o– · 2020-01-24 · per i nostri docenti cresce la possibilità di rapportarsi con docenti di...
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LETTERA APERTA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Ai docenti Al personale ATA
Agli studenti ed alle loro famiglie
Sono molto onorata di essere il Dirigente Scolastico dell'IIS “Apicio-Colonna Gatti”, un Istitu-
to nato il 1 settembre 2019 dall'aggregazione dell'Istituto professionale "Colonna Gatti" all'
IPSSEOA "M. Gavio Apicio". E' un grande polo professionale con importanti indirizzi:
Industria e artigianato per il Made in Italy - Moda;
Servizi commerciali;
Servizi commerciali per la comunicazione visiva e pubblicitaria;
Enogastronomia e ospitalità alberghiera;
Servizi per la sanità e l’assistenza sociale.
Possiamo fare nostra la definizione di “sinergia” data da Aristotele: “Il tutto è maggiore
della somma delle sue parti”. Insieme possiamo fare molto e siamo già avviati su questa
strada.
Per i nostri studenti si aprono grandi opportunità di confronto e di crescita umana e cultu-
rale.
Per i nostri docenti cresce la possibilità di rapportarsi con docenti di nuove discipline, di
insegnare in nuovi indirizzi di studio, di allargare i propri orizzonti.
Per il personale ATA cresce sicuramente l'impegno per la gestione di un così imponente
Istituto con quattro sedi, 1300 studenti e con più di 250 persone tra docenti ed ATA, ma al
tempo stesso crescono le occasioni di crescita professionale ed umana nel confronto continuo
con realtà variegate e stimolanti. Per me il contesto è molto sfidante e stimolante, per cui
vivo con entusiasmo quest'esperienza che mi sta dando molto sul piano umano e professio-
nale.
Ad maiora semper! Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Maria Rosaria Villani
Istituto d’Istruzione superiore
“Apicio– Colonna Gatti”
XI Coffee Competition Pagina 2
Photo Maratona Pagina 5
Donna, chi sei? Pagina 7
Un calcio alla diversità Pagina 10
L’angolo della poesia Pagine 11-12
All’inseguimento della bellezza Pagina 13
Pensieri e parole per l’anno che sarà Pagina 15
Cultura e tradizioni dal mondo Pagine 16–19
La favola emotiva Pagine 20-21
Sommario:
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1
ann
o 20
19–
2020
Responsabile :
Prof.ssa M. D’Onofrio
E-mail della redazione:
tor; terza posizione per Giulia
Di Tullio (Ceccano, Frosinone)
con l’esposizione in lingua in-
glese che le è valsa un kit di
tazzine
Cubaca-
fè.
Nella se-
zione
“Latte
Art” ha
trionfato Fabiola Santucci (San
Benedetto - Latina), vincitrice
di una macchinetta a cialde Spi-
nel e di un kit professionale of-
ferto da Metallurgi-
ca Motta per affina-
re le tecniche di
free pouring, top-
ping, etching. Piaz-
za d’onore per Mar-
ta Callari (G. Di
gua spagnola: la studentessa
dell’istituto G. Di Vittorio di
Ladispoli si è aggiudicata una
macchina professionale Astoria
per il bar della scuola e un ad-
dolcitore d’acqua BWT.
Secondo posto per Hanna Weis-
seneger (P. Artusi di Chiancia-
no Terme), che ha relazionato
in lingua tedesca e si è aggiudi-
cata il corso offerto da Impera-
Si è consumato giovedì 12 di-
cembre l’appuntamento con
l’edizione 2019 della Coffee
Competition, eccezionalmente
organizzata in periodo pre-
natalizio dalla torrefazione Cu-
bacafè di Anzio, in collabora-
zione con l’istituto alberghiero
Apicio-Colonna Gatti, numero-
si sponsor di prestigio legati al
mondo della caffetteria e il pa-
trocinio del Comune, presente
nella figura dell’assessore alle
Politiche Culturali e della Scuo-
la Laura Nolfi: quest’ultima ha
concluso la giornata ringrazian-
do tutti coloro che lavorano da
undici anni dietro le quinte per
una “manifestazione che fa cre-
scere e onora il nostro territo-
rio”. Hanno presentato la ker-
messe l’ex studentessa Miria
Maggio e il prof. Antonio Am-
brosino, con la supervisione del
prof. Antonio Stigliano e la par-
tecipazione attiva del Dirigente
scolastico, Maria Rosaria Villa-
ni.
A concorrere sono state 21
scuole provenienti da ben 7 re-
gioni italiane, record storico per
la rassegna: Lazio, Toscana,
Marche, Campania, Basilicata,
Molise e la new-entry rappre-
sentata dall’Abruzzo. Come già
accaduto in passato, dopo la
parentesi dello scorso anno
all’Hotel Lido Garda, è stata
individuata nella sede di via
delle Bougainvillae dell’I.I.S.
Apicio-Colonna Gatti di An-
zio la location ideale per ospi-
tare le quattro categorie di
concorso.
