pof 2010

93

Upload: rubino-salvatore

Post on 06-Mar-2016

229 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

POF LA CARTA D'IDENTITA' DEL NOSTRO ISTITUTO

TRANSCRIPT

Page 1: POF 2010

VIA ALIGHIERI – 96019 ROSOLINI(SR)e-mail; [email protected] www.primocomprensivorosolini.it

Page 2: POF 2010

1

Page 3: POF 2010

DIMENSIONE DESCRITTIVA DEL TERRITORIO E DELLASCUOLA

1.1 PREMESSA

La società italiana negli ultimi decenni è stata attraversata da profonde e radicali trasformazioni in

campo sociale-economico e culturale.

L’orizzonte delle conoscenze si espande continuamente; ogni territorio grazie alle moderne

tecnologie possiede legami con le varie aree del mondo, la pluralità etnica nello stesso contesto è un

fenomeno strutturale e non episodico; si acquisisce sempre più la consapevolezza di una visione del mondo

come “villaggio globale”. Questi indicatori ci confermano che viviamo in una società caratterizzata da

2

Page 4: POF 2010

molteplici cambiamenti e discontinuità e si evince che la SCUOLA è immersa in un ambiente ricco di

stimoli culturali spesso contraddittori.

L’apprendimento scolastico diventa solo una delle tante esperienze educative che i bambini e gli

adolescenti vivono. Lo studente nel suo itinerario formativo ed esistenziale si trova ad interagire con culture

diverse senza tuttavia avere strumenti adeguati per comprendere e metterle in relazione con la propria.

Oggi più che mai spetta alla SCUOLA il compito di:

fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta;

promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze al fine di ridurre la

frammentazione e il carattere episodico e dare maggiore unitarietà al sapere.

In tale scenario si inseriscono le innovazioni strutturali e pedagogiche di seguito elencate:

Elevazione dell’obbligo scolastico a 10 anni (legge 27/12/ 200, n. 296, articolo 1 comma 622).

Le “'NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” della SCUOLA DELL'INFANZIA e del

PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

L’obiettivo di tali innovazioni, che hanno carattere sperimentale a partire dall’inizio dell’anno

scolastico 2007/08, è quello di consentire ai giovani l’acquisizione dei saperi e delle conoscenze

indispensabili per il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni e per favorire

L’INTEGRAZIONE, il SUCCESSO FORMATIVO e prevenire e contrastare la dispersione scolastica.

1.2 DEFINIZIONE DEL P.O.F.

Il Regolamento sull’autonomia (D.P.R. 275 dell’8-3-1999) ha ridefinito il PEI in POF ribadendo che

la scuola dell’autonomia è la scuola del progetto e non del caso.

Una siffatta scuola ha il compito di formalizzare collegialmente un piano dell’offerta formativa che

si configuri come documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale di ogni scuola, in

cui sono rese esplicite le scelte che la differenziano da un’altra di uguale grado e indirizzo e che riguardano

l’offerta formativa, quella integrativa ed aggiuntiva del curricolo, l’organizzazione interna, le scelte

didattiche ed operative.

Il piano non è solo fotografia dell’esistente, ma anche il progetto di ciò che la scuola intende

diventare.

Esso fornisce inoltre criteri, strumenti e modalità, per autoregolarsi ed autovalutarsi in vista di

ulteriore sviluppo e miglioramento, in sintesi è la risposta della scuola democratica all’esigenza di rendere

effettivo l’apprendimento di tutti gli alunni, pur nei vari cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni

3

Page 5: POF 2010

scolastiche, impegnati a costruire la propria identità nella fase evolutiva della loro vita. Il Piano dell'offerta

formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto,

l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed

organizzativa delle sue attività.

L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione: delle discipline previste dalle indicazioni nazionali; nelle attività curricolari ed extracurricolari proposte dall’istituto; delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie; delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli

alunni concretamente rilevate; dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi; delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni; dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione

didattica; dei progetti di ricerca e sperimentazione.

L’elaborazione del POF coinvolge tutti gli operatori della scuola, dal dirigente al docente,

all’alunno, agli enti presenti nel territorio con incontri/assemblee finalizzate ad accogliere suggerimenti

relativamente all’organizzazione dell’attività educativa e didattica..

1.3 ROSOLINI, RICOSTRUZIONE STORICO-GEOGRAFICA ED ECONOMICA

Rosolini anticamente veniva chiamata Casmene, termine che deriva da Casmen Nea (città di là di

Nea cioè Noto).

Casmene era una città di transito, ricca di alberghi e di stazioni per soldati e animali. Alcuni storici

sostengono che appartenesse ai siculi. Quando i Greci invasero la Sicilia, Casmene decadde. Intorno al 1500

i principi di Platamone fondarono Rosolini. L’ultima discendente di questa famiglia si sposò con don

Francesco, appartenente alla famiglia feudale dei Moncada, l’ultima che governò Rosolini. Con il passare

del tempo, Rosolini da piccolo villaggio diventò un vero e proprio insediamento.

Il 1° agosto 1712 Rosolini divenne comune autonomo e si staccò dal territorio di Noto. Le prime

case sorsero intorno al castello dei principi Platamone e i primi abitanti furono modicani ed ispicesi. Quando

sorse il nuovo comune la via principale era via Sipione, perché vi si trovava il palazzo baronale dei Sipione;

il corso principale è via Savoia.

4

Page 6: POF 2010

Durante la seconda guerra mondiale, l’11 luglio 1943, Rosolini fu bombardata dalla Marina

Canadese per cui il trenta per cento delle case fu demolito o danneggiato. Nello stesso anno, nel municipio

molti documenti e registri assai importanti furono bruciati vandalicamente da ignoti saccheggiatori.

Nel dopoguerra iniziò la ricostruzione del paese, che con il passare degli anni si è abbellito di

artistici palazzi ed è diventato sempre più popoloso ed economicamente più florido.

Rosolini, oggi, appartiene alla provincia di Siracusa e sorge sull’estremo lembo della Sicilia sud-

orientale, sopra un’altura, ad un’altezza di 140-150 metri sul livello del mare, non molto distante dal

promontorio di Capo Passero. Il suo territorio di 76 chilometri quadrati si estende su un dolce pendio

cosparso di carrubi, mandorleti ed oliveti. Essa ha oltre 20.000 abitanti e si è sviluppata con un impianto

urbanistico a reticolato.

Situata sull’asse viario Siracusa-Ragusa, dista 50 chilometri dal capoluogo di provincia, 15

chilometri da Noto, 9 chilometri da Cava d’Ispica. Il suo clima è temperato e la vegetazione è quella della

macchia mediterranea, ricca di essenze aromatiche.

Oggi l’economia di Rosolini si basa sull’agricoltura, sull’artigianato e sulla piccola industria.

L’agricoltura occupa un posto di primaria importanza nell’economia locale: ortaggi, uliveti, mandorleti,

vigneti e aranceti caratterizzano la sua produzione agricola.

La seconda risorsa locale è l’artigianato che si esprime principalmente nella lavorazione del ferro,

dell’alluminio anodizzato, del legno, di manufatti per l’edilizia e nella realizzazione di preziosi ricami.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle piccole industrie, hanno rivestito un ruolo importante

l’industria per la lavorazione delle carrube e la Cantina Sociale Elorina, cooperativa di viticoltori.

Nonostante questi modesti tentativi manca la cultura della imprenditorialità, l’idea di mettersi

insieme per creare possibilità nuove di impiego; ciò ha determinato una crisi occupazionale con relative

conseguenze sul piano economico e sociale.

1.4 ANALISI SOCIO/ECONOMICO/CULTURALE DEL TERRITORIO

Il nostro Istituto comprensivo è situato nella parte alta del paese; una zona che in questi ultimi anni si

è molto estesa arricchendosi di nuove costruzioni, strutture e piccole attività commerciali che stanno

contribuendo a migliorare l’assetto socio-economico.

Pur proponendosi come una zona nuova ed in via di espansione, tuttavia coesistono stratificazioni

sociali varie con la presenza di quartieri dove si vivono ancora notevoli condizioni di disagio.

Anche se l’agricoltura e l’artigianato rappresentano le principali fonti di guadagno e sussistenza,

numerose sono le famiglie che vivono seri problemi di povertà a causa della crisi economica ed

5

Page 7: POF 2010

occupazionale; elevato, pertanto, si presenta il fenomeno dell’emigrazione al Nord d’Italia per lavori

stagionali. Ciò si ripercuote negativamente sulla struttura familiare che, per mancanza di uno dei genitori o

anche di entrambi, rischia di disgregarsi con conseguente disorientamento dei figli, ai quali così viene a

mancare un modello di riferimento necessario allo sviluppo della loro identità personale.

Non mancano tuttavia famiglie la cui condizione economica e culturale può definirsi abbastanza

soddisfacente per cui si può affermare che il contesto in cui opera il nostro istituto è formato da una

popolazione eterogenea in cui alla presenza delle famiglie sopracitate se ne aggiungono altre che hanno

bisogno di essere ancora sostenute e guidate nella loro crescita culturale ed economica.

A ciò si aggiunge la presenza, ormai rilevante di extracomunitari che da qualche tempo hanno

ampliato la nostra popolazione scolastica.

Inoltre nella zona mancano spazi verdi, e poche sono comunque le attività ricreative in genere per

cui la maggior parte dei bambini gioca nelle strade.

Le influenze culturali sono limitate e non mancano invece gli stimoli negativi soprattutto per quanto

riguarda il problema della droga e della piccola delinquenza.

Nel nostro istituto confluiscono alunni di diverse estrazioni socio-culturali: alunni normodotati,

abbastanza motivati, extracomunitari, svantaggiati con difficoltà di apprendimento, demotivati e

disinteressati verso la scuola.

1.5 BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA

Dall’analisi socio-economica culturale del territorio si evidenzia che la nostra utenza necessita di:

Stimolazioni positive e di occasioni di crescita umana e culturale per migliorare l’interesse degli

alunni e motivarne l’apprendimento al fine di arricchire le loro conoscenze cognitive e formative;

Maggiore coinvolgimento e interessamento delle famiglie alla vita scolastica dei figli;

Soddisfacimento dei bisogni pratici, manuali e creativi degli alunni.

1.6 RISPOSTA DELLA SCUOLAIl nostro Istituto intende rispondere a tali bisogni:

individuando obiettivi generali, istituzionali ed educativi sia dai programmi ministeriali che dal

contesto sociale;

organizzando percorsi personalizzati di insegnamento-apprendimento;

attivando laboratori per soddisfare una duplice esigenza: migliorare il successo scolastico e svolgere

un ruolo di orientamento e di integrazione, elaborando progetti da realizzare in orario curricolare ed

extracurricolare anche con la partecipazione dei genitori.

6

Page 8: POF 2010

È nostro obiettivo realizzare quanto detto cogliendo le opportunità offerte dal territorio e mettendole a

disposizione degli alunni.

1.7 IDENTITA’ DELLA SCUOLAA seguito delle modifiche apportate dal Regolamento sull’autonomia didattica ed organizzativa con

il D.P.R. 275 dell’8-3-1999 e dal Piano di Dimensionamento scolastico regionale del 24-8-2000, il territorio

di Rosolini è stato diviso in quattro poli o Istituti Comprensivi (scuola dell’infanzia, scuola primaria e

scuola secondaria di 1° grado).

L’Istituto Comprensivo rappresenta un modello organizzativo innovativo e in espansione in tutto il

territorio nazionale. L’elemento innovativo risiede nel fatto che i tre segmenti della scuola di base,

tradizionalmente separati, si sono trovati a coesistere per realizzare quella continuità educativa che,

nell’esperienza reale delle scuole, è rimasta spesso solo una dichiarazione di intenti.

Il nostro Istituto Comprensivo “S. CUORE” si identifica in tre finalità fondanti:

Integrazione – Orientamento – Successo scolasticoIntegrazione: realizzando percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi di

tutti gli allievi con particolare attenzione agli alunni con cittadinanza non italiana e con disabilità.

