programma miriana bucalossi

lista civica

MIRIANA BUCALOSSISINDACO

FAREilMUOVEREper

MIRIANA BUCALOSSI - COLLE IDEE CHIARE

PROGRAMMA DIMIRIANA BUCALOSSICANDIDATA SINDACO

PER IL CENTROSINISTRAAL COMUNE DI

COLLE DI VAL D’ELSA

Colle di Val d’Elsa, 24 aprile 2014

PROGRAMMA

INDICEMIRIANA

UN CAMMINO LUNGO E PARTECIPATO

LE NOSTRE PRIORITÀ: guardare avanti!• Il Turismo: per un territorio attrattivo e ospitale• Per un nuovo governo della città: partecipazione e

trasparenza• Una nuova struttura Comune: nuove risorse, minori

costi• La Fabbrichina• Colle: città intelligente• Urbanistica e mobilità• Istruzione, Alta Formazione e Ricerca• Territorio di culture• Giovani, Sport e Associazionismo• Comunità solidali• Territorio e ambiente: un’occasione di sviluppo• Un patto per il rilancio economico tra lavoro,

produzione e saper fare

LA VALDELSA

PROGRAMMA

MIRIANA BUCALOSSI è nata a Colle il 4 settembre 1971. Laureata in Scienze Economiche e Banca-rie con una tesi sulla Comunicazione della Pubblica Amministrazione e gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico, è Responsabile delle Politiche Formative e della Progettazione Europea per la Provincia di Siena. Esperta di programmazione e valutazione delle ri-sorse finanziarie del Fondo Sociale Europeo nell’am-bito delle politiche per l’occupazione e delle politiche di istruzione e formazione professionale, attraverso la collaborazione con Organizzazioni e Istituzioni na-zionali e internazionali negli ultimi anni ha sviluppato azioni innovative a livello locale, nazionale e europeo sui temi dei Servizi Pubblici per l’Impiego, della Green Economy e dei servizi educativi e di orientamento per i giovani che hanno abbandonato la scuola.Miriana parla correttamente tre lingue inglese, fran-cese e spagnolo e ha tra le sue passioni l’equitazione, la danza e la scrittura. Tra i suoi obiettivi, ci sono quello di fare della parte-cipazione attiva dei cittadini un tratto distintivo della prossima amministrazione, di tenere alta la qualità dei servizi ai cittadini, di rafforzare l’attenzione verso le fasce sociali più deboli e di concorrere ad elevare il ruolo strategico di Colle dal punto di vista econo-mico, favorendo l’innovazione e i nuovi investimenti.

MIRIANA

PROGRAMMA

Oltre 2.000 colligiani hanno partecipato alla scel-ta del candidato sindaco per le primarie del Parti-to Democratico; un percorso che ci ha differenziati da coloro che hanno invece preferito determinare i propri candidati con modalità meno trasparenti ed inclusive. Il confronto non si è esaurito con le primarie del PD ma si è allargato alle forze che compongono la lista Sinistra per Colle (Sinistra ecologia e libertà e Rifon-dazione Comunista) e a gruppi spontanei di cittadini che hanno deciso di sostenere Miriana con la for-mazione di due liste civiche, una composta da gio-vani sotto i 30 anni e l’altra di donne e uomini che hanno deciso di partecipare attivamente con la no-stra candidata sindaco al processo di rinnovamento di governo della città.

Per la prima volta nella nostra città una candida-ta donna che si impegna in un progetto di governo nuovo, per amministrare il Comune, la città e il suo territorio con concretezza, onestà, competenza, nuove idee, superando i tradizionali schieramenti politici e affrontare la complessità della fase attua-le. Vogliamo un nuovo governo della città, fondato sulla democrazia partecipativa, su scelte program-matiche condivise e sulla trasparenza: trasparenza come strumento principale per assicurare l’impar-zialità nei rapporti con i cittadini e la verificabilità delle azioni svolte e dei risultati ottenuti. Questo lo spirito con cui vogliamo riacquistare il diritto di de-



cidere sul futuro della nostra città, con Miriana Bu-calossi, candidata sindaco del Partito Democratico, di Sinistra Per Colle, della Lista civica ‘Per Muovere il Fare’ e della Lista civica ‘Giovani per Colle’.

Oggi chiudiamo una fase storica di governo iniziata 30 anni fa, un ciclo politico che ha prodotto indubbi risultati in termini di crescita, ma che ha evidenziato anche forti limiti e contraddizioni. La crisi economi-ca, la carenza di risorse finanziarie e le trasforma-zioni della struttura sociale hanno fatto venir meno la spinta propulsiva della fase di espansione e cre-scita degli anni ottanta. È tempo di agire e riproget-tare le traiettorie di sviluppo della città, per rendere Colle e la Valdelsa un territorio che fa dell’innova-zione sociale il suo punto di forza e rilancio della sua competitività economica.

Dobbiamo guardare alle emergenze del presente e costruire il futuro con spirito di innovazione, con ca-pacità e energie nuove: problemi nuovi non possono essere affrontati con pericolose nostalgie del pas-sato. La crisi ha reso drammaticamente evidente la necessità di un’organizzazione comunale che sap-pia rispondere ai nuovi bisogni sociali ed economici anticipando i cambiamenti senza subirli. Per farlo è necessario rendere il Comune un’amministrazione moderna, più efficace ed efficiente e, soprattutto, in grado di rispondere in tempi adeguati, semplifi-cando i suoi procedimenti e snellendo le sua buro-

PROGRAMMA

crazia, rivedendo in maniera seria e radicale la sua organizzazione e le sue partecipate.Dobbiamo ricostruire il rapporto di fiducia tra istru-zioni e cittadini investendo sul coinvolgimento atti-vo della popolazione con l’obiettivo comune di pro-muovere la qualità della vita dei colligiani a partire da chi si trova in condizioni di maggiore bisogno.Amministrare le città in maniera intelligente vuol dire farlo insieme ai cittadini, portatori di bisogni vecchi o nuovi, sulla base dei quali programmare in-terventi di sviluppo urbano, ma anche e soprattutto portatori di competenze, capacità e risorse preziose per migliorare la qualità della vita dell’intera comu-nità.

Il programma che presentiamo è frutto di un proces-so articolato e partecipato di confronto con i cittadi-ni, con gli attori socio-economici, le associazioni, le forze sociali e i professionisti dei diversi settori della nostra città e del suo territorio. Un programma coe-rente e ambizioso in cui metodo ed idee accompa-gneranno un insieme di proposte che vogliono rea-lizzare un nuovo progetto di governo della città, che fa della partecipazione dei cittadini il suo elemento fondante e prioritario.Lavoreremo con rigore ed attenzione, in modo serio e coerente, tenendo sempre presente l’interesse dei cittadini e l’equilibrio delle finanze comunali.

Vogliamo guardare avanti con fiducia, speranza e



lucidità e con la piena consapevolezza della difficile e lunga fase scaturita dalla crisi economica ancora in atto. Lo facciamo con la certezza di lavorare dura-mente, guardando al futuro e affrontando i problemi irrisolti con proposte nuove, concrete e realizzabili.

Questo documento è una piattaforma condivisa che vogliamo arricchire nel tempo, attivando quel pro-cesso virtuoso di partecipazione dei cittadini che sarà alla base del nostro agire amministrativo. Un programma vivo, non un testo immobile e cri-stallizzato nella realtà di oggi, ma un documento dinamico e collaborativo che si aprirà ai contributi e alle idee di tutti coloro i quali, con rinnovato or-goglio, vorranno migliorare il governo della città a la qualità della vita di tutti i suoi cittadini insieme a noi.

PROGRAMMAUN CAMMINO LUNGO E PARTECIPATO

PROGRAMMA

Il turismo è una risorsa economica per Colle, luogo di grande interesse per le sue peculiarità e per la sua posizione strategica. Il turismo offre grandi opportunità per la valorizza-zione del nostro straordinario patrimonio storico e artistico, sia rispetto alla comunicazione dell’identi-tà del nostro territorio, ma soprattutto in termini di attrazione di nuove risorse per la sua conservazione e rivalutazione.Oggi sono evidenti le criticità del nostro turismo: problemi di governance del settore, promozione estremamente frammentata, limiti nella capacità di costruire prodotti turistici competitivi, infrastruttu-re insufficienti (parcheggi autobus turistici, aree di sosta attrezzate per camper, segnaletica, wifi pub-blica), formazione del personale inadeguata al mer-cato globale, difficoltà ad attrarre investimenti, solo per citarne alcune.Di fronte a queste criticità, servirà una giusta politi-ca, capace di creare coordinamento e di valorizzare strutture e luoghi del nostro territorio per renderlo finalmente attrattivo e ospitale, puntando sugli ele-menti che tutti riconoscono essere nostro patrimo-nio (il Cristallo, la storia manifatturiera della nostra città, le Gore, l’enogastronomia, la Francigena, lo sport, le città d’arte a un passo da noi, …) e su un tipo di accoglienza unica, autentica ed a misura d’uomo. È necessario dunque avviare un cambiamento cul-turale, iniziando a considerare il turismo come una grande opportunità per la nostra città e coordinando

IL TURISMO:

PER UN TERRITORIO ATTRATTIVO E OSPITALE


gli sforzi necessari a valorizzarne il potenziale ine-spresso. Il turismo può dare un concreto contributo per far sì che il nostro territorio torni a imboccare la strada della crescita, a condizione però di dedicare a questo settore le necessarie risorse e che vi sia un convinto coinvolgimento di tutti gli operatori pubbli-ci e privati interessati.Proponiamo dunque azioni concrete per migliorare la competitività del nostro settore turistico:

Una Francigena di cristallo• rilancio e consolidamento del brand CITTÀ DEL

CRISTALLO per superare l’attuale visione di Col-le Città del Cristallo solo come luogo di produ-zione e integrare il nostro prodotto di eccellenza nei percorsi turistici e storici della città, come l’attraversamento del percorso urbano della Francigena;

• valorizzazione del ruolo della nostra città all’in-terno dell’associazione “le città del vino” attra-verso accordi per valorizzare il cristallo (ad es. il Bicchiere delle città del vino)

• valorizzazione della Via Francigena, uno degli Iti-nerari culturali europei assieme al Cammino di Santiago, quale percorso turistico della Val d’El-sa da integrare con i percorsi di mobilità dolce già esistenti, come la pista ciclopedonale Col-le-Poggibonsi, e con le sue ulteriori estensioni da realizzare, come la nuova pista urbana Grac-ciano/Fabbrichina;

PROGRAMMA

• arricchimento del percorso della Francigena di servizi e offerte (servizi di guide turistiche ed ambientali, cicloturismo, ospitalità a basso co-sto) legate al tema del Cristallo come brand del-la città;

• valorizzazione della ciclopedonale Colle Pog-gibonsi con la realizzazione di un progetto di bikesharing, con l’obiettivo di incrementarne la mobilità ciclistica ed il turismo sostenibile e diffondere la cultura della mobilità sostenibile e della lotta all’inquinamento atmosferico.

