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1 QUALE SCUOLA PER I NOSTRI ALUNNI….. UNA SCUOLA CAPACE DI…. Aiutare gli allievi a crescere come persone (art.3 della Costituzione) sviluppando pienamente le loro potenzialità , favorendo la crescita di una capacità di autonomia e di una fiducia di base in se stessi; aiutarli a interagire positivamente con l’altro, ad assumersi le proprie responsabilità ed a sviluppare un’abitudine a prendere le proprie decisioni, sulla base di valori che abbiano un carattere universale. Aiutare gli allievi a crescere culturalmente e intellettualmente favorendo l’acquisizione e il rafforzamento di certe capacità di base quali la capacità d’analisi (scoprire in una data situazione o in un oggetto dapprima considerati solo nel loro insieme, tutti gli elementi costitutivi), di sintesi (collegare fra loro eventi, partire da situazioni specifiche per dare avvio a concettualizzazioni), di generalizzazione, di simbolizzazione, di ragionamento, di fantasia.

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QUALE SCUOLA PER I NOSTRI ALUNNI…..

UNA SCUOLA CAPACE DI….

Aiutare gli allievi a crescere come persone (art.3 della Costituzione) sviluppando pienamente le loro potenzialità , favorendo la crescita di una capacità di autonomia e di una fiducia di base in se stessi; aiutarli a interagire positivamente con l’altro, ad assumersi le proprie responsabilità ed a sviluppare un’abitudine a prendere le proprie decisioni, sulla base di valori che abbiano un carattere universale.

Aiutare gli allievi a crescere culturalmente e intellettualmente favorendo l’acquisizione e il rafforzamento di certe capacità di base quali la capacità d’analisi (scoprire in una data situazione o in un oggetto dapprima considerati solo nel loro insieme, tutti gli elementi costitutivi), di sintesi (collegare fra loro eventi, partire da situazioni specifiche per dare avvio a concettualizzazioni), di generalizzazione, di simbolizzazione, di ragionamento, di fantasia.

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QUALI INSEGNANTI PER I NOSTRI ALUNNI?

Guido Petter, uno dei maggiori pedagogisti italiani, parlando

del mestiere d’insegnante in un’intervista ha detto: “Fare

l’insegnante è una cosa, essere insegnante è un’altra”.

Essere insegnante è una scelta di vita; essere insegnante

richiede una preparazione specifica, di tipo anche tecnico

oltre che culturale e umano, quindi è richiesta anche la capacità di mettersi nei panni

dell’altro, di capire i suoi problemi, anzi in una certa misura di farli propri, o perlomeno di

prendersene cura come se fossero propri. Chi sceglie una professione di aiuto compie dunque

una scelta di vita che lo porrà in costante relazione con gli altri, con i quali dovrà instaurare un

rapporto di empatia.

Pur considerando la famiglia come prima indiscussa agenzia educativa, alla scuola non

spetta solo il compito dell’alfabetizzazione culturale, ma anche quello di promuovere la

formazione della personalità degli allievi, considerata in tutte le sue dimensioni.

Il docente deve essere un buon educatore che si pone sempre in attenzione dei bisogni dei

propri alunni, dei propri colleghi, delle famiglie, e che si relaziona con il contesto a cui la

scuola appartiene.

Per assolvere a questo compito l’insegnante deve possedere una competenza culturale, una

pedagogico didattica psicologica e un animo aperto all’altro e ai suoi bisogni.

Coinvolgere gli allievi nelle attività d’apprendimento. Aiutare gli alunni a fare in modo che essi concentrino, in modo spontaneo, sull’attività d’apprendimento buona parte dell’energia psichica di cui dispongono proponendo attività cariche di valenze positive. Accettare volentieri un’attività lascia nella mente una traccia profonda e arricchisce in modo durevole la personalità.

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INSEGNANTI CHE HANNO……

La competenza culturale

Ogni insegnante deve conoscere bene le cose che insegna.

Insegnare significa creare le condizioni necessarie perché le

conoscenze si rivelino come la risposta necessaria. Occorre partire

da problemi proposti agli allievi con riferimento alle loro

esperienze, alle loro realtà, ai loro contesti di vita, alle conoscenze

che già posseggono; in questo modo gli alunni saranno condotti a

riflettere, a discutere, a cercare, a crescere.

Se un allievo apprende in modo meccanico, tenderà ad imparare

anche in modo più che positivo il contenuto che gli viene proposto,

ma non lo saprà usare per connettere, non gli servirà per maturare.

Invece, insegnare ad apprendere diventa così una porta aperta, un intreccio tra saper fare,

essere e sentire; è un sapere che si modifica, che cresce insieme all’individuo, che matura con

lui.

Ecco perché l’insegnante non dovrebbe essere attento solo ai contenuti della sua materia, ma

anche ai rapporti che legano questi contenuti a quelli di altre aree.

Bisogna poi sfatare la convinzione che alla scuola primaria si insegnino cose facili quindi la

preparazione deve essere “semplice”. Semmai è vero il contrario: solo una preparazione ben

articolata ed approfondita permette di compiere delle semplificazioni non deformanti e di

presentare cosa è veramente essenziale.

La competenza psicologica-pedagogico-didattica

Un insegnante ha un duplice compito: quello di

promuovere la formazione dei propri allievi come

persone e come cittadini, e quello di guidarli

nell’acquisizione di conoscenze e abilità specifiche. La

competenza pedagogica riguarda il primo di questi

compiti: da qui ne consegue una programmazione con

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obiettivi formativi che prevedano un’idea chiara dell’individuo che si vuole contribuire a far

crescere. La formazione della persona non può prescindere dall’idea di allievo che il docente

possiede: allievi che assorbono senza discutere o allievi che portano già le loro convinzioni ed

esaminano le situazioni con spirito critico?

Alla competenza pedagogica si affianca poi una competenza didattica. Bisogna essere in

grado di stabilire gli obiettivi di fondo, bisogna saperli collocare in una dimensione di

progettualità, conoscenza, intenzionalità e consapevolezza.

Nello scegliere gli obiettivi di fondo bisogna sapere con certezza il perché è stato scelto

questo obiettivo, saperlo collegare ai bisogni dei soggetti e al contesto in cui si intende

perseguirlo. L’obiettivo deve essere liberato dalla sua pretesa definitività e immodificabilità

attraverso l’introduzione del concetto di flessibilità.

E’ chiaro che la competenza pedagogica e la competenza

didattica sono fra loro strettamente collegate, nel senso che

una certa idea di allievo che si intende avere o di adulto che

si intende formare determina in larga misura la scelta delle

strategie e delle tecniche da utilizzare.

Un docente deve conoscere la vita mentale dei suoi allievi, la

loro psicologia considerata nei suoi vari aspetti compresi

quelli evolutivi. E’ indispensabile che sappia anche utilizzare

tecniche psicologiche o assumere atteggiamenti psicologicamente idonei, sia per conoscere

questa vita mentale, sia per promuoverne lo sviluppo e infine per utilizzarla in modo efficace

nei processi di acquisizione delle conoscenze.

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SI VA ALLA SCUOLA PRIMARIA…..

A CALUSCO…..

� Le insegnanti di prima incontrano le insegnanti della scuola materna

per avere indicazioni e un primo approccio di conoscenza dei bambini che cominceranno

a frequentare la scuola primaria. Sulla base di queste indicazioni, alla presenza della

psicopedagogista, si formeranno i primi gruppi classe non definitivi.

� I primi giorni di scuola le insegnanti e la psicopedagogista somministrano le prove

d’ingresso per verificare i pre-requisiti utili a frequentare la classe prima.

� Le prime settimane di scuola serviranno agli alunni e alle insegnanti a conoscersi meglio

e ad abituare i bambini a interagire con il nuovo contesto scolastico. In queste

settimane gli alunni potranno essere spostati da un gruppo all’ altro.

� Si procede alla formazione delle classi cercando di garantire l’eterogeneità; alla

presenza di alcuni rappresentanti dei genitori e degli insegnanti sarà effettuato il

sorteggio per abbinare l’insegnante prevalente alle varie classi.

� Durante i primi mesi di scuola, se necessario continuerà la scambio fra le insegnanti di

prima e quelle dell’infanzia per monitorare la situazione didattico-disciplinare.

…A SOLZA

L’ “Accoglienza…in prima” è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni… Consiste in un insieme di attività specifiche, proposte in alcuni giorni ( 2 o 3) atte a favorire l’inserimento dei bambini nel nuovo ambiente scolastico, facilitare la partecipazione degli alunni, offrire un tempo disteso per parlare di se stessi, delle proprie motivazioni, delle proprie preoccupazioni ed attese (obiettivi educativo – didattici). Prevede anche uno spazio per il dialogo tra insegnanti e genitori: se la famiglia prova fiducia

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verso la scuola, saprà trasmetterla anche ai figli permettendo a questi ultimi di crescere ed apprendere con serenità. Sono coinvolti i bambini e le bambine dell’ ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e le rispettive insegnanti, le docenti della classe prima delle scuola Primaria di Solza, i Genitori degli alunni della classe prima, il Dirigente Scolastico. Tutto ciò si realizza nell’anno scolastico antecedente l’ingresso alla classe prima e si articola in varie fasi: 1. Incontro di presentazione della Scuola ai genitori nei mesi di gennaio/febbraio in occasione dell’open day. 2. Incontri tra le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e Primaria per la condivisione educativa, organizzativa e per il passaggio delle informazioni sui bambini. 3. Visita alle Scuola Primaria dei bambini con le insegnanti nel mese di maggio. La visita si articola in due momenti: Un incontro nel cortile della scuola dove i bambini della Scuola dell’Infanzia e della Primaria si salutano cantando insieme una/due canzoni relative alla storia del libro scelto per il passaggio ed una unità di lavoro che gli alunni, suddivisi in gruppi, effettuano nelle classi. I bambini della Scuola dell’Infanzia “ raccontano” le attività che stanno svolgendo, relative al libro. Un secondo incontro in aula durante il quale si legge la storia a cui seguono attività di animazione. Si passa poi a completare una scheda , predisposta dalla referente della Scuola dell’Infanzia, suddivisa in tre parti: nella prima parte c’è il disegno di un personaggio della storia, nella seconda parte un alunno della Scuola Primaria scrive il nome in stampato maiuscolo e nella terza parte il compagno della Scuola dell’Infanzia cerca di copiare quanto scritto. Successivamente il gruppo dei bambini della Scuola dell’Infanzia, accompagnati dalla loro insegnante e dall’insegnante referente della Scuola Primaria si reca a visitare rapidamente la scuola e a conoscere gli insegnanti della futura classe prima. In questa occasione ricevono dagli alunni delle classi quinte un segnalibro, a ricordo della visita. La giornata si conclude con una merenda in cortile. 4. Colloqui, nel mese di giugno, con le insegnanti della Scuola dell’Infanzia per la presentazione degli alunni. 5. Incontro con i genitori, prima dell’inizio delle lezioni: vengono trattati i seguenti argomenti: presentazione del progetto accoglienza, conoscenza reciproca genitori/insegnanti, illustrazione dell'organizzazione scolastica (orari, mensa, materiali, avvisi, tempi e forme di comunicazione, impegno personale richiesto a casa da parte degli alunni...), indicazioni metodologiche, eventuali comunicazioni individuali dei genitori (recapito telefonico durante l'orario scolastico, problemi di salute degli alunni...). 6. Predisposizione dell’ aula: preparazione di grandi cartelloni illustrati in relazione alla storia scelta per il passaggio.

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7. Esplorazione dell'ambiente nei primi giorni per familiarizzare con le nuove strutture. 8. Conoscenza personale dei compagni della classe, degli alunni delle altre classi e delle loro maestre (in particolare per chi proviene da scuole diverse). 9. Conoscenza dell'organizzazione scolastica (tempi, modalità di lavoro, materiali, modalità di spostamento, mezzi audiovisivi e non...). 10. Attuazione del progetto Accoglienza secondo le indicazioni fissate nel relativo progetto. 11. Colloqui con le insegnanti delle Scuole dell’Infanzia di provenienza per approfondire la conoscenza di alcuni alunni e per valutare la validità del progetto Continuità. Motivazioni • Accompagnare il bambino/a nel momento del passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria. • Fargli ritrovare nel nuovo ambiente scolastico una traccia delle esperienze vissute alla Scuola dell’infanzia per incoraggiarlo a vivere con serenità le nuove proposte didattiche. • Facilitare la comunicazione interpersonale tra insegnanti e alunni e la conoscenza reciproca. • Dedicare un tempo strutturato per l’accoglienza. • Gli insegnanti spiegano il significato del lavoro prima di iniziare la lettura del libro, facendo emergere le aspettative dei bambini verso la Scuola Primaria e i loro ricordi della Scuola dell’Infanzia. N.B. La storia, tratta dal libro scelto per il passaggio, è fantastica e contiene elementi e personaggi noti ai bambini per aver lavorato con essi durante la Scuola dell’Infanzia. Dalla storia, che ha degli animali come protagonisti,emergono temi importanti come: la tolleranza, l’accettazione della diversità, il rispetto reciproco, la disponibilità. Il libro offre quindi una molteplicità di spunti per l’accoglienza alla Scuola Primaria.

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Progetto di Integrazione alunni stranieri

Il mutamento dello scenario scolastico, con l’arrivo costante di alunni stranieri, impegna la

scuola nella individuazione di nuovi strumenti ed interventi atti alla valorizzazione della

persona dell’alunno e alla costruzione di progetti educativi che assumano la diversità come

paradigma dell’identità della scuola stessa.

Infatti, la scuola pone l’attenzione al carattere relazionale della persona, promuove il dialogo e

il confronto tra le culture, facilitando l’incontro tra storie di bambini e bambine.

