principali novità e risultati dei conti economici regionali - sandra maresca

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Direzione Centrale della Contabilità Nazionale 1 26 Novembre 2015 Roma Sandra Maresca I conti economici regionali in SEC2010 - Anni 1995-2014 Principali novità e risultati dei conti economici regionali

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Direzione Centrale della Contabilità Nazionale

1

26 Novembre 2015

Roma

Sandra Maresca

I conti economici regionali in SEC2010 - Anni 1995-2014

Principali novità e risultati dei conti economici regionali

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Cosa presentiamo

Le stime dei conti economici regionali, per gli anni 2012-2014 e la ricostruzione delle serie storiche, a prezzi correnti e ai prezzi dell'anno precedente.

Le stime di valore aggiunto e occupazione a livello provinciale per gli anni 2012-2013.

I dati sono disponibili da oggi sul sito Istat nella banca dati I.STAT, tema «Conti Nazionali», «Conti e aggregati economici territoriali».

I dati pubblicati sostituiscono interamente l’edizione precedente.

Contestualmente sono presentati nella Statistica Report «Conti Economici Territoriali, Anno 2014», in uscita oggi insieme alla «Nota

Metodologica».

Sandra Maresca Principali novità e risultati dei conti economici regionali

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Cosa sono

A cosa servono

Come sono fatte

Principali novità

Risultati

Le statistiche regionali

La ricostruzione delle serie storiche

Dal 1995 al 2014

Argomenti trattati

Sandra Maresca Principali novità e risultati dei conti economici regionali

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Cosa sono

• Dettaglio regionale dei principali aggregati dei conti economici nazionali: valore aggiunto, redditi, consumi, investimenti, occupazione…..

• Si riferiscono a ciò che accade all’interno del territorio di

riferimento, indipendentemente dalla residenza legale degli operatori (individui e famiglie, imprese, istituzioni)

I Conti Regionali

Sandra Maresca Principali novità e risultati dei conti economici regionali

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A cosa servono

• Le statistiche territoriali sono rilevanti ai fini della definizione e del

monitoraggio delle politiche comunitarie di sviluppo e coesione.

• I dati territoriali servono per l’ individuazione delle aree alle quali destinare i fondi strutturali e per monitorare l’efficacia dei finanziamenti:

Statistiche territoriali e politiche comunitarie

IL PIL per abitante è dunque un parametro fondamentale utilizzato dall’UE per la distribuzione dei fondi strutturali alle regioni in ritardo di sviluppo.

Deve essere confrontabile fra gli Stati Membri.

Esso è significativo del livello di ricchezza prodotta in un’area e del suo grado di sviluppo economico

Es.: hanno diritto ai fondi strutturali dell’obiettivo convergenza le regioni il cui PIL per abitante non raggiunge il 75% del valore medio europeo

Per l’Italia le Regioni ammissibili sono Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, a cui si aggiunge la Basilicata, ammessa a beneficiare di questo obiettivo a titolo transitorio (phasing out).

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Come sono fatte

I conti regionali sono compilati sulla base del Regolamento 1059/2003 del 23/5/03 che definisce la nomenclatura comune delle unità territoriali statistiche (NUTS)

Le NUTS

La NUTS è una nomenclatura gerarchica organizzata su 3 livelli

Essa poggia sulle unità amministrative degli Stati Membri, la cui attribuzione al pertinente livello NUTS avviene in base a classi demografiche

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Come sono fatte

A gennaio 2012 è entrato in vigore il nuovo

Regolamento (n. 31/2011) che per l’Italia prevede 110

NUTS-3

Le NUTS: modifiche

Le 3 nuove province sono:

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Come sono fatte

I Conti Regionali in Italia

Il regolamento SEC prevede, da parte degli Stati membri dell’UE, la produzione di un set di dati a livello subnazionale meno completo rispetto a quello nazionale.

