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Preparazione Fisica L’importanza dell’ adattamento Nella prevenzione degli infortuni Aspetti teorici e pratici Roberto De Filippis robdefi[email protected]

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Page 1: Preparazione 1 fase

PreparazioneFisica

L’importanza dell’ adattamentoNella prevenzione degli infortuni

Aspetti teorici e pratici

Roberto De [email protected]

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-STUDI E RICERCHE DIMOSTRANO CHE NEGLIULTIMI ANNI GLI INFORTUNI DEGLI ATLETI SONO NOTEVOLMENTE AUMENTATI.

-NEL CALCIO PER ESEMPIO NELLA STAGIONE 2008/09 RISPETTO ALLA STAGIONE PRECEDENTE VI È STATO UN INCREMENTO DEL 28%.

-A QUESTO PUNTO PER POTER RISALIRE ALLE CAUSE BISOGNA FARE ALCUNE CONSIDERAZIONI:

-CONOSCENZA DELLA METODOLOGIA DI ALLENAMENTO-INDIVIDUARE I SOGGETTI CHE PRESENTANO PREDISPOSIZIONE AL’INFORTUNIO

-CONTROLLO SCIENTIFICO ATTRAVERSO LA VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE INIZIALE

MA, QUELLO CHE SECONDO NOI RAPPRESENTA IL FATTORE PIÙ IMPORTANTE È:

Studi sugli infortuni

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SECONDO IL NOSTRO PARERE…

È PROPRIO QUESTA FASE CHE VIENE TRASCURATA!!!!!PASSANDO SUBITO A SOLLECITAZIONI MOLTO INTENSE SENZA AVER PRIMA STABILITO UN PERIODO DURANTE IL QUALE IL NOSTRO ORGANISMO POSSA METTERE IN ATTO TUTTA QUELLA SERIE DI RISPOSTE E ADATTAMENTI

La fase di adattamento

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L’adattamento del tessuto muscolare, osseo e connettivo

Il neurone di unità motoria a contrazione rapida innerva da 300 a 800 fibre muscolari rapide, presenta un corpo cellulare grande e un numero elevato di assoni.

Se si analizza l’adattamento dei muscoli dell’uomo al processo di allenamento, SI DEVE TENER CONTO DELLE PARTICOLARITA’ DELLE FIBRE MUSCOLARI IN UN MUSCOLO E IN MUSCOLI DIVERSI

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TRASFORMAZIONI STRUTTURALI

Negli organi Nei tessuti Ipertrofia neuroni motori Ipertrofia muscolare Ipertrofia del miocardio

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Un sistema funzionale in base ai carichi fisici include tre

componenti

LA COMPONENTE AFFERENTE CHE RIUNISCE:

Recettori

Neuroni

Cellule afferenti sistema

nervoso centrale

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Obiettivi

Sviluppo ed attivazione della componente afferente ( recettori – neuroni – cellule nervose)

Sintesi afferente

Propriocezione

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Come si realizza la sintesi afferente

Interazione tra memoria e motivazione

Attraverso un attivazione semplice o complessa del meccanismo funzionale

Attraverso la variazione delle SITUAZIONI Azioni psico-neuromuscolari

In situazione di partita

PSICOCINETICAN° 1-2-3 +COLORI

Campi neurali e visivi reazione e adattamento allo stimolo

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La componente afferente del sistema funzionale rappresenta la condizioneindispensabile DELL’ADATTAMENTO

AI CARICHI FISICI

Gli impulsi afferenti che provengono dai sistemi somatici e vegetativi

Stimoli sensoriali esterni

Informano sulla posizione delle parti del corpo

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Adattamento del tessuto muscolare osseo e connettivo

La quantità di fibre lente supera leggermente quella delle fibre muscolari veloci varia 52-55% del totale delle fibre muscolari

Fibre muscolari rapide prevalgono quelle di tipo A 30-35%

Le fibre B rappresentano il 12-15% Sabbia

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Come cambia la struttura dei tessuti in base alla specializzazione sportiva

Gli atleti sono caratterizzati da un diverso rapporto tra i diversi tipi di fibre nei muscoli prevalentemente interessati nella realizzazione e del lavoro principale in una determinata disciplina sportiva.

I CAMBIAMENTI NELLE FIBRE AVVENGONO IN BASE AL TIPO DI CARICO UTILIZZATO

L’IPERTROFIA MUSCOLARE avviene principalmente all’aumento delle dimensioni delle MIOFIBRILLE E DEL NUMERO E LA DENSITàA’DEI MITOCONDRI, L’AUMENTO delle riserve di filamenti di actina e miosina e dei capillari.

Le fibre bianche consumano una maggiore quantità di energia rispetto alle fibre lente.

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ADATTAMENTO DEL TESSUTO OSSEO E CONNETTIVO

I CARICHI tipici dello sport determinano trasformazioni ADATTIVE DEL TESSUTO OSSEO e del TESSUTO FIBROSO.

Ossa – tendini – legamenti: sono molto sensibili ai carichi meccanici reagendo ad essi con adeguati cambiamenti STRUTTURALI E FUNZIONALI.