La costruzione di una clima favorevole e un’accoglienza serena costituiscono occasione di

apertura del sistema scolastico a tutte le differenze, prendendo coscienza della relatività

delle culture per rendere possibile la pacifica convivenza e la convergenza verso valori comuni.

ASPETTI ORGANIZZATIVI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

_ Definizione a livello di Istituto di un Protocollo d’accoglienza che detti le linee fondamentali

di una pedagogia interculturale, le modalità di intervento, l’utilizzo ottimale delle risorse e i

compiti dei diversi soggetti.

_ Formazione di una Commissione Intercultura coordinata dalla Funzione strumentale e da un

referente per ogni plesso con i seguenti compiti:

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- Coordina le attività ed i progetti interculturali dell´Istituto Comprensivo

- Cura i rapporti con il territorio

- Modifica e aggiorna il protocollo d´accoglienza

- Si incontra per attività di coordinamento, progettazione e verifica

- Esprime il parere in merito all´inserimento in classe degli alunni stranieri.

_ I referenti di plesso informano i colleghi sulle iniziative promosse dalla Commissione,

coordinano le attività interculturali all´interno del proprio plesso e mantengono i rapporti col

territorio e le famiglie straniere.

I docenti della classe del neo arrivato valutano gli elementi raccolti col materiale informativo

formale e non formale.

Essi attuano le seguenti procedure:

1. valutano le competenze, attraverso prove di verifica, al fine di

accertare le competenze iniziali e individuare bisogni specifici di

apprendimento

2. approntano una programmazione individualizzata che permetta

al bambino di acquisire un lessico di base, privilegiando la lingua per comunicare, l’italiano è per

loro L2

3. realizzano un progetto di “alfabetizzazione di lingua italiana”, attuato da un’insegnante che

annualmente ottiene il distacco dal provveditore, per tale progetto.

Strumenti e strategie di flessibilità organizzativa e didattica

Per facilitare l´inserimento degli alunni stranieri e l´apprendimento della lingua italiana, la

scuola può contare su alcune risorse già esistenti che devono essere attivate in maniera

flessibile e produttiva.

· Flessibilità nell’organizzazione dei gruppi classe, con l’allestimento di laboratori di

alfabetizzazione di recupero disciplinare.

· Richiesta ed intervento di mediatori linguistici e culturali con compiti di accoglienza e

mediazione nei confronti degli insegnanti e con la famiglia.

· Attività aggiuntive a carico dell´Istituzione - Sono fondi che vengono dati a scuole a forte

processo immigratorio, con i quali attivare ore di docenza aggiuntiva da parte degli insegnanti.

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Progetto d’inclusione alunni diversamente abili

L’inizio di un nuovo anno scolastico rappresenta per tutti, bambini e adulti,un momento carico

di aspettative, ansie e grandi emozioni, tutto questo viene amplificato nel momento in cui vi è

l’ingresso di un bambino diversamente abile.

A tale proposito l’istituto predispone un progetto di inclusione. La prima fase di tale progetto

è la conoscenza specifica delle caratteristiche emotive, relazionali, cognitive dell’alunno.

Per ciascun alunno in situazione di handicap la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli

specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria (U.O.N.P.I.), predispone un apposito

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“Piano Educativo Individualizzato”. Per favorire l’integrazione ci si avvale di insegnanti statali

specializzati e, se necessario, di personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali.

In ogni caso le attività di integrazione riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è

inserito l’alunno con handicap; le attività di tipo individuale sono previste nel Piano Educativo.

L’insegnante di sostegno è una figura di supporto e collaborazione a tutta la classe e/o plesso

e collabora con i colleghi nell’impostazione e realizzazione del “progetto educativo

individualizzato”, riferito all’alunno diversamente abile. Inoltre offre all’intera classe e plesso

una maggiore gamma di opportunità all’interno delle quali sia lo stesso bambino, sia tutti gli

altri alunni, possano trovare idonee risposte ai bisogni educativi evitando forme di isolamento

e favorendo l’inclusione; svolge in linea generale la sua attività nell’ambito del gruppo ( classe e

interclasse).

Nell’Istituto funziona un’apposita Commissione - GLH formata dalla psicopedagogista, dagli

insegnanti di sostegno e dall’assistente sociale, che si riunisce periodicamente con lo scopo di

migliorare l’efficacia degli interventi.

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Collaborazione con l’ASL e integrazione degli alunni in situazione di disabilità

Ogni Istituto scolastico si avvale, per l’integrazione degli alunni in

situazione di disabilità,delle linee guida dell’Ufficio interventi educativi

dell’Ufficio Scolastico Provinciale (U.S.P.), del GLIP (Gruppo di lavoro

interistituzionale provinciale) e della consulenza degli operatori.

socio-sanitari dell’ASL del Distretto di competenza ( vedi Protocollo

d’intesa di cui la scuola tiene conto nell’attivare le procedure di segnalazione, nel predisporre

il Progetto di integrazione degli alunni diversamente abili presenti nell’Istituto, nel coordinare

le azioni conseguenti ).

Nel processo di integrazione, per supportarne e guidarne i processi decisionali e organizzativi,

ha un ruolo importante la DOCUMENTAZIONE, poiché motiva le scelte effettuate in itinere

dall'equipe pedagogica, finalizzate alla realizzazione del progetto di vita dell’alunno con

disabilità.

I docenti utilizzano il PEI nella documentazione del Percorso Educativo degli alunni non in

modo rigido e vincolante, ma concordando e selezionando gli aspetti più significativi, perché il

modello di documentazione sia uno strumento facilmente leggibile e utilizzabile per

progettare e concordare gli interventi tra tutti gli attori del Percorso di Integrazione.

Il PEI è elaborato dall’ins.te di sostegno, dagli ins. curricolari della classe e dagli altri

operatori coinvolti (se presenti: es. insegnante comunale, mediatore per la comunicazione

ecc.), con la condivisione della famiglia, degli operatori ASL o extrascolastici.

Esso comprende al suo interno i quadri del P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale), sulla base

delquale viene effettuata l’osservazione iniziale dell’alunno.

Tutti gli insegnanti del team e/o del consiglio di classe sono

responsabili del processo d’integrazione dell’alunno

diversamente abile e sono tenuti ad elaborare il P.D.F. – Profilo

dinamico funzionale – ed il P.E.I. – Progetto educativo

individualizzato – coordinati dall’insegnante di sostegno.

Sulla base delle indicazioni fornite con il Protocollo citato, di altri elementi di conoscenza

degli alunni, di informazioni fornite dalle famiglie, del contesto di inserimento, il GLH della

nostra scuola predispone annualmente il progetto di integrazione degli alunni diversamente

abili.

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A seconda dei loro limiti e potenzialità e della eventuale gravità e/o specificità della disabilità

(es. alunni non udenti, non vedenti, autistici, con disabilità psicofisico, ecc...), si predispongono

momenti di accoglienza, all’inizio dell’anno scolastico, gestiti prevalentemente dal/dai

docente/i di classe già conosciuto/i dal bambino. Successivamente, l’organizzazione degli

interventi con il supporto del docente di sostegno viene adeguata alle condizioni di contesto:

gruppo classe, attività da svolgere individualmente, in piccolo gruppo, in spazi appositamente

strutturati, ecc.

Discussioni e riflessioni attuate nei precedenti anni scolastici dai componenti del GLH,

riguardo alle modalità attuative dell’integrazione, all’esplicazione del ruolo dell’insegnante di

sostegno, alla “storia” pregressa e futura del Progetto d’integrazione espresso nell’Istituto,

sono stati individuati alcuni punti di forza del Progetto in essere, che si ritiene opportuno

riproporre:

1. Scelta degli obiettivi fondata su un’attenta analisi della situazione di partenza degli allievi;

coerenza fra gli obiettivi, l’articolazione delle attività, dei mediatori, degli strumenti;

accuratezza nella definizione di questi ultimi.

2. Disponibilità di un numero di ore di sostegno adeguato all’esigenza di garantire interventi

efficaci e di sperimentare anche modalità di organizzazione del tempo scuola degli alunni in

situazione di handicap diverse dall’intervento individuale esterno alla classe

3. Definizione degli obiettivi prioritari, nei diversi casi, che consideri obiettivi sia di tipo

cognitivo, sia legati all’area affettivo-relazionale, senso-motoria e dell’autonomia, con una

prevalenza degli uni o degli altri, o in modo equilibrato, in relazione ai bisogni censiti

preliminarmente. L’apprendimento non viene ritenuto, pertanto, processo eminentemente

cognitivo, ma si considerano anche le attività che sollecitano la crescita corporea e

psicoaffettiva della persona.

4. Osservazione continua delle modalità relazionali e apprenditive degli alunni, per una

tempestiva rilevazione dei bisogni emergenti, a cui rispondere con eventuali adeguamenti

dell’organizzazione del tempo scuola.

5. Flessibilità nella scelta delle modalità organizzative degli interventi, delle quali si indicano

esempi ritenuti significativi:

– Monitoraggio settimanale del lavoro per gruppi;

– Ipotesi di adattamento dell’orario nel corso dell’anno, con la previsione di interventi

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individualizzati sul piano cognitivo e affettivo-relazionale;

–Interventi a piccolo gruppo, in classe o a classi aperte, sia con l’insegnante di sostegno che di

modulo, allo scopo di migliorare l’inserimento e la dimensione affettivo-relazionale;

–In caso di disabilità grave, ricorso all’inserimento in altra classe (del modulo o del plesso) per

rispondere a bisogni specifici; previsione di svolgimento di nuove attività nel corso dell’anno

anche presso strutture esterne alla scuola (piscina comunale, biblioteca, ecc…).

6. Attenzione al processo di continuità nel passaggio dalla scuola materna all’elementare e

dalla scuola elementare alla scuola media; alcune esemplificazioni possono essere le seguenti:

– Costituzione di piccoli gruppi di inserimento che siano possibilmente mantenuti nel

successivo grado di istruzione, per facilitarne l’inserimento nel nuovo contesto scolastico;

– Realizzazione di attività che, utilizzando spazi e attrezzature della scuola di grado

superiore, costituiscano di fatto un preinserimento nel futuro ambiente scolastico;

– Riflessione, con anticipo significativo, sulla modalità con cui preparare il passaggio alla scuola

di grado superiore;

7. Riferimento alle risorse disponibili sul territorio (es. piscina comunale) e utilizzazione delle

opportunità offerte da un diverso ordine di scuola (es. laboratori).

8. Valorizzazione di particolari competenze e risorse professionali, accompagnata da una

proficua collaborazione fra i componenti del team o Consiglio di classe.

9. Disponibilità degli Enti Locali al coinvolgimento nella gestione delle problematiche

presentate dagli alunni diversamente abili. Tale sensibilità consente l’attuazione di specifiche

esperienze, mediante l’assunzione di assistenti educatori o garantendo il trasporto verso altre

strutture del territorio per lo svolgimento di alcune attività; può assicurare, inoltre,

assistenza in orario extrascolastico ed opportunità di socializzazione.

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QUALE PERSONA VOGLIAMO CRESCERE? UNA PERSONA CHE …..

OBIETTIVI FORMATIVI PRIMA, SECONDA E TERZA

IDENTITA’ E AUTONOMIA

CONOSCENZA DI SÉ

� indica le proprie preferenze

� conosce il proprio corpo e ne riconosce i mutamenti anche in

relazione col passare del tempo

� riconosce ed esprime le proprie emozioni

� ha stima di sé

� ha fiducia nelle proprie capacità

� sceglie le strategie di lavoro più appropriate

� assolve agli impegni con continuità ed adeguatezza

� si dimostra disponibile ad accettare qualsiasi incarico e

impegno

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� assume iniziative

� individua da solo le procedure

RELAZIONE CON GLI ALTRI

� Instaura e mantiene rapporti senza difficoltà

� Risponde positivamente ai richiami e ai consigli

� Riesce a farsi nuovi amici

ORIENTAMENTO

� Riconosce i propri progressi e regressi

� Esprime i propri interessi e le proprie preferenze

OBIETTIVI FORMATIVI QUARTA E QUINTA

IDENTITA’ E AUTONOMIA

CONOSCENZA DI SÉ

� cerca soluzioni e alternative razionali ai problemi che incontra

� indica le proprie preferenze nel tempo

� conosce il proprio corpo e ne riconosce i mutamenti anche in

relazione al passare del tempo

� riconosce le proprie peculiarità anche in relazione con gli altri

� riconosce ed esprime le proprie emozioni

� controlla l’emotività

� canalizza le proprie energie verso compiti ed obiettivi

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� ha stima di sé

� ha fiducia nelle proprie capacità

� vive le esperienze in modo equilibrato e positivo

� sceglie le strategie di lavoro più appropriate

� assume autonomamente impegni

� assolve agli impegni con continuità ed adeguatezza

� si dimostra disponibile ad accettare qualsiasi incarico e impegno

� assume iniziative

� individua da solo le procedure

� porta a termine i compiti

RELAZIONE CON GLI ALTRI

� instaura e mantiene rapporti

� sa ascoltare le opinioni altrui e le rispetta

� accetta e gestisce tra i pari giudizi positivi o negativi

� si rende disponibile alla collaborazione

ORIENTAMENTO

� esprime i propri interessi e le proprie preferenze

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La caratteristica principale della programmazione per obiettivi è quella di preordinare l’azione

attraverso la definizione degli scopi educativi e degli obiettivi necessari per raggiungerli, la

scelta dei contenuti, i metodi e gli strumenti per realizzarli, la precisazione dei tempi, la

determinazione dei modi di verifica e dei metodi di valutazione.

Nella stesura della programmazione assume particolare importanza la rilevazione dei

prerequisiti che fa riferimento alle condizioni d’ingresso ritenute necessarie per l’acquisizione

di successive abilità.