Orientamento: promuovendo il processo educativo consentendo ad ognuno degli alunni di

uscire dalla scuola di base avendo maturato le abilità cognitive-operative-sociali necessarie per

affrontare le tappe successive della propria formazione.

Successo scolastico: attivando laboratori didattici con percorsi alternativi,

predisponendo piani di studio personalizzati, interventi di recupero, consolidamento, sviluppo.

Collaborando con le famiglie, enti e associazioni presenti nel territorio.

Favorendo così una CRESCITA CONTINUA di tutti i suoi alunni.

Esso si occuperà dunque della formazione integrale delle giovani generazioni in un’età che va dai tre

anni ai quattordici anni.

Inoltre favorirà lo sviluppo della continuità orizzontale, che significa attenzione ai reali bisogni del

territorio, conoscenza di tutte le risorse culturali e strumentali in esso presenti, valorizzazione delle sue

potenzialità educative per la realizzazione di un progetto formativo integrato al quale possa partecipare

responsabilmente la comunità civile.

7

Page 9: POF 2010

1.8 PRINCIPI FONDAMENTALIIl nostro istituto si atterrà ai seguenti principi:

Garantire l’accoglienza e l’integrazione;

Assicurare l’uguaglianza di trattamento;

Rispettare i principi di trasparenza, regolarità e obiettività da parte dei soggetti erogatori del

servizio;

Garantire la continuità educativa;

Promuovere ogni forma di partecipazione;

Assicurare la libertà di insegnamento e il diritto-dovere di aggiornamento del personale;

Garantire la massima tempestività nelle iscrizioni degli alunni e nel rilascio di certificazioni e

documenti;

Disciplinare efficacemente gli uffici e i relativi servizi di apertura al pubblico e di

informazioni;

Disciplinare la procedura dei reclami;

Garantire l’elaborazione, l’adozione e la pubblicizzazione del Piano dell’offerta formativa

(P.O.F.), del Regolamento d’istituto, della programmazione educativa e didattica.

1.9 SICUREZZA E PRIVACY NELL’ISTITUTO

8

Page 10: POF 2010

Con l’entrata in vigore della legge 626/1994 le istituzioni scolastiche hanno l’obbligo di garantire ai

Docenti e agli Alunni un luogo che sia rispondente alle norme della sicurezza su posto di lavoro.

Il nostro Istituto, in collaborazione con l’ENTE COMUNE , proprietario degli immobili, si sta

attrezzando a rendere sicuri gli edifici scolastici secondo quanto previsto dalle normative in vigore ha

provveduto a nominare il responsabile della sicurezza e della prevenzione nonché quelli del pronto soccorso

e a dare, a tutto il personale ( docente e alunni ), informazioni in caso di calamità naturali. A tal proposito

sono stati predisposti prove di evacuazione per monitorare il comportamento del personale in caso di

emergenze.

Anche per quanto riguarda il rispetto della privacy, il nostro Istituto ha elaborato un piano di

sicurezza che permette il trattamento dei dati dei Docenti, del personale A.T.A, degli alunni e di chi ha

rapporti con le istituzioni nel rispetto delle normative vigenti (legge 196/ 2003).

Sono stati individuati da parte del D.S. i responsabili del trattamento dei dati ordinari e sensibili.

Sono state date informazioni circa il corretto utilizzo degli stessi.

1.10 RISORSE UMANE E STRUTTURALI RISORSE UMANELe risorse umane e strutturali su cui può contare il nostro Istituto possono essere così sintetizzate:

DOCENTI: commissioni; figure strumentali al POF; psico-pedagogista; Staff del Dirigente

Scolastico, referenti dei vari progetti; docente comunale.

NON DOCENTI: personale amministrativo e tecnico; personale ausiliario.

9

Page 11: POF 2010

ESPERTI ed ASSOCIAZIONISMO presenti sul territorio; operatori dell’A.S.L., le associazioni

di varia natura.

RISORSE STRUTTURALIIl 1° Istituto comprensivo “S. Cuore” dispone attualmente di due strutture:

Plesso S. Cuore e Plesso Nuovo di proprietà del Comune.

La struttura del “S. Cuore” è una scuola di recente costruzione e accoglie alunni di scuola

dell’infanzia e le classi prime della scuola primaria. Le aule sono spaziose e luminose, provviste di uno

sgabuzzino utilizzabile per materiale didattico e come guardaroba. Nel periodo invernale è ben riscaldato. I

corridoi presentano ampi spazi utilizzati per attività di intersezione.

La struttura dispone inoltre di un’aula multimediale per la formazione e lo sviluppo linguistico la

stessa è ubicata al primo piano dell’edificio, è spaziosa e luminosa e comprende:

- Una postazione docente e nove postazioni alunni;

- Una stampante;

- Due scanner;

- Un masterizzatore.

Dispone inoltre di una palestra attrezzata, di un’aula magna per le riunioni e per le proiezioni

cinematografiche, di una cucina e di un refettorio. Nel plesso sono ospitati gli uffici di segreteria e la

dirigenza che nel corso dell’anno scolastico saranno trasferiti nel Plesso Nuovo.

Il Plesso Nuovo situato in via Soldato Pitino accoglie:

al piano terra gli alunni delle classi 2e – 3e – 4e della scuola Primaria e al piano primo le classi 5e

della scuola Primaria e i 3 corsi della Scuola Secondaria di 1° Grado. Inoltre sono presenti aule spaziose

destinate al recupero e ad attività laboratoriali. Dispone ancora di un’aula multimediale e di una biblioteca

contenente libri per alunni ed insegnanti. L’edificio dispone altresì di una palestra in fase di completamento

e di un’ampio cortile che consente agli alunni di svolgere attività motorie.

1.11 SUSSIDI ED ATTREZZATURE

L’Istituto è dotato di sussidi audiovisivi per l’educazione scientifica e fisica, logico-matematica; linguistica, motoria ed artistica.

SOFTWARE ……….. didattico multimediale n° 17……….. gestionale amministrativo n° 7……….. per alunni in situazione di handicap n° 1

HARDWAREApparecchio televisivo n° 7

10

Page 12: POF 2010

Computer n° 3………… multimediale n° 3Fotocopiatrice n° 4Lavagna luminosa n° 1Macchina fotografica n° 13…………………….. digitale n° 1Masterizzatore n° 1Postazione Internet n° 2Proiettore per diapositive n° 5Registratore n° 10Scanner n° 2Stampante n° 7Telecamera n° 1Videocamera n° 1Videoregistratore n° 5Lettore C.D. n° 1

Il Primo Istituto Comprensivo è dotato di:

Uffici di segreteria tutti computerizzati;

Aule multimediali ;

Attrezzatura per cineforum;

Laboratorio ceramica;

Laboratorio di bricolage;

Laboratorio scientifico;

Laboratorio di giardinaggio;

Laboratorio di cucina;

Laboratorio musicale;

Laboratorio di scacchi.

1.12 L’EXTRASCUOLA

Vari gli enti e le associazioni con finalità sociali, assistenziali, culturali e religiose presenti sul

territorio: l’ARCHEOCLUB, l’AVIS, la CARITAS, i LIONS, la FIDAPA, il KIWANS, la C.R.I.,

MONDO GIOVANI, la MISERICORDIA, il CAST e diversi gruppi famiglie, il CORPO BANDISTICO e

diverse ASSOCIAZIONI SPORTIVE.

Con dette istituzioni si ritiene valido mantenere un rapporto di collaborazione costante (con visite

guidate, con interventi degli specifici rappresentanti che relazionino sulle loro esperienze) ai fini del

raggiungimento delle finalità formative programmate.

I MASS-MEDIA

11

Page 13: POF 2010

Da alcuni anni a Rosolini vengono stampati tre giornali: “LA VOCE DELLA MISERICORDIA”,

“CORRIERE ELORINO” e il “GAZZETTINO ROSOLINESE”

L’introduzione a scuola di questi giornali e di altre riviste di vario genere e la loro lettura periodica

costituisce una fondamentale forma di tramite col mondo esterno e un mezzo di prim’ordine per

l’ampliamento degli interessi, per la ricerca, per il possesso della lingua, per il confronto e il dibattito fra

diverse posizioni

12

Page 14: POF 2010

13

Page 15: POF 2010

2.1. FINALITA’ EDUCATIVEIL NOSTRO ISTITUTO

nel rispetto delle finalità conferite dalla Costituzione Italiana e del diritto inviolabile dell’alunno/a ricevere

un’educazione e un’ istruzione adeguate all’esigenza del contesto sociale e culturale, si prefigge le seguenti

finalità:

Formare l’uomo e il cittadino;

14

Page 16: POF 2010

Porre le premesse per partecipare alla vita sociale e “svolgere secondo le proprie possibilità e le

proprie scelte, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della

società” (art. 4);

Fare acquisire la consapevolezza che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti

alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di

condizioni personali e sociali (art. 3);

Garantire il successo formativo e l’orientamento, offrendo a tutti gli alunni la possibilità di

sviluppare al meglio le proprie potenzialità nel rispetto dei diversi ritmi di apprendimento,

utilizzando metodologie educative e didattiche innovative ed un’organizzazione più flessibile e

aderente ai bisogni degli alunni;

Rimuovere forme di disagio affettivo-cognitivo dovute a differenze sociali e culturali che limitano il

pieno sviluppo della personalità, per prevenire un’eventuale dispersione scolastica;

Favorire l’inserimento e la piena integrazione di alunni di diversa etnia e portatori di handicap,

differenziando la proposta formativa, con iniziative di recupero e di sostegno, in modo che sia

proporzionale alle loro difficoltà ed esigenze;

Uscire dall’isolamento ed interagire con la realtà locale, con gli altri istituti scolastici, di ricerca

anche nella prospettiva della cittadinanza europea;

Ampliare l’offerta formativa arricchendo il curricolo obbligatorio con discipline ed attività

facoltative, in coerenza con le proprie finalità istituzionali;

Valorizzare la professionalità docente e dirigente, nella consapevolezza che nessuna riforma,

innovazione o sperimentazione può avere probabilità di successo senza il consenso, la disponibilità,

la motivazione e la formazione in servizio dei docenti e dei capi d’istituto.

2.2 FINALITA’ FORMATIVEI nuovi documenti ministeriali pongono l’accento sulla persona che apprende con l’originalità del

suo percorso individuale, la sua singolarità e complessità, la sua articolata identità, le sue aspirazioni,

capacità e fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

Alla centralità della persona fanno riferimento le nuove INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

contenenti le linee guida e i criteri per il raggiungimento al termine della SCUOLA DELL’INFANZIA E

DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE delle seguenti:

15

Page 17: POF 2010

“FINALITÀ’ FORMATIVE” Sviluppare l’identità per imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in

un ambiente sociale allargato;

Sviluppare l’autonomia cioè acquisire la capacità di interpretare e governate il proprio corpo; avere

fiducia in sé e fidarsi degli altri;

Sviluppare la competenza cioè imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’osservazione, e

l’esercizio alla comparazione; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e

condivise;

Sviluppare il senso della cittadinanza cioè scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i

contrasti attraverso regole condivise definite attraverso relazioni e dialogo;

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti;

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino

disuguaglianze;

Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove

conoscenze;

Incoraggiare l’apprendimento collaborativi perché imparare non è solo un processo individuale;

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di IMPARARE AD

APPRENDERE;

Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il

dialogo e la riflessione su quello che si fa.

2.3 FINALITA’ GENERALIDEL PERCORSO FORMATIVO

Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.

Far sì che gli alunni acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le

informazioni.

Promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli

itinerari personali.

16

Page 18: POF 2010

Favorire l’autonomia di pensiero degli alunni, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire

da concreti bisogni formativi.

Fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare le mappe dei saperi

rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle

conoscenze e dei loro oggetti. Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente.

Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e

composite (nazionale, europea, mondiale). Educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni alunno.

Formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del Mondo.

Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana possono essere

affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo tra le nazioni, ma anche fra le

discipline e fra le culture.

2.4 LA RELAZIONE EDUCATIVA

La relazione educativa è il clima che caratterizza l’ambiente scolastico, esso è determinato da

differenti fattori di ordine strutturale, normativo, relazionale.

Per la qualità della relazione tra i soggetti coinvolti nella quotidianità della scuola nei suoi aspetti

formali sono determinanti scelte chiare, frutto di confronto esplicito che aiutino il crearsi di relazioni

positive e corrette.

Definizione dei rapporti Insegnanti/famiglie

Incontri:

1. Assemblee di classe;

17

Page 19: POF 2010

2. Riunioni Organi Collegiali;

3. Colloqui individuali.

Gli scopi sono:

Acquisire informazioni utili per la conoscenza dell’alunno;

Instaurare un atteggiamento di reciproca fiducia a partire dalla chiarezza delle informazioni, dal

reciproco ascolto reale;

Informare sulle scelte didattiche e l’insieme delle attività che si intraprendono e sul loro valore

didattico ed educativo;

Affrontare i problemi del singolo o del gruppo tentando la definizione di comuni strategie di

intervento.

Insegnanti/alunni

Gli scopi sono:

Creare una qualità della relazione che:

Permetta a ciascun alunno di sentirsi accettato e valorizzato per la sua individualità;

Permetta di percepire, senza possibilità di dubbio, la differenza dei ruoli e legittimare

l’autorevolezza dell’insegnante;

Abbia una dimensione biunivoca utile all’adulto per strutturare un intervento mirato;

Attivi la riflessione personale o del gruppo-classe per la modifica dei comportamenti negativi.

Insegnanti/insegnanti

Incontri:

1. Riunioni Organi Collegiali;

2. Riunioni per commissioni, dipartimenti, discipline, campi di esperienza;

3. Gestione progetti e attività comuni;

4. Riunioni di programmazione.

Gli scopi sono:

Migliorare la comunicazione di ordine operativo;

Facilitare il confronto;

Facilitare la gestione collegiale della scuola, la risoluzione delle diverse problematiche, la

realizzazione di attività comuni.

Alunni/alunni

Gli scopi sono:

Favorire la relazione nei gruppi abituando alla comunicazione, alla franchezza, alla tolleranza;

Evitare situazioni di sopraffazione;

18

Page 20: POF 2010

Valorizzare in positivo le diverse personalità.

Il “Contratto formativo” (allegato al P.O.F.) è uno degli strumenti utili affinché ciascuna delle

componenti scolastiche si senta impegnata nella cura delle relazioni.

2.5 STRATEGIE METODOLOGICHE COMUNI

Nella nuova ottica di un proficuo raccordo tra i diversi ordini di scuola si delineano strategie unitarie per

mettere in atto un’azione educativo-didattica comune e raggiungere finalità e obiettivi insieme condivisi.

Nell’organizzazione e conduzione di attività – esperienze – procedimenti e azioni educative e didattiche

si farà riferimento a strategie metodologiche atte a rendere sempre:

STIMOLANTE

PRODUTTIVO

FORMATIVO

Il processo di insegnamento-apprendimento per la piena valorizzazione di competenze, abilità e

potenzialità degli alunni (studenti).

L’alunno sarà protagonista in prima persona del lavoro da svolgere, reso consapevole degli obiettivi da

raggiungere dei tempi a disposizione artefice della sua stessa formazione.

I contenuti verranno presentati non come un insieme di conoscenze da assorbire passivamente bensì

come strumento per lo sviluppo dell’intelligenza e della personalità.

L’apprendimento sarà sempre personalizzato partendo dal vissuto, chiamando in causa sentimenti-

valori-abilità e qualità di cui ognuno è portatore e dando spazio alla fantasia e alla creatività. Lo sviluppo

19

Page 21: POF 2010

del pensiero autonomo e critico sarà stimolato attraverso momenti di conversazione-dibattito con scambi di

opinioni-riflessione con domande e suggerimenti attraverso cui l’alunno sarà portato a chiedersi il perché

delle cose a comprenderle e capirle autonomamente ed utilizzare l’errore come momento di rinforzo e

apprendimento.

Per potenziare l’autonomia saranno privilegiati l’operatività e l’utilizzo dei linguaggi non verbali.

Nell’impostazione del lavoro didattico si prevedono le seguenti operazioni successive nel tempo:

Verificare il possesso dei prerequisiti necessari all’apprendimento;

Pianificare il lavoro scolastico in sequenza di unità didattiche;

Verificare, al termine dell’insegnamento di ciascuna attività, il conseguimento degli obiettivi;

Procedere alla somministrazione di correttivi miranti al conseguimento degli obiettivi dell’unità

attraverso modalità diverse per gli alunni che non avranno superato la prova secondo un criterio

classificatorio inizialmente stabilito;

Procedere, terminato l’insegnamento di tutta l’unità, alla verifica finale

2.6 PROGETTI CURRICOLARI DI ISTITUTO

Per una scuola che sa accogliere.Interventi contro il disagio per favorire il

benessere, l’integrazione e la partecipazione scolastica.

Negli ultimi anni nel nostro Istituto si riscontra un aumento significativo di alunni diversamente abili

e in difficoltà sia sotto il profilo psico-relazionale, comportamentale e di apprendimento. L’emergere di

fenomeni frequenti di disagio rende necessario sperimentare percorsi formativi che promuovano lo sviluppo

delle potenzialità di ogni singolo alunno.

La realizzazione di LABORATORI didattici è condizione ideale per ambientare la personalizzazione

dei percorsi di studio finalizzati all’apprendimento di specifiche competenze. Attraverso tale attività è

possibile coniugare sapere e saper fare in un’esperienza di apprendimento consapevole.

A tal proposito il nostro ISTITUTO ha promosso la realizzazione del seguente laboratorio :

LABORATORIO DI CUCINA;

I destinatari saranno tutti gli alunni diversamente abili e in difficoltà sotto il profilo psico-relazionale della

scuola primaria e secondaria di primo grado in orario curricolare allo scopo di potenziare quelle abilità e

capacità latenti.

20

Page 22: POF 2010

PROGETTO ORIENTAMENTO Il progetto “Orientamento” mira a fornire agli alunni gli strumenti più adatti e le occasioni per

prendere coscienza di sé, degli altri e delle risorse offerte dal territorio.

Tale progetto quindi, ha lo scopo di educare gli alunni alla conoscenza di sé, della propria identità e

del proprio ruolo all’interno della famiglia, del gruppo e del contesto socio-culturale di appartenenza e di

renderli capaci di scelte adeguate sul proprio futuro scolastico e, in prospettiva più ampia, lavorativo.

I destinatari di questo progetto saranno tutti gli alunni dell’Istituto di ogni ordine e grado.

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE Il collegio dei docenti unitario del I Istituto Comprensivo “S. Cuore”ha scelto per il corrente anno scolastico

di svolgere una tematica che sarà sviluppata dalle tre sezioni scolastiche

“CONOSCO IL MIO PAESE”

TALE PROGETTO ” si prefigge di far conoscere Rosolini, il paese, il territorio, guardando ogni

aspetto del suo sviluppo nel tempo, di proiettare gli alunni alla costruzione di nuove relazioni che sono la

condizione essenziale dell’apprendimento e di facilitare il passaggio tra i tre ordini di scuola, promuovendo

occasioni di accoglienza, incontro e crescita tenendo conto degli usi , costumi e tradizioni di Rosolini in

occasioni e momenti particolari quali: NATALE, CARNEVALE ecc

PROGETTO CONTINUITA’ Il progetto si prefigge di far conoscere il metodo didattico comune ai tre ordini di scuola nel rispetto della

continuità educativa e dell’orientamento e proiettare gli alunni alla costruzione di nuove relazioni che sono

le condizioni essenziali dell’apprendimento, della conoscenza di se stessi e delle loro potenzialità. Questo

percorso intende così facilitare il passaggio da un grado di scuola all’altro promuovendo occasioni di

accoglienza, incontro, scambio e crescita.

PROGETTO GIORNALINO D’ISTITUTO“L’ARCOBALENO DELLE NOSTRE IDEE”

21

Page 23: POF 2010

Il progetto prevede la realizzazione di un“Giornale della Scuola”quale strumento per potenziare la

fruizione - produzione di “cultura” da parte degli alunni e raccogliere esperienze, emozioni, sentimenti,

idee, propositi emersi nei momenti significativi del percorso scolastico, al fine di socializzarli con le famigli

e con il territorio.

Il progetto si prefigge di fornire agli alunni una gamma di opportunità formative legate alla

comunicazione efficace per lo sviluppo e il miglioramento di competenze tecniche di base dell’area

linguistico-espressiva e creativa e delle relative capacità operative. Inoltre, si propone di educare gli alunni

al confronto, allo scambio di idee e di esperienze, alla partecipazione democratica, promuovendo

atteggiamenti consapevoli ed autonomi a livello affettivo, cognitivo e comportamentale.

PROGETTO SICUREZZA “PREVENZIONE E DIFESA DAI RISCHI A SCUOLA, IN CASA E NEL TERRITORIO”

Il progetto SICUREZZA nasce dall’esigenza di far conoscere agli alunni i principali pericoli

presenti nel loro spazio vissuto: a scuola, in casa e nel territorio.

Le finalità che il progetto intende perseguire sono:

promozione della cultura della prevenzione dei rischi;

informarsi per prevenire;

sviluppo dell’abitudine a prevedere “anticipare”le possibili conseguenze dei propri ed altrui azioni o

di eventi ambientali;

interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle scelte di vita.

22

Page 24: POF 2010

2.7 PROGETTI CURRICOLARI SPECIFICIPROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA

PROGETTO “UN GESTO D’AMORE”

La festività Natalizia è la ricorrenza più importante del calendario liturgico-cristiano, quella che

tocca maggiormente la nostra sensibilità.

Per aiutare i bambini a sentire e comprendere il significato più autentico di tale festa, si mettono in

atto, una serie di interventi che permettano di sviluppare competenze cognitive, relazionali e religiose

andando oltre le esteriorità e senza cedere agli aspetti consumistici.

SPERIMENTAZIONE

PROGETTO “LINGUA INGLESE”

Tale progetto scaturisce dalla consapevolezza che la scuola oggi, operando in una società

globalizzata, assume tra i suoi compiti anche quello di promuovere l’apprendimento di più lingue e che, il

periodo compreso tra i tre e i cinque anni, si configura nel bambino come un momento di straordinario

assorbimento e di fertilità quindi, non è un forzare la natura quanto piuttosto un soddisfare quella

intenzionalità comunicativa che nella società odierna non può essere espressa soltanto in lingua italiana.

Il suddetto progetto ha lo scopo di:

far acquisire al bambino la consapevolezza che è possibile comunicare attraverso una lingua diversa

dalla propria;

aiutare ed arricchire lo sviluppo intellettivo del bambino attraverso una lingua diversa quale

strumento di organizzazione delle conoscenze;

avviare il bambino a sviluppare la conoscenza e la comprensione delle culture di altri

23

Page 25: POF 2010

PROGETTO “IMPARO CON UN CLIK”Il progetto nasce per favorire nei bambini della scuola dell’infanzia un primo contatto positivo e

creativo con il computer.

Si pone i seguenti obiettivi:

familiarizzare con il computer attraverso programmi educativi;

conoscere le principali parti del computer;

utilizzare il mouse al fine di migliorare il coordinamento e la manipolazione ;

avvio all’utilizzazione del programma Paint;

I destinatari sono tutti gli alunni della terza sezione della scuola dell’infanzia

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

PROGETTO “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”

Il progetto “Il quotidiano in classe” nasce dalla consapevolezza dell’importanza culturale e sociale

della lettura nella progressione delle capacità di comprensione, di confronto, di rielaborazione di testi,

nell’affinamento dello spirito critico.