Il turismo come fulcro del nuovo Rinascimento di Colle• realizzazione delle infrastrutture necessarie per

aumentare l’attrattività turistica della città e in-tercettare i flussi delle maggiori città d’arte, indi-viduando, anche attraverso strumenti di proget-tazione partecipativa con i cittadini, idonei spazi per parcheggi autobus turistici, aree di sosta at-trezzate per camper;

• realizzazione di rotonde tematiche nei principali punti di accesso alla città (Rotonda Belvedere, Rotonda Gracciano, Rotonda Fabbrichina…) che siano rappresentative dell’identità della nostra città e del suo paesaggio e ne valorizzino l’at-trattività turistica;

• nuova strategia di promozione turistica del terri-torio che valorizzi e integri gli elementi che tutti riconoscono essere il nostro patrimonio (il Cri-

IL TURISMO:



stallo, la storia manifatturiera della nostra città, le Gore, la cultura, l’enogastronomia, la Franci-gena, lo sport, le città d’arte a un passo da noi,…) e metta in rete Comune, associazioni, operatori e cittadini, nell’ottica della co-progettazione del-le iniziative;

• valorizzazione dell’Osservatorio Turistico di De-stinazione quale strumento di dialogo sociale e di monitoraggio delle strategie e delle azioni sul territorio anche per superare le difficoltà dovute allo scarso coordinamento tra le varie iniziative che nascono sul territorio in ambito turistico;

• avvio di un progetto organico legato al turismo accessibile, pensando alla Colle del futuro come città realmente accessibile a tutte le tipologie di turisti, anche per persone diversamente abili e con ridotte capacità motorie;

• nuova segnaletica per l’offerta turistica storica e culturale, per accompagnare il turista verso il centro storico di Colle e verso tutto ciò che il suo territorio offre;

• Colle e la sua Acqua: promozione del Parco dell’Elsa e di un percorso turistico che esplo-ri l’archeologia manifatturiera di Colle legata all’acqua, quale emblema nelle nostre origini e del nostro sviluppo - l’acqua, motore di vita, deve tornare ad essere centrale nella nostra città;

• collaborazione con “Siena Capitale Europea del-la Cultura 2019”, per contribuire alla creazione di una nuova dimensione “metropolitana” del turi-

PROGRAMMA

smo e della cultura, in grado di generare indotto anche per la nostra città.

IL TURISMO:


PROGRAMMA

Amministrare le città in maniera intelligente vuol dire farlo insieme ai cittadini, portatori di bisogni vecchi o nuovi, sulla base dei quali programmare interventi di sviluppo dell’ambito urbano, ma anche e soprattutto portatori di competenze, capacità e risorse, preziose per migliorare la qualità della vita dell’intera comunità.Occorre fare della partecipazione attiva dei cittadini un tratto distintivo della prossima amministrazio-ne comunale lavorando secondo due direttrici: da una parte dovrà essere innovato il funzionamento dell’amministrazione in modo da rendere organi-grammi, procedure e regolamenti orientati alle pos-sibilità dei cittadini di attivarsi per la cura dei beni comuni; dall’altro dovranno essere attuate specifi-che sperimentazioni operative con il pieno coinvol-gimento dei cittadini e dei quartieri, attraverso le quali avviare il vero e proprio processo di democra-zia partecipativa per le scelte rispetto a temi strate-gici quali mobilità, sviluppo economico, territorio e tutela dell’ambiente, cura delle persone e la sociali-tà, attrattività e opportunità culturali, relazioni con l’amministrazione pubblica.Il nuovo governo della città dovrà essere fondato sulla democrazia partecipativa, su scelte program-matiche condivise e sulla trasparenza: trasparenza come strumento principale per assicurare l’impar-zialità nei rapporti con i cittadini e la verificabilità delle azioni svolte e dei risultati ottenuti.Dovremo dare concreta applicazione al principio di

UN NUOVO GOVERNO DELLA CITTÀ:

PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA


sussidiarietà orizzontale sancito dall’art. 118 ultimo comma della nostra Costituzione, secondo il quale «Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Co-muni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale» e – sottolineiamo noi – la co-struzione di un territorio moderno, innovativo ed in-clusivo non può che passare attraverso una dimen-sione urbana fatta a misura d’uomo, perché è nelle città che si sperimentano nuove convivenze, è nelle città che si immagina il futuro.

LE AZIONI CHIAVE.

Condividere e partecipare• entro sei mesi dall’insediamento, adozione di

un Regolamento, un vero e proprio Codice eti-co sul modello della ‘Carta di Pisa’, improntato alla trasparenza, al confronto democratico, ed all’utilizzo di criteri di merito per le nomine nelle partecipate;

• riduzione e razionalizzazione del costo degli or-gani del Comune;

• revisione strategica delle partecipate e loro ri-duzione attraverso l’insediamento di una Com-missione Consiliare speciale, tesa a verificarne le azioni, la funzionalità agli interessi pubblici e l’opportunità o meno del mantenimento. La commissione presenterà pubblicamente i risul-tati dello studio attivando anche un confronto

PROGRAMMA

pubblico con i cittadini per definire gli indirizzi da adottare;

• estensione della Carta di Pisa alle partecipate, per rafforzarne i principi di massima trasparen-za, meritocrazia e chiarezza nella gestione e nel-la rendicontazione periodica;

• innovazione del funzionamento e dell’orga-nizzazione dell’amministrazione comunale in modo da rendere organigrammi, procedure e re-golamenti orientati alle possibilità dei cittadini di attivarsi per la cura dei beni comuni;

• adozione del ‘Regolamento sulla collaborazio-ne tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani’ e atti-vazione del progetto ‘Adottiamo la nostra città’ con l’individuazione periodica di spazi pubblici e, nell’ambito del patrimonio immobiliare del Comune, di edifici in stato di parziale o totale di-suso o deperimento che, per ubicazione, caratte-ristiche strutturali e destinazione funzionale, si prestano ad interventi di cura e rigenerazione da realizzarsi mediante patti di collaborazione tra cittadini e Comune;

• promuovere l’innovazione sociale, attivando connessioni tra le diverse risorse presenti nel-la nostra comunità, cittadini e associazioni, per creare servizi che soddisfino bisogni sociali at-tivando nuove forme di collaborazione civica, anche attraverso piattaforme e ambienti digitali;

• promuovere la creatività urbana anche attra-

UN NUOVO GOVERNO DELLA CITTÀ:



verso la valorizzazione temporanea di spazi e immobili di proprietà comunale in attesa di una destinazione d’uso definitiva, valorizzandone la vocazione artistica, evitando in tal modo la crea-zione di vuoti urbani e luoghi di conflitto sociale;

• realizzazione di una campagna permanente di partecipazione che coinvolga le diverse compo-nenti della nostra comunità e definisca un calen-dario di incontri periodici nei quartieri e con le associazioni;

• creazione di una piattaforma web per consultare i cittadini sulle scelte e progetti sui quali attivare gli strumenti di democrazia partecipata;

• Maggiore pubblicità del lavoro di tutte le com-missioni consiliari anche attraverso la web-tv comunale;

• bilancio di Cristallo: progettazione di una nuova forma di bilancio partecipato e trasparente vol-to ad offrire ad ogni colligiano la possibilità di conoscere con chiarezza le dinamiche economi-che dell’amministrazione e le modalità con cui vengono impiegate le risorse con cui i cittadini contribuiscono.

PROGRAMMAUN NUOVO GOVERNO DELLA CITTÀ:


PROGRAMMA

La crisi ha reso drammaticamente evidente la ne-cessità di un’organizzazione comunale che sap-pia rispondere ai nuovi bisogni sociali, economici espressi dai cittadini e delle imprese e che sia in grado di anticipare i cambiamenti piuttosto che subirli. Per farlo è necessario rendere il Comune un’amministrazione moderna, più efficace ed effi-ciente e, soprattutto, in grado di rispondere in tempi adeguati, semplificando i suoi procedimenti e snel-lendo le sua burocrazia.La nuova struttura del Comune dovrà essere im-prontata alla semplificazione, alla flessibilità ed al merito. L’amministrazione dovrà essere sempre più “rete di servizi e di relazioni” con la comunità e mo-dernizzare la propria cultura del lavoro. Il cambia-mento organizzativo dovrà essere fondato su un Patto tra amministratori e dipendenti per aprire con la città e i suoi cittadini una nuova fase, fondata sul coinvolgimento e sulla partecipazione. I dipendenti del Comune costituiscono un fattore determinante nel processo di miglioramento della qualità della vita del nostro territorio: i cambiamenti in atto, e gli ambiziosi sviluppi futuri che la nuova organizzazio-ne comunale dovrà perseguire necessitano di un’or-ganizzazione nuova, che valorizzi le professionalità esistenti e ne innovi le competenze per far fronte alle sfide che ci attendono. Dovremo offrire uno spettro ancora più ampio di servizi on line, facilitare l’accesso, semplificare al massimo le procedure, ridurre fortemente i tempi

UNA NUOVA STRUTTURA COMUNE:

NUOVE RISORSE E MINORI COSTI


di conclusione delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Baseremo anche su questi elementi la valutazione dei risultati raggiunti dai responsabili e dagli uffici.Nel quadro delle complesse politiche in materia di bilancio e finanza locale, sarà prioritario intervenire per contenere e ridurre la spesa corrente, per garan-tire l’equilibrio di bilancio senza incidere sui servizi alle persone, attivando un attento controllo di ge-stione, con particolare attenzione ai consumi ed al risparmio energetico negli edifici comunali e in tutti gli edifici scolastici. Allo stesso tempo, dovrà esse-re incrementato l’impegno nell’azione di contrasto all’evasione, attivando sinergie e collaborazioni con la Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate.Per realizzare un giusto patto di cittadinanza adot-teremo equità nel prelievo, sostegno alle fasce di popolazione più deboli e un continuo e sistematico controllo delle entrate.Al contempo il nostro lavoro sarà basato sulla capa-cità di attrarre nuovi investimenti e fondi regionali, statali ed europei. In questa ottica sarà fondamen-tale un lavoro di analisi ‘condivisa’ sui reali bisogni dei cittadini (quali nuove infrastrutture? quali servi-zi potenziare?).In un quadro di forte mutamento delle normative sulle società partecipate si ritiene importante pro-cedere ad una ulteriore semplificazione delle parte-cipazioni del Comune, per focalizzare l’impegno in quelle che si ritengono effettivamente strategiche.