La sezione “Espresso” ha visto
prevalere Elisa Puglia, grazie a
un caffè superlativo e
all’ottima esposizione in lin-
da barman offerto da Pratesi
Hotel Division e per la sua
scuola un macinadosatore Maz-
zer. Secondo Francesco Parago-
na (Le Streghe - Benevento)
con la ricetta “Cocktail Tirami-
sù”, mentre è giunto in terza
posizione il “barista di casa”
Alessio Pedone (Apicio-
Vittorio - Ladispoli), mentre
Andrea Paris (P. Artusi -
Chianciano Terme) ha concluso
il podio.
Per quanto concerne il “Bar”, il
più meritevole è stato Andrea
Pagliarini (F. Buscemi - San
Benedetto del Tronto) con la
ricetta “L’El.Ba”: per lui un kit
Colonna Gatti - Anzio) con la
ricetta “Marron Cafè”: a entrambi
è stato donato il testo “Sala e
cantina” scritto da Beppe Palmie-
ri, direttore e sommelier
dell’Osteria Francescana di Mo-
dena (proclamato nel 2018 mi-
glior ristorante del mondo).Infine
per la “Pasticceria”, premiata da
kit di tazzine Ancap e da una
Pagina 2
Notizie dall’interno
Grande successo per l’XI coffee competItIon
Ben 21 istituti scolastici
partecipanti, 7 regioni
rappresentate
GIORNALINO SCOLASTICO DELL’APICIO– COLONNA GATTI”
GIORNALINO APICIO -COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019 -20
fornitura annuale PulyCaff, la
medaglia del primo posto è
finita sul collo di Elisa Duranti
(P. Artusi - Chianciano Terme)
con la ricetta “Un posto al so-
le”, davanti a Damiano Ruderi
(Tor Carbone - Roma), secon-
do con il piatto “De cafei
itinere”, e Vale-
rio Spera (G. Di
Vittorio - Ladi-
spoli) con
“Orange in the
new black”.
A decretare le
classifiche finali
è stata una giu-
ria composta da tante profes-
sionalità del settore: per la pa-
sticceria Salvo Leanza, Agnese
Seccavigne e Antonio Roma-
no; per il bar Pino Mondello,
Biagio Zecchinelli e Simone
Ciambrone, ex studente
dell’Apicio e già plurivincitore
della Coffee Competition; per
l’espresso e la Latte art Luigi
Mingiacchi, Paolo Giribuola,
Corrado Di Fazio e Angelo Ma-
razza (con l’aggiunta delle pro-
fessoresse Maria Cristiana Bor-
toluzzi e Laura Maraziti, per la
valutazione delle esposizioni in
lingua stra-
niera).
Affettuosi
saluti a di-
stanza sono arrivati anche dai
videomessaggi della lady chef
stellata Iside De Cesare del ri-
storante “La Parolina” di Ac-
quapendente, dal pastry chef
Fabrizio Fiorani del Bvlgari
Tokyo e dal sopracitato Beppe
Palmieri.
Pagina 3
Quattro categorie di
concorso, 12 vincitori
La manifestazione, intitolata
come sempre alla memoria di
Martina Forino – studentessa
dell’Apicio drammaticamente
scomparsa undici anni fa, a cui
la Coffee Competition è intito-
lata sin dalla prima edizione –
ha riscosso un grande seguito,
cstracolma in ogni ordine di
posto, a conferma della bontà
del progetto ideato nel 2009 dal
prof. Antonio Stigliano in col-
laborazione con Cubacafè.
Non a caso, quest’anno, il coin-
volgimento si è esteso ad espo-
nenti di importanti aziende na-
zionali legate al mondo della
caffetteria e dintorni: Ancap,
Antes, Astoria, Bloom Coffee
School, Bwt, Carpigiani, Impe-
rator, Mazzer, Metallurgica
Motta, Pratesi Hotel come di-
mostrato dalla platea Division,
PulyCaff e Spinel, oltre alla
stampa di settore Comunicaffè
e Notiziario Torrefattori GITC.
A cura dell’Ufficio
Stampa Cubacafè srl
Foto di
Maria Teresa Barone
GIORNALINO SCOLASTICO DELL’APICIO– COLONNA GATTI” Pagina 4
Inoltre, è servito anche per ve-
dere con occhi nuovi i volti di
Anzio e Nettuno che, probabil-
mente, non avrei mai visto, co-
me una lezione di kitesurf, men-
tre ero intenta a fotografare il
paesaggio o vicoli delle città nel-
le quali magari non sarei mai
andata. Questo, secondo me, è
un progetto da portare avanti e
da far conoscere in più scuole,
poiché può far scaturire nei ra-
gazzi una passione, che non cre-
devano di possedere e capire che
guardarsi intorno è bellissimo ed
introspettivo.
Eleonora Moricone
5 A Enogastronomia
Nella giornata del 2 dicembre
2019, io e la mia classe, con altri
ragazzi delle classi quinte
dell'IIS “Apicio Colonna Gatti”,
abbiamo partecipato ad un e-
vento ideato dalle professoresse
De Santis e Fusani, denominato
Photo maratona “Go&click”.
