Via Crucis 26 marzo 2021

Parrocchia Sant’Enrico

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Dall’aurora al tramonto Dall'aurora io cerco te, fino al tramonto ti chiamo. Ha sete solo di te l’anima mia, come terra deserta.

Non mi fermerò un solo istante, sempre canterò la tua lode, perché sei il mio Dio, il mio riparo; mi proteggerai all'ombra delle tue ali.

Dall'aurora io cerco te, fino al tramonto ti chiamo. Ha sete solo di te l’anima mia, come terra deserta.

Non mi fermerò un solo istante, io racconterò le tue opere, perché sei il mio Dio, unico

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bene; nulla mai potrà la notte contro di me.

Dall'aurora io cerco te, fino al tramonto ti chiamo. Ha sete solo di te l’anima mia, come terra deserta. Ha sete solo di te l’anima mia, come terra deserta.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

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I Stazione – GESU’ È CONDANNATO A MORTE

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. Pilato, a ogni festa, era solito rimettere in libertà per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciò a chiedere ciò che egli era solito concedere. Pilato rispose loro:

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«Volete che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché, piuttosto, egli rimettesse in libertà per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto

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flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. (Mc 15, 6-15)

Riflessione

Noi ci saremmo aspettati che la giustizia avesse riconosciuto chi fosse il colpevole e chi l’innocente. Ma così non avvenne: il Giusto fu condannato, l’ingiusto fu graziato. Per un istante due uomini tanto differenti si trovano l’uno di fronte all’altro: le loro vite si intrecciano. Con il suo sguardo verso Barabba, Gesù si fa carico delle sue colpe e di quelle di tutti noi.

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Preghiera

Per tutti i bambini che muoiono perché sono privati del necessario. Signore, perdonaci Per tutte le volte che ci chiudiamo alle necessità di chi è accusato ingiustamente. Signore, perdonaci Ogni volta che siamo indifferenti verso i nostri fratelli. Signore, perdonaci Quando offendiamo la dignità di chi non è come noi. Signore, perdonaci

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RIMANETE IN ME (RNS)

Rimanete in me ed io in voi perché senza di me non potete far nulla. Chi rimane in me ed io in lui molto frutto farà. (X2) Io sono la vite, voi siete i tralci rimanete in me se le mie parole resteranno in voi ciò che chiedete vi sarà dato. Rimanete in me ed io in voi questo ho detto perché la mia gioia sia in voi. Chi rimane in me ed io in lui molto frutto farà.(X2) RIT:

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II Stazione – GESU’ È CARICATO DELLA CROCE

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. "I capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io in lui non trovo colpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e secondo la Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio» ...Allora (Pilato) lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi presero Gesù ed

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egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota.." (Gv 19, 6-7, 16-17)

Riflessione La crocifissione era la condanna a morte degli schiavi, dei ladri e dei sovversivi. Era sinonimo di disprezzo e derisione, atto di sofferenza reso pubblico. La folla che assisteva non ha fatto altro che incitare alla crocifissione, alla morte del figlio di Dio, divenne ancora più urlante vedendolo curvo sotto la croce. Gli uomini sono scesi a compromessi pesanti con la loro coscienza, non

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denunciando l’ingiustizia nei confronti di un uomo innocente e sincero che loro stessi avevano accolto a Gerusalemme solo pochi giorni prima, ma hanno ricercato il consenso dei Sacerdoti, detentori del potere, nascondendosi dietro il velo della Legge ebraica. I capi dei sacerdoti sembrano perseguire una certa Giustizia, ma non sono disposti a rinnegare se stessi e le loro credenze morali, non vogliono abbandonare tutto e seguire Gesù, non sono disposti a prendere le loro croci. Sfruttano, invece, la loro Legge,

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rifiutando la salvezza che solo Dio avrebbe potuto dargli: appellandosi alla loro Legge, condannano Gesù, non comprendendo che Gesù rappresenta una Legge nuova e superiore che ci apre le porte della salvezza.

