oralità e scrittura nella comunicazione mediata da tecnologi · immediatezza: tempo di produzione...
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Oralità e scrittura nellacomunicazione mediata da
tecnologie
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Il faccia a faccia…
Sono coinvolte due persone, parlante e ascoltatore. Parlante e ascoltatore condividono lo spazio in cui
si trovano mentre dialogano. Parlante e ascoltatore condividono il tempo in cui
dialogano: è comunicazione sincrona (interruzioni,sovrapposizioni di voce).
Parlante e ascoltatore hanno entrambi accessopercettivo al corpo e alla situazione dell’altro (canaliuditivo, visivo, ma anche tattile e olfattivo).
La relazione fra parlante e ascoltatore è paritaria,cioè entrambi pensano di avere pari diritto di parola(interscambiabilità e adattamento reciproco).
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Oralità
La lingua parlata implica queste caratteristiche: elaborazione in tempo reale: il discorso è elaborato dal parlante
nel momento stesso in cui è prodotto; compresenza: il parlante e l’ascoltatore sono presenti nello stesso
luogo, condividono lo stesso contesto percettivo; immediatezza: tempo di produzione e tempo di ricezione del
discorso coincidono; evanescenza del testo: il discorso svanisce immediatamente
dopo essere stato pronunciato e non può essere ripetuto identico; irreversibilità: non si può tornare indietro, cioè né il parlante può
cancellare ciò che ha detto, né l’ascoltatore può riascoltare ipassaggi del discorso persi o mal recepiti.
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Scrittura
La scrittura presenta al contrario queste caratteristiche: pianificazione: l’autore di un testo scritto ne pianifica contenuti e
modalità di espressione; distanza: l’autore e il lettore di un testo scritto sono distanti nello
spazio, non condividono il contesto percettivo; dilazione temporale: il tempo di fruizione di un testo scritto è
successivo al tempo della sua produzione da parte dell’autore; permanenza: il testo scritto rimane nel tempo; ripetibilità: il testo scritto può essere fruito più volte dal lettore, e
in ogni caso può essere fruito secondo tempi e modi indipendentida quelli dell’autore.
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L’opposizione non è rigida...
I tratti appena visti non si distribuiscono uniformementesull’opposizione testi scritti vs. testi parlati.
Es.: Un messaggio audio registrato in segreteria per comunicarequalcosa a qualcuno, evitando il faccia a faccia (es.: “Ti lascioperché…”), usa la lingua parlata ma, come la lingua scritta:
presuppone una certa pianificazione;l’autore del messaggio e chi l’ascolta sono distanti nello spazio;il tempo di fruizione è successivo al tempo di produzione del
messaggio;il testo rimane nel tempo;è ripetibile;in quanto pianificato, il messaggio può essere molto coerente e
corretto dal punto di vista logico, sintattico e linguistico.
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L’opposizione non è rigida..
Viceversa, un messaggio inviato in unmessenger si basa sulla lingua scritta ma,come nel caso della comunicazione orale:
è elaborato in tempo reale e nonpianificato;
tempi di produzione e fruizione del messaggiocoincidono (o quasi: ci sono pochi secondi didifferenza);
il testo svanisce quando si chiude il messenger(se non lo si vuole salvare).
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Sono coinvolte due persone o più (c/c). Emittente e destinatario NON condividono
lo spazio in cui si trovano. Emittente e destinatario NON condividono il
tempo in cui dialogano: dilazionetemporale brevissima, breve o media.
Emittente e destinatario NON hanno accessopercettivo reciproco.
La relazione fra emittente e destinatario puòessere paritaria o meno, a seconda dei casi.
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Messenger
Sono coinvolte due o più persone. Emittente e destinatario NON condividono
lo spazio in cui si trovano. Emittente/i e destinatario/i condividono il
tempo in cui si connettono: dilazionetemporale brevissima o breve fra i messaggi.
Emittente /i e destinatario /i NON hannoaccesso percettivo reciproco
La relazione fra emittente/i e destinatario/i èparitaria.
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SMS
Sono coinvolte due persone. Emittente e destinatario NON condividono lo
spazio in cui si trovano. Emittente e destinatario NON condividono il
tempo in cui dialogano: dilazione temporalebrevissima (circa 6 secondi) o comunque breve.