La manifestazione consisteva
nello scattare foto nelle zone di
Anzio e Nettuno, seguendo tre
temi assegnati a cadenza ora-
ria:
1- Racconto d'inverno
2- Buono come …
3- Autentico gioiello
È stata, a mio parere, una
giornata molto diversa dalle
solite, innovativa e particola-
re, per avvicinare soprattutto i
ragazzi della mia età al mondo
della fotografia e, specialmente,
al bello nell'arte.
Perché può diventare arte anche
una semplice fotografia, scattata
da un giovane ragazzo princi-
piante, ma appassionato a que-
sta disciplina.
Notizie dall’interno
PHOTO MARATONA “GO&CLICK” La fotografia si fa arte per le strade di Anzio e Nettuno
GIORNALINO SCOLASTICO DELL’APICIO – COLONNA GATTI” Pagina 5
108 allievi partecipanti, più di 300 foto
in concorso, 3 temi e 3 vincitori
per ciascun tema,
premiati da una giuria tecnica.
GIORNALINO SCOLASTICO DELL’APICIO– COLONNA GATTI” Pagina 6
della persona fantastica che ha al
fianco. La condizione femminile
nel mondo ha fatto passi gigante-
schi verso una maggiore consape-
volezza.”
Serena P. e - Sonia R.
1 sez. D Enogastronomia
le donne subiscono violenze dai
propri mariti. Dopo, questi ultimi
chiedono scusa e la donna, fidan-
dosi, ci ricasca una seconda volta.
L’uomo molte volte ha atteggia-
menti sbagliati, ingiusti e molto
esagerati verso la donna. Secondo
noi, la donna si dovrebbe meritare
più attenzioni e non percosse
dall’uomo, che dovrebbe accorgersi
XX GIORNATA INTERNAZIO-
INTERNAZIONALE PER L
ELIMINAZIONE
DELLA VIOLENZA CONTRO
LA DONNA
25 NOVEMBRE 2019
Dopo la visione del toccante
brano recitato dall’attrice Pa-
ola Cortellesi “Mi chiamo Va-
lentina”, è stato chiesto agli
alunni delle classi 1D e 1F
dell’Apicio di riflettere e ri-
spondere ad una domanda:
“Donna chi sei …?”
Queste le loro risposte autenti-
che, spontanee, immediate, ela-
borate in classe…, ascoltando in
sottofondo brani musicali dedi-
cati all’amore .
“La donna è una persona molto
debole, fragile; spesso da sola non
è in grado di difendersi e di af-
frontare le paure. In alcuni casi
“La donna è un essere vivente
esattamente come gli uomini; la
donna accudisce i propri figli e
li coccola; la donna prepara la
cena al marito quando torna dal
lavoro; la donna stira e lava i
vestiti per il marito e per i suoi
figli, la donna ha anche
inventato cose essenziali…, ma
i suoi sforzi non vengono ripagati
in modo positivo.
La donna oggi esaltata e diviniz-
zata, ma tempo fa le donne non
potevano andare a scuola, lavora-
re, votare. Oggi, invece, possono
DONNA, CHI SEI ?
GIORNALINO APICIO - COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019 -20 Pagina 7
GIORNALINO APICIO - COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019-20
fare tutte queste cose, però non
vengono ripagate come merite-
rebbero… Molto spesso nelle cop-
pie, durante il fidanzamento, la
donna viene privilegiata dal
compagno; poi, quando ci si spo-
sa, il marito comincia a sottova-
lutarla, inizia ad essere geloso, e
non è bello; a volte gli uomini
sono troppo gelosi. Alla donna
viene proibito di lavorare, uscire
con gli amici; la donna non può
vestirsi come come vuole, perché
il marito non glielo permette…
Qualche volta arriva pure a met-
terle le mani addosso per sfogo,
per gioco, per punizione per a-
ver sbagliato in piccolissime
cose, che non è lecito fare…, ma
certi uomini non lo capiscono,
non tutti gli uomini sono così
ovvio. Ma ci sono uomini così e
la vita di una donna diventa
uno schifo e fa entrare la donna
in depressione… Se può, la
donna se ne va di casa, salvandosi
e facendo le cose, che lei desidera
fare e che non poteva fare per colpa
del marito.
Quindi, io direi che la donna è un
essere essenziale per la vita di oggi-
giorno, ma non tutti gli uomini la
apprezzano.”
Valeria P.
1 D Enogastronomia
e, se subisce qualche violenza,
non riesce sempre a ribellarsi,
trasformando la casa in una
prigione. Come abbiamo visto
nel video, spesso l’apparenza
inganna: infatti, all’inizio i
“La donna è un’anima fragile,
indifesa, che non sempre ha la
forza di reagire e che, purtroppo,
non sempre viene rispettata. Le
viene tolto il diritto di lavorare, di
studiare e di curare la propria im-
magine, il suo aspetto fisico, an-
che perché la maggior parte delle
volte la donna dipende dall’uomo
due si piacevano tanto; poi, pe-
rò, dopo un po’ di tempo le cose
iniziarono ad andare male, ini-
ziarono a presentarsi ceffoni e
calci.