Preghiera

Signore, ti preghiamo affinché possiamo comprendere il significato autentico della croce accettandone il peso, specialmente in questo periodo storico di grande sofferenza e stanchezza. Fa’ che sia il ponte da attraversare per giungere alla salvezza. Ti preghiamo inoltre

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affinché possiamo distogliere lo sguardo da noi stessi e non cedere alla volontà degli altri per essere sempre in grado di seguire la Tua Legge. Ascoltaci, o Signore

TU SEI LA FORZA (Eman)

Proprio quando sono qui con te Tu vinci per me le mie battaglie Proprio quando sono qui con te Tu vinci per me le mie infermità In te, Dio io trovo la forza Per non gettare la spugna Perché Cristo ha donato il suo sangue

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In te, Dio io trovo la forza Per non gettare la spugna Perché Cristo è in me Tu sei la Forza nella debolezza Sei la speranza del cuore mio Tu sei la certezza in un mondo che è senza Tu sei il mio Dio, non dubito Proprio quando sono qui con te Tu vinci per me le mie battaglie Proprio quando sono qui con te Tu vinci per me le mie infermità In te, Dio io trovo la forza Per non gettare la spugna Perché Cristo ha donato il suo sangue

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In te, Dio io trovo la forza Per non gettare la spugna Perché Cristo è in me RIT. Se Gesù tu sei con me Chi sarà contro di me? Se tu Gesù sarai con me Io vincerò comunque (x3) Tu sei la Forza nella debolezza Sei la speranza del cuore mio Del cuore mio RIT. Tu sei il mio Dio Non dubito

III Stazione – GESU’ CADE LA PRIMA VOLTA

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Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. “Pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini… umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce" (Fil 2, 6-8)

Riflessione

Gesù cade sotto il peso della croce. Gesù non lascia nulla della

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veste umana, ne prende su di sé ogni aspetto, anche il peso del peccato e ci fa da specchio mostrandosi a terra. Ma non c’è superbia nel suo rialzarsi, c’è l’affidarsi al volere del Padre, sempre e comunque, anche in una condizione di difficile comprensione, di grande dolore. Guardiamo a Lui oggi tutti noi che siamo a terra, abbattuti dal peccato, dal dolore, dall’incomprensione di un mondo complesso e abbracciamo la sua fiducia nel Padre per rialzarci e affrontare nuovamente il cammino.

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Preghiera

Signore, guarda il tuo servo a terra, aiutami ti prego a non restare qui: rinunciare ad andare avanti ora è il richiamo forte e rappresenta il mio peccato, ma tu che sai fare nuove tutte le cose rendi anche la caduta una occasione per vedere la Tua misericordia. Ascoltaci, o Signore Lodi all’Altissimo

Tu sei santo Signore Dio, Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei l'Altissimo Onnipotente, Tu Padre santo, Re del cielo. Tu sei trino, uno Signore,

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Tu sei il bene, tutto il bene, Tu sei l'Amore, Tu sei il vero, Tu sei umiltà, Tu sei sapienza. Tu sei bellezza, Tu sei la pace, la sicurezza, il gaudio, la letizia, Tu sei speranza, Tu sei giustizia, Tu temperanza e ogni ricchezza Tu sei il custode, Tu sei mitezza, Tu sei rifugio, Tu sei fortezza, Tu carità, fede e speranza, Tu sei tutta la nostra dolcezza. Tu sei la vita, eterno gaudio, Signore grande Dio ammirabile, Onnipotente o Creatore, o Salvatore di misericordia.

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IV Stazione – GESU’ INCONTRA SUA MADRE

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. “Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima – affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”. Sua madre custodiva

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tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,34-35)

Riflessione

Gesù mentre sale il Monte Calvario è deriso ed insultato da tutti. Anche coloro che gli erano stati vicini ed avevano beneficiato della sua presenza si sono allontanati lasciandolo solo. Solo Maria, sua madre, gli rimane vicino, non poteva lasciare suo figlio da solo mentre veniva portato al patibolo ingiustamente condannato. Maria lo segue nel tratto più difficile della sua vita, è colei che indica, con la sua

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vita di fedeltà, la meta da raggiungere. “Come Maria, che era libera di andare è rimasta nel silenzio e ha abbracciato la sua storia, disse sì al suo bambino e l'amò fino alla fine”

Preghiera

Signore, insegnami la strada: l'attenzione alle piccole cose; al passo di chi cammina con me per non fare più lungo il mio; alla parola ascoltata perché non sia dono che cade nel vuoto; agli occhi di chi mi sta vicino per indovinare la gioia e dividerla, per indovinare la tristezza e

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avvicinarmi in punta di piedi, per cercare insieme la nuova gioia. Signore, insegnami la strada su cui si cammina insieme; insieme nella semplicità di essere quello che si è; insieme nella gioia di aver ricevuto tutto da Te; insieme nel tuo amore. Signore, insegnami la strada, Tu che sei la strada e la gioia.

