piano di miglioramento ( pdm ) · matematica nelle prove standardizzate - migliorare le competenze...
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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“G. ALBERTINI” NOLA (NA)
Piano di Miglioramento
( PdM )
Allegato al Piano dell’Offerta Formativa (PTOF)
Triennio 2016/19
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Sezione 1
Il presente piano si colloca, alla luce di quanto emerso dal RAV, in stretta correlazione con gli
obiettivi inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, essendone parte integrante.
Esiti del RAV
1.1 PUNTI DI FORZA
Dal RAV dell’I.S.I.S. “G. Albertini” emerge una situazione positiva in relazione al successo scolastico
degli alunni. L’Istituto, infatti, registra esiti soddisfacenti negli scrutini di fine anno, la dispersione è
nulla, gli studenti conseguono il diploma con buoni voti e una parte di essi raggiunge livelli eccellenti
e continuano gli studi presso le università in una percentuale di gran lunga superiore alla media della
provincia, della Campania ed anche alla media nazionale, maturando positivi crediti formativi, come
evidenziano le rilevazioni statistiche fornite dal MIUR.
In tutte le classi le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra
pari, responsabilità e rispetto delle regole). Gli studenti raggiungono in maggioranza una adeguata
autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non si
registrano comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola
adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento ed utilizza una griglia per il voto di
condotta.
1.2 PUNTI DI DEBOLEZZA
Tuttavia l’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove
standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce le seguenti criticità :
a. Il punteggio di italiano e matematica degli studenti nelle prove INVALSI e' inferiore rispetto a
quello di scuole con background socio-economico e culturale simile.
b. La varianza tra classi in italiano e matematica è superiore ai valori di riferimento.
Il gap formativo risultante dalle prove Invalsi richiede un forte impegno di innovazione e una
rivisitazione dell’approccio didattico alle prove.
1.3 Priorità/Traguardi
3
Pertanto, tenendo conto delle criticità emerse, sono state individuate le seguenti priorità ed i relativi
traguardi:
PRIORITA’ TRAGUARDI
1 Migliorare i risultati di italiano e
matematica nelle prove standardizzate
- Migliorare le competenze degli studenti in italiano e
matematica, raggiungendo nel triennio la media
nazionale del punteggio
2
Diminuire la varianza all’interno delle
classi e tra le classi nei risultati delle
prove standardizzate
- Ridurre la varianza all’interno delle classi e tra le classi
nei risultati delle prove del 10% all’anno.
1.4 Scelta degli obiettivi di processo
Si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del miglioramento al potenziamento della
qualità dei processi congruenti con le priorità individuate.
Tabella di congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Area di
miglioramento
Obiettivi di processo E’ connesso alle priorità
1 2
Curricolo,
progettazione
e valutazione
Ripensare il curricolo di scuola ponendo maggiore attenzione alle
competenze in italiano e matematica al biennio e alla loro
declinazione all’interno delle discipline .
Favorire la condivisione di strumenti e prove di verifica comuni e
l’uniformità della valutazione
Ambiente di
apprendimento
Realizzare ambienti di apprendimento digitali per innovare le
pratiche didattiche
Inclusione e
differenziazion
e
Incrementare gli interventi mirati al recupero/potenziamento
Continuita' e
orientamento
Rafforzare la continuità con la scuola di base per scambi di
informazione ed attività di raccordo curricolare.
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
Favorire il lavoro dei dipartimenti in gruppi disciplinari,
individuando figure responsabili con funzione di
coordinamento.
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane
Promuovere la formazione dei docenti sulla didattica per
competenze e sull’utilizzo delle tecnologie informatiche
Integrazione
con il territorio
e rapporti
con le famiglie
Incentivare la collaborazione con gli stakholder per potenziare e
ampliare l’offerta formativa
4
Incrementare le occasioni di coinvolgimento dei genitori nella
vita della scuola
1.5 Motivazione della scelta degli obiettivi di processo
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una
stima della loro fattibilità. Pertanto, ad ogni obiettivo è stato attribuito un valore di fattibilità e uno di
impatto, determinando una scala di rilevanza. La stima dell'impatto implica una valutazione degli
effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine di perseguire l'obiettivo descritto. La
stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni
previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
Sono stati considerati i punteggi da 1 a 5 come segue:
1 = nullo
2= poco
3= abbastanza
4= molto
5= del tutto
Il prodotto dei due fattori ha fornito una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in
atto. In base ai risultati ottenuti (v. tabella) la scuola, rivedendo gli obiettivi dichiarati nel RAV, si
propone di concentrare le azioni sugli obiettivi di rilevanza maggiore, ridimensionando o eliminando
il peso degli obiettivi di minore rilevanza.
