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RAPPORTO 2018
UNA FILIERA SOSTENIBILE DAL CAMPO ALLA TAVOLA
PER BARILLA SIGNIFICA:
• Migliorare l’efficienza dei processi produttivi, al fine di ridurre le emissioni di gas serra e i consumi idrici.
• Promuovere pratiche agricole e di allevamento più sostenibili per tutte le filiere strategiche del Gruppo.
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 5
FILIERE RESPONSABILIIl Gruppo Barilla cerca ingredienti eccellenti
per le proprie ricette, non solo assicurando
al consumatore un’elevata qualità, ma anche
garantendo una produzione responsabile e
attenta alle risorse del Pianeta. I diritti delle
persone che operano nelle filiere e gli impatti
della produzione sull’ambiente e sul benessere
degli animali, diventano dunque parametri
fondamentali alla base delle scelte di acquisto di
Barilla.
IL CODICE BARILLA DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE
L’impegno costante nello sviluppo di una catena
di fornitura responsabile, nel corso degli anni,
ha portato il Gruppo alla redazione del Codice
Barilla di Agricoltura Sostenibile, un documento
all’interno del quale vengono definiti i principi per
gestire gli acquisti secondo criteri di sostenibilità
e per garantire relazioni corrette con tutti gli attori
coinvolti nella catena di fornitura.
In particolare, il Codice di Agricoltura Sostenibile
si basa su cinque principi fondamentali:
1. Ricerca dell’efficienza e competitività
del sistema produttivo - per Barilla il
raggiungimento di elevati livelli di efficienza
nelle pratiche agricole è il punto di
partenza per lo sviluppo di una catena di
fornitura sostenibile, in quanto consente
di incrementare la competitività di tutti gli
attori del settore, riducendo, nel contempo,
gli impatti negativi su economia, ambiente e
società.
2. Tutela dell’integrità del business e
applicazione del Codice Etico – il Gruppo
favorisce l’adozione di contratti a lungo
termine con i propri fornitori, a garanzia di
una stabilità dei guadagni e della promozione
di coltivazioni sostenibili in termini di qualità,
sicurezza alimentare e impatto ambientale.
Inoltre tutti i contratti di Barilla con i fornitori si
basano sull’accettazione esplicita dei principi
e valori espressi nel Codice Etico del Gruppo.
3. Promozione della salute e sicurezza
alimentare – Barilla, al fine di garantire
l’elevata qualità dei propri prodotti, monitora
il profilo di rischio dei fornitori riguardo alla
sicurezza alimentare delle materie prime. Tutti
gli ingredienti utilizzati provengono, infatti,
unicamente da fornitori periodicamente
valutati e certificati con riguardo alla salute e
sicurezza degli alimenti.
4. Riduzione degli impatti ambientali – Barilla
richiede a tutti i fornitori il totale rispetto
dell’ambiente e delle leggi nazionali e
internazionali in materia ambientale. Inoltre,
al fine di monitorare l’impatto delle filiere,
lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, dal
campo alla tavola, il Gruppo si avvale della
metodologia LCA (Life Cycle Assesment),
tenendo conto delle emissioni di gas serra
(Carbon Footprint), del consumo di risorse
idriche (Water Footprint) e dell’occupazione
del suolo (Ecological Footprint).
5. Ascolto e collaborazione per uno
sviluppo continuo – il Gruppo collabora
con diversi stakeholder, tra cui università,
ONG, istituzioni e associazioni di categoria,
per identificare i rischi e le opportunità
emergenti in ambito agricolo. Barilla intende
dunque promuovere un percorso di sviluppo
condiviso al fine di ottenere benefici comuni.
I principi del codice di agricoltura sostenibile
trovano applicazione nei progetti del programma
Barilla Sustainable Farming (BSF), che promuove
l’adozione di nuove tecniche agricole nelle
filiere strategiche al fine di ottenere prodotti più
sani e di elevata qualità, e proteggere e tutelare
l’ambiente e le condizioni sociali ed economiche
degli agricoltori delle filiere.
6 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
L’ANALISI DELL’IMPATTO AMBIENTALE DEI PRODOTTI
Al fine di migliorare la sostenibilità dei propri
prodotti, Barilla ne misura gli impatti ambientali
lungo tutto il loro ciclo di vita secondo la
metodologia Life Cycle Assessment (LCA). Le
analisi LCA prendono in considerazione tutte le
fasi della vita del prodotto dalla coltivazione delle
materie prime, alla lavorazione e confezionamento
dei prodotti, fino alla distribuzione, all’uso e allo
smaltimento finale delle confezioni. In questo
modo Barilla è in grado di valutare con precisione
gli impatti ambientali dei prodotti in termini di
emissioni di gas a effetto serra, consumi idrici e
risorse del territorio utilizzate.
I risultati delle analisi condotte su ogni prodotto,
vengono pubblicati da Barilla attraverso
le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto
(Environmental Product Declaration – EPD),
uno strumento internazionale pubblico di analisi
e comunicazione conforme allo standard ISO
14025 e sottoposto a verifica da parte di un ente
terzo indipendente.
71% DEI VOLUMI PRODOTTI COPERTI DA ANALISI LCA
61 EPD PUBBLICATE CHE COPRONO IL 69% DELLA PRODUZIONE 2017
Impatto ambientale degli ingredienti acquistati nel 2017
Carbon Footprint Water footprint Ecological footprint
kt CO2eq
Mm3 Global ha
Grano duro 844 1.976 1.179
Grano tenero 170 367 179
Segale 21 20 25
Pomodori 22 2 9
Olio di palma <1 <1 <1
Olio di semi di girasole 95 113 85
Olio di colza 19 35 19
Uova 105 69 58
Zucchero 1 1 <1
Cacao 6 345 84
Carne bovina 17 19 7
Carne suina 7 41 2
Pesce pescato <1 - 1
Grasso animale 40 49 13
Prodotti caseari 82 100 27
Totale impatti 1.429 3.137 1.688
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 7
Da anni Barilla, attraverso il Proprio progetto di
Agricoltura Sostenibile, promuove lo sviluppo
di pratiche agricole responsabili sotto il profilo
economico, ambientale e sociale, attraverso
la definizione di numerose iniziative che
coinvolgono le filiere strategiche del Gruppo e
tutte quelle caratterizzate da potenziali criticità
ambientali e sociali.
Barilla è riuscita a incrementare di anno in anno
la propria quota di acquisti responsabili di materie
prime, in linea con i principi definiti nel Codice
Barilla di Agricoltura Sostenibile.