Si propone di contribuire allo sviluppo delle capacità critico-espressive e comunicative, alla

maturazione del senso di appartenenza ad una comunità, alla promozione di una maggiore consapevolezza

riguardo alle nuove tecnologie informatiche, nella prospettiva di uno sviluppo equilibrato dei giovani

discenti.

24

Page 26: POF 2010

2.8 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’istituto con l’apporto delle competenze professionali presenti all’interno del corpo docente e in

raccordo con le risorse territoriali, si impegna ad ampliare l’offerta formativa organizzando attività e

laboratori che tendono a migliorare il successo scolastico e a fornire stimoli adeguati, opportunità di

impegno e possibilità concrete di sviluppo e potenziamento di attitudini innate.

PROGETTI EXTRACURRICULARI

PROGETTO “L’INTEGRAZIONE DELL’AZIONE PSICOPEDAGOGICA NELLA PREVENZIONE E TRATTAMENTO DEL DISAGIO SCOLASTICO”

L’intervento della psicopedagogista è rivolto a tutti gli insegnanti, genitori e alunni del nostro

istituto.

Asse insegnanti: promuovere e/o potenziare l’acquisizione di atteggiamenti empatici nella relazione

con gli alunni a “rischio”.

Asse alunni: rimuovere, ove possibile, gli ostacoli che impediscono una serena permanenza a scuola

degli alunni a rischio di dispersione e con disagio. Screening generale per i bambini della terza sezione della

scuola dell’infanzia per l’identificazione e il trattamento precoce delle difficoltà di apprendimento.

PROGETTO “GARA DI MATEMATICA PER LA SCUOLA PRIMARIA”

Il progetto “GARA DI MATEMATICA PER LA SCUOLA PRIMARIA” si prefigge lo scopo di

incoraggiare i ragazzi ad assumere atteggiamenti positivi nei riguardi della matematica e a tal riguardo i

giochi e le gare rappresentano un approccio che stimolano l’amore per tale disciplina Logica, intuizione e

fantasia sono i requisiti necessari per la partecipazione alle iniziative che verranno proposte.

Saranno coinvolti gli alunni delle classi 3e, 4e e 5e della scuola primaria.

PROGETTO “WEB”

25

Page 27: POF 2010

Con l’aggiornamento del sito web si intende far conoscere l’organizzazione e l’azione educativa

dell’istituto, al fine di poter creare contatti, partenerariati e possibili scambi con altre realtà scolastiche ,

istituzioni ed enti.

L’obiettivo primario del progetto è quello di far acquisire agli alunni, ai docenti e a tutte le figure

che operano nella scuola il senso di appartenenza ad una realtà sicuramente ampia, diversificata, la cui

conoscenza diventa fonte di arricchimento se inserita in un rapporto di confronto con il proprio territorio.

I destinatari del progetto sono gli alunni, i docenti i genitori e il territorio.

PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI 2007/2013COMPETENZE PER LO SVILUPPO “ 2007/20013FINANZIATO CON IL FONDO SOCIALE EUROPEO

Prot. N. A00DGAI/10061OBIETTIVO C AZIONE 1 MIGLIORARE I LIVELLI DI CONOSCENZA E COMPETENZA DEI GIOVANI.

INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVEObiettivo Titolo Modulo Destinatari Durata

C1 Educare alla legalità con il teatro

Alunni scuola Primaria 30 ore

26

Page 28: POF 2010

C1 Il teatro Strumento di Educazione alla cittadinanza

Alunni S.S. 1° Grado 30 ore

C1 Impariamo con il P.C. Alunni scuola Primaria 50 oreC1 Il P.C. Strumento per la

conoscenzaAlunni S.S. 1° Grado 30 ore

C1 Easy English Alunni scuola Primaria 50 oreC1 L’Inglese per comunicare Alunni S.S. 1° Grado 30 ore

OBIETTIVO C AZIONE 4

INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PER PROMUOVERE L’ECCELLENZA

Obiettivo Titolo Modulo Destinatari DurataC4 Divertiamoci con gli Scacchi Alunni scuola Primaria e S.S.

1° Grado30 ore

C4 Matematica che passione Alunni scuola Primaria e S.S. 1° Grado

30 ore

PROGETTO NAZIONALE “QUALITÀ E MERITO” P.Q.M. 2010/11Prot. N. A00DGAI/9864

OBIETTIVO A AZIONE A2MIGLIORARE I PROCESSI DI INSEGNAMENTO /APPRENDIMENTO NELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DELLE REGIONI OBIETTIVO CONVERGENZZA( CALABRIA, PUGLIA, CAMPANIA, SICILIA)

Obiettivo Titolo Modulo DestinatariA2 Matematica Alunni classi seconde S.S. 1°

GradoA2 Italiano Alunni classi prime S.S. 1° Grado

S.S. 1° Grado

PROGETTO PIANO OPERATIVO REGIONALE P.O.R.Cod. N. 2007.IT.051PO.003/IV/12/F/9.2.5/0292“DAL DISAGIO ALL’INCLUSIONE SOCIALE”

Destinatari alunni della Scuola Secondaria Di Primo Grado.

PROGETTI “CONTINUITA’ CON GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI 2° GRADO”

Il Primo Istituto Comprensivo, come negli anni precedenti, avvierà, con gli Istituti di Istruzione

Superiore di secondo grado presenti nel territorio di Rosolini, attività di collaborazione per la realizzazione

di Progetti riguardanti la Continuità.

27

Page 29: POF 2010

PROGETTI IN RETE

PROGETTO AMBIENTE E TERRITORIO

CIRCOLO DI QUALITÀ DI RETE

28

Page 30: POF 2010

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON L’ENTE “COMUNE”

Il PRIMO ISTITUTO COMPRENSIVO è disponibile ad avviare un’attività di

collaborazione, come negli anni precedenti, per la realizzazione di progetti su territorio.

PROGETTO “SCUOLE”In applicazione della legge quadro 328/00 il distretto Socio-Sanitario n. 46 ha previsto la

realizzazione di interventi di politiche sociali nell’area dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il progetto “Scuole” si realizza presso i comuni del distretto: Avola – Noto – Rosolini Pachino.

Il piano prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

partecipazione delle famiglie al percorso di programmazione didattica;

miglioramento della condizione dei minori a scuola, in famiglia e nel contesto sociale;

formazione di una cultura della convivenza civile e della legalità.

29

Page 31: POF 2010

ACCORDO DI RETE PER LA LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA

L’accordo di rete tra le scuole di ogni ordine e grado del territorio, volto alla promozione del successo

formativo si prefigge le seguenti finalità:

prevenire e contrastare i fenomeni di dispersione scolastica e rischio di dispersione scolastica e

formativa dei giovani;

individuare e sostenere un sistema di condivisione corresponsabilità/intervento;

facilitare l’apertura e la collaborazione tra le scuole e le istituzioni presenti sul territorio;

promuovere azioni di studio e ricerca sul fenomeno della dispersione.

INIZIATIVE CON IL TERRITORIO

CONCORSO LIONS INTERNATIONAL “UN POSTER PER LA PACE”

Il Tema del concorso LIONS INTERNATIONAL “UN POSTER PER LA PACE” per l’anno 2010/11 è “UNA VISIONE DELLA PACE” e invita i giovani di età compresa tra gli 11 e i 13 anni a esprimere in maniera creativa e condividere con gli altri la loro visione della pace, allo scopo di favorire la tolleranza e la comprensione tra le diverse culture.

LIONS CLUB PACHINO-ROSOLINI “TERRA DEL SOLE”

Il Lions Club promuove la “CAMPAGNA RACCOLTA OCCHIALI USATI” da inviare alle popolazioni africane

30

Page 32: POF 2010

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATEPer una più proficua e completa attuazione dell’OFFERTA FORMATIVA, il nostro Istituto prevede

la realizzazione di VISITE GUIDATE e VIAGGI D’ISTRUZIONE.

Essi rappresenteranno un momento fondamentale per AMPLIARE la conoscenza del patrimonio

storico-geografico del nostro Paese al fine di PROMUOVERE l’arricchimento sociale e culturale

dell’utenza in un contesto di evasione dalla consueta routine scolastica.

Visite e viaggi dovranno essere considerati come momento dell’azione didattica e quindi sarà

necessario che si facciano comprendere le finalità culturali ed educative di tali iniziative e si preparino gli

alunni così da suscitare la loro attenzione e il loro interesse su quanto vedranno.

Nel corso dell’anno scolastico, tutto il corpo docente sarà impegnato in tale direzione prevedendo, in

riferimento alla propria programmazione didattica, visite ai luoghi più significativi di Rosolini quali:

LUOGHI STORICI Castello Platamone, Basilica ipogeica rupestre, siti archeologici di Cava

Lazzaro, Cava Grande, Eremo di Croce Santa, Cozzo cisterna, Palazzi antichi, Chiese;

SERVIZI E ASSOCIAZIONI Misericordia, Avis, Caritas, Archeoclub, studi radiofonici, banda

musicale, ecc.;

31

Page 33: POF 2010

PICCOLE IMPRESE E AZIENDE botteghe artigianali, fattorie, oleifici.

Inoltre tenendo conto dell’età e delle conoscenze degli alunni da consolidare e ampliare si effettueranno

anche VIAGGI D’ISTRUZIONE per la visita a città e luoghi rappresentativi nell’ambito del territorio

provinciale, regionale, nazionale:

- SCUOLA DELL’INFANZIA - ambito comunale;

- SCUOLA PRIMARIA - 1e & 2e classi: ambito provinciale;

- SCUOLA PRIMARIA - 3e 4e classi: ambito regionale;

- SCUOLA PRIMARIA -5e ambito nazionale

- SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - ambito nazionale.

32

Page 34: POF 2010

3.1 Scuola dell’infanzia

SERVIZIO SCOLASTICO

La scuola dell’infanzia del nostro Istituto offre un servizio di otto ore giornaliere dalle ore 8,30 alle

ore 16,30 strutturato in cinque giorni settimanali.

L’orario di servizio delle insegnanti di venticinque ore settimanali, è strutturato su cinque giorni

settimanali dal lunedì al venerdì: turno antimeridiano ore 8,30-13,30, turno pomeridiano ore 11,30-16,30. La

turnazione dei docenti è settimanale.

Le ore della contemporaneità saranno utilizzate dai docenti in parte per la realizzazione di interventi

individualizzati mirati a sostenere gli alunni che presentano difficoltà nei vari campi e in parte per

promuovere lo sviluppo delle loro attitudini e capacità specifiche attraverso le attività laboratoriali.

I docenti a turno garantiranno all’utenza l’apertura anticipata alle ore 8,15 qualora dovessero

pervenire richieste da parte dei genitori. In tal caso l’insegnante di turno entrerà alle ore 8,15 e uscirà alle

ore 13,15.

GIORNATA SCOLASTICA TIPOLa giornata scolastica è scandita dai seguenti momenti:

8,30-9,00: accoglienza alunni – attività: giochi liberi, individuali e di gruppo;

33

Page 35: POF 2010

9,00-10,30: attività di intersezione: conversazione, canti, ascolto di musica e fiabe, teatro dei

burattini;

10,30-12,00: attività di sezione;

12,00-12,30: attività di vita pratica (igiene del corpo e preparazione al pranzo);

12,30-13,30: pranzo;

13,30-14,30: giochi psicomotori in sezione e fuori per gruppi omogenei o eterogenei;

14,40-16,00: attività di sezione o di intersezione e riordino del materiale usato;

16,00-16,30: uscita.

Considerato che la frequenza degli alunni nel turno pomeridiano nelle prime settimane è ridotta, e che

nel turno antimeridiano si richiede la presenza di più insegnanti per l’accoglienza dei bambini nel contesto

scolastico con particolare riferimento agli alunni delle prime sezioni, l’organizzazione interna della Scuola

Materna è strutturata come segue:

1ª settimana ore 8,30- 12,30 tutte le sezioni;

2ª settimana ore 8,30- 13,30 tutte le sezioni;

3ª settimana ore 8,30- 16,30 le seconde e terze sezioni.

