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UNIONE TERRA DI MEZZO (Provincia di Reggio Emilia)
Piazza Libertà, 1 – 42023 Cadelbosco di Sopra RE Tel 0522 918500 – fax 0522 917302
SSSServizio lavori pubblici e manutenzione straordinariaervizio lavori pubblici e manutenzione straordinariaervizio lavori pubblici e manutenzione straordinariaervizio lavori pubblici e manutenzione straordinaria
PPPPPPPPIIIIIIIIAAAAAAAANNNNNNNNOOOOOOOO DDDDDDDDIIIIIIII SSSSSSSSIIIIIIIICCCCCCCCUUUUUUUURRRRRRRREEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZAAAAAAAA EEEEEEEE
CCCCCCCCOOOOOOOOOOOOOOOORRRRRRRRDDDDDDDDIIIIIIIINNNNNNNNAAAAAAAAMMMMMMMMEEEEEEEENNNNNNNNTTTTTTTTOOOOOOOO (D.(D.(D.(D.Lgs. 09 aprile 2008, n. 81 Lgs. 09 aprile 2008, n. 81 Lgs. 09 aprile 2008, n. 81 Lgs. 09 aprile 2008, n. 81 –––– Titolo IV Titolo IV Titolo IV Titolo IV))))
COMMITTENTE: UNIONE TERRA DI MEZZO
Piazza Libertà, 1 – 42023 Caldebosco di Sopra (RE)
PER I LAVORI DI: MANUTENZIONE ORDINARIA: LAVORI DI RIFACIMENTO MANTO STRADALE E RIPASSO DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE SUL TERRITORIO DELL’UNIONE TERRA DI MEZZO
DATA: LUGLIO 2012
Il Coordinatore per la sicurezza in fase di
progettazione Geom. Ramolini Roberto
Responsabile del Procedimento Arch. Gazzani Mariagrazia
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INDICE
1. ANAGRAFICA DI CANTIERE 5
1.1 PREMESSA 5 1.2 CARATTERISTICHE DELL ’OPERA 6 1.2.1 DESCRIZIONE DELL’ INTERVENTO ED INDIVIDUAZIONE DELLE FASI LAVORATIVE 6 1.2.2 DATI PRESUNTI 10 1.3 ABBREVIAZIONI 10 1.3 SOGGETTI COINVOLTI 12 1.4 IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI COINVOLTI 14
2. CONTESTO AMBIENTALE DELL’AREA DI CANTIERE 17
2.1 RISCHI INTRINSECI DELL ’AREA DI CANTIERE 17 2.2 RISCHI CONNESSI CON L ’AMBIENTE CIRCOSTANTE E /O GLI INSEDIAMENTI LIMITROFI 18
3. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 20
3.1 ACCESSI, VIABILITÀ E DELIMITAZIONE . 20 3.2 SERVIZI LOGISTICI E IGIENICO ASSISTENZIALI 20 3.3 AREE DI DEPOSITO E MAGAZZINI 21 3.4 IMPIANTI DI CANTIERE 21 3.5 ATTREZZATURE E MACCHINE DA CANTIERE 22
4. ANALISI DELLE FASI LAVORATIVE 23
4.1 PROGRAMMA DEI LAVORI 23 4.2 INTERFERENZA TRA LE ATTIVITÀ LAVORATIVE 23 4.3 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE FASI LAVORATI VE 24
5. TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI 33
5.1 ACCERTAMENTI SANITARI PERIODICI 33 5.2 M OVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 33 5.3 RISCHIO RUMORE 34 5.4 UTILIZZO DI SOSTANZE E PRODOTTI PERICOLOSI 34 5.5 DISPOSITIVI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE 35 5.6 GESTIONE DELL ’EMERGENZA 35 5.6.1 GESTIONE DELL’EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEL CANTIERE 36 5.6.2 GESTIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA 36 5.6.3 INFORMAZIONE CIRCA GLI INCIDENTI E GLI INFORTUNI 36 5.6.4 PROCEDURE PER LE SITUAZIONI DI EMERGENZA 37 5.6.5 NUMERI UTILI 40 5.7 FORMAZIONE DEI LAVORATORI 41
6. GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI IN CANTIERE 42
7. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA 43
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8. APPLICAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAME NTO 46
8.1 DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE 46 8.1.1 ELENCO DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN CANTIERE 46 8.2 PROTOCOLLO DEL COORDINAMENTO IN FASE DI ESECUZIONE 47 8.2.1 ASPETTI COMPORTAMENTALI 47 8.2.2 SUBAPPALTI 48 8.3 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 50 8.3.1 REVISIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 50 8.3.2 AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 50 8.4 PROGRAMMA DEI LAVORI 50 8.4.1 INTEGRAZIONI E MODIFICHE AL PROGRAMMA DEI LAVORI 50 8.5 AZIONI DI COORDINAMENTO IN FASE DI ESECUZIONE DEI LA VORI 51 8.5.1 RIUNIONE PRELIMINARE ALL’ INIZIO DEI LAVORI 51 8.5.2 RIUNIONI PERIODICHE DURANTE L’ATTIVITÀ 51 8.5.3 SOPRALLUOGHI IN CANTIERE 51
9. ALLEGATI 52
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1. ANAGRAFICA DI CANTIERE
1.1 Premessa
Il Titolo IV del D.Lgs. n. 81 del 09 aprile 2008 (di seguito definito “decreto”) prescrive misure per la tutela della salute e
per la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili.
In base alla definizione di cantiere temporaneo o mobile (“qualunque luogo in cui si effettuino lavori edili o di genio civile,
tra i quali sono compresi lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione e risanamento di
opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o altri materiali, comprese le
linee elettriche, gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifica, di
sistemazione forestale e di sterro. Sono inoltre lavori edili o del genio civile gli scavi, il montaggio e lo smontaggio di
elementi prefabbricati, la ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento, la riparazione, lo
smantellamento, il consolidamento, il ripristino e il montaggio e smontaggio di impianti che comportano i rischi di cui
all’allegato II del decreto”) tutti i cantieri edili, sia pubblici che privati, sono soggetti all’applicazione del citato Titolo IV.
Nel caso specifico si prevede l’intervento di più imprese, pertanto, in base al comma 3 dell’art. 90 del D. Lgs. 81/08, vi è
l’obbligo a carico del committente o del responsabile dei lavori di designare il coordinatore per la sicurezza in fase di
progettazione cui spettano gli obblighi, previsti dall’art. 91 del succitato decreto, di redigere il piano di sicurezza e di
coordinamento e di predisporre il fascicolo tecnico, indicante le misure preventive in materia di sicurezza all’atto di
eventuali lavori successivi all’opera.
I contenuti del presente elaborato, pertanto, con i suoi allegati, costituiscono il Piano di Sicurezza e Coordinamento così
come previsto dall' art. 100 del decreto. In particolare il presente documento è stato redatto in conformità a quanto
prescritto dall’Allegato XV del decreto che stabilisce i contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri.
Il piano di sicurezza e coordinamento è parte integrante della documentazione contrattuale, che l’appaltatore deve
rispettare per la buona riuscita dell’opera.
L’impresa appaltatrice prima dell’inizio dei lavori, può presentare proposte di integrazione al piano della sicurezza,
qualora ritenga di poter meglio tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori presenti in cantiere. Il Coordinatore in fase di
esecuzione valuterà tali proposte e se ritenute valide le adotterà integrando o modificando il piano di sicurezza e
coordinamento.
Tutte le imprese e lavoratori autonomi che interverranno in cantiere dovranno essere in possesso di una copia
aggiornata del presente piano di sicurezza e coordinamento, tale copia sarà fornita dall’impresa appaltatrice da cui
dipendono contrattualmente. Nel caso di interventi di durata limitata, l’appaltatore può consegnare al subappaltatore la
parte del piano di sicurezza e coordinamento relativa alle lavorazioni che si eseguono in cantiere durante il periodo di
presenza degli stessi.
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1.2 Caratteristiche dell’opera
1.2.1 Descrizione dell’intervento ed individuazione delle fasi lavorative
Il presente progetto ha come obiettivo la manutenzione ordinaria sia di alcuni tratti di strade comunali posti nei comuni di
Bagnolo in Piano, Castelnovo di Sotto e Cadelbosco di Sopra che della ripassatura della segnaletica stradale orizzontale.
Tali interventi, previsti nei fondi del bilancio dell’ente, sono stati inquadrati in un programma di attuazione, voluto
dall’Amministrazione, avente come scopo quello di garantire un adeguato standard di sicurezza per gli utenti della strada
e quindi offrire un miglior servizio alla collettività, limitare gli interventi di manutenzione futura, questo per ridurre i costi
sociali derivanti dai ripetuti interventi manutentivi puntuali.
La redazione di questo progetto nasce un’analisi approfondita della situazione esistente, attraverso rilevazioni in sito e
documentazione fotografica effettuata dai tecnici del Servizio Manutenzione Ordinaria di questo ente. Tali indagini hanno
permesso di programmare importanti interventi di riqualificazione delle sedi stradali maggiormente deteriorate, anche a
causa degli eventi atmosferici dell’ultima stagione invernale, che hanno provocato numerosi danni.
Analisi dello stato di fatto
Allo stato odierno, nonostante i continui interventi puntuali attraverso riprese con asfalto a freddo effettuati in economia
dall’ente, le strade presentano un fondo in conglomerato bituminoso ammalorato in più punti, in conseguenza, anche, dei
continui interventi effettuati dai gestori delle reti idriche, elettriche, fognari, telefoniche e del gas.
Inoltre, nelle zone di campagna, a causa del non corretto smaltimento delle acque metereologi nei canali di scolo che
costeggiano i tratti stradali, si evidenzia un degrado del tappetino di usura con il formarsi, nei casi meno danneggiati, di
alcune crepe, a quelli più gravi in cui tra le carreggiate della sede stradale si è formato un dislivello variabile fino anche in
alcuni casi a 30 cm.
Lo stato attuale della segnaletica orizzontale sui comuni dell’Unione non è più efficace in quanto non è più assicurata la
visibilità del percorso stradale, diminuendo di conseguenza la sicurezza stradale.
Progetto Generale
Segnaletica orizzontale
Tra i vari sistemi disponibili per rendere visibile all’automobilista il percorso stradale nelle varie condizioni di guida
(diurna, notturna, in condizioni di pioggia o di nebbia), la segnaletica stradale orizzontale è certamente il sistema più
efficace, poiché consente all’utente di avere una precisa cognizione spaziale dei margini laterali e una visione a distanza
del percorso in cui mantenere la direzione di marcia del proprio mezzo.
La segnaletica orizzontale, dovrà essere eseguita secondo la norma UNI EN 1436/200, di primo impianto, o ripasso di
quella esistente, mediante l’applicazione di vernice rifrangente premiscelata di colore bianca o gialla permanente, in
quantità di 1,6 kg/m², con aggiunta di microsfere di vetro per ottenere la retroriflessione della segnaletica nel momento in
cui viene illuminata dai veicoli, in quantità pari a 0,2 kg/m², in opera, comunque secondo quanto previsto dall’art. 40 del
Codice della Strada e relativo Regolamento di attuazione.
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Rifacimento tratti stradali
Gli interventi prevedono il rifacimento, in alcuni casi solo del manto stradale, attualmente in conglomerato bituminoso, in
modo da consentire l’eliminazione di zone dissestate o compromesse nella loro funzionalità.
In pratica verrà rimosso, mediante fresatura, l’attuale strato di conglomerato superficiale in modo da rendere la superficie
livellata e adeguatamente grezza atta a ricevere ed ad aggrappare il successivo manto d’usura, ottenendo così una sede
stradale compatta che ne impedisca le infiltrazioni di sostanze che, con il tempo, favorirebbero il dissesto e lo
sgretolamento dello stesso.
Invece in altri tratti verrà prevista, oltre che al tappetino d’usura, una risagomatura con ricarico di materiale inerte,
sistemare sia i dislivelli che gli avvallamenti attualmente presenti sul manto stradale.
Per la precisazione si prevede di mettere in opera due strati di conglomerato bituminoso formati da uno di “binder” di 4
cm. e uno strato di usura e rivestimento miscelato a caldo con bitume modificato dello spesso di 3 cm. adeguatamente
costipato e collegato allo strato sottostante con l’adesivo necessario per dare il lavoro finito e pronto a regola d’arte onde
evitare eventuali scorrimenti fra i vari strati in quanto maggiore sarà l’aggrappo e migliore sarà la trasmissione dei carichi
in modo particolare quelli dinamici.
Inoltre si garantirà una aderenza adeguata alle velocità dei veicoli anche in condizioni di bagnato.
Contemporaneamente verranno realizzate/risistemate le caditoie stradali esistenti, prevedendo di migliorare la
regimazione delle acque piovane, infatti le strade interessate dal progetto sono caratterizzate da una sagoma “baulata”
tipica delle strade del territorio, con l’allontanamento delle acque piovane verso i cigli stradali dove sono collocate le
caditoie o i fossi stradali.
Il conglomerato bituminoso impiegato nei vari interventi sarà a granulometria variabile in funzione della zona d’impiego,
onde favorire una più lunga durata dello stesso.
Infine viene previsto il rifacimento con vernice spartitraffico rifrangente della segnaletica stradale orizzontale composta
dalle strisce longitudinale e dalle strisce pedonali di attraversamento.
Lungo i bordi od in mezzeria delle pavimentazioni in progetto, sarà realizzata la segnaletica orizzontale, costituita da
strisce di margine con larghezza di 12 cm, eseguite con vernice rifrangente di colore bianco.
In vari punti inoltre verrà realizzata la segnaletica stradale orizzontale costituita da strisce pedonali (su sfondo colorato o
naturale) o stop/precedenza con strisce/triangolo di vernice bianca rifrangente.
L’elaborato grafico di progetto esecutivo delle sezioni tipo evidenzia in dettaglio le diverse lavorazioni da compiere per
realizzare il manto stradale o i marciapiedi da risistemare e costituite da:
• scarifica del manto stradale fino ad una profondità di 3 cm.