Alda Merini, la poetessa italiana
che ha sempre cantato la donna.
Accanto, il testo di una delle liri-
che più belle.
Pagina 8
“Pur amando la nostra mamma
profondamente, la nostra imma-
gine di compagna, purtroppo,
non è molto positiva, in quanto
abbiamo quasi sempre incontrato
donne, che si sono comportate in
modo scorretto con noi”.
Thomas D.- Davide T.
1 F Enogastronomia
“Per me la donna ha gli stessi
diritti dell’uomo, la donna è co-
me una rosa, se non le dai
l’acqua se ne va, e ugualmente
se non le porti rispetto e la tratti
male se ne va. Per me, le donne
non si strillano, non si minac-
ciano. La donna è un fiore”.
Lorenzo S. - Federico Z.
1 D Enogastronomia
Pagina 9
Riflessioni fornite
dalla prof.ssa
M. Miocchi
Insegnante di
religione cattolica
GIORNALINO SCOLASTICO DELL’APICIO – COLONNA GATTI”
Infatti, conclude la sua storia con una
sola frase molto significativa:
“Mi chiamo Valentina e credo
nell’amore”.
Elisa P. - Siwar H.
1 D Enogastronomia
Pensando che fosse colpa sua, la
donna all’inizio cerca di soppor-
tare l’uomo, giustificandolo; poi,
quando iniziò a parlare, tutti
cercavano di tranquillizzarla che
non era colpa sua e un giorno
prese il giusto coraggio per usci-
re dalla violenza, andando via
di casa. Anche se questa donna
ha passato una situazione che,
probabilmente, l’avrà destabiliz-
zata, è rimasta una ragazza pie-
na di speranza.
“Una donna sa essere molto genti-
le ma, a volte, sa essere molto cat-
tiva. Una mia zia di 46 anni una
volta è stata capace di offendere
tutta la mia famiglia, senza avere
motivi: io ho sofferto molto”.
N.N.
1 F Enogastronomia
“La donna è madre con la quale ti
puoi confidare, con la quale ti senti
al posto giusto, al sicuro, con la
quale ti senti a casa. A volte, però,
non è così ... Quella donna, sempre
presente e disponibile, diviene vio-
lenta, sempre arrabbiata, nervosa e
quella donna, ad un certo punto,
non la riconosci più”.
N. N.
1 F Enogastronomia
Dopo una lunga estate, final-
mente abbiamo iniziato gli alle-
namenti di calcio. Io non vede-
vo l'ora di iniziare a giocare a
calcio con la mia squadra e, fi-
nalmente, dopo due mesi di alle-
namento è arrivato il giorno di
affrontare altre squadre.
La mattina mi sono svegliato
presto, mio padre mi ha accom-
pagnato al punto di incontro, e
insieme agli altri compagni di
calcio siamo andati a Ostia An-
tica, dove si stava per disputare
la VI edizione del torneo “Un
calcio alla diversità”. Quando
siamo arrivati lì, con grande
piacere, noto che il nostro por-
tiere principale, Davide, era
venuto a giocare, nonostante
quanto precedentemente an-
nunciato.
La sera prima, infatti, aveva
detto che non poteva esserci,
perché aveva un impegno. Per
vincere il torneo ci mancava
soltanto una vittoria, che ab-
biamo realizzato grazie al mio
gol. Ho provato una sensazio-
ne di gioia; istintivamente, ci
siamo abbracciati con tutti gli
altri. La stessa sera, mia cugi-
na mi chiama, per dirmi di
sbrigarmi ad accendere la tv,
perché mi avevano ripreso le
telecamere di Rai 3. Accendo
la tv e, con grande sorpresa,
mi vedo nel Tg regionale, pro-
prio nel momento in cui segna-
vo il gol decisivo.
Fabrizio Saltini
5 B Enogastronomia
L’ingresso delle loro caverne
era uno di fronte all’altro. Do-
po anni di intense preghiere e
sacrifici terribili, uno dei due si
convinse di aver raggiunto la
massima perfezione possibile.
L’EREMITA RISENTITO
C’erano una volta due eremiti,
che, mossi dal desiderio di san-
tificare le proprie anime, anda-
rono a vivere in un deserto o-
stile e fatto di rocce.
L’altro eremita era ugual-
mente pio, ma anche buono
e gentile. Si ferma a parlare
con i pellegrini che di tanto
in tanto andavano da loro.
Si prendeva cura e offriva
Pagina 10
“un calcIo alla dIVersIta’’ Come lo sport sconfigge i pregiudizi
Riflessioni che ci fanno bene
IL MULTIVITAMINICO per lo spirito...
G I OR NALI NO S CO LAS TI CO DELL’A PICIO– COLO NNA G AT TI”
La VI edizione del torneo di calcio a 5“Un
calcio alla diversità” si è svolta ad Ostia il
30 novembre, in occasione della Giornata
Lo sport è di tutti e per tutti,
senza divisioni tra abili e non.
LA PACE
La pace ci rende felici,
mano nella mano ci fa diventare amici.
