piano offerta formativa anno scolastico 2011 - 2012 · la società si fa complessa proprio per...

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PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2011 - 2012

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PIANO OFFERTA FORMATIVAAnno Scolastico 2011 - 2012

Cari genitori

i nostri ragazzi crescono, insieme a noi, in una società che cambia velocemente, eterogenea, in cui si moltiplicano rischi e opportunità.

In questo nuovo scenario ambivalente alla Scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni ragazzo sviluppi una identità consapevole e aperta.

La società si fa complessa proprio per l’azione congiunta dell’informazione, del mercato e delle immigrazioni, producen-do un habitat umano nuovissimo e sempre più diffuso a livello globale. Anche le diverse culture che abitano insieme il moder-no spazio geosociale sono in loro stesse complesse, ricche, significative con archetipi diversi tanto da provocare cambio di paradigma nel sapere e nell’organizzazione sociale. Ma la complessità è anche un compito educativo: una sfida che ci viene dalla società aperta e plurale e che ci indirizza nell’agire educativo e formativo imponendoci di pensare a ragazzi più aperti, dotati di una coscienza dialogica.

In un tempo in cui ogni persona si trova ricorrentemente nella necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro, dove si osserva che le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni, occorre che la Scuola formi saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali.

La Scuola Secondaria di 1°Grado, in particolare, deve offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; deve rafforzare quindi le conoscenze e le abilità di base delle discipline fondamentali, italiano, ma-tematica, scienze, ma anche delle lingue straniere, delle nuove tecnologie, della cultura storica; deve far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; deve promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali.

La scuola “Alighieri Trevigi” si orienta, quindi, verso la necessità di far acquisire un repertorio più o meno delimitato di conoscenze in ogni campo disciplinare, preoccupandosi di fornire in modo solido procedure, strumenti, linguaggi da padro-neggiare, delineando infine le caratteristiche “sociali” dell’ideale profilo dello studente “ben istruito”, definendo atteggiamen-ti, responsabilità, stili cognitivi ecc.

E’ importante a tal fine che i docenti pensino a realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora: essi inoltre devono pensare con particolare cura alla formazione della classe come “ gruppo”, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione.

La Scuola, costruita così come un luogo accogliente, coinvolgerà gli studenti stessi nell’assunzione di responsabilità. Si dovrà esplicitare l’importanza delle condizioni che favoriscono lo star bene a scuola per ottenere da loro più ampia partecipazione al progetto educativo. La formazione di importanti legami di gruppo è, infatti, condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.

L’ attivazione del corso a indirizzo musicale rappresenta un apprezzabile contributo della scuola “Alighieri Trevigi” al progetto educativo per l’alto valore formativo di tale insegnamento. Importante risulta, infatti, il contributo della Musica alla formazione della persona in termini di sensibilità, di senso di responsabilità, di capacità di impegno personale, di dedizione, di autodisciplina.

La collaborazione, il gioco di squadra tra Scuola e Famiglia, infine, sono gli strumenti più preziosi che abbiamo per costruire una scuola di qualità. Attraverso questo “patto di corresponsabilità” si può migliorare l’azione educativa sinergica di docenti e genitori.

Cordiali saluti Il Dirigente ScolasticoRossana Gianella

Casale Monferrato 12 Gennaio 2011

1.0 PREMESSA 1.1 Che cos’è il Piano dell’Offerta Formativa1.2 Principi di base1.3 Organizzazione della scuola 1.4 Il contesto territoriale1.5 Le risorse educative del territorio 1.6 Il ruolo della Scuola 2.0 LE SCELTE EDUCATIVE E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA 2.1 Finalità generali della nostra attività pedagogica e didattica 2.2 Principi che orientano l’azione pedagogica e didattica della nostra scuola 2.3 Partecipazione dei genitori alla vita della scuola 2.4 Patto di corresponsabilità scuola-famiglia 2.5 Iniziative per superare situazioni di svantaggio 2.6 Integrazione degli alunni stranieri 2.7 Integrazione degli alunni disabili 2.8 Orientamento 3.0 IL CURRICOLO 3.1 Metodologia di progettazione del curricolo 3.2 Obiettivi comuni educativi e trasversali alle discipline 3.3 Contenuti 3.4 Scelte metodologiche 3.5 Competenze chiave di cittadinanza 3.6 Competenze... in sintesi 4.0 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA4.1 Area della accoglienza4.2 Area della educazione alla cittadinanza e legalità4.3 Area della continuità e orientamento4.4 Area delle lingue straniere4.5 Educazione alla comunicazione e alla creativià4.6 Educazione all’ambiente4.7 Educazione alla salute4.8 Area del recupero, consolidamento, potenziamento4.9 Educazione stradale e alla sicurezza4.10 Area sportiva4.11 Attività varie5.0 LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO 5.1 Verifica del Piano dell’Offerta Formativa 5.2 Monitoraggio e riprogettazione finalizzata al miglioramento 5.3 Valutazione del processo insegnamento-apprendimento5.4 Gli strumenti della valutazione5.5 La misurazione e le prove di verifica5.6 Le valutazioni degli apprendimenti disciplinari5.7 La valutazione complessiva5.8 i rapporti scuola famiglia6.0 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA6.1 Tempo normale6.2 Tempo prolungato6.3 Indirizzo MusicaleORGANIGRAMMA D’ISTITUTO

Pag. 3Pag. 3Pag. 3 Pag. 4Pag. 5Pag. 6Pag. 7Pag. 9Pag. 9Pag 10Pag.11 Pag.12Pag.13Pag.13Pag.14Pag.14Pag.15Pag.15Pag.15Pag.15Pag.16Pag.16Pag.17Pag.18Pag.19Pag.19Pag.19Pag.19Pag.19Pag.19Pag.19Pag.19Pag.19Pag.20Pag.20Pag.20Pag.21Pag.21Pag.22Pag.22Pag.23Pag.24Pag.24Pag.26Pag.26Pag.27Pag.28Pag.29

IND

ICE

Il P.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della Scuola. Il Piano esplicita la progettazione educativa e organizzativa che la Scuola adotta nell’ambito della sua autonomia coerentemente con gli obiettivi generali degli orientamenti, dei programmi ministeriali e con le esigenze del territorio.

Questo documento è il progetto distintivo della Scuola Secondaria “Alighieri Trevigi” che conser-va le molteplici e positive esperienze passate e si apre alla sperimentazione di graduali processi innovativi per migliorare ed ampliare l’offerta formativa. E’ il frutto di una maturazione e condivisione di scelte educative che ha visto coinvolte tutte le componenti scolastiche e che si traduce in iniziati-ve rivolte alla totalità delle classi e a tutti gli insegnanti della scuola; prevede una costante valutazio-ne e presuppone assunzione di responsabilità ad ogni livello decisionale. Prevede un’articolazione che si adatti alle differenziate esigenze degli alunni e al contesto socio-economico. Si rivolge ai genitori ed agli alunni della scuola ed è stato elaborato tenendo conto dei bisogni e delle proposte rilevati negli anni precedenti, delle nuove disposizioni di legge e nel cercare di formare una cultura dell’au-tonomia come cultura della responsabilità, dell’autovalutazione, della gestione organizzativa e dinamica delle risorse.

1.0 PREMESSA1.1 - CHE COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF)

L’identità culturale e progettuale della scuola è costruita su alcuni principi di base che regolano l’at-tività educativa e didattica correlati alle richieste della società attuale e a quella del territorio in cui la Scuola è chiamata ad operare.

