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Fondazione Ivo de Carneri Sped. in A.P. • Art. 2 Comma 20/C • Legge 662/96 • Milano • Dicembre 2007 Anno VIII Numero 16 Per la promozione dei piani di lotta alle malattie pa- rassitarie nei Pae- si in via di svilup- po e l’incremento degli studi di Parassitologia www.fondazionedecarneri.it • Viale Monza, 44 • 20127 Milano • Tel. 02 28900393 - 28900401 anche Fax • e-mail: [email protected] Il Laboratorio per il controllo di HIV e TB NOTIZIE Se non avete visto il Laboratorio Ivo de Carneri (Public Health La- boratory-IdC) a Pemba, ve lo sare- te certamente immaginato leggen- do il bollettino della Fondazione e guardando le fotografie. Edifici belli, ordinati e tanto verde attor- no: ma Pemba è sempre verde e solo in queste settimane, prima delle piogge di autunno, le strade diventano polverose e i fiori perdo- no un po’ di entusiasmo. L’ immagine del PHL rispecchia il suo messaggio e il suo scopo: met- tere a disposizione del servizio sa- nitario locale, e dunque della gente, strumenti adeguati per stu- diare e tenere sotto controllo i pro- blemi della salute. Strumenti mo- derni, efficienti, non soluzioni di seconda mano, senza però causare costi difficili da non poter soppor- tare negli anni. Così nel 2006-2007 abbiamo messo in cantiere due nuove iniziative, per la Tubercolosi (TB) e per l’infe- zione da HIV, con fondi dedicati a Pemba da un intervento della Coo- perazione Italiana. La TB è un problema molto serio e l’Organizzazione mondiale della sanità suggerisce di creare centri periferici “di qualità”, come il PHL, per la diagnosi e il controllo della malattia. Abbiamo quindi avviato una sezione per il controllo con “coltura su terreni adatti” dei casi positivi (esame microscopico) e dei sospetti. Per ora raccogliamo i campioni che vengono mandati da analizzare da tutta Pemba, ma pre- sto anche quelli che verranno dal- l’arcipelago di Zanzibar. Stiamo anche preparando i test di sensibilità agli antibiotici con l’ap- poggio e la consulenza dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, che ha inviato al PHL i suoi tecnici. E’ stato recentemente acquistato lo strumento che consente lo studio molecolare e l’individuazione pre- cisa dei germi e di alcune caratte- ristiche (Polymerase Chain Reac- tion). Non servirà solo per la tu- bercolosi, ma anche per malaria e malattie virali. Il prossimo gennaio saremo pronti a cominciare. Intanto con l’Ospedale Sacco di Mi- lano è ripartito il progetto sull’ HIV avviato quattro anni fa. Il numero delle persone con sintomi di AIDS a Pemba è basso, ma i sieropositivi stanno velocemente aumentando. C’è insomma la sfida di riuscire a bloccare l’infezione prima che sia troppo tardi. Naturalmente il lavoro da fare, oltre a quello di educazione, è sani- tario e così stiamo rafforzando l’u- nità di virologia del nostro Labora- torio, per poter offrire una confer- ma precisa della diagnosi, un con- trollo accurato dell’efficacia e degli effetti collaterali dei farmaci. Per questo un aiuto essenziale ci è venuto da alcuni club Rotary e Inner Wheel di Milano e dalla Ro- tary Foundation, con la fornitura delle attrezzature indispensabili. Il PHL cerca dunque di fare attiva- mente la sua parte qui a Pemba e per il sostegno operativo ha grande importanza la presenza della Fon- dazione che, come organizzazione non governativa (ONG), può agire su più fronti a favore della comu- nità locale e delle sue necessità. Sommario In questo numero: Il Laboratorio per il con- trollo di HIV e TB Formazione in Italia e in Africa Trentino solidale Parliamo di teniasi Il Calendario 2008 Le rubriche: Iniziative Chi siamo Contribuire come Tecnico al lavoro nella sezione di diagnosi e coltura TB.

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Page 1: per i bambini di Pemba come NOTIZIE · • Trentino solidale • Parliamo di teniasi • Il Calendario 2008 Le rubriche: • Iniziative • Chi siamo • Contribuire come Copertina

• Domenica 25 novembre ore 21.Presso il Barrio’s - Via Boffalora 109Barona, Milano. Il giorno dellesamante commedia di AntonioMessina, messa in scena dallaCompagnia “I poligoni irregolari”.

• Sabato 8 dicembre ore 20,30.A Cles, Trento, nella Chiesa Parroc-chiale, concerto della Corale Mon-teverdi.

• Giovedì 13 dicembre ore 19.All’Hotel Enterprise - Corso Sem-pione 91, Milano. Happy hour soli-dale a tema: Pane, amore e...

• Sabato 15 dicembre ore 21.Presso il Teatro l’ Arca - Corso XXIImarzo 23, Milano. Chiamami pureprofessore! commedia in due atti diLuciano Lunghi, messa in scenadalla Compagnia “Non a caso”.

• Domenica 13 gennaio 2008 ore 21.Presso il Barrio’s - Via Boffalora,109 Barona, Milano. Dolce amarocommedia in due atti di NicolaMessina, messa in scena dallaCompagnia “I poligoni irregolari”.

www.fondazionedecarneri.it il sito della Fondazione è stato

rinnovato!

Iniziative Contribuire come

La Fondazione Ivo de Carneri Onlusper realizzare i suoi progetti confidanell’aiuto dei benefattori:

• c.c.p. n. 792200 Iban: IT92P0760101600000000792200intestato alla Fondazione

• c.c. n. 12205G Banca Antonveneta diMilano - Agenzia 400Iban: IT82Z050400161400000012205G

• c.c. n. 1049926 Cassa Rurale di Tuen-no Val di Non - Fil. di Cles -Iban: IT74I0828234670000001049926

• carta di credito indicando importo,numero, tipo di carta e scadenza.

