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DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE STRUTTURE, DELLE ACQUE E DEL TERRENO LABORATORIO PROVE MATERIALI E STRUTTURE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'AQUILA ________________________________________________________________________________________________________ Tel.: 0862-434540(Dir.) -434552(Segr.Amm.) -434503/4(Segr.) -434533(Lab.) -434532(Fax) C.F. e P.IVA 01021630668 – email:[email protected] 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 1 RAPPORTO DI PROVA 1. PREMESSA Nell’ambito del contratto stipulato tra la Soc. AUREA e il Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, delle Acque e del Terreno (DISAT), avente per oggetto lo “Studio dell’efficienza strutturale del sistema costruttivo IBS”, è stata effettuata una campagna di prove sperimentali articolate in: 1. prove di rottura a flessione di campioni di parete sotto carico trasversale; 2. prove di rottura a taglio di campioni di parete sotto carico trasversale; 3. prove di rottura a compressione semplice di campioni di parete, sotto carico monoassiale in direzione dell’asse longitudinale della parete; 4. prove di compressione di campioni di parete, sotto carico monoassiale in direzione dell’asse longitudinale della parete e taglio complanare; 5. prove di compressione di campioni di parete, sotto carico monoassiale in direzione dell’asse longitudinale della parete e taglio fuori dal piano. 2. CONDOTTA DELLE PROVE E RISULTATI ACQUISITI Le prove hanno avuto luogo presso il laboratorio della Te.Ma.Co. S.r.l., sito a San Salvo (CH), con la supervisione del personale del DISAT, tra l’8 Settembre e il 27 Novembre 2009. 2.1 Prove a flessione Per la realizzazione delle prove a flessione sono stati confezionati tre campioni di parete di lunghezza pari a 4.00m, larghezza 1.00m, spessore 0.29m, costituiti da: una soletta inferiore di 40mm di spessore realizzata in malta Mapegrout, armata con rete elettrosaldata 5mm a maglia quadrata di lato 100mm; una soletta superiore di 50mm di spessore realizzata in calcestruzzo Rck30, armata con rete elettrosaldata 5mm a maglia quadrata di lato 100mm; uno strato intermedio di 200mm di spessore di polistirene tipo IBS, densità 20kg/m 3 ; connettori metallici 10mm tra i due strati di rete elettrosaldata posti a interasse di 500mm; due profilati di lamiera pressopiegata sagomata a C, di sezione 200×40×3mm, disposti lungo i lati maggiori.

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DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE STRUTTURE, DELLE ACQUE E DEL TERRENO

LABORATORIO PROVE MATERIALI E STRUTTURE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'AQUILA

________________________________________________________________________________________________________ Tel.: 0862-434540(Dir.) -434552(Segr.Amm.) -434503/4(Segr.) -434533(Lab.) -434532(Fax)

C.F. e P.IVA 01021630668 – email:[email protected] 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy)

1

RAPPORTO DI PROVA

1. PREMESSA

Nell’ambito del contratto stipulato tra la Soc. AUREA e il Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, delle Acque e del Terreno (DISAT), avente per oggetto lo “Studio dell’efficienza strutturale del sistema costruttivo IBS”, è stata effettuata una campagna di prove sperimentali articolate in: 1. prove di rottura a flessione di campioni di parete sotto carico trasversale; 2. prove di rottura a taglio di campioni di parete sotto carico trasversale; 3. prove di rottura a compressione semplice di campioni di parete, sotto carico monoassiale in

direzione dell’asse longitudinale della parete; 4. prove di compressione di campioni di parete, sotto carico monoassiale in direzione dell’asse

longitudinale della parete e taglio complanare; 5. prove di compressione di campioni di parete, sotto carico monoassiale in direzione dell’asse

longitudinale della parete e taglio fuori dal piano. 2. CONDOTTA DELLE PROVE E RISULTATI ACQUISITI

• Le prove hanno avuto luogo presso il laboratorio della Te.Ma.Co. S.r.l., sito a San Salvo

(CH), con la supervisione del personale del DISAT, tra l’8 Settembre e il 27 Novembre 2009.

2.1 Prove a flessione Per la realizzazione delle prove a flessione sono stati confezionati tre campioni di parete di

lunghezza pari a 4.00m, larghezza 1.00m, spessore 0.29m, costituiti da: • una soletta inferiore di 40mm di spessore realizzata in malta Mapegrout, armata con rete

elettrosaldata ∅5mm a maglia quadrata di lato 100mm; • una soletta superiore di 50mm di spessore realizzata in calcestruzzo Rck30, armata con rete

elettrosaldata ∅5mm a maglia quadrata di lato 100mm; • uno strato intermedio di 200mm di spessore di polistirene tipo IBS, densità 20kg/m3; • connettori metallici ∅10mm tra i due strati di rete elettrosaldata posti a interasse di 500mm; • due profilati di lamiera pressopiegata sagomata a C, di sezione 200×40×3mm, disposti lungo

i lati maggiori.

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I campioni sono stati posizionati su vincoli in grado di realizzare lo schema di trave semplicemente appoggiata (cerniera e carrello), su una luce pari alla lunghezza del campione meno 50mm per ogni estremità, e tali da escludere fenomeni di torsione.

Il carico è stato applicato mediante tre martinetti idraulici in modo monotonicamente

crescente, fino a provocare il collasso del campione. Durante l’applicazione del carico sono stati misurati gli abbassamenti in corrispondenza

della sezione di mezzeria e degli appoggi mediante sei trasduttori di spostamento potenziometrici.

I risultati delle prove a flessione sono riportati sinteticamente nella tabella seguente.

Campione Carico

massimo kN

Abbassamento in corrispondenza del

carico massimo mm

Momento resistente ultimo kNm

Momento resistente teorico kNm

1 70.5 35.1 72.92 2 66.2 34.0 68.73 3 58.0 34.0 60.73

59.44

2.2 Prove a taglio Successivamente alle prove a flessione, dai campioni provati sono stati ricavati mediante

taglio con sega diamantata, cinque conci, ciascuno di lunghezza pari a circa 2m. I campioni così ottenuti sono stati provati con un dispositivo di prova analogo a quello usato

per le prove a flessione, posizionando il carico a 0.60m dall’appoggio a carrello. Anche in queste prove il carico è stato applicato in modo monotonicamente crescente, fino a

provocare il collasso del campione, e si è fatto uso dello stesso sistema di rilevazione del carico e degli spostamenti.

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I risultati delle prove a taglio sono riportati sinteticamente nella tabella seguente.

Campione Carico

massimo kN

Abbassamento in corrispondenza del

carico massimo mm

Taglio resistente ultimo kNm

Taglio resistente teorico kNm

1 95.9 8.2 66.39 2 102.1 10.7 70.63 3 95.8 23.1 66.32 4 105.7 16.6 73.09 5 109.0 18.1 75.35

60.76

2.3 Prove a compressione semplice Per la realizzazione delle prove a compressione sono stati confezionati tre campioni di

parete di lunghezza pari a 3.00m, larghezza 1.00m, spessore 0.38m, costituiti da: • due solette di 40mm di spessore realizzate in malta Mapegrout, armate con rete

elettrosaldata ∅5mm a maglia quadrata di lato 100mm; • uno strato intermedio di 280mm di spessore di polistirene tipo IBS, densità 20kg/m3; • connettori metallici ∅10mm tra i due strati di rete elettrosaldata posti a interasse di 500mm; • due profilati di lamiera pressopiegata sagomata a C, di sezione 300×40×3mm, disposti lungo

i lati minori. Sui tre connettori collocati sull’asse longitudinale di ciascuno dei campioni sono stati

istallati, prima dell’allestimento delle pareti, degli estensimetri elettrici a resistenza per la misura delle deformazioni assiali.

I campioni sono stati sollecitati inserendoli in posizione verticale in un apposito telaio di

contrasto. In corrispondenza della sezione posta a metà altezza di ciascun campione è stato posto un trasduttore potenziometrico per la misura dello spostamento trasversale.

Il carico è stato applicato mediante tre martinetti idraulici in modo monotonicamente

crescente, fino a provocare il collasso del campione.

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I risultati delle prove a compressione semplice sono riportati sinteticamente nella tabella

seguente.

Deformazione massima dei connettori µm/m Campione Carico massimo

kN

Spostamento a carico massimo

mm 1 2 3 1 962.4 -3.9 345 913 -1893 2 1026.9 1.7 -160 -263 458 3 1026.9 -4.4 417 -114 ---

2.4 Prove a compressione e taglio nel piano Per la realizzazione delle prove a compressione e taglio nel piano sono stati confezionati tre

campioni di parete analoghi a quelli delle prove precedenti. I campioni sono stati sollecitati inserendoli in posizione verticale in un apposito telaio di contrasto.

