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RAPPORTI DI FORNITURA NELLA FILIERA ORTOFRUTTICOLA: CONFRONTO DI ESPERIENZE EUROPEE Cesena, 26 Settembre 2012 Roberto Della Casa Docente di Marketing dei Prodotti Agroalimentari, Univ. di Bologna Managing Director AgroTer & Italiafruit L’APPROCCIO ANGLOSASSONE NELLA GESTIONE DELLA SUPPLY CHAIN ORTOFRUTTICOLA

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Page 1: RAPPORTI DI FORNITURA NELLA FILIERA ORTOFRUTTICOLA: CONFRONTO DI ESPERIENZE EUROPEE Cesena, 26 Settembre 2012 Roberto Della Casa Docente di Marketing dei

RAPPORTI DI FORNITURA NELLA FILIERA ORTOFRUTTICOLA: CONFRONTO DI ESPERIENZE EUROPEE

Cesena, 26 Settembre 2012

Roberto Della CasaDocente di Marketing dei Prodotti Agroalimentari, Univ. di Bologna

Managing Director AgroTer & Italiafruit

L’APPROCCIO ANGLOSASSONE NELLA GESTIONE DELLA SUPPLY CHAIN

ORTOFRUTTICOLA

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PRIMA DI TUTTO UN RINGRAZIAMENTO ALLA

PREZIOSA COLLABORAZIONE FORNITACI DAL NOSTRO

NETWORK …

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MALGRADO CIO’ ……

1. Nati nel 1931-33 attraverso gli Agricoltural Marketing Acts dopo la crisi del ‘29

2. Furono consolidati dagli Agricoltural Acts del ‘49 e del ‘583. Se ne svilupparono di commerciali (luppolo) e non (patate)

con l’obbiettivo di migliorare il prezzo ai produttori attraverso i poteri di innalzare il prezzo al consumo controllando l’offerta, riducendo i margini della distribuzione, impedendo discriminazioni fra i produttori o aiutando i produttori più deboli

4. Entrarono in crisi con l’ingresso nella CEE nel 1973 e sono stati in gran parte soppressi o sostituiti da enti o normative di controllo, gli ORDER

IL REGNO UNITO E’ LA PATRIA DEI MAKETING BOARD

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QUOTA DI MERCATO DEI TOP 5 RETAILERS IN UK(Fonte: Kantar Worldpanel)

Gruppo Quota Grocery 2011 %

TESCO 30,4ASDA 17,4SAINSBURY’S 16,3WM MORRISON 11,9COOPERATIVE GROUP 6,8TOTALE TOP 5 82,8

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COMPETITION COMMISSIONMaggio 2006 – Aprile 2008

THE SUPPLY OF GROCERIES IN THE UK MARKET INVESTIGATION (30.04.08)

THE GROCERIES MARKET INVESTIGATION ORDER

2009 (IN VIGORE DAL 04.02.2010)

OBBLIGAZIONI GENERALI

THE GROCERY SUPPLY CODE OF PRACTICE

OBBLIGAZIONI SPECIFICHE

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COMPETITION COMMISSIONMaggio 2006 – Aprile 2008

FOOD, PET FOOD, DRINKS, CLEANING PRODUCTS, TOILETRIES, HOUSEHOLD

GOODSGROCERY …

ALDI ASDAICELANDJ SAINSBURYLIDLMARKS & SPENCERTESCO THE COOPERATIVE GROUPWAITROSE WM MORRISON SUPERMARKETS

DESIGNATED RETAILERS …

QUELLI CON FATTURATO

OLTRE 1 MILIARDO £

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COMPETITION COMMISSIONMaggio 2006 – Aprile 2008

ACCORDO VOLONTARIO

INDIPENDENT OMBUDSMANDIFENSORE CIVICO

MAGGIO 2011 DISEGNO DI LEGGE PER CREARE GROCERY CODE ADJUDICATOR BILL

DATO L’INTENSO PROGRAMMA PARLAMENTARE SI PRESUME CHE LA LEGGE NON SARA’ OPERATIVA PRIMA DI

META’ 2014, ESSENDO ALL’ESAME FRA IL 2012 E IL 2013

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GLI AMBITI DI OPERATIVITA’ DELL’ADJUDICATOR BODY

NEL DISEGNO DI LEGGE:

1. Arbitrare le dispute fra Fornitori e Retailers sul CODE e sull’ORDER.

2. Ricevere reclami sulle infrazioni al CODE e all’ORDER e condurre indagini in merito.

3. Pubblicare relazioni alla fine delle investigazioni.4. Produrre raccomandazioni ai retailer su come migliorare

le conformità al CODE e monitorarne i progressi.5. Pubblicare Linee Guida per l’applicazione del CODE.6. Produrre un report annuale sulle attività svolte.

