piano della performance 2015- sez. descrittiva 2015definitivo · miglioramento continuo attraverso...
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Presentazione del Piano
Il Piano della Performance è lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance (art.
4 del D. Lgs. n.150/2009). È un documento programmatico triennale in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori ed i target. Secondo quanto previsto dall’articolo 10, comma 1, del D.Lgs. 150/09, il Piano è redatto con lo scopo di assicurare “la
qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance”. Si tratta di un documento programmatico triennale che contiene le informazioni necessarie affinché i cittadini e tutti i soggetti interessati possano verificare in modo semplice e chiaro la quantità e la qualità delle attività svolte e dei servizi garantiti o offerti.[…].
La legge n. 213 del 2012, all’art.3, comma 1, lettera g-bis) ha modificato l’art. 169, comma 3-bis, del D. Lgs. n.267/2000 prevedendo che al fine di semplificare i processi di pianificazione
gestionale dell'ente, il piano dettagliato degli obiettivi di cui all'articolo 108, comma 1, del D. Lgs. n.267/2000 e il piano della performance di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre
2009, n. 150, sono unificati organicamente nel piano esecutivo di gestione. Il D. Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche
amministrazioni" costituisce il vertice del processo di cambiamento avviato nella Pubblica Amministrazione e alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un’ottica di miglioramento continuo attraverso l’introduzione del ciclo generale di gestione della performance che, basandosi sui modelli aziendalistici della direzione per obiettivi, intende assicurare elevati standard qualitativi ed economici proprio attraverso le fasi della pianificazione, della gestione, della misurazione, della valutazione e della rendicontazione della performance organizzativa e individuale.
Un cambiamento forse epocale ma che offre alle amministrazioni pubbliche un quadro di azione che realizza il passaggio dalla logica dei mezzi (input) a quella dei risultati (output ed outcome).
Per facilitare questo passaggio, il decreto definisce le seguenti azioni: 1. le amministrazioni redigono un Piano di performance, nel quale vengono elencati gli
obiettivi strategici e quelli operativi, nonché le azioni specifiche di miglioramento. L’obbligo di fissare obiettivi misurabili e sfidanti su varie dimensioni di performance (efficienza, customer satisfaction, modernizzazione, qualità delle relazioni con i cittadini), costituisce una delle sfide della riforma, perché mette il cittadino al centro della programmazione (customer satisfaction) e della rendicontazione (trasparenza);
2. le amministrazioni annualmente presentano una relazione sui risultati conseguiti, evidenziando gli obiettivi raggiunti e motivando gli scostamenti, il tutto nel rispetto del principio di trasparenza che implica il coinvolgimento di cittadini e stakeholders nelle modalità e nelle forme definite dall’amministrazione.
I momenti salienti di questo ciclo sono dati dalla definizione e dall’assegnazione degli obiettivi in armonia con quanto definito dall’amministrazione nei propri documenti di pianificazione strategica ovvero le linee programmatiche di mandato, la relazione previsionale e programmatica, il Piano Esecutivo di Gestione e il Piano degli Obiettivi.
La misurazione e la valutazione della performance costituiscono due fasi distintive dell’intero ciclo in quanto sono finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi offerti, nonché alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l'erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri, trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento.
La misurazione e la valutazione delle performance deve avvenire con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, secondo quanto previsto dall’art.9 del decreto. Il rispetto delle disposizioni in materia di misurazione, valutazione e trasparenza della performance è condizione necessaria per l'erogazione di premi legati al merito ed alla performance.
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Secondo quanto stabilito dalla deliberazione n. 112/2010 “Struttura e modalità di redazione del
Piano della performance” della CiVIT, il Piano della performance costituisce lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance; un documento programmatico a valenza triennale in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori ed i target. Il Piano definisce dunque gli elementi fondamentali (obiettivi, indicatori e target) su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance.
Costituiscono principi cardine nella formulazione del Piano e nella rappresentazione della performance dell’ente:
a) la qualità ovvero nel Piano devono essere esplicitati il processo e la modalità con cui si è arrivati a formulare gli obiettivi dell’amministrazione, nonché l’articolazione complessiva degli stessi;
b) la comprensibilità ovvero il “legame” che sussiste tra i bisogni della collettività, la missione istituzionale, le priorità politiche, le strategie, gli obiettivi e gli indicatori dell’amministrazione;
c) l’attendibilità ovvero la rappresentazione della performance è attendibile solo se è verificabile ex post la correttezza metodologica del processo di pianificazione (principi, fasi, tempi, soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, target), attraverso l’adozione e l’applicazione di un rigoroso sistema di misurazione e di valutazione della performance, ai sensi dell’art.7 del Decreto, in grado di rilevare le dinamiche gestionali delle amministrazione.
La gradualità nell’adeguamento ai principi descritti dal Decreto e il miglioramento continuo costituiscono però due anelli importanti della catena che porta all’adeguamento complessivo dell’amministrazione alle logiche del contenute nel Titolo II dello stesso Decreto, in quanto il livello di evoluzione dei sistemi di gestione della performance è molto diversificato tra le amministrazioni e soprattutto il livello di maturità della pianificazione della performance concretamente riscontrabile in una data amministrazione si discosta notevolmente dall’impianto dato dal legislatore. Di conseguenza, le amministrazioni si adeguano agli indirizzi proposti secondo una logica di gradualità e miglioramento continuo.
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Il vero viaggio di scoperta
non consiste nel cercare nuove terre,
ma nell’avere nuovi occhi
(M. Proust)
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1. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli
stakeholder esterni 1.1 - Chi siamo
1.1.1 – Carta d’identità
Scheda Servizi
Superficie: 101,19 km² Altezza s.l.m.: 44 m s.l.m. Abitanti: 5.220 Densità: 51,59 ab./km² Coordinate: 41°15′0″N 9°11′0″E Prefisso telefonico: 0789 C.A.P.: 07028 Codice ISTAT: 104022 Codice catasto: I 312 Codice Fiscale:00218850907 Partita IVA:00218850907 Gemellaggi: Folgaria
Stazione ferroviaria: Olbia Porto: Olbia (60km), Portotorres (120km) Aeroporto: Olbia(60km), Alghero(130km) Farmacia: Comunale e Bulciolu Ospedale: Tempio Pausania-Olbia-La Maddalena Carabinieri: Tel. 112 Guardia di finanza: Tel. 117 Vigili del fuoco: Tel. 115 Tempio Pausania Tribunale: Tempio Pausania Corte d'Appello: Sezione staccata di Sassari
1.1.2 - Descrizione sulle origini del Comune
Santa Teresa Gallura è il lembo di Sardegna più prossimo alla Corsica, isole minori a parte. Con 71 km. di coste comprese tra il promontorio di Capo Testa, ad ovest, e quello di Capo Ferro, ad est , è situata all'estremo nord della Sardegna, separata dalla Corsica dalle Bocche di Bonifacio; è tra le località turistiche più frequentate e visitate dell'Isola, vanta un'origine nuragica (ca. 4.000 a.C.) rivelata dalla presenza del villaggio di Lu Brandali, presso la Baia di S. Reparata, dove si trovano rovine di torri edificate con massi di pietra giganti che arrivano fino alla cima del monte che sovrasta la baia e i resti di una Tomba dei Giganti.
Ai Romani, non sfuggì questo approdo così strategico, oltretutto situato ad un’esigua distanza dalla Corsica, altra colonia dell’impero. Durante il periodo di dominio romano, nella zona sorgevano i due centri abitati di Longonis e Tibula: il primo situato nell'insenatura particolarmente allungata a sinistra dell'attuale porto, e il secondo a capolinea della strada consolare con Olbia, identificabile con la zona di Capo Testa dove sono stati rinvenuti cospicui resti di antiche cave di granito utilizzate dai Romani per ornare i palazzi della capitale, tra cui le colonne del Pantheon e successivamente dai Pisani per la costruzione del Duomo di Pisa.
Nel Medioevo i Pisani fondarono il borgo di Longonsardo, avamposto strategico a controllo della Corsica, governata da Genova. Successivamente furono edificati il castello catalano-aragonese di Longonsardo e la cinquecentesca torre, una delle più imponenti erette in età spagnole lungo le coste sarde, dalla quale si gode un panorama mozzafiato fino a scorgere, nelle giornate terse, la costa della Corsica.
La nascita di S. Teresa Gallura risale al 1808 per volontà di re Vittorio Emanuele I°, su richiesta del comandante militare piemontese Francesco Maria Magnon, in considerazione della presenza del porto e della torre fortezza. Fu il re stesso a disegnare la pianta della cittadina che ricalca in piccolo quella di Torino, allora Capitale del Regno Sardo-Piemontese, tributandogli il nome in onore della moglie Maria Teresa d'Austria.
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A partire dagli anni Sessanta il centro comincia a far risaltare la sua vocazione turistica facendo apprezzare le sue bellezze territoriali e naturalistiche. La visita al centro storico si sviluppa attorno alle due piazze principali (p.zza S. Vittorio e p.zza Vittorio Emanuele) su cui si riversano le numerose vie disposte a scacchiera. Attraverso la Via Maria Teresa si giunge in Piazza S. Vittorio
con l'omonima parrocchiale, risalente al 1838, dalla semplice architettura, mentre sulla destra della Piazza Vittorio Emanuele, particolarmente affollata dai turisti durante la stagione estiva, prendendo la passeggiata di Via XX Settembre si raggiunge in breve la maestosa Torre Longonsardo, edificata nei primi del XVI sec. dagli spagnoli, all'interno di un progetto che comprendente altre 79 torri in tutta l'Isola per sorvegliare l'accesso dal mare. Fin’oltre l’unità d’Italia, la Gallura fu terra di avventurieri, contrabbandieri e banditi. Si arrivò ad estremi come l’eversione o lo storico
ammutinamento della Gallura, in concomitanza ai moti angioiani che portarono alla conquista della Torre da parte di Francesco Cillocco e Prete Sanna Corda. La mancanza d’insediamenti umani sulla costa facilitava inoltre il contrabbando e, proprio per opporsi a tutto ciò, venne favorita la nascita di Santa
, sul progetto pianificato dall’ufficiale piemontese Pietro Magnon agli inizi dell’ottocento, e disegnato dal re in persona. Superati i conflitti mondiali, Santa Teresa, insieme alla Costa Smeralda, Palau e La Maddalena, divenne uno dei centri mediterranei del turismo d’élite.
