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APPARATO LOCOMOTORE

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APPARATO LOCOMOTORE

Le articolazioni (o giunture)

L’ articolazione è il punto di contatto che si trova tra osso e osso, tra cartilagine e ossa e tra denti e ossa.

Non deve necessariamente assicurare il movimento, alcune di esse rappresentano semplicemente una giunzione tra ossa vicine

Le articolazioni (o giunture)

Dal punto di vista funzionale sono classificate in

• sinartrosi: articolazione per continuità è rigida;

• diartrosi: articolazione per contiguità si muove liberamente.

Sinartosi cartilagineeI due tipi di articolazioni cartilaginea sono:

Sincondrosi, in cui il tessuto connettivo è costituito da cartilagine ialina;

Sinfisi, in cui le estremità delle due ossa sono ricoperte da cartilagine ialina.

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Diartrosi

La caratteristica distintiva dell’articolazione sinoviale è la cavità sinoviale tra le due ossa articolate che permette libertà di movimento.

Le funzioni delle ossa e del sistema scheletrico

Il tessuto osseo e l’apparato scheletrico svolgono le seguenti funzioni:

• sostegno;

• protezione;

• contributo al movimento;

• omeostasi minerale;

• produzione delle cellule sanguigne;

• riserva di trigliceridi.

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Classificazione delle ossa

La struttura delle ossaA livello macroscopico, l’osso è suddiviso in

diafisi;

epifisi;

metafisi;

cartilagine articolare;

periostio;

cavità midollare;

endostio.Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

La formazione dell’osso

Durante l’infanzia e l’adolescenza le ossa lunghe crescono in

• lunghezza: i condrociti si dividono sul lato epifisario e vengono sostituiti da osso sul lato diafisario;

• spessore: le cellule del pericondrio si differenziano in osteoblasti, quindi in osteociti e si formano nuovi osteoni. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

I muscoli

ALDO DI FAZIO MEDICO LEGALE 12

I muscoli hanno numerose funzioni: • rendono possibili i movimenti • proteggono le ossa e gli organi • danno forma al corpo • liberano calore contraendosi, perciò riscaldano il corpo e lo aiutano a mantenere una temperatura costante.

ALDO DI FAZIO MEDICO LEGALE 13

I muscoli volontari

Ci sono muscoli volontari e muscoli involontari, che hanno strutture e funzioni diverse tra loro.

I muscoli volontari sono fatti di tessuto striato. Il loro movimento è controllato dal sistema nervoso centrale, cioè da comandi inviati dal cervello. • muscoli volontari scheletrici: fanno muovere le ossa • muscoli volontari pellicciai: fanno muovere la pelle

I muscoli volontari striati si contraggono velocemente e sviluppano grande potenza: liberano molta energia in poco tempo, ma si stancano rapidamente

I muscoli involontari

ALDO DI FAZIO MEDICO LEGALE 14

I muscoli involontari (o viscerali) sono fatti di tessuto liscio. Sono controllati dal sistema nervoso autonomo. Esempi: • parete dello stomaco • parete dell’intestino • vasi sanguigni. I muscoli involontari lisci si contraggono e si rilassano in modo lento e regolare, ma in pratica non si stancano mai.

I muscoli e il movimentoI muscoli possono soltanto contrarsi, cioè tirare le estremità di un

osso, ma non spingerle.

Per questa ragione spesso i muscoli devono agire in coppia.

ALDO DI FAZIO MEDICO LEGALE 15

Tricipiterilassato

bicipite contratto

tricipite contratto bicipite

rilassato

Esempio: se per flettere un braccio si contrae un muscolo, per estendere di nuovo il braccio bisognerà contrarre un altro muscolo. I due muscoli si chiamano antagonisti, perché compiono azioni opposte.

Classificazione

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I muscoli sono formati da un VENTRE e da due TENDINI o APONEUROSI.A seconda del numero di estremità si dividono in Bicipiti, Tricipiti e Quadricipiti; vi sono poi i digastrici e gli orbicolari.Si inseriscono sulle ossa (MUSCOLI SCHELETRICI) o sulla cute (MUSCOLI PELLICCIAI O MIMICI)

A seconda del numero di estremità si dividono in Bicipiti, Tricipiti e Quadricipiti; vi sono poi i digastrici e gli orbicolari.