PROGRAMMA

Rinnovare l’organizzazione• riorganizzazione funzionale degli uffici e razio-

nalizzazione dei centri decisionali e organizzati-vi che valorizzi le competenze interne, riduca le posizioni organizzative e il ricorso a consulenze esterne;

• rafforzamento del fondamentale ruolo del can-tiere comunale, anche indirizzando maggiori ri-sorse per la sua operatività;

• valorizzazione della Polizia Municipale rispetto ai compiti di controllo e tutela del decoro urbano e dell’ambiente;

Un Comune vicino ai cittadini• rafforzamento degli sportelli al pubblico e avvi-

cinamento al centro della città ed ai vari quartie-ri - servizi di prossimità - in modo da garantire una maggiore accessibilità per i cittadini ai ser-vizi del Comune;

• valorizzazione e potenziamento dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico quale primo punto di ascolto e raccolta di bisogni dei cittadini che operi in un sistema a rete tra i diversi settori dell’amministrazione comunale. Individuazione anche di referenti tecnici in modo da risponde-re direttamente e rapidamente ai quesiti degli utenti;

• semplificazione e velocizzazione delle pratiche con l’attivazione online tramite utilizzo della tes-




sera sanitaria per l’accesso ai portali dei servizi del comune per richieste, autorizzazioni, certifi-cati;

Nuove risorse• forte attività di recupero dei tributi dovuti al Co-

mune e non versati. Le risorse recuperate sa-ranno utilizzate esclusivamente per diminuire le tasse (rifiuti, IMU) e agevolare le imprese e le attività commerciali, oltre che per il sostegno socio economico alle famiglie più in difficoltà;

• contenimento e riduzione della spesa corrente, per garantire l’equilibrio di bilancio senza incide-re sulla finanziabilità dei servizi al cittadino;

• puntare su servizi di area in associazione con gli altri comuni della Valdelsa per ridurre cosi ed aumentare efficienza;

• continuare con maggior forza nella dismissione di beni del patrimonio Comunale non più strate-gici;

• procedere con la ricerca di investimenti ester-ni ed in particolare attraverso fondi regionali, statali ed europei. In questa ottica sarà fonda-mentale un lavoro di analisi “condivisa” sui reali bisogni dei cittadini (quali nuove infrastrutture? quali servizi potenziare?).

• “Bilancio di Cristallo”: progettazione di una nuo-va forma di bilancio partecipato e trasparente volto ad offrire ad ogni colligiano la possibilità di conoscere con chiarezza le dinamiche economi-

PROGRAMMA

che dell’amministrazione e le modalità con cui vengono impiegate le risorse con cui i cittadini contribuiscono.

Partecipate• riduzione e razionalizzazione del costo degli or-

gani delle partecipate;• revisione strategica delle partecipate e loro ri-

duzione attraverso l’insediamento di una Com-missione Consiliare speciale, tesa a verificarne le azioni, la funzionalità agli interessi pubblici e l’opportunità o meno del mantenimento. La commissione presenterà pubblicamente i risul-tati dello studio attivando anche un confronto pubblico con i cittadini per definire gli indirizzi da adottare;

• estensione dei principi della Carta di Pisa alle partecipate, per rafforzarne la trasparenza, me-ritocrazia e chiarezza nella gestione e nella ren-dicontazione periodica;



PROGRAMMA

La Fabbrichina è una iniziativa privata che può rappresen-tare una grande opportunità per la nostra città. Nell’attua-zione di questo importante progetto, che restituisce alla comunità un’area oggi bonificata, sono stati compiuti al-cuni errori che dobbiamo correggere. In particolare dovrà essere rivisto il ruolo della parte pubblica che dismetterà il ruolo di ‘imprenditore’ con la conclusione degli edifici di interesse pubblico (supermercato e mediateca). Per l’altra parte (lato Vulcania) potranno essere riviste le destinazio-ni urbanistiche dell’area individuando soggetti attuatori privati. La Fabbrichina deve diventare un luogo per lo svi-luppo turistico (nuova ricettività e parcheggi per turisti ed autobus) nonché rispondere ai nuovi bisogni dell’abitare con progetti di social housing (appartamenti destinati a giovani; edilizia per la terza età). Questo percorso sarà fat-to attraverso un lavoro di condivisione con la cittadinanza. Un’opportunità da ripensare.• revisione strategica e progressiva dismissione della so-

cietà Colle Promozione e della sua controllata NewColle;• Fabbrichina – Area Vulcania: Attivazione di un percorso di

progettazione partecipata con il coinvolgimento dei citta-dini per la scelta condivisa di un nuovo progetto di riqua-lificazione, sia dal punto di vista architettonico sia in ter-mini di destinazione d’uso: nuova ricettività, parcheggi per turisti ed autobus nonché nuovi progetti di social housing (appartamenti destinati a giovani; edilizia per la terza età);

• conclusione degli interventi relativi ai servizi per la collet-tività: quali il supermercato e la Mediateca a cui si affian-cheranno servizi comunali di prossimità (anagrafe, urp, servizi scolastici…).

LA FABBRICHINA

PROGRAMMA

La crisi sta comportando per tutte le città, anche per Colle, un ripensamento della pianificazione ur-banistica ed una difficile riflessione strategica sullo sviluppo. Dovremo intraprendere un percorso di innovazione sociale per cogliere le opportunità della smart city, la città intelligente, uno spazio urbano capace di affrontare la sfida che la globalizzazione e la crisi economica pongono in termini di competitività e di sviluppo sostenibile, con un’attenzione particolare alla coesione sociale, alla diffusione e disponibilità della conoscenza, alla creatività, alla libertà e mobi-lità effettivamente fruibile, alla qualità dell’ambiente naturale e culturale. ‘Colle città smart’ dovrà essere un sistema intelli-gente e sostenibile, un’area urbana che pianifichi in maniera coerente l’integrazione delle diverse carat-teristiche identitarie del nostro territorio – culturali, economiche, produttive, ambientali – in un’ottica di innovazione. Percorreremo questa strada per affrontare i pro-blemi quotidiani che toccano la vita delle persone, puntando sulla ricerca e sull’utilizzo delle tecnolo-gie. Per noi una città è intelligente se compie delle scelte nette e sostenibili, per garantire un futuro alle giovani generazioni. Pertanto intendiamo investire su alcune azioni strategiche nel campo dell’energia pulita, dei servizi, del digitale e della valorizzazione dei beni ambientali e culturali, potenziando le strut-ture di ricerca e alta formazione presenti sul nostro

COLLE:

CITTÀ INTELLIGENTE


territorio, come CREA e ITS e Energia e Ambiente (Palazzone).

Colle Smart City• attivazione di un processo partecipativo che

ascolti e registri le esigenze espresse dai citta-dini al fine di produrre l’Agenda Digitale Loca-le, strumento di supporto alla pianificazione e all’implementazione della smart city;

• adesione a Patto Sindaci per Smart City;• Piano della Luce: razionalizzazione dell’illumina-

zione pubblica con la progressiva introduzione di luci a led, per consentire un maggior risparmio energetico e una maggiore e migliore illumina-zione della città;

• Wifi per tutti! Aumentare i punti gratuiti di ac-cesso ad internet in centro (Piazza S. Agostino, Piazza B. Scala, Piazza Duomo, Piazza S. Cate-rina…).

PROGRAMMACOLLE:

CITTÀ INTELLIGENTE

PROGRAMMA

La nostra città sarà chiamata a confrontarsi con una scelta particolarmente importante: la definizio-ne di un nuovo Piano Strutturale Comunale, ossia l’atto che fissa le indicazioni strategiche per il gover-no del nostro territorio locale, non solo sotto l’aspet-to fisico, ma anche sotto quello sociale, economico, culturale, immateriale.Il nuovo piano urbanistico rappresenterà lo stru-mento indispensabile e primario per governare i processi di trasformazione e di riqualificazione del nostro territorio nella prospettiva di offrire ai cittadi-ni di oggi e alle future generazioni un luogo migliore in cui vivere.In questo processo sarà fondamentale valorizzare il contributo dei cittadini alla discussione sui temi di sviluppo urbano e favorirne un maggior coinvolgi-mento nei processi decisionali, per disegnare insie-me un nuovo progetto di città sostenibile dal punto di vista ambientale, paesaggistico, energetico, so-ciale e culturale, per una Colle a misura di cittadino.E’ necessaria una programmazione innovativa per muoversi e vivere Colle. La città ha bisogno di anda-re oltre la razionalizzazione della viabilità esistente per risolvere definitivamente alcuni nodi strutturali di attraversamento della città. Occorre prevedere nuove direttrici, da studiare mediante valutazioni attente dal punto di vista della tutela ambientale e delle necessità delle singole zone della città. I temi prevalenti sono l’attraversamento nord-sud ed il collegamento alto-basso della città; in questo

URBANISTICA E MOBILITÀ


senso è opportuno l’aggiornamento del piano della mobilità. Particolare attenzione dovrà essere posta mobilità pedonale nel centro e nei quartieri e alle in-frastrutture necessarie per garantirla. L’ascensore del Baluardo ha dato ottimi frutti ma da solo non basta. Si rende necessario studiare la fattibilità di nuovi percorsi con scale mobili, ascensori, piste pe-donali che siano ben inseriti nel contesto urbano e realizzino una rete integrata e funzionale in grado di collegare le aree di parcheggio e il centro storico di Colle alta. Dovrà essere attentamente valutato un piano di adeguamento delle aree di sosta in prossimità del centro storico della città alta, di piazza Arnolfo e della parte nord della città che con Fabbrichina as-sumerà un forte ruolo di attrazione nel breve-medio periodo. Il fondovalle di Bacìo e l’asse via Gramsci/Vallibona costituiscono due zone ove ubicare aree di avvicinamento alla città, eventualmente servite in particolari periodi da servizi navetta. Obiettivo prio-ritario sarà quello di realizzare parcheggi a servizio del Centro Commerciale Naturale. La sosta dovrà essere ripensata con la previsione di aree a pagamento con tariffe differenziate e con interventi volti a favorire il commercio attraverso un sistema di agevolazioni per i clienti, in coordinamen-to con il Centro Commerciale Naturale e l’Associa-zione Colgirandola.

IN QUESTI IMPORTANTI E DELICATI SETTORI RITE-

PROGRAMMA

NIAMO IMPRESCINDIBILI LE SEGUENTI AZIONI:

RiDisegnare la città:“VolumiZero” e pianificazione urbanistica sostenibile• verifica delle volumetrie esistenti e/o già auto-

rizzate ma non attivate, per la costituzione di una ‘banca dell’edificabilità’ come elemento per-meante della nuova pianificazione;

• blocco di ogni addizione volumetrica rispetto a quanto già previsto;

• redistribuzione razionale dei volumi, attraverso un vero percorso partecipativo di ‘disegno della città’, partendo dalla condivisione con i cittadini, quartiere per quartiere

• uniche deroghe da prendere in considerazione, saranno quelle per gli edifici scolastici o di alto interesse pubblico;

• revisione ‘partecipata’ sulla parte restante della Fabbrichina sia dal punto di vista architettonico sia in termini di destinazioni;

• redazione del Piano Energetico Comunale e ade-sione al ‘Patto dei Sindaci’ Europeo, per guarda-re al futuro nell’ottica della sostenibilità ambien-tale ed energetica;

• rafforzamento degli incentivi per l’edilizia soste-nibile, la bioedilizia e l’uso di sistemi per la pro-duzione di energie da fonti rinnovabili sostenibili

• creazione di un ‘Piano della luce’ pubblica e pri-vata, votata al risparmio energetico ed all’uso di sistemi a basso consumo



Decoro per una città accogliente e sicura• riqualificazione urbana della città, con partico-

lare attenzione al Centro storico, attraverso un piano di manutenzioni programmate con il sup-porto del cantiere comunale, per il miglioramen-to e la cura dei dettagli.

