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Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2015/16 RAV Scuola - VERH03000V C. MUSATTI SNV - Scuola: VERH03000V prodotto il :01/07/2016 15:45:02 pagina 1

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Rapporto Autovalutazione

Periodo di Riferimento - 2015/16

RAV Scuola - VERH03000V

C. MUSATTI

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1 Contesto e risorse 1.1 Popolazione scolastica

Sezione di valutazione

Domande GuidaQual e' il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?

Qual e' l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana?

Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica eculturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone particolarmente svantaggiate, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)Negli ultimi anni l’indirizzo Servizi per l’enogastronomia el’ospitalità alberghiera attrae una popolazione scolastica ampia,proveniente sia dalla provincia di Venezia sia da quella diPadova. In gran parte si tratta di allievi che escono dalla scuolasecondaria di primo grado con un giudizio di sufficienza.La presenza di alunni svantaggiati sul piano socio-economico eculturale delle famiglie di origine ha sviluppato una particolareattenzione da parte dell’Istituto per il percorso educativo diquesti studenti. Tale attenzione ha ricadute da un lato sulladidattica personalizzata in prospettiva inclusiva, dall'altrosull'attivazione di un Banco alimentare, a disposizione degliallievi più bisognosi, sostenuto attraverso beneficenza.La presenza di molti studenti con cittadinanza non italiana e diquelli con disabilità (n. 58 nell’a. s. 2013-2014, n. 61 nell’a. s.2014-2015 e n. 52 nell’a. s. 2015-2016), da tempo ha spintol’Istituto a partecipare a una rete territoriale, verticale agliordini scolastici, in vista dell’inclusione di tali allievi attraversocorsi di alfabetizzazione e attraverso lo sviluppo di competenzedi Italiano L2 e di didattica speciale da parte del personaledocente. La vocazione interculturale della scuola emerge dallaprogettualità visibile nel P.O.F. 2015/2016, cui sono allegati iProtocolli per l’accoglienza degli alunni stranieri e perl’inclusione.

La provenienza socio-economica della popolazione scolasticadell’Istituto si colloca nella fascia medio-bassa, in linea con lamedia dei professionali.Lo 0,6 per cento degli studenti che frequenta i nostri corsi ha inpartenza un accentuato svantaggio socio-economico, perché haentrambi i genitori disoccupati. La percentuale, quasi in lineacon il dato nazionale, risulta superiore sia a quella del Nord-estsia a quella del Veneto.Vi è poi un alto numero di studenti non italofoni (n. 106 nell’a.s. 2013-2014, 108 nell’a. s. 2015/2016), talvolta di recenteimmigrazione, sia nei corsi diurni sia in quelli serali e unapresenza significativa di allievi con Bisogni educativi speciali,permanenti o transitori.

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1.2 Territorio e capitale sociale

Sezione di valutazione

Domande GuidaPer quali peculiarita' si caratterizza il territorio in cui e' collocata la scuola?

Quali risorse e competenze utili per la scuola sono presenti nel territorio?

Qual e' il contributo dell'Ente Locale di riferimento (Comune o Provincia) per la scuola e piu' in generale per le scuole delterritorio?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)Dolo ospita importanti servizi al cittadino come il presidioospedaliero, e si avvale di strutture culturali molto attive, comela vicina Villa Pisani, attrattiva turistica d’eccezione. Nel tempol’Istituto ha adeguato il proprio Piano dell’Offerta Formativa, eora il proprio PTOF, alla realtà economica del territorio,specializzandosi prima nei campi contabile-amministrativo,informatico, linguistico, turistico, e poi in quelli alberghiero eristorativo. In questi ultimi settori l'Istituto, che è membro delConsorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto, della ReteNazionale degli Istituti alberghieri (Re.Na.I.A.) edell'Associazione Europea delle Scuole Alberghiere e per ilTurismo (AEHT), è in stretto contatto con altri IstitutiAlberghieri del Veneto, costituitisi in Consorzio per lo Sviluppoe la Formazione delle Nuove Professioni.A ciò si aggiunge la preziosa collaborazione con le aziende delsettore enogastronomico e alberghiero - presso cui gli allievisvolgono per più anni stage professionalizzanti – con i Comunie le associazioni della Riviera e della Provincia per progetti dieducazione alla cittadinanza, con l’USSL per i progetti salute edisabilità, con le altre scuole per i progetti continuità einclusione.La Provincia, nonostante il calo di risorse finanziarie, si occupadei bisogni strutturali della scuola, divenuta centro diriferimento per l’organizzazione di eventi enogastronomici acarattere didattico.

L’Istituto sorge a Dolo, nella Riviera del Brenta, zona diinteresse turistico, grazie alla vicinanza di Venezia e Padova ealla presenza di numerose Ville venete, cui si affianca un vivacedistretto produttivo calzaturiero, costituito da un migliaio dipiccole e medie imprese.Negli ultimi anni, il territorio in cui l’Istituto si colloca èinteressato dalla crisi economica che angustia l’intero Paese,colpendo in particolare quella piccola e media imprenditoria,che in passato aveva garantito lo sviluppo del bacino dellaRiviera del Brenta, e ne risente lo stesso turismo. Nonostantesia inferiore a quella della media nazionale, attualmente ilVeneto ha una percentuale di disoccupati pari al 7%. Talidifficoltà lavorative si ripercuotono anche nella capacità diassorbire la manodopera immigrata, tenuto conto che il tasso diimmigrazione in Veneto (10,3%) è di oltre due punti percentualipiù alta rispetto alla media nazionale (8.2%).Va anche detto che la riduzione delle risorse finanziariedestinate dalla Provincia alle scuole del territorio penalizzal’Istituto che, per potenziare la didattica e ampliare i servizi perl’aumentata popolazione scolastica, avrebbe bisogno di spazimolto più numerosi e di strutture più attrezzate. La penuria dispazi per le aule costringe gli studenti e il personale docente aruotare anche nella stessa mattina e/o a fare rientri pomeridiani.

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1.3 Risorse economiche e materiali

Sezione di valutazione

Domande GuidaQual e' la qualita' delle strutture della scuola (es. struttura degli edifici, raggiungibilita' delle sedi, ecc.)?

Qual e' la qualita' degli strumenti in uso nella scuola (es. LIM, pc, ecc.)?

Quali le risorse economiche disponibili?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)La sede principale e la succursale dell’Istituto (tutte e duestrutturate su più piani) sono abbastanza vicine l’una all’altra,sono entrambe centrali al nucleo urbano e raggiungibili conautobus di linea da tutti i paesi del bacino di utenza. La strutturaedilizia della succursale è in parte nuova e questa risponde apieno alle norme di sicurezza.Entrambe le sedi sono dotate di porte antipanico e di serviziigienici per i disabili, ma sia nell’una sia nell’altra gli scivoliconsentono l’accesso dei disabili in carrozzina al solo pianoterra.Grazie all’adesione ad alcuni progetti di solidarietà e salute,l’Istituto dispone ora di due LIM in più, che si aggiungono allealtre tre già in possesso.L’Istituto si avvale di risorse finanziarie che provengono dallefamiglie per un ammontare (nell’a.s. 2014-2015) di 186.020,00euro. Questi finanziamenti variabili, uniti a quelli altrettantovariabili di altri privati (0,9%) e della Regione, (0,2%), sonodestinati prioritariamente all’ampliamento dell’offertaformativa e alla didattica laboratoriale. L’assenza di una mensa,dunque, è parzialmente sostituita dai laboratori che con turnisettimanali sono effettuati dalle singole classi dell’indirizzoenogastronomico (cucina, pasticceria e sala e vendita).

All’Istituto è stata rilasciata una certificazione edilizia parziale,al pari del 77,4 per cento delle scuole della provincia diVenezia, di gran lunga superiore al dato regionale (56,9%) e aquello nazionale (44,1%). Altrettanto parziale è l’adeguamentodelle strutture per il superamento delle barriere architettoniche,anche in questo caso in linea con il 58,1 % degli Istituti dellaprovincia, superiore ai riferimenti regionali (53%) e nazionali(52,8%).A causa della penuria di finanziamenti statali, regionali eprovinciali, l’Istituto ha una dotazione tecnologica insufficienteai bisogni (LIM in particolare, ma anche pc e softwarededicati), non ha una mensa, né palestra e auditorium propri.Le risorse finanziarie destinate alla scuola nell’a.s. 2014-2015sono state gestite in gran parte dal MIUR che le ha impiegate al70,7 % per il pagamento degli stipendi dei docenti a T.I. e al19% per quello dei docenti a T.D. Solo lo 0,2% di talifinanziamenti sono stati destinati alla retribuzione accessoria eil 2,1% all’ampliamento dell’offerta formativa.In questa situazione, tranne rari casi di documentate richieste, iviaggi di istruzione sono a totale carico delle famiglie.

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1.4 Risorse professionali

Sezione di valutazione

Domande GuidaQuali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. eta', stabilita' nella scuola)?

Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dal personale (es. certificazioni linguistiche, informatiche, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)Anche nell’a. s. 2015/2016 l’età anagrafica del personaledocente, più bassa rispetto a quella provinciale, regionale enazionale, è in parte una risorsa per l’Istituto, poiché non sonopochi gli insegnanti che hanno una formazione didatticaspecifica (specializzazione SSIS o SSOS).I docenti di età compresa tra i 35-44 anni sono il 40% del totale(contro il 19,9% nella provincia); quelli di età compresa tra i45-54 anni, invece, sono il 25,7% (inferiore a quelli deiBenchmark). Salgono al 34,3% i docenti in età superiore ai 55anni, contro le percentuali del 40,2% su scala provinciale e del37,8% su scala nazionale.Tra le competenze dei docenti a T.I., la cui stabilità negli annitra 6 e 10 (49,2%) è di gran lunga superiore a quella deiBenchmark (19,9%), spiccano sia quelle professionali(Laboratori e LS), sia quelle didattico-culturali, talvoltacertificate da corsi di perfezionamento e di specializzazione. Ungruppo di docenti ha buona disponibilità alla formazionecontinua ed è generalmente di buona qualità la progettualità,aperta alle esigenze del territorio e all’educazione allacittadinanza.Altrettanto positiva è la presenza di una Dirigente scolasticaeffettiva, con una esperienza più che quinquennale, e stabilenella scuola da oltre tre anni, durante i quali ha potuto precisarela mission dell’Istituto, condivisa con il Collegio docenti e conuno staff consolidato (cfr. POF 2015/2016 nel sito dell’Istituto).

Nell’anno scolastico 2015-2016, l’Istituto ha 70 insegnanti aT.I., pari al 64,8% del personale docente in servizio,percentuale più bassa sia rispetto al dato provinciale e regionale(80,2% e 85%) sia a quello nazionale (87,3%). 38 insegnantihanno un contratto a tempo determinato, con una percentualepari al 35,2%, che è quasi il triplo del dato nazionale (12,7%),significativamente più alta anche rispetto a quelle regionale(15%) e provinciale (19,8%). Di questi docenti, solo l’80% è inpossesso di un diploma di laurea.L’alto numero di docenti a T.D., quando essi sono davveronuovi (vi sono infatti ‘supplenti’ che scelgono l’Istituto ognianno consecutivamente) costituisce un limite per la continuitàdidattica e per la piena condivisione della progettualitàdell’offerta formativa approvata dal Collegio dei docenti. Nonsempre, infatti, il personale storico riesce a controbilanciarequello di passaggio (nell’a. s. 2015-2016 sono solo 31 i docentiche insegnano da oltre cinque anni nell’ Istituto, anche se aquesti vanno aggiunti chi vi insegna da oltre 10 anni, datomancante nelle statistiche che ci sono state restituite.Riguardo al personale ATA, la scuola risente della instabilitàdegli impiegati, non tutti con contratti a T.I. e spesso inassegnazione annuale. L’instabilità riguarda anche il D.S.G.A. eciò nell’anno appena concluso ha creato non pochi problemiall’amministrazione scolastica.

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Lista Indicatori Scuola - Sezione: Contesto2. Popolazione per cittadinanza 2. Popolazione per cittadinanza.pdfPopolazione con BES 1. Popolazione con BES.pdfPersonale ATA 3. Personale ATA.pdf

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2 Esiti 2.1 Risultati scolastici

Sezione di valutazione

Domande GuidaQuanti studenti non sono ammessi alla classe successiva e perche'? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni dicorso o indirizzi di studio per le scuole superiori?

Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio nelle scuole superiori? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline,anni di corso, indirizzi o sezioni?

I criteri di valutazione adottati dalla scuola (studenti non ammessi alla classe successiva, studenti con debiti formativi) sonoadeguati a garantire il successo formativo degli studenti?

Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato(es. una parte consistente si colloca nelle fasce piu' basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dalconfronto con il dato medio nazionale)?

Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perche'?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto cura da anni la personalizzazione dei percorsiformativi: garantisce il successo diffuso degli allievi, accoglieiscritti da altri Istituti e non ha trasferimenti in uscita néabbandoni significativi. Secondo i dati 2014-205 gli ammessisono l’83,4% nelle classi prime, in lieve calo rispetto all'annoprecedente, ma sempre di gran lunga superiore ai dati diBenchmark (68,4% a livello nazionale). In crescita sono gliammessi soprattutto delle classi terze (95% contro 81,3% nellaprovincia) e quarte (96,2% contro il 7% a livello nazionale el’88,3% regionale.L’efficacia della valutazione è confermata dall’andamento deln. di allievi con giudizio sospeso, più alto nelle classi II e IIIrispetto a quello di Benchmark, e invece ridimensionato al IVanno, in linea con il dato nazionale (25,4%). Positive sonoanche le votazioni degli Esami di Stato, soprattutto se il dato ècorrelato con i giudizi di entrata degli allievi: l’Istituto, infatti,non si discosta di molto dai risultati delle scuole di riferimentonella fascia più bassa e registra un trend positivo, aumentandonegli anni gli studenti della fascia 81-90 (21,% contro il 15,9%provinciale e il 14,8% nazionale).Nei trasferimenti in entrata è rilevante il 11,2% nel IV anno,maggiore della percentuale di altre scuole. L’alta capacità diaccoglienza è confermata dallo scarsa presenza di abbandoni edi trasferimenti negli ultimi anni del curricolo.

In questo ambito non si riscontrano criticità prioritarie, ma vanotato che, nonostante le efficaci azioni di continuità, ilconsiglio orientativo della scuola di primo grado non sempre èseguito dalle famiglie (al 26,4%) e ciò influisce nelle primeclassi del primo biennio dell’Istituto sul numero degli allievinon ammessi alla classe successiva.Il dato relativo alla sospensione del giudizio invece vainterpretato alla luce dell’alta percentuale di giudizi disufficienza in ingresso dalla scuola di primo grado (cfr. risultatia distanza).Per contenerne il numero, soprattutto nelle materie di studio delprimo anno, si potrebbe intensificare l’azione della scuola sullamotivazione degli allievi delle classi prime, anche attraverso ilrafforzamento della didattica laboratoriale e l’uso delletecnologie nelle materie più teoriche.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola garantisce il successo

formativo degli studenti.Situazione della scuola

La scuola non riesce a garantire il successo formativo per tuttigli studenti: la scuola perde molti studenti nel passaggio da unanno all'altro, oppure c'e' una percentuale anomala ditrasferimenti o abbandoni, oppure ci sono concentrazionianomale di non ammessi all'anno successivo e/o di abbandoniin alcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola. Ladistribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia unaconcentrazione eccessiva nelle fasce piu' basse.