1.2 - PRINCIPI DI BASE

CORRESPONSABILITÀ

ACCOGLIENZA

TRASPARENZA

FLESSIBILITÀ

INTEGRAZIONE

CONTINUITÀ

INDIVIDUALIZZAZIONEDELLE PROPOSTE

RISPETTO AI BISOGNI APPROCCI LABORATORIALI

CONSAPEVOLEZZA

IDENTITÀ

VALORIZZAZIONEDEL CURRICOLO

SCOLASTICODELL’ALUNNO ATTRAVERSO LO SVILUPPO

ED IL RECUPERO

VALORIZZAZIONEDELLE RISORSE

PROFESSIONALI E STRUTTURALI

DIVERSIFICAZIONE DELL’OFFERTA

FORMATIVA PREM

ESSA

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Dall’anno scolastico 2000/2001 la Scuola comprende due plessi: l’ex scuola media Trevigi di via Trevigi 16 e l’ex Hugues-Alighieri di corso Verdi.

Il plesso Trevigi è situato in pieno centro storico, nelle immediate vicinanze dei più importanti luoghi di cultura (Teatro, Museo, Biblioteca), dei servizi cittadini (ufficio postale, ufficio di colloca-mento, banche, Azienda Sanitaria Locale ASL AL, uffici comunali...), di Scuole elementari (1° e 3° Circolo) e dì Istituti Superiori (Liceo classico, Liceo scientifico, Istituto tecnico Leardi).

Il plesso Alighieri ha sede in un edificio moderno, costruito con tale specifica funzione e circon-dato da un’ampia area verde. La zona di competenza della Scuola è composta da parte del centro cittadino, dalle aree gravitanti sul polo del Valentino, dalle Scuole Elementari Bistolfi e Sacro Cuore e da piccoli centri limitrofi. In entrambe i plessi è assicurato il servizio mensa esterno.

La differente ubicazione non incide sull’unitariertà della Scuola, che si avvale di una rigorosa pro-gettazione comune, fatta salva la differenziazione dell’offerta formativa integrativa.

1.3 - ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

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Il contesto territoriale è Casale Monferrato, comune situato al limite nordorientale delle colline del Monferrato, sulla destra del fiume Po.

Città dalle buone referenze nel settore della viticoltura, culla di antiche tradizioni industriali, prima nella produzione della calce e del cemento e poi nel settore meccanico del freddo e delle rotative, vanta anche una solida tradizione culturale, come dimostra la concessione Napoleonica di un Liceo Classico, oltre che di un Tribunale Civile e Penale.

Anche oggi, che ormai è ben lontana dagli antichi fasti di capitale del Monferrato, continua a costituire un punto di riferimento per i paesi del circondario: città a misura d’uomo, ancora abbastan-za ricca di quei valori che non si trovano tanto facilmente in altri contesti abitativi.

L’economia del Casalese è ben bilanciata tra settore agricolo, industriale e terziario: nel settore agricolo prevalgono viticoltura, risicoltura, cerealicoltura ed orticultura; nel settore industriale pre-vale la metalmeccanica (l’industria del freddo, delle macchine per la grafica che sono leader nel mondo); è presente un variegato sistema artigianale e di piccole unità industriali.

Il settore terziario è costituito da servizi legati alla pubblica amministrazione e da servizi com-merciali, con un significativo incremento dell’impegno in campo turistico, indirizzato sia al turismo di breve periodo, enogastronomico, che al turismo d’arte.

Conseguentemente la situazione occupazionale si presenta più favorevole di quella di molti terri-tori e ambiti circostanti sia nella provincia che ai confini. Le richieste di forza-lavoro presentano una significativa componente di qualifiche medio-alte, avanzate soprattutto dalle industrie della zona per il personale tecnico.

Queste caratteristiche hanno reso la città un polo di attrazione per l’insediamento di immigrati provenienti in passato da varie regioni italiane e oggi da paesi europei ed extraeuropei che hanno dato origine a una realtà interculturale sempre più visibile e significativa e nello stesso tempo hanno sollecitato la città ad attivarsi nel campo della formazione permanente di giovani e adulti.

Qui opera e cresce la nostra scuola, che attiva il suo percorso educativo in due sedi. L’edificio del centro storico accoglie soprattutto gli allievi che provengono dai quartieri dell’Agro Callori, Salita S.Anna, Oltreponte, da Casale Popolo, Morano, oltre che, naturalmente, dal centro città; la sede di via Verdi accoglie invece i ragazzi che provengono dall’ampia porzione di Casale a sud del Canale Lanza, una zona di recente valorizzazione, in cui i nuovi servizi (Centro commerciale “La Cittadella, Centro Nuoto Casale) si affiancano a strutture meno recenti, come l’Ospedale Santo Spirito. Convergono nella sede di via Verdi anche gli studenti di San Germano, San Giorgio e Terruggia.

1.4 - IL CONTESTO TERRITORIALE

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Nell’ erogazione del servizio, tutti gli operatori della Scuola fanno riferimento in primo luogo al diritto dell’alunno di ricevere un’educazione e un’istruzione adeguate alle esigenze del contesto sociale e culturale. Con questo la Scuola intende sottolineare la necessità che l’azione educativa non si realizzi in un’offerta unica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma si articoli in modo da tener conto delle situazioni di ciascuno. Ne deriva che la scuola opera con ogni mezzo per:• differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità;• valorizzare le molteplici risorse esistenti nella scuola e nel territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l’offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari, ma assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale.

L’ arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale; per ottenere questo risultato la scuola si adopera affinché:• ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle alunne;• nessun alunno venga escluso per motivi economici dalle attività opzionali e/o integrative del curricolo organizzate dalla scuola;• sia agevolata la fruizione del servizio di refezione;• sia data la possibilità di scegliere fra strutture organizzative del tempo scuola che rispondano alle esi-genze delle famiglie.L’ offerta educativa e formativa tiene conto delle esigenze e delle necessità del singolo alunno nel rispetto dei ritmi e dei modi di apprendere di ciascuno. Il riconoscimento delle differenze e l’uguaglianza delle opportunità risultano quindi essere i principi fondanti dell’azione educativa; ad essi si affiancano: il rispetto per ogni cultura, il rifiuto di ogni forma di discriminazione.

1.5 - LE RISORSE EDUCATIVE DEL TERRITORIO

1.6 - IL RUOLO DELLA SCUOLA

Nel territorio dell’Istituto sono presenti numerose associazioni di volontariato (oratori, Agenzia Famiglia, ALT 76, Associazione Conferenze di San Vincenzo, A.N.F.F.A.S.) che già svolgono attività di aggregazione e di intervento sociale. Esse rappresentano un interlocutore privilegiato per la realizzazione di iniziative di formazione extrascolastica e la creazione di momenti di aggregazione sociale e di organizzazione del tempo libero. Altrettanto numerosi sono le società sportive che svolgono uno specifico intervento di avvicinamento alla pratica sportiva.

Molto buono il livello di collaborazione con gli EE.LL. che seguono con particolare attenzione le proble-matiche connesse allo svolgimento del servizio scolastico in ogni suo aspetto.

Altrettanto di buon livello è il rapporto con l’A.S.L., che riconosce il ruolo che questa Scuola riveste nell’ambito degli interventi di integrazione, di sostegno e di contenimento del disagio sociale.

Una larga e ben consolidata rete di collaborazioni è stata da tempo intrecciata con tutte le scuole presenti in città e con i centri di formazione professionale (C.I.O.F.S. e FO.RAL).

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La Scuola intende perseguire tali obiettivi attraverso la ricerca di un rapporto dinamico tra ugua-glianza e differenza mediante la pedagogia interculturale, unica risposta pedagogica possibile a una società multiculturale, e il cui obiettivo primario si delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme e attenzione per il processo di maturazione sia cognitivo che affettivo ed emotivo dei soggetti e della flessibilità delle loro menti, del loro sentire e del loro agire.