Una reale pianificazione del lavoro deve dare spazio all’ individualità dell’alunno; gli obiettivi

che vengono proposti alla classe devono essere messi in relazione con le conoscenze in

possesso dell’allievo, con il suo stile cognitivo e relazionale.

L’apprendimento diventa un processo attivo di progressiva costruzione di nuovi nessi di

significato, in cui la nuova conoscenza si integra alla vecchia.

La programmazione deve essere sempre inserita all’interno di una rete complessa di

interazioni che vedono come attore non solo il soggetto, ma anche il contesto e le relazioni

che vengono messe in atto.

Progettare in un contesto educativo significa far emergere ed accogliere le idee, gli spunti

nati sul campo, l’interazione, il confronto, la diversità come risorsa.

Il raggiungimento di un obiettivo non è mai fine a se stesso, ma va collocato in una dimensione

di consapevolezza dell’agire.

Considerati tutti questi aspetti si deduce che ogni singola classe, pur appartenendo allo stesso

modulo, adeguerà la propria programmazione ai bisogni educativi dei suoi allievi.

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COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA ...

...CLASSE PRIMA

L’alunno:

1.interviene in una conversazione in modo ordinato e con messaggi

semplici,sufficientemente chiari e pertinenti;

2.esprime oralmente emozioni e desideri;

3.racconta esperienze personali e storie fantastiche, secondo un ordine logico

e temporale;

4.comprende un semplice testo ascoltato, lo ricorda e ne riferisce i contenuti

principali;

5.legge e comprende brevi frasi e semplici testi, dimostrando di aver

acquisito la tecnica della lettura;

6.comunica il proprio pensiero per iscritto con frasi di senso

compiuto,strutturandole in un breve testo;

7.rispetta le fondamentali convenzioni ortografiche;

8. partendo dal lessico già in possesso, comprende nuovi significati e usa

nuove parole ed espressioni.

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...CLASSI SECONDA E TERZA

L’alunno:

1.ascolta e interagisce nelle conversazioni su argomenti di esperienza

diretta e su argomenti noti, intervenendo in modo ordinato e adeguato per

chiedere/dare informazioni;

2.esprime il proprio punto di vista;

3.racconta oralmente un’esperienza personale o una storia fantastica,

rispettando la successione temporale e l’ordine logico;

4.esprime le proprie emozioni riferite a situazioni vissute;

5.ascolta la lettura o il racconto dell’insegnante o dei compagni,mantenendo

l’attenzione per un tempo adeguato;

6a.comprende il contenuto di un racconto ascoltato; risponde a domande sui

personaggi e sulle loro azioni e sa ricostruire le sequenze della storia

(cl.2^);

6b. comprende il contenuto di testi ascoltati riconoscendone la funzione,

individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luogo, tempo,...) e il senso

globale (cl.3^);

7a.legge ad alta voce e comprende testi di vario tipo (storie realistiche e

fantastiche, descrizioni, regole, filastrocche); ne individua gli elementi

essenziali (cl.2^);

7b.legge testi ad alta voce o in modo silenzioso e ne coglie il senso globale e

le informazioni essenziali (cl.3^);

8.comincia a familiarizzare con i testi informativi, per ricavare informazioni

utili a parlare e scrivere (3^);

9a.scrive brevi testi narrativi e descrittivi, rispettando le fondamentali

convenzioni ortografiche, con l’aiuto di immagini, schemi e/o domande guida

(cl.2^);

9b.produce filastrocche con parole in rima;

9c.scrive testi di vario tipo (di invenzione, per comunicare, per lo studio)

legati a situazioni quotidiane (cl.3^);

10a.riconosce le regole ortografiche e gli elementi morfologici (= della

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struttura) di base e li usa nell’elaborazione orale e scritta (cl.2^);

10b.riconosce e classifica alcuni parti variabili e invariabili del discorso

(cl.3^);

10c.comprende alcuni meccanismi di formazione delle parole e riconosce

relazioni di forma e significato di esse (cl.3^);

11.riconosce gli elementi della frase semplice: soggetto, predicato ed

espansioni;

12.inizia a ricercare su vocabolari adeguati parole ed espressioni presenti

nei testi.

...CLASSI QUARTA E QUINTA

L’alunno

1a.interviene nelle conversazioni in modo appropriato e rispettando il

proprio turno, formula domande, chiede chiarimenti, esprime opinioni

(cl.4^);

1b.partecipa a scambi comunicativi (dialoghi, conversazioni discussioni)

rispettando il proprio turno: coglie le posizioni espresse dai compagni,

esprime opinioni personali, punti di vista con interventi chiari e

pertinenti; pone domande per acquisire informazioni, per chiarire concetti,

per sviluppare idee (cl.5^);

2a.espone oralmente esperienze personali in modo chiaro;

2b.racconta oralmente un’esperienza con proprietà lessicale organizzazione

logica, arricchendola con elementi funzionali al racconto (cl.5^);

3.comprende testi di tipo diverso, ascoltati o letti, e ne individua il senso

globale e le informazioni principali;

4a. ricerca informazioni nei testi scritti, per scopi diversi, aiutandosi con

tecniche di supporto (cl.4^);

23

4b.consulta testi per l’arricchimento e il potenziamento delle proprie

conoscenze, ne ricava informazioni, le riorganizza e le espone in forma

orale o scritta (cl.5^);

5a.legge in modo scorrevole, con espressività e intonazione, testi letterari

sia poetici sia narrativi (cl.4^);

5b.legge testi letterari di vario genere e formula pareri personali (cl.5^);

6a.produce testi coerenti e coesi, legati a scopi diversi: narrare, descrivere,

informare (cl.4^);

6b.completa, manipola, trasforma e rielabora testi (cl.4^/5^);

6c.produce testi a seconda dello scopo e dei destinatari; compie parafrasi e

riscritture (cl.5^);

6d.produce testi corretti dal punto di vista ortografico,lessicale,

morfologico, rispettando la sintassi e la punteggiatura (cl.5^);

7a.riconosce e usa consapevolmente le parti del discorso (cl.4^);

7b.riconosce e classifica le parti del discorso (cl.5^);

8a.analizza la frase nei suoi elementi (cl.4^);

8b.analizza la frase nelle sue funzioni: soggetto, predicato, complementi

diretti e indiretti (cl.5^);

9.utilizza il dizionario per ampliare il proprio lessico;

10a.comprende e usa termini disciplinari specifici (cl.4^);

10b.comprende e utilizza il significato di parole e termini specifici legati

alle discipline di studio (cl.5^).

24

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA ... Organizzazione delle informazioni

Racconta un’esperienza, personale e non, rispettando la successione temporale. Rappresenta e/o ricostruisce semplici storie, esperienze e fatti vissuti rispettando la successione temporale. Comprende la ciclicità dei fenomeni temporali.

Uso dei documenti

Individua tracce nel proprio vissuto per ricostruire un evento

…..DELLA CLASSE PRIMA

Strumenti concettuali e conoscenze

Utilizza strumenti convenzionali per la misurazione del tempo: ruote della giornata, della settimana, dei mesi. Avvia la costruzione dei concetti di comunità scolastica e regole di convivenza civile.

25

Organizzazione delle informazioni

Riconosce relazione di successione , di contemporaneità, ciclicità e durata in fenomeni ed esperienze vissute. Rappresenta le conoscenze attraverso disegni e racconti orali. Riconosce relazioni di causa e effetto in eventi diversi. Riconosce relazioni di successione,di contemporaneità e di causa - effetto nell’evoluzione della Terra e dell’uomo.

Uso dei documenti

Individua i documenti e le fonti per ricavare informazioni sul passato personale. Individua ed utilizza diverse tipo di fonti per ricavare conoscenze sul passato. Riconosce la differenza tra mito e racconto storico. Conosce le fasi principali di sviluppo della via sulla Terra e sa riferirle con il linguaggio specifico della disciplina. Conosce l’evoluzione dell’uomo dalle esperienze preistoriche alle prime civiltà antiche.

……DELLA CLASSE TERZA

Strumenti concettuali e conoscenze

Utilizza strumenti convenzionali per la misurazione del tempo: il calendario e l’orologio. Utilizza strumenti convenzionali per la misurazione del tempo: la linea del tempo Avvia la costruzione dei concetti di comunità scolastica , relazioni parentali. Riconosce le prime organizzazioni sociali.

26

Organizzazione delle informazioni

Riconosce relazioni di successione,di contemporaneità , di sviluppo nel tempo e di durata nei quadri storici di civiltà. (4^) Comprende il rapporto causa –effetto che lega fatti avvenuti nel tempo. (4^) Colloca civiltà ed eventi sulla linea del tempo. (4^) Espone gli argomenti con termini specifici. (4^) Riconosce relazioni di successione,di contemporaneità , di sviluppo nel tempo e di durata nei quadri storici di civiltà e avvenimenti. (5^) Colloca civiltà ed eventi sulla linea del tempo individuando relazioni e differenze. (5^) Consolida l’uso di termini specifici del linguaggio disciplinare. (5^)

Uso dei documenti

Individua ed utilizza diversi tipi di fonti per ricavare conoscenze sulle civiltà del passato.(4^) Analizza ipotesi sulla nascita e sullo sviluppo delle civiltà. (4^) Individua ed utilizza diversi tipi di fonti per ricavare conoscenze sulle civiltà ed eventi del passato.(5^) Analizza ipotesi sulle cause e sulle dinamiche di avvenimenti (5^)

…DELLA CLASSE

QUARTA E QUINTA

Strumenti concettuali e conoscenze

Utilizza strumenti convenzionali per la misurazione del tempo: la linea del tempo (4^) Consolida i concetti di organizzazione sociale nei quadri di civiltà.(4^) Utilizza strumenti convenzionali per la misurazione del tempo: la linea del tempo, tabelle e grafici.(5^) Consolida i concetti di organizzazione sociale nei quadri di civiltà.(5^)

27

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA ...

Orientamento

Riconosce la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio vissuto, rispetto a diversi punti di riferimento ( vicino- lontano, davanti- dietro, sopra – sotto…). Si muove consapevolmente nello spazio circostante e si orienta utilizzando organizzatori topologici Colloca nello spazio elementi utilizzando organizzatori topologici

Rappresentazione Rappresenta oggetti rispettando indicatori spaziali. Raffigura ambienti noti.

…….DELLA CLASSE PRIMA

Paesaggio Esplora il territorio circostante attraverso l’approccio senso-percettivo e l’osservazione diretta.

28

Orientamento Si muove consapevolmente nello spazio circostante e lo esplora utilizzando organizzatori topologici. Si muove e si orienta nello spazio secondo le proprie mappe mentali.

Rappresentazione Legge ed interpreta la pianta dello spazio vicino . Esegue e rappresenta percorsi in ambienti noti. Rappresenta ed interpreta la pianta dello spazio vicino secondo punti di riferimento fissi.

…..DELLA CLASSE TERZA

Paesaggio Esplora il territorio circostante attraverso l’approccio senso-percettivo e l’osservazione diretta. Individua gli elementi fisici ed antropici di un paesaggio (montano, marino …)

Orientamento Si orienta consapevolmente nello spazio utilizzando le proprie carte mentali.(4^) Utilizza l’osservazione e la rappresentazione cartografica per conoscere la realtà geografica del territorio vicino e lontano, e per formulare opportune ipotesi.(4^) Si orienta consapevolmente nello spazio e sulle carte geografiche.(5^) Localizza sulla carta geografica dell’Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative (5^)

Rappresentazione Costruisce, legge ed interpreta carte geografiche, grafici, carte tematiche e in scala. (4^) Conosce ed applica il concetto di regione geografica riferito al contesto italiano.(5^)

….DELLA CLASSE QUINTA

Paesaggio Individua e comprende gli elementi fisici ed antropici di un paesaggio (montano, marino, fluviale, lacustre…) del territorio italiano.(4^) Analizza e confronta i paesaggi caratteristici di alcune regioni italiane. (5^)

29

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA……

……..CLASSE PRIMA

Conoscere la sequenza numerica fino a 20, contare raggruppamenti di oggetti e confrontare quantità. Eseguire semplici operazioni di addizione e sottrazione entro il 20. Risolvere semplici problemi con la rappresentazione grafica. Riconoscere, descrivere e confrontare le principali forme geometriche piane. Effettuare confronti tra grandezze( grande-piccolo, lungo-corto, spesso-sottile). Utilizzare le caratteristiche degli oggetti per stabilire confronti ed individuare relazioni, operando con gli insiemi.

30

……..CLASSE TERZA

Conoscere la sequenza numerica fino a 1000 e il valore posizionale delle cifre; saper operare confronti e ordinamenti. Eseguire le quattro operazioni con i numeri naturali entro il 1000, mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo. Operare con le frazioni utilizzando rappresentazioni grafiche. Risolvere problemi applicando diverse strategie di risoluzione e rappresentazione. Riconoscere, descrivere, confrontare e saper rappresentare gli elementi fondamentali della geometria piana (il punto, la linea...). Individuare grandezze e misurarle utilizzando unità e strumenti di misura arbitrarie. Utilizzare semplici aspetti del linguaggio logico per confrontare e individuare relazioni. Organizzare una semplice raccolta dati, ordinarla attraverso criteri, rappresentarla graficamente e interpretarla.

31

…..CLASSE QUINTA

Conoscere e utilizzare la sequenza numerica oltre il milione, il valore posizionale delle cifre e il sistema di numerazione decimale. Eseguire le quattro operazioni con i numeri naturali e decimali, mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo. Operare con le frazioni. Risolvere problemi sia nell’ambito aritmetico che geometrico applicando diverse strategie di risoluzione e rappresentazione. Riconoscere, descrivere, confrontare e saper rappresentare le figure geometriche piane. Individuare grandezze e misurarle utilizzando unità e strumenti di misura convenzionali. Utilizzare gli aspetti del linguaggio logico per confrontare e individuare relazioni, descrivere e rappresentare semplici fenomeni. Organizzare una raccolta dati, ordinarla attraverso opportuni criteri, rappresentarla mediante grafici adeguati e interpretarla.