1 - Molto critica

2 -

La scuola perde alcuni studenti nel passaggio da un annoall'altro, ci sono alcuni trasferimenti e abbandoni. Ladistribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia unaconcentrazione anomala in alcune fasce.

3 - Con qualche criticita'

4 -

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La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro,tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studentiper fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.

5 - Positiva

6 -

La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altroe accoglie studenti provenienti da altre scuole. La distribuzionedegli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione diequilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sonoadeguati a garantire il successo formativo degli studenti.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa Scuola in questo ambito (Risultati scolastici) degli Esiti si colloca in una fascia ampiamente positiva, infatti non perde moltistudenti nel passaggio da un anno all’altro, se non al primo anno e per lo più con allievi le cui famiglie non hanno seguito ilconsiglio orientativo della scuola secondaria di primo grado. Globalmente la percentuale di ammessi alle classi successive èabbastanza alta ed è in crescita nei due anni scolastici presi in esame. La distribuzione dei voti non evidenzia una concentrazioneanomala nelle diverse fasce e, anzi, sebbene ci sia una diminuzione dei voti più alti (91-100) agli Esami di Stato, mostra chenegli anni le votazioni dal 71 al 90 sono migliorate, tanto che quelle tra 81-90 nell’a.s. 2014-2015 sono più alte rispetto a quelledelle scuole di riferimento. Il dato più positivo, che attesta la vocazione inclusiva dell’Istituto e la pratica pluriennale di unadidattica attenta alla personalizzazione dei percorsi formativi, è l’accoglienza di allievi da altri istituti, soprattutto al quarto anno,e la mancanza di abbandoni significativi negli ultimi anni.

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2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Sezione di valutazione

Domande GuidaQuali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica?

La scuola riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi? Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI e' ritenutoaffidabile - conoscendo l'andamento abituale delle classi - oppure c'e' il sospetto di comportamenti opportunistici (cheating)?

Le disparita' a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli piu' dotati sono in aumento o in regressione nel corso dellaloro permanenza a scuola?

Queste disparita' sono concentrate in alcune sedi, indirizzi o sezioni?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Se rispetto alle scuole più vicine i risultati dell’Istituto nelleprove nazionali 2015 sono inferiori, essi si presentanodiversificati ma globalmente più positivi di quelli nazionali.Una sola delle sei classi che hanno effettuato la prova (trel’hanno disertata), ha messo in pratica un comportamento diboicottaggio in entrambe le discipline.Nelle prove del 2014, in Italiano 5 classi su 9 avevano superanogli esiti dei Professionali su scala regionale e nazionale; 2 sierano avvicinate a quei risultati e solo 2 presentavano palesicriticità almeno rispetto agli esiti delle scuole venete. Nellaprova di Matematica, in cui più profonde solitamente sono lecarenze di base in entrata e su cui l’Istituto riversa gran partedelle risorse per i recuperi, i risultati si erano discostati di più daquelli delle scuole venete e del Nord-Est, mentre nel confrontocon scuole dal medesimo background, le differenze si eranoridotte e solo 3 classi avevano esiti negativi, sebbene sempresuperiori a quelli dei Professionali italiani.Più preoccupante negli esiti delle prove del 2015 è lapercentuale di studenti che in Italiano e in Matematica sicolloca nei livelli 1 e 2, poiché è superiore a quella del Venetoe, nel livello 2 (18,8%) in Matematica, è superiore anche al datonazionale (12,6%).Non emergono invece falle significative nella formazioneclassi, mentre è più che doppia rispetto al dato italiano lavariabilità degli esiti all’interno delle classi.

Nelle prove standardizzate del 2015 l’Istituto presenta qualchecriticità nella variabilità tra le classi (13,1%), sebbene essa siadi gran lunga inferiore rispetto alle scuole del Nord est (56,1%).Le differenze riguardano soprattutto la situazione interna alleclassi in cui la variabilità raggiunge percentuali altissime. InItaliano le differenze interne raggiungono l’86,9% contro il43,9% delle scuole nel Nord-Est e il 38,6% delle scuoleitaliane; in Matematica la varianza interna alle classi raggiungel’81,4%, contro il 49,7% delle scuole del Nord-Est e il 37,4% diquelle italiane.Le diversità, comprensibili alla luce della specifica popolazionescolastica dell’Istituto, si attenuano nel corso degli anni, ma lasituazione suggerisce di continuare da un lato i progetti disostegno alle competenze di base (potenziate nell’a.s.2015/2016 dal Piano di Miglioramento) e di alfabetizzazione L2rivolto agli allievi non italofoni, dall’altro di realizzareinterventi mirati per gruppi di livello interclasse, per rafforzarele abilità disciplinari degli allievi più fragili e per potenziarequelle dei più competenti. L’intensificazione di questo tipo diazioni potrebbe anche ridurre la scarsa correlazione che,secondo la restituzione dei dati INVALSI, emerge in buonaparte delle classi, tra voti della scuola e esiti delle prove diMatematica e di Italiano.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione dei

livelli essenziali di competenze (misurate con le provestandardizzate nazionali) per tutti gli studenti.

Situazione della scuola

Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle proveINVALSI e' inferiore rispetto a quello di scuole conbackground socio-economico e culturale simile. I punteggi dellediverse classi in italiano e/o matematica sono molto distanti e lavarianza tra classi in italiano e/o matematica e' decisamentesuperiore a quella media. La quota di studenti collocata neilivelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' notevolmentesuperiore alla media nazionale.

1 - Molto critica

2 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano ein matematica e' uguale o di poco superiore a quella media, ipunteggi delle classi non si discostano molto dalla media dellascuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano ematematica che si discostano in negativo. La quota di studenticollocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' in lineacon la media nazionale.

3 - Con qualche criticita'

4 -

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Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano ematematica e' in linea o di poco inferiore a quella media, ipunteggi delle classi non si discostano dalla media della scuolaoppure in alcune classi si discostano in positivo. La quota distudenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e'inferiore alla media nazionale.

5 - Positiva

6 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile ed e' superiore alla medianazionale. La varianza tra classi in italiano e matematica e'inferiore a quella media. I punteggi delle diverse classi initaliano e matematica non si discostano dalla media dellascuola. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italianoe in matematica e' decisamente inferiore alla media nazionale.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoL’Istituto in questo ambito presenta delle criticità, nonostante gli interventi già avviati a sostegno delle competenze di base,potenziate anche attraverso il Piano di Miglioramento 2015-2016. Ciò che nuoce maggiormente è la campagna di boicottaggiodelle prove che sembra attecchire tra tanti studenti e, a volte, in classi intere.Nelle prove INVALSI 2015, svolte da sei classi su nove, i punteggi di Italiano e di Matematica non sono sempre superiori aquelli di scuole con background socio-economico e culturale simile. In qualche caso essi sono in linea con gli esiti regionali e/omacro-regionali, ma per lo più sono pari o inferiori anche al basso dato nazionale, con punte più negative in Matematica.Talvolta i punteggi delle classi, sia in Italiano sia in Matematica, si discostano in positivo o in negativo dalla media della scuola.La quota di allievi collocata nei livelli 1 e 2 in Italiano e in Matematica è invece significativamente inferiore alla media nazionalee bassa risulta anche la varianza fra le classi, a conferma dell’efficacia dei criteri che guidano la formazione delle classi, affidataa una commissione che si avvale di tutti i dati forniti dal progetto continuità e dalle osservazioni dei CdC nelle prime settimane discuola. Molto alta, di gran lunga superiore alle percentuali regionali e nazionali, è invece la varianza interna alle classi, spia dellaparticolarità della popolazione scolastica, di cui si è detto nella sezione Contesto e risorse e su cui l’Istituto ha intrapreso azionicorrettive da intensificare ulteriormente nel prossimo anno scolastico.

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2.3 Competenze chiave e di cittadinanza

Sezione di valutazione

Domande GuidaLa scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalita' e diun'etica della responsabilita', la collaborazione e lo spirito di gruppo)?

La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento?

La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l'autonomia di iniziativa e la capacita' di orientarsi? In che modo lascuola valuta queste competenze (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.) ?

Qual e' il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico? Ci sonodifferenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Per la valutazione del comportamento, l’Istituto usa una grigliacomune, perciò tutti i CdC valutano gli allievi in base aiseguenti indicatori di cittadinanza: a) Coscienza civile e sociale;b) Rispetto delle regole; c) Partecipazione alle attività didattichee al dialogo educativo. Tali indicatori ricompaiono anche nellagriglia comune dei crediti formativi, in aggiunta ad altri.All’interno delle valutazioni disciplinari e delle UdA trasversalirientrano l’autonomia e la responsabilità nella forma dellacollaborazione e della qualità dei contributi.Il lavoro in team e l’imparare ad imparare sono competenzecardine della valutazione degli allievi che partecipano alleattività laboratoriali professionalizzanti, curricolari edextracurricolari.Un punto di forza di quest’area è la costante realizzazione diprogetti rivolti alla promozione del senso di legalità e dellospirito solidale, ne sono un esempio significativo gli incontricon le forze dell’ordine sulle droghe, sulla sicurezza in rete econtro il cyber-bullismo, insieme a quelli con associazioni dipubblica utilità come AVIS e AIDO. Altrettanto positiva è lapartecipazione della gran parte degli studenti alle attivitàdell’ampliamento e del potenziamento dell’offerta formativadell’Istituto. (Cfr. i diversi allegati).

In questo ambito su cui l’Istituto investe con convinzionerisorse e progettualità, negli ultimi anni si evidenzia qualchecriticità per esempio nel comportamento degli allievi del primobiennio, in particolare delle classi iniziali. Tuttavia, comevedremo più avanti, i casi problematici, che non raramenterichiedono sanzioni disciplinari, diminuisconoprogressivamente negli anni, a conferma dell’efficaciaeducativa dell’Istituto, la cui azione già nell’a.s. 2015/2016(all’interno del PdM) si è intensificata con interventi miratinelle prime classi al fine di rinforzare l’educazione al rispettodelle regole sociali condivise e delle norme di convivenzacomunitaria. A questo scopo nell’anno appena concluso si èutilizzato il personale docente di potenziamento.Un altro elemento da migliorare riguarda le griglie trasversali divalutazione delle competenze chiave e di cittadinanza, come peresempio lo Spirito di iniziativa e l’intraprendenza, fondamentaliper precisare il livello professionalizzate raggiunto dagli allievidel secondo biennio, quale competenza centrale da conseguire acavallo tra attività curricolari e progetti extracurricolari (stage eASL, cfr. gli allegati). All’interno di quest’area sarà utile che iCdC si confrontino dal prossimo settembre per vagliare edestendere a tutte le discipline apposite griglie di valutazionedelle competenze di cittadinanza messe a punto da un gruppo diprogetto (PB1 e PB2 del PdM).

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione delle

competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.Situazione della scuola

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti non e' soddisfacente; nella maggior parte delleclassi le competenze sociali e civiche sono scarsamentesviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispettodelle regole). La maggior parte degli studenti non raggiungeuna adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio enell'autoregolazione dell'apprendimento. La scuola non adottamodalita' comuni per la valutazione delle competenze chiave edi cittadinanza degli studenti.

1 - Molto critica

2 -

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' accettabile; sono presenti alcune situazioni(classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civichesono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari,responsabilita' e rispetto delle regole). In generale gli studentiraggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazionedello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, maalcuni studenti non raggiungono una adeguata autonomia. Lascuola adotta criteri comuni per la valutazione delcomportamento, ma non utilizza strumenti per valutare ilraggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza deglistudenti.

3 - Con qualche criticita'

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4 -

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' buono; le competenze sociali e civiche sonoadeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari,responsabilita' e rispetto delle regole). La maggior parte deglistudenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazionedello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Nonsono presenti concentrazioni anomale di comportamentiproblematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. Lascuola adotta criteri comuni per la valutazione delcomportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare ilraggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza deglistudenti.

5 - Positiva

6 -

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' elevato; in tutte le classi le competenze socialie civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione trapari, responsabilita' e rispetto delle regole) e in alcune classiraggiungono un livello ottimale. La maggior parte degli studentiraggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dellostudio e nell'autoregolazione dell'apprendimento e una parte diessi raggiunge livelli eccellenti. Non sono presenticoncentrazioni anomale di comportamenti problematici inspecifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adottacriteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizzapiu' strumenti per valutare il raggiungimento delle competenzechiave e di cittadinanza degli studenti.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoL’Istituto in questo ambito presenta qualche criticità legata non tanto all’assenza di azioni messe in atto per lo sviluppo dellecompetenze di cittadinanza e del senso della legalità, perché a quest'area anzi esso dedica una parte non irrilevante di risorseumane, ideative e materiali, ampliate nell’a.s. 2015-2016 all’interno del Piano di Miglioramento, bensì per il prevalere in talunistudenti di alcune classi del primo biennio, di comportamenti scorretti e poco rispettosi delle regole della comunità. Miratiinterventi educativi, in aggiunta a quelli che già la scuola ha realizzato, potrebbero avere l’effetto di ridurre i tempi diintegrazione di tali allievi indisciplinati, scarsamente responsabili e collaborativi.A parte ciò, in quest’area l’Istituto è impegnato da anni. Il livello delle competenze di cittadinanza, osservato e valutatoattraverso la griglia di valutazione del comportamento da tutti i CdC, è soddisfacente. Tra le diverse competenze di cittadinanzal’Istituto valuta anche l’imparare ad imparare, il team working, la responsabilità e l’autonomia, che costituiscono esplicitiindicatori nella valutazione delle discipline d’indirizzo e laboratoriali e delle UdA. A sostegno delle competenze di cittadinanzanell’a. s. 2015-2016 sono stati realizzati diversi progetti e azioni educative di ampio respiro e di lungo periodo. Le griglie per lavalutazione trasversale delle competenze di cittadinanza e chiave, messe a punto da un gruppo di lavoro, potranno essereapplicate dal prossimo anno.

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2.4 Risultati a distanza

Sezione di valutazione

Domande GuidaPer la scuola primaria - Quali sono gli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del primo anno di scuolasecondaria di I grado? [Nel caso in cui la grande maggioranza degli studenti della primaria si iscriva nella secondaria delmedesimo Istituto Comprensivo si puo' utilizzare l'indicatore 2.1.a sugli Esiti degli scrutini]

Per la scuola secondaria di I grado - Quali sono i risultati dei propri studenti nel percorso scolastico successivo? In che misura ilconsiglio orientativo e' seguito? In che misura il consiglio orientativo e' efficace?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nei successivi percorsi di studio? Quanti studentiiscritti all'universita' non hanno conseguito crediti? Coloro che hanno conseguito crediti universitari ne hanno conseguiti inmisura adeguata (tenendo conto che andrebbero conseguiti in media 60 crediti per ciascun anno di corso)?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nel mondo del lavoro? (La scuola potrebbeconsiderare, se in possesso dei relativi dati, la quota di ex studenti occupati dopo 3 o 5 anni dal diploma, la coerenza tra il titolodi studio conseguito e il settore lavorativo, o ancora esaminare quanti studenti hanno trovato un impiego nella regione diappartenenza e quanti al di fuori di essa).