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SCELTE ECUCATIVE

PIANIFICAZIONE STRATEGICA

2.1 - Finalità generali della nostra attività pedagogica e didattica

La nostra Scuola pone al centro del suo interesse ogni singolo ragazzo, allo scopo di favorirne:• la maturazione dell’identità • la conquista dell’autonomia• lo sviluppo delle competenze• l’orientamento.Tali finalità s’influenzano e si completano a vicenda. Infatti, un ragazzo competente è anche:• autonomo • in grado di orientarsi nella realtà • capace di compiere scelte consapevoli• capace di agire la cittadinanzaPer raggiungere queste finalità la nostra scuola si pone come luogo educativo che:• valorizza le attitudini individuali • promuove la creatività e l’immaginazione • è luogo e occasione d’integrazione• educa alla solidarietà e alla pace• educa all’interculturalità• aiuta a crescere globalmente e a diventare cittadini responsabili.In termini di abilità e competenze, intendiamo formare una persona attiva, costruttiva, prosociale che:• sappia giocare, fare, tentare;• sappia star bene con se stesso e con gli altri; • acquisisca la capacità di superare l’egocentrismo intellettuale e sociale;• sappia riorganizzare la propria esperienza;• sia in grado di esplorare e ricostruire la realtà attraverso la capacità di rappresentare;• sappia utilizzare le diverse tecnologie simboliche;• sappia operare autonomamente delle scelte;• potenzi la propria creatività;• sviluppi l’intelligenza critica;• sappia raggiungere una maggiore autostima;• sviluppi la motivazione all’apprendimento e al comportamento sociale;• sappia agire anche senza mediazione dell’adulto;• sviluppi abilità cognitive e capacità culturali tali da consentire la ricerca, la rielaborazione e la comunicazione di conoscenze relative a specifici campi d’esperienza.

2.0 LE SCELTE EDUCATIVE E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

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SCELTE ECUCATIVE

PIANIFICAZIONE STRATEGICA

• Rispetto dell’unità psicofisica del bambino: lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali.• Accoglienza: creazione di un clima sereno per favorire l’incontro, la conoscenza recipro-ca, la solidarietà, l’interazione e lo star bene a scuola.• Integrazione: promozione della cultura della differenza, intesa come valore e fonte di arricchimento umano.• Partecipazione: favorire il coinvolgimento di tutte le persone che, con ruoli diversi, fanno partedella realtà della Scuola è un obiettivo prioritario. Nella conduzione dell’attività didattica, gli insegnanti favoriscono la vita della scuola, fanno crescere in loro il senso di appartenenza. Alla partecipazione dei genitori, fondamentale per la piena riuscita del processo formativo, è dedicato più avanti un apposito paragrafo.• Progettualità: attraverso la ricerca e la progettazione collettiva a livello educativo, didattico e organizzativo la Scuola si presenta come risorsa per tutta la comunità.• Continuità del processo formativo: è un aspetto fondamentale del nostro agire, nella consapevolezzache prevenire le difficoltà nel passaggio da un ordine di scuola all’altro significa ridurre la dispersio-ne scolastica, l’insuccesso, la demotivazione.• Rilevanza del gruppo: la maturazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta diporre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno; il gruppo-classe e la comunità scolastica rappresentano due luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi in quanto la discussione e il confronto favori-scono lo sviluppo sociale, affettivo e cognitivo facilitando la gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione.• Orientamento: iniziative e attività formative che accompagnano lo studente lungo tutto il percorsoscolastico, per avviarlo alla costruzione della propria identità, orientarlo a comprendere la realtà, con-durlo a compiere scelte consapevoli poiché compito della scuola non è solo “insegnare ad apprendere” ma anche “insegnare a essere”.• Valutazione: la valutazione è aspetto integrante del progetto educativo: è rivolta al monitoraggiodell’efficacia e dell’efficienza dell’azione didattica e pedagogica, alla rilevazione degli standard di apprendimento e degli standard sull’efficacia e l’efficienza del servizio, alla valutazione complessiva e analitica del sistema Scuola. L’alunno è guidato ad acquisire progressivamente la capacità di autovalutarsi e di individuare le strategie più opportune per raggiungere gli obiettivi. • Recupero, sostegno e potenziamento: si opera per favorire il recupero dello svantaggio socio-culturale e per il superamento delle difficoltà individuali affinché le diversità non diventino disuguaglianze, attenendosi al principio che la proposta formativa deve essere differenziata e proporzionata alle esigenze di ciascuno.• Atteggiamento di ricerca: la Scuola deve fornire ai ragazzi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del mondo e della realtà, da mettere costantemente a confronto con l’interpretazio-ne degli altri; in questo contesto, anche l’errore diventa elemento di riflessione e di discus-sione all’interno del gruppo-classe.• Impiego delle nuove tecnologie: impiego quotidiano generalizzato di strumenti informatici emultimediali,come occasioni di formazione della conoscenza e di accesso ad ambienti di “realtà virtuale”, per rendere possibile la realizzazione di nuovi tipi di “esperienza” diretta, dando concretezza operativa, rappresentativa e comunicativa anche a concetti altrimenti recepiti come puramente astratti.

2.2 - PRINCIPI CHE ORIENTANO L’AZIONE PEDAGOGICA E DIDATTICA DELLA NOSTRA SCUOLA

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• Interdisciplinarietà: attività curricolari e integrative con percorsi interdisciplinari e con l’utilizzo di laboratori specifici, con il coinvolgimento di docenti di varie discipline e di altre scuole o agenzie edu-cative del territorio.• Collegialità: progettazione, programmazione, valutazione e verifica a livello collegiale (di classe,di team, di classi parallele, di plesso, d’istituto) e nazionale. Per favorire la partecipazione e la con-divisione, il collegio docenti opera suddiviso in commissioni e dipartimenti.• Flessibilità: flessibilità oraria e modulare in funzione dell’arricchimento dell’offerta formativa e dellascelta delle famiglie; flessibilità nell’utilizzo delle risorse umane valorizzando le competenze di ciascuno.• Interazione con il territorio: utilizzo ottimale di risorse interne ed esterne alla scuola presentisul territorio; attenzione alla realtà esterna finalizzata a rendere consapevoli gli alunni e a promuo-vere la cittadinanza attiva; attività di volontariato in collaborazione con le associazioni.

Strategie• Informare adeguatamente i genitori ed effettuare sondaggi d’opinione prima di prendere

inziative relative agli orari e all’organizzazione della scuola.• Accertarsi dei reali problemi e bisogni formativi delle famiglie.• Promuovere assemblee per la presentazione, discussione e verifica del progetto educativo.• Favorire la costituzione di commissioni con la partecipazione dei genitori.• Coinvolgere i genitori nella progettazione di iniziative scolastiche ed extra scolastiche della

classe.

Comunicazione alle famiglie• Patto di corresponsabilità scuola - famiglia;• Assemblee in occasione dell’elezione dei rappresentanti;• Incontro con i rappresentanti nei consigli di classe;• Colloqui con individuali docente-genitore in determinati periodi dell’anno;• Comunicazione tramite diario dei risultati delle prove di verifica in itinere;• Comunicazioni quadrimestrali sui livelli di apprendimento;• Consegna delle schede di valutazione.

Durante i colloqui con i genitori, gli insegnanti si pongono in atteggiamento di ascolto affinché la comuni-cazione sia il più possibile serena e fruttuosa. Le strategie per affrontare e risolvere i problemi evidenziati dagli allievi vengono concordate con le famiglie alle quali si chiede di collaborare, per la parte che le riguarda, al pieno successo del processo formativo. In ottemperanza alle indicazioni ministeriali e nella convinzione che la Scuola debba perseguire costante-mente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori in un’ottica non episodica, come sempli-ce risposta a un’emergenza, ma “di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative”, dall’anno scolastico 2007-2008 è stato formulato e sot-toscritto un Patto di corresponsabilità – aggiornato quest’anno in alcune sue parti - che impegna tanto la scuola quanto le famiglie a collaborare nella maniera più proficua alla formazione dei ragazzi. Di seguito, il testo di tale documento.

2.3 - PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA

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2.4 - PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

In riferimento alle disposizioni Ministeriali (C.M. 15.03.2007), si considerano le famiglie e la scuola sottoscrittori di un patto sociale di corresponsabilità nei confronti dei comportamenti degli alunni, al fine di rendere efficace il processo educativo messo in atto dalle istituzioni e dalle famiglie.