Le erogazioni liberali sono deduci-bili ai sensi del DPR 917/86; del460/97 e modifiche apportate dalDL 35/2005.

FONDAZIONE IVO DE CARNERI NOTIZIE

Direttore ResponsabileVALERIA LAURA CAROZZI

RedazioneFrancesco Napoli

Segreteria di RedazioneSilvana Maggioni

Hanno collaboratoPaolo Chiodini, Deborah Cocorullo,

Albis Francesco Gabrielli,Giovanna Tedesco.

Fotocomposizione e stampa:Grafica C.&P. srl

Via dell’Artigianato, 7 - 23875 Osnago (LC)Iscritto nel registro del Tribunale diMilano al n. 687 in data 08/11/1999

Periodico semestrale - Tiratura 2500 copieFinito di stampare novembre 2007

Si ringrazia la Catullo & Sylwan per ilprogetto e la consulenza grafica

La informiamo che i suoi dati saranno sottoposti a operazioni di trat-tamento automatizzato, di conservazione, di utilizzo, di cancellazioneed elaborazione da parte della Fondazione Ivo de Carneri Onlus, fina-lizzate all’invio di materiale informativo e corrispondenza riguardan-te esclusivamente le attività della Fondazione stessa. In ogni momen-to, ai sensi dell’art. 13 legge 675/96, potrà avere accesso ai dati e chie-derne la modifica o cancellazione scrivendo a: Fondazione Ivo de Car-neri Onlus-Viale Monza 44-20127 Milano.

P.O. Box 122, Wawi, Chake Chake, Pemba Island - Zanzibar (Tanzania)

Tel./Fax +255 24 2452003e-mail: [email protected]

Atto costitutivo: 27 ottobre 1994Riconoscimenti: Ministero della Sanità:96A1550; Onlus: 99A3085; Ong: L. 49/87 a. 28.Organi della Fondazione Presidente, Consiglio di Amministrazione, Segretario Generale, Comitato Scientifico,Collegio dei revisori dei conti, Comitato d’o-nore. Molte sono le persone che collaboranocon la Fondazione come volontari.Membri del comitato scientifico Marco Albonico, ASL 2, Torino; Luigi DeCarli, Università di Pavia; Luigi Di Matteo,ASL Voghera; Albis F. Gabrielli, Oms, Gine-vra; Claudio Genchi, Università di Milano;Edoardo Pozio, Istituto Superiore di Sanità,Roma; Giovanni Rezza, Istituto Superiore diSanità, Roma; Lorenzo Savioli, Oms, Ginevra.Sedi operative Milano - Viale Monza, 44Cles (TN) - Ex Filanda, Via delle ScuoleZanzibar, Tanzania - P.O. Box 3773

Chi siamo

Fondazione Ivo de Carneri

Sped. in A.P. • Art. 2 Comma 20/C • Legge 662/96 • Milano • Dicembre 2007 Anno VIII Numero 16

Per la promozionedei piani di lottaalle malattie pa-rassitarie nei Pae-si in via di svilup-po e l’incrementodegli studi diParassitologia

www.fondazionedecarneri.it • Viale Monza, 44 • 20127 Milano • Tel. 02 28900393 - 28900401 anche Fax • e-mail: [email protected]

I risultati del 5x 1000 2006297 sostenitori hanno destinato illoro 5 x 1000 ai progetti della Fon-dazione. Grazie a queste personeabbiamo raccolto 16.891 euro dadestinare interamente ai nostri pro-getti di solidarietà internazionale.Continuate a sostenerci: non costanulla basta la vostra firma e ilnostro codice fiscale 97156280154.

Il Laboratorio per il controllo di HIV e TB

N O T I Z I E

Se non avete visto il LaboratorioIvo de Carneri (Public Health La-boratory-IdC) a Pemba, ve lo sare-te certamente immaginato leggen-do il bollettino della Fondazione eguardando le fotografie. Edificibelli, ordinati e tanto verde attor-no: ma Pemba è sempre verde esolo in queste settimane, primadelle piogge di autunno, le stradediventano polverose e i fiori perdo-no un po’ di entusiasmo.L’ immagine del PHL rispecchia ilsuo messaggio e il suo scopo: met-tere a disposizione del servizio sa-nitario locale, e dunque dellagente, strumenti adeguati per stu-diare e tenere sotto controllo i pro-blemi della salute. Strumenti mo-derni, efficienti, non soluzioni diseconda mano, senza però causarecosti difficili da non poter soppor-tare negli anni.Così nel 2006-2007 abbiamo messoin cantiere due nuove iniziative,per la Tubercolosi (TB) e per l’infe-zione da HIV, con fondi dedicati aPemba da un intervento della Coo-perazione Italiana.

La TB è un problema molto serioe l’Organizzazione mondiale dellasanità suggerisce di creare centriperiferici “di qualità”, come il PHL,per la diagnosi e il controllo dellamalattia. Abbiamo quindi avviatouna sezione per il controllo con“coltura su terreni adatti” dei casipositivi (esame microscopico) edei sospetti. Per ora raccogliamo icampioni che vengono mandati daanalizzare da tutta Pemba, ma pre-sto anche quelli che verranno dal-l’arcipelago di Zanzibar.Stiamo anche preparando i test disensibilità agli antibiotici con l’ap-poggio e la consulenza dell’IstitutoNazionale per le Malattie Infettive“Lazzaro Spallanzani” di Roma, cheha inviato al PHL i suoi tecnici.E’ stato recentemente acquistato lostrumento che consente lo studiomolecolare e l’individuazione pre-cisa dei germi e di alcune caratte-ristiche (Polymerase Chain Reac-tion). Non servirà solo per la tu-bercolosi, ma anche per malaria emalattie virali. Il prossimo gennaiosaremo pronti a cominciare.