Le insegnanti delle seconde e terze sezioni accoglieranno anche i bambini delle prime sezioni che

vorranno frequentare il turno pomeridiano.

I docenti delle prime sezioni, per favorire l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi iscritti

nell’ambiente scolastico, lavoreranno in compresenza dalle ore 8,30 alle ore 13,30 fino al 31ottobre. Dal 3

novembre anche le prime sezioni funzioneranno a orario completo.

Il C.D. propone che dal 7/06/2009 e fino al termine delle attività didattiche, le sezioni funzioneranno

in rapporto alle richieste avanzate dai genitori e in relazione al numero degli alunni frequentanti. A tal

proposito verrà consegnato ai genitori, entro il mese di maggio, un modulo di richiesta per conoscere sia il

numero degli alunni che intenderanno frequentare la scuola dopo il 7/06/2009 e se gli stessi saranno presenti

nel solo turno antimeridiano o l’intera giornata. Dalle esigenze emerse verrà strutturato il servizio dei

docenti.

34

Page 36: POF 2010

ORGANIGRAMMASCUOLA DELL’INFANZIA SACRO CUORE 1

SEZIONE INSEGNANTI

1ª A SCALA GIUSEPPAGELONE CONCETTA

2ª A MONACO CONCETTAMODICA ANGELA

3ª A FRASCA CONCETTADI MARI CORRADA

2ª B AZZARO COSIMAZACCO ROSA

3ª B INCATASCIATO MARIA ANTONIAMICIELI GRAZIA

SCUOLA DELL’INFANZIA SACRO CUORE 2

SEZIONE INSEGNANTI

35

Page 37: POF 2010

1ª ABOSCARINO ROSETTA

MALLIA MARIA

1ª B CAPPELLO GIOVANNABUSCEMI MARIA

2ª A SGADARI LUISA

MAGRÌ CARMELA

3ª A MARCATO SUSANNAMAGRI’ CONCETTA

In tutte le sezioni l’insegnamento della religione è affidata all’ins.te LOREFICE Daniela

3.2 SCUOLA PRIMARIA

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA La scuola primaria del nostro istituto è costituita da 14 classi così strutturate:

N° 1 classe prima a Tempo pieno

N° 2 classi prime con insegnante prevalente,

N° 1 classe seconda a Tempo pieno;

N° 1 classe seconda con insegnante prevalente;

Le classi terze, quarte e quinte saranno organizzate con una struttura che prevede l’utilizzo di

quattro insegnanti su tre classi.

La struttura organizzativa della scuola primaria prevede:

un orario di 27 ore settimanali obbligatorie più 3 ore opzionali e facoltative per le classi terze,

quarte e quinte in orario antimeridiano dalle ore 8/30 alle ore 13/30;

un orario di 30 ore settimanali per le classi prime e la classe seconsa con insegnante prevalente in

orario antimeridiano dalle ore 8/30 alle ore 13/30;

un orario di 40 ore settimanali in orario antimeridiano e pomeridiano tranne il mercoledì e il sabato

giorni in cui svolgeranno le lezioni dalle ore 8/30 alle ore 12/30 per le classi a tempo pieno.

In tutte le classi non è prevista la compresenza e le ore a disposizione saranno utilizzate per il recupero di

alunni con situazioni problematiche, di integrazione e di apprendimento e per la sostituzione di docenti

assenti.

36

Page 38: POF 2010

QUANTIFICAZIONE ORE DISCIPLINE SETTIMANA

ATTIVITA’ LABORATORIALIIn merito alle attività opzionali e facoltative, a seguito di colloqui tra docenti e genitori, gli alunni verranno

avviati alle attività dei seguenti laboratori

LABORATORIO LINGUISTICO ESPRESSIVO Recupero lingua italiana;

Attivita’ linguistiche specifiche: fumetto, giornalismo, cineforum, drammatizzazione, recitazione.

2) LABORATORIO MATEMATICO | SCIENTIFICO | MULTIMEDIALE Recupero | potenziamento matematica;

Recupero | potenziamento informatica;

3) LABORATORIO PITTORICO | MANIPOLATIVO | MUSICALE Attività grafico- pittoriche- manipolative (das, creta, carta ecc.);

Attività espressive (canto, musica, mimica ecc)

Attività di ceramica.

STRUTTURA ORARIA GIORNATA SCOLASTICALa giornata scolastica della scuola primaria è la seguente:

per le classi terze, quarte quinte, una classe seconda e due prime prima

Entrata: ore 8,30

Pausa ricreativa: 10,20 – 10,40

Uscita: ore 13,30PER Le CLASSI PRIMA e SECONDA TEMPO PIENO:

Entrata: ore 8,30

Pausa ricreativa: 10,20 – 10,40

Pranzo: 12,30-13,30

Uscita: ore 16,30

LINGUA ITALIANA 6 ORE CLASSI 1e E 2 e 5 ORE CLASSI 3e, 4e E 5e

MATEMATICA 6 ORE CLASSI 1e E 2 e 5 ORE CLASSI 3e, 4e E 5e

INGLESE 1 ORA CLASSI 1e 2 ORE CLASSI 2 e 3 ORE CLASSI 3e, 4e E 5e

STORIA E CONV DEM 3 ORE IN TUTTE LE CLASSI

TECNOLOGIA E INFORMATICA 1 ORA IN TUTTE LE CLASSI

GEOGRAFIA 2 ORE IN TUTTE LE CLASSI

SCIENZE MOTORIE 2 ORE IN TUTTE LE CLASSI

ARTE E IMMAGINE 2 ORE IN TUTTE LE CLASSI

MUSICA 2 ORE IN TUTTE LE CLASSI

37

Page 39: POF 2010

Mercoledì e sabato uscita: 12,30

PROGRAMMAZIONE SETTIMANALELa programmazione settimanale, per l’anno scolastico 2010/11, verrà stilata nei plessi di

appartenenza ogni martedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30.

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATOI docenti all’inizio dell’anno scolastico dovranno stilare il Piano di studio Personalizzato. Tale

stesura dovrà tenere conto del contesto socio-culturale di appartenenza, delle potenzialità di ciascuno in

modo da assicurare ad ognuno la formazione integrale della propria personalità. Tal piani possono essere

stilati per il gruppo classe o per gruppi di alunni.

38

Page 40: POF 2010

CLASSI RELIGIONE CATTOLICA

2ª– 3ª– 4ª– 5ª A – B - C; RUBINO SALVATORE

1ª A – B - C; LOREFICE DANIELA

CLASSE INSEGNANTE SOSTEGNO

2ª B

5ªA

GIUNTA GIUSEPPINA

4ª B

5ª B

CUCUZZA LAURA

CUCUZZA LAURA

CLASSI INSEGNANTI

1ª A – T.P.DI LORENZO GIUSEPPINA

CAVALLO MICHELA

2ª A – T.P.SCOLLO ROSA

MAGAZZU’ MARIANNA

1ª – B T.N.

BAGLIERI VALERIA

TROMBATORE SAVERIA

1ª – C T.N.GIANNONE ANNA MARIA

TROMBATORE SAVERIA

2ª – B T.N.

SAMBITO ANGELA

TROMBATORE SAVERIA

3ª A – B- C A

CALVO ROSARIA MARIAAPRILE LUIGIA

GIUGA GIUSEPPINARUTA MARIA ROSARIA

4ª A –B – C

DI MARI GIUSEPPINACARPENZANO MARGHERITA

GIANNONE LAURA FRONTE ANNA MARIA

5ª A – B- C

CALVO MARGHERITAINCATASCIATO ANTONELLA

PUGLISI MARIANICASTRO GIORGIO

39

Page 41: POF 2010

3.3 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADONella scuola secondaria di primo grado funzionano tre corsi completi: A – B - C ;

L’orario previsto per tutte le classi sarà di 30 ore settimanali obbligatorie con lo studio di due lingue

(inglese e francese)

STRUTTURA ORARIA GIORNATA SCOLASTICA

La giornata scolastica della scuola secondaria di primo grado è la seguente:

Entrata: ore 8,20

Pausa ricreativa: 10,20 – 10,35

Uscita: ore 13,20

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO

I docenti all’inizio dell’anno scolastico dovranno stilare il Piano di studio Personalizzato.

Tale stesura dovrà tenere conto del contesto socio-culturale di appartenenza, delle potenzialità di ciascuno in

modo da assicurare ad ognuno la formazione integrale della propria personalità. Tali piani possono essere

stilati per il gruppo classe o per gruppi di alunni.

ORGANIZAZIONE SCOLASTICA

L’orario di servizio dei docenti è di diciotto ore settimanali, distribuite in cinque giorni.

Punto di riferimento costante per l’impostazione dei piani didattici riguardanti le singole classi sono le

decisioni assunte dal Collegio dei docenti, al quale spetta il compito di stabilire le linee portanti della

programmazione concordate sia sulla base degli indirizzi forniti dalle indicazioni ministeriali sia sulla base

delle esigenze del contesto territoriale.

Il Collegio dei docenti, nella sua composizione di sezione, è costituito da ventiquattro insegnanti e

s’incontra periodicamente per affrontare problemi specifici della propria sezione.

È compito specifico del Collegio docenti definire:

Il contesto socio-economico e culturale con i suoi punti di forza e di debolezza;

Gli obiettivi educativi e quelli didattici suddivisi per discipline e per anni;

40

Page 42: POF 2010

Le attività e i contenuti di rilevanza sociale da prendere in considerazione nei piani didattici del

Consiglio di classe e di ogni docente;

I criteri generali a cui conformare la valutazione analitica e globale degli alunni.

Al consiglio di classe spetta il compito di definire gli obiettivi educativi e disciplinari concordati più a

monte, per adeguarli alla situazione della classe, di definire i contenuti, gli interventi individualizzati e le

modalità di osservazione e di verifica dei risultati.

I Consigli di classe si riuniranno periodicamente per:

Verificare l’andamento educativo e didattico della classe;

Fissare obiettivi e attività comuni;

Programmare successive ipotesi di lavoro;

Varie ed eventuali.

Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatore delegato, che si avvale

della funzione di un Segretario.

Nell’ambito della propria autonomia la Scuola Media, oltre alle tradizionali attività curricolari,

concretizza l’ampliamento dell’Offerta Formativa in percorsi integrativi, attività progettuali e di laboratorio

volti ad attivare competenze operative, a valorizzare le attitudini del singolo alunno, a creare situazioni di

apprendimento diversificate e motivanti per tutti i discenti, in risposta alla diversità dei loro bisogni

formativi.

L’istituto si impegna a fornire opportunità di crescita sul piano degli apprendimenti-comportamenti,

secondo piste e modalità di lavoro che rendano gli alunni soggetti attivi del loro percorso educativo-

didattico, finalizzate al conseguimento di un pieno successo scolastico formativo.

