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SCIENZA E FITNESS 5 Scienza e Movimento - N°2 Aprile-Giugno 2015 INTRODUZIONE L’interazione tra il sonno e la performance atletica è un dibattito ancora poco esplorato e che, soprattutto nell’ultimo decennio, sta ca- lamitando notevole attenzione da parte della comunità scientifica. In particolar modo, i ricer- catori si stanno concentrando, con un interesse crescente, sull’analisi degli effetti negativi che la deprivazione da sonno, il sonno frammenta- to e, più genericamente, il vasto corollario dei disturbi associati, generano sulla prestazione sportiva. Allo stato attuale dell’arte, è possibile reperire un cospicuo numero di ricerche scien- tifiche concernenti, in misura massiva, gli effetti del jet lag, riscontrati sugli atleti professionisti. Sarebbe tuttavia auspicabile estendere la ri- cerca alla globalità degli aspetti concernenti il sonno, evitando di soffermarsi esclusivamente su alcuni fenomeni che rappresentano delle anormalità, prettamente sporadiche, nella cro- nobiologia dell’individuo. Questa tematica potrebbe portare ad un no- tevole risvolto nell’ambito della ricerca con- dotta sulle scienze motorie e sportive, alla luce di alcune evidenze che identificano nel sonno una possibile strategia per velocizza- re il recupero post allenamento o a seguito di una performance sportiva di elevata intensità (1). Il sonno inteso sia come riposo notturno EFFETTI DELLA DEPRIVAZIONE DA SONNO E DEI DISTURBI DEL RIPOSO NOTTURNO SULLA PERFORMANCE ATLETICA NOTE SULL’AUTORE Dott.ssa Alessandra Calcinotto Ha conseguito la laurea a pieni voti, con menzione accademica, in scienze e tecniche avanzate dello sport, presso la Scuola Universitaria Interfacoltà di Scienze Motorie di Torino. Mail: [email protected] di Alessandra Calcinotto >>

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5Scienza e Movimento - N°2 Aprile-Giugno 2015

INTRODUZIONEL’interazione tra il sonno e la performance atletica è un dibattito ancora poco esplorato e che, soprattutto nell’ultimo decennio, sta ca-lamitando notevole attenzione da parte della comunità scientifi ca. In particolar modo, i ricer-catori si stanno concentrando, con un interesse crescente, sull’analisi degli eff etti negativi che la deprivazione da sonno, il sonno frammenta-to e, più genericamente, il vasto corollario dei disturbi associati, generano sulla prestazione sportiva. Allo stato attuale dell’arte, è possibile reperire un cospicuo numero di ricerche scien-tifi che concernenti, in misura massiva, gli eff etti del jet lag, riscontrati sugli atleti professionisti.

Sarebbe tuttavia auspicabile estendere la ri-cerca alla globalità degli aspetti concernenti il sonno, evitando di soff ermarsi esclusivamente su alcuni fenomeni che rappresentano delle anormalità, prettamente sporadiche, nella cro-nobiologia dell’individuo.Questa tematica potrebbe portare ad un no-tevole risvolto nell’ambito della ricerca con-dotta sulle scienze motorie e sportive, alla luce di alcune evidenze che identifi cano nel sonno una possibile strategia per velocizza-re il recupero post allenamento o a seguito di una performance sportiva di elevata intensità (1). Il sonno inteso sia come riposo notturno

EFFETTI DELLA DEPRIVAZIONE DA SONNO E DEI DISTURBI DEL RIPOSO NOTTURNO SULLA PERFORMANCE ATLETICA

NOTE SULL’AUTORE

Dott.ssa Alessandra CalcinottoHa conseguito la laurea a pieni voti, con menzione accademica, in scienze e tecniche avanzate dello sport, presso la Scuola Universitaria Interfacoltà di Scienze Motorie di Torino. Mail: [email protected]

di Alessandra Calcinotto

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11Scienza e Movimento - N°2 Aprile-Giugno 2015 11Scienza e Movimento - N°2 Aprile-Giugno 2015

