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Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado “Don Giovanni Bosco” Via del Cantastorie - 87064 CANTINELLA - (CS) CORIGLIANO-ROSSANO Area Urbana Corigliano Cod. Mecc.: CSIC83100T Sito Web: www.icdonboscocorigliano.gov.it Posta Elettronica Certificata: [email protected] E-mail: [email protected] ….Per una scuola di tutti e di ciascuno. Dalla buona o cattiva educazione della gioventù dipende un buon o triste avvenire della società.” (Don Giovanni Bosco) Anno Scolastico 2019 / 2022

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Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado “DonGiovanniBosco”

Via del Cantastorie - 87064 CANTINELLA - (CS)

CORIGLIANO-ROSSANO Area Urbana Corigliano

Cod. Mecc.: CSIC83100T Sito Web:

www.icdonboscocorigliano.gov.it Posta Elettronica Certificata: [email protected]

E-mail: [email protected]

….Per una scuola di tutti e di ciascuno.

“Dallabuonaocattivaeducazionedellagioventùdipende un buon o triste avvenire della società.”

(Don Giovanni Bosco)

Anno Scolastico 2019 / 2022

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Istituto Comprensivo Statale ”Don G. Bosco” – Via del Cantastorie – Cantinella – 87064 Corigliano-Rossano (Area Urbana Corigliano) (Cs)

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Allegati :

All. 01 – Progetto “A Scuola in Salute e Sicurezza” All. 02 – Curricolo Verticale d’Istituto All. 03 – PAI

Identità della Scuola - Analisi del contesto pag. 3

Criteri ai quali l’Istituto si ispira pag. 4

Premessa pag. 6

Il PTOF pag. 8

Atto di Indirizzo pag. 9

Organizzazione della scuola – Organigramma pag. 12

Comitato di Valutazione pag. 18

Organo di Garanzia pag. 19

Consiglio d’Istituto pag. 20

Scelte organizzative pag. 21

Organico potenziato pag. 23

Risorse strutturali pag. 24

Progetti PON pag. 26

Dotazione infrastrutturale pag. 28

Orario Plessi pag. 29

Il Curricolo pag. 30

Linee guida del curricolo della scuola dell’infanzia pag. 31

Linee guida del curricolo della scuola del primo ciclo pag. 39

Documento sulla valutazione pag. 42

Piano di Miglioramento pag. 63

Attività comuni pag. 65

Progetti e concorsi pag. 66

Viaggi e uscite didattiche pag. 67

Integrazione alunni DSA e BES pag. 69

Integrazione alunni stranieri pag. 71

Aggiornamento e formazione pag. 72

Piano formazione docenti pag. 74

Scuola digitale pag. 75

Rapporti scuola famiglia pag. 75

Patto educativo di corresponsabilità pag. 76

Calendario scolastico pag. 80

Informazioni generali pag. 80

INDICE

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ANALISI DEL CONTESTO

L’Istituto Comprensivo Statale “Don Bosco” di Corigliano-Rossano (Area Urbana

Corigliano)-Cantinella opera in un’area eletta dell’hinterland coriglianese. La rete scolastica è

ramificata in plessi con realtà diversificate, siti in diverse frazioni del comune di Corigliano. La

sede centrale dell’Istituto, che ospita la Scuola Secondaria di 1° grado, gli Uffici di Presidenza e

di Segreteria, è sita in Cantinella, frazione che gode di un’ottima posizione geografica: si trova

a poco più di dieci chilometri dal centro di Corigliano-Rossano (Area Urbana Corigliano), sul

nodo viario che si dirama verso Cosenza, verso Sibari e quindi verso Taranto, sulla strada

statale 106 che, costeggiando tutta la Calabria Ionica, tocca Crotone, Catanzaro e Reggio

Calabria.

La favorevole posizione geografica, nel corso degli anni ha attirato molta gente

proveniente dai paesi circostanti, soprattutto da quelli italo- albanesi e questo ha fatto si che la

comunità di Cantinella diventasse sempre più eterogenea per cultura e tradizioni.

La realtà economica e culturale è variegata e differenziata ed è costituita da agricoltori,

operai, artigiani, imprenditori, commercianti e professionisti.

I servizi sociali essenziali nel centro non mancano. Operano sul territorio l’Ufficio Postale,

una filiale della Banca B.C.C Medio Crati, la Delegazione Municipale, la Camera di Commercio, il

Consorzio Agrario. Non ci sono grandi complessi industriali, c’è però la presenza di aziende e

piccole industrie che operano nel settore primario (oleifici, conservifici e caseifici) .

Vi sono esercizi commerciali vari, dalla merceria all’oreficeria, dal fotografo al

parrucchiere, all’edicola, agli alimentari, ai mobilifici, ai bar.

Sono presenti gli ambulatori medici, la guardia medica notturna e festiva, la farmacia,

IDENTITA’ DELLA SCUOLA

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l’Associazione Nobiltà che è in grado di svolgere servizi di assistenza.

Il desiderio di migliorare non manca, sono in atto processi innovativi nel campo

dell’agricoltura e dell’industria grazie alla presenza sul territorio di giovani imprenditori. La zona

nel passato è stata investita dal fenomeno dell’emigrazione verso Paesi europei ed extraeuropei,

oggi dal fenomeno dell’immigrazione di extracomunitari, i cui figli sono ben inseriti nel contesto

scolastico. L’attenzione verso la scuola negli ultimi decenni è molto cambiata e come in tanti

altri paesi del sud vi è la tendenza all’affermazione scolastica e all’elevazione dell’istruzione sentita

come riscatto sociale.

La scuola incide fortemente sulla formazione dei giovani, in quanto agenzia educativa per

eccellenza. Essa, quindi, in questa realtà è determinante ed acquista, anno dopo anno, una funzione

sempre più importante sul territorio, ove è chiamata a produrre cambiamenti significativi.

Grazie alla professionalità di tutte le risorse umane interne, l’Istituto mira a far “star bene”

gli alunni a scuola e a far condividere alle famiglie il “patto educativo di corresponsabilità”. Il

tutto per innalzare il successo scolastico e coltivare una cultura progettuale che vede il nostro Istituto

interagire costruttivamente per migliorare il “clima sociale”, attivando un’Offerta Formativa che

guidi l’alunno ad essere uomo e cittadino del mondo, garantendo tutte le opportunità formative e le

occasioni educative che assicurano il raggiungimento di tale profilo.

L’eterogeneità socio-culturale dell’utenza rende necessaria la realizzazione dei Curricoli

comuni e differenziati, allo scopo di favorire la crescita culturale e l’acquisizione di competenze

che consentano ai giovani l’inserimento attivo e consapevole nel contesto socio-economico e

culturale in cui vivono, apportandovi costruttivi cambiamenti.

Tenuto conto delle esigenze socio-ambientali del territorio, l’azione educativa del nostro

Istituto mira a promuovere “una scuola di tutti e di ciascuno ”, mediante un’organizzazione

didattica interna coerente con il sistema educativo nazionale di istruzione e formazione e

assicurando i seguenti criteri:

Uguaglianza: l’Istituto garantisce a tutti gli alunni il diritto all’apprendimento, riconoscendo e

valorizzando le diversità per offrire a ciascuno la possibilità di procedere in modo consapevole

nella crescita culturale ed umana, valorizzando senza mai omologare, rispettando gli stili

individuali di apprendimento, incoraggiando, ma anche correggendo con autorevolezza quando è

necessario.

CRITERIAIQUALI L’ISTITUTOSIISPIRA

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Responsabilità: l’Istituto monitora il conseguimento degli obiettivi previsti, attraverso una

puntuale verifica e valutazione degli esiti, sottoponendosi anche a autoanalisi e autovalutazione.

Partecipazione consapevole: l’Istituto responsabilizza alunni, docenti e genitori, affinché

ognuno sia consapevole dei propri ruoli e delle competenze specifiche.

Libertà di insegnamento: l’Istituto garantisce la possibilità di effettuare scelte didattiche

differenziate il cui fine è il raggiungimento del successo formativo di ogni alunno.

Flessibilità: l’Istituto, per rendere all’utenza un servizio efficace ed efficiente, garantisce scelte

innovative per le attività didattiche, organizzative e curricolari.

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Progettare significa gettare avanti (pro, “avanti”, e iàcere, “gettare”), predisporre le

condizioni per realizzare un’idea, un’intenzione, un’immagine di un futuro desiderabile. Il

progetto è una sorte di ponte, che lega passato e futuro. I documenti che definiscono lo stato

desiderato di ciascuna scuola sono: il Piano triennale dell’Offerta Formativa, di cui è parte

fondamentale il Curricolo, il Regolamento d’Istituto e il Patto Educativo di Corresponsabilità.

Quest’ultimo, proposto e sottoscritto dalle scuole all’atto dell’iscrizione, per effetto dell’art.3

D.P.R. 235/2007, ha introdotto modifiche ed integrazioni al Decreto del Presidente della

Repubblica 24 giugno 1998, n.249, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. E’

nel Curricolo, cuore didattico del P.T.O.F., che si esplicitano le scelte metodologiche e le Unità

di Apprendimento, che mirano a stimolare l’alunno ai problemi della comunicazione globale,

affinché impari a gestirla con approcci ragionati per accedere consapevolmente al mare

dell’informazione, riformularla e riorganizzarla in senso critico. Tutto in piena sintonia con gli

obbiettivi europei fissati dall’Agenda di Lisbona 2000, in merito alle otto competenze chiave, di

cui ogni singolo cittadino necessita per adattarsi in modo flessibile a questo mondo interconnesso,

che sono:

● Comunicazione nella madre lingua ● Imparare ad imparare

● Comunicazione nella lingua straniera ● Progettare

● Competenza matematica e competenza ● Comunicare di base in scienze e tecnologie

● Competenza digitale ● Collaborare e partecipare

● Imparare ad Imparare ● Agire in modo autonomo e responsabile

● Competenze sociali e civiche ● Risolvere problemi

● Spirito di iniziativa ed imprenditorialità ● Individuare collegamenti e relazioni

● Consapevolezza ed espressione culturale ● Acquisire ed interpretare l’informazione

La progettazione deve normalmente indicare l’analisi di fattibilità dell’ipotesi prospettata

e l’esplicitazione del risultato atteso. Il progettare è un modo di pensare, all’interno di una logica di

ricerca e miglioramento, ed è anche una competenza. Si distinguono, la progettazione formativa e

UNIONE EUROPEA OBBLIGO

PREMESSA

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la progettazione didattica: la prima si occupa dei contenuti della progettazione (curricolo,

organizzazione, risorse, etc.); la seconda si occupa del tipo di approccio (articolazione del

percorso didattico, metodologie, materiali, etc.).

La necessità è quella di acquisire una competenza chiave fondamentale, “imparare ad

imparare”. La scuola della società attuale vive ed opera, infatti, in una realtà in continua e

profonda trasformazione, dove non si finisce mai di apprendere. Le sfide poste dalla rivoluzione

digitale, dalla globalizzazione, dalla convivenza di culture e religioni diverse, possono trasformarsi

in opportunità, grazie anche all’azione educativa compiuta dalla scuola.

Quella scuola che deve essere in grado di offrire ai propri alunni sia i valori

universalmente condivisi e previsti dalla Costituzione Italiana , sia gli strumenti adatti a leggere,

affrontare e modificare la realtà. Una scuola che si pone come laboratorio dell’apprendimento

dove gli alunni vanno sostenuti e incoraggiati ad accettare con consapevolezza la sfida posta

dall’apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della cultura. La posta in gioco nella

prima fase di istruzione 3-14 anni determina il destino del singolo allievo: può tendere al

raggiungimento dei più alti gradi dell’istruzione, oppure porre le premesse per la dispersione

successiva.

Dagli Ordinamenti ministeriali attuali, Legge 169/30 ottobre 2008, Regolamento sulla

valutazione n.122, 22 giugno 2009, Atto di indirizzo 8 settembre 2009, Decreto Legislativo n.150

del 27 ottobre 2009, traspare una scuola che mira a valorizzare: l’autonomia, la valutazione e

il merito. L’autonomia, per valorizzare la governance degli istituti, che non è possibile, però,

senza un sistema di valutazione che certifichi come e con quali risultati venga speso il denaro

pubblico. La meritocrazia, come sistema di valore che promuove le eccellenze.

La valutazione quale espressione dell’autonomia professionale propria della funzione

docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica

delle istituzioni scolastiche. “ Una scuola che smette di essere un ammortizzatore sociale e

ritorna ad essere un servizio ai cittadini e alla nazione, una scuola che esige impegno e rigore”.

L’Istituto Comprensivo Statale “Don Bosco”, nella consapevolezza che l’istruzione è storicamente

la più formidabile leva di emancipazione sociale, si propone ancora una volta come scuola di tutti

e di ciascuno, dove nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso ma, anzi, tutti

gli alunni devono essere presi per mano ed accompagnati alla meta del successo formativo.

L’istituto conta per far questo su uno sforzo soprattutto umano perché, come diceva Don

Giovanni Bosco: “ è il cuore dell’educatore che personalizza l’istruzione”. Una scuola aperta ad

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un mondo globale che valorizza l’educazione alla Cittadinanza e alla Costituzione, per

promuovere la costruzione del senso di legalità, lo sviluppo di un’etica della responsabilità, il

rispetto della diversità e la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente.

L’Art. 3 della Legge 107 recita “Ogni Istituzione scolastica predispone con la partecipazione di tutte

le sue componenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa rivedibile annualmente. Il Piano è il

documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica ed

esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa che le singole

scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.…Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed

educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi, determinate a livello nazionale a norma dell’art. 8,

riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto

della programmazione territoriale dell’offerta formativa”.

Il Piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e

delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal D.S. Il piano è approvato dal Consiglio di

Istituto.

La legge individua numerosi obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel

piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti. A riguardo il D.S.

definisce gli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione (Vedi

Atto di Indirizzo).

L’identità culturale consente alle scuole di auto-riconoscersi nel tempo, come risultato di una

processualità che evolve, ma che attraverso la costruzione della memoria, permette di distinguersi

dagli altri.

La dimensione progettuale permette di fotografare l’esistente e disegnare il progetto a cui si

tende. Proprio per questo richiede processi profondi di analisi, programmazione, gestione,

assunzione di responsabilità, controllo. Il PTOF non è un documento formale da cassettizzare, ma

uno strumento aperto che rende esplicita, dichiarata, documentabile e documentata l’azione che la

Scuola svolge secondo una logica di “work in progress”.

Il piano diventa cosi un riferimento per l’interno (operatori scolastici), ma anche uno

strumento conoscitivo di partecipazione formativa per l’esterno (famiglie, istituzioni locali ecc.),

per questo deve essere il frutto di una sostanziale condivisione da parte di tutte le componenti

coinvolte. E’ impostato in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi definiti a livello

nazionale, ma assume un significato più pregnante nella misura in cui si rapporta alle esigenze

IL PTOF

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del contesto culturale, sociale ed economico in cui opera la scuola e riesce a condividere, con gli

Enti Locali e con le diverse realtà istituzionali, una programmazione territoriale dell’Offerta

Formativa in un vero e proprio patto educativo territoriale

ISTITUTOCOMPRENSIVOSTATALEdi Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“DonGiovanniBosco”Distretto Scolastico n. 20

Via del Cantastorie s.n.c. - Cantinella 87060 CORIGLIANO CAL.(CS) Cod. mecc. CSIC83100T tel e fax: Presidenza 0983/80719 – Segreteria 0983/80047 e-mail: [email protected] posta elettronica certificata: [email protected]

sito web: www.cantinellascuole.it

Prot. n.

Corigliano-Rossano, 01/09/2018

- Al Collegio dei docenti - e, per conoscenza, al Consiglio d’Istituto

- All’Albo d’Istituto - Al sito web

OGGETTO: Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico per l’aggiornamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2015 - 2018 (ex art. .1, Comma 14, legge N.107/2015).

ILDIRIGENTESCOLASTICO

VISTO l’art. 25 del Decreto Legislativo n. 165 del 30/03/2001; VISTO l’art. 14 del CCNL, commi 2, 3 e 4, dell’area V, relativo al quadriennio normativo 2006/2009; VISTO il DPR n. 275dell’8 marzo 199, così come modificato ed integrato dalla legge n. 107/2015; VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1. le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico

precedente il triennio di riferimento, il Piano triennale dell'Offerta Formativa (d’ora in poi:

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Piano); 2. il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico; 3. il Piano è approvato dal Consiglio

d’Istituto; 4. esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5. una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; CONSIDERATO CHE LA SCUOLA, con finanziamenti aggiuntivi dell’UE, PON- FESR, ha incrementato il numero di postazioni client del laboratorio di informatica della Scuola Secondaria di 1° grado di Cantinella, consentendo ad interi gruppi classe la possibilità di attuare una didattica innovativa con l’utilizzo delle TIC;

CONSIDERATO, ALTRESI’, che è disponibile la biblioteca scolastica con una ricca dotazione libraria, rendendo possibile l’attuazione di percorsi formativi di scrittura creativa;

PRESO ATTO, che l’Autorità di Gestione dei progetti PON scuola- del MIUR, con nota Prot. n. AOODGEFID 28606 del 13/07/2017, ha autorizzato l’Istituto “Don Bosco” di Corigliano-Rossano (Area Urbana Corigliano) – Cantinella all’attuazione di “ Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio ed in quelle periferiche” tesi alla riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa ed interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità.

TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti, in particolar modo con l’AUSER di Corigliano, con l’ASMECA, e con l’Associazione Culturale S. Mauro di Cantinella;

PRESO ATTO, ulteriormente, che la biblioteca scolastica si è dotata del kit per la sensibilizzazione delle problematiche legate all’integrazione scolastica ed all’inclusione sociale;

CONSIDERATA la disponibilità di un’autrice di fama nazionale a partecipare all’iniziativa, senza alcun onere a carico della scuola, per la divulgazione della lettura nelle scuole;

VISTO l’esito positivo registrato dalla 2a Edizione del Premio letterario “Francesco Fusca”, con una specifica sezione riservata ai genitori degli alunni del nostro istituto comprensivo;

COMUNICA Al Collegio dei docenti e, p. c, al Consiglio d’Istituto, i seguenti indirizzi relativi alla realizzazione delle attività didattiche e formative della scuola, in una logica di continuità con le buone pratiche già realizzate ed esistenti e dentro una prospettiva orientata alla successiva e puntuale pianificazione triennale dell’offerta formativa; Rendere coerente il PTOF con quanto emerso dal RAV e con quanto previsto dal PdM; Migliorare la qualità dei processi formativi individuando uno o più obiettivi strategici di

cui al comma 7, punti a-s dell’art. 1 della legge n. 107/2015; Vagliare i progetti e le attività di arricchimento ed ampliamento dell’offerta formativa,

alla luce della loro coerenza con i punti 1 e 2.

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Trovare modalità e forme per presidiare il piano dell’offerta formativa nelle fasi di progettazione, realizzazione, monitoraggio, autovalutazione e rendicontazione sociale dei risultati.

Individuare i bisogni formativi del personale della scuola, in coerenza con le azioni di miglioramento da attivare, con particolare attenzione alla valorizzazione delle professionalità esistenti ed alle esigenze espresse dalla Legge n. 107/2015;

Continuare l’opera di avvicinamento delle famiglie alla scuola per ridurre la frattura dell’alleanza educativa famiglia – scuola;

Progettare percorsi formativi miranti ad accrescere le competenze di cittadinanza attiva degli alunni e delle alunne ed a ridurre il fenomeno della dispersione scolastica;

Progettare percorsi formativi aventi come finalità l’acquisizione di comportamenti responsabili per la propria e l’altrui sicurezza anche attraverso momenti di formazione/informazione per il personale scolastico e mediante anche almeno due prove di evacuazione simulando un evento sismico e/o un incendio;

Progettare momenti formativi rivolti agli alunni di tutti gli ordini di scuola, finalizzati a suscitare momenti di riflessione e dibattito sulle tematiche dell’integrazione e dell’accoglienza scolastiche;

Coinvolgere gli OO. CC. Della scuola per avviare l’iter di l’intitolazione del plesso di

Scuola dell’Infanzia di Torricella.

Quanto sopra indicato ha il solo scopo di orientare l’attività decisionale del collegio dei docenti in ordine ai contenuti tecnici di competenza, facendo emergere gli obiettivi della scuola, all’interno di un quadro generale di sistema della cui gestione è, invece, responsabile il dirigente scolastico. Pertanto, le linee d’indirizzo sopra formulate rappresentano il risultato di un’attenta, sebbene incompiuta, analisi del piano dell’offerta formativa della scuola e delle numerose innovazioni previste dalla normativa più recente.

Al fine di agevolare il lavoro del Collegio dei docenti, si precisa quanto segue: si riportano le priorità emerse dal RAV.

Il Dirigente Scolastico

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PROFILI PROFESSIONALI n. risorse umane Esoneri n.1

Collaboratori DS n.2

Fiduciari di plesso n.18

Funzioni strumentali n.13

Coordinatori di classe n.11 Responsabili biblioteca e laboratori n.11

Referenti Comunicazione interna /esterna sito web, stampa… n.2

Area Invalsi n.1

Area sicurezza n.1

Area amministrativa n.9

Collaboratori scolastici n.18

In considerazione della complessità dell’istituzione scolastica , caratterizzata da nove plessi di

Scuola dell’Infanzia, da sei plessi di Scuola Primaria e da due plessi di Scuola secondaria di primo

grado, oltre che dalla vision del Dirigente Scolastico condivisa dal Collegio dei docenti, che hanno

individuato nel modello organizzativo della “leadership diffusa” quello più rispondente a garantire

una governance efficace in un’organizzazione caratterizzata dalla forte presenza di risorse umane è

scaturita la necessità di individuare , in ciascun punto di erogazione del servizio scolastico, un

responsabile di plesso ed un vice responsabile di plesso.

Al fine di raccordare costantemente l’attuazione dell’Offerta Formativa triennale in modo

uniforme in tutti i plessi dell’istituzione scolastica, il Collegio dei docenti ha ritenuto utile istituire

anche il ruolo del coordinatore didattico in numero di quattro per la Scuola Primaria, numero di tre

nella Scuola dell’Infanzia ed in numero di due per la Scuola secondaria di primo grado.

Inoltre, sulla base degli autonomi poteri di delega assegnati al Dirigente Scolastico dal

Decreto Legislativo n.165/2001 art.25, comma 5, per il corrente anno scolastico sono stati individuati

ORGANIGRAMMA

ORGANIZZAZIONEDELLASCUOLA

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i collaboratori del Dirigente Scolastico:

Collaboratore vicario, con esonero dall’insegnamento: Prof.ssa Rosaria CAPRICCIOSO

2a collaboratore: Ins. Veronica MOLINARI.

Così come previsto dal CCNL vigente del comparto scuola,sono state anche individuate le aree

ritenute strategiche per la nostra scuola ed assegnati i docenti responsabili delle funzioni strumentali

per un’efficace attuazione del P.T.O.F.

Funzioni strumentali

Area 1 “ Progettazione, gestione e monitoraggio P.T.O.F.”: Ins. Erminia AVELLA –Prof.ssa

Franca SERVIDIO - Ins. Patrizia STRAFACE- Ins Josefin ZUMPANO.

Area 2 “alunni H, dispersione scolastica e disagio” Ins. Patrizia SCARPINO – Ins. Loredana

PERRI.

Area 3 “Integrazione scolastica”: Ins. Mascia CATALDO – Prof. Domenico VITALE.

Area 4 “- Progettazione con enti ed istituzioni” Prof.ssa Rosa Maria MORANO - Ins.

CANDREVA - Prof.ssa Clara FAIELLA - Pro.ssa Maria MATRANGA - Ins. Mina

CATAPANO.

Attraverso un’attenta ed oculata progettazione, nel corso degli ultimi anni, la scuola è stata

destinataria di finanziamenti europei sia del FSE (Fondo Sociale Europeo) per l’attuazione di

percorsi formativi aggiuntivi, sia del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) per l’acquisto di

attrezzature tecnologiche e multimediali. La scuola, attraverso questi canali di finanziamento ha

messo a disposizione degli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado

laboratori scientifici e multimediali con attrezzature di ultima generazione. Tali laboratori

necessitano di un utilizzo oculato da parte degli alunni e di una manutenzione costante da parte dei

docenti. Pertanto sono stati individuati i responsabili che cureranno la conservazione delle

attrezzzature in dotazione.

Responsabile Laboratorio Informatico Scuola sec..I grado: Prof.ssa M.Ortensia Spina- Prof.ssa

Franca Servidio.

Responsabile Laboratorio Infor. Scuola Primaria Cantinella : Ins. M.Luzzi-M.A Santo.

Responsabile Laboratorio Informatica Sc. Primaria Fabrizio: Ins. .M.R. Morano- M. Catapano.

Responsabile Laboratorio Musicale Sc. Secondaria: I grado: Prof.D.Zampino.

Responsabile Laboratorio Scientifico Scuola Sec. I grado:Prof.ssa V.Garofalo- C-Errico

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Responsabili Laboratorio Informatico Mandria Sc.Primaria Falcone –Luzzi Ida..

Tra i punti di forza della scuola vi è senz’altro la comunicazione interna ed esterna. Il Collegio dei

docenti ha, a tale scopo, individuato il referente per la comunicazione nella prof.ssa Maria

MATRANGA.

Il compito di far osservare il “divieto di fumo” in tutti i locali interni e negli spazi esterni di

pertinenza della scuola è stato affidato ai Responsabili di plesso.

La dotazione strutturale degli edifici scolastici messi a disposizione dall’Ente Locale

presenta molte criticità per gli innumerevoli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria

necessitanti. Inoltre, molti plessi sono stati ricavati da magazzini preesistenti e non adatti ad edifici

scolastici. L’unico plesso progettato e realizzato per ospitare attività di istruzione è quello della

Scuola Secondaria di I grado di Cantinella .