Intanto con l’Ospedale Sacco di Mi-lano è ripartito il progetto sull’ HIVavviato quattro anni fa. Il numerodelle persone con sintomi di AIDSa Pemba è basso, ma i sieropositivistanno velocemente aumentando.C’è insomma la sfida di riuscire abloccare l’infezione prima che siatroppo tardi. Naturalmente il lavoro da fare,oltre a quello di educazione, è sani-tario e così stiamo rafforzando l’u-nità di virologia del nostro Labora-torio, per poter offrire una confer-ma precisa della diagnosi, un con-trollo accurato dell’efficacia e deglieffetti collaterali dei farmaci.Per questo un aiuto essenziale ci èvenuto da alcuni club Rotary eInner Wheel di Milano e dalla Ro-tary Foundation, con la fornituradelle attrezzature indispensabili.Il PHL cerca dunque di fare attiva-mente la sua parte qui a Pemba eper il sostegno operativo ha grandeimportanza la presenza della Fon-dazione che, come organizzazionenon governativa (ONG), può agiresu più fronti a favore della comu-nità locale e delle sue necessità.

SommarioIn questo numero:• Il Laboratorio per il con-

trollo di HIV e TB • Formazione in Italia e in

Africa• Trentino solidale• Parliamo di teniasi• Il Calendario 2008

Le rubriche:• Iniziative• Chi siamo• Contribuire come

Copertina del calendario 2008.Tecnico al lavoro nella sezione di diagnosi e coltura TB.

Il Calendario ‘08per i bambini di Pemba

Sapori e culture. Quest’anno il ca-lendario della Fondazione presentauna novità: 12 ricette di cucina afri-cana accompagnano le belle imma-gini. I proventi raccolti con il calen-dario saranno destinati all’amplia-mento del Dispensario per la curadelle madri e dei bambini di Gomba-ni, distretto di Chake Chake. Il Dispensario avviato nel 2003 offreassistenza ambulatoriale gratuita,promuove attività di educazione sa-nitaria per le principali malattie en-demiche, e un servizio clinico mobileattivo dal 2004 rivolto alle madri e aibambini che non possono raggiunge-re la struttura.Vengono effettuate oltre 100 visite algiorno per 5 giorni alla settimana. E’ interamente gestito da personalelocale.Ampliare i servizi del Dispensariodi Gombani con la ristrutturazionedell’ambulatorio per le vaccinazio-ni della prima infanzia è l’obiettivoche la Fondazione intende perse-guire nel 2008.Le vaccinazioni costituiscono unmezzo efficace di controllo e preven-zione di malattie ad altissimo ri-schio, quali poliomielite, morbillo,tetano, ecc., che causano 11 milionidi decessi l’anno nel mondo tra ibambini sotto i 5 anni d’età nelmondo. Per questo Natale scegliete la soli-darietà: con il vostro contributo ciaiuterete a migliorare l’assistenzasanitaria quotidiana ai bambini diPemba e a garantire loro le cure ne-cessarie! Diffondete questa iniziativa propo-nendola a colleghi, amici e familiari.

Per conoscere le altre proposte soli-dali della Fondazione:Tel. 02/28900393 fax 02/[email protected]

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Che cos’è?Un gruppo di infezioni parassitarieprovocate da elminti (vermi). Si trattadi zoonosi, cioè di malattie che l'uo-mo condivide con animali. Nell'uomocausano infezione principalmentedue specie di tenia, Taenia solium(tenia dei suini) e T. saginata (teniadei bovini). L'uomo può ospitare nelproprio intestino il verme adulto dientrambe le specie (teniasi o malattiadel "verme solitario") e, in vari tessu-ti, la forma cistica larvale - detta cisti-cerco - della sola T. solium (cisticer-cosi). Entrambe le specie di teniasono diffuse in tutti i continenti.Si calcola che oltre 4 milioni di perso-ne soffrono di teniasi da T. solium, so-prattutto in Africa, Asia e America la-tina (non nei Paesi islamici, dove lacarne di maiale non è consumata).Negli stessi Paesi la cisticercosi è unafrequente causa di epilessia. La tenia-si da T. saginata è più diffusa, conoltre 60 milioni di persone infette.

Come si trasmetteL'uomo contrae la teniasi mangiandocarne di suino o bovino infetti. Se lacarne è consumata cruda o poco cotta eil cisticerco è ingerito, la conseguenza èla teniasi. La larva si sviluppa in vermeadulto e vive nell'intestino, dove produ-ce uova che sono eliminate con le fecidisperdendosi nell'ambiente. Quandoun maiale o un bovino ingeriscono leuova questi contraggono la cisticercosichiudendo il ciclo di trasmissione.La cisticercosi si contrae ingerendouova di T. solium disperse nell'am-biente da una persona affetta da te-niosi. Episodi di autoinfezione nonsono rari. Le uova ingerite liberanonel duodeno le larve che entrano incircolo e invadono tutti gli organi dove

formano cisti (cisticerchi). Di partico-lare rilevanza clinica è la localizzazio-ne cerebrale (neurocisticercosi).