• rafforzare il sistema di videosorveglianza della parte bassa della città (Piazza Arnolfo) ed esten-dendo il progetto anche a piazza S. Agostino ed a Piazza B. Scala;

• potenziare i servizi agli utenti dell’attuale area Terminal Bus collocando lungo il binario morto una serie di vagoni dismessi che ospiteranno servizi igienici, informazioni, biglietteria oltre a svolgere la funzione di presidio della memoria della vecchia stazione ferroviaria;

• Città bene comune: progettazione di un piano condiviso per il decoro urbano con il coinvolgi-mento delle associazioni e dei cittadini, per cu-rare insieme la nostra città, il suo verde e i suoi parchi. Valorizzazione del centro storico e della parte vecchia di Colle, anche attraverso azioni per la sensibilizzazione a comportamenti re-sponsabili rispetto alla gestione dei rifiuti. Per questa azione sarà fondamentale riattivare l’e-sperienza dei Custodi della città.

Mobilità: muoversi in città• revisione del piano della sosta attraverso un au-

mento dei tempi di sosta gratuita, incentivazio-

PROGRAMMA

ne della sosta per i clienti di attività commerciali e zone blu e zone bianche;

• nuovo piano della segnaletica e delle insegne per negozi e imprese;

• incentivazione della mobilità pedonale e cicla-bile con avvio di un progetto integrato di piste ciclopedonali e mobilità alternativa nel centro città e nei collegamenti con quartieri e frazioni

• messa in sicurezza dei percorsi pedonali per incentivare la pedonalità di bambini (ad es. nel tragitto casa-scuola), anziani e soggetti debo-li in genere anche attraverso un arredo urbano idoneo;

• avvio di progetti educativi e di partecipazione, in special modo rivolti ai bambini, per facilitare la conoscenza e l’utilizzo dei percorsi pedonali, an-che attraverso l’organizzazione di eventi pubbli-ci che si integrino con le iniziative sportive, pun-to di forza della nostra città. Si vuole facilitare i bambini a muoversi da soli in città, incentivando maggiormente l’uso del trasporto pubblico urba-no (adeguamento del servizio autobus con cor-se particolari, cartelli orari a misura di bambino, miglioramento della struttura interna dei mezzi con maniglie di sostegno più basse, seggiolini speciali, etc…).


PROGRAMMA

La scuola e la formazione hanno un ruolo fonda-mentale per guardare al futuro con fiducia. È dalla scuola che si formano i cittadini di domani. E’ dalla scuola che si costruisce il nostro futuro. La scuola necessita spazi sicuri e sarà questo il no-stro obiettivo prioritario: mettere in sicurezza i no-stri edifici scolastici e progettare un nuovo modello di scuola, più aperto, più flessibile, più integrato e capace di cogliere i cambiamenti della società. Bi-sogna ripensare il processo educativo come un per-corso continuo di apprendimento e formazione e guardare allo spazio scuola come un ambiente dove i bambini e i giovani possano maturare molteplici e diverse esperienze, confrontandosi con gli stimoli e le sensibilità dei loro coetanei e del mondo che li circonda.Dovrà quindi essere realizzato un Piano di edilizia scolastica per la città: nuovi e più confortevoli spazi, plessi scolastici più facilmente raggiungibili e ac-cessibili, recupero e riqualificazione delle struttu-re esistenti. Accanto a questo servirà una attenta analisi delle singole peculiarità e specificità di ogni singola realtà per migliorare la qualità del servizio. Il Comune dovrà adeguarsi alla normativa sulla isti-tuzione degli Istituti Comprensivi e pensare a nuove cittadelle scolastiche, scelta già adottata dall’ammi-nistrazione provinciale per le scuole superiori pre-senti nella nostra città, per il miglioramento della qualità e dell’efficienza del servizio offerto ai cittadi-ni di domani e per razionalizzare i costi.

ISTRUZIONE, ALTA FORMAZIONE E RICERCA


Occorre partire dalla centralità della Scuola, non solo come ambito di sviluppo delle competenze de-gli studenti, ma anche come luogo di raccordo e di costruzione dello sviluppo culturale del nostro ter-ritorio, valorizzando le nostre eccellenze formative, come l’Istituto Tecnico Superiore Energia e Ambien-te (ITS) e il Centro di Ricerca Energia e Ambiente (CREA) quali ambienti di apprendimento e trasferi-mento di innovazione della Valdelsa e della Tosca-na.E’ necessario creare le condizioni favorevoli per mettere in un rapporto più stretto e diretto il mondo della scuola, della formazione, della ricerca e quello delle imprese, per far sì che studio e lavoro si coniu-ghino tra loro. In particolare, dovrà essere valorizza-to il ruolo del CREA come struttura inserita in una rete più ampia di centri che, attraverso i suoi labo-ratori di eccellenza e i suoi strumenti di altissimo livello, possa fornire servizi di elevata qualità.

Per una Scuola inclusiva e sicura• Piano di edilizia scolastica comunale che ga-

rantisca la messa in sicurezza degli edifici esi-stenti, la ristrutturazione e l’adeguamento degli spazi della scuola Salvetti e la riorganizzazione dell’edificio che ospita la scuola media;

• adeguamento alla normativa nazionale sugli isti-tuti comprensivi con l’ampliamento della Scuola Sant’Andrea;

• progettazione e realizzazione di una cittadella

PROGRAMMA

scolastica utilizzando nuovi materiali ecocom-patibili.

Crescere in coesione• attivazione di un tavolo permanente sull’Istru-

zione al fine di promuovere la conoscenza e la condivisione delle buone pratiche didattiche e educative promosse dalle scuole, costruire un rapporto più stretto tra società civile e scuola e sviluppare politiche di istruzione in ottica euro-pea anche mettendo a sistema le positive inizia-tive già avviate negli scorsi anni;

• azioni per contrastare la dispersione scolastica, prevenire il fallimento formativo e l’esclusione sociale e il disagio giovanile con l’attivazione di specifici interventi in rete con i Centri per l’Impie-go e Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa;

• attivazione di progetti di educazione ambientale e promozione di comportamenti ecosostenibili, benessere alimentare e educazione alla salute, promozione della cultura della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro

• azioni per l’integrazione scolastica e sociale dei bambini stranieri, attraverso percorsi condivisi con le famiglie ed il terzo settore;

• rilancio del progetto ‘Piatto pulito’ nelle scuole attraverso la raccolta del cibo per evitarne lo spreco, promuovendone la raccolta e la ri-di-stribuzione tramite l’aiuto delle associazioni del terzo settore e del volontariato;



• creazione di una piattaforma istituzionalizzata per lo scambio di libri scolastici usati, in collabo-razione con associazioni e biblioteca comunale;

• rafforzamento delle collaborazione con la Bi-blioteca, i Teatri e Musei per la realizzazione di specifici progetti educativi che rafforzino la co-noscenza della storia della città, le sue tradizioni e l’identità del territorio e stimolino la crescita culturale;

• Un nonno a scuola: favorire la solidarietà inter-generazionale e sociale con l’individuazione at-traverso gli uffici comunali e i servizi sociali, di persone anziane in situazione di difficoltà eco-nomica e sociale, che possano essere ospitate per due o tre volte a settimana ad esempio nelle mense scolastiche.

Il Palazzone • valorizzazione dei servizi per il trasferimento

tecnologico, consulenza e formazione sui temi della domotica, energie rinnovabili e sulla pro-gettazione di edifici a minor impatto ambientale, che potrebbe avvalersi delle professionalità in uscita dall’ITS Energia ed Ambiente ;

• spazi di coworking dedicato a tecnici, profes-sionisti ed imprese che operano nel settore del-le fonti rinnovabili e dell’edilizia efficiente che metta a disposizione spazi e strumenti comuni, partendo da delle collaborazione con Fondazio-ne ITS e CREA;

PROGRAMMA

• valorizzazione del ruolo del CREA come strut-tura inserita in una rete più ampia di Centri di Ricerca che, attraverso i suoi laboratori di ec-cellenza e i suoi strumenti di altissimo livello, possa fornire servizi di elevata qualità.


PROGRAMMA

Le politiche culturali rivestiranno un ruolo di grande rilevanza nell’azione della nuova Amministrazione. Il nostro è un territorio con forti potenzialità cultu-rali e turistiche, per le sue ricchezze naturalistiche e paesaggistiche e per la notevole produzione cultu-rale e creativa, tanto ereditata dal passato, quanto frutto dell’ingegno e dei saperi di oggi. Sarà necessario investire in una seria programma-zione degli interventi, attraverso l’identificazione delle priorità, delle relazioni con tutti gli attori in gioco, delle risorse, per cogliere tutte le opportunità finanziarie, a partire dal recente Programma Europa Creativa 2020. Vogliamo una città viva, che sappia coinvolgere i suoi cittadini con cultura, eventi e sport. Una città in cui sia possibile socializzare e vivere il centro. Costruire una comunità forte, sicura e solidale, fon-data sulla certezza di diritti e doveri uguali per tutti attraverso regole condivise. E’ questa la nostra idea di società ed è questo il nostro progetto per Colle. La parola d’ordine sarà ‘senso di comunità’, inteso come cemento sociale e interculturale per combat-tere il senso di insicurezza e proporre un modello di sviluppo che anziché soffiare su ansie e paure punti sulla scrittura collettiva di un nuovo patto di citta-dinanza.

Colle viva• rilancio del progetto LiberaCollArte con il coin-

volgimento di tutto l’associazionismo colligiano;

TERRITORIO DI CULTURE


• ridefinizione del regolamento per le attività ru-morose, per salvaguardare la vivibilità per gli abitanti e favorire e incentivare la vitalità della città, in particolare per la fascia giovane di cit-tadini;

• definizione di una programmazione culturale in cui sia prevista una stagione estiva di eventi all’aperto, con la collaborazione di tutte le attivi-tà e associazioni;

• valorizzazione e sostegno al progetto ‘Sonar Casa della Musica’, quale eccellenza e patrimo-nio sociale e culturale della città di Colle, avvian-do anche un percorso per il futuro spostamento ed ampliamento della struttura in area più ac-cessibile e sostenibile;

• avvio di un progetto di collaborazione con le Università di Siena, per agevolare l’abitare di studenti universitari nella nostra città, tramite trasporti pubblici e servizi specifici e per la frui-zione della nostra offerta culturale;

• offerte culturali integrate con il commercio e il turismo come ad esempio sconti per i visitatori dei musei nei negozi e viceversa; chi ha acqui-stato nei negozi del Centro Commerciale Natu-rale potrà entrare con il biglietto ridotto nei 3 musei cittadini;

• concludere il progetto ‘Museo San Pietro’ e farlo diventare luogo di cultura aperto ed ospitale che sappia dialogare con le scuole e con la città;

• Ampliare i servizi della nostra Biblioteca Comu-

PROGRAMMA

nale e iniziare a pensare assieme agli utenti alla gestione della nuova Mediateca come nuovo contenitore culturale e di servizi comunali. La nuova Mediateca, accanto agli attuali servizi bibliotecari, ospiterà aule multimediali, accesso alla rete, servizi innovativi per gli utenti e spazi espositivi e riunioni. Inoltre nell’edificio saranno spostati alcuni servizi per i cittadini come ana-grafe, urp e servizi scolastici;

• collaborazione con ‘Siena Capitale Europea del-la Cultura 2019’, per contribuire alla creazione di una nuova dimensione “metropolitana” del turi-smo e della cultura, in grado di generare indotto anche per la nostra città;

Intercultura• valorizzare progetti di collaborazione tra la scuo-

la e le istituzioni locali, impegnati congiunta-mente nella costruzione di percorsi di conoscen-za delle caratteristiche culturali del territorio ma anche di occasioni di confronto multiculturale e, più in generale, di educazione alla legalità, alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva;

• valorizzare l’esperienza del Consiglio comunale dei ragazzi quale modalità per creare un contat-to diretto con le istituzioni e una fattiva parteci-pazione alla vita comunitaria dei nostri ragazzi;

• promuovere l’integrazione e i legami reciproci, attraverso un forte senso di appartenenza alla nostra comunità, alla quale tutti i cittadini, stra-

TERRITORIO DI CULTURE


nieri o italiani, possano sentirsi partecipi, raffor-zando contemporaneamente la consapevolezza del sistema di diritti e doveri. L’esperienza della gestione del Centro Culturale Islamico attraver-so il Comitato di garanzia è una delle strade che riteniamo di maggior interesse;

• valorizzare il ruolo del Centro Culturale Islamico attraverso il Comitato di garanzia come uno de-gli attori culturali del nostro territorio.