IL PROGETTO AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Quota di materie prime strategiche acquistate responsabilmente
8 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Materie prime acquistate responsabilmente
Tonnellate totali acquistate
Tonnellate
selezionate da
filiere gestite
in modo
responsabile
Quota di
acquisti
selezionati da
filiere gestite
in modo
responsabile
sul totale
t. t. %
2016 2017
Materie prime strategiche
Grano duro 1.167.835 1.188.000 417.977 35%
Semola di grano duro 215.000 334.000 203.000 61%
Grano tenero 82.356 81.151 10.200 13%
Farina di grano tenero 363.941 368.331 141.931 39%
Segale 58.082 58.006 0 0%
Pomodori 53.674 62.898 54.418 87%
Olio di palma 18.249 154 154 100%
Olio di semi di girasole 20.003 35.613 15.488 43%
Olio di colza 5.998 8.030 0 0%
Uova 23.691 24.668 23.144 94%
Materie prime da filiere con criticità ambientali e sociali
Zucchero 1.005 1.063 1.063 100%
Cacao 11.455 12.265 1.411 12%
Carne bovina 706 723 723 100%
Carne suina 1.960 2.024 2.024 100%
Carne di pollo 0 16 0 0%
Pesce pescato 87 73 73 100%
Grassi animali 7.313 7.208 0 0%
Prodotti caseari 9.951 9.002 0 0%
Totale 2.040.302 2.192.661 866.312 40%
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 9
GRANO DURO: UNA RISORSA STRATEGICA PER IL GRUPPO
Il Grano Duro è una materia prima strategica per
il Gruppo. Pertanto, al fine di garantire una qualità
sempre eccellente del grano duro utilizzato nei
prodotti e promuovere la crescita delle realtà
agricole produttrici, l’azienda ha definito, per ogni
paese in cui opera, progetti volti a promuovere
lo sviluppo responsabile della filiera. Particolare
attenzione in questo ambito è stata posta da
Barilla nel cogliere le peculiarità locali di ogni
Paese e di instaurare collaborazioni durature con
diversi partner locali.
Acquisti di Grano Duro
Tonnellate
totali
acquistate
Tonnellate
acquistate dal mercato
locale
Tonnellate acquistate con
contratti di coltivazione
t. t. % t. %
Italia 756.000 671.000 89% 432.000 57%
Grecia 65.000 62.000 95% 18.800 29%
Turchia 139.000 127.000 91% 0 0%
Nord America 228.000 228.000 100% 0 0%
Totale 1.188.000 1.088.000 92% 450.800 38%
Acquisti di semola di Grano Duro
Tonnellate
totali
acquistate
Tonnellate acquistate dal mercato locale
t. t. %
Italia 127.000 76.200 60%
Nord America 90.000 90.000 100%
Messico 78.000 78.000 100%
Russia 34.000 34.000 100%
Totale 329.000 278.200 85%
10 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Italia
Barilla ha definito nel corso dell’anno, un
nuovo accordo di acquisto del grano duro
con i coltivatori di Emilia Romagna, Marche,
Puglia e Campania, estendendo la durata del
contratto, che diviene triennale. Tale accordo
nasce dalla volontà del Gruppo di consentire
alle imprese della propria filiera di raggiungere
una maggior redditività e stabilità dei prezzi e di
programmare con maggior sicurezza l’impiego
di mezzi e risorse, con importanti effetti positivi
sulla qualità del grano duro prodotto. Barilla,
tramite i contratti triennali, ha inoltre la possibilità
di coinvolgere maggiormente gli agricoltori e
accelerare i percorsi di sostenibilità promossi
dall’azienda, attraverso la diffusione di disciplinari
di coltivazione condivisi e un sistema di supporto
alle decisioni così da sostenere gli agricoltori
nel loro impegno concreto nella riduzione delle
emissioni di CO2, nell’utilizzo di fertilizzanti e di
risorse idriche.
432.000 TONNELLATE DI GRANO DURO ACQUISTATE TRAMITE CONTRATTI DI COLTIVAZIONE TRIENNALI
Parallelamente alla definizione di questi accordi
commerciali con gli agricoltori, dal 2009 Barilla
collabora con HORTA, spin-off dell’università
Cattolica di Piacenza per lo sviluppo ed il
continuo miglioramento di pratiche agronomiche
sostenibili grazie a due strumenti: Il Decalogo e
Granoduro.net®.
Il “Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del
Grano Duro Barilla” è un manuale condiviso con
gli agricoltori, contenente le pratiche agricole più
efficienti e sostenibili, validate nel corso degli anni
grazie a prove di campo in diverse aree italiane.
La Piattaforma granoduro.net® è un sistema di
supporto agli agricoltori per le decisioni tecniche
quali la fertilizzazione e i trattamenti contro
le malattie, avvalendosi di dati metereologici,
caratteristiche del suolo, modelli matematici e
osservazioni di campo.
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 11
POSSIBILI ORIGINI PER IMPORTAZIONI DI GRANO E PRINCIPALI PARAMETRI QUALITATIVI
Le importazioni di grano duro in Italia vengono
principalmente effettuate per ragioni quantitative
in quanto la produzione complessiva copre
appena il 65/70% dei fabbisogni.
Spesso la qualità del grano duro nazionale
non è sufficiente e idonea a raggiungere le
performance qualitative richieste per la pasta di
alta qualità Italiana.
In particolare Barilla, pur privilegiando il grano
duro nazionale, importa ogni anno circa il
20/30% dei propri fabbisogni da paesi Europei o
extra europei in funzione della qualità.
Si importa normalmente grano ad alto tenore
proteico per lo più da Francia, Australia o Stati
Uniti, per garantire le performance qualitative
richieste dai nostri consumatori.
Negli anni, funzione della qualità e della quantità
del raccolto Italiano, si può ricorrere ad import
anche da altri paesi come Grecia o Spagna.
Il contenuto proteico è la caratteristica più
importante per definire la qualità del grano in
quanto un alto livello proteico, unitamente alla
qualità del glutine, favorisce la tenuta in cottura.
Nei nostri acquisti cerchiamo di massimizzare
queste caratteristiche. La colorazione ambrata
del grano determina il colore della pasta e
un basso contenuto di ceneri consente di
ottimizzare il processo di macinazione.
12 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Grano duro acquistato da coltivatori in Italia che utilizzano il sistema granoduro.net
Tonnellate di grano coltivato con il
supporto di granoduro.net
Numero di agricoltori e imprese
agricole che usano granoduro.net
Nord Italia 91.675 593
Centro Italia 104.938 768
Sud Italia 33.363 687
Totale 229.976 2.048
In totale nel 2017 sono state così raccolte
240.000 tonnellate di grano duro coltivate
in modo più sostenibile, rispetto alle 190.000
tonnellate prodotte nel 2016.
Infine, per sviluppare sinergie tra filiere differenti,
Barilla ha avviato anche un progetto pilota per
l’integrazione delle coltivazioni di grano duro
e Barbabietola da zucchero.
Nel corso dell’anno, grazie alla partnership con
la Cooperativa Produttori Bieticoli (COPROB)
e Italia Zuccheri, 31 produttori di barbabietola
da zucchero hanno integrato le proprie culture
con il grano duro, coltivato secondo i principi di
agricoltura sostenibile Barilla.