La produzione di dati territoriali dell’Istat supera di gran lunga lo standard richiesto dal SEC in termini di numero di aggregati stimati. Il dettaglio resta comunque inferiore a quello dei conti nazionali ed è strettamente legato al livello di disaggregazione territoriale cui si riferisce.

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Come sono fatte

Aggregati e dettagli prodotti

SEC 2010 Istat SEC 2010 IstatConto delle risorse e degli impieghi - completo - -

Conto della distribuzione del reddito - completo - -

Spesa delle famiglie - 12

capitoli

- 3 capitoli

Spesa delle Amministrazioni pubbliche - 10

funzioni

- -

Spesa delle Istituzioni sociali private - totale - -

Investimenti fissi lordi 10 settori 29 settori - -

Variazione delle scorte e oggetti di valore - totale - -

Valore aggiunto ai prezzi base 10 settori 29 settori totale 6 settori

IVA, altre imposte indirette nette su prodotti e

importazioni

- totale - totale

Prodotto interno lordo - totale - totale

Importazioni nette - totale - -

Redditi da lavoro dipendente 10 settori 29 settori - 6 settori

Risultato lordo di gestione - totale - -

Occupati dipendenti 10 settori 29 settori totale 6 settori

Occupati indipendenti 10 settori 29 settori - 6 settori

Occupati totali 10 settori 29 settori - 6 settori

Occupati regolari - 4 settori - 4 settori

Occupati irregolari - 4 settori - 4 settori

Ore lavorate dipendenti 10 settori 29 settori - -

Ore lavorate indipendenti 10 settori 29 settori - -

Ore lavorate totali 10 settori 29 settori - -

Ula dipendenti - 29 settori - -

Ula indipendenti - 29 settori - -

Ula totali - 29 settori - -

Reddito disponibile delle famiglie completo completo - completo

AGGREGATI

Disaggregazione Disaggregazione

Anno t+2

NUTS 2 (Regioni)

Anno t+1

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Come sono fatte

SEC2010 NEI CONTI REGIONALI

La compilazione dei conti regionali in SEC2010 è definita nel capitolo 13 dell'allegato A del regolamento SEC (n.549/2013)

La revisione dei conti regionali italiani ha seguito gli stessi principi e metodi dei conti nazionali. Tutti i cambiamenti introdotti a livello nazionale sono stati assorbiti a livello regionale.

Il riferimento metodologico specifico per i conti regionali è "Manual on regional accounts methods" , disponibile in formato elettronico sul sito di Eurostat:

http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/product_details/publication?p_product_code=KS-

GQ-13-001

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Principali novità

Alcune importanti novità dei nuovi conti regionali 1/3

1. Revisione delle regole di regionalizzazione sulle imposte sui prodotti e contributi

2. Inclusione di attività illegali

3. Utilizzo diffuso di microdati per la stima di valore aggiunto, redditi e occupazione del settore market

4. Nuova stima del valore aggiunto del settore energetico

5. Nuova stima del valore aggiunto del settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria

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Principali novità

Alcune importanti novità dei nuovi conti regionali 2/3

1. Per calcolare il Pil ai prezzi di mercato per Regione occorre attribuire le imposte sui prodotti e i contributi ai prodotti: è stato stabilito che tali aggregati sovraregionali sono attribuiti sulla base del valore aggiunto totale regionale valutato ai prezzi base.

2. Per il calcolo regionale e provinciale del valore aggiunto attribuito alle attività illegali i dati stimati a livello nazionale sono stati ripartiti territorialmente utilizzando il numero di segnalazioni per reati relativi allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, alle normative sugli stupefacenti e sul contrabbando

3. Le stime del valore aggiunto e dei redditi da lavoro dipendente dal 2011 recepiscono le innovazioni metodologiche introdotte nella nuova versione dei conti nazionali riguardanti il massiccio utilizzo di microdati provenienti da fonti amministrative (Bilanci, dati fiscali e previdenziali) integrati con i Registri statistici (Imprese e occupazione) e con le tradizionali indagini sul Sistema dei Conti di impresa (SCI) e sulle piccole e medie imprese (PMI).

