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Gestione infermieristica della Stomaterapia di base Firenze 8-9 Maggio 2012
Processo riabilitativo
del paziente: Approccio Psicologico
Gaetano Militello
Infermiere Stomaterapista / Infermiere Esperto In Wound Care Misericordia e Dolce Hospital Prato [email protected] [email protected] Facebook: Militello Gaetano - M.A.E – Studio SACS -
Gestione infermieristica della Stomaterapia di base Firenze 8-9 Maggio 2012
La riabilitazione psico-sociale del
paziente stomizzato
Va ricercata con rapidità ed attuata precocemente per
restituire alla persona una vita
regolare e dignitosa
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Esistenza dell’intervento demolitivo
Presenza di neoplasia o patologia dolorosa
Effetti ospedalizzazione
Attesa per iter diagnostico
FATTORI DA VALUTARE NELL’ASSISTENZA PSICOLOGICA
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L’assistenza psicologica deve iniziare con la preparazione all’intervento
demolitivo
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Aiuto
Modificazione Dello Schema
Corporeo
Modificazione Delle Funzioni
Escretorie
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Bisogna imparare ad analizzare il
comportamento manifestato
dall’individuo stomizzato
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In caso contrario non potremmo impostare un programma di
intervento personalizzato e
produttivo
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Quali Domande Porsi Durante Il Colloquio
Quali sono i vissuti problematici che la perdita di controllo sulle funzione corporee prodotta dall’intervento chirurgico evoca
nel paziente?
Quali sono i bisogni di questa particolare persona in questa particolare condizione?
Qual è il vissuto di questa malattia di questa particolare persona in questa particolare condizione?
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Quali sono le emozioni che la persona prova in relazione alla sua attuale condizione?
Quali sono gli specifici bisogni che ne derivano?
In che modo la malattia ha modificato il contesto di vita del paziente ed in che modo il suo contesto di vita influisce sulla malattia?
Che cosa teme maggiormente?
Quali sono gli obbiettivi di questo specifico paziente in questa specifica condizione e come si aspetta che io possa aiutarlo a raggiungerli?
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Quali emozioni gli evoca la presenza dello stoma?
Qual è il rapporto del paziente con la nuova immagine corporea prodotta dall’intervento chirurgico?
Riesce ad esprimerle e a gestirle in modo adeguato?
Ci sono fattori di tipo sociale o psicologico che possono ostacolare le elaborazioni del lutto?
L’ansia manifestata dalla persona è adeguata o eccessiva rispetto alla diagnosi?
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In quale fase del percorso di accettazione della perdita della propria integrità corporea si trova il paziente?
Qual è il vissuto del paziente rispetto alle sue relazioni sociali in questa fase della vita?
Riceve un adeguato sostegno sociale?
Qual è il vissuto della persona rispetto la sfera sessuale?
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ANSIA
DEPRESSIONE
DOLORE Fattori sempre presenti
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Per un efficace relazione di Aiuto tra stomizzato e Stomatera pista
Incoraggia mento empatico ed interazione reciproca
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RELAZIONE DI AIUTO:
Aiutare una persona significa
essenzialmente mettersi a
disposizione per favorire in lei il
raggiungimento di un grado di
autonomia e di dignità più alto
possibile
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Non si tratta quindi di assecondare
tutte le richieste fatte ma di cercare
di capire ciò che una richiesta
significa per il paziente;
È importante che chi chiede aiuto
possa riceverlo senza essere
abituato a ricevere passivamente
ogni cosa
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“Una relazione di aiuto è un
processo nel quale un soggetto,
attraverso l’offerta di tempo,
attenzione e rispetto e talvolta con il
sostegno di determinate
metodologie, aiuta una persona in
difficoltà a ritrovare le risorse e i
modi per risolvere specifiche
problematiche”
(Sommaruga, 2005)
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AGGIRARE ED UTILIZZARE LA RESISTENZA
Gli stili direttivi tendono a provocare alti livelli di resistenza.
Problem Solving
AUMENTARE LA FRATTURA INTERIORE
Tra il comportamento attuale e gli obiettivi personali; La motivazione però deve essere interna.
ESPRIMERE EMPATIA (COMPRENSIONE DEI BISOGNI)
L’accettazione delle persone “come realmente sono” facilitano il cambiamento.
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L’obiettivo è di accrescere nel paziente la
consapevolezza di essere in grado di affrontare
gli ostacoli e di avere successo nel
cambiamento
SOSTENERE L’AUTOEFFICACIA“
Sono capace di…” o “Riuscirò a ...”
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Anche la fiducia
dell’operatore nella
capacità del paziente di
cambiare può essere
determinante nel
favorire il cambiamento.
“IO TI POSSO AIUTARE
AD AIUTARTI,
SE VUOI”
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Rafforzando l’autostima del paziente l’operatore lo aiuta a trovarsi nella
posizione migliore per assumersi la responsabilità della propria salute,
prendere a riguardo decisioni efficaci e sviluppare adeguate capacità per
agire di conseguenza.
• Dalla compliance alla cooperazione
Il metodo di cooperazione permette all’operatore e al paziente di
esplorare insieme il significato che la malattia ha per il malato;
L’intervento è teso a realizzare i valori e gli obiettivi di quest’ultimo.
La responsabilità è condivisa e le motivazioni di entrambi sono
liberamente espresse e valutate. Lo stile comunicativo è interattivo e
collaborativo
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“lavorare con il paziente ed i famigliari ha lo scopo di aiutarli ad
acquisire altri punti di vista e nuovi significati in merito alla malattia,
agli interventi, alle terapie, all’eventuale stomia;
ad osservare non solo ciò che è rotto, ma a sviluppare la capacità di
vedere ciò che ancora si può realizzare nonostante la presenza della
malattia e delle limitazioni a essa connesse” (Zanotti)
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CONCLUSIONI
Se ben effettuata l’assistenza
psicologica ha come ritorno
un arricchimento
professionale ed umano
dell’operatore coinvolto
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GRAZIE
PER
L’ATTENZIONE