1.2 - Cosa facciamo 1.2.1 - Chi è l’ente locale
Il comune di Santa Teresa Gallura, ai sensi dell’art.3 del D. Lgs. n.267/2000, è un ente locale che, godendo di autonomia statutaria, normativa, organizzativa, amministrativa, impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo e il pluralismo civile, sociale, politico, economico, educativo, culturale e informativo. Cura e tutela inoltre il patrimonio storico, artistico, culturale, linguistico, ecologico, paesaggistico, urbanistico e strutturale in cui gli abitanti di santa Teresa Gallura vivono e lavorano. Promuove il miglioramento costante delle condizioni di vita della comunità in termini di salute, pace e sicurezza. Per conto dello Stato il Comune gestisce i servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica. Titolare di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà, esercita pertanto, ai sensi dell’art.13 del citato decreto, tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale. Nell’ambito delle funzioni attribuite agli enti locali, questi definiscono mediante atti organizzativi e secondo i rispettivi ordinamenti, le linee fondamentali di organizzazione degli uffici ispirando la loro organizzazione ai criteri di funzionalità, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità, ampia flessibilità.
Gli organi di governo sono preposti alle funzioni di indirizzo politico-amministrativo, attraverso la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Ai dirigenti spetta l'adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
Nella propria azione, il Comune si conforma ai seguenti principi e criteri:
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a) agire in base a processi di pianificazione, programmazione, realizzazione e controllo distinguendo con chiarezza il ruolo di indirizzo, controllo e governo degli organi politici dal ruolo di gestione della dirigenza;
b) garantire legittimità, regolarità, efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, nonché la congruenza tra risultati conseguiti ed obiettivi predefiniti dagli organi politici;
c) favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche e amministrative, garantire il pluralismo e i diritti delle minoranze;
d) garantire la trasparenza e l'imparzialità dell'Amministrazione e dell'informazione dei cittadini sul suo funzionamento;
e) riconoscere e promuovere i diritti dei cittadini-utenti, anche attraverso adeguate politiche di snellimento dell'attività amministrativa;
f) cooperare con soggetti privati nell'esercizio di servizi e per lo svolgimento di attività economiche e sociali, garantendo al Comune adeguati strumenti di indirizzo e di controllo e favorendo il principio di sussidiarietà;
g) cooperare con gli altri enti pubblici, anche appartenenti ad altri Stati, per l'esercizio di funzioni e servizi, mediante tutti gli strumenti previsti dalla normativa italiana, comunitaria e internazionale.
1.2.2 – Il ciclo di governo
Il ciclo di governo è proiettato a: a) analizzare il contesto territoriale per valorizzare il sistema di governo territoriale; b) identificare gli interessi del sistema socio-territoriale, i bisogni da soddisfare e il valore
pubblico da generare; c) identificare i differenti stakeholders e le reti relazionali; d) programmare le strategie definendo priorità e quadri di riferimento; e) definire le modalità e gli strumenti di governance territoriale; f) attrarre risorse e competenze; g) valutare gli effetti delle politiche sul sistema territoriale; h) sviluppare un modello sussidiario e di integrazione dei cittadini e dei diffrenti stakeholders.
Il ciclo di gestione della performance, invece, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, sviluppa in modo sinergico quanto definito dal ciclo di governo e nell’ambito del processo di concertazione tra gli organi di indirizzo politico-amministrativo, i vertici dell'amministrazione e i dirigenti. Deve essere articolato nelle seguenti fasi:
a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori;
b) collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse; c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle
amministrazioni nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi.
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Sia il ciclo di governo che il ciclo di gestione della performance di una pubblica amministrazione hanno un motivo conduttore unitario: la risposta che sono in grado di dare alle domande emergenti dal contesto socio-economico e territoriale per il quale il sistema delle autonomie locali è chiamato ad operare. Due termini possono essere utilizzati come icone di tale riflessione: mission ovvero la ragione d’essere dell’ente locale, il motivo ispiratore degli intenti strategici e vision ovvero ciò che l’ente intende diventare per il sistema territoriale di riferimento.
Sfide straordinarie che richiedono una azione sinergica, integrata e collaborativa tra le due anime dell’organizzazione pubblica locale: l’organo politico e l’organo tecnico. 1.2.3 – Lo stemma
Campo di cielo, al torrione aragonese, d'oro, rotondo, merlato di cinque grandi merli visibili, alla guelfa, munito di piccola porta posta a destra, a mezza altezza, esso torrione spostato a sinistra e sostenuto dalla roccia d'oro, posta in sbarra e fondata in punta, roccia e torrione parzialmente muniti di gradini per accedere alla porta, la roccia unita a destra e a sinistra a due pezze di terreno, di verde, approssimativamente triangolari, la pezza posta a destra uscente dal fianco dello scudo, quella posta a sinistra, più grande, uscente dal fianco e fondata in punta, esse pezze sostenenti due specchi di mare di azzurro, lo specchio posto a destra, più grande, sostenente lo sciabecco d'oro, guarnito di tre vele, di argento. Ornamenti esteriori da Comune (D.P.R. del 21 giugno 1994).
Gonfalone:
Drappo di bianco, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune.
Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco, con bullette argentate poste
a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso
il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d'argento.
1.2.4 - Organigramma
Sindaco
Servizio di Polizia
Locale
Organismo di
valutazione
Segretario
Generale
SETTORE AFFARI
GENERALI
DEMOGRAFICO URP
SETTORE OPERE
PUBBLICHE E
INFORMATICA
SETTORE
FINANZIARIO
TRIBUTI
PERSONALE
SETTORE SOCIO -
ASSISTENZIALE E
SANITARIO
SETTORE CULTURA
ISTRUZIONE
SPORT TURISMO
SPETTACOLO
SETTORE EDILIZIA
PRIVATA E
URBANISTICA
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1.2.5- Matrice politiche e centri di responsabilità politica
Linee strategiche Referente politico
1. La città plurale, solidale e
partecipata
- Sindaco Pisciottu Stefano Ilario
2. La città che tutela i cittadini:
sicurezza e legalità per tutti
- Sindaco Pisciottu Stefano Ilario
3. La città della cultura e della
formazione, che sviluppa e tutela
il tempo libero e il turismo
- Assessore alla cultura Avellino Anna Maria
- Consigliere delegato al turismo Taras Maria
Lucia Stefania- Consigliere delegato sport Ogno
Andrea -Consigliere delegato spettacolo Sardo
Paolo
4. La città dove si vive bene:
solidarietà e promozione della
persona
- Assessore ai servizi sociali Cirotto Tiziana
- Consigliere delegato alle politiche giovanile
Ogno Andrea Consigliere delegato igiene e
sanità Scano Liliana
5. La città sostenibile,
ambientale e dello sviluppo
armonico del territorio
- Consigliere delegato Sardo Paolo
- Assessore esterno ai lavori pubblici Molino
Simone Paolo
6. La città che cura il
funzionamento, lo sviluppo e la
sostenibilità dell'organizzazione
“Comune”: la casa di tutti
- Assessore al bilancio e programmazione
Mannoni Ignazio
1.2.6 - Matrice funzioni e centri di responsabilità
Funzione Servizio Centro di responsabilità
01 Funzioni
generali di
amministrazione,
di gestione e di
controllo
1 Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
SETTORE SERVIZI GENERALI
2 Segreteria generale, personale, organizzazione e programmazione
SETTORE SERVIZI GENERALI
3 Gestione economica, finanziaria, provveditorato e controllo di gestione
SETTORE FINANZIARIO
4 Gestione delle Entrate tributarie e servizi fiscali
SETTORE FINANZIARIO
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali SETTORE AMBIENTE
6 Ufficio tecnico SETTORE ED. PRIVATA E OO.PP.
7 Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Leva e Servizio statistico
SETTORE SERVIZI GENERALI
8 Altri Servizi generali SETTORE FINANZIARIO
03 Funzioni di
Polizia Locale
1 Polizia Municipale SETTORE VIGILANZA
2 Polizia Commerciale SETTORE VIGILANZA
3 Polizia Amministrativa SETTORE VIGILANZA
04 Funzioni di
Istruzione
pubblica
1 Scuola materna SETTORE .P.I. CULTURA
2 Istruzione elementare SETTORE .P.I. CULTURA
3 Istruzione media SETTORE .P.I. CULTURA
4 Istruzione secondaria superiore SETTORE .P.I. CULTURA
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5 Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi
SETTORE .P.I. CULTURA
05 Funzioni
relative alla
cultura ed ai
beni culturali
1 Biblioteche, Musei e Pinacoteche SETTORE .P.I. CULTURA
2 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
SETTORE .P.I. CULTURA
06 Funzioni nel
settore sportivo e
ricreativo
1 Piscine comunali SETTORE .P.I. CULTURA
2 Stadio comunale, Palazzo dello Sport ed altri impianti
SETTORE .P.I. CULTURA
3 Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
SETTORE .P.I. CULTURA
07 Funzioni nel
campo turistico
1 Servizi turistici SETTORE .P.I. CULTURA
2 Manifestazioni turistiche SETTORE .P.I. CULTURA
08 Funzioni nel
campo della
viabilità e dei
trasporti
1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
SETTORE OO.PP.
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi SETTORE OO.PP.
3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi SETTORE OO.PP.