- Aumento densità dei minerali- Aumento della massa ossea

Variano anche nell’arto dominante rispetto a quelli non dominanti

L’utilizzazione di un lavoro di resistenza di grande volume porta ad una diminuzione della densità ossea

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NEI TENDINI E NEI LEGAMENTI

COMPRENDE UN NUMERO ELEVATO DI ADATTAMENTI DI NATURA BIOCHIMICA E MORFOLOGICA

L’ALLENAMENTO DI RESISTENZA FAVORISCE L’INTENSIFICAZIONE DELLA SINTESI DEL COLLAGENE NEI TENDINI

L’ALLENAMENTO DI FORZA FAVORISCE L’AUMENTO DEL CONTENUTO DI COLLAGENE NEI LEGAMENTI E DI QUELLO TOTALE NELLE GUAINE DI TESSUTO CONNETTIVO DEI MUSCOLI

L’AUMENTO DI FORZA AVVIENE ANCHE GRAZIE ALL’ALLUNGAMENTO E ALL’ELASTICITà DEI TENDINI

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Effetto dei carichi di allenamento sull’organismodi atleti di livello e preparazione diversa

Un lavoro dello stesso volume e della stessa intensità può provocare reazioni diverse a secondo del livello tecnico e fisico degli atleti.

Esempio i soggetti allenati sono caratterizzati da una REAZIONE NOTEVOLMENTE MAGGIORE del sistema SIMPATICO-ADRENERGICO rispetto ai soggetti non allenati.

Negli atleti allenati si ha:- MAGGIORE VASCOLARIZZAZIONE dovuta all’aumento di capillari

nel tessuto muscolare e apertura dei vasi collaterali con conseguente aumento del flusso sanguigno durante un lavoro di elevata intensità.

- Durante l’esecuzione di CARICHI STANDARD si ha una diminuzione dell’afflusso di sangue ai muscoli NON INTERESSATI AL LAVORO.

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Cosa avviene nei muscoli dopo una gara es di fondo nel gastrocnemio

Lesioni dell’apparato contrattile (lesione dei dischi Z) Lisi delle miofibrille Contratture dei mitocondri Gonfiore e intrusione dei cristalli Lacerazioni del sarcolemma Necrosi delle cellule Infiammmazioni

QUESTI SINTOMI SPARISCONO NON PRIMA DI 10 GIORNI DOPO LA COMPETIZIONE

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Tenendo conto di queste considerazioni dobbiamo impostare Un allenamento di RECUPERO E PREVENZIONE

Prima considerazione è che un lavoro dello stesso volume e della stessa intensità può provocare REAZIONI DIVERSE.

Carichi tipici dello sport moderno, spesso, causano la diminuzione della possibilità di adattamento, LIMITANO LA LONGEVITA’ SPORTIVA A LIVELLI DI VERTICE.

Ma soprattutto PROVOCANO LO SVILUPPO DI STATI PREPATOLOGICI E PATOLOGICI NELL’ORGANISMO.

Dobbiamo procedere verso l’individualizzazione E LA PREVENZIONE dell’allenamento

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UNA DELLE CAUSE DI INFORTUNIO E’ L’ECCESSIVO AFFATICAMENTO

DIMINUZINE DELLE RISORSE ENERGETICHE

DELL’ORGANISMO DIMINUZIONE DELL’ATTIVITA’ DEGLI ENZIMI DOVUTA ALL’ACCUMULO

DI PRODOTTI INIBITORI METABOLICI NEI TESSUTI ALTERAZIONE DELL’INTEGRITA’ DELLE STRUTTURE FUNZIONALI

DOVUTA ES. AL CAMBIAMENTO DELLA REGOLAZIONE NEURO-ORMONALE DELLE FUNZ.

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PRINCIPI DIDATTICI NEL SISTEMA DI PREPARAZIONE

i motivi del perché allenare il movimento

principio della concretezza mentale percettiva

Principio della pianificazione e della gradualità

Sottolinea l’importanza dell’immagine visiva,ma anche la rappresentazione mentale globale e comprende:•Informazione sensoriale sul movimento che deriva dal campo propriocettivo interessato al movimento.•Percezioni cinestetiche-sensibilità tattiche – vestibolari e dell’udito

Un esercizio complesso deve avvenire secondo gradualità,

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Principio dell’eccedenza funzionale e della sicurezza

Principio dell’eccedenza funzionale e della sicurezza

-Libertà nei vari movimenti, -Eseguire movimenti anche in condizioni di tensione elevata-mobilitazione delle risorse motorie e psichiche

Grazie a questo principio l’atleta dispone di una riserva motoria che, in generale, gli permettono di avere LIBERTA’ DI MANOVRA nel controllo motorio. E nell’apprendimento.

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Principio della stabilità e della flessibilità

Principio dell’insegnamento individualizzato nel gruppo

È noto che una caratteristica di una abitudine motoria consolidata è rappresentata DALL’AUTOMATIZZAZIONE di una parte di movimenti.Tale condizione è soggetta ad “abitudine” quindi occorre mantenere la necessaria FLESSIBILITA’ ATTRAVERSO UN ALLENAMENTO VARIABILE

Individualizzazione del lavoro a secondo delle problematiche e delle potenzialità individuali