• formazione del nuovo manto stradale dello spessore di 5-8 cm. compressi mediante la stesa a caldo, con macchina
vibrofinitrice (a mano sui marciapiedi e/ Piste Ciclabili), di conglomerato bituminoso successivamente rullato;
• rimozione del manto stradale sui marciapiedi e/o piste ciclabili e strato di conglomerato bituminoso sp. 5-6 cm;
• fresatura profonda della massicciata esistente e trattamento triplostrato superficiale
Zone d’intervento degli asfalti
Le zone oggetto d’intervento relative alle opere costituenti l’appalto principale sono di seguito descritte.
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Comune di Bagnolo in Piano:
Via Valli : trattasi di strada comunale ad alto traffico veicolare, anche pesante, in quanto è l’unica arteria di collegamento
con Massenzatico, frazione importante di Reggio Emilia, il manto stradale attualmente è dissestato e gli interventi
puntuali sono quotidiani e non risolutivi creando così un elevato rischio per l’incolumità veicolare, pertanto l’intervento
riguarderà un tratto di lunghezza pari a circa 450 mt., avente una larghezza media di circa 6,50 metri, per la precisione
dall’intersezione di Via dei Pioppa/Via Beviera fino al civico 34 e consisterà nella fresatura dei 3 cm. del tappetino
esistente per i primi 180 metri e la ristesura dello stesso per tutta la lunghezza, con rifacimento della segnaletica stradale
orizzontale presente nel tratto;
Via F.lli Cervi: trattasi di arteria comunale importante e con elevato traffico, soprattutto nella giornata del venerdì, giorno
di svolgimento del mercato settimanale, il manto stradale attualmente è dissestato e gli interventi puntuali sono quotidiani
e non risolutivi creando così un elevato rischio per l’incolumità veicolare, pertanto l’intervento riguarderà un tratto di
lunghezza pari a circa 600 mt. per una larghezza media di 8 metri, per la precisione dall’intersezione di Via Repubblica a
Via Roma e consisterà nella fresatura dei 3 cm. del tappetino esistente e consisterà nella fresatura dei 3 cm. del
tappetino esistente per 150 metri e ristesura dello stesso con cm. 3, con rifacimento della segnaletica stradale
orizzontale presente nel tratto.
In questa strada vi è la presenza di dossi in asfalto che vanno mantenuti.
Via Provinciale Sud : strada comunale d’ingresso / uscita dal paese (direzione Reggio Emilia), ad elevato traffico
veicolare, compresa tra la S.P. 3 – Reggio Emilia – Novellara – Correggio e Via Roma, presenta un tratto ritenuto
pericoloso: 1° tratto : avente una lunghezza di cir ca 130 metri, e una larghezza di circa 8 metri, compreso tra la rotatoria
di Via Fermi/Via Gibertoni e il civico n. 17 di Via Provinciale Sud, l’intervento consisterà nella stesura di un tappetino
d’usura di cm. 3, con rifacimento della segnaletica stradale orizzontale presente nel tratto.
Via Allegri: strada chiusa di quartiere, traffico ridotto e quasi ad uso esclusivo dei residenti, ma presenta un dissesto
diffuso su tutta la lunghezza della via, ovvero 170 mt. per una larghezza di circa 8 metri, pertanto si prevede il rifacimento
del tappettino d’usura di cm. 3 con rifacimento della segnaletica stradale orizzontale e sistemazione in quota di tutti i
pozzetti, caditoie e saracinesche presenti nel tratto;
Comune di Cadelbosco di Sopra:
Via Caduti per la Libertà: strada comunale di collegamento a due arterie principali, a basso traffico, l’intervento
consisterà nella stesura di tappetino d’usura di spesso 3 cm., in prossimità del civico 5, per un tratto della lunghezza pari
a 20 metri e largo 1, con sistemazione in quota di tutti i pozzetti, caditoie e saracinesche presenti nel tratto;
Via Buonarroti: strada comunale residenziale a medio basso traffico, l’intervento consisterà nella stesura di tappetino
d’usura di spessore cm. 3, in prossimità del civico 8, causa un avvallamento, per un tratto della lunghezza pari a 20 metri
e largo 1, con sistemazione in quota di tutti i pozzetti, caditoie e saracinesche presenti nel tratto;
Via Saccani: strada comunale principale d’ingresso al centro provenendo dalla S.P. 63, l’intervento consisterà nella
stesura di tappetino d’usura di spessore cm. 3, per un tratto della lunghezza pari a 100 metri e largo 1.
Via Ponte Forca: trattasi di strada comunale a medio/alto traffico veicolare, posta nella frazione di Villa Sete,
costeggiata, per quasi la totalità della sua lunghezza, da ambo i lati, da canali irrigui che ad oggi presenta, un cedimento
della sede stradale verso gli stessi creando crepe e distacchi sulla sede stradale. Il tratto in cui si dovrà intervenire è
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lungo 170 metri per una larghezza di 2 metri, l’intervento consisterà nella stesura di tappetino d’usura di spessore cm. 3,
con rifacimento della segnaletica stradale presente.
Via Nuova per Seta: trattasi di ex strada provinciale attualmente comunale a alto traffico veicolare costeggiata, per
quasi la totalità della sua lunghezza, da ambo i lati, da canali irrigui che ad oggi presenta, un cedimento della sede
stradale verso gli stessi creando crepe e distacchi sulla sede stradale. I tratti in cui si dovrà intervenire saranno 4:
1. lungo 150 metri per una larghezza di 2 metri;
2. ungo 50 metri per una larghezza di 2 metri,;
3. lungo 30 metri per una larghezza di 2 metri,
4. lungo 180 metri per una larghezza di 2 metri,
Gli interventi consisteranno tutti nella stesura di tappetino d’usura di spessore cm. 3, con rifacimento della segnaletica
stradale orizzontale presenti nei vari tratti.
Via Vialato: trattasi di strada comunale a medio/alto traffico veicolare, posta nella frazione di Villa Argine, costeggiata,
per quasi la totalità della sua lunghezza, da ambo i lati, da canali irrigui che ad oggi presenta, un cedimento della sede
stradale verso gli stessi creando crepe e distacchi sulla sede stradale. I tratti in cui si dovrà intervenire saranno 4:
1. lungo 230 metri per una larghezza di 5 metri;
2. ungo 220 metri per una larghezza di 2 metri,;
3. lungo 1.400 metri per una larghezza di 5 metri,
4. lungo 30 metri per una larghezza di 5 metri,
Gli interventi consisteranno tutti nella stesura di tappetino d’usura di spessore cm. 3, con rifacimento della segnaletica
stradale orizzontale presenti nei vari tratti.
Comune di Castelnovo di Sotto:
Piazza Prampolini: strada comunale ad alto traffico veicolare e pedonale (area posta all’interno del mercato
settimanale), sede della Biblioteca Comunale, avente una lunghezza di circa 25 metri ed una larghezza pari a circa 8
metri, l’intervento consisterà nella scarifica per una profondità di 10 cm, con successivo ripristino di conglomerato
bituminoso tipo Binder cm. 7 e con tappetino di usura finale di cm. 3; con rifacimento della segnaletica stradale
orizzontale e sistemazione in quota di tutti i pozzetti, caditoie e saracinesche presenti nel tratto;
Strada Badia: trattasi di strada comunale a basso traffico veicolare costeggiata, per quasi la totalità della sua lunghezza,
da ambo i lati, da canali irrigui che ad oggi presenta, in almeno 2 tratti, di cui uno lungo 200 metri e l’atro 80 metri per
una larghezza di 5 metri, un dislivello lungo la sede stradale di circa 20 cm e pertanto l’intervento consisterà nella
risagomatura della carreggiata stradale con ricarica di 20 cm. con conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20 cm. 7 e con
tappetino di usura finale di cm. 3.
Vi è un terzo tratto da sistemare, lungo circa 150 metri per una larghezza di 5 metri, posto all’ingresso della stessa strada
provenendo da Via Prato Bovino S.P. 81, l’intervento consisterà nella stesura di un tappetino d’usura di cm. 3.
Via Prati Melli: trattasi di strada vicinale a basso traffico veicolare costeggiata da ambo i lati da canali irrigui che ad oggi
presenta, in almeno 2 tratti, di cui uno lungo 50 metri e l’atro 25 metri per una larghezza di 5 metri, un dislivello lungo la
sede stradale di circa 20 cm e pertanto l’intervento consisterà nella scarifica per una profondità di 20 cm, con successivo
riempimento di materiale inerte di 10 cm, ripristino di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20 cm. 7 e con tappetino di
usura finale di cm. 3.
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Vi è un terzo tratto, lungo circa 20 metri per una larghezza di 7 metri, da sistemare posto all’ingresso della stessa strada,
l’intervento consisterà nella stesura di un tappetino d’usura di cm. 3. In tutti i tratti sarà necessario effettuare il rifacimento
della segnaletica stradale orizzontale e sistemazione in quota di tutti i pozzetti, caditoie e saracinesche presenti nel tratto.
Interferenze
Le opere in progetto prevedono scarifiche superficiali.
Gli impianti sottosuolo, costituito da linee elettriche, gas, acquedotto, fognatura, ed i vari chiusini-saracinesche-idranti
coperchi di camerette d’ispezione ecc. dovranno essere precisamente individuati per evitare il contatto con le macchine
operatrici (fresatrice o rullo compressore).
Non si ritiene necessaria la redazione di apposito studio in quanto la tipologia dei lavori e la localizzazione degli impianti
esistenti è evidenziata dai pozzetti / camerette di raccordo e intercettazione esistenti. Inoltre dalle informazioni assunte
dagli Enti Gestori non risultano interferenze tra le lavorazioni in progetto e le reti; ci si riserva, in fase di esecuzione,
ulteriori accertamenti da effettuarsi insieme all’impresa e agli Enti Gestori.
Disponibilità dell’area
Le strade oggetto degli interventi sono di proprietà comunale, ad eccezione di Via Prati Melli in quanto trattasi di strada
vicinale e per entrambe non sussistono problemi di alcun genere relativamente alla disponibilità delle aree, alle quali si
accede tramite la viabilità comunale esistente.
Per maggiori ragguagli e approfondimenti sull’opera si rimanda agli elaborati progettuali (disegni e
relazione tecnica).
Il programma dei lavori, allegato alla documentazione di progetto, riporta la successione temporale delle fasi lavorative
così come si pensa che si svolgeranno successivamente all’inizio dei lavori e determina la presenza di interferenze o
attività incompatibili.
1.2.2 Dati presunti
I lavori avranno una durata presunta complessiva di circa 60 giorni lavorativi.
1.3 Abbreviazioni
PSC Piano di sicurezza e coordinamento
POS Piano operativo di sicurezza
CSP Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione
CSE Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione
RL Responsabile dei lavori
DL Direzione lavori
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DPI Dispositivi di protezione individuali
RLS Responsabile dei lavoratori per la sicurezza
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1.3 Soggetti coinvolti
Committente
• Ditta e/o persona fisica:
UNIONE TERRA DI MEZZO
Indirizzo:
Piazza Libertà, 1 – 42023 Cadelbosco di Sopra (RE)
• Responsabilità e competenze
E' il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti
della sua realizzazione.
Sono previste nella legislazione corrente ed in particolare sono quelle:
- di organizzare il progetto esecutivo onde ottenere che durante il suo sviluppo si tengano in conto i principi e le
misure generali per la salute e la sicurezza dei lavoratori prevedibilmente destinati alla realizzazione delle opere;
- di programmare tempi e procedure di esecuzione delle opere onde consentire agli operatori costruttori di
pianificare la realizzazione delle opere in modo da assicurare le condizioni di sicurezza e di igiene dei lavoratori
previsti;
- di verificare l'idoneità tecnico-professionale delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai
lavori da affidare, anche attraverso l'iscrizione alla camera di Commercio, Industria e Artigianato;
- chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata
dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS),
all'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAL) e alle Casse edili, nonché una dichiarazione relativa
al contratto collettivo stipulato dalle organizzazione sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai
lavoratori dipendenti.
Responsabile dei lavori
• Persona fisica:
Arch. Mariagrazia Gazzani
• Indirizzo:
c/o Comune di Bagnolo in Piano - Piazza Garibaldi, 5 – 42011 Bagnolo in Piano (RE)
• Responsabilità e competenze
Il responsabile dei lavori è colui che può essere incaricato dal committente ai fini della progettazione o della
esecuzione o del controllo dell'esecuzione dell'opera. Nel campo di applicazione del D. Lgs. 163/2006 il
responsabile dei lavori coincide con il responsabile del procedimento.
Ha sostanzialmente le medesime responsabilità del committente.
La designazione del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l'esecuzione non esonera il
committente o il responsabile dei lavori dalle responsabilità connesse alla verifica dell'adempimento degli
obblighi di cui agli articoli 4, comma 1, e 5, comma 1, lettera a).
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Coordinatore della sicurezza in fase di progettazio ne (CSP)
• Persona fisica:
Geom. Ramolini Roberto
• Indirizzo:
c/o Comune di Bagnolo in Piano - Piazza Garibaldi, 5/1 – 42011 Bagnolo in Piano (RE)
• Responsabilità e competenze
Sono quelle introdotte dalla legislazione corrente ed in particolare quelle di intervenire attivamente nella
progettazione esecutiva onde eliminare all'origine i pericoli dalle fasi di lavorazioni delle opere in progetto, di
redigere i piani di sicurezza ed il fascicolo edificio/cantiere. E' il soggetto incaricato, dal committente o dal
responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'art. 91 del D.LGS.81/08. E' pertanto il soggetto che,
su incarico del committente o del responsabile dei lavori, deve redigere il piano di sicurezza e di coordinamento
e deve predisporre il fascicolo tecnico.
Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (CSE)
• Persona fisica:
Geom. Ramolini Roberto
• Indirizzo:
c/o Comune di Bagnolo in Piano - Piazza Garibaldi, 5/1 – 42011 Bagnolo in Piano (RE)
• Responsabilità e competenze
Sono quelle introdotte dalla legislazione corrente ed in particolare quelle di intervenire attivamente nelle
operazioni esecutive onde assicurare l'attuazione delle misure di sicurezza contenute nei piani di sicurezza, di
adeguare le misure e gli apprestamenti alle intervenute esigenze di cantiere, di eliminare le interferenze o ridurre
i rischi indotti dall'attività simultanea o successiva degli operatori del cantiere.