09 Funzioni
riguardanti la
gestione del
territorio e
dell'ambiente
1 Urbanistica e gestione del territorio SETTORE EDILIZIA PRIVATA
2 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
SETTORE EDILIZIA PRIVATA
3 Servizi di protezione civile SETTORE OO.PP.
4 Servizio idrico integrato SETTORE OO.PP.
5 Servizio smaltimento rifiuti SETTORE AMBIENTE
6 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all'ambiente
SETTORE AMBIENTE
10 Funzioni nel
settore sociale
1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori SETTORE SOCIO ASSISTENZIALE
2 Servizi di prevenzione e riabilitazione SETTORE SOCIO ASSISTENZIALE
3 Strutture residenziali e di ricovero per anziani
SETTORE SOCIO ASSISTENZIALE
4 Assistenza, beneficienza pubblica e servizi diversi alla persona
SETTORE SOCIO ASSISTENZIALE
5 Servizio necroscopico e cimiteriale SETTORE OO.PP.
11 Funzioni nel
campo dello
sviluppo
economico
1 Affissioni e Pubblicità SETTORE FINANZIARIO
2 Fiere, mercati e servizi connessi SETTORE EDILIZIA PRIVATA
3 Mattatoio e servizi connessi SETTORE EDILIZIA PRIVATA
4 Servizi relativi all'Industria SETTORE EDILIZIA PRIVATA
5 Servizi relativi al Commercio SETTORE EDILIZIA PRIVATA
6 Servizi relativi all'Artigianato SETTORE EDILIZIA PRIVATA
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7 Servizi relativi all'Agricoltura SETTORE EDILIZIA PRIVATA
12 Funzioni
relative a servizi
produttivi
1 Distribuzione Gas N.P
2 Centrale del latte N.P
3 Distribuzione energia elettrica N.P
4 Teleriscaldamento N.P
5 Farmacie SETTORE SOCIO ASSISTENZIALE
6 Altri servizi produttivi N.P
1.3 - Come operiamo
1.3.1 - Articolazione dei servizi e modalità di gestione
Economia diretta = ED
Convenzione = C
Appalto o affini = A
Funzione Servizio Modalità di gestione
01 Funzioni
generali di
amministrazione,
di gestione e di
controllo
1 Organi istituzionali, partecipazione e decentramento ED
2 Segreteria generale, personale, organizzazione e programmazione
ED
3 Gestione economica, finanziaria, provveditorato e controllo di gestione
ED
4 Gestione delle Entrate tributarie e servizi fiscali ED
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali ED
6 Ufficio tecnico ED
7 Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Leva e Servizio statistico
ED
8 Altri Servizi generali ED
03 Funzioni di
Polizia Locale
1 Polizia Municipale ED
2 Polizia Commerciale ED
3 Polizia Amministrativa ED
04 Funzioni di
Istruzione
pubblica
1 Scuola materna ED
2 Istruzione elementare ED
3 Istruzione media ED
4 Istruzione secondaria superiore ED
5 Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi A
05 Funzioni
relative alla
cultura ed ai
beni culturali
1 Biblioteche, Musei e Pinacoteche A
2 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
ED
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06 Funzioni nel
settore sportivo e
ricreativo
1 Piscine comunali NP
2 Stadio comunale, Palazzo dello Sport ed altri impianti A
3 Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo ED
07 Funzioni nel
campo turistico
1 Servizi turistici ED
2 Manifestazioni turistiche C
08 Funzioni nel
campo della
viabilità e dei
trasporti
1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi ED
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi A
3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi NP
09 Funzioni
riguardanti la
gestione del
territorio e
dell'ambiente
1 Urbanistica e gestione del territorio ED
2 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
C
3 Servizi di protezione civile ED
4 Servizio idrico integrato ED
5 Servizio smaltimento rifiuti A
6 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all'ambiente
ED
10 Funzioni nel
settore sociale
1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori A
2 Servizi di prevenzione e riabilitazione NP
3 Strutture residenziali e di ricovero per anziani C
4 Assistenza, beneficienza pubblica e servizi diversi alla persona
ED – C-A
5 Servizio necroscopico e cimiteriale ED
11 Funzioni nel
campo dello
sviluppo
economico
1 Affissioni e Pubblicità A
2 Fiere, mercati e servizi connessi ED
3 Mattatoio e servizi connessi ED
4 Servizi relativi all'Industria ED
5 Servizi relativi al Commercio ED
6 Servizi relativi all'Artigianato ED
7 Servizi relativi all'Agricoltura ED
12 Funzioni
relative a servizi
produttivi
1 Distribuzione Gas NP
2 Centrale del latte NP
3 Distribuzione energia elettrica NP
12
4 Teleriscaldamento NP
5 Farmacie C
6 Altri servizi produttivi NP
1.3.2 - I servizi e il barometro della qualità
Nel corso del primo semestre del corrente anno, ogni servizio è stato mappato per rilevare la qualità effettiva dei servizi nel rispetto di quanto previsto dall’art. 3 del D. Lgs. n.150/2009.
La prima azione ha riguardato l’esatta individuazione dei prodotti e delle prestazione erogati. Per ogni servizio del Comune di Santa Teresa Gallura sono stati analizzati:
a) l’anagrafica organizzativa, gestionale e strutturale del servizio; b) il contesto organizzativo; c) le dimensioni della qualità effettiva dei servizi.
Le dimensioni della qualità effettiva dei servizi prese in considerazione sono: a) Accessibilità fisica: accessibilità a servizi/prestazioni erogate presso sedi/uffici dislocati
sul territorio; b) Accessibilità multicanale: accessibilità a servizi/prestazioni erogate ricorrendo a più
canali di comunicazione; c) Tempestività: tempo che intercorre dal momento della richiesta al momento
dell’erogazione del servizio o della prestazione; d) Trasparenza: disponibilità/diffusione di un insieme predefinito di informazioni che
consentono, a colui che richiede il servizio o la prestazione, di conoscere chiaramente a chi, come, che cosa richiedere e in quanto tempo ed eventualmente con quali spese ottenerlo;
e) Efficacia: rispondenza del servizio o della prestazione alle esigenze del richiedente. Ne sono sottodimensioni la:
a. Conformità: corrispondenza del servizio o della prestazione erogata con le specifiche regolamentate o formalmente previste nelle procedure standard dell'ufficio;
b. Affidabilità: coerenza del servizio o della prestazione erogata con le specificità programmate o dichiarate al cliente/fruitore;
c. Compiutezza: esaustività del servizio o della prestazione erogata rispetto alle esigenze finali del cliente/fruitore.
Sono stati quindi elaborati per ogni servizio gli indicatori per la misurazione del livello di qualità
dei servizi erogati. Gli indicatori rappresentano compiutamente le dimensioni della qualità effettiva e sono stati selezionati in modo da fornire informazioni distintive, rilevanti, significative e tali da rendere espliciti i livelli della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate.
Pertanto, nel corso del secondo semestre dell’anno corrente saranno rilevate le “misure” per costruire una banca dati per definire i valori di partenza, in occasione del ciclo di gestione relativo al prossimo anno di esercizio, per la pianificazione operativo-gestionale.
1.3.3 – Organismi gestionali e partecipazioni SILENE MULTISERVIZI S.U.R.L QUOTA 100% STATO - Attiva AUTORITA’ D’ AMBITO QUOTA 0,27% STATO - Attiva ABBANOA SPA QUOTA 4,14% STATO - Attiva CPNES QUOTA 0,31% STATO - Attiva STL COSTA SMERALDA QUOTA 5,06% STATO - in liquidazione
1.3.4 - La compagine amministrativa
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Il SINDACO Stefano Ilario Pisciottu è stato eletto nella lista LUNGONI ADESSO. Ha prestato giuramento in data 15/06/2015, contestualmente alla seduta di insediamento del Consiglio Comunale. La GIUNTA COMUNALE è composta da n. 4 Assessori, di cui n. 3 componenti del Consiglio Comunale e n. 1 esterno Nome Carica Deleghe Assessore Contatti
MOLINO Paolo Assessore esterno Lavori Pubblici Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.:0789740936 e-mail: [email protected]
MANNONI Ignazio Consigliere comunale
Programmazione, Finanze, Personale
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.:0789740936 e-mail:[email protected]
AVELLINO Anna Maria
Consigliere comunale
Pubblica Istruzione e Cultura
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.:0789740936 e-mail:[email protected]
CIROTTO Tiziana (Vice Sindaco)
Consigliere comunale
Servizi Sociali Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.:0789740936 e-mail:[email protected]
Il CONSIGLIO COMUNALE è composto da n. 16 membri: PISCIOTTU STEFANO ILARIO
CIROTTO TIZIANA
SARDO PAOLO
MANDUCO GIOVANNI BATTISTA
SCANO LILIANA
PISCHEDDA LAURA
MANNONI IGNAZIO
GIANNONI ALBERTO
TARAS MARIA LUCIA STEFANIA
OGNO ANDREA
PIRODDA PIERINO
AVELLINO ANNA MARIA
ANTONA ANGELA
MATTA NADIA
AZARA DOMENICO
MUNTONI MAURIZIO
MADONNA GIULIANA
Sono presenti 2 Gruppi consiliari: 1. LUNGONI ADESSO - Capo Gruppo: Paolo Sardo 2. A CARA A VENTU - Capo Gruppo Angela Antona
14
A n. 8 Consiglieri Comunali è stata conferita delega specifica Nome Deleghe
1. PISCHEDDA LAURA Arredo Urbano LL.PP. e Demanio 2. PIRODDA PIERINO Frazioni 3. OGNO A NDREA Sport e Politiche Giovanili 4 SARDO PAOLO Spettacolo e Ambiente 5. SCANO LILIANA Igiene e Sanità 6. MANDUCO GIOVANNI BATTISTA Viabilità, Portualità e Verde Pubblico 7. GIANNONI ALBERTO Commercio 8. TARAS MARIA LUCIA STEFANIA Turismo 1.3.5 – La compagine burocratica
Nome Area di diretta
responsabilità
Decreto
sindacale
Contatti
Sanna Michele
Segretario Generale N° 22 del 24/07/12
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740902 e-mail:[email protected]
Rasenti Maria Vittoria
Affari generali/Demografico/URP- Vice Segretario
N° 16 del 18/07/12- N°4 del 26/03/15
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740932 e-mail:[email protected]
Occhioni Giovanna Carla
Cultura/Turismo/Sport N° 15 del 18/07/12