Emittente e destinatario NON hanno accessopercettivo reciproco, ma questa mancanza ècompensata dall’immaginario sul corpodell’altro/a e sulla situazione percettiva in cuil’altro/a si trova.
La relazione fra emittente e destinatario è paritaria.© Giovanna Cosenza 2008 - Oralità e scrittura… 10
Caratteristiche del discorso orale
Scarsa pianificazione. Evanescenza del testo, cioè impossibilità di
cancellare ciò che si è detto: verba volant…. Incidenza dei segni non verbali.Riferimento al contesto percettivo.Riferimento continuo alla persona con
cui si parla.
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Corrispettivi linguistici
1. Scarsa pianificazione Frasi incompiute, non finite; Dislocazione: “I giornali non li leggo tutti i
giorni” “La mangio tutti i giorni la pasta”; Prevalenza della paratassi (=proposizioni
coordinate: e, o, infatti, quindi…)sull'ipotassi (= proposizioni subordinate:perché, affinché, quando…);
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Corrispettivi linguistici
1. Scarsa pianificazione Anacoluti, cioè costruzioni sgrammaticate e scorrette
(spesso legate a cambiamenti di pianificazione del discorso), False partenze, esitazioni, pause, interruzioni, silenzi, Uso polivalente di “che” (“Mi ha detto una cosa che non ero
d’accordo”), Uso polivalente di connettivi sintattici come “e” “allora”, Lessico generico: fare, cosa…, Uso di pochi tempi verbali: presente invece del futuro,
imperfetto, Uso dell’indicativo invece del congiuntivo.
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Acronimi e abbreviazionicodificate in inglese
AFAIK As Far As I KnowASAP As Soon As PossibleA3 Anytime, Anywhere, AnyplaceAKA Also Known AsBBL Be Back LaterBBS Be Back SoonBRB Be Right BackBTW By The WayCU See YouCUL8R See You Later
Trasposizione scritta in chat, mail SMSdella rapidità e scarsa pianificazione
FAQ Frequently Asked QuestionsFC Fingers CrossedIMHO In My Humble OpinionICQ I Seek you (è anche unprogramma di chat)ILU I Love YouLOL Laughing Out LoudlyROFL Rolling on the FloorLaughingU YouU2 You TooU4E Yours For Ever
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Acronimi e abbreviazionicodificate in italiano
C6 Ci sei?TVB Ti voglio beneTVMB Ti voglio molto benek ch (kiamo, kiedere, ecc.)ke che1 uno/una/un+ piùx perxké perchénn nonmsg messaggio/i
Trasposizione in chat, mail SMS dellarapidità e scarsa pianificazione
qs questo/a/i/eql quale/qual/quel/quello/a/i/e/lcmq comunquevs vostro/a/i/ens nostro/a/i/eqsa qualcosaqno qualcunoovq ovunquecell cellularetel telefono
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Si aboliscono accenti, apostrofi, spazi, lettere doppie:lo vedro domani, perche cosi ha decisolultimo film di sean penn è stupendoForse sono brividi di fredo
Si uniscono le parole distinguendole con la maiuscolainiziale:
NonHoCapitoCosaVolevi Si troncano le parole:
Ci vediam staserason tornat dapoco e son stanc
Si mette solo l’iniziale del nome proprio della persona,luogo, ecc. di cui si sta parlando:
G non viene a B
Altri modi di abbreviare
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Corrispettivi linguistici
2. Evanescenza del testoI parlanti mettono in atto strategie di autoriparazione:
(1) Autocorrezioni, quando si riformula completamente il propriodiscorso: “cioè”, “volevo dire”, ecc.
(2) Parafrasi, quando si riformula in parte o del tutto la propriafrase per essere più precisi o efficaci.
(3) Uso di particelle modali o meccanismi di modulazione,quando il parlante vuole prendere le distanze dalle proprieaffermazioni: “praticamente”, “per così dire”, “diciamo”, “in uncerto senso”, ecc.
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Corrispettivi linguistici
2. Evanescenza del testo
Ridondanza,Ripetizioni,Riprese di parole invece di usare i pronomi
relativi.
