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Padova, 20 marzo 2013 Dott. Alberto Luchetta Direttore del Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Le reti di monitoraggio e le valutazioni per la sicurezza del territorio per la gestione delle emergenze ambientali

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Dott. Alberto Luchetta Direttore del Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio. Le reti di monitoraggio e le valutazioni per la sicurezza del territorio per la gestione delle emergenze ambientali. Padova, 20 marzo 2013. INDICE. contenuti della DPCM 27 febbraio 2004 - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Padova, 20 marzo 2013

Padova, 20 marzo 2013

Dott. Alberto LuchettaDirettore del Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio

Le reti di monitoraggio e le valutazioni per la sicurezza del territorio per la

gestione delle emergenze ambientali

Page 2: Padova, 20 marzo 2013

INDICE

contenuti della DPCM 27 febbraio 2004

istituzione del CFD della Regione Veneto

le reti idrometeorologiche in uso: variabili misurate e flussi dati

la rete radar meteo

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Direttiva P.C.M. 27 febbraio 2004

Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile

definisce i soggetti istituzionali e gli organi territoriali coinvolti nelle attività di previsione e prevenzione del rischio e di gestione dell’emergenza;

stabilisce gli strumenti e le modalità con cui le informazioni relative all’insorgenza e alla evoluzione del rischio idrogeologico ed idraulico, devono essere raccolte, analizzate e rese disponibili alle autorità coinvolte.

Page 4: Padova, 20 marzo 2013

Struttura regionale deputata alla gestione delle allertegestione delle allerte nel territorio regionale di concerto con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, la Regione e le Province.

Funzione:

previsioneprevisione degli eventi;

monitoraggiomonitoraggio degli eventi e degli effetti sul territorio;

supporto alla gestione dell’emergenzasupporto alla gestione dell’emergenza.

attivato il 2 Aprile 2009 2 Aprile 2009

Centro Funzionale DecentratoCentro Funzionale Decentratodella Regione del Venetodella Regione del Veneto

Definizione del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile per la previsione, il monitoraggio e la

sorveglianza di situazioni di rischio idrogeologico, idraulico e valanghivo

Page 5: Padova, 20 marzo 2013

COMPONENTI DEL CENTRO FUNZIONALE COMPONENTI DEL CENTRO FUNZIONALE DECENTRATO DEL VENETODECENTRATO DEL VENETO

ARPAV – DIPARTIMENTO REGIONALE SICUREZZA DEL TERRITORIO(responsabile delle previsioni meteorologiche, dell’elaborazione della criticità valanghe e della gestione della sala operativa)

UNITA’ DI PROGETTO PROTEZIONE CIVILE(responsabile C.F.D.)

DIREZIONE REGIONALE DIFESA DEL SUOLO(responsabile della determinazione dei livelli di criticità idraulica e geologica e dei rapporti con i Geni Civili)

Page 6: Padova, 20 marzo 2013

CRITICITA’CRITICITA’ DESCRIZIONE SCENARIODESCRIZIONE SCENARIO MISURE DI PROTEZIONE CIVILEMISURE DI PROTEZIONE CIVILE

AssenteAssente SSituazione di normalità ituazione di normalità CCessazione della procedura di essazione della procedura di allerta allerta

OrdinariaOrdinaria

Possibilità di fenomeni di natura Possibilità di fenomeni di natura idraulica e geologica che pur idraulica e geologica che pur

rientrano nella normalità rientrano nella normalità generano situazioni di generano situazioni di potenziale pericolo. potenziale pericolo.

Stato di AttenzioneStato di Attenzione Richiede una reperibilità Richiede una reperibilità rinforzata in tutti i settori rinforzata in tutti i settori

potenzialmente interessati e potenzialmente interessati e un più frequente controllo un più frequente controllo

dell’evoluzione dei fenomeni.dell’evoluzione dei fenomeni.

ModerataModerata Possibilità di Possibilità di diffuse situazioni diffuse situazioni di pericolodi pericolo. .

