pubblicità e responsabilità sociale

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Pubblicità e responsabilità sociale Patrizia Musso docente di Teoria e tecniche della comunicazione pubblicitaria Università Cattolica di Milano 18 marzo 2006

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Pubblicità e responsabilità sociale. Patrizia Musso docente di Teoria e tecniche della comunicazione pubblicitaria Università Cattolica di Milano 18 marzo 2006. Premessa. La pubblicità: Che cos’è? A cosa serve? Come funziona? La strada etica - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Pubblicità e  responsabilità sociale

Pubblicità e responsabilità sociale

Patrizia Mussodocente di Teoria e tecniche della

comunicazione pubblicitaria

Università Cattolica di Milano

18 marzo 2006

Page 2: Pubblicità e  responsabilità sociale

Premessa

La pubblicità: Che cos’è? A cosa serve? Come funziona?

La strada etica I quattro passi per un tracciato socialmente

responsabile

Pubblicità e responsabilità sociale: il Premio S. Bernardino

Page 3: Pubblicità e  responsabilità sociale

Che cos’è la pubblicità/1

Edoardo Teodoro Brioschi, Economia e tecnica della pubblicità, VitaePensiero, 1985

“quel complesso di comunicazioni a carattere non personale e a pagamento,

opportunamente programmato da un’azienda o da un gruppo di aziende per il

perseguimento di finalità di natura commerciale”.

Page 4: Pubblicità e  responsabilità sociale

Che cos’è la pubblicità/2

Alberto Abruzzese Fausto Colombo, “Dizionario della Pubblicità”, Zanichelli, 1994.

“E’ una pratica sociale, volta all’esibizionedi contenuti simbolici, con funzioni di

persuasione e socializzazione, solitamenterealizzata nel contesto di un più vasto

scambio di stampo economico e/ocomunicativo.”

Page 5: Pubblicità e  responsabilità sociale

Giampaolo Fabris, La Pubblicità. Teoria e Prassi”, FrancoAngeli 1997.

“E’una forma di comunicazione unilaterale,in cui è (o dovrebbe essere) sempre

individuabile chi la promuove,generalmente veicolata dai grandi mezzi dicomunicazione di massa, rivolta a stimolare

la propensione al consumo.”

Che cos’è la pubblicità/3

Page 6: Pubblicità e  responsabilità sociale

Marco Lombardi, Il Nuovo Manuale di Tecniche Pubblicitarie, Franco Angeli, 1998.

“E’ costruire una marca, e cioè la

percezione delle promesse legate al

posizionamento strategico

dell’azienda.”

Che cos’è la pubblicità/4

Page 7: Pubblicità e  responsabilità sociale

Vanni Codeluppi, “Cos’è la pubblicità.”, Carocci 2001.

“È uno strumento/forma di comunicazionegrazie al quale è possibile esercitare

un’opera di persuasione sugli individui.(…)persuasione di tipo commerciale.”

Che cos’è la pubblicità/5

Page 8: Pubblicità e  responsabilità sociale

Luis Bassat, Il Nuovo libro della Pubblicità, Il Sole 24 Ore, 2001.

“E’ l’arte di convincere i consumatori.”

Che cos’è la pubblicità/5

Page 9: Pubblicità e  responsabilità sociale

una forma particolare di comunicazione Fonte esplicita (una o più aziende) Destinatario da motivare all’acquisto (area della

persuasione, convincimento..)

programmata (tutto studiato nei dettagli)

a carattere oneroso

Ma a cosa serve?

La pubblicità è:

In sintesi

Page 10: Pubblicità e  responsabilità sociale

LA PUBBLICITÀA cosa serve?

Mira a convincere.Si possono nel dettaglio riscontrare 3 macro funzioni:

Economica: tende a far aumentare le richieste dei prodotti.

Informativa: consente di conoscere i nuovi beni prodotti dalle industrie offre conoscenze pratiche per risolve alcune problematiche

quotidiane (es. campagne problem solving dei detersivi).