Grecia
In Grecia, come per l’Italia, sono proseguite le
collaborazioni promosse da Barilla con diversi enti
e attori del territorio per lo sviluppo sostenibile
della filiera. In particolar modo è proseguita la
relazione con l’Università della Tessaglia, che
ha portato alla definizione di nuovi strumenti
e tecniche di coltivazione attente agli impatti
generati sulle risorse naturali.
Nel corso dell’anno si è inoltre conclusa la fase
di test legata alla definizione delle Linee Guida
per la coltivazione sostenibile del grano duro
in Grecia.
La conclusione dei test in campo ha portato alla
pubblicazione di 12 principi e alla loro diffusione
congiuntamente ai contratti di coltivazione e
al sistema decisionale Granoduro.net. Grazie a
tale iniziativa, 218 agricoltori hanno seminato
i primi 2.200 ettari di terreno secondo i nuovi
standard Barilla.
Turchia
In Turchia Barilla ha avviato due progetti specifici.
In primo luogo, in collaborazione con il Bahri
Dağdaş International Agricultural Research
Institute, il Gruppo ha pubblicato e distribuito
la prima versione del manuale di agricoltura
sostenibile.
In secondo luogo, Barilla ha avviato una
collaborazione con l’istituto Namik Kemal
in Tracia, al fine di sviluppare progetti che
contribuiscano a creare un modello di filiera
allineato a quanto già sviluppato in Italia e Grecia.
240.000 TONNELLATE DI GRANO DURO SOSTENIBILE COLTIVATE NEL 2017
15.000 TONNELLATE DI GRANO DURO ACQUISTATE TRAMITE I CONTRATTI DI COLTIVAZIONE. 2.200 ETTARI SEMINATI SECONDO LE LINEE GUIDA DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE BARILLA
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 13
Russia
La filiera Barilla del grano duro in Russia è ancora
a una fase preliminare di sviluppo. In questo
ambito Barilla ha avviato un progetto di studio e
monitoraggio per l’identificazione delle colture
di grano duro più efficienti sotto il profilo della
resa agricola e della sostenibilità ambientale.
Tali test hanno inoltre l’obiettivo di porre le basi
per la definizione di un decalogo di agricoltura
sostenibile per gli agricoltori della filiera russa del
grano duro.
Nord America
Negli Stati Uniti e in Canada gli agricoltori della
filiera del grano duro hanno da tempo integrato
nei processi agricoli sistemi di supporto per le
decisioni tecniche similari a quanto sviluppato da
Barilla nelle filiere Europee.
Il Gruppo nelle aree agricole del Nord America ha
proseguito anche nel 2017 le collaborazioni con
enti di ricerca e partner locali per il miglioramento
delle conoscenze agronomiche degli agricoltori
e per lo sviluppo di nuove tecniche di agricoltura
sostenibile.
In Nord Dakota Barilla, in collaborazione con
l’Università del Nord Dakota, ha promosso
la pubblicazione di una guida agronomica
completa, che raccoglie al suo interno un
decalogo con le tecniche agricole più
innovative per la coltivazione del grano duro.
Tale guida, dopo due anni di prove in campo, è
stata messa a disposizione online a vantaggio di
tutti i produttori di grano duro dello stato.
Anche in Canada, in collaborazione con Agrifood
Canada e SeCan, Barilla ha sviluppato una
guida agronomica completa, già presentata agli
agricoltori e che verrà pubblicata nel 2018.
In Montana, infine, Barilla ha supportato
l’applicazione lungo la filiera del grano duro
della piattaforma digitale Agrible, che mette
a disposizione degli agricoltori dati in tempo
reale sulle culture, aiutandoli nell’applicazione di
pratiche agricole più efficienti e sostenibili.
LE ALTRE FILIERE STRATEGICHE DEL GRUPPO: GRANO TENERO, SEGALE, POMODORO E OLI VEGETALI
Grano tenero e farina di grano tenero
La farina di grano tenero è un ingrediente
chiave per i prodotti da forno di Barilla, la
cui produzione interessa principalmente l’Italia
e la Francia. Il Gruppo sostiene lo sviluppo
di una filiera responsabile in entrambi i paesi,
incentivando i mulini, che producono farina
per Barilla, ad adottare pratiche di produzione
responsabili.
Barilla, in Francia, acquista farina di grano tenero
unicamente da mulini che gestiscono in toto la
propria catena di fornitura e che siano in grado,
per ogni coltura, di fornire un’analisi del ciclo di
vita del prodotto, dettagliata.
In Italia il Gruppo ha effettuato un’analisi LCA,
che ha coinvolto tutti i mulini della filiera
nazionale della farina di grano tenero di Barilla,
con l’obiettivo di identificare le principali aree
di miglioramento per uno sviluppo sostenibile
di questa filiera. Inoltre in collaborazione con
HORTA, Barilla ha definito e messo a disposizione
degli agricoltori della filiera, un decalogo per la
coltivazione sostenibile del grano tenero.
14 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Grano tenero
Tonnellate totali acquistate Tonnellate acquistate dal mercato locale
t. t. %
Italia 79.231 43.656 55%
Svezia 1.920 1.920 100%
Totale 81.151 45.576 56%
Farina di grano tenero
Tonnellate totali acquistate Tonnellate acquistate dal mercato locale
t. t. %
Italia 218.832 74.841 34%
Francia 122.699 122.541 100%
Germania 6.822 6.822 100%
Svezia 12.410 12.410 100%
Russia 7.568 7.568 100%
Totale 368.331 224.182 61%
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 15
Segale e farina di segale
La segale è alla base dei pani croccanti, prodotti
principalmente in Svezia e Germania. La filiera
della segale di Barilla presenta un ottimo profilo
ambientale derivante da due fattori principali:
in primo luogo la coltivazione della segale non
richiede un elevato utilizzo di inputi produttivi,
quali acqua e fertilizzanti; in secondo luogo in
quanto in Germania e Svezia, sono già in essere
da tempo pratiche agronomiche sostenibili sia dal
punto di vista ambientale che della resa agricola.
Con riferimento agli approvvigionamenti di
segale, Barilla si impegna a comprare localmente il
100% della materia prima, a meno che condizioni
climatiche avverse non rendano necessario un
parziale approvvigionamento da altri paesi.
Segale e farina di segale
Tonnellate totali acquistate Tonnellate acquistate dal mercato locale
t. t. %
Svezia 35.238 34.780 99%
Germania 21.813 21.813 100%
Italia 276 0 0%
Francia 394 0 0%
Russia 285 285 100%
Totale 58.006 56.593 98%
16 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Pomodori
In Italia e Stati Uniti, i principali paesi in cui Barilla
utilizza il pomodoro per la produzione di sughi
pronti, il Gruppo è impegnato ad acquistare il
100% delle materie prime localmente e nella
promozione di iniziative per lo sviluppo sostenibile
delle filiere, in linea con quanto definito nel
Codice Barilla di Agricoltura Sostenibile.