Tale patto è stato formulato da una commissione mista formata da docenti, genitori rappresentanti di classe e di Istituto, coordinata dal Dirigente e dal Presidente del Consiglio d’Istituto.

Comunicare costantemente con le fa-miglie, informandole sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti.Fare rispettare le norme dicomportamento, i regolamenti ed i divieti, in particolare relativamente all’utilizzo di telefonini e altri dispositi-vi elettronici. Prendere adeguatiprovvedimenti disciplinari in caso di infrazioni.

Riferire in famiglia lecomunicazioni provenientidalla Scuola e dagliinsegnanti. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagnisviluppando situazioni di integrazione e solidarietà. La somma di 3 note di comportamento gravemente scorretto, segnalate sul registro di classe, com-porterà la sospensione dello studente interessato, previo avviso ai genitori.

LA SCUOLA SI IMPEGNA A… LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A… LO STUDENTE SI IMPEGNA A…

Garantire un piano formativo basto su progetti ed iniziative volte a promuo-vere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale.

Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad un’as-sunzione di responsabilità rispetto aquanto espresso nel patto formativo.

Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussio-ne, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispet-to di sé e dell’altro.Promuovere il talento e l’eccellenza, comportamenti ispirati alla parteci-pazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza.

Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa. Verificare che gli alunni portino a scuola il materiale necessario per le lezioni, che esegua-no i compiti assegnati e che dedichino allo studio a casa un tempo adeguato agli impegni scolastici e alle personali capacità.Verificare che gli alunni non portino a scuola oggetti preziosi, di svago. Accertarsi che l’abbigliamento dei figli sia pratico e adeguato al rispetto dell’ambiente istituzionale, al decoro personale e alle attività. Comunicare per iscritto all’insegnante di Scienze Motorie qualsiasi motivo che limiti o impedisca l’effettuazione dell’attività stessa.

Prendere visione di tutte le comu-nicazioni provenienti dalla Scuola, discutendo con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplina-ri, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità.

Mantenere costantemente un com-portamento positivo e corretto, rispet-tando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni. Rispettare con la massima puntualità l’orario scolastico. Ripetuti ritardi ingiustificati saranno segnalati per iscritto alle famiglie. Avere con i compagni rapporti improntati ad amicizia, aiuto reciproco, correttez-za, buona educazione. Rispettare l’ambiente scolastico e gli strumenti didattici che utilizza e collaborare a mantenere e accrescere il decoro dei locali.

Prendere visione del piano forma-tivo, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi laresponsabilità di quanto espresso e sottoscritto.

Mettersi a disposizione dall’Istituzio-ne Scolastica: partecipare sempre agli incontri previsti dalla scuola, assicurando così una presenza e una partecipazione costruttiva alle iniziative e alla gestione del percorso educativo pianificato dalla Scuola.

Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formati-vo, discutendo con loro ogni singolo aspetto di responsabilità.

Frequentare regolarmentei corsi e assolvere assiduamente agli impegni di studio.Favorire in modo positivolo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazio-ne alla vita della classe.

OFFERTA FORMATIVA

RELAZIONALITÀ

PARTECIPAZIONE

INTERVENTI EDUCATIVI

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2.5 - Iniziative per superare situazioni di svantaggioLo svantaggio socio-culturale è uno stato di sofferenza che, per quanto possibile, dovrebbe

essere eliminato o, almeno, contenuto al fine di non compromettere le potenziali capacità d’appren-dimento e di relazione dell’alunno.

Si ritiene che la Scuola debba creare le condizioni per l’uguaglianza offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari e ambientali deprivate.

Per raggiungere tali scopi, la Scuola ritiene necessario articolare l’attività scolastica in modo che siano accettate e valorizzate le diversità per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli minimi di apprendimento nel rispetto dei personali tempi di crescita e di sviluppo.

Per affrontare e superare lo svantaggio la Scuola organizza corsi di recupero individualizzati e promuove la partecipazione di tutti gli alunni ai laboratori, attività, corsi, gite, uscite sul territorio e visite guidate.

2.6 - Integrazione degli alunni stranieriAllo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, la Scuola “Alighieri

Trevigi” attua iniziative volte a:• creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non autoctono o neo-autoctono,la percezione di sé come minoranza;

• facilitare l’apprendimento linguistico;• inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i Paesi di provenienzaal fine di evidenziarne l’importanza dei valori peculiari;

• attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell’area di riferimento, per valorizzare le radici culturali;

La presenza nella Scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà. L’iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all’età anagrafica. Una docente assiste gli alunni stranieri nelle attività curricolari, opzionali e integrative con attività di alfabetizzazione, di avvicinamento alla lettura, potenziamento della lingua parlata.

2.7 - Integrazione degli alunni disabiliL’inserimento degli alunni disabili nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno; offrendo

agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa, la Scuola si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità.

Nella assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di utilizzo delle ri-sorse disponibili (spazi e attrezzature) l’Istituzione Scolastica presta particolare attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni disabili.

Per ciascun alunno disabile, la Scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti dei servizi territoriali dell’ASL.AL di Casale Monferrato, predispone un apposito “piano educativo individualizzato”.

Per favorire l’integrazione la Scuola si avvale di insegnanti statali specializzati (i cosiddetti docenti “di sostegno”) e dei collaboratori scolastici (bidelli). Ove possibile e opportuno, la Scuola ricorre anche alla collaborazione di personale messo a disposizione dagli enti locali.

La Scuola, in collaborazione con i Servizi di Neuropsichiatria del territorio, segnala le necessità di assistenza specialistica agli Enti Locali che hanno competenza in materia.

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2.8 - OrientamentoIl progetto “Orientamento” si propone di aiutare l’alunno a sviluppare capacità e competenze progettuali

che gli consentano di perseguire un progetto di vita soddisfacente. Si sviluppa promuovendo la ricerca del sé, la metariflessione e la consapevolezza di sé e dell’ambiente.

Prima della scelta della scuola superiore, l’analisi della situazione personale e contestuale è sostenuta anche da interventi di esperti e dal supporto di strumenti specifici (tests psico-attitudinali, consulenze, e...). Dall’anno scolastico 2008-2009 la Scuola “ Alighieri Trevigi” ha attivato uno sportello di counseling gestito da due psicologhe per alunni, genitori e docenti della Scuola (iniziativa prevista dal Progetto Ginestra).

Si è compiuto il passaggio dai progetti per l’orientamento all’idea di un “curricolo orientante” secondo la quale l’orientamento è un elemento pervasivo che indirizza la programmazione, una attività formativa fina-lizzata all’acquisizione di competenze di base e di competenze trasversali che attraverso l’organizzazione intenzionale dei processi di insegnamento/apprendimento e dei contesti relazionali e operativi promuova nell’alunno la formazione di un’identità autonoma e aperta al cambiamento in grado di formulare un pro-getto di vita.

I campi di intervento riguardano:• L’acquisizione da parte degli alunni delle competenze di base.A questo scopo i docenti elaboreranno nel corso dell’anno scolastico un curricolo verticale relativoalle diverse aree disciplinari individuando i nuclei fondamentali dei saperi secondo una gradualità di programmazione.

• Conoscenza di sé nella prospettiva del cambiamento.Saranno proposte attività ed esperienze di osservazione e di auto-osservazione utili alla costruzione della propria identità attraverso la sollecitazione della consapevolezza e cu-rando gli atteggiamenti della responsabilità, dell’autonomia, dell’autocrontrollo, della ca-pacità di fare scelte mature.

• Favorire la capacità di interagire con gli altri anche in vista di fini comuni.I docenti si propongono di attuare lavori di gruppo con obiettivi di tipo culturale ma con particolare attenzione all’aspetto socio-relazionale utilizzando opportune tecniche di osservazione e di conduzione dei gruppi.