Obiettivi di processo Impatto (da 1
a 5)
Fattibilità (da 1 a
5)
Prodotto (valore
che identifica la
rilevanza
dell'intervento)
1. Ripensare il curricolo di scuola ponendo
maggiore attenzione alle competenze in italiano e
matematica al biennio e alla loro declinazione
all’interno delle discipline .
5 5 25
2. Favorire la condivisione di strumenti e prove di
verifica comuni e l’uniformità della valutazione
5 5 25
3. Realizzare ambienti di apprendimento digitali per innovare le pratiche didattiche
5 3 15
4. Incrementare gli interventi mirati al
recupero/potenziamento 5 4 20
5. Favorire il lavoro dei dipartimenti in gruppi
disciplinari, individuando figure responsabili con
funzione di coordinamento.
5 4 20
6. Rafforzare la continuità con la scuola di base per scambi di informazione ed attività di
raccordo curricolare.
3 3 9
7. Favorire il lavoro dei dipartimenti in gruppi disciplinari e interdisciplinari in orizzontale e in verticale
5 4 20
8. Promuovere la formazione dei docenti sulla didattica per competenze e sull’utilizzo delle
5 5 25
5
tecnologie informatiche 9. Incentivare la collaborazione con gli
stakholder per potenziare e ampliare l’offerta formativa
4 3 12
10. Incrementare le occasioni di coinvolgimento dei genitori nella vita della scuola
4 3 12
SEZIONE 2 –
2.1 Decidere le azioni da compiere è un passaggio che richiede una riflessione attenta in termini di
valutazione delle potenziali opportunità e rischi.
Pertanto si procede ad una ridefinizione degli obiettivi di processo,concentrandosi su quelli di
maggiore rilevanza, che vanno prioritariamente perseguiti, lasciando gli altri obiettivi, pur
importanti, per gli anni successivi.
In particolare i risultati conseguiti costituiscono un elemento su cui operare le scelte di indirizzo
strategico:
a livello dipartimentale: riformulare le programmazioni didattiche rimodulandole sull’acquisizione
delle competenze;
a livello di aula, ovvero in rapporto all’azione del docente: migliorare le pratiche didattiche e
valutative messe in atto;
a livello di Istituto : rivedere ed integrare la propria progettualità con interventi formativi appropriati.
E' opportuno inoltre tenere presente che gli effetti delle azioni intraprese non si esauriranno nel breve periodo,
ma avranno anche effetti di medio e lungo periodo che potranno essere positivi o negativi.
Azione prevista Effetti positivi a medio/ lungo
termine
Effetti negativi all’interno della
scuola a medio/ lungo termine
RIELABORAZIONE CURRICOLO D’ISTITUTO
Reale condivisione e sviluppo di un curricolo centrato su obiettivi di apprendimento di competenze.
“Delega” a pochi docenti dell’ elaborazione delle programmazioni e difficoltà a coinvolgerli nel processo di cambiamento.
ELABORAZIONE PROVE STRUTTURATE COMUNI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Condivisione e attuazione di buone prassi didattiche e maggiore efficacia nell’approccio didattico alle prove standardizzare
Le prove possono essere vissute dai docenti come un impegno in più da assolvere. L’ agito diviene un atto dovuto e non sentito e partecipato.
FORMAZIONE/ AUTOFORMAZIONE DEI DOCENTI /DIFFUSIONE ONE BUONE PRATICHE
Arricchimento del portfolio professionale personale di ciascun docente. Superamento della didattica trasmissiva ed utilizzo delle TIC e strategie metodologiche laboratoriali nella prassi didattica
Partecipazione passiva da parte dei docenti alle attività di formazione e autoformazione. Uso episodico e non sistemico di strategie didattiche innovative.
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quotidiana con una ricaduta positiva sugli esiti degli alunni.