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1.4 Imprese e lavoratori autonomi coinvolti
Il D. Lgs. 81/08 individua, quale impresa affidataria , l’impresa titolare del contratto di appalto con il committente che,
nell’esecuzione dell’opera, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi. Definisce altresì l’impresa
esecutrice quale impresa che esegue un’opera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali.
Ogni impresa esecutrice dell’opera è soggetta al massimo rispetto e alla incondizionata osservanza di tutte le norme
di legge e delle condizioni contrattuali, compreso il PSC che ne è parte integrante.
Esamina criticamente il PSC, sulla base delle proprie conoscenze tecnologiche e delle proprie esperienze operative allo
scopo di predisporre la pianificazione della sicurezza delle operazioni di cantiere anche proponendo al CSE misure
sostitutive o alternative rispetto a quelle previste nel PSC, purchè migliorative del livello di sicurezza, inserendole nel
proprio POS.
L’appaltatore ha l’obbligo di predisporre un piano delle misure fisiche di sicurezza specifico (POS o piano operativo
di sicurezza ) in relazione ai lavori da eseguire al fine di fornire ai propri dipendenti e collaboratori le indicazioni
operative, specifiche per ogni singola lavorazione, e di tutelare i lavoratori durante le lavorazioni.
Il suddetto piano deve essere redatto ed inviato al Rappresentante dei Lavoratori, almeno 10 giorni prima dell’apertura
del cantiere, indi al CSE; quest’ultimo lo esamina e ne approva l’adeguatezza o richiede le opportune integrazioni; il POS
contiene le schede specifiche per ogni lavorazione.
Il POS dovrà contenere le informazioni, le procedure esecutive, le prescrizioni di sicurezza e le modalità operative
specifiche da fornire ai propri dipendenti e subappaltatori, relativamente alle lavorazioni da eseguire; conterrà disegni,
schizzi e disposizioni specifiche.
In caso di subappalto preventivamente autorizzato dalla Committente, l’Appaltatore dovrà informare, prima dell’inizio dei
lavori e definendo le misure di tutela da adottare, le diverse Imprese o lavoratori autonomi dei possibili rischi indotti
dall’ambiente di lavoro e dalle attività specifiche, informandolo delle prescrizioni e procedure di sicurezza da osservare.
L’Appaltatore dovrà inoltre esaminare e fornire al CSE copia dei POS dei propri subappaltatori; quest’ultimo li esamina e
ne approva l’adeguatezza o richiede le opportune integrazioni.
L’Appaltatore, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 90 comma 9, dovrà esibire alla Committente o al Responsabile dei
Lavori la seguente documentazione (Allegato XVII del decreto):
- per le imprese, almeno:
• Iscrizione alla C.C.I.A.A. con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto;
• Documento di valutazione dei rischi di cui all’art. 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all’art. 29,
comma 5, del decreto;
• Documento unico di regolarità contributiva di cui al D.M. 24.10.2007
• Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del decreto.
- per i lavoratori autonomi, almeno:
• Iscrizione alla C.C.I.A.A. con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto;
• Specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al decreto 81/08 di macchine,
attrezzature e opere provvisionali;
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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• Elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori;
• Attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria ove espressamente previsti dal presente
decreto
• Documento unico di regolarità contributiva di cui al D.M. 24.10.2007
Inoltre i datori di lavoro di ogni singola impresa esecutrice dovranno , durante l’esecuzione dell’opera, osservare le
seguenti misure di tutela:
• il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;
• la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro, tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo vie o
zone di spostamento o di circolazione (se necessario).
• le condizioni di movimentazione dei vari materiali;
• la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei dispositivi al
fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
• la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si
tratta di materie e di sostanze pericolose, con apposizione di opportuna segnaletica;
• l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione, del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o
fasi di lavoro;
• la cooperazione fra datore di lavoro e lavoratori autonomi;
• le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del cantiere;
Ciascuna impresa che opererà in cantiere deve essere dotata di un proprio Responsabile di cantiere e di un
Responsabile della sicurezza di cantiere ; detti ruoli potranno essere ricoperti anche dalla s tessa persona , in
funzione della struttura organizzativa e produttiva dell’impresa; alla prima figura viene demandata la responsabilità di
dirigere e sorvegliare l’esecuzione dei lavori; in caso di sua assenza dovrà nominare una persona in grado di sostituirlo a
tutti gli effetti, dandone comunicazione scritta preventiva alla Direttore dei Lavori (D.L.). o al CSE.
I compiti in materia di sicurezza che dovranno essere assegnati al Responsabile della sicurezza di cantiere dovranno
comprendere:
• assicurare il rispetto, da parte del personale a Lui sottoposto di tutte le norme in materia di sicurezza, salute e
prevenzione infortuni stabilite dalle vigenti disposizioni di legge, dal contratto, dal PSC e dal POS della propria
impresa;
• stabilire, in relazione alla natura dei lavori, quali impianti, attrezzature, macchinari sono necessari per
l’esecuzione dell’opera e quali dispositivi devono essere messi a disposizione del personale a lui sottoposto;
• rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e le relativa norme di sicurezza;
• assicurare che i lavoratori siano dotati ed utilizzino in modo corretto e costante i dispositivi di protezione
individuale;
• segnalare tempestivamente al CSE ed al proprio superiore, ogni carenza riscontrata in tema di sicurezza o di
igiene, adoperandosi direttamente, nell’abito delle proprie competenze e professionalità, per eliminare o ridurre
tali deficienze;
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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• adeguare l’informazione dei lavoratori e tenere sotto controllo la manutenzione delle macchine e degli apparati di
sicurezza delle attrezzature;
• attivarsi immediatamente affinchè venga prestato soccorso ad eventuali infortunati;
• coordinare le attività del proprio personale e dei propri subappaltatori;
• coordinarsi con il CSE e con i rappresentanti delle altre ditte presenti in cantiere ai fini di una corretta definizione,
aggiornamento ed implementazione del piano.
Il ruolo di Responsabile della sicurezza di cantiere deve essere ricoperto da una persona qualificata ed esperta,
subordinata al Responsabile di cantiere (se detto ruolo non è svolto da Lui stesso) presente costantemente in cantiere
per sovrintendere alla esecuzione degli stessi nel rispetto delle norme di sicurezza.
La nomina di tale persona dovrà essere controfirmata dall’interessato per accettazione e dovrà essere inviata al
CSE, prima dell’inizio dei lavori.
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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2. CONTESTO AMBIENTALE DELL’AREA DI CANTIERE
2.1 Rischi intrinseci dell’area di cantiere
Nelle aree in esame sono presenti i seguenti elementi singolari di rischio:
- edifici residenziali, attività di servizi con relativi accessi carrai e pedonali: l’impresa affidataria dovrà tutelare e garantire
in sicurezza tali accessi permettendo lo svolgimento in sicurezza delle attività presenti, segnalando e perimetrando con
recinzioni mobili le zone di pericolo (ad es. scavi) e garantendo la presenza di personale che coordini le manovre di
attraversamento da parte dei mezzi privati, disponendo lamieroni carrabili in presenza di eventuali scavi.
- presenza di linee aeree e di sottoservizi: sarà cura degli Enti gestori (Fognature, Acquedotto, Gas, Telecom, ENEL,
ecc.), su interessamento preventivo dell’impresa appaltatrice insieme alla Direzione Lavori, effettuare preliminarmente
spostamenti, disattivazioni e/o messe in sicurezza delle linee e/o dei tratti di servizi interferenti con le opere in oggetto,
prima dell’inizio dei lavori o in concomitanza con gli stessi; i pozzetti di ispezione presenti nella carreggiata cui è
concesso il passaggio dei frontisti dovranno essere opportunamente delimitati ed evidenziati dall’impresa appaltatrice
durante i lavori. Tale procedura dovrà essere attuata in modo particolare durante i lavori di messa in quota dei pozzetti
sulla carreggiata o sui marciapiedi;
- traffico veicolare nei tratti interessati dai lavori e in corrispondenza dell’intersezione con la viabilità convergente su di
essi: l’impresa affidataria dovrà concordare con l’ente gestore delle strade interessate dagli interventi e di quelle limitrofe
le modalità di gestione della circolazione veicolare in corrispondenza delle aree di cantiere, le deviazioni del traffico nelle
aree eventualmente intercluse al passaggio dei veicoli e le misure da adottare per garantire il passaggio nei punti di
intersezione, nel caso di occupazione da parte delle imprese;
- passaggio di pedoni: quando si rende necessaria l’occupazione di tratti di marciapiedi per le attività di cantiere
dovranno essere installate idonee delimitazioni delle aree riservate al cantiere e il traffico pedonale sarà deviato sul lato
opposto, ciò a cura della impresa affidataria;
- rumore, polveri: è possibile l’emissione di polveri o rumori in particolare durante le operazioni di rimozione della
pavimentazione esistente e durante lo spandimento del bitume lungo strade e marciapiedi. I lavoratori devono utilizzare
gli idonei D.P.I.; inoltre occorre valutare la necessità di predisporre idonee barriere per la protezione di edifici posti in
vicinanza o comunque della viabilità limitrofa, ed in particolare dei percorsi pedonali.
Negli interventi progettati non sono previste opere di scavo o in sottosuolo e pertanto le caratteristiche del terreno
risultano ininfluenti per i lavori. L’impresa affidataria dovrà verificare preliminarmente la stabilità del piano di appoggio di
mezzi e attrezzature necessarie per il sollevamento al piano di intervento dei materiali, onde evitare il ribaltamento e la
caduta di oggetti dall’alto.
E’ possibile la presenza di linee di servizi interrati in grado di interferire con l’attività del cantiere (linea smaltimento acque
bianche, linea fognaria e linea dell’illuminazione pubblica, ai margini delle aree interessate).
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Per quanto riguarda invece la presenza di linee aeree interferenti con le attività di cantiere, non si evidenziano
problematiche particolari, salvo per quanto attiene a linee aeree di tipo elettrico o di telefonia in attraversamento della
sede stradale.
Si prescrive all’impresa affidataria, prima dell’inizio dei lavori, di reperire tutte le informazioni necessarie riguardo le
opere aeree e di sottosuolo interferenti con le attività del cantiere anche con la collaborazione degli Enti gestori dei
sottoservizi e del Committente.
2.2 Rischi connessi con l’ambiente circostante e/o gli insediamenti limitrofi
L’esecuzione dei lavori sarà suddivisa per tratti successivi di cantiere (i lavori verranno eseguiti in modo progressivo
lungo le varie strade interessate) per ridurre al minimo le interferenze con la circolazione veicolare e pedonale.
Si prevede che durante l’esecuzione degli interventi sia mantenuta la circolazione veicolare in adiacenza possibilmente a
doppio senso di circolazione quando la larghezza residua della carreggiata lo consenta, ovvero l’adozione del senso
unico alternato regolato da movieri o da impianto semaforico (lavori di sistemazione stradale con innalzamento pozzetti).
La parte di carreggiata eventualmente occupata dai mezzi di cantiere dovrà essere adeguatamente delimitata e dovrà
essere disposta segnaletica per la segnalazione del cantiere in conformità al Nuovo Codice della Strada. Le imprese
dovranno evitare di occupare con mezzi o materiali di cantiere la sede stradale limitrofa al cantiere.
Per tutta la durata dei lavori l’impresa affidataria dovrà garantire:
• una continua pulizia della sede stradale;
• la presenza, presso entrambi i sensi di marcia delle strade interferenti con il cantiere e, a distanza idonea dall’accesso
al cantiere, di cartelli indicanti pericolo ed un appropriato limite di velocità;
• la presenza di un addetto che consenta l’effettuazione in sicurezza delle manovre.
Sono presenti rischi connessi con le seguenti attività o insediamenti limitrofi:
• presenza di accessi a fabbricati residenziali e di servizi collocati su edifici posti in adiacenza alla aree di intervento.
L’impresa affidataria dovrà prestare particolare attenzione in corrispondenza dei tratti di cantiere in cui sono localizzati
accessi carrai e/o pedonali ad edifici posti in corrispondenza in adiacenza al cantiere stesso, segnalando la presenza del
cantiere, garantendo l’utilizzo di indumenti ad alta visibilità da parte delle maestranze, la presenza di personale che
coordini le manovre di attraversamento da parte dei mezzi privati e dei pedoni in adiacenza alle zone di intervento in
quota. Si dovrà in modo particolare evitare che l’attività di cantiere interferisca con il transito di mezzi e di pedoni su
marciapiedi e sede stradale, ai quali deve essere garantito l’accesso in sicurezza;
• traffico su viabilità esistente. Allo scopo di ridurre i rischi da interferenza con il traffico veicolare lungo i tratti stradali
limitrofi alle aree di cantiere, l’impresa affidataria dovrà disporre idonea delimitazione e segnalazione dei tratti stradali
occupati dal cantiere, con le deviazioni del traffico in adiacenza; dovrà inoltre porre particolare attenzione
nell’aggiornamento della segnaletica provvisoria installata nell’area di cartiere e nelle aree limitrofe, in funzione dello
stato di avanzamento dei lavori. Le imprese dovranno altresì evitare di occupare con mezzi o materiali la sede stradale.
• Passaggio di pedoni su marciapiedi: l’impresa affidataria dovrà disporre idonea delimitazione e segnalazione dei tratti di
marciapiede occupati dal cantiere, con le deviazioni del traffico in pedonale in adiacenza ovvero sul lato opposto.
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Tombini e ogni tipo di portello, aperti anche per un tempo brevissimo, situati sulla carreggiata o in banchine o sui
marciapiedi, dovranno essere completamente recintati.
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3. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
3.1 Accessi, viabilità e delimitazione.
L’elemento di maggior interferenza con il contesto ambientale limitrofo riguarda la gestione delle interferenze con la
circolazione veicolare e pedonale.