ORGANIGRAMMA

41

Page 43: POF 2010

CLASSI INSEGNANTE AMBITO DISCIPLINARE

2ª A + 3ª A ARTALE ELVIRA LETTERE

3ª A LETTERE

1ª B CAMPISI Giuseppina LETTERE

1ª C + 2ª C CAMPISI Palmina LETTERE

3ª C + 1ª A FRANZO’ Rosa Mary LETTERE

CORSO A COLETTA Annalisa Ines MATEMATICA

CORSO B LICITRA Salvatore MATEMATICA

CORSO C CARTIA Saveria MATEMATICA

CORSI A+B BELLUARDO Maria INGLESE

CORSO C BIANCA Giuseppina INGLESE

CORSI A+B+C PIROSA Rosita FRANCESE

CORSI A + B +C SIPALA Maria Rita ED. TECNICA

CORSI A+B+C DI LORENZO Vincenzo ED. ARTISTICA

CORSI A + B + C RAMETTA Patrizia ED. MUSICALE

CORSI A + B+ C BRAFA Giovanni ED. FISICA

CORSI A+B+C DI CARO Rosaria RELIGIONE

CORSI A+B+C CIRMENA Maria Teresa NARRATIVA

CLASSI INSEGNANTI SOSTEGNO

2ª A VELLA GIUSEPPA

2ª C e 3ª B FAZZINO GIOVANNA

3ª C e 1ª A COVATO ROSANGELA

1ª B e 2ª B TROMBATORE ROSARIA

42

Page 44: POF 2010

3.4 CRITERI FORMAZIONE SEZIONI/CLASSI PRIMESCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI 1° GRADO

La formazione delle sezioni/classi prime rappresenta un aspetto importante dell’organizzazione della

scuola in quanto permette una razionale ed equilibrata distribuzione degli alunni con ricaduta positiva sia

nei rapporti interpersonali docenti-alunni, alunni-alunni che nel processo di insegnamento-apprendimento.

A tal proposito gli Organi Collegiali del I Istituto Comprensivo hanno deliberato i seguenti criteri:

SCUOLA DELL’INFANZIAa) Formazione di una commissione costituita da due docenti di scuola dell’infanzia;

b) Distribuzione equa degli alunni per sesso, per provenienza socio-culturale-familiare;

c) Distribuzione equa di eventuali alunni con situazioni problematiche.

SCUOLA PRIMARIAa) Formazione di una commissione costituita da docenti di III sezione e di scuola primaria;

b) Equa distribuzione degli alunni per sesso, per provenienza socio-culturale-familiare, per fasce di livello;

c) Presenza di gruppi di alunni, almeno 6-7, provenienti dalla stessa sezione;

d) Inserimento per gruppi degli alunni provenienti da altri istituti;

e) Equa distribuzione degli alunni con situazioni problematiche

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADOa) Formazione di una commissione costituita dai docenti delle classi V della scuola primaria e di scuola

secondaria di primo grado;

b) Rispetto dei criteri individuati per la scuola primaria;

c) Mantenimento, laddove è possibile, dei gruppi-classe di provenienza.

43

Page 45: POF 2010

I sopracitati criteri resteranno validi fino a quanto gli OO. CC. d’Istituto non riterranno opportuno

modificarli/integrarli.

3.5 INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI SVANTAGGIATI E DIVERSABILI

Il concetto di integrazione nel quale il I Istituto Comprensivo “S. Cuore” si riconosce e al quale si

riferisce nell’orientare e costruire i propri contesti educativi parte dall’assunto che l’integrazione scolastica

debba coinvolgere tutti gli elementi che concorrono alla realizzazione del processo educativo (insegnanti,

alunni, personale della scuola, operatori dei servizi del territorio, famiglie) riconoscendo e valorizzando

l’eterogeneità e le differenze individuali.

Nel nostro sistema scolastico, la meta essenziale dell’azione educativa è quella di favorire lo

sviluppo della personalità umana: mezzi e contenuti scolastici vengono considerati strumenti per la crescita

di ogni alunno, soprattutto dell’alunno in situazione di handicap o di svantaggio.

L’alunno in tale situazione ha diritto a una scuola in cui siano assicurate le condizioni culturali e

psicologiche per una crescita globale ed armoniosa.

L’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione, quindi, non può essere impedito da difficoltà

derivanti dalla disabilità connessa all’handicap.

Tale diritto non può mai essere disatteso o sostituito da una semplice socializzazione in “presenza”,

ma deve mirare al raggiungimento di una reale integrazione. Essa ha come obiettivo lo sviluppo della

persona diversabile offrendole ogni possibile opportunità formativa e consentendo a ciascuno il pieno

sviluppo delle proprie potenzialità.

Per ciascun alunno la scuola in collaborazione con la famiglia, con gli specialisti del servizio

territoriale e con l’AUSL di appartenenza predispone un apposito piano educativo personalizzato (P.E.P.)

Nell’opera di integrazione essa si avvale di insegnanti specializzati, della psicopedagogista, presente

nella nostra realtà scolastica, di personale assistenziale messo a disposizione dagli enti locali, e ove è

possibile anche della collaborazione di personale volontario (obiettori di coscienza, Misericordia …).

44

Page 46: POF 2010

3.6 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO

Il docente di sostegno si prodigherà per garantire, all’interno della scuola, le attività per

l’inserimento e, soprattutto, per una reale ed effettiva integrazione dell’alunno in situazione di handicap;

interverrà attraverso corrette modalità relazionali sia con gli alunni che con gli insegnanti; si preoccuperà di

interagire con gli operatori e si porrà come riferimento nel progetto di aiuto all’allievo handicappato; si

connoterà come esperto di strategie didattico-educative specifiche per le varie tipologie di handicap.

I criteri approvati dal Collegio Docenti per l’organizzazione delle attività di sostegno sono i

seguenti:

Tutti gli insegnanti che si occupano dell’alunno diversabile sono ugualmente responsabili del Piano

Educativo Personalizzato (P.E.P.);

Il P.E.P. mira a promuovere il massimo di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità

espressive e comunicative e, fin dove è possibile, il possesso di basilari strumenti linguistici e

matematici;

La programmazione del P.E.P. richiede la stretta collaborazione di tutti gli insegnanti che operano

sul bambino: gli obiettivi e le attività vanno stabiliti in comune;

Il P.E.P. va attuato anche in assenza dell’insegnante di sostegno;

L’alunno, diversabile, lavorerà in classe, inserito in piccoli o in grandi gruppi, inoltre sono previste

laboratori didattici da svolgere all’esterno della classe con l’insegnante di sostegno e il docente

specialista;

L’adulto non si sostituisce al bambino, ma struttura l’ambiente attraverso quelle facilitazioni che

permettono al bambino stesso di raggiungere i propri obiettivi;

La valutazione dei risultati scolastici degli alunni in situazione di handicap è rapportata ai ritmi e

agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti nell’azione didattica;

Il docente di sostegno, può essere utilizzato, per esigenze di servizio, in sostituzione di docenti

assenti per supplenze brevi;

Nel giorno libero dell’insegnante di sostegno, l’alunno diversabile grave sarà preso in carico dai

docenti di sostegno presenti a scuola; L’orario di servizio degli insegnanti di sostegno è strutturato su cinque giorni alla settimana in orario antimeridiano.

45

Page 47: POF 2010

3.7 FUNZIONAMENTO OO.CC.

Il coinvolgimento e la partecipazione delle varie componenti presenti nel contesto scolastico

(Dirigente – Docenti – Genitori – Personale Amministrativo ecc.) ed extrascolastico (ASL – Ente Comune

ecc.) rappresentano l’obiettivo di fondo che questo Istituto intende perseguire per la piena realizzazione

della Democrazia partecipativa nella gestione scolastica.

Si avrà cura, pertanto, di individuare strumenti adeguati affinché tutti siano messi nella condizione di

poter apportare il proprio contributo alle diverse iniziative previste dal P.O.F.

In particolare gli OO. CC. interni della scuola saranno costantemente convocati per la discussione

delle problematiche inerenti l’organizzazione della scuola, l’andamento educativo e didattico e l’aspetto

amministrativo-contabile.

Tutte le convocazioni saranno effettuate tramite circolare del Dirigente Scolastico nel rispetto dei

tempi previsti dalla normativa vigente.

3.8 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTODOCENTI REFERENTI – COMMISSIONI

46

Page 48: POF 2010

STAFF DIRIGENZA A.S. 20010/11

DIRIGENTE SCOLASTICO DIRETTORE S.G.A.

Dott. Giovanni DI MARI Dott. Piero DELL’ALI

VICE PRESIDE VICE DEL D.S.G.A.

Prof.ssa CIRMENA Maria Teresa Sig.ra CRISCIONE Carmela

COLLABORATORI DEL D.S.

Prof CIRMENA. Maria Teresa

Prof BELLUARDO Maria

DOCENTI COLLABORATORI SETTORI

Ins. MALLIA Maria Carmela Scuola dell’Infanzia

Prof. CIRMENA Maria Teresa Scuola primaria

Prof. BELLUARDO Maria Scuola secondaria di 1° grado

COORDINATORI DI PLESSO

Doc. MALLIA Maria Scuola dell’Infanzia Plesso S. Cuore

Doc. PUGLISI Maria Scuola Primaria ( G.La Pira)

Doc. TROMBATORE Vera Scuola Primaria Plesso S. Cuore

Doc. BELLUARDO Maria Scuola Secondaria 1° grado (G.La Pira)

FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. Doc. APRILE Luigia F.S. area 1

Doc. RUBINO Salvatore F.S. area 2

Doc. PUGLISI Maria F.S. area 3

Doc BAGLIERI Valeria F.S. area 4

PESPONSABILI PER LA SICUREZZA SUL POSTO DEL LAVORO Prof. FAZZINO Giovanna PLESSO G.LA PIRA

Doc. MICIELI Grazia PLESSO S.Cuore

CONSIGLIO DI INTERSEZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

PRESIDENTE SEGRETARIO GENITORI ELETTIMaria MALLIA Grazia MICIELI DI MARI SAVERIA

47

Page 49: POF 2010

MALTESE CONCETTAGAMBUZZA AURORAMONCADA VERONICAGIURDANELLA VALENTINATEDESCHI SANDRACICCAZZO GIUSEPPINAGARAFFA EMANUELARUNZA MICHELA

CONSIGLIO DI INTERCLASSE SCUOLA PRIMARIA

CLASSI PRESIDENTE SEGRETARIO GENITORI ELETTIPRIME GIANNONE ANNA MARIA CAVALLO MICHELA IABICHELLA CARMELA

SALEMI ANTONIETTACACCAMO LAURA

SECONDE SCOLLO ROSA MAGAZZU’ MARIANNA ACCILLARO MARIAGIALLONGO GIORGIA

TERZE APRILE LUIGIA GIUGA GIUSEPPINA BASILE MARIA LUISAGUCCIONE ROSALBACACCAMO BENITA

QUARTE DI MARI GIUSEPPINA CARPENZANO MARGHERITA

FRANZO’ GIUSEPPINAFRATANTONIO TERESABIONDO PATRIZIA

QUINTE PUGLISI MARIA INCATASCIATO ANTONELLA

LAO CARMELOFRONTERRE’ GIOVANNASABIA MARIA

CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

CLASSI COORDINATORE SEGRETARIO GENITORI ELETTIClasse 1ª A COLETTTA

ANNALISACOVATO ROSANGELA

GIALLONGO MARIA

Classe 2ª A PIROSA ROSITA BRAFA GIOVANNI MILCERI BAUSOTO CONCETTA

Classe 3ª A ARTALE ELVIRA DI LORENZO VINCENZO

LA CIACERA SALVATRICE

Classe 1ª B CAMPISI GIUSEPPINA SIPALA MARIA RITA ASSENZA VINCENZOClasse 2ª B LICITRA SALVATORE TROMBATORE

ROSARIACICCAZZO PINA

Classe 3ª B QUADARELLA AMALIA

DI CARO ROSARIA TOMMASI GIUSEPPINA

Classe 1ª C CAMPISI PALMINA BIANCA GIUSEPPINA GUCCIONE MARIANNA

Classe 2ª C CARTIA SAVERIA FAZZINO GIOVANNA LOREFICE MARIOClasse 3ª C FRANZO’ ROSA

MARYRAMETTA PATRIZIA CASSOLA

ENMEREZIANA

3.9 DOCENTI REFERENTI

DOCENTI REFERENTI PER LE SEGUENTI PROBLEMATICHE

48

Page 50: POF 2010

Legalità Luigia APRILE

Sicurezza Giovanna FAZZINO

Grazia MICIELI

Scambi culturali Maria BELLUARDO

Obbligo Scolastico e Formativo Maria Teresa CIRMENA

Beni Culturali Vincenzo DI LORENZO

DOCENTI REFERENTI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DEL P.O.F.