Che sintomi provocaLa presenza del verme adulto nell'in-testino (teniasi da T. solium o da T. sa-ginata) è un'infezione di scarsa gra-vità che provoca una sintomatologiasfumata e aspecifica (alterazioni del-l'appetito, disturbi intestinali, nausea,vomito). Nelle infezioni da T. saginataè caratteristica la sensazione dellafuoriuscita dallo sfintere anale di seg-menti di verme contenenti uova.Grave è invece l'infezione con laforma larvale del verme (cisticercosida T. solium). In particolare, i cisticer-chi localizzati nel sistema nervosocentrale determinano un quadro cli-nico grave: crisi epilettiche, compro-missioni della sensibilità e del movi-mento, febbre, cefalea, nausea e vo-mito. La sintomatologia è tipicamen-te cronica con insorgenza anchemolti anni dopo l'infezione.

Come si diagnosticaIl metodo più semplice per diagnosti-care la teniasi è la ricerca delle uovadel parassita nelle feci.La cisticercosi può essere sospettatasu base clinica. Per confermare la dia-gnosi è necessario l'ausilio di tecnichedi diagnostica per immagini, come latomografia assiale computerizzata(TAC) e la risonanza magnetica nu-cleare (RMN), e di tecniche immuno-logiche che individuano nel siero delpaziente antigeni del parassita, o anti-corpi specifici contro i cisticerchi.

Come si curaPer curare la teniasi, il praziquantel(5-10 mg/kg in presa unica) è il far-

maco di prima scelta. Leggermentemeno efficace è la niclosamide (2 g inpresa unica). Il verme adulto è uccisonell'intestino ed espulso con le feci.Per il trattamento della cisticercosi, ein modo particolare della neurocisti-cercosi, vari approcci sono possibili.La terapia sintomatica (limitata alcontenimento della sintomatologia)consiste nella somministrazione difarmaci antiepilettici, analgesici, eantinfiammatori. La terapia farmaco-logica prevede la somministrazionedi farmaci attivi contro i cisticerchi(praziquantel 50 mg/kg al giorno per14 giorni o albendazolo 15 mg/kg algiorno per 8 giorni). Farmaci steroi-dei sono somministrati contempora-neamente per contenere le reazioniinfiammatorie intorno ai cisticerchi ela conseguente sintomatologia neu-rologica. Il ricorso alla chirurgia è ri-stretto ai casi di escissione di cisticer-chi isolati e di grandi dimensioni, o difoci epilettogeni ben definiti.

Come si previeneLa teniasi può essere prevenuta evi-tando l'ingestione di cisticerchi. Poi-ché questi sono comunque uccisi dalcalore, una buona regola è cuocerebene la carne di maiale o di bovino edevitare di mangiarla poco cotta.La prevenzione della cisticercosi pre-suppone di evitare l'ingestione diuova di T. solium ed è pertanto piùcomplessa perché le uova sono invisi-bili e, se disperse nell'ambiente pos-sono essere accidentalmente ingerite.Il controllo della teniasi/cisticercosicome intervento di sanità pubblicaimplica interventi sull'uomo e sull'a-nimale. Si distinguono interventi aimpatto rapido ed interventi a impat-to a lungo termine.Interventi a impatto rapido: 1) trat-tamento delle persone nelle aree arischio; 2) trattamento dei suininelle aree a rischio; 3) vaccinazionedei suini.Interventi a lungo termine: 1) smalti-mento adeguato dei liquami umani;2) miglioramento delle condizioni diallevamento e macellazione dei suini; 3) educazione alla salute.Per saperne di più:www.tropicaped.orgDE CARNERIParassitologia generale e umana a cura di C. Genchi e E. Pozio.

Parliamo di teniasiFormazione in Italia e Africa

Alla base di uno sviluppo sostenibi-le che punti al controllo duraturodelle malattie parassitarie e infettivenei Paesi del sud del mondo sta iltrasferimento di competenze speci-fiche sia tecniche sia gestionali.Così pure nel nostro Paese gli allar-mi suscitati da queste malattieimpongono di avere personale for-mato in modo mirato. La nostra Fondazione che considerafondamentale la formazione degliuomini, lavora per dare strumentidi conoscenza che permettano laconduzione di interventi sanitariefficaci nei Paesi colpiti e rispostemediche appropriate in Italia. Que-sto comporta un impegno scientifi-co ed economico oltre che organiz-zativo non indifferente. Anche quest’anno abbiamo organiz-zato a Pemba due corsi di formazio-ne residenziali coinvolgendo la strut-tura e il personale del PHL-IdC.In collaborazione con l’Oms diGinevra nel luglio scorso è statocondotto il Training of trainers,corso residenziale per funzionaridei ministeri della Sanità dei Paesidell’Africa orientale a sud del Saha-ra, mirato alla verifica delle LineeGuida Oms per il controllo “integra-to” delle malattie da parassiti.Un concetto innovativo che mette alcentro dell’intervento il malatoinvece che la singola malattia.Questo approccio permette di tratta-re più malattie nello stesso inter-vento con maggiore efficacia e

minori costi. I partecipanti sonostati venti. In novembre si è svolto il Manage-ment of programmes for communi-cable deseases control in Subsaha-ran Africa, diretto a operatori afri-cani ed europei sostenuti da borsedi studio bandite dalla Fondazione.Questo corso alla sua quarta edizio-ne è parte del programma Tropeddell’Università di Brescia. La nostracollaborazione con questo ateneo,mirata allo sviluppo del PHL-IdCcome centro di Formazione in Afri-ca, dura con successo da tre anni. L’impegno della Fondazione nell’or-ganizzazione di corsi aperti a ope-ratori italiani e provenienti daiPaesi del Sud del mondo, è iniziatanel 2000 con Advanced Training inTropical Medicine, svoltosi a Mace-rata. 40 i partecipanti, metà deiquali provienienti da Paesi del Sud.Aveva come responsabile scientifi-co, insieme al dottor Marco Alboni-co, un professionista di valorequale il dottor Carlo Urbani a cuiva la nostra riconoscenza per glisforzi che ha profuso e l’entusia-smo che ha saputo infondere inallievi e docenti.Oggi l’Associazione Carlo Urbani(Aicos) sostiene con convinzione inostri programmi formativi.Un sentito ringraziamento va aifinanziatori del programma 2007,la Compagnia di San Paolo di Tori-no e la Gabriele Charitable Trust diLugano.