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Principali novità

Alcune importanti novità dei nuovi conti regionali 3/3

4. Per la branca estrattiva, la determinazione del peso delle unità locali tiene conto di un indicatore di produzione osservato a livello di sito produttivo: tale procedura permette di stimare in modo preciso le produzioni locali di olio minerale e gas a terra e sulle piattaforme (quota extra-regio).

5. Per il settore delle Banche e Assicurazioni le informazioni provenienti dagli organismi di vigilanza e gli indicatori sulle consistenze e impieghi e raccolta premi (aggregati a livello regionale) sono stati integrati con i dati amministrativi censuari di fonte fiscale (Irap) al fine di ottenere una distribuzione territoriale coerente con il Registro delle unità locali di impresa.

6. La stima dell’input di lavoro territoriale ha recepito tutte le innovazioni metodologiche, e le fonti disponibili, proprie delle analoghe stime a livello nazionale. Queste ultime hanno come elemento fondamentale l’integrazione, a livello di microdati, tra gli archivi amministrativi, contenenti dati sull’attività lavorativa, e le informazioni, molto ricche e dettagliate, raccolte attraverso la Rilevazione sulle forze di lavoro (FL).

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Risultati

Valore aggiunto pro capite

VALORE AGGIUNTO A PREZZI BASE PER ABITANTE. Anno 2013 - valori

in euro

Regioni

Province

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Risultati

Pil e consumi finali: prezzi correnti per abitante

PRODOTTO INTERNO LORDO

SPESA PER CONSUMI FINALI DELLE FAMIGLIE

migliaia di euro

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Risultati

Redditi da lavoro dipendente pro capite

REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE PER OCCUPATO DIPENDENTE. Anno 2014 - migliaia di

euro

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Risultati

Pil pro capite nell’UE

Fonte: Eurostat http://ec.europa.eu/eurostat

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Risultati

Conti Regionali in SEC 2010

CR-AR-TC: Commercio - Alberghi, bar, ristoranti - Trasporti e Comunicazioni

IMF-AI-NAPI: Intermediazione finanziaria - Attività Immobiliari - Noleggio, attività professionali e imprenditoriali

Valore aggiunto e Pil per ripartizione e macrobranca - Anno 2011

(revisione % tra nuova versione in Sec 2010 e quella in Sec 1995)

1/2

nord 10.0 -1.1 -1.5 2.4 6.2 6.6 6.0 3.5

nord-ovest 8.3 -1.6 0.9 4.9 9.4 6.0 6.7 4.9

nord-est 11.2 -0.4 -4.6 -1.3 1.2 7.3 4.9 1.5

centro 9.2 13.6 -8.8 0.3 5.8 9.8 5.7 5.5

mezzogiorno 9.6 11.5 -1.2 4.2 2.3 5.8 -12.4 2.9

isole 12.7 10.4 10.8 1.9 1.4 5.2 -9.6 2.8

Italia 9.7 2.6 -3.0 2.3 5.3 7.1 1.2 3.7

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Risultati

CR-AR-TC: Commercio - Alberghi, bar, ristoranti - Trasporti e Comunicazioni

IMF-AI-NAPI: Intermediazione finanziaria - Attività Immobiliari - Noleggio, attività professionali e imprenditoriali

Valore aggiunto e Pil per regione e macrobranca - Anno 2011

(contributi alla revisione % tra nuova versione in Sec 2010 e quella in

Sec 1995)