In Italia Barilla acquista pomodori principalmente
da produttori operanti in Pianura Padana e che
applicano tecniche di raccolta meccanica.
Inoltre dal 2015, Barilla è impegnata ad acquistare
pomodori provenienti da produttori certificati
Global G.A.P, garanzia dell’applicazione di
pratiche agricole sostenibili e responsabili.
L’impegno costante in questo frangente ha
portato Barilla nel corso del 2017 ad acquistare
l’84% dei pomodori utilizzati in Italia da
produttori certificati Global G.A.P.
Negli Stati Uniti i pomodori acquistati e processati
per Barilla da LiDestri, provengono da produttori
Californiani, che applicano pratiche di raccolta
meccaniche. Inoltre l’industria californiana per
la lavorazione dei pomodori, è caratterizzata da
un forte legame cooperativo con gli agricoltori.
Tale peculiarità ha permesso a Barilla, nel 2017, di
condurre uno studio LCA sui raccolti dell’ultimo
decennio, che ha evidenziato una continua
riduzione nel corso degli anni dell’utilizzo di
risorse idriche e dell’emissione di gas ad effetto
serra, in linea con i criteri del Codice Barilla di
Agricoltura Sostenibile.
Pomodori
Tonnellate totali
acquistateTonnellate acquistate dal mercato locale
t. t. %
Italia 52.998 52.998 100%
Nord America 9.900 9.900 100%
Totale 62.898 62.898 100%
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 17
Oli Vegetali
Gli oli vegetali vengono utilizzati da Barilla per la
produzione di numerose ricette. In particolare il
Gruppo utilizza olio di semi di girasole, olio di
colza e olio di soia.
Con riferimento all’olio di semi di girasole,
utilizzato principalmente in Italia, il Gruppo
promuove la sua produzione in rotazione con il
grano duro. In questo ambito sono numerosi i
progetti avviati da Barilla con gli agricoltori, per
definire le migliori pratiche agricole di coltivazione
del girasole, in accordo con i principi del Codice
Barilla di Agricoltura Sostenibile. Inoltre Barilla è
impegnata nell’acquisto di olio di semi di girasole
proveniente da produttori certificati secondo
lo standard DTP 112 di CSQA o ISCC, che
garantiscono la produzione sostenibile in termini
ambientali, economici e sociali, o che adottano
la piattaforma Girasole.net di HORTA. Ad oggi
il 43% dell’olio di semi di girasole acquistato da
Barilla proviene da produttori che rispondono a
questi criteri.
In Italia Barilla utilizza anche l’olio di soia
nelle proprie ricette, acquistato interamente
da produttori che soddisfano i requisiti dello
standard DTP 112 di CSQA.
Anche per quanto riguarda l’olio di colza,
particolarmente diffuso in Francia, Barilla è
impegnata nello sviluppo di diversi progetti in
collaborazione con i fornitori per definire come
applicare i principi di agricoltura sostenibile
definiti dal Gruppo.
Olii vegetali
Tonnellate totali
acquistateTonnellate acquistate dal mercato locale
t. t. %
Olio di semi di girasole 35.606 5.388 15%
Olio di colza 8.030 3.594 45%
Totale 43.636 8.982 21%
18 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
2017
Fornitori considerati a potenziale rischio di violazione dei diritti umani 97
Fornitori esposti a rischio di violazione dei diritti umani in possesso di
certificazioni o di rapporti di audit di terza parte indipendente sul rispetto di
standard etico-sociali
84
Quota di fornitori in possesso di certificazioni o di rapporti di audit di terza
parte indipendente sul rispetto di standard etico-sociali85%
FILIERE CON POTENZIALI CRITICITÀ SOCIALI
All’interno della catena di fornitura del Gruppo
si inseriscono anche filiere che presentano
potenziali criticità legate ad aspetti sociali.
In particolare, con riferimento alle filiere del
cacao, dello zucchero di canna e delle forniture
di gadget e oggetti promozionali, Barilla ha
identificato potenziali criticità legate all’impiego
di lavoratori minori e al mancato rispetto dei
diritti umani.
Pertanto, con riferimento agli acquisti in queste
filiere, l’azienda si rivolge unicamente a fornitori
in possesso di certificazioni rilasciate da soggetti
indipendenti impegnati nella verifica del
rispetto di standard etico-sociali internazionali.
Ad esempio Barilla richiede a tutti i fornitori di
gadget promozionali la certificazione SA 8000 o
ai produttori di zucchero di canna la certificazione
SMETA o Bonsucro.
Inoltre, il Gruppo richiede a tali fornitori
l’iscrizione alla piattaforma internazionale Sedex,
verificata trimestralmente, al fine per garantire il
puntuale rispetto degli standard etici e sociali a
cui il Gruppo si ispira. Requisito vincolante per
tutti i contratti di fornitura è infine l’accettazione
da parte del fornitore del Codice Etico Barilla.
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 19
IL 12% DEL CACAO È ACQUISTATO DA BARILLA IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE COCOA HORIZON
Cacao
Il Cacao rappresenta una delle materie prime del
Gruppo caratterizzata da potenziali criticità di
carattere sociale e di tutela dei diritti umani.
Il Gruppo Barilla, attraverso il marchio Pan di
Stelle, ha dunque avviato un programma di
collaborazione con il principale fornitore Barry
Callebaut e la sua Fondazione Cocoa Horizon,
con l’obiettivo di sostenere la filiera del cacao in
Africa. Da questa collaborazione è nato nel corso
dell’anno, sotto il marchio Pan di Stelle, il progetto
“Un Sogno Chiamato Cacao”, attraverso il
quale il Gruppo si impegna concretamente a
supportare i progetti della fondazione in Ghana
e Costa d’Avorio.
I progetti della fondazione hanno l’obiettivo di
migliorare le condizioni di vita delle comunità
dei coltivatori di cacao attraverso numerosi
corsi di formazione, programmi di sostegno
all’educazione scolastica, iniziative per rafforzare
il ruolo delle donne e attività di tutela dei minori
e della salute.
A ulteriore tutela della sostenibilità della filiera,
il Gruppo Barilla acquista cacao unicamente da
fornitori iscritti al World Cocoa Foundation, ente
non-profit impegnato nello sviluppo responsabile
del settore.
IL 100% DEI FORNITORI DI ZUCCHERO DI CANNA BARILLA SONO CERTIFICATI SECONDO LO STANDARD SMETA
Zucchero di canna
Anche con riferimento allo zucchero di canna,
Barilla ha riscontrato possibili criticità di carattere
sociale, in considerazione delle aree geografiche
in cui tale materia prima viene prodotta. Barilla
si impegna a sostenere lo sviluppo di progetti
di acquisto sostenibile in collaborazione con i
principali fornitori e a definire standard etico-
ambientali specifici.