L’uomo si infetta con T. solium mangiando carne di maiale non cotta.Cerimonia per l’arrivo dei container aPemba.

Cerimonia di apertura del corso Training of trainers organizzato in collaborazione con l’Or-ganizzazione mondiale della sanità presso il PHL-IdC 25-29 giugno 2007.

Trentinosolidale

Sanità in Africa, quale futuro? È iltitolo del Convegno del 12 maggio cheabbiamo organizzato a Trento conl’Assessorato alla Solidarietà interna-zionale della Provincia Autonoma e leAssociazioni trentine che operano inAfrica nel settore sanitario.L’assessore Iva Berasi ha aperto ilavori illustrando le linee guidadella Solidarietà trentina e le molteopere realizzate. Gli esperti del-l’Oms hanno illustrato le strategiee le possibili soluzioni per il con-trollo delle malattie che colpisconodrammaticamente le comunità piùpovere del pianeta. Container e volontari da Cles aPemba. Sono stati inviati tre contai-ner con materiale sanitario destina-to all’ospedale di Chake Chake(ambulanza, letto operatorio, far-maci e molto altro) e con materialeelettrico (finanziamento avuto dallaProvincia Autonoma di Trento)destinato a potenziare l’impiantodel PHL-IdC. Elettricisti trentinivolontari sono a Pemba per coadiu-vare gli operatori locali.Scuola materna di Madungu,Pemba. Grazie al Comune di Cles,che ha destinato una consistentesomma, sarà possibile completarela costruzione della scuola.Le generose donazioni in nomedi Lorenza Baggia Graiff sonodestinate ai bambini in cura alDispensario di Gombani.

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Che cos’è?Un gruppo di infezioni parassitarieprovocate da elminti (vermi). Si trattadi zoonosi, cioè di malattie che l'uo-mo condivide con animali. Nell'uomocausano infezione principalmentedue specie di tenia, Taenia solium(tenia dei suini) e T. saginata (teniadei bovini). L'uomo può ospitare nelproprio intestino il verme adulto dientrambe le specie (teniasi o malattiadel "verme solitario") e, in vari tessu-ti, la forma cistica larvale - detta cisti-cerco - della sola T. solium (cisticer-cosi). Entrambe le specie di teniasono diffuse in tutti i continenti.Si calcola che oltre 4 milioni di perso-ne soffrono di teniasi da T. solium, so-prattutto in Africa, Asia e America la-tina (non nei Paesi islamici, dove lacarne di maiale non è consumata).Negli stessi Paesi la cisticercosi è unafrequente causa di epilessia. La tenia-si da T. saginata è più diffusa, conoltre 60 milioni di persone infette.

Come si trasmetteL'uomo contrae la teniasi mangiandocarne di suino o bovino infetti. Se lacarne è consumata cruda o poco cotta eil cisticerco è ingerito, la conseguenza èla teniasi. La larva si sviluppa in vermeadulto e vive nell'intestino, dove produ-ce uova che sono eliminate con le fecidisperdendosi nell'ambiente. Quandoun maiale o un bovino ingeriscono leuova questi contraggono la cisticercosichiudendo il ciclo di trasmissione.La cisticercosi si contrae ingerendouova di T. solium disperse nell'am-biente da una persona affetta da te-niosi. Episodi di autoinfezione nonsono rari. Le uova ingerite liberanonel duodeno le larve che entrano incircolo e invadono tutti gli organi dove

formano cisti (cisticerchi). Di partico-lare rilevanza clinica è la localizzazio-ne cerebrale (neurocisticercosi).

Che sintomi provocaLa presenza del verme adulto nell'in-testino (teniasi da T. solium o da T. sa-ginata) è un'infezione di scarsa gra-vità che provoca una sintomatologiasfumata e aspecifica (alterazioni del-l'appetito, disturbi intestinali, nausea,vomito). Nelle infezioni da T. saginataè caratteristica la sensazione dellafuoriuscita dallo sfintere anale di seg-menti di verme contenenti uova.Grave è invece l'infezione con laforma larvale del verme (cisticercosida T. solium). In particolare, i cisticer-chi localizzati nel sistema nervosocentrale determinano un quadro cli-nico grave: crisi epilettiche, compro-missioni della sensibilità e del movi-mento, febbre, cefalea, nausea e vo-mito. La sintomatologia è tipicamen-te cronica con insorgenza anchemolti anni dopo l'infezione.

Come si diagnosticaIl metodo più semplice per diagnosti-care la teniasi è la ricerca delle uovadel parassita nelle feci.La cisticercosi può essere sospettatasu base clinica. Per confermare la dia-gnosi è necessario l'ausilio di tecnichedi diagnostica per immagini, come latomografia assiale computerizzata(TAC) e la risonanza magnetica nu-cleare (RMN), e di tecniche immuno-logiche che individuano nel siero delpaziente antigeni del parassita, o anti-corpi specifici contro i cisticerchi.