AL RE (DEBORA VEZZANI)

Tu sei la mia vita Tu sei la mia pace Tu sei la mia luce Tutto sei, il mio amore, Gesù Gesù

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Gesù re di ogni gloria Gesù padrone della storia Tutto sei, sei la pace che mi guida al padre Sei la via, la verità, sei la mia vita Figlio di Maria Figlio di Maria Tu sei la mia vita Tu sei la mia pace Tu sei la mia luce Tutto sei, il mio amore, Gesù RIT. Gesù re di ogni gloria Gesù padrone della storia Gesù re di ogni gloria Gesù padrone della storia

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Tutto sei, sei la pace che mi guida al padre Sei la via, la verità, sei la mia vita Figlio di Maria Figlio di Maria Figlio di Maria Figlio di Maria

V Stazione – GESU’ È AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

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“Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce.” (Mc 15, 21)

Riflessione

Simone di Cirene ci ricorda che anche noi potremmo trovarci in mezzo a gente debole, disperata, travolta da tanti mali e bisognosa di una parola e di un gesto d’amore che faccia capire non solo la vicinanza momentanea, ma anche la comprensione e la partecipazione solidale al male. Quando si soffre portando la

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croce non si aggiunge niente a quanto Cristo ha già fatto per noi. Chi soffre per il Regno di Dio sta portando la croce insieme a Simone di Cirene, che ci fa capire che non c’è valore espiatorio nelle nostre sofferenze, ma solo il prendere parte a qualcosa che Gesù ha già vissuto. Non siamo soli a portare le nostre croci lungo il Calvario della vita: non dobbiamo dimenticare coloro che si dimostrano veri compagni di viaggio nel sostenere il cammino faticoso, i passaggi pericolosi e le tribolazioni. Essi hanno compassione del prossimo, così

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come il Cireneo ha avuto compassione di Gesù. "Compassione" che ha il più bello dei significati: compatire, condividere la pena, la fatica, il dolore. Il male, sebbene imposto, viene accettato volentieri, perché è proprio sulla croce che Gesù vince il male. Simone è la dimostrazione di come la fede scaturisca dall’incontro con Dio e di come venga trasmessa con la testimonianza e la condivisione, poiché infatti i figli Alessandro e Rufo sono diventati membri delle prime comunità cristiane. “Una croce è quotidiana, scomoda, personale e segreta.

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La croce l’abbiamo tutti: è un qualcosa che ci accomuna, è il modo di amare di Dio”

Preghiera

Signore, come con Simone di Cirene, tu incroci le nostre vite nell’imprevisto, spesso sconvolgendo le nostre deboli certezze. Aiutaci ad accorgerci, ad accettare quello che ogni giorno ci poni davanti e ad essere disponibili e pronti nel momento in cui veniamo chiamati. Ascoltaci, o Signore

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Signore, a volte ci sentiamo come te, abbandonati da quanti credevamo nostri amici, sotto un peso della nostra croce. Aiutaci a non dimenticare che c’è un Simone di Cirene pronto a portarla con noi. Ascoltaci, o Signore

Signore apri i nostri occhi come hai fatto con Simone di Cirene così che possiamo essere in grado di accogliere il peso della croce degli altri, trovando nella condivisione della loro croce la grazia della fede. Ascoltaci, o Signore

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RE DI GLORIA

Ho incontrato te Gesù e ogni cosa in me è cambiata, tutta la mia vita ora ti appartiene; tutto il mio passato io lo affido a te, Gesù re di gloria, mio Signor.

Dal tuo amore chi mi separerà, sulla croce hai dato la vita per me, una corona di gloria mi darai quando un giorno ti vedrò.