PROGRAMMATERRITORIO DI CULTURE

PROGRAMMA

Colle di Val d’Elsa ha attivato da diversi anni buone politiche nei confronti dell’associazionismo e dello sport. Lo sport non è un elemento secondario per la comunità, in quanto offre opportunità di crescita sociale, ma anche occasioni di incontro, di socializ-zazione e di integrazione. Proprio per questo motivo l’investimento in questo settore non può essere tra-scurato. Gli impianti sportivi presentano caratteri-stiche di elevata qualità e le numerose associazioni presenti sul territorio offrono la possibilità di prati-care diverse discipline. Gli investimenti e la valoriz-zazione degli impianti hanno permesso di incenti-vare e incrementare la pratica sportiva, partendo in primo luogo dai più piccoli. Si intende proseguire e incrementare la promozione dello sport attraverso i progetti di educazione sportiva già avviati in col-laborazione con le scuole e per un ampliamento dell’offerta turistica. Per quanto riguarda l’associazionismo il comune deve fortificare il suo ruolo di regista nei confronti del terzo settore potenziando la ‘Consulta’ ed atti-vando politiche per far collaborare le associazioni e riducendo anche le spese a loro carico.Sul tema ‘giovani’ invece dovrà essere fatto molto di più non solo attivando politiche specifiche ma co-minciando a ripensare la città, nel suo complesso, a misura di giovani. Per questo l’Amministrazione si impegnerà a coinvolgere settori specifici (16/30 anni) della cittadinanza nei processi partecipativi che verranno attivati con particolare attenzione al

GIOVANI, SPORT E ASSOCIAZIONISMO


Bilancio Preventivo annuale ed alla pianificazione urbanistica.

Sport• dotazione di servizi e attrezzature per l’attività

spontanea e amatoriale all’interno dei parchi verdi urbani (La Badia, S.Agostino, Bacìo, Dome-taia e Parco dell’Elsa);

• attivazione, in collaborazione con gli uffici turi-stici comunali, di un nuovo servizio di promozio-ne territoriale per incentivare la realizzazione di manifestazioni sportive di carattere nazionale e internazionale che abbiano una forte valenza anche turistica;

• valorizzazione degli impianti sportivi a fini turi-stici. Il turismo sportivo assieme agli eventi per il territorio può rappresentare un elemento im-portante per destagionalizzare il nostro turismo;

• per quanto riguarda i servizi culturali e sportivi intendiamo rivedere i costi di gestione mante-nendo un rapporto privilegiato con le associa-zioni del territorio. I servizi culturali e sportivi devono essere inseriti nel piano di promozione territoriale come elemento di attrattività. Le eventuali ricadute positive da un punto di vista economico saranno utilizzate per abbattere i co-sti di gestione.

Associazionismo• patto con il terzo settore per la promozione del

PROGRAMMA

ruolo delle associazioni impegnate nel settore educativo, sociale, culturale e sportivo.

• potenziare la Consulta delle associazioni, coin-volgendola nelle attività di programmazione dell’ente e di stimolo per la collaborazione tra associazioni stesse;

• Condivisione/Coprogettazione con il terzo set-tore di strategie e politiche

Giovani• ripensare la città, nel suo complesso, a misura di

giovani. Coinvolgimento dei giovani (16/30anni) nei processi partecipativi sul Bilancio preventivo annuale e sulla pianificazione urbanistica;

• ampliamento punti wifi gratuiti;• spazi di coworking. Individuazione di luoghi

della città sottoutilizzati (pubblici e privati) per ospitare, a basso costo, nuove iniziative im-prenditoriali, liberi professionisti e artigiani che vogliano lavorare in un’ottica di rete e condivi-sione. Il comune ridurrà per queste iniziative le tasse di competenza comunale;

• aiutare l’accesso al mondo del lavoro per i gio-vani sotto i 30 anni anche ricorrendo a tirocini retribuiti (progetto GiovaniSì).

GIOVANI, SPORT E ASSOCIAZIONISMO

PROGRAMMA

L’organizzazione e l’efficacia dei servizi alla perso-na è uno dei valori da difendere, specialmente in un contesto in continuo mutamento che chiede sem-pre più risposte certe. Nel nostro programma un obiettivo assolutamente prioritario è proprio la va-lorizzazione dei servizi sociali, educativi, scolastici e alla persona. Per noi è fondamentale mantenerne – qualitativamente e quantitativamente – gli attuali standard di assoluta eccellenza. La nostra città ha rappresentato, negli scorsi anni, uno dei maggiori punti di attrazione per la disponibilità di lavoro e le qualità sociali da sempre presenti. La crisi degli ul-timi anni, che ha coinvolto in particolar modo il set-tore manifatturiero industriale sta determinando un notevole cambiamento dei bisogni dei cittadini, so-prattutto in campo sociale cui dovremo continuare a dare nuove risposte attraverso la Fondazione Ter-ritori Sociali Altavaldelsa (FTSA), che consideriamo un baluardo strategico per le politiche sociali.La FTSA ha rappresentato, in anni di tagli finanziari e di incertezza regionale sulla società della salute, uno strumento efficace ed efficiente che ha con-sentito, meglio che altrove, di mantenere i servizi su standard adeguati ai bisogni e di migliorare gli investimenti su qualità ed efficienza del sistema so-cio-sanitario. Il modello gestionale di FTSA, a dieci anni dalla sua costituzione, necessita di essere at-tualizzato, rafforzando il legame con i Comuni, riba-dendo come fattore vincente il ruolo di indirizzo dei sindaci.

COMUNITÀ SOLIDALI


In merito all’integrazione dei servizi socio-sanitari, i nostri Comuni, hanno costituito la Società della Sa-lute come strumento per la gestione integrata dei servizi sociali e sanitari sul territorio. Purtroppo le Società della Salute hanno avuto un avvio travaglia-to a seguito delle varie interpretazioni della legisla-zione nazionale e sostanzialmente sono rimaste inattive e nel caso della Valdelsa le funzioni sono state delegate alla FTSA. Oggi, di fatto, sono rimes-se in discussione anche dalle proposte di legge pre-sentate in Consiglio Regionale ed è auspicabile che si decida rapidamente per uscire da questa incer-tezza e decidere chi e come dovrà gestire i servizi integrati sul territorio. Indipendentemente dal tipo di struttura che la nuova legge regionale prevederà, dobbiamo individuare strumenti per la programma-zione e la gestione territoriale unificata dei servizi sanitari e sociali integrati sul territorio, individuan-do anche forme di partecipazione dei cittadini e del-le Associazioni in rappresentanza dell’utenza. Uno dei primi obiettivi è la costituzione delle ‘Case della salute’ dove si potranno gestire in modo unificato i Servizi Sociali Integrati ed aprire la struttura ospe-daliera al territorio, con il recupero e il coinvolgimen-to dei Medici di Medicina Generale (medici di fami-glia) nel contesto generale della sanità.Dovremo contribuire a sostenere tutti quei fattori anche locali che rendono il sistema sanitario pubbli-co fruibile ed equo: una sanità pubblica ben funzio-nante è la vera garanzia di tutela per tutti i cittadini.

PROGRAMMA

Riteniamo la ‘Casa della Salute’ non un semplice modello di riorganizzazione della medicina territo-riale, ma un’opportunità da condividere in un con-testo di valorizzazione delle attuali realtà territoriali ed in modo complementare ai Poliambulatori. Una struttura polivalente e funzionale in grado di ero-gare l’insieme delle cure primarie e di garantire la continuità assistenziale e le attività di prevenzione nell’ambito del Distretto.La ‘Casa della Salute’ deve rappresentare il pun-to di prossimità tra cittadino, sistema organizzato del servizio sanitario e dei servizi socio-sanitari al cui interno tutti dovranno poter disporre di percorsi facilmente fruibili, informazioni, prenotazioni di vi-site, esami e altre prestazioni di cura (CUP), per la presa in carico dei loro bisogni assistenziali e per l’organizzazione di una risposta adeguata.Altro tema fondamentale sarà quello dell’abitare, campo in cui occorre innovazione e sperimentazio-ne. Oggi possiamo ben affermare che la nostra città non ha bisogno di nuove case ma di case diverse. Ciò in coerenza con quanto argomentato in prece-denza. L’offerta residenziale colligiana deve avere una precisa finalizzazione ed un preciso scopo.

Vogliamo dare una nuova attenzione anche alla ter-za età. Spesso si pensa agli anziani come persone non autosufficienti; invece abbiamo tanti anziani autosufficienti o parzialmente non autosufficienti che rappresentano una risorsa per la comunità. L’i-

COMUNITÀ SOLIDALI


dea è quella di convogliare queste risorse verso il terzo settore e verso progetti di educazione civica. Altra possibilità è quella di prevedere luoghi e mo-menti di incontro “centri diurni” per anziani con più difficoltà ad esempio nei circoli di quartiere in accor-do con FTSA e associazioni locali.

In merito alle politiche di genere invece dovrà es-sere fatto molto di più non solo attivando politiche specifiche ma cominciando a ripensare la città, nel suo complesso, a misura di donna. Per questo ci impegneremo a coinvolgere le donne nei processi partecipativi e decisionali che verranno attivati con particolare attenzione al Bilancio Preventivo annua-le ed alla pianificazione urbanistica. Vogliamo svi-luppare un’azione con la comunità e al contempo un’azione dentro alle istituzioni affinché il territorio e la sua popolazione beneficino del valore aggiunto che l’ottica di genere può dare allo sviluppo e alla crescita sociale, al benessere delle persone e della comunità.