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto segue gli allievi nei primi anni dopo il diploma neiloro percorsi di studio e nell’inserimento nel mondo del lavoro,favorito dagli stage degli anni precedenti e dall’AlternanzaScuola Lavoro.Per sua vocazione, l’Istituto prepara alle professioni più che alproseguimento degli studi, lo dimostra il fatto che gli allievi iningresso, che per lo più hanno seguito il giudizio orientativodella scuola di primo grado, hanno ottenuto un giudizio solosufficiente dopo l’esame della classe terza, e sono pertanto piùpropensi a svolgere attività pratiche e a trovare precocementeuna occupazione lavorativa.In questo ambito i risultati non sono negativi, soprattutto se siconsiderano i dati delle scuole di benchmark. Se i diplomati del2011 hanno trovato un’occupazione al 70,7% (contro il 56,5%provinciale, 51,3% regionale e 41,2% nazionale), di cui l’8,7%a tempo indeterminato, i diplomati del 2012 hannoun’occupazione al 77,4%, contro il 35% italiano e il 45,6%regionale. Di questi ultimi ben il 95% lavora nel settore deiservizi. Su 89 diplomati del 2013 (che hanno risposto alquestionario telefonico), 50 lavorano, 7 studiano 3 fannoentrambe le cose (cfr. allegato).Solo il 7,9%, continua gli studi, quota di gran lunga inferioreagli allievi delle scuole della provincia (48,5%), della regione(50,8%), della nazione (50,5%). Più in difficoltà sono i pochistudenti che scelgono facoltà umanistiche.

Il basso numero di diplomati che si scrivono all’Universitàsembra avere una spiegazione nell’orientamento al lavoro daparte della maggioranza degli iscritti nell’Istituto. L’azioneemancipatrice della scuola, pur essendo forte per i suoi iscritti, èpiù debole rispetto ai condizionamenti legati alle situazionisocio-economiche e culturali di provenienza e alle esigenzefamiliari che, dopo il diploma, richiedono ai giovaniun’occupazione immediata anche se non qualificata. Si spiegain questo modo il fatto che ben il 46% degli occupati tra idiplomati del 2012 svolga un lavoro indipendente dallespecifiche competenze conseguite, con una percentuale triplarispetto ai diplomati delle scuole di riferimento, pari al 13,4%nella provincia, al 12,1% nella regione e al 15,5% su scalanazionale. Un’altra ragione di ciò potrebbe rintracciarsi nellaattuale peculiarità del mercato del lavoro del territorio.Nell’a.s. 2015-2016, come si dirà più avanti, a proposito diorientamento in uscita, l’Istituto ha avviato una più capillareazione di informazione dell’offerta formativa degli studi post-diploma del territorio. Tali interventi sono sicuramente dapotenziare nei prossimi anni.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola favorisce il successo degli

studenti nei successivi percorsi di studio e di lavoro.Situazione della scuola

Per le scuole del I ciclo - La scuola non monitora i risultati adistanza degli studenti oppure i risultati degli studenti nelsuccessivo percorso di studio non sono soddisfacenti: una quotaconsistente di studenti o specifiche tipologie di studenti incontradifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e/o abbandona gli studi nel percorso successivo. Per lescuole del II ciclo - La scuola non monitora i risultati deglistudenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento almondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e illoro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero diimmatricolati all'universita' e' inferiore a quello medioprovinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studentiimmatricolati all'universita' sono molto bassi (la mediana deicrediti conseguiti all'universita' dai diplomati dopo 1 e 2 anni e'inferiore a 20 su 60).

1 - Molto critica

2 -

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Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono sufficienti: diversi studenti incontranodifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e/o abbandonano gli studi nel percorso successivo. Perle scuole del II ciclo - La scuola non raccoglie in modosistematico informazioni sui risultati degli studenti neisuccessivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' nella media o di poco inferiore alla mediaprovinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studentiimmatricolati all'universita' sono mediocri (la mediana deicrediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e'compresa tra 20 e 30 su 60).

3 - Con qualche criticita'

4 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono buoni: pochi studenti incontranodifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e il numero di abbandoni nel percorso di studisuccessivo e' molto contenuto. Per le scuole del II ciclo - Lascuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studentinei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. Irisultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita'sono buoni (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomatidopo 1 e 2 di universita' anni e' almeno 30 su 60).

5 - Positiva

6 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel percorsosuccessivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studentiincontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi allaclasse successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzodi studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nelpercorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuolamonitora in maniera sistematica i risultati degli studenti neisuccessivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. Irisultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita'sono molto positivi (la mediana dei crediti conseguiti daidiplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e' superiore a 40 su 60).

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoDa qualche anno la scuola raccoglie informazioni sui risultati degli studenti diplomati nei successivi percorsi di studio e diinserimento nel mondo del lavoro. Lo fa attraverso indagini telefoniche che fin qui hanno riguardato i diplomati degli anni 2011,2012, 2013. In questo ambito l'Istituto potrebbe attuare una raccolta più sistematica e aggiornata in presenza di personale disegreteria più stabile e numeroso.Il numero di immatricolati all’università è notevolmente inferiore alla media provinciale, regionale e nazionale, ma ciò è in lineacon la specifica vocazione dell’Istituto che raccoglie in entrata allievi con un background socio-economico e culturale basso, congiudizi in gran parte di sufficienza dati dalla scuola di primo grado e con disabilità in numero rilevante.In considerazione della crisi generale e di settore attualmente in corso anche nella Riviera del Brenta e nel territorio vicino, sigiudicano positivamente anche i dati relativi all’occupazione dei diplomati dell’Istituto, sebbene sia poco confortante lapercentuale di lavori non qualificati svolti, soprattutto in relazione ai risultati a distanza delle scuole di riferimento. In questoambito la scuola realizza già interventi di accompagnamento degli studenti, sebbene non si possa escludere un miglioramentonell’informazione delle opportunità di studio e di lavoro post secondarie offerte dalla regione.

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Lista Indicatori Scuola - Sezione: EsitiValutazione comportamento 1. Valutazione comportamento.pdfGriglia crediti 2. Crediti formativi.pdfValutazione competenze sociali 4. UdA valutazione.pdfValutazione autonomia 5. Autonomia, esempi valutazioni disciplinari.pdfValutazione stage 6. Valutazione stage e ASL.pdfAutovalutazione ASL 7. Autovalutazione ASL.pdfRegolamento d'Istituto, estratto a 3a. Estratto Regolamento Istituto.pdfRegolamento d'Istituto 2 3b Regolamento laboratori.pdfRegolamento d'Istituto completo REGOLAMENTO, link albo.pdfIndagine diplomati 2013-2014 8. Indagine diplomati 2013-2014.pdf

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3A Processi - Pratiche educative e didattiche 3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione

Subarea: Curricolo e offerta formativa

Subarea: Progettazione didattica

Domande GuidaA partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di istituto risponde ai bisogni formativi degli studentie alle attese educative e formative del contesto locale?

La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire? Vengono individuateanche le competenze trasversali (es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche)?

Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attivita'?

Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di istituto?

Vengono individuati in modo chiaro gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamentodell'offerta formativa?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha avviato da tempo il percorso di elaborazione delcurricolo d’Istituto per rispondere ai bisogni formativi e alleattese di studenti e territorio, in sintonia con le Linee guida per iProfessionali. Si colloca perciò all’interno del 33,3% dellescuole della provincia e del 41,9% di quelle nazionali chelavorano attivamente sulla didattica per competenze.Il curricolo verticale, già in costruzione da qualche anno, è statocompletato e perfezionato nell’a. s. in corso in tutte lediscipline, con l’individuazione dei traguardi di competenza perogni anno per classi parallele. Il lavoro, svolto dai Dipartimentiin collaborazione con quello di Sostegno, è rientrato nel Pianodi Miglioramento, è stato coordinato da una specificaCommissione e da una F.S. (Area 1) che si sono occupati anchedi armonizzare il curricolo didattico con l’ampliamentodell’offerta formativa. A questo scopo, la progettazioned’Istituto si avvale di moduli comuni in cui obiettivi eabilità/competenze da raggiungere sono espressi con chiarezza epuntualmente verificati.Visto l’alto numero di studenti con BES, l’elaborazione delcurricolo è completato con la definizione degli obiettivi diapprendimento per gli allievi con PEI equipollenti. Lecompetenze trasversali, già definite nelle progettazionididattiche delle singole discipline (partecipazione alla vita dellascuola e team working) sono sempre precisate nelle UdAtrasversali, come competenze di cittadinanza.

La didattica per competenze richiede un’alta capacitàprofessionale meta-riflessiva e un confronto continuo, nonsempre agevole a causa di qualche resistenza da parte di taluniinsegnanti per l’aumento del carico di lavoro che essocomporta. Tuttavia in questi anni l’Istituto ha dedicato a questoaspetto decisivo per la didattica molte energie e risorse, chequest’anno ha cominciato a dare buoni frutti.Come emerge dalla lettura dei dati di contesto sulle risorseprofessionali, l’Istituto ha un personale docente mediamentegiovane, composto in alta percentuale da insegnanti supplenti,soprattutto nelle discipline laboratoriali. Nonostante l’Istituto siavvalga di uno zoccolo non irrilevante di docenti stabili (daalmeno 5 anni e più), ciò limita talvolta l’applicazione dellaprogettazione comune nella pratica quotidiana di ogni docente.Tuttavia nel corso dell’anno 2015/2016, tutti i Dipartimentihanno collaborato al perfezionamento del curricolo, rivedendo euniformando i piani di lavoro per discipline e per classiparallele, anche per favorire la somministrazione di proveinterne comuni, per tutte le materie.

Domande GuidaNella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica?

I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Perquali ordini/indirizzi di scuola?

In che modo avviene l'analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Subarea: Valutazione degli studenti

L’Istituto si dedica con sistematicità alla progettazionedidattica, definita in sede di Dipartimento e coordinata da unaCommissione e dalla referente del Piano di Miglioramento. Sulcurricolo verticale, l’Istituto è giunto a predisporre da un latomodelli comuni per la progettazione didattica, per lavalutazione degli apprendimenti e per l’ampliamentodell’offerta formativa (cfr. allegati), dall’altro a programmarepercorsi per gruppi o per classi parallele, anche in vista delrecupero. Un esempio è dato dalla preparazione alle proveINVALSI di Italiano e di Matematica, rivolte a tutte le classiseconde, su cui nell’a. s. 2015/2016 è stato dedicato un appositoprogetto di miglioramento.In sede di Dipartimento sono anche condivisi i progetti destinatialle diverse classi e rivolti sia allo sviluppo delle competenzeprofessionali, sia al potenziamento delle competenze dicittadinanza.Un’attenzione particolare è dedicata alla progettazione delleUdA trasversali da portare all’approvazione dei CdC e allaprogettazione di attività volte al potenziamento dellecompetenze professionali, attraverso attività laboratoriali.La programmazione comune è concordata a inizio d’anno everificata (per esempio per le classi seconde) nel corso delsecondo quadrimestre attraverso prove comuni. La verificadella programmazione avviene nel corso dell’anno, all’internodei Dipartimenti, e in Collegio docenti, a fine anno, quando siriflette sugli esiti.

Talvolta l’applicazione della progettazione didattica non ècapillare né coerente, ma è un settore questo su cui sono statigià avviati correttivi attraverso il lavoro dei Dipartimenticoordinato da una commissione e dalla F.S. dell’Area 1,all’interno del PA1 del Piano di Miglioramento.

Domande GuidaQuali aspetti del curricolo sono valutati?

Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi o ordini discuola e' piu' frequente l'uso di criteri comuni di valutazione e in quali invece vengono meno utilizzati?

La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi? Sonoadottati criteri comuni per la correzione delle prove?

Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto e' diffuso illoro utilizzo?

La scuola progetta e realizza interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha completato la definizione dei criteri comuni divalutazione anche grazie alle UdA. Quest’anno ha terminatol’elaborazione delle rubriche valutative d’Istituto di tutte lediscipline, che si sono aggiunte alle griglie del credito e delcomportamento, già approvate dagli Organi Collegiali eadottate nel P.O.F.In adesione alla didattica per competenze delle Linee guida, talirubriche, che riguardano anche l’Alternanza alla RC e lacittadinanza (autonomia, responsabilità…), contemplanoconoscenze, abilità e competenze. Allo stesso modo sono stateelaborate le rubriche degli obiettivi di base per gli allievi conBES.Il rapporto di trasparenza con studenti e famiglie è massimo.Per la diffusione della cultura della valutazione, da diversi anniil CdD delibera prove d’ingresso per classi parallele, cuiquest’anno, come previsto dal PdM, si sono aggiunte proveintermedie e prove finali per tutte le discipline delle classiprime, seconde e terze. I criteri di correzione e di valutazionesono comuni e riguardano anche le prove intermedie effettualenelle classi II in Matematica e in Italiano. Allo stesso modosono comuni le simulazioni delle tre prove scritte degli Esamidi Stato stabilite nei Dipartimenti con le griglie per la lorovalutazione, adottate nel POF e utilizzate anche per lacorrezione dei compiti svolti nel corso dell’anno. Dopo ogniverifica, si avviano i recuperi in itinere o gli sportelli.

L’utilizzo delle rubriche valutative per competenze è una verasfida per i docenti, in particolare per quelli meno esperti deiprocessi di insegnamento-apprendimento e l’avvio alla praticadell’autovalutazione da parte degli allievi è ai primi passi, maquest’anno si sono fatti diverse sperimentazioni in alcune classiprime e quarte dove si sono progettate prove autentiche,favorite dalle UdA.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di Valutazione

Criterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderentealle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche

coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzandocriteri e strumenti condivisi.

Situazione della scuola

La scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si e'limitata a riportare nel POF i criteri presenti nei documentiministeriali di riferimento senza rielaborarli. Non sono statidefiniti profili di competenze che gli studenti dovrebberoacquisire nelle varie discipline. Le attivita' di ampliamentodell'offerta formativa non sono presenti, oppure sono presentima non sono coerenti con il progetto formativo di scuola e gliobiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere non sonodefiniti in modo chiaro. Non sono definiti obiettivi diapprendimento comuni per classi parallele o per ambitidisciplinari. Non sono utilizzati criteri di valutazione estrumenti di valutazione comuni, oppure i criteri di valutazionee gli strumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo dapochi insegnanti o per poche discipline.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo,rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documentiministeriali di riferimento. La definizione dei profili dicompetenza per le varie discipline e anni di corso e' dasviluppare in modo piu' approfondito. Le attivita' diampliamento dell'offerta formativa sono per lo piu' coerenti conil progetto formativo di scuola. La definizione degli obiettivi edelle abilita'/competenze da raggiungere deve essere migliorata.Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o lavalutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se ilpersonale interno e' coinvolto in misura limitata. Laprogettazione didattica periodica viene condivisa da un numerolimitato di docenti. I docenti fanno riferimento a criteri divalutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo inalcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per lavalutazione. La progettazione di interventi specifici a seguitodella valutazione degli studenti non viene effettuata in manierasistematica.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profilidi competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita'di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progettoeducativo di scuola. Gli obiettivi e le abilita'/competenze daraggiungere con queste attivita' sono definiti in modo chiaro.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero diinsegnanti. La progettazione didattica periodica viene effettuatain modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buonnumero di docenti di varie discipline e di piu' indirizzi e ordinidi scuola. La scuola utilizza forme di certificazione dellecompetenze. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenticomuni per la valutazione e hanno momenti di incontro percondividere i risultati della valutazione. La progettazione diinterventi specifici a seguito della valutazione degli studenti e'una pratica frequente ma andrebbe migliorata.

