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I S T I T U T O Z O O P R O F I L A T T I C O S P E R I M E N T A L E U M B R I A M A R C H E
Rassegna Stampa 2012
a cura di
Dora Carapellese
[email protected] -‐ www.doracarapellese.it
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ALL ’ INTERNO
• La trasparenza contro chi non vuol vedere e che vuole ledere a tutti i costi l’immagine di un Ente Pubblico che agisce secondo la legislazione vigente
o 3 gennaio 2012 …………………………………………..…………………………………pag. 4 • Gestire le emergenze: siglato un accordo tra la Protezione Civile e l’IZS
Umbria Marche o 13 febbraio 2012 ………………………………..…………………………………………pag. 6
• Come misurare i risultati conseguiti da una Amministrazione Pubblica? o 20 marzo 2012 ……………..…………………………..…………………………………pag. 18
• Innovazione e modernizzazione, IZS Umbria Marche presenta gli obiettivi raggiunti e da raggiungere
o 27 aprile 2012 …………………………………..……………………………………...…pag. 38
• Come avviene il controllo degli OGM nel nostro Paese o 20 aprile 2012 …………………………………..……………………………………...…pag. 62
• Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche o 1 giugno 2012…………………………………...……………………………………...…pag. 75
• Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicuri gli alimenti che mettiamo in tavola
o 14 giugno 2012…………………………………..……………….………………..…..…pag. 93
• Ministero dell’Agricoltura Albanese in visita ad Ancona per il progetto controllo degli alimenti in Albania, che ha come partner l’IZS Umbria e Marche
o 22 giugno 2012 …………………………………..……………………………....……pag. 124
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• Audit per controllare gli operatori del settore alimentare o 2 luglio 2012…………………………………..………………….…………………...…pag. 125
• Gli stipendi dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, un altro punto di vista
o 21 settembre 2012……………………………..…………………………………...…pag. 129 • Lo scoiattolo grigio in Umbria: una minaccia per la biodiversità e un'incognita
sanitaria o 10 ottobre 2012……………………………..……………………………………....…pag. 131
• Domani l’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche apre le porte alla FAO o 18 ottobre 2012……………………………..…………………………….............…pag. 153
• Sicurezza alimentare, ne parla l’Istituto Zooprofilattico UM al suo secondo incontro informativo per il cittadino
o 29 ottobre 2012……………………………..……………………………………....…pag. 160 • Letture in Braille e alla luce
o 18 dicembre 2012……………………………..…………………………………....…pag. 170 • Articoli vari……………………………..…………………………………….………………....…pag. 180
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Comunicato stampa N.1
3 gennaio 2012
La trasparenza contro chi non vuol vedere e che vuole ledere a tutti i costi l’immagine di un Ente Pubblico che agisce
secondo la legislazione vigente
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche spiega l’iter procedurale che ha condotto al conferimento di due nuovi incarichi dirigenziali, oggetto di polemica e
strumentalizzazioni
Perugia. Il nuovo modello organizzativo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM) è diventato operativo dal primo gennaio 2012. La riorganizzazione nasce dalla necessità di rispondere appropriatamente alle nuove esigenze di sanità pubblica. Quello che è entrato appena in funzione è il frutto di due anni di lavoro, tra proposte e discussioni con tutti gli attori interessati a tale processo. L’Istituto Zooprofilattico, essendo un Ente Pubblico, per la sua attività gestionale ha bisogno per la programmazione del concreto assenso di diversi organi ed istituzioni, in primo luogo del Consiglio di Amministrazione (CDA). Nel corso del mese di dicembre u.s. sono stati affidati tutti gli incarichi dirigenziali, anche attraverso selezioni interne, allo scopo di riallocare le risorse umane secondo il nuovo modello organizzativo. Nessuna improvvisazione, dunque, sul conferimento degli incarichi. Infatti, il processo di riorganizzazione è stato avviato nel corso del 2010 a seguito di diversi incontri con i sindacati della dirigenza e del comparto, nonché dalla piena adesione ed approfondito esame del Collegio di Direzione, ed ha cominciato a prendere sostanza con la delibera del CDA n. 15 del 03/11/2010. Tale delibera è stata esaminata in data 10/12/2010 dalla Conferenza dei Servizi delle due Regioni Umbria e Marche che assume decisioni comuni in ordine agli indirizzi di programmazione riguardanti l’Istituto. La Conferenza dei Servizi , dopo ampia discussione ed approfondimenti, anche in considerazione delle nuove competenze attribuite