IL TESSUTO ADIPOSO: INTRODUZIONE AL TEMA

11 WWW.NONSOLOFITNESS.IT

Il tessuto adiposo è tanto indispensabile alla nostra esistenza quanto detestato dalla maggior parte degli appassionati di attività fi sica e non solo, che vorrebbero vedere il

loro addome completamente piatto e ai quali la possibilità di poter prendere con le dita un piccolo spessore di cute è causa di allarmi e disturbi psicologici per i mesi successivi. La ri-cerca dell’estetica, come spesso avviene in chi pratica dell’attività di fi tness due o tre volte la settimana, cela delle insidie per la propria salu-te, determinate principalmente da un abbassa-mento del livello di tessuto adiposo, ottenuto

persino con l’assunzione di farmaci. L’ossessio-ne nel ricercare un corpo bello, tonico e povero di tessuto adiposo sottocutaneo potrebbe por-tare il soggetto a sviluppare disturbi del com-portamento, non solo alimentare, ma anche a livello psicologico.Bisogna assolutamente porre l’accento su quanto sia importante il tessuto adiposo per la nostra sopravvivenza e soprattutto compren-dere che ciò che si vuole ridurre al minimo non è il tessuto adiposo in generale ma un tipo spe-cifi co di tessuto adiposo: quello sottocutaneo, responsabile delle maggiori alterazioni esteti-

NOTE SULL’AUTORE

Dott. Giulio MerliniLaureato magistrale con lode e menzione accademica nel 2012 in Scienze e Tecniche Avanzate dello Sport presso la SUISM Torino, Specializzando in Nutrizione e Integrazione dello Sport , Docente NonSoloFitness Allenatore e docente FIPE Piemonte giulio.merlini@nonsolofi tness.it

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di Giulio Merlini

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17Scienza e Movimento - N°2 Aprile-Giugno 2015

Prevenzione e Trattamento del Diabete: L’infl uenza dell’Attività Fisicadi Raffaella Frisario

Il diabete mellito (DM), comunemente de-fi nito diabete, è un gruppo di malattie me-taboliche che hanno come manifestazione principale un aumento delle concentrazioni

ematiche di glucosio (iperglicemia).Il diabete può essere causato o da un defi cit as-soluto di secrezione insulinica, o da una ridotta risposta all’azione dell’insulina a livello degli organi bersaglio (insulino-resistenza), o da una combinazione dei due difetti. L’iperglicemia cronica del diabete si associa a un danno d’or-gano a lungo termine (complicanze croniche), che porta alla disfunzione e all’insuffi cienza di diff erenti organi, specialmente gli occhi, il rene,

il sistema nervoso autonomo e periferico, il cuore e i vasi sanguigni. Esistono diversi tipi di diabete: il diabete di tipo 1, il diabete di tipo 2, il diabete gestazionale, il diabete monogenico ed il diabete secondario. Il diabete di tipo 1 è causato da distruzione beta-cellulare, su base autoimmune o idiopatica, ed è caratterizzato da una carenza insulinica assoluta; la variante LADA (Latent Autoimmune Diabetes in Adult) ha decorso lento e compare nell’adulto. Il diabete di tipo 2 è causato da un defi cit parziale di se-crezione insulinica, che in genere progredisce nel tempo ma non porta mai a una carenza as-soluta di ormone e che si instaura spesso su una

NOTE SULL’AUTORE

Dott.ssa Raffaella FrisarioLaurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive; laureanda nel corso di laurea specialistica in Scienze e Tec-niche delle Attività Motorie Preventive e [email protected]

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25Scienza e Movimento - N°2 Aprile-Giugno 2015