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740914 e-mail:[email protected]
Vulpis Angela
Servizi Sociali e Sanitari
N° 20 del 18/07/12
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740928 e-mail:[email protected]
Brozzu Giovanni
Lavori Pubblici/Informatica
N° 18 del 18/07/12
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740919 e-mail:[email protected]
Deidda Antonio
Finanze/Tributi/Personale
N° 14 del 18/07/12
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740904 e-mail:[email protected]
Fioredda Salvatore
Polizia Locale N° 17 del 18/07/12
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740950 e-mail:[email protected]
Antonetti Giovanni
Urbanistica/Edilizia/Suap
N° 6 del 04/06/15
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740935 e-mail:[email protected]
Carotti Elena
Ambiente Demanio e Patrimonio
N° 01 del 08/03/13
Indirizzo: Piazza Villamarina 1 Tel.: 0789740933e-
15
mail:[email protected]
2. Identità 2.1 - L’amministrazione “in cifre”
2.1.1 - Indicatori relativi all’ambiente
1) indicatori relativi alla disponibilità di acqua; numero di sorgenti 3 metri cubi per secondo di acqua prodotta dalle sorgenti 16 litri/sec numero di corsi d’acqua 8 quantità di acque reflue 2.059.000
mc/anno
2) indicatori relativi alla qualità dell’acqua; percentuale di utilizzabilità dell’acqua disponibile a scopi industriali 100 utilizzabilità delle acque reflue a scopi industriali 100
3) indicatori relativi alla qualità del terreno;
risorse minerarie no kmq o percentuale di territorio inquinato Ha 1.00.00 siti contaminati da rifiuti urbani 1 siti contaminati da rifiuti industriali no siti contaminati da altre fonti 1
4) indicatori relativi all’inquinamento acustico;
decibel da rumore di traffico Non rilevato decibel da rumore industriale Non rilevato decibel da rumore causato da spettacoli e affini Non rilevato
5) indicatori relativi alla biodiversità;
specie minacciate di estinzione n.10 specie floreali di importanza Comunitaria: -Limonium spp endemici (cod.1240) -Arbusteti termo mediterranei e predesertici(cod 5330) -Matorral arborescenti di juniperus Sp.(cod.5210) -frogane endemiche di Euphorbio Verbascion (cod.5430) -Silene Rosulata Santa Theresia -Helychrisum microphillum -Crithmo statice tea -Pancratium illyricum -Genista Corsica -Erodium corsicum e n. 20 specie faunistiche di importanza Comunitaria: -Caprimulgus europaeus (succhiacapre) -Phalacrocorax aristotelis desmarestii (Marangone dal ciuffo) -Alectoris barbara(Pernice sarda) -Sylvia sarda(magnanima sarda) -Larus audouinii (gabbiano corso) -Laurus ridibundus (Gabbiano comune)
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-Columba palumbus(colombaccio) -Calanectris diomedea(Berta maggiore) -Archeolacerta bedriagae (Lucertola di Bedriaga) -Testudo marginata ( Testuggine marginata) -Testudo hermanni (Testuggine comune) -Corvus corax (Corvo reale) -Falco peregrinus (Falco pellegrino) -Rhinolophus Ferumequinum (Rinolfo maggiore) -Mustela nivali sboccamela (donnola) -Martes martes ( Martora) -Lepus capensis mediterranea (Lepre sarda) -Algyroides fitzingeri(Algiroide nano) -Tarentola mauritanica (Geco comune) -Hyla sarda(raganella sarda)
strutture dell’età dei boschi 60 anni (pineta)
6) indicatori relativi ai rifiuti: quantità di rifiuti non riciclabili tonnellate 2295,9 quantità di rifiuti ingombranti tonnellate 146,3 quantità di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
tonnellate 67,9
quantità di rifiuti ferrosi tonnellate 39,3 quantità di rifiuti frazione umida tonnellate 2047,7 quantità di rifiuti frazione secca riciclabile:
• imballaggi carta e cartone • carta e cartone • vetro • plastica • imballaggi in legno
tonnellate 131,1 278,4 354,7 139,5
8,4
quantità prodotta da pulizia strade tonnellate 64,9 quantità totale tonnellate 5574,2 Incidenza % raccolta differenziata 57,17%
7) indicatori relativi alla radioattività:
livelli di radioattività superiori agli standard della OMS Non rilevati
2.1.2 - Indicatori relativi alle infrastrutture e servizi
1) indicatori relativi alle strutture di trasporto: km di strade urbane 63 km collegamenti stradali con le città limitrofe n.2
collegamenti collegamenti stradali di livello regionale S.P. n.90 per
Castelsardo collegamenti stradali di livello nazionale SS 133 bis
per Palau stato di manutenzione dei collegamenti sopra indicati buono
2) indicatori relativi all’energia:
consumo di energia da parte di edifici pubblici 820.000 kw/anno
energia prodotta sulla base di risorse rinnovabili (solare, eolica, idrica, bruciando rifiuti, etc.)
60.600 Kwp/anno
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3) indicatori relativi alle telecomunicazioni:
disponibilità di linee analogiche si disponibilità di linee digitali si disponibilità di linee su cavo ottico si
4) indicatori relativi all’arredo e verde urbano:
percentuale di superficie coperta a giardini 3% percentuale di strade e piazze arredate da monumenti 15% percentuale di strade e piazze arredate con verde 85%
5) indicatori relativi a servizi pubblici (edifici scolastici, campi sportivi, piscine, palestre, etc.)
numero posti asilo nido per abitante 1/174 numero posti scuola materna per abitante 1/41,76 metri quadri di edifici scolastici per alunni scuole elementari e medie 8.24 numero specializzazioni scuole medie superiori no mq edifici scolastici per alunni scuole medie superiori 11,413 numero sportelli bancari per abitante 1/1740 numero sportelli postali per abitante 1/5220 farmacie per abitante 1/1740 ambulatori per abitante 1/1044 medici di base per abitante 1//1305 medici specialisti medicina pubblica per abitante 1/652 medici specialisti medicina privata per abitante 1/402 campi sportivi per abitanti 1/2610 piscine per abitanti no palestre per abitanti 1/1740 teatri per abitanti in costruzione 1 musei per abitanti no pinacoteche per abitanti no luoghi di culto per abitante 1/1305 posti lettura in biblioteca per abitante 1/54 Internet point per abitanti 1/1305 cinema per abitanti 1/5220 bar per abitanti 1/92
6) indicatori relativi alla disponibilità di spazi pubblici:
metri quadrati di piazze per abitante Mq. 20,3 metri quadrati di giardino per abitante Mq. 5,95 metri quadrati di sale riunioni per abitanti Mq. 6,70
2.1.3 - Indicatori relativi all’ambiente socio-economico
1) indicatori relativi alla popolazione residente; numero di abitanti 5230 numero di abitanti per kmq 51,59 distribuzione per classi di età degli abitanti Da 0 a 5 anni tot.208
Da 6 a 15 anni tot. 392 Da 16 a 35 anni tot. 1124 Da 36 a 65 anni tot. 2446
Da 66 e più tot.1060 distribuzione per sesso degli abitanti Totale maschi 2609
Totale femmine 2621
18
distribuzione per classi di età e per sesso degli abitanti
Da 0 a 5 anni tot.208 maschi 113 femmine 95
Da 6 a 15 anni tot. 392 maschi 193 femmine 199
Da 16 a 35 anni tot. 1124 maschi 571 femmine 553
Da 36 a 65 anni tot. 2446 maschi 1223
femmine 1223 Da 66 e più tot.1060 maschi 509
femmine 551 titolo di studio articolato per sesso e classi di età
Non rilevato
2) indicatori relativi alle imprese:
numero di imprese per abitante 1/7,073
3) indicatori relativi alla criminalità: percentuale di omicidi ogni 100.000 abitanti (richiesta di rinvio a giudizio)
N.P.
percentuale di furti in abitazione ogni 100.000 abitanti (denunce) N.P. percentuale di scippi ogni 100.000 abitanti (denunce) N.P. percentuale di aggressioni ogni 100.000 abitanti (denunce) N.P. percentuale di furti di auto ogni 100.000 abitanti (denunce) N.P. percentuale di furti di motocicli e biciclette ogni 100.000 abitanti (denunce)
N.P.
percentuale di rapine ogni 100.000 abitanti (denunce) N.P.
2.1.4 - Indicatori relativi agli attori
1) indicatori relativi alle famiglie: numero medio di componenti la famiglia 2 N. proprietari di abitazioni 2193 N. proprietari di seconde abitazioni 16300
2) indicatori relativi alle associazioni;
percentuale di associazioni per abitante 0,6% percentuale di onlus per abitante 0,1%
3) indicatori relativi all’amministrazione pubblica
numero di dipendenti per abitante 1/90 numero degli edifici pubblici 26
4) indicatori relativi all’attività turistica
presenza di turisti n.379.281 (anno 2011) strutture turistiche ricettive n.56 (anno 2011) provenienze dei turisti IT n.244.408 – STR n. 134873 (anno
2011) 2.2 - Mandato istituzionale e Missione
Come affermato dalla deliberazione n. 112/2010 – “Struttura e modalità di redazione del Piano
della performance” (articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.
19
150)” della CiVIT, il “mandato istituzionale” definisce il perimetro nel quale l’amministrazione può e deve operare sulla base delle sue attribuzioni/competenze istituzionali. Definire il mandato istituzionale significa anche chiarire il ruolo degli altri attori (pubblici e privati) che si collocano nello stesso contesto istituzionale, ossia che intervengono sulla medesima politica pubblica.
La mission esprime quindi la ragion d’essere dell’Ente locale, ma anche i suoi tratti distintivi,
specificando in che modo potrà realizzare la propria vision, attraverso una chiara dichiarazione di
intenti strategici. La definizione della mission implica l’individuazione dei bisogni da soddisfare,
delle risposte da offrire e delle relative modalità di attuazione. Alla mission dell’ente si correlano
quelle delle funzioni e dei servizi in cui l’ente è impegnato. Il mission statement (manifesto della
missione), definendo i motivi di esistenza dell’ente e gli obiettivi traguardati a medio termine,
dovrebbe essere tale da ispirare sostegno e consenso da parte dei suoi interlocutori esterni, nonché
partecipazione e motivazione da parte di coloro che operano in, con e per l’ente.