5 - Positiva

6 -

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La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento, declinando le competenzedisciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gliinsegnanti utilizzano come strumento di lavoro per laprogrammazione delle attivita' didattiche. Il curricolo sisviluppa a partire dalle caratteristiche del contesto e dei bisogniformativi della specifica utenza. Le attivita' di ampliamentodell'offerta formativa sono bene integrate nel progetto educativodi istituto. Tutte le attivita' presentano una definizione moltochiara degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari; i docenti sono coinvolti in manieradiffusa. Gli insegnanti condividono obiettivi di apprendimentospecifici ed effettuano sistematicamente una progettazionedidattica condivisa. La scuola utilizza forme di certificazionedelle competenze. I docenti utilizzano criteri di valutazionecomuni e usano strumenti diversificati per la valutazione deglistudenti (prove strutturate, rubriche di valutazione, ecc.).L'utilizzo di prove strutturate comuni e' sistematico e riguardala maggior parte degli ambiti disciplinari e tutti gliindirizzi/ordini di scuola. I docenti regolarmente si incontranoper riflettere sui risultati degli studenti. C'e' una forte relazionetra le attivita' di programmazione e quelle di valutazione deglistudenti. I risultati della valutazione degli studenti sono usati inmodo sistematico per ri?orientare la programmazione eprogettare interventi didattici mirati.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoNell’ambito dei processi relativi al curricolo, alla progettazione e alla valutazione la scuola si colloca in una fascia di eccellenza.Infatti l’Istituto ha elaborato un proprio curricolo coerente con i documenti ministeriali di riferimento, declinando le competenzedisciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che la maggioranza degli insegnanti utilizza come strumento di lavoro per laprogrammazione delle attività didattiche. Il curricolo si sviluppa tenendo conto delle caratteristiche del contesto e dei bisogniformativi della specifica popolazione scolastica. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono bene integrate nelprogetto educativo di Istituto e, anzi, tutte le attività hanno una chiara definizione degli obiettivi e delle abilità/competenze daraggiungere. Nella scuola sono presenti dipartimenti disciplinari che si occupano di progettazione didattica e valutazione deglistudenti. I lavori dei dipartimenti convergono nell'elaborazione di materiali comuni per promuovere la ricerca-azione dei CdC eper armonizzare il curricolo con l’ampliamento dell’offerta formativa. I docenti sono coinvolti nella progettazione didattica etutti utilizzano criteri comuni di valutazione e strumenti diversificati. Nell'a.s. 2015/2016 è stato adottato dal Collegio anche unRegolamento di valutazione. L’utilizzo di prove comuni, in entrata, in itinere e finali, è sistematico nelle classi prime, seconde,terze, quinte e riguarda tutte le discipline. Un archivio cartaceo e digitale documenta tutto il lavoro svolto nell'ambito del PdM.Al V anno le prove comuni sono modellate su quelle dell'Esame di Stato e sono valutate con griglie comuni adottate nel POF. Idocenti si incontrano nei Dipartimento, nelle Commissioni e in Collegio per riflettere sui esiti degli apprendimenti e c’è unabuona relazione tra le attività di programmazione, quelle di valutazione e la progettazione di interventi didattici mirati, in orariocurricolare e extracurricolare.

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3A.2 Ambiente di apprendimento

Subarea: Dimensione organizzativa

Subarea: Dimensione metodologica

Domande GuidaIn che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)?Gli studenti hanno pari opportunita' di fruire degli spazi laboratoriali (ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi accedono in misuraminore)?

In che modo la scuola cura la presenza di supporti didattici nelle classi (biblioteca di classe, computer, materiali per le attivita'scientifiche, materiali per le attivita' espressive, ecc.)?

In che modo la scuola cura la gestione del tempo come risorsa per l'apprendimento? L'articolazione dell'orario scolastico e'adeguata alle esigenze di apprendimento degli studenti? La durata delle lezioni risponde alle esigenze di apprendimento deglistudenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto cura gli spazi laboratoriali, in particolare quelli deiServizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, per iquali individua dei responsabili, coadiuvati da tecnici per lapredisposizione e l’acquisto dei materiali didattici (derratealimentari e oggettistica).Dall’a.s. 2013-2014, l’Istituto è dotato di una biblioteca che haun ambiente di consultazione corrispondente alla sala degliinsegnanti. I volumi ammontano a circa 1500 e il servizioprestiti da un paio d’anni è garantito dalla presenza di unadocente distaccata con funzioni di bibliotecaria per alcuni giornialla settimana.In entrambe le sedi vi sono aule speciali per il sostegno e duelaboratori informatici a cui a turno le classi possono accedere;nella sede vi è anche un’aula multimediale polifunzionale, chein alcuni giorni della settimana ospita il CIC - Punto di ascolto.La durata delle lezioni è flessibile, per renderla compatibile siacon i tempi di apprendimento, sia con gli orari dei mezzi ditrasporto verso tutti i paesi di provenienza della popolazionescolastica. In questo l’Istituto si uniforma al 66,7% delle scuoledella provincia.I tempi dei progetti dell’ampliamento dell’offerta formativa edei recuperi si collocano in orario extracurricolare o in orariocurricolare. Per il potenziamento delle competenze laboratorialiprofessionalizzanti si fa ricorso al 20% del curricolo di scuola,con l’approvazione del Collegio dei docenti.

La strumentazione dei laboratori informatici negli ultimi anni èpoco aggiornata a causa della crisi dell’indirizzo Servizicommerciali, cui si è sostituito da un anno l’Indirizzo sulMarketing.Anche nelle aule la presenza di supporti didattici (cartegeografiche e storiche, biblioteca di classe, computer, LIM,ecc.) è carente a causa della riduzione dei finanziamenti statali esolo alcune aule sono dotate di LIM. Ciò non aiuta apromuovere fra i docenti delle discipline di base e più teorichela necessità di sviluppare le competenze tecnologiche applicatealla didattica cosa che, invece, potrebbe agire positivamentesulla motivazione e sul miglioramento della metodologiasoprattutto nelle prime classi. Per questo l’Istituto stapredisponendo un piano di sviluppo che colmi tali lacune.L’insufficiente disponibilità degli spazi per l’aumentatapopolazione scolastica e la carenza di strutture predisposte dallaProvincia impone inoltre la rotazione delle classi e il rientropomeridiano sia per attività pratiche (palestra e altri laboratorid’indirizzo), sia per le lezioni delle discipline di base.

Domande GuidaLa scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative?

La scuola promuove la collaborazione tra docenti per la realizzazione di modalita' didattiche innovative?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Subarea: Dimensione relazionale

Dopo l’entrata in vigore delle Linee guida per gli IstitutiProfessionali la scuola sta lentamente avviando il rinnovamentodelle pratiche didattiche in senso laboratoriale. Ciò avviene inmodo capillare nelle discipline professionalizzanti, anche graziealla presenza di laboratori dotati di una strumentazionefunzionale e abbastanza completa e alle attività didattiche disimulazione. Un altro punto di forza della dimensione attivadella didattica va rintracciato nelle frequenti e diversificateattività dell’ampliamento dell’offerta formativa d’Istituto checonsentono agli allievi – dalle classi seconde alle quinte – diverificare e potenziare conoscenze, abilità e competenze sulcampo, attraverso concorsi, mostre, eventi e manifestazioniinterne ed esterne.La collaborazione per la realizzazione di modalità didatticheinnovative è dunque molto alta tra i docenti delle disciplined’indirizzo. Attraverso la programmazione e la realizzazioneper Unità di apprendimento, essa si sta avviando ancheall’interno dei CdC. Nei casi più riusciti, le UdA favoriscono illavoro per compiti autentici, e una didattica che collega ilmondo della scuola con quello esterno, attraverso le visited’istruzione e le uscite nel territorio.In molti casi è esplicita la correlazione tra obiettivi diapprendimento e competenze civiche e sociali, la cuiacquisizione sta alla base della mission dell’Istituto.

In questo ambito l’Istituto manifesta qualche criticità. Ladidattica laboratoriale richiede una vera rivoluzionemetodologica che metta lo studente al centro dei processi diapprendimento. Un buon gruppo di docenti si è già avviato suquesta strada, mettendo al primo posto lo sviluppo dellecompetenze del team working, della responsabilizzazione edell’autonomia, ma in non poche discipline si è solo all’inizio.Per l’innovazione bisognerebbe puntare sia sull’ampliamentodella dotazione di strutture e di strumentazioni tecnologiche, siasulla formazione degli insegnanti al fine di sviluppare adeguatecompetenze digitali funzionali all’innovazione didattica e almiglioramento della gestione delle classi.

Domande GuidaIn che modo la scuola promuove la condivisione di regole di comportamento tra gli studenti?

In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci?

La scuola adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali (es. assegnazione di ruoli e responsabilita',attivita' di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalita' e di un'etica della responsabilita', collaborazione e lo spirito digruppo, ecc.)? Queste attivita' coinvolgono gli studenti di tutte le sezioni, ordini di scuola, plessi o indirizzi di scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha un Regolamento e un Patto di corresponsabilitàcondiviso con studenti e genitori del I anno. Le norme chedisciplinano la vita scolastica sono rese pubbliche tramite il sitoweb, il Libretto dello studente e il I incontro con le famigliedelle classi I e con gli insegnanti nuovi. Alla loro conoscenza èdedicata anche il progetto accoglienza.L’efficacia dell’azione educativa, cui la scuola dedica specificiinterventi psicologici (cfr. allegato CIC), è riscontrabile nelfatto che gli episodi problematici, affrontati in primis con azioniinterlocutorie e costruttive, si riducono molto dopo il I biennio.Significativo è il dimezzamento di sospensioni – normate dalRegolamento disciplinare – dalle classi prime (10,14%) alleseconde (5,67%) nell’a. s. 2013-2014.Molto più basse, rispetto ai dati di Benchmark, sono sia lepercentuali di ingresso alla II ora (9,30%, contro il 25,8% nellaprovincia e il 30,7% nella nazione), sia le percentuali di ore diassenza. Nell’a. s. 2014/2015 esse calano dal I anno (49%) alIV (36,7%).Contribuiscono a rendere positivo il clima scolasticocomplessivo, anche per gli allievi disabili, i tanti progetti sulbenessere, sulla solidarietà e sulla legalità, realizzati per tutte leclassi, ma differenziati per età degli allievi, al fine di svilupparele competenze civico-sociali (cfr. Piano di Miglioramento ePOF 2015/2016).

In questo ambito la scuola presenta delle criticità, confermatedall’alto numero di richiami scritti e di sospensioni anchenell’ultimo a. s., spesso commutate in attività socialmente utili.Il maggiore elemento di debolezza risiede nella provenienzafamiliare di una parte della popolazione scolastica (cfr.Contesti). La scuola intercetta in entrata allievi poco disciplinatie poco abituati al rispetto delle regole. Proprio a scuola, apiccoli passi, costoro imparano le regole della convivenzacivile. Spesso i richiami e gli interventi interlocutori nontrovano nelle famiglie l’ascolto che meriterebbero e chepotrebbero invece avere ricadute più immediate, in appoggio allavoro educativo dell’Istituto.Una parte dei dati restituiti da INVALSI non rende a pieno lacomplessità delle relazioni che si creano in certe classi delprimo biennio, dove il dialogo educativo e lo stessoapprendimento sono ostacolati da ripetuti comportamentiproblematici. L’alto numero di sospensioni va inquadrato inquesto contesto complicato e si fonda sia nella difficoltà deldialogo con taluni allievi e le loro famiglie, sia nella volontà deiCdC di garantire il normale svolgimento delle lezioni e ditutelare i più deboli. Su questa criticità che ha conseguenzesull’acquisizione di competenze disciplinari e civiche, sipossono intensificare ulteriormente le misure educative,continuando gli interventi già realizzati con il Piano diMiglioramento (PB1 e PB2).

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola offre un ambiente di

apprendimento innovativo, curando gli aspettiorganizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.

Situazione della scuola

L'organizzazione di spazi e tempi non risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali non ci sonoo sono usati solo da una minoranza di studenti. La scuola nonincentiva l'uso di modalita' didattiche innovative, oppure questevengono adottate in un numero esiguo di classi. Le regole dicomportamento non sono definite. I conflitti non sono gestiti osono gestiti ricorrendo a modalita' non efficaci.

1 - Molto critica

2 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde solo parzialmentealle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alleloro potenzialita'. La scuola incentiva l'utilizzo di modalita'didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti oad alcune discipline o anni di corso. Le regole dicomportamento sono definite, ma sono condivise in mododisomogeneo nelle classi. I conflitti sono gestiti, anche se nonsempre le modalita' adottate sono efficaci.

3 - Con qualche criticita'

4 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usatida un buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo dimodalita' didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi,utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti.La scuola promuove le competenze trasversali attraverso larealizzazione di attivita' relazionali e sociali. Le regole dicomportamento sono definite e condivise nelle classi. I conflitticon gli studenti sono gestiti in modo efficace.

5 - Positiva

6 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimalealle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali sono usati con frequenza elevata in tutte le classi.La scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative.Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie,realizzano ricerche o progetti come attivita' ordinarie in classe.La scuola promuove le competenze trasversali attraverso larealizzazione di attivita' relazionali e sociali che vedono lapartecipazione attiva degli studenti. Le regole dicomportamento sono definite e condivise in tutte le classi. Iconflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace,ricorrendo anche a modalita' che coinvolgono gli studentinell'assunzione di responsabilita'.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoPur essendo dotata di ambienti favorevoli all’apprendimento laboratoriale, almeno nelle discipline d’indirizzo, la scuola inquest’area presenta diverse criticità. L’Istituto ha carenze strutturali, in buona parte sopperite attraverso l’organizzazione di turnipomeridiani, e una limitata dotazione strumentale (pc, LIM, ecc.). Il clima di lavoro e la frequenza degli allievi sono globalmentepositivi, ma nelle classi del primo biennio non sempre ha successo l’azione educativa messa in atto per contrastare gli episodicomportamentali problematici e per sviluppare il dialogo educativo. A questo scopo la scuola da tempo realizza interventi disostegno al disagio adolescenziale attraverso il CIC Punto d’ascolto e promuove le competenze di cittadinanza attraverso larealizzazione di percorsi sulla legalità, sul benessere psico-fisico, sulla solidarietà e la conoscenza di sé e dell’altro. Le regole dicomportamento sono definite con chiarezza attraverso regolamenti condivisi con le classi prime nel periodo dell’accoglienza,attraverso riunioni e il libretto dello studente. Tali regolamenti, adottati nel POF, sono accessibili a tutti anche nel sito web dellascuola.Attraverso l’adesione alla didattica trasversale per competenze e alla programmazione per UdA, l’Istituto ha avviatol’innovazione didattica, attualmente in via di diffusione tra un buon numero di docenti. Nelle materie laboratoriali, invece, gliallievi lavorano per lo più in gruppo sia nelle ore curricolari, attraverso simulazioni di attività enogastronomiche e di ospitalitàalberghiera, sia nelle ore extracurricolari, per la realizzazione dell’ampliamento dell’offerta formativa.