Essa è una parola vera,
che ritorna sempre come la primavera.
Con il nostro cuore possiamo amare
e tutti insieme possiamo sognare.
Un mondo diverso,
unito come l’universo.
Chiara L’Erario
2 C Enogastronomia
ospitalità a chiunque avesse
perso la via, anche ai fuggitivi.
“Tempo rubato alla medita-
zione” pensava il primo eremi-
ta, che disapprovava il modo
di comportarsi dell’altro. Per
farglielo capire in modo chiaro
e plateale, decise di deporre
una pietra di fronte alla pro-
pria caverna ogni volta che
l’altro commetteva un errore
e la pietra, naturalmente, era
di dimensioni proporzionali
alla gravità dell’errore. Con il
passare del tempo costruì di
fronte alla propria caverna un
solido muro,con cui finì per
chiudere se stesso all’interno.
FABULA DOCET: pietra do-
po pietra costruiamo muri nei
nostri cuori, piccole e grandi
pietre di risentimento, odio, ge-
losie, problemi non risolti. Con
le nostre azioni diventiamo pie-
tre sui muri di altre persone.
Quando siamo preoccupati dalle
colpe e dai difetti degli altri, non
abbiamo tempo per la nostra cre-
scita spirituale personale.
Pagina 11
L’angolo della poesia
GI OR NALI NO S COLAS TI CO DELL’A PICIO – COLONNA GAT TI”
Da J. KAIMLETT-D.S CIU-
TO, Multivitaminico per lo
spirito, Find the books, 2011
LA GUERRA
Guerra
una parola che strappa la vita,
che smarrita e tradita scivola via.
Coraggio
una parola che vale,
ma che fa scendere alle persone lacrime di sale.
Distruzione
una parola che scatena dolore,
che fa vedere a tutti il vero orrore.
Proteggere
una parola a cui tutti sono chiamati,
e per la quale non verranno mai dimenticati.
Chiara L’Erario
2C Enogastronomia
GIORNALINO SCOLASTICO DELL’APICIO– COLONNA GATTI” Pagina 12
GI ORNALI NO SC OLASTI C O DELL’ APIC I O– C OLONNA GAT TI ” GI ORNALI NOAPI CI OC OLONNA @ GMAI L .COM
Come tu mi vuoi... all’InseGuImento della bellezza
Sin da bambini, la società ci impo-
ne canoni di bellezza, che nel tem-
po sono diventati sempre più op-
primenti, perché ormai le donne
non si sentono più belle se non ri-
specchiano la “donna Barbie”, il
che spesso porta a ritoccarsi di
continuo, anche in modo estremo.
Credo che la chirurgia possa aiuta-
re le persone nei casi in cui serva,
per esempio per una deviazione del
setto nasale, per cui – oltre a star
meglio con la salute - si sta meglio
psicologicamente. Oggi le perso-
ne, in particolare le donne, sono
diventate dipendenti dall’uso del-
la chirurgia estetica. Si inizia con
qualche piccola cosa e si arriva ad
avere forme diverse. Parliamo
chiaramente..: chi non ha mai a-
vuto il desiderio di cambiare
qualcosa di sé?
“La bellezza di una donna
non dipende dai vestiti che
indossa né dall'aspetto che
possiede o dal modo di pet-
tinarsi. La bellezza di una
donna si deve percepire dai
suoi occhi, perché quella è
la porta del suo cuore, il
posto nel quale risiede
l'amore.”
AUDREY HEPBUR
Pagina 13
Tutti (o quasi ) abbiamo qualcosa che non
ci fa sentire ben accettati, in primis da noi
stessi; tutti abbiamo un modello a cui ispi-
rarci… Così, però, chiunque cerca di asso-
migliare a qualcun altro, perdendo progres-
sivamente la propria unicità. Ci sentiamo
sempre più giudicati da chi ci sta intorno;, il
che ci porta a pensare che, diventando come
gli altri ci vogliono, potremo superare quelle
barriere di insicurezza, che nascondiamo.
La maggior parte delle persone, che ricorre
alla chirurgia estetica, cerca di superare dei
problemi con il proprio io e ogni volta che
modifica qualcosa si sente meglio. Così fa-
cendo, finiremo col non sentirci più liberi di
avere quel quid che ci distingue o semplice-
mente non più liberi di invecchiare e lasciare
che il tempo modifichi il nostro corpo.
Alla fine il tempo passa per tutti; pertanto, do-
vremmo cercare di accettarci e di non focaliz-
zarci sui difetti, che dovrebbero diventare un
punto di forza.
E’ certamente più facile cercare di essere qual-
cun altro piuttosto che combattere le insicurez-
ze che ci portiamo dentro; è più facile inseguire
modelli di perfezione estetica che di perfetto
non hanno nulla, e tantomeno di umano..!
Giada Abate
3P Pasticceria
Pagina 14 G I OR NALI NO S CO LAS TI CO DELL’A PICIO – COLO NNA G AT TI”
“Non togliermi neppu-
re una ruga. Le ho pa-
gate tutte care.”