agli II.ZZ.SS. con Decreto del Ministero della Salute del 27 febbraio 2008, ha deciso di approvare, a seguito di attenta valutazione, la delibera stessa che, successivamente, è stata formalmente ratificata con atto DGRU 1947 del 20/12/2010. Con tale atto la Regione ha inoltre previsto che “l'attivazione delle procedure di copertura dei posti in organico previsti dal ‘nuovo modello organizzativo’, è subordinata alla previa adozione da parte del Consiglio d'Amministrazione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche del Regolamento per l'Ordinamento Interno dei Servizi dell’Istituto, che dovrà essere sottoposto al controllo previsto dall’art. 20 della legge Regione Umbria n. 5 del 19/02/1997 e dall'omologa legge Regione Marche n. 20 del 3 marzo 1997 e loro modificazioni e integrazioni". Il Consiglio di Amministrazione, con delibere n. 4 del 29/04/2011 e n. 10 del 26/05/2011, ha approvato il “Regolamento per l’Ordinamento Interno dei Servizi dell’Istituto” così come richiesto con delibera DGRU n. 1947 del 20/12/2010. La Conferenza dei Servizi delle due Regioni tenutasi il 3 giugno 2011, giusta approvazione con DGRU 580 del 07 giugno 2011, ha approvato il nuovo Regolamento Interno dei Servizi dell'Istituto ed il piano triennale delle assunzioni, emendati e riformulati dall'Istituto stesso a seguito dei chiarimenti richiesti in fase di controllo sugli atti dalla Direzione Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza della Regione Umbria. La riorganizzazione dell’IZSUM nasce dalla necessità di rispondere appropriatamente a diverse motivazioni: - in primo luogo dalle nuove competenze in materia di controllo sugli alimenti di origine vegetale attribuite agli II.ZZ.SS. dal decreto del Ministero della Salute del 27/02/2008, il che comporta una rivisitazione e ristrutturazione di molti laboratori con accorpamenti, ridimensionamenti e ridenominazioni anche di funzioni apicali.
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- in secondo luogo dal fatto che gli Istituti hanno una accentuata funzione di ricerca finanziata dallo Stato e dalla Comunità Europea (peraltro riconosciuta anche ai fini statistici dall’ISTAT), mentre il nostro Istituto non era adeguatamente attrezzato nelle funzioni apicali per adempiere con il massimo grado di responsabilizzazione a questa funzione. - da ultimo questo Istituto era uno dei pochissimi II.ZZ.SS. che non aveva funzioni apicali per la dirigenza non medico veterinaria (che complessivamente rappresenta 1/3 dei dirigenti), cosa questa anacronistica in un mondo scientifico sempre più rivolto alla multidisciplinarietà, in costanza peraltro di sistematiche rivendicazioni sindacali della dirigenza sanitaria a tal proposito. La ridenominazione di alcuni posti di apicale medico veterinario risponde proprio alle motivazioni sopra evidenziate, fermo restando che il numero degli apicali veterinari è rimasto lo stesso. Le procedure della selezione per il conferimento dei due incarichi di struttura complessa, oggetto di polemica ingiustificata, sono state attuate nel pieno rispetto della normativa vigente (D.P.R. 484/97) e garantendo la massima trasparenza: gli avvisi di selezione pubblicati all’albo on line e nel sito web in data 26.08.2011 ed in estratto sulla G.U. - 4" serie speciale - concorsi n. 68 del 26.08.2011, e sui BUR delle Regioni Umbria n. 35 del 30.08.2011 e Marche n. 74 del 25.08.2011; la scadenza della presentazione domande era per il 26 settembre 2011; i colloqui delle commissioni giudicatrici (2/3 commissari esterni all’azienda) con i candidati sono stati svolti rispettivamente in data 14.12.2011 (ricerca e sviluppo) e 16.12.2011 (strategica). La Conferenza dei Servizi delle due Regioni in data 29/11/2011, giusta approvazione con DGRU 1505 del 12.12.2011, sull’argomento, hanno assegnato all’Istituto come primo obiettivo strategico per l’anno 2012 l’“attuazione del nuovo modello organizzativo”. Di qui la necessità di procedere all’assegnazione di tutti gli incarichi a far data dal 1 Gennaio 2012. Tutto documentato, dunque, e attuato secondo la legislazione vigente. I processi alle intenzioni restano semplicemente tali in quanto i dipendenti, apparentati o meno, non possono essere né privilegiati né penalizzati per simili motivi, ma unicamente valutati per la propria professionalità e le Commissioni Indipendenti hanno emesso i loro giudizi di idoneità secondo i titoli, i colloqui e i curriculum di ciascun aspirante, tanto che le successive nomine