Conti Regionali in SEC 2010 2/2

Agricoltura Industria Costruzioni CR-AR-TC

IMF-AI-

NAPI

Altri

servizi

Imposte

nette Pil

Piemonte 0.1 0.7 0.0 -0.4 0.7 0.6 -0.6 1.3

Valle d'Aosta 0.2 4.0 -2.0 -0.8 3.5 0.1 -2.8 2.2

Lombardia 0.1 -1.1 0.1 1.5 3.1 0.9 1.3 5.9

Bolzano - Bozen 0.7 2.1 0.3 -0.8 -0.8 1.2 1.8 4.5

Trento 0.5 1.4 0.0 1.4 2.9 2.2 1.1 9.4

Veneto 0.2 -0.7 -0.5 -0.3 0.4 1.2 0.7 0.9

Friuli-Venezia Giulia 0.2 1.0 0.0 -2.6 -1.5 1.4 0.0 -1.6

Liguria 0.0 2.0 -0.3 2.8 2.0 1.3 -0.1 7.6

Emilia-Romagna 0.2 -0.1 -0.1 0.2 0.5 0.8 0.1 1.6

Toscana 0.2 2.1 -0.5 -2.2 0.8 1.4 0.1 1.8

Umbria 0.2 2.2 -0.4 -0.3 0.5 0.6 -0.9 2.0

Marche 0.1 0.4 0.1 -0.7 -1.1 0.6 -0.9 -1.5

Lazio 0.0 1.7 -0.6 1.7 2.8 2.8 1.5 9.9

Abruzzo 0.1 0.0 -0.2 1.4 2.4 2.0 0.4 6.1

Molise 0.2 -0.9 0.2 -1.1 1.0 2.9 -0.2 2.0

Campania 0.1 2.3 0.6 1.3 0.9 2.2 -1.4 6.0

Puglia 0.2 0.2 -1.4 0.6 0.7 1.8 -3.4 -1.4

Basilicata 0.1 7.7 -1.4 -2.5 -1.9 1.6 0.2 3.7

Calabria 1.0 0.7 -0.5 2.8 -1.2 -1.7 -1.0 0.0

Sicil ia 0.1 0.8 0.4 0.8 1.0 1.9 -1.2 3.8

Sardegna 1.2 1.0 0.8 -0.7 -1.4 0.3 -0.8 0.4

Extra-regio -41.1 1.1 -40.0

Italia 0.2 0.4 -0.2 0.5 1.3 1.3 0.1 3.7

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La deflazione del Pil regionale

Trasmissione all’Eurostat delle stime del Pil in volume è su base volontaria fino al 2016. A partire dal 2017 è prevista la trasmissione obbligatoria per gli anni t+2, mentre resta volontaria quella per gli anni t+1.

Da anni l’Istat produce stime in volume, non solo del Pil ma di tutti gli aggregati del Conto delle Risorse e degli Impieghi.

Per l’anno definitivo t viene effettuata la deflazione del valore aggiunto a 44 branche utilizzando i deflatori nazionali (metodo suggerito da Eurostat) con i seguenti casi particolari:

-Agricoltura (metodo doppia deflazione)

-Servizi di alloggio e ristorazione e servizi personali (deflatore dei consumi delle famiglie

-Settore non market (metodi di input)

-Istruzione non market (metodo di output)

-Servizi domestici (deflatore implicito)

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Risultati

PRODOTTO INTERNO LORDO IN

VOLUME

Dinamica Pil e occupazione - 2014

OCCUPATI

variazioni percentuali

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Serie storiche

La ricostruzione delle serie storiche

La ricostruzione in SEC2010 dei conti economici regionali richiesta da Eurostat riguarda gli anni 2000-2010. Tuttavia, al fine di mantenere la lunghezza della serie storica attuale l’Istat ha ricostruito le serie storiche a partire dal 1995.

La ricostruzione è stata effettuata per tutti gli aggregati di contabilità nazionale, dal lato sia della domanda sia dell’offerta. Fra i principali:

Valore aggiunto e Pil

Redditi

Occupazione

Imposte

Investimenti

Consumi finali

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IL PIL dal 2000 al 2014: Italia e ripartizioni territoriali

Pil in volume - anno di riferimento

2000=100

Serie storiche

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Mezzogiorno

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IL PIL dal 2000 al 2014: per ripartizione Serie storiche

Nord Est

Nord Ovest

Centro

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I nuovi conti regionali in Sec 2010

Grazie per l’attenzione

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Sandra Maresca

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