Le domande a cui rispondere sarebbero: “chi siamo?”, “dove siamo?”, “perché ci siamo?”,
“che cosa vogliamo fare?”” (Guida agli Enti locali n. 6/2007)
Essa pertanto deve essere chiara, sintetica e in grado di rispondere alle seguenti domande ovvero
“cosa e come vogliamo fare”, “perché e quando lo facciamo”, “quali sono i risultati attesi” “quanto mi costeranno” e “chi è responsabile”.
Consapevoli che la missione scaturisce da un processo fortemente partecipativo e condiviso e che tutti gli attori interni ed esterni vi si devono identificare, si ritiene che l’individuazione dei differenti portatori di interesse e la definizione degli outcome o soddisfazione finale dei bisogni della collettività costituisca uno dei principali obiettivi di questa amministrazione e che la gradualità nell’adeguamento dell’organizzazione ai principi descritti dal D. Lgs. n.150/2009 permetterà una condivisione reale degli approcci, delle logiche, dei sistemi e delle metodologie. Già Nicolò Machiavelli scriveva nel suo “Il Principe” che deve essere ricordato che nulla è più difficile da
pianificare, più dubbio a succedere o più pericoloso da gestire che la creazione di un nuovo
sistema. Per colui che lo propone ciò produce l’inimicizia di coloro i quali hanno profitto a
preservare l’antico e soltanto tiepidi sostenitori in coloro che sarebbero avvantaggiati dal nuovo.
Il Comune intende quindi muovere i passi con l’intento di voler imprimere sull’organizzazione una nuova cultura del servizio pubblico e del lavoro pubblico che si fonda sul miglioramento continuo e sul coinvolgimento diretto delle risorse umane e dei diversi interlocutori che direttamente e/o indirettamente interagiscono con il sistema territoriale locale.
Nella certezza che questi impegni caratterizzeranno l’azione dell’anno corrente e non solo, possiamo credere che, in modo chiaro e sintetico, la ragion d’essere del Comune possa essere la seguente: La nostra missione: la persona al centro di ogni azione o intervento; la sicurezza ed il benessere di ogni individuo; il senso civico, l’assunzione di responsabilità e la solidarietà come principi etici inderogabili alla base di ogni comportamento. La nostra idea di città: una città, un territorio culturalmente ed economicamente integrato che sappia “aprirsi all’esterno e al futuro”; spazi visibili “a misura di famiglia e di persona”; servizi pubblici sempre più rispondenti dal punto di vista quantitativo e qualitativo alle domande e alle aspettative degli utenti. La nostra filosofia: l’ascolto e la partecipazione come strumenti democratici fondamentali per consolidare il rapporto Cittadini – Istituzioni locali e per porre l’attività politico – amministrativa a servizio della comunità e dei bisogni della gente.
20
Le linee strategiche rispetto alle quali saranno quindi identificati gli stakeholders e i rispettivi indicatori di outcome sono come a lato rappresentati:
2.3 - Terminologia
In questa sezione si ritiene utile fornire una breve descrizione dei termini ricorrenti, che sono stati utilizzati in questo documento e in eventuali documenti citati, con lo scopo di facilitare la lettura e la comprensione del testo.
• Performance: la performance è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che una entità (individuo, gruppo di individui, unità organizzativa, organizzazione, programma o politica pubblica) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita (F. Monteduro);
• Ciclo di gestione della performance: il processo attraverso il quale l’amministrazione definisce gli obiettivi, i piani di attività ad essi funzionali, gli indicatori e i valori attesi e provvede alla misurazione, alla valutazione, alla premiazione e alla rendicontazione dei risultati conseguiti;
• Piano della performance: è l’ambito in cui sono esplicitati gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e, quindi, i relativi indicatori e valori programmati per la misurazione e la valutazione dei risultati da conseguire che nel caso di specie si riferiscono alla RPP, al PEG, al PDO e alla Mappa dei Servizi;
• Misurazione della performance: è l’attività di rilevazione dei dati indicativi che rappresentano gli scostamenti tra valori attesi e valori conseguiti riferiti a obiettivi, processi o prodotti o impatti sui cittadini;
• Valutazione della performance: è l’insieme delle attività collegate, utili per esprimere un giudizio per un fine, sulla base della misurazione della performance organizzativa e individuale, delle aspettative e del grado di soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e degli utenti;
• Rendicontazione sulla performance: la descrizione periodica delle risultanze dell’attività di misurazione e valutazione della performance indirizzata agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai cittadini ed agli stakeholder;
• Sistema di misurazione e valutazione della performance: il complesso dei criteri che definiscono gli ambiti, le metodologie, le fasi, i tempi ed il ruolo dei singoli soggetti coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance;
• Obiettivo: definizione puntuale di un traguardo che l’organizzazione o l’unità organizzativa si prefigge di raggiungere in determinato arco temporale per realizzare con successo gli indirizzi programmatici;
• Risultato: è l’effetto oggettivo e/o tangibile che l’obiettivo si prefigge di raggiungere affinché
La città plurale, solidale e
partecipata
La città che tutela i cittadini: sicurezza e legalità per tutti
La città della cultura e della
formazione, che sviluppa e tutela il tempo libero e il
turismo
La città dove si vive bene:
solidarietà e promozione della
persona
La città sostenibile,
ambientale e dello sviluppo armonico
del territorio
La città che cura il funzionamento, lo
sviluppo e la sostenibilità
dell'organizzazione “Comune”: la casa
di tutti
21
questo possa dirsi realizzato; • Indicatore: aspetto o caratteristica dell’obiettivo, del processo o del prodotto, misurabile, che
fornisce informazioni significative sull’efficacia, l’efficienza, l’economicità o la qualità dell’attività svolta e sul grado di raggiungimento dell’obiettivo;
• Target: valore desiderato che un’entità si prefigge di ottenere rispetto ad un dato indicatore; • Stakeholder: qualsiasi gruppo qualificato di individui, formalizzato o no, che può essere
influenzato direttamente o indirettamente dall’ottenimento degli obiettivi dell’amministrazione o comunque dalla sua azione;
• Outcome: impatto, effetto o risultato ultimo di un’azione; nella misurazione della performance ci si riferisce agli outcome per indicare la conseguenza di un’attività o processo dal punto di vista dell’utente del servizio e, più in generale, degli stakeholder.
2.4 - Albero della performance
E’ una mappa logica che rappresenta, anche graficamente, i legami tra mandato istituzionale, linee strategiche (a cui sono associati, laddove sia possibile la loro identificazione, gli outcome
attesi), azioni strategiche e piani operativi (che individuano obiettivi operativi, azioni e risorse). Tale mappa dimostra come gli obiettivi ai vari livelli e di diversa natura contribuiscano, all’interno di un disegno strategico complessivo coerente, al mandato istituzionale e alla missione.
Essa deve fornire una rappresentazione articolata, completa, sintetica ed integrata della
perfomance dell’amministrazione. Il Comune di Santa Teresa Gallura ha inteso rappresentare l’albero della performance nei suoi
contenuti generali, rimandando negli allegati la definizione dei programmi operativi per la realizzazione del mandato istituzionale.
Il Piano dei servizi costituisce la carta d’identità qualitativa dei servizi del Comune di Santa
Teresa Gallura Tempio da realizzarsi con riferimento alle dimensioni che rappresentano la qualità effettiva dei servizi ovvero l’accessibilità, la tempestività, la trasparenza e l’efficacia.
Pertanto, l’albero della performance del Comune di Santa Teresa Gallura è così definito:
Linee strategiche Obiettivo strategico
1. La città plurale,
solidale e partecipata
1.1 Riconoscere la pluralità e sviluppare la partecipazione
democratica
1.2 Sviluppare processi di cittadinanza attiva
1.3 Proteggere i cittadini vulnerabili e in condizione di fragilità
1.4 Sviluppare reti territoriali di solidarietà sociale
2. La città che tutela i
cittadini: sicurezza e
legalità per tutti
2.1 Sviluppare reti associative e patti locali per la sicurezza
2.2 Sviluppare l'accessibilità urbana e il controllo della viabilità
2.3 Sviluppare la mobilità territoriale abbattendo le barriere
2.4 Sostenere la legalità nella fiscalità locale
3. La città della cultura
e della formazione, che
3.1 Sviluppare la qualità dell'offerta culturale e formativa
rimotivando e promuovendo la persona e le tradizioni locali
22
sviluppa e tutela il
tempo libero e il
turismo
3.2 Promuovere lo sport per massimizzare la qualità delle relazioni
sociali e locali
3.3 Incrementare le politiche per lo sviluppo turistico e la
promozione del territorio
4. La città dove si vive
bene: solidarietà e
promozione della
persona
4.1 Sostenere servizi complementari per massimizzare la qualità del
benessere sociale
4.2 Promuovere e coordinare interventi educativi per una comunità
educante
4.3 “Il nostro tempo è adesso”: promuovere politiche giovanili
attive
4.5 Famiglia: dai bisogni ai servizi
4.6 Tutelare gli anziani con le loro tradizioni e culture
5. La città sostenibile,
ambientale e dello
sviluppo armonico del
territorio
5.1 Sviluppare un sistema diffuso di qualità ambientale
5.2 Sostenere e valorizzare le aree territoriali a vocazione
“ambientale”
5.3 Riqualificare il patrimonio immobiliare urbano e storico
6. La città che cura il
funzionamento, lo
sviluppo e la
sostenibilità
dell'organizzazione
“Comune”: la casa di
tutti
6.1 Promuovere la modernizzazione e il miglioramento qualitativo
dell'organizzazione attraverso uno sviluppo del principio di
trasparenza e delle relazioni con i differenti stakeholders
6.2 Potenziare l'efficienza e l'efficacia complessiva dei processi di
lavoro che hanno come finalità il funzionamento, lo sviluppo e la
sostenibilità dell'organizzazione “Comune”
6.3 Promuovere l’organizzazione comunale come “centro” di
governo territoriale
3. Analisi del contesto
3.1 - Analisi del contesto esterno
3.1.1 – Il territorio in sintesi
Il Comune di Santa Teresa Gallura, situato nella Provincia di Olbia Tempio, è il Comune, per casa comunale, situato più a nord nella Regione Sardegna, con latitudine 41,2424. Confina: a nord-est con il Comune di La Maddalena, ad est con il Comune di Palau, a sud con l’isola amministrativa del Comune di Tempio Pausania ed infine a sud-ovest con il Comune di Aglientu, sui lati nord ed ovest il territorio confina con il mare.