Oggi Barilla acquista zucchero di canna
unicamente da fornitori certificati SMETA (Sedex
Members Ethical Trade Audit) o Bonsucro.
20 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 21
LA TUTELA DEL BENESSERE ANIMALELE LINEE GUIDA SUL BENESSERE ANIMALE
Da anni Barilla è impegnata nell’assicurare che
tutti i fornitori di materie prime di origine animale,
rispettino non solo i requisiti di legge, ma anche
i più elevati standard e criteri del benessere
animale.
A supporto di tale impegno il Gruppo ha redatto, in
collaborazione con l’organizzazione Compassion
In World Farming (CIWF), le Linee Guida Barilla
sul Benessere Animale.
Barilla pone particolare attenzione alla definizione
di precisi criteri di acquisto con riferimento a uova,
carni e pesce, e dal 2017 anche alla carne di pollo.
In particolare nelle Linee Guida, il Gruppo
riconosce che è fondamentale rispettare sia il
benessere fisico e mentale degli animali, sia
la loro capacità di esprimere comportamenti
specie-specifici. Per questo promuove il rispetto
delle Cinque Libertà Animali:
• Libertà dalla fame e dalla sete.
• Libertà di avere un ambiente fisico adeguato.
• Libertà dal dolore, da lesioni e da malattie.
• Libertà di manifestare le proprie caratteristiche
comportamentali specie-specifiche.
• Libertà dalla paura e dal disagio.
Le Linee Guida dettano inoltre specifici standard
che gli allevatori delle filiere Barilla sono tenuti a
rispettare. In particolare:
• Tutti gli animali allevati nelle filiere devono
avere accesso appropriato a mangimi e acqua,
soddisfacendo così i loro bisogni e riducendo
in questo modo le aggressioni.
• Le densità devono garantire il benessere
e il comfort degli animali, consentendo
l’espressione di comportamenti specie-
specifici.
• Mutilazioni di routine devono essere evitate, se
non strettamente necessarie per preservare il
benessere degli animali.
• Il trasporto deve sempre essere condotto
minimizzando potenziali cause di stress e
limitandone il più possibile la durata. Trasporti
di oltre 8 ore devono sempre essere evitati.
• Gli animali devono sempre essere storditi
prima della macellazione.
• Gli antibiotici devono essere sempre utilizzati
in modo responsabile, riducendone l’uso, ove
possibile, e evitando l’uso profilattico.
• L’uso di ormoni per la crescita non è permesso.
• L’ingegneria genetica o la clonazione su
animali da allevamento e/o sulla loro progenie
non è consentita.
• La scelta delle razze è da promuovere sulla
base di tratti a sostegno di un maggiore
benessere e non solo per l’aumento della
produttività.
Il rispetto di tali standard, periodicamente
verificati attraverso audit specifici, è parte
integrante dei contratti con i fornitori di uova e
carni. Nel caso il fornitore non sia conforme agli
standard, Barilla definisce un piano di rientro in
relazione alla gravità del caso.
Inoltre, al fine di formare le Persone sul benessere
animale, Barilla ha svolto internamente un
corso formativo, condotto dall’organizzazione
Compassion In World Farming (CIWF) a favore
di tutti i dipendenti coinvolti nella gestione
della catena di fornitura, in particolare nelle aree
Global Vendor Assurance e Global Purchasing
Unit.
22 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
APPROVVIGIONAMENTO DI UOVA DA ALLEVAMENTO A TERRA
Barilla ritiene che il confinamento delle galline
sia una pratica dannosa per il benessere degli
animali, e pertanto ha deciso la progressiva uscita
da questa modalità di allevamento lungo la catena
di fornitura utilizzando esclusivamente uova da
allevamento a terra entro il 2020.
Dal 2012 tutte le uova di Pasta “ Le Emiliane “ e “La
Collezione” e i prodotti da forno di Mulino Bianco
e Pavesi provengono da allevamenti a terra. A
partire dall’inizio del 2017 tutte le uova utilizzate
nei prodotti a marchio Harrys provengono da
allevamenti a terra.
APPROVVIGIONAMENTO DI PRODOTTI A BASE CARNE
Nel 2014 Barilla ha avviato un importante progetto
con i fornitori di carne per la produzione di sughi
e di pasta ripiena finalizzati allo sviluppo di nuove
linee guida sul benessere degli animali che
coprono tutti gli approvvigionamenti di maiale e
carne di manzo. Queste Linee Guida rispettano
tutte le pratiche prima citate.
I fornitori hanno firmato il documento congiunto
nel 2015 e le pratiche sono già in fase di attuazione.
Inoltre nel corso del 2018 il Barilla pianificherà
il completamento della messa in atto di tutte le
pratiche per entrambe le filiere.
Ad oggi le Linee Guida coprono il 100% delle
forniture di maiale e manzo per sughi e pasta
ripiena prodotta in Italia (80% della carne totale
utilizzata da Barilla).
APPROVVIGIONAMENTO DI CARNE DI POLLO
Entro il 2024, insieme ai fornitori di carne di pollo
Barilla applicherà a livello globale gli standard
descritti come “migliori” nella matrice di benessere
animale di Compassion in World Farming.
Impegno regionale negli USA
Per quanto riguarda gli Stati Uniti d’America, entro
il 2024, insieme ai fornitori di carne di pollo il
Gruppo applicherà le seguenti linee guida:
• Transizione alle razze approvate
dall’organizzazione mondiale RSPCA o dal
Global Animal Partnership (GAP) sulla base
di risultati misurabili di miglioramento del
benessere.
• Riduzione della densità a un massimo di 1,2
Kg/m2, vietando l’uso delle gabbie.
• Allevamento in ambienti arricchiti che
soddisfano i nuovi standard di GAP, includendo
lettiere e gestione della luce.
• Eliminazione della manipolazione pre-
stordimento, utilizzando invece sistemi di
stordimento irreversibile.
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 23
LE FILIERE DI ORIGINE ANIMALE: UOVA E CARNE SUINA E BOVINA
Uova
Barilla utilizza le uova per i propri prodotti da
forno e per i formati di pasta fresca. Dal 2012 il
Gruppo ha avviato un processo di conversione
della filiera, attraverso il progressivo abbandono
dell’allevamento in gabbia e privilegiando
l’acquisto da produttori che allevano le galline
a terra. Grazie a questo impegno in Francia e
Italia tutte le uova acquistate provengono da
allevamenti a terra. Importanti progressi sono
stati conseguiti da Barilla in Brasile e Russia, dove
l’adozione di nuove tipologie di allevamento
sostenibile sarà completata nel corso del 2019.
Inoltre Barilla svolge audit periodici presso tutti
i propri fornitori di uova, al fine di garantire
l’effettiva adozione di pratiche di allevamento
sostenibili in linea con la politica sul benessere
animale del Gruppo.