Come si curaPer curare la teniasi, il praziquantel(5-10 mg/kg in presa unica) è il far-

maco di prima scelta. Leggermentemeno efficace è la niclosamide (2 g inpresa unica). Il verme adulto è uccisonell'intestino ed espulso con le feci.Per il trattamento della cisticercosi, ein modo particolare della neurocisti-cercosi, vari approcci sono possibili.La terapia sintomatica (limitata alcontenimento della sintomatologia)consiste nella somministrazione difarmaci antiepilettici, analgesici, eantinfiammatori. La terapia farmaco-logica prevede la somministrazionedi farmaci attivi contro i cisticerchi(praziquantel 50 mg/kg al giorno per14 giorni o albendazolo 15 mg/kg algiorno per 8 giorni). Farmaci steroi-dei sono somministrati contempora-neamente per contenere le reazioniinfiammatorie intorno ai cisticerchi ela conseguente sintomatologia neu-rologica. Il ricorso alla chirurgia è ri-stretto ai casi di escissione di cisticer-chi isolati e di grandi dimensioni, o difoci epilettogeni ben definiti.

Come si previeneLa teniasi può essere prevenuta evi-tando l'ingestione di cisticerchi. Poi-ché questi sono comunque uccisi dalcalore, una buona regola è cuocerebene la carne di maiale o di bovino edevitare di mangiarla poco cotta.La prevenzione della cisticercosi pre-suppone di evitare l'ingestione diuova di T. solium ed è pertanto piùcomplessa perché le uova sono invisi-bili e, se disperse nell'ambiente pos-sono essere accidentalmente ingerite.Il controllo della teniasi/cisticercosicome intervento di sanità pubblicaimplica interventi sull'uomo e sull'a-nimale. Si distinguono interventi aimpatto rapido ed interventi a impat-to a lungo termine.Interventi a impatto rapido: 1) trat-tamento delle persone nelle aree arischio; 2) trattamento dei suininelle aree a rischio; 3) vaccinazionedei suini.Interventi a lungo termine: 1) smalti-mento adeguato dei liquami umani;2) miglioramento delle condizioni diallevamento e macellazione dei suini; 3) educazione alla salute.Per saperne di più:www.tropicaped.orgDE CARNERIParassitologia generale e umana a cura di C. Genchi e E. Pozio.

Parliamo di teniasiFormazione in Italia e Africa

Alla base di uno sviluppo sostenibi-le che punti al controllo duraturodelle malattie parassitarie e infettivenei Paesi del sud del mondo sta iltrasferimento di competenze speci-fiche sia tecniche sia gestionali.Così pure nel nostro Paese gli allar-mi suscitati da queste malattieimpongono di avere personale for-mato in modo mirato. La nostra Fondazione che considerafondamentale la formazione degliuomini, lavora per dare strumentidi conoscenza che permettano laconduzione di interventi sanitariefficaci nei Paesi colpiti e rispostemediche appropriate in Italia. Que-sto comporta un impegno scientifi-co ed economico oltre che organiz-zativo non indifferente. Anche quest’anno abbiamo organiz-zato a Pemba due corsi di formazio-ne residenziali coinvolgendo la strut-tura e il personale del PHL-IdC.In collaborazione con l’Oms diGinevra nel luglio scorso è statocondotto il Training of trainers,corso residenziale per funzionaridei ministeri della Sanità dei Paesidell’Africa orientale a sud del Saha-ra, mirato alla verifica delle LineeGuida Oms per il controllo “integra-to” delle malattie da parassiti.Un concetto innovativo che mette alcentro dell’intervento il malatoinvece che la singola malattia.Questo approccio permette di tratta-re più malattie nello stesso inter-vento con maggiore efficacia e

minori costi. I partecipanti sonostati venti. In novembre si è svolto il Manage-ment of programmes for communi-cable deseases control in Subsaha-ran Africa, diretto a operatori afri-cani ed europei sostenuti da borsedi studio bandite dalla Fondazione.Questo corso alla sua quarta edizio-ne è parte del programma Tropeddell’Università di Brescia. La nostracollaborazione con questo ateneo,mirata allo sviluppo del PHL-IdCcome centro di Formazione in Afri-ca, dura con successo da tre anni. L’impegno della Fondazione nell’or-ganizzazione di corsi aperti a ope-ratori italiani e provenienti daiPaesi del Sud del mondo, è iniziatanel 2000 con Advanced Training inTropical Medicine, svoltosi a Mace-rata. 40 i partecipanti, metà deiquali provienienti da Paesi del Sud.Aveva come responsabile scientifi-co, insieme al dottor Marco Alboni-co, un professionista di valorequale il dottor Carlo Urbani a cuiva la nostra riconoscenza per glisforzi che ha profuso e l’entusia-smo che ha saputo infondere inallievi e docenti.Oggi l’Associazione Carlo Urbani(Aicos) sostiene con convinzione inostri programmi formativi.Un sentito ringraziamento va aifinanziatori del programma 2007,la Compagnia di San Paolo di Tori-no e la Gabriele Charitable Trust diLugano.

L’uomo si infetta con T. solium mangiando carne di maiale non cotta.Cerimonia per l’arrivo dei container aPemba.

Cerimonia di apertura del corso Training of trainers organizzato in collaborazione con l’Or-ganizzazione mondiale della sanità presso il PHL-IdC 25-29 giugno 2007.

Trentinosolidale

Sanità in Africa, quale futuro? È iltitolo del Convegno del 12 maggio cheabbiamo organizzato a Trento conl’Assessorato alla Solidarietà interna-zionale della Provincia Autonoma e leAssociazioni trentine che operano inAfrica nel settore sanitario.L’assessore Iva Berasi ha aperto ilavori illustrando le linee guidadella Solidarietà trentina e le molteopere realizzate. Gli esperti del-l’Oms hanno illustrato le strategiee le possibili soluzioni per il con-trollo delle malattie che colpisconodrammaticamente le comunità piùpovere del pianeta. Container e volontari da Cles aPemba. Sono stati inviati tre contai-ner con materiale sanitario destina-to all’ospedale di Chake Chake(ambulanza, letto operatorio, far-maci e molto altro) e con materialeelettrico (finanziamento avuto dallaProvincia Autonoma di Trento)destinato a potenziare l’impiantodel PHL-IdC. Elettricisti trentinivolontari sono a Pemba per coadiu-vare gli operatori locali.Scuola materna di Madungu,Pemba. Grazie al Comune di Cles,che ha destinato una consistentesomma, sarà possibile completarela costruzione della scuola.Le generose donazioni in nomedi Lorenza Baggia Graiff sonodestinate ai bambini in cura alDispensario di Gombani.