32

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA……

…….CLASSE PRIMA

Sviluppare un atteggiamento curioso e esplorativo

Relazionarsi con il proprio corpo e con quello dei compagni individuando

le parti principali

Praticare l’igiene personale

Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi

Identificare e distinguere esseri viventi e non viventi

Rapportarsi con oggetti, animali e piante riconoscendone e nominandone

alcune parti caratteristiche e costitutive

……..CLASSE SECONDA-TERZA

Osservare e descrivere un ambiente (parco, bosco, prato) classificando

gli elementi che lo caratterizzano (2^)

Conoscere le caratteristiche delle piante (struttura e funzione) (2^)

Classificare gli animali riconoscendo alcune caratteristiche specifiche

e distintive (2^)

Osservare e descrivere le caratteristiche di alcuni materiali (2^)

33

Formulare semplici ipotesi e verificarle per mezzo di semplici esperimenti

pratici (2^)

Praticare l’igiene orale (2^)

Saper osservare le caratteristiche della materia definendone i tre stati

ed effettuare trasformazioni (3^)

Prendere consapevolezza dell’importanza dell’acqua nella vita degli esseri

viventi (3^)

Conoscere le caratteristiche e le proprietà dell’acqua (3^)

Descrivere il ciclo naturale e urbano dell’acqua (3^)

….CLASSE QUARTA E QUINTA

Conoscere le caratteristiche e le proprietà dell’aria (4^)

Conoscere le caratteristiche e la composizione del suolo (4^)

Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico,

biologico e tecnologico (calore, temperatura, suono, luce) (4^)

Conoscere e descrivere alcuni aspetti del ciclo vitale di piante e

animali (4^)

Riconoscere le strutture fondamentali degli animali e in particolare

dell’uomo (conoscenza di alcuni apparati) (5^)

Comprendere gli elementi che regolano un ecosistema (5^)

Conoscere catene alimentari di alcuni ambienti (5^)

Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà

naturale, di riflessione sulle proprie esperienze, di interesse per l’indagine

scientifica (5^)

34

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA……

…..CLASSE PRIMA

Sa analizzare semplici oggetti, individuarne il tipo di funzione e descriverne le caratteristiche

…..CLASSE TERZA

Conoscere le proprietà di alcuni materiali (legno, plastica, vetro….)

Classificare i materiali in base alle caratteristiche (resistenza, durezza,

fragilità…)

Manipolare materiali e realizzare manufatti d’uso comune

…..CLASSE QUINTA

Conoscere il significato elementare di energia, le sue diverse forme e le

macchine che la utilizzano

Conoscere le vie di comunicazione principali utilizzate dall’uomo, via terra,

via acqua, via aria

35

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA……

…DELLA CLASSE PRIMA

Riconoscere e saper nominare le principali componenti del computer

Accendere e spegnere il pc

Utilizzare correttamente il mouse

Avviare ad un uso corretto della tastiera

…….DELLA CLASSE TERZA

Approfondire le conoscenze sulle periferiche collegate al pc e le loro

funzioni

Saper utilizzare il programma Paint

Saper utilizzare il programma di videoscrittura Word

……DELLA CLASSE QUINTA

Approfondire ed estendere l’impiego della videoscrittura

Saper utilizzare il foglio di calcolo Excel per realizzare tabelle e grafici

Conoscere i comandi fondamentali di un programma per la creazione di un

semplice ipertesto (Power Point)

36

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA……

……DELLA CLASSE PRIMA

Ascoltare e comprendere parole e semplici espressioni, istruzioni, indicazioni, filastrocche, canzoni. Riprodurre semplici parole o frasi, rispettando pronuncia e intonazione, in contesti familiari quali canti corali, filastrocche e giochi. Interagire in modo semplice ma pertinente, per rispondere a domande personali e inerenti al proprio contesto di vita.

…..DELLA CLASSE TERZA

Ascoltare e comprendere istruzioni, indicazioni, domande, semplici frasi e brevi testi riferiti a situazioni concrete Comprendere brevi testi individuando nomi conosciuti, parole ed espressioni familiari Interagire oralmente utilizzando espressioni e frasi convenzionali Scrivere parole, espressioni e semplici frasi dopo averne consolidato la comprensione e la produzione orale Operare semplici confronti interculturali

….DELLA CLASSE QUINTA

Ascoltare e comprendere brevi messaggi orali relativi ad argomenti familiari, formulati mediante termini, espressioni e frasi di uso quotidiano Leggere testi molto brevi e ricavarne informazioni specifiche Esprimersi oralmente in modo comprensibile, utilizzando termini ed espressioni di uso quotidiano, in relazione ad aspetti del proprio vissuto e degli ambienti di vita Scrivere semplici messaggi e brevi testi, relativi a se stessi, ai propri gusti, al proprio mondo Effettuare confronti tra la propria cultura e quella anglosassone

37

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA……

….DELLA CLASSE PRIMA

Produrre disegni spontanei.

Sperimentare mescolanze di colore.

Disegnare seguendo indicazioni date.

Costruire oggetti con vari materiali.

Realizzare cartelloni.

Rappresentare la figura umana con uno schema corporeo strutturato.

…….DELLA CLASSE TERZA

Rappresentare paesaggi e ambienti rispettandone le caratteristiche.

Disegnare utilizzando diversi materiali e varie tecniche.

Disegnare rispettando le proporzioni nella collocazione degli elementi nello

spazio.

Produrre disegni spontanei.

Riprodurre i principali elementi del fumetto.

Disegnare una sequenza logica di vignette rispettando i canoni del

fumetto.

Manipolare materiali vari realizzando oggetti .

Completare figure simmetriche.

Individuare le caratteristiche di un’immagine e di un’opera d’arte e le

tecniche usati dall’autore per realizzarla.

38

….DELLA CLASSE QUINTA

Leggere e distinguere gli elementi che compongono un'immagine.

Disegnare rispettando gli elementi del linguaggio grafico pittorico.

Rappresentare graficamente, le proprie emozioni utilizzando tecniche e

materiali vari.

Produrre disegni secondo le tecniche conosciute.

Realizzare oggetti utilizzando diversi materiali.

Esprimersi con il disegno spontaneamente.

Leggere ed interpretare varie opere d'arte.

Individuare le molteplici funzioni che le immagini svolgono in diversi ambiti.

Analizzare degli elementi artistico culturali del territorio.

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA……

….DELLA CLASSE PRIMA

Ascoltare e distinguere suoni e rumori.

Usare la voce, il corpo e semplici strumenti per esprimere la propria

musicalità.

Imitare con la voce: i versi degli animali, suoni dell'ambiente naturali ed

artificiali, vari personaggi.

Memorizzare e ripetere semplici canzoni - filastrocche, accompagnandole

con i gesti.

39

…..DELLA CLASSE TERZA

Ascoltare semplici brani musicali di diverso genere.

Discriminare i suoni in base a intensità (forte/piano); durata (lungo/corto);

altezza (acuto/grave), e ritmo.

Costruire ed utilizzare semplici strumenti musicali.

Produrre suoni e ritmi con le diverse parti del corpo (battere le mani, i

piedi….) o con strumenti musicali.

Cantare da solo, in piccolo gruppo o con l’intera classe.

…..DELLA CLASSE QUINTA

Ascoltare e riconoscere musiche diverse per genere e provenienza

culturale.

Imparare la scala musicale (ascendente e discendente).

Rappresentare le note sul rigo musicale.

Leggere le note e riprodurre semplici melodie.

Discriminare i diversi valori delle note e delle pause.

Cantare in coro e/o individualmente.

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA……

….DELLA CLASSE PRIMA

Comprendere il linguaggio dei gesti.

Eseguire il maggior numero possibile di movimenti naturali (camminare,

saltare, correre, lanciare, afferrare, strisciare, rotolare, arrampicarsi, …)

in modo coordinato.

Superare eventuali paure relative ai movimenti.

Collocarsi, in posizioni diverse, in rapporto ad altri e/o ad oggetti.

Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni

comunicative reali e fantastiche.

Riconoscere e rispettare le regole del gioco.

Imparare ad accettare chiunque come compagno di gioco.

Dare fiducia ai compagni in situazioni di gioco.

40

……….DELLA CLASSE TERZA

Muoversi nello spazio rispettando la presenza di compagni ed oggetti.

Rispettare le regole dei giochi organizzati senza giudicare le abilità altrui.

Muoversi con scioltezza, destrezza, disinvoltura, ritmo (palleggiare,

lanciare, ricevere da fermo e in movimento, …).

Variare gli schemi motori in funzione di parametri di spazio, tempo,

equilibri (eseguire una marcia, una danza….).

Prendere atto delle proprie capacità di resa e migliorare, di volta in volta,

le proprie prestazioni.

Vincere i propri timori ed affrontare prove motorie via via più complesse.

Eseguire esercizi motori con e senza attrezzature in modo appropriato.

…DELLA CLASSE QUINTA

Muoversi, con diverse andature nello spazio rispettando se stessi, gli altri

e gli oggetti.

Consolidare gli schemi motori posturali e le capacità coordinative generali.

Eseguire le attività proposte per sperimentare e migliorare le proprie

capacità.

Essere in grado di compiere movimenti finalizzati e adattarli a situazioni

esecutive sempre più complesse sia spontaneamente che su indicazione.

Eseguire le attività proposte per sperimentare e migliorare le proprie

capacità.

Intervenire volontariamente sulla respirazione e sul ritmo cardiaco dopo

uno sforzo e nella fase del rilassamento (immobilità, distensione e

rilassamento).

Conoscere alcune tecniche basilari di attività sportive individuali e di

squadra.

Svolgere un ruolo significativo nelle attività di gioco-sport individuale e di

squadra.

Cooperare nel gruppo, confrontarsi lealmente, anche in una competizione,

con i compagni.

Collaborare con gli altri rispettando la specificità di ognuno.

41

COMPETENZE ATTESE

L’ALUNNO RIFLETTE SU DIO CREATORE E PADRE E …

Classe prima

- Riconosce che per i cristiani la vita e la natura sono un dono di Dio.

Classe terza

- Sa confrontare il racconto biblico della “Creazione” con le teorie

scientifiche sull’origine del mondo.

Classe quinta

- Intuisce che i cristiani credono in Dio, in Gesù, nello Spirito Santo (

Trinità).

L’ALUNNO RIFLETTE SUI

DATI FONDAMENTALI DELLA VITA DI

GESU’ E…

Classe prima

- Confronta il proprio ambiente di vita ( scuola, famiglia, paese) con quello

del tempo di Gesù.

Classe terza

- Scopre che cosa ha insegnato Gesù ( le parabole) e i suoi gesti di amore

nei confronti del prossimo( i miracoli).

Classe quinta

- Legge direttamente alcuni brani evangelici per capire in che cosa

consiste la “regola d’oro” insegnata da Gesù ( la fede in Dio, l’amore per il

prossimo, la pace, la solidarietà, il perdono…).

42

L’ALUNNO RICONOSCE IL SIGNIFICATO

CRISTIANO DEL NATALE E

DELLA PASQUA E …

Classe prima

- Sa individuare i segni e i simboli del Natale e della Pasqua.

Classe terza

- Conosce in maniera essenziale il racconto evangelico del Natale e della

Pasqua.

Classe quinta

-Sa leggere gli elementi fondamentali di alcune opere d’arte natalizie e

pasquali( ambienti, personaggi, colori, tecnica pittorica…).

-Conosce alcune tradizioni natalizie e pasquali delle diverse chiese

cristiane( presepe, albero di Natale, leggende…).

-Conosce i riti della Settimana Santa ( benedizione dell’ ulivo, ultima cena,

adorazione della croce, veglia pasquale).

L’ALUNNO RICONOSCE

CHE LA BIBBIA E’ IL LIBRO SACRO DI EBREI E

CRISTIANI E … … … …

Classe prima

- Sa che la Bibbia parla di Dio e di Gesù.

Classe terza

- Conosce le caratteristiche essenziali della Bibbia, in particolare l’Antico

Testamento ( struttura, autori, tempo e modo di composizione,

destinatari…).

Classe quinta

- Conosce le caratteristiche essenziali della Bibbia, in particolare dei

Vangeli ( struttura, autori, tempo e modo di composizione, destinatari).

L’ALUNNO IDENTIFICA

NELLA CHIESA LA COMUNITA’ DI COLORO CHE CREDONO IN

GESU’ CRISTO E …

Classe prima

-Riconosce nel suo territorio l’esistenza dell’edificio Chiesa e della sua

comunità dei cristiani che lo frequenta.

Classe terza

- Scopre che per i cristiani la preghiera è il modo privilegiato per

“comunicare” con Dio.

- Scopre perché i cristiani si riuniscono ogni Domenica e che cosa fanno

insieme (la Messa, il Battesimo, l’Eucaristia…).

43

Classe quinta

- Conosce le caratteristiche della comunità cristiana: la fede, le persone

che la compongono, i riti, i sacramenti, l’impegno a favore del prossimo e

alcune figure significative ( i Santi).

- Conosce le tappe fondamentali della storia della salvezza : dalle

persecuzione alla libertà ( editto di Costantino), il monachesimo, lo scisma

ortodosso e lo scisma protestante, il movimento ecumenico e

interreligioso.

L’ ALUNNO SI CONFRONTA

CON L’ ESPERIENZA

RELIGIOSA E …

Classe prima

- Scopre l’esistenza di persone di fedi diverse.

Classe terza

- Conosce feste, preghiere, tradizioni di altre religioni.