costituiscono atto dovuto. In merito alla ricerca della trasparenza, dell’efficacia e dell’efficienza della gestione dell’Istituto, questa Direzione è passata alla contabilità economico patrimoniale e quindi al relativo controllo di gestione dal 1 gennaio 2010, vale a dire con circa 14/15 anni di ritardo rispetto alla prescrizione normativa, come penultimo ente sanitario in Italia, cosa questa che ha permesso il confronto con gli altri Istituti. A questo punto la Direzione, al fine di dare concreta attuazione alla politica della “trasparenza” verso gli stakeholders in coerenza con le ultime normative riguardanti la Pubblica Amministrazione, è stata promotrice insieme all’Istituto Lazio - Toscana del progetto sulle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali presentato a Todi in data 09/07/2010 . Tale progetto è stato condiviso dal Ministero della Salute ed in data 05.10.2011 sono stati illustrate le performance dei 9 Istituti aderenti al progetto direttamente al Ministro della Salute. Dalle risultanze del confronto è emerso che questo Istituto rappresenta nel complesso della rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali uno tra i migliori per efficacia ed efficienza. Ritengo doveroso che il modo più serio ed efficace di difendere l’importanza del ruolo pubblico segnatamente al settore della sanità sia appunto quello di non creare polemiche ingiustificate che arrecano solo danni all’immagine e alle professionalità che si impegnano con dedizione e competenza.
Il Direttore Generale
Silvano Severini
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Comunicato stampa N.2
13 febbraio 2012
Gestire le emergenze: siglato un accordo tra la Protezione Civile e l’IZS Umbria Marche
Un traguardo che porterà all’aggiornamento professionale degli operatori addetti alla somministrazione pasti della Protezione Civile da parte dell’IZSUM
Perugia. Siglato un accordo tra la Protezione Civile della Regione Umbria e l’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM), in cui è stato firmato il protocollo d’intesa finalizzato all’organizzazione di corsi di formazione/aggiornamento, a titolo gratuito, rivolti al personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione, in ottemperanza alle Linee Guida della Regione Umbria per la formazione del personale addetto alle imprese alimentari ai sensi del Regolamento 852 e 853/2004 (DGR 93/2008, revisione DGR 246/2001 e D.D. 1915/2003).
Expo-emergenze, fiera biennale dell’emergenza dedicata alla sicurezza, prevenzione e tutela, appena terminata a Bastia Umbra, è stata l’occasione in cui i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico alla presenza di Sandro Costantini, dirigente responsabile della Protezione Civile della Regione Umbria, hanno illustrato il programma dei corsi e consegnato al Servizio Regionale di Protezione Civile le linee guida elaborate in Istituto per la corretta prassi igienica nelle mense campali.
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche è intervenuto in numerose calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. I Servizi Veterinari quindi devono organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
In Umbria, il sistema regionale di Protezione Civile ha implementato uno strumento tecnico di monitoraggio e supporto alle decisioni per la gestione delle emergenze che, nelle varie fasi di attenzione, preallerta, pre-allarme e allarme, permette di individuare su mappe dinamiche di tipo GIS gli allevamenti in pericolo per definire le azioni di mitigazione dei rischi e relativi soccorsi. Tale sistema può essere applicato a tutte le attività produttive di interesse: mattatoi, mangimifici, imprese alimentari, depositi frigoriferi di stoccaggio alimenti etc. I Servizi Veterinari, come parte attiva del sistema di sorveglianza epidemiologica durante le emergenze non epidemiche oltre a salvaguardare la salute degli animali garantiscono la sicurezza alimentare.
Il rilevatore GIS (Geographic information system), utilizzato dall’Istituto, permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni in grado di produrre, gestire e analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche derivanti da dati geo-riferiti; permette quindi di trasportare i dati georeferenziati degli allevamenti, imprese alimentari, mangifici, etc. sulle mappe di rischio in dotazione della protezione civile. In tal modo, in caso di meteo avverso, i veterinari possono mettere in sicurezza gli allevamenti ubicati nelle zone a rischio.