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I distretti del sistema scheletrico

•Lo scheletro umano consiste in 206 ossa, raggruppate in due divisioni

• scheletro assile: comprende le ossa che si trovano lungo l’asse longitudinale del corpo (cranio, torace e della colonna vertebrale);

• scheletro appendicolare: contiene le ossa dai cingoli e dagli arti superiori e inferiori. Il cingolo viene definito come la struttura di legame dell’arto al troncoTortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Il cranio

Il cranio poggia sulla colonna vertebrale e comprende

• le ossa craniche, che formano la cavità cranica che racchiude e protegge il cervello (neurocranio);

• le ossa facciali, che formano la faccia (splancnocranio).

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Il cranio

Le ossa craniche (neurocranio)

• frontali

• parietali;

• temporali;

• occipitale;

• sfenoide;

• etmoide.

L’osso ioide

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

•L’osso ioide non è unito e collegato a nessun altro osso ma è connesso alle ossa temporali tramite legamento e muscoli.

•Sostiene la lingua e fornisce punti di attacco ad alcuni muscoli linguali, ai muscoli del collo e della faringe.

La colonna vertebrale

La colonna vertebrale è composta dalle vertebre. Esse sono:

• cervicali;

• toraciche;

• lombari;

• sacrali.

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

La vertebraLe vertebre sono costituite da tre regioni principali.• Corpo: è la porzione frontale che sostiene il peso.

• Arco vertebrale: è formato da due parti corte e spesse, peduncoli, che si completano con le lamine.

• Processi: servono per l’attacco dei muscoli e delle articolazioni.

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

La regione toracicaLa gabbia toracica è formata da

• sterno: osso stretto e piatto posto al centro della parete toracica anteriore;

• costole: 12 coppie collegate direttamente con lo sterno (vere costole) o indirettamente (false costole) o affatto (costole fluttuanti).

Osso piatto piatto e ha forma ad S. Rappresenta l’unico legame diretto dell’arto superiore con il tronco. Si estende dall’incisura giugulare (estremità sternale) fino alla scapola

(estremità acromiale) Faccia inferiore: presenta una superficie rugosa caratterizzata dalla

presenza di rugosità e rilievi; in posizione mediale la tuberosita’ costale e in posizione laterale il tubercolo conoide che dà attacco al legamento coraco- clavicolare.

CLAVICOLACLAVICOLA

La cintura scapolare (o cingolo toracico)

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

SCAPOLASCAPOLA

MUSCOLI DELLA SPALLAMUSCOLI DELLA SPALLA

1. Deltoide2. Sovraspinato 3. Infraspinato

(sottospinato)4. Grande

Rotondo5. Piccolo

Rotondo6. Sottoscapolare

ARTO SUPERIOREARTO SUPERIORE

Gli arti superioriL’omero è l’osso del braccio lungo e sottile e si articola con la scapola alla spalla, e con il radio e l’ulna al gomito.

ALDO DI FAZIO MEDICO LEGALE 36

Gli arti superiori

•L’ulna è l’osso

mediale

dell’avambraccio ed

è più lungo del radio.

•Il radio è l’osso laterale dell’avambraccio.

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Gli arti superiori•Il carpo, o polso, contiene le ossa carpali, tenute insieme da legamenti.

•Il metacarpo contiene cinque ossa metacarpali.

•Le falangi sono le ossa delle dita.