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Corrispettivi linguistici
3. Incidenza dei segni non verbali
Tratti prosodici: sono le particolarità accessoriedei suoni di una lingua come durata o quantità deisuoni, aspirazione, intonazione.Intonazione: domande vs. affermazioni, si pensianche alla pronuncia veloce e trascurata tipica delparlato colloquiale e allegro.
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Trasposizione scritta in chat,mail SMS di tratti prosodici
Durata: ciaooooooo, luuuuuuungo, graaaandee…Intensità: uso di * * per enfatizzare parole e concetti,uso del MAIUSCOLO per indicare che si sta urlandoPausa: uso dei puntini di sospensione a gruppi di tre maanche più ……………(NB: usati anche per segnalare impliciti)Intonazione: uso e moltiplicazione di punti ? e ! persegnalare domande o esclamazioni rilevanti o tratti che nelparlato avrebbero corrispettivi di intonazione specifici.
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La comunicazione non verbale
Parliamo con gli organi vocali macomunichiamo con tutto il corpo.
Gli individui che sono carenti nellacomunicazione non verbale possono avere
problemi a stabilire e mantenererelazioni con gli altri.
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Uso di espressioni della lingua dei fumetti: sigh, gulp,sob, gasp, ah ah ah…hi hi hiEmoticone (o faccine o smiley). Alcuni tratti essenziali:sorriso :-) :) :=) :->sorriso grande, smagliante o prolungato :-)))) :)))))))tristezza :-( :( :=( :'=(tristezza grande, profonda o prolungata :-(((( :(((((((((strizzata d'occhio d'intesa e complicità oppure di ironia (consignificato amichevole o aggressivo e provocatorio) ;-) ;)risata sguaiata :D :-D (solo in contesti di confidenza)mostrare la lingua :-P :P :-PPPP (solo in contesti diconfidenza)
Trasposizione scritta in chat,mail SMS di tratti non verbali
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Corrispettivi linguistici
4. Riferimento al contesto percettivo
1. Uso frequente di pronomi e aggettivideittici (questo, quello, qui, ora…)
2. Uso frequente di segnali discorsivi prividi un significato autonomo, che hanno lasola funzione di mantenere il contattocon l’altro (fatismi): allora, ma, dunque,sai com'è, capisci bene, beh, eh, uff…
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Corrispettivi linguistici
5. Riferimento continuo alla persona con cui siparla.
Uso di formule di cortesia e di modulazione.
Uso di superlativi, diminutivi, esclamativi.
Uso frequente di pronomi di 1a e 2a persona.
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Espressioni dialettali
Marame' ti si aricurdate pur d me! Bbonagrazia te! Ji vdeme!
vogghiu moriri!
E KI VVOI FA',TENG A STUDIA'
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Espressioni gergali
Du ball.. ciò le mestruo
io sto bene!cazzeggio ciao
il duomo non ha cambiato colore:è unaciofeca!
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Espressioni idiolettali
CIAO FANALINA
TVB, LA PINNA GIALLA DELL’ADRIATICO
Io e il pidocchio siamo in biblio a studare
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Il pastiche linguistico
Molto spesso si mescolano lingua italiana,inglese, altre lingue straniere, scrittura in
stile parlato, codici di scrittura provenienti dachat, e-mail e SMS, abbreviazioni,
espressioni dialettali, gergali e idiolettali,creando veri e propri pastiche linguistici.
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Il pastiche linguistico
CAN I SCROK U UNA CENA?WHERE R U?JULIETITA U DISAPPEARED! REMEMBER I HAVE A BOOK FOR
U! BESOSSARO’ A BO NEXT WEEK! XXX JOIeri serata di m :(((X fortuna ho very good friends!!!!I THINK I SHOULD BE AT 36 AT ABOUT 1.00. WHAT ABOUT U?
I’VE NO IDEA ABOUT MOVIE: MAYBE THE PREDATORS OFTHE LOST ARCA? CU LATER. GIGI
NON BASTA STA MERDA DI STUDIO!A LO’ me stos a scassa' leballs.BACI,a presto…sigh…sigh…
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Un po’ di creatività…
DU-DU-DU LIFE IS GOOD! DAN-DAN-DAN LIFE IS FUN!MAY-MAY-MAY IN LIFE YOU MUST PRAY! BO-BO-BOPYOU MUST HOPE! DAN-DAN-DANT NEVER SAY "I CAN'T"!(Think positive)A vederti certo son disposta ma il mio cul dal mare allamontagna or si sposta: ci incontreremo forse in una sosta?Il frigo mi suggerisce la sua fastidiosa presenza che simescola alle cicale e si fonde con i miei pensieri.FermaL'AriaArresaSu1MonotoniaMattutinaStagnanteImmersaIn1TempoImmobile.FermoL'OperaioLontanoSiFaSfondoConLeCollineDiCase,RecintoDi1MenteFerma,ConfusaNellaFoskia.