Corso di: ISTRUTTORE DI PILATES

Il corso di Pilates è strutturato in modo da fornire ai futuri istruttori la necessaria preparazione e capacità di strutturare al meglio le sessioni allenanti nel rispetto dei principi base della disciplina, sfruttando la naturale capacità di promuovere il giusto equilibrio tra benefici sul piano emotivo e sul piano fisico.Nella parte teorica saranno affrontati gli argomenti tecnici relativi alla conoscen-za del metodo, del linguaggio e della filosofia che risiede dietro al Pilates. La parte pratica prevede l'esame degli esercizi eseguiti con l'ausilio del tappetino e finaliz-zati a migliorare la forza muscolare ottenendo un corpo più forte, snello e con addominali tonici e performanti. Sarà dato ampio risalto alle metodiche che aiutano a prendere consapevolezza del proprio corpo producendo un migliora-mento nella postura e prevenendo i vizi posturali.Infine sarà esaminato come divenire più abili e precisi nei movimenti e nel gesto atletico attraverso la pratica del Pilates, beneficiando delle ripercussioni positive che è possibile avere anche in altri tipi di sport.

Il corso ha durata di 2 week-end e una quota di parte-cipazione di soli 399,00 euro che comprende:

Libretto formativo: Tutti gli studenti riceveranno il libretto formativo personalizzato. Fornisce prova delle attività formative seguite dallo studente e con-sente di raggiungere gratuitamente alcune certificazi-oni supplementari. Il libretto non ha scadenze, nè costi futuri di gestione.Abbonamento alla rivista: Nel costo complessivo del corso è compreso l'abbonamento all'organo ufficiale di NonSoloFitness, la rivista Scienza e Movimento, per consentire un agevole e continuo aggiornamento sulle più importanti tematiche inerenti il fitness. Banca lavoro del fitness: Al termine del corso, i partecipanti, potranno richiedere gratuitamente e per sempre, l'inserimento nella Banca Lavoro del Fitness, un albo dei professionisti liberamente con-sultabile da privati e titolari di centri sportivi, con lo scopo di agevolare l'inserimento nel mondo nel lavoro.Tesseramento AICS: Il corso di Preparatore Atletico e Sportivo gode del riconoscimento da parte dell'AICS e la partecipazione include l'iscrizione per un anno alla Associazione Italiana Cultura Sport, Ente di Promozi-one Sportiva riconosciuto dal CONI.

“...migliorare la forza muscolare ottenendo un corpo più forte,

snello e con addominali tonici e performanti. ”

Info e iscrizioni su:www.infocorsi.com Tel. 06.933.77.230 (dal lun. al ven.) email: [email protected]

PROSSIME DATERoma: 25/26 aprile

e 23/24 maggio 2015Verona: 16/17 maggio

e 13/14 giugno 2015Padova: 23/24 maggio

e 13/14 giugno 2015Bari: 30/31 maggio

e 27/28 giugno 2015

25Scienza e Movimento - N°2 Aprile-Giugno 2015

Con il termine doping si intende l’uso di medici-nali o sostanze biologicamente attivi con lo sco-po di aumentare le capacità fi siche e le presta-zioni di un atleta. Numerose sono le sostanze farmacologiche in grado di modifi care partico-lari aspetti del metabolismo umano, miglioran-do la prestazione fi sica di chi le assume, quindi anche le performance degli atleti. Tale pratica risulta sempre più frequente tra gli sportivi di tutte le discipline e costituisce un illecito penale regolamentato da norme specifi che. Il doping si presenta in diverse forme e nel tem-po si è arricchito delle nuove scoperte in cam-po farmacologico e medico che hanno trovato sempre più sostanze in grado di infl uenzare

le capacità atletiche. L’arsenale farmacologico in mano agli sportivi è quindi in costante evo-luzione, così come il regolamento che lo con-trolla, che deve essere appunto al passo con la pratica stessa. È bene precisare che non sono tutti i farmaci ad essere vietati ad uno sportivo dal regolamento antidoping, ma solamente quelli che gli organi competenti considerano in grado di generare un miglioramento delle capacità fi siche. In pra-tica la defi nizione di sostanza dopante è una defi nizione legislativa, nel senso che è un rego-lamento a stabilire quali che siano le sostanze considerate doping e di cui ne è quindi vietato l’uso da parte degli atleti.