Ogni anno, anche al fine di redigere il D.V.R (documento previsto dal D.M. n. 81/2008), si

provvede a richiedere all’Ente Locale copia di tutta la documentazione relativa alla sicurezza.

L’Istituto, tenendo conto delle diverse professionalità in organico, dei requisiti richiesti e

della disponibilità a ricoprire l’incarico, ha individuato: RSPP (Responsabile per la sicurezza,

prevenzione protezione) Prof-ssa M.Ortensia SPINA.

Inoltre, in ogni punto di erogazione del servizio scolastico, sono stati individuate le seguenti

figure sensibili:

Addetto 1° soccorso;

Vice addetto 1° soccorso;

Addetto antincendio;

Vice addetto antincendio.

Il nominativo dell’RLS (Responsabile dei Lavori per la Sicurezza) comunicato congiuntamente

dalla RSU (Rappresentante Sindacale Unitario) d’Istituto è l’assistente amministrativo Sig.

Luigi Sannuti.

Tutti i soggetti che ricoprono incarichi relativi alla sicurezza sono tenuti a frequentare

periodicamente i corsi di aggiornamento dall’ Amministrazione scolastica centrale e/o periferica.

PLESSO ADDETTO SOSTITUTO

Cantinella Infanzia Sposato Dramis

ORGANIGRAMMAPREVENZIONE

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Cantinella Primaria Sisca Santo

Cantinella Secondaria 1° grado Primo piano Piano terra

Garofalo

Spina

Servidio

Capriccioso Mandria del Forno Primaria Rizzo Falcone

S. Nico Infanzia Conte Straface

Apollinara Infanzia Sosto Toma

Apollinara Primaria Belsito Molinari

Torricella Infanzia Capizzano Bevacqua

Torricella Primaria Cataldo Servidio G.

Frassa Primaria Mezzotero Lecce

S. Vincenzo A-B-G Casciaro Longobucco

S. Francesco C - D- F-L

Via Sciacca

Sisca

Scaglione

Gallo

De Marco

Fabrizio Piccolo Infanzia De Vico Salerno

Fabrizio Grande Infanzia Orlando Federico

Fabrizio primaria

Morano

Catapano

Fabrizio Secondaria 1° grado Oranges Casciaro

Si allega piano della sicurezza.

Per ambedue i docenti che ricoprono il ruolo di figure sensibili (1° soccorso e prevenzione

incendio) sarà compito tassativo per il responsabile di plesso predisporre l’orario del turno

di servizio del personale interessato in modo da assicurarne la presenza nel plesso di almeno

un’unità per l’intero arco di tempo di erogazione del servizio scolastico.

Ai sensi della normativa sulla sicurezza e del contratto nazionale comparto scuola vigenti,

la formazione specifica in servizio del personale che ricopre incarichi riguardanti la tutela e

la sicurezza sui posti di lavoro è un diritto/dovere.

Responsabili e vice responsabili di plesso scuola dell’ infanzia

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CANTINELLA DRAMIS – SPOSATO

SAN NICO CONTE – STAFACE

TORRICELLA -CAPIZZANO-BEVACQUA

APOLLINARA SOSTO-TOMA

FABRIZIO GRANDE ORLANDO-FEDERICO

FABRIZIO PICCOLO DE VICO – SALERNO

C/DA S.VINCENZO - SEZ: A- B-G CASCIARO- LONGOBUCCO

C/DA S:FRANCESCO- SEZ: C D F L SISCA N.-GALLO

VIA SCIACCA SCAGLIONE-DE MARCO

CANTINELLA SISCA – LUZZI

MANDRIA DEL FORNO RIZZO-FALCONE

TORRICELLA CATALDO- SERVIDIO G:

APOLLINARA BELSITO – MOLINARI

FRASSA ANNA MEZZOTERO-PIERINA LECCE

FABRIZIO GRANDE MORANO-CATAPANO

CANTINELLA GAROFALO – SERVIDIO

FABRIZIO ORANGES-CASCIARO

Coordinatori équipe pedagogiche scuola secondaria di I grado:

Responsabili e vice Responsabili di plesso Scuola Primaria

Responsabili e vice Responsabili di plesso

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Cantinella

Classe IA Prof. ssa CROCE

Classe IIA Prof.ssa SERVIDIO

Classe IIIA Prof.ssa MINISCI

Classe I B Prof.ssa ARCURI

Classe IIB Prof.ssa MATRANGA

Classe IIIB Prof.ssa FAIELLA

Classe IC Prof.ssa GAROFALO

Classe IIC Prof.ssa SPINA

Classe IIIC Prof. CASCIARO

Fabrizio Grande

Classe I D Prof.ss BARLETTA

Classe II D Prof.ssa ORANGES

Classe III D Prof.ssa ORANGES

COORDINATORI DIDATTICI

Infanzia Centrale Ins. S. Zanfino-Gallo

Infanzia Periferia Ins. Straface

Primaria Periferia Ins. M. Castovillari - G. Servidio

Primaria centrale

Ins. P. Scarpino-R. Mauro

Secondaria Cantinella-Fabrizio Prof.ssa M.O.Spina - Errico Prof.ssa R. Oranges

NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE (NIV) 

Docenti: Ins.Rosetta MAURO-Ins.Patrizia SCARPINO-Ins. Giulietta Sisca - Ins. Marcella Luzzi

    GLI   GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE  

Ins. PERRI Loredana - SCARPINO Patrizia

membri: i docenti di sezione e di classe con presenza di alunni diversamente abili, genitori

rappresentanti e rappresentanti ASL.

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L’art.11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994 , n.297, è sostituito dall’ Art.11 L.

107/15 (Comitato per la valutazione dei docenti).

Presso ogni istituzione scolastica è istituito il comitato per la valutazione dei docenti, con durata

triennale . E’ presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: tre docenti

dell’Istituzione scolastica di cui due scelti dal Collegio dei docenti e uno dal Consiglio d’Istituto, due

rappresentanti dei genitori per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, un componente

esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base della qualità

dell’insegnamento, dei risultati ottenuti in relazione alle competenze acquisite dagli alunni e della

loro formazione.

Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per

il personale docente ed educativo. A tal fine ,lo stesso, è composto dal Dirigente Scolastico, dai

docenti ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.

La composizione del comitato di valutazione del nostro istituto viene illustrato nella seguente tabella:

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

(da aggiornare)

DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott. Agostino GUZZO

Membri effettivi:

Membri supplenti :

Genitori:

RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA

COMITATO DI VALUTAZIONE

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SANNUTI LUIGI (UIL) – CAPRICCIOSO ROSARIA (CGL) – GALLO PASQUALE (CISL)

L’Organo di garanzia ha il compito di deliberare in primo luogo circa l’ammissibilità del ricorso e, in

caso affermativo, di valutare la correttezza della procedura messa in atto per l’irrogazione delle

sanzioni.

Il Regolamento di modifica dello Statuto ha definito, pur nel rispetto delle autonomie delle singole

istituzioni scolastiche, la possibile composizione dell’Organo di garanzia interno.

Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico. L’O.d.G. deve essere convocato dal Presidente, entro 5

giorni dalla data in cui viene depositato il ricorso, al di fuori dell’orario di lezione.

La seduta si considera valida con la presenza di almeno la metà +1 dei membri avverso le decisioni

dell’OdG è ammesso ricorso all’O.d.G. Regionale, che deve rendere il proprio parere nel termine

perentorio di 30 giorni.

ORGANO DI GARANZIA

DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott. Agostino GUZZO

Membri effettivi docenti: Servidio Franca - Oranges Rosalba

Membri supplentii: Barletta Morena - Matranga Maria

Membri effettivi personale ATA: Merlo Franca - Sannuti Luigi

Membri supplenti : Corrado Rosa - Bonamassa Anna

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Bua Franco Capriccioso Rosaria Buonifiglio Claudia Castrovillari Marcella Corino Antonietta Conte Concetta Ferrise Antonella Faiella Clara Servidio Rosario Godino Mirella Rima Maria Serafina Molinari Veronica

Vulcano Isabella Sisca Giulietta

Membro di diritto: Dirigente

Scolastico

Dott. Agostino GUZZO

BRUNO Antonella

COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTE

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Presidente

GIUNTA ESECUTIVA

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PRESIDENTE: Dirigente Scolastico (membro di diritto), Dott. Agostino Guzzo

D.S.G.A.: (membro di diritto) Spadafora Silvana GENITORI: Corina Antonietta - Rima Maria Serafina DOCENTI: Conte Concetta

ATA : Sannuti Luigi

L’Istituto Comprensivo Statale di Corigliano- Cantinella è stato istituito con Decreto del

Direttore Generale dell’USR Calabria, prot. n. 13814 del 18/08/2000, approvato dal Presidente della

Giunta Regionale della Calabria in qualità di Commissario Straordinario, con provvedimento

dell’ 1 agosto 2000. Il 18 marzo 2008, previa deliberazione degli OO.CC. della scuola, il Direttore

Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, Dott. Carlo Petracca , ha decretato

l’intitolazione dell’Istituto Comprensivo Statale di Corigliano-Rossano (Area Urbana Corigliano)-

Cantinella alla memoria di “Don Giovanni Bosco” , così come, in pari data, ha decretato

l’intitolazione del Plesso di Scuola Primaria di Cantinella alla memoria di “Padre Luca Gattuso”.

Dall’anno scolastico 2012-2013, per effetto del processo di riorganizzazione della rete scolastica,

fanno parte del “Don Bosco” anche i plessi dell’infanzia, della Primaria e della Secondaria di I

grado di Contrada Fabrizio.

Le risorse umane presenti nell’Istituto sono le seguenti:

ALUNNI 919

SCUOLA DELL’INFA

NZIA 358

SCUOLA PRIMARIA

349

SCUOLA SECONDAR

IA DI 1° GRADO

232

DOCENTI 171

SCUOLA DELL’INFANZIA

57

SCUOLA PRIMARIA

77

SCUOLA SECONDARIA DI

1° GRADO 37

DIRIGENTE SCOLASTICO

(Agostino GUZZO)

COLLABORATORE VICARIO (Rosaria

2° COLLABORATORE

(Veronica

D.S.G.A. (Angelo SICILIANO)

COLLABORATORI ASSISTENTI

SCELTE ORGANIZZATIVE

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Fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico per il triennio di riferimento:

Scuola Classe concorso Posto comune Posto sostegno

Infanzia n. 9 plessi AAAA n.46 n.11

Scuola primaria n. 6 plessi

EEEE

n.43+4 (inglese)

n.8

Secondaria di primo grado n. 2 plessi

A22 A28 A25 A25 A01 A49 A30 A56 A60 R.C

n.10 n.5 n.2 n.2 n.2 n.2 n.2 n.4 n.2 n.2

n.10

Nella scuola secondaria di primo grado, si attua, da quest’anno scolastico (2018-2019), per le classi prime, il corso ad indirizzo musicale, ai sensi dell’art. 2 del D.M.201/99. Il modulo mira allo studio della pratica strumentale individuale e alla scoperta della musica d’insieme. Per accedere al modulo è stato necessario scegliere uno strumento e superare una prova attitudinale. Gli strumenti sono:

Pianoforte Flauto traverso Tromba Fisarmonica

La Legge 107/15 valorizza l’autonomia scolastica nella definizione e attuazione dell’offerta

formativa triennale, rivisitando ampiamente il Piano dell’Offerta formativa previsto a suo tempo dal

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Regolamento dell’autonomia scolastica (DPR 275/1999).

La legge (comma 7) individua numerosi obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono

inserire nel piano triennale, in base alle priorità e alle esigenze individuate, avvalendosi anche di un

organico potenziato di insegnanti.

L’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Cantinella, in base ai risultati delle prove Invalsi e al RAV,

individua le priorità di intervento nell’ambito degli obiettivi che la legge 107/15 al comma 7 riporta.

CAMPI DI

POTENZIAMENTO OBIETTIVI FORMATIVI SCUOLA

POTENZIAMENTO LINGUISTICO

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea

Primaria e Secondaria di primo grado

POTENZIAMENTO SCIENTIFICO

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

Primaria e secondaria di primo grado

POTENZIAMENTO UMANISTICO SOCIO ECONOMICO E PER LA LEGALITA’

Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore

Primaria e Secondaria di primo grado

POTENZIAMENTO LABORATORIALE

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social-network e dei media nonché alla produzione

Primaria e Secondaria di primo grado

POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

Primaria e Secondaria di primo grado

POTENZIAMENTO MOTORIO

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo

Primaria e Secondaria di primo grado

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studio degli studenti praticanti attività sportive agoniste.

I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare i docenti dell’organico di potenziamento devono

fare riferimento alle esigenze d’istituto. Si terrà conto inoltre, del fatto che l ‘organico di

potenziamento deve servire anche alla copertura di supplenze brevi.(Vedi progetti allegati)

ORGANICO POTENZIATO OTTENUTO A.S: 2018/2019

NOME COGNOME PLESSO ORE

Laura Langella Secondaria (esonero vicaria) 18

Isabello Grabiella Secondaria 6

Tra le risorse strutturali dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” Corigliano Cantinella vi sono :

RISORSESTRUTTURALI

Il laboratorio musicale

Laboratorio di Informatica

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Solo alcuni plessi della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di 1°, di

maggiore consistenza numerica, sono dotati di computer, stampanti, telefax, televisori, macchine

fotografiche, videocamere, fotocopiatrici, videoregistratori.

La scuola secondaria di primo grado, plesso Cantinella, usufruisce di un’area esterna di

pertinenza scolastica, allestita per le attività sportive ed un laboratorio artistico ancora da

potenziare e migliorare.

L’Istituto, tuttavia, necessita:

il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali al fine di migliorare la formazione

dell’utenza scolastica;

l’adozione di strumenti tecnologici per favorire la trasparenza e lo scambio di

informazioni tra Dirigenti, docenti- studenti e famiglie.

 

 

 

 

Finanziamenti dello Stato 

Finanziamenti Ente comunale

Finanziamenti della Regione Calabria

Finanziamenti degli Enti Locali

Finanziamenti dell’Unione Europea:

Il laboratorio scientifico

RISORSEFINANZIARIE

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Sono costituite da: 

     

    

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L’ I. C. Don Bosco, nell’ambito dei Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per

la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, ha partecipato e ottenuto i

seguenti finanziamenti per l’anno scolastico 2018 – 2019:

1. Progetto 10.2.2A-FSEPON-CL-2018-34 destinatari scuola secondaria di primo grado

(Cittadinanza Europea)

2. Progetto 10.2.3B –FSEPON-CL2018-33 destinatari scuola secondaria di primo grado (Lingua

inglese)

3. Progetto 10.2.5°-FSEPON-CL 2018-220 destinatari allievi secondaria inferiore primo ciclo-

primaria primo ciclo (Moduli: Corretti stili di vita-Prevenire le dipendenze- Differenziare e

riciclare nell’interesse di tutti-Orto botanico-Il mondo dei grandi-Diritti e doveri del

cittadino.

4. Progetto 10.1.6A FSEPON-CL 2018-109 destinatari allievi secondaria inferiore

(Orientamento formativo-rio-ordinamento ).

5. Progetto10.2.5° FSEPON-CL. 2018-23 destinatari allievi secondaria inferiore (Potenziamento

dell’educazione al patrimonio culturale,artistico, paesaggistico).

La scuola si è dotata presso la sede centrale di Cantinella di due reti adsl con relative Wi-Fi, di un

laboratorio informatico con 24 postazioni, LIM e computer centrale, di software per la didattica

multimediale (smartnotebook, geogebra, mathtool), stampanti e pc. Sono stati progettati obiettivi

formativi per la prevenzione delle dipendenze e il contrasto della dispersione scolastica.La scuola è

intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con

le famiglie e con la comunità locale e l’apertura pomeridiana. Tali obiettivi si incrociano

sinergicamente con la strategia del PON “Per la scuola”, volta a perseguire l’equità, la coesione e la

cittadinanza attiva, favorendo la riduzione dei divari territoriali e mirando al rafforzamento delle

istituzioni scolastiche contraddistinte da maggiori ritardi, al sostegno degli alunni e alla promozione

di esperienze innovative. La scuola si aprirà oltre i tempi classici della didattica agli alunni e alle loro

famiglie, per essere vissuta dai ragazzi e dal quartiere il pomeriggio, nei fine settimana, nei tempi di

disagio abitativo e con elevato tasso di dispersione scolastica. Attraverso musica, arte e teatro,

educazione ambientale e percorsi di legalità, ampliamento dei percorsi curriculari sarà possibile

sviluppare competenze riconducibili al curricolo e azioni di rinforzo delle competenze di base per

ampliare l’offerta formativa, anche utilizzando metodi di apprendimento innovativi.

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L’istituto Comprensivo Statale “Don Bosco” Corigliano-Rossano (Area Urbana Corigliano) -

Cantinella è formato da diciassette plessi scolastici dislocati sul territorio e così articolati:

Plesso Sezioni Alunni Alunni

H

Contrada S. Francesco A-B 2 30 Contrada S. Francesco: Sez. C D F L-M 5 101 2 Contrada S. Francesco: Sez. G 1 15 Fabrizio Grande 2 41 1 Fabrizio Piccolo 2 30 1

Polo B

Apollinara 2 39 1 Cantinella 2 34 2San Nico 2 36 Torricella 2 32

Totale alunni 358 7

Polo A

Plesso Classi Alunni Alunni H

Apollinara 5 37 1 Cantinella 10 124 7

Mandria del Forno 5 64 2 Polo B

Fabrizio Grande 8 99 3 Frassa 1 pluriclassi 9

Torricella 1 pluriclassi 18 Totale alunni 351 13

DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE

Scuola Primaria

Scuola Secondaria I Grado

Scuola dell’Infanzia

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Istituto Comprensivo Statale ”Don G. Bosco” – Via del Cantastorie – Cantinella – 87064 Corigliano-Rossano (Area Urbana Corigliano) (Cs)

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Plesso Classi Alunni Alunni h

Cantinella 9 162 9Fabrizio Grande 3 68 1 Totale alunni 232 10

PLESSO SETTIMANA ORARIO

Cantinella da Lun. a Ven. 8:00 – 16:00

San Nico da Lun. a Ven. 8:00 – 16:00

Apollinara da Lun. a Ven. 8:00 – 16:00

San Francesco - Sez. C – D - F – L da Lun a Ven. sabato

8:00 – 16:00 8:00- 13:00

San Vincenzo - Sez. A-B Via Sciacca

da Lun a Ven. sabato

8:00 – 16:00 8:00- 13:00

Torricella da Lun. a Ven. 8:00 – 16:00

Fabrizio Grande da Lun. a Ven. 8:00 – 16:00

Fabrizio Piccolo da Lun. a Ven. 8:00 – 16:00

PLESSO TEMPO NORMALE TEMPO PROLUNGATO

Cantinella da Lun. a Sab. 8:30 – 13:00

Mandria del Forno da Lun. a Sab. 8:30 – 13:00

Torricella da Lun. a Giov. 8:00 – 13:30 Ven 8.00-13.00

Apollinara da Lun a Giov. Ven.

8:00-16:15 8:00-13:00

Frassa da Lun a Giov. Ven.

8:00-16:15 8:00-13:00

Fabrizio da Lun a Ven.

8:15-16:15

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Le attività didattiche in orario pomeridiano saranno attuate con l’avvio del servizio di refezione

scolastica da parte del comune di Corigliano-Rossano (Area Urbana Corigliano).

I seguenti orari potranno variare per esigenze di trasporto nel corso dell’anno scolastico.

Il Curricolo d’istituto è il percorso che, in base alle Indicazioni Nazionali date dal Ministero della

Pubblica Istruzione, la scuola, all’interno del suo Piano Triennale dell’Offerta Formativa, progetta e

segue nelle articolazioni (Infanzia,Primaria e Secondaria di 1° grado) per far conseguire gradualmente

agli alunni gli obiettivi di apprendimento e le competenze specifiche delle varie discipline in un

processo educativo che porta all’acquisizione globale di valori che orientino il cammino dell’alunno

all’interno della società in cui vive.

Il curricolo si apre presentando qual è il profilo delle competenze a livello generale che deve avere

acquisito l’alunno al termine della scuola del Primo ciclo d’Istruzione (Primaria-secondaria di 1°

grado). Ai suoi alunni, ma la lettura può essere fatta anche in modo orizzontale tra le varie

discipline per evitare la frammentazione dei saperi. E’ chiaro che questo cammino va commisurato

secondo i piani personalizzati che tengono conto delle caratteristiche e delle necessità individuali di

ogni alunno in modo tale che le diversità non diventino disuguaglianze.

Lo studente acquisisce e sviluppa, in ordine alla costruzione della propria identità personale e sociale ,

le otto competenze chiave oggetto delle raccomandazione Parlamento Europeo (18/12/2006).

La scuola , nel suo processo educativo , si propone di creare il contesto che sia più idoneo possibile

per favorire l’apprendimento degli alunni. Pertanto intende promuovere e seguire le seguenti linee:

Valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni.

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per far in modo che non diventino

disuguaglianze.

Favorire l’esplorazione e la scoperta.

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.

PLESSO TEMPO NORMALE TEMPO PROLUNGATO

Cantinella da Lun. a Sab. 8:00 – 13:00 Lun. e Merc. 8:00 – 16:00

Fabrizio da Lun. a Sab. 8:05– 13:05 Lun. e Merc. 8:05 – 16:05

IL CURRICOLO

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Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “Imparare ad

apprendere”.

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio che portino particolarmente a coronare le

attività con un “prodotto finito”.

(Vedi allegato “Curricolo Verticale d’Istituto per competenze”)

La scuola dell’infanzia predispone il curricolo che si articola attraverso i campi di esperienza,

luoghi del fare e dell’agire del bambino. Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di

apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati

unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni,in termini di identità (costruzione del sé,autostima,

fiducia nei propri mezzi), di autostima (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza

(come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle

dimensioni etiche e sociali). Nello specifico le finalità della scuola dell’infanzia sono, dunque,

definite a partire :

dalla persona al centro dell’azione educativa nelle varie fasi di sviluppo e di formazione;

dalla valorizzazione dell’ unicità e della singolarità culturale di ogni alunno, per favorire

l’incontro di culture diverse come opportunità di crescita per ognuno.

Dalla dimensione di integrazione fra scuola e territorio che, valorizzando le risorse

sociali,culturali,ed economiche presenti fa sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie

possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e

spirituale della società” (art. 4 della Costituzione) a partire dai suoi cittadini più giovani.

LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

I CAMPI DI ESPERIENZA

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Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei

bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno

scoprendo. L’esperienza diretta , il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al

bambino,opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di

esperienza offre un insieme di oggetti,situazioni,immagini e linguaggi , riferiti ai sistemi simbolici

della nostra cultura, capaci di evocare ,stimolare,accompagnare apprendimenti progressivamente più

sicuri.

Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono

all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare

attività ed esperienze volte a promuovere la competenza , che a questa età va intesa in modo globale e

unitario.

Campi di Esperienza

Il sè e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni, colori

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

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Documenti di riferimento

“L’organizzazione della sezione.

La struttura per sezioni garantisce la continuità dei rapporti fra adulti e bambini e fra coetanei,

evita i disagi affettivi causati da frequenti ed improvvisi cambiamenti, facilita i processi di

identificazione, consente di attuare progetti educativi mirati a favorire la predisposizione coerente di

spazi, ambienti e materiali. Per evitare i rischi della sezione chiusa è indispensabile programmare

anche occasioni di attività di intersezione, che creano rapporti più stimolanti fra gli insegnanti e fra i

bambini e consentono una più articolata fruizione degli spazi, dei materiali ludici, delle attrezzature e

dei sussidi didattici. La sezione aperta, inoltre, permette di superare la sterile contrapposizione sezioni

miste/sezioni omogenee per età, poiché riduce gli inconvenienti ed accresce i possibili vantaggi di

ciascuno dei due moduli. Infatti, l’interazione fra bambini di età diversa consente di allargare le

esperienze e di ampliare le opportunità di scambio, di confronto e di arricchimento anche mediante

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

PER SEZIONI APERTE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Dagli Orientamenti del ’91

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occasioni di aiuto reciproco e forme di apprendimento socializzato. Nello stesso tempo, l’attenzione

alle esigenze specifiche delle diverse età sostiene la puntuale realizzazione di obiettivi finalizzati,

apprendimenti formalizzati e percorsi individualizzati e valorizza il lavoro a piccoli gruppi, gli angoli,

i laboratori e gli atelier. L’attività per gruppi differenziati consentirà all’insegnante di porsi in

relazione anche con pochi bambini contemporaneamente ed ai bambini di sperimentare la possibilità

di attività autonome al di fuori dell’interazione continua con l’adulto.”

“L’ambiente di apprendimento.

Il curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività

didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli

ambienti di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di

relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo,

ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base

sicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.”

“La progettazione didattica e l’ambiente di apprendimento.

L’integrazione delle discipline per spiegare la complessità della realtà, la costruzione di

conoscenze e abilità attraverso l’analisi di problemi e la gestione di situazioni complesse, la

cooperazione e l’apprendimento sociale, la sperimentazione, l’indagine, la contestualizzazione

nell’esperienza, la laboratorialità, sono tutti fattori imprescindibili per sviluppare competenze,

apprendimenti stabili e significativi, dotati di significato e di valore per la cittadinanza.

Le scuole dell’infanzia si sono da anni orientate verso il modello della classe eterogenea per

età. Si tratta di un sistema di organizzazione scolastica basato sui risultati delle ricerche che sono

Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo

ciclo d’istruzione 2012

Dalle Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari 2018

La sezione eterogenea

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state effettuate per esplorare i meccanismi di apprendimento e di socializzazione dei bambini e

creare modalità educative più adeguate a favorirne la crescita.