Guida sociale Si offre come serbatoio di “modelli” da seguire nella vita

quotidiana Propone “filosofie di vita” per gestire le relazioni sociali

Ma come funziona?

Page 11: Pubblicità e  responsabilità sociale

Utilizza stereotipi La pubblicità produce una raffigurazione ridotta e semplificata della realtà sociale: le persone incarnano categorie demografiche (es. i giovani) o tipi sociali astratti (es. la casalinga).

La pubblicità propone stereotipi culturali che dovrebbero facilitare la comprensione della comunicazione, ma che rischiano di ridurre la complessità dell’essere umano. Es. primo test di indagine su pubblicità e giovani per Istituto Gemelli Musatti

LA PUBBLICITÀCome funziona?/1

Page 12: Pubblicità e  responsabilità sociale

P. Musso et alii, Pubblicità e giovani: una mimesi non riuscita? , IKON, forme e processi del comunicare, n. 42-42, Franco Angeli, Milano, 2001.

campione di 122 spot a target giovanile due gruppi di discussione di 9 utenti (ambito residenziale) fra i 15-24 anni sugli

spot campione Atteggiamento istintivo: pubblicità è fonte di fastidio

“premetto che la pubblicità non la sopporto”

Momento riflessivo: pubblicità è fonte di ispirazione per il linguaggio quotidiano

identità: ragazzi non si sentono rappresentati dal mondo messo in scena dalla pubblicità: eccessivi stereotipi; non riconoscimento delle loro capacità critiche

“non voglio essere quello che crede di fare il brillante mangiando cioccolato in mezzo alla montagna”

LA PUBBLICITÀCome funziona?/2

Page 13: Pubblicità e  responsabilità sociale

Pubblicità cerca di costruire discorsi rivolti a un destinatario che nel corso degli anni si è trasformato:

soggetto passivo, vulnerabile, facilmente condizionabile (teoria ipodermica della comunicazione)

essere ragionevole e cosciente, ma da condurre per mano (componente psicologica della comunicazione)

persona con stili di consumo incasellabili

(studio sociologico della comunicazione) Individuo consumatore: fa interagire ciò che sa con ciò che ha

appreso dalla pubblicità.

Sguardo e approccio critico, destinatario informato ed esigente.

LA PUBBLICITÀCome funziona?/3

Page 14: Pubblicità e  responsabilità sociale

La pubblicità non è né totalmente opaca, né trasparente rispetto alla società in cui viene prodotta ma è insieme di discorsi che esprimono una prospettiva sulla realtà attraverso un linguaggio specifico Problema del modo in cui presenta tale prospettiva

Esasperazioni della dimensione spettacolare Eccessive stereotipizzazioni Distorsioni Inganni e violazioni di norme (cfr. IAP) Non presa in carico della capacità critica di chi fruisce

del messaggio Rappresentazioni di comportamenti e stili di vita

anomali Alimento di pregiudizi ….

LA PUBBLICITÀCome funziona?/4

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Per venire incontro al nuovo destinatario, la pubblicità deve cercare di veicolare significati che uniscono in modo appropriato interessi commerciali e arricchimento culturale/sociale Espressione delle due realtà che costituiscono l’essere

impresa quale fenomeno non solo economico ma anche sociale.