VI Stazione – LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESU’

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Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Salmi 27, 8-9)

Riflessione

Il gesto della Veronica che rappresenta la carità cristiana a volte è impotente nel risolvere i

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problemi dell’altro ma può essere condividere, compatire, farsi prossimo. Ci sarà facile allora vedere il volto di Cristo nei sofferenti, nei poveri, negli emarginati; sentiremo in noi le sue sofferenze ma il suo volto pur doloroso brillerà sempre ai nostri occhi. “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” All’inizio Veronica vede soltanto un volto maltrattato e segnato dal dolore. Ma l’atto d’amore imprime nel suo cuore la vera immagine di Gesù: nel Volto umano, pieno di sangue e di ferite, ella vede il Volto di Dio e della sua bontà, che ci segue anche nel più profondo dolore.

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Soltanto con il cuore possiamo vedere Gesù. Soltanto l’amore ci rende capaci di vedere e ci rende puri. Soltanto l’amore ci fa riconoscere Dio che è l’amore stesso.

Preghiera

Signore, fa’ che il nostro cuore sia sempre pieno della sincera gratitudine per tutti i beni che riceviamo e, trasportati dalla carità cristiana, ci rendiamo disponibili al servizio del prossimo. Ascoltaci, o Signore Signore, il tuo volto non è solo impresso sul fazzoletto della

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Veronica, fa’ che riusciamo a riconoscerlo nella sofferenza di chi ci è accanto. Ascoltaci, o Signore Signore, con il tempo insegnaci ad amare e quando lo avremo imparato, donaci la forza per asciugare le lacrime dei nostri fratelli. Ascoltaci, o Signore TI CERCO SIGNORE MIA SPERANZA (F. Massimillo) TI CERCO, SIGNORE, MIA SPERANZA, MIA FORZA E GIUSTIZIA. BUON PASTORE, MIA GUIDA E

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SALVEZZA, MIO SIGNORE E MIO DIO!

Il Signore è mia luce e salvezza, di chi avrò timore? Il Signore è mia difesa, di chi avrò paura.

Una cosa ho chiesto al Signore: abitare con Lui per gustare il suo amore, ammirare il suo santuario.

Il tuo volto, Signore, io cerco, non nascondermi il tuo volto. Io spero nel tuo amore, nella tua misericordia.

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VII Stazione – GESU’ CADE LA SECONDA VOLTA

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. Oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il

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peccato, vivessimo per la giustizia. (1 Pt 2,23-24)

Riflessione

Schiacciato dal peso della sua croce, le forze lo abbandonano sempre più. Ma pur a fatica si rialza, per continuare il cammino. Che cosa dice a noi, uomini peccatori, questa seconda caduta? Più ancora della prima, sembra esortare a rialzarci, a rialzarci un'altra volta sulla nostra via della croce. Ogni uomo incontra quaggiù il Cristo che porta la croce e cade sotto di essa. A sua volta Cristo, sulla via del Calvario, incontra ogni uomo e, cadendo sotto il peso

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della croce, non cessa di annunziare la buona novella. Molti hanno sperimentato che cadere non significa la fine del cammino. Incontrando il Salvatore, si sono sentiti da lui rassicurare: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Si sono rialzati confortati ed hanno trasmesso al mondo la parola della speranza che sgorga dalla croce. Oggi, siamo chiamati ad approfondire il contenuto di questo incontro. È necessario che la nostra generazione rechi ai secoli futuri la buona novella del nostro rialzarci in Cristo.

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Preghiera

Signore, porti ogni giorno il nostro peso e continui a portarlo. Donaci speranza in mezzo a tutta questa oscurità, perché possiamo diventare portatori di speranza per tutti quelli che ci circondano. Ascoltaci, o Signore

Signore, tu che sei riuscito a vincere il peccato, fa che con il tuo aiuto possiamo affrontare le tentazioni di ogni giorno e vivere secondo il tuo insegnamento. Ascoltaci, o Signore Signore, tu che hai la forza di andare avanti, non hai paura delle difficoltà che puoi

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incontrare, e sai che alla fine della fatica c’è la salvezza; fa’ che siamo pronti a rialzarci dopo essere caduti e che possiamo imparare dai nostri fallimenti. Ascoltaci, o Signore CERCO LA TUA VOCE

Dove sei, perché non rispondi? Vieni qui, dove ti nascondi? Ho bisogno della tua presenza: è l’anima che cerca te. Spirito che dai vita al mondo, cuore che batte nel profondo. Lava via le macchie della terra e coprila di libertà.