Sui tre connettori collocati sull’asse longitudinale di ciascuno dei campioni sono stati

istallati, prima dell’allestimento delle pareti, degli estensimetri elettrici a resistenza per la misura delle deformazioni assiali.

Al fine di simulare la sollecitazione di compressione prodotta da carichi di esercizio,

mediante tre martinetti è stato applicato un carico assiale agente secondo la dimensione maggiore dei campioni, di intensità pari a 200kN per il primo campione, a 300kN per gli altri due, mantenuto costante durante la svolgimento della prova.

Per realizzare una condizione di incastro, è stato applicato uno sforzo di compressione

orizzontale di circa 100kN mediante due martinetti idraulici posizionati in corrispondenza dell’estremità superiore del campione in prova.

La sollecitazione di taglio nel piano è stata realizzata in modo monotonicamente crescente

mediante un martinetto idraulico posizionato all’estremità inferiore del campione in prova. Lo

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spostamento prodotto dal carico applicato, reso possibile dal posizionamento dell’appoggio su una serie di rulli metallici, è stato misurato mediante una coppia di trasduttori potenziometrici, posizionati sul lato opposto a quello del carico.

I risultati delle prove a compressione e taglio nel piano sono riportati sinteticamente nella

tabella seguente.

Deformazione massima dei connettori µm/m Campione

Carico verticale

kN

Taglio massimo

kN

Spostamento al taglio massimo

mm

Spostamento massimo raggiunto

mm 1 2 3 1 200 64.6 31.8 78.2 -26 -70 53 2 300 64.7 59.3 72.7 -44 -46 85 3 300 88.0 28.9 82.8 51 64 83

2.5 Prove a compressione e taglio fuori dal piano Per la realizzazione delle prove a compressione e taglio fuori dal piano sono stati

confezionati tre campioni di parete analoghi a quelli delle prove precedenti. I campioni sono stati sollecitati inserendoli in posizione verticale in un apposito telaio di contrasto, in posizione ruotata di 90° attorno all’asse verticale, rispetto a quella delle prove precedenti.

Sui tre connettori collocati sull’asse longitudinale di ciascuno dei campioni sono stati

istallati, prima dell’allestimento delle pareti, degli estensimetri elettrici a resistenza per la misura delle deformazioni assiali.

Al fine di simulare la sollecitazione di compressione prodotta da carichi di esercizio,

mediante tre martinetti azionati con una pompa manuale è stato applicato un carico assiale agente secondo la dimensione maggiore dei campioni, di intensità pari a 300kN per tutti i campioni, mantenuto costante durante la svolgimento della prova.

Per realizzare una condizione di incastro, è stato applicato uno sforzo di compressione

orizzontale di circa 25kN mediante due martinetti idraulici posizionati in corrispondenza dell’estremità superiore del campione in prova.

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La sollecitazione di taglio fuori dal piano è stata realizzata mediante un martinetto idraulico posizionato all’estremità inferiore del campione in prova. Lo spostamento prodotto dal carico applicato, reso possibile dal posizionamento dell’appoggio su una serie di rulli metallici, è stato misurato mediante una coppia di trasduttori potenziomentrici, posizionati sul lato opposto a quello del carico. La misura del carico è stata effettuata mediante una cella di pressione, inserita nel circuito di alimentazione.

Il carico è stato applicato in modo monotonicamente crescente, fino al raggiungimento dello

spostamento trasversale massimo consentito dal dispositivo di prova. I risultati delle prove a compressione e taglio fuori dal piano sono riportati sinteticamente

nella tabella seguente.

Deformazione massima dei connettori µm/m Campione

Carico verticale

kN

Taglio massimo

kN

Spostamento al taglio massimo

mm

Spostamento massimo raggiunto

mm 1 2 3 1 300 37.9 0.7 101.0 -157 -216 294 2 300 27.1 59.8 98.3 244 711 447 3 300 37.8 1.4 96.8 131 298 421

3. OSSERVAZIONI

Nel corso delle prove effettuate è stato osservato un soddisfacente comportamento dei

campioni, ben descritto dai modelli teorici utilizzati per riprodurre i risultati sperimentali. In particolare molto soddisfacente è stato il comportamento delle solette di malta

Mapegrout, che nel corso delle prove hanno mostrato una elevata tenacità, con limitati fenomeni fessurativi, anche nelle fasi di elevata sollecitazione.

Di particolare rilievo è stato il contributo dei connettori posti tra i due strati di rete

elettrosaldata, grazie ai quali non si è verificato alcun distacco delle solette, anche nelle fasi di massimo carico e deformazione.

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________________________________________________________________________________________________________ Tel.: 0862-434540(Dir.) -434552(Segr.Amm.) -434503/4(Segr.) -434533(Lab.) -434532(Fax)

C.F. e P.IVA 01021630668 – email:[email protected] 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy)

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RAPPORTO DI PROVA Nodo parete-parete

1. PREMESSA

Nell’ambito del contratto stipulato tra la Soc. AUREA e il Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, delle Acque e del Terreno (DISAT), avente per oggetto lo “Studio dell’efficienza strutturale del sistema costruttivo IBS”, è stata effettuata una campagna di prove sperimentali avente per oggetto prove di rottura a flessione alterna di campioni di nodo parete-parete. 2. CONDOTTA DELLE PROVE E RISULTATI ACQUISITI

Le prove hanno avuto luogo presso il laboratorio della Te.Ma.Co. S.r.l., sito a San Salvo

(CH), con la supervisione del personale del DISAT, nei giorni 22 Aprile, 5 e7 Maggio 2010.

Per la realizzazione delle prove sono stati confezionati tre campioni di nodo parete-parete, composti da due pareti collegate ortogonalmente tra loro, di altezza pari a 1.00m, lunghezza 1.33m, spessore 0.37m, costituite da: • due solette di 50mm di spessore realizzate in malta Mapegrout, armate con rete

elettrosaldata ∅5mm a maglia quadrata di lato 100mm; • uno strato intermedio di 280mm di spessore di polistirene tipo IBS, densità 20kg/m3; • connettori metallici ∅10mm tra i due strati di rete elettrosaldata posti a interasse di 500mm; • due profilati di lamiera pressopiegata sagomata a C, di sezione 300×40×3mm, disposti lungo

i lati minori, in corrispondenza del collegamento, irrigiditi da un angolare di lamiera pressopiegata, di sezione 200×210×3mm. Il collegamento tra le pareti è realizzato mediante:

• inserimento di pannelli di rete elettrosaldata ∅5mm a maglia quadrata di lato 100mm in corrispondenza degli spigoli interno ed esterno del nodo, così da realizzare una ricopertura delle reti di armatura per 200mm sulla parete e sul solaio,

• saldatura dei profilati a C in corrispondenza dello spigolo interno del nodo e irrigidimento con un angolare di lamiera. I campioni sono stati dapprima confinati con piastre di acciaio, poste sui fianchi del nodo e

collegate con tiranti strumentati, posti in tensione in modo da esercitare un carico trasversale pari a 300kN (dell’ordine del 30% del carico di rottura per sollecitazione assiale); successivamente sono stati inseriti in un apposito telaio di contrasto e vincolati in modo da impedire lo spostamento di una

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parete, lasciando invece libera l’altra. All’estremo libero di tale parete, a 0.85m dalla sezione di attacco del nodo, è stato posizionato un attuatore idraulico in grado di imprimere spostamenti trasversali in senso alterno, misurati da un trasduttore di spostamento posto in prossimità dell’attuatore.

In corrispondenza della sezione di attacco del nodo è stata rilevata la rotazione della parete

libera rispetto a quella vincolata, mediante quattro trasduttori di spostamento. La sollecitazione realizzata tramite l’attuatore è stata applicata con una sequenza ciclica di

intensità crescente, fino a provocare il collasso del campione. I risultati delle prove sono riportati sinteticamente nella tabella seguente.