Stato di Pre-allarmeStato di Pre-allarmeRichiede la reperibilità di tutte Richiede la reperibilità di tutte le forze di protezione civile e la le forze di protezione civile e la predisposizione di tutti i mezzi predisposizione di tutti i mezzi

e gli strumenti utili a e gli strumenti utili a fronteggiare l’evento atteso. fronteggiare l’evento atteso.

ElevataElevata

Elevata propensione del Elevata propensione del territorio a subire dissesti e alta territorio a subire dissesti e alta possibilità di diffuse situazioni possibilità di diffuse situazioni

di pericolo.di pericolo.

Stato di AllarmeStato di AllarmeRichiede l’attivazione di tutte Richiede l’attivazione di tutte le forze disponibili secondo le le forze disponibili secondo le procedure previste dai piani di procedure previste dai piani di emergenza o secondo direttive emergenza o secondo direttive

di Protezione Civile. di Protezione Civile.

CRITICITA’ IDRAULICA E IDROGEOLOGICACRITICITA’ IDRAULICA E IDROGEOLOGICA

Page 7: Padova, 20 marzo 2013

Suddivisione regionale in Zone di AllertaSuddivisione regionale in Zone di Allerta

CODICCODICE E

AREAAREA

PROVINCPROVINCEE

NOME NOME AREAAREA

Vene-Vene-AA

BL (65)BL (65)Bacino Bacino

Alto PiaveAlto Piave

Vene-Vene-BB

VI(39) - BL(4) VI(39) - BL(4) - TV(3) - TV(3)

Bacino Bacino dell’Alto dell’Alto

Brenta-Brenta-BacchiglioBacchiglio

nene

Vene-Vene-CC

VR(57) - VR(57) - VI(10) VI(10)

Adige-Garda e Adige-Garda e Monti LessiniMonti Lessini

Vene-Vene-DD

RO(50) - RO(50) - VR(32) – VR(32) –

PD(8) - VE(1) PD(8) - VE(1)

Po, Fissero-Po, Fissero-Tartaro-Tartaro-

Canalbianco eCanalbianco e Basso AdigeBasso Adige

Vene-Vene-EE

PD(91) - PD(91) - VI(73) -VI(73) -

VR(8) - TV(7) VR(8) - TV(7) -VE(4)-VE(4)

Bacino del Bacino del Basso Basso

Brenta-Brenta-BacchiglioBacchiglio

nene

Vene-Vene-FF

TV(67) - TV(67) - VE(28) VE(28)

- PD(5) - PD(5)

Bacini del Bacini del BassoBasso

Piave, Sile Piave, Sile e Bacino e Bacino

scolantescolante

Vene-Vene-GG

TV(18) TV(18) - VE(11)- VE(11)

Bacini veneti Bacini veneti del Livenza, del Livenza,

Lemene Lemene e Tagliamentoe Tagliamento

Page 8: Padova, 20 marzo 2013

Il territorio montano del Veneto è suddiviso in 2 macro aree (Dolomiti e Prealpi) sulle quali viene valutata la possibilità di innesco di fenomeni valanghivi

CRITICITÀ VALANGHE

Page 9: Padova, 20 marzo 2013

DIFFUSIONE DEI MESSAGGI

fax a tutti i destinatari interessati (~ 1.000)

e-mail a tutti i destinatari interessati (~ 1.100)

SMS informativo (~ 3.000 destinatari)

pubblicazione nel sito internet del CFD:

www.regione.veneto.it/AvvisiCFD

Page 10: Padova, 20 marzo 2013

UN SISTEMA INTEGRATO DI ANALISI DEI DATI IDRO-METEORLOGICI MULTIUSO

Sala operativa

Modellistica locale

Rete di stazioni meteorologiche

Meteosat Second Generation

Radar meteorologici

Teolo

Concordia

Page 11: Padova, 20 marzo 2013

LA RETE METEOROLOGICA - STAZIONILA RETE METEOROLOGICA - STAZIONI

163 163

stazioni stazioni

meteorologichemeteorologiche

Page 12: Padova, 20 marzo 2013

LA RETE IDROLOGICA - PUNTI DI MISURA

9999 stazioni di misura dei livelli stazioni di misura dei livelli idrometriciidrometrici