Soffia, vento che hai la forza di cambiare,

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fuori e dentro me, questo mondo che ora gira, che ora gira attorno a te.

Soffia proprio qui fra le case, nelle strade della mia città. Tu ci spingi verso un punto che rappresenta il senso del tempo, il tempo dell’unità.

Rialzami e cura le ferite riempimi queste mani vuote. Sono così spesso senza meta e senza te cosa farei? Spirito, oceano di luce, parlami, cerco la tua voce; traccia a fili d’oro la mia storia e intessila d’eternità. Rit.

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VII Stazione – GESU’ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. Gesù, voltandosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai

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monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?" (Lc 23, 28-31)

Riflessione

Mio Signore, tu passi attraverso la folla, stremato dai dolori della flagellazione, col capo grondante di sangue, trafitto dalla corona di spine, ma vai avanti nella via del dolore, spinto dalla forza del tuo amore per noi. Ad un tratto però fermi il tuo sguardo e il tuo cuore sulle lacrime di alcune donne e le inviti a non piangere per te, ma per se stesse e i loro figli. Le donne che incontri nel tuo

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cammino, Gesù, sono donne generose, fiduciose, inopportune e coraggiose, sincere, fedeli, operose e spirituali, donne di speranza e messaggere di resurrezione, e tu, Dio nato da donna, chiedi loro coraggio, proprio mentre tutti fuggono da te, anche i tuoi amici. Il tuo sguardo d'amore e le tue parole sono preziosi e li sentiamo rivolti a noi oggi, sì, ne abbiamo veramente bisogno in questo tempo di pandemia che ha stravolto le nostre vite e i nostri rapporti umani, facendoci sentire in un tunnel buio e senza fine. La tua Pasqua, Signore, serve a questo: a restituirci la

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speranza che dopo la morte c'è la resurrezione! Donaci di vedere presto la luce in fondo al tunnel.

Preghiera

Signore, fa' che vediamo nel tuo sguardo e nelle tue braccia aperte sulla croce la nostra salvezza.

Manda a noi il tuo Spirito

Signore, facci camminare uniti nell'amore per essere tuoi testimoni, fratelli nella gioia e luce di speranza.

Manda a noi il tuo Spirito

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Signore, rendici capaci di rimediare a tutte le nostre mancanze d'amore.

Manda a noi il tuo Spirito

ABBRACCIAMI

Gesù parola viva e vera Sorgente che disseta E cura ogni ferita Ferma se di me i tuoi occhi La tua mano stendi E donami la vita Abbracciami Dio dell'eternità Rifugio dell'anima Grazia che opera Riscaldami fuoco che libera Manda il tuo spirito Maranatha Gesù

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Gesù asciuga il nostro pianto Leone vincitore della tribù di giuda Vedi nella tua potenza Questo cuore sciogli con ogni sua Paura Rit. Per sempre io canterò la tua immensa fedeltà Il tuo spirito in me In eterno ti loderà (x2) Rit. Riscaldami fuoco che libera Manda il tuo spirito Maranatha Gesù (X2)

IX stazione – GESU’ CADE PER LA TERZA VOLTA

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Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2,5-8)

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Riflessione

Gesù, lungo la via dolorosa cadi...una… due… tre volte, cadi perché ti sei fatto simile a noi, perché ti sei spogliato della Tua natura divina per vestirti di tutti i limiti, le incertezze e le incongruenze che appartengono all'umanità. La sofferenza per l'uomo a volte è qualcosa di incomprensibile che sembra negare l'amore di Dio, come in questo tempo per noi così difficile in cui un nemico invisibile ha sconvolto i nostri progetti, il nostro quotidiano, i rapporti umani. Ma tu, Gesù, pur cadendo sotto il peso della

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croce non ne rimani schiacciato, ti rialzi per rialzare l'umanità intera e per dirci che come Te, anche noi possiamo aiutare chi è caduto a rialzarsi, mettendoci al servizio degli altri non solo individualmente ma anche come comunità, così come ci esorta San Paolo: “rendete piena la mia gioia con l'unione dei vostri spiriti”. Il tuo coraggio, Gesù, ci spinge in questo tempo di profonde solitudini e ripensamenti a metterci in ascolto dei fratelli in modo nuovo, a tornare all'essenziale, a lasciare che il nostro chicco di grano, caduto, avvolto e morto nella terra, formi la sua radice

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salda e forte nell'amore del Padre. Sia questo il nostro tesoro, non da trattenere gelosamente ma da spendere a piene mani!!