Questi fondamenti supportano e forniscono le indicazioni per progettare un contesto volto

principalmente al benessere dei bambini (Goodlad e Anderson, 1987) e la cui organizzazione

permetta agli insegnanti di adeguare la scuola alle esigenze dei bambini e non viceversa.

Il sistema eterogeneo ha il vantaggio di rispettare il ritmo di apprendimento di ciascuno dei

bambini, in un contesto più naturale che può essere paragonato a quello che il bambino vive in

famiglia. Il principio di base è che le necessità e i tempi di sviluppo di ogni bambino siano diversi

da quelli di un altro bambino, anche se coetaneo. In questo caso il percorso di apprendimento è

pensato in funzione delle esigenze di ciascun bambino, considerando l’educazione un processo e non

un prodotto (Piaget, 1976, Piaget e Inhelder, 1969). Le sezioni eterogenee, inoltre, promuovono

l’apprendimento sociale, cioè danno la possibilità ai bambini di imparare gli uni dagli altri (Vygotsky,

1978), spesso secondo procedure “imitative” (A. Bandura, 1977), in un’atmosfera che è più

collaborativa piuttosto che competitiva. Tale organizzazione pare più rispettosa del principio delle

intelligenze multiple (H. Gardner, 1999), cogliendo le peculiarità dei bambini e rispondendovi

attraverso un’educazione personalizzata e non standardizzata all’età.

In queste sezioni i bambini collaborano tra loro durante l’esperienza dell’apprendimento, poiché

sperimentano un conflitto cognitivo (Piaget, 1976; Trugde e Caruso, 1988). Le differenti

prospettive in gioco in una sezione eterogenea stimolano infatti i bambini a confrontarsi.

All’interno della sezione eterogenea i bambini più grandi sono naturalmente stimolati a porre

attenzione alle azioni utilizzate nel relazionarsi, mostrare, spiegare, interagire con bambini di diversa

età. Si pongono così le basi per lo sviluppo del pensiero riflessivo e delle prime azioni di

metacognizione.

Il Progetto “Sezioni aperte” intende promuovere una nuova organizzazione didattica dei plessi

Apprendimento

Le sezioni aperte

FINALITÀ

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in risposta alle esigenze formative emerse dall’indagine conoscitiva effettuata ex ante, durante lo

scorso anno scolastico.

Nel rispetto di quanto indicato sopra, il Progetto “Sezioni aperte” consentirà agli alunni della scuola

dell’Infanzia il raggiungimento di tutte le finalità previste dalle Indicazioni Nazionali, promuovendo

maggiormente la pro socialità, l’apprendimento metacognitivo e collaborativo, la possibilità di

confrontarsi con materiali, compagni e docenti nella pluralità.

Viene favorita, così, una più ampia socializzazione dei bambini, indipendentemente dall’età, con

nuove opportunità di apprendimento e un sostegno maggiore allo sviluppo emotivo-affettivo, sociale,

motorio, linguistico e cognitivo di ciascun alunno, nel pieno rispetto delle sue potenzialità di partenza

e delle diversità individuali.

OBIETTIVI di apprendimento

Il Progetto si prefigge il conseguimento dei seguenti obiettivi di apprendimento:

valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;

imparare facendo e confrontandosi;

attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità;

favorire l’esplorazione e la scoperta;

incoraggiare l’apprendimento collaborativo;

realizzare percorsi in forma di laboratorio;

promuovere lo sviluppo cognitivo, linguistico, motorio e socio-affettivo;

favorire il superamento dell’egocentrismo e sostenere la più ampia socializzazione.

Il Progetto prevede una organizzazione didattica fondata sulle sezioni aperte. La sezione, intesa

come gruppo univoco di alunni scompare a livello didattico, mentre resta sul piano amministrativo.

L’intento è quello di aprire le sezioni per creare gruppi eterogenei, omogenei per età, di livello, di

interesse. Ciò significa che le sezioni si strutturano in tre gruppi di apprendimento. Utilizzando il

ORGANIZZAZIONE

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principio della flessibilità organizzativa, lo strumento della compresenza e il criterio della rotazione

dei docenti, ogni gruppo opererà sotto la guida-regia dei docenti che progetteranno attività ed

esperienze diversificate e inerenti gli interessi dei bambini.

I lavori di gruppo, organizzati in laboratori, avranno la durata di 2,30 h giornaliere. Anche durante

le attività pomeridiane i docenti si alterneranno nelle sezioni, in modo da operare con tutti i gruppi.

Nella Scuola dell’Infanzia l’apertura delle sezioni è una strategia metodologica di fondamentale

importanza in quanto il bambino dai tre ai sei anni non può essere incasellato in un gruppo standard

fisso e statico, ma necessita di conoscere sempre più bambini, di aprirsi agli altri e al mondo, di

sperimentare nuove amicizie, di fare esperienze multiple, di giocare da solo, con pochi o con molti

per imparare sempre più.

Dall’apertura delle sezioni nascono gruppi omogenei per età che sono altrettanto importanti

perché il bambino con i suoi pari si confronta e si arricchisce. Nel laboratorio può imparare facendo e

sperimentando, attraverso la progettazione di specifiche Unità di Apprendimento relative ai Campi di

Esperienza.

Il bambino apprende attraverso i Campi di esperienza perché ha la possibilità di:

operare

osservare

costruire

muoversi

confrontarsi

simulare

creare

inventare

giocare

provare e riprovare Tra le strategie metodologiche saranno predilette:

il circle time

il brainstorming

il lavoro di gruppo

l’apprendimento cooperativo

METODOLOGIA

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il tutoring

il gioco simulato

il gioco simbolico

la drammatizzazione

il disegno

la manipolazione

Il Progetto avrà la durata dell’intero anno scolastico. La progettazione delle Unità di

Apprendimento per Campi di esperienza avverrà nei plessi, tenendo conto di questa organizzazione e

delle esigenze peculiari dei bambini di riferimento.

La giornata –tipo del bambino sarà così strutturata:

TEMPI

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STRUMENTI E MEZZI

Il Progetto prevede l’utilizzo di svariati strumenti e mezzi, nonché di materiale vario: registratore,

computer e stampante, macchina fotografica, risme di carta, colori vari, pennarelli, pastelli, tempere,

colori a dita, pennelli, plastilina, das, costruzioni, puzzle, carta crespa, panno lencio, cartelloni bristol

di diversi colori e grandezze, colori a vetro, foglie secche, stoffe in disuso, maschere, giocattoli vari

(bambole, pentole, macchinine…), etc.

RISORSE PROFESSIONALI

I docenti ruoteranno sulle sezioni e sui gruppi, tenendo conto delle competenze specifiche di ognuno e

delle esperienze pregresse, nonché delle eventuali certificazioni linguistiche per la L2. Sarà

chiaramente evitata la standardizzazione degli interventi didattici.

I docenti di sostegno seguiranno gli alunni e i piccoli gruppi nelle sezioni eterogenee, ma anche negli

spostamenti nelle sezioni omogenee, nei gruppi di livello, scopo, omogeneo, etc.

MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

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Il Progetto prevede la verifica e valutazione iniziale, in itinere e finale. Le Unità di

Apprendimento saranno verificate attraverso l’osservazione diretta degli alunni e l’annotazione di

quanto osservato, ma anche attraverso la somministrazione di semplici schede di verifica e la

realizzazione di disegni.

Il Progetto sarà costantemente monitorato per evidenziarne lati positivi e negativi. Il

monitoraggio sarà somministrato, attraverso schede predisposte, agli stakholders (genitori e docenti)

per rilevare il grado di soddisfazione dell’utenza e individuare i punti critici da riconsiderare e

cambiare.

Il Progetto avrà avuto successo:

o se la ricaduta sarà positiva;

o se i genitori valuteranno soddisfacente l’organizzazione scolastica;

o se gli alunni avranno raggiunto i traguardi per lo sviluppo delle competenze.

La scuola primaria, unitamente alla scuola secondaria di primo grado, fa parte del primo ciclo di

istruzione. Tale ciclo ricopre un arco fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità

degli alunni e persegue finalità quali:

L’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze

culturali di base.

La rimozione di ogni ostacolo alla frequenza.

L’accesso facilitato per gli alunni con disabilità.

La prevenzione dell’evasione dell’obbligo scolastico e il contrasto alla dispersione.

La valorizzazione del talento e dell’inclinazione di ciascuno.

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei

LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

MONITORAGGIO

RICADUTA STAKEHOLDERS

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diritti costituzionali. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di

ciascuna disciplina permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo le premesse per lo

sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a

quello europeo. La padronananza degli strumenti culturali di base è ancora più importante per gli

alunni che vivono in situazioni di svantaggio:” più solide saranno le capacità acquisite nella scuola

primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema

dell’istruzione”. (Indicazioni 04/09/12 p.25).

La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, fa parte del primo ciclo di

istruzione. Entrambe condividono le medesime finalità in una prospettiva che pone particolare

attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna

nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. Si

tratta dunque di traguardi che per la scuola secondaria costituiscono un’evoluzione di quelli della

primaria. Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di

vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. In

quest’ottica si richiede che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino tra loro onde evitare la

frammentazione dei saperi. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più

approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella

prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.

La scuola persegue efficacemente le finalità che le sono assegnate nella misura in cui

realizza un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo

formativo per tutti gli alunni. In molti casi il non apprendimento dipende dall’approccio

metodologico, dallo stile d’insegnamento, dalle modalità comunicative in cui esso viene posto.

L’impostazione metodologica del nostro Istituto mira a promuovere un processo interattivo

tra insegnanti, alunni e genitori per favorire il successo formativo.

Le attività di apprendimento saranno introdotte partendo dalle conoscenze preesistenti che

l’alunno possiede, in relazione alle nuove conoscenze in cui si prevede di coinvolgerlo.

Lezioni frontali, lezioni dialogate, problem solving, problem posing, lavori di ricerca

METODOLOGIA

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e di approfondimento, esperienze di laboratorio, lavori di gruppo, si presteranno a

favorire l’apprendimento e a permettere a ciascun allievo di esprimere al meglio le proprie

potenzialità. Obiettivo primario sarà stabilire un rapporto di fiducia e di reciproco rispetto

con l’allievo, motivando le attività svolte e la valutazione formulata. A tal fine è indispensabile

individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazione metodologiche di fondo:

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;

Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove

conoscenze;

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo;

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad

apprendere”;

Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il

dialogo e la riflessione su quello che si fa.

Saranno privilegiati i seguenti metodi:

a) Metodologia basata sull’esperienza (uso di metodi sperimentali induttivi);

b) Metodologia fondata sulla comunicazione (linguaggi verbali e non verbali);

c) Metodologia fondata sulla ricerca (ricerca guidata che, partendo dai dati conosciuti ed

elaborati attraverso l’esperienza e la comunicazione, sviluppino le capacità di proporre

ipotesi e ricercare soluzioni ai problemi);

d) Metodologia basata sulla progettazione e sull’attuazione pratica dei progetti;

e) Metodologia basata sulla organizzazione e conduzione di Laboratori (motorio, tecnologico,

informatico, artistico, linguistico, scientifico, teatrale).

Tutta l’azione educativa e didattica sarà integrata da:

uso dei testi scolastici, del vocabolario, della biblioteca scolastica, e di tutti i sussidi di cui

la Scuola dispone;

visite guidate nel territorio circostante, in regione e fuori regione;

cartelloni e manifesti murali;

attività di drammatizzazione;

costruire con la famiglia reti di confronto collaborazione nell’ottica del diritto-dovere

reciproco;

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presenza di esperti dell’ASL;

Cineforum;

Partecipazione a Concorsi, gare sportive e mostre;

Visite a centri di particolare interesse artistico, culturale, ambientale ;

Incontri con autori, esperti e responsabili delle Amministrazioni locali;

Viaggi d’istruzione.

INTRODUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO 

La competenza valutativa è un elemento essenziale e ineludibile della competenza

professionale complessiva di tutto il personale scolastico, è un elemento integrante delle

competenze disciplinari. La valutazione non è un’ “aggiunta” all’attività didattica, ma ne fa parte

integrante ed è inscindibile, la stessa non è un’ “arte”, nel senso di sensibilità soggettiva, ma una

tecnica, nel senso di procedura definita in base a regole oggettive e condivise, che tiene conto,

però, dei valori e delle esigenze soggettive.

«La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle

alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del

sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e

concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi,

documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno

in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. […]

La valutazione è coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la

personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee

guida di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n.

89; è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in

conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano

triennale offerta formativa» (dal Decreto legislativo 1 aprile 2017, n.62)

La verifica ha la funzione di raccogliere elementi per dare valore e misurare sia il livello di

apprendimento degli alunni sia la validità e l’efficacia del lavoro didattico. Permette quindi allo

DOCUMENTO SULLA VALUTAZIONE

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studente di verificare il livello raggiunto nelle abilità e nelle conoscenze e al docente di valutare

la proposta didattica e di modificare in itinere la metodologia adottata.

«Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva; […] La valutazione ha

per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico

complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e

attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di

autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al

successo formativo […] Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul

rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal

piano dell'offerta formativa […]». (dal DPR n.122 del 2009).

6. La valutazione espressa in decimi è effettuata collegialmente dai contitolari della classe per la

scuola primaria e dal consiglio di classe per la secondaria;

I docenti che svolgono attività nell’ambito del potenziamento e dell’arricchimento dell’offerta

formativa forniscono elementi di informazione sui livelli di apprendimento conseguiti e

sull’interesse manifestato.

Il Collegio Docenti delibera:

• Modalità e Criteri di valutazione degli apprendimenti;

• Modalità e Criteri di valutazione del comportamento e di espressione del giudizio

(espressa in giudizio sintetico riferito alle competenze di cittadinanza, allo Statuto delle

studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall’Istituzione

scolastica);

• Modalità e Tempi di comunicazione alle famiglie

Il Collegio Docenti esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di

apprendimento (definendo descrittori e rubriche di valutazione)

Il Collegio Docenti definisce, nel caso di voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, i criteri

generali per la non ammissione:

• alla classe successiva

INDICAZIONI della circolare 1865 del 10 ottobre 2017 ai sensi del D.Vo 1/04/17 n.62

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• all’esame di stato

Le Istituzioni scolastiche devono adeguare i propri modelli di documento di valutazione

tenendo conto di quanto sopra, e in particolare devono prevedere la possibilità di descrivere i

processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e

del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.

La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative

viene riportata su una nota separata ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito

all’interesse

manifestato ai livelli di apprendimento conseguiti.

Validità dell’anno scolastico nella secondaria di 1° grado:

nulla è innovato per l’accertamento della validità dell’anno scolastico delle alunne e alunni

della secondaria 1° grado. È richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore

annuale personalizzato. Spetta al Collegio dei docenti, con propria delibera, stabilire

eventuali deroghe al limite minimo di frequenza previsto per accertare la validità dell’anno

scolastico. Tali deroghe possono essere individuate per casi eccezionali, debitamente

documentati, a condizione che la frequenza effettuata consenta al Consiglio di classe di

acquisire gli elementi necessari per procedere alla valutazione finale.

Ammissione alla classe successiva.

Scuola primaria e Secondaria : l’ammissione alla classe successiva e alla prima classe della

scuola secondaria di primo grado è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Pertanto l’alunno viene ammesso alla

classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto

inferiore a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione

Non ammissione alla classe successiva:

Primaria: solo in casi eccezionali, sulla base dei criteri elaborati dal Collegio Docenti. La

decisione deve essere assunta all’unanimità

Secondaria: la non ammissione viene deliberata a maggioranza secondo i criteri deliberati

dal Collegio Docenti

È stata abrogata la norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per gli

alunni che conseguivano un voto di comportamento inferiore a 6/10.

È confermata invece la non ammissione alla classe successiva in base a quanto previsto

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dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, nei confronti di coloro cui è stata irrogata 

la sanzione disciplinare di esclusione dallo Scrutinio finale (art.4, commi 6 e 9 bis DPRn.249 

/1998) 

Certificazione competenze:

L'articolo 9 del decreto legislativo n. 62/2017 indica la finalità e i tempi di

rilascio della certificazione delle competenze.

In particolare, si rammenta che la certificazione delle competenze è redatta in sede di

scrutinio finale e rilasciata alle alunne e agli alunni al termine della scuola primaria e della

scuola secondaria di primo grado (in quest'ultimo caso soltanto ai candidati che hanno

superato l'esame di Stato).

Il decreto precisa che i modelli sono adottati con provvedimento del Ministro dell'istruzione

dell'università e della ricerca e che i principi generali per la loro predisposizione fanno

riferimento al profilo dello studente, così come definito dalle Indicazioni nazionali per il

curricolo vigenti, alle competenze chiave individuate dall'Unione europea/ e alla

descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime.

Il modello consente anche di valorizzare eventuali competenze ritenute significative dai

docenti della classe o dal consiglio di classe sviluppate in situazioni di apprendimento

formale e informale.

Per le alunne e gli alunni con disabilità la certificazione redatta sul modello nazionale può

essere accompagnata, se necessario da una nota esplicativa che rapporti il significato

degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.

La certificazione delle competenze rilasciata al termine del primo ciclo è integrata da una

sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI, in cui viene descritto il livello raggiunto

dall'alunna e dall'alunno nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica e da

un'ulteriore sezione, sempre redatta da INVALSI, in cui si certificano le abilità di

comprensione ed uso della lingua inglese.   

MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI  

DELIBERE DEL COLLEGIO DOCENTI

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47

 

Le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, al termine di ciascun campo di esperienza,

individuano alcuni traguardi per lo sviluppo della competenza che «suggeriscono all’insegnante

orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze,

volte a promuovere la competenza che a questa età va intesa in modo globale e unitario».

Nel concetto “traguardo di sviluppo” piuttosto che l’idea di traguardo, va sottolineata l’idea di

sviluppo: il concetto di traguardo infatti, rimanda a una meta da raggiungere, mentre il concetto di

sviluppo evidenzia il carattere dinamico dell’apprendimento, rinvia al soggetto, alla sua iniziativa e allo

stesso tempo mette in gioco l’ambiente in cui lo sviluppo avviene, le condizioni di interazione che

facilitano la crescita, riconosce l’itinerario evolutivo compiuto nella costruzione della conoscenza. In

questo senso allora i traguardi per lo sviluppo non vanno intesi come obiettivi da raggiungere, quanto

come processi che sono tracciati, osservati e documentati per ciascun bambino e che indicano i progressi

compiuti nella motivazione ad apprendere.

Nella scuola dei più piccoli la valutazione si attua con l’osservazione e la documentazione.

L’osservazione è utile per:

-capire i bisogni dei singoli per intervenire e ridefinire di volta in volta il progetto didattico.

-per verificare le proposte didattiche;

La documentazione è fondamentale per:

- produrre tracce, memoria e riflessione;

- rendere visibili i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo;

-riconoscere le parti deboli o mancanti (dove si è arrivati, ciò che si è fatto e il percorso da compiere

ancora);

- offrire indicazioni sui tempi di apprendimento, gli interessi, le attitudini, le aspirazioni personali dei

bambini.

La valutazione è quindi un itinerario da interpretare, stimolare, organizzare e documentare, che aiuta

bambini e docenti a trasformare l’attenzione verso i bambini (cura, ascolto, accompagnamento) in

intenzione (previsione, proposta, riflessione), cioè in direzioni che danno senso al fare del bambino.

SCUOLA DELL’INFANZIA

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Con i genitori sono condivise le osservazioni fatte e i percorsi educativi da intraprendere con ciascun

alunno attraverso colloqui individuali a calendarizzati.

     

I docenti, in accordo con i colleghi di team, somministreranno verifiche intermedie e

verifiche finali di volta in volta predisposte al termine dei percorsi.

Nella predisposizione delle prove di verifica, si cercherà, ogni qualvolta sarà possibile, di attenersi

a esercitazioni valutabili in modo oggettivo.

Per la verifica di conoscenze e abilità saranno somministrate prove coerenti alle attività

proposte per il raggiungimento degli obiettivi.

Per la verifica delle competenze e delle abilità sociali si utilizzeranno compiti autentici e

osservazioni durante le prove in situazione. Anche le osservazioni sistematiche e occasionali

concorreranno alla valutazione.

Per la scuola primaria, di norma le prove di verifica saranno svolte direttamente o incollate

sui quaderni; gli insegnanti potranno trattenere i quaderni completati, fino al termine dell’anno

scolastico.

Nella valutazione delle prove pratiche e orali concorrono l’organizzazione, la pertinenza,

l’interattività, l’efficacia, la padronanza del lessico specifico, la correttezza.

Gli insegnanti potranno in luogo o in aggiunta alla valutazione sintetica, stendere note

esplicative sullo svolgimento della prova e/o consigli. Si evidenzieranno i progressi se motivanti

per l’alunno. Si abituerà il bambino a forme di autovalutazione.

Nella registrazione degli esiti delle prove sul registro si utilizzeranno i voti qualora si tratti di abilità

e conoscenze e i livelli (avanzato, intermedio, base, iniziale) per le competenze.

Si conviene che le prove di verifica debbano essere frequenti e differenziate per tipologia, per

abilità e per competenze richieste, a seconda dei traguardi e delle competenze da acquisire cosi

come programmati. La varietà delle prove deve consentire da un lato di sdrammatizzare il

momento della verifica, dall’altro di consentire alle differenti intelligenze degli studenti di potersi

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

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49

esprimere al meglio e conseguire risultati positivi.

Le prove possono essere scritte, orali e pratiche, coerentemente con le finalità didattiche

perseguite Gli elaborati scritti verranno corretti con riferimento agli obiettivi didattici

disciplinari specifici, preventivamente conosciuti dagli alunni.

NUMERO MINIMO DI PROVE PER QUADRIMESTRE

- Il numero minimo di prove scritte per quadrimestre deve essere non inferiore a tre .

I compiti in classe firmati saranno raccolti in pacchi e conservati in aula insegnanti.

La valutazione degli alunni con disabilità riconosciuta viene operata da parte dei docenti

della classe, sulla base del piano educativo individualizzato al fine di valutarne il processo

formativo in rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali.

La verifica e la valutazione degli alunni disabili sarà coerente al PEI, sia per la frequenza che

per la tipologia e modalità delle prove. Il documento di valutazione sarà pertanto personalizzato

caso per caso e soggetto a eventuali revisioni anno per anno.

La valutazione verrà formulata di conseguenza per discipline e/o per aree coerentemente alla

declinazione degli obiettivi del PEI.

La valutazione sarà espressa in decimi, ricorrendo in caso di necessità ad apposite griglie.

Per gli alunni DSA e/o con altri bisogni educativi speciali potranno essere previste prove adattate

coerentemente con quanto previsto dal Piano Di lavoro Personalizzato. Gli alunni potranno altresì

utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi previsti nel PDP1.

VALUTAZIONE ALUNNI DISABILI (delibera collegio docenti 9 maggio 2013)

VALUTAZIONE ALUNNI BES

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1 Dalla CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Roma, 6 marzo 2013 Prot. 561 

 

L’alunno straniero che non conosce la lingua italiana, non è generalmente un alunno

incompetente, ma si trova, per qualche tempo, in una situazione nella quale non ha le parole

per dire o per comunicare la sua competenza scolastica e disciplinare.

È importante conoscere per quanto possibile e dove è presente la storia scolastica

precedente, gli esiti raggiunti, abilità e competenze essenziali acquisite; si possono trovare queste

informazioni nel fascicolo personale in segreteria.

Bisogna dare fiducia all’alunno e specialmente nelle prime fasi di inserimento scolastico,

organizzare attività e temi che possano essere trattati con riferimenti concreti al contesto quotidiano

con approcci operativi ed attivi (percorso di prima alfabetizzazione lingua italiana)

E’ importante mantenere colloqui con i genitori segnalando l’evoluzione del percorso

scolastico ed educativo dell’alunno.

(recupero, consolidamento e potenziamento)

Qualora l’azione di verifica dell’apprendimento conseguisse un risultato negativo per la gran parte

della classe, il docente interverrà tempestivamente in orario curriculare adottando le strategie

didattiche a suo parere più efficaci, al fine di raggiungere una media sufficiente per l’intera classe. .

Le azioni di recupero curriculare delle insufficienze saranno attivate tempestivamente, non appena

si verifichi una situazione di criticità nell’apprendimento della classe. Potranno consistere in

interventi di recupero relazionale, motivazionale, disciplinare. In merito alla metodologia del

recupero il docente potrà avvalersi di strategie didattiche innovative e dell’organizzazione della

classe in gruppi di lavoro finalizzati anche a forme di apprendimento tra pari, alimentando così

un comportamento di reciproca solidarietà tra studenti, obiettivo educativo prioritario e parte

integrante della crescita complessiva della persona.

Allo stesso tempo il docente potrà affidare compiti di approfondimento e ricerca agli studenti che

La valutazione degli alunni stranieri

(scuola primaria e secondaria di primo grado)

Interventi integrativi

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hanno conseguito risultati pienamente sufficienti ed eccellenti.

Sono previste quindi le seguenti attività

POTENZIAMENTO

Attività per gruppi di livello Lavoro di gruppo Approfondimento dei contenuti e ricerche personali

CONSOLIDAMENTO

Attività per gruppi di livello Lavoro di gruppo Esercitazioni di consolidamento Esercizi a complessità crescente

RECUPERO

Attività per gruppi di livello Lavoro in coppia di aiuto Attività graduate guidate Eventuali attività pomeridiane

SOSTEGNO

Attività differenziate

Le attività verranno proposte agli studenti secondo la seguente tabella di riferimento:

FASCIA ALTA

(10) Conoscenze e abilità acquisite in modo articolato e approfondito (9) Conoscenze e abilità acquisite in modo esauriente e approfondito

POTENZIAMENTO

FASCIA MEDIO ALTA (8) Conoscenze e abilità acquisite in modo completo

CONSOLIDAMENTO FASCIA MEDIA (7) Conoscenze e abilità acquisite in modo soddisfacente

FASCIA MEDIO BASSA (6) Conoscenze ed abilità sufficienti

RINFORZO/RECUPERO

FASCIA BASSA (5) Conoscenze frammentarie ed abilità carenti

FASCIA MOLTO BASSA (4) Gravi carenze nelle abilità e conoscenze molto

frammentarie

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L’efficacia degli interventi di recupero, consolidamento e potenziamento viene verificata in base a

prove orali o scritte programmate e comunicate allo studente e alla famiglia.