Classe quinta

- Confronta gli elementi principali del cristianesimo con quelli delle

religioni non cristiane ( fondatore, simboli, libri sacri, regole di

comportamento…).

44

La valutazione non deve limitarsi alla

certificazione dei risultati, né al

semplice controllo o verifica delle

acquisizioni, ma deve tendere ad

ottenere la comunicazione e lo

scambio di informazioni, al fine di

sostenere e orientare non solo

l’azione e le decisioni dei singoli, ma anche la relazione educativa stessa.

La valutazione deve occuparsi, innanzitutto, di come l’alunno stia costruendo le attività, le

abilità, le competenze, di come possano essere modificati i percorsi ed i metodi per meglio

adattarli alle esigenze dei singoli e di come si possano attivare, favorire e accompagnare i

cambiamenti rispetto al momento di avvio.

Conseguenza di ciò è che nei contesti educativi non tutto è misurabile, non si dice di non

misurare, ma bisogna essere attenti a collocare questa operazione entro la giusta e legittima

dimensione della sua parzialità.

Quindi la verifica e la valutazione vanno pensate come azioni complementari e non disgiunte. Il

loro senso risiede non tanto nella registrazione e analisi del singolo cambiamento, ma dal far

emergere tutto quanto abbia permesso di migliorare i singoli e l’intero complesso.

La valutazione deve esplicarsi come sguardo d’insieme che permetta di formulare ipotesi

circa i movimenti del progresso, dello stallo o del regresso di un alunno.

Una valutazione deve essere formativa per permettere all’insegnante e all’alunno di introdurre

aggiustamenti mirati e progressivi che facilitino lo sviluppo del compito.

45

Seguendo la nuova riforma le famiglie che iscrivono i loro figli alla

classe prima hanno libertà di scegliere fra un orario articolato in 24

ore, 27 ore, 28 ore, 30 ore o 40 ore corrispondenti al tempo pieno.

Segue schema suddivisione ore curricolari rispetto al tempo scuola scelto.

DISCIPLINE 24 ORE 27 ORE 28 ORE 30 ORE

ITALIANO 7 7 7 7

MATEMATICA 5 6 6 6

INGLESE 1 1 1 1

STORIA 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2

SCIENZE 1+1 di

t tecnologia

2 2 2

IMMAGINE 1 1,30* 2 2

MOTORIA 1 1,30* 2 2

MUSICA 1 1 1 1

RELIGIONE 2 2 2 2

LABORATORIO INFORMATICA

_

1

1

1

LABORATORI _ _ _ 2

TOTALE 24 27 28 30

*Nel plesso di Solza la ripartizione oraria prevede un’ora di immagine e due di motoria.

Le 40 ore, non presenti nello schema, s’intendono uguali alle 30 più 10 ore di mensa. Si precisa che questo tempo scuola sarà possibile attivarlo solo nelle scuole dove già attuato. L’opzione delle 30 sarà attuabile solo nei limiti dell’organico assegnato.

46

Negli anni scorsi la scuola di Calusco d’Adda ha rivisto

la propria organizzazione oraria sulla base di dati

oggettivi emersi da una ricerca-azione sui bisogni del

territorio e, in accordo con l’Amministrazione

comunale, si è creato un tempo scuola che

rispondesse alle diverse esigenze emerse.

In riferimento a ciò gli insegnanti ritengono positiva

tale organizzazione che aveva già introdotto la figura

dell’insegnante prevalente di riferimento (17-20 ore

frontali) presentato come elemento di novità nel decreto Gelmini.

Tale sperimentazione, verificata al termine del primo anno e definita valida nella sua

complessità, è stata adottata come modello organizzativo nella scuola Primaria di Calusco

d’Adda.

Di conseguenza è auspicabile, pur applicando la nuova riforma, poter operare in continuità con

l’articolazione oraria già in atto, cioè, una strutturazione settimanale articolata su 28-30 ore

( di cui 5 mattine e 3 o 4 rientri pomeridiani e il progetto attuato dall’AGE “Vivi la scuola” del

mercoledì pomeriggio e del sabato mattina ).

Segue prospetto orario della distribuzione delle ore curricolari dell’intero ciclo della scuola

primaria organizzato seguendo le indicazioni del Ministro Gelmini:

RIFORMA GELMINI Distribuzione ore curricolari e laboratori

Materie prima seconda terza quarta quinta

Italiano 7h 7h 7h 7h 7h

Storia 2h 2h 2h 2h 2h

Geografia 2h 2h 2h 2h 2h

Immagine 2h 2h un quadrim. 1h 1h 1h

Motoria 2h 1h un quadrim. 1h 1h 1h

Musica 1h 1h 1h 1h 1h

Inglese 1h 2h 3h 3h 3h

Religione 2h 2h 2h 2h 2h

Matematica 6h 6h 6h 6h 6h

Scienze 2h 2h 2h 2h 2h

47

Laboratorio di tecnologia e informatica 1h 1h 1h 1h 1h

Laboratorio 1h 1h 1h 1h 1h

Laboratorio 1h 1h 1h 1h 1h Nelle attività laboratoriali verranno attuati:

- potenziamento disciplinare o progetti ( come ad esempio: educazione stradale, educazione alla

salute etc.)

- laboratorio antropologico e scientifico

- laboratori area espressiva e motoria

Le attuali classi prime e seconde hanno una struttura oraria di 30 ore e seguono la riforma

Gelmini; le classi terze, quarte e quinte invece seguendo la riforma Moratti funzionano con un

tempo scuola di 27 ore obbligatorie più tre ore opzionali facoltative. Segue schema orario.

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

8,15/9,15 8,15/9,15 8,15/9,15 8,15/9,15 8,15/9,15

9,15/10,15 9,15/10,15 9,15/10,15 9,15/10,15 9,15/10,15

10,15/10,45 10,15/10,45 10,15/11,15 10,15/10,45 10,15/10,45

10,45/11,45 10,45/11,45 11,15/12,15 10,45/11,45 10,45/11,45

11,45/12,45 11,45/12,45 11,45/12,45 11,45/12,45

12,45/14,00 Mensa

12,45/14,00 Mensa

Mensa (gestita da educatori e volontari)

12,45/14,00 mensa

12,45/14,00 mensa

14,00/15,00 14,00/15,00 P.F.T Vivi la scuola

14,00/15,00 14,00/15,00

15,00/16,00 15,00/16,00 P.F.T. Vivi la scuola

15,00/16,00 15,00/16,00

La nostra scuola dispone di aule per lo svolgimento delle attività curricolari; di un aula

d’immagine, una di musica e due di inglese; di due piccole palestrine; di un’aula per le attività di

prima alfabetizzazione e di alcuni spazi da utilizzare per le attività individualizzate.

Disponiamo di due laboratori d’informatica e di un laboratorio attrezzato per le attività dei

bambini con disturbi specifici d’apprendimento. È in allestimento un laboratorio scientifico.

I bambini di terza, quarta e quinta usufruiscono della palestra delle medie.

48

L’orario è comprensivo delle tre ore laboratoriali che verranno attivate secondo le esigenze del gruppo classe.

Oltre alle aule per le classi, nel plesso sono presenti : il laboratorio d’informatica, la palestra,

biblioteca, l’ aula insegnanti, un’aula per interventi individualizzati.

E IN PIU’………….

PRE – POST SCUOLA GRATUITO A partire dall’anno scolastico 2011/2012 l’Amministrazione comunale di Solza ha istituito il servizio di PRE – POST SCUOLA GRATUITO. QUINDI per ogni bambino iscritto alla Scuola Primaria di Solza, sarà possibile: l’ingresso dalle ore 7.30 e l’uscita fino alle ore 18.00 con possibile aiuto – compiti da parte di un’assistente educatrice in base alle singole esigenze e richieste.

Classe I lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì

8.30 Ora obbl Ora obbl Ora obbl Ora obbl Ora obbl 9.30 Ora obbl Ora obbl Ora obbl Ora obbl Ora obbl

10.30 Ora obbl Ora obl Ora obbl Ora obbl Ora obbl

11.30 Ora obbl Ora obbl Ora obbl Ora obbl Ora obbl.

12.30 Mensa Mensa Mensa Mensa Mensa

14.00 Ora obbl Ora obbl Ora obbl. Ora obbl Ora obbl.

15.00 Ora obbl Ora obbl Ora obbl. Ora obbl Ora obbl.

Nella scuola Primaria di Solza è attivo attualmente il modello orario della settimana corta.

Per le future classi prime si conferma la proposta del gruppo docenti di Solza di una organizzazione oraria

articolata su 30 ore settimanali (per la suddivisione delle ore curricolari vedi schema di Calusco d’Adda).

La giornata scolastica inizia alle ore 8.30 e termina alle ore 16.00.

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Il progetto è rivolto principalmente ai numerosi

bambini che hanno difficoltà nella lettura, scrittura e

nel calcolo, ovvero sono Dislessici, Disortografici o

Obiettivi:

- Rilevare le difficoltà d’apprendimento attraverso

specifiche attività di screening i primi anni della

scuola primaria

- Estendere il Progetto DISLESSIA a tutti i ragazzi con DSA;

- Utilizzare metodologie didattiche e STRUMENTI INFORMATICI per ridurre o compensare

le difficoltà connesse al DSA;

- ACCOMPAGNARE IN MODO OPERATIVO alunni, docenti e famiglie nel “PERCORSO

SCOLASTICO”, impostando un percorso didattico “personalizzato”

- Costruire una RETE DI COLLABORAZIONI scuola - famiglie - territorio.

Attivita’ e destinatari

PER GLI ALUNNI percorso scolastico “personalizzato”, programmi specifici e mirati,

laboratorio informatico D.S.A.

PER I GENITORI: consulenza, condivisione scuola-famiglie del percorso didattico, linea

telefonica dedicata ( HELP-LINE ), utilizzo di Computer e programmi informatici in comodato

d’uso. L’ attivita’ si svolge presso il laboratorio di dislessia della scuola Primaria.

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AREA RELAZIONALE

TITOLO DEL PROGETTO

DESTINATARI

INSEGNANTI REFERENTI

OBIETTIVI ATTIVITA’ E TEMPI

Progetto di Educazione Stradale

3^ 4^ 5^

Masini, Innocenti, Gradella

• Promuovere la conoscenza di sé per comprendere con responsabilità crescente le conseguenze delle proprie scelte.

• Promuovere positive relazioni con gli altri, sollecitando l’interazione con i coetanei e con gli adulti.

• Favorire la convivenza civile:

promuovendo negli alunni la consapevolezza di essere dotati di diritti, ma anche soggetti di doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile; fornendo le informazioni per conoscere l’organizzazione

• Uscite sul territorio. • Lezione frontale con

l’ausilio dell’esperto. • Produzione di immagini. • Completamento di

schede operative 3 interventi di due ore ciascuno nel II quadrimestre.

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costituzionale ed amministrativa del nostro Paese; incentivando comportamenti rispettosi verso gli altri a scuola (viaggi di istruzione compresi), per strada, negli spazi pubblici, sui mezzi di trasporto, comprendendo l’importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti e fare proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che essi contengono.

Progetto di Educazione Ambientale

Il mio paese: un ambiente da scoprire e salvaguardare.

Tutte le classi Guadagno, Masini, Innocenti, Cattaneo

• Fornire agli alunni gli strumenti cognitivi e metodologici per metterli in grado di elaborare autonomamente analisi del territorio e del paesaggio, con uno sguardo consapevole sugli elementi che costituiscono l’ambiente in cui vivono, dal livello naturalistico a quello storico a quello antropico.

• Comprendere i processi dinamici che interessano il paesaggio, con un approccio attento anche ai mutamenti di lungo corso. Saper indagare la storia del proprio territorio elaborando ipotesi sui possibili sviluppi futuri e sul loro impatto per

• Analisi degli spazi, orientamento spaziale nel paesaggio, riconoscimento e mappatura di zone diverse sia naturali sia antropiche, utilizzo di legende specifiche, indagine sulla storia e i mutamenti del paesaggio in esame, analisi naturalistica di un’area specifica di territorio con produzione di elaborati e mappe tematiche, sistematizzazione delle conoscenze e dei dati raccolti e produzione di un elaborato finale che illustri il percorso svolto.

Gli interventi degli esperti dell’Orto Botanico di Bergamo sono così ripartite: - 30 ore totali sulle cinque

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l’ambiente e per le comunità umane.

classi di interventi in loco: 6 ore per ciascuna classe, suddivise tra uscite sul territorio e interventi in aula; - 6 ore totali di attività

laboratoriali all’Orto Botanico di Bergamo per le classi III, IV e V: 2 ore per ciascuna classe.

L’intero intervento si svolgerà nel mese di maggio e l’uscita all’Orto Botanico di Bergamo è fissata per il 15 maggio.

Teatro di inglese Classi 4^ 5^ Guzzetti

• Approfondire la conoscenza della lingua inglese e dell’evento teatrale

• Spettacolo teatrale in una mattinata

Primo quadrimestre

Seconda Alfabetizzazione Classe 5^ Guzzetti

• Rinforzare e ampliare le competenze di base in alunni non italofoni che possiedono già una prima alfabetizzazione

• Comprensione e produzione orale corredate da apprendimento di concetti grammaticali di base

Primo e Secondo quadrimestre 2 ore settimanali

Psicomotricità: Sorella acqua Classe 2^ Trafico

• Trasmettere ai bambini l’idea che l’acqua è il bene più prezioso del nostro pianeta e un diritto dell’intera umanità da valorizzare e proteggere.