Preghiera

Signore Gesù, trasforma un segno di morte in una croce gloriosa, rendici capaci di ascoltare la voce dello Spirito Santo, aiutaci nei momenti in cui ci sembra che il mondo ci cada addosso, quando ogni azione è un fallimento, donaci la forza e il coraggio per non mollare mai, donaci un cuore puro per ritrovare la gioia e il tuo amore nel sorriso del prossimo, donaci

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quella volontà di rialzarci che nasce dal dolore. Ascoltaci, o Signore COME TU MI VUOI

Eccomi Signor, vengo a te mio re, che si compia in me la tua volontà. Eccomi Signor, vengo a te mio Dio, plasma il cuore mio e di te vivrò. Se tu lo vuoi, Signore manda me e il tuo nome annuncerò. Come tu mi vuoi, io sarò, dove tu mi vuoi, io andrò,

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questa vita io voglio donarla a te per dar gloria al tuo nome mio re. Come tu mi vuoi, io sarò, dove tu mi vuoi, io andrò, se mi guida il tuo amore paura non ho, per sempre io sarò come tu mi vuoi.

X Stazione – GESU’ È SPOGLIATO DELLE VESTI

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

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"Presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: “Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte”. (Gv 19,23-24)

Riflessione

La veste, che è l'indumento esteriore, quella visibile a tutti è stata divisa in quattro parti. La tunica, che è l'indumento intimo di Gesù, quello che lui portava a

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contatto con il suo corpo e rappresenta l'unità della chiesa, l’hanno tirata a sorte perché non potrà mai essere divisa nella sua profondità che si identifica nello Spirito Santo. Al momento del Battesimo ogni cristiano riceve in dono la veste bianca. La veste che deve rappresentare la parte visibile della nostra vita in Cristo, della fede nel nostro agire quotidiano, tanto più luminosa se ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo.

Preghiera

Signore, aiutaci a far sì che l'unità della nostra chiesa sia sempre più visibile.

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Ascoltaci, o Signore Signore, ti preghiamo per la nostra comunità affinché, pur nella distanza imposta da questo periodo di pandemia, non dimentichi l’unità nello Spirito Santo. Ascoltaci, o Signore ADORO TE (RNS)

Sei qui davanti a me, o mio Signore, sei in questa brezza che ristora il cuore, Roveto che mai si consumerà, presenza che riempie l'anima. Adoro Te, fonte della Vita,

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adoro Te, Trinità infinità. I miei calzari leverò su questo santo suolo, Alla presenza Tua mi prostrerò. Sei qui davanti a me, o mio Signore, nella Tua grazia trovo la mia gioia. Io lodo, ringrazio e prego perché il mondo ritorni a vivere in Te. Adoro Te, fonte della Vita, adoro Te, Trinità infinita. I miei calzari leverò su questo santo suolo, Alla presenza Tua mi prostrerò. Adoro Te, fonte della Vita, adoro Te, Trinità infinita.

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I miei calzari leverò su questo santo suolo, Alla presenza Tua mi prostrerò, mio Signor

XI Stazione – GESU’ È CROCIFISSO

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. "Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non

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sanno quello che fanno”. (Lc 23, 33-34)

Riflessione

"Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". Così, Gesù, hai detto a Nicodemo...

Rinnova in noi il tuo Spirito, perché possiamo sollevare il nostro sguardo su di te, innalzato, e, nel contemplare il tuo amore libero e totale, distoglierlo da noi stessi dove sempre ricade, attirato dalle nostre paure, dai nostri egoismi, dal nostro orgoglio...

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Sulla croce, simbolo di desolazione e di morte, sei immobile, impossibilitato a compiere anche il minimo movimento. Eppure non c'è niente di più vivo delle tue mani, delle tue braccia spalancate, che abbracciano tutti in un gesto di perdono e di benedizione. La nuova vita arriva dal tuo cuore squarciato da cui sgorgano acqua e sangue, per noi bevanda di salvezza. Siamo già redenti!