“L'importante è non
avere le grinze al cer-
vello. Quelle in faccia
prima o poi t'aspettano
al varco.”
ANNA MAGNANI
GIORNALINO APICIO - COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019 -20
2020… Buon anno!
È iniziato da poco il 2020 e, co-
me tutti, abbiamo pensato:
“Anno nuovo, vita nuova...” e
ci siamo riempiti di buoni pro-
positi, che non realizzeremo
mai, come ogni anno!
Naturalmente, sto scherzan-
do… Se avete degli obbiettivi,
cercate di portarli a termine,
anche se quest'anno non è ini-
ziato nel migliore dei modi…
Le prime notizie che abbiamo sen-
tito ?
L'Australia che va a fuoco,
un'epidemia virale in arrivo
dall'Asia, una nuova possibile
guerra mondiale fra Stati Uniti
e l'Iran. L’ultima, a mio parere
meno importante, quella di
Harry e Megan, che rinunciano
al loro titolo nobiliare.
Che dire? Un inizio col botto!
Pur avendo sentito notizie così
scioccanti, la gente continua a
non avere a cuore il nostro pia-
neta e l’umanità. L’Australia
va a fuoco da tempo, ma solo in
questi ultimi giorni le persone si
sono mosse per fare qualcosa.
Come per la foresta pluviale, la
gente si è mobilitata dopo mesi
e soltanto perché star del cine-
ma o personaggi importanti
hanno mostrato il loro interesse
a riguardo.
Sono indignata! Posti incante-
voli, inesplorati (buona parte) e
puri, pieni di animali e piante
rare, messi in pericolo e a ri-
schio di sparire per sempre dal
nostro pianeta... Non siete di-
spiaciuti?
Che dire poi della faida che si
è aperta tra l’America e l'I-
ran? Forse, molti la stanno
prendendo troppo superfi-
cialmente, ma potrebbe
scoppiare un nuovo conflitto
da un giorno all'altro e tutti
noi potremmo morire per
una guerra che non è nostra.
Ci pensate?
Einstein disse: “Non ho idea
di quali armi serviranno per
combattere la terza guerra
mondiale, ma la quarta sarà
combattuta coi bastoni e con le
pietre”.
Io condivido il suo pensiero.
Voi come la pensate?
Alessia Vitiello
3 A Enogastronomia
Pagina 15
Pensieri e parole per l’anno che sarà...
“Solo quando l'ultimo
fiume sarà prosciugato,
quando l'ultimo albero
sarà abbattuto, quando
l'ultimo animale sarà
ucciso, solo allora capi-
rete che il denaro non si
mangia."
Capo dei Sioux
Toro Seduto
“Credo che avere la ter-
ra e non rovinarla sia la
più bella forma d'arte
che si possa desidera-
re.”
ANDY WARHOL
“Il miracolo non è quel-
lo di camminare sulle
acque, ma di camminare
sulla terra verde nel mo-
mento presente e
d’apprezzare la bellezza
e la pace che sono dispo-
nibili ora.”
THICH NHAT
HANH
GIORNALINO APICIO - COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019-20
Asafoetida, Cumin seeds, Fen-
nel seeds, Coriander seeds,
Black pepper, White pepper,
Cinnamon, Cardamon, Cloves
etc. As the religion and culture
of all the regions are different
same the type of cooking and
famous dishes are different
from each other but the spices
As for example Turmeric one
of the famous spice of In-
dia,use to heel the injuries
may directly by applying on
injury , or indirectly as a mi-
xture with other ingredients.
The mostly used and famous
spices are Red chilly powder,
Coriander powder , Turmeric,
INDIAN FOOD
Indian food is different from
rest of the world not only in
taste but also in cooking me-
thods. It reflects a perfect
blend of various culture and
ages. Just like Indian culture,
food in India has also been in-
fluenced by various civilisa-
tion, which have contributed
their share in its overall deve-
lopment and the presentation
form. Food of India are known
for its spiciness. Throughout
India, be it North India for
South India spices are used
generously in cooking of food.
But one must not forget that
every single spice used in In-
dian dishes contains some or
the other nutritional aa well as
medicinal properties .
the desert flavour of the In-
dian food.
used in it are the same.
In the Western India , the de-
sert cuisine is famous for its
unique taste and varieties of
food. Rajasthan and Gujarat
are the states that represent
CULTURA E TRADIZIONI DAL MONDO in lingua….
In foto, alcuni dei piatti tipici
della cucina indiana.
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GIORNALINO APICIO - COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019 -20
ple food. Again , these chapa-
tis are prepared with variety
of flours such as wheat ,rice,
gram flour ,flour etc. It can be
baked in different ways that
called Tandoori, Rumaali, and
Naan etc. In Punjab, the most
famous winter dish is makki di
roti ( made by maize flour).
In Southern India, the people
Food in the North India, to be-
gin with the cuisines of Kashmir
state reflects strong Central A-
sian influences. Another deli-
cious food items cooked in Pun-
jab (one of the famous state of
north), is the “Saag" that is pre-
pared with a green leaf vegeta-
bles known as ‘hak'. But on the
other hand states like Haryana
and Uttar Pardesh show high
consumption of chapatis as sta-
Here an immense varieties of
dals (pulses) and anchars
(pickles/preserves) are used in
simply substitutes because of
the relative lack of fresh vege-
tables in those areas.