Possibilità di una disseminazione “positiva” della marca non in interventi “speciali” o sporadici ma che entrano nel quotidiano. Dimensione etico sociale nel comunicare quotidiano

LA PUBBLICITÀCome funziona?/5

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La strada etica oltre la pubblicità

Indagine sulla disseminazione sociale della marca:

ricerca di spazi e modalità di prospettive positive e costruttive all’interno delle dinamiche aziendali:

P. Musso

I nuovi territori della marca

Franco Angeli, Milano, 2005

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Quattro passi per costruire un itinerario socialmente responsabile

1. Il tracciato strategico (vs attività sporadiche)

2. L’orientamento trasparente (codice etico, carta valori, bilancio sociale, etichette ecologiche…)

3. L’operatività aperta e credibile (testimonianze tangibili, contatto con la comunità e il territorio di appartenenza attraverso strumenti coerenti)

4. L’ascolto a 360° (analisi interne/esterne per un’attività reale di comunicazione = mettere in comune)

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Premio S. Bernardino 2005

Diocesi di Massa Marittima (GR) - 21/22 Ottobre 2005 (3a edizione)

Tema: figura di San Bernardino da Siena, nativo di Massa Marittima e proclamato protettore dei pubblicitari nel 1956

Mons. Giovanni Santucci: Auspicava che la gente non fosse più “partita”, cioè divisa, cercando al contrario di essere unita, in un periodo storico particolare in cui i guelfi e i ghibellini erano contrapposti. Per far comprendere questa sua idea inventa il simbolo del sole con le lettere “Dhs” di Gesù, sullo sfondo di una tavoletta celeste: per questo la Chiesa lo innalzò, in seguito, a patrono dei pubblicitari.

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Premio S. Bernardino

Obiettivo: capire e studiare la comunicazione etico sociale all’interno della comunicazione commerciale (vs campagne pubblicità sociale tradizionali)

Effetti: riconoscimenti alle campagne di comunicazione a carattere etico sociale realizzate in Italia nel periodo settembre 2004/giugno 2005, che si sono distinte per innovazione comunicativa, incisività ed efficacia. Ricerca condotta dal Dipartimento di Scienze

della Comunicazione dell’Università Cattolica di Milano.

Page 20: Pubblicità e  responsabilità sociale

Giuria

Mons. Giovanni Santucci, Vescovo di Massa Marittima-Piombino (presidente)

Francesco Casetti, direttore del dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo dell’Università Cattolica di Milano

Marco Benatti, direttore generale Wpp Italia Pierluigi Magnaschi, direttore Ansa Ernesto Illy, presidente Centromarca Don Dario Viganò, dell'Ufficio Nazionale delle

Comunicazioni Sociali della CEI

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Campagne selezionate

verso le PERSONE

Breil Europe Assistence Farmindustria Generali Montblanc Monte dei Paschi di Siena Mulino Bianco Salmoiraghi e Viganò

verso l’AMBIENTE

Aequa Alleanza Assicurazioni Coop Ecolucart Enel Eni

Due declinazioni del concetto di “responsabilità”:

Campagne molto diverse fra loro, ma accomunate da un particolare accento alla dimensione “valori” all’interno della promozione di un prodotto.

Valore delle risorse umane creazione di prodotti (es. carta igienica o scarpe) con valenza ambientale

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Premiazione

E’ andato alla campagna pubblicitaria di Monte dei Paschi di Siena “Le persone contano più dei numeri” il Premio San Bernardino 2005, riservato alla miglior campagna di comunicazione sociale dell’anno.

Riconoscimenti speciali: campagna “La carta che non taglia gli alberi” di Ecolucart, alla

quale è andato il Premio innovazione spot di Enel “Non c’è interruttore che possa spegnerlo – energia

solare” ed Eni “Vi dedichiamo tutta la nostra energia”, ai quali è andato ex aequo il Premio incisività.

Riconoscimenti di merito sono stati assegnati invece a Farmindustria, Aequa, Generali.

Page 23: Pubblicità e  responsabilità sociale

Ulteriori riferimenti bibliografici

G. Bettetini, A. Fumagalli, Quel che resta dei media, francoangeli, milano, 1998, (in particolare: cap. 7 “I fondamenti di un’etica della pubblicità”)

A. Zanacchi, Pubblicità: effetti collaterali, Editori Riuniti, 2004

A. Zanacchi, Convivere con la pubblicità, Ed. Elledici, 1999