Campione

Carichi massimi e

minimi kN

Spostamento in corrispondenza dei

carichi massimi e minimi mm

Momento resistente

ultimo kNm

Rotazione al nodo

rad

Momento resistente teorico kNm

1 25.15 33.04 26.16 0.031 -28.86 -39.05 -30.01 -0.032 2 30.10 30.24 31.30 0.027 -30.30 -42.06 -31.51 -0.027 3 28.44 29.87 29.58 0.018 -33.71 -36.01 -35.06 -0.016

28.16

3. OSSERVAZIONI

In base ai risultati ottenuti nel corso delle prove si osserva quanto segue:

• il nodo di connessione tra parete e parete ha una marcata duttilità, essendo stati raggiunti spostamenti e rotazioni almeno pari a 3 volte quelli corrispondenti alle sollecitazioni corrispondenti ai limiti di esercizio;

• al termine delle prove non sono stati osservati significativi danneggiamenti e distacchi nelle solette;

• la resistenza ultima raggiunta supera pressoché in ogni caso il valore teorico atteso Alla luce di quanto sopra, si ritiene che il collegamento tra parete e parete funzioni in modo

corretto, assicurando una efficace continuità tra i due elementi.

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________________________________________________________________________________________________________ Tel.: 0862-434540(Dir.) -434552(Segr.Amm.) -434503/4(Segr.) -434533(Lab.) -434532(Fax)

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RAPPORTO DI PROVA

Nodo parete-solaio

1. PREMESSA

Nell’ambito del contratto stipulato tra la Soc. AUREA e il Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, delle Acque e del Terreno (DISAT), avente per oggetto lo “Studio dell’efficienza strutturale del sistema costruttivo IBS”, è stata effettuata una campagna di prove sperimentali avente per oggetto prove di rottura a flessione alterna di campioni di nodo parete-solaio. 2. CONDOTTA DELLE PROVE E RISULTATI ACQUISITI

Le prove hanno avuto luogo presso il laboratorio della Te.Ma.Co. S.r.l., sito a San Salvo

(CH), con la supervisione del personale del DISAT, nei giorni 5, 22 Ottobre e 5 Novembre 2010. Per la realizzazione delle prove sono stati confezionati tre campioni di nodo parete-solaio

aventi dimensioni medie in altezza pari a 2.25m, larghezza 1.03m, profondità 1.29m, composti da: • una parete verticale di spessore 0.37m, costituita da:

o due solette di 45mm di spessore realizzate in malta Mapegrout, entrambe armate con reti elettrosaldate ∅5mm a maglia quadrata di lato 100mm,

o uno strato intermedio di 280mm di spessore di polistirene tipo IBS, densità 20kg/m3, o connettori metallici ∅10mm posti a interasse di 500mm, o due profilati di lamiera pressopiegata sagomata a C, di sezione 300×50×3mm,

disposti orizzontalmente agli estremi della parete, o un profilato di lamiera pressopiegata sagomata a omega, di sezione 300×240×3mm,

disposto al livello dell’intradosso del solaio, ancorato con viti Ø6 a due profilati di lamiera pressopiegata sagomata a C, di sezione 300×50×3mm;

• un concio di solaio di spessore 0.26m, fuoriuscente a sbalzo dalla parete per 0.92m, costituito da:

o due solette di 30mm di spessore, realizzate in malta Mapegrout, armate con rete elettrosaldata ∅5mm a maglia quadrata di lato 100mm,

o uno strato intermedio di 200mm di spessore di polistirene tipo IBS, densità 20kg/m3, o connettori metallici ∅10mm posti a interasse di 500mm, o due profilati di lamiera pressopiegata sagomata a C, di sezione 200×40×2.7mm,

disposti lungo i fianchi laterali.

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Il collegamento tra solaio e parete è realizzato mediante: • inserimento di pannelli di rete elettrosaldata ∅5mm a maglia quadrata di lato 100mm in

corrispondenza degli spigoli interni del nodo, così da realizzare una ricopertura delle reti di armatura per almeno 250mm sulla parete e sul solaio,

• ancoraggio mediante 4 viti ∅10 dei profilati a C del solaio con il profilato in lamiera pressopiegata sagomata ad omega della parete verticale. I campioni sono stati sollecitati inserendoli in posizione verticale in un apposito telaio di

contrasto, con vincoli in grado di impedire gli spostamenti delle sezioni di estremità della parete. Sulla parete è stato applicato mediante quattro martinetti idraulici un carico verticale costante pari a 300kN.

All’estremo libero del solaio, a 0.80m dalla sezione di attacco alla parete, è stato posizionato

un attuatore idraulico in grado di imprimere spostamenti trasversali in senso alterno, misurati da un trasduttore di spostamento posto in prossimità dell’attuatore.

In corrispondenza della sezione di attacco alla parete è stata rilevata la rotazione del solaio

rispetto alla parete, mediante quattro trasduttori di spostamento. La sollecitazione realizzata tramite l’attuatore è stata applicata con una sequenza ciclica di

intensità crescente, fino a provocare il collasso del campione. I risultati delle prove sono riportati sinteticamente nella tabella seguente.

Campione

Carichi massimi e

minimi kN

Spostamento in corrispondenza dei

carichi massimi e minimi mm

Momento resistente

ultimo kNm

Rotazione al nodo

rad

Momento resistente teorico kNm

24.77 24.17 19.82 0.0152 1 -12.91 -14.44 -10.43 -0.0129 23.59 34.14 18.89 0.0254 2 -12.43 -19.43 -10.09 -0.0188 28.52 23.71 23.10 0.0219 3 -10.41 -20.04 -8.49 -0.0137

19.42

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3. OSSERVAZIONI

In base ai risultati ottenuti nel corso delle prove si osserva quanto segue:

• il nodo di connessione tra parete e solaio ha una marcata duttilità, essendo stati raggiunti spostamenti e rotazioni almeno pari a 3 volte quelli relativi alle sollecitazioni corrispondenti ai limiti di esercizio;

• al termine delle prove sono stati osservati distacchi delle solette in corrispondenza dell’attacco tra solaio e parete e sulla parete esterna all’altezza del nodo, mentre non sono stati osservati significativi danneggiamenti e distacchi nei profilati;

• la resistenza flessionale ultima del solaio risulta essere riferita essenzialmente alle due solette armate con rete elettrosaldata, che forniscono un momento resistente positivo per lo più superiore al valore teorico atteso; il momento negativo non raggiunge gli stessi valori presumibilmente per differenze nel collegamento tra le due solette con gli elementi di parete verticale;

• il contributo alla resistenza flessionale offerto dai profilati a C posti ai fianchi del solaio appare trascurabile, in quanto il collegamento dei profilati a C mediante viti con il profilato ad omega funziona sostanzialmente come una cerniera.

In aggiunta a quanto sopra occorre sottolineare che i campioni sottoposti a prova

rappresentano un comportamento limite rispetto all’organismo strutturale completo, nel quale la presenza di una struttura metallica funzionante a telaio garantisce al sistema ulteriore rigidezza e stabilità.

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AUREA S.R.L. Via Verrotti Espansione 2

65016 Montesilvano (PE) – Italy

INNOVATION BUILDING SYSTEM

Casa secondo IBS a Pollutri (Chieti - Italia)

RELAZIONE TECNICA SU CARATTERISTICHE ENERGETICHE

DEL SISTEMA COSTRUTTIVO IBS DI AUREA SRL CON ILLUSTRAZIONE DI UN’APPLICAZIONE

Pescara, luglio 2011

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Relazione tecnica su caratteristiche delle prestazioni energetiche del sistema costruttivo IBS AUREA Srl – Montesilvano (PE)

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1 OGGETTO

La presente relazione tecnica, redatta dal sottoscritto ing. Franco Antonacci, iscritto al n. 1062

dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pescara, illustra da un punto di vista delle

prestazioni energetiche le principali caratteristiche del sistema di costruzione denominato “Innovative

Building System (IBS)” della società AUREA Srl di Montesilvano (via Verrotti c/o Espansione 2 -

Pescara – Abruzzo – Italia) che consente di realizzare fabbricati con bassi consumi energetici,

rendendoli classificabili nelle più alte classi di efficienza energetica, in quanto, in abbinamento ad impianti

di produzione di acqua calda per il riscaldamento e per gli usi sanitari (ACS) che utilizzano fonti rinnovabili,

consentono di ottenere un elevato risparmio energetico durante la gestione annuale di un sistema edificio-

impianto così realizzato.

Dopo l’illustrazione delle peculiarità tecniche di tale sistema costruttivo, sarà proposto un caso di

studio riguardante un’applicazione realizzata in Abruzzo dove tramite tale metodologia è stato costruito un

fabbricato unifamiliare che è stato classificato in Classe “A” secondo la Procedura ClassEnergia® di

SACERT certificata dal SINCERT ed utilizzante il modello di analisi e calcolo BESTClass TS 11300 che,

validato dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI) con certificato di conformità n. 008/2009, fa riferimento

ed è conforme alla legislazione ed alla normativa vigente.