In the Eastern India, the Ben-
gali and Assamese style of coo-
king are noticeable. The staple
food of Bengali is the combi-
nation of rice and fish. Various
sweets prepared in this region,
by using milk includes – Ra-
shogollas; Sandesh;
Cham-Cham and many
more.
ditions. Dishes like Idlis, dosa-
ge, fish mole from the state
Kerala are all over India fa-
mous. Another famous items
of the region is the sweetened
coconut milk. Yet another
dish is ‘Puttu', which is gluti-
nous rice powder steamed like
In Southern India, the people
of the states make great use of
spices, fishes, coconuts and
most of them have coastal ki-
tchens. People of state Tamil
Nadu and Karnataka serve
food on the leaves of banana
tree , this is a part of their tra-
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as staple food. Again , these
chapatis are prepared with
variety of flours such as whe-
at ,rice, gram flour ,flour etc.
It can be baked in different
ways that called Tandoori,
Rumaali, and Naan etc. In
Punjab, the most famous
winter dish is makki di roti
(made by maize flour).
Nadu and Karnataka serve
food on the leaves of bana-
na tree , this is a part of
their traditions. Dishes like
Idlis, dosage, fish mole
from the state Kerala are
all over India famous.
La bandiera
dell’India e le
colorate spezie
SAPORI, ODORI, COLORI
DALLA CIVILTA’
DELL’ INDO
GIORNALINO APICIO - COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019-20
Another famous items of the re-
gion is the sweetened coconut milk.
Yet another dish is ‘Puttu' , which
is glutinous rice powder steamed
like pudding in a bamboo shoot.
The cuisines of the South India is
known for its light, low calories
appetizing dishes.
Ramandeep Kaur
2 A Enogastronomia
RICETTA DEI SAMOSA
INGREDIENTI per 8 SAMOSA
PER L'IMPASTO
Farina 00 250 g
Acqua 100 ml
Olio di semi 50 ml
Sale fino 1 pizzico
PER IL RIPIENO
Patate 370 g
Pisellini 100 g
Anacardi 35 g
Zenzero fresco 27 g
Cipolle ½
Aglio 2 spicchi
Peperoncino fresco ½
Cumino ¼ cucchiaino
Curcuma in polvere ¼ cucchiaino
Peperoncino in polvere 1 pizzico
Olio extravergine d'oliva 10 g
Sale fino q.b.
PER FRIGGERE
Olio di semi 1 l
Per preparare i samosa, lessate in una pentola di acqua bollente
per 35 minuti le patate lavate e sbucciate.
Impasto: unite in una ciotola la farina, il sale e l’olio di semi e a-
malgamate gli ingredienti con la punta delle dita; aggiungete
l’acqua poco per volta, continuando a impastare con le mani, fino
a che non otterrete una palla di impasto piuttosto liscio ed elasti-
co.
Ripieno: tagliate il peperoncino fresco a pezzettini, sbucciate la
cipolla e tagliatela a falde sottili, poi tritate grossolanamente gli
anacardi con un coltello.
Scaldate l’olio d’oliva in una casseruola, aggiungete l’aglio schiac-
ciato, lo zenzero grattugiato e il peperoncino fresco e fateli rosola-
re a fuoco medio per un paio di minuti, mescolando spesso; a se-
guire, unite la cipolla al soffritto insieme al peperoncino in polvere
e alla curcuma e lasciateli rosolare per qualche minuto, mescolan-
do spesso.
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GIORNALINO APICIO - COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019 -20
Aggiungete le patate lessate e schiacciate grossolanamente. Dopo 6-7 minuti unite i piselli e
lasciateli cuocere per circa 3 minuti, poi spegnete il fuoco e aggiungete gli anacardi tritati e
il cumino; mescolate bene e aggiustate di sale.
Quando il ripieno è pronto, riprendete l’impasto e dividetelo in quattro parti uguali; stende-
te ognuno di essi con il mattarello fino a formare un cerchio del diametro di circa 20 cm.
Tagliate il cerchio a metà, prendete uno dei due semicerchi ottenuti e unite sino a formare
un cono, che riempirete nel palmo della mano con il ripieno fino a un paio di cm dal bordo.
Premete i bordi con le dita, per sigillare l’apertura; poi, ripiegate il bordo su se stesso e pre-
mete ancora una volta per sigillarlo ulteriormente.
Riscaldate l’olio di semi in un pentolino fino a raggiungere la temperatura di 170° e friggete
uno o due samosa per volta per circa 3 minuti, girandolo su entrambi i lati sino a doratura.
INDERJEET SINGH
2 C Enogastronomia
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La favola “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” di Sepùlveda (2013), può essere
letta e raccontata agli allievi e diventare uno spazio transazionale, in cui proiettare le proprie emozioni,
possibilità, limiti, consapevolezze.