- Giochi matematici: sez. primaria Rosa SCOLLO

- Continuità: infanzia: Concetta GELONE

primaria: A.CALVO A. SAMBITO

sec. 1° grado: Elvira ARTALE

- Ed. alla Salute: infanzia: Concetta FRASCA

primaria: Michela CAVALLO

sec. 1° grado: Saveria CARTIA

- Giornale d‘istituto: infanzia: Carmela MAGRÌ

primaria: Margherita CALVO

Valeria BAGLIERI

- - Sito Web : Salvatore Rubino

- Attività psicopedagogica Maria Teresa CIRMENA

- Quotidiano in classe : Amalia QUADARELLA

- Orientamento sec. 1° grado Maria Teresa CIRMENA

- Lingua inglese sc. Inf. Maria Rosaria RUTA

Rosa Mary FRANZO’

- Informatica sc. Inf. Carmela MAGRI’

- Un gesto d’Amore Maria Mallia

COMMISSIONI

- Materiale Didattico e sussidi: Infanzia: Susanna MARCATO

49

Page 51: POF 2010

Primaria: Saveria TROMBATORE

Sec. 1°grado: Rosita PIROSA

- Comitato Valutazione Servizio Docenti: Infanzia: Angela MODICA

Primaria: Rubino Salvatore

Sec. 1° grado: Maria Teresa CIRMENA

Maria BELLUARDO

SUPPLENTI: LUIGIA Aprile CALVO Margherita

- Visite guidate: Infanzia: Carmela MAGRI’

Primaria: PUGLISI Maria

Sec. 1° grado: Campisi e Belluardo

Gruppo integrazione Giunta Giuseppina

Docenti sostegno Trombatore Rosaria

3.10 CALENDARIO SCOLASTICO

50

Page 52: POF 2010

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

- VISTA l’O.M. n. 58 del 01/08/2008

- VISTO il D.A. n. 604/V del 26/06/08

- VISTA la delibera del C.I. del 10/09/2008

DECRETA

Il calendario per l'anno scolastico 2009/10 è il seguente:

Inizio anno scolastico: 16/09/2010;

Termine attività didattiche: 11/06/2011 (Primaria e Sec. di 1° grado);

Termine attività: 30/06/2011 (Infanzia);

Valutazione quadrimestrale (Primaria e Sec. di 1° grado): 1° Quadrimestre 31/01/2011

2° Quadrimestre 12/06/2011

CALENDARIO FESTIVITA’

02/11/2010 Comm. Defunti (sospensione didattica del C.I. del 10/09/09)

08/12/2011 Immacolata Concezione

dal 23/12/2010 al 08/01/2011 Festività Natalizie

dal 21/04/2011 al 26/04/2011 Festività Pasquali

01/05/2011 Festa del lavoro

15/05/2011 Festa dell’Autonomia Siciliana

02/06/2011 Festa della Repubblica

3.11 PIANO DELLE ATTIVITA’ SCOLASTICHE

51

Page 53: POF 2010

SCUOLA DELL’INFANZIA- Collegio Docenti n. 7 x 2 h = 14 h

- Verifica/Programmazione didattica mensile n. 8 x 2 h = 16 h

- Elaborazione P.P.A.E. di Sezione n. 1 x 2 h = 2 h

=======

Totale 32 h

ALTRI INCONTRI- Consigli di intersezione con i genitori n. 4 x 2 h = 8 h

- Assemblee/incontri con i genitori n. 4 x 2 h = 8 h

=======

Totale 16 h

SCUOLA PRIMARIA- Collegio Docenti n. 7 x 2 h = 14 h

- Elaborazione Piano di Studio della classe/gruppi alunni n. 1 x 2 h = 2 h

- Incontri equipe pedagogica + genitori x verif. P.D.I.

Alunni Diversabili n. 2 x 2 h = 4 h

- Elaborazione collegiale valutazione quadrimestrale. n. 2 x 2 h = 4 h

=======

Totale 24 h

ALTRI INCONTRI- Consigli di interclasse con i genitori n. 4 x 2 h = 8 h

- Consigli interclasse tecnico n. 1 x 2 h = 4 h

- Consiglio di classe tecnico n. 1 x 2 h = 4 h

- Incontri individuali con i genitori per la valutazione bimestrale n. 4 x 2 h = 8 h

- Assemblea con i genitori n. 2 x 2 h = 4 h

=======Totale 24 h

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO- Collegio Docenti n. 7 x 2 h = 16 h

52

Page 54: POF 2010

- Consigli di classe con i genitori n. 4 x 3 h = 12 h

- Consigli di classe con i genitori per scrutini n. 2 x 3 h = 6 h

======= Totale 3 2 h

ALTRI INCONTRI- Colloqui individuali con i genitori per valutazione n. 3 x 3 x 3 h = 27 h

- Assemblea con i genitori n. 2 x 3 h = 6 h

- Elaborazione P.S.P. di classe n. 1 x 3 h = 3 h

- Incontri Docenti/genitori per elaborazione

e verifica P.D.I. alunni Diversabili n. 2 x 2 h = 4 h

=======Totale 40 h

3.12 FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.

53

Page 55: POF 2010

Il collegio dei docenti unitario ha deliberato per l’anno scolastico 2010/2011 le seguenti funzioni

strumentali al P.O.F. e i relativi criteri e competenze per l’assegnazione delle stesse.

GESTIONE P.O.F. INS. APRILE LUIGIACOORDINAMENTO ELABORAZIONE E VALUTAZIONE P.O.F.

CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALIStato di servizio – incarichi ricoperti – esperienze e progetti realizzati.

COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE ALL’INCARICO Competenze nel campo dell’auto-analisi, delle procedure e tecniche di valutazione. Capacità di elaborare questionari e gestire dati. Capacità organizzative-gestionali.

INDICATORI DI VALUTAZIONE Coinvolgere quanto più possibile gli operatori della scuola e il territorio nell’elaborazione del P.O.F.Il P.O.F. deve mirare a dare risposte positive all’utenza.

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI INS. RUBINO SALVATORECOORDINAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE E GESTIONE AULA MULTIMEDIALE.

CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALI

Stato di servizio – incarichi ricoperti – esperienze e progetti realizzati.

COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE ALL’INCARICO

Conoscenza approfondita delle nuove tecnologie: informatica e multimedialità

Esperienze nel settore.

INDICATORI DI VALUTAZIONE

I docenti devono essere avviati ad utilizzare il computer e navigare in Internet.

Il referente deve elaborare con il computer i dati rilevati dai docenti per la valutazione intermedia e finale

degli alunni della scuola elementare e media.

INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI INS.TE PUGLISI MARIACOORDINAMENTO DEI PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI

CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALI

Stato di servizio – incarichi ricoperti – esperienze e progetti realizzati.

COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE ALL’INCARICO

Capacità organizzative-gestionali

54

Page 56: POF 2010

Competenze relazionali

Esperienze nel settore.

INDICATORI DI VALUTAZIONE

Tutti i progetti devono essere realizzati nel rispetto dei tempi e modi previsti.

COORDINAMENTO DEI RAPPORTI CON ENTI PUBBLICI E DELLE INIZIATIVE DI PROMOZIONE DEL NOSTRO ISTITUTO

CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALIStato di servizio – incarichi ricoperti – esperienze e progetti realizzati.

COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE ALL’INCARICO

Capacità organizzative-gestionali Competenze relazionali Esperienze nel settore.

INDICATORI DI VALUTAZIONE

Il referente deve organizzare in modo opportuno le relazioni con gli enti presenti nel territorio, deve puntare sull’orientamento dei ragazzi e raccordarsi con le altre istituzioni scolastiche presenti nel territorio.

INCARICHI SPECIFICI PERSONALE A.T.A.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

EVASIONE PRATICHE DI RICOSTRUZIONE CARRIERA E PENSIONAMENTO:

SIG.RA COVATO SANTINA ROTOCOLLO INFORMATICO – PROGETTI P.O.F.:

SIG. METALLO GIOVANNI

55

Page 57: POF 2010

3.14 ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI

Il 1° Istituto Comprensivo “S. Cuore” si articola in un'unica unità amministrativa centrale, finalizzata

allo svolgimento dei servizi funzionali, e in un’altra articolazione solo per servizi strumentali e di supporto.

L’ufficio amministrativo è composto dal D.S.G.A. e cinque unità di personale amministrativo.

Nell’istituto operano n. 14 collaboratori scolastici.

La scuola mediante un costante rapporto con l’amministrazione comunale, si impegna a garantire un

ambiente scolastico pulito, accogliente, sicuro e confortevole.

Le famiglie possono usufruire dei servizi di mensa e di trasporto attivati dall’ente locale

L'attività amministrativa, improntata a criteri di autonomia, imparzialità, trasparenza, economicità e

funzionalità, ha assunto come direttrici l'efficacia e l'efficienza per conseguire oltre che la legittimità degli

atti anche la regolarità della gestione della scuola.

56

Page 58: POF 2010

Il 1° Istituto fissa, pubblicandone gli standard e garantendone altresì l'osservanza ed il rispetto, i

seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

ACCOGLIENZAGli Uffici di segreteria sono collocati in locali facilmente individuabili con opportuna toponomastica

ed accessibili all'utenza.

Le modalità di accesso sono garantite sia con istanze prodotte di persona che per iscritto, via fax,

telefonicamente.

Il personale degli uffici è tenuto a trattare gli utenti interni ed esterni con rispetto e cortesia,

agevolandoli nell'esercizio dei diritti e nell'assolvimento degli obblighi ed assicurando, in ogni caso, una

risposta garbata e tempestiva alle istanze presentate.

TRASPARENZASono attuati principi di trasparenza dell'attività amministrativa con diritto di accesso alla

documentazione ed alla corretta informazione sullo svolgimento e sui tempi di conclusione dei procedimenti

in itinere.

INFORMAZIONE DEI SERVIZI DI SEGRETERIAGli Uffici utilizzano supporti tecnologici basati su standard di lavoro avanzati e personal computer

per favorire lo svolgimento di attività di documentazione.

CELERITA’ DELLE PROCEDURELa scuola assicura risposte immediate alle richieste riguardanti o contenenti dati e documentazione

già presenti negli uffici di segreteria dell’Istituto.

Nel caso in cui sia necessario, per dare riscontro alle istanze, una ricerca più complessa, la risposta

sarà fornita in un termine di tempo brevissimo, di norma non superiore a 48 ore.

TEMPI DI ATTESA AGLI SPORTELLIIl tempo di attesa delle persone interessate a richiedere informazioni, sarà limitato a quello

strettamente necessario.

FLESSIBILITA’ DEGLI UFFICI DI SEGRETERIATale possibilità è assicurata, compatibilmente alla dotazione organica ed in funzione delle esigenze

degli utenti e del territorio, previa delibera in merito del Consiglio di Istituto.

STANDARD SPECIFICI DELLE PROCEDURE

57

Page 59: POF 2010

Gli standard individuati ed adottati dal 1° Istituto di Rosolini sono validi in condizioni normali di

servizio, salvo situazioni straordinarie dovute ad eventi eccezionali causati da terzi, atti a determinazioni

dell'autorità scolastica.

ISCRIZIONE ALUNNII moduli di iscrizione alle prime classi/sezioni saranno distribuiti a “vista” nei giorni previsti ed in

orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace anche tramite l'uso dei mass-media locali.

L'ufficio anagrafe alunni garantisce l'iscrizione alle classi/sezioni. prime in maniera immediata dopo

la consegna delle domande.

I documenti anagrafici degli alunni iscritti ed inseriti negli elenchi degli obbligati saranno acquisiti

agli atti d'ufficio.

RILASCIO DI CERTIFICAZIONIE' effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di

tre giorni lavorativi.

CONSEGNA DOCUMENTI VALUTAZIONE ALUNNISono consegnati direttamente dal Dirigente Scolastico, dai docenti a dal personale amministrativo

incaricato entra cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio.