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Quanto si può essere colloquialiscrivendo una mail?
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Negli Stati Uniti si scrivono molto spesso mail dilavoro con un tono molto informale, ad esempiorivolgendosi al destinatario con il suo nome dibattesimo.
In Italia questo stile non è molto apprezzato,e si corre il rischio che il tono più amichevole siascambiato per maleducazione, ingenuità omancanza di professionalità.
Formali o informali?
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Non lasciatevi tentare dall’informalità dellaposta elettronica. Un “ciao, tutto ok” va benissimose scrivete a un amico o collega.
Se invece contattate un docente (ad esempio, sepresentate un vostro progetto di tesi o fate unarichiesta di qualche tipo), mantenete un tonocolloquiale, ma al tempo stesso formale.
Non cominciate con “Salve!” e poi giù col testo comese parlaste.
Formali o informali?
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Progettate la vostra mail, così come farestecon qualsiasi altro documento che virappresenta verso il mondo esterno.
Anche il modo in cui si scrivono le mailcontribuisce a costruire l’immagine che date
di voi stessi.
Formali o informali?
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È la vostra esca Se volete che la vostra mail sia almeno cliccata, il che non
è così scontato, prima ancora di mettervi a scrivere dovetededicare la massima attenzione alla riga dell’oggetto osubject.
Non saltatela mai, condensate in quei pochi caratteri ilcontenuto del messaggio. L’oggetto deve essere breve,esplicito e il più possibile preciso.
Non “novità”, ma quale novità. Non “tesi”, ma “Richiesta ditesi sul Web marketing”. Non “ricevimento”, ma “Sonofuori sede: mi può iscrivere al ricevimento?”.
L’oggetto o subject
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Un buon principio è quello di evidenziare nellariga di subject il messaggio/obiettivo dellamail.
Come caso-limite, la mail si può ridurre alla solariga di subject: l’oggetto infatti può essere lettosubito senza aprire la mail.
Qualcuno usa la riga di subject per cominciarela sua mail, stimolando il destinatario a leggerel’intera mail per comprendere il senso complessivodell’incipit. Es.: “Solo tu mi puoi dare un consigliosu…”.
L’oggetto o subject
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Occorre evitare nel subject tutto ciòche lontanamente ricorda lo
spamming, anche solo dal punto di vistavisivo.
Quindi vanno evitate espressioni come:URGENTE, IMPORTANTE,
COMUNICAZIONE IMPORTANTE…
L’oggetto o subject
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Secondo alcune ricerche, solo il 15% degliutenti legge le mail di lavoro fino in fondo. Oltre il 50% legge solo le prime righe e
poi decide se continuare o no nello scrollingdel messaggio. Si perde così proprio uno dei principali
vantaggi dell’e-mail, che è quello dicomunicare rapidamente.
Brevi, anzi brevissimi…
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Per questo, il messaggio mail deve esseresempre chiaro e conciso e concentrare i
punti più interessanti e importanti nelleprime righe, stimolando il lettore a
continuare fino in fondo.
Brevi, anzi brevissimi…
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La lunghezza massima di una maildovrebbe essere di 250 parole, con iltesto distribuito su righe di circa 60
caratteri.
Brevi, anzi brevissimi…
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Essere brevi non vuol dire abusare diabbreviazioni: ASAP, IMHO, BTW…
Meno persone di quante crediamo le conoscono eapprezzano.
Poiché non siete più preadolescenti né adolescenti… … usate poche abbreviazioni comprensibili e
fatelo solo con amici, morosi, parenti, persone concui avete confidenza e con cui comunicate
abitualmente in modo informale:cmq, prox, qs…
Brevi, ma senza abbreviazioni
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Le regole dell’ortografia e della grammaticavanno rispettate la punteggiatura va
curata.Una mail corretta e ben organizzata, con i
tempi verbali giusti e la punteggiatura alposto giusto:
fa risparmiare tempo a chi legge, depone a favore della serietà e
chiarezza del pensiero di chi scrive.