Durante l’orario curriculare, sono previste inoltre attività ed esercizi diversificati per difficoltà e

richieste attraverso un percorso di gruppi di livello.

PREMESSA

Le valutazioni quadrimestrali devono tener conto dei livelli di partenza, degli obiettivi

stabiliti, del lavoro effettivamente svolto, dei risultati raggiunti e del percorso compiuto da ciascun

alunno.

Nella definizione della valutazione disciplinare sul documento di valutazione verrà valutata la

graduale acquisizione e/o rafforzamento dei traguardi raggiunti da ciascun alunno

VOTO LIVELLO CONOSCENZE ABILITA’

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E LIVELLI CORRISPONDENTI

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CRITERI SPECIFICI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI:

- Pertinenza del discorso;

- Capacità di organizzare un discorso;

- Qualità e quantità dei contenuti;

- Interazione con gli interlocutori;

4

Obiettivi non ancora raggiunti

Conoscenze confuse e frammentarie

Inadeguatezza nell’applicazione di procedure, e nell’effettuazione di analisi e sintesi. Inadeguatezza nella comprensione e nell’uso di linguaggi

specifici.

5

Obiettivi acquisiti in modo parziale o approssimativa  

Conoscenze lacunose

Incertezza nell’effettuazione di analisi e sintesi. Difficoltà di comprensione e di uso dei linguaggi specifici. Applicazione non sempre corretta di procedure anche se con

guida.

6

Obiettivi acquisiti in modo sufficiente

Conoscenze essenziali

Effettuazione di analisi e sintesi in modo semplice, in contesti noti e non complessi. Comprensione ed uso essenziale dei linguaggi specifici. Con guida, applicazione di procedure corrette.

7

Obiettivi acquisiti in modo globale

Conoscenze generali, con semplici collegamenti disciplinari  

Effettuazione di analisi e sintesi in modo corretto, in contesti semplici e non complessi. Comprensione ed uso abbastanza corretto dei linguaggi specifici. Applicazione di procedure in modo abbastanza corretto.

8

Obiettivi acquisiti in modo sicuro

Conoscenze appropriate con collegamenti disciplinari

Effettuazione di analisi e sintesi in modo globalmente corretto e autonomo, in contesti nuovi. Comprensione ed uso adeguato dei linguaggi specifici. Applicazione di procedure in modo corretto e autonomo.

9

Obiettivi acquisiti in modo certo ed esauriente

Conoscenze appropriate con collegamenti disciplinari e personalmente rielaborate  

Effettuazione di analisi e sintesi in modo sicuro e autonomo, in contesti nuovi e complessi. Comprensione ed uso sicuro e rielaborato dei linguaggi specifici. Applicazione di procedure in modo sicuro e riflessivo. 

10

Obiettivi acquisiti in modo pieno/approfondito/originale

Conoscenze appropriate, rielaborate personalmente con collegamenti disciplinari e interdisciplinare, approfondite, organiche, rielaborate personalmente e integrate con le preesistenti.

Effettuazione di analisi e sintesi in modo sicuro, approfondito e originale, in contesti nuovi e complessi. Comprensione ed uso sicuro e rielaborato dei linguaggi specifici. Espressione di valutazioni personali, pertinenti e supportate da argomentazioni efficaci. Applicazione di procedure anche articolate in modo sicuro e

padrone.

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- Efficacia espressiva e padronanza linguistica

CRITERI SPECIFICI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE PRATICHE:

Comprensione della traccia/indicazioni

Correttezza logico-procedurale nell'esecuzione

- Correttezza nell' uso del linguaggio/ tecnica /metodologia specifica

- Completezza

- Livello di cooperazione e relazione (musica d insieme/ lavori di gruppo/ lavori a squadre)

PREMESSA

Dal DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62

Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di

Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107.

(17G00070) (G.U. n. 112 del 16-5-2017 - Suppl. Ordinario n. 23

ART.1c.3 La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di

cittadinanza2 Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e

i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.

ART.2 c.5. La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa

collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione,

secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1. Per le alunne e gli alunni della scuola

secondaria di primo grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica

del 24 giugno 1998, n. 249.

Le competenze chiave di cittadinanza:

Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonome e responsabile Risolvere problemi

MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

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Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare l’informazione. 

 

La scuola valuta anche le competenze cosiddette trasversali che attengono agli obiettivi

comportamentali, riferiti cioè al comportamento sociale o area socio-affettiva e relazionale.

Anche il comportamento, infatti, è parte costitutiva del processo valutativo (art.2 DL 1 settembre

2008 n°137, poi modificato dalla legge 30 ottobre 2008 n°169), allo scopo di rilevare il livello di

consapevolezza raggiunto in riferimento ai valori della cittadinanza e della convivenza civile.

Costituiscono parte imprescindibile della valutazione del comportamento le osservazioni

sistematiche e la correzione dei quaderni individuali degli alunni che permetteranno di acquisire

ulteriori elementi di valutazione relativamente agli obiettivi trasversali: punto di partenza, impegno,

partecipazione, attenzione e capacità di organizzare in modo autonomo il proprio lavoro. Il voto di

comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il

comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali

comportamenti negativi.

 

La valutazione del comportamento è espressa con giudizio sintetico in riferimento ai criteri di

valutazione elaborati:

Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico:

1. COMPORTAMENTO SOCIALE

rispetto dei doveri scolastici; collaborazione con i compagni e i docenti;

2. COMPORTAMENTO LAVORATIVO

partecipazione al dialogo educativo;

ValutazionedelComportamento

Criteridiattribuzionevotodicomportamento

SCUOLAPRIMARIA

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interesse e attenzione nelle diverse attività didattiche impegno

3. SANZIONI E PROVVEDIMENTI

rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento interno d’Istituto.

Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico:

1. COMPORTAMENTO SOCIALE

rispetto dei doveri scolastici;

collaborazione con i compagni e i docenti;

2. COMPORTAMENTO LAVORATIVO

partecipazione al dialogo educativo;

interesse e attenzione nelle diverse attività didattiche

impegno

3. FREQUENZA E PUNTUALITA’

4. SANZIONI E PROVVEDIMENTI

rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento interno d’Istituto.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMOGRADO

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO - PRIMARIA E SECONDARIA

AMBITO DESCRITTORI

CONVIVENZA

CIVILE

Comportamento pienamente rispettoso delle persone e ordine e cura della propria postazione e degli ambienti e materiali della Scuola (punti 10) Comportamento rispettoso delle persone e ordine e cura della propria postazione e in generale degli ambienti e materiali della Scuola (punti 9) Comportamento generalmente rispettoso delle persone, degli ambienti e dei materiali della Scuola (punti 8) Comportamento non sempre rispettoso verso le persone, gli ambienti e i materiali della Scuola (punti 7) Comportamento spesso poco rispettoso verso le persone, gli ambienti e i materiali della Scuola (occasionale trascuratezza / danneggiamento) (punti 6) Comportamento NON rispettoso delle persone; danneggiamento degli ambienti e/o dei materiali della Scuola (punti 5)

RISPETTO DELLE REGOLE

Pieno e consapevole rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto (punti 10) Rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto (punti 9) Rispetto della maggior parte delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto (punti 8) Rispetto parziale delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con richiami e/o note scritte (punti 7) Scarso rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con presenza di provvedimenti disciplinari (punti 6) Continue e reiterate mancanze del rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con presenza di provvedimenti disciplinari (punti 5)

PARTECIPAZIONE

Partecipazione attiva e propositiva alla vita della classe e alle attività scolastiche (punti 10) Partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche (punti 9)

Partecipazione costante alla vita della classe e alle attività scolastiche (punti 8)

Partecipazione discontinua alla vita della classe e alle attività scolastiche (punti

7) Scarsa partecipazione alla vita della classe e alle attività scolastiche (punti 6)

Mancata partecipazione alla vita della classe e alle attività scolastiche (punti 5) RESPONSABILITA’

Assunzione consapevole e piena dei propri doveri scolastici (compiti, materiale, studio…) (punti 10) Assunzione costante ed approfondita dei propri doveri scolastici (punti 9) Generale

assunzione dei propri doveri scolastici (punti 8)

Parziale assunzione dei propri doveri scolastici (punti 7)

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Scarsa assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici (punti 6) Mancata

assunzione dei propri doveri scolastici (punti 5)

RELAZIONALITÀ

Atteggiamento empatico, leale e collaborativo nei confronti di adulti e pari

(punti 10) Atteggiamento leale e collaborativo nei confronti di adulti e pari

(punti 9) Atteggiamento corretto nei confronti di adulti e pari (punti 8)

Atteggiamento generalmente corretto nei confronti di adulti e pari (punti 7)

Atteggiamento poco corretto nei confronti di adulti e pari (punti 6)

Atteggiamento scorretto nei confronti di adulti e/o pari (punti 5)

DEFINIZIONESINTETICADELGIUDIZIOFINALERELATIVOALCOMPORTAMENTOMEDIA RELATIVA AD OGNI INDICATORE 

GIUDIZIO 

Da 50 a 48 Sempre costruttivo e responsabile

Da 47 a 44 Positivo e responsabile

Da 43 a 38 Corretto e collaborativo

Da 37 a 32 Nel complesso adeguato

Da 31 a 26 Non sempre adeguato

Min. di 26 Oppositivo e non adeguato

Gli indicatori per la valutazione del processo formativo sono:

Livello di AUTONOMIA e di RESPONSABILITA’ e di PARTECIPAZIONE

Gli indicatori per la valutazione del livello globale degli apprendimenti sono:

METODO DI STUDIO, livello di CONSAPEVOLEZZA e di PROGRESSI OTTENUTI

MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO

MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEL LIVELLO GLOBALE

DEGLI APPRENDIMENTI

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La comunicazione dei risultati di apprendimento alle famiglie viene effettuata attraverso:

i quaderni e gli elaborati;

i documenti periodici di valutazione al termine dello scrutinio;

i colloqui orali individuali;

consigli di classe aperti ai rappresentanti dei genitori.

I Consigli di interclasse/ classe aperti ai genitori sono calendarizzati nel piano delle attività, di

norma almeno quattro a quadrimestre. Un ulteriore momento di comunicazione con le famiglie si

ha nelle assemblee elettorali di ottobre.

Gli insegnanti incontreranno i genitori a seguito dello scrutinio quadrimestrale e finale per

consegnare la scheda di valutazione.

Primaria

Di norma l’andamento didattico degli alunni sarà comunicato alle famiglie secondo le seguenti

modalità: colloqui individuali al termine del primo e del secondo quadrimestre; colloqui

individuali .

I genitori possono richiedere ulteriori colloqui con i docenti in qualsiasi momento.

Secondaria

Sono previsti due incontri pomeridiani, nei mesi di novembre ed aprile. Gli insegnanti saranno

disponibili ad incontrare i genitori secondo il proprio orario di ricevimento.

MODALITÀ E TEMPI DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE

INCONTRI CON I GENITORI

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La non ammissione alla classe successiva non sarà solo legata al mancato raggiungimento di

obiettivi, ma dipenderà anche dalla valutazione effettuata dall'équipe pedagogica delle

condizioni di benessere dell’alunno e dei vantaggi che tale non ammissione porterà al suo

percorso di vita.

1) Assenza o gravi carenze nelle abilità di base, tali da non lasciar prevedere la possibilità di

costruzione degli apprendimenti successivi.

2) Mancanza di progresso negli apprendimenti, malgrado stimoli e percorsi individualizzati.

3) Impegno discontinuo e superficiale.

4) Comportamento poco costruttivo, scarsamente socializzato e/o conflittuale.

Nota: la non ammissione alla classe successiva può essere deliberata anche in assenza di uno o più dei criteri sopra

esposti.

L’ammissione all’esame degli alunni interni, previo accertamento della prescritta frequenza ai

fini della validità dell’anno scolastico (art. 3, c. 2, DPR n. 122/2009), è disposta, con decisione

assunta a maggioranza dal consiglio di classe. Il giudizio di idoneità è espresso in decimi,

considerando il percorso scolastico complessivo compiuto dall’allievo nella scuola

secondaria di primo grado. In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di

non ammissione all’esame medesimo, senza attribuzione di voto.

La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al Consiglio di classe, presieduto

dal Dirigente scolastico (o da un suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia

all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’Istituto.

L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con indicazione

“Ammesso”, seguito dal voto in decimi attribuito al giudizio di ammissione, ovvero “Non

ammesso”.

In caso di non ammissione all’esame, l’Istituto adotta idonee modalità di comunicazione

preventiva alle famiglie.

CRITERI DI DETERMINAZIONE DEL VOTO DI AMMISSIONE ALL’ESAME

CRITERI NON AMMISSIONE ANNO SUCCESSIVO ed ESAME DI STATO

PREMESSA

CRITERI

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La valutazione finale risulterà dalla media aritmetica del giudizio di idoneità e dei risultati

delle singole prove espresse attraverso un voto in decimi

Ammissioneagliesami e Valutazionedellamediaaritmeticadell’ultimoanno

Prove scritte

ITALIANO MATAMATICA, LINGUA INGLESE LINGUA FRANCESE

Prove nazionale (La prova scritta nazionale, che si svolgerà durante l’ anno scolastico,

servirà ad integrare la certificazione delle competenze).

Colloquiopluridisciplinare

PROVA SCRITTADI ITALIANO

Aderenza alla traccia

Coerenza espositiva e organicità

Ricchezza di contenuti

Rielaborazione testuale

Correttezza grammaticale e uso del lessico Valutazione complessiva globale

PROVASCRITTADI SCIENZEMATEMATICHE

1. Comprensione e conoscenza dei contenuti

2. Sicurezza nelle procedure nel calcolo e nella misura

3. Individuazione di ipotesi e soluzioni di problemi

4. Comprensione ed uso dei linguaggio grafico e simbolico

CRITERI DI VALUTAZIONE ESAME

CRITERI DI INCIDENZA DELLE PROVE DI ESAME

INDICATORI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE

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MODALITÀDICONDUZIONE

Le sottocommissioni condurranno il colloquio in modo da consentire una valutazione

complessiva del livello raggiunto dagli allievi nelle varie discipline. Eviteranno che esso si

risolva in un repertorio di domande e risposte su ciascuna disciplina.

Esso non consisterà in una somma di colloqui distinti, ma si svolgerà, con la maggior

possibile coerenza, occasioni di coinvolgimento indiretto di ogni disciplina, saranno offerte

anche dalla trattazione di argomenti relativi ad altri ambiti disciplinari. Per le discipline di

carattere operativo la prova orale potrà prendere spunto da quanto prodotto in esercitazioni

pratiche effettuate nel corso dell’anno scolastico, evitando così che si risolva in accertamenti di

carattere esclusivamente teorico.

o Preparazione culturale raggiunta o Modalità di approccio al colloquio pluridisciplinare o Capacità espositiva o Capacità di operare collegamenti e di rielaborare personalmente i contenuti o Rispondenza tra prove d’esame ed iter scolastico precedente o Livello globale di maturazione o Consiglio orientativo (Conferma e/o Modifica)  

Nel valutare globalmente i candidati si considereranno le prove d’esame e il processo di

maturazione della personalità degli allievi nella molteplicità dei suoi aspetti; si terrà conto

delle condizioni e dei livelli di partenza, dei ritmi di apprendimento e di sviluppo, degli

elementi di differenziazione personali rilevati nel triennio, e delle situazioni obiettive che

hanno favorito, ostacolato o condizionato il processo formativo di ogni allievo.

VERRANNO PRESI IN CONSIDERAZIONE:

Raggiungimento degli obiettivi comportamentali e cognitivi stabiliti all’inizio del triennio;

Grado di autonomia raggiunto

INDICATORI DI VALUTAZIONE

GIUDIZIO GLOBALE ESAME E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE

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L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo “è espresso con valutazione complessiva

in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello

globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono

una valutazione non inferiore a sei decimi. A coloro che conseguono un punteggio di dieci

decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione

assunta all’unanimità” (DPR n. 122/2009).

All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali e il giudizio di

idoneità all’ammissione. Il voto finale “è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle

singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o

superiore a 0,5”.

La certificazione delle competenze va espressa mediante descrizione analitica dei diversi traguardi

di competenza raggiunti, accompagnata da valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo 8, c. 1, del

Decreto n. 122/2009.

Diversi sono i livelli di articolazione territoriale su cui si struttura la valutazione del

sistema d’istruzione e formazione:

a) piano internazionale: realizzato dall’OCSE (Organisation for Economic Co-operation

and Development), IEA e dal Consiglio d’Europa.

b) piano nazionale: che riconosce nell’INVALSI il soggetto a cui affidare le funzioni valutative;

c) piano regionale: espletato dalle Direzioni scolastiche regionali e dalle Regioni;

d) piano relativo alla singola istituzione scolastica che considera due ambiti valutativi:

valutazione dei processi (organizzativi, curricolari e didattici), valutazione dei risultati

(particolare riguardo ai risultati di apprendimento degli studenti). L’I.C.S.” Don Bosco “

LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E

FORMAZIONE

ESITO DELL’ESAME

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

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nella consapevolezza che la misurazione dell’efficacia di tutti i processi di un sistema scolastico

è fondamentale per il miglioramento continuo della qualità, ha promosso, al suo interno

l’Autoanalisi e ’Autovalutazione d’Istituto(monitoraggio P.T.O.F. e RAV). La valutazione è in

sostanza un procedimento continuo di controllo/reazione che si sviluppa senza soluzione di

continuità, anche se modifica nelle diverse situazioni le modalità e gli strumenti specifici. Si

distinguono, tuttavia, sull’asse temporale tre fasi della valutazione:

- preliminare (ex ante) che chiarisce la funzionalità e la coerenza degli obiettivi rispetto ai bisogni;

- nel corso dell’attuazione del progetto (in itinere), che utilizza le varie forme di

verifica, misurazione, monitoraggio per correggere eventuali errori;

- conclusiva (ex post ), che rappresenta il momento conclusivo, è finalizzata a rendere

conto dell’impiego delle risorse, dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi.

I processi di valutazione, quindi, non sono autonomi ma fanno parte integrante dei processi

di programmazione, progettazione, gestione e monitoraggio.

Secondo le nuove disposizioni spetta all’ INVALSI il compito di rilevare , a livello nazionale , gli

apprendimenti e le competenze acquisiti dagli studenti mediante rilevazioni periodiche su base

censuaria nelle classi seconda e quinta della scuola primaria e nelle classi terze delle scuole

secondaria di primo grado. Tali rilevazioni saranno effettuate in base a protocolli nazionali.

La valutazione delle diverse istituzioni scolastiche prevede:

Una fase di autovalutazione messa in atto dalle scuole;

Un periodo destinato alla definizione e all’attuazione del piano di miglioramento, a supporto

dei quali ci sarà L’INDIRE.

Si introduce la rendicondazione sociale che consiste nella pubblicazione, da parte delle istituzioni,

dei risultati raggiunti in tutti i campi della valutazione.

Alla valutazione dell’istituzione scolastica si affianca quella del Dirigente che prende in esame le

aree di miglioramento organizzativo e gestionale direttamente rapportabili alle competenze di

questa figura.

La valutazione interna viene effettuata, nel corso dell’anno, attraverso monitoraggi a cura delle

funzioni strumentali al P.T.O:F.

Gli strumenti del processo autovalutativo si attuano tramite:

La condivisione e approvazione P.T.O.F, per verificare l’efficienza e l’efficacia di quanto

previsto e realizzato.

Monitoraggio/valutazione intermedia e finale degli interventi formativi rivolti ai docenti.

Monitoraggio dei progetti rivolto ai docenti e/o genitori e/o alunni.

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Tutto ciò per verificare la valutazione della qualità e dell’efficacia del servizio scolastico rivolti a

docenti ,collaboratori ,genitori e alunni.

Gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado saranno valutati quadrimestralmente

nell’anno scolastico 2016-2017.

In base al piano di miglioramento scaturito dal rapporto di autovalutazione (RAV) le aree di

processo dove intervenire per migliorare dell’Istituto sono:

Curricolo,progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenzazione

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

(Il P.D.M. integrale viene allegato al seguente documento)

PROGETTI BASE : I progetti integrano i percorsi disciplinari e spesso si sviluppano in continuità

tra i vari segmenti scolastici.

I progetti base dell’Istituto sono:

ORIENTAMENTO: favorisce la ricerca della identità della persona nel cammino verso l’età adulta

e la capacità di scegliere in modo consapevole ;informa e documenta per analizzare il mondo del

lavoro.

ACCOGLIENZA E CONTINUITA’: “Star bene a scuola”, la coerenza tra l’azione educativa della

scuola e della famiglia per uno sviluppo armonico dell’identità del soggetto nel corso dei

cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche.

SCUOLA SICURA: promuove l’acquisizione di una reale cultura della sicurezza, della prevenzione

e della protezione.

DIVENTARE CITTADINI: applica l’insegnamento di “cittadinanza e costituzione” attraverso

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PIANO DI MIGLIORAMENTO

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esperienze concrete per sviluppare la sensibilità ai diritti umani, alla pace, alla solidarietà, e al senso

civico.

ALIMENTAZIONE: Favorisce la costruzione del senso di responsabilità verso se stesso, nei

confronti della natura e nella fruizione delle sue risorse.

RICICLARE : Sviluppa la conoscenza e il rispetto per l’ambiente.

Per favorire il successo scolastico di tutti gli allievi, è necessario, inoltre arricchire i laboratori

permanenti intesi come una pratica del fare, in modo che lo studente diventi protagonista:

‐ Di un processo di costruzione di conoscenze e di sviluppo di abilità.

‐ Di rielaborare conoscenze attraverso l’esperienza diretta.

Nell’arco del futuro triennio si prevede l’incremento dei seguenti laboratori permanenti:

‐ LETTURA ( concorsi lettura, incontro con l’autore……)

‐ ATTIVITA’ LOGICO-MATEMATICHE (Didattica laboratoriale che attiva il lavoro mentale e prospetta soluzioni ai problemi (partecipazione ai giochi matematici “Gioamathesis”).

‐ LABORATORIO MULTIMEDIALE ( uso di computer –Lim…)

‐ CONOSCENZA TERRITORIO ( visite guidate, mostre, musei)

‐ TEATRO ( attività teatrali)

‐ ATTIVITA’ MUSICALI (pratica strumentale, cori scolastici)

‐ ATTIVITA’ ARTISTICHE (creazione di manufatti con tecniche diverse ,mostre, partecipazione a concorsi)

‐ MONDIALITA’ (solidarietà, pace, interculturalità).

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Manifestazione di fine anno

scolastico Maggio-Giogno

Giornata Internazionale dell’Ambiente

5 Giugno

Giornata della

Primavera, Acqua e Poesia

Giornata del

Ricordo 10 Febbraio

Carnevale

Giornata della

Memoria 27 Gennaio

Giornata della

Solidarietà Dicembre

Giornata dei

Diritti 20 Novembre

Giornata della

Legalità 6 Ottobre

Festa dei

Nonni 2 Ottobre

Inaugurazione

dell’anno scolastico

17 settembre

ATTIVITA’

COMUNI

ATTIVITA’ COMUNI AI TRE GRADI

SCOLASTICI

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Progetto “Accoglienza” Tutti i plessi

Progetto” continuità e orientamento” Tutti i plessi

Progetto“ A scuola con sicurezza” Tutti i plessi

Progetto Lettura “Libriamoci” Tutti i plessi dell’ infanzia

Progetto “Recupero” Tutti i plessi

Progetto “Informatica” Scuola dell’infanzia

Progetto “Alimentazione” Scuola dell’infanzia del plesso

Progetto “ Lingua Spagnola” Scuola Infanzia plesso San Francesco

Progetto “Musica”- “Danza” Scuola primaria - Scuola dell’infanzia

Progetto di educazione ambientale sulla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani

Scuola primaria e secondaria di I grado

Progetto “Alimentazione” Scuola primaria

Progetto “lo leggo perchè” Scuola secondaria –scuola primaria

Progetto “Un monumento per amico” Scuola Secondaria

Presentazione libro “Favolando” Scuola Secondaria

Progetto lingua spagnola sperimentale con esperto esterno, senza oneri per i genitori,

curriculare.

Progetto extracurricolare: “Potenziamento della cittadinanza europea (progetto PON)”.

In base alle proposte, durante l’anno scolastico, gli alunni parteciperanno ad altri concorsi e ad altri

progetti.

XXIX Olimpiade Giochi logici, Linguistici, Matematici. Gioia Mathesis

Scuola Primaria- Secondaria

Premio letterario F. Fusca Scuola Primaria-Secondaria

“Scrittori di classe” Scuola Primaria –Secondaria

TITOLO E TIPOLOGIA DEI PROGETTI

PROPOSTI

CONCORSI

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L’Istituto Comprensivo “Don Giovanni Bosco” di Corigliano-Rossano Cantinella

organizza viaggi di integrazione culturale ed uscite didattiche complementari alle normali

attività educative dei tre ordini di scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, finalizzate

alla formazione globale della personalità degli alunni.

Tali attività sono opportunità formative offerte ad alunni e studenti attraverso esperienze

dirette con i diversi aspetti della realtà: sociale, economico, ambientale e naturale del

proprio territorio o regione e/o di luoghi caratteristici delle regioni più vicine.

