presupposti psicopedagogici alla didattica laboratoriale laboratoriale... · la didattica...
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Che cos’è la Formazione?
E’ un processo che comprende una serie di attività programmate e verificabili
finalizzate a favorire l’apprendimento di conoscenze e competenze dei singoli.
Ma cos’è l’apprendimento?Visione mentale…
assimilare, memorizzare, interiorizzare: IMMAGAZZINAMENTOcapire, comprendere, intuire:VISIONE INTELLETTUALISTICAscoprire, cercare, provare, applicareIMMAGINE ATTIVA e OPERATIVA
L’apprendimento
L’apprendimento è una modificazione relativamente permanente del
comportamento che ha luogo per effetto dell’esperienza
I modelli dell’Apprendimento
Vere e proprie teorie sull’apprendimento che orientano i comportamenti delle persone che le propongono.Ogni modello è legato ad una scuola di pensiero.
Quali sono i modelli?
Modello dell’Associazione(Comportamentismo) Modello del Campo(Psicologia della Gestalt) Modello della scoperta(Attivismo ed Evoluzionismo) Modello Costruzionista
Il Comportamentismo
Nascita:WATSON (1913) L’oggetto della psicologia deve essere l’uomo con il suo comportamento.Bisogna escludere l’inconscio
Il modello dell’Associazione
Il nostro pensiero procede attraverso associazioni e legamiLa mente è inizialmente vuota, le esperienze la plasmano.Apprendimento per passi
Psicologia della Gestalt
Nata in Germania: inizi del ‘900L’esperienza è un tutto che non può essere scomposto (“Il tutto è più della somma delle sue parti”)
Il modello del Campo
Il prodotto dell’apprendimento non èuna catena, ma un campo in cui i singoli elementi si dispongono in modo da formare srutture globali.
Attivismo - Evoluzionismo
ATTIVISMO (Dewey): carattere pratico della conoscenza all’interno del processo di adattamento all’ambiente.EVOLUZIONISMO(Popper):conoscenza come susseguirsi intenzionale di prove ed errori.
Il modello della Scoperta
Centro del processo: lo studente che trova da sé le informazioni.Apprendere significa far percorrere allo studente lo stesso percorso che ha seguito il ricercatore.
Il modello Costruzionista (Bruner)
Il bambino non sempre si trova davanti agli eventi stupito, ma ha già una pre-comprensione che può essere ritenuta adeguata.Apprendimento: adeguamento da parte delle strutture cognitive alle situazioni che si presentano.
Quale modello?
Bisogna partire dallo studente.Non esiste un modello puro ideale, ma è l’insegnante che deve essere flessibile nel saperli utilizzare e miscelare nei momenti più opportuni.
TEST
Sviluppo dell’affettivitànell’adolescenza
AFFETTIVITA’
l’insieme dinamico di bisogni, desideri,sentimenti, emozioni, passioni, stati ’animo...
che accompagnano l’azione dell’uomo influendo su di essa.
Atteggiamento critico verso i familiariL’insegnante non è più onnipotenteSviluppo del pensiero ipotetico-deduttivo
RUOLO DELL’INSEGNANTE
Principi dell’ insegnamento
Riconoscere il ruolo dell’esperienza passataAdottare metodologie di insegnamento esperenzialeValorizzare le differenze individualiPartire da problemi e situazioni realiFavorire le motivazioni intrinseche
Schema riassuntivo
La motivazione è legata non solo alla soddisfazione di bisogni primari, ma anche secondari (soddisfazione, autostima)
La motivazione è dettata prevalentemente da fattori esterni (voti, atteggiamento dei genitori dell’insegnante)
L’adolecente ha la possibilità/necessità di fruire di un approccio legato prevalentemente alla risoluzioni di problemi
Il bambino ha un approccio di apprendimento in cui si utilizzano molto materie e discipline
L’adolescente comincia a percepire se stesso e gli altri come soggetti differenti portatori di possibili punti di vista differenti
Il bambino non percepisce ancora se stesso come persona portatrice di differenze
L’adolescente apprende meglio con una metodologia didattica prevalentemente esperenziale
Il bambino appendix anche attraverso una medodologia didattica formale, legata alla lettura e allo studio
L’adolescente ha un vissuto individuale importante e differente dagli altri
Il bambino si presenta con poche esperienze e conoscenze pregresse
L’adolescente può partecipare attivamente alla definizione di metodologie e contenuti
Il bambino è totalmente dipendente dalle decisioni metodologiche e contenutistiche dell’insegnante
L’ADOLESCENTEIL BAMBINO
Elementi della lezione tradizionaleFonti: insegnante e libro di testo
Comunicazione: unidirezionale e asimmetrica (un emittente attivo piùdestinatari passivi)
Contenuto: sapere standard e uniforme
Itinerario: programma a scansione lineare a difficoltà successive
Organizzazione spaziale: disposizione rigida (banchi e cattedra)Relazione: ascolto passivo e scarsa interazioneStrumenti: voce, penna, gesso
La didattica laboratoriale
Qualsiasi attività intenzionale tesa araggiungere un risultato di apprendimento definito e concreto, attraverso una serie di procedure e di attività operative progettate
e verificabili dall’insegnante.
La didattica laboratoriale
Si apprende quando si è protagonisti, si svolgono attività che comportino scelte di
strategie, di strumenti e di atteggiamenti, che portino a modificazioni dei propri
comportamenti e i processi di comprensione.Ciò si verifica se sono coinvolte tre funzioni:
emozionale, sociale, razionale
L’organizzazione di una didattica laboratoriale
1. Il luogo2. Gli strumenti3. I tempi4. Le relazioni5. Le competenze
1. Il luogoL’aula/laboratorio come luogo di vita (identificativo) del gruppo classe
L’aula come spazio organizzato flessibile da adattare alle consegne operative
L’ambiente esterno, naturale e sociale, come libro del reale (rapporto scuola-territorio) .
decentramento della cattedra
mobilità funzionale dei banchi
allestimento di bacheche murali
disponibilità di scaffali modulari
attrezzatura informatica
2. Gli strumenti
Il materiale d’uso (quello strutturato e non)
La biblioteca di classe/plesso scol.
Il computer nell’aula/classe
3. I tempiI TEMPI CAMBIANO!Per il docente:
Il tempo della progettazione/programmazione
Per lo studente:Il tempo dell’attenzione nell’apprendimento
Il tempo del fare/riflettere, rappresentare/argomentare
La relazione educativa
Docente:Dalla direttività alla corresponsabilità (regista)
Dalla chiusura alla ricerca-azione (interdisciplinarietà)
Dalla omologazione alla personalizzazione nella socializzazione (apprendimento cooperativo)
Le competenzeScuola come “sistema” formativoProfessionalità docente formante
Interconnessione dei linguaggi disciplinari
Negoziazione
Una scuola che recupera culturalmente il territorio e si pone in un rapporto di rete
Pensieri finali
Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo Aristotele
Il luogo dell’apprendimento si trova ovunque la mente diventi viva. James Hillman
Dimmi che fare e lo dimenticherò. Mostralo e ricorderò. Ma solo se mi coinvolgerai avrò capito.”
Confucio