• Promuovere la capacità di organizzarsi in modo autonomo nel gioco, nella scelta delle attività, nell’apprendimento.A questo scopo saranno attivati momenti specifici di riflessione sul proprio metodo di studio e sul proprio stile di apprendimento in vista di un miglioramento della propria capacità produttiva.

• Far vivere ai ragazzi esperienze che li stimolino a progettare, realizzare, comunicare, presentarei risultati del proprio lavoro ad altri, per promuovere la capacità di assumersi responsabilità e compiere scelte.A tal fine verranno prese in considerazione le esperienze più significative, sia di apprendi-mento che culturali, per tasformarli in occasioni di comunicazione ad un pubblico interes-sato ai giovani ( genitori, autorità cittadine, studenti di altri gradi di scuola... ).

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È l’insieme dei percorsi formativi comuni e personalizzati elaborati dal Collegio Docenti, dai Dipar-timenti, volti a realizzare i traguardi educativi per il raggiungimento delle competenze individuali secondo le indicazioni ministeriali e le esigenze dell’utenza. I percorsi formativi della nostra Scuola si intendono declinati a vari livelli a seconda delle fasce di età degli alunni, delle loro personali ca-ratteristiche, e delle esigenze manifestate durante il processo di crescita, tenuto conto delle Indica-zioni per il Curricolo e per il Primo Ciclo d’Istruzione pubblicate nel Settembre del 2007 a cura del Ministero della Pubblica Istruzione e del D.L. 01.09.2008 n. 137 “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”.

3.1 - Metodologia di progettazione del curricolo• Verifica dei prerequisiti cognitivi e comportamentali.• Riunioni per Dipartimenti per individuare gli obiettivi formativi generali, progettare attività

in continuità.• Riunione in Dipartimenti in orizzontale per definire le competenze, gli O.S.A., gli standard

formativi di apprendimento e i criteri di valutazione sommativa. • Stesura dei Piani di Lavoro dei singoli docenti.

3.2 - Obiettivi comuni educativi e trasversali alle discipline• Coscienza di sé, degli altri e dell’ambiente• Accettazione degli altri, collaborazione, solidarietà• Presa di coscienza delle regole della vita comunitaria• Atteggiamento positivo nei confronti delle attività scolastiche• Autonomia personale e responsabilità• Capacità di ascoltare• Capacità di comprendere• Capacità di rielaborare• Capacità di comunicare• Capacità di operare• Capacità di valutare in modo critico la realtà

3.3 - ContenutiI contenuti sono definiti in base alle “Indicazioni per il curricolo per il Primo Ciclo d’Istruzione” emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione (Settembre 2007) e al D.L. 01.09.2008 n. 137, tenendo conto delle carat-teristiche della classe e della situazione di ogni singolo alunno.Nella scelta dei contenuti, che saranno definiti in dettaglio individualmente da parte dei singoli docenti e concordati a livello di dipartimenti, saranno tenuti presenti i criteri di:• validità in funzione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze• essenzialità• chiarezza• significatività• interesse• interdisciplinarietà

3.0 IL CURRICOLO

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3.4 Scelte metodologiche Il nostro Collegio Docenti intende operare secondo uno stile democratico volto a sviluppare nell’alunno il senso della partecipazione, della responsabilità e della solidarietà. Tale stile si concre-tizza nell’adozione delle seguenti strategie:• Partire dalle preconoscenze degli allievi.• Valorizzare l’esperienza e il vissuto dei singoli, nel rispetto dei vari credo religiosi e dei valori di cui ogni cultura è portatrice.• Favorire l’individuazione dei punti di debolezza e di forza rispetto alle diverse abilità, al fine di

costruire i propri strumenti di autovalutazione.• Considerare i bisogni affettivi relazionali, espressivi, motori fondamentali nei processi di

apprendimento e nella formazione integrale.• Promuovere la comunicazione e la discussione.• Favorire il processo di interiorizzazione delle regole di comportamento, accettate e condivise.• Gestire serenamente e costruttivamente le eventuali situazioni negative.• Valorizzare ogni apporto personale da parte degli allievi.

Nella conduzione dell’attività didattica si tiene conto di una visione unitaria del sapere, organizzato intorno a strutture trasferibili da un campo all’altro, impostato su attività relative a un nucleo centrale comune a tutti gli ambiti: concetti organizzatori (tempo-spazio-causa-effetto), competenza linguistica, comunicativa, metacognitiva, comportamento prosociale.Si privilegiano:• il metodo laboratoriale,• la ricerca attiva,• l’atteggiamento problematico, con l’intento di coinvolgere gli alunni e sviluppare in loro le capacità

di problem-solving, di analisi e sintesi e lo spirito critico, l’acquisizione di strategie e procedure.

Particolare attenzione è posta a:• potenziamento delle capacità di comunicazione,• uso e decodificazione di linguaggi verbali e non verbali.

3.5 Competenze chiave di cittadinanzaLa nostra Scuola mira a favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé e di corrette e significative relazione con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.• Imparare ad imparare : acquisire un metodo di studio razionale organizzando il proprio

apprendimento • Progettare : elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio,

utilizzando le conscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità • Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,

scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, simbolico…) mediante diversi supporti (cartacei, informatici….), rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, emozioni ecc. utilizzando linguaggi

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diversi (verbale, matematico, scientifico…) • Collaborare e partecipare : interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,

valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’appren-dimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevolenella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni, utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

• Individuare collegamenti e relazioni : individuare e rappresentare, elaborando argomentazionicoerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni,eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo

• Acquisire ed interpretare l’informazione : acquisire ed interpretare criticamente l’informazionericevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendi-bilità e l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni

• saper organizzare autonomamente il proprio lavoro• saper coniugare la manualità con le capacità logiche• saper comunicare ed esprimersi nei diversi linguaggi• saper osservare, confrontare e descrivere la realtà, cogliendo analogie e differenze• saper comprendere la realtà storico-sociale ed ambientale• saper acquisire concetti e contenuti e saperli rielaborare• saper usare gli strumenti propri di ogni disciplina• saper esprimere valutazioni e giudizi motivati

3.6 - COMPETENZE IN … SINTESI!

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4.0 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAAl fine di promuovere una pratica consapevole e responsabile di cittadinanza costruttiva, la scuola attiva numerosi progetti didattici ed educativi realizzati per lo più in orario curricolare, attinenti alle aree di conoscenza e di esperienza ritenuti basilari per la formazione globale della persona.Vengono inoltre organizzate visite di istruzione, gite di più giorni e soggiorni all’estero favorendo la partecipazione di tutti gli studenti.

EDUCAZIONEALLA CITTADINANZA

E ALLA LEGALITÀ

LINGUE STRANIERE

EDUCAZIONE ALLA COMUNICAZIONE

E ALLA CREATIVITÀ

CONTINUITÀE ORIENTAMENTO

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

EDUCAZIONE ALLA ACCOGLIENZA EINTEGRAZIONE

RECUPEROCONSOLIDAMENTOPOTENZIAMENTO

EDUCAZIONE ALLA SALUTE ATTIVITÀ

SPORTIVA

EDUCAZIONE ALL’ AMBIENTE

EDUCAZIONE STRADALE E

ALLA SICUREZZA

MOSTREMANIFESTAZIONI

CONCORSI VISTITE DI ISTRUZIONE

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Progetti: 1. Area della accoglienza e integrazione• Progetti volti a migliorare la conoscenza di sé e il rapporto con gli altri• Progetti di educazione alla affettività• Progetti di integrazione alunni extracomunitari2. Area della educazione alla cittadinanza e alla legalità• Educazione alla legalità, all’interculturalità e alla pace• Educazione alla cittadinanza consapevole3. Area della continuità e orientamento