Page 13: Padova, 20 marzo 2013

LA RETE IDROLOGICAVARIABILI MISURATE

Per trasformare:le misure di livello idrometricoin misure di portata

sono necessarie complessecampagne di misure di portatain situ che consentano di individuareuna relazione tra i due dati

Page 14: Padova, 20 marzo 2013

LA RETE NIVOMETEOROLOGICA – PUNTI DI MISURA

1818 stazioni di misura stazioni di misura della neve in alta quotadella neve in alta quota

Page 15: Padova, 20 marzo 2013

LA RETE NIVOMETEOROLOGICA ESEMPI DI PRODOTTI

ALTEZZA NEVE FRESCA IN CADORE

Page 16: Padova, 20 marzo 2013

CFD

FLUSSO DATI

Elaborazione prodotti

Applicazioni modellistiche

ELABORAZIONE DATI

Centrali acquisizione

+Banca Dati

(SIRAV)

MONITORAGGIO

Stazioni Meteorologiche

NivometricheIdrologiche

COMUNICAZIONE

Teolo-Arabba

ANALISI SITUAZIONE

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DAI DATI >>> ALLE INFORMAZIONI

Composizione automatica in tempo reale di tabelle

Valori puntuali

somme per variedurate temporali

Superamento valori di soglia

Medie per zone e sottozone

Page 18: Padova, 20 marzo 2013

DAI DATI >>ALLE

INFORMAZIONI

Zoom sull’andamento

di una singola stazione

Page 19: Padova, 20 marzo 2013

DAI DATI >> ALLE INFORMAZIONI

Livelli idrometriciInsieme d’informazioni grafiche e tabellari

LIVELLI DI GUARDIA

Andamento temporale

Info sul punto di misura

Page 20: Padova, 20 marzo 2013

La sintesi cartograficaMappe regionali delle precipitazioni in corso

DAI DATI >>ALLE INFORMAZIONI

Piogge cadute nelle

ultime 24 orePiogge cadute nell’ultima ora

Page 21: Padova, 20 marzo 2013

Monte Grande

Teolo (PD)

IL MONITORAGGIO DEL VENETO

CON I RADAR METEOROLOGICI

Page 22: Padova, 20 marzo 2013

Raggi d’azione dei 2 radar operativi in Veneto

ARPAV –DRST dispone di 2 radar meteorologici

operano in banda C

rilevano la presenza delle gocce d’acquain atmosfera

IL MONITORAGGIO DEL VENETOCON I RADAR METEOROLOGICI

Page 23: Padova, 20 marzo 2013

PRECIPITAZIONI DEBOLI

DEBOLISSIME

DISTURBI

DEBOLI

MODERATE

ROVESCI

TEMPORALI

GRANDINE

TEMPORALE ESTIVO

TEMPORALE ESTIVO

TEMPORALE ESTIVO

TEMPORALE ESTIVO

SCALA DI INTENSITA’ DELLE PRECIPITAZIONI

RILEVATE

Rilevano molto bene l’evoluzione spazio.temporaledi piogge anche molto localizzate

IL MONITORAGGIO DEL VENETOCON I RADAR METEOROLOGICI

Page 24: Padova, 20 marzo 2013

Evento 26 settembre 2012 ore 15.20 UTC

IL MONITORAGGIO DEL VENETOCON I RADAR METEOROLOGICI

è possibile osservare lo sviluppo verticale

dei sistemi temporaleschi

Page 25: Padova, 20 marzo 2013

GRAZIE PER GRAZIE PER L’ATTENZIONEL’ATTENZIONE