Il documento risulta articolato nei seguenti capitoli:

1 OGGETTO 1

2 PREMESSA 2

3 IL SISTEMA COSTRUTTIVO IBS 3

3.1 Caratteristiche costruttive 3 3.2 Resistenza strutturale 4 3.3 Efficienza termica ed acustica 4 3.4 Economicità 4

4 CASO DI STUDIO 5

4.1 Generalità 5 4.2 Descrizione dell’immobile 5 4.3 Descrizione dell’impiantistica prevista 6 4.4 Analisi energetica 7

4.4.1 Dati tecnico costruttivi dell’edificio 8 4.4.2 Dati climatici 8 4.4.3 Pacchetti Costruttivi 9 4.4.4 Elementi trasparenti finestrati 18 4.4.5 Risultati e classificazione energetica conseguiti 18 4.4.6 Ulteriori vantaggi IBS: sostenibilità ambientale 20

5 CONCLUSIONI 21

6 ALLEGATI 22

6 1. PLANIMETRIE, PROSPETTI E SEZIONI FABBRICATO 23 6 2. CERTIFICAZIONI E DOCUMENTI INFISSI 34

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2 PREMESSA

Nel quadro delle attività di promozione del risparmio energetico, dell’uso razionale dell’energia e

dello sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, nonché della tutela dell’ambiente, in Italia seppur

lentamente sono state promosse numerose iniziative legislative ed operative volte ad ottemperare le

disposizioni emanate in materia tramite le Direttive Europee.

Il maggior contributo ai consumi energetici (riscaldamento, acqua calda sanitaria, condizionamento,

illuminazione) da sempre è fornito dai settori residenziale e terziario.

Nuove leggi e regole costruttive, requisiti prestazionali più restrittivi, tecniche di realizzazione

innovative, riduzione degli sprechi energetici, obblighi cui sottostare per la realizzazione delle nuove

costruzioni, ma soprattutto per la riqualificazione di quelle esistenti, sicuramente più degradate dal punto

di vista energetico, sono stati gli strumenti attraverso i quali si è cercato di indirizzare la politica

energetica europea e nazionale e sensibilizzare gli utenti finali per determinare dal basso una più forte e

consapevole domanda di qualità energetica.

Un consistente contributo al raggiungimento degli obiettivi prefissati è stato dato dall’innovazione

tecnologica e dalle attività di ricerca sui materiali e sulle tecniche innovative costruttive ed impiantistiche

da applicare alla realizzazione degli edifici, in particolare residenziali, che rappresentano le maggiori cause

di consumi energetici. Ciò ha permesso che il sistema edificio-impianto, visto nel suo complesso come

unico organismo, possa e debba funzionare secondo prestazioni ottimali nel rispetto della legislazione

vigente, assicurando comunque il benessere ed il comfort ai propri utilizzatori, determinando un minor

consumo delle risorse energetiche e di conseguenza una maggiore salvaguardia della natura.

Il sistema di costruzione denominato “Innovative Building System (IBS)” in esame si colloca tra le

iniziative imprenditoriali di maggior pregio in quanto attraverso l’utilizzo di materiali semplici, facilmente

reperibili, versatili, riciclabili, di facile ed economica installazione, con intrinseche caratteristiche di

sicurezza, consente di realizzare pacchetti costruttivi che, nonostante il limitato ingombro (a parità di

prestazioni, spessori necessari molto ridotti rispetto ad altre metodiche), consentono di ottenere un notevole

risparmio energetico ed un migliore utilizzo delle risorse impiegate nel rispetto delle disposizioni

vigenti.

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3 IL SISTEMA COSTRUTTIVO IBS

3.1 Caratteristiche costruttive Il sistema IBS prevede la realizzazione di un pacchetto costruttivo opaco che, pur con ingombri

molto ridotti, a parità di spessore rispetto altre tipologie costruttive più tradizionali e/o con altre tipologie di

materiali, consente elevate prestazioni termiche delle strutture edilizie messe in opera, essendo costituito da

materiali che consentono di raggiungere bassissimi valori della trasmittanza termica dell’involucro

edilizio.

Il pacchetto è realizzato da moduli di pannelli di poliuretano espanso (3), il cui spessore è variabile

in base alle caratteristiche climatiche della località di applicazione, rivestito su entrambe le facce da uno

strato di intonaco cementizio speciale opportunamente armato tramite reti metalliche (2) (4), rifinibile

con altro intonaco in base alle specifiche esigenze estetiche (1) (5).

La versatilità del pacchetto è rappresentata soprattutto dalla adattabilità di realizzazione, ossia dalla

possibilità di posa sia verticale a costituire strutture opache di tamponamento – interne ed esterne – che di

posa orizzontale e/o inclinata a costituire solai e/o coperture, modificando semplicemente gli spessori in

funzione dei carichi da sopportare.

La struttura portante dei fabbricati realizzati con il pacchetto IBS è costituita da un’intelaiatura

metallica in profilati di acciaio opportunamente dimensionati e sagomati in base alle esigenze

costruttive.

All’interno di tali profilati trovano alloggiamento i pannelli IBS che, posti in opera secondo tale

metodologia, risultano costituire verso l’esterno una struttura compatta ed uniforme, termicamente

isolante, priva di discontinuità e di giunzioni negli elementi costituenti e che consente così la correzione

automatica di qualsiasi ponte termico.

Ciò consente di evitare la diminuzione della temperatura superficiale interna, garantendo che essa

non scenda al di sotto della temperatura di rugiada dell’aria e non causi fenomeni di condensa.

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3.2 Resistenza strutturale L’abbinamento tra i pannelli IBS, la rete metallica elettrosaldata ed il cemento, crea una struttura

continua, elastica e monolitica, ancorata ad una platea di fondazione in cemento armato, la cui

resistenza è affidata all’interazione tra gli elementi costituenti.

Le caratteristiche strutturali del metodo costruttivo sono state analizzate e certificate

dall’Università degli Studi di L’Aquila presso il Dipartimento delle Strutture.

3.3 Efficienza termica ed acustica Le caratteristiche termo-acustiche del principale componente del pacchetto costruttivo, consentono

inoltre di ritenere un fabbricato così realizzato non solo isolato acusticamente, per le peculiarità

intrinseche del materiale utilizzato essendo note le sue capacità insonorizzanti, ma anche fortemente isolato

termicamente, nel pieno rispetto della normativa cogente in materia (D.Lgs. 192/2005 e D.Lgs. 311/2006

di attuazione della Direttiva Europea 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia, D.P.R.

59/2009 “Nuove disposizioni riguardo l’uso razionale dell’energia”, D.M. 26/06/2009 “Linee guida nazionali

sulla certificazione energetica degli edifici”).

I valori di elevata resistenza termica ottenibili risultano di gran lunga inferiori rispetto a quelli

minimi richiesti dalla normativa: infatti, ad es., in zona climatica “D” con numero di gradi giorno pari a

1.505, un pannello costituente una parete con uno spessore totale di 33 cm, comprendente soli 22 cm di

poliuretano espanso, garantisce una trasmittanza di soli 0,143 W/m2K (<< 0,30 W/m2K della norma in

vigore dal 01/01/2010).

Così, viene favorita non solo la classificazione del manufatto tra le classi energeticamente più

efficienti, ma un consistente risparmio energetico di gestione durante il suo ciclo di vita, in quanto

vengono ampiamente limitate le dispersioni termiche ed il conseguente fabbisogno energetico, nonché il

dispendioso ricorso a fonti di energia primaria (petrolio, gas, legno), contribuendo anche alla diminuzione

delle emissioni di CO2 in atmosfera, perfettamente in linea con il rispetto della politica comune del controllo

integrato dell’inquinamento.

3.4 Economicità Numerosi e concreti sono i risparmi economici derivanti dalle modalità di realizzazione di una tale

tecnica costruttiva rispetto alle metodologie più tradizionali.

Semplicità e rapidità esecutiva sia dell’involucro che dell’impiantistica, minore costo della

manodopera, modularità dei pannelli, basso costo dei materiali, assenza macchinari ad installazione fissa

e di movimentazione pesante in cantiere, la diminuzione dei tempi di montaggio che riducono

l’esposizione ai rischi di cantiere, con relativa diminuzione dei costi per la sicurezza e per la copertura

assicurativa per i lavoratori, e l’esposizione a quelli di investimento e finanziari, consentono l’ottenimento di

consistenti economie.