Sarà cura dell’impresa affidataria delimitare la zona interessata dalla lavorazione con recinzione metallica sostenuta con
piedini in calcestruzzo ovvero con recinzione equivalente (ciò in modo particolare nei tratti di marciapiede in cui sono
previste demolizioni e rifacimenti).
Nei tratti interessati al passaggio dei pedoni anche per l’accesso ai fabbricati posti lungo il tracciato, l’impresa affidataria
deve installare opportune delimitazioni delle zone di lavoro per proteggere i percorsi pedonali stessi. Qualora si renda
necessario l’occupazione di tali percorsi, l’impresa dovrà indicarne uno alternativo o provvedere all’installazione di un
passaggio protetto in adiacenza alla zona di cantiere, o alla deviazione dei pedoni sul lato opposto della carreggiata.
Per quanto attiene agli interventi su sede stradale, l’impresa affidataria deve provvedere al mantenimento della
circolazione in adiacenza, eventualmente mediante un restringimento della carreggiata e l’utilizzo di movieri o di impianti
semaforici per la gestione della viabilità a senso unico alternato, e disposizione di transenne o di coni e/o declinatori
flessibili.
Tali modalità di gestione dovranno comunque essere concordate dall’impresa affidataria con gli Enti gestori delle strade
interessate dai lavori prima dell’inizio dei lavori e comunicate al Coordinatore per l’Esecuzione.
Eventuali aree di deposito dei materiali dovranno essere delimitate a cura dell’impresa appaltatrice mediante
disposizione di recinzioni metalliche sostenute con piedini in calcestruzzo.
L’impresa affidataria deve disporre segnaletica per la segnalazione del cantiere in conformità al Nuovo Codice della
Strada nell’area di cartiere e nei tratti stradali adiacenti e intersecanti le zone di lavoro.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell’aggiornamento della segnaletica provvisoria installata in funzione
dell’avanzamento dei lavori. Gli scavi o le zone interdette alla viabilità dovranno essere segnalati anche di notte con
lanterne ad alimentazione autonoma ubicate in punti opportuni, a conveniente distanza dai bordi dello scavo, di tipologia
e colorazioni conformi a quelle richieste dal Codice della Strada.
I tombini e ogni portello, aperti anche per brevissimo tempo, situati sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi,
vengono completamente recintati.
I mezzi d’opera ed i materiali, al termine di ogni giornata di lavoro, dovranno essere raccolti in aree appositamente
predisposte, delimitate e segnalate (mediante disposizione di rete metallica sostenuta da piedini in calcestruzzo o da
recinzione equivalente).
3.2 Servizi logistici e igienico assistenziali
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I servizi da realizzare devono essere conformi a quanto previsto dalle normative in materia di igiene e sicurezza e
rispettare le dimensioni minime di seguito riportate:
spogliatoi: mq 1,5 per ogni operaio fino a 10 operai;
lavatoi: n° 1 per ogni 5 operai, provvisti di mezzi detergenti e per asciugarsi
w.c.: n° 1 fino a dieci operai
Tutti i servizi elencati saranno messi a disposizione dall’impresa appaltatrice.
In alternativa gli operai potranno usufruire dei servizi igienici di un esercizio pubblico ubicato nei pressi delle aree oggetto
dell’intervento e di un servizio mensa esterno al cantiere.
3.3 Aree di deposito e magazzini
Lungo i tratti stradali e di marciapiedi oggetto di intervento, saranno individuate delle zone di limitata grandezza da
adibire a deposito di mezzi, attrezzature e materiali per il cantiere (tali aree verranno per lo più ricavate su spazi di sosta
limitrofi a quelli di intervento, previa autorizzazione dell’ente preposto all’occupazione). La collocazione di tali aree nelle
varie zone di intervento dovrà essere comunque concordata con il Committente e il C.S.E.
Ogni variazione dovrà comunque essere effettuata previa approvazione del Committente e del C.S.E.
Le aree dovranno essere segnalate e delimitate. L’impresa affidataria dovrà adeguatamente illuminare tali aree durante
le ore notturne.
In prossimità delle aree di stoccaggio dei materiali infiammabili o combustibili, in posizione segnalata, dovrà essere
sempre disponibile un presidio antincendio.
3.4 Impianti di cantiere
Saranno predisposti a cura e dell’impresa appaltatrice i seguenti impianti, attrezzature o servizi che si intendono
compresi negli oneri contrattuali o compensati con gli oneri della sicurezza:
- allacciamento di energia elettrica, telefono, acqua e pagamento canoni di consumo;
- pratiche e permessi con i vari Enti fornitori di servizi a qualsiasi titolo;
- eventuale fornitura e predisposizione di baracche di cantiere, servizi igienici, spogliatoi, completi di
riscaldamento/condizionamento e illuminazione (nella quantità prevista dai regolamenti di igiene e comunque sufficienti a
tutti i lavoratori compresi quelli autonomi o di altre ditte);
- delimitazioni provvisorie alle aree di lavoro, segnaletica di avviso e/o di deviazione della viabilità pedonale e loro
mantenimento in efficienza;
- predisposizione e mantenimento in efficienza delle protezioni verso il vuoto, transennature per interventi particolari ecc.;
- predisposizione della cartellonistica generale di sicurezza e della tabella di cantiere;
- messa a disposizione di tutti i lavoratori e suo mantenimento in efficienza di:
a) n° 1 estintore portatile sempre reperibile e pos izionato con la prescritta segnaletica vicino alle zone di rischio;
b) una cassetta di pronto soccorso (presidio di primo soccorso) in posizione segnalata e sempre reperibile;
c) un telefono per eventuali chiamate di emergenza;
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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- garanzia della presenza di un addetto al pronto soccorso, per l’intero svolgimento dell’opera, al quale faranno
riferimento anche tutti gli operatori presenti a qualsiasi titolo; l’addetto dovrà essere in possesso di documentazione
comprovante la frequenza di un corso di primo soccorso presso strutture specializzate;
- garanzia della presenza di un addetto antincendio, per l’intero svolgimento dell’opera, al quale faranno riferimento
anche tutti gli operatori presenti a qualsiasi titolo; l’addetto dovrà essere in possesso di documentazione comprovante la
frequenza di un corso antincendio presso strutture specializzate;
3.5 Attrezzature e macchine da cantiere
Sugli impianti e sulle attrezzature dovranno essere fatte tutte le denuncie e le verifiche previste dalla normativa in vigore,
in particolare:
- verifica semestrale per le resistenze di terra;
- verifica mensile di funzionamento dei differenziali dell’impianto elettrico;
- verifica semestrale degli estintori portatili.
In mancanza di impianto di messa a terra, è vietato l’uso di qualsiasi macchina o attrezzatura elettrica, prima
dell’installazione da parte del tecnico abilitato dell’impianto stesso con dichiarazione di conformità e denuncia agli
organismi preposti.
I datori di lavoro delle imprese esecutrici curano la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo
periodico degli impianti e delle attrezzature al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute
dei lavoratori.
Tutte le macchine e le attrezzature impiegate, oltre a rispettare le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza,
andranno utilizzate e mantenute in sicurezza secondo le norme di buona tecnica.
In particolare le macchine impiegate per il sollevamento in quota di materiali e operatori (autogrù e piattaforme elevatrici)
dovranno essere disposte a terra in modo stabile, onde evitare il rischio di ribaltamento. Il loro utilizzo è riservato a
personale idoneamente formato.
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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4. ANALISI DELLE FASI LAVORATIVE
4.1 Programma dei lavori
Al fine di individuare tutti i rischi derivanti dalle lavorazioni e dalla contemporaneità di alcune di queste, sono state definite
le varie fasi operative che costituiscono l’intero ciclo produttivo del cantiere in oggetto.
Per l'esecuzione dell’opera si prevede di procedere secondo le fasi lavorative riportate di seguito:
N. Fase lavorativa
1 Installazione del cantiere
2 Fresatura di conglomerato bituminoso, mediante l’impiego di fresa meccanica
3 Realizzazione di tappeti stradali (tappeto d’usura e binder), in conglomerato bituminoso, steso a
macchina, compreso la spruzzatura di emulsione bituminosa e la compattazione con rulli idonei
4 Sistemazione in quota di pozzetti stradali, compresa la rimozione dei chiusini, l’elevazione delle pareti con
mattoni e la ricollocazione del chiusino
5 Fresatura di segnaletica orizzontale esistente
6 Esecuzione di segnaletica orizzontale di nuovo impianto o ripassatura di segnaletica esistente
4.2 Interferenza tra le attività lavorative
Il cronoprogramma dei lavori consente l’individuazione di tali interferenze.
In questo capitolo per maggior chiarezza vengono riassunte le più significative misure di prevenzione e protezione dei
rischi derivanti dalla presenza contemporanea e/o successiva di più imprese e/o lavoratori autonomi e dall’interferenza
generata da particolari lavorazioni eseguite da un’unica impresa esecutrice. Le imprese devono porre particolare
attenzione e sensibilizzare i loro lavoratori in merito.
Per il cantiere in oggetto sono possibili sovrapposizioni temporali nell’esecuzione di lavorazioni da parte di imprese
differenti. Ciò può accadere durante le fasi di realizzazione delle demolizioni e la realizzazione delle pavimentazioni
stradali in asfalto. Tuttavia perché non vi sia sovrapposizione spaziale tra le postazioni occupate da operatori addetti
all’esecuzione di lavorazioni diverse, si prescrive che le opere di esecuzione delle pavimentazioni e della segnaletica
vengano realizzate una volta ultimate le opere stradali, ovvero che vengano eseguiti su zone distinte.
Sarà cura dell’impresa appaltatrice, previo accordo con il CSE, verificare che non vi sia interferenza spaziale tra gli
addetti alle differenti lavorazioni, provvedendo se necessario all’allestimento di opere provvisionali di delimitazione e di
segnaletica adeguata. Inoltre ciascuna impresa esecutrice dovrà evitare di abbandonare mezzi, attrezzature e materiali
lungo i percorsi e negli spazi utilizzati in comune.
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4.3 Analisi e valutazione dei rischi delle fasi lav orative
Di seguito vengono indicate le situazioni di rischio generale ritenute più probabili; l’analisi di rischio delle fasi di
lavorazione specifiche sono esaminate nello specifico nelle schede successive e dovranno comunque essere
dettagliate dalle singole Imprese nel proprio POS c on disegni, schizzi e procedure operative per gli a ddetti .
Metodologia adottata per la valutazione dei rischi
La valutazione del rischio è stata effettuata mediante la seguente impostazione matriciale:
PROBABILITA’ CHE SI VERIF ICHI L ’ INFORTUNIO P
Valore Livello Definizioni / criteri
4 Altamente
probabile
⇒ Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del
danno ipotizzato per i lavoratori
⇒ Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa
Azienda o in azienda simile o in situazioni operative simili (consultare le fonti
di dati su infortuni e malattie professionali dell’azienda, della USSL,
dell’ISPESL, ecc.
⇒ Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe
alcuno stupore in azienda
3 Probabile ⇒ La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo
automatico o diretto
⇒ E noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno.
⇒ Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in
azienda
2 Poco
probabile ⇒ La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate
di eventi
⇒ Sono noti rarissimi episodi già verificatisi
⇒ Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa
1 Improbabile ⇒ La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più
eventi poco probabili indipendenti
⇒ Non sono noti episodi già verificatisi
⇒ Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità
ENTITA’ DEL DANNO D
Valore Livello Definizioni / criteri
4 Gravissimo ⇒ Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o invalidità totale
⇒ Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti
3 Grave ⇒ Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale
⇒ Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti
2 Medio ⇒ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile
⇒ Esposizione cronica con effetti reversibili
1 Lieve ⇒ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente
reversibile
⇒ Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili
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CALCOLO DELL’INDICE DI RISCHIO
R = P X D
MATRICE PER LA STIMA DI RISCHIO R
P
4
4 8 12 16
3
3 6 9 12
2
2 4 6 8
1
1 2 3 4
1
2 3 4 D
R > 8 Azioni correttive da programmare con urgenza
R > 3 Azioni correttive da programmare nel breve/medio termine
R > 1 Azioni correttive da programmare
R = 1 Azioni correttive da valutare in fase di seconda programmazione
Per AZIONI CORRETTIVE si intende:
Azioni di miglioramento dei sistemi antinfortunistici (riduzione rischio infortuni)
Azioni di bonifica ambientale
Procedure
Informazione - formazione
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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FASE LAVORATIVA
1. Installazione del cantiere CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Per i tratti in cui sono previsti gli interventi si provvede alla delimitazione dell’area occupata dal cantiere e alla disposizione di segnaletica per la gestione della viabilità limitrofa (marciapiedi e strada). Inoltre vengono predisposte alcune aree per il deposito e la logistica di cantiere eventualmente concordate con il CSE e il Committente. FONTI DI RISCHIO Presenza di reti di servizi Presenza di traffico Presenza di residenti e utenti delle attività limitrofe ANALISI DI RISCHIO Contatto con macchine operatrici. Investimento. Ribaltamento delle macchine operatrici. Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali. Investimento. PRESCRIZIONI L’impresa deve porre, in entrambi i sensi di marcia e ad adeguata distanza dalla zona occupata dal cantiere, idonea segnaletica per evidenziare la parte di carreggiata occupata e l’indicazione della viabilità alternativa. Le opere provvisorie per la delimitazione e la segnalazione delle aree di cantiere devono essere installate e modificate in relazione all’avanzamento dei lavori. L’impresa deve inoltre garantire la presenza di un addetto che coordini le manovre di entrata/uscita dei mezzi dal cantiere e la continua pulizia della sede stradale durante l’intera durata dei lavori. Utilizzo di indumenti ad alta visibilità secondo quanto previsto dal Codice della strada.