E’ proprio in quest’ottica che la protezione civile umbra si serve delle competenze dell’Istituto zooprofilattico per organizzare i soccorsi agli animali e i corsi di formazione per i volontari che espletano il loro servizio nelle cucine da campo.
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8 maggio 2012
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17 febbraio 2012
Intervista esclusiva di Agricultura.it al direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM), Silvano Severini. All'Istituto, con sede a Perugia, lavorano 225 professionisti tra veterinari, biologi, chimici, informatici, amministrativi, tecnici di laboratorio. Direttore Severini, in una sua recente comunicazione ha presentato un nuovo modello organizzativo dell’Istituto:
quali sono stati i motivi che hanno portato a questa novità, e quali le prospettive? Il nuovo assetto organizzativo è frutto di circa 2 anni di attività di analisi e valutazione, necessari a gettare le basi di una vera reingegnerizzazione organizzativa rivolta ad una politica aziendale di lungo periodo. Il cambiamento è stato studiato per: • Un ruolo dell’ente più incisivo nel settore della sanità pubblica • Lo sviluppo della ricerca e innovazione per essere l’interfaccia privilegiata con il territorio e mondo scientifico sia nazionale che internazionale. • L’Aziendalizzazione, ovvero verso un processo di modernizzazione e responsabilizzazione per una maggiore efficacia di governance. • La semplificazione dei processi gestionali e amministrativi, che garantiscono un miglior servizio all’utente. • La razionalizzazione delle attività laboristiche attraverso l’ottimizzazione del trasferimento dei campioni in un’unica sede. • Il rafforzamento delle funzioni di presidio territoriale delle sezioni, attraverso una maggiore specializzazione. • Il confronto e coinvolgimento degli stakeholders sia in fase di programmazione dell’attività che di valutazione della qualità dei servizi. Attraverso la valorizzazione di tutte le professionalità presenti si contribuirà attivamente al potenziamento dell’Istituto sia sul territorio nazionale che internazionale. Il modello organizzativo è ispirato anche ai principi di trasparenza: un ente di natura pubblica è chiamato a rendere conto direttamente ai cittadini della propria produttività rispetto alle risorse assegnate. Di qui la nascita di nuovo regolamento interno guidato dalla direzione ma i cui contenuti sono il risultato di contributi provenienti da parte della collaborazione di molti dipendenti.
segue
20/02/12 12:02agricultura.it - settimanale online di culture rurali
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Istituto zooprofilattico Umbria e Marche guarda al futuroe pensa alla sicurezza dei consumatori News in ALLEVAmenti del [17/02/2012]
Intervista esclusiva di Agricultura.it al direttore generale dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM), Silvano Severini.All'Istituto, con sede a Perugia, lavorano 225 professionisti tra veterinari, biologi, chimici, informatici, amministrativi, tecnici di laboratorio.
Direttore Severini, in una sua recente comunicazione hapresentato un nuovo modello organizzativo dell’Istituto: qualisono stati i motivi che hanno portato a questa novità, e quali leprospettive?
Il nuovo assetto organizzativo è frutto di circa 2 anni di attività di analisi evalutazione, necessari a gettare le basi di una vera reingegnerizzazione organizzativa rivolta ad una politica aziendale di lungo periodo. Il cambiamento è stato studiato per:• Un ruolo dell’ente più incisivo nel settore della sanità pubblica • Lo sviluppo della ricerca e innovazione per essere l’interfaccia privilegiata con il territorio e mondo scientifico sia nazionaleche internazionale.• L’Aziendalizzazione, ovvero verso un processo di modernizzazione e responsabilizzazione per una maggiore efficacia digovernance.• La semplificazione dei processi gestionali e amministrativi, che garantiscono un miglior servizio all’utente.• La razionalizzazione delle attività laboristiche attraverso l’ottimizzazione del trasferimento dei campioni in un’unica sede.• Il rafforzamento delle funzioni di presidio territoriale delle sezioni, attraverso una maggiore specializzazione. • Il confronto e coinvolgimento degli stakeholders sia in fase di programmazione dell’attività che di valutazione della qualitàdei servizi.Attraverso la valorizzazione di tutte le professionalità presenti si contribuirà attivamente al potenziamento dell’Istituto siasul territorio nazionale che internazionale. Il modello organizzativo è ispirato anche ai principi di trasparenza: un ente di natura pubblica è chiamato a rendere contodirettamente ai cittadini della propria produttività rispetto alle risorse assegnate. Di qui la nascita di nuovo regolamento interno guidato dalla direzione ma i cui contenuti sono il risultato di contributiprovenienti da parte della collaborazione di molti dipendenti. Il regolamento dei servizi rappresenta pertanto un punto di partenza nuovo per svolgere la nostra attività e che ci permetteràdi essere al passo con le moderne idee di management anche alla luce della necessità di far fronte alle sempre più scarserisorse disponibili.