Uova
Tonnellate totali
acquistate (2017)
Tonnellate acquistate dal mercato
locale
Percentuale di
uova acquistate
da allevamenti a
terra
tonnellatedi cui acquistate
localmente% %
Italia 18.833 18.833 100% 100%
Francia 4.307 3.350 78% 100%
Stati Uniti 181 181 100% 0%
Brasile 1.334 1.334 100% 0%
Russia 9 9 100% 0%
Totale 24.664 23.698 96% 94%
In particolare in Brasile, Barilla ha avviato
un processo di conversione della filiera
privilegiando l’acquisto di uova da produttori
che allevano le galline a terra, e ha avviato la
fase preliminare di analisi della filiera in Russia. In
entrambi i paesi il Gruppo prevede di concludere
tale processo entro il 2019.
Negli Stati Uniti è stato avviato un progetto di
riformulazione dei prodotti contenenti uova,
che porterà ad una progressiva diminuzione
dell’utilizzo di tale ingrediente. I volumi rimanenti
verranno acquistati interamente da produttori
con allevamenti a terra nel corso del 2019.
Infine Barilla svolge audit periodici su tutti i
produttori di uova con allevamento a terra, al
fine di verificare l’effettivo allineamento con i
sistemi di allevamento alternativo.
Ad oggi tali verifiche sono state effettuate sui
fornitori europei, in quanto gli unici ad aver
completato il processo di conversione ad
allevamenti senza gabbie. Con riferimento agli
altri paesi non europei, il Gruppo si avvale di
fornitori che si attengono a schemi di verifica
degli allevamenti riconosciuti a livello nazionale.
In caso di assenza di schemi nazionali, un Animal
Welfare Officer è incaricato di svolgere un’attività
di audit su un campione di allevatori, al fine di
verificarne l’allineamento con uno schema di
garanzia riconosciuto.
Carne suina e bovina
Le carni di origine suina e bovina sono ingredienti
alla base dei ragù pronti Barilla e della pasta
ripiena prodotti in Italia. Il Gruppo, in linea con la
propria politica sul benessere animale, acquista
carni provenienti da produttori che rispettano
le cinque libertà del benessere animale.
Nel corso dell’anno Barilla ha completato l’analisi
24 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
della propria filiera della carne al fine di identificare
possibili aree di miglioramento in linea con i
parametri inclusi nel Business Benchmark on
Farm Animal Welfare (BBFAW). Tale analisi ha
evidenziato un miglioramento nell’allineamento
rispetto a quanto definito dal BBFAW e, per i
principali scostamenti riscontrati, Barilla si è
impegnata nella definizione durante il 2018 di
un piano di miglioramento da implementare in
collaborazione con gli allevatori nei prossimi
anni.
Con riferimento all’approvvigionamento di
carne suina, il Gruppo ha intrapreso un percorso
condiviso con l’organizzazione Compassion in
World Farming e con i propri fornitori Italiani al
fine di escludere pratiche di taglio della coda
degli animali lungo la filiera. Tale processo è volto
a garantire un miglioramento delle condizioni
di benessere degli animali, incrementare la
sensibilità degli allevatori sul tema e a promuovere
lo sviluppo di pratiche di allevamento alternative
in grado di ridurre il rischio di incidenti legati ad
atti di cannibalismo e aggressività tra gli animali.
A seguito di una prima fase di controllo e
miglioramento degli standard ambientali di
tutte le stalle, Barilla ha coinvolto gli allevatori in
specifiche sessioni di formazione su corrette
pratiche di allevamento di maiali a coda lunga.
In parallelo, tra la fine del 2016 e l’inizio del
2017, il Gruppo ha effettuato test e valutazioni
sui migliori materiali per gli elementi di
arricchimento ambientale degli allevamenti,
al fine di soddisfare al meglio le necessità
comportamentali degli animali e prevenire
casi di aggressività. Nei prossimi anni Barilla
collaborerà attivamente con i propri fornitori al
fine di implementare, entro il 2019, tali standard
di allevamento lungo tutta la catena di fornitura.
Materie prime Acquisti totali (tonnellate)
Carne bovina 723
Italia 714
Nord America 9
Carne suina 2.024
Italia 2.003
Nord America 21
Carne di pollo 16
Italia 16
Pesce pescato 73
Italia 73
Grassi Animali 7.208
Italia 5.816
Francia 1.392
Prodotti caseari 9.951
Italia 8.437
Francia 92
Germania 1.179
Svezia 242
Totale 19.922
MATERIE PRIME STRATEGICHE ACQUISTATE LOCALMENTE PER PAESE
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 25
RICONOSCIMENTI ESTERNI
A febbraio 2018 è stato presentato a Londra
il sesto rapporto del benchmark globale sul
benessere degli animali d’allevamento, BBFAW
(Business Benchmark on Farm Animal Welfare).
Aumenta quest’anno il numero di aziende
analizzate, che passano dalle 99 del 2016 alle 110
del 2017 in 18 diversi Paesi. BBFAW ha analizzato
le comunicazioni pubbliche delle aziende
alimentari leader di settore a livello mondiale,
valutando come gestiscono e comunicano le
proprie policy e pratiche in tema di benessere
degli animali d’allevamento.
Barilla conferma la propria leadership tra
le aziende italiane e si distingue per la sua
comunicazione dettagliata e trasparente in tema
di benessere animale, che comprende non solo
la definizione di più obiettivi concreti, ma anche la
comunicazione dei progressi fatti di anno in anno
per raggiungerli.
L’INDAGINE SUL BUSINESS BENCHMARK ON FARMED ANIMAL WELFARE
Nel corso del 2017, Barilla ha condotto
un’indagine, che ha coinvolto i fornitori di carni
italiani, al fine di verificare l’allineamento con
i parametri inclusi nel Business Benchmark
on Farmed Animal Welfare (BBFAW). Da tale
analisi sono emersi i seguenti risultati:
Carne di suino
• Le gabbie di gestazione per le scrofe
sono utilizzate per le prime 4 settimane
di gestazione, successivamente tutti gli
animali sono trasferiti in box collettivi per il
restante periodo.
• Il 50% degli animali allevati non è soggetto
al taglio della coda.
• Tutti i maiali sono trasportati
dall’allevamento al macello in meno di
8 ore, includendo le attività di carico e
scarico dai mezzi di trasporto.
• Tutti i prodotti che contengono carne
suina, provengono da animali che
sono efficacemente storditi prima della
macellazione.
Carne Bovina
• Tutti i bovini sono trasportati
dall’allevamento al macello in meno di
8 ore, includendo le attività di carico e
scarico dai mezzi di trasporto.
• Tutti i prodotti che contengono carne
bovina, provengono da animali che
sono efficacemente storditi prima della
macellazione.
Nel corso del 2018 i risultati dell’analisi
condotta verranno, inoltre, verificati con il
supporto di un ente terzo indipendente e
verrà definito un percorso di miglioramento
per il 2020.