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FASE LAVORATIVA
2. Fresatura di conglomerato bituminoso, mediante l’im piego di fresa meccanica CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Fresatura della pavimentazione stradale esistente in bitume. Raccolta e smaltimento del materiale. FONTI DI RISCHIO Presenza di edifici e altre strutture in adiacenza alle zone di lavoro. Presenza di traffico pedonale e veicolare in adiacenza. Presenza di sopra e sottoservizi. ANALISI DI RISCHIO Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali. Patologie connesse con la movimentazione manuale dei carichi. Ribaltamento delle macchine operatrici. Lesioni da schiacciamento. Investimento. Incendio ed esplosione, per l’eventuale presenza di linea del gas nella rimozione della pavimentazione. Contusioni e ferite agli arti e alla testa, tagli. Inalazione polveri e fumi. Elettrocuzione. Ipoacusia da rumore. PRESCRIZIONI Durante l’esecuzione delle operazioni di fresatura dovrà essere presente cartello che vieti la presenza di lavoratori nella zona di lavoro delle macchine operatrici. Delimitazione delle aree di lavoro e nel raggio d’azione delle macchine operatrici per l’interdizione di tali aree ai non addetti. L’impresa affidataria deve installare lungo i tratti stradali interessati, le delimitazioni delle aree interdette alla circolazione, nonché la segnaletica di cantiere prevista dal codice della strada. Dovrà essere altresì garantita la presenza di moviere ovvero di impianto semaforico per la gestione della viabilità in adiacenza. I mezzi dovranno essere disposti in zona sicura e stabilizzati in funzione dell’avanzamento delle rimozioni. Impedire altre lavorazioni nei pressi degli interventi. Installare eventualmente opere provvisionali di protezione dei luoghi limitrofi a quelli in cui sono eseguite le operazioni di demolizione per evitare l’emissione di polveri e rumore. Fare uso di otoprotettori e maschere antipolvere. Prevedere la presenza di personale per coordinare le manovre di attraversamento di parti del cantiere per i residenti o gli utenti dei fabbricati. Evidenziare in superficie le linee di sottoservizi presenti, procedendo ad un loro spostamento e/o messa in sicurezza in accordo con gli Enti gestori.
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FASE LAVORATIVA
3. Realizzazione di tappeti stradali (tappeto d’usura e binder), in conglomerato bituminoso, steso a macchina, compreso la spruzzatura di emulsi one bituminosa e la compattazione con rulli idonei
CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE E’ previsto l’adeguamento della quota del fondo stradale con ricarica in bitume per strato di collegamento. Quindi è prevista la posa di emulsione bituminosa e la realizzazione del tappeto d’usura. FONTI DI RISCHIO Presenza di traffico. Presenza di edifici e altre strutture in adiacenza alle zone di lavoro. Passaggio di pedoni nelle zone limitrofe a quelle di cantiere. ANALISI DI RISCHIO Irritazioni cutanee e respiratorie. Elettrocuzione. Rumore. Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali. Patologie connesse con una scorretta postura e movimentazione manuale di carichi. Urti, colpi, lesioni durante la posa delle cordonate. Interferenza con traffico pedonale e veicolare. Caduta di oggetti dall’alto. Contatto con sostanze pericolose PRESCRIZIONI Le opere provvisorie per la delimitazione e la segnalazione delle aree di cantiere devono essere installate e modificate in relazione all’avanzamento dei lavori. Particolare attenzione e tempestività dovrà essere data all’aggiornamento della segnaletica stradale provvisoria in particolare quando viene cambiata la viabilità alternativa. Qualora si proceda all’occupazione della sede stradale con parzializzazione della circolazione a senso unico alternato, dovrà essere assicurata la presenza di movieri o di impianto semaforico. Vietare la presenza di lavoratori nella zona di lavoro delle macchine operatrici. Le macchine operatrici dovranno essere condotte da personale esperto e dotate di telaio omologato di protezione del posto di manovra. Fare uso di maschere con adeguato filtro durante lo spandimento del bitume, e sottoporre gli addetti a sorveglianza sanitaria periodica. Evitare di fumare o usare fiamme libere durante l’utilizzo del bitume; tenere a portata di mano estintore a polvere. Preventiva acquisizione delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati e rispetto delle indicazioni ivi prescritte, specialmente in merito ai DPI. Proteggere i percorsi di passaggio dei pedoni per evitare l’emissione di polveri e rumore. Garantire che l’accesso ai frontisti avvenga in sicurezza, segnalando e perimetrando le zone di pericolo.
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FASE LAVORATIVA
4. Sistemazione in quota di pozzetti stradali, compres a la rimozione dei chiusini, l’elevazione delle pareti con mattoni e la ricollocazione del ch iusino CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Messa in quota di chiusini e caditoie metallici o in cls, sostituzione di quelli danneggiati, mediante tagli e demolizioni stradali limitrofe, adeguamento della quota del fondo con prolunghe o getto in cls, posa dei chiusini. FONTI DI RISCHIO Presenza di traffico. Presenza di edifici e altre strutture in adiacenza alle zone di lavoro. Passaggio di pedoni nelle zone limitrofe a quelle di cantiere. Presenza di sottoservizi. ANALISI DI RISCHIO Lesioni connesse con la movimentazione dei carichi. Caduta del carico ed urti. Colpi, impatti, compressioni. Inciampo. Tagli, urti, colpi, abrasioni alle mani, schegge. Elettrocuzione. Rumore. Polvere. PRESCRIZIONI Concordare gli interventi con gli Enti gestori dei servizi. Delimitare le zone di lavoro, impedendo l’accesso ai non addetti ai lavori. I tombini e ogni portello, aperti anche per brevissimo tempo, situati sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi, vengono completamente recintati. Le delimitazioni disposte intorno a pozzetti lungo la carreggiata stradale dovranno essere adeguatamente segnalate. L’impresa deve garantire: la presenza di un addetto che coordini le manovre di entrata/uscita dei mezzi dal cantiere, la continua pulizia della sede stradale durante l’intera durata dei lavori. Inoltre, qualora si proceda all’occupazione della sede stradale con parzializzazione della circolazione a senso unico alternato, dovrà essere assicurata la presenza di movieri o di impianto semaforico. Vietare la presenza di personale nel raggio d’azione delle macchine operatrici.
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FASE LAVORATIVA
5. Fresatura di segnaletica orizzontale esistente CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Fresatura della segnaletica esistente. Raccolta e smaltimento del materiale. FONTI DI RISCHIO Presenza di edifici e altre strutture in adiacenza alle zone di lavoro. Presenza di traffico pedonale e veicolare in adiacenza. ANALISI DI RISCHIO Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali. Ribaltamento delle macchine operatrici. Lesioni da schiacciamento. Investimento. Contusioni e ferite agli arti e alla testa, tagli. Inalazione polveri e fumi. Elettrocuzione. Ipoacusia da rumore. PRESCRIZIONI Durante l’esecuzione delle operazioni di fresatura dovrà essere presente cartello che vieti la presenza di lavoratori nella zona di lavoro delle macchine operatrici. Delimitazione delle aree di lavoro e nel raggio d’azione delle macchine operatrici per l’interdizione di tali aree ai non addetti. L’impresa affidataria deve installare lungo i tratti stradali interessati, le delimitazioni delle aree interdette alla circolazione, nonché la segnaletica di cantiere prevista dal codice della strada. Dovrà essere altresì garantita la presenza di moviere ovvero di impianto semaforico per la gestione della viabilità in adiacenza. I mezzi dovranno essere disposti in zona sicura e stabilizzati in funzione dell’avanzamento delle rimozioni. Impedire altre lavorazioni nei pressi degli interventi. Installare eventualmente opere provvisionali di protezione dei luoghi limitrofi a quelli in cui sono eseguite le operazioni di demolizione per evitare l’emissione di polveri e rumore. Fare uso di otoprotettori e maschere antipolvere. Prevedere la presenza di personale per coordinare le manovre di attraversamento di parti del cantiere per i residenti o gli utenti dei fabbricati. Evidenziare in superficie le linee di sottoservizi presenti, procedendo ad un loro spostamento e/o messa in sicurezza in accordo con gli Enti gestori.
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FASE LAVORATIVA
6. Esecuzione di segnaletica orizzontale di nuovo impi anto o ripassatura di segnaletica esistente CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Viene realizzata la segnaletica stradale orizzontale e verticale secondo quanto indicato negli elaborati progettuali. FONTI DI RISCHIO Presenza di pedoni. Presenza di frontisti. Presenza di traffico. ANALISI DI RISCHIO Contatto con macchine operatrici. Inalazione di vapori organici. Lesioni dovute al sollevamento di carichi pericolosi per l’apparato dorso-lombare. Urti, lesioni durante la posa della segnaletica verticale Caduta di materiali dall’alto. PRESCRIZIONI Informare e formare preventivamente gli addetti sulle corrette modalità ergonomiche di movimentazione carichi. Per lo scarico dei materiali a terra è necessaria la verifica preliminare del buono stato delle imbracature. Fare uso di guanti e scarpe antinfortunistiche durante la posa della segnaletica. Accurata igiene personale al termine del turno di lavoro. Preventiva acquisizione delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati e rispetto delle indicazioni ivi prescritte, specialmente in merito ai DPI. Non stazionare sotto i carichi sospesi. Controllare lo stato di conservazione delle segnalazioni e delimitazioni delle aree di lavoro per evitare l’accesso ai non addetti ai lavori. Garantire comunque il passaggio attraverso le zone consentite. Rimuovere o aggiornare con attenzione e tempestività la segnaletica stradale provvisoria installata durante le varie fasi di cantiere e non più necessaria.
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Per tutto quanto non contemplato nel presente documento, in particolare in merito alla individuazione delle fasi lavorative, dei rischi da queste derivanti e delle relative misure di prevenzione e protezione, l’impresa appaltatrice dovrà integrare il Piano di Sicurezza e di Coordinamento con il proprio Piano Operativo di Sicurezza, esplicitando nel dettaglio il tipo di procedure operative complementari o sostitutive, non prevedibili in fase di progettazione in quanto connesse alle scelte autonome dell’impresa.
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5. TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI
5.1 Accertamenti sanitari periodici
I lavoratori che interverranno all’interno del cantiere dovranno essere ritenuti idonei alla specifica mansione dal Medico
Competente della loro impresa; i datori di lavoro si impegneranno a far rispettare le prescrizioni previste dal Medico
Competente per i diversi lavoratori.
I datori di lavoro delle diverse imprese, prima dell’inizio dell’attività in cantiere dovranno comunicare il nome e recapito
del Medico Competente al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e presentargli una dichiarazione
sull’idoneità dei propri lavoratori alla specifica mansione e le eventuali prescrizioni del Medico Competente. L'impresa
appaltatrice dovrà dimostrare, trasmettendo copia della documentazione relativa al coordinatore in fase di esecuzione,
che tutti i lavoratori operanti in cantiere sono sottoposti, con la periodicità individuata dalle norme sull'igiene del lavoro,
agli accertamenti sanitari preventivi e periodici obbligatori in relazione alla loro esposizione a rischi specifici e che tutti
coloro che operano in cantiere hanno la copertura vaccinale.
Il coordinatore in fase di esecuzione si riserverà il diritto di richiedere al Medico Competente dell’impresa il parere di
idoneità all’attività su lavoratori che a suo giudizio presentino particolari problemi.
L'impresa appaltatrice dovrà controllare gli stessi adempimenti per i suoi subaffidatari, e in caso di richiesta del CSE,
fornirgli la documentazione relativa.
5.2 Movimentazione manuale dei carichi
La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio dorso-lombare nei casi seguenti:
- il carico è troppo pesante (maggiore di 25 Kg)
- il carico è ingombrante o difficile da afferrare
- il carico è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi
- il carico è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco o
con una torsione o inclinazione del tronco
- il carico può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per i lavoratori, in particolare
in caso di urto
A seconda dell’ambiente in cui si opera il rischio di lesione dorso-lombare può essere aggravato quando:
- lo spazio libero, in particolare quello verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell’attività richiesta
- il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore
- il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi
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Nel cantiere oggetto del presente piano la movimentazione dei carichi avverrà privilegiando l’utilizzo di idonei mezzi
meccanici di sollevamento (autogru).
Per le operazioni di sollevamento manuale si adotteranno idonee misure organizzative atte a ridurre il rischio dorso-
lombare conseguente alla movimentazione di detti carichi (ad es.: carichi individuali inferiori ai 25 Kg, carichi di limitato
ingombro, ecc...).
Gli operatori impegnati nella movimentazione manuale dei carichi saranno adeguatamente informati dal datore di lavoro
su:
- il peso del carico
- il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia collocazione eccentrica
- a movimentazione corretta dei carichi.
5.3 Rischio rumore
Le imprese che interverranno in cantiere devono essere in possesso del “Documento di Valutazione del Rischio Rumore”
secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Il documento dovrà prevedere la valutazione del rumore per
lavorazioni simili a quelle da svolgere in cantiere ed essere realizzati in conformità a quanto previsto dalle circolari n.
23/93 e 3/95 dell’Assessorato alla sanità della regione Emilia - Romagna.
Copia di tale documento dovrà, a richiesta, essere consegnata al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione
dell’opera.
5.4 Utilizzo di sostanze e prodotti pericolosi
Nell’esecuzione delle diverse fasi di lavoro necessarie alla realizzazione dell’opera saranno utilizzate diversi materiali e
componenti che contengono delle sostanze chimiche.
L’impresa appaltatrice prima di utilizzare prodotti chimici dovrà prendere visione delle schede di sicurezza e tecniche
dello specifico prodotto.
I contenuti di sicurezza di tali schede dovranno essere tenuti a disposizione del personale di cantiere.
Le schede di sicurezza dovranno essere disponibili per la consultazione da parte del Coordinatore dell’esecuzione o
dell’organo di vigilanza.
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5.5 Dispositivi individuali di protezione
A seguito di analisi preventiva di massima dei rischi ciascun operatore in cantiere dovrà essere dotato del seguente
equipaggiamento di base rapportato alle attività da svolgere:
La consegna dei mezzi di protezione personale ai lavoratori sarà documentata con uno specifico modulo.
I mezzi personali di protezione avranno i necessari requisiti di resistenza e di idoneità e dovranno essere mantenuti in
buono stato di conservazione.
Tutti i dispositivi di protezione individuali devono risultare muniti di contrassegno "CE" comprovante l'avvenuta
certificazione da parte del produttore del mezzo personale di protezione.