Sociale• rafforzamento del controllo analogo dei Comu-

ni sulla FTSA, e completamento del processo di stabilizzazione delle risorse umane della Fon-dazione, anche diminuendo la percentuale di di-pendenti a termine;

• sviluppo dell’attività socio-educativa per accre-scere le autonomie per i minori, prevenire even-

PROGRAMMA

tuali situazioni di disagio, favorire l’integrazione dei minori stranieri e contrastare l’evasione sco-lastica;

• promozione delle attività di socializzazione dei minori, con lo sviluppo delle attività estive qua-li Estate Ragazzi, Sport Giocando e i soggiorni estivi;

• valorizzazione del ‘Centro famiglie’ e del ‘Cen-tro Affidi’ per la realizzazione di attività a tutela della famiglia, attraverso progetti individuali con l’aiuto di assistenti sociali, psicologi e educatori;

• sviluppo del progetto ‘Microcredito di solida-rietà’, realizzato con le associazioni di volon-tariato, con l’obiettivo di coinvolgere sempre di più gli enti locali nel fronteggiare le situazioni di difficoltà nell’accesso al credito per chi non può usufruire dei canali ordinari;

• mantenimento dei servizi per i cittadini diversa-mente abili già avviati negli scorsi anni, di tipo domiciliare e a supporto dell’integrazione socia-le e semiresidenziale;

• sostegno alle persone anziane, con un progetto non solo nei periodi estivi, ma anche negli altri mesi dell’anno attraverso un call centre che ef-fettuerà telefonate di monitoraggio in sinergia con le associazioni di volontariato per servizi quali l’acquisto di medicinali, la consegna della spesa o altro;

• consolidamento delle sportello Punto Insieme per la prima accoglienza sulla non autosuffi-

COMUNITÀ SOLIDALI


cienza e lo sviluppo di un sistema di risposte flessibili che passi dall’ascolto alla risposta al cittadino.

• realizzazione in Valdelsa di un ‘emporio alimen-tare’ cioè un luogo di distribuzione coordinata e gratuita di generi alimentari di prima necessità per famiglie in difficoltà segnalate dai Servizi Sociali dei Comuni. L’emporio sarà gestito dal terzo settore e dalla FTSA.

Salute• rivendicare e difendere le prerogative dei Comu-

ni nelle politiche socio-sanitarie pubbliche, di-mostrando, proprio alla luce della brillante espe-rienza di questi anni, come la gestione pubblica dei servizi alla persona non è una mera alternati-va aziendale al mercato privato, ma risponde ad obiettivi, bisogni, strategie e logiche di politiche territoriali più ampie;

• mantenimento dei livelli di impegno della Asl sulla spesa storica, senza che i Comuni debbano andare a sostituire spese calanti della azienda;

• qualità e quantità dei servizi per la disabilità e per la salute mentale, oggi di grandissima attua-lità per l’aumento del bisogno;

• promuovere una discussione pubblica di area sulla ‘Casa della Salute’ quale punto di prossimi-tà tra il cittadino, il sistema organizzato del ser-vizio sanitario e dei servizi socio-sanitari al cui interno tutti dovranno poter disporre di percorsi

PROGRAMMA

facilmente fruibili, informazioni, prenotazioni di visite, esami e altre prestazioni di cura (CUP), per la presa in carico dei loro bisogni assistenziali e per l’organizzazione di una risposta adeguata.

Nuove forme dell’abitare• piano di edilizia sociale attraverso alloggi erp e

di housing sociale (affitti calmierati e/o con pos-sibilità di riscatto);

• miglioramento degli standard abitativi consen-tendo a chi lo desidera di farsi una casa anche di elevata qualità nel rispetto della sostenibilità e dell’efficienza energetica;

• miglioramento della coesione sociale offrendo opportunità di uscita da situazioni limitate ma di degrado;

• avvio di buone pratiche di edilizia sostenibile nel settore dell’abitare (es: abitazioni low cost ad alta efficienza energetica, ecc.);

• avvio di esperienze di co-housing ( forme inno-vative di coabitazione….. );

• sperimentazione di partnership pubblico-privato nell’ambito del social housing per garantire affit-ti a canoni accessibili anche a ceti medio-bassi i cui redditi comunque non consentono di acce-dere all’edilizia residenziale pubblica;

Politiche di genere• ripensare la città, nel suo complesso, ‘al femmi-

nile’. Coinvolgimento delle donne nei processi

COMUNITÀ SOLIDALI


partecipativi sul Bilancio preventivo annuale e sulla pianificazione urbanistica;

• valorizzare il Centro Pari Opportunità della Val-delsa e costruire intorno e in collaborazione con il Centro antiviolenza locale “Donne Insieme Val d’Elsa” un più elevato standard di qualità nella presa in carico pubblica della violenza di genere (protocolli specifici, piani annuali attività, sensi-bilizzazione, formazione delle operatrici, imple-mentazione di nuove risposte e servizi alle don-ne ecc.);

• promuovere la conoscenza delle buone pratiche sperimentate da altri territori e soggetti.

PROGRAMMACOMUNITÀ SOLIDALI

PROGRAMMA

Vogliamo difendere l’ambiente per valorizzare il no-stro territorio e la sua vivibilità. Fare questo signifi-ca agire sui comportamenti individuali e collettivi, modificare gli stili di vita. Significa, innovazione e trasformazione. La tutela dell’ambiente non è una pratica di conservazione dello status quo, ma la ri-cerca di nuove compatibilità che siano il punto più avanzato di equilibrio tra la natura, la persona, la vita della comunità ed il suo progresso. Viviamo in un territorio che è stato valorizzato dall’o-pera dell’uomo nel corso dei secoli: intendiamo con-tinuare ad operare con sapienza, per conservare e migliorare.Curare l’ambiente vuol dire anche avere a cuore lo spazio pubblico nel suo complesso: le strade, le piazze, i marciapiedi, i giardini, i giochi per i bambini, le panchine, le fontane. Dovranno essere completati i parchi di S. Agostino e di San Francesco/Bacìo, al fine di creare un vero e proprio anello verde attorno alla città. Allo stesso tempo sarà necessario individuare e allestire nuo-vi parchi extra urbani, percorsi ciclopedonali e pe-donali, sviluppando approfondite progettualità per definirne ruoli, funzioni e fattibilità, con l’obiettivo di creare nel tempo ulteriori parchi tematici. Saranno sviluppate le potenzialità della pista ciclo-pedonale sull’ex tracciato ferroviario Colle – Poggi-bonsi, proseguendo con la pianificazione di ulteriori tratti a scala urbana, per arricchire questa importan-te infrastruttura e migliorare la qualità della vita e le

TERRITORIO E AMBIENTE:

UN’OCCASIONE DI SVILUPPO


opportunità per il tempo libero.Dovremo promuovere una politica volta prima di tut-to alla riduzione dei rifiuti, obiettivo che dobbiamo perseguire a medio e lungo termine. Ridurre la pro-duzione di rifiuti e differenziare è un dovere civico che abbiamo nei confronti delle future generazioni.Il Comune di Colle di Val d’Elsa ha da sempre mo-strato grande attenzione verso il tema della risor-sa idrica introducendo un importante principio nel proprio statuto comunale ( art. 1 co 7) “il Comune riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua potabile come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico e garantisce che la proprietà e la gestione della rete di acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione siano pubbliche ed inalie-nabili [...] E’ assicurato comunque il diritto, ad ogni abitante del territorio comunale in stato di grave dif-ficoltà economica, alla disponibilità domestica gra-tuita di un quantitativo minimo vitale giornaliere per persona”. Promuoveremo ancor più convintamente l’uso dell’acqua pubblica attraverso l’installazione di fontanelle e appositi distributori di acqua alla spina, permettendo anche una riduzione di rifiuti partendo dalle scuole e dagli edifici pubblici del nostro terri-torio.Particolare attenzione la vogliamo prestare alla ‘filiera corta’. L’importanza ed il ruolo del mercato settimanale a Colle induce a sviluppare iniziative sperimentali ed innovative in tale direzione. In par-

PROGRAMMA

ticolare dovrà essere attivata una sperimentazione tesa a valorizzare le produzioni locali favorendo la cosiddetta ‘filiera corta’, intesa come rapporto diret-to fra produzione e consumo. Ciò può consentire agli agricoltori di riconquistare un ruolo attivo nel sistema agroalimentare e ridurre i costi grazie all’e-liminazione dei passaggi intermedi tra produttore e consumatore. La creazione di un rapporto diretto permette la condivisione di principi su produzione e consumo di cibo.Molteplici sono le iniziative di ‘filiera corta’ e le esperienze già in corso, alle quali l’Amministrazio-ne comunale può facilmente aderire come partner, basti pensare alla rete Terra Madre promossa da Slow Food e soprattutto al Distretto Economia So-lidale (DES) per la Provincia di Siena. Tutto ciò sen-za trascurare il sostegno che il Comune può dare agli interventi in materia, precedentemente avviati sul territorio ad opera di privati ed associazioni am-bientaliste: i GAS (gruppi di acquisto solidale), centri commerciali naturali in PDO (piccola distribuzione organizzata) e vendita diretta in azienda.

Paesaggi e percorsi verdi• riqualificazione e riscoperta dei parchi urbani

esistenti e non valorizzati (parco di Bacìo) e con-clusione dei progetti già avviati (parco di Sant’A-gostino);

• progetto ‘Percorsi verdi di Colle’ – Pianificazione partecipata e incentivazione per la realizzazione

COMUNITÀ SOLIDALI


di verde pubblico, nuovi parchi urbani e nuovi percorsi ciclopedonali di collegamento;

• costruzione di un piano condiviso per le manu-tenzioni degli spazi verdi, aperto alle associa-zioni ed ai cittadini, per curare insieme la nostra città;

• manutenzione del Parco dell’Elsa e pianificazio-ne di nuovi investimenti, per una maggiore ac-cessibilità e fruibilità del nostro grande cuore verde;

• creazione di aree attrezzate per il passeggio dei cani;

• realizzazione di orti urbani, individuando terreni incolti, anche in collaborazione con privati che intendono mettere a disposizione e valorizzare i propri appezzamenti;

Ecologia è civiltà• ristrutturazione della stazione ecologica per

migliorare i servizi e consentire di premiare chi meglio differenzia, tramite sistemi di riconosci-mento elettronico;

• sperimentazione in parti circoscritte di Colle con sistemi per l’identificazione del rifiuto e tariffa-zione puntuale – paghi per quanto rifiuto pro-duci;

• sviluppo ulteriore del centro di eco-scambio “Cose in Comune”;

• prosecuzione del progetto ‘Fontanelli pubblici nei quartieri’ e avvio di politiche finalizzate all’in-

PROGRAMMA

stallazione di sistemi di micro-filtraggio privato nelle singole abitazioni e nei condomini;

• valorizzazione dell’acqua come bene comune attraverso azioni nelle scuole e negli edifici pub-blici;

• azioni di controllo della Polizia Municipale per la tutela del decoro urbano – abbandono ed errata gestione dei rifiuti;

• introduzione della differenziazione anche per quanto riguarda i cestini di raccolta nelle aree pubbliche;

• ristrutturazione dell’intero servizio di raccolta e spazzamento, al fine di razionalizzarlo e cercan-do dove possibile riduzione dei costi per i citta-dini;

• rafforzamento dei progetti educativi con le scuole per quanto riguarda riduzione dei rifiuti e differenziazione;

• contributi ai privati per l’installazione di dissua-sori contro i piccioni randagi;

Filiera corta• sostegno ai GAS (gruppi di acquisto solidale),

centri commerciali naturali in PDO (piccola di-stribuzione organizzata) e vendita diretta in azienda;

• la promozione e diffusione della ‘filiera corta’ ai fini turistici per esaltare le eccellenze territoriali, incrementare il turismo enogastronomico.