Continuità tra i diversi ordini di scuole: Scuola Primaria: I° e II° e III° Circolo; Scuola Secondaria di II° grado : IS “Sobrero” e Liceo Classico, Scientifico e Linguistico “Balbo”, IS “Leardi”, Formazione Professionale FOR. AL e CIOFS, Istituto Alberghiero “Artusi”

4. Area delle Lingue straniere• Progetti CLIL • Certificazione KET• Certificazione DELF5. Educazione alla comunicazione e alla creatività• Conoscenza del territorio dal punto di vista storico e artistico• Partecipazione a spettacoli o attività proposte da Enti pubblici (Proposte Scuola del Comune) • Laboratori teatrali con esperti esterni • Attività grafiche ed espressive: Laboratorio artistico e musicale• Corsi di strumento• Conoscenza del territorio dal punto di vista storico e artistico6. Educazione all’ambiente• Progetti di educazione ambientale• Attività laboratoriali di osservazione scientifica in collaborazione con Enti Pubblici

e associazioni private (ASL, Coldiretti, Agriturist, Parco Fluviale del Po)7. Educazione alla salute• Progetti di educazione alla salute in collaborazione con Enti Pubblici e associazioni private

(ASL, Coldiretti, Agriturist)8. Area del recupero, consolidamento e potenziamento• Progetti di recupero di alunni in difficoltà, di potenziamento delle eccellenze• Utilizzo del CAD per alunni diversamente abili• Realizzazione Progetto “ATTIV@MENTE” per il recupero dei pluriripetenti a rischio di abbandono9. Educazione stradale e alla sicurezza • Progetti di conoscenza di norme e comportamenti corretti nelle situazioni di emergenza,

piano di evacuazione con relative prove• Progetto di conoscenza del Codice della Strada e della segnaletica • Corsi per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori • Progetto Ti M.u.O.v.i.?

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10. Attività sportiva • Giochi sportivi studenteschi• Sport e territorio. Progetto nuoto• Attività organizzate dagli enti sul territorio • Fuoriclasse Cup11. Adesione attività varie offerte dal territorio• Partecipazione a concorsi• Visite a mostre e adesione ad attività proposte dal Museo Civico di Casale • Partecipazione a manifestazioni e ricerche sul territorio• Partecipazione ai giochi di matematica• Visite di istruzione in Italia e all’esteroRisorse Strumentali: aule e laboratoriOltre alle aule tradizionali, alla palestra e all’aula magna, la Scuola utilizza impianti sportivi comunali (piscina ,stadio, pista ciclabile) e per le proprie attività le seguenti aule-laboratorio:• plesso Trevigi: laboratorio linguistico; laboratorio multimediale; laboratorio scientifico; aula audio-visivi; sala Biblioteca, palestra, laboratorio musicale.• plesso Dante: Biblioteca Scolastica Multimediale, laboratorio linguistico, multimediale, musicale, tecnico, artistico, scientifico, di ceramica e vetro, aula audiovisivi, palestraOgni aula è dotata di L.I.M. - Lavagna Interattiva Multimediale. Con questa nuova tecnologia cambia completamente la comprensione delle informazioni che non risultano più svolte in maniera tradizionale, sequenziale, ma in grado di sollecitare contemporane-amente più canali sensoriali. Le risultanze didattiche e formative sono del tutto nuove per via della amplificazione e della complessità del messaggio educativo espresso dall’oggetto multimediale. Vengono attivate le memorie sensoriale visuale, uditiva e tattile, sia in maniera sequenziale sia contemporanea, facendo passare lo studente in maniera inconsapevole da un sistema simbilico all’altro.Tutto ciò determina un rafforzamento della memorizzazione.

5.0 LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO5.1 - Verifica del piano dell’offerta formativa

Obiettivi• miglioramento della qualità del servizio;• ricerca di una maggiore soddisfazione dei bisogni e delle attese degli utenti e degli operatori;• impegno costante per garantire l’affidabilità del servizio offerto in tutti i suoi aspetti;• ricerca di risultati di apprendimento sempre migliori per gli studenti, tali da promuovere in

misura sostanziale il successo formativo dei giovani.Per misurare l’efficienza, cioè il miglioramento dei livelli delle prestazioni vengono utilizzati i se-guenti criteri oggettivi: • Spazio scuola (attrezzature, organizzazione laboratori)• Tempo scuola• Rapporto n. insegnanti n. alunni• Organizzazione risorse umane e finanziarie

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Per misurare l’efficacia, cioè miglioramento dei livelli formativi vengono utilizzati i seguenti criteri oggettivi: • Confronto tra livelli di partenza, intermedi e finali• Successi degli ex allievi al termine del 1° anno delle superiori

5.2 - Monitoraggio e riprogettazione finalizzata al miglioramentoIl Piano è aggiornato e integrato anche mediante apposite “consultazioni” che coinvolgono:• il Collegio dei Docenti • il Consiglio di Istituto• lo Staff di Direzione• i Consigli di Classe• le commissioni di lavoro dei docenti • i rappresentanti dei genitori• i rappresentanti degli Enti Locali e delle Associazioni.Le proposte di modifica/integrazione/aggiornamento vengono predisposte dallo Staff di Direzione che a questo scopo si riunisce almeno tre volte all’anno.Le proposte stesse vengono inviate al Collegio dei Docenti e al Consiglio di Istituto per la successiva approvazione.Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione alla periodica valuta-zione degli esiti formativi realizzata con modalità e strumenti diversificati: Modalità• autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività;• analisi collegiale degli esiti di apprendimento condotta sulla base di strumentazione oggettiva

utilizzata in tutte le classi;• analisi della congruenza fra obiettivi del progetto, risorse utilizzate e risultati raggiunti, da

svolgersi in sede di Collegio dei Docenti e di Consiglio di Istituto per gli aspetti di rispettiva competenzaStrumenti• Test di ingresso• Verifiche quadrimestrali• Prove INVALSI • Questionari somministrati agli allievi, alle famiglie, agli operatori• Reclami• Visite ispettive interne ed esterne.

5.3 - Valutazione del processo insegnamento - apprendimentoI criteri generali della valutazione: la valutazione ha un ruolo fondamentale all’interno del proces-so di insegnamento/apprendimento, con l’osservazione e la misurazione dei suoi risultati. Valutare significa sviluppare la capacità di formulare giudizi quantitativi e qualificativi in corrispondenza a determinati criteri. I criteri generali della valutazione, condivisi all’interno della Scuola, sono:• la congruenza con obiettivi chiaramente definiti;• l’imparzialità;• la trasparenza.

I criteri di valutazione relativi alle singole discipline sono stabiliti dai Dipartimenti Disciplinari.

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5.4 - Gli strumenti della valutazioneLa valutazione in ambito scolastico è un’operazione complessa, che comporta l’attenzione a diver-se componenti e quindi l’utilizzazione di una pluralità di strumenti.L’accertamento dei livelli di formazione avviene attraverso l’osservazione e la somministrazione di prove mirate a rilevare soprattutto se l’alunno:• Vive un rapporto positivo nel gruppo• Partecipa• Comprende ed acquisisce linguaggi specifici• Applica le conoscenze• Elabora, sistematizza, sintetizza • Sceglie e agisce di conseguenza• Si adatta all’imprevisto ed individua soluzioni• Sviluppa i suoi interessi e li accresce.

5.5 - La misurazione e le prove di verificaLa misurazione è la verifica oggettiva del valore di un risultato scolastico, rapportato alle conoscenze e alle competenze definite per ogni disciplina.Le verifiche possono essere di istituto, di classe, individuali; le verifiche di istituto sono effettuate per classi parallele, all’inizio dell’anno scolastico per l’accertamento dei prerequisiti e la programmazio-ne delle attività di azzeramento delle carenze; alla fine del 1° e 2° quadrimestre, per la verifica degli apprendimenti e la riprogettazione.

Le prove di verifica sono di vario tipo, scelte e predisposte dai docenti tenendo conto della loro va-lidità e della loro affidabilità in rapporto a quanto si intende verificare e misurare.La tipologia di verifica utilizzata nella Scuola comprende:• prove scritte e prove orali;• prove strutturate, semi-strutturate e aperte.