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3A.3 Inclusione e differenziazione

Subarea: Inclusione

Subarea: Recupero e potenziamento

Domande GuidaLa scuola realizza attivita' per favorire l'inclusione degli studenti con disabilita' nel gruppo dei pari? Queste attivita' riescono afavorire l'inclusione degli studenti con disabilita'?

Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sonoefficaci? Alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati partecipano anche gli insegnanti curricolari? Il raggiungimentodegli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarita'?

In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali? I Piani Didattici Personalizzati sonoaggiornati con regolarita'?

La scuola realizza attivita' di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorirel'inclusione degli studenti stranieri?

La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire ilsuccesso scolastico degli studenti stranieri?

La scuola realizza attivita' su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversita'? Qual e' la ricaduta di questi interventisulla qualita' dei rapporti tra gli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto è un riferimento per l’inclusione degli alunni condisabilità del territorio (58 nel 2013, 61 nel 2014, 52 nel 2015)e degli alunni non italofoni (106 nel 2013, 90 nel 2014, 108nell’a.s. 2015/2016). Tutti risultano bene integrati e partecipanoa tutte le attività scolastiche, stage compresi, alla cuiorganizzazione contribuisce un docente di sostegno.L’Istituto è dotato di un nutrito numero di docenti di sostegnospecializzati, ora per lo più in ruolo a T. I. e di una specificaF.S. Il Dipartimento di sostegno e gli altri Dipartimentidefiniscono insieme nei CdC i PEI da condividere con famigliee team medico dell’ULSS. Per favorire il rispetto dei protocolliper l’inclusione, è stato predisposto un Vademecum per ildocente di sostegno (cfr. allegato) e tutte le attività previste daiPEI e dai PdP (p. es. per alunni con BES, specie DSA) sonomonitorati dai CdC, ciascuno con un suo referente, e aggiornaticon regolarità nel corso dell’a. s. Particolare cura è dedicata aitest iniziali per predisporre strategie didattiche disemplificazione, facilitazione, dispensative e compensative.Oltre a progetti specifici, p. es. “Dolcezze in cucina” e “Orto ascuola”, “Potenziamento sostegno classi V” ne sono realizzatialcuni interculturali dalle ricadute educative positive. Efficacisono i corsi di alfabetizzazione di L2, organizzati da unaCommissione specifica, e i PdP per gli alunni di recenteimmigrazione.

In questo ambito non si evidenzia alcuna criticità. IlDipartimento di sostegno sopperisce alla penuria di risorsefinanziarie da destinare all’ampliamento dei sussidi didattici perle aule speciali e all’acquisto di strumentazione tecnologicainclusiva mediante la costruzione di materiali di supporto allostudio e il ricorso a siti di appoggio alla didattica.

Domande GuidaQuali gruppi di studenti presentano maggiori difficolta' di apprendimento?

Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti?

Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'?

Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficolta' sono efficaci?

In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari?

Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?

Nel lavoro d'aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli studenti vengono utilizzati?

Quanto e' diffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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L’Istituto realizza sportelli e recuperi per tutte le classi che nerivelano la necessità, alla fine del I quadrimestre e nei mesiestivi. Tendenzialmente essi si svolgono per classi aperte. Nelcorso dell’anno agli allievi più fragili offre sportelli pomeridianie supporto in itinere in orario curricolare. Le discipline in cuiemergono le maggiori debolezze sono Matematica e Italiano nelI biennio, le discipline d’indirizzo nel II biennio.Nell’anno in corso, il Piano di Miglioramento ha previsto unapposito corso di recupero per gli studenti con graviinsufficienze delle classi prime (#ilmusattidopolascuola),affidato ai docenti di potenziamento.Costanti sono i recuperi per gli studenti con PEI e PdP,caratterizzati da strategie personalizzate anche con lezioni disupporto fuori dall’aula. La valutazione dei risultati avviene converifiche scritte e orali in itinere (cfr. allegato).L’Istituto potenzia con convinzione le competenzeprofessionalizzanti per classi aperte, sia tramite concorsi internied esterni, sia tramite progetti curricolari ed extracurricolariche, in aggiunta agli stage e all’Asl, accrescono il bagaglio diconoscenze, abilità e competenze degli allievi con spiccateattitudini disciplinari (cfr. POF).Per potenziare le fragili competenze in Italiano e in Matematicadegli studenti delle classi seconde, già da tre anni l’Istitutoorganizza un corso di rinforzo di lettura e comprensione testualee di risoluzione di problemi matematici.

In questo ambito la scuola potrebbe potenziare ulteriormente lesue azioni. Una più adeguata disponibilità finanziaria, infatti,potrebbe migliorare la progettualità dell’Istituto relativa airecuperi, consentendogli di indirizzare i corsi a tutte lediscipline, per gruppi di livello. Potrebbe inoltre progettaremoduli per il potenziamento delle competenze e individuaredocenti tutor che seguano sistematicamente il percorso degliallievi più fragili.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenti

con bisogni educativi speciali, valorizza le differenzeculturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di

ciascun allievo attraverso percorsi di recupero epotenziamento.

Situazione della scuola

Le attivita' realizzate dalla scuola sono insufficienti a garantirel'inclusione degli studenti che hanno specifici bisogni formativi.La scuola non dedica sufficiente attenzione ai temiinterculturali. La differenziazione dei percorsi didattici infunzione dei bisogni educativi degli studenti e' assente oinsufficiente, oppure singoli insegnanti realizzano percorsidifferenziati in poche classi, senza forme di coordinamentodelle attivita' a livello di scuola.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti chenecessitano di inclusione sono sufficienti. La qualita' degliinterventi didattici per gli studenti che necessitano di inclusionee' in generale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gliobiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definitie il loro raggiungimento non viene monitorato. La scuola dedicaun'attenzione appena sufficiente ai temi interculturali. Ladifferenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisognieducativi degli studenti e' sufficientemente strutturata a livellodi scuola, ma andrebbe migliorata. Gli obiettivi educativi sonopoco specifici e non sono presenti forme di monitoraggio evalutazione per verificarne il raggiungimento. Gli interventiindividualizzati nel lavoro d'aula sono poco diffusi a livello discuola.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti chenecessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attivita'didattiche sono di buona qualita', anche se ci sono aspetti chepossono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettiviprevisti per gli studenti che necessitano di inclusione sonocostantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delledifferenze e della diversita' culturale. La differenziazione deipercorsi didattici in funzione dei bisogni educativi deglistudenti e' piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivieducativi sono definiti e sono presenti modalita' di verifica degliesiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sonoefficaci per un buon numero di studenti destinatari delle azionidi differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavorod'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.

5 - Positiva

6 -

Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversisoggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, entilocali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita'didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono dibuona qualita'. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per glistudenti che necessitano di inclusione sono costantementemonitorati e a seguito di cio', se necessario, gli interventivengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente ilrispetto delle diversita'. La differenziazione dei percorsididattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' benstrutturata a livello di scuola; le attivita' rivolte ai diversi gruppidi studenti raggiungono tutti i potenziali destinatari. Gliobiettivi educativi sono ben definiti e sono adottate modalita' diverifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per lamaggioranza degli studenti destinatari delle azioni didifferenziazione. In tutta la scuola gli interventi individualizzatisono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d'aula.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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La scuola cura con efficacia l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali attraversoprogetti specifici e adegua l’insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo. L’inclusione segue la modulistica e i protocolliadottati ormai da anni,aggiornati in sintonia con le reti territoriali di cui l’Istituto fa parte. Il raggiungimento degli obiettivi per gliallievi che necessitano di inclusione sono monitorati con costanza e rimodulati in itinere. Nelle attività inclusive sonoattivamente coinvolti diversi soggetti, docenti curricolari, di sostegno, referente di Dipartimento Sostegno, F.S. per la disabilità eil disagio, famiglie, ULSS, enti locali, gruppo dei pari attraverso un progetto peer to peer. La documentazione degli allievicertificati (L. 104/1992) e con diagnosi (L. 170/2010) è custodita nell’Ufficio della D.S., a tutela della privacy dei dati sensibili. Iprogetti inclusivi sono costanti ed efficaci. La scuola, pur in presenza di insufficienti risorse umane e finanziarie, promuoveefficacemente il rispetto delle diversità, con il concorso di tutti i docenti, e garantisce la partecipazione degli allievi disabili alleattività di stage, di ASL e alle visite d’istruzione.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degliallievi è ben strutturata a livello di scuola; i percorsi di recupero potrebbero essere migliorati indirizzandoli a tutte e discipline esempre per gruppi di livello e per classi parallele. Molto efficaci, invece, sono quelli rivolti al potenziamento delle attitudini edelle eccellenze professionalizzanti, spesso attestate dagli esiti di concorsi e progetti esterni. Nella scuola gli interventiindividualizzati sono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d’aula. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e sono adottatemodalità di verifica degli esiti, come si è fatto quest’anno con il corso quadrimestrale #ilmusatti dopolascuola.

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3A.4 Continuita' e orientamento

Subarea: Continuita'

Subarea: Orientamento

Domande GuidaGli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della formazione delle classi?

Quali azioni realizza la scuola per garantire la continuita' educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?

La scuola monitora i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?

Gli interventi realizzati per garantire la continuita' educativa sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha una F.S. che si occupa di Orientamento in entratain itinere e in uscita e coordina le azioni di continuità con lescuole di I grado, al fine di raccogliere dati per consentireun’equa distribuzione degli alunni nelle classi I e latrasmissione di informazioni ai CdC. Ciò avviene di prassi siaattraverso le visite guidate all’Istituto e la trasmissione difascicoli sul percorso formativo di singoli studenti, inparticolare di quelli con BES, sia attraverso incontri periodicicon gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado (comefa solo il 25,8% delle altre scuole provinciali), sia attraverso lacompilazione di una scheda di rilevazione predispostadall’Istituto (cfr. allegato).Dopo la formazione delle classi, l’apposita Commissione ha lafacoltà di ritoccarle entro poche settimane, in base alla verificasul campo delle dinamiche relazionali e didattiche e delleeventuali situazioni problematiche rilevate dai CdC.Per favorire il positivo passaggio dal I al II grado di scuola,l’Istituto realizza sempre un Progetto Accoglienza (cfr.allegato) che punta alla conoscenza reciproca tra pari e con idocenti, alla socializzazione, allo sviluppo di un metodo distudio, all’orientamento nella scuola e tra i suoi regolamenti,compresi quelli dei laboratori, alla condivisione delle norme disicurezza e igienico-sanitarie.

In questo ambito non si registrano criticità nelle azioniprogrammate e realizzate dall’Istituto. Si può solo dire che daqualche anno, a causa dell’estinzione del progetto continuitàfinanziato in rete dalla Provincia, le attività educative comunitra allievi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado sisono ridotte alle giornate di orientamento in entrata, mentre inpassato, l’Istituto poteva realizzare veri e propri periodi di stagedi più giorni oppure lezioni di nostri docenti presso le scuole diprimo grado.Per questo, al questionario INVALSI abbiamo risposto di “NO”alle due voci specifiche, sebbene nelle giornate di visita alnostro Istituto, in realtà, i nostri docenti (Italiano, LS,Laboratori, Matematica, Economia aziendale) facciano appositelezioni per gli studenti del terzo anno delle scuole di primogrado.

Domande GuidaLa scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di se' e delle proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte?Questi percorsi coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?

La scuola realizza attivita' di orientamento finalizzate alla scelta del percorso scolastico/universitario successivo? Queste attivita'coinvolgono le realta' scolastiche/universitarie significative del territorio?

La scuola realizza attivita' di orientamento al territorio e alle realta' produttive e professionali?

La scuola organizza incontri/attivita' rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso scolastico/universitario successivo?

Le attivita' di orientamento coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?

La scuola monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo? I consigli orientativi della scuola sono seguiti da un elevatonumero di famiglie e studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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L’Istituto cura molto e con efficacia l’orientamento in entrata,in itinere e in uscita. L’Istituto si avvale di una F. S. che,supportata da una Commissione, cura tutte le fasidell’orientamento, con strumenti e dépliant a supporto di allievie famiglie. In entrata si svolgono nel territorio incontripomeridiani/serali con le famiglie in collaborazione con scuoledi I grado e Comuni, e visite per le classi III di quelle scuole,con open day per studenti e famiglie, nelle quali sono coinvoltiallievi, F.S, insegnanti curricolari e di sostegno. L’orientamentoin itinere accompagna gli allievi delle classi II nella sceltadell’indirizzo più adeguato alle attitudini di ciascuno, attraversol’incontro con esperti e con studenti delle diversespecializzazioni (cfr. allegati). Per queste classi sono predispostiquestionari di riconoscimento delle inclinazioni personali. Infase di orientamento in uscita, per le classi V sono organizzatiincontri con esperti delle realtà produttive e professionali,dell’esercito e del servizio civile ed è favorita la partecipazionedegli allievi interessati a workshop universitari. Poiché glialunni sono più proiettati all’occupazione immediata che allacontinuazione degli studi, l’Istituto intrattiene ottime relazionicon il mondo del lavoro del territorio per garantire a tutti,disabili compresi, gli stage. Una Commissione segue i percorsidi stage e di ASL delle classi IV e V e la loro valutazione inaccordo con i tutor aziendali.

In questo ambito, come nella continuità, non si registra alcunacriticità nelle azioni realizzate dalla scuola. Infatti, sebbenesiano pochi gli studenti interessati al proseguimento degli studie dunque non siano strutturati incontri individuali sistematicicon tutor interni, la F.S. e la sua Commissione, ma anche altridocenti, supportano chi ne ha bisogno, come avviene perl’orientamento al mondo del lavoro. Da qualche anno, anzi,l’Istituto ha intensificato le attività di orientamento post-diploma per fa conoscere l’offerta universitaria della regioneconnessa agli indirizzi scolastici.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola garantisce la continuita' dei

percorsi scolastici e cura l'orientamento personale,scolastico e professionale degli studenti.

Situazione della scuola

Le attivita' di continuita' e/o di orientamento sono assenti oinsufficienti, oppure singoli insegnanti realizzano attivita' dicontinuita' e/o orientamento limitatamente ad alcune sezioni,senza forme di coordinamento a livello di scuola.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazionesufficiente anche se sono prevalentemente orientate allaformazione delle classi. Le attivita' di orientamentocoinvolgono almeno tutte le classi finali. La qualita' delleattivita' proposte agli studenti e' in genere accettabile, anche seper lo piu' limitate a presentare i diversi istitutiscolastici/indirizzi di scuola superiore/corsi di studiouniversitari. La scuola non monitora i risultati delle proprieazioni di orientamento.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazionetra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuolarealizza diverse attivita' finalizzate ad accompagnare glistudenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Leattivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgonoanche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati allaconoscenza di se' e delle proprie attitudini. Gli studentidell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare allepresentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studiouniversitario, sono coinvolti in attivita' organizzate nelle scuoledell'ordine successivo o nelle universita'. La scuola realizzaattivita' di orientamento alle realta' produttive e professionalidel territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azionidi orientamento; un buon numero di famiglie e studenti segue ilconsiglio orientativo della scuola.