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4 CASO DI STUDIO

4.1 Generalità

Una prima applicazione della tecnica di costruzione con il sistema IBS, qui presa in considerazione, è

stata la realizzazione di un nuovo fabbricato monofamiliare nel Comune di Pollutri, cittadina posta tra le

ridenti e verdeggianti colline della provincia di Chieti, in Abruzzo.

L’edificio realizzato nel 2008 e destinato a civile abitazione è stato oggetto di approfondita analisi

energetica secondo la procedura ClassEnergia® di SACERT, già in fase di progettazione per l’individuare

gli spessori dei pannelli necessari ad installare dei pacchetti costruttivi che, in funzione della condizioni

climatiche della località, consentissero il conseguimento della prevista classificazione energetica in Classe

“A”.

Già in due anni e mezzo di esercizio, la proprietà ha potuto verificare la bontà delle prestazioni

energetiche della realizzazione, riscontrando costi di gestione molto contenuti.

4.2 Descrizione dell’immobile

L’edificio isolato di cui trattasi, da un punto di vista strutturale e delle utenze, risulta costituito da un

unico corpo di fabbrica che si sviluppa parzialmente su due livelli (vedasi planimetrie e prospetti in

allegato) e nello specifico:

PRIMO LIVELLO (piano terra): costituito da zona giorno costituita da n. 1 cucina, n. 1

salone, che sono locali a tutta altezza (hmedia circa 4,00 m), e da una zona notte costituita

da n. 1 studio, n. 2 camere, n. 2 bagni, con altezza media di circa 2,80 m, al di sopra della

quale si sviluppa il secondo livello;

SECONDO LIVELLO (primo piano): costituito da n. 2 camere, n. 1 bagni, n. 1 studio

con altezza media di circa 3,20 m.

Una rampa di scale collega verticalmente i due livelli.

Un’ampia apertura praticata sulla parete dello studio del primo piano mette in comunicazione i due

livelli a creare continuità di ambiente.

In corrispondenza delle camere da letto del primo livello, in aggetto sul profilo esterno dell’edificio,

in continuità strutturale del solaio del secondo livello, è presente un ampio balcone con esposizione

NordEst.

Sul prospetto SudEst è presente un ampio patio, strutturalmente indipendente dal fabbricato, che

tramite il proprio solaio di copertura costituendo un terrazzo di altrettanto ampie dimensioni per i

corrispondenti locali del primo piano, realizza l’ombreggiamento degli elementi architettonici opachi e

trasparenti del piano terra.

Il corpo edilizio è realizzato mediante il sistema IBS in esame, che prevede l’installazione di

un’intelaiatura di profilati in acciaio interconnessi, di sezione differente in base alle esigenze funzionali di

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sostegno dei pannelli modulari in poliuretano espanso che sono interposti tra di essi e rivestiti da un

intonaco cementizio rinforzato da una rete metallica.

Con lo stesso sistema di costruzione delle pareti verticali e delle tramezzature è realizzato anche il

solaio interpiano tra primo e secondo livello.

La stratigrafia del pacchetto costruttivo così come realizzato, consente di ottenere un bassissimo

valore della trasmittanza termica U (circa 0,143 W/m2K) con un conseguente notevole abbattimento

delle dispersioni termiche e dei consumi energetici.

Due sono le quote alle quali sono realizzate le coperture (che dall’interno risultano a vista): la parte

dell’edificio ad un livello è sovrastata da un tetto ventilato del tipo tradizionale in legno di abete, mentre

quella dove risulta anche il secondo livello è chiusa da un tetto realizzato con lo stesso sistema in IBS con

cui sono realizzate le strutture verticali opache.

La tipologia di costruzione consente di trascurare quasi tutte le tipologie di ponte termico

tipicamente presenti in tale tipologia di costruzione, eccezion fatta, ma in maniera contenuta, per la

giunzione tra pareti verticali perimetrali con il terreno e con le coperture e per quella tra pareti opache

e gli infissi.

Gli infissi, installati secondo varie tipologie dimensionali e di apertura, sono tutti ad elevato

isolamento termico (Uw = 1,1 W/m2K): realizzati con telai ad elevato isolamento, con inserimento

all’interno del profilo di termoschiuma, dotati di doppio vetro nei tipi 4/16g/4b e 4ESG/16g/b4ESG con

trattamento superficiale rispettivamente basso emissivo e temperato, nella cui intercapedine é presente

del gas inerte (argon), sono tutti costruiti nella versione legno/alluminio ad eccezione di quello installato

nel bagno del primo piano, realizzato nella versione in PVC.

Tutte le aperture finestrate sono dotate di persiane esterne in alluminio, con battuta su 4 lati e cardini

a muro, dotate di alette inclinate fisse per l’oscuramento.

L’edificio, in adiacenza alla parete verticale di Sud Ovest della cucina, dispone di un locale non

riscaldato adibito a locale tecnico.

4.3 Descrizione dell’impiantistica prevista

Dal punto di vista impiantistico oltre:

alla rete di distribuzione dell’acqua che dal punto di alimentazione, posto nella nicchia

esterna alla centrale termica, attraversato il locale tecnico, si dirama verso le utenze

domestiche del fabbricato (bagni e cucina);

all’impianto di scarico delle acque reflue provenienti dalle utenze domestiche (bagni e

cucina);

risultano previsti:

la rete di distribuzione di gas propano che convoglia il combustibile dal punto di

alimentazione esterno (serbatoio interrato) verso la caldaia murale in centrale termica ed

alle utenze della cucina;

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il generatore di calore a condensazione costituito da una caldaia murale a gas a

metano con una potenzialità termica nominale pari a 21,8 kW (24 kW per ACS), per

la produzione mista di acqua calda sia per il riscaldamento che per le esigenze igienico

sanitarie (posizionata nella centrale termica contigua all’edificio sulla parete di SudOvest

della cucina): il generatore è del tipo abbinabile a sistemi solari termici;

il sistema di riscaldamento degli ambienti tramite un impianto a due tubi con collettori

complanari verticali di zona che per ciascun livello distribuiscono il fluido termovettore

ai terminali radianti (termosifoni e termoarredo) presenti in ogni ambiente ed installati

su parete che, per caratteristica intrinseca del sistema IBS, è isolata termicamente;

il sistema di regolazione dell’impianto di riscaldamento tramite una centralina di

termoregolazione programmabile su due livelli di temperatura nell’arco delle 24 ore ed

un’ulteriore centralina sulla quale è possibile solo la regolazione della temperatura.

Ognuna di esse agisce una valvola di regolazione – a tre vie la prima e a due vie la

seconda – installata sul rispettivo collettore di zona;

un impianto solare termico per la produzione di acqua calda da fonte rinnovabile per gli

usi sanitari e per l’integrazione al riscaldamento, con una produzione termica prevista di

circa 2.165 kWh/anno, costituito da pannelli captatori con superficie di 5 m2 ed un

serbatoio di accumulo di capacità 200 litri.

un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica costituito da n. 15

pannelli al silicio policristallino dotato di n. 1 inverter e dimensionato per la produzione

di circa 5.183 kWh/anno. I pannelli sono installati sulla falda della copertura più alta

dell’edificio ed esposta a sud, ove risulta la massima insolazione giornaliera e l’assenza di

qualsiasi problema di ombreggiamento portato, mancando qualsiasi ostacolo circostante.

4.4 Analisi energetica

Sulla base dei disposti normativi e legislativi vigenti in materia (D.Lgs. 192/2005 e s.m.i.), il

calcolo e l’analisi delle prestazioni energetiche dell’edificio in esame sono state condotte

utilizzando la metodologia di calcolo del programma applicativo “BestClass TS11300 vers. 2.0”

del SACERT sviluppato dal Dipartimento BEST del Politecnico di Milano, la cui conformità alle

norme, in base al regolamento di applicazione, è stato attestato dal C.T.I. (Comitato Termotecnico

Italiano Energia e Ambiente) con Certificato n. 008/2009.

A sua volta, al suo interno per il calcolo delle caratteristiche termoigrometriche dei

pacchetti costruttivi, il programma ingloba il software PAN prodotto da ANIT (Associazione

Nazionale dell’Isolamento Termico ed Acustico) per le determinazioni e le verifiche del caso.

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4.4.1 Dati tecnico costruttivi dell’edificio

CATEGORIA EDIFICIO (ai sensi del D.P.R. 412/1993): E.1 (1) Edificio residenziale.