• Esercizi e giochi guidati in palestra

Secondo quadrimestre (inizio 08/02/2012) Incontri di 1 ora e 30 minuti ciascuno per un totale di 17 ore

Psicomotricità Classe 1^ Gradella

• Aiutare gli alunni a conoscersi

• Esercizi e giochi guidati in palestra

Primo quadrimestre (inizio 19/10/2011 fine 14/12/2011) 8 incontri da 1 ora e un quarto ciascuno

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AREA ESPRESSIVA E DELLA COMUNICAZIONE TITOLO DEL PROGETTO

DESTINATARI

INSEGNANTI REFERENTI

OBIETTIVI ATTIVITA’ E TEMPI

Laboratorio musicale Tutte le classi della primaria di Solza Guadagno 1^ 4^ Trafico 2^ Masini 3^ Cattaneo 5^

• Acquisire consapevolezza della dimensione acustica dell’ambiente.

• Conoscere, comprendere e analizzare suoni, discriminarli in relazione alle possibili fonti produttive.

• Produrre azioni sonore al fine di ottenere ripetizioni nel tempo di semplici sequenze ritmiche.

• Rappresentare graficamente materiali sonori con i sistemi di simbologia convenzionale.

• Esercitazioni corali di canzoni per bambini con o senza lo strumentario Orff.

• Utilizzo del flauto a due mani sull’intera gamma di suoni,anche momentaneamente o sempre alterati.

Tutto l’ anno scolastico.

I giocattoli del teatro Classe 3^ Masini, Trafico

• Sviluppare la

cooperazione, la dialettica

• Stimolare ad esprimere emozioni e creatività

• Laboratorio teatrale

di 10 incontri da 2 ore + 4 ore di programmazione + 1 giorno per le prove e saggio finale (4 ore circa)

Ombre cinesi Classe 5^ Gradella

• Sviluppare la cooperazione

• Stimolare ad esprimere le emozioni e la creatività

• Laboratorio teatrale di 10 incontri da 2 ore + 2 ore di programmazione + 1 giorno per le prove e saggio finale (4 ore circa)

Uccellacci e Uccellini Teatro del Vento

• Educare all’ascolto • Coinvolgere

• Drammatizzazione in palestra

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Classe 1^ Gradella

emotivamente nella drammatizzazione

• Costruire semplici sagome per il teatro

Primo quadrimestre 8 incontri da 1 ora e un quarto ciascuna

La valigia di Galileo Teatro del Vento Classe 1^ Gradella

• Educare all’ascolto • Esplorare la natura

attraverso i cinque sensi

• Drammatizzazione

• Fabbricazione di giocattoli

• Uso dei giocattoli costruiti in diversi ambienti

Secondo quadrimestre 5 incontri da 2 ore ciascuno

AREA DELLA SALUTE, SICUREZZA E SPORT Progetto acquaticità Classi 3^ 4^ 5^ Gradella, Masini

• Acquisire familiarità con l’elemento acqua

• Acquisire consapevolezza della relazione delle capacità corporee e l’elemento acqua.

• Migliorare le prestazioni.

• Lezioni di nuoto con esperti della piscina di Chignolo d’Isola

Da ottobre a fine maggio 30 lezioni di 2 ore ciascuna a cadenza settimanale

AGENZIE DEL TERRITORIO COINVOLTE NELL’AZIONE DIDATT ICA I SOGGETTI ESTERNI

Esperta M.Grazia Gasparini

I SOGGETTI

INTERNI

MACRO-AREA DI

RIFERIMENTO

FINALITA’

ATTIVITA’ E TEMPI

Consiglio Comunale dei ragazzi Classe 5^ Gradella

Alunni e insegnante • Promuovere la cultura della partecipazione

• Stimolare il senso di appartenenza ad una Comunità.

• Lezioni frontali, discussioni. Visita al Municipio

Mesi di novembre - dicembre

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AREA RELAZIONALE

TITOLO DEL PROGETTO

DESTINATARI

INSEGNANTI REFERENTI

OBIETTIVI ATTIVITA’ E TEMPI

PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA –SCUOLA PRIMARIA Alunni classi prime Insegnanti referenti Ricciardi Salvatori Agnelli Roberta Caterina Bisogno Silvia Scrima

Il grosso obiettivo è quello di creare rapporti interattivi tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. - Ascoltare e comprendere - Riferire quanto ascoltato. - Lavorare con i compagni ed essere disponibile. - Partecipare ai giochi proposti - Rispettare regole e gioco altrui -Controllare e adattare gli schemi motori alla situazione proposta. -avvicinare gli alunni della scuola dell’infanzia alla realtà della scuola primaria.

Gli alunni delle classi prime saranno impegnati nel progetto continuità con la scuola dell’infanzia, nel corso del secondo quadrimestre, mesi di aprile /maggio. Si proporranno attività psicomotorie, espressive e manipolative tra gli alunni delle classi prime e gli alunni della scuola dell’infanzia . (N.B. il progetto in dettaglio con tempi, modalità ed attività ben precise verrà definito dall’apposita commissione,nel primo incontro )

PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Alunni classi quinte Le insegnanti di classe quinta e i professori della scuola secondaria di primo grado

Definire protocolli di lavoro per garantire continuità nel passaggio fra i vari ordini di scuola. Riflettere sugli obiettivi educativi e didattici. Confrontare le metodologie utilizzate. Progettare e realizzare percorsi di lavoro comuni ai vari ordini di scuola. Organizzare l’accoglienza degli alunni. Verificare gli

Secondo quadrimestre.

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obiettivi proposti. Progetto di I e II Alfabetizzazione a forte processo migratorio per alunni stranieri. I destinatari sono gli alunni stranieri del I e II ciclo della Scuola Primaria di Solza e Calusco. Le insegnanti referenti sono Guzzetti M per I e II alf. in Calusco e Solza e Russo L. per II alf. in Calusco.

Favorire una prima alfabetizzazione a quegli alunni stranieri neo-arrivati nell’istituto, affinchè possano impadronirsi degli strumenti linguistici di base volta a una comunicazione elementare, funzionale agli scambi verbali di “sopravvivenza” nella vita quotidiana

Interazione verbale con l’insegnante e con i compagni. Letture di brani. Associazioni parole-immagini. Test strutturati. Domande a risposta semplice e multipla. Esercizi a completamento. Incarichi di responsabilità. Il progetto viene suddiviso nell’arco dell’anno, utilizzando dalle due alle tre ore settimanali su un gruppetto di 4-5 alunni per volta.

AREA ESPRESSIVA E DELLA COMUNICAZIONE

TITOLO DEL PROGETTO

DESTINATARI

INSEGNANTI REFERENTI

OBIETTIVI ATTIVITA’ E TEMPI

IL PESCIOLINO TANTETINTE Bisogno, Scrima, Ricciardi

Riflettere su sé stessi Iniziare a confrontarsi con l’altro.

2 h tutti i venerdì

LABORATORIO “CINEFORUM “ Alunni classi seconde Insegnante referente Scalzi Maria

Conoscere il valore e l’importanza dei prodotti audiovisivi. Scoprire le diverse forme espressive (teatro,cinema,tv,..). Conoscere la differenza tra cartone animato e film reale. Saper individuare in un film: ambiente, personaggi, vicende, conclusione. Saper cogliere il messaggio di un film.

11 incontri per classe,il venerdì pomeriggio, corrispondenti a 22 ore, a rotazione trimestrale su ogni gruppo classe,nel corso dell’intero anno scolastico. Visione di un film a cartone animato. Analisi del prodotto attraverso la trasversalità degli apprendimenti.

“Studiare con ... metodo”

L’Unità di Apprendimento “STUDIARE CON ... METODO” ha una durata triennale.

L’obiettivo che s’intende

Premessa: Motivazione e successo scolastico

1.Riflettere sul termine di motivazione.

2.Scoprire i propri atteggia-menti di fronte alle richieste.

3.Scoprire i propri atteggia-menti di fronte all’impegno scolastico.

4.Spiegare “istintivamente” i motivi

• Indagine:”Perché studi?” • Raccolta delle risposte in un

grafico. • Conversazione e riflessioni. • Racconto di una situazione

simulata. • Discussione, socializzazione

delle risposte. • Schede predisposte:

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raggiungere è quello di “FAR ACQUISIRE COMPETENZE METACOGNITIVE AGLI ALUNNI”. Classi interessate: 3^ A – B – C Referente Annarosa Locatelli

che spingono a studiare. 5.Distinguere le motivazioni interne

dalle motivazioni esterne. U.A.1: Sogni, fantasie e attività

mentali 1.Indagare sulle rappresentazioni che gli alunni hanno della propria mente e del suo funzionamento.

2. Riconoscere l’esistenza di alcune produzioni mentali e le loro

caratteristiche: sogni, fantasie e immagini mentali.

-introdurre un elemento narrativo che facilita il

coinvolgimento nelle vicende dei personaggi;

-fornire una spiegazione per la confusione che un perso-

naggio fa tra sogno e realtà; -riflettere sulle specificità organiche che permettono di

sognare; -rapporto tra sogni e realtà:

conversazione sugli stati emotivi;

-riflettere sul rapporto tra immagini e linguaggio;

-distinzione fra piano della fantasia e della realtà;

-gioco collettivo. 11 lezioni per classe

LABORATORIO “IO E LA STATISTICA” Tutti gli alunni delle classi 3^A-B-C Docente : Lorenzi Clelia

Raccogliere e interpretare i dati relativi a un certo fenomeno Interpretare raccolte di dati per ricavare informazioni

Al venerdi’ dalle ore 14.00 alle 16.00 a rotazione trimestrale conversazioni per pianificare semplici inchieste

raccolta di dati tramite tabelle

organizzazione grafica dei dati (istogrammi,ideogrammi…)

interpretazione dei dati

commento dei dati

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PRIMI PASSI NEL MONDO DELLA MUSICA Esperto esterno: Pierantonio Merlini Destinatari: alunni delle classi terze Insegnanti referenti: …Docenti delle 3 classi…

Comprensione del mondo sonoro

Conoscenza e uso del linguaggio musicale intuitivo e non convenzionale Conoscenza e uso della simbologia musicale di base Educazione dell’orecchio musicale Sviluppo della capacità di ascolto Sviluppo del senso ritmico Uso corretto della voce e sviluppo della capacità di intonare i suoni Conoscenza e uso dei principali strumentini ritmici Approccio all’esecuzione musicale con il flauto dolce

n. 10 lezioni da 2 ore per gruppo classe,al venerdì, a rotazione trimestrale discriminazione elementi musicali (altezza, durata, intensità, timbro) Concetto di ritmo, pulsazione e tempo musicale Uso della simbologia musicale di base (lettura, scrittura e applicazione pratica all’esecuzione melodica)

Tecniche base di utilizzo del flauto dolce

“ALLENA LA MENTE” ALUNNI CLASSE 4^C DOCENTE: MONICA AGAZZI

1) Allenare la memoria visiva; 2) Acuire le capacità attentive ed osservative; 3) Esercitare la memoria ed esplorare metodi per ricordare le cose nel presente.

ATTIVITA’ Giochi per esercitare la memoria a lungo termine; giochi per esercitare la memoria a breve termine; ripetizione di filastrocche, scioglilingua, conte…….. TEMPI: il mercoledì mattina, un’ora.

“PARLO, ASCOLTO, SCRIVO” ALUNNI CLASSE 4^C DOCENTE: MONICA AGAZZI

1) Promuovere l’esercizio della scrittura come divertimento ed espressione di sé. 2) Esercitare la fantasia e sviluppare la capacità di immaginare 3) Creare un’occasione in cui ogni bambino può dire qualcosa di sé.

ATTIVITA’ Raccontare le proprie storie ed ascoltare quelle degli altri; scrivere racconti partendo da incipit comuni, trovare finali diversi a testi dati, scrivere storie fantastiche o reali. TEMPI: il mercoledì mattina, un’ora.

IL LINGUAGGIO DELLA POESIA

Riconoscere testi poetici e individuare scopo, funzione e semplici elementi strutturali;

ATTIVITÀ: Riconoscere la struttura ritmica di una poesia : rima

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ALUNNI CLASSE 4^B DOCENTE: PARISI DONATELLA

cogliere il significato esplicito e implicito di una poesia; analizzare le caratteristiche formali del testo poetico e comprenderne il significato; leggere una poesia in modo espressivo, cogliendone la componente sonora.

baciata, alternata, incrociata, verso, strofa; individuare figure di suono: allitterazioni, onomatopee; individuare figure di significato: similitudine, metafora ,personificazione; elaborare in modo creativo strutture ritmiche e figure di significato. TEMPI Un’ ora settimanale.

“TRA FINZIONE E REALTÀ” LABORATORIO STORICO-LINGUISTICO. ALUNNI CLASSE 4^A DOCENTE NAVA DANILA

1)Leggere e comprendere testi di vario genere,ricavandone le principali caratteristiche strutturali e di genere. 2)Consultare, individuare ed estrapolare dati e informazioni dal testo scritto. 3)Ricercare e schematizzare informazioni in funzione di una sintesi. 4)Costruire schemi, grafici e tabelle traducendo i dati del testo informativo –espositivo.

ATTIVITÀ: Lettura di miti, leggende, testi informativi e testi espositivi. Individuazione dell’argomento generale. Analisi delle informazioni esplicite ed implicite. Sintesi delle informazioni. Rielaborazione dei testi in tabelle, grafici e schemi. TEMPI Un’ora settimanale, il mercoledì mattina,

LABORATORIO MUSICALE ALUNNI CLASSI QUARTE, ISCRITTI ALL’OPZIONALE DEL VENERDÌ Esperta Sanvito Sabrina

1) Alfabetizzazione musicale di base 2)Conseguente pratica musicale di gruppo 3) Studio della tecnica di uno strumento musicale monodico (flauto dolce)

ATTIVITÀ: Ripasso del codice musicale precedentemente appreso. Sviluppo della teoria musicale. Ripasso e avanzamento della tecnica strumentale (respirazione, diteggiatura, velocità). Percorso di educazione all'orecchio / canto corale monodico. Realizzazione spettacolo finale. TEMPI Un’ora settimanale, il venerdì pomeriggio

TUTTI ARTISTI Laboratorio d’espressività creativa

Dare un facile, divertente e stimolante approccio ai primi

Rendere l’ambiente scolastico più familiare e

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Referente Mara Cavati rudimenti artistici.