La verifica viene proposta come:• verifica formativa, che interviene durante il processo di apprendimento e cerca di capire

come lo studente apprende;• verifica sommativa, che si attua al termine del processo di apprendimento e cerca di stabilire

quanto lo studente ha appreso.

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5.6 - Le valutazioni degli apprendimenti disciplinariDall’anno scolastico 2008/2009, per effetto del D.L. 01.09.2008 n. 137, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni di scuola secondaria di primo grado e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi. Le valutazioni saranno rese note agli alunni e alle famiglie nel più breve tempo possibile e comunque non oltre dieci giorni dopo l’effettuazione della prova.Le valutazioni saranno espresse utilizzando la seguente scala di giudizi:

Conosce in modo sicuro, approfondito e personale gli elementi dell’argomento svolto e/o le tecni-che di risoluzione degli esercizi e li riferisce in modo chiaro e del tutto autonomo. L’esposizione è sicura, il contenuto chiaro, la terminologia usata è specifica.

Conosce gli elementi dell’argomento svolto e/o le tecniche di risoluzione degli esercizi e li riferi-sce in modo chiaro e autonomo.Il contenuto è chiaro, la terminologia usata è specifica.

Conosce gli elementi dell’argomento svolto e/o le tecniche di risoluzione degli esercizi e li rife-risce in modo chiaro, anche se, in taluni casi, necessita dell’aiuto dell’insegnante per operare i necessari collegamenti tra i concetti.Il contenuto è chiaro, la terminologia usata è specifica.

Conosce quasi tutti gli elementi dell’argomento svolto e/o le tecniche di risoluzione degli esercizi e li riferisce in modo abbastanza chiaro, ricorrendo, talvolta, all’aiuto dell’insegnante. L’ esposizione è a tratti incerta, ma il contenuto è comprensibile, la terminologia usata è perlopiù specifica.

Conosce solo gli elementi fondamentali dell’argomento svolto e/o le tecniche di risoluzione degli esercizi e li riferisce in modo comprensibile e, con l’aiuto dell’insegnante, sa collocare l’argomento nel suo ambito di competenza.L’esposizione è incerta, ma il contenuto è comprensibile, l’allievo usa solo i termini specifici più importanti e ne riconosce altri, inerenti l’argomento, che però non è in grado di usare autonoma-mente.

Conosce in modo stentato gli elementi fondamentali dell’argomento svolto e/o le tecniche di risoluzione degli esercizi e li riferisce solo con l’aiuto dell’insegnante, sa collocare l’argomento nel suo ambito di competenza.L’ esposizione è incerta, il contenuto è poco comprensibile, la terminologia usata è poco specifica.

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Conosce in modo molto stentato gli elementi fondamentali dell’argomento svolto e/o le tecniche di risoluzione degli esercizi. Non sa collocare l’argomento nel suo ambito di competenza.L’ esposizione è molto incerta, o l’alunno non risponde, il contenuto non è comprensibile. La terminologia usata non è specifica.

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5.7 - La valutazione complessiva

La valutazione dei risultati degli studenti è un atto complesso che mette in relazione i dati della mi-surazione dell’apprendimento con elementi della personalità dello studente, che siano comunque osservabili e relativi all’insieme della vita scolastica.Questi elementi sono:• la partecipazione;• l’impegno;• la condotta.Essi concorrono al voto di comportamento, dall’anno scolastico 2008/09 espresso in decimi (D.L. 1.09.2008 n. 137 articoli 2 e 3), dal 10 al 5.L’insufficienza può essere motivo di ripetenza.

La scheda di valutazione è adottata secondo il modello ministeriale ed è compilata quadrimestral-mente dal Consiglio di Classe. Una copia viene consegnata alla famiglia e un’altra viene inserita nel fascicolo dell’alunno e inoltrata alla nuova scuola prescelta dalla famiglia in caso di trasferimento o di passaggio ad altro ordine di scuola.

5.8 - I rapporti scuola – famiglia

I rapporti tra la Scuola e le Famiglie degli studenti riguardano numerosi aspetti della vita dell’Istitu-zione Scolastica e si realizzano in particolare nel funzionamento degli Organi Collegiali. Gli incontri tra i docenti e i genitori assumono anche valore di comunicazione e confronto sui risultati ottenuti dagli alunni e valutati all’interno del percorso formativo. Questi incontri si collocano:• nel ricevimento per cui ogni docente si rende disponibile, previo avviso sul diario;• nei colloqui quadrimestrali;• negli incontri per la distribuzione dei documenti di valutazione

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DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Anno Scolastico 2010 - 2011

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-è sempre corretto e responsabile-è collaborativo, attento, motivato, affidabile-compie interventi mirati e molto produttivi nelle discussioni-dimostra costante autocontrollo-aiuta spontaneamente i compagni in difficoltà-è sempre puntuale-è rispettoso verso tutto il personale scolastico-è corretto -è collaborativo, attento e adeguatamente motivato-interviene nelle discussioni in modo costruttivo-nelle situazioni non strutturate si dimostra piuttosto controllato-rispetta e aiuta i compagni in difficoltà-è puntuale-è rispettoso verso tutto il personale scolastico -è abbastanza corretto-è disponibile a collaborare, se sollecitato-interviene raramente o interviene in modo poco costruttivo-saltuariamente si distrae -è parzialmente motivato-è abbastanza controllato nelle situazioni non strutturate-non è sempre corretto-è vivace e poco controllato nelle situazioni non strutturate e/o strutturate-non sempre rispetta le regole-collabora con difficoltà-è spesso distratto-non interviene o interviene a sproposito-è scarsamente motivato-non sempre rispetta i compagni e gli adulti-a volte è necessario sanzionare il comportamento con avvisi alla famiglia

-è scorretto e poco responsabile-non collabora-non è motivato ed è poco maturo-disturba spesso la lezione-ha scarso autocontrollo-non accetta le regole-non rispetta il materiale altrui e della scuola-critica e deride i compagni-a volte è un po’ aggressivo e/o arrogante-non rispetta il personale scolastico-è necessario sanzionare il comportamento con note personali sul diario e/o registro, o con l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (inferiore a 15 giorni)

-è scorretto e irresponsabile-è aggressivo e arrogante-non collabora-(a volte) è pericoloso per sé e per gli altri-rompe il materiale scolastico-è immaturo-è molto impulsivo e senza autocontrollo-rifiuta le regole-è necessario sanzionare il comportamento con note personali sul diario e/o sul registro, o con l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (superiore a 15 giorni)

-rifiuta sempre gli impegni-non porta mai l’occorrente-non svolge mai i compiti-rifiuta l’interrogazione-spesso non si presenta alle verifiche-è spesso assente ingiustificato

-rifiuta gli impegni-spesso non porta l’occorrente-molto raramente svolge i compiti-non si presenta alle interrogazioni o alle verifiche-è spesso assente o in ritardo

-evita gli impegni-è indolente-spesso dimentica l’occorrente-non sa gestire il materiale scolastico-è spesso assente o in ritardo

-saltuariamente non rispetta gli impegni-a volte dimentica l’occorrente-saltuariamente non svolge i compiti o li svolge parzialmente-si giustifica piuttosto frequentemente

-rispetta gli impegni se controllato-raramente dimentica l’occorrente-svolge i compiti regolarmente

-rispetta autonomamente gli impegni-porta sempre l’occorrente-svolge in modo completo e consegna sempre i compiti

VOTO COMPORTAMENTO GESTIONE COMPITI/MATERIALE

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6.0 - ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA6.1 - TEMPO NORMALE

Non sempre i tempi e le esigenze degli adulti sono coerenti con i ritmi vitali e i bisogni di rela-zioni intense dei ragazzi. Il “tempo” può essere fonte di malessere: a volte con il passare degli anni scolastici sembra venir meno la voglia di tempo-scuola e spesso i bambini che hanno frequentato il Tempo Pieno alle elementari nella Scuola Media sentono una esigenza di organizzazione diversa dei tempi di vita e di scuola, strutturata e organizzata in modo da garantire più libertà e con maggiori margini di scelta organizzativa pomeridiana.