Sia le uscite didattiche che i viaggi d’istruzione mirano alla scelta di percorsi ricchi di

attività educative coinvolgenti legate alla storia, all’archeologia, alle tradizioni, al folklore,

alle attività produttive, al turismo, alle risorse paesaggistiche e ambientali, attraverso

escursioni, visite, osservazione diretta e laboratori interattivi nei quali gli alunni possono essere

coinvolti in attività espressive o esecuzione di esperimenti. Risultano inoltre, momenti di

grande importanza per lo sviluppo delle dinamiche socio-affettive non solo del gruppo della

singola sezione o classe ma anche di sezioni o classi diverse e/o di plessi diversi. Le predette

attività si distinguono in:

viaggi di integrazione culturale finalizzati alla conoscenza degli aspetti paesaggistici,

storici, archeologici, artistici, sociali, economici, turistici di località diverse dalla propria

realtà territoriale;

uscite didattiche, visite guidate che implicano la partecipazione a manifestazioni di carattere

diverso (spettacoli, mostre, gare sportive…) oppure visite ad aziende, laboratori, scuole,

musei, strutture pubbliche, edifici di rilevante carattere educativo e culturale ubicati nel

territorio del Comune di Corigliano, realizzate, con i mezzi di trasporto (scuolabus),

garantiti dall’Amministrazione Comunale.

Sia i viaggi di integrazione culturale che le uscite didattiche presuppongono una

dettagliata e adeguata programmazione, predisposta fin dall’inizio dell’anno scolastico, che ha

l’obbligo di tener conto delle finalità culturali e didattiche che ne costituiscono il fondamento.

Verranno organizzati previa autorizzazione dai genitori degli alunni, ai quali sarà chiesto il

contributo economico. Le attività , per ogni ordine di scuola, saranno proposte e discusse in

VIAGGI DI ISTRUZIONE E DI INTEGRAZIONE

CULTURALE E USCITE DIDATTICHE

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seno alla Commissione Viaggi d’integrazione culturale e Uscite didattiche . Tali proposte

saranno attuate tenuto conto della disponibilità dell’Ente Locale e delle famiglie.

Scuola dell’Infanzia

28/01/2019 Azienda Gallo per la lavorazione degli agrumi Bambini di 5 anni

06/05/2019 Azienda Romano per la lavorazione della liquirizia Bambini di 5 anni

29/05/2019 Fattoria didattica Aversente Bambini 3-4-5 anni

Scuola Primaria

Durante l’anno scolastico si effettueranno uscite inerenti alla conoscenza paesaggistica, culturale e

ambientale del territorio.

Si programmeranno gite di istruzione nei mesi di aprile –maggio.

Scuola Secondaria

Novembre Tropea-Pizzo Calabro

Tutte le classi

Gennaio Teatro Garden Cosenza (Romeo e Giulietta)

Marzo Orto botanico Unical Cosenza (Classi II)

Aprile Fasano –Alberobello (lassi II-III)

Aprile Parco Carrisi (Classi I)

VIAGGID’ISTRUZIONEa.s.2018‐2019USCITE DIDATTICHE a.s. 2018‐2019

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Le leggi 104/92 e 170/2010 hanno aperto la strada e consolidato la cultura e la pratica

dell’integrazione e della personalizzazione. Si deve però al D.M. 27/12/2012 e alla Circolare n.8 del

06/03/2013, l’inquadramento complessivo di disabilità, disturbi e disagio all’interno dei Bisogni

Educativi Speciali e il passaggio fondamentale dall’integrazione all’inclusione. Svolta

importantissima che ha permesso il riconoscimento del diritto alla personalizzazione dell’intervento

educativo anche ad alunni non certificati dalle strutture sanitare che derivino da situazioni di

svantaggio sociale e culturale, da difficoltà dell’apprendimento, disturbi evolutivi specifici, da

difficoltà relative all’appartenenza ad altre culture o dalla mancata conoscenza della lingua e cultura

italiana. Alla luce dei provvedimenti legislativi appena menzionati , il nostro Istituto ha creato il

GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione).

Il GLI, costituito da docenti curricolari e di sostegno, ha come compito quello di:

rilevare gli studenti con BES;

raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi posti in essere;

focalizzare l’attenzione sui casi individuati;

rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola;

elaborare il Piano Annuale per l’Inclusività al termine di ogni anno scolastico.

Se da un lato il GLI ha come obiettivo primario quello di garantire il successo formativo a

tutti gli alunni, dall’altro deve anche accrescere la consapevolezza dell’intera comunità sulla

centralità e trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi. Il

nuovo quadro normativo stabilisce infatti che: “fermo restando comunque l’obbligo di

presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità o

di DSA”, ogni singolo Consiglio di classe deve segnalare la presenza di eventuali alunni con altre

tipologie di speciali bisogni educativi, al fine di progettare interventi didattico-formativi che

confluiscano Piano Didattico Personalizzato (PDP). Già dall’a.s. 2014/15, il GLI dell’Istituto ha

provveduto all’elaborazione di un PAI (Piano Annuale dell’Inclusione) (Allegato) riferito a tutti gli

alunni con BES, redatto al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).

INTEGRAZIONEDEGLIALUNNICONDISABILITA’CONDSAEBES.

LA SCUOLA INCLUSIVA

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A tale scopo, il Gruppo procede ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli

interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formula un’ipotesi globale di

utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di

inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano è quindi discusso e deliberato in

Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, per la richiesta di organico di

sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di

competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in vigore o altre specifiche intese

sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali. A seguito di ciò, gli Uffici Scolastici

regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno.

A ciò si aggiunge la progettazione di attività volte all’inclusione degli alunni segnalati

nonché la collaborazione con le famiglie, i servizi sociosanitari locali e le istituzioni deputate alla

sicurezza.

Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola – ovvero,

secondo la previsione dell’art. 50 della L.35/2012, alle reti di scuole -, il Gruppo provvede ad un

adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente scolastico procede all’assegnazione

definitiva delle risorse, sempre in termini “funzionali”.

A tal punto i singoli GLHO completeranno la redazione del PEI per gli alunni con disabilità

di ciascuna classe, tenendo conto di quanto indicato nelle Linee guida del 4 agosto 2009.

Inoltre il Gruppo di lavoro per l’inclusione costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi

sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio,

progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.).

La rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola sono

finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la

trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi. Da tali azioni si

potranno inoltre desumere indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento

organizzativo e culturale. A tal fine possono essere adottati sia strumenti strutturati reperibili in rete

sia concordati a livello territoriale.

Il GLI programma i lavoro con il CTS - Centro Territoriale di Supporto della provincia di

Cosenza, quale interfaccia fra l’Amministrazione e le scuole, e tra le scuole stesse nonché quale rete

di supporto al processo di integrazione, allo sviluppo professionale dei docenti e alla diffusione

delle migliori pratiche.

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L’Istituto Comprensivo statale “Don G. Bosco” pone particolare attenzione all’accoglienza

e all’integrazione degli alunni stranieri e delle rispettive famiglie, ponendo in essere delle

azioni mirate specificamente a contenere le situazioni di disagio sociale.

Al momento dell’iscrizione, le famiglie possono trovare presso gli Uffici di segreteria le

informazioni essenziali, relative al funzionamento della scuola interessata, mentre, per quanto

concerne la classe a cui assegnare l’alunno straniero, il criterio generale tiene conto dell’età

anagrafica, così come previsto dalla normativa (C.M. 205/90 e C.M. 5/94), a meno che i

genitori possano documentare la scolarità pregressa, e, in questo caso, si considera quest’ultima.

Per favorire l’integrazione degli alunni stranieri (e degli eventuali alunni a rischio di

emarginazione sociale) si somministrano alcune prove disciplinari, che permettono di impostare

un’attività educativo-didattica, che privilegia percorsi formativi e didattici personalizzati attraverso

la seguente organizzazione:

attivazione dei laboratori di educazione all’interculturalità;

pianificazione di incontri tra le famiglie di alunni stranieri e la scuola, al fine di facilitare

la costruzione dei percorsi personalizzati;

realizzazione dei progetti curriculari transdisciplinari tra cui”, “Accoglienza” ,

per promuovere un clima relazionale ed operativo valorizzante ed orientativo;

Negli ultimi cinque anni scolastici la frequenza degli alunni stranieri nell’Istituto

Comprensivo Statale “Don Bosco” di Cantinella risulta essere la seguente.

Il grafico permette di rilevare la frequenza degli alunni stranieri nell’Istituto “Don Bosco” e la loro provenienza.

INTEGRAZIONEDEGLIALUNNISTRANIERI

72

62 59

67

54

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Anno2014‐

2015

Anno2015‐

2016

Anno2016‐

2017

Anno2017‐

2018

Anno2018‐

2019

Anno 2014‐2015

Anno 2015‐2016

Anno 2016‐2017

Anno 2017‐2018

Anno 2018‐2019

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Una delle novità più rilevante della legge 107 riguarda la formazione degli insegnanti che il

comma 124 definisce come “obbligatorio, permanente e strutturale”.

Agli inizi del mese di ottobre è stato presentato dal ministro dell’istruzione il Piano Nazionale di

Formazione degli insegnanti. Le principali novità del piano sono:

più risorse;

maggiore qualità dei percorsi formativi;

nove priorità nazionali di formazione individuate dal ministero da declinare all’interno di

percorsi personalizzati di ciascun docente.

Obiettivo del Piano è quello di valorizzare la crescita professionale degli insegnanti per il

miglioramento del sistema. Si prevede un investimento di 325 milioni di euro, a queste risorse si

aggiungono gli 1,1 miliardi della carta del docente.

Il Piano definisce con chiarezza, per il prossimo triennio, nove priorità tematiche nazionali per la

formazione:

Lingue straniere

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

Scuola e lavoro

Autonomia didattica e organizzativa

Valutazione e miglioramento

Didattiche per competenze e innovazione metodologica

Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

Inclusione e disabilità

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

Ogni docente, inoltre, avrà un proprio piano di formazione individuale che entrerà a far parte di un

“Portfolio digitale” contenente la storia formativa e professionale dell’insegnante.

I bisogni di formazione individuali confluiranno nel piano di ciascuna scuola: la formazione

diventa, infatti, uno dei cardini del miglioramento dell’offerta formativa.

Ogni scuola deve definire con chiarezza le priorità della formazione per il triennio promuovendo,

soprattutto, la collaborazione e il lavoro in rete. I docenti dovranno partecipare ai corsi di

formazione che si terranno nel proprio istituto e approfondire indispensabili temi e materie. Le

attività formative saranno incluse nel piano dell’Offerta Formativa e saranno, perciò, coerenti con il

AGGIORNAMENTOEFORMAZIONE

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progetto didattico di ciascun istituto.

Le tematiche scelte nel Piano di Formazione di questo istituto sono coerenti con il Rapporto di

Autovalutazione (RAV) e con il Piano di Miglioramento (PDM).

Le tematiche saranno rivolte a:

Tutti i docenti

Gruppi di docenti di scuole in rete

Singoli docenti che seguiranno attività per aspetti specifici della propria disciplina.

Le tematiche saranno svolte a scuola con corsi organizzati dalla stessa o in altre istituzioni.

I corsi di formazione riguarderanno:

Didattica per competenza e innovazione metodologica

Competenze digitali

Competenza di lingua straniera

Inclusione e disabilità

Integrazione, competenza di cittadinanza e cittadinanze globali

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

I corsi di formazione si svolgeranno in cicli diversi nel triennio e saranno certificati ed erogati

perciò da un soggetto accreditato dal Miur.

La formazione interesserà anche il personale ATA e collaboratori scolastici ed è finalizzata a

migliorare le competenze professionali di tutto il personale della scuola.

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Destinatari Azioni formative Quando

Docenti di ogni ordine e grado di

scuola

Progettazione dei curricoli per competenze

Nel triennio

docenti di ogni ordine e grado di

scuola

Didattica per competenze: valutazione e certificazione degli apprendimenti

Nel triennio

Docenti di scuola secondaria di primo

grado

Competenze di base e metodologie innovative per il loro apprendimento

Nel triennio

Animatori digitali Coordinamento per l’innovazione tecnologica

Nel triennio

Docenti di ogni ordine e grado di

scuola

Innovazione didattica competenze digitali

Nel triennio

Docenti scuola dell’infanzia e primaria

Percorsi di formazione linguistica con elementi di metodologia didattica innovativa per il raggiungimento del livello B

Nel triennio

Docenti di lingua straniera della scuola

secondaria di primo grado

Percorsi di formazione linguistica e metodologica per il CLIL

Nel triennio

Docenti di ogni ordine e grado di

scuola

Didattica inclusiva, anche con l’uso delle tecnologie digitali

Nel triennio

Docenti di sostegno Formazione su specifiche disabilità Nel triennio

Docenti di ogni ordine e grado di

scuola

Competenze psico-pedagogiche e sociali per prevenzione disagio giovanile nelle diverse forme. Percorsi di tipo specialistico legati al fenomeno del bullismo e del Cyber-bullismo

Nel triennio

Docenti di ogni ordine e grado di

scuola

Competenza di cittadinanza globale: parità di genere, educazione ambientale, ed. alimentare, corretti stili di vita, legalità…

Nel triennio

Scuola capofila per la formazione docente : ITC PALMA DI CORIGLIANO-ROSSANO (Area urbana Rossano).

PIANO FORMAZIONE DOCENTI a.s. 2018 - 2021

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Docenti di ogni ordine e grado – genitori. “Alleanza educativa famiglia-scuola”

Relatori Prof. V. Palma - I. Moretti.

Scuola per la formazione I.C “Don Bosco” Cantinella.

La scuola aderisce al PNSD in quanto le azioni in esso previste sono in piena coerenza con

quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione. In primo luogo è significativa la carenza di

infrastruttura a dotazioni tecnologiche , anche se la scuola utilizza in modo efficiente l’esistente

grazie alla competenza e alla passione dei docenti. Tale situazione, però, offre uno scenario del tutto

inadeguato a supportare in futuro quanto previsto dal PNSD. La scuola si impegna di reperire

risorse esterne ma, ad oggi, non ci sono garanzie circa il reale reperimento.

In coerenza con quanto indicato del PNSD e ai sensi della nota 17791 del 19 novembre

2015, si è provveduto ad individuare la figura dell’animatore digitale (Ins. Mascia Cataldo). Questa

figura verrà affiancata da dieci docenti con competenze digitali.

Miglioramento dotazione hardware – software.

Formazione insegnanti (competenze informatiche.)

Formazione alunni (competenze informatiche)

Individuazione dell’”Animatore Digitale” nella persone dell’Ins. Mascia Cataldo, con la

funzione di promuovere e coordinare le diverse azioni.

Con il regolamento dell’Autonomia e il D.Lvo n.112/98 si è favorito un maggior

riavvicinamento delle strutture scolastiche alle comunità. Da qui è nata la necessità di strutturare

il P.T.O.F. in modo da ottimizzare l’apporto offerto dal territorio con l’Istituzione Scolastica

nella gestione del servizio educativo. Al fine della propria azione formativa, il nostro Istituto

considera tutti i soggetti istituzionali, gli Enti Locali, le Associazioni e le Agenzie varie operanti sul

territorio quali interlocutori significativi dei quali utilizzare proficuamente competenze e

disponibilità.

Oggi i soggetti del territorio vedono rafforzata la loro partecipazione alle scelte educative.

RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE “SCUOLA DIGITALE”

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Le famiglie , infatti, sono chiamate a sottoscrivere il Patto Educativo di Corresponsabilità

(allegato al P.T.O.F),un atto di impegno congiunto tra scuola e famiglia introdotto dal DPR n. 235

del 21 novembre 2007. Si tratta di un documento che vincola i principali attori dello scenario

educativo su alcune condizioni –base per il conseguimento degli obiettivi formativi.

Solo una “partnership tra scuola e famiglia” è in grado di affrontare disagi e difficoltà e di

perseguire la qualità nei rapporti e negli apprendimenti in modo che “ogni studente possa trovare

nella scuola le condizioni per valorizzare le proprie capacità e realizzare il proprio progetto di

vita”. Le famiglie, per questo, sono chiamate a condividere con gli insegnanti i percorsi

formativi, le attività e le iniziative per collaborare responsabilmente alla riuscita del percorso

formativo dell’alunno. Educare in opposizione o nell’indifferenza della famiglia depotenzia il

lavoro che si fa a scuola, genera drop aut tra i ragazzi e disagio fra gli insegnanti.

L’Istituto Comprensivo “Don Bosco” ha previsto incontri scuola-famiglia regolarmente

calendarizzati, a novembre e ad aprile per la consegna del pagellino ed a febbraio e a giugno per

la consegna della scheda di valutazione quadimestrale.

Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico

- Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;

Premesso che:

a) La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la

cooperazione, oltre che dell’alunno, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità

scolastica;

b) la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità

organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc., che

necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione

e rispetto dei regolamenti;

sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità

Rapporto scuola-alunno-famiglia

Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento su cui si basa l’impegno formativo.

Alla promozione ed allo sviluppo di questo rapporto genitori, studenti ed operatori dedicano

PATTO EDUCATIVO DI

CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

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impegno particolare i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono.

Reciprocità nei diritti e nei doveri.

Le carte fondamentali d’istituto (, regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa,

programmazioni ecc) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei

genitori/affidatari, diritti e doveri degli alunni e diritti e doveri degli operatori scolastici. Le carte

fondamentali d’istituto sono adeguatamente pubblicizzate ( sul sito della scuola e all’albo del plesso

centrale) e a disposizione di chiunque ne abbia interesse.

Impegno di corresponsabilità

Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno:

a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte qui

richiamate;

b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno;

Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile

gestionale, assume impegno affinché i diritti degli alunni e dei genitori richiamati nel presente

patto siano pienamente garantiti.

Rispetto delle regole

Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:

a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari;

b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della

riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);

c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e

d’impugnazione.

Procedura obbligatoria di composizione, avvisi e reclami.

In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto, si

attua la procedura di composizione obbligatoria; la procedura di composizione obbligatoria

comprende:

a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola, “reclamo” se prodotta

dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in

forma sia orale che scritta.

b) accertamento; una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non

risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o

verifica circa le circostanze segnalate;

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c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di

riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o

ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;

d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti

che sulle eventuali misure di ripristino adottate.

Norme di riferimento per le responsabilità del dirigente, dei docenti e dei genitori

responsabilità del genitore, “ culpa in educando”: art. 2048, primo comma del c.c.

Responsabilita’del docente, “culpa in vigilando” art. 2048, secondo comma del c.c.;

Responsabilità del dirigente, legge 626/94; e successive mm. Mm. ed ii., D.L. vo n. 59/98; D. L.vo

n. 165/2001;

La scuola si impegna a

Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento su cui si basa l’impegno formativo.

Alla promozione ed allo sviluppo di questo rapporto genitori, studenti ed operatori dedicano

impegno particolare i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono.

La scuola si impegna a

- creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze,

la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità,

l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di

emarginazione

- realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche

elaborate nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere

- procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai

ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati

- comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle

discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta

- prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da favorire

l’interazione pedagogica con le famiglie.

La Famiglia si impegna a:

- instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la

loro competenza valutativa

- tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il

libretto personale e le comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o su web),

partecipando con regolarità alle riunioni previste

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- far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare in modo

plausibile le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a

cinque giorni)

- verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno segua gli impegni di

studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa

- intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a

carico di persone, arredi, materiale didattico, anche, con il recupero e il risarcimento del danno.

IL GENITORE Il DIRIGENTE SCOLASTICO __________________________ Dott. Agostino Guzzo

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Il Dirigente Scolastico, Dott. Agostino GUZZO

riceve dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 10,30, oppure, previo appuntamento, in

orario pomeridiano.

Telefono e fax Presidenza: 0983/80719.

Gli Uffici di Segreteria sono aperti al pubblico dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9,30 alle ore

11,30 e il lunedì dalle ore 14,30 alle ore 16,30.

Telefono e fax segreteria: 0983/80047.

Al fine di aumentare e facilitare la comunicazione scuola/famiglia/territorio l’Istituto

Comprensivo “Don Bosco” si è dotato del sito web istituzionale che si trova all’URL

icdonboscocorigliano.gov.it

Condiviso dal Collegio docenti in data: 16.10.2018

Approvato dal Consiglio d’Istituto in data: 19.10.2018

Il Dirigente Scolastico

Dott. Agostino GUZZO

FESTIVITA’ DATA ANNO

Inizio attività didattica 17 settembre 2018

Fine attività didattica 08 giugno 2019

Fine attività didattica scuola dell’infanzia

30 giugno 2019

Commemorazione dei defunti 01 al 03 novembre 2018

Vacanze di Natale Dal 24 dicembre 2018 al 06 gennaio 2019 2018/2019

Vacanze Pasquali Dal 18 aprile al 24 aprile 2019

INFORMAZIONI GENERALI

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Progetto “A Scuola in Salute e Sicurezza”

Anno Scolastico 2018 / 2019

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Anno Scolastico 2018 / 2021

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2

Premessa

Il Curricolo d’Istituto è il percorso che, in base alle Indicazioni Nazionali date

dal Ministero della Pubblica Istruzione, la scuola, all’interno del suo Piano dell’offerta

formativa, progetta e segue nelle sue articolazioni (Infanzia ,Primaria e Secondaria di

1° grado) per far conseguire gradualmente agli alunni gli obiettivi di apprendimento e

le competenze specifiche delle varie discipline in un processo educativo che porta

all’acquisizione globale di valori che orientino il cammino dell’alunno all’interno della

società in cui vive. bIl curricolo si apre presentando qual è il profilo delle competenze a livello

generale che deve aver acquisito l’alunno al termine della scuola del Primo Ciclo

d’istruzione (Primaria e Secondaria di 1° grado).

Poi, per ogni singola disciplina, vengono indicati gli obiettivi di apprendimento

(indicati al termine di un gruppo di classi o di una sola classe) i traguardi delle

competenze specifiche (indicati al termine del grado di scuola).

Quindi, lo sguardo deve procedere in verticale per vedere come si articola

gradualmente il percorso per raggiungere le mete che l’Istituto propone ai suoi alunni,

ma la lettura può essere fatta anche in modo orizzontale tra le varie discipline per

evitare la frammentazione dei saperi. E’chiaro che questo cammino va commisurato

secondo i piani personalizzati che tengono conto delle caratteristiche e delle necessità

individuali di ogni alunno in modo tale che le diversità non divengano disuguaglianze.

Lo studente acquisisce e sviluppa, in ordine alla costruzione della propria identità

personale e sociale, le otto competenze chiave oggetto delle raccomandazioni del

Parlamento Europeo (18.12.2006).

La scuola, nel suo processo educativo, si propone di creare il contesto che sia il

più idoneo possibile per favorire l’apprendimento degli alunni. Pertanto intende

promuovere e seguire le seguenti linee:

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni.

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per far modo che non

diventino disuguaglianze.

Favorire l’esplorazione e la scoperta.

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare

ad apprendere”.

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio che portino particolarmente a

coronare le attività con un “prodotto finito”.

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3

COMPETENZE CHIAVE

INFANZIA PRIMARIA SECOND. 1°GRADO

L

A

P

E

R

S

O

N

A

IMPARAREAD IMPARARE Scoperta e metariflessione sui propri meccanismi di funzionamento mentale al fine di acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro

L’alunno è in grado di: osservare la realtà: i colori, le forme, le caratteristiche; esplorare lo spazio; scoprire ed organizzare gli strumenti per incontrare la realtà; esperire entrando nelle diverse situazioni e mettendosi in gioco; riflettere sull’esperienza.

L’alunno è in grado di: utilizzare le informazioni ricevute; gestire i tempi disponibili; iniziare ad organizzare il proprio apprendimento; riflettere in maniera graduale sul proprio apprendimento; contestualizzare e valutare le conoscenze apprese.

L’alunno è in grado di: scegliere fonti e modalità di informazioni di vario tipo , funzionali allo scopo; utilizzare procedure adeguate; trasferire le informazioni in contesti diversi; rielaborare i concetti secondo criteri di astrazione logico-deduttivi

PROGETTARE Utilizzare e organizzare le conoscenze in modo creativo per ipotizzare e realizzare un progetto

L’alunno è in grado di: elaborare e verbalizzare semplici procedure finalizzate alla realizzazione di un progetto condiviso.

L’alunno è in grado di: costruire ipotesi di lavoro; agire rispettando adeguate fasi di lavoro; considerare elementi imprevisti; verificare ed eventualmente riformulare nuovi percorsi.

L’alunno è in grado di: proporre progetti nella propria attività di studio e di lavoro; scandire precise fasi procedurali; utilizzare le conoscenze pregresse; riformulare nuove ipotesi con apertura e disponibilità al nuovo.

I

L

COMUNICARE Padroneggiare i linguaggi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale -e non -in vari contesti.

L’alunno è in grado di: comprendere messaggi verbali e non verbali in semplici situazioni di vita quotidiana; utilizzare i linguaggi di base:corporeo, iconico, verbale e musicale; esprimere le esperienze, i vissuti e gli stati d’animo attraverso varie forme di linguaggio

L’alunno è in grado di: comprendere messaggi di vario genere; utilizzare un linguaggio esplicito e formale; riflettere sul testo e di rielaborarlo conoscere le componenti semantiche e strutturali del linguaggio; esprimere il proprio pensiero per scopi diversi con un lessico adeguato; pianificare ed elaborare testi scritti.

L’alunno è in grado di: comprendere gli elementi significativi di situazioni comunicative di vario tipo utilizzare un linguaggio esplicito e formale sempre più ricco e specifico riflettere sul testo e rielaborarlo in maniera finalizzata; analizzare contenuti, linguaggi e funzioni comunicative in testi complessi.