COMUNITÀ SOLIDALI

PROGRAMMA

Valorizzare le attività produttive e creare le condi-zioni utili a facilitare l’insediamento di nuove azien-de è un nostro obiettivo fondamentale. Vogliamo costruire insieme agli esercenti un futuro per il commercio di vicinato e le eccellenze enogastro-nomiche. Crediamo fortemente che l’imprenditoria nel settore del commercio e della somministrazio-ne, nonché del piccolo artigianato, debba diventare protagonista e contribuire in maniera determinante allo sviluppo futuro della propria città e delle proprie prospettive di lavoro. Per questo vogliamo coinvol-gere tutti gli esercenti in una campagna di riproget-tazione delle politiche legate al sostegno per tutti gli esercizi, sia nel centro storico che nel resto della città. Colle, come il resto della provincia, necessita di un impegno riformatore straordinario, in grado di comprendere il presente e riprogettare il futuro, proponendo una cultura di governo capace di dare nuove risposte all’economia. Occorre rilanciare la filiera del cristallo e le nostre aree industriali con particolare attenzione alle politiche coordinate con i comuni limitrofi. Il nostro compito politico è quello di promuovere lo sviluppo, il lavoro e l’economia con tutti i mezzi che sono a disposizione dell’ammini-strazione comunale.Oggi uno dei problemi più gravi della nostra società è, oggi, l’insicurezza e la precarietà del lavoro.

Commercio• inserimento della sosta gratuita per i clienti delle

UN PATTO PER IL RILANCIO ECONOMICO TRA LAVORO,

PRODUZIONE E SAPER FARE


attività commerciali e di somministrazione del centro, grazie a nuovi parchimetri informatizzati;

• accompagnamento tramite le Associazioni di Categoria ed i soggetti nati sul territorio colligia-no, verso un processo di promozione e pubbli-cizzazione delle attività;

• implementazione dei servizi del SUAP al fine di favorire e semplificare la nascita di nuove at-tività e agevolare l’operatività delle esistenti – assistenza alla compilazione della modulistica, consulenza procedurale e semplificazione dei processi autorizzativi;

• sostegno alle attività virtuose che contribuisco-no attivamente alla vitalità di Colle, tramite per esempio il riconoscimento di riduzioni tariffarie per le attività che mantengono vetrine aperte ed illuminate nelle ore notturne;

• avvio del progetto ‘Vetrine in Strada’ per la cre-azione di un mercato dei commercianti di Colle, legato alle attività già effettuate come il Centro Commerciale Naturale ed il Ticket Enogastrono-mico;

• creazione della ‘Zona30’ nelle varie derivazioni tra Via Masson e Via Roma, in modo da consen-tire una più sicura pedonalitànella parte basse della città e contemporaneamente migliorare la visibilità degli esercizi presenti, grazie all’instal-lazione di arredo urbano ed alla redistribuzione dei posti auto, per il rallentamento del transito veicolare;

PROGRAMMA

• rilancio delle attività commerciali della parte bassa della città. Pensare al riutilizzo dei fondi sfitti attraverso un accordo (Patti di Via) con i proprietari per aiutare l’apertura di nuovi negozi;

• da centro commerciale naturale a Centro Cultu-rale Naturale. Sviluppare nuove forme di integra-zione tra le strutture culturali e i nostri negozi con forme di promozione incrociate;

• creazione di una rete di infrastrutture di servizi turistici (parcheggio autobus, area camper, pro-getto bike sharing con Poggibonsi).

Artigianato ed industri• progetto Fabbriche aperte. Rendere visitabili le

nostre principali aziende manifatturiere e del cri-stallo per integrarle nell’offerta turistica. Occor-re fortificare il legame tra cristallo, artigianato artistico ed eccellenze. Internazionalizzazione e collaborazione con ARTEX;

• potenziamento dell’Area di Belvedere anche per attività diverse da quelle industriali. Ciò per av-vicinare alla nostra città flussi importanti di visi-tatori/clienti/turisti, data la felice ubicazione a fianco dell’asse viario Firenze – Siena;

• politiche coordinate con i comuni limitrofi per pianificazioni strategiche;

Lavoro• valorizzare i rapporti di lavoro a tempo indeter-

minato come strumento principale per lo svolgi-

UN PATTO PER IL RILANCIO ECONOMICO TRA LAVORO,



mento delle attività istituzionali dell’ente;• valorizzare le competenze e le professionalità

attraverso l’accesso alla conoscenza delle scel-te, la partecipazione all’organizzazione del lavo-ro e l’autonomia professionale;

• privilegiare, entro i limiti di legge, nell’espleta-mento dei bandi di gara, le aziende che hanno conseguito la certificazione etica;

• impiego LSU per finalità pubbliche;• tirocini retribuiti per giovani sotto i 30 anni –

progetto GiovaniSì.

PROGRAMMAUN PATTO PER IL RILANCIO ECONOMICO TRA LAVORO,


PROGRAMMA

Quando parliamo di area Valdelsa intendiamo il territorio che comprende i Comuni di Casole d’El-sa, Colle Val D’Elsa, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano, senza dimenticare la necessità di raf-forzare le relazioni gestionali e amministrative con Monteriggioni, Barberino Val d’Elsa e Certaldo (per quanto gli ultimi due facciano riferimento all’area fiorentina).Il processo di integrazione tra questi Comuni è ini-ziato ormai da circa 10 anni con la costituzione del-la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa (FTSA) e al Piano Integrato Urbano di Sviluppo Sostenibile (PIUSS) per lo sviluppo e la valorizzazione del pa-trimonio storico-culturale del territorio. Il supera-mento delle Amministrazioni Provinciali rende as-solutamente necessario puntare su politiche di area rispondenti alle esigenze di tutti i cittadini che fan-no riferimento allo stesso territorio.Parlare di politiche di area significa condividere le scelte strategiche (urbanistiche, economiche, so-ciali, servizi pubblici…), ricercando interessi comuni, affrontando assieme le sfide per il rilancio dell’eco-nomia, per lo sviluppo urbanistico, per la sostenibili-tà economica e la qualità dei servizi pubblici, sociali e sanitari. Sarà pertanto fondamentale, anche alla luce delle modifiche all’assetto istituzionale in di-scussione al Parlamento e di prossima presumibile approvazione, intraprendere percorsi di confronto con i Comuni limitrofi, per gettare le basi di integra-zione indispensabili per pensarci, entro i prossimi

LA VALDELSA


10 anni.Alla luce delle riforme in corso e di esperienze già in atto potrebbe essere valutata positivamente l’op-portunità di individuare forme più concrete di ag-gregazione dei Comuni della Valdelsa, per essere un soggetto unico di interlocuzione verso la Città ca-poluogo e verso la Regione-area metropolitana; del resto “da soli non si va da nessuna parte, insieme si vince”.Dovrà pertanto essere proseguito e sviluppato il per-corso di omogeneizzazione delle modalità e delle li-ste di accesso ai servizi per area e non per comune, introducendo il principio di ‘perequazione di area’, allo scopo di creare meccanismi di compensazione tra le risorse da stanziare e dedicare a tutti i settori rivolti al cittadino in relazione alle peculiarità e alle disponibilità di ogni territorio.

La Valdelsa senese deve essere quindi pensata come “città di città”; con una visione comune sul territorio e le scelte strategiche che lo connotano, relativamente allo sviluppo che lo caratterizzerà nei prossimi anni e alle relazioni che nasceranno con altre realtà, lavorando al massimo sull’integrazione dei servizi, su una visione politica concertata e inte-grata che si esplica in una programmazione e una progettazione integrata, per dare maggiori e migliori servizi ai cittadini, per conseguire un’ottimizzazione dei costi, garantendo, al contempo, una maggiore efficienza.

PROGRAMMALA VALDELSA


TANTE COSE DA FARE INSIEMEQuando parliamo di area Valdelsa intendiamo il terri-torio che comprende i Comuni di Casole d’Elsa, Colle Val D’Elsa, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano, senza dimenticare la necessità di rafforzare le rela-zioni gestionali e amministrative con Barberino Val d’Elsa e Certaldo (per quanto entrambi facciano riferi-mento all’area fiorentina).Parlare di politiche di area significa condividere scelte strategiche ricercando interessi comuni. Anche alla luce delle modifiche all’assetto istituzionale, sarà ne-cessario intraprendere percorsi di confronto per get-tare le basi di una integrazione tesa a consolidarci, entro i prossimi 10 anni, come una unica e nuova re-altà territoriale che, nel rispetto della propria identi-tà, accresca il proprio “peso specifico” e consenta ai cittadini di trarre benefici in termini di efficienza e di economie di scala. In questa direzione i Comuni della Valdelsa si impegnano a individuare, entro il 2014 dei servizi da gestire in forma integrata e gettare quindi le basi per costituire un unico soggetto di interlocuzio-ne verso la Città capoluogo e verso la Regione-area metropolitana.

BENESSERE E SERVIZI PER IL CITTADINOLa FTSA è un’esperienza da consolidare e ampliare nelle attività, ed è lo strumento principe per procedere verso un’integrazione dei servizi sociosanitari. Forte della professionalità e dell’attaccamento degli opera-tori, ha mostrato crescente capacità di lettura delle

PROGRAMMA

dinamiche sociali in corso, premessa per organizzare risposte adeguate. Per i prossimi anni auspichiamo il mantenimento e l’ulteriore sviluppo di servizi rivolti alle famiglie e ai minori. La recente strutturazione di un tavolo di confronto per l’attuazione di politiche gio-vanili a livello di area dovrà rappresentare il punto di partenza di progettualità che coinvolgano in maniera sempre più integrata le azioni dei Comuni valdelsani per le nuove generazioni.Fondamentale sarà portare avanti il percorso per la lotta alla violenza di genere, partendo dal lavoro svol-to dal “Centro Pari Opportunità” con le associazioni “Donne Insieme Valdelsa” e Aurore. A questo propo-sito sosteniamo l’idea maturata in questi mesi per la realizzazione di una casa di accoglienza per le donne vittime di violenza.I circa 100.000 utenti annui e la qualità dei servizi confermano l’importanza di Campostaggia nella Sa-nità ospedaliera, non solo per la Valdelsa senese, ma anche in ambito provinciale e regionale. È fondamen-tale attivare tutte le iniziative volte al mantenimento della sua centralità e favorire percorsi di accresci-mento nella qualità dei servizi, anche aumentando le sinergie con l’Azienda Ospedaliera Le Scotte.La coesione tra le Amministrazioni può determinare maggiore centralità e peso specifico della Valdelsa, ampliando le potenzialità del territorio in termini di qualità dei servizi e sviluppo economico.