2.2 Le azioni che s’intendono attivare rappresentano un’occasione per avviare il processo di
innovazione e miglioramento della scuola. Possono, inoltre, essere connesse a:
●Appendice A - obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015
●Appendice B - principi ispiratori alla base delle idee delle Avanguardie Educative su cui Indire
sta lavorando per favorire la disseminazione di pratiche innovative nelle scuole :
potenziamento delle competenze linguistiche con particolare riferimento all'italiano
potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche
sviluppo delle competenze digitali degli studenti
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
promozione del confronto e della collaborazione tra le diverse componenti scolastiche
individuazione di percorsi formativi personalizzati
Trasformare il modello trasmissivo della scuola
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e valutare
Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento
frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)
2. 3 - Pianificare le azioni per ciascuno obiettivo di processo
La tabella di pianificazione delle azioni, replicata per ciascun obiettivo di processo, riassume in modo
sintetico chi dovrebbe fare-che cosa-entro quando.
RESPONSABILE/I DELL’INTERVENTO: - DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Area di processo : Curriculo, progettazione e valutazione
1. Obiettivo di processo
Ripensare il curricolo di scuola ponendo maggiore attenzione alle competenze e alla loro
declinazione all’interno delle discipline
PIANIFICAZIONE ANNI 2016/17- 2017/18- 2018/19
7
Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Sett Ott
Rivisitazione delle discipline, in
funzione della costruzione del
curricolo per competenze.
X X
Essenzializzazione dei contenuti in
nuclei fondanti X X
Definizione dei moduli ed unità di
apprendimento per classi parallele
con scansione temporale
X X
Elaborazione di prove comuni di
verifica e griglie di valutazione X X
Elaborazione di moduli didattici
per le attività di recupero
X X
Verifica del lavoro svolto
X
X
Rimodulare l’attività didattica in funzione di un continuo miglioramento
X X
RESPONSABILE/I DELL’INTERVENTO:
- F.S. AREA 3 - DOCENTI ITALIANO E MATEMATICA (CLASSI SECONDE)
Area di processo : Curriculo, progettazione e valutazione
2.Obiettivo di processo
Favorire la condivisione di strumenti e prove di verifica comuni e l’uniformità della
valutazione
PIANIFICAZIONE ANNI 2016/17- 2017/18- 2018/19
Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Sett Ott
Analizzare le prove standardizzate di italiano e matematica
X X
Elaborare prove simulate di matematica e italiano con relative griglie di valutazioni
X X X
Somministrare le prove simulate
X X X X
Analizzare e confrontare i risultati delle prove simulate delle classi
X
Incrementare gli interventi mirati X X X X X X
8
al recupero/consolidamento delle competenze di base in italiano e matematica attivando sportelli di supporto e corsi extracurriculari Rimodulare l’attività didattica e ridefinire le prove in vista di un continuo miglioramento
X X
RESPONSABILE/I DELL’INTERVENTO: - F.S. AREA 2 - DOCENTI
- ANIMATORE DIGITALE
Area di processo : Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
3.Obiettivo di processo
Promuovere la formazione dei docenti sulla didattica innovativa e sull’utilizzo delle tecnologie
informatiche
PIANIFICAZIONE ANNI 2016/17- 2017/18- 2018/19
Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Sett Ott
Analisi dei fabbisogni formativi
X X X
Definizione e calendarizzazione delle attività formative
X X X
Effettuazione del percorso di formazione
X X X X X X X X
TERZA SEZIONE-
3.1 Impegno di risorse umane e finanziarie interne alla scuola
OBIETTIVI DI
PROCESSO
FIGURE PROFESSIONALI
INTERNE/ESTERNE ALLA SCUOLA
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE
PREVISTE
FONTE FINANZIARIA
1
Ripensare il curricolo
di scuola ponendo
maggiore attenzione
alle competenze e alla
loro declinazione
all’interno delle
discipline
Docenti di tutte le discipline
riunioni di dipartimento
10/12 ore di attività funzionali all’insegnamento
per ciascun docente
//
9
3.3 Modalità di monitoraggio dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
1. Ob. Ripensare il curricolo di scuola ponendo maggiore attenzione alle competenze e alla loro declinazione all’interno delle discipline
ATTIVITA’ Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/ rimodulazioni
Rivisitazione delle
discipline, in funzione
della costruzione del
curricolo per competenze.