a) I Servizi e le Strutture
Spazio bambini Posti N. 25
Scuole Materne N. 2 Posti N. 125
Scuole Elementari N. 2 Posti N. 218
Scuole Medie N. 1 Posti N. 110
23
Scuole Superiori Posti N. 63
Struttura residenziale per disagiati sociali e mentali Posti N. 18
Rete fognaria in Km. 56,200
Rete acquedotto in Km. 68,300
Raccolta rifiuti in quintali 6.969,94
b) Strutture del Comune di Santa Teresa Gallura:
N. 2 Cimiteri:
N. 1 Palazzetto dello Sport
N 2 Campi Sportivi
N. 2 Campi da tennis
N. 1 Bocciodromo
N 1 Centro di Aggregazione Sociale
N. 2 Biblioteche
N. 1 Farmacia Comunale nella Frazione Porto Pozzo
c) Servizi svolti in forma associata:
a) Servizio di Segreteria comunale con il Comune di Palau;
b) Servizi sociali all’interno del PLUS, di cui alla L.R. N. 23/2005;
c) Servizio Formazione del Personale e Nucleo di Valutazione con l’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura.
d) Principali “numeri” territoriali
Estensione Kmq totali 101
Frazioni
Porto Pozzo: distanza Km. 11,050;
San Pasquale: distanza km. 15,550;
Ruoni: distanza Km. 4,800.
Zona industriale mq. 137.630
Aree verdi ha 11,760
Aree demaniali Area Faro di Capotesta Mq. 124.597
Area Batteria Garassini mq. 110.311
Area Batteria Ferrero mq. 98.654
Area Batteria M17 mq. 123.824
Area Batteria De Carolis mq. 348.788
Area semaforo Punta Falcone mq. 16.259
Strade
Vicinali: km. 11,5
Comunali: km. 40,5
Provinciali km. 15,2
Statali km. 17,3
Altitudine - quota max. Monti Petra Farru mt. 378
- quota min. Spiaggia del Liscia mt. 1,00
- percentuale del territorio montano 25%
Principali a) OLBIA - Capoluogo Provincia, ASL, Porto, Aereoporto, Ospedale,
24
distanze
Scuole superiori: km. 59
b) TEMPIO PAUSANIA - Capoluogo Provincia, Tribunale, Ospedale, Scuole superiori: km. 56
c) SASSARI - Capoluogo Provincia, Prefettura, Università, Ospedali: km. 100
d) PORTO TORRES - Porto: km. 110
e) ALGHERO - Polo Turistico, Università, Ospedale: km. 135
f) PALAU - Porto, Scuole superiori: km. 22
g) ARZACHENA - Polo Turistico Costa Smeralda, Scuole superiori: km. 37
h) GOLFO ARANCI – Porto: km. 65
a) Il centro storico
I quartieri originari sono tutti compresi tra l’attuale Piazza Vittorio Emanuele e la Piazza San Vittorio; tra gli abitanti di Santa Teresa e del circondario sopravvive il nome antico del borgo, difatti la cittadina viene tuttora familiarmente chiamata “ Lungoni”, cosi come i suoi abitanti sono chiamati “Lungunesi”; a nord della chiesa di San Vittorio e sulla sinistra della torre di Longonsardo, si trova la bella spiaggia di Rena Bianca, il piccolo scoglio alla sinistra dell’arenile è l’isola Monica (o Municca). Il punto di riferimento cittadino è attualmente la piazza Vittorio Emanuele, sulla quale sorgono due dei palazzi storici della cittadina, in particolare quello che i teresini chiamano “palazzu mannu”, mentre nella vicina piazza San Vittorio sorge la chiesa omonima (XIX sec.), nella quale si può visitare anche il Museo della Fondazione, in cui è narrata la storia del santuario.
b) Il complesso di Lu Brandali
Il complesso comprende un nuraghe con antemurale, un villaggio, una tomba di giganti, tafoni e ripari sotto roccia; il nuraghe, posizionato nel punto di massima elevazione, sfrutta i piani rocciosi per svilupparsi su livelli sfalsati. Invaso dal crollo, presenta elementi misti dell'architettura "a corridoio" e "a tholos". Il mastio centrale è circondato da un antemurale di cui sono leggibili una cortina e due torri, di cui quella Sud trasformata in età post medievale in fornace per la calce. Un ingresso monumentale si apre nel versante N-O della cortina.
Il crollo di gran parte delle parti murarie in elevazione, non consente di leggere lo sviluppo degli ambienti presenti dentro la cinta muraria. Il villaggio, che nel 1967 presentava 36 capanne, oggi solo in parte visibili, si estende lungo il pendio e nella piana ad Est e a Sud del nuraghe. L'area scavata, ad Est, ha posto in luce piccoli isolati di edifici tangenti o separati da stretti passaggi o vicoli ciechi.
Le capanne, generalmente curvilinee, si adattano alla morfologia rocciosa, spesso inglobando gli affioramenti, e presentano doppi paramenti murari; i blocchi, appena sbozzati o grezzi, sono disposti a filari regolari e legati con malta di fango. Le coperture, coniche, erano rette da raggiere di travi e travetti cui si legavano altri elementi lignei trasversali.
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Questi sostenevano un incannicciato di fasci di cannette palustri convergenti verso il centro e ricoperti da uno strato di malta d'argilla che ne assicurava la coibentazione. Venivano poi sovrapposti altri fasci vegetali bloccati da piccole lastre calcaree. I pavimenti erano in terra battuta o sfruttavano la roccia naturale.
Il villaggio mostra fasi di ristrutturazione e di ridistribuzione degli spazi, con aggiunta di vani per usi domestici specifici e produzione di ceramiche. I reperti rinvenuti danno uno spaccato dell'economia del villaggio tra il XIV e il IX sec. a.C.: contenitori per derrate che attestano attività agricole, elementi di falcetti in ossidiana per la mietitura, recipienti per la bollitura e lavorazione del latte, bollilatte e scodelle multiforate per la produzione del formaggio. Numerosi anche i recipienti per la preparazione dei cibi e i supporti di spiedi. Gli avanzi di cibo indicano il consumo di bovini, ovicaprini, uccelli, patelle, pesci.
c) Tomba di Lu Brandali
La tomba dei Giganti era parte dell’ ampio complesso nuragico formato da un nuraghe e da un villaggio sopra descritti.
Il primo monumento che si incontra quando si raggiunge l’insediamento di Lu Brandali è la Tomba dei Giganti, dove sono stati rinvenuti, oltre ai già detti inumati di entrambi i sessi, due ciotole di terracotta che dovevano essere legate proprio ai rituali di inumazione. Inoltre sono stati rinvenuti alcuni monili di
bronzo e ambra, oltre a frammenti di stoviglie in ceramica d’impasto che costituivano i resti delle offerte deposte in onore dei defunti successivamente alla sepoltura. Questi reperti hanno consentito di stabilire il periodo al quale le sepolture si riferivano corrispondente all’età del Bronzo Medio avanzato e all’età del Bronzo Finale. Proseguendo verso la parte più alta dell’insediamento nuragico si rimane sbalorditi dalla veduta che si apre davanti agli occhi; lo sguardo spazia dalle prospicienti Bocche di Bonifacio fino alle estensioni di mare aperto verso il Golfo dell’Asinara, quest’ultima ben visibile insieme all’Isola Piana nelle giornate più terse.
d) Capo Testa
Nella penisola di Capo Testa si notano numerosi resti di cave abbandonate che per primi i Romani sfruttarono per l’estrazione del granito, utilizzato per la costruzione dei loro palazzi nella capitale, come il Pantheon.
Capo Testa è collegato alla terraferma da uno stretto istmo i cui fianchi accolgono le spiagge di Rena di Levante, da un lato, e Rena di Ponente-Baia Santa Reparata dall’altro; questi due versanti permettono sempre il mare calmo da uno dei due versanti, in funzione della direzione del vento. Percorrendo fino alla fine la strada che si addentra nel promontorio si giunge al Faro di Capo Testa da dove, a piedi, è possibile seguire uno dei sentieri che degradano a mare, come quello che scende alla spiaggia di Cala Spinosa.
Capo Testa è anche una palestra per gli appassionati del free climbing, dai meno esperti ai più capaci. Le aree più interessanti si trovano presso Cala Grande, ora conosciuta anche come la Valle della Luna, sul massiccio granitico di Punta della Torre, nota per essere frequentata da giovani e meno giovani che da anni effettivamente abitano questo tratto di costa, arrampicati su queste rocce che costituiscono la loro “casa”, animati da uno stile di vita alternativo e riconducibile ad una sorta di “figli dei fiori” anni ‘60/’70. Capo Testa offre inoltre un paesaggio sottomarino straordinario, ricco di grotte ed anfratti sui
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quali crescono gorgonie e, ad una maggiore profondità, anche coralli.
e) la Torre di Longonsardo
Il fortilizio ha il nome di Longonsardo dall'omonimo castello trecentesco, distrutto nel 1422. Dopo la fondazione dell'abitato di Santa Teresa Gallura, nella prima metà del XIX secolo, ha assunto anche il nome di Torre di Santa Teresa.
La torre è situata nell'estremo N/E, fra le baie di Santa Reparata e di Porto Longone, e dominava l'intera insenatura, svolgendo funzioni di controllo dei traffici e garantendo la difesa contro gli assalti corsari. Nello stesso tempo, rappresentava un blocco alle possibili attività di contrabbando dalla Corsica.