Page 4: per i bambini di Pemba come NOTIZIE · • Trentino solidale • Parliamo di teniasi • Il Calendario 2008 Le rubriche: • Iniziative • Chi siamo • Contribuire come Copertina

• Domenica 25 novembre ore 21.Presso il Barrio’s - Via Boffalora 109Barona, Milano. Il giorno dellesamante commedia di AntonioMessina, messa in scena dallaCompagnia “I poligoni irregolari”.

• Sabato 8 dicembre ore 20,30.A Cles, Trento, nella Chiesa Parroc-chiale, concerto della Corale Mon-teverdi.

• Giovedì 13 dicembre ore 19.All’Hotel Enterprise - Corso Sem-pione 91, Milano. Happy hour soli-dale a tema: Pane, amore e...

• Sabato 15 dicembre ore 21.Presso il Teatro l’ Arca - Corso XXIImarzo 23, Milano. Chiamami pureprofessore! commedia in due atti diLuciano Lunghi, messa in scenadalla Compagnia “Non a caso”.

• Domenica 13 gennaio 2008 ore 21.Presso il Barrio’s - Via Boffalora,109 Barona, Milano. Dolce amarocommedia in due atti di NicolaMessina, messa in scena dallaCompagnia “I poligoni irregolari”.

www.fondazionedecarneri.it il sito della Fondazione è stato

rinnovato!

Iniziative Contribuire come

La Fondazione Ivo de Carneri Onlusper realizzare i suoi progetti confidanell’aiuto dei benefattori:

• c.c.p. n. 792200 Iban: IT92P0760101600000000792200intestato alla Fondazione

• c.c. n. 12205G Banca Antonveneta diMilano - Agenzia 400Iban: IT82Z050400161400000012205G

• c.c. n. 1049926 Cassa Rurale di Tuen-no Val di Non - Fil. di Cles -Iban: IT74I0828234670000001049926

• carta di credito indicando importo,numero, tipo di carta e scadenza.

Le erogazioni liberali sono deduci-bili ai sensi del DPR 917/86; del460/97 e modifiche apportate dalDL 35/2005.

FONDAZIONE IVO DE CARNERI NOTIZIE

Direttore ResponsabileVALERIA LAURA CAROZZI

RedazioneFrancesco Napoli

Segreteria di RedazioneSilvana Maggioni

Hanno collaboratoPaolo Chiodini, Deborah Cocorullo,

Albis Francesco Gabrielli,Giovanna Tedesco.

Fotocomposizione e stampa:Grafica C.&P. srl

Via dell’Artigianato, 7 - 23875 Osnago (LC)Iscritto nel registro del Tribunale diMilano al n. 687 in data 08/11/1999

Periodico semestrale - Tiratura 2500 copieFinito di stampare novembre 2007

Si ringrazia la Catullo & Sylwan per ilprogetto e la consulenza grafica

La informiamo che i suoi dati saranno sottoposti a operazioni di trat-tamento automatizzato, di conservazione, di utilizzo, di cancellazioneed elaborazione da parte della Fondazione Ivo de Carneri Onlus, fina-lizzate all’invio di materiale informativo e corrispondenza riguardan-te esclusivamente le attività della Fondazione stessa. In ogni momen-to, ai sensi dell’art. 13 legge 675/96, potrà avere accesso ai dati e chie-derne la modifica o cancellazione scrivendo a: Fondazione Ivo de Car-neri Onlus-Viale Monza 44-20127 Milano.

P.O. Box 122, Wawi, Chake Chake, Pemba Island - Zanzibar (Tanzania)

Tel./Fax +255 24 2452003e-mail: [email protected]

Atto costitutivo: 27 ottobre 1994Riconoscimenti: Ministero della Sanità:96A1550; Onlus: 99A3085; Ong: L. 49/87 a. 28.Organi della Fondazione Presidente, Consiglio di Amministrazione, Segretario Generale, Comitato Scientifico,Collegio dei revisori dei conti, Comitato d’o-nore. Molte sono le persone che collaboranocon la Fondazione come volontari.Membri del comitato scientifico Marco Albonico, ASL 2, Torino; Luigi DeCarli, Università di Pavia; Luigi Di Matteo,ASL Voghera; Albis F. Gabrielli, Oms, Gine-vra; Claudio Genchi, Università di Milano;Edoardo Pozio, Istituto Superiore di Sanità,Roma; Giovanni Rezza, Istituto Superiore diSanità, Roma; Lorenzo Savioli, Oms, Ginevra.Sedi operative Milano - Viale Monza, 44Cles (TN) - Ex Filanda, Via delle ScuoleZanzibar, Tanzania - P.O. Box 3773

Chi siamo

Fondazione Ivo de Carneri

Sped. in A.P. • Art. 2 Comma 20/C • Legge 662/96 • Milano • Dicembre 2007 Anno VIII Numero 16

Per la promozionedei piani di lottaalle malattie pa-rassitarie nei Pae-si in via di svilup-po e l’incrementodegli studi diParassitologia

www.fondazionedecarneri.it • Viale Monza, 44 • 20127 Milano • Tel. 02 28900393 - 28900401 anche Fax • e-mail: [email protected]

I risultati del 5x 1000 2006297 sostenitori hanno destinato illoro 5 x 1000 ai progetti della Fon-dazione. Grazie a queste personeabbiamo raccolto 16.891 euro dadestinare interamente ai nostri pro-getti di solidarietà internazionale.Continuate a sostenerci: non costanulla basta la vostra firma e ilnostro codice fiscale 97156280154.