5.6 Gestione dell’emergenza
L’impresa esecutrice dovrà organizzarsi (mezzi, uomini, procedure), per fare fronte, in modo efficace e tempestivo, alle
emergenze che, per diversi motivi avessero a verificarsi nel corso dell’esecuzione dei lavori e in particolare: emergenza
infortunio, emergenza incendio, evacuazione del cantiere.
La gestione dell’emergenza rimane in capo alla ditte appaltatrici che dovranno coordinarsi con le ditte subappaltatrici e
fornitrici in modo da rispettare quanto riportato di seguito.
I lavoratori incaricati per l’emergenza dovranno essere dotati di specifici dispositivi individuali di protezione e degli
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strumenti idonei al pronto intervento e saranno addestrati in modo specifico in base al tipo di emergenza.
5.6.1 Gestione dell’emergenza incendio ed evacuazio ne del cantiere
Per la gestione dell’emergenza incendio, è necessario che in cantiere sia presente almeno un lavoratore che sia
adeguatamente formato per gli interventi di spegnimento incendi ed evacuazione del cantiere.
Prima dell’inizio dei lavori il Responsabile di cantiere di ogni impresa appaltatrice dovrà comunicare al Coordinatore per
la Sicurezza in fase di esecuzione i nominativi delle persone addette alla gestione dell’emergenza incendio;
contestualmente dovrà essere rilasciata una dichiarazione in merito alla formazione seguita da queste persone.
La struttura è dotata di un numero adeguato di estintori, collocati in diverse zone dell’edificio e opportunamente segnalati.
5.6.2 Gestione dell’emergenza sanitaria
Stante l'ubicazione del cantiere, per intervento a seguito di infortunio grave, si farà capo alle strutture pubbliche.
A tale scopo l'impresa appaltatrice dovrà far tenere in evidenza i numeri di telefonici utili e tutti gli operatori dovranno
essere informati del luogo in cui potranno eventualmente trovare, all'interno del cantiere, sia l'elenco di cui sopra, sia un
telefono a filo o cellulare per la chiamata d'urgenza.
Per la disinfezione di piccole ferite ed interventi relativamente modesti, nel cantiere l'impresa appaltatrice, dovrà mettere
a disposizione i prescritti presidi farmaceutici e tutti gli operatori dovranno essere informati del luogo.
Ai sensi del D.Lgs. 81/08 ci dovrà essere sempre presente in cantiere un adeguato numero di persone addette al primo
soccorso che devono aver frequentato apposito corso o ricevuto adeguata formazione.
I nominativi di tali addetti devono essere indicati al direttore tecnico dei lavori ed al coordinatore in fase di esecuzione e a
quest'ultimo devono altresì essere presentati gli attestati o le dichiarazioni di avvenuta formazione controfirmati dagli
addetti stessi.
L'impresa appaltatrice dovrà garantire che in uno dei locali di cantiere vi sia una cassetta di pronto soccorso contenente :
Contenuto minimo del pacchetto di medicazione previ sti dal DM 388/03
• guanti sterili monouso (5 paia)
• visiera paraschizzi
• flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1)
• Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3)
• compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10)
• compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2)
• teli sterili monouso (2)
• confezioni di cerotti pronti all’uso (di varie misure) (2)
• rotolo di cerotto alto cm 2,5 (2)
• paio di forbici
• lacci emostatici (3)
• confezione di ghiaccio “pronto uso” (due confezioni)
• sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari (2)
• termometro
• pinzette da medicazione sterili monouso (2)
• confezione di rete elastica di misura media (1)
• confezione di cotone idrofilo (1)
• apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa
5.6.3 Informazione circa gli incidenti e gli infort uni
Infortuni
Fermo restando l’obbligo dell’impresa esecutrice affinché ad ogni infortunio vengano prestati i dovuti soccorsi, questa
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dovrà dare, appena possibile, tempestiva comunicazione al Coordinatore in fase di esecuzione di ogni infortunio con
prognosi superiore ad un giorno.
Per il suddetto adempimento nei confronti del Coordinatore in fase di esecuzione, l’impresa appaltatrice invierà una copia
della denuncia infortuni (mod. INAIL).
Rimane comunque a carico dell’impresa l’espletamento delle formalità amministrative presso le autorità competenti nei
casi e nei modi previsti dalla legge.
Incidenti e danni
Anche nel caso in cui si verifichino eventuali incidenti che non provochino danni a persone, ma solo a cose, ciascuna
impresa deve dare, appena possibile, tempestiva comunicazione al Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione.
5.6.4 Procedure per le situazioni di emergenza
Nel cantiere saranno realizzati, nel rispetto della legge, presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate
cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso:
1. Cassetta di pronto soccorso SI
2. Pacchetto di medicazione SI
La presenza dei presidi sanitari dovrà essere segnalata da apposita cartellonistica apposta sui contenitori.
Compiti e procedure per emergenza generali
1) Il capo cantiere è l’incaricato che dovrà dare l’ordine di evacuazione in caso di pericolo grave ed immediato.
2) il capo cantiere una volta dato il segnale di evacuazione provvederà a chiamare telefonicamente i soccorsi (i numeri si
trovano nella scheda “numeri utili” indicati nel paragrafo successivo);
3) gli operai presenti nel cantiere, al segnale di evacuazione, metteranno in sicurezza le attrezzature e si allontaneranno
dal luogo di lavoro verso un luogo più sicuro (ingresso cantiere);
4) il capo cantiere, giornalmente, verificherà che i luoghi di lavoro, le attrezzature, la segnaletica rimangano
corrispondenti alla normativa vigente, segnalando le anomalie e provvedendo alla sostituzione, adeguamento e
posizionamento degli apprestamenti di sicurezza.
Segnalazione
Qualsiasi emergenza prevista nel presente documento che comporti pericolo o che abbia già causato danni alle persone
e/o agli impianti, dovrà essere segnalata immediatamente alla persona appositamente designata, servendosi del più
vicino telefono, indicando chiaramente il luogo, la natura e l’entità apparente delle condizioni di emergenza nonché il
proprio nome, matricola, ditta di appartenenza.
Personale
Il personale, direttamente interessato per affrontare le varie situazioni di emergenza, è quello che sarà designato da
ciascun datore di lavoro e incaricato di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione incendi, lotta
antincendio e gestione dell’emergenza.
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Attraverso la segnalazione e l’intervento del personale suddetto si dovrà accertare che la situazione di emergenza sia
stata portata a conoscenza del datore di lavoro e/o del dirigente responsabile di ciascuna impresa interessata.
Comportamento del personale
Il personale designato ha il dovere di intervenire con tutti i mezzi disponibili adeguati alla situazione di emergenza. Tutte
le comunicazioni dell’emergenza devono essere portate a conoscenza immediatamente del/i datore/i di lavoro o del
dirigente responsabile delle imprese interessate.
Questi ultimi devono accertarsi che tutte le disposizioni organizzative previste nel presente piano siano regolarmente
applicate. Nel caso di eventi che non possono essere affrontati con i mezzi a disposizione della/e impresa/e verrà
richiesto l’intervento:
dei VV.FF. - dell’Ospedale civile - del Commissariato P.S. - della Prefettura - del Comune.
Tutti i lavoratori interessati all’emergenza se non specificatamente designati dal proprio datore di lavoro alla gestione
delle emergenze dovranno astenersi dall’intervenire evitando inutili e dannosi assembramenti.
Nel caso si dovessero impiegare dispositivi di protezione personale questi devono essere indossati con la necessaria
calma, avendo cura che vengano usati correttamente.
Procedure di Pronto Soccorso
Poiché nelle emergenze è essenziale non perdere tempo, è fondamentale conoscere alcune semplici misure che
consentano di agire adeguatamente e con tempestività :
1) garantire l’evidenza del numero di chiamata del Pronto Soccorso, VV.F. (paragrafo “numeri utili”);
2) predisporre indicazioni chiare e complete per permettere ai soccorsi di raggiungere il luogo dell’incidente (indirizzo,
telefono, strada più breve, punti di riferimento) ;
3) cercare di fornire già al momento del primo contatto con i soccorritori, un’idea abbastanza chiara di quanto è
accaduto, il fattore che ha provocato l’incidente, quali sono state le misure di primo soccorso e la condizione attuale del
luogo e dei feriti;
4) in caso di incidente grave, qualora il trasporto dell’infortunato possa essere effettuato con auto privata, avvisare il
Pronto Soccorso dell’arrivo informandolo di quanto accaduto e delle condizioni dei feriti;
5) in attesa dei soccorsi tenere sgombra e segnalare adeguatamente una via di facile accesso ;
6) prepararsi a riferire con esattezza quanto è accaduto, le attuali condizioni dei feriti;
7) controllare periodicamente le condizioni e la scadenza del materiale e dei farmaci di primo soccorso.
Come si può assistere l’infortunato
• Valutare quanto prima se la situazione necessaria di altro aiuto oltre al proprio;
• evitare di diventare una seconda vittima: se attorno all’infortunato c’è pericolo (di scarica elettrica, esalazioni gassose
ecc.) prima d’intervenire, adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie;
• spostare la persona dal luogo dell’incidente solo se necessario o c’è pericolo imminente o continuato, senza comunque
sottoporsi agli stessi rischi ;
• accertarsi del danno subito: tipo di danno (grave, superficiale ecc.), regione corporea colpita, probabili conseguenze
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immediate (svenimento, insufficienza cardio-respiratoria);
• accertarsi delle cause : causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta ecc.), agente fisico o chimico
(scheggia, intossicazione ecc.) ;
• porre nella posizione più opportuna (di sopravvivenza) l’infortunato e apprestare le prime cure;
• rassicurare l’infortunato e spiegargli che cosa sta succedendo cercando di instaurare un clima di reciproca fiducia;
• conservare stabilità emotiva per riuscire a superare gli aspetti spiacevoli di una situazione d’urgenza e controllare le
sensazioni di sconforto o disagio che possono derivare da essi.
In relazione alle lavorazioni che si svolgeranno nel cantiere potrebbero verificarsi le seguenti situazioni di emergenza:
• Pericolo grave ed imminente
• Infortunio grave
• Infortunio mortale
• Incendio
In generale, nell’eventualità di emergenze suscettibili di esaurire i loro effetti all’interno del cantiere, dovranno essere
fronteggiate con i mezzi e l’organizzazione aziendali.
Nel caso di eventi che potrebbero richiedere mezzi ed interventi più consistenti ovvero che potrebbero interessare anche
l’esterno del cantiere dovranno essere date opportune comunicazioni agli Organi Pubblici interessati.
Emergenza per incendio
In caso di incendio dovrà essere immediatamente avvisato tutto il personale. Tutto il personale deve essere a
conoscenza di dove risultano depositati gli estintori nel cantiere in oggetto, e di allontanarsi dal luogo dell’incendio;
• percorrere le vie di esodo; detta prescrizione può essere elusa esclusivamente previa autorizzazione del Coordinatore
in fase di esecuzione e Direzione lavori
• raggiungere il punto di raccolta (ingresso cantiere);
Il personale designato di svolgere le attività di prevenzione e lotta antincendio dovrà:
* intervenire immediatamente sul posto;
* porre in atto le misure d’intervento con tutti i mezzi e tipi di idranti a disposizione (estintori, nel cantiere devono essere
sempre presenti almeno 2 estintore), tenendo presente le sostanze utilizzate nell’attività produttiva.
* se ritenuto necessario chiamare i VV.FF., informarli al loro arrivo sullo sviluppo dell’incendio ed assisterli durante
l’intervento;
* assistere i lavoratori esposti a rischi particolari;
Per lo spegnimento dell’incendio direttamente da parte del personale incaricato tenere presente che:
• è vietato l’impiego di acqua quando le materie con le quali verrebbe a contatto possono reagire in modo da aumentare
notevolmente la temperatura o da generare gas infiammabili o nocivi; (attenzione particolare è da porre tra il tipo di
incendio e il tipo di estintore)
• l’acqua non deve essere usata in prossimità di conduttori, macchine e apparecchi elettrici sotto tensione.
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5.6.5 Numeri utili
Per poter affrontare rapidamente situazioni di emergenza è necessario disporre, in cantiere, di una serie di recapiti
telefonici utili:
PRONTO SOCCORSO 118
VIGILI DEL FUOCO 115
CARABINIERI – pronto intervento 112
AUSL – SERVIZIO PREVENZIONE E
SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO 0522.335377
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5.7 Formazione dei lavoratori
La formazione professionale costituisce un campo di grande importanza per la sicurezza, in quanto concorre in modo
rilevante alla diminuzione dei fattori di rischio connessi alle peculiari caratteristiche dell’attività produttiva nelle
costruzioni.
La formazione e l’informazione dei lavoratori deve essere effettuata dal datore di lavoro verso i propri dipendenti ai sensi
e secondo i programmi di cui al D. Lgs. 81/08.
Al presente piano di sicurezza dovrà essere data la massima diffusione e dovrà essere conosciuto da tutti gli operatori
del cantiere (dal datore di lavoro ai suoi subordinati, fino ai lavoratori).
Al fine di realizzare concretamente il processo di informazione nel cantiere, il presente piano di sicurezza verrà illustrato
ai destinatari in una riunione in cui verranno evidenziati i rischi relativi alle specifiche lavorazioni e le relative misure di
prevenzione e protezione (sia collettive che individuali), che col presente piano sono state individuate per la eliminazione
e la riduzione dei rischi stessi.
Prima dell’inizio delle varie fasi di lavoro e secondo le procedure organizzative adottate dall’impresa, i preposti della
stessa sono edotti delle disposizioni del piano riguardanti le relative lavorazioni. Nell’ambito delle loro attribuzioni i
preposti di cui sopra rendono edotti i lavoratori, prima dell’inizio delle fasi lavorative cui sono addetti, dei rischi specifici
cui sono esposti e delle correlative misure di sicurezza, previste dalle norme di legge e contenute nel presente piano di
sicurezza.
Sono previsti, inoltre, incontri periodici di prevenzione e protezione tra il coordinatore della sicurezza in fase di
esecuzione e i preposti dell’impresa in cui saranno definite, a seguito di un’analisi del programma dei lavori, le criticità
degli interventi più significativi in funzione delle lavorazioni interferenti, derivanti anche dalla eventuale presenza di
subappaltatori.