Capire quali sono gli elementi base del disegno (punto - linea - superficie).

Imparare a gestire autonomamente lo spazio del lavoro e capire quali sono le consegne richieste.

Far lavorare insieme i bambini ad un progetto unitario nel quale vengano messi in pratica gli studi effettuati

giocoso.

Fare sentire i bambini in grado di contribuire al miglioramento della struttura scolastica grazie a una loro opera. Utilizzare la forma pittorica come linguaggio figurato o astratto ricco di capacità comunicative.

Utilizzare la tecnica pittorica come momento di aggregazione .

Imparare a lavorare insieme condividendo un unico progetto.

Tutto l’anno l’ora opzionale del mercoledì mattina

LABORATORIO MUSICALE ALUNNI CLASSI QUINTE Esperta Sanvito Sabrina Referente Mara Cavati

− Alfabetizzazione musicale di base − Conseguente pratica musicale di gruppo − Studio della tecnica elementare di uno strumento musicale monodico (flauto dolce)

Il progetto consiste in un approccio teorico/pratico alla Musica; si articola nei seguenti punti: − gli elementi base del suono − il codice ritmico (pratica con il corpo, poi con strumentini a percussione) − il codice melodico (pratica vocale individuale e corale, educazione all'orecchio) − la pratica musicale: 1. il corpo, 2. gli strumenti ritmici; 3. uno strumento melodico − studio della tecnica respiratoria e della diteggiatura di uno strumento (flauto dolce) − canto corale monodico / educazione all'orecchio − pratica musicale di gruppo

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(coro e orchestra) con esibizione in pubblico. Il giovedì mattina tutto l’anno.

BIBLIOTECA MILLELIBRI CLASSI QUINTE Referente Loredana Russo

Analisi del testo Comprensione del testo individuando messaggi impliciti ed espliciti Produzione scritta: a) immaginare il seguito delle storie b) trasformare una descrizione da negativa a positiva c) disegnare a scenette un brano e scrivere i dialoghi nei fumetti d) scrivere un articolo di giornale e) scrivere un testo regola f) riordinare sequenze.

- Anagrammi - Scarto di lettere - Zeppa - Cruciverba - Parole mascherate - Similitudini, metafore, - Rime, allitterazioni, omonimia - Slogan - Ordine nelle frasi - Sintagmi nelle frasi.

Durante le attività opzionali programmate al venerdì pomeriggio, le classi quinte vengono divise in due gruppi che svolgono a rotazione due differenti laboratori. Il corso di lettura BIBLIOTECA MILLELIBRI è destinato al potenziamento delle abilità di lettura e di comprensione del testo e intende suggerire una gamma di spunti operativi rivolti alla promozione di un approccio sistematico all’esperienza del leggere. Il laboratorio è diviso in 15 sezioni ed è un percorso immaginario all’interno di una biblioteca. Ciascuna sezione rappresenta una sala, destinata ad un determinato genere letterario, in cui si incontra un bibliotecario responsabile che presenta libri e autori. Il laboratorio fornisce un’ampia varietà di pubblicazioni scelte tra quanto offre la letteratura per l’infanzia e stimola l’acquisizione del gusto per la lettura avvicinando il bambino al contesto narrativo nel quale è inserito il brano.

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AREA DELLA SALUTE, SICUREZZA E SPORT

TITOLO DEL PROGETTO

DESTINATARI

INSEGNANTI REFERENTI

OBIETTIVI ATTIVITA’ E TEMPI

LABORATORIO “TEATRANDO MOTORIAMENTE” Alunni classi seconde Insegnante referente D’Adda Luisa Adele LABORATORIO “A TAVOLA CON PIPPO “ Alunni classi seconde Insegnante referente Romolo Maria Rosa

Far compiere al bambino un’esperienza di crescita e socializzazione,utilizzando gli strumenti del training teatrale e delle discipline motorie, Acquisire la consapevolezza del proprio corpo ( corpo-identità),del corpo-relazione con l’altro da sé ,del corpo –strumento per la conoscenza della realtà. Conoscere il proprio corpo,. Sviluppare capacità coordinative,senso percettive, espressive relazionali. Accrescere la fantasia . Rafforzare la personalità sugli aspetti della socializzazione.

Favorire la conoscenza di corretti comportamenti alimentari per promuovere una sana alimentazione ed un corretto stile di vita per la salvaguardia della salute. Rimuovere gli errati comportamenti alimentari, conoscendone i rischi. Analizzare e riflettere sugli abituali comportamenti alimentari identificare i cibi ad alto contenuto di grassi e zuccheri aggiunti; Scegliere cibi sani. Saper riconoscere i cibi in

11 incontri per classe,il venerdì pomeriggio, corrispondenti a 22 ore, a rotazione trimestrale su ogni gruppo classe,nel corso dell’intero anno scolastico. Il bambino sarà guidato a conoscere meglio le proprie potenzialità espressive,relazionali,e creative attraverso giochi motori,percettivi ,espressivi e rappresentativi.

Il coinvolgimento dei bambini avviene attraverso conversazioni, giochi , lavori di gruppo e completamento di un manuale operativo per ciascun alunno che consiste in una raccolta di attività pratiche svolte durante il progetto. Si realizzeranno anche cartelloni. 11 incontri per classe,il venerdì pomeriggio, corrispondenti a 22 ore, a rotazione trimestrale su ogni gruppo classe,nel corso dell’intero anno scolastico.

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base alle tabelle del manuale. Sostituire i cibi ad elevato contenuto di grassi e zuccheri aggiunti con cibi sani. Rispettare un corretto schema alimentare vedi grafico che preveda la prima colazione, lo spuntino di metà mattina, il pranzo , la merenda e la cena. Lo spuntino di metà mattina e la merenda dovranno includere il consumo di soli cibi adeguati. Acquisire giuste abitudini igieniche quali il lavarsi le mani prima di ogni pasto ed effettuare una corretta pulizia dei denti dopo i pasti ed in particolare dopo aver mangiato alimenti dolci. Sviluppare la capacità di decifrare i messaggi riguardanti le abitudini alimentari provenienti dalla pubblicità e dal proprio ambiente di vita (famiglia e coetanei).

LABORATORIO MOTORIO ALUNNI CLASSI QUARTE, ISCRITTI ALL’OPZIONALE DEL VENERDÌ DOCENTE NAVA DANILA

1)Consolidare gli schemi motori e posturali. 2)Coordinare e collegare in modo fluido il maggior numero possibile di movimenti naturali. 3)Eseguire le attività motorie proposte per sperimentare e migliorare le proprie capacità. 4)Rispettare le regole dei giochi praticati. 5)Cooperare nel gruppo, confrontarsi lealmente, anche

ATTIVITÀ Giochi: non agonistici, di ruolo, in un unico gruppo, di attenzione e reazione, in piccoli gruppi, a squadre, con piccoli e grandi attrezzi,staffette TEMPI Un’ora settimanale, il venerdì pomeriggio

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in una competizione, con i compagni.

LABORATORIO MOTORIO ALUNNI CLASSI QUARTE, ISCRITTI ALL’OPZIONALE DEL VENERDÌ DOCENTE AGAZZI MONICA

1) Giocare vivendo ogni attività come piacevole e gratificante; 2)Stimolare la partecipazione di ogni alunno affinché riesca ad esprimere il meglio di sé. 3)Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo e di interdipendenza dagli altri.

ATTIVITÀ Giochi: corse con varie andature, esercizi con la palla, tecniche di alcuni sport già praticati dai bambini: calcio, pallacanestro, pallavolo; giochi di squadra. TEMPI Un’ora settimanale, il venerdì pomeriggio

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA E STRADALE REFERENTE Giuseppina Izzo

Dimostrare di aver acquisito comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada. Saper riconoscere i valori della segnaletica stradale. Motivare al rispetto delle norme del codice stradale. Contribuire ad accrescere i comportamenti autonomi e sicuri dei ragazzi lungo alcune strade cittadine.

TEMPI Il venerdì pomeriggio, nelle due ore opzionali

EDUCAZIONE AGLI AFFETTI E ALLA SESSUALITA’ Classi quinte Esperta Dottoressa Azzurra Spreafico Referente: Mara Cavati

Rendere i ragazzi consapevoli nella dinamica relazionale delle interazioni delle dimensioni corporee, affettive, sociali e culturali. Aiutare i ragazzi a modulare le loro relazioni con se tessi e con gli latri, in base alle specifiche capacità umane: socievolezza, amicizia e amore.

Due incontri con i genitori; un incontro di programmazione e uno di verifica con le insegnanti; quattro incontri di due ore c nelle classi quinte. Mese di gennaio e febbraio.

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Promuovere un’educazione della sessualità all’interno del concetto più globale d’educazione della salute in

un’ottica preventiva.

AGENZIE DEL TERRIORIO COINVOLTE NELL’AZIONE DIDATTICA

I SOGGETTI ESTERNI

I SOGGETTI

INTERNI MACRO-AREA DI

RIFERIMENTO

FINALITA’

ATTIVITA’ E TEMPI

CLASSI PRIME PROGETTO ED ALIMENTARE SER CAR

6 ORE

I PRODOTTI DELL’ALVEARE SER CAR

Alunni classi seconde Insegnanti D’Adda e Nava

Area della salute Far conoscere ai bambini il miele e i suoi prodotti.

In ogni gruppo classe si svolgeranno due incontri da un’ora ciascuno. PRIMO INCONTRO: CONOSCIAMO IL MIELE I bimbi saranno coinvolti in una lezione in cui: si parlerà del miele e dei suoi principi nutritivi:che cos’e,il lavoro delle api in primavera,il lavoro delle api in inverno,i vari tipi di api. Alla fine dell'incontro verranno fatti assaggiare i vari tipi di miele . SECONDO INCONTRO: GLI ALTRI PRODOTTI DELL’ALVEARE Durante questo incontro l'attenzione sarà rivolta alla conoscenza dei prodotti dell’alveare (polline, pappa reale, propoli), della loro caratteristiche, delle loro qualità nutrizionali. A fine incontro verranno assaggiati i prodotti .

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SERCAR L’AGRICOLTURA BIOLOGICA

Classi quarte Docente Belotti Marialuisa

Area della salute, sicurezza e sport FINALITÀ: Far comprendere ai ragazzi che cos’è l’agricoltura biologica e cosa significa produrre “bio”; imparare a leggere le etichette dei prodotti tradizionali e biologici, avvicinare gli alunni ad alimenti a loro poco familiari.

ATTIVITÀ: le attività saranno mirate all’acquisizione del concetto di agricoltura biologica, alla capacità di lettura delle etichette dei prodotti, alla conoscenza di prodotti poco abituali sulle nostre tavole TEMPI: 2 incontri da 1 ora e 30 minuti per ogni gruppo classe (tot. 9 ore)

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SERCAR L’ACQUA

Classi quarte Docenti Agazzi Monica Parisi Donatella

Area della salute, sicurezza e sport FINALITÀ: Presentare ai ragazzi l’acqua come risorsa sostenibile per l’ambiente, oltre che come elemento indispensabile per la vita di tutti gli esseri viventi compreso l’uomo.

ATTIVITÀ: le attività saranno mirate alla conoscenza del ciclo dell’acqua e all’importanza della sua presenza e della sua distribuzione sulla terra, all’individuazione degli abusi nell’utilizzo dell’acqua, alla consapevolezza della sua importanza nella salute dell’uomo, alla conoscenza della sua composizione con lettura di etichette e valutazione dei minerali presenti.. TEMPI: 2 incontri da 1 ora e 30 minuti per ogni gruppo classe (tot. 9 ore)

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SER CAR IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

CLASSI QUINTE Referente Bonalumi Mariangela

Il progetto mira ad insegnare ai ragazzi a riflettere sulle dinamiche che regolano gli scambi commerciali, economici e quindi sociali tra i paesi del mondo. Agli alunni verrà proposto un percorso alla scoperta di alcune cause che hanno generato e mantengono lo squilibrio tra Nord e Sud del mondo, come è nato e come funziona il mercato equo e solidale , considerando uno dei suoi prodotti: il cacao. Attraverso il coinvolgimento diretto , gli alunni verranno stimolati a una presa di coscienza e a una riflessione personale.

TEMPI: 2 incontri da 1 ora e 30 minuti per ogni gruppo classe

GIOCANDO SI IMPARANO I VALORI. AGE Progetto Dottoressa Castelli

Tutti gli alunni del plesso di Calusco

Il progetto si pone l’obiettivo di far conoscere ai bambini le possibilità educative offerte dal gioco, dal movimento e dallo sport, al fine di incentivare la pratica motoria tra i giovani, al di là delle posizioni in classifica, lasciando da parte il criterio ,spesso dominante, della selettività e dell’agonismo. Considerare lo sport

Due incontri da due ore ciascuno; Un ora in aula. Gli alunni effettueranno attività in palestra ed un’attività in aula. In palestra verranno proposti giochi per mettere alla prova i ragazzi sui valori del gioco e dello sport (l’io,l’altro,le regole,il divertimento,la sconfitta,la lealtà,l’onestà,l’egoismo,la solidarietà,la gioia,la

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EDUCAZIONE STRADALE Polizia Municipale di Calusco d’Adda

Classi terze, quarte e quinte

al servizio della persona e non viceversa è la via da scegliere per garantire ai giovani motivazioni durature verso il movimento e l’acquisizione dei comportamenti etici finalizzati al proprio benessere e alla convivenza e legalità.