5 - Positiva

6 -

Le attivita' di continuita' sono organizzate in modo efficace. Lacollaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi e' benconsolidata e si concretizza nella progettazione di attivita' pergli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra unordine di scuola e l'altro / all'universita'. La scuola predisponeinformazioni articolate sul percorso scolastico dei singolistudenti e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da unordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni diorientamento finalizzate a far emergere le inclinazioniindividuali che coinvolgono piu' classi, non solo quelledell'ultimo anno. Inoltre propone attivita' mirate a far conoscerel'offerta formativa presente sul territorio, anche facendosvolgere attivita' didattiche nelle scuole/universita' del territorio.La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioniindividuali/attitudini degli studenti, tenendo conto diinformazioni degli anni precedenti sulla propria popolazionestudentesca e ha raccolto informazioni sui bisogni formativi delterritorio. Le attivita' di orientamento sono ben strutturate epubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuolamonitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; lastragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti segue ilconsiglio orientativo della scuola.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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L’Istituto si colloca a un livello di eccellenza: garantisce la continuità e cura l’orientamento personale, scolastico e professionaledegli allievi. La continuità è ben strutturata e consente di disporre di informazioni utili per la formazione equilibrata delle classi Ie III. La collaborazione tra docenti dei diversi ordini di scuola è consolidata ed è proficuo lo scambio di informazioni sui percorsiscolastici dei singoli allievi e sui bisogni di quelli con disabilità o con disagio familiare e ambientale.Per l’orientamento l’Istituto realizza azioni efficaci rivolte a tutte le classi, finalizzate al riconoscimento di inclinazioni eattitudini individuali. A questo scopo promuove per tutti gli allievi, disabili compresi, attività di stage al II e III anno el’Alternanza Scuola lavoro al IV anno. Inoltre l’Istituto organizza attività mirate a far conoscere l’offerta lavorativa e formativadel territorio, non soltanto organizzando incontri con esperti di settore ma anche promuovendo la partecipazione di classi e/o diallievi interessati ai workshop delle Università del territorio.La scuola compie una buona analisi delle inclinazioni individuali/attitudini dei propri allievi e raccoglie, anche in fase diAccoglienza, informazioni sui bisogni formativi della propria popolazione e del suo bacino di provenienza, che abbraccia ilterritorio delle province di PD, VE e un po’ di TV, tutte a vocazione turistica. Le attività di orientamento, in entrata, in itinere ein uscita, sono ben strutturate e pubblicizzate sia nel sito web della scuola con dépliant e circolari; quelle in entrata coinvolgonoun buon numero di personale e di studenti e, come quelle in itinere, anche un’alta quota di famiglie, incontrate a scuola e nelterritorio. La scuola registra un notevole trend di crescita e monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento: famiglie estudenti seguono ampiamente il consiglio orientativo della scuola nella scelta della specializzazione del II biennio.

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3B Processi - Pratiche gestionali e organizzative 3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Subarea: Missione e obiettivi prioritari

Subarea: Controllo dei processi

Domande GuidaLa missione dell'istituto e le priorita' sono definite chiaramente?

La missione dell'istituto e le priorita' sono condivise all'interno della comunita' scolastica? Sono rese note anche all'esterno,presso le famiglie e il territorio?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha definito gli intenti (la mission), e li pubblicizzaanche attraverso il sito web, con chiarezza e trasparenza. Essoda un lato recepisce il mandato costituzionale, dall’altrointerpreta i bisogni educativi di allievi, famiglie e territorio. Aquesto scopo, uno staff di F.S. sotto-funzioni e referenti diprogetto, ampliatosi nell’anno in corso in applicazione alla L.107, ha rinsaldato la sintonia progettuale dei suoi membri conl’Ufficio di Dirigenza. Com’è precisato nel P.O.F., l’Istituto simuove su due principali piani paralleli: lo sviluppo dicompetenze di cittadinanza, fondate sulla conoscenza del sé esul rispetto dell’Altro, sul senso della legalità e sullaconoscenza della complessità del mondo, che solo lo studiopluridisciplinare può aiutare a comprendere; dall’altrol’acquisizione di competenze professionali, progressivamentepiù specialistiche e salde.Entrambi i piani convergono sulla capacità di orientarsi nellasocietà e nel mondo del lavoro con responsabilità e autonomiaprogressive. Deriva da ciò l’ampia e diversificata progettualitàdell’Istituto, che persegue con coerenza i suddetti obiettivi. NelI biennio si curano maggiormente i progetti dedicati allacrescita, al benessere psico-fisico per il contrasto del disagioadolescenziale; nel II biennio è dato maggiore spazio ai progettiper l’acquisizione di competenze professionalizzanti nellaprospettiva dell’«imparare ad imparare», la più complessa fra lecompetenze chiave di cittadinanza.

Non vi sono criticità relative a questo ambito, eccezion fatta perla necessità, ogni anno, di esplicitare le finalità, gli obiettivi egli intenti dell’Istituto al personale docente e ATA che arrivaper la prima volta nella scuola, magari solo di passaggio.

Domande GuidaIn che modo la scuola pianifica le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi?

In che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento per il raggiungimento degli obiettivi? Quali meccanismi e strumenti dicontrollo sono adottati?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Subarea: Organizzazione delle risorse umane

Subarea: Gestione delle risorse economiche

L’Istituto pianifica la propria progettualità e le prioritàdidattico-educative attraverso l’azione congiunta di tutti gliOrgani collegiali. Il Collegio dei docenti, a inizio d’anno, vagliatutte le proposte che, se approvate, sono adottate nel P.O.F.; afine anno, invece, fa il bilancio della progettualità attraverso lerelazioni delle F.S., che ragguagliano sulle attività realizzatenelle diverse aree di competenza. Per la programmazione delleattività è fondamentale l’utilizzo di una modulistica comune(cfr. allegato) che, in fase di consuntivo, prevede anche ilmonitoraggio del gradimento e del raggiungimento degliobiettivi prefissati. I progetti più strettamente legati alladidattica disciplinare prevedono test e questionari di verifica persingole classi o per tutte le classi coinvolte.Quest’anno l’attività di monitoraggio, che ha previsto deiquestionari in itinere e conclusivi, ha riguardato tutte le azionidi miglioramento, messe in atto per ridurre le criticità emersedal RAV 2014-2015. L'attività ha richiesto la compilazione online di questionari a studenti e docenti e il lavoro dirielaborazione dei dati, con il coordinamento del Nucleo internodi Miglioramento e Valutazione.

Talvolta il monitoraggio dei progetti è avvertito comeun’azione eccessivamente burocratica, soprattutto perché sitrasforma in un aggravio di lavoro per chi è già oberato diimpegni scolastici oltre la didattica d’aula.La modulistica e l’iter di controllo dei singoli progettipotrebbero essere ritoccati per essere percepiti più diffusamentecome funzionali al miglioramento degli interventi della scuola.

Domande GuidaC'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra i docenti con incarichi di responsabilita'?

C'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra il personale ATA?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto ha due punti di forza da un lato nel coinvolgimento diun ampio numero di docenti e personale ATA nelle attività cheprevedono il compenso FIS (rispettivamente il 98,77% e il100%); dall’altro nella collegialità delle decisioni per esempioin tema di POF e valutazione degli apprendimenti. Nonostantela forte azione propositiva e decisionale dell’Ufficio diDirigenza e del suo staff, infatti, tutte le scelte vengonocondivise nel Collegio e/o nel CdI, secondo gli ambiti dicompetenza. È alta inoltre la percentuale di personale (58,75%dei docenti e 50% degli ATA) che percepisce un compensoaggiuntivo annuale superiore ai 500 euro. Ciò garantisce unapiù ampia partecipazione alla buona riuscita del funzionamentodella scuola e una più diffusa condivisione di responsabilità.A correzione di quanto riportato nella tabella sulla distribuzionedelle risorse per le F.S., va detto che anche nell’a. s. 2015-2016le F.S. sono state 6 (quindi la distribuzione delle risorse è statasuperiore ai mille euro).In generale si può dire che nell’Istituto sono individuati conprecisione referenti di singoli progetti e responsabili d’area eciò favorisce l’attuazione delle ricche attività del P.O.F.

In questo ambito sono due i punti di debolezza, entrambi subitidalla scuola nel suo complesso. Il primo è l’alto numero diassenze del personale docente, a volte perché nominato inritardo dagli uffici competenti. Ciò fa innalzare la quota delleore di supplenza svolte da insegnanti esterni a valori più chedoppi rispetto alle scuole provinciali, regionali e nazionali diriferimento. L’altro è la progressiva riduzione dei finanziamentistatali per il compenso delle attività del FIS.

Domande GuidaQuale coerenza tra le scelte educative adottate (es. Piano dell'Offerta Formativa) e l'allocazione delle risorse economiche (es.programma annuale)?

Le spese per i progetti si concentrano sulle tematiche ritenute prioritarie dalla scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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L’ampliamento dell’offerta formativa è un punto fortedell’Istituto e si avvale di esperti esterni con una percentualealta, come il 63,1% delle scuole venete. I progetti (n. 56) sono ilquadruplo del riferimento nazionale (n. 14); alcuni di essi sirivolgono a singole classi, altri a tutti gli studenti (per es. CIC).Nell’a.s. 2015/2016, molti progetti hanno riguardato l’area dellacittadinanza e della legalità, in aggiunta a quellaprofessionalizzante, sono stati svolti in collaborazione con entie associazioni del territorio (AVIS,AIDO, COMUNE, LIBERA,Università) e hanno avuto importanti riconoscimenti esterni(Asilo Politico, Cyber-bullismo).A livello nazionale si sono svolti anche alcuni rilevanti progettidisciplinari di area umanistica, in rete con altre scuole. Inoltre lascuola ha partecipato con successo ai bandi PON.Piena è la coerenza tra gli obiettivi dei progetti e le scelteeducative della scuola. Un qualificato numero di progetti èfinalizzato all’acquisizione di competenze professionalizzantitramite eventi e manifestazioni interni ed esterni (cfr. allegato);su ciò si concentra una parte cospicua delle risorse finanziarieanche percepite da privati (cfr. allegato). Nelle altre aree sonoormai consueti i progetti per l’inclusione di stranieri e disabili,per l’interculturalità o per il potenziamento, il recupero, ilsostegno. Il progetto sugli scambi culturali (in passato solo conla Germania) negli anni si è ampliato e arricchito (Slovenia).

Non si individuano elementi di debolezza, eccezion fatta per lacomplessità del coordinamento delle attività dell’ampliamentodell’offerta formativa e per l’indice di spesa per la retribuzionedel personale coinvolto nei progetti (18,53%), percentualmentepiù basso rispetto a quello delle scuole della provincia(23,76%), della regione (27,87%) e della nazione (27,17%), chehanno però un numero molto più contenuto di progetti.In considerazione della diminuzione costante di finanziamentistatali, la scuola, che già confida sulla buona volontà delpersonale tutto, in futuro potrebbe essere costretta a fare dellescelte: diminuire la propria progettualità, orientandola ai solibandi finanziati, oppure affidarsi in misura sempre più rilevantea finanziamenti privarti.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola individua le priorita' da

raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo emonitoraggio, individuando ruoli di responsabilita' e

compiti per il personale, convogliando le risorse economichesulle azioni ritenute prioritarie.

Situazione della scuola

La missione della scuola e le priorita' non sono state definiteoppure sono state definite in modo vago. Non sono presentiforme di controllo o monitoraggio delle azioni. La definizionedelle responsabilita' e dei compiti tra le diverse componentiscolastiche e' poco chiara o non e' funzionale all'organizzazionedelle attivita'. Le risorse economiche e materiali sonosottoutilizzate, oppure sono disperse nella realizzazione dimolteplici attivita' e non sono indirizzate al raggiungimentodegli obiettivi prioritari.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito la missione e le priorita', anche se la lorocondivisione nella comunita' scolastica e con le famiglie e ilterritorio e' da migliorare. Il controllo e il monitoraggio delleazioni sono attuati in modo non strutturato. e' presente unadefinizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diversecomponenti scolastiche, anche se non tutti i compiti sono chiarie funzionali all'organizzazione delle attivita'. Le risorseeconomiche e materiali sono convogliate solo parzialmente nelperseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola ha definito la missione e le priorita'; queste sonocondivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e ilterritorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico omonitoraggio dell'azione. Responsabilita' e compiti dellediverse componenti scolastiche sono individuati chiaramente.Una buona parte delle risorse economiche e' impiegata per ilraggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuolae' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelliprovenienti dal MIUR.

5 - Positiva

6 -

La scuola ha definito la missione e le priorita' e queste sonocondivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e ilterritorio. Per raggiungere tali priorita' la scuola ha individuatouna serie di strategie e azioni. La scuola utilizza forme dicontrollo strategico o di monitoraggio dell'azione, chepermettono di riorientare le strategie e riprogettare le azioni.Responsabilita' e compiti sono individuati chiaramente e sonofunzionali alle attivita' e alle priorita'. Le risorse economiche emateriali della scuola sono sfruttate al meglio e sonoconvogliate nella realizzazione delle priorita'. La scuola e'impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelliprovenienti dal MIUR e li investe per il perseguimento dellapropria missione.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoIn questo ambito la scuola non presenta criticità imputabili a inerzie o a difetti organizzativi e gestionali. La scuola ha definitocon chiarezza la missione e le priorità didattico-educative, anche se queste devono essere condivise ogni anno con la comunitàscolastica, soggetta a diversi cambiamenti di personale, con le famiglie e con il territorio. Tali priorità sono contenute nel POF,aggiornato nel 2015-2016 e nel PTOF 2016-2019, accessibile anche attraverso il sito web, e risultano coerenti con le complesseattività che qualificano l’ampliamento dell’offerta formativa, che potrebbe perfezionarsi con un ridimensionamento del numerodi progetti, ma a cui partecipa buona parte del personale della scuola. Per garantire tale ampliamento, funzionale allo sviluppo dicompetenze professionalizzanti e di cittadinanza, la scuola è impegnata in azioni di autofinanziamento e di collaborazione conenti e associazioni in progetti esterni per raccogliere risorse finanziarie aggiuntive, oltre quelle provenienti dal MIUR. Perraggiungere i suoi obiettivi educativi, e realizzare gli intenti, la scuola ha individuato figure strumentali, Commissioni, strategie einterventi, programmati attraverso una modulistica comune, che consente di monitorare le attività, che potrebbero essere piùcurate in itinere. Responsabilità e compiti del personale docente, ATA e ausiliare sono individuati con chiarezza e sonofunzionali alla realizzazione delle attività curricolari ed extracurricolari. Le risorse economiche e materiali della scuola sonoconvogliate nella realizzazione della mission dell’istituzione scolastica (Area professionalizzante).

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3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Subarea: Formazione

Subarea: Valorizzazione delle competenze

Domande GuidaLa scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del personale ATA?