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

BICIPITE BRACHIALEBICIPITE BRACHIALE

Presenta due origini che convergono in un unico ventre e che si inseriscono sulla tuberosità brachiale del radio:

- Il capo lungo ha origine sulla fossa glenoidea

- Il capo breve come il muscolo coracobrachiale e il piccolo pettorale hanno origine dal processo coracoideo della scapola

Muscolo posteriore del braccio

Presenta 3 origini ed un’unica inserzione a livello dell’olecrano dell’ulna; i capi sono:

- Capo lungo che origina a livello della fossa glenoidea

- Capo laterale e- Capo mediale che

originano sulla faccia posteriore dell’omero lateralmente e medialmente il nervo radiale

TRICIPITE BRACHIALETRICIPITE BRACHIALE

La cintura pelvicaLe due ossa iliache formano la cintura pelvica che connette gli arti inferiori allo scheletro assile e sostiene la colonna vertebrale e i visceri.

ANCAANCAOsso piatto, pari e simmetrico, derivato nell’adulto dalla

fusione di 3 componenti:- Ileo- Ischio- Pube

L’ILEO presenta:- Una porzione laterale per

l’articolazione con il femore- Una porzione superiore slargata sulla

quale poggiano parte dei visceri addominali.

- La superficie interna concava delimita una depressione denominata fossa iliaca i cui margini superiori costituisco la cresta iliaca con le spine antero-superiori ed antero-inferiori.

- Il suo margine inferiore delimitato dalla linea arcuata che lo separa dall’ischio sottostante

L’ISCHIO prende parte con l’ileo alla formazione del’acetabolo.

- Presenta una superficie anteriore a forma di «C»

- Una superficie posteriore dotata di rilievi, le tuberosità ischiatiche su cui viene scaricato il peso del corpo in posizione seduta.

Il PUBE tramite il proprio corpo fuso con l’ileo e l’ischio determina la porzione antero-inferiore dell’acetabolo

ART. SACROILIACA ART. SACROILIACA (DIARTROSI)(DIARTROSI)Artrodia (Articolazione piana) Legamenti sacroiliaco anteriore e posteriore

SINFISI PUBICA SINFISI PUBICA (SINARTROSI)(SINARTROSI)Disco fibrocartilagineo interpubico

ART. SACROCOCCIGEA ART. SACROCOCCIGEA (SINARTROSI)(SINARTROSI)Sinfisi con disco fibrocartilagineo

Come l’arto superiore è formato da un cingolo e da una parte libera.

Il cingolo è costituito dalle ossa dell’anca e posteriormente dal sacro e dal coccige

La parte libera è costituita dalla coscia, dalla gamba e dal piede.

L’arto inferiore provvede alla deambulazione, al sostegno del corpo ed al mantenimento della posizione eretta; le ossa che lo compongono sono, pertanto, più robuste e hanno dimensioni maggiori rispetto alle rispettivi controparti dell’arto superiore.

ARTO INFERIOREARTO INFERIORE

L’arto inferiore•Il femore, o osso della coscia, è il più lungo, pesante e robusto del corpo.

•La patella è un piccolo osso triangolare posto davanti all’articolazione tra il femore e la tibia.

FEMORE E ROTULAFEMORE E ROTULA

Osso lungo; insieme alla patella costituisce la porzione scheletrica della coscia

l’epifisi prossimale presenta:- una porzione slargata, la testa

dove si inserisce il legamento rotondo che stabilizza l’articolazione coxo-femorale.

- Posteriormente ed inferiormente sono presenti due rilievi ossei, il piccolo ed il grande trocantere che danno attacco ad i muscoli

- Il collo anatomico, una regione ristretta che fa seguito alla testa

- Il collo chirurgico che separa l’epifisi distale dalla diafisi. Quest’ultima è percorsa sulla sua superficie posteriore dalla linea aspra che fornisce inserzione ai muscoli.

L’epifisi distale presenta le superfici articolari per la tibia e la rotula; si riconoscono, infatti:

- Due condili, mediale e laterale per l’articolazione con la tibia, separati posteriormente dalla fossa intercondiloidea, ma fusi anteriormente a formare la troclea femorale, ossia la superficie articolare per la rotula o patella.