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Nel frattempo … è stata però respinta la proposta che

l’ADJUDICATOR BODY abbia potere sanzionatorio ma solo

di «NAME AND SHAME»

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1. Incorporare il CODE negli accordi con fornitura di prodotti Grocery (tutti i tipi di accordo)

2. Predisporre informazioni trasparenti nei contratti (contratto scritto entro 3 giorni dall’accordo)

3. Fornire informazioni all’OFFICE of FAIR TRADING (OFT)4. Applicare MISURE per il rispetto della CONFORMITA’:

Formare il personale al rispetto del «CODE» Predisporre un «CODE COMPLIANCE OFFICER»

(CCO) indipendente Predisporre un «ANNUAL COMPLIANCE REPORT»

per l’OFT Aderire al protocollo di risoluzione delle dispute

OBBLIGAZIONI PREVISTE DALL’ORDER

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IL CODICE E’ DIVISO IN 6 PARTI CHE TRATTANO SPECIFICI ARGOMENTI DEGLI ACCORDI E FORNISCE PER CIASCUNA LE OBBLIGAZIONI PREVISTE.

PARTE 1 – INTERPRETAZIONI In generale il Code non proibisce o vieta alcunché ma

prescrive, l’espressione utilizzata è «REQUIRED», che il retailer non costringa o convinca in modo coercitivo (sotto minaccia) il fornitore ma si limiti a una pressione commerciale giudicabile come ‘ordinaria’. In pratica il confine è fra ‘pressione ordinaria’ e ‘pressione eccessiva’.

OBBLIGAZIONI PREVISTE DAL CODE

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PARTE 2 – TRANSAZIONI CORRETTE Non è previsto l’uso della coercizione.

PARTE 3 – VARIAZIONI Non sono previste variazioni del contratto non ordinarie

senza compensazione economica del danno al fornitore e senza forma scritta.

PARTE 4 – PREZZI E PAGAMENTI Non è prevista a carico del fornitore nessuna

compensazione per una riduzione nelle vendite. Non sono previsti contributi per attività di marketing se

non indicati nel contratto.

OBBLIGAZIONI PREVISTE DAL CODE

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PARTE 4 – PREZZI E PAGAMENTINon sono previsti contributi sugli scarti prodotti dal retailer se non previsti nel contratto.Non sono previsti fee di introduzione eccedenti il valore del rischio che il retailer ha nello stoccare una nuova referenza.È previsto che il retailer fornisca previsioni di vendita al fornitore atte a programmare la produzione e compensare eventuali errori. Sono esclusi i casi in cui la previsione errata sia formulata di concerto fra le parti.

OBBLIGAZIONI PREVISTE DAL CODE

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PARTE 4 – PREZZI E PAGAMENTI Il tempo di pagamento va concordato fra le

parti nel contratto e deve essere in un tempo ragionevole dopo il ricevimento della fattura. Se non espresso, si fa riferimento alla direttiva UE che considera ritardo il mancato pagamento oltre 30 giorni dal ricevimento della fattura.

OBBLIGAZIONI PREVISTE DAL CODE

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PARTE 5 – PROMOZIONI È previsto l’affitto di spazi o l’esposizione

preferenziale solo per le promozioni. Il contributo al costo delle promozioni deve essere

chiaramente comunicato al fornitore e non deve essere «predominante» il valore della promozione, ovvero deve essere meno del 50% del valore della stessa.

Il retailer deve porre attenzione a non sovra-ordinare durante le promozioni per poi rivendere a prezzo pieno il prodotto acquistato a prezzo ribassato. In caso di errore sull’acquisto deve compensare il fornitore.

OBBLIGAZIONI PREVISTE DAL CODE

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PARTE 6 - ALTRE OBBLIGAZIONI E’ prevista una procedura per il DE-LISTING che

deve essere comunicata in tempo ragionevole e motivata. Prevede il possibile ricorso da parte del fornitore a un ‘SENIOR BUYER’ e al ‘CCO’. Per avere un DE-LISTING la riduzione delle vendite deve essere significativa e dovuta a oggettive ragioni commerciali.

I costi di ogni arbitrato sono a carico del retailer se non dimostrato che il ricorso è vessatorio o senza merito.

OBBLIGAZIONI PREVISTE DAL CODE

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1. Negli Stati Uniti vige il PERISHABLE AGRICOLTURAL COMMODIETIES ACT (PACA) la cui prima stesura è del 1930 gestito dall’USDA

2. Prevede anche in questo caso un CODE OF FAIR BUSINESS PRACTICES che:• Concede «licenses» a pagamento ad usufruire dei

servizi• Predispone protocolli di comportamento per i vari

aspetti contrattuali da utilizzare: 30 gg per il pagamento non sono obbligatori ma raccomandati e generano benefici. La scontistica è prevista ma regolamentata.

• Gestisce e arbitra le dispute che insorgono fra le parti

IL CASO AMERICANO

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1. In aggiunta vi è il FRUIT AND VEGETABLE DISPUTE CORPORATION• Ente privato non profit fra imprese della

produzione, commercio e trasporto di ortofrutta fresca dei tre paesi NAFTA

• Fornisce servizi nella risoluzione di dispute commerciali fra imprese aderenti

• Fornisce servizi anche a chi esporta in USA, Canada e Messico

• Predispone standard, protocolli di comportamento e corsi di formazione per i vari aspetti contrattuali da utilizzare

• Gestisce e arbitra le dispute che insorgono fra le parti

IL CASO AMERICANO

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Grazie per l’AttenzioneRoberto Della Casa

[email protected]