Brevi, ma senza errori
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La vostra e-mail deve essere quasi rarefatta dal puntodi vista visivo. Una schermata piena di parole tutte
uguali, senza stacchi, scoraggia chiunque. Quindi: paragrafi molto brevi, magari introdotti da titoletti
maiuscoli (evitate corsivo e neretto, non tutti lileggono),
spazio bianco tra un paragrafo e l’altro, uso di liste puntate o numerate, per condensare e
rendere meglio visibili le informazioni, righe corte: 60 caratteri al massimo.
L’impaginazione
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Evitate gli sfondi colorati e, peggio ancora, idisegni:
rendono l’apertura della mail più lenta (anche unafrazione di secondo è un rallentamento insopportabilenella comunicazione mail) e rendono il testo meno
leggibile.La maggiore leggibilità è data dai caratteri neri su
fondo bianco.Inoltre, gli sfondi e i disegni rendono, a seconda dei casi,
la mail leziosa, bamboleggiante (azzurrino, rosa,lilla), fastidiosa (fucsia, giallo, violetto), quando non
ridicola.
Niente sfondi
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Introducete nella mail un minimo di interattività,per esempio il link a un sito che vorreste che il/ladocente consultasse, o in cui si trovanoinformazioni su cui vorreste che il/la docente videsse un’opinione.
Usate i link e gli attachment per nonappesantire il messaggio.
Link e attachment
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Usate un linguaggio semplice easciutto, ma non freddo, cortese manon lezioso, informale ma nontroppo, a seconda del destinatario.
Tono e stile
© Giovanna Cosenza 2008 - Oralità e scrittura… 46
Il Lei o Voi con la maiuscola – già brutti nellaposta tradizionale – sono da evitare nell’e-mail.
Uniche eccezioni: state scrivendo a un ministro, unvescovo, un ambasciatore o a una persona chesapete che, per sue caratteristiche personali,tiene moltissimo ai formalismi (più cheformalità).
Tono e stile
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Formule di apertura:
Al professore universitario che non si conosce:Gentile professor Rossi, (virgola, a capo e si prosegue)Gentile professoressa Verdi, (virgola, a capo e si prosegue).
Al professore universitario che conoscete:Caro professor Rossi, (virgola, a capo e si prosegue)Cara professoressa Verdi, (virgola, a capo e si prosegue).
Tono e stile
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Formule di apertura:
All’amministratore delegato o al presidente di unaazienda, la prima volta che gli/le scriviamo:
Gentile dottor/ingegner Rossi, (virgola, a capo e siprosegue)Gentile dottoressa/ingegner Verdi, (virgola, a capo e siprosegue).
Tono e stile
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Formule di chiusuraÈ bene chiudere sempre in modo più caldo, personale e
cortese di quanto faremmo con una letteracartacea tradizionale.
È opportuno evitare chiusure stereotipate come “colgol’occasione per porgerle i miei più distinti saluti”,“distinti
saluti”, “in attesa di ricevere uno suo riscontro, le mando imiei migliori saluti”, e così via.
Evitare anche ECCESSI di informalità e affettuositàcon chi non si conosce bene, come
“Baci”, “Un abbraccio”, “Un bacione” e così via.
Tono e stile
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Formule di chiusuraGrazie davvero: la sua collaborazione è stata preziosaGrazie come sempre per la sua precisione e sollecitudine. Un
caro salutoSpero proprio di incontrarla al più presto personalmente.
Intanto le invio i miei migliori auguri per un anno pieno diserenità e soddisfazioni
È stato un piacere conoscerti e collaborare con te. Grazie dicuore per tutto.
Tono e stile
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Usate al meglio la firma: non solo il vostro nomee cognome, ma anche il vostro numero di cellulareo telefono fisso e, un domani, la vostra azienda, lastruttura cui appartenete, indirizzo mail, telefono,fax, indirizzo per la posta cartacea, Url del vostrosito internet o della vostra azienda.
Confezionate DIVERSE FIRME da inserireautomaticamente: informale, formale, initaliano, in inglese.
La firma o signature