26 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 27
LA GESTIONE SOSTENIBILE DEI MATERIALI DI CONFEZIONAMENTO Gli imballi rivestono un ruolo fondamentale
nelle aziende alimentari, in quanto proteggono il
prodotto, ne garantiscono la sua conservazione
nel tempo e ne rendono possibile il consumo in
un luogo diverso da quello di produzione.
Il Gruppo Barilla per promuovere la sostenibilità
ambientale delle confezioni dei propri prodotti,
ha emanato i “Principi Barilla sulle confezioni
sostenibili”, pubblicati sul sito www.barillagroup.
com. In particolare tali principi richiedono:
• la riduzione della quantità di materiali di
packaging,
• l’utilizzo di imballi riciclabili,
• l’utilizzo di materiali provenienti da foreste
gestite in modo responsabile,
• la validazione delle scelte sulle soluzioni di
packaging tecnico attraverso analisi degli
impatti (LCA).
Il Gruppo Barilla, partendo dagli ottimi risultati
ottenuti negli anni seguendo i “principi sulle
confezioni sostenibili” ha deciso nel 2017 di
aggiornare tale documento, introducendo un
ulteriore concetto di sostenibilità e spingendo
ancora più in alto l’asticella. All’obiettivo di
“confezioni a spreco zero”, ottenibile grazie
alla riduzione alla fonte ed alla riciclabilità dei
materiali, è stato aggiunto quello di più lungo
termine, definito “confezioni a zero impatto”,
che presuppone l’impiego di risorse rinnovabili
o riciclate per la produzione dei materiali di
confezionamento.
LE CONFEZIONI DEI PRODOTTI
Barilla ha definito criteri di acquisto responsabile
in relazione alla carta e al cartone utilizzati negli
imballaggi dei prodotti, facendo ricorso a filiere
gestite secondo gli standard FSC o PEFC, che
garantiscono una gestione forestale sostenibile,
improntata alla tutela dell’ambiente, al rispetto
dei diritti e delle tradizioni culturali e alla
promozione della sostenibilità economica delle
attività forestali.
Materie prime utilizzate per gli imballaggi
2017 2016
Film flessibile 23.695 t. 19.010 t.
Vetro 58.046 t. 54.745 t.
Carta e cartone per imballaggi 137.027 t. 118.265 t.
Carta e cartone per imballaggi certificati
secondo gli standard FSC, PEFC e SFI99,0% 98,8%
28 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Il Gruppo è inoltre impegnato a garantire la
riciclabilità degli imballaggi facendo ricorso
preferibilmente a materiali riciclabili, laddove le
caratteristiche organolettiche del prodotto lo
permettono. Per aiutare i consumatori a smaltire
in modo differenziato e corretto gli imballi, Barilla
ha inoltre ideato e inserito sulle confezioni dei
prodotti specifiche icone di riciclo.
Il recupero delle confezioni dopo il consumo
2017 2016
Confezioni riciclabili immesse sul mercato 99% 98,7%
Confezioni che riportano indicazioni sulle
modalità di riciclaggio99% 99%
Confezioni prodotte con materiale riciclato 37% 45%
• Barilla è divenuta membro del Sustainable
Packaging Coalition, un gruppo di lavoro che
coinvolge produttori, distributori, enti pubblici
e esponenti del mondo accademico, con
l’obiettivo di diffondere pratiche di utilizzo di
materiali da confezionamento più sostenibili.
• Il Gruppo ha aderito al sistema di etichettatura
statunitense How2Recylce, che promuove
la diffusione di una comunicazione chiara
e semplice ai consumatori in relazione al
riciclaggio delle confezioni dei prodotti.
Nel corso dell’anno il Gruppo Barilla ha aderito a due importanti iniziative legate alla promozione del
riciclo delle confezioni dei prodotti:
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 29
PRODUZIONE SOSTENIBILELA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA FASE PRODUTTIVA DI BARILLA
Il Gruppo Barilla promuove il miglioramento
dell’impronta ambientale dei propri processi
produttivi attraverso la gestione e il monitoraggio
delle risorse energetiche utilizzate negli
stabilimenti, delle relative emissioni di gas a
effetto serra, dei consumi idrici e degli scarti di
produzione.
Per questo motivo il Gruppo ha definito da anni
solidi sistemi di gestione ambientale conformi
alla norma internazionale ISO 14001 e sistemi
di controllo delle risorse energetiche certificati
secondo lo standard ISO 50001.
93% VOLUMI DI PRODUZIONE REALIZZATI IN SITO PRODUTTIVO CON CERTIFICAZIONE ISO:14001
Barilla, in un’ottica di trasparenza e puntuale
informazione riguardo all’impatto ambientale dei
propri processi produttivi, aderisce alle iniziative
del Carbon Disclosure Project, organizzazione
internazionale indipendente che promuove lo
sviluppo di sinergie fra comunità finanziaria e
mondo delle imprese, al fine di monitorare e
valorizzare l’impegno nel contenimento del
cambiamento climatico e nell’uso responsabile
e sostenibile delle risorse idriche. In particolare
Barilla partecipa ai questionari CDP Supply
Chain Water and Climate e CDP Forest.
30 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
L’ATTENZIONE ALLA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI E DELLE EMISSIONI
Barilla persegue il miglioramento del proprio
profilo ambientale attraverso un importante
piano di investimenti volto a garantire il continuo
ammodernamento degli impianti produttivi
e l’adozione di tecnologie innovative ad alta
efficienza. Nel corso dell’anno il Gruppo ha
destinato oltre 5,4 milioni di euro per spese e
investimenti volti alla tutela e alla protezione
dell’ambiente.
In particolare, in Italia, Francia, Turchia, Grecia
e Stati Uniti, grazie al programma “ESP Energy Saving Project”, il Gruppo ha realizzato ulteriori
interventi volti alla riduzione dei consumi di
energia negli impianti produttivi, tra cui:
• La sostituzione dei bruciatori, il miglioramento
dell’isolamento termico dei macchinari e la
realizzazione di sistemi di recupero e riduzione
delle perdite di calore.
• L’installazione e l’automazione di gruppi
frigoriferi, compressori e impianti di
condizionamento ad alta efficienza energetica.
• L’installazione di nuovi sistemi di illuminazione
a LED.
5,4 MILIONI DI EURO DESTINATI A SPESE E INVESTIMENTI PER LA TUTELA E LA PROTEZIONE AMBIENTALE
GLI INVESTIMENTI PER IL SUGHIFICIO DI RUBBIANO
Nel corso del 2017 Barilla ha promosso
un investimento volto a raddoppiare la
capacità produttiva dello stabilimento
di produzione dei sughi di Rubbiano e
introdurre nuove tecnologie in grado di
aumentare l’efficienza dei processi produttivi
e ridurre al contempo il consumo di energia
e le emissioni di gas serra.
