZIONI DI TALSA-
NO-PALUMBO-SAN
DONATO E SAN VITO-
LAMA-CARELLI AL
FINE DI PROPORRE
LA COSTITUZIONE DI
UN NUOVO COMUNE
PROVVISORIAMENTE
DENOMINATO
“TALSANO-LAMA-SAN
VITO” DISTACCATO
DAL COMUNE DI TA-
RANTO, CON UNA
PROPRIA AUTONOMIA
STATUTARIA-
POLITICO-
AMMINISTRATIVA, ED
IDENTIFICATO CON
GLI ATTUALI TERRI-
TORI RIUNITI DELLE
CIRCOSCRIZIONI DI
TALSANO-PALUMBO-
SAN DONATO E SAN
VITO-LAMA-CARELLI
SU TALE PROPOSTA
CI DICHIARIAMO FIN
D’ORA FAVOREVOLI
Taranto, 18 febbraio
2004
Primo Firmatario della
Petizione
COSTANTINO LIACI
Seguono inoltre 9.723
firme depositate in origi-
nale e rilegate in n. 8
fascicoli (contraddistinti
dal n. 1 al n. 8) con pagi-
ne numerate progressi-
vamente dalla numero
100 alla numero 2455
QUESTA E’ LA LETTERA CHE, IL 18 FEBBRAIO 2004,
ACCOMPAGNAVA LE DIECIMILA FIRME CONSEGNA-
TE ALL’EX SINDACO DI BELLO. DOPO DUE MESI
ALL’ASSOCIAZIONE TRETERRE VENIVANO RESTI-
TUITI I PACCHI CON LE FIRME MOTIVANDO IL RI-
FIUTO CON LA “MANCANZA DI COMPETENZA” DEL
CONSIGLIO COMUNALE DI TARANTO.
Costituzione della Repubblica
Italiana Art. 133.
Il mutamento delle circoscrizioni provin-ciali e la istituzione di nuove Province
nell'ambito di una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziative dei Comuni, sentita la stessa Regione.
La Regione, sentite le popolazioni inte-
ressate, può con sue leggi istituire nel
proprio territorio nuovi comuni e modifi-
care le loro circoscrizioni e denomina-
zioni.
Autonomia dei comuni vuol dire gestione e
responsabilità, vuol dire integrare le carat-
teristiche ambientali individuali e collettive,
riducendo la distanza tra il luogo delle deci-
sioni e il cittadino che deve usufruirne. Ogni
comune d'Italia ha la sua realtà geografica,
sociale, naturale strettamente connessa alla
collettività di chi lo abita.
4 anni fa...