Il Laboratorio per il controllo di HIV e TB

N O T I Z I E

Se non avete visto il LaboratorioIvo de Carneri (Public Health La-boratory-IdC) a Pemba, ve lo sare-te certamente immaginato leggen-do il bollettino della Fondazione eguardando le fotografie. Edificibelli, ordinati e tanto verde attor-no: ma Pemba è sempre verde esolo in queste settimane, primadelle piogge di autunno, le stradediventano polverose e i fiori perdo-no un po’ di entusiasmo.L’ immagine del PHL rispecchia ilsuo messaggio e il suo scopo: met-tere a disposizione del servizio sa-nitario locale, e dunque dellagente, strumenti adeguati per stu-diare e tenere sotto controllo i pro-blemi della salute. Strumenti mo-derni, efficienti, non soluzioni diseconda mano, senza però causarecosti difficili da non poter soppor-tare negli anni.Così nel 2006-2007 abbiamo messoin cantiere due nuove iniziative,per la Tubercolosi (TB) e per l’infe-zione da HIV, con fondi dedicati aPemba da un intervento della Coo-perazione Italiana.

La TB è un problema molto serioe l’Organizzazione mondiale dellasanità suggerisce di creare centriperiferici “di qualità”, come il PHL,per la diagnosi e il controllo dellamalattia. Abbiamo quindi avviatouna sezione per il controllo con“coltura su terreni adatti” dei casipositivi (esame microscopico) edei sospetti. Per ora raccogliamo icampioni che vengono mandati daanalizzare da tutta Pemba, ma pre-sto anche quelli che verranno dal-l’arcipelago di Zanzibar.Stiamo anche preparando i test disensibilità agli antibiotici con l’ap-poggio e la consulenza dell’IstitutoNazionale per le Malattie Infettive“Lazzaro Spallanzani” di Roma, cheha inviato al PHL i suoi tecnici.E’ stato recentemente acquistato lostrumento che consente lo studiomolecolare e l’individuazione pre-cisa dei germi e di alcune caratte-ristiche (Polymerase Chain Reac-tion). Non servirà solo per la tu-bercolosi, ma anche per malaria emalattie virali. Il prossimo gennaiosaremo pronti a cominciare.

Intanto con l’Ospedale Sacco di Mi-lano è ripartito il progetto sull’ HIVavviato quattro anni fa. Il numerodelle persone con sintomi di AIDSa Pemba è basso, ma i sieropositivistanno velocemente aumentando.C’è insomma la sfida di riuscire abloccare l’infezione prima che siatroppo tardi. Naturalmente il lavoro da fare,oltre a quello di educazione, è sani-tario e così stiamo rafforzando l’u-nità di virologia del nostro Labora-torio, per poter offrire una confer-ma precisa della diagnosi, un con-trollo accurato dell’efficacia e deglieffetti collaterali dei farmaci.Per questo un aiuto essenziale ci èvenuto da alcuni club Rotary eInner Wheel di Milano e dalla Ro-tary Foundation, con la fornituradelle attrezzature indispensabili.Il PHL cerca dunque di fare attiva-mente la sua parte qui a Pemba eper il sostegno operativo ha grandeimportanza la presenza della Fon-dazione che, come organizzazionenon governativa (ONG), può agiresu più fronti a favore della comu-nità locale e delle sue necessità.

SommarioIn questo numero:• Il Laboratorio per il con-

trollo di HIV e TB • Formazione in Italia e in

Africa• Trentino solidale• Parliamo di teniasi• Il Calendario 2008

Le rubriche:• Iniziative• Chi siamo• Contribuire come

Copertina del calendario 2008.Tecnico al lavoro nella sezione di diagnosi e coltura TB.

Il Calendario ‘08per i bambini di Pemba

Sapori e culture. Quest’anno il ca-lendario della Fondazione presentauna novità: 12 ricette di cucina afri-cana accompagnano le belle imma-gini. I proventi raccolti con il calen-dario saranno destinati all’amplia-mento del Dispensario per la curadelle madri e dei bambini di Gomba-ni, distretto di Chake Chake. Il Dispensario avviato nel 2003 offreassistenza ambulatoriale gratuita,promuove attività di educazione sa-nitaria per le principali malattie en-demiche, e un servizio clinico mobileattivo dal 2004 rivolto alle madri e aibambini che non possono raggiunge-re la struttura.Vengono effettuate oltre 100 visite algiorno per 5 giorni alla settimana. E’ interamente gestito da personalelocale.Ampliare i servizi del Dispensariodi Gombani con la ristrutturazionedell’ambulatorio per le vaccinazio-ni della prima infanzia è l’obiettivoche la Fondazione intende perse-guire nel 2008.Le vaccinazioni costituiscono unmezzo efficace di controllo e preven-zione di malattie ad altissimo ri-schio, quali poliomielite, morbillo,tetano, ecc., che causano 11 milionidi decessi l’anno nel mondo tra ibambini sotto i 5 anni d’età nelmondo. Per questo Natale scegliete la soli-darietà: con il vostro contributo ciaiuterete a migliorare l’assistenzasanitaria quotidiana ai bambini diPemba e a garantire loro le cure ne-cessarie! Diffondete questa iniziativa propo-nendola a colleghi, amici e familiari.

Per conoscere le altre proposte soli-dali della Fondazione:Tel. 02/28900393 fax 02/[email protected]