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4

C

I

T

T

A

D

I

N

O

argomentare eventi, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo attraverso vari linguaggi e conoscenze disciplinari; elaborare testi con uno stile personale di scrittura articolato esprimere il proprio pensiero argomentando discorsi articolati, sempre più pianificati per scopi diversi; intuire le ragioni sottese a punti di vista diversi dal proprio.

COLLABORARE E PARTECIPARE Saper interagire nel gruppo, nel rispetto dei diritti degli altri e dei diversi punti di vista, contribuendo all’apprendimento comune e allacondivisione del lavoro

L’alunno è in grado di: partecipare a giochi di gruppo nel rispetto di ruoli e regole dominando sempre più l’impulsività; interagire nel gruppo avviandosi alla fase del decentramento e del realismo; collaborare per un obiettivo comune; percepire le conseguenze delle proprie azioni

L’alunno è in grado di: partecipare alla realizzazione delle regole di vita comunitaria; gestire e risolvere conflitti in modo autonomo; agire in maniera consapevole e finalizzata al raggiungimento di obiettivi condivisi; percepire la reciprocità e l’empatia nelle relazioni interpersonali.

L’alunno è in grado di: agire secondo i valori propri della legalità; cooperare e collaborare per fini condivisi; riconoscere e rispettare le esigenze e le opinioni dell’altro; contribuire all’apprendimento comune; riconoscere il valore dell’ inclusione e della diversità come ricchezza.

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Pensare ed agire in modo autonomo e interdipendente, sviluppando

L’alunno è in grado di: attivare comportamenti che implicano fiducia in sé e negli altri; operare scelte;assumere atteggiamenti consapevoli nel

L’alunno è in grado di: assumere comportamenti orientati al benessere personale e sociale; individuare limiti e talenti propri e altrui; assumere la responsabilità dell’apprendimento e

L’alunno è in grado di: assumere atteggiamenti di libertà responsabile e funzionali alle diverse situazioni (nel rispetto dei principi democratici); orientarsi nella vita

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comportamenti di responsabilità sociale, rispetto, salvaguardia verso gli altri e l’ambiente.

gruppo.

della costruzione personale del proprio sapere; comprendere il senso dei limiti del proprio agire durante le attività svolte in comune.

sociale con l’assunzione consapevole di incarichi; agire per scelta e non per omologazione; valutare e auto valutarsi.

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A

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RISOLVERE PROBLEMI Costruire e verificare ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni.

L’alunno è in grado di: affrontare e risolvere problemi ponendo domande, discutendo, formulando, confrontando e verificando ipotesi.

L’alunno è in grado di: utilizzare un comportamento narrativo(connettere e dare significato alle azioni, motivare strategie e soluzioni); rappresentare situazioni in forme rappresentative concrete, iconiche e simboliche utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline.

L’alunno è in grado di: individuare gli elementi costitutivi di una situazione problematica formulare ipotesi di risoluzione scegliere le risorse adeguate attraverso l’utilizzo dei contenuti e metodi delle varie discipline estendere il campo di indagine confrontando percorsi risolutivi alternativi.

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI Possedere strumenti che permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo

L’alunno è in grado di: agganciare con semplici nessi logici (causali, spaziali, temporali) le proposte alle esperienze vissute; mettere in relazione, mediante associazione ed analogie, di oggetti, persone, sequenze di storie, fenomeni, esperienze.

L’alunno è in grado di: utilizzare pertinenza logica nell’argomentazione di fenomeni e nella soluzione di problemi; costruire semplici mappe mentali cognitive, associative, di sintesi; costruire documentazioni ricavando informazioni da fonti diverse.

L’alunno è in grado di: utilizzare un pensiero reversibile; analizzare e sintetizzare situazioni complesse; riconoscere la natura sistemica degli eventi; utilizzare criteri logici nell’argomentazione di fenomeni ed eventi e nella soluzione di problemi.

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ASSE DEI LINGUAGGI

TRAGUARDI DI COMPETENZE DISCIPLINARI

ITALIANO ASCOLTO E PARLATO

Competenza in uscita: Comprendere e produrre una comunicazione per uno scopo prefissato,analizzandola e strutturandola in modo corretto, completo e personale in contesti e situazioni diverse.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA

Comprendere semplici messaggi e comunicare in modo chiaro e corretto.

Ascoltare - Mantenere l’attenzione sul messaggio orale prodotto

dall’adulto o dai compagni, per tempi sufficienti a recepire un’informazione.

Parlare - Esprimersi in modo corretto

anche dal punto di vista fonologico.

- Interagire con compagni e adulti per esprimere i propri bisogni.

- Chiedere spiegazioni ed esprimere i propri vissuti.

- Regole basilari per un corretto intervento orale.

- Caratteristiche fondamentali di semplici messaggi orali, finalizzati al racconto di esperienze personali ed all’espressione delle proprie necessità.

E ACQUISIRE ED ELABORARE INFORMAZIONIESPRIMERLE E RAPPRESEN TARLE Recepire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta

L’alunno è in grado di: rielaborare i propri vissuti attraverso vari linguaggi; discriminare storie vere e storie fantastiche.

L’alunno è in grado di: rielaborare i vissuti attraverso linguaggi verbali e non verbali; valutare l’attendibilità ed utilità delle informazioni di vario genere; classificare e selezionare informazioni; ipotizzare e produrre nuove informazioni ampliando gli ambiti e gli argomenti; comparare documenti diversi su uno stesso argomento.

L’alunno è in grado di: interpretare criticamente le informazioni ricavate dall’utilizzo di strumenti comunicativi vari; selezionare programmi televisivi e letture personali adeguate all’ arricchimento del proprio patrimonio culturale.

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- Esporre con parole proprie racconti e filastrocche ascoltate.

- Proporre semplici ipotesi di soluzione inerenti a situazioni di vita quotidiana.

SCUOLA PRIMARIA Partecipare a scambi comunicativi, comprendere i messaggi ed esprimersi in modo chiaro e pertinente

Ascoltare - Assumere comportamenti atti

all’ascolto. - Cogliere il contenuto globale

di un testo identificando le informazioni le informazioni principali e secondarie.

- Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale, cogliendo le relazioni logiche del testo.

- Affrontare diverse situazioni comunicative scambiando informazioni, cogliendo anche il punto di vista altrui .

Parlare

- Esprimersi in modo adeguato alle diverse situazioni comunicative.

- Intervenire in contesti comunicativi di vario tipo con domande pertinenti e contributi personali.

- Riferire in modo chiaro, logico e coerente esperienze, idee e argomenti di studio.

- Regole per un corretta

interazione orale. - Tecniche per la selezione

delle informazioni in testi narrativi, descrittivi…

- -Elementi fondamentali della comunicazione

( mittente, destinatario…)

- Norme che regolano la comunicazione orale finalizzata a raccontare , riferire contenuti, esporre idee.

- Registri linguistici formali e informali.

- Caratteristiche strutturali di alcune tipologie testuali.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Comprendere e produrre una comunicazione per uno scopo prefissato, analizzandola e strutturandola in modo corretto, completo e

Ascoltare - Comprendere testi attraverso

l’ascolto attivo e finalizzato, identificandone la struttura, il significato globale, le informazioni principali e lo scopo.

- Analizzare messaggi orali derivanti dai principali media valutandone l’attendibilità e attivando il senso critico.

- Prestare attenzione all’interlocutore per comprenderne il punto di vista.

- Strategie dell’ascolto

finalizzato ed attivo: processi di controllo da mettere in atto durante l’ascolto, interazioni tra testo e conteso (testi narrativi, espositivi, argomentativi e poetici) .

- Padronanza delle tecniche di selezione delle informazioni di un testo.

- Padronanza delle tecniche di

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personale in contesti e situazioni diverse.

- Riorganizzare le informazioni ascoltate per riutilizzarle in seguito, anche in contesti diversi.

Parlare

- Esprimere e riferire oralmente idee e argomenti strutturandoli efficacemente nella comunicazione sia espositiva che argomentativi.

- Utilizzare il lessico specifico e i registri adeguati ai vari contesti comunicativi.

- Interagire in situazioni comunicative orali formali ed informali ( discussioni, dibattiti e argomentazioni).

organizzazione delle informazioni( mappe mentali, schemi di sintesi..) .

- Pianificazione , organizzazione di contenuti narrativi, descrittivi, regolativi, informativi.

- Padronanza dei registri linguistici e lessicali propri degli scambi comunicativi: dialogico, narrativo, espositivo e argomentativi.

- Elementi e Norme che regolano la comunicazione in diverse situazioni comunicative( dibattiti, conversazioni, discussioni..).

LETTURA Competenza in uscita: Leggere in modo funzionale e comprendere vari tipi di testo applicando tecniche di supporto alla comprensione e mettendo in atto strategie differenziate.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Interpretare e comprendere messaggi e testi di vario genere

- Decodificare immagini e simboli.

- Lettura libera- analitico- formale delle immagini.

- Lettura esplorativa, riflessiva e valutativa.

SCUOLA PRIMARIA Leggere e comprendere vari tipi di testo per ricavarne informazioni

- Padroneggiare la lettura dei testi di vario tipo sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa individuandone le principali caratteristiche strutturali ed esprimendo un motivato parere personale.

- Consultare, estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico e a progetti di studio e ricerca (dizionari, atlanti, enciclopedie, testi multimediali…).

- Strategie di lettura ad alta voce (espressiva, con adeguamento del tono, del volume).

- Strategie di lettura silenziosa.

- Tecniche di comprensione di brani delle diverse tipologie testuali.

- Testi multimediali.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Leggere in modo funzionale e comprendere vari tipi di testo per ricavarne informazioni

- Leggere ad alta voce in modo chiaro, corretto ed espressivo

- Leggere in modo attivo e critico: fare previsioni, interpretazioni, anticipazioni …

- Leggere in modo selettivo:informazioni implicite ed esplicite …

- Leggere diversi tipi di testo utilizzando le adeguate strategie di lettura.

- Comprendere testi letterari di vario tipo e forme individuando la struttura, gli elementi fondamentali, il genere di appartenenza e le tecniche narrative.

- Comprendere testi argomentativi per valutarne la pertinenza e validità.

- Usare in modo funzionale strumenti di studio e di ricerca

- Strategie di lettura ad alta voce (espressiva, con adeguamento del tono, del volume …)

- Strategie di lettura silenziosa.

- Lettura analitica approfondita per studiare.

- Tecniche di comprensione di brani delle diverse tipologie testuali e/o vari generi letterari.

- Caratteristiche dei testi poetici ed epici.

- Caratteristiche del testo espositivo,

- informativo e argomentativo.

- Testi multimediali

SCRITTURA Competenza in uscita: Interagire per iscritto strutturando un testo in modo corretto, completo e personale, applicando le procedure di ideazione, pianificazione e stesura adeguate al contesto, alla situazione e ad un preciso scopo.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Produrre narrazioni e storie

- Produrre a livello iconico- espressivo scene in sequenze.

- Rappresentare graficamente racconti o esperienze vissute.

- Le relazioni temporali: prima, dopo, mentre…

- Racconti di vario genere. - Le tecniche grafico-

pittoriche. -

SCUOLA PRIMARIA Produrre testi corretti, coerenti e coesi, legati all’esperienza, adeguati alle diverse tipologie testuali.

- - Produrre testi corretti dal

punto di vista ortografico, morfosintattico e lessicale.

- Produrre testi scritti di esperienze personali o altrui.

- Esprimere per iscritto opinioni e stati d’animo, in forme adeguate allo scopo e al destinatario.

- Rielaborare in forma chiara le informazioni.

- Rielaborare in modo creativo testi di vario tipo.

- Produrre una sintesi efficace

- Le caratteristiche delle principali tipologie testuali

- ( lettera, diario, riassunto,…)

- Fasi della produzione scritta:

- pianificazione elementare, stesura e revisione.

- Giochi grafici, fonici semantici (acronimo, tautogramma, doppi sensi..)

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e significativa di un testo orale e scritto.

- Sperimentare, anche con l’uso del computer, diverse forme di scrittura.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Interagire per iscritto strutturando un testo in modo corretto, completo e personale, adeguandolo al contesto, alla situazione e ad un preciso scopo.

- Scrivere in modo pertinente, logico, consequenziale.

- Riassumere per riferire, ricordare, ordinare.

- Riscrivere diversi tipi di testi( narrativi, descrittivi, espositivi) adottando il registro adeguato.

- Scrivere di sé, delle proprie esperienze ed emozioni.

- Usare argomentazioni valide per sostenere le proprie tesi.

- Scrivere schemi e mappe a partire da un testo.

- Realizzare forme diverse di scrittura creativa in prosa e in versi.

- Caratteristiche del testo narrativo (spazio, tempo, personaggi…).

- Caratteristiche testuali fondamentali dei testi espressivi

- ( diario, autobiografia, lettera…).

- Caratteristiche, tecniche e strategie proprie dei testi espositivi e argomentativi .

- Caratteristiche e principali figure retoriche del testo poetico.

- Tecniche di manipolazione

- ( cambio di punti di vista, del finale…).

ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO Competenza in uscita: Realizzare scelte lessicali adeguate alla situazione comunicativa utilizzando anche le principali conoscenze metalinguistiche.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Scoprire nuove parole, cercare analogie tra suoni e significati.

- Conoscere il significato di parole di uso comune e saperle pronunciare in modo corretto.

- Arricchire il proprio lessico contestualizzando termini nuovi.

- Trasformare i termini dialettali in lingua madre.

- Pronuncia - corretta di parole

sillabe e fonemi. - Scansione ritmica

di parole. -

SCUOLA PRIMARIA Capire e utilizzare il lessico specifico delle discipline di studio. Essere consapevole del plurilinguismo presente nella comunicazione Riconoscere la

- Conoscere il significato delle parole. - Utilizzare in modo appropriato il

lessico. - Ampliare il patrimonio lessicale a

partire da testi e contesti d’uso. - Riconoscere le differenze

linguistiche tra forme dialettali e non.

- Riconoscere vocaboli, entrati nell’uso comune, provenienti da lingue straniere

- Relazioni di significato tra le parole (sinonimia, omonimia…).

- Connettivi tipici - ( temporali,

spaziali..). - I registri:

colloquiale - e formale. - Conoscenza

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relazione tra le varie situazioni comunicative e attuare adeguate scelte lessicali

- Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.

della lingua locale.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Realizzare scelte lessicali adeguate alla situazione comunicativa utilizzando anche le principali conoscenze metalinguistiche.

- Ampliare il patrimonio lessicale a partire da testi e contesti d’uso.

- Conoscere i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico.

- Analizzare alcuni processi evolutivi del lessico d’uso.

- Riconoscere ed usare vocaboli stranieri, entrati nell’uso comune.

- Riconoscere le differenze linguistiche tra forme dialettali e non.

- Comprendere ed usare il linguaggio specifico delle discipline.

- Utilizzare il dizionario per risolvere dubbi e/o attuare scelte linguistiche.

- Campi semantici. - Linguaggi

settoriali. - I termini specifici

delle discipline. - I registri:

colloquiale e formale.

- L’origine latina della lingua italiana.

- L’evoluzione della lingua italiana.

- L’italiano di oggi.

ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA Competenza in uscita: Utilizzare nella comunicazione scritta ed orale le conoscenze fondamentali relative alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Riconoscere il linguaggio poetico sperimentando rime, filastrocche e drammatizzazioni.

- Inventare storie e racconti. - Memorizzare filastrocche e poesie. - Mimare, drammatizzare storie inventate

e/o ascoltate.

- Suoni e parole. - Relazioni logiche tra

parole.

SCUOLA PRIMARIA Utilizzare nella comunicazione scritta ed orale le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e alle parti del discorso.

- Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole.

- Riconoscere e applicare funzioni grammaticali.

- Distinguere la funzione dei segni di punteggiatura ed usarli correttamente.

- Riconoscere in un testo la frase semplice e individuare i rapporti logici tra le parole.

- Espandere la frase semplice mediante l’aggiunta di elementi di complemento.

- Le lettere e le parole. - Le regole ortografiche

della scrittura. - i segni di

punteggiatura. - Le parti del discorso. - Nucleo della frase

minima. - Espansione della

frase minima. -

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Riconoscere ed usare correttamente in diverse situazioni comunicative dello scritto e del parlato le conoscenze fondamentali relative alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa.

- Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole:derivazione, composizione.

- Usare la punteggiatura in funzione demarcativa ed espressiva.

- Conoscere le principali relazioni tra significati (sinonimia, contrarietà..).

- Riconoscere e applicare funzioni grammaticali.

- Riconoscere e applicare funzioni logiche.

- Riconoscere ed usare la struttura della frase semplice e saperla rappresentare graficamente.

- Riconoscere la struttura della frase complessa e saperla rappresentare graficamente.

- Le lettere e le parole. - Struttura, formazione

e relazione di significato tra le parole (sinonimia…).

- Le regole ortografiche sella scrittura.

- I segni di punteggiatura

- Le parti del discorso . - La sintassi della frase

semplice. - La sintassi della frase

complessa.

LINGUA INGLESE

Competenze in uscita: Comprendere i punti essenziali di messaggi scritti e orali, istruzioni e brevi testi in lingua standard, riguardanti la vita quotidiana e argomenti noti.

Descrivere, in modo semplice e breve, persone, esperienze, avvenimenti. Sostenere una semplice conversazione di routine. Leggere semplici testi e cogliere le informazioni principali. Produrre brevi testi scritti. Individuare e spiegare le differenze culturali veicolate

dalla lingua madre e dalle lingue straniere.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA PRIMARIA Comprendere messaggi, comandi, istruzioni, frasi ed espressioni di uso quotidiano utilizzando strategie diversificate, come ascolto selettivo per cogliere i particolari, o, l’ascolto globale per comprendere il significato generale. Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana

Ascolto - Comprendere istruzioni

espressioni e frasi di uso quotidiano ed identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola,le vacanze,passatempi,i propri gusti,…)

Produzione e Interazione orale - Interagire con un compagno o con un adulto con cui si ha familiarità per presentarsi, giocare e scambiare semplici informazioni attinenti alla storia

personale,utilizzando frasi adatte alla situazione e all’interlocutore.

Lettura - Comprendere brevi e semplici testi (cartoline,messaggi di posta

Funzioni comunicative relative a situazioni semplici della vita quotidiana per: - salutare,indicare provenienza, presentarsi e presentare, descrivere familiari ed altre persone, collocare oggetti e persone nello spazio,chiedere e dire l’ora, parlare delle proprie preferenze e abitudini, scambiare semplici informazioni attinenti alla sfera personale.

Lessico relativo a: - famiglia,casa,animali,cib

o e bevande,routine quotidiana, abbigliamento,materie

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scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali. Leggere e comprendere in modo globale parole ed espressioni , già acquisite a livello orale, brevi storie e brani accompagnati da supporti visivi

Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo.

elettronica,lettere personali,storie e leggende…) accompagnati preferibilmente da supporti visivi.

Conoscenza della cultura e della civiltà - Conoscere aspetti caratteristici

del Paese straniero di cui si studia la lingua.

Scrittura - Scrivere messaggi semplici

e brevi,come biglietti e brevi lettere personali.

- Riflessione sulla lingua

- Riconoscere, memorizzare, applicare funzioni, lessico e strutture inerenti al contesto

affrontato. Conoscenza della cultura e della civiltà

- Conoscere aspetti caratteristici del Paese straniero di cui si studia la lingua.

scolastiche ed orario scolastico; Stati e nazionalità, sport, lavori, tempo atmosferico, stagioni, mesi, giorni della settimana.

- Principali strutture grammaticali: pronomi personali;aggettivi possessivi e dimostrativi;verbo essere e avere al tempo presente (forma affermativa,negativa ed interrogativa);present simple e present continuous (forma

affermativa,negativa ed interrogativa);Questions words (What,where,when,why,how); indicazione di posizione:Where’s…? There is/There are…;uso di in/on/under/behind/in front of…; Numeri ordinali; tempo cronologico ed atmosferico: What time is it?/What’s the time?...What’s the weather like? - Aspetti caratteristici del

Paese straniero di cui si studia la lingua.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Comprende i punti essenziali di messaggi scritti e orali, istruzioni e brevi testi in lingua standard, riguardanti la vita quotidiana e argomenti noti. Descrive, in modo semplice e breve,

Ascolto - Ascoltare e comprendere il

senso di un messaggio su argomenti familiari, inerenti se stesso, la scuola, il tempo libero, ecc…, espressi in lingua chiara.

Produzione e Interazione orale - Descrivere o presentare persone, situazioni ed esperienze. - Fare domande e rispondere in modo semplice su temi concernenti situazioni di vita quotidiana ed argomenti familiari.

Funzioni comunicative relative a situazioni più complesse della vita quotidiana per raccontare azioni/fatti del passato e progetti futuri, chiedere e dare opinioni e suggerimenti; invitare, accettare e rifiutare un invito; esprimere scuse, accordo e disaccordo; chiedere e dare informazioni turistiche e stradali. Lessico fondamentale per

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persone, esperienze, avvenimenti. Sostiene una semplice conversazione di routine

Leggere semplici testi e coglie le informazioni principali. Produce brevi testi scritti.

Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua madre e dalle lingue straniere.

Lettura - Leggere ed individuare informazioni concrete e prevedibili in semplici testi di uso quotidiano.

Scrittura - Rispondere a semplici domande.

- Scrivere semplici testi e lettere su temi di interesse personale, quotidiano e sociale.

Riflessione sulla lingua - Riconoscere, memorizzare, applicare funzioni, lessico e strutture inerenti al contesto affrontato.

- Riconoscere e correggere i propri errori, se guidati. Conoscenza della cultura e della

civiltà - Conoscere aspetti caratteristici del Paese straniero di cui si studia la lingua, operando gli opportuni confronti con la propria realtà.

la gestione di semplici messaggi orali e scritti. - Principali strutture grammaticali: verbi seguiti dalla forma in –ing; avverbi di modo; Past simple (forma affermativa, negativa, interrogativa e risposte brevi) di Be, dei verbi regolari ed irregolari; parole interrogative; Present continuous per il futuro (forma affermativa, negativa, interrogativa e risposte brevi); preposizioni di tempo e di luogo; comparativi e

superlativi degli aggettivi. - Tradizioni, istituzioni, organizzazione sociale, personaggi e luoghi d’interesse artistico, storico e culturale del Paese di cui si studia la lingua.

EDUCAZIONE FISICA

IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Competenza in uscita : Acquisire consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Acquisire consapevolezza del proprio corpo riconoscendone le varie parti su di sé e sugli altri, sapendole rappresentare. Sviluppare la motricità fine.

- Imitare e riprodurre movimenti semplici e complessi.

- Rappresentare graficamente il corpo nella sua globalità.

- Potenziare il coordinamento oculo -manuale.

- Distinguere, riconoscere e rappresentare le posture.

- Schemi motori e posturali di base.

- I segmenti del corpo e le loro possibilità di movimento.

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SCUOLA PRIMARIA Acquisire consapevolezza di sé attraverso il coordinamento e controllo degli schemi motori e posturali e adattandoli alle variabili temporali e spaziali

- Utilizzare, coordinare e

controllare gli schemi motori e posturali.

- Eseguire semplici composizioni e/o progressioni motorie.

- Orientarsi nello spazio valutando traiettorie, distanze.

- Organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a situazioni esecutive sempre più complesse.

- Le capacità condizionali

(forza, resistenza, velocità).

- Gli schemi motori e posturali.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Acquisire consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

- Utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici nelle varie discipline sportive

- Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva.

- Le tecniche di espressione corporea per rappresentare il gesto tecnico specifico e il raggiungimento dell’equilibrio statico-dinamico e il livello delle qualità condizionali.

IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ COMUNICATIVO-ESPRESSIVA Competenza in uscita: Utilizzare gli aspetti comunicativo- relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Essere consapevole delle potenzialità comunicative ed espressive del proprio corpo.

- Interpretare stati d’animo diversi utilizzando il corpo e la mimica facciale.

- Il corpo come espressione di sé.

- I codici espressivi non verbali del corpo.

SCUOLA PRIMARIA Utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione e della danza. Assumere e controllare in forma consapevole diversificate posture del corpo con finalità espressive.

- Rappresentare con il

corpo emozioni, situazioni reali e fantastiche.

- Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento.

- Il linguaggio dei gesti - Le danze nel tempo

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Utilizzare gli aspetti comunicativo- relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri.

- Decodificare i gesti di compagni e avversari in situazioni di gioco sport.

- Interpretare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco.

- Gli elementi posturali

che caratterizzano il gesto sportivo in diverse situazioni di gioco.

- L’azione del proprio intervento nell’ambito di una prestazione sportiva in funzione di un risultato positivo.

IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY Competenza in uscita: Praticare attivamente i valori sportivi come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Interagire positivamente con gli altri nelle attività ludiche nel rispetto delle regole.

- Comprendere il “valore” delle regole e l’importanza di rispettarle per la buona riuscita del gioco.

- Le norme di comportamento nei vari contesti.

- Le regole dei giochi.

SCUOLA PRIMARIA Maturare competenze di gioco sport come orientamento alla futura pratica sportiva. Comprendere il valore delle regole del gioco e l’importanza di rispettarle.

- Svolgere un ruolo attivo e significativo nelle attività di gioco-sport individuale e di squadra.

- Cooperare nel gruppo, confrontarsi lealmente, anche in una gara.

- Rispettare le regole dei giochi sportivi praticati, accettando la sconfitta e vivendo la vittoria con rispetto nei confronti dei perdenti.

- Giochi di gruppo di movimento, individuali e di squadra.

- Le regole dei giochi. - La figura del

caposquadra.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Praticare attivamente i valori sportivi come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

- Realizzare strategie di gioco, mette in atto comportamenti collaborativi e partecipa in forma propositiva alle scelte tattiche della squadra

- Gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l'altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta.