SVILUPPO ECONOMICOPartendo dalla valorizzazione delle esperienze pre-gresse e da un’attenta valutazione delle prospettive di sviluppo dei prossimi 5/10 anni in relazione alle peculiarità di ogni realtà, la Valdelsa valuta positiva-mente l’opportunità di individuare, mediante proto-colli d’intesa, figure di coordinamento (scelte tra as-sessori e sindaci) per specifiche tematiche/incarichi di area. Fondamentale sarà la collaborazione con gli stakeholders territoriali ed in particolare Associazioni di categoria, i Poli di Innovazione e i centri servizi che fanno riferimento all’area.Altro compito da valutare con interesse è la valorizza-zione della risorsa del vapore geotermico, non per la produzione elettrica, ma per attività artigianali e so-prattutto agricolo-alimentare. Lo sviluppo della serri-coltura presente nel comune di Radicondoli, potrebbe permettere di avere produzione ortofrutticola a basso costo ma di alto pregio e, in generale, prodotti biolo-gici competitivi sul mercato, come già accade con la grande distribuzione.In considerazione delle molteplici risorse messe a disposizione dai programmi comunitari di finanzia-mento potrebbe essere reso operativo un ufficio di progettazione condiviso a livello di area per la pre-disposizione progetti europei di interesse comune, utilizzando le risorse interne delle Amministrazioni adeguatamente formate e valorizzate. Il progetto “Competitività e Innovazione in Valdelsa” (cui, oltre ai cinque Comuni di area, hanno partecipa-

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to anche Barberino Val d’Elsa e Monteriggioni), rap-presenta già un punto di riferimento per la metodolo-gia applicata in particolare grazie al coinvolgimento sia da coloro che sono responsabili dell’attuazione, sia da coloro che ne dovrebbero beneficiare.Ogni azione di sviluppo dovrà essere coerente con l’idea di sostenibilità e sarà valutata in termini di im-patto ambientale, ferme restando tutte le azioni poli-tiche/amministrative di prevenzione verso qualunque forma di infiltrazione di capitali illegali.Un aspetto da coltivare coerentemente con il progetto di città finora realizzato sarà quello di salvaguardare e valorizzare il commercio di prossimità, costruendo una vera e propria rete di Centro Commerciale Natu-rale della Valdelsa.La Valdelsa dovrà continuare ad essere territorio im-portante di sviluppo anche per il settore agricolo e agroalimentare. Dovranno inoltre essere messe in campo tutte le azioni per fare della Valdelsa un luogo di accoglienza per nuovi lavori e nuove imprese, puntando su incu-batori di coworking e attivando tutti i canali di stimolo e sostegno verso la nuova imprenditoria.

CULTURALa cultura è il senso comune condiviso da una comu-nità. In questo senso la Politica Culturale assume tra-sversalità con welfare, scuola e turismo. Sono gli ele-menti di produzione, contaminazione, innovazione, nonché gli elementi in cui si raccontano e producono


contenuti originali, e in cui dunque si mette in moto la creatività e l’intelligenza per caratterizzare il percorso dei prossimi anni, anche sulla scia delle esperienze che provengono dalle riflessioni attorno a Siena Capi-tale Europea della Cultura.Il patrimonio paesaggistico e storico-artistico non possono essere scissi da un unico progetto di svi-luppo che può divenire il contesto di riferimento per una promozione turistica che investa il territorio nel-la sua complessità. In tal senso si potrà pensare ad esempio ad attività di trekking o di teatro/danza/arte contemporanea diffusa nelle innumerevoli opportuni-tà/luoghi di interesse della Valdelsa, non ultima la via Francigena. In questa chiave potrebbe essere sviluppato un pro-getto di area con filo conduttore “la storia dell’uomo”, dall’antichità fino ai giorni nostri, comprendente ul-teriori interventi su fortezza di Poggio Imperiale, sul centro storico di Colle Val D’Elsa, la parte archeolo-gica di Casole d’Elsa, la Villa di Aiano e il Carcere di San Gimignano e i percorsi storico-paesaggistici di Radicondoli.Occorrerà sempre più un coordinamento capace che abbracci tutta l’area Valdelsa. In questo contesto centrale sarà il ruolo di Fondazione Elsa, soggetto di coordinamento dell’offerta culturale. Sarà importante sostenere azioni volte a facilitare la socializzazione e l’aggregazione delle cittadinanze anche guardan-do alla positiva esperienza della gestione del Centro Culturale Islamico di Colle di Val d’Elsa. Saranno ne-

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cessari una sempre maggiore collaborazione istitu-zioni-associazioni e continuare a costruire momenti di confronto a livello di area, perché si costituisca un coordinamento unico e una collaborazione sempre più forte tra le associazioni in Valdelsa, proseguendo con stagioni teatrali congiunte, attività di formazione, festival e produzioni culturali di area.

AMBIENTE E TERRITORIO/URBANISTICANell’ambito della pianificazione territoriale (PIT e PTC), la Valdelsa porterà avanti politiche di programmazio-ne quanto più omogenee possibili e con l’obiettivo ambizioso di raggiungere un livello di pianificazione e programmazione di area, arrivando anche, entro i prossimi 5 anni e alla luce dei prossimi aggiornamen-ti legislativi previsti su scala regionale, a dotarsi di un Regolamento Edilizio di area e quanto meno, inizia-re un percorso serio di pianificazione intercomunale (zone industriali, grandi e medie superfici di vendita, governo del territorio aperto, ecc..) che porti tutti i Co-muni a dotarsi degli ormai previsti Piano Strutturale Intercomunale e Piano Operativo (ex R.U.) Intercomu-nale. Saranno portate avanti progettualità che promuova-no l’efficientamento energetico e nuove costruzioni ecocompatibili, sia pubbliche (come, per esempio, per nuovi edifici scolastici) che private, coerentemen-te con il progetto provinciale “Siena Carbon-free”. Tale processo ha altresì l’obiettivo di favorire il rilancio e la riconversione del settore dell’imprenditoria edile. L‘in-


centivo all’uso delle energie rinnovabili rappresenterà una leva importante dello sviluppo partendo dall’e-sperienza pilota del progetto di teleriscaldamento ge-otermico di Radicondoli.

POLITICHE PER IL TURISMOIl marketing territoriale può rappresentare un altro elemento trainante per creare occupazione. La posi-tiva esperienza della Provincia di Siena attraverso la creazione del marchio “Terre di Siena” è un esempio di come si possa concretamente attuare un “Piano di sviluppo di area” orientato al turismo sostenibile in chiave di crescita culturale. Tale approccio ci suggerisce di andare verso una con-divisione di area per la promozione turistico-culturale del territorio valdelsano, con possibile realizzazione di una APP/Sito Internet integrata/o e di “manifesta-zioni a tema” tese alla promozione di prodotti locali e non, per favorire il connubio tra manifattura e turismo e contribuire al miglioramento/ampliamento dell’of-ferta ricettiva.Da implementare il percorso sull’Osservatorio Turisti-co di Destinazione. L’OTD, strumento di governance insieme al Piano Promozionale del Territorio, è realiz-zato insieme da Colle Val d’Elsa e Poggibonsi, e po-trebbe essere allargato.

MOBILITÀLa mobilità ciclopedonale rappresenta una grande opportunità per il territorio, dopo la pista Colle-Poggi-

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bonsi, è oggi il momento di realizzare una rete diffusa integrando strade bianche e nuove piste.Alla luce dei processi di trasformazione del settore del TPL, la gara regionale dovrà essere occasione di razionalizzazione e ottimizzazione dei servizi, dando priorità al trasporto scolastico extraurbano e a quello lavorativo pendolare, con particolare riguardo ai col-legamenti bus e treno per Firenze e Siena. Per non penalizzare le zone a domanda debole, saranno mes-se in campo, a livello di rete e di comune intesa con il nuovo gestore del TPL a livello regionale, nuove e più flessibili forme di servizio, valutando l’opportunità di attivare servizi a chiamata e/o navette. Dovranno es-sere condotti studi approfonditi di area che consenta-no, dinamicamente e coerentemente con le principali trasformazioni urbanistiche via via ultimate, di ga-rantire i migliori collegamenti possibili tra i principali punti di attrazione e di interscambio/intermodalità, valutando positivamente l’opportunità di progettare servizi di trasporto scolastico di area (“servizio sco-lastico di area vasta”), mettendo in rete esigenze co-muni e, alla luce delle riforme in atto sui circondari, rispondendo al meglio alle esigenze delle famiglie.

INFRASTRUTTUREValutando lo stato dell’arte e pur in considerazione delle crescenti difficoltà derivanti dai vincoli del patto di sta-bilità, è del tutto evidente che l’esigenza di ammoder-namento della superstrada Siena – Firenze non deve essere subordinata né correlata all’ipotesi di prevederne


un pedaggio, anche per l’importanza cruciale che que-sta infrastruttura riveste per la tenuta complessiva del tessuto economico del territorio.Prendendo positivamente atto degli sviluppi in corso sulla modifica al percorso della S.S. 429, che consen-te già un miglior accesso dell’area Valdelsa al Comune di Certaldo, auspichiamo in un prossimo ammoderna-mento della S.S. 68 che collega i Comuni della Valdelsa a Volterra.Altrettanto decisivi e non più rinviabili sono gli interventi per il raddoppio ferroviario della Empoli-Siena, nel tratto Granaiolo-Empoli. Per la nostra area in particolare, oltre che via gomma, i collegamenti via ferro verso Firenze, per la connessione con l’Alta Velocità ferroviaria verso Roma e Milano e con il polo aeroportuale italiano tra Pisa e Firenze, sono determinanti per non essere ta-gliati fuori dai principali flussi di persone, beni e servizi regionali e nazionali. In linea con questi obiettivi sarà altrettanto prioritario, a fianco della Regione, battersi affinché le Ferrovie dello Stato diano risposte concrete sulla funzionalità e l’ammodernamento/adeguamento tecnologico della Stazione di Poggibonsi-S.Gimignano, a tutti gli effetti stazione ferroviaria di tutta la Val d’Elsa senese, e sul rinnovo del parco rotabile.

PROGRAMMA

AMARE IL MONDO

Ci impegniamo, noi e non gli altri, unicamente noi e non gli altri,né chi sta in alto, né che sta in basso,né chi crede, né chi non crede.Ci impegniamo:senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,senza giudicare chi non si impegna,senza accusare chi non si impegna,senza condannare chi non si impegna,senza cercare perché non si impegna.Se qualche cosa sentiamo di “potere”e lo vogliamo fermamenteè su di noi, soltanto su di noi.Il mondo si muove se noi ci muoviamo,si muta se noi ci facciamo nuovi,ma imbarbariscese scateniamo la belva che c’è in ognuno di noi.Ci impegniamo:per trovare un senso alla vita,a questa vitauna ragioneche non sia una delle tante ragioniche bene conosciamoe che non ci prendono il cuore.Ci impegniamo non per riordinare il mondo,non per rifarlo, ma per amarlo.

[Bertolt Brecht]

programma miriana bucalossi

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