Settembre Ottobre
Riunioni di dipartimento
Firme presenza Verbale Programmazioni
A cura del dipartimento
Essenzializzazione dei
contenuti in nuclei
fondanti
Definizione dei moduli ed
unità di apprendimento
per classi parallele con
scansione temporale
Elaborazione di prove
comuni di verifica e griglie
di valutazione
2
Favorire la
condivisione di
strumenti e prove di
verifica comuni e
l’uniformità della
valutazione
F.S. AREA 3 Docenti di italiano e
matematica delle seconde classi
riunioni di gruppi di lavoro
dipartimentali per elaborazione
materiale didattico e prove
di verifica
10/12 ore di attività funzionali all’insegnamento
per ciascun docente
//
3
Promuovere la formazione dei docenti sulla didattica per competenze e sull’utilizzo delle tecnologie informatiche
F.S. AREA 2 Animatore digitale
coordinamento attività,
monitoraggio, valutazione e
rendicontazione
10/12 ore di attività inerenti
all’incarico ricoperto
//
Esperto esterno attività di
formazione Ore da definire MIUR
Personale ATA
supporto tecnico amministrativo. servizi ausiliari.
Ore da definire FIS/MIUR
10
2. Ob. Favorire la condivisione di strumenti e prove di verifica comuni e l’uniformità della valutazione
ATTIVITA’ Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/ rimodulazioni
Analizzare le prove standardizzate di italiano e matematica
Settembre
Riunioni di dipartimento di matematica di italiano
Comunicazion
i
Firme presenza Verbale
A cura del dipartimento Elaborare prove simulate di matematica e italiano con relative griglie di valutazione
Somministrare le prove simulate
Gennaio
Febbraio
Marzo
Somministrazione prove alle classi
Prove sommini
strate
A cura di ciascun docente
Analizzare e confrontare i risultati delle prove simulate delle classi
Maggio Riunioni di dipartimento
Firme presenza Verbale
A cura del dipartimento
Incrementare gli interventi mirati al recupero/consolidamento delle competenze di base in italiano e matematica attivando sportelli di supporto e corsi di recupero
Da novembre a maggio
Registro degli sportelli
Relazione finale
A cura di ciascun docente
Rimodulare l’attività didattica e ridefinire le prove in vista di un continuo miglioramento
Settembre Ottobre
Riunioni di dipartimento
Firme presenza Verbale
A cura del dipartimento
3. Ob. Promuovere la formazione dei docenti sulla didattica per competenze e sull’utilizzo delle tecnologie informatiche
ATTIVITA’ Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/ rimodulazioni
Analisi dei fabbisogni formativi
Settembre
Ottobre
Novembre
Riunione commissione
Questionari A cura della F.S. area 2
e dell’animatore digitale
Definizione e calendarizzazione delle attività formative
Dicembre Gennaio
Riunione commissione
Firme presenza Verbale
A cura della F.S. area 2 e dell’animatore digitale
Effettuazione del percorso di formazione
Gennaio /maggio
Numero di docenti partecipanti
A cura della F.S. area 2 e dell’animatore digitale
11
QUARTA SEZIONE-
1.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
TRAGUARDI Data di
rilevazione
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Risultati attesi
Risultati rilevati
Modifiche/ rimodulazioni
Migliorare le
competenze
degli studenti
in italiano e
matematica,
raggiungendo
nel triennio la
media
nazionale del
punteggio
Dopo la restituzione degli esiti delle prove standardizzate
Differenza con la
media regionale e
nazionale
Confronto esiti prove standardizzatedell’anno precedente
. Avvicinamento dei risultati dell'istituto a quelli di scuole con background simile
A cura del Gruppo
RAV/PDM
Riduzione
della varianza
tra le classi e
nelle classi del
10% all’anno.
Dopo la restituzione
degli esiti delle prove
standardizzate
Differenza con la media regionale e nazionale
Confronto esiti prove standardizzatedell’anno precedente
Aumento del numero degli
studenti che si posizionano a
livello 3, 4 e 5 in Italiano e
Matematica
A cura del Gruppo
RAV/PDM
4.2 Strategie di condivisione del PdM all’interno ed all’esterno della scuola
Momenti di condivisione
interna
Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate dalla
condivisione
Dipartimenti - Gruppi di lavoro - Collegio dei Docenti - Consiglio di Istituto
Componenti organi collegiali
Discussione Pubblicazione sul sito della scuola
//
4.3 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Componente Ruolo
La Rocca Amelia Dirigente scolastico
Manganiello Maria Collaboratore vicario
De Micco Virgilia Docente e funzione strumentale area 1
Comunicazioni
Firme presenza