- Semplici tattiche di gioco in funzioni delle strategie individuate.

- Le regole fondamentali delle varie discipline sportive e giochi praticati.

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SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA

Competenza in uscita: Riconoscere, ricercare e applicare a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Individuare comportamenti corretti di igiene personale e riconoscere alcuni principi essenziali relativi a una corretta condotta alimentare.

- Curare l’ igiene personale. - Riconoscere i cibi sani.

- L’igiene personale. - I principi di una sana

alimentazione.

SCUOLA PRIMARIA Agire rispettando criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Riconoscere alcuni principi relativi al benessere al benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, ad un corretto regime alimentare.

- Utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività.

- Percepire e riconoscere “sensazioni di benessere” legate all’attività ludico-motoria.

- Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico

- Norme e giochi atti a favorire la sicurezza stradale

- Gli alimenti e i valori nutritivi.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Riconoscere, ricercare e applicare a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

- Produrre una buona

prestazione fisica in diverse discipline atletiche e sportive in virtù di una adeguata preparazione e allenamento opportunamente programmato.

- Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita.

- Gli adattamenti

dell’organismo indotti dall’allenamento fisico, applicando semplici regole per il raggiungimento e mantenimento di un buono stato di salute, apprezzandone gli effetti e i benefici

- Le regole fondamentali di approccio ai vari attrezzi e condizioni di allenamento in varie situazioni ambientali per la propria sicurezza e quella degli altri.

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MUSICA

Competenze in uscita: Interpretare in modo critico opere d’arte musicali; riconoscere il significato delle opere musicali e metterle in relazione al contesto storico culturale; eseguire in modo espressivo individualmente e in gruppo brani strumentali di vario genere e stile.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Sviluppare interesse per l’ascolto e la produzione del linguaggio sonoro musicale.

- Riprodurre sequenze sonoro-musicali.

- Muoversi al ritmo di musica.

- Suoni e ritmi diversi.

SCUOLA PRIMARIA Gestire le diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri, utilizzando semplici forme di notazione analogiche o codificate Riconoscere gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale apprezzandone la valenza estetica

- Utilizzare in modo efficace la voce per memorizzare un canto, sincronizzare il proprio canto con quello degli altri e curandone l’espressività

- Applicare criteri di trascrizione dei suoni di tipo convenzionale e non convenzionale

- Utilizzare strumenti musicali per eseguire semplici sequenze ritmiche e melodiche.

- Usare le risorse espressive della vocalità nella lettura, recitazione e drammatizzazione di testi verbali

- Riconoscere alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale

- Cogliere le funzioni della musica in brani per danza, gioco, lavoro, pubblicità…

- Tradurre i brani ascoltati con segni grafici e attività motorie

- Riconoscere gli usi , le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale

( cinema, televisione e computer)

- L’ apparato vocale e uditivo e il loro funzionamento;

- canti e brani di varie epoche e generi diversi;

- la notazione convenzionale;

- gli strumenti dell’orchestra;

- brani musicali vocali e strumentali;

- software specifici per l’elaborazione sonora e musicale;

- danni provocati dall’inquinamento acustico.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Interpretare in modo critico opere d’arte musicali; riconoscere il significato delle opere musicali e metterle in relazione al contesto storico culturale;

- Potenziare il senso ritmico e melodico in un brano musicale

- Eseguire in modo espressivo il senso ritmico e melodico in un brano musicale

- Valutare le proprie attitudini e le proprie capacità

- Regole della notazione musicale.

- Analisi degli aspetti strutturali di un brano.

- Potenziamento della tecnica strumentale.

- Confronto critico con le tradizioni storiche e le diversità

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eseguire in modo espressivo individualmente e in gruppo brani strumentali di vario genere e stile.

culturali. - Funzione delle opere

musicali nei contesti storici che vanno dal romanticismo ai nostri giorni.

ARTE E IMMAGINE

ESPRIMERSI E COMUNICARE

Competenze in uscita: Rielaborare immagini, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole, per produrre immagini creative.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Acquisire padronanza in nuove tecniche espressive manipolando materiale vario e usare appropriatamente tutti i colori e le loro gradazioni.

- Rappresentare graficamente una figura, un oggetto.

- Rappresentare graficamente varie espressioni del viso.

- Costruire intenzionalmente con materiali vari.

- Le diverse gradazioni dei colori(chiaro-scuro).

- Le diverse tipologie di materiali

SCUOLA PRIMARIA Produrre e rielaborare immagini, piccoli oggetti ornamentali, semplici messaggi multimediali.

- Sperimentare ed utilizzare materiali e tecniche per esprimere stati d’animo ed emozioni.

- Utilizzare gli elementi visivi per organizzare messaggi.

- Produrre composizioni creative. - Descrivere criticamente

messaggi

- Uso di pastelli, pennarelli, tempere, cartoncini, stampe, graffiti.

- Il disegno. Il collage - Software produttivi di

immagini o messaggi multimediali.

- Il messaggio televisivo e cinematografico.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Rielaborare immagini, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole, per produrre immagini creative.

- Produrre elaborati utilizzando le regole della rappresentazione visiva.

- Produrre elaborati utilizzando materiali e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali.

- Sperimentare l’utilizzo integrato di più codici, tecniche e strumenti della comunicazione multimediale per creare messaggi espressivi e con precisi scopi comunicativi.

- Uso e consolidamento delle tecniche e degli strumenti grafici, pittorici e plastici (inchiostri, pastelli, olio, pittura su stoffa, modellare e scolpire, fotomontaggio).

- Principali regole del linguaggio visivo: il colore, la luce, lo spazio, la composizione, il volume

- Decodificazione dei messaggi della comunicazione visiva e dei suoi mezzi: il design, la fotografia, il cinema, la grafica al computer.

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OSSERVARE E LEGGERE IMMAGINI

Competenza in uscita: Leggere e comprendere le immagini attraverso la conoscenza e l’utilizzo degli elementi della comunicazione visiva e dei suoi codici e le funzioni.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Analizzare immagini.

- Leggere accuratamente immagini anche complesse su libri, riviste, quadri, schede

- Riferimenti spazio/temporali e causa-effetto

SCUOLA PRIMARIA Osservare e analizzare immagini varie e linguaggi multimediali

- Osservare l’effetto della luce nelle immagini.

- Acquisire il concetto di ombra e chiaroscuro.

- Intuire il concetto di prospettiva. - Descrivere immagini statiche. - Osservare semplici filmati

comprendendone i messaggi

- La luce, l’ombra, la linea, la prospettiva.

- Foto e fotogramma. - Tecniche grafico-pittoriche

diverse.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Leggere e comprendere le immagini attraverso la conoscenza e l’utilizzo degli elementi della comunicazione visiva e dei suoi codici e le funzioni.

- Riconoscere i codici visuali (linee, superficie, texture, colori, forme, spazio) e le regole compositive presenti nelle immagini.

- Leggere e individuare i principali significati simbolici, espressivi e comunicativi di immagini e opere d’arte.

- Conoscere le caratteristiche delle tecniche informatiche

- Osservare e leggere il linguaggio del cinema

- Tecniche del linguaggio visivo: il colore, la luce, lo spazio, la composizione, il volume.

- Mezzi della comunicazione visiva: la fotografia, il cinema, il design.

- Temi operativi: colline e montagne, il paesaggio urbano, la figura umana, il ritratto.

COMPRENDERE E APPREZZARE L’ OPERA D’ ARTE

Competenza in uscita: : Osservare e descrivere con linguaggio verbale appropriato e utilizzando più metodi, tutti gli elementi significativi formali presenti nelle opere d’arte.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Osservare e riprodurre in modo personale immagini e oggetti d’arte.

- Esprimere sentimenti ed emozioni legati all’arte.

- Immagini, riproduzioni di opere d’arte.

SCUOLA PRIMARIA Comprendere ed apprezzare un’opera d’arte,

- Riconoscere, rispettare e contestualizzare forme d’arte e prodotti artigianali.

- Raffrontare opere ed oggetti della

- Beni culturali del nostro territorio e non:

- Opere d’arte, luoghi,

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un oggetto artigianale, aspetti estetici , formali dell’ambiente circostante.

nostra cultura con prodotti di altre culture.

- Trarre emozioni e stati d’animo dall’opera considerata

monumenti, oggetti d’artigianato

- (osservati dal vero o tramite modalità multimediali)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Osservare e descrivere con linguaggio verbale appropriato e utilizzando più metodi, tutti gli elementi significativi formali presenti nelle opere d’arte.

- Individuare le tipologie dei beni artistici, culturali e ambientali presenti nel proprio territorio, sapendo leggere i significati e i valori estetici e sociali.

- Comprendere e apprezzare un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi del contesto storico e culturale.

- Elaborare ipotesi e strategie d’intervento per la tutela e la conservazione del patrimonio artistico-culturale.

- Individuare elementi del patrimonio che necessitano di tutela e restauro in relazione al loro valore.

- Riconoscere l’importanza del museo e del suo allestimento.

- Storia dell’arte: dal Settecento all’arte contemporanea.

- I beni artistico-culturali presenti nel territorio.

- Campi di applicazione del restauro.

- Allestimento di una mostra museale

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TRAGUARDI DI COMPETENZE DISCIPLINARI

ASSE STORICO-SOCIALE STORIA

USO DELLE FONTI Competenza in uscita : conoscere, comprendere ed utilizzare le diverse fonti e gli strumenti della ricerca e dello studio storico per ricostruire il passato e riflettere sul presente.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Ricostruire la propria storia personale.

- Ricavare informazioni da fonti di vario tipo.

- Foto, oggetti, persone significative, racconti orali…

SCUOLA PRIMARIA Rappresentare e classificare i vari documenti o fonti ricavandone le informazioni necessarie per la ricostruzione del passato.

- Distinguere e selezionare i vari tipi di fonte.

- Ricavare informazioni da fonti diverse.

- Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti nel territorio.

- Fonti orali, materiali e scritte.

- Eventi, edifici e figure significative presenti nel proprio territorio che caratterizzano la storia locale.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Conoscere, comprendere ed utilizzare le diverse fonti e gli strumenti della ricerca e dello studio storico per ricostruire il passato e riflettere sul presente.

- Usare fonti di diverso tipo per produrre conoscenze su temi definiti.

- Utilizzare i testi letterari, epici, biografici e le informazioni desunte dai mass-media per la ricostruzione storiografica.

- Utilizzare aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica per interpretare passato e presente.

- Fonti iconografiche, orali, narrative, digitali…

- Funzioni di archivi, musei e biblioteche uso di mappe, schemi, tabelle, grafici…

ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI Competenza in uscita : rielaborare con un personale metodo di studio eventi storici collocandoli correttamente in un quadro spazio-temporale.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Orientarsi e collocare sulla linea del tempo fatti ed eventi della sua esperienza.

- Ordinare in successione fatti ed eventi.

- La durata delle azioni. - Successione e

contemporaneità. - Indicatori temporali:

prima,adesso, dopo, ieri, oggi, domani…

SCUOLA PRIMARIA Orientarsi e collocare sulla linea del tempo eventi personali e relativi alla storia della terra e dell’uomo, utilizzando i

- Ordinare e collocare cronologicamente fatti ed eventi storici relativi ad un’epoca e/o ad una civiltà.

- Individuare fatti ed eventi

- Termini specifici della materia e concetti base per la periodizzazione: anno, secolo, millennio, epoca storica, linea del tempo.

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diversi sistemi cronologici

storici utilizzando la periodizzazione convenzionale.

- Carte geografiche storiche

- Fatti ed eventi storici di varie civiltà.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Rielaborare con un personale metodo di studio eventi storici collocandoli correttamente in un quadro spazio-temporale.

- Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti base per la periodizzazione. Organizzare le informazioni con strumenti adeguati.

- Collocare in un corretto quadro spazio-temporale gli eventi e i fatti fondamentali delle epoche studiate.

- Termini specifici della materia e concetti base per la periodizzazione: anno, secolo, millennio, epoca storica, linea del tempo.

- Mappe, schemi, tabelle, risorse digitali, grafici.

- Fatti ed eventi storici in riferimento al contesto fisico, politico, sociale, economico, culturale e religioso.

STRUMENTI CONCETTUALI Competenza in uscita : confrontare le varie epoche e civiltà storiche, cogliendo analogie, differenze e nessi di causa-effetto, al fine di orientarsi nella complessità del presente.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Operare una prima riflessione sui mutamenti prodotti dal passare del tempo.

- Osservare e confrontare oggetti e persone di oggi con quelli del passato.

- Crescita, invecchiamento, mutamenti fisici nelle persone e negli animali e di stato nelle cose.

SCUOLA PRIMARIA Effettua confronti tra i diversi quadri storico-sociali comprendendo e ricostruendo eventi e trasformazioni storiche.

- Individuare cause e conseguenze di fatti ed eventi storici.

- Individuare i bisogni e le soluzioni date dall’uomo nelle diverse epoche storiche.

- Concetti fondamentali di causa- effetto.

- Fatti ed eventi storici di varie civiltà.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Confrontare le varie epoche e civiltà storiche, cogliendo analogie, differenze e nessi di causa-effetto, al fine di orientarsi nella complessità del presente.

- Cogliere con consapevolezza rapporti di causa ed effetto, differenze ed analogie tra gli eventi del passato e del presente.

- Distinguere tra storia locale, regionale, nazionale, europea, mondiale e cogliere le connessioni e le differenze tra esse.

- Identificare la relazione esistente tra concetto di

- Concetti fondamentali di: causa- effetto, differenze ed analogie, interdipendenza, astrazione e riflessione critica.

- Il valore del ricordo: “Giorno della Memoria”, “le Foibe”…

- Fatti e problemi della realtà contemporanea.

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memoria individuale e memoria collettiva.

- Utilizzare le relazioni stabilite per comprendere opinioni, culture diverse, problematiche della realtà contemporanea che traggono la loro origine dai fatti del passato.

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE Competenza in uscita : Produrre testi in formato cartaceo e digitale ed argomentare le proprie riflessioni utilizzando il linguaggio specifico della disciplina.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Parlare del proprio vissuto.

- Raccontare di sé attraverso disegni, giochi motori, drammatizzazione…

- Le parole del tempo.

SCUOLA PRIMARIA Sviluppare gradualmente le capacità di studio acquisendo conoscenze dalle varie fonti (computer, tv, testi, ecc.) esponendo con terminologia specifica i diversi argomenti.

- Utilizzare termini nuovi arricchendo il lessico specifico della disciplina.

- Rielaborare ed esporre, anche attraverso l’uso di strumenti multimediali, quanto appreso.

- Lessico specifico. - Fonti ed eventi storici.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Produrre testi in formato cartaceo e digitale ed argomentare le proprie riflessioni utilizzando il linguaggio specifico della disciplina.

- Avvalersi di un lessico preciso, ampio e curato.

- Utilizzare conoscenze selezionate per produrre testi e per argomentare.

- Lessico specifico. - Testi storici riferiti a fonti

diverse.

GEOGRAFIA ORIENTAMENTO Competenze in uscita : osservare gli spazi geografici utilizzando le conoscenze acquisite e gli strumenti per orientarsi, per comprendere la realtà circostante e comunicare le informazioni acquisite.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Orientarsi nello spazio

- Riconoscere la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio

- Indicatori topologici (dentro – fuori- sopra-sotto vicino lontano-destra

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circostante utilizzando i punti di riferimento topologici

vissuto rispetto ad uno o più punti di riferimento.

- Sapersi muovere nello spazio circostante.

sinistra). - I luoghi della sezione , i

luoghi della scuola.

SCUOLA PRIMARIA Orientarsi nello spazio circostante, utilizzando i punti di riferimento topologici e la strumentazione adeguata.

- Orientarsi nello spazio fisico e geografico.

- Indicatori topologici. - Punti cardinali,bussola - Carte mentali. - Strumenti specifici: piante,

carte geografiche, tematiche, stradali… documenti cartografici.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Osservare gli spazi geografici utilizzando le conoscenze acquisite e gli strumenti per orientarsi, per comprendere la realtà circostante e comunicare le informazioni acquisite.

- Utilizzare i punti cardinali, gli strumenti e i concetti geografici per orientarsi, osservare e descrivere un territorio, considerando gli aspetti fisici economici anche degli ambienti extraeuropei.

- Concetti geografici: orientamento, reticolato, coordinate geografiche, climi e paesaggi, densità, settori economici.

LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ Competenza in uscita Comprende ed utilizza il linguaggio specifico della geografia, avvalendosi degli strumenti propri della disciplina per leggere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Riconoscere e denominare vari ambienti.

- Rappresentare i vari ambienti con tecniche e materiali diversi.

- Associare in modo corretto elementi e nomi di ambienti conosciuti .

- I luoghi della sezione , i luoghi della scuola, i luoghi della casa.

- Paesaggi tipici:città, campagna, mare…

-

SCUOLA PRIMARIA Sviluppare gradualmente la capacità di studio ricavando informazioni da una pluralità di fonti ed esponendo i vari argomenti utilizzando il linguaggio della geograficità.

- Leggere e rappresentare carte geografiche.

- Localizzare le regioni italiane e indicare la posizione dell’Italia nell’Europa e nel mondo.

- Esporre con terminologia appropriata.

- Mappe concettuali, schemi, diagrammi, grafici, tabelle e strumenti informatici.

- Terminologia della geografia

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della geografia, avvalendosi

- Utilizzare strumenti tradizionali e innovativi .

- Esporre le conoscenze geografiche con un lessico specifico ed accurato.

- Operare confronti e

- Le forme principali di rappresentazione grafica e cartografica tradizionale ( carte, grafici…) e moderna (cartografia

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degli strumenti propri della disciplina per leggere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.

valutazioni su fatti e fenomeni geografici.

computerizzata, internet televisione …).

- Terminologia e linguaggio della geografia.

PAESAGGIO Competenza in uscita : Cogliere gli aspetti dell’ambiente e dei vari territori (italiani, europei, mondiali) , operando confronti e tutelando i paesaggi come patrimonio naturale e culturale.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Identificare gli elementi fondamentali dei diversi tipi di ambiente legati al proprio vissuto

- Esplorare ambienti diversi. - Distinguere i comportamenti

corretti e quelli scorretti nei confronti dell’ambiente.

- Paesaggi tipici:città, campagna, mare…

- Le regole dei vari luoghi.

SCUOLA PRIMARIA Individuare i caratteri che connotano i principali paesaggi italiani e coglie gli elementi di particolare valore ambientale e culturale.

- Individuare gli elementi fisici e antropici presenti sul territorio italiano .

- Cogliere i rapporti di connessione e/o di interdipendenza .

- Riflettere sui comportamenti atti a garantire il rispetto dell’ambiente.

- Oggetti geografici fisici: fiumi, laghi, monti…

- Elementi antropici: strade, città, porti…

- Influenza degli elementi fisici sulle attività umane.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Cogliere gli aspetti dell’ambiente e dei vari territori (italiani, europei, mondiali.) , operando confronti e tutelando i paesaggi come patrimonio naturale e culturale.

- Conoscere le caratteristiche dei diversi paesaggi.

- Adottare comportamenti responsabili per la tutela e rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali.

- Individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-ambiente.

- Cogliere l’evoluzione storica di alcuni paesaggi.

- Paesaggi: marini, montani, pianeggianti…

- Sistemi e azioni di tutela e valorizzazione dell’ambiente.

- Concetti fondamentali per l’analisi territoriale: sistema territoriale, sistema antropofisico, povertà e ricchezza.

REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE Competenza in uscita : Osservare i diversi sistemi territoriali, valutando come l’ intervento dell’uomo ne condizioni l’ assetto organizzativo.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Conoscere lo spazio in cui vive

- Osservare, indagare il territorio circostante.

- Identificare i segni caratterizzanti la cultura di appartenenza.

-

- I luoghi di maggiore interesse del proprio territorio: chiesa, municipio, strade…..

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SCUOLA PRIMARIA Utilizzare le conoscenze sulle regioni italiane per confrontarne gli aspetti caratterizzanti

- Conoscere la suddivisione del territorio italiano.

- Individuare le caratteristiche fisiche ed antropiche delle regioni italiane.

- Individuare aspetti principali dell’interazione uomo-territorio.

- Comprendere il significato di essere cittadini europei.

- L’Italia in Europa e nel mondo.

- Le regioni italiane.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Osservare i diversi sistemi territoriali, valutando come l’ intervento dell’uomo ne condizioni l’ assetto organizzativo.

- Individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-territorio.

- Cogliere l’evoluzione storica dei diversi territori. Identificare il ruolo delle istituzioni nazionali, europee e degli organismi di cooperazione internazionale.

- Regione geografica: fisica, climatica, storica, economica.

- Concetti fondamentali per l’analisi territoriale: sistema territoriale, sistema antropofisico, ecologia, indicatori di povertà e ricchezza…

- Organi e funzioni di Regioni, Province, Comuni.

- Tappe di sviluppo dell’U.E. - Le organizzazioni

internazionali.

RELIGIONE

DIO E L’UOMO

Competenza in uscita: Aprirsi alla ricerca della verità, interrogarsi sul trascendente, ponendosi domande di senso e interagendo con persone di altre confessioni religiose.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Scoprire che Dio è Creatore e Padre di tutti.

- Scoprire che il mondo è dono dell’amore di Dio

- Apprezzare, rispettare e custodire i doni della natura.

- I racconti biblici.

SCUOLA PRIMARIA Riconoscere che le religioni testimoniano la dimensione della trascendenza e l’incontro con l’unico Dio, invocato con nomi diversi

- Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.

- Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita.

- Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso.

- Le posizioni che le persone adottano in ordine alla realtà religiosa.

- I valori del messaggio cristiano.

- Il dialogo con altre tradizioni religiose presenti nella società multietnica e multireligiosa.

- I valori religiosi nella vita dei singoli e della società.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Aprirsi alla ricerca della verità, ponendosi domande di senso e interagendo con persone di altre confessioni religiose.

- Cogliere le tracce di una ricerca religiosa nella vita di ogni uomo.

- Confrontare comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana

- Comprendere il valore dell’accoglienza,del dialogo e del confronto

- Fede, vocazione e progetto di vita.

- Cristianesimo e pluralismo religioso

LA BIBBIA E ALTRE FONTI Competenza in uscita: Conoscere le tappe essenziali della storia della salvezza ed individuare i testi biblici che hanno ispirato le produzioni artistiche.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Scoprire Gesù amico di tutti “per essere amico di tutti”

- Conoscere la persona di Gesù, le sue scelte di vita, le persone che ha incontrato e il suo messaggio d’amore raccontato nel Vangelo

- La persona e l’insegnamento d’amore di Gesù nel Vangelo

SCUOLA PRIMARIA Saper riconoscere nella Bibbia il libro sacro per Ebrei e Cristiani e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni.

- Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.

- Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli.

- Confrontare la Bibbia con testi sacri delle altre religioni.

- Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e Maria, la madre di Gesù.

- Il Vangelo: annuncio di un Padre buono che vuole che ogni uomo cresca e si realizzi stabilendo rapporti di amore fraterno.

- La Bibbia: confronto con testi sacri delle altre religioni.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Conoscere le tappe essenziali della storia della salvezza ed individuare i testi biblici che hanno ispirato le produzioni artistiche

- Riconoscere le dimensioni fondamentali dell’esperienza di fede di alcuni personaggi biblici.

- Confrontare comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta Cristiana.

- Gesù, via, verità e vita per l’umanità

- I grandi personaggi biblici.

- I simboli religiosi

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO Competenza in uscita: Riconoscere i linguaggi espressivi della fede ed apprezzarne il valore dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Imparare alcuni termini del

- Riconoscere i segni e i simboli del Natale e della

- I linguaggi tipici della vita dei

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linguaggio cristiano ascoltando semplici racconti biblici

- Pasqua, della Chiesa anche nell'arte sacra

Cristiani (feste, canti, arte, edifici) e impara termini del linguaggio cristiano.

SCUOLA PRIMARIA Essere in grado di identificare la Chiesa come comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento

- Riconoscere e distinguere feste religiose da

- altre feste. - Individuare gli elementi

essenziali costitutivi - della festa del Natale e

della Pasqua. - Esprimere significato e

funzioni essenziali di - segni e luoghi religiosi

nell’ambiente.

- Feste religiose e non

- celebrazioni e tradizioni popolari;

- -in particolare le feste cristiane

- del Natale e della Pasqua.

- Segni e luoghi religiosi sul territorio.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Riconoscere i linguaggi espressivi della fede ed apprezzarne il valore dal punto di vista artistico,culturale e spirituale.

- Comprendere i significati dei simboli religiosi

- Comprendere i significati dei segni religiosi

- Confrontare alcune opere dell’arte cristiana con quelle di altre religioni

- I riti - Le liturgie - I sacramenti - Le preghiere - Alcune opere d’arte

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ASSE MATEMATICO TRAGUARDI DI COMPETENZE DISCIPLINARI

MATEMATICA

NUMERI Competenze in uscita: Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, scritto e mentale, anche con riferimenti a contesti reali. Usare il ragionamento aritmetico e la modellizzazione numerica per risolvere problemi tratti dal mondo reale o interni alla matematica.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Valutare, confrontare e riconoscere piccole quantità utilizzando simboli semplici per registrarle a partire da situazioni concrete.

- Riconoscere, osservare, sperimentare, confrontare piccole quantità.

- Esperienze su numeri di oggetti che vengono confrontati (uso dei simboli “maggiore”, “minore” “tanti-quanti”) e conteggiati in piccole quantità.

SCUOLA PRIMARIA Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico rappresentandole anche sotto forma grafica Usare il ragionamento aritmetico e la modellizzazione numerica per risolvere problemi tratti dal mondo reale o interni alla matematica.

- Comprendere il significato dei numeri, i modi per rappresentarli e il significato della notazione posizionale.

- Interpretare i numeri negativi in contesti concreti.