Volume delle parti di edificio abitabili o agibili al lordo delle strutture

che li delimitano (V): 607 m³

Superficie esterna che delimita il volume (S): 511,97 m²

Rapporto S/V: 0,84 m-1

Superficie utile dell'edificio: 141 m²

Valore di progetto della temperatura interna: 20 °C

Valore di progetto dell'umidità relativa interna: 65 %

4.4.2 Dati climatici

Nelle seguenti tabelle riepilogative si riportano alcuni dei principali dati climatici considerati

nel progetto:

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4.4.3 Pacchetti Costruttivi

Di seguito si riportano le tabelle riepilogative di calcolo e di verifica delle caratteristiche

termoigrometriche dei singoli pacchetti costruttivi adottati in conformità alle disposizioni

vigenti.

Dalle tabelle risulta evidente che, nonostante sia stato applicato ad una realizzazione progettata

in un periodo antecedente l’entrata in vigore dell’attuale normativa e che quindi prevedeva

limitazioni diverse, il sistema costruttivo consente di soddisfare anche gli attuali requisiti

prestazionali richiesti.

Caratteristiche termiche dei componenti opachi dell'involucro edilizio. Confronto con i valori limite riportati all'allegato C del D.Lgs. 311/06.

Descrizione Area [m²]

Trasmittanza [W/m²K] Verifica

Strutture verticali - Trasmittanza limite [W/m²K] dal 2006: 0,5, dal 2008: 0,4, dal 2010: 0,36 CH M1 Vert opaca in IBS s-Cortina 158 0,14 Limite rispettato CH M1 Vert opaca in IBS s-Cortina ombr 33 0,14 Limite rispettato CH M3 Vert opaca in IBS c-Cortina 38 0,14 Limite rispettato CH M3 Vert opaca in IBS c-Cortina ombr1 4 0,14 Limite rispettato CH M3 Vert opaca in IBS c-Cortina ombr2 6 0,14 Limite rispettato CH M1 Vert opaca in IBS s-Cortina int 13 0,14 Limite rispettato Coperture - Trasmittanza limite [W/m²K] dal 2006: 0,46, dal 2008: 0,35, dal 2010: 0,32 CH COP3 Solaio terrazzo su ambiente riscaldato 8 0,14 Limite rispettato

CH COP1 Tetto tradizionale in Abete PT k 50 0,24 Limite rispettato CH COP2 Tetto in capsula di EPS 1P 60 0,12 Limite rispettato Pavimenti - Trasmittanza limite [W/m²K] dal 2006: 0,46, dal 2008: 0,41, dal 2010: 0,36 CH PAV1 Solaio vs terra 117 0,25 Limite rispettato Porte d'ingresso - Trasmittanza limite [W/m²K] dal 2006: 3,1, dal 2008: 2,8, dal 2010: 2,4

CH Porta blindata 1 2 2,80 Limite rispettato (al 2008 anno di costruzione dell’immobile)

Caratteristiche termiche dei componenti finestrati dell'involucro edilizio. Confronto con i valori limite riportati all'allegato C del D.Lgs. 311/06.

Descrizione Area [m²]

Trasmittanza [W/m²K] Verifica

Chiusure trasparenti - Trasmittanza limite [W/m²K] dal 2006: 3,1, dal 2008: 2,8, dal 2010: 2,4 Inf F1F2F3F4 legno/Al Edition SEN sole 13,4 1,10 Limite rispettato Inf F2 PVC/Al Dimension NO sole 0,7 1,20 Limite rispettato Inf F2 legno/Al Edition SE ombr 0,7 1,10 Limite rispettato Inf F4 legno/Al Edition SE ombr 4,0 1,10 Limite rispettato Inf F5 legno/Al Edition SE ombr 4,4 1,10 Limite rispettato

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M1 PARETE IN IBS SENZA CORTINA

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M2 PARETE IN IBS CON CORTINA

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PAVIMENTO vs Terra (piano terra)

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TETTO TRADIZIONALE VENTILATO, IN ABETE

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TETTO REALIZZATO CON LA TECNICA IBS

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4.4.4 Elementi trasparenti finestrati

Tutti gli elementi trasparenti sono costituiti da infissi, finestre e porte finestre, caratterizzate

principalmente da:

telaio in legno e alluminio o in PVC, ad elevato isolamento termico, riempito

internamente da termoschiuma;

vetrata ad elevato potere isolante, con doppio vetro 4/16/4 basso emissivo con

vetrocamera riempita di gas inerte (argon);

le cui caratteristiche termiche consentono di raggiungere una trasmittanza dichiarata dell’intero infisso pari a circa:

Uw = 1,1 W/m2K.

come risulta dalle certificazioni rilasciate dal costruttore degli infissi (vedasi documentazione

allegata).

4.4.5 Risultati e classificazione energetica conseguiti

Nelle seguenti tabelle si riepilogano i risultati ottenuti dal calcolo delle prestazioni

energetiche del sistema edificio-impianto con l’ausilio del modello di analisi e calcolo BESTClass

TS 11300 vers. 2.0.

PRESTAZIONE ENERGETICA COMPLESSIVA

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PRESTAZIONE ENERGETICA PER IL SOLO RISCALDAMENTO

PRESTAZIONE ENERGETICA PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA

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4.4.6 Ulteriori vantaggi IBS: sostenibilità ambientale

Sulla scorta dei risultati ottenuti dall’analisi energetica eseguita sul caso di studio, tenendo

conto:

dell’isolamento termico fornito dalla tipologia costruttiva e degli infissi

impiegati;

dell’utilizzo di fonti rinnovabili (energia solare termica e fotovoltaico) per

la produzione di energia volta a soddisfare quote del fabbisogno energetico

complessivo del fabbricato;

della tipologia di generatore di calore (caldaia a condensazione ad alta

efficienza) e del sistema di riscaldamento (radiatori) installati;

dei costi del combustibile utilizzato (metano);

dei bassi consumi energetici totali;

si è potuto calcolare alcuni indicatori ambientali che evidenziano e permettono di quantificare i

vantaggi derivati dall’applicazione della tecnica costruttiva in argomento, rispetto ad una

realizzazione che, a parità di zona climatica e di rapporto di forma, assicuri solo l’ottenimento di

prestazioni energetiche indicate dai corrispondenti limiti di legge. Tra essi si è determinato:

la quantità di combustibile risparmiata: 620,44 m3/anno;

il risparmio economico: 390,00 euro/anno;

la quantità di CO2 non immessa in atmosfera: 1.742,61 kg/anno;

la quantità equivalente di alberi non abbattuti: 2.487 alberi /anno;

7 alberi/giorno;

2,26 ettari/giorno.

Infine, non si deve dimenticare che tutti i materiali utilizzati sono riciclabili e riutilizzabili.

Il sistema costruttivo IBS è innovativo proprio perché consente di realizzare case a basso

impatto ambientale.

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5 CONCLUSIONI

Rispetto ad un’analoga realizzazione con tecniche tradizionali, il sistema costruttivo

analizzato, IBS, con riferimento ai risultati ottenuti dalla sua applicazione alla casa di Pollutri,

senza dubbio, se correttamente dimensionato e realizzato, consente di ottenere considerevoli

vantaggi sia per quanto riguarda le prestazioni energetiche dei fabbricati che vengono realizzati

con tale tecnica costruttiva nel rispetto della normativa vigente in materia (inserimento nelle classi

più performanti), sia per tutti gli altri aspetti collegati alla realizzazione ed alla gestione di una

tale tipologia di manufatto, il tutto con l’elevato valore aggiunto dell’economicità, della

semplicità, della sicurezza e del rispetto dell’ambiente.

Pescara, 05/07/2011

Il tecnico incaricato

ing. Franco Antonacci

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6 ALLEGATI

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6 1. PLANIMETRIE, PROSPETTI E SEZIONI FABBRICATO

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6 2. CERTIFICAZIONI E DOCUMENTI INFISSI

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Finestra in legno/alluminio

[ ] isolamento termico Uw fino a 0,71 W/m2K (con un opportuno vetraggio)

[ ] isolamento termico con doppio vetro di serie (Ug = 1,1 W/m2K) Uw = 1,1 W/m2K

[ ] termoschiuma ad elevato isolamento, senza HFC

[ ] profondità del profilo di 93 mm

[ ] isolamento acustico fino a 43 dB (con un opportuno vetraggio)

[ ] ferramenta perfettamente nascosta, a richiesta a vista

[ ] elementi di chiusura di design

[ ] fino alla classe di resistenza 2

[ ] sicurezza di base di serie

[ ] disponibile in tre design di battente (Premium, Classic o Softline design)

[ ] sistema di evacuazione dell’acqua

[ ] tre livelli di guarnizione

Combinazione di legno/termoschiuma/alluminio per finestre altamente isolanti e che proteggono in modo ottimale dalle intemperie, offrendo al contempo il calore del legno sul lato interno. Il sistema, protetto da vari brevetti Internorm, è caratterizzato da valori di isolamento termico idonei per l’utilizzo in case a basso consumo energetico e passive. Sono disponibili, con la ferramenta perfettamente nascosta: finestre, porte finestra, strutture trapezoidali, rotonde e speciali e anche provviste di soglia, in più parti, con elementi sopraluce e a ribalta. Inoltre, col sistema EDITION è possibile realizzare ante scorrevoli e scorrevoli a pacchetto nonché elementi fissi.