Preghiera

Signore, dona a chi come te è inchiodato sulla Croce della sofferenza, il tuo santo conforto. Rendici instancabili nelle

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premure e degni compagni di viaggio di quanti percorrono le strade del dolore e della malattia. Sostienici, Signore

"Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!": è l'invito di San Giovanni Paolo. Col sostegno del tuo Spirito, Signore, aiutaci a seguirti sulla via dell'Amore, senza timore e nel dono fiducioso di noi stessi, perché la nostra vita non sia incerta ma gioiosa, non più sterile, ma feconda. Sostienici, Signore

Dio Padre, hai tanto amato il mondo da dare il Figlio tuo

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unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. In questo periodo di emergenza e preoccupazione, in cui il pensiero della morte è costante in noi, con la contemplazione della Croce si rinnovi la nostra fede in te, perché, anche nella fatica del cammino quotidiano, viviamo da redenti. Sostienici, Signore

Davanti a Questo Amore Hai disteso le tue braccia anche per me Gesù, dal tuo cuore come fonte hai versato pace in me,

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cerco ancora il mio peccato ma non c’è.

Tu da sempre vinci il mondo dal tuo trono di dolore. Dio mia grazia, mia speranza ricco e grande redentore, tu re umile e potente, risorto per amore, risorgi per la vita.

Vero agnello senza macchia mite e forte salvatore sei, tu, re povero e glorioso, risorgi con potenza, davanti a questo amore la morte fuggirà.

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XII Stazione – GESU’ MUORE IN CROCE

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. " Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo, spirò. (Lc 23, 44-46)

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Riflessione

In questo periodo di misericordia e di attesa vivere in comunione con Dio è un percorso ricco di insidie, tentazioni, ostacoli e incertezze. La vita ci pone davanti punti interrogativi e questioni che, ai nostri occhi, sembrano irrisolvibili e inspiegabili; come Gesù sulla Croce non ha ceduto alla paura dell'ignoto, ma pregando si è rivolto a Dio nei suoi ultimi momenti, così anche noi ci affidiamo a Lui, senza timore. Ponendo nelle Sue mani tutta la nostra vita.

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Preghiera

In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso; difendimi per la tua giustizia. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito Tendi a me il tuo orecchio, vieni presto a liberarmi. Sii per me una roccia di rifugio, un luogo fortificato che mi salva. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito Perché mia rupe e mia fortezza tu sei, per il tuo nome guidami e conducimi. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito

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Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito

CHI CI SEPARERÀ Chi ci separerà dal suo amore, la tribolazione, forse la spada? Né morte o vita ci separerà dall’amore in Cristo Signore.

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Chi ci separerà dalla sua pace, la persecuzione, forse il dolore? Nessun potere ci separerà da colui che è morto per noi. Chi ci separerà dalla sua gioia, chi potrà strapparci il suo perdono? Nessuno al mondo ci allontanerà dalla vita in Cristo Signore.

XIII Stazione – GESU’ È DEPOSTO DALLA CROCE

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.

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Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. "Sopraggiunta ormai la sera, Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del Sinedrio, che aspettava anche lui il Regno di Dio, comprato un lenzuolo, calò il corpo di Gesù giù dalla croce." (Mc 15,42-46)

Riflessione

Il silenzio prevale dopo la violenza, le grida, le offese, la tua morte. Abisso e buio ci sembrano prevalere: come può il mondo andare avanti se non ci sei tu, che sei la Vita? Ma il velo del tempio si è squarciato

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quando hai consegnato il tuo spirito: nulla ci separa più da te, neanche la morte! Il Verbo si è fatto carne, in tutto, anche nella precarietà. Consegni alle nostre mani il tuo corpo ormai senza vita, ti affidi a noi: continui a farlo ancora, ogni giorno.

Ora sei morto, Gesù, dal tuo cuore trafitto sgorgano acqua e sangue. L’acqua del tuo costato ci ridona vita nel battesimo, il tuo sangue ci nutre nell’Eucarestia. Anche nell’ora del grande lutto e della disperazione, quando tutto sembra finito, quando il dolore della morte sembra aver preso il

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sopravvento, splende la luce della speranza!