• La rotula è un osso breve di forma sesamoide, che presenta la base in alto e l’apice in

Basso accolto nello spessore Del tendine del quadricipite femorale

MUSCOLI ANTERIORI DELLA MUSCOLI ANTERIORI DELLA COSCIACOSCIA

Tensore della fascia lata Sartorio Quadricipite femorale

Muscolo nastriforme che attraversa tutta la fascia anteriore della coscia dirigendosi dall’alto in basso e dall’esterno all’interno.

- Origine: spina anterosuperiore dell’anca

- Inserzione: epifisi prossimale della tibia (tendine a zampa d’oca)

MUSCOLO SARTORIOMUSCOLO SARTORIO

MUSCOLO QUADRICIPITE FEMORALEMUSCOLO QUADRICIPITE FEMORALE Presenta 4 capi di origine ed un’unica

inserzione Le 4 origini sono costituite da:1) Muscolo retto femorale con origine sulla

spina iliaca antero-inferiore2) Muscolo vasto mediale con origine sulla

linea aspra del femore3) Muscolo vasto laterale con origine sul

grande trocantere4) Muscolo vasto intermedio (strato

profondo) con origine sulla linea aspra del femore.

L’unica inserzione è costituita dal legamento patellare a livello del ginocchio, dove i 4 ventri si uniscono in un unico legamento formato da 3 lamine sovrapposte:

1) Lamina superficiale di pertinenza del retto femorale

2) Lamina intermedia di pertinenza del muscolo vasto mediale e laterale

3) Lamina profonda di pertinenza del muscolo vasto intermedio

ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIOARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO

Il ginocchio è un ginglimo angolare le cui superfici articolari sono costituite dai condili femorali e da quelli tibiali.

Poiché i condili femorali hanno una superficie più curva rispetto a quelli tibiali, le superfici articolari non combaciano perfettamente determinando una forte incongruenza nell’articolazione.

I MENISCHII MENISCHI

I limitati punti di contatto fra le superfici articolari sono «tamponati» dalla presenza di due menischi, il mediale ed il laterale, che prendono attacco a livello dell’eminenza intercondiloidea della tibia.

I menischi sono membrane di fibrocartilagine generalmente presenti per risolvere le articolazioni le cui superfici articolari risultano incongruenti

CAPSULA ARTICOLARE E LEGAMENTICAPSULA ARTICOLARE E LEGAMENTI

I legamenti che stabilizzano e rinforzano la capsula articolare sono:

1. I legamenti collaterali:

- Legamento collaterale tibiale

- Legamento collaterale fibulare

2. I legamenti crociati:- Legamento crociato

anteriore- Legamento crociato

posteriore

L’arto inferiore

•La tibia è l’osso più grande della gamba che sostiene il carico maggiore.

•La fibula

(o pèrone) è parallela e laterale alla tibia.

Costituiscono lo scheletro della gamba:

- La tibia si trova in posizione mediale

- La fibula si trova in posizione laterale.

Entrambi sono ossa lunghe La tibia presenta:- un’epifisi prossimale di forma

piramidale con i condili per l’articolazione con il femore; i due condili mediale e laterale sono separati da un rilievo, l’eminenza intercondiloidea. Inferiormente all’epifisi si trova la tuberosità tibiale punto di inserzione del quadricipite femorale.

- La diafisi è percorsa posteriormente dalla linea poplitea per l’inserzione del muscolo popliteo.

- L’epifisi distale, meno voluminosa, presenza in posizione mediale una sporgenza, il malleolo mediale

TIBIA E FIBULATIBIA E FIBULA

La fibula, posta in posizione laterale rispetto alla tibia è un osso lungo dalla forma grossolanamente quadrangolare che presenta a livello dell’epifisi prossimale una faccetta articolare superiore per la tibia, mentre l’epifisi distale presenta la faccetta articolare inferiore per la tibia e lateralmente il malleolo laterale che si articola sia con la tibia e sia con l’astragalo il rimo osso del tarso.

L’arto inferiore•Il tarso o caviglia contiene sette ossa tarsali tenute insieme da legamenti.

•Il metatarso è formato da cinque ossa metatarsali.

•Le falangi del piede corrispondono a quelle della mano nel numero e nella disposizione.

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