Quali temi per la formazione la scuola promuove e perche' (es. curricolo e competenze, bisogni educativi speciali, tecnologiedidattiche, ecc.)?

Qual e' la qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola?

Quali ricadute hanno le iniziative di formazione nell'attivita' ordinaria della scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)L’Istituto raccoglie a inizio d’anno le esigenze formative deidocenti e del personale ATA e favorisce la formazione siaattraverso corsi esterni sia promuovendo corsi interni rivolti atutto il Collegio, al personale intero o a gruppi. Lo ha fatto inparticolare nell’anno in corso, con appositi questionari (PC2 delPdM), in quanto la formazione docenti è stato un elementocentrale del PdM (PC1 e PA3). Lo scorso anno, per esempio, haattivato la formazione del personale nel campo della sicurezza,del pronto soccorso e dell’antincendio; per più anni consecutiviha formato un buon gruppo di docenti e ATA all’utilizzo delValuta web e all’uso della LIM. Si sono tenuti anche corsi sulRAV e sull'Esame di Stato. Quest’anno la formazione è statadestinata per alcuni al PdM e ai bandi PON, per tutti (n. 25 oretotali) alla tecnologia applicata alla didattica, in particolare allacostruzione di mappe concettuali, alle strategie didattiche di L2e ai metodi inclusivi per allievi con DSA all’approfondimentodelle prove INVALSI di Italiano e di Matematica, alla gestionedella classe e all’ascolto attivo. Il team dell’animatore digitaleha poi avviato una specifica formazione.Una formazione esterna rivolta ai docenti di sostegno e aireferenti sui BES, nell’a. s. 2014-2015, ha avuto ricaduteinterne sull’intero Dipartimento di sostegno tramite la suareferente. Specifici corsi vengono effettuati con frequenza perl’aggiornamento degli ITP dell’indirizzo servizienogastronomici.

In quest’ambito un neo può essere il non facile coinvolgimentodi tutto il personale nella formazione continua, sia per penuriadi fondi e di tempo, sia per una non diffusa disponibilitàall’impegno oltre la didattica d’aula, in mancanza di unaqualche forma di incentivo normativo ed economico. Tuttavianell’a. s. 2015-2016 i docenti che hanno frequentato i corsi diformazione interni sono stati tantissimi (a tutti i corsi n.partecipanti 273; al corso sulle mappe n. 83/136).Continuare a curare le competenze nella gestione delle classi equelle tecnologiche di base di tutto il personale in servizio epotenziare quelle digitali applicate alla didattica per quanti sonogià a un buon livello di familiarizzazione, avrebbe ricadutepositive sugli apprendimenti, migliorando i processi diinsegnamento e le strategie di contrasto della demotivazionestudentesca.La crescita delle abilità informatiche di tutto il personale sarànecessaria il prossimo anno potrebbe con l’introduzione deiregistri elettronici. Ciò, naturalmente, sarà supportato da unampliamento delle apparecchiature tecnologiche e dei softwaredidattici, che necessitano di risorse finanziarie dedicate, in parteprovenienti dal PON.

Domande GuidaLa scuola raccoglie le competenze del personale (es. curriculum, esperienze formative, corsi frequentati)?

Come sono valorizzate le risorse umane?

La scuola utilizza il curriculum o le esperienze formative fatte dai docenti per una migliore gestione delle risorse umane (es.assegnazione di incarichi, suddivisione del personale)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Subarea: Collaborazione tra insegnanti

L’Istituto raccoglie che competenze del personale docente(corsi frequentati, titoli ed esperienze formative) nei singolifascicoli personali e richiede il curriculum a chi si candida asvolgere funzioni strumentali e sotto-funzioni o altri incarichididattici e extracurricolari. Quest’anno, proprio per renderesistematica la raccolta dei dati sulle competenze dei docentipresenti in Istituto, la scuola ha censito le competenze delpersonale in servizio, attraverso un format snello ma funzionalemesso a punto con il progetto PC2 del PdM. La costruzione diun archivio un archivio digitale (di tutti i docenti) e cartaceo(dei soli docenti di ruolo)ha contribuito a valorizzaremaggiormente le risorse umane interne con effetti positivi sullaprogettualità curricolare ed extracurricolare.Nel corso dell’a. s. 2015-2016, grazie all’organico dipotenziamento previsto dalla L. 107, l’Istituto ha potutoavvalersi di nuove professionalità utili all’attuazione di progettidi potenziamento e ampliamento dell’offerta formativa edecisivi per la realizzazione di alcuni specifici interventi delPdM.

Con la sua alta percentuale di docenti a T.D., la suola dovràcontinuare a censire le competenze dei docenti annualmente inservizio, per tenere aggiornato l’archivio. Ciò richiede notevoletempo, energie e risorse interne dedicate.

Domande GuidaLa scuola incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro? Su quali tematiche? Con quali modalita' organizzative (es.Dipartimenti, gruppi di docenti per classi parallele, gruppi spontanei, ecc.)?

I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali o esiti utili alla scuola?

La scuola mette a disposizione dei docenti spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici?

La condivisione di strumenti e materiali tra i docenti e' ritenuta adeguata?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La promozione del lavoro in team è un punto di forza dellascuola che, come si è già detto, privilegia la condivisione dellescelte, collocandosi in questo ambito all’interno del 41,9% discuole della provincia, del 33,5% delle scuole della regione edel 44,4% delle scuole italiane, che si affidano alla progettualitàcollegiale. Ogni anno il Collegio docenti, oltre ai referenti deiDipartimenti, sceglie al proprio interno i membri delle diverseCommissioni, che si occupano sia di aspetti didattici innovativiper rendere operanti nella pratica quotidiana le Linee guida, siadi aspetti organizzativi. Tutte le commissioni relazionano sulloro operato e hanno compiti propositivi. Il loro lavoro è svoltoin stretto contatto con l’Ufficio di Dirigenza e ogni proposta èdiscussa in Collegio. Quando le proposte si trasformano inprogetti e attività, se ne dà comunicazione attraverso circolariinterne, disponibili a tutti sia in formato cartaceo sia sul sitoweb. Alcune commissioni fanno capo alle aree delle F.S. che, inmodo regolare da quest'anno, coadiuvano il D.S. ancheattraverso riunioni sistematiche di staff.In relazione alla mission dell’Istituto e ai bisogni specifici dellapopolazione scolastica, sono strategiche le commissioniAlternanza Scuola Lavoro e stage, GLH e Stranieri,Orientamento, Attività professionalizzanti, Cittadinanza elegalità, oltre al Nucleo Miglioramento e Valutazione. All'Area1 fanno riferimento tutti i referenti di Dipartimento.

Il lavoro delle Commissioni e delle FF.SS. potrebbe migliorarese ci fossero spazi e strumenti di lavoro più adeguati allespecifiche esigenze delle diverse aree. Un altro neo, anch’essoestraneo alla responsabilità diretta della scuola, ma che in futuropotrebbe ridurre la disponibilità dei docenti e del personaleATA attualmente impegnati nelle diverse attività aggiuntive, èla costante e progressiva diminuzione delle risorse del FIS, chegià oggi rende esigui i compensi rispetto al tempo e all’impegnoprofuso dai singoli.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola valorizza le risorseprofessionali tenendo conto delle competenze per

l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsiformativi di qualita', incentivando la collaborazione tra

pari.

Situazione della scuola

La scuola non promuove iniziative di formazione per i docenti,oppure le iniziative attivate non sono in relazione ai bisogniformativi del personale o sono di scarsa qualita'. Non sonopresenti gruppi di lavoro composti da docenti, oppure i gruppinon producono esiti utili alla scuola. Non ci sono spazi per lacondivisione di materiali didattici tra docenti. Lo scambio e ilconfronto professionale tra docenti e' scarso.

1 - Molto critica

2 -

La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Leproposte formative sono di qualita' sufficiente, anche seincontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Nellascuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti,anche se la qualita' dei materiali o degli esiti che producono e'disomogenea/da migliorare. Sono presenti spazi per lacondivisione di materiali didattici, anche se la varieta' e qualita'dei materiali e' da incrementare. Lo scambio e il confrontoprofessionale tra docenti e' presente ma non diffuso (es.riguarda solo alcune sezioni, solo alcuni dipartimenti, ecc.).

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola realizza iniziative formative per i docenti. Leproposte formative sono di buona qualita' e rispondono aibisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il personaletenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, dellecompetenze possedute. Nella scuola sono presenti gruppi dilavoro composti da insegnanti, che producono materiali o esitidi buona qualita'. Sono presenti spazi per il confrontoprofessionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizionesono vari e di buona qualita'. La scuola promuove lo scambio eil confronto tra docenti.

5 - Positiva

6 -

La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tieneconto per la definizione di iniziative formative. Queste sono diqualita' elevata. La formazione ha avuto ricadute positive sulleattivita' scolastiche. La scuola valorizza il personale assegnandogli incarichi sulla base delle competenze possedute. Nellascuola sono presenti piu' gruppi di lavoro composti dainsegnanti, che producono materiali/strumenti di qualita'eccellente, utili per la comunita' professionale. Sono presentispazi per il confronto tra colleghi, i materiali didatticidisponibili sono molto vari, compresi quelli prodotti dai docentistessi che sono condivisi. La scuola promuove efficacemente loscambio e il confronto tra docenti.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa scuola favorisce la formazione dei docenti e in alcuni ambiti realizza con costanza, in sintonia con la Legge 107/2015,iniziative interne rivolte a tutto il personale. Le proposte formative sono di buona qualità e si avvalgono di esperti esterni, comedocumentano le rielaborazioni dei questionari anonimi compilati on line per ogni corso attuato all’interno del Piano diMiglioramento. La scuola valorizza il personale (anche quello di potenziamento) tenendo conto, per l'assegnazione di alcuniincarichi, delle competenze possedute. In questo ambito nell’anno in corso è stato completato il censimento delle competenzedelle risorse umane interne, da tenere aggiornato.Nella scuola, ed è questo un importante elemento di forza, sono presenti molti gruppi di lavoro, composti da insegnanti, cheproducono materiali utili alla progettazione e alla riflessione didattica e valutativa, condivisi con i colleghi sia in formatocartaceo sia sul web. La modulistica e i prodotti didattici sono di buona qualità e favoriscono il confronto professionale che,tuttavia, potrebbe migliorare con una maggiore disponibilità di spazi e di strumenti.

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3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Subarea: Collaborazione con il territorio

Subarea: Coinvolgimento delle famiglie

Domande GuidaQuali accordi di rete e collaborazioni con soggetti pubblici o privati ha la scuola? Per quali finalita'?

Qual e' la partecipazione della scuola nelle strutture di governo territoriale?

Quali ricadute ha la collaborazione con soggetti esterni sull'offerta formativa?

Qual e' la presenza nelle scuole del secondo ciclo di stage, di collegamenti o di inserimenti nel mondo del lavoro?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Secondo il principio di sussidiarietà, l’Istituto collabora con ilterritorio e partecipa a reti, come fa soltanto il 23% e il 64,5%delle scuole nazionali, provinciali e regionali. Esso cura glistage e ha convenzioni con altre scuole del Distretto o fuori, p.es. sulla lettura, sull’EDA sull’educazione alla legalità, sullaformazione (Medioacus) e per l’insegnamento dell’Italiano.L’Istituto è membro del Consorzio degli Istituti Alberghieriveneti, della RE.NA.I.A., dell'AEHT. Accanto a quelleprofessionalizzanti, cura le reti che rispondono ai bisognispecifici della sua popolazione. Capofila di un progetto biennaleeuropeo negli anni scorsi, ha perciò convenzioni su scalaregionale e nazionale per migliorare le attività curricolari edextracurricolari. Ne sono un esempio i progetti nazionali“Compìta” e “Autori del Novecento”, oltre alla rete provinciale“L’italiano a scuola”, di cui la scuola è promotrice. Tra gliaccordi formalizzati, grazie ai quali l’Istituto si colloca nel32,5% delle scuole italiane e nel 48,4% di quelle provinciali,spiccano quelli con le Università di Ca’ Foscari (dal 2007) perItaliano L1 e L2 e di Bari per “Compìta”, con l’ULSS conassociazioni sportive e di solidarietà. In questo contestorisaltano le collaborazioni imprenditoriali per l’ASL, checoinvolge il 31,18% degli studenti, contro il 16,8% delle scuoleprovinciali e il 17,4% di quelle nazionali, e quelli per iProtocolli inclusivi e per la legalità con la Questura.

In questo ambito non si rilevano aspetti critici.

Domande GuidaIn che modo le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa?

Ci sono forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di interventi formativi?

La scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento d'istituto, del Patto di corresponsabilita' o di altri documentirilevanti per la vita scolastica? La scuola realizza interventi o progetti rivolti ai genitori (es. corsi, conferenze)?

La scuola utilizza strumenti on-line per la comunicazione con le famiglie (es. registro elettronico)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Ottimo è il rapporto con la componente genitoriale eletta nelConsiglio d’Istituto e, in genere, nei CdC.Una buona risposta da parte dei genitori si registra nelleriunioni per organizzare gli scambi culturali con l’estero. Vi èpoi una eccezionale risposta delle famiglie dell’indirizzoenogastronomico alla richiesta della scuola di versare ilcontributo volontario: la quota media per studente è di € 156,86,contro i 55 euro nazionali e i 91,3 euro delle scuole dellaprovincia.Per coinvolgere le famiglie e favorire la diffusione dellecomunicazioni, i rappresentanti dei genitori nei CdC, spessocon l’appoggio dell’Istituto, diffondono presso i genitoriassenti alle riunioni sintesi degli incontri.Vi è poi un livello medio-alto di partecipazione delle famigliealle attività di orientamento promosse dall’Istituto (in entrata ein itinere) e alle cene/pranzi organizzati dalle classi terze.Positiva va considerata la partecipazione dei genitori allaproposta di un paio di anni fa di ritinteggiare le aule scolastichein mancanza di uno specifico intervento della Provincia, piùvolte richiesto.

Bassa è la percentuale dei genitori che partecipano alla elezionedegli OO.CC, nonostante l’azione propositiva dell’Istituto e deirappresentanti dei genitori.. Il 4,75% complessivo costituisce lamedia di valori più alti nel primo anno che si riduconoprogressivamente negli anni successivi. Si tratta di unapercentuale inferiore ai dati provinciale (7%), regionale (9%) enazionale (10,3), a conferma della particolare situazionefamiliare della popolazione scolastica dell’Istituto.Non esiste un Comitato di genitori o di ex studenti dell’Istitutoche possa promuovere la partecipazione delle famiglie alla vitadella scuola.Rimane inoltre complessivamente bassa la percentuale digenitori che aderisce alle iniziative organizzate appositamentesui temi della cittadinanza, della legalità e del benessere o sualtre tematiche connesse con l’adolescenza. Su questo ambitospecifico, l’Istituto sta ipotizzando interventi mirati a sostegnodella partecipazione.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivo

nella promozione di politiche formative territoriali ecoinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa.

Situazione della scuola

La scuola non partecipa a reti e non ha collaborazioni consoggetti esterni, oppure le collaborazioni attivate non hanno unaricaduta per la scuola. La scuola (secondo ciclo) non attivastage e collegamenti con il mondo del lavoro. La scuola noncoinvolge i genitori nel progetto formativo oppure le modalita'di coinvolgimento adottate risultano non efficaci.