Il doping: analisi delle diverse classi di sostanze di Nicola Sacchi

>>

NOTE SULL’AUTORE

Dott. Nicola SacchiLaureato in Farmacia e Biotecnologie, si occupa professionalmente del set-tore sportivo come personal trainer, preparatore atletico, istruttore e gestore di centri fi tness. È inoltre docente per i corsi di formazione di NonSoloFitness (nicola.sacchi@nonsolofi tness.it,

www.ultimatetraining.it).

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33Scienza e Movimento - N°2 Aprile-Giugno 2015

ABSTRACTLo studio dell’aspetto fisico come mezzo fonda-mentale di comunicazione e inserimento sociale è definito in letteratura col termine di body ima-ge. Curare la propria estetica permette di poten-ziare quel capitale corporeo che può aumentare le possibilità di successo professionale. L’aspetto fisico è in stretta relazione con le caratteristiche antropometriche, i livelli di prestazione fisica e sportiva, le abitudini alimentari, lo stato funzionale dei processi biologici associati all’età, lo stile di vita e le relazioni sociali. Con l’insieme delle competenze del Personal Trainer si identifica la figura professionale che è in grado di aumentare il capitale corporeo attraverso la formulazione di protocolli di esercizio fisico e di strategie motivazionali. In questa analisi critica si vuole definire col termine di estetica funzionale,

quel campo di intervento del Personal Trainer che ha la capacità di migliorare l’aspetto fisico di un soggetto, modificandone la condizione di fitness attraverso le metodologie di allenamen-to per l’incremento di forza, della flessibilità e della resistenza organica. Tuttavia, per preserva-re le abilità di movimento degli assistiti durante protocolli di cure per l’estetica a differenti livelli di invasività, il Personal Trainer deve estendere la sua conoscenza nei settori dell’alimentazione, della nutrizione e dell’integrazione, della farma-cologia e della cosmetica, delle terapie manua-li e di quelle assistite da elettromedicali, della chirurgia plastica e della medicina estetica, per meglio operare in sinergia con le altre figure pro-fessionali interessate alla cura del corpo e al suo aspetto esteriore.

di Donato Formicola1, Giulio Merlini 1,2, Pierluigi De Pascalis 2 1Comitato Organizzatore Humani(n)mperfection - Torino2NonSoloFitness - Roma

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DAL BODY IMAGE ALL’ESTETICA FUNZIONALE, IL CAMPO DI INTERVENTO DEL PERSONAL TRAINER

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44 WWW.NONSOLOFITNESS.IT

La corsa è certamente una delle attività più naturali per l’essere umano, una disciplina alla portata di tutti, amata per il forte im-pegno cardiocircolatorio, e quindi per gli

innumerevoli vantaggi che ne derivano non soltanto sotto il profilo del consumo calori-co, ma anche per gli enormi benefici di tipo preventivo sul cuore e sulla salute in generale.

È normale quindi che un pubblico sempre più numeroso si avvicini alla corsa, spesso doman-dandosi che differenza possa esserci tra correre all’aperto o correre su un tapis roulant, e se vi sia qualche vantaggio specifico in queste due varianti.La corsa all’aria aperta presenta indubbiamente dei punti di forza, primo fra tutti essendo un’at-

DAL WEBTRATTO DA WWW.NONSOLOFITNESS.IT

Si fa presto a dire running.CorreRE all’aperto o correre sul tapis roulant, quali differenze?

NOTE SULL’AUTORE

Dott. Pierluigi De Pascalis - Laureato in Scienze Motorie, è responsabile della formazione e divulgazione scientifica di NonSoloFitness e professore a contratto presso l’Università degli studi di Foggia ([email protected], www.depascalis.net).

di Pierluigi De Pascalis

Di questo articolo è presente anche un video di approfondimento al seguente link: http://www.depascalis.net/video/running

Inquadra il codice tramite un lettore di qr-code con il tuo smartphone o tablet per vedere il video.

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