APERTURA AL PUBBLICOGli uffici di segreteria, funzionalmente alle eventuali istanze degli utenti, riceveranno secondo

l'orario di apertura debitamente comunicato con avvisi.

L'ufficio di direzione riceve il pubblica sia su appuntamento telefonico sia secondo l'orario di

apertura comunicato con avviso.

Sono stabilite modalità di risposta che comprendono: il nome dell’Istituto, generalità di chi risponde

e qualifica, garantendo il collegamento immediato con la persona incaricata del settore, in grado di fornire

informazioni, o con il responsabile amministrativo se la richiesta necessita più specifiche o particolari

valutazioni.

INFORMAZIONEAi fini di assicurare l'informazione più completa e la piena pubblicità degli atti all'interno della Scuola, e

nei vari plessi dislocati nella circoscrizione territoriale dell’Istituto, sono individuati nell'albo spazi

facilmente visibili adibiti all'informazione, in particolare per l'affissione all'albo dei seguenti atti:

tabella dell'orario di lavoro dei docenti;

58

Page 60: POF 2010

orario, funzioni e dislocazione del personale amministrativo, tecnico, ausiliario;

organigramma degli organi collegiali;

organigramma degli uffici di direzione e servizi;

organico del personale docente ed A.T.A.

albo sindacale;

albo OO. CC.;

albo scuola elementare – materna – media.

Sono, inoltre, individuati spazi da destinare alla bacheca degli alunni e dei genitori.

Presso l'ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire

all'utenza ogni utile e preliminare informazione per la fruizione dei servizi amministrativi e per la prima

accoglienza e vigilanza agli alunni nei momenti immediatamente precedenti e seguenti all'attività scolastica.

Gli operatori scolastici indossano i cartellini di identificazione in maniera ben visibile per l'intero orario

di servizio.

Il regolamento dell’Istituto adottato, viene adeguatamente pubblicizzato mediante affissione.

PROCEDURE RECLAMIAl fine di salvaguardare i propri diritti l’utenza ha facoltà di avanzare al capo d’istituto reclami che

possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax.

I reclami devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente; quelli orali e telefonici

devono, successivamente, essere sottoscritti; quelli anonimi non sono presi in considerazione.

Il capo d’istituto, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde sempre in forma

scritta, con celerità e, comunque, non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno

provocato il reclamo.

Qualora il reclamo non sia di competenza del capo d'Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni

circa il corretto destinatario.

VALUTAZIONE DEL SERVIZIOAllo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione dei servizio, saranno individuate forme di

monitoraggio sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi rivolte al personale, agli alunni, ai

genitori.

59

Page 61: POF 2010

60

Page 62: POF 2010

4.1 VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI

La valutazione, utilizzando appropriati strumenti di analisi dei bisogni e delle risorse degli allievi, sarà

finalizzata a prevenire e correggere l’insuccesso con adeguate strategie didattiche e organizzative.

La rilevazione degli apprendimenti sarà sistematica e continua e si articolerà nei seguenti momenti:

Raccolta di informazioni in ingresso per conoscere i livelli di ogni alunno in modo da impostare

percorsi didattici conformi ai bisogni;

Valutazione formativa del processo di apprendimento in itinere per verificare la progressione dei

traguardi, per misurare il livello di profitto, le abilità, le differenze tra rendimento atteso e

rendimento ottenuto, rilevare lacune e predisporre eventuali azioni di recupero;

Valutazione sommativa quadrimestrale e finale per descrivere il grado di raggiungimento degli

obiettivi da parte dell’alunno sempre in rapporto agli interventi didattici e alle variabili sopravvenute

che hanno in qualche modo influenzato il processo di crescita.

Le verifiche costituiranno i momenti su cui si articolerà il processo di valutazione.

Esse verranno attuate con modalità diverse così da rilevare i livelli di competenza relative a tutte le

abilità che si intendono attivare.

Saranno affidate a strumenti oggettivi e terranno conto dei seguenti punti: osservazione costante e

continua delle attività svolte; somministrazione di prove corrispondenti agli obiettivi prescelti; la prova

dovrà misurare qualità e quantità degli apprendimenti.

61

Page 63: POF 2010

Vi saranno verifiche orali, scritte, pratiche, di comprensione o di produzione così da avere dell’alunno

un profilo organico e realistico.

Le verifiche verranno svolte attraverso:

Confronto sull’archivio della memoria: produzioni grafiche e schede operative;

Prove strutturate: prove a risposta aperta, prove di completamento, prove di associazione, prove a

scelta multiple;

Prove non strutturate: colloqui orali, confronti di gruppo, questionari aperti, relazioni, ricerche, temi.

4.2 VERIFICA DEL P.O.F.

La VALUTAZIONE intesa come PROCESSO costante di controllo, di ricerca e confronto e di

verifica è ormai un MOMENTO INDISPENSABILE dell’AZIONE FORMATIVA e FATTORE

INELIMINABILE di sviluppo, di arricchimento e di crescita.

La nostra Istituzione scolastica, facendo propri questi principi e proponendosi all’utenza quale

istituzione moderna proiettata ormai verso l’autonomia, non può fare a meno dunque di CONTROLLARE

costantemente l’efficacia del Piano dell’Offerta Formativa valutandone:

Validità;

Qualità;

Indici di gradimento e coinvolgimento;

Difficoltà incontrate;

Risultati conseguiti ed esiti raggiunti in riferimento agli obiettivi programmati;

Indicatori di qualità.

Il MOMENTO VALUTATIVO del nostro P.O.F. non potrà prescindere da oggettivi elementi di

osservazione che sono stati da noi così sintetizzati:

COINVOLGIMENTO della pluralità delle RISORSE UMANE nella scuola e nel territorio

nell’IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DEL P.O.F.;

CONOSCENZA del P.O.F. da almeno l’80% dell’utenza;

GRADO di ACCETTAZIONE dell’AZIONE FORMATIVA curriculare ed extracurriculare del

P.O.F. da parte di alunni e genitori (almeno il 60%);

INDICE di COINVOLGIMENTO di alunni, insegnanti genitori nelle PROPOSTE FORMATIVE

realizzate e nella vita organizzativa e funzionale della scuola;

62

Page 64: POF 2010

GRADO di ACCETTAZIONE dell’efficienza e dell’efficacia organizzativa e dei servizi

amministrativi. La VALUTAZIONE finale del P.O.F. avverrà tramite QUESTIONARI

opportunamente predisposti da rivolgere a:

ALUNNI

GENITORI

DOCENTI

I dati raccolti rappresentano una fase informativo-conoscitiva, attraverso la quale la scuola assume le

proprie responsabilità educative, rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti, innesca procedure di feed-

back cioè di revisione e messa a punto delle proprie scelte, agisce per il miglioramento delle prestazioni e

dei risultati.

LE SCELTE FINANZIARIEI fondi che il ministero dell’istruzione assegna all’istituzione scolastica vengono utilizzati per:

Realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione

allegati ai progetti stessi;

Garantire il normale funzionamento amministrativo generale;

Garantire il funzionamento didattico ordinario delle scuole dell’Istituto.

L’istituzione scolastica può reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a:

Enti locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole;

Enti sovra comunali (provincia e regione) per iniziative che riguardano un più vasto ambito

territoriale;

Soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare con

la scuola per la promozione di attività culturali.

Le famiglie degli alunni contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del

piano dell’offerta formativa, in particolare per quanto attiene:

viaggi di istruzione e visite didattiche, altre attività di arricchimento del curricolo.

63

Page 65: POF 2010

ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICODIRIGENTE SCOLASTICO

Dal lunedì al venerdì dalle ore 12,30 alle ore 13,3O

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

Dal lunedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00

APERTURA UFFICI DI SEGRETERIA

Dal lunedì al sabato dalle ore 11,00 alle ore 1300

Martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00

APPROVATO DAL COLLEGIO DOCENTI UNITARIO NELLA SEDUTA DEL 13/10/20010

ADOTTATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 15/10/2010

Sono parte integrante del P.O.F.:

64

Page 66: POF 2010

Il regolamento d’istituto che è stato redatto alla luce dei principi inderogabili e prioritari contenuti

nella carta dei servizi e nel rispetto degli articoli 2 – 3 della Costituzione Repubblicana e del D.P.R.

n. 416 del 31/05/1974;

La carta dei servizi che coinvolge tutte le componenti scolastiche: Dirigente scolastico alunni,

docenti, genitori e personale ATA;

Il patto educativo di corresponsabilità che impegna le famiglie, sin dal momento dell’iscrizione, a

condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa;

Il patto formativo che ha l’obbiettivo di favorire positivi rapporti tra famiglie e docenti.

INDICE

DIMENSIONE DESCRITTIVA DEL TERRITORIO E DELLA SCUOLA PAG. 3

1.1 PREMESSA PAG. 3

1.2 DEFINIZIONE DEL P.O.F. PAG. 4

1.3 ROSOLINI, RICOSTRUZIONE STORICO-GEOGRAFICA ED ECONOMICA PAG. 5

1.4 ANALISI SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE DEL TERRITORIO PAG. 6

1.5 BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA PAG. 7

1.6 RISPOSTA DELLA SCUOLA PAG. 7

1.7 IDENTITÀ DELLA SCUOLA PAG. 8

1.8 PRINCIPI FONDAMENTALI PAG. 9

1.9 SICUREZZA E PRIVACY PAG.10

1.10 RISORSE UMANE E STRUTTURALI PAG. 11

1.11 SUSSIDI ED ATTREZZATURE PAG. 12

1.12 L’EXTRASCUOLA PAG. 13

2 DIMENSIONE PROGETTUALE PAG. 14

2.1 FINALITÀ EDUCATIVE PAG. 15

2.2 FINALITA’ FORMATIVE PAG. 16

2.3 FINALITA’ GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO PAG. 17

2.4 LA RELAZIONE EDUCATIVA PAG. 18

2.5 STRATEGIE METODOLOGICHE COMUNI PAG. 18

2.6 PROGETTI CURRICOLARI DI ISTITUTO PAG. 20

2.7 PROGETTI CURRICULARI SPECIFICI PAG. 21

PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA PAG. 24

65

Page 67: POF 2010

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PAG. 25

2.8 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PAG. 26

PROGETTI EXTRACURRICULARI DI ISTITUTO PAG. 26

PROGETTO “P.O.R. PAG. 28

PROGETTI CONTINUITA’ CON GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA PAG.29

PROGETTI IN RETE PAG. 30

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON “L’ENTE COMUNE” PAG. 31

INIZIATIVE CON IL TERRITORIO PAG. 32

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE PAG. 33

3 DIMENSIONE ORGANIZZATIVA PAG. 34

3.1 SCUOLA DELL’INFANZIA PAG. 35

3.2 SCUOLA PRIMARIA PAG. 38

3.3 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PAG. 43

3.4 CRITERI FORMAZIONI SEZIONI/CLASSI PRIME PAG. 47

3.5 INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI SVANTAGGIATI E DIVERSABILI PAG.48

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO PAG. 49

3.7 FUNZIONAMENTO OO.CC. PAG. 50

3.8 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO - DOCENTI REFERENTI - COMMISSIONI PAG. 51

3.10 CALENDARIO SCOLASTICO PAG. 55

3.11 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE PAG. 56

a) SCUOLA DELL’INFANZIA PAG. 56

b) SCUOLA PRIMARIA PAG. 56

c) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO PAG. 57

3.12 FUNZIONI STRUMENTALI AL P.OF. PAG.58

3.13 INCARICHI SPECIFICI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI PAG.6 0

3.14 ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI PAG 6 1

4 DIMENSIONE VALUTATIVA PAG 65

4.1 VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI PAG. 66

4.2 VERIFICA DEL P.O.F. PAG. 67

LE SCELTE FINANZIARIE PAG. 68

ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICO PAG.69

66