La torre, in granito, è costituita da una struttura che, dalla base fino a metà altezza, ha forma troncoconica, mentre nella parte superiore è cilindrica. Ha un diametro di m. 19 alla base della scarpa e di m. 16,2 nel corpo cilindrico superiore, con altezza media di 11 m.
L'accesso al corpo principale è situato a m. 6 da terra e conduce alla casamatta, il grande vano cupolato a prova di bomba; questo ambiente ha un diametro di m. 10 ed è sostenuto da un grande pilastro centrale. Speculare all'entrata vi è un'altra apertura, ed alla destra è situata la scala, interna alla muratura, che conduce alla piazza d'armi.
Un primo sistema di vigilanza, a guardia del porto di Longonsardo contro il contrabbando e le escursioni barbaresche, fu istituito nel febbraio 1556; dopo poco tempo, però, si sentì la necessità, per un maggior controllo della zona, della realizzazione di una struttura difensiva
La torre fu edificata probabilmente entro il 1577, perché citata dalla Carta della Sardegna dell'architetto Rocco Capellino. Già alla fine del secolo il fortilizio subì i primi attacchi da parte dei pirati barbareschi.
Precedentemente al 1720 furono eseguiti dei mediocri interventi di restauro, che richiesero successivamente, nuove riparazioni; soltanto nel 1777 fu eseguita una ristrutturazione generale, su progetto del capitano Cochis.
La torre è definita da documenti d'archivio "de armas", cioè "gagliarda", di difesa pesante; fra il 1767 e il 1794 è attestato un "alcaide", con un artigliere e quattro soldati. Nel 1791 fu aggiunta, nella piazza d'armi, una mezzaluna, dalla forma a cupola, retta da una colonna e realizzata da travi in ginepro. All'interno di questa, con tramezzi in mattoni, furono ricavate delle stanzette per la guarnigione, ognuna dotata di caminetto e di feritoie per il fuoco di fucileria. Nella terrazza superiore, inoltre, fu aggiunta una garitta sporgente. Alla base della torre fu edificato, nel settore Nord, un rivellino, cioè una cinta muraria trapezoidale; al suo interno fu ricavata una caserma per i dragoni con alloggi, forno per il pane e una macina per il grano. Nel giugno del 1802 la torre fu presa d'assalto e conquistata da rivoltosi Sardi e da alcuni provenienti dalla Corsica, comandati dal prete Sanna Corda; dopo una breve occupazione, le truppe regie attaccarono la fortezza e costrinsero alla resa i congiurati, poi condannati a morte.
Nella prima metà dell'Ottocento furono eseguite riparazioni d'ordinanza, finché nel 1842 non fu soppressa la Reale Amministrazione delle Torri. Quattro anni dopo la torre fu dismessa. Negli anni trenta del Novecento crollarono le due garitte di guardia e, durante la seconda guerra mondiale, la torre divenne l'alloggio di un reparto di paracadutisti, che
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costruì la scalinata esterna. Attualmente non è più visibile la mezzaluna costruita nel 1791, mentre rimangono poche tracce del rivellino.
f) I Porti
Il fiordo del porto di Longonsardo è suddiviso a seconda dell’utilizzazione in banchina commerciale , posta sul lato nord-ovest del porto, dove attraccano i traghetti che giornalmente collegano la Sardegna con la vicina Corsica , sul lato su-ovest troviamo il banchina mento adibito alla pesca professionale ( cooperativa pescatori “Longonsardo” e privati per complessive 50 barche da pesca) ed infine i banchinamenti del porto turistico sul lato sud-est.
Oggi l'antico porto costituisce l'approdo naturale più grande e confortevole della Sardegna, con circa 750 posti barca; riparato da tutti i venti e immerso in un contesto ambientale che non trova eguali. Il Porto Longonsardo è in una posizione privilegiata per i collegamenti marittimi da e verso la Corsica.
Strategica la vicinanza con lo splendido arcipelago di La Maddalena, la Costa Smeralda e le Isole Corse. Ai tempi della dominazione romana Santa Teresa Gallura (Longonis) era il primo porto principale della Sardegna, grazie al suo profondo fiordo: un approdo naturale protetto. Oggi il nuovo porto teresino costituisce uno dei centri marittimi più moderni ed attrezzati di tutta l'area, scalo dei traghetti che ogni giorno collegano la Sardegna alla Corsica. Ha una capacità di 750 posti nelle varie categorie di natanti, fino a barche di 30-35 metri. Le strutture comprendono attrezzature cantieristiche con un "Travel-lift" capace di tirare imbarcazioni fino a 100 tonnellate di dislocamento.
3.1.2 - La popolazione in sintesi
Santa Teresa Gallura è il secondo Comune nella Provincia di Olbia Tempio, fra quelli con popolazione superiore a 5.000 abitanti, che vanta il più basso tasso di natalità: 8%, ed è il secondo Comune con la più alta percentuale di coniugati: 49,8%.
Santa Teresa Gallura è il terzo Comune nella Regione Sardegna con la più alta percentuale di Cittadini Stranieri: 9,2%
Popolazione totale
2012 2013 2014
Maschi 2610 2610 2608
Femmine 2610 2610 2606
Totale 5220 5220 5214
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Evoluzione della popolazione
2012 2013 2014
Nati 28 28 42
Deceduti 36 36 37
Saldo naturale -8 -8 +5
Immigrati 186 186 157
Emigrati 191 191 151
Saldo migratorio -5 -5 +6
Totale popolazione 5220 5220 5214
Di seguito si riporta l’indice di anzianità della popolazione residente, ovvero il rapporto fra la popolazione di 65 anni e oltre e quella tra 0 e 14 anni, che permette di valutare l’incidenza della popolazione “anziana” su quella giovane.
L’indice di anzianità:
Anno 2010: 946/5226*100 =18,1 Anno 2011: 976/5235*100 = 18,6 Anno 2012: 1008/5220*100 = 19,30
I dati demografici dimostrano un costante aumento della popolazione nell’ultimo quinquennio e un aumento di quasi mille abitanti nel decennio.
Il saldo positivo è dovuto principalmente all’immigrazione, visto che quello naturale risulta negativo, pur risultando in lieve aumento le nascite. Anche l’indice di anzianità che, come riportato sopra, risulta superiore a 1, denota un maggiore peso degli appartenenti alla cosiddetta “terza età”.
Santa Teresa Gallura è il Comune che nella Provincia di Olbia Tempio, fra quelli con popolazione superiore a 5.000 abitanti, vanta l’età media più alta: 44,2.
3.1.3 - L’economia in sintesi
Meta turistica molto ambita, il paese è caratterizzato da basse costruzioni. L'economia del borgo è fondata sulla forte presenza turistica, italiana e straniera. Il porto, che ha acquistato importanza diportistica ma ha di fatto perso la connotazione frontaliera con i trattati di libero scambio europei, assicura con collegamenti giornalieri i traffici turistici e merci per Bonifacio in Corsica.
L'economia di Santa Teresa Gallura è fondata sulla forte presenza turistica, italiana e straniera.
DATI MOVIMENTO TURISTICO 2014
PRESENZE ITALIANI 162.564
PRESENZE STRANIERI 226.341
TOTALE PRESENZE 388.905
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E’ presente anche il settore primario, nonostante abbia risentito di un calo di produttività a favore di altri settori, con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, viti, frutta e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli.
L'industria, discretamente sviluppata, è costituita da aziende che operano nei comparti della pesca e della piscicoltura, alimentare, tessile, della lavorazione del legno, del vetro, dei laterizi, cantieristico, dei mobili, della gioielleria e oreficeria, della
produzione e distribuzione di energia elettrica ed edile.
a) La realtà produttiva
Numero imprese attivate nel corso del 2012 33
Numero imprese cessate nel corso del 2012 50
b) Numero imprese suddivise per settore produttivo al 31/12/2010 (Fonte C.C.I.A.A. Sassari)
Agricoltura /Pesca 119
Alberghi e Ristoranti 105
Attività Manifatturiere 57
Costruzioni 140
Commercio 150
Informazione/Comunicazione 7
Servizi 126
Trasporti 34
TOTALE 738 3.2 - Analisi del contesto interno
3.2.1 - Indicatori di salute economico-finanziaria 2012 2013 2014
R1 Entità del risultato di
amministrazione
Risultato di amministrazione/impegni di spesa correnti e per rimborso mutui e prestiti a medio-lungo termine impegnati (titolo I + titolo III solo interventi 3,4 ,5)
0.25 0.24 0.23
R2 Qualità del risultato di
amministrazione
Residui attivi in conto residui delle entrate proprie (titolo I + titolo III)/valore assoluto del risultato di amministrazione
0.91 1.16 1.14
R3 Crediti su entrate
proprie oltre 12 mesi
Residui attivi in conto residui entrate titolo I + titolo III)/entrate di competenza accertate titolo I + titolo III
0.34 0.28 0.27
R4 Equilibrio strutturale
di parte corrente
Accertamenti entrate correnti (titolo I + titolo III)/impegni di spesa corrente e per rimborso mutui e prestiti a medio-lungo termine impegnati (titolo I + titolo III solo interventi 3,4,5)
0.67 0.71 0.72
R5 Rigidità della spesa
causata dal personale
Impegni di spesa personale (titolo I interventi 1)/accertamenti entrate correnti (titolo I + II + III)
0.25 0.32 0.30
R6 Saturazione dei limiti
di indebitamento
Interessi passivi (titolo I intervento 6)/accertamenti entrate correnti (titolo I + II + III)
0.03 0.03 0.03
R7 Tempi di estinzione
debiti di finanziamento
Debiti di finanziamento a fine anno/spese per rimborsi di quota capitale di mutui e prestiti a medio-lungo termine impegnati (titolo III solo interventi 3,4,5)
21.92 18.18 18.06
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R8 Utilizzo anticipazioni
si tesoreria
Anticipazioni di tesoreria accertate (entrate titolo V categoria 1)/entrate correnti accertate (titoli I + II + III)
0 0 0
R9 Anticipazioni di
tesoreria non
rimborsate
Residui passivi anticipazioni di tesoreria (spese titolo III interventi 1)/entrate correnti accertate (titolo I + II+ III)
0 0 0
R10 Residui passivi delle
spese correnti
Residui passivi totali (in conto competenza e in conto residui) relativi alle spese correnti (residui totali delle spese titolo I)/spese correnti impegnate (spese titolo I)
0.47 0.38 0.34
R11 Velocità di riscossione
delle entrate proprie
Riscossione Titolo I e III entrate/Accertamenti Titolo I e III entrate
0.39 0.61 0.58
R12 Autonomia finanziaria Titolo I e III entrate accertate/Totale entrate 0.50 0.59 0.62 R13 Autonomia impositiva Titolo I accertate/Totale entrate 0.40 0.55 0.57 R14 Pressione tributaria Titolo I entrate accertate/abitanti 1145 1329 1380
R15 Pressione extra-
tributaria Titolo III entrate accertate/abitanti
91 105 109
R16 Pressione finanziaria Titolo I e III entrate accertate/abitanti 1236 1434 1445
R17
Incidenza spese
generali di
amministrazione e
gestione in relazione
alle spese correnti
Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo/Spese correnti impegnate
0.26 0.30
0.29
R18 Debiti finanziamento
pro-capite Debiti finanziamento fine anno/abitanti
1405
1224
1215
R19 Spesa in c/capitale in
relazione alla spesa
corrente
Spesa impegnata in c/capitale/spese corrente impegnata
0.30 0.24 0.21
R20 Spesa in c/capitale in
relazione alla spesa
generale
Spesa impegnata in c/capitale/spese generale impegnata (escluso Tit. IV)
0.23 0.19 0.15
R21
Incidenza della spesa
del personale in
relazione alla spesa
corrente
Spesa personale (ai sensi dell’art.1, comma 557 della L. n.296/2006)/Spesa corrente
0.27 0.27 0.28
Il Comune ha
rispettato i parametri
di deficitarietà
strutturale?