- Eseguire le quattro operazioni anche con i numeri decimali e conoscerne le proprietà.

- Operare con le frazioni. - Dare stime approssimate

per il risultato di un’operazione.

- Utilizzare numeri decimali, le frazioni e le percentuali per descrivere e rappresentare situazioni quotidiane.

- Risolvere semplici espressioni aritmetiche.

- I numeri naturali oltre il milione.

- Le quattro operazioni con i numeri interi e decimali.

- Proprietà dei numeri. Il numero zero e il numero uno.

- Numeri decimali, frazioni, percentuali. - Scrittura posizionale dei

numeri naturali e decimali. - Proprietà delle operazioni. - Composizione di

operazioni e significato delle parentesi.

- Sistemi di notazione dei numeri in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, scritto e mentale, anche con riferimenti a

- Comprendere il significato logico-operativo di numeri appartenenti a diversi insiemi numerici.

- Comprendere il significato logico-operativo di rapporti, proporzioni e percentuali.

- Conoscere ed applicare le regole, le proprietà e i

- Insiemi numerici N, Q, Z, R: ordinamento, rappresentazioni, operazioni e loro proprietà.

- Potenze e radici . - Numeri irrazionali. - Notazione esponenziale . - Divisibilità

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contesti reali Usare il ragionamento aritmetico e la modellizzazione numerica per risolvere problemi tratti dal mondo reale o interni alla matematica.

procedimenti con numeri relativi, calcolo letterale ed equazioni lineari.

- Dare stime approssimate per il risultato di un’operazione.

- Comprendere il significato di potenza e della sua operazione inversa.

- Utilizzare la notazione esponenziale per indicare l’ordine di grandezza di un numero .

- Individuare multipli e divisori di un numero naturale e calcolare MCD e mcm.

- Frazioni e numeri decimali .

- Rapporti, proporzioni, percentuali.

- Proporzionalità diretta ed inversa.

- Espressioni aritmetiche e algebriche .

- Elementi fondamentali di calcolo letterale.

- Identità ed equazioni .

SPAZIO E FIGURE Competenze in uscita Rappresentare, confrontare e analizzare figure geometriche individuandone varianti, invarianti, relazioni in situazioni reali. Riconoscere e risolvere problemi valutando le informazioni, collegandole tra loro utilizzando anche le proprie conoscenze per lo sviluppo del senso critico.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Collocare correttamente oggetti e persone nello spazio. Descrivere forme di oggetti tridimensionali.

- Riconoscere alcune proprietà degli oggetti (forme euclidee)

- Operare con i concetti dimensionali topologici e spaziali..

- Le principali forme geometriche.

- Concetti topologici.

SCUOLA PRIMARIA Esplorare, descrivere e rappresentare figure in base a caratteristiche geometriche individuando relazioni e strutture che si trovano nella realtà Valutare le informazioni per progettare modelli concreti di vario tipo.

- Descrivere e classificare figure geometriche piane identificando elementi significativi(lati, angoli, diagonali…) e simmetrie.

- Riprodurre una figura in base a una descrizione utilizzando modelli e opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro…)

- Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti.

- Identificare la posizione delle rette nello spazio.

- Riconoscere le trasformazioni geometriche per operare su figure.

- Riprodurre in scala una figura

- Le principali figure del piano e dello spazio.

- Rappresentazione piana di figure solide.

- Gli angoli e la loro ampiezza.

- Uguaglianza ed equivalenza tra figure.

- Scomposizione e ricomposizione di poligoni.

- I principali enti geometrici.

- Simmetria, traslazione,rotazion

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assegnata - Determinare il perimetro di

una figura - Determinare l’area di semplici

poligoni per scomposizione o utilizzando semplici formule.

- Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali.

e. - Rette incidenti,

parallele, perpendicolari .

- Perimetro e area di poligoni.

- Sistema di riferimento cartesiano.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Rappresentare, confrontare e analizzare figure geometriche individuandone varianti, invarianti, relazioni in situazioni reali. Riconoscere e risolvere problemi valutando le informazioni, collegandole tra loro utilizzando anche le proprie conoscenze per lo sviluppo del senso critico.

- Esplorare, descrivere e rappresentare il piano e lo spazio.

- Conoscere e utilizzare le proprietà delle figure piane e solide .

- Usare le coordinate cartesiane in situazioni problematiche .

- Calcolare perimetri, aree e volumi delle principali figure piane e solide.

- Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure, ricorrendo a modelli materiali e a opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro…).

- Riconoscere e usare le trasformazioni geometriche: isometrie e similitudini .

- Rette e piani nello spazio.

- Coordinate cartesiane

- Teoremi di Pitagora ed Euclide.

- Isometrie . - Poligoni inscritti e

circoscritti, poligoni regolari, calcolo di perimetri ed aree .

- Numeri irrazionali e loro storia .

- Proprietà delle figure solide .

- Rappresentazione piana di figure solide.

- Misura e calcolo di superfici e volumi di figure solide.

RELAZIONI E FUNZIONI - DATI E PREVISIONI Competenze in uscita: Collegare le rappresentazioni formali matematiche a situazioni del mondo reale interpretandone e argomentandone i dati Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate e spiegando il processo risolutivo Rilevare dati significativi, analizzare, interpretare, sviluppare ragionamenti sugli stessi utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo Usare correttamente connettivi quantificatori e espressioni relative alla probabilità.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Affrontare e risolvere problemi raccogliendo informazioni formulando e verificando ipotesi.

- Porre domande, discutere, formulare ipotesi verificare soluzioni.

- Individuare due o più proprietà negli oggetti .

- operare con il concetto di appartenenza/non appartenenza.

- Interiorizzazione di semplici schemi.

- Proprietà degli oggetti

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Raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi identificandone alcune proprietà. Eseguire semplici misurazioni

SCUOLA PRIMARIA Rappresentare e analizzare i vari aspetti della realtà operando collegamenti e relazioni Analizzare situazioni concrete e tradurle in termini matematici facendo uso di tabelle, grafici, dati statistici e valutandone l’utilità. Riconoscere nella quotidianità problemi concreti e significativi, analizzando le situazioni e traducendole in termini matematici

- Individuare,descrivere e costruire relazioni significative,analogie, differenze, regolarità.

- Verificare una congettura o un’ipotesi fatta.

- Raccogliere, selezionare e rappresentare dati in grafici e tabelle.

- Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica.

- Analizzare e discriminare le informazioni di un problema e organizzando un percorso di soluzione.

- Individuare in situazioni concrete l’evento più o meno probabile.

- Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri e figure.

- Utilizzare unità di misura convenzionali per effettuare misure e stime.

- In contesti significativi, attuare semplici conversioni tra un’unità di misura e un’altra.

- Relazioni significative (essere uguale a, essere multiplo di, essere maggiore di…)

- Relazioni e loro rappresentazioni (tabelle,

- frecce, piano cartesiano..)

- Dati qualitativi e quantitativi.

- Analisi e confronto di raccolte di dati.

- Grafici e tabelle - Indici per la raccolta di

dati:moda, mediana, media aritmetica.

- Eventi certi, probabili, impossibili.

- Elementi di un problema.

- Diagrammi; grafici; figure; tabelle.

- Il sistema metrico decimale.

- Sistemi di misura. - Convenzioni,

termini,definizioni, enunciati.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RELAZIONI E FUNZIONI Collegare le rappresentazioni formali matematiche a situazioni del mondo reale interpretandone e argomentandone i

- Individuare, descrivere e costruire relazioni tra elementi e rappresentarle.

- Classificare e ordinare in base a determinate proprietà.

- Utilizzare lettere e formule per generalizzare o per astrarre.

- Costruire, leggere, interpretare e trasformare formule.

- Riconoscere, utilizzare semplici funzioni e rappresentarle.

- Usare coordinate cartesiane e diagrammi per rappresentare

- Relazioni significative(essere uguale a, essere multiplo di, essere maggiore di,essere parallelo o perpendicolare a, ...).

- Grandezze direttamente e inversamente proporzionali.

- Funzioni: tabulazioni e grafici.

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dati Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate e spiegando il processo risolutivo DATI E PREVISIONI Rilevare dati significativi, analizzare, interpretare, sviluppare ragionamenti sugli stessi utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo Usare correttamente connettivi, quantificatori e espressioni relative alla probabilità

relazioni e funzioni. - Rappresentare in modi diversi

(verbali, iconici, simbolici) la situazione problematica.

- Individuare le risorse necessarie per raggiungere l'obiettivo, selezionando i dati forniti dal testo .

- Collegare le risorse all'obiettivo da raggiungere, scegliendo le operazioni da compiere e concatenandole in un ragionamento logico.

- Valutare l’attendibilità dei risultati ottenuti.

- Verbalizzare e giustificare il procedimento di risoluzione utilizzando correttamente.

- Organizzare una ricerca e interpretare dai dati indici statistici (moda, media, mediana).

- Rappresentare dati, anche utilizzando strumenti informatici.

- Effettuare valutazioni di probabilità di eventi.

- Sviluppare e valutare inferenze, previsioni ed argomentazioni basate su dati.

- Riconoscere ed applicare relazioni di proporzionalità diretta e inversa.

- Utilizzare la terminologia specifica.

- Equazioni numeriche di primo grado.

- Elementi di un problema.

- Campione estratto da una popolazione: esempi di campioni rappresentativi e non

- Probabilità di un evento; valutazione della probabilità di semplici eventi.

- Media aritmetica, moda e mediana.

- Calcolo di frequenze relative e percentuali.

- Grandezze e loro misura. Tabelle e grafici .

- Elementi di statistica e probabilità.

- Funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici.

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ASSE SCIENTIFICO – TECNOLOGICO TRAGUARDI DI COMPETENZE DISCIPLINARI

SCIENZE Competenza in uscita : Osservare, comprendere e descrivere fatti e fenomeni in situazioni reali o riprodotte in laboratorio, utilizzando la terminologia specifica e sviluppando schematizzazioni, modelli e semplici formalizzazioni.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’ INFANZIA Osservare con l’impiego di tutti i sensi la realtà circostante. Descrivere le osservazioni e le esperienze utilizzando un linguaggio appropriato.

- Esplorare la realtà circostante. - Manipolare oggetti e materiali

per coglierne proprietà e qualità. - Rappresentare fatti e fenomeni

con forme espressive grafico-pittoriche.

- Raccontare le esperienze vissute in modo chiaro .

- I cinque sensi. - Il dì e la notte. - Il tempo

meteorologico. - L’acqua.

SCUOLA PRIMARIA Osservare e sperimentare oggetti, materiali e relative trasformazioni. Osservare ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed alla vita quotidiana Descrivere le osservazioni e le esperienze utilizzando un linguaggio appropriato Sviluppare autonomamente semplici schematizzazioni e mappe.

- Osservare fatti e fenomeni della realtà circostante. Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico.

- Individuare proprietà di alcuni materiali.

- Raccogliere dati dalle osservazioni effettuate.

- Utilizzare strumenti di misurazione in contesti diversi.

- Rappresentare esperienze e fenomeni in molteplici modi: disegni, descrizioni orali e scritte, tabelle, diagrammi…

- Rielaborare, riordinare e schematizzare le conoscenze acquisite.

- Ricavare informazioni e spiegazioni da varie fonti (semplici testi scientifici, internet…) .

- Il metodo

scientifico. - La materia e i

suoi stati. - Principali

concetti fisici: forza, pressione, temperatura…

- Unità di misura convenzionali.

- Acqua, aria, suolo.

- L’Universo e le sue leggi.

- Termini specifici della materia.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Fisica e chimica- astronomia e Scienze della Terra Osservare, comprendere e descrivere fatti e fenomeni in situazioni reali o riprodotte in laboratorio, utilizzando la terminologia specifica e sviluppando schematizzazioni, modelli e semplici formalizzazioni

- Osservare, analizzare ed interpretare i fenomeni nella realtà .

- Operare in laboratorio: raccogliere dati, confrontarli tra loro e trarre conclusioni.

- Avere padronanza di tecniche sperimentali e saperle applicare in contesti diversi.

- Utilizzare il linguaggio specifico per la descrizione dei fenomeni.

- Leggere ed interpretare testi,

- Il metodo scientifico.

- I termini specifici della materia.

- Concetti fisici fondamentali

- ( pressione, volume, velocità…).

- L’energia - Primi elementi

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Competenza in uscita : Riconoscere e analizzare i meccanismi di funzionamento della natura e degli esseri viventi, assumendo comportamenti responsabili e consapevoli, selezionando criticamente informazioni provenienti dalla realtà esterna.

informazioni… anche mediante l’utilizzo di mezzi informatici.

- Ricavare dati e informazioni significative e porli in uno schema logico.

- Costruire mappe concettuali anche con l’uso dei mezzi informatici.

- Applicare modelli matematici anche in situazioni reali.

di chimica. - Il Sistema

solare nell’ Universo.

- La Terra e la sua struttura:

minerali e rocce.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Osservare con attenzione il proprio corpo, gli organismi viventi ed i loro ambienti, accorgendosi dei loro cambiamenti Intraprendere atteggiamenti di cura del proprio corpo e dell’ambiente scolastico, sociale e naturale

- Esplorare con curiosità il proprio corpo e le caratteristiche dei viventi nei loro ambienti iniziando a coglierne somiglianze, differenze e trasformazioni.

- Riconoscere se un atteggiamento è positivo o dannoso in relazione a se stessi, agli altri, all’ambiente di vita.

- I cinque sensi. - Esseri viventi e non

viventi. - L’ecosistema del

prato.

SCUOLA PRIMARIA L’uomo i viventi e l’ambiente Essere consapevole della struttura del proprio corpo e delle principali caratteristiche e dei modi di vivere di organismi vegetali ed animali Assumere autonomamente atteggiamenti di cura del proprio corpo e dell’ambiente scolastico, sociale e naturale utilizzando il patrimonio di conoscenze scientifiche acquisito.

- Descrivere ed interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente.

- Riconoscere che le diverse forme di vita sono in relazione fra loro.

- Descrivere le più comuni problematiche evidenziandone gli aspetti fondamentali

- Intraprendere, anche insieme a compagni di classe, azioni positive in relazione a se stessi, agli altri, all’ambiente di vita.

- Gli ecosistemi (ambienti naturali vicini).

- Animali e vegetali. - Primi modelli intuitivi

di struttura cellulare. - Il corpo umano :

struttura, funzionamento e salute.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Biologia Riconoscere e analizzare i meccanismi di funzionamento della

- Analizzare, confrontare e ricomporre la complessità dei fenomeni.

- Comprendere e mettere in relazione informazioni provenienti da discipline diverse.

- La cellula: caratteristiche e funzioni. - Prime elementari

nozioni di genetica. - Il corpo umano :

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TECNOLOGIA

VEDERE,OSSERVARE E SPERIMENTARE Competenza in uscita: Utilizzare precise istruzioni tecniche, anche in collaborazione con altri.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Riconoscere nell’ambiente che lo circonda elementi costruiti dall’uomo

- Descrivere verbalmente e rappresentare graficamente semplici oggetti.

- Differenza tra elementi artificiali e naturali.

SCUOLA PRIMARIA Riconoscere alcuni fenomeni ed elementi artificiali. Ricavare informazioni da volantini, etichette. Conoscere le caratteristiche e i limiti della tecnologia attuale.

- Individuare il rapporto di interdipendenza tra: uomo, tecnica e ambiente

- Rappresentare graficamente dati sulla produzione e sul consumo dei materiali

- Conoscere ed utilizzare le principali funzioni di semplici applicazioni informatiche

- Le procedure del disegno tecnico con l’uso di

strumenti tradizionali; - le procedure del disegno

tecnico per la produzione di schizzi;

- grafici statistici sul consumo e sull’utilizzo dei materiali;

- PC e componenti hardware e software

natura e degli esseri viventi, assumendo comportamenti responsabili e consapevoli, selezionando criticamente informazioni provenienti dalla realtà esterna.

- Osservare ed interpretare le trasformazioni ambientali, in particolare quelle legate all’azione modificatrice dell’uomo.

- Analizzare i rischi e le eventuali scelte sostenibili.

- Gestire correttamente il proprio corpo, interpretando lo stato di salute

- Essere consapevoli dell’esistenza di fonti energetiche alternative .ed effettuare scelte per il risparmio energetico.

struttura, funzionamento, sviluppo e salute.

- L’ecosistema. - L’ambiente e la sua

difesa.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Utilizzare precise istruzioni tecniche, anche in collaborazione con altri.

- Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative.

- Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi.

- Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, chimiche, meccaniche e tecnologiche di vari materiali.

- Gli elementi del disegno tecnico e sistemi di rappresentazione.

- Le proprietà e le caratteristiche dei vari materiali.

PREVEDERE, IMMAGINARE E PROGETTARE Competenza in uscita: Prevedere le conseguenze sull'ambiente delle attività dell'uomo, ipotizzare e progettare interventi riparatori.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Osservare e confrontare situazioni e ambienti diversi.

- Attuare comportamenti adeguati alla salvaguardia dell’ambiente.

- Ciclo della raccolta differenziata.

SCUOLA PRIMARIA Individuare l’efficienza ed efficacia degli artefatti in relazione all’impatto ambientale ed ipotizzare possibili soluzioni. Rappresentare una ipotesi progettuale.

- Riflettere sull’inquinamento ambientale dovuto alla

- trasformazione delle materie prime - Valutare il problema dei rifiuti, della

raccolta - differenziata, del recupero e del

riciclaggio. - Effettuare stime - Pianificare percorsi e/o

fabbricazioni di semplici oggetti.

- Le cause dell’inquinamento ambientale;

- la trasformazione e riutilizzo dei materiali;

- il procedimento per una semplice progettazione di un oggetto in rapporto alla forma e alla funzione;

- uso di Internet.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Prevedere le conseguenze sull'ambiente delle attività dell'uomo, ipotizzare e progettare interventi riparatori.

- Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche.

- Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità.

- Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano.

- I problemi economici,sociali, ambientali legati alla tecnologia nel lavoro dell’uomo.

-

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INTERVENIRE, TRASFORMARE E PRODURRE

Competenza in uscita: Utilizzare risorse materiali informative e organizzative, per trasformare e produrre manufatti, conosce proprietà e caratteristiche delle materie prime utilizzate.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA Seguire semplici istruzioni per realizzare prodotti.

- Montare e smontare oggetti. - Costruire semplici oggetti

tridimensionali.

- Materiali diversi e loro caratteristiche.

SCUOLA PRIMARIA Sa produrre, decorare, riparare semplici oggetti di uso quotidiano.

- Realizzare manufatti descrivendo e documentando la procedura

- Uso dei materiali più comuni (carta, plastica,legno)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

- Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti.

- Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia.

- Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni.

- I bisogni dell’uomo legati ai beni e ai servizi, al mondo in cui vive e come si relazione all’ambiente.

- Tecniche di conservazione degli alimenti

- Principali tecniche di trasformazione degli alimenti

- I sistemi di imballaggio e di etichettatura degli alimenti.

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P    A    I 

   

Anno Scolastico 2018 / 2019 

Allegato 03

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PAI   2018/2019 

Obiettivi di miglioramento dell’inclusività  

Organizzazione e gestione del personale Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel 

cambiamento inclusivo  

chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc. 

Le categorie di risorse da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni con bisogno 

educativo sono: 

Dirigente  scolastico: promuove iniziative finalizzate  all’inclusione .Esplicita  criteri  e  

procedure  di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; 

GLI: si occupa delle rilevazioni  BES  presenti  nella  scuola e del monitoraggio  e  

valutazione  del  livello  di inclusività  della  scuola;  coordina la  stesura  e  l’applicazione di  

piani  di  lavoro  (PEI  e  PDP); supporta  il consiglio di classe/team docenti nell’assunzione 

di strategie e tecniche pedagogiche, metodologie e didattiche inclusive; collabora alla 

continuità nei percorsi didattici; 

Funzioni   strumentali:   collaborazione   attiva   alla   stesura   della   bozza   del   Piano   

Annuale dell’inclusione; elaborazione di una proposta di PAI (piano annuale per 

l’inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere a termine di ogni anno scolastico; 

Coordinamento Gruppo GLHO e gestione dei rapporti con le famiglie e con le ASP. 

Commissione di  supporto  alla  Funzione  strumentale: raccolta  e  documentazione  degli  

interventi didattico‐educativi;  formulazione  proposta  di  lavoro  per  GLI;  elaborazione  

linee  guida  PAI  dei BES; raccolta piani di lavoro (PEI e PDP) relativi ai BES; 

Consigli di classe/team docenti: individuazione casi in cui sia necessaria o opportuna 

l’adozione di una  personalizzazione  della  didattica  ed  eventualmente  di  misure  

compensative  e  dispensative; rilevazione  di  tutte  le  certificazioni.  Rilevazione  di  alunni  

BES di  natura  socio‐economica  e/o linguistico‐culturale; definizione di intervento 

didattico‐educativo, strategie  e metodologie. Stesura e applicazione piano di lavoro (PEI 

PDP); collaborazione scuola‐famiglia e territorio; 

Collegio docenti: su proposta del GLI delibera del PAI nel mese di Giugno 

Docenti di sostegno: fanno particolare attenzione a mettere in pratica una flessibilità 

didattica che deve essere alla base della programmazione. 

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO 

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti 

Interventi di sostegno/supporto interni alla scuola 

Si prevedono: 

‐ corsi di formazione e aggiornamento per docenti curriculari e di sostegno in materia di BES; 

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‐ percorsi di autoformazione; 

‐ Condivisione di progetti e prassi comuni tra i vari plessi dell’Istituto. 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno/supporto presenti all’interno della scuola 

Inter Alla base del piano esiste una flessibilità didattica  che vede inclusi tutti i docenti, in modo 

particolare i coordinatori di classe e  i docenti di sostegno. 

 L’organizzazione prevede: 

‐Programmazione delle attività secondo le esigenze: classi aperte, piccoli gruppi, progetti; 

‐Valutazione e monitoraggio degli interventi individualizzati tra tutti i docenti che operano in classi 

in cui risultano presenti alunni con BES; 

‐ Riunioni periodiche  tra le  Funzioni Strumentali; 

‐ Riunioni periodiche tra docenti di sostegno per ordine di scuola e/o plenarie d’istituto. 

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno/supporto presenti all'esterno della scuola, in rapporto 

ai diversi servizi esistenti 

Partecipazione famiglie e territorio 

Per quanto riguarda le risorse esterne, l’Istituto collabora attivamente  con i servizi esistenti sul 

territorio attraverso: 

‐ Incontri con i referenti ASP,  con i genitori, con gli educatori ; 

‐ Incontri per la continuità e l’orientamento; 

‐ Intesa con il  CTS di Cosenza, partecipando ai momenti di informazione, formazione e affidandosi 

alle professionalità presenti per consulenza e supporto. 

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che 

riguardano l’organizzazione delle attività educative 

La scuola fornisce informazioni e richiede la collaborazione alle famiglie e alla comunità per 

avviare: 

‐ Percorsi e scelte didattiche personalizzate condivise con le famiglie; 

‐Corresponsabilità educativa, in particolare nella gestione dei comportamenti e nella 

responsabilizzazione degli alunni rispetto agli impegni assunti; 

‐ Periodiche e/o costanti comunicazioni con le famiglie. 

 

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Didattica 

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi 

In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educati vi 

speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel PDP vengono individuati 

gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative 

formative integrate tra istituzioni  scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le 

modalità di verifiche e valutazioni. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso 

finalizzato a:  

Rispondere ai bisogni individuali 

Monitorare la crescita della persona 

Monitorare l’intero percorso  

Favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità‐identità 

Valutazione 

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive 

Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti terranno 

conto dei risultati  raggiunti in relazione al punto di partenza  e verificheranno quando gli obiettivi  

siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati, 

i Consigli di Classe/team dei  docenti,  concorderanno  le  modalità  di  raccordo  con  le  discipline  

in  termini  di  contenuti  e competenze, individuando modalità di verifica dei risultati raggiunti  

prevedendo anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. 

PROGETTI 

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di 

inclusione 

Inoltro di richieste di contributi economici a Enti esterni privati e pubblici. L’assegnazione di 

docenti da utilizzare per realizzazione di progetti di inclusione e personalizzazione degli 

apprendimenti.  L’assegnazione  di  educatori  all’assistenza  specialistica.  Corsi  di  formazione  

sulla  didattica  inclusiva.  Costruzioni di rapporti con CTS per consulenze  e relazioni di intesa e 

materiali. Attività in collaborazione con la locale sede AID (Associazione Italiana Dislessia) 

CONTINUITA' E ORIENTAMENTO 

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la 

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. 

 La scuola prevede una serie di incontri tra i docenti delle classi interessate e i precedenti 

insegnanti, per assicurare l’inserimento e la continuità didattica nel sistema scolastico degli alunni 

con bisogni educativi speciali. In fase di accoglienza pre‐iscrizione si svolgono anche incontri con i 

genitori dei ragazzi e con i Servizi. La scuola prevede attività di orientamento in uscita. I documenti 

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relativi ai BES (PEI, PDP) sono accolti e condivisi dalle scuole di provenienza, in modo da assicurare 

continuità e coerenza nell’azione educativa anche nel passaggio tra scuole diverse ed in modo da 

costituire una sinergia e coordinamento tra i vari livelli di scuola. Potenziare ulteriormente tutte le 

attività  già realizzate con  successo e finalizzate  ad un’adeguata azione di continuità tra i diversi 

ordini di scuola. La formulazione del PAI è  volta a  sostenere l’alunno, dotandolo di competenze  

che  lo  rendano  capace  di  fare  scelte  consapevoli,  permettendogli  di  sviluppare  un  proprio 

progetto di vita futura. 

Approvato dal gruppo di lavoro per l'inclusione in data 

Settembre 2018 

Deliberato dal collegio dei docenti 

Settembre 2018