L'impresa appaltatrice dovrà adoperarsi affinché tutto il personale ESTRANEO AI LAVORI (visitatori quali committente,
organo di vigilanza, direttore dei lavori, coordinatore in fase di esecuzione, ecc.) sia fornito dei mezzi necessari di
protezione individuale quando entra nei cantieri di lavoro e a tal fine dovrà avere tali DPI a disposizione; i visitatori
potranno comunque accedere ai cantieri di lavoro solo quando hanno ottenuto l'autorizzazione del capocantiere secondo
una procedura che preveda, oltre alla distribuzione dei DPI necessari, anche le istruzioni da dare agli estranei in merito ai
pericoli cui andranno incontro e quindi le zone a cui non accedere e/o le modalità di visita e controllo da attuare.
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6. GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI IN CANTIERE
L’impresa appaltatrice sarà responsabile del corretto stoccaggio, nonché dell’evacuazione, dei detriti, delle macerie e dei
rifiuti prodotti dal cantiere. Nella categoria dei rifiuti rientrano tutti i materiali di scarto la cui presenza si concretizza in
cantiere dopo l’inizio dell’attività lavorativa; tra questi si segnalano quelli conseguenti ai lavori in cantiere:
� imballaggi e contenitori,
� materiali di risulta provenienti dalle escavazioni,
� contenitori di sostanze impiegate nei lavori.
I rifiuti prodotti dalle attività lavorative devono essere smaltiti secondo le indicazioni contenute nella tabella seguente.
Tipologia Modalità di smaltimento consigliata
1. Rifiuti assimilabili agli urbani Conferimento nei contenitori dell’IREN
2. Imballaggi e assimilati in carta, cartone, plastica, legno, ecc.
Raccolta differenziata per riutilizzo e riciclaggio
3. Rifiuti speciali non pericolosi derivanti dall’uso di sostanze utilizzate come materie prime e accessorie durante i lavori
Raccolta separata e conferimento a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento
4. Rifiuti speciali pericolosi derivanti dall’impiego, dai residui e dai contenitori di sostanze e prodotti chimici utilizzati in cantiere, il cui grado di pericolosità può essere valutato esaminando le schede di sicurezza e l’etichettatura
Raccolta separata e conferimento a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento
I rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi di cui ai punti 2., 3. e 4. possono originare rischi per il personale presente in
cantiere e danni ambientali; pertanto, dovranno essere raccolti e stoccati separatamente in contenitori specifici ed idonei
ai rischi che il rifiuto presenta nonché ubicati in zone ben individuate del cantiere. I rifiuti liquidi pericolosi, quali gli oli
lubrificanti e idraulici o i liquidi di risulta dal lavaggio delle attrezzature e/o da interventi di manutenzione meccanica sui
mezzi impiegati, dovranno essere stoccati in recipienti etichettati posti al coperto e all’interno di un bacino di
contenimento per evitare spandimenti.
L’impresa appaltatrice dovrà provvedere all’allontanamento dei materiali di demolizione e di quanto non riutilizzabile in
sito.
Il responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice assicurerà :
� il corretto deposito e allontanamento dei materiali di risulta,
� gli spostamenti di uomini e materiali in condizione di ordine e salubrità,
I rifiuti dovranno essere conferiti a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento; il responsabile di cantiere
dell’impresa appaltatrice assicurerà che gli stessi vengano accompagnati dal Formulario di identificazione provvedendo
anche alla tenuta del registro di carico e scarico.
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7. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA
La stima dei costi della sicurezza è effettuata al fine di rendere informata l’impresa di quali costi aggiuntivi dovrà tenere
conto nell’offerta per la gestione del presente Piano.
I costi principali degli apprestamenti della sicurezza sono i seguenti:
1. Costo delle opere provvisionali (ponteggi, impalcati, ecc..);
2. Costo opere relative all’impiantistica (impianto di messa a terra );
3. Costo adeguamento e manutenzione macchine;
4. Costo dei Dispositivi collettivi di protezione (DPC);
5. Costo opere igienico assistenziali (servizi di cantiere );
6. Costo opere relative alla logistica (allestimento del cantiere );
7. Costo opere relative alle interferenze (interferenze con l’esterno e all’interno del cantiere );
8. Costo delle predisposizioni di sicurezza specifiche legate alla particolarità del cantiere;
9. Costo DPI (Dispositivi Personali di Protezione );
10. Costo opere speciali relative ad apprestamenti di sicurezza specifici;
11. Costo prevenzione incendi;
12. Costo per informazioni e formazioni dei lavoratori;
13. Costo per i controlli sanitari;
14. Costo per partecipazione, cooperazione e controllo;
15. Costo per aggiornamento SPP;
16. Costo della segnaletica di sicurezza.
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N° Voce di costo Unità di
misura
Prezzo
unitario
Quantità TOTALE
Recinzione di cantiere realizzata con pannelli modulari in rete metallica elettrosaldata
zincata di altezza minimo 2 metri, da posizionare su supporti in calcestruzzo
prefabbricati da fissare al suolo mediante chiodatura. Compresa la realizzazione di
un accesso carraio e di un accesso pedonale al cantiere
- montaggio, smontaggio e noleggio per 1 mese
mq 9.30 350 3.255,00 1
- per ogni mese successivo mq 1.55 350 542.50
2 Coni o delineatori in plastica colorata di altezza approssimativa 40 cm posati a
distanza non superiore a 2 m per segnalazione di lavori stradali. Nolo per tutta la
durata del cantiere
cad 1.20 90 108,00
Segnaletica e delimitazione cantiere temporaneo su sede stradale, conformemente a
quanto previsto dal Codice della Strada, senza restringimento della carreggiata
opposta ai lavori, costituite da segnale “lavori” corredato da cartello integrativo,
indicante l’estensione del cantiere e lampada a luce rossa fissa, divieto di sorpasso e
limite massimo di velocità, segnale di obbligo di direzione, segnale di strettoia a
doppio senso di circolazione, segnale di fine prescrizione, barriere mobili con
lampada a luce rossa fissa, coni segnaletici e lampade a luce gialla lampeggiante,
coni segnaletici di delimitazione dell’area interessata dai lavori
- per il primo mese lavorativo
cad 194.00 1 194,00 3
- per ogni mese successivo cad 25.50 1 25,50
4 Presenza di un responsabile dell'impresa alle riunioni di coordinamento ed ai
sopralluoghi di verifica richiesti dal coordinatore in fase di esecuzione dell'opera. Per
ore effettive lavoro.
h 33,50 14 469,00
da riportare 4.594,00
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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N° Voce di costo Unità di
misura
Prezzo
unitario
Quantità TOTALE
riporto 4.594,00
5 Nolo di WC chimico costituito da box prefabbricato realizzato in polietilene o altro
materiale idoneo, dotato di wc ed accessori compresi manutenzione, pulizia e
smaltimento certificato dei liquami (noleggio mensile)
cad 153,00 2 306,00
TOTALE 4.900,00
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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8. APPLICAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
8.1 Documentazione da tenere in cantiere
8.1.1 Elenco documentazione da conservare in cantie re
La documentazione sotto riportata deve essere tenuta in cantiere a disposizione degli enti di controllo e vigilanza.
La documentazione dovrà essere mantenuta aggiornata dalla impresa appaltatrice, dalle imprese subappaltatrici e dai
lavoratori autonomi ogni qualvolta ne ricorrano gli estremi.
La documentazione di sicurezza deve essere presentata al coordinatore per l’esecuzione ogni volta che ne faccia
richiesta.
DOCUMENTI
Documentazione inerente l’organizzazione dell’impre sa
Nomina del capo cantiere e responsabile della sicurezza (vedi allegato 2)
Denuncia di nuovo lavoro all’INAIL
Piano di sicurezza e coordinamento In cantiere dovrà essere sempre tenuta dall’impresa aggiudicataria una copia aggiornata del presente piano di sicurezza e coordinamento.
Piano operativo di sicurezza In cantiere, ciascuna impresa esecutrice dovrà tenere una copia aggiornata del proprio piano operativo di sicurezza.
Schede di sicurezza delle sostanze chimiche utilizzate
Macchine e impianti di cantiere
Libretti di uso e manutenzione delle macchine utilizzate in cantiere
Libretto di omologazione per apparecchi a pressione
Macchine marcate CE: dichiarazione di conformità e libretto d’uso e manutenzione
Attestazione del responsabile di cantiere sulla conformità normativa delle macchine
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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8.2 Protocollo del coordinamento in fase di esecuzi one
8.2.1 Aspetti comportamentali
Il comportamento inadeguato di un singolo lavoratore può compromettere la propria e l’altrui sicurezza, pertanto le
maestranze, devono rispettare i seguenti principi fondamentali:
a) Osservare le misure di sicurezza già predisposte dal datore di lavoro
b) Usare con la dovuta cura i dispositivi di sicurezza e tutti i mezzi di protezione predisposti.
c) Segnalare tempestivamente al preposto alla sicurezza del cantiere le eventuali deficienze o anomalie dei
dispositivi e dei mezzi di protezione, nonché tutte le altre condizioni che potrebbero compromettere la sicurezza
individuale o collettiva, adoperandosi nell’ambito della rispettiva competenza ad eliminare o quanto meno a ridurre
le eventuali deficienze.
d) Non rimuovere o modificare, senza la preventiva autorizzazione del preposto alla sicurezza del cantiere,
dispositivi o altri mezzi di protezione.
e) Non eseguire, di propria iniziativa, operazioni o manovre che possano compromettere la propria o altrui
sicurezza.
f) L’uso di apparecchiature elettriche, di macchine o impianti deve essere riservato esclusivamente a personale
appositamente specializzato.
g) Osservare le norme di circolazione interna e l’apposita segnaletica di circolazione interna.
h) L’uso dei mezzi è esclusivamente riservato a person ale competente e regolarmente autorizzato ; qualsiasi
(eventuale) veicolo all’interno del cantiere deve procedere con velocità moderata e con tutte le cautele che il
cantiere richiede.
i) Non utilizzare attrezzature ed opere provvisionali di proprietà di altre ditte presenti in cantiere, s e non
dopo averne ricevuto formale autorizzazione dal res ponsabile della ditta stessa, previa verifica della
rispondenza delle stesse alle norme di sicurezza e previa autorizzazione del responsabile della sicure zza
della propria ditta .
j) Seguire le indicazioni contenute nel piano di sicurezza e nel POS
k) Coordinarsi con le altre ditte presenti in cantiere e con la capo-commessa.
l) Partecipare, qualora invitati, alle riunioni di coordinamento.
m) Utilizzare i D.P.I. relativi alla propria mansione e quelli indicati nel piano di sicurezza.
n) Non fumare nei luoghi dove c’è presenza di materiali infiammabili, ..
o) Osservare le procedure di sicurezza e gli avvisi di sicurezza in cantiere.
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8.2.2 Subappalti
Obblighi generali delle SUB e dei Lavoratori Autono mi
L'impresa SUBAPPALTATRICE deve di disporre di capitali, macchine ed attrezzature necessarie e sufficienti per
garantire l'esecuzione delle opere connesse con gestione a proprio rischio e con organizzazione dei mezzi necessari;
L'impresa SUBAPPALTATRICE deve prendere completa visione del progetto esecutivo e del luogo di lavoro.
L'impresa SUBAPPALTATRICE deve verificare i luoghi dove debbono eseguirsi i lavori per avere conoscenza dello
stesso, delle vie di accesso, degli ostacoli naturali e di quanto altro può influire sul corso della prestazione.
L'impresa SUBAPPALTATRICE deve essere messa a conoscenza dei rischi specifici relativi all'ambiente di lavoro in cui
è chiamata ad operare anche tramite verifica diretta, elaborare il proprio POS.
L'impresa SUBAPPALTATRICE deve essere messa a conoscenza, da parte del proprio appaltatore, del Piano di
Coordinamento per la Sicurezza (PSC) predisposto dalla Committente e del Piano Operativo della Società Appaltatrice
(POS) e dichiarare di accettarli o di proporre eventuali modifiche allo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza dei
lavori avuti in affidamento e del cantiere in generale.
L'impresa deve mantenere in cantiere uno o più incaricati responsabili, per tutta la durata dei lavori, comunicandone i
nomi al CSE prima dell’inizio dei lavori o n tempo utile.
Resta inteso che ogni responsabilità relativa all'andamento del lavoro e soprattutto all'osservanza rigorosa di tutte le
norme e le prescrizioni relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e all'igiene nell'esecuzione dei lavori di sua
competenza, sarà a carico della SUBAPPALTATRICE.
L'impresa SUBAPPALTATRICE deve adeguare la propria attività alle esigenze della sicurezza e, in particolare, avrà la
massima cura di adempiere alle prescrizioni specifiche impartite dall’Appaltatore e dal CSE nei casi di interferenze fra
diverse lavorazioni interessanti ditte diverse;
L'impresa deve definire, prima dell’inizio dei lavori, un piano di sicurezza specifico operativo impostato secondo gli
schemi allegati al presente PSC e partecipare alle necessarie armonizzazioni e/o integrazioni che si rendessero
necessarie in corso d'opera;
L'impresa deve collaborare costantemente per il miglioramento del coordinamento ai fini della sicurezza di tutte le attività
potenzialmente interferenti svolte da altre ditte nell'area di cantiere assegnata; in ciò seguendo le linee programmatiche
dell’Appaltatore del CSE.
L'impresa SUBAPPALTATRICE si deve inoltre impegnare:
- affinché tutte le lavorazioni vengano eseguite così come previsto dai Piani di sicurezza e con modalità e mezzi tali da
evitare l'instaurarsi, in qualunque fase della loro esecuzione, di situazioni di pericolo di ogni genere, assumendosi ogni
responsabilità connessa alle conseguenze che dovessero derivare dal suo operato,
- venga curata l'attuazione , sotto la propria responsabilità , di tutti i provvedimenti e l'adozione di cautele atti ad evitare ,
nell'esecuzione dei lavori di sua competenza, infortuni sul lavoro, anche in applicazione delle vigenti norme di legge.
