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Progetto riciclo SCARTI TESSILI (SUL TERRITORIO PROVINCIALE DI PRATO) 1

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Progetto riciclo SCARTI TESSILI

(SUL TERRITORIO PROVINCIALE DI PRATO)

1

Presupposto:

In base a quanto indicato dall’art. 184 del Decreto legislativo n.152/06 i rifiuti possono essere distinti , per origine, in:

Rifiuti urbani e assimilati

Rifiuti speciali non assimilati

GLI SCARTI TESSILI DEASSIMILATI SONO RIFIUTI SPECIALI!

Rifiuti urbani

Costo di gestione della raccolta differenziata

Tassazione comunale sui rifiuti

(TARI)

Rifiuti speciali

De -assimilazione → rifiuti deassimilati

(ASM)

Costo di gestione di ritiro e smaltimento

e/o recupero di rifiuti speciali

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Prodotti 15.000 – 20.000 t di rifiutiGara ATO circa 100 kg/utente di rifiuti in meno da gestire

(manca il rifiuto tessile)Obiettivo 72% di raccolte Differenziate

Circa 5 milioni di costo

Distretto tessile pratese:35.000 impiegati diretti

7.200 aziende17% dell’export tessile italiano

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Progetto gestione rifiuti utenze cinesi

criticità / opportunità

Le principali CRITICITÀ legate agli scarti tessili sono:

Smaltimento abusivo

Degrado ambientale

Interventi di bonifica costosi

Evasione

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Raccolta scarti tessili

Destino del rifiuto tessile – stato attuale

Discarica

Ad oggi la discarica rappresenta il destino finale del materiale.

Non va a recupero di energia perché…

Il rifiuto tessile non è gradito agli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti per

l’eccessivo carico termico che questo porta al forno (PCI elevato, oltre 22 MJ/kg – si

pensi che il coke d’altoforno ha PCI 30 MJ/kg).

Non va a recupero di materia perché…

Non si sono finora trovati sbocchi continuativi, che riescano ad assorbire le quantità

disponibili.

In tal senso, sono state fatte alcune esperienze, ma si è trattato di quantità minime

(poche tonnellate a fronte della disponibilità di 5.000 ton inviate a discarica nel corso

del 2013 – CER 19 12 08 prodotti tessili) e quindi sono ad oggi applicazioni di nicchia.

Si stima che i quantitativi totali di tessile presenti nel rifiuti della provincia di Prato

ammontino a circa 15.000 – 20.000 ton/anno, pari a circa il 20% degli ingressi del

rifiuto non differenziato

Produzione di carburanti attraversoprocessi di pirolisi

Per valutare le opzioni di implementazione industriale del processo, l’istituto di ricercaFraunhofer UMSICHT e Susteen Technologies GmbH, hanno fatto una pre-valutazione,rimandando gli approfondimenti ad una fase di ricerca industrial volta a:• Testare il rifiuto tessile presso impianti pilota opportunamente predisposti• Determinare i bilanci di massa ed energia• Effettuare valutazioni tecnico-economiche

Le fibre tessili sintetiche possono essere utilizzate per alimentare il processo BAC(Bio-Activated Cracking), a integrazione del processo di Reforming Termo-Catalitico TCR®, utile al trattamento delle biomasse.

Dettaglio investimento

• Programma Ambiente si occupa della raccolta e selezione dello scarto tessile

• Partnership tra ASM (Alia)/Programma Ambientee imprenditoria privata locale

• Sviluppo e redazione progetto operativo in collaborazione con Fraunhofer Institut

• Realizzazione impianto presso area pratese per iltrattamento di ton 5/10.000 di scarti tessili non avviabili al riuso o riciclo di materie prime seconde

Prossimi step

• Dettaglio costo e taglia dell’impianto

• Visita presso impianto attualmente attivo

• Sviluppo progetto operative e redazionebusiness plan in collaborazione con Fraunhofer Institut

Conclusioni

• La produzione di scarti tessili nell’area pratese ha una rilevanzaimportante

• La deassimilazione di questa tipologia di rifiuti impone un approccioattento e capillare sia di controllo che di servizio sul territorio

• L’attenzione all’ambiente e le caratteristiche degli scarti sono tali da spingere verso la ricerca di sbocchi alternativi alla discarica

• ASM e Programma Ambiente stanno valutando tutte le possibilitecnologie per il riciclo e recupero

• Il riuso nell’edilizia è tecnicamente fattibile ma la crisi del settorelimita il mercato di questi prodotti

• I processi di separazione polimerica possono rappresentareun’importante svolta per il riciclo dei materiali

• La componente residuale può essere valorizzata attraverso la produzione di combustibile (pirolisi o CSS)

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