La pluralità dei luoghi educativi richiede una “centralità decentrata” della scuola, cioè una sua specificità nel “filtrare” le molteplici esperienze educative e cognitive dei ragazzi, per fornire ad essi la capacità soggettiva di gestire un percorso multiforme fatto di una amalgama di tempi istituzionali e di tempi organizzati non istituzionali.

TEMPO NORMALEMATERIEItalianoStoria e GeografiaMatematica e ScienzeIngleseFrancese / SpagnoloArte e ImmagineTecnologiaMusicaScienze MotorieReligione

30 oreORE7363222221

Da lunedì al sabato: ore 7.45 – 12.45

CARATTERISTICHEGli elementi fondanti del tempo normale sono:• tempo scuola di 30 ore, esteso in ore antimeridiane dal lunedì al sabato• ritmi di lavoro adeguati all’età e ai bisogni psicofisici degli alunni.• maggior tempo a disposizione per lo studio pomeridiano, individuale a casa.• maggior autonomia di gestione del proprio tempo libero

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6.2 - TEMPO PROLUNGATO Una maggiore flessibilità del tempo scuola è ormai richiesta dalle mutate esigenze sociali. Il tem-po costituisce una risorsa fondamentale per lo sviluppo del curricolo: un tempo più “ disteso” (sia in senso verticale che orizzontale) si fonda soprattutto su presupposti culturali e pedagogici e sulla necessità di praticare una didattica dell’accoglienza, dell’ascolto e del rispetto delle caratteristiche personali di ciascuno alunno (emozioni, sentimenti, intelligenze, comportamenti), da poter anche condividere mentre si trasmettono e si costruiscono le conoscenze. Il nostro è un progetto didat-tico e formativo ricco di sollecitazioni operative, capace di rispondere alle esigenze dei ragazzi di maggiore personalizzazione dell’apprendimento, rispettoso, grazie ai tempi distesi, dei loro ritmi di maturazione e di acquisizione delle conoscenze. Rispetto al tempo solo antimeridiano, la struttura del tempo esteso anche nel pomeriggio crea le condizioni per migliorare e potenziare la loro sfera affettiva, attraverso una più intensa socializzazione all’interno della comunità scolastica, superan-do, in tal modo, il concetto di scuola come luogo destinato soltanto all’apprendimento e all’istruzio-ne. La dilatazione del tempo scolastico, poi, consente una distribuzione più distesa dei contenuti scolastici, attività finalizzate alla comprensione di problematiche del presente storico e di situazioni contingenti e congruenti con la realtà locale, nazionale e sopranazionale.

CARATTERISTICHEGli elementi fondanti del tempo prolungato sono:• tempo scuola di 33 ore, esteso in ore antimeridiane

e in ore pomeridiane, • 3 rientri pomeridiani• mensa durante i tre rientri.• unitarietà del progetto didattico/educativo, elaborato

collegialmente dal Consiglio di classe, senza distinzione tra attività didattiche del mattino e attività didattiche del pomeriggio

• possibilità di momenti di compresenza, per avviareattività con gruppi ridotti di alunni, quali il recupero indi-vidualizzato, i laboratori scientifici, espressivi, linguistici;

• ritmi di lavoro adeguati all’età e ai bisogni psicofisicidegli alunni e tempi di apprendimento maggiormente distesi e adeguati alla complessità del sapere contem-poraneo;

• tempo scolastico lungo e “compensativo” che serve ariequilibrare eventuali dislivelli di partenza

• fruizione di momenti di socializzazione di qualità,tenendo presente che la mensa è un momento convi-viale prezioso, in quanto occasione per vivere insieme tra ragazzi e adulti, ed un’esperienza educativa importante.

Da lunedì a venerdì: 7.45 – 12.45.Rientri:- lunedì 3 ore - martedì 2 ore - giovedì 3 ore

TEMPO PROLUNGATOMATERIEItalianoStoria e GeografiaMatematica e ScienzeIngleseFrancese / SpagnoloArte e ImmagineTecnologiaMusicaScienze MotorieReligione

33 oreORE8383222221

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6.3 - INDIRIZZO MUSICALEDal settembre 2007 è attivo presso la Scuola Andrea Trevigi, via Trevigi 16, un corso a indirizzo

musicale che rappresenta una apprezzabile opportunità per la formazione dell’adolescente in termini di sensibilità, di senso di responsabilità, di capacità di impegno personale, di autodisciplina, di dedi-zione, senso di sacrificio in vista degli obiettivi del proprio progetto di vita personale. La musica non rappresenta solo una dimensione di realizzazione tecnico- specialistica, ma una delle componenti della cultura globale. Ciascun ragazzo vive e partecipa del mondo sonoro pur senza conoscerne la grammatica. Compito della scuola a indirizzo musicale è far emergere la musicalità e valorizzare l’identità musicale di ciascuno, ampliandone gli orizzonti e ampliandone sempre più la capacità di compiere scelte musicali critiche e consapevoli producendo una sensibile crescita culturale e un armonico sviluppo della persona.

Oltre alle conoscenze storiche, geografiche, analitiche relative alla musica saranno proposte ed educate l’insieme delle abilità richieste dalla pratica musicale: percettive, esecutive, inventive, interpretative…

Il ragazzo potrà così cogliere l’evento sonoro e musicale nelle sue componenti analitiche, ma anche in relazione al contesto culturale di riferimento. Potrà, inoltre, produrre musica intesa nei suoi aspetti esecutivi, inventivi, semiografici.

Gli strumenti musicali fra cui è possibile scegliere sono: pianoforte, violino, flauto traverso, chitarra. Le ore di lezione sono tre: storia della musica, solfeggio/musica d’insieme, strumento.

L’apprendimento dello strumento musicale viene valutato nella Scheda di Valutazione al pari delle altre discipline di studio .

Da lunedì al sabato: ore 7.45 – 12.45Rientri:-1 rientro pomeridiano di 2 ore -1 ora di strumento con orario concordato con il docente

INDIRIZZO MUSICALEMATERIE Italiano Storia e Geografia Matematica e Scienze Inglese Francese / Spagnolo Arte e Immagine Tecnologia Musica Scienze Motorie Solfeggio Musica d’ insieme Strumento Religione

33 oreORE7363222221111

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Dirigente scolasticoRossana Gianella

ORGANIGRAMMA D’ISTITUTOANNO SCOLASTICO 2010 - 2011

Consiglio di Istituto

Stefano Bagnera

Direttore ServiziGenerali Amministrativi

Manuela Cosseta

Personale A.T.A

4 assistenti amministrativi11 collaboratori scolastici

Collaboratori delDirigente Scolastico

Paolo BiasottoAssunta Prato

Coordinatore sedeDANTE

Marco Di Cori

Collaboratori Esterni

PsicologheVolontarie e Agenzie

di Volontariato

Funzione Strumentalesostegno al lavoro

dei docenti

Patrizia PozziCristina Merlo

Funzioni Strumentaliinterventi e servizi

per gli alunni

Continuità eOrientamento

Fiorenza CostanzoMaria Vittoria Barbano

Comunicazionee Creatività

Maria Assunta PratoPatrizia Pozzi

R.S.U.

IcardiCaprioglio

Rifaldi

COLLEGIO DEI

DOCENTI

29

SEDEVia Trevigi, 16 - 15033 Casale Monferrato (AL)

Tel 0142 74876 - Fax 0142 460870e-mail: [email protected] - www.scuolamediacasale.com

SUCCURSALE Via Verdi, 6 - 15033 Casale Monferrato (AL)

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Progetto editoriale: Rossana GianellaGrafica: Elena Doria