Preghiera

Signore, in questo tempo di incertezza e di paura, aiutaci a vivere con te da risorti, nella speranza che questa sia una Pasqua diversa, che ci riporterà a nuova vita, trasformati dalla forza del tuo amore e capaci di vedere, oltre le nostre paure, all’opportunità di amare sempre più compiutamente. Rendici saldi nell’amore, Signore Maria, tu hai amato tuo figlio senza trattenerlo, offrendolo al Padre per la nostra salvezza.

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Insegnaci ad amare così: senza egoismo, con lo sguardo rivolto a Gesù, disposti al perdono e nell'offerta di noi stessi. Prega per noi, Madre nostra INRI (Debora Vezzani)

Ha senso solo così Perdonando proprio tutto Ha senso solo così Amando fino in fondo Ha senso solo così Anche quando hai tutti contro Ha senso solo così E io ora lo difendo Io non ritorno indietro Io non ritorno indietro

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Da un amore gigante così Io non posso tornare indietro Io non ritorno indietro Io no che non ritorno indietro da un amore gigante così Io resto appesa e non scendo Io non scendo Ha senso solo così Rischiando proprio tutto Ha senso solo così Continuando fino in fondo Ha senso solo così Soprattutto quando hai il buio addosso Ha senso solo così E io ora lo difendo RIT.

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È questa la natura del vero amore L'operare da Dio La fermezza e il non ritirarsi mai È questa la natura del vero amore L'operare da Dio La fermezza e il non ritirarsi mai A costo di qualunque sacrificio Io non ritorno indietro RIT.

XIV Stazione – GESU’ È DEPOSTO NEL SEPOLCRO

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.

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Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. "C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. Era il giorno della Parascève e già splendevano le luci del sabato." (Lc 23,50-54)

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Riflessione

«Già splendevano le luci del sabato». La sera in cui iniziava il grande sabato della Pasqua i Giudei accendevano lampade in tutte le case. La città cominciava a splendere. Il Signore era morto nel buio. Ora comincia a sfolgorare la vera luce. E’ in questo momento che avviene la rapidissima e totale dissoluzione del regno del Demonio. Finisce l’ora delle tenebre. Il buio del sepolcro è tristezza, è dolore, è pianto, ma la fede ci dice che la nostra tristezza non è senza speranza. Dopo il buio

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viene sempre la luce, la luce della Vita, la luce della Risurrezione in Cristo.

Preghiera

Vieni, Signore, a portare luce nei nostri dubbi, perché impariamo a cercarti, ad amarti e a riconoscerti in ogni fratello bisognoso che metti lungo il nostro cammino. Ascoltaci, o Signore Vieni, Signore, ad illuminare la solitudine di tante persone in difficoltà, ad alleviare le ferite di chi pensa di non farcela, a farci comprendere, seppur faticosamente, che tu sei stato il

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primo a spiegarci il dolore semplicemente vivendolo. Ascoltaci ,o Signore Vieni, Signore, apri i nostri occhi, affinché scorgiamo nel segno del sepolcro chiuso il chicco di grano che muore per portare molto frutto. Ascoltaci, o Signore MI ARRENDO A TE MIO SIGNOR (RNS)

Gesù verbo eterno d'amore Vero volto del Padre Fatto uomo per me Lascia bruciare il mio cuore Del tuo fuoco divino Del tuo amore per me

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Io da sempre ti appartengo Io mi arrendo a te mio Signore Io mi arrendo a te Mio Signor, il mio presente Il mio domani sono tuoi Fa' del mio cuore Della mia vita ciò che vuoi Gesù redentore del mondo Sole della giustizia Sei speranza per me Vieni mio Signore e mio Dio Col tuo abbraccio di pace Ora stringimi a te Io da sempre ti appartengo RIT. Uh...Uh…Uh…Uh.. (X4)

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Io mi arrendo a te, mio Signore Io mi arrendo a te, mio Signore Io mi arrendo a te, mio Signore Io mi arrendo a te, mio Signor Io mi arrendo a te

Grazie per aver partecipato pregando insieme a tutta la

comunità

#insiemesiamocomunita’