- vengano altresì esaminati, prima del loro impiego, tutti i mezzi , attrezzature, servizi e apprestamenti logistici messi a
disposizione dalla Società Appaltatrice o dal Committente
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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L’Impresa SUBAPPALTATRICE riconosce alla Società Appaltatrice e al Coordinatore per la Sicurezza in fase di
Esecuzione, oltre il diritto di sorveglianza e controllo senza ingerenze operative, anche la facoltà di far allontanare
discrezionalmente dal cantiere, mediante notifica al "responsabile di cantiere", chiunque si rendesse passibile di tale
provvedimento al fine di reprimere e/o eliminare atteggiamenti considerati insicuri per sé o per gli altri.
L'impresa SUBAPPALTATRICE riconosce inoltre espressamente che il mancato rispetto delle condizioni di sicurezza
legittima senz'altro l’Appaltatore a recedere dal contratto per fatto e colpa della SUBAPPALTATRICE e ad attivare le
conseguenti procedure.
L'impresa SUBAPPALTATRICE dovrà prendere immediatamente le azioni necessarie per correggere le carenze
infortunistiche riscontrate dalla Società Appaltatrice o dai suoi responsabili di cantiere o dal Coordinatore per la sicurezza
in fase di esecuzione assumendosi la piena responsabilità circa le conseguenze nascenti . per legge o tramite il contratto
di affidamento , per le eventuali inadempienze.
Oneri della Società Appaltatrice
In merito alla prevenzione degli infortuni e dell'igiene sul lavoro restano a carico della Società Appaltatrice :
- la verifica dell’idoneità tecnico professionale e del possesso dei requisiti di sicurezza dell’azienda subappaltata
- la verifica del rispetto e del pagamento degli oneri previdenziali e contributivi da parte dell’azienda subappaltata nei
confronti dei propri dipendenti e/o collaboratori
- stessa verifica nei confronti delle aziende artigiane e/o liberi professionisti
- la trasmissione del PSC del Committente e del proprio POS ;
- l'ottenimento dei permessi necessari legati alla particolarità del luogo;
- il coordinamento generale dei lavori ;
- la gestione del presente PSC anche per quanto attiene al presente capitolo;
- il coordinamento fra fasi operative interferenti fra diverse SUBAPPALTATRICI;
- i rapporti con l'Appaltatore e il CSE.
L’appaltatore risponderà della presenza in cantiere di personale non compreso nell’elenco giornaliero da tenere
aggiornato a cura del Responsabile della sicurezza in cantiere di ogni appaltatore e/o del mancato pos sesso dei
requisiti richiesti dalle normative e dalle leggi v igenti.
Poteri dell’Appaltatore
Oltre a quanto previsto nei punti precedenti e nel contratto specifico di affidamento, la Società Appaltatrice si può
avvalere del potere di sospendere i lavori della SUBAPPALTATRICE , senza che ciò possa dare adito a alcuna richiesta
economica o giustificazione di ritardi nella consegna lavori, nei casi di pericolo grave e immediato causato dalla
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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SUBAPPALTATRICE, comunque riscontrato, e nel caso di non rispondenza con i requisiti per la sicurezza e richiedere
l'immediato avvio delle necessarie azioni correttive.
8.3 Gestione del piano di sicurezza e coordinamento
8.3.1 Revisione del piano di sicurezza e coordiname nto
Il piano di sicurezza e coordinamento può essere oggetto di revisione nel caso in cui l’impresa esecutrice proponga,
durante l’esecuzione dei lavori, interventi diretti a migliorare la sicurezza in cantiere. Nel tal caso il coordinatore per la
sicurezza in fase di esecuzione dovrà adeguare il piano di sicurezza e coordinamento indicando le diverse metodologie
di lavoro, i rischi e le misure di prevenzione relative alla fase lavorativa interessata dalla modifica.
8.3.2 Aggiornamento del piano di sicurezza e coordi namento
Nel caso in cui durante l’esecuzione dei lavori intervengano modifiche a seguito di varianti in corso d’opera è compito del
coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione aggiornare il piano di sicurezza e di coordinamento.
8.4 Programma dei lavori
8.4.1 Integrazioni e modifiche al programma dei lav ori
Ogni necessità di modifica del programma dei lavori deve essere comunicata al Coordinatore per la sicurezza in fase di
esecuzione prima dell’inizio delle attività previste.
Il Coordinatore per l’esecuzione, nel caso in cui si presentino situazioni di rischio e, per meglio tutelare la salute e la
sicurezza dei lavoratori, può chiedere alla Direzione dei Lavori di modificare il programma dei lavori; dell’azione sarà data
preliminarmente notizia agli appaltatore per permettere la presentazione di osservazioni e proposte.
Nel caso in cui le modifiche al programma dei lavori introducano delle situazioni di rischio, non contemplate o comunque
non controllabili dal presente documento, sarà compito del Coordinatore in fase di esecuzione procedere alla modifica
e/o integrazione del piano di sicurezza e coordinamento, secondo le modalità previste nel presente documento,
comunicando le modifiche a tutte le imprese coinvolte nell’attività di cantiere.
Le modifiche al programma dei lavori approvate dal Coordinatore in fase di esecuzione costituiscono parte integrante del
piano di sicurezza e coordinamento.
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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8.5 Azioni di coordinamento in fase di esecuzione d ei lavori
8.5.1 Riunione preliminare all’inizio dei lavori
Preliminarmente all’inizio dei lavori sarà effettuata una riunione preseduta dal coordinatore per la sicurezza in fase di
esecuzione a cui dovranno prendere parte obbligatoriamente i responsabili di cantiere delle imprese appaltatrici che, se
lo riterranno opportuno, potranno far intervenire anche i responsabili delle ditte fornitrici o subappaltatrici coinvolte in
attività di cantiere.
Alla riunione parteciperanno se possibile anche il responsabile dei lavori, il direttore dei lavori e il committente.
Durante la riunione preliminare il coordinatore illustrerà le caratteristiche principali del piano di sicurezza e
coordinamento e redigerà il calendario delle eventuali riunioni periodiche.
8.5.2 Riunioni periodiche durante l’attività
Periodicamente durante l’esecuzione dei lavori saranno effettuate delle riunioni con modalità simili a quella preliminare al
fine di valutare i problemi inerenti la sicurezza ed il coordinamento delle attività che si dovranno svolgere in cantiere e le
interferenze tra le attività lavorative.
La cadenza di tali riunioni sarà almeno mensile.
8.5.3 Sopralluoghi in cantiere
In occasione della sua presenza in cantiere il coordinatore in fase di esecuzione eseguirà dei sopralluoghi insieme al
responsabile dell’impresa appaltatrice o ad un suo referente per verificare l’attuazione delle misure previste nel piano di
sicurezza ed il rispetto della legislazione vigente in materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro da parte delle
imprese presenti in cantiere.
In caso di evidente non rispetto delle norme, il coordinatore farà presente la non conformità al responsabile di cantiere
dell’impresa inadempiente e se l’infrazione non sarà grave rilascerà un verbale di non conformità sul quale annoterà
l’infrazione ed il richiamo al rispetto della norma. Il verbale sarà firmato per ricevuta dal responsabile di cantiere che ne
conserverà una copia e provvederà a sanare la situazione.
Se il mancato rispetto ai documenti ed alle norme di sicurezza può causare un grave infortunio il coordinatore in fase di
esecuzione richiederà la immediata messa in sicurezza della situazione e se ciò non fosse possibile procederà
all’immediata sospensione della lavorazione comunicando l’avvenuto al committente.
Le istruzioni saranno date sotto forma di comunicazioni scritte che saranno firmate per accettazione dal responsabile
dell’impresa appaltatrice.
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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9. ALLEGATI
� Allegato 1 Contenuti minimi dei Piani Operativi di Sicurezza (POS)
� Allegato 2 Modulo per nomina capo cantiere e responsabile della sicurezza
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Allegato 1 Contenuti minimi dei Piani Operativi di Sicurezza ( POS)
1. ANAGRAFICA IMPRESA ESECUTRICE
Dovranno essere riportati i seguenti dati:
• Ragione sociale
• Indirizzo, cap, località
• Telefono, fax, e-mail
2. NOTIFICA ADEMPIMENTI RELATIVI ALLA SICUREZZA
Dichiarazione di avvenuta redazione del documento di valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 626/94 dal quale
risultino:
• Nominativo del datore di lavoro
• Nominativo del RSPP
• Nominativo del medico competente
• Nominativi degli addetti alla gestione delle emergenze del cantiere (pronto-soccorso, lotta antincendio ed
evacuazione)
• Nominativo del RLS aziendale oppure RLS territoriale
• Contenuti della formazione e modalità di informazione assicurata ad ogni figura
• Organigramma aziendale con nominativi e funzioni dei singoli addetti
• Addetti presenti in cantiere e relativa funzione
Dichiarazione del medico competente dalla quale risulti:
• Programma sanitario
• L’idoneità dei lavoratori dell’impresa in merito alle mansioni svolte
• Valutazione in merito ad eventuali sostanze che verranno utilizzate dall’impresa
3. UBICAZIONE DEL CANTIERE
Dovranno essere riportati i seguenti dati:
• Indirizzo, cap, località
• Telefono, fax, e-mail
4. NATURA DEI LAVORI DA ESEGUIRE
Descrizione dettagliata delle singole fasi lavorative inerenti i lavori in oggetto dell’appalto indicando le attività e/o
lavorazioni per le quali si prevede il subappalto ad altre ditte e/o lavoratori autonomi.
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
5. PROGRAMMA DEI LAVORI
L’impresa dovrà aggiornare il programma dei lavori predisposto dal committente e contenuto nel presente
documento, secondo l’organizzazione dell’impresa stessa.
6. INDICAZIONI OPERATIVE – ORGANIZZATIVE DEL CANTIE RE
L’impresa deve indicare le misure preventive e protettive integrative rispetto al Piano di Sicurezza e
Coordinamento quando previsto, in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere.
Inoltre deve indicare le procedure complementari e di dettaglio richieste nel Piano di Sicurezza e Coordinamento.
7. ELENCO DELLE MACCHINE, DELLE ATTREZZATURE E DEGL I APPRESTAMENTI
Indicare le macchine e le attrezzature che verranno utilizzate in cantiere riportando le procedure per il loro utilizzo
in sicurezza; inoltre dovranno essere indicati l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote o a torre e delle altre opere
provvisionali che si intendono impiegare.
8. ELENCO DELLE SOSTANZE E DEI PREPARATI PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE
Indicare le sostanze e i preparati pericolosi che si intendono utilizzare, allegando le relative schede di sicurezza.
9. ELENCO DPI
Indicare, in relazione alle mansioni svolte, i DPI messi a disposizione dei lavoratori e le modalità di utilizzo
10. DOCUMENTAZIONE
Elenco della documentazione da tenere in cantiere, come da piano della sicurezza e di coordinamento e/o
ulteriore documentazione imposta dalle vigenti normative, e modalità per eventuali aggiornamenti in corso
d’opera. Documentazione in merito all’informazione e alla formazione fornita ai lavoratori occupati in cantiere.
11. STOCCAGGIO MATERIALI E/O RIFIUTI
Indicare le aree di cantiere individuate per lo stoccaggio di:
- materiali
- attrezzature
- rifiuti
12. VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE
Estratto dei valori assegnati ai gruppi omogenei dei lavoratori, individuati nel documento di valutazione del rischio
rumore redatto ai sensi del D. Lgs. 277/91
13. GESTIONE DELLE EMERGENZE
Dichiarazione dalla quale risulta che gli addetti alle emergenze (di cui si deve fornire l’elenco e la dichiarazione di
avvenuta informazione e formazione sia per il pronto soccorso che per l’antincendio) hanno preso visione delle
procedure previste controfirmata dagli stessi.
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Allegato 2
Modulo per nomina del capo cantiere e responsabile della sicurezza
Spett.le
Coordinatore della sicurezza in fase
di esecuzione
Cantiere: MANUTENZIONE ORDINARIA: LAVORI DI RIFACIMENTO MANTO STRADALE E RIPASSO DELLA
SEGNALETICA ORIZZONTALE SUL TERRITORIO DELL’UNIONE TERRA DI MEZZO
Il sottoscritto __________________________________, in qualità di Rappresentante legale/Direttore tecnico della ditta
___________________________________________ nell’ambito dei lavori di rifacimento manto stradale e ripasso della
segnaletica orizzontale sul territorio dell’unione terra di mezzo
COMUNICA di aver nominato quale capo cantiere e responsabile della sicurezza per i lavori in oggetto il sig.
___________________.
DICHIARA • che il capo cantiere e responsabile della sicurezza è in possesso delle necessarie conoscenze tecniche e di
esperienza per lo svolgimento delle attività a cui è deputato e delle necessarie conoscenze in materia di prevenzione
e tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori;
• che il capo cantiere e responsabile della sicurezza, sarà sempre presente in cantiere durante l’esecuzione delle
opere oggetto dell’appalto e quando impossibilitato alla presenza informerà tempestivamente il coordinatore in fase
di esecuzione;
• che tra i compiti richiesti dall’impresa al proprio capo cantiere e responsabile della sicurezza sono presenti quelli:
� di fare rispettare durante le singole fasi di lavorazione le disposizioni imposte dal Piano di sicurezza e
coordinamento dell’appalto e dal Piano operativo di sicurezza dell’impresa esecutrice;
� di vigilare sul rispetto delle leggi e norme in materia di prevenzione e tutela della sicurezza e della salute
dei lavoratori e dei sub-appaltatori durante lo svolgimento delle attività;
• che il capo cantiere e responsabile della sicurezza è dotato del potere di sospendere le attività lavorative della
propria impresa e degli esecutori che dipendono contrattualmente dalla stessa, a fronte di situazioni capaci di
mettere a rischio la sicurezza e la salute dei lavoratori e di prendere tutte le misure di prevenzione e protezione che
si rendano necessarie per eliminare la situazione pericolosa.
Data _________________
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Il legale rappresentante /
direttore tecnico dell’impresa
Timbro e firma
________________________
Per accettazione
Il capo cantiere e responsabile della sicurezza
_____________________