Comportamento rilevato nel test dell’escursione climaticaNel sistema finestra non si sono verificati accumuli di umidità dannosi a causa di processi di diffusione o della formazione di rugiada.

10° isoterma

–10°C

0°C

+5°C

+10°C

+15°C

+20°C

0° isoterma

+20°C –10°C

[ ]prodotto idoneo per case a basso consumo

energetico e passive

Andamento isotermico ottimale

La termoschiuma altamente isolante assicura una eccellente coibentazione termica e un andamento isotermico ottimale, per prevenire al massimo la formazione di rugiada.

Una vetratura perfetta

In EDITION sono possibili spessori del vetro, a seconda delle esigenze, da 24 – 42 mm (nella figura: con triplo vetro).

Ferramenta perfettamente nascosta

Gli elementi della ferramenta sono invisibili, di serie, per un effetto ottico migliore, per agevolare le operazioni di pulizia ma anche e soprattutto per una maggiore tenuta all’aria dall’interno.

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Internorm Italia S.r.l.I-38100 Gardolo (TN), Via Bolzano, 34, Tel.: (0461) 95 75 11, Fax: (0461) 96 10 90, E-Mail: [email protected], Internet: www.internorm.com

Internorm-Fenster AGCH-6330 Cham, Gewerbestr. 5, E-Mail: [email protected], Internet: http://www.internorm.com

Esposizione Orientale, CH-9434 Au, Berneckerstr. 15, Tel.: 071 747 59 59, Fax: 071 747 59 58, E-Mail: [email protected], Internet: http://www.internorm.com

ww

w.in

tern

orm

.co

m

03/08

Descrizione del sistema[ ] struttura doppia in legno/alluminio isolata[ ] collegamenti del telaio in legno a doppio

tenone [ ] profili in alluminio tagliati a 45°, collegati a

scatto e incollaggio mediante squadrette in acciaio ed alluminio

[ ] per l’alluminio esterno sono possibili colori anodizzati, RAL, con struttura altamente resistente agli agenti atmosferici, ad effet-to metallizzato e imitazione legno

[ ] disponibili 13 colori standard legno all’interno – RAL e NCS

[ ] 3 livelli perimetrali di guarnizioni, EPDM e Q-LON[ ] spessori vetro e pannello 24, 32, 36 e 42 mm[ ] lastre di vetro incollate perimetralmente e

sigillate con silicone trasparente

Assicurazione/controllo della qualità[ ] sistema interno aziendale di assicurazione

della qualità[ ] certificato di qualità A-Gütezeichen[ ] controllo esterno[ ] certificato DIN EN ISO 9001

Isolamento termico (EN ISO 12567-1:2000-09)[ ] fino a Uw = 0,71 W/m2K

Isolamento acustico (DIN 4109)[ ] 34 – 43 dB

Materiali[ ] profili in lamellare di abete rosso o larice[ ] profili in alluminio verniciati a polveri[ ] termoschiuma estrusa CO2, esente da HFC[ ] profili di guarnizione EPDM e Q-LON

Tipologie costruttive[ ] finestre a 1, 2 e 3 battenti[ ] costruzioni fino a 6 campi[ ] elementi scorrevoli e scorrevoli a pacchetto[ ] finestre tonde, a segmento di arco e ad

arco di cerchio [ ] finestre trapezoidali e triangolari

Ferramenta[ ] di norma perfettamente nascosta[ ] apertura ad anta, ad anta ribalta e a ribalta[ ] ante con serratura[ ] comando wasistas a vista[ ] ante scorrevoli e scorrevoli a pacchetto[ ] ferramenta di sicurezza

Garanzia[ ] per informazioni dettagliate sulle ampie

garanzie offerte da Internorm, si consulti il manuale Internorm di garanzia e manu-tenzione.

Classe di sollecitazione (DIN 18055)[ ] permeabilità delle fughe, all’aria: DIN EN 12207:2000-06 fino alla classe 4[ ] tenuta alla pioggia battente DIN EN 12208:2000-06 fino alla classe 9A[ ] carico del vento DIN EN 12210:2000-06 fino alla classe C5[ ] sollecitazione meccanica prEN 12400:1996-07 fino alla classe 4[ ] caratteristiche meccaniche DIN EN 13115:2002-11 fino alla classe 4[ ] ferramenta RAL-RG 607/3:1995-02 classe 2

Vendita[ ] presso i rivenditori autorizzati Internorm

Montaggio & assistenza[ ] eseguiti dai rivenditori autorizzati Internorm

Finestra in legno/alluminio

isoterma di 10°

isoterma di 0°

+20°C –10°C

+20°C +15°C +10°C +5°C 0°C –10°C

struttura del vetro da 36 mm 4b/12g/4/12g/b4

krypton/acciaioUg = 0,7 W/m2K

ti = +20°C

ta = –10°C

Andamento della temperatura calcolato con WINISO

Uf *) telaio 0,86 W/m2K

Ug **) vetro 0,70 W/m2K

ψg *) coefficiente del ponte termico 0,067 W/m2K

UW ***) finestra 0,86 W/m2K

*) valori secondo DIN ON EN 10077; calcoli del Passivhausinstitut di Darmstadt**) valori secondo EN

***) finestra standard 1,23/1,48; verifiche effettuate dall’IFT di Rosenheim secondo EN ISO 12567-1:2000-09

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[ ] isolamento termico Uw fino a 0,78 W/m2K (con un opportuno vetraggio)

[ ] di serie, vetro light Ug = 1,1 W/m2K secondo EN 673

[ ] profondità del profilo di 80 mm; nella versione Exclusiv 83 mm

[ ] isolamento acustico fino a 46 dB (con un opportuno vetraggio)

[ ] tre livelli di guarnizione

[ ] a scelta guarnizioni colore grigio chiaro o nero

[ ] ferramenta perfettamente nascosta (a vista a richiesta)

[ ] elementi di chiusura di design

[ ] FIx-O-ROUND Technology

[ ] disponibile in tre design di battente (Premium, Classic o Softline design)

[ ] a scelta, sistema di evacuazione dell’acqua nascosto o a vista

[ ] classe di resistenza certificata 2 (a richiesta)

[ ] sicurezza di base di serie

[ ] sistema a 5 camere

Finestra in pvc e pvc/alluminio

10° isoterma

–10°C

0°C

+5°C

+10°C

+15°C

+20°C

0° isoterma

+20°C –10°C

Technology

®

[ ]prodotto idoneo per case a basso consumo

energetico e passive

Isolamento termico eccezionale

Un andamento isotermico ottimale per pre-venire al massimo la formazione di condensa.

DIMENSION+ Classic design

Sobrio, intramontabile e classico: questo de-sign affascina per la sua forma tradizionale,rettilinea.

Tripla vetratura, per risparmiare energia

DIMENSION+ è disponibile anche nella ver-sione con triplo vetro, per un isolamento termico ancora migliore.