1 - Molto critica

2 -

La scuola partecipa a reti e/o ha collaborazioni con soggettiesterni, anche se alcune di queste collaborazioni devono esseremaggiormente integrate con la vita della scuola. La scuola(secondo ciclo) ha intrapreso percorsi per promuovere stage einserimenti lavorativi ma in modo occasionale e nonsistematico. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sueiniziative, anche se sono da migliorare le modalita' di ascolto ecollaborazione.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggettiesterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modoadeguato con l'offerta formativa. La scuola e' coinvolta inmomenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per lapromozione delle politiche formative. La scuola (secondo ciclo)propone stage e inserimenti lavorativi per gli studenti. La scuolacoinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccoglie leidee e i suggerimenti dei genitori.

5 - Positiva

6 -

La scuola partecipa in modo attivo o coordina reti e hacollaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioniattivate contribuiscono in modo significativo a migliorare laqualita' dell'offerta formativa. La scuola e' un punto diriferimento nel territorio per la promozione delle politicheformative. La scuola (secondo ciclo) ha integrato in modoorganico nella propria offerta formativa esperienze di stage einserimenti nel mondo del lavoro, anche con ricadute nellavalutazione del percorso formativo degli studenti. La scuoladialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti permigliorare l'offerta formativa. Le famiglie partecipano in modoattivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazionedi iniziative di vario tipo.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoL’Istituto si caratterizza per un’ampia progettualità, coerente con la mission e con il P.O.F. e si colloca attivamente all’interno diuna vivace rete territoriale su scala provinciale, regionale e nazionale. Negli anni scorsi è stato capofila di un progetto europeo(BEAMS) che ha coinvolto l’Istituto carcerario femminile veneziano; in quello in corso ha aderito a reti distrettuali einterregionali e si è fatto promotore della rete provinciale “L’italiano a scuola”. Di frequente la scuola partecipa come partner areti finalizzate allo sviluppo di competenze professionalizzanti e di Educazione degli adulti, al miglioramento delle competenzedi base (lettura, competenza letteraria) e di cittadinanza, contro il disagio adolescenziale e in favore dell’inclusione. A questoscopo sono tante le convenzioni che, da molti anni, l’Istituto stipula con vari soggetti (Università, associazioni, USSL, altrescuole, Questura, ecc.) ed è alto il ricorso a esperti esterni.Ancora più positiva è l’attività dell’Istituto in materia di stage e di Alternanza Scuola Lavoro, rimodulata con finanziamentiesterni nell’anno in corso. Tali azioni sono integrate in modo organico nell’offerta formativa, con ricadute nella valutazione delpercorso formativo degli studenti.Nonostante la bassa partecipazione delle famiglie agli appuntamenti formali, la scuola dialoga con i genitori attraverso i lororappresentanti nei CdC e d’Istituto, con riunioni pomeridiane apposite, attraverso le attività di orientamento nel territorio incollaborazione con le scuole di primo grado e con i Comuni e attraverso eventi didattici (pranzi/cene) delle classi terze,annualmente rivolti proprio alle famiglie. Vi è poi una buona risposta familiare alla richiesta dell’Istituto di contribuirevolontariamente al finanziamento dei laboratori enogastronomici e al miglioramento del decoro degli spazi. Nella crescita dellapartecipazione delle famiglie alla vita della scuola si ravvisano margini di miglioramento.

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Lista Indicatori Scuola - Sezione: ProcessiIl Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto 1. POF MUSATTI, LINK.pdfPOF 2015-2016 POF 2015-2016.pdfPTOF 2016-2019 PTOF 2016-2019.pdfPDM 2015-2016 PdM 2015-2016.pdfProgettazione comune 2. Piano di lavoro, I biennio.pdfProgettazione d'Istituto 1 2a. PROGETTO COLOMBA.pdfProgettazione d'Istituto 2 2b. PROGETTO COLOMBA.pdfProgettazione d'Istituto 3 2c. PROGETTO COLOMBA.pdfProgetto di classe 2. Progetto di classe.pdfRelazione finale di sostegno 2. Sostegno, I-IV classe.pdfUdA, classi seconde 2. UdA seconde.pdfCurricolo d'Istituto e rubriche valutative 3. Curricolo d'Istituto e rubriche valutative.pdfRubriche valutative di Italiano, estratto 3. Rubriche valutative Italiano.pdfRisultati prove d'ingresso di Italiano 3. Prove ingresso Italiano TOTALE.pdfGriglie di valutazione classi V, a 3a. Griglie simulazioni classi V.pdfGriglie di valutazione classi V, b 3b. Griglie simulazioni classi V.pdfRubriche valutative di Lingue straniere, estratto 3. Rubriche valutative Lingue straniere.pdfIL LAVORO DEI DIPARTIMENTI 3. Verbale Dipartimento.pdfProgettazione trasversale: UdA 1. UdA Pasqua.pdfProgettazione trasversale: UdA 1. UdA Comunicazione.pdfLavorare per UDA 2. PROGRAMMARE PER UDA.pdfPatto di corresponsabilità 5. Patto di corresponsabilità.pdfCIC. Punto d'ascolto 5. Progetto CIC 2014-2015.pdfPeer to peer studenti 5. Formazione peer to peer, studenti, IV

anno.pdfProgetti benessere e legalità 5. Circol-Arrampic-e-tennis-2-turno-1-.pdfProgetti benessere e legalità 5. Legalità e salute.pdfProtocolli e progettualità inclusiva 6. PDP.pdfProtocolli e progettualità inclusiva 6. PEI.pdfProtocolli e progettualità inclusiva 6. Vademecum docente di sostegno.pdfProtocolli e progettualità inclusiva 6. Protocollo alunni disabili, Diagramma di

flusso programmazione.pdfProtocolli e progettualità inclusiva 6. Protocollo alunni disabili.pdfProtocolli e progettualità inclusiva 6. Protocollo alunni stranieri.pdfProtocolli e progettualità inclusiva 6. Dolcezze in cucina.pdfProtocolli e progettualità inclusiva 6. ALFABETIZZAZIONE STRANIERI.pdfProgettualità per la differenziazione degliinterventi e per la valorizzazione degli esiti diapprendimento

7. Circolare INVALSI.pdf

Progettualità per la differenziazione degliinterventi e per la valorizzazione degli esiti diapprendimento

7. PROG INVALSI.pdf

Progettualità per la differenziazione degliinterventi e per la valorizzazione degli esiti diapprendimento

7. Progetto sostegno V.pdf

Progettualità per la differenziazione degliinterventi e per la valorizzazione degli esiti diapprendimento

7. SPORTELLI E RECUPERI 2014.pdf

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La collaborazione con le scuole di I grado el’accoglienza

8. Scheda continuità.pdf

La collaborazione con le scuole di I grado el’accoglienza

8. Accoglienza.pdf

Orientamento in uscita 9. Orientamento in uscita, Circolare ITSCOSMOS.pdf

Orientamento in uscita 9. Orientamento in uscita, Circolare Vega, VA.pdf

Orientamento in uscita 9. Orientamento in uscita, Circolare Vega.pdfOrientamento in uscita 9. Orientamento in uscita, Legnaro.pdfOrientamento in uscita 9. Orientamento, Circolare x incontro ESAC.pdfOrientamento in uscita 9. Orientamento in uscita, Legnaro 2.pdfOrientamento in entrata 9. Orientamento in entrata, incontri famiglie.pdfOrientamento in entrata 9. Orientamento in entrata, nuovo

commerciale.pdfProgetto orientamento, Commissione 9. Orientamento, convocazione

Commissione.pdfOrientamento in entrata 9. Orientamento in entrata, calendario-

ministage.pdfOrientamento in entrata 9.Orientamento in entrata, OPEN-DAY,

esempio.pdfOrientamento in entrata 9. Orientamento in entrata, MINI-STAGE,

esempio.pdfProgetto orientamento 9. PROGETTO ORIENTAMENTO.pdfOrientamento in itinere 9. Orientamente in itinere, circolare.pdfMission 1a. Mission nel POF.pdfMission Intenti e finalità nel POF.pdfModulistica progetti 2a. Modulistica progetti.pdfModulistica progetti 2b. Monitoraggio progetti .pdfMonitoraggio progetti 2c. Monitoraggio in itinere BEAMS.pdfMonitoraggio progetti, in itinere 2c. Monitoraggio in itinere BEAMS.pdfOrganigramma 3. Funzioni strumentali 2013-2104.pdfOrganigramma 3. FS 2014-2015.pdfOrganigramma 3. ORGANIGRAMMA A.pdfOrganigramma 3. Organigramma B.pdfLe risorse finanziarie e il programma annuale2015

4. RELAZIONE_PA_MUSATTI_2015__D.pdf

Le risorse finanziarie e il programma annuale2015

4. RELAZIONE_PA_MUSATTI_2015__E.pdf

Le risorse finanziarie e il programma annuale2015

4. RELAZIONE_PA_MUSATTI_2015__F.pdf

Le risorse finanziarie e il programma annuale2015

4.RELAZIONE_PA_MUSATTI_2015__conclusione.pdf

Scambi con l'estero Scambio Istria.pdfScambi con l'estero SCAMBIO-GERMANIA-PER-CDC.pdfScambi con l'estero Scambio-per-consigli-di-classe-2015.pdfProgetti, esempi A-TAVOLA-CON-IL-MUSATTI-....LE-CENE-

DEL-SABATO.pdfProgetti, esempi PROGETTO-LIBRIAMOCI.pdf

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Progetti, esempi BAR-DIDATTICO-2014-2015.pdfL’ampliamento dell’offerta formativa 4a. Consuntivo BEAMS.pdfL'area professionalizzante, POF 4b.Verbale ITP, ottobre 2014.pdfL'area professionalizzante, POF 4c. Relazione finale FS AREA 3.pdfLe risorse finanziarie e il programma annuale2015

4. RELAZIONE_PA_MUSATTI_2015__A.pdf

Le risorse finanziarie e il programma annuale2015

4. RELAZIONE_PA_MUSATTI_2015__B.pdf

Le risorse finanziarie e il programma annuale2015

4. RELAZIONE_PA_MUSATTI_2015__C.pdf

La formazione interna, un esempio CORSO-WEB-MARKETING.pdfLavoro in team 5. COMMISSIONI 2014.pdfLavoro in team 5. Coordinamento didattico, 2013-2014.pdfLavoro in team 5. VERBALI 1-2 COMMISSIONE ISTITUTO.pdfAlternanza Scuola Lavoro e gli stage 6. Stage e ASL a.s. 2014-2015.pdfIl dialogo scuola-famiglie RICEVIMENTO-ANTIMERIDIANO-

GENITORI.pdf

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5 Individuazione delle priorita' Priorità e Traguardi

Obiettivi di processo

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLAPRIORITA' (max 150caratteri spazi inclusi)

DESCRIZIONE DELTRAGUARDO (max 150

caratteri spazi inclusi)Risultati scolastici

Risultati nelle provestandardizzate nazionali

Accrescere la qualità dellapartecipazione degli allievi alleprove nazionali e migliorare gliesiti di tutte le classidell’Istituto.

Migliorare gli esiti delle provestandardizzate nazionali eriportare sotto il 10% lavariabilità dei risultati tra leclassi dell’Istituto.

Competenze chiave e dicittadinanza

Migliorare gli ambienti diapprendimento per svilupparele competenze di cittadinanza eper sostenere motivazione erelazioni nel I biennio.

Contenere del 10%% gliinterventi sanzionatori nelprimo biennio, riducendo icomportamenti scorretti esostenendo le relazioni diclasse.

Risultati a distanza

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi)L’Istituto rivela qualche criticità in più ambiti degli Esiti. In Risultati scolastici, p. es., la percentuale di ammessi alle classisuccessive nell’a. s. 2013-2014 è stata dell’87,72%, di gran lunga più alta rispetto a quella delle scuole di riferimento su scalaprovinciale, regionale nazionale. Il trend di miglioramento è confermato dagli esiti del 2014/15 e del 2015/16, si sono perciòrintracciate le priorità nei due ambiti in cui le risultanze dell’analisi sono più negative. La prima è stata individuata in Risultatidelle prove nazionali, perché non tutte le classi hanno esiti allineati almeno con quelli delle scuole di Nord-est dal backgroundsocio-economico simile. Innovare la didattica comune sia attraverso l’ampliamento della dotazione digitale, sia attraverso laformazione dei docenti, avrebbe ricadute positive sullo sviluppo dei processi cognitivi implicati nelle prove nazionali e dellecompetenze di base tout court, con beneficio per tutti gli esiti degli apprendimenti. La seconda priorità è stata individuata inCompetenze chiave e di cittadinanza. Visto l’alto numero di richiami scritti e di sospensioni degli ultimi anni, in questo ambitol’Istituto necessita ancora di migliorare le competenze civiche e sociali degli allievi del I biennio, agendo sia sugli ambienti diapprendimento, sia sulla gestione da parte dei CdC delle relazioni cognitivo-emotive degli e con gli allievi.

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVODI PROCESSO (max 150 caratteri

spazi inclusi)Curricolo, progettazione e valutazione Coordinamento della progettazione

didattica e valutativa comune, a sostegnodelle competenze di base e dell’equitàdegli esiti tra classi.

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Ambiente di apprendimento Potenziamento di strumenti digitali e distrategie metodologiche al fine disostenere la motivazione e migliorareconvivenza, relazioni e gestione.

Inclusione e differenziazione

Continuita' e orientamento

Orientamento strategico e organizzazionedella scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorseumane

Formazione tecnologico-didattica deidocenti in funzione dell’innovazionemetodologica e del miglioramento deiprocessi di insegnamento-apprendimento.

Integrazione con il territorio e rapporticon le famiglie

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratterispazi inclusi)

L’Istituto, che ha già perfezionato un proprio curricolo, concordato rubriche valutative e strumenti di progettazione comuni, oltreche prove per classi parallele per tutte le discipline, ha necessità di lavorare anche nei prossimi anni sulla didattica percompetenze e per processi cognitivi trasversali, su cui si fondano anche le prove standardizzate nazionali, e di innovarediffusamente le metodologie. Per il sostegno delle competenze di base attraverso mirate azioni didattiche e valutative comuni, ènecessario partire dall’analisi delle prove INVALSI e dalla lettura e interpretazione dei risultati dell’Istituto da parte di tutti idocenti di Italiano e di Matematica, con momenti di riflessione con tutti i docenti delle materie teoriche del primo biennio per lacondivisione degli processi da sostenere e migliorare.A ciò si aggiunge la necessità di migliorare il clima di classe per ridurre i comportamenti scorretti sia migliorando gli ambienti diapprendimento e la qualità delle relazioni, sia responsabilizzando maggiormente le famiglie nel dialogo educativo. A questoscopo può essere efficace l’istituzione di figure di tutor peer to peer (docenti e studenti) e la realizzazione di specifiche attivitàmirate agli allievi più demotivati e indisciplinati oltre che alle loro famiglie.Per l’una e l’altra priorità, è fondamentale laformazione dei docenti su: didattica per competenze, sviluppo delle competenze tecnologiche e multimediali, gestione dellerelazioni di classe.

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