Una lumaca, abbandona la propria casa, una frondosa pianta di calicanto posta in un prato chiamato
Paese del Dente di Leone. Parte alla ricerca della sua identità, vuole conoscere il suo nome e scoprire le
ragioni della sua lentezza. Le lumache sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, si nascondo-
no dallo sguardo avido degli altri animali e si chiamano tra loro semplicemente “lumaca”. Così, nono-
stante la disapprovazione delle compagne intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo
malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del corag-
gio, a guidare le compagne verso la libertà. Ribelle sarà il suo nome; essa sfida le avversità e riesce ad
individuarsi. Una storia che insegna a riscoprire il senso perduto del tempo, ma anche a riflettere sul
posto che occupa l’inclusione e quanto la diversità può portare ricchezza.
Si può proporre a ciascuno dei discenti di scrivere su un bigliettino anonimo “Quando sono stato/a
deriso/a o ferito/a mi sono sentito/a…” , oppure di dividersi in sottogruppi e di lavorare insieme ad una
piccola rappresentazione, in cui chi sente di avere esperienze di esclusione, gioca ad interpretare il bullo,
e chi, viceversa, è portato ad escludere gli altri, si sperimenta nel ruolo di bullizzato. Al termine
dell’esperienza molto probabilmente alcuni riporteranno la difficoltà nel vestire i panni dell’altro, il sen-
so di colpa, la rabbia e il desiderio di unirsi agli altri per non sentirsi più soli.
La favola di Ribelle diventa, allora, l’occasione per riflettere sulla propria solitudine e approfondire il
tema del bullismo. Si può discutere insieme agli allievi su episodi di vittimizzazione, sulla sofferenza che
spesso si esprime nel rifiuto dell’ambiente scolastico, sulle difficoltà sul piano del rendimento, sulla soli-
tudine, sui malesseri fisici, sui comportamenti rischiosi e illegali, sul successo scolastico, su devianza,
reattività, impulsività e aggressività.
L’esperienza diventa l’occasione per riflettere insieme sulle dinamiche di gruppo e di teorizzare gli ele-
menti emozionali all’interno di un gruppo partecipativo, introdurre la sociometria, tecnica elaborata
per analizzare le dinamiche di gruppo, mettendo in luce il gioco di attrazioni e rifiuti tra i componenti.
La voce dell’esperto
la faVola emotIVa…
GIORNALINO APICIO - COLONNA GATTI NUMERO 1 ANNO 2019-20 Pagina 20
Il tema della solitudine diventa una possibilità di rispecchiamento tra le proprie e altrui autenticità.
Ciò che più fa paura è trovarsi a contatto con la parte più intima di se stessi, che — anche se fonte di
creatività — ci separa dagli altri rendendoci unici, unicità che si teme e si desidera. Entrare nella pro-
pria solitudine può essere un modo per tuffarsi nel brulichio assoluto della vita ed è una ricerca di tutte
le ombre, sussurri, richiami. Se una persona si arrende alla propria solitudine ne viene cambiata ma la-
sciarsi cambiare fa paura, abbandonare schemi, situazioni provoca ansia .Il viaggio comporta il cam-
biamento, è una ricerca di senso, dell’ ignoto, la ricerca della felicità, così l’ individuo riesce a vedere
delle alternative, si moltiplicano i punti di vista.
La solitudine implica lo sviluppo di quelle componenti creative, presenti in noi ma inespresse. La sicu-
rezza è il primo passo per costruire un buon rapporto con se stessi e abbandonarsi alla creatività. La
solitudine e l’ inquietudine interiore conducono ad un dialogo interiore e favoriscono la creatività.
L’ evolvere del processo di individuazione si accompagna alla creatività e occorre lottare contro i valori
della coscienza collettiva, che cercano di reprimere l’ autenticità e ogni volontà innovatrice; il mondo
viene letto in modo diverso così la realtà un momento prima frustrante. Non esiste una esperienza della
solitudine ma tante solitudini quanti sono gli affetti che con esse si generano.
Ogni persona è chiamata al rinnovamento, alla trasformazione, al divenire della sua personalità, ci si
stacca dal collettivo e si seguono percorsi unici. Ascoltare la voce interiore equivale alla solitudine indi-
spensabile per scoprire un nuovo senso nelle cose e questa trasformazione non prescinde da una potente
carica di fiducia interiore. Questo comporta lotta per affermare la propria individualità e autenticità.
E’ bene proporre agli allievi siffatte esperienze didattiche, per incentivare lo sviluppo dell’intelligenza
emotiva e della creatività in un contesto emotivo-
cooperativo.
Maria Serena De Masi
Psicologa clinica– Psicoterapeuta Umanista e bioe-
nergetica
Docente in attività didattiche di tipo clinico con attivi-
tà pratiche in tutoring e training formativo individua-
le e di gruppo– Psicologa scolastica–
Specialista in Psicovocalità e Cantautogeno-
Docente di sostegno nel nostro istituto
GI OR NALI NO S COLAS TI CO DELL’A PICIO – COLONNA GAT TI” Pagina 21
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