SI/NO
si si si
Il Comune ha
rispettato il patto di
stabilità negli ultimi 3
anni?
SI/NO
si si si
3.2.2 - Indicatori di salute organizzativa
1 Analisi caratteri qualitativi/quantitativi
Indicatori 2013 2014
Età media del personale (anni) 47,7 48,7 Età media dei dirigenti (anni) 55 56 Tasso di crescita di personale 0 0 % di dipendenti in possesso di laurea 13.7 13.7 % di dirigenti in possesso di laurea 71 71 Ore di formazione (media per dipendente) 10 12 Turnover del personale 0 0 Costi di formazione/spese del personale 0,1% 0,1% N. di revisioni della struttura organizzativa negli ultimi 3 anni 3 3 Propensione all’innovazione (n. iniziative di sviluppo organizzativo attivate negli ultimi 3 anni)
3 3
N. di personal computer/N. dipendenti 51 51
31
N. di postazioni dotate di accesso a Internet/N. postazioni 50 50 E-mail certificata 50 50 N. dipendenti dotati di firma digitale/N. totale aventi diritto 11 11 N. abitanti/N. dipendenti 102 102
2 Analisi Benessere organizzativo
Indicatori 2013 2014
Tasso di assenze 7,56 6,20 Tasso di dimissioni premature 0 0 Tasso di richieste trasferimento 4 0 Tasso di infortuni 0 0 Stipendio medio percepito dai dipendenti % assunzioni a tempo indeterminato 2 0 % assunzioni art.36, comma 2 D. Lgs. n.165/2001 16 16 N. di procedimenti disciplinari attivati 0 0 N. procedimenti disciplinari conclusi 0 0
3 Analisi di genere
Indicatori 2013 2014
% dirigenti donne 43 43 % di donne rispetto al totale del personale 53 53
% di personale donna assunto a tempo indeterminato 57 57
Età media del personale femminile (distinto per personale dirigente e non) 46 46 % di personale donna laureato rispetto al totale personale femminile 13,7 13,7 Ore di formazione femminile (media per dipendente di sesso femminile) 10 10
3.2.3 - Personale in servizio e articolazione per categorie e assegnazione
COMUNE DI SANTA TERESA GALLURA
DOTAZIONE ORGANICA DEL PERSONALE DIPENDENTE
Dotazione per categoria al 31/12/2014
D3 D1 C B3 B1 A
Settore Servizio Coperti Vacanti totale
settore
Vigilanza 1 1 6 6 2 8
Lavori Pubblici-Ambiente-Espropriazioni-Manutenzioni-Protezione Civile-Informatica
1 Serv. OO.PP. Informatica 1 2 4 3 1 10 2 12
Urbanistica-Edilizia privata
1
Serv. Vigilanza Ediliz.
8 2 10 Serv. Ediliz. Priv. 5 1
S.U.A.P.,Commercio e Demanio
2
AA.GG. 1 Serv. Amministrativi 1 1 1
9 0 9 Serv. Demografici e Statistici
2 3
Servizi Sociali Serv. Socio-Sanitari 1 1 2 0 2
32
Finanziario Tributi Personale
1
Serv. Finanziari e Personale
1 2 7 0 7
Serv. Tributi 1 2 1
Cultura PI Sport, Turismo e Spettacolo
1 Servizi Culturali 3 2 9 0 9
Servizi Turistici
1
1
1
Settore Ambiente, Demanio e Patrimonio
1 Ambiente, Demanio, Patrimonio
1 2 0 2
totale categoria 7 6 27 6 10 2 52 6 58
4. Obiettivi strategici ed operativi
Vedi il Piano degli Obiettivi Allegato
5. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione
delle performance 5.1 - Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano
Anno 2015 Attori Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.
Definizione obiettivi e approvazione Piano della performance
Titolari di P.O. - Struttura tecnica – Giunta
Monitoraggio intermedio
Titolari di P.O. - Struttura tecnica – Giunta
Rendicontazione degli obiettivi
Titolari di P.O. - Struttura tecnica – Giunta
5.2 - Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio
I controlli interni del Comune di Santa Teresa Gallura sono ordinati secondo il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione. L’attività di controllo e di valutazione
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della gestione operativa dell’Ente è volta ad assicurare il monitoraggio permanente e la verifica costante della realizzazione degli obiettivi e della corretta, tempestiva, efficace, economica ed efficiente gestione delle risorse, nonché, in generale, l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa, con particolare riferimento all’attività assolta dagli organi tecnici, da attuarsi mediante apprezzamenti comparativi dei costi e dei rendimenti. Rientrano nell’oggetto del controllo valutativo anche le disposizioni assunte dalla funzione dirigenziale in merito alla gestione ed all’organizzazione delle risorse umane, anche con riguardo all’impiego delle risorse finanziare destinate all’incentivazione del personale ed alla remunerazione accessoria delle relative responsabilità, della qualità delle prestazioni e della produttività, collettiva ed individuale.
Il sistema di controllo interno è strutturato in modo integrato e deve: • garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile del Segretario, dei
Responsabili con funzione dirigenziale e del responsabile di procedimento e del Responsabile del servizio finanziario ciascuno per il proprio ambito, la legittimità, la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa;
• verificare, attraverso il controllo di gestione, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati;
• valutare, attraverso il controllo della Giunta, del Segretario e dei Responsabili con funzione dirigenziale e il Nucleo di Valutazione ciascuno per il proprio ambito, l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi predefiniti;
• garantire il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica di cui al patto di stabilità interno, mediante un'assidua attività di coordinamento e di vigilanza da parte del responsabile del servizio finanziario e comunque il contributo da parte di tutti i responsabili dei servizi;
• valutare le prestazioni dei Responsabili con funzione dirigenziale e del Segretario.
Al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi programmati, la corretta ed economica gestione delle risorse, l'imparzialità ed il buon andamento dell’ente e la trasparenza dell'azione amministrativa, è istituito, presso il controllo di gestione, preordinato a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi. Esso è svolto in riferimento ai singoli servizi verificando in maniera complessiva e per ciascun servizio i mezzi finanziari acquisiti, i costi dei singoli fattori produttivi, i risultati qualitativi e quantitativi ottenuti e, per i servizi a carattere produttivo, i ricavi. La funzione del controllo di gestione fornisce le conclusioni del controllo medesimo agli amministratori, al Segretario, ai Responsabili con funzione dirigenziale e alla Corte dei conti.
Il controllo sulla qualità effettiva dei servizi è svolto secondo modalità definite dal Comune in funzione della tipologia dei servizi e tali da assicurare comunque la rilevazione della soddisfazione dell’utente, la gestione dei reclami e il rapporto di comunicazione con i cittadini. 5.3 e con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio…
Il Comune di Santa Teresa Gallura ha articolato la programmazione finanziaria in funzioni, servizi, programmi e centri di costo che, identificati nell’ambito della pianificazione operativa come rappresentato nella scheda obiettivo, agganciano gli stessi alle linee strategiche e agli obiettivi strategici.
Infatti, come si evince nell’allegato Piano degli obiettivi operativi, ogni singolo obiettivo operativo è ancorato non solo ai riferimenti strategici ma anche alla programmazione finanziaria
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proprio attraverso il centro di costo al fine di garantire una correlazione stretta tra momento strategico e momento gestionale.
5.4 - Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione della performance
a) Definizione sempre più puntuale del ciclo di gestione e di programmazione del bilancio integrato al ciclo di governo;
b) Definizione degli indicatori di outcome per la verifica degli impatti prodotti dalle politiche amministrativo-gestionali;
c) Definizione di una banca dati e di una anagrafica di riferimento degli indicatori di performance;
d) Attuazione di azioni finalizzate alla rilevazione della soddisfazione finale dei bisogni della collettività;
e) Diffusione delle cultura della qualità e della trasparenza dei servizi; f) Sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli
utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione;
g) Potenziamento del controllo di gestione quale servizio preordinato a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi.
7. Allegati tecnici 7.1 – Portafoglio dei servizi
7.2 – Piano degli obiettivi