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Internorm Italia S.r.l.I-38100 Gardolo (TN), Via Bolzano, 34, Tel.: (0461) 95 75 11, Fax: (0461) 96 10 90, E-Mail: [email protected], Internet: www.internorm.com

Internorm-Fenster AGCH-6330 Cham, Gewerbestr. 5, E-Mail: [email protected], Internet: http://www.internorm.com

Esposizione Orientale, CH-9434 Au, Berneckerstr. 15, Tel.: 071 747 59 59, Fax: 071 747 59 58, E-Mail: [email protected], Internet: http://www.internorm.com

ww

w.in

tern

orm

.co

m

03/08

Finestra in pvc e pvc/alluminio

Sezione verticale Sezione orizzontale Sezione nodo 2 ante

Descrizione del sistemaprofilo in PVC a 5 camere, con incollaggio perimetrale del vetro e profilo di rinforzo nel telaio zincato con processo sendzimir: [ ] interno: bianco o 3 colori decor [ ] esterno: bianco o con guscio in alluminio

disponibile in tutti i colori RAL e negli accattivanti colori imitazione legno, ad effetto metallizzato, HF, HFM e nel “look acciaio”

[ ] profondità del profilo del telaio 80 mm – nella versione Exclusiv 82,8 mm[ ] profondità del profilo del battente 76,5 – 87,5 mm; nella versione Exclusiv 79 – 90,5 mm[ ] 2 guarnizioni nel profilo del battente (gu-

arnizione di battuta e centrale) – di colore grigio chiaro

[ ] guarnizione di battuta nel telaio fisso – a scelta di colore grigio chiaro o nero

[ ] i collegamenti tra telaio e montante sono realizzati mediante saldatura di testa

[ ] spessori della vetratura: 24, 32, 36, e 40 mm[ ] varianti di montaggio: con zanche, tasselli o viti

Assicurazione/controllo della qualità[ ] il sistema di gestione della qualità è con-

forme ai requisiti della norma DIN EN ISO 9001

Bauarten[ ] finestre a 1,2 e 3 battenti[ ] di serie, costruzioni della finestra fino a 4 campi[ ] finestre tonde, a segmento di arco e ad

arco ribassato[ ] finestre trapezoidali e triangolari

Materiali[ ] PVC stabilizzato senza piombo e cadmio,

altamente resistente agli urti (DIN 7748 parte 1 e parte 2)

[ ] guscio in alluminio verniciato a polveri o anodizzato

Rinforzo[ ] profili di acciaio zincati con processo

sendzimir nel telaio

Ferramentadi norma ferramenta perfettamente nascosta, su richiesta anche ferramenta a vista[ ] ferramenta per apertura ad anta, ad anta

ribalta e a ribalta[ ] chiusura di sicurezza a più punti[ ] ferramenta con cilindro [ ] comando wasistas a vista[ ] ante scorrevoli e scorrevoli a pacchetto[ ] classi di sicurezza nelle categorie di resis-

tenza 1 e 2

Reazione al fuoco (DIN 4102)[ ] difficilmente infiammabile[ ] classe B1

Classe di sollecitazione [ ] permeabilità delle fughe, all’aria: EN 12207 classe 4[ ] tenuta alla pioggia battente: EN 12208 classe 9A

Isolamento termico (EN ISO 12567-1 bzw. EN 1007-1)[ ] Uw da 0,78 W/m2K

Classi di isolamento acustico (DIN 4109)[ ] 2 30-34 dB[ ] 3 35-39 dB[ ] 4 40-44 dB

Garanzia[ ] per informazioni dettagliate sulle ampie

garanzie offerte da Internorm, si consulti il manuale Internorm di garanzia e manu-tenzione.

Vendita[ ] presso i rivenditori autorizzati Internorm

Montaggio & assistenza[ ] eseguiti dai rivenditori autorizzati Internorm

isoterma di 10°

isoterma di 0°

+20°C –10°C

+20°C 0°C –10°C

Andamento isotermico ottimale per prevenire al massimo la formazione di rugiada.

Grazie ad una profondità di inserimento del vetro nel profilo elevata, alla profondità del profilo e all’incollaggio diretto delle lastre, la vetratura light (Ug = 0,7 W/m2K) consente di ottenere un valore straordinario Uw pari a 0,97 W/m2K.

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Inffeldnaccp

A-801024

G RAZ

RIGHIEDENTE:

RICHIESTA:

OGGETTO DELCALCOLO:

GALCOLO:

lnternorm lnternational GmbHGanglgutstraße 13'1

4050 Traun

Calcolo del coefficente di transmiltanza termica U*ai sensi dello standard ONORM EN ISO 10077 parte 1

Finestra in legno-alluminio a battente unico, sistema ed[it]ion,dimensioni 1230 mml1480 mmcon vetrata isolante doppia e tripla lastra e distanziatore in alluminio

l,ur*A¡tur*Ar+\yr*1"t-''- "

: Wl'm2K

Institut für Hoch- und Industriebau

TABOR FÜR BAUPHYSIK

Akkred itie rte

Prüf- und Uberwachungsstelle

CnlcoLo NR. 807 .203.011.480|7 Rilasciato nell'ambito diAccreditamento f

RISULTATI DEL GALCOLO:

iistema

)d [it]ion

iIt

Telaio

U¡W/m2K

Finestra123 qn x 148 cm

u*W/m2K

calcolato Dati sec. EN ISO 10077

0,90

secondo i calcolidel'lstituto Case Passive

ottobre 2002

l6 0,059 1,460 1.514 0,059 I ?Ol 1,413 0,059 1,322 1.312 0,059 4 r44. 1,311 0 059 1,184 1.2

Y secondo ¡ calcol¡ ddl'lstituto d¡ Casa Pass¡ve (PHl), ottobre 2002

0,87

secondo i calcolidel'lstituto Case Pass¡ve

ottobre 2002

10 0,067 1,126 1,109 0,067 4

^R7 1.108 0,067 0,988 0.99o7 0,067 ñ olo 0.9206 U* sec 403 30605/l,lstituto ¡ft Rosenhe¡m, 31 01 2006 0,79

Y secondo ¡ calcol¡ dell'lstituto di Casa Passive (PHl), ottobre 2002

VALIDITA'DEL CALCOLO

ll calcolo vale esclusivamente per l'oggetto calcolato e solo per le condizioni i2-eui"_ëõtato eseguitodetto calcolo, per un periodo di 3 anni a partire dalla data di rilascio, a condizioÁché non q.ano variatele basi di calcolo.

Direttore del laboratorioIng. Hannes Ebner

Autorizzato alla firma

Accreditato come ente di controllo e collau aco di Ingegneria delle Costruzioni (OlB) condel 2-004

Tel: ++43 (0) 316 873 r30rFax: ++43 [0] 316 873 1320

Mail: [email protected]

Web: bauphysikTUGrazat

Rilasciato al difuori dell'ambito di accreditamento

File: 807 -134.203.01 1 .480-it.doc Data: 14.06.2007 Pagina '1 di 1

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Instìtut für Hoch- und lndustriebau

LABOR FÜR BAUPHYSIK

Akkred itie rte

Prüf- und Uberwachungsstelle

l- Rilasciato al difuori dell'ambrto di accreditamenro

Internorm International GmbHGanglgutstraße 1314050 Traun

Calcolo del coefficente di transmitlanza termica U*ai sensi dello standard ONORM EN ISO 10077 oarte 1

Finestra in plastica a battente unico, sistema di[me]nsion+dimensioni 1230 mm / 1480 mmcon vetrata isolante doppia e tripla lastra e distanziatore in alluminio

Fu. *A.+u *A +Iø*/u * - vvtttt t\

Ar+4,

Inffoldñâaeê

A-801024

GRAZ

per I'oggetto calcolato e solo per le condizioni in cui è stato gseguito3 anni a partire dalla data di rilascio, a condizione che non siarío variate

Tel.: ++43 (0) 3 r 6 873 r 30 r

Fax: ++43 [0) 316 873 1320

Mail: [email protected]

Web: bauphysikTUGrazat

=a-'-- =- \

,1 ' lng. Heinz FerkDirettore del laboratorio

deliberá?O

GnlcoLo NR. 807 .203.003.480F Rìlasciato nell'ambito di Accreditamento

RIGHIEDENTE:

RICHIESTA:

OGGETTO DELGALCOLO:

CALCOLO:

VALIDITA'DEL CALCOLO

ll calcolo vale esclusivamentedetto calcolo, per un periodo dile basi di calcolo.

Ing. Hannes EbnerAutorizzato alla firma

RISULTATI DEL CALCOLO:

Sistema

di[me]nsion+

Telaio

ufWm"K

Vetrata

usWmzK

Distanziatore

Alluminlo

\YW/m"K

Frnestra123 cm x 148 crn

u*W/m2K

calcolato Dati sec. EN ISO 100771,0

secondo P7-1 69/2006lstituto IBP-Fraunhofer

15 novembre 2006

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'1,5 0,064 I Ãl? 1.514 0,064 1,443 1.4.l? 0 064 14.-ft 1.412 0,064 1,301 1,311 0,064 1,231 1.2

iy secondo 427 30568/1.1, lstituto ift-Rosenhe¡m, 12 gennaio 2007

10 0,071 1,178 1.209 0,071 1,107 1.10,8 0,071 1,037 1.0o7 0,071 0,966 0,9706 0,071 0,896 0.9005 0.071 0,825 0,83

Y secondo 427 30568/2.1, lst¡tuto ¡ft-Rosenheim, l2 genneio 2007

File: 807-139.203.003.480-it.doc Dala: 14.06.2007 Pagina 1 di 1