Far raggiungere ai bambini un buon livello delle regole legate alla circolazione stradale e conseguente acquisizione della consapevolezza necessaria ad osservarle, nell’ottica di una maggiore sensibilizzazione al problema sicurezza stradale.

rabbia,la sfida,il rischio,la paura,…). In aula verrà proiettato un cortometraggio “Sport e Spork “,che offrirà spunti per riflettere sul valore del gioco e dello sport.

Le attività e i tempi sono in via di definizione.

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GIORNATA SPORTIVA E GIOCHI DELLA GIOVENTU’ Assessorato allo Sport di Calusco d’Adda

Classi terze, quarte e quinte.

Avvicinare i ragazzi alla pratica sportiva attraverso la conoscenza di giochi agonistici e no.

Le attività e i tempi sono in via di definizione.

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La scuola, comunità fondata sui valori democratici e costituzionali, è impegnata nella crescita della persona in tutte le sue dimensioni e, in sinergia con le famiglie, Enti locali ed associazioni educative e professionali presenti sul territorio, opera per garantire la formazione e l’acquisizione di una “cittadinanza” consapevole ed adeguata alle sfide del XXI secolo. Presupposto del raggiungimento di questo traguardo formativo è lo sviluppo della personalità complessiva dei giovani, attraverso un’educazione alla consapevolezza ed alla responsabilità, la valorizzazione delle identità ed un potenziamento crescente dell’ autonomia individuale. Strumento operativo per il perseguimento di queste alte finalità è il “Patto educativo di corresponsabilità” volto a definire in modo articolato e condiviso, nei capitoli successivi che ne costituiscono parte integrante diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglia. Finalità La scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con le famiglie, al fine di realizzare un ambiente educante e garante della sicurezza personale e sociale di ogni alunno/a. Il PEC – Patto educativo di Corresponsabilità, diviene quindi uno strumento di sostanziale sostegno per garantire il raggiungimento di questo scopo, invitando le parti che lo siglano, ad aumentare i livelli di attenzione e impegno intenzionale e responsabile, nella affascinante avventura educativa del promuovere la crescita di nuove generazioni IN CONSIDERAZIONE DI QUANTO ESPRESSO IN PREMESSA SI STIPULA CON LA FAMIGLIA DELLO STUDENTE IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO E DI CORRESPONSABILITA’.

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IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

COSTITUISCE IMPEGNA La dichiarazione esplicita

dell’operato della scuola

COINVOLGE Consigli d’Interclasse

Insegnanti

Genitori Alunni

Enti esterni che collaborano

con la scuola

IMPEGNA I docenti

Gli alunni

I genitori

LA SCUOLA SI

IMPEGNA A…

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A..

L’ALUNNO SI IMPEGNA A…

OFFERTA FORMATIVA

⇒ Proporre un’Offerta Formativa rispondente ai bisogni dell’alunno e quindi attivarsi per il suo successo formativo ⇒ Garantire all’alunno l’integrale godimento dei diritti che gli sono riconosciuti dalla Costituzione ⇒ Porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: A) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo - didattico di qualità;

⇒ Leggere, capire e condividere il Piano dell’Offerta Formativa nelle sue declinazioni essenziali e connotative dell’Istituto: -interventi personalizzati DSA -accoglienza alunni stranieri -servizio psicopedagogico; sostenerle con consapevolezza nell’attuazione di questo progetto.

⇒ condividere con gli insegnanti e la famiglia gli obiettivi, il percorso per raggiungerli e le fasi educativo -didattiche previste nel piano dell’offerta formativa,discutendo in particolare ogni singolo aspetto di responsabilità.

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B) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio; C) offerte formative aggiuntive e integrative; D) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli alunni , anche ai diversamente abili; E) la disponibilità di una adeguata strumentazione tecnologica; F) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica; G) per gli alunni stranieri iniziative volte all’accoglienza e all’integrazione anche mediante la presenza di facilitatori linguistici.

⇒ Realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere.

RELAZIONALITÀ

⇒ Creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione. ⇒ Promuovere rapporti interpersonali

⇒ Considerare la funzione formativa della Scuola e dare ad essa, la giusta importanza rispetto ad altri impegni extrascolastici. ⇒ Impostare con i figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti.

⇒ Considerare la Scuola come un impegno importante. ⇒ Comportarsi correttamente con compagni ed adulti. ⇒ Rispettare gli altri. ⇒ Rapportarsi agli altri evitando offese verbali e/o fisiche. ⇒ Usufruire correttamente ed ordinatamente degli spazi disponibili e del

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positivi fra alunni ed insegnanti, stabilendo regole certe e condivise. ⇒ Prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli alunni , così da ricercare ogni possibile sinergia con le famiglie.

⇒ Intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno.

materiale di uso comune. ⇒ Riconoscere e rispettare le regole nei diversi ambienti (scuola, strada, locali pubblici, ecc.). ⇒ Accettare le difficoltà e gli errori degli altri. ⇒ Accettare il punto di vista degli altri e sostenere con correttezza la propria opinione. ⇒ Rivolgersi in maniera corretta alle persone, nelle diverse situazioni comunicative.

PUNTUALITÀ

⇒ La scuola si impegna a garantire efficienza ed efficacia del servizio scolastico compatibilmente con la normativa legislativa vigente.

⇒ Garantire la regolarità della frequenza scolastica ⇒ Garantire la puntualità del figlio ⇒ Giustificare per iscritto le eventuali assenze e ritardi. ⇒ Controllare con puntualità e sistematicità il diario

⇒ Rispettare l’ora di inizio delle lezioni ⇒ Far firmare gli avvisi scritti. ⇒ Far controllare con puntualità e sistematicità il diario

PARTECIPAZIONE

⇒ La scuola organizza varie attività didattiche (svolte), fuori dai propri locali (visite di istruzione – spettacoli - mostre – partecipazione a progetti vari). ⇒ La scuola si impegna a comunicare con uniformità e obiettività la situazione scolastica degli alunni sia per quanto riguarda la quotidianità sia per eventi straordinari.

⇒E’ importante che tutti gli alunni partecipino a tali attività perché sono parte integrante del percorso formativo dell’alunno. ⇒ Tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il diario personale e le comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee ). ⇒ Partecipare alle riunioni previste, nel corso delle quali vengono illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività e le iniziative intraprese,eventuali problematiche di classe.

⇒ Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti . ⇒ Seguire gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendone parte attiva e responsabile

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⇒ Verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno segua gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendone parte attiva e responsabile.

COMPITI

⇒ Assegnare eventuali compiti a seconda della necessità. ⇒ Richiedere i compiti non svolti il giorno successivo indipendentemente dal rientro. ⇒ Impostare a scuola alcuni compiti perché vengano completati a casa. ⇒ Concordare in team il calendario di assegnazione dei compiti da eseguire a casa. ⇒ Fare in modo che ogni lavoro intrapreso venga portato a termine.

⇒ Evitare di sostituirsi ai bambini nell’esecuzione dei compiti e nell’assolvimento degli impegni ⇒ Aiutare i figli a pianificare e ad organizzarsi: orario, angolo tranquillo, televisione spenta, controllo del diario, preparazione della cartella. ⇒ Richiedere ai bambini di portare a termine ogni lavoro intrapreso.

⇒ Prendere regolarmente nota dei compiti assegnati ⇒ Pianificarli ⇒ Svolgerli con ordine. ⇒ Portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività quotidiane.

VALUTAZIONE

⇒ Tenere sempre nella giusta considerazione l’errore, senza drammatizzarlo. ⇒ Considerare l’errore come tappa da superare nel processo individuale di apprendimento. ⇒ Controllare con regolarità i compiti, correggerli in tempi ragionevolmente brevi. ⇒ Garantire la trasparenza della valutazione. ⇒ Procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivandone i risultati. ⇒ Comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai

⇒ Adottare un atteggiamento nei confronti degli errori dei propri figli, uguale a quello degli insegnanti. ⇒ Collaborare per potenziare nel figlio, una coscienza delle proprie risorse e dei propri limiti.

⇒ Considerare l’errore occasione di Miglioramento. ⇒ Riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri limiti come occasione di crescita.

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risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta e alle diverse problematiche emergenti.

Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto. Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi seria azione disciplinare. - I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. - La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni, in prima istanza NECESSARIAMENTE ai docenti di classe, successivamente, se necessario, alle figure istituzionali preposte ( D.S. e collaboratori ), mantenendo un atteggiamento sempre corretto, rispettoso e collaborativo. - La sanzione deve essere erogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia. È, quindi, necessario che la famiglia prenda in giusta e seria considerazione quanto viene segnalato e metta in atto atteggiamenti risolutivi della problematica. - Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’ infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile al principio della riparazione del danno e, in ogni caso, al principio della crescita educativa data dalla presa di coscienza da parte dell’’alunno dell’errore commesso e dell’impegno a non ripeterlo. - Nella scelta della sanzione disciplinare occorre sempre tener conto della personalità e della situazione dell’alunno. - Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e crescita per tutto il gruppo classe che va sensibilizzato alla collaborazione con il singolo alunno sanzionato. - La volontarietà nella violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare. - La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione disciplinare, comporta l’applicazione di una sanzione disciplinare più grave o di grado immediatamente superiore. - Nel caso di danneggiamenti e atti di vandalismo è richiesta la riparazione e/o la refusione totale del danno. - La convocazione dei genitori, legata ad alcune sanzioni disciplinari, si deve configurare come mezzo d’informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero.

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SANZIONI DISCIPLINARI

COMPORTAMENTI SANZIONI

-Ritardo frequente e sistematico anche di soli 5 minuti (A)

-Mancata giustificazione di assenze o ritardi occasionali (A)

- Disturbo durante le lezioni (A)

– Mancata consegna delle verifiche (A)

uso di un linguaggio inadeguato, ma non offensivo (A);

abbigliamento non adeguato all’ambiente scolastico (A);

mancanza del materiale occorrente (A);

non rispetto delle consegne a casa (A);

non rispetto delle consegne a scuola (A);

introduzione di giochi, pubblicazioni o oggetti non richiesti nell’ambito dell’attività scolastica se non preventivamente autorizzati (A);

Inosservanza delle disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza (correre a velocità eccessiva all’interno dell’Istituto e nelle pertinenze esterne) (A)

reiterate richieste di uscita anticipata se non seriamente motivate (A);

A - Richiamo verbale e/o comunicazione scritta alla famiglia – in caso di mancata consegna delle verifiche, le stesse non saranno più consegnate all’alunno/i

Richiamo verbale – I comportamenti inadeguati verranno registrati nel diario di classe e segnalati alla famiglia che verrà convocata qualora simili comportamenti venissero ripetuti almeno tre volte. Invito alla riflessione individuale, anche fuori dell’aula, alla presenza e con l’aiuto del docente interessato. Richiamo verbale e invito alla riflessione guidata alla presenza e con la guida del Dirigente Scolastico. Consegna aggiuntiva da svolgere a casa significativa e commisurata (es. qualora il compito assegnato non venisse svolto, verranno dati ulteriori esercizi) Sospensione temporanea dalle attività ludiche dell’intervallo, con eventuale recupero dell’attività non svolta. La reiterazione dei comportamenti puniti con

sanzioni di tipo A prevede sanzioni di tipo B.

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Ritardo sistematico - Mancata giustificazione assenze - falsificazione delle firme (B);

Mancanze plurime - Uso scorretto di apparecchiature non consentite - Violazioni non gravi alle norme di sicurezza e disposizioni organizzative - Disturbo continuo danni ai locali, agli arredi e al materiale della scuola (B );

sporcare, danneggiare le proprie cose, quelle altrui, quelle della scuola; non rispettare il cibo durante la refezione;

assumere comportamenti verbalmente e fisicamente aggressivi verso i compagni

reiterare un comportamento scorretto.

B – Comunicazione e/o convocazione della famiglia dal Preside .

Rapporto sul diario o quaderno delle comunicazioni, per notifica alla famiglia, controfirmato dal Dirigente Scolastico.

Sospensione dalle visite guidate, viaggi d’istruzione

Abbigliamento poco decoroso e rispettoso - Mancanze gravi ai doveri di diligenza - Assenza/e ingiustificata/e dopo richiamo - Recidiva violazione di apparecchiature in modo improprio - Falsificazione delle giustificazioni o manomissione documenti scolastici - Offese ai compagni e al personale -Danneggiamento colposo di oggetti -Turbativa al regolare andamento scuola –Grave offesa alla persona - Inosservanza delle norme di sicurezza e disposizioni organizzative - Molestie continue nei confronti di altri

Reiterata inosservanza delle disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza, manomettere gli estintori, danni ai locali, agli arredi e al materiale della scuola, compresi i servizi igienici ( C);

furti, danneggiamenti e mancato rispetto della proprietà altrui ( C);

C - Convocazione della famiglia. Consiglio di team docenti: sanzione disciplinare,possibile sospensione.

Risarcimento economico.

Eventuale intervento riparatorio del danno.

Pubbliche scuse da parte dell’alunno all’interno del gruppo classe, con riflessione su quanto commesso.

Recidiva comportamenti precedenti - Violenza intenzionale - Prevaricazione e/o intimidazione - Forme di bullismo - Comportamenti scorretti, incivili e pericolosi per l’incolumità propria e degli altri -

violenze psicologiche e/o minacce verso gli altri, atti di bullismo (B);

D - Convocazione della famiglia – Consiglio di team docenti – sanzione disciplinare

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aggressione verbale e violenze fisiche verso gli altri (D);

pericolo e compromissione dell’incolumità delle persone (D);

insulti e umiliazioni verso i compagni,in particolare nei confronti di persone diversamente abili e di cultura diversa dell’alunno; (D)

raccogliere e diffondere testi, immagini, filmati, audio e videoregistrazioni allo scopo di danneggiare altre persone (D).