La maggior parte di tale investimento è
stata infatti destinata all’implementazione
di tecnologie meccaniche e infrastrutture
telematiche in linea con le logiche
dell’Industria 4.0. Tali innovazioni
consentiranno a Barilla di ridurre gli impatti
ambientali dello stabilimento, con una
diminuzione stimata del 7% per quanto
riguarda le emissioni di CO2 e del 9% per i
consumi idrici.
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 31
32 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
Grazie a tali interventi il Gruppo ha potuto mantenere i consumi energetici in linea con quelli dell’anno
passato a fronte di un incremento dei volumi di produzione.
CONSUMO ANNUO DI ENERGIA SUDDIVISO PER FONTE (GJ)
2017 2016
CONSUMI DIRETTI 2.595.331 2.501.626
Energia da fonti non rinnovabili
Gas Naturale 2.210.737 2.090.125
Olio combustibile 5.124 10.649
Diesel 459 514
Benzina 5 7
Energia autoprodotta tramite cogenerazione
Energia Termica 227.052 231.552
Energia elettrica 151.954 168.779
CONSUMI INDIRETTI 2.853.325 2.852.398
Energia elettrica 2.251.749 2.229.554
da non rinnovabili 1.036.988 1.291.300
da fonti rinnovabili 1.214.761 938.253
Energia Termica 590.016 609.561
da non rinnovabili 590.016 609.561
da fonti rinnovabili 0 0
Energia per raffreddamento 11.561 13.283
da non rinnovabili 11.561 13.283
da fonti rinnovabili 0 0
ENERGIA CONSUMATA PER TONNELLATA DI PRODOTTO FINITO (GJ/t)
2017 2016
3,13 3,14
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 33
L’utilizzo razionale ed efficiente delle
risorse energetiche e l’incremento degli
approvvigionamenti energetici da fonti rinnovabili
con certificati GO (Garanzia d’Origine), ha
consentito al Gruppo Barilla di mantenere le
emissioni di gas ad effetto serra a livelli simili a
quelli registrati nell’anno passato.
Nel corso dell’anno sono proseguite le iniziative
per la riduzione del trasporto dei prodotti su
gomma a favore di mezzi con minore impatto
ambientale. In particolare Barilla in Svezia e
Germania, ha incrementato la quota di prodotti
movimentati via treno, con una riduzione delle
emissioni di gas ad effetto serra stimabile a
oltre 1.600 tonnellate nell’anno.
Nell’ambito della strategia di Barilla per la riduzione
delle emissioni inquinanti atmosfera, anche il
piano di ammodernamento della flotta aziendale
riveste un ruolo importante. In particolare, il
Gruppo ha raggiunto un importante traguardo in
ambito logistico, integrando, in occasione della
Settimana europea della mobilità sostenibile, il
proprio parco mezzi con 3 nuovi trattori stradali
alimentati a gas metano liquido. I nuovi mezzi
consentono al Gruppo di ridurre del 70% le
emissioni di ossido di azoto, del 15% quelle
di anidride carbonica e la quasi totalità delle
emissioni di particolato, rispetto ad un mezzo
equivalente alimentato a diesel.
Il processo di rinnovamento del parco mezzi ha
portato inoltre all’acquisto da parte del Gruppo
di 83 veicoli ad alimentazione ibrida, ovvero
con motore termico ed elettrico integrati, che
consentiranno a Barilla di ridurre di quasi il 40% le
emissioni di anidride carbonica generate rispetto
all’utilizzo di veicoli convenzionali. Parallelamente
all’acquisto dei mezzi ibridi Barilla ha inoltre
portato a termine l’installazione di 31 colonnine
di ricarica all’interno dell’area parcheggi dello
stabilimento di Pedrignano.
65% DELL’ENERGIA ELETTRICA ACQUISTATA DALLA RETE PROVIENE DA FONTI RINNOVABILI CON CERTIFICATI GO
34 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA PER SCOPE (t CO2 eq)
2017 2016
Scope 1 185.492 180.148
Emissioni da utilizzo di combustibili fossili 150.816 143.100
Emissioni da impianti di cogenerazione di
proprietà34.676 37.048
Scope 2 193.687 197.033
Emissioni indirette per consumi elettrici 98.659 98.570
Emissioni indirette per energia termica prodotta da
cogeneratori esterni94.903 98.318
Emissioni indirette per energia frigorifera prodotta
da cogeneratori esterni125 144
Totale 379.179 377.181
EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA PER TONNELLATA DI PRODOTTO FINITO (t CO2eq)
2017 2016
0,22 0,22
-29% DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA PER PRODOTTO FINITO RISPETTO AL 2010
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 35
L’ATTENZIONE AI PRELIEVI IDRICI
Barilla promuove il miglioramento del proprio
profilo ambientale anche attraverso l’utilizzo
responsabile delle risorse idriche. Il Gruppo ha
dunque attivato nei propri impianti produttivi, nel
corso degli anni, progetti specifici per la riduzione
dei consumi idrici, che hanno consentito
all’azienda di ridurre il proprio fabbisogno
idrico per tonnellata di prodotto finito del 3%
rispetto al 2016 e del 23% rispetto al 2010.
CONSUMI IDRICI SUDDIVISI PER FONTE DI APPROVIGIONAMENTO (m3)
2017 2016
Da pozzo 1.375.655 1.453.925
Da acquedotto pubblico 985.641 936.333
Totale 2.361.296 2.390.258
CONSUMI IDRICI PER TONNELLATA DI PRODOTTO FINITO (m3)
2017 2016
1,36 1,40
-23% DI RIDUZIONE DEI CONSUMI IDRICI PER PRODOTTO FINITO RISPETTO AL 2010
SCARICHI IDRICI, SUDDIVISI PER DESTINAZIONE (m3)
2017 2016
In acque superficiali 211.637 206.924
In fognatura 674.802 662.186
Totale 886.439 869.110
36 RAPPORTO 2018 | Buono per il Pianeta
L’ATTENZIONE ALLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI
Barilla pone in essere progetti per incentivare la
riduzione dei rifiuti prodotti e adottare modalità
di recupero degli stessi in sostituzione allo
smaltimento. In particolare l’attenta gestione
del processo produttivo e delle modalità di
lavorazione delle materie prime, ha portato Barilla
a ridurre la produzione di rifiuti rispetto all’anno
passato, a fronte dell’aumento dei volumi di
produzione.
RIFIUTI PRODOTTI PER TIPOLOGIA (t.)
2017 2016
Rifiuti non pericolosi 28.214 28.303
Rifiuti pericolosi 416 687
Totale 28.630 28.990
RIFIUTI PRODOTTI PER TONNELLATA DI PRODOTTO FINITO (t.)
2017 2016
0,0164 0,0170
RIFIUTI PRODOTTI PER DESTINAZIONE (t.)
2017 2016
Rifiuti non pericolosi 28.214 28.304
Riciclo 26.576 26.244
Smaltimento 1.638 2.060
Rifiuti pericolosi 416 687
Riciclo 351 596
Smaltimento 65 91
Buono per il Pianeta | RAPPORTO 2018 37
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