Quali sono i progetti in corso portati avanti dall’IZSUM e quelli per il prossimo futuro?
I progetti che si stanno portando avanti, strategici per l’IZSUM sono il proseguimento del progetto MES sulla valutazione
delle performance: è molto importante essendo uno strumento essenziale per il miglioramento dei servizi pubblici ed ha unruolo determinante nella definizione e nel raggiungimento degli obbiettivi strategici aziendali. Sono coinvolti 9 dei 10 IstitutiZooprofilattici d'Italia. La piena attuazione del nuovo modello organizzativo e quindi, nell'ambito del Sistema Qualità,revisione ed adeguamento di tutta la documentazione del Sistema. L’Implementazione del Piano di Comunicazione. L'attivitàdi comunicazione viene sviluppata in modo da non essere più indirizzata solamente alle comunità scientifiche ed alleIstituzioni ma, con un "linguaggio" più divulgativo ma rigoroso scientificamente, deve essere diretto verso tutti gliutenti/clienti dell'Ente: i cittadini.
Quali sono le principali attività dell’Istituito nel fronte qualità delle produzioni agroalimentari (diinteresse del cittadino-consumatore) e della sicurezza animale?
Il ruolo principale dell’Istituto Zooprofilatico Sperimentale è di laboratorio ufficiale di riferimento per tutto quanto attiene ilcontrollo della sanità degli animali e della salubrità degli alimenti, sia di origine animale che, in parte, per quelli di originevegetale. In pratica è lo strumento tecnico del quale usufruiscono tutti gli Organi pubblici nello svolgimento dell’attività divigilanza ufficiale su questi due grandi settori; tra tutti i servizi veterinari e medici delle Aziende sanitarie locali, il NAS, ilCorpo Forestale dello Stato, ognuno per le proprie competenze. L’attività principale si estrinseca nell’esecuzione di indaginidi laboratorio per valutare la qualità e, soprattutto, la salubrità delle produzioni agroalimentari o per determinare la presenzadi malattie nelle popolazioni animali, con particolare attenzione nei confronti delle zoonosi, cioè delle infezioni trasmissibilidagli animali all’uomo (basti pensare alla Tubercolosi, la Brucellosi o la Salmonellosi). In particolare sui campioni dialimenti vengono effettuati accertamenti di natura microbiologica (per la ricerca di agenti patogeni o per determinare illivello di igienicità di una produzione), chimica (ad esempio per la ricerca di residui di trattamenti farmacologici fraudolentinegli animali, di contaminanti di origine ambientale, per la verifica della veridicità delle informazioni riportate in etichetta) efisica (per la presenza di radionuclidi). Tutto questo nel rispetto degli elevati standard di qualità operativi fissati dalla UnioneEuropea (l’IZSUM è accreditato secondo Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025). Ma il lavoro degli Istituti Zooprofilattici va
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Direttore Severini, in una sua recente comunicazione hapresentato un nuovo modello organizzativo dell’Istituto: qualisono stati i motivi che hanno portato a questa novità, e quali leprospettive?
Il nuovo assetto organizzativo è frutto di circa 2 anni di attività di analisi evalutazione, necessari a gettare le basi di una vera reingegnerizzazione organizzativa rivolta ad una politica aziendale di lungo periodo. Il cambiamento è stato studiato per:• Un ruolo dell’ente più incisivo nel settore della sanità pubblica • Lo sviluppo della ricerca e innovazione per essere l’interfaccia privilegiata con il territorio e mondo scientifico sia nazionaleche internazionale.• L’Aziendalizzazione, ovvero verso un processo di modernizzazione e responsabilizzazione per una maggiore efficacia digovernance.• La semplificazione dei processi gestionali e amministrativi, che garantiscono un miglior servizio all’utente.• La razionalizzazione delle attività laboristiche attraverso l’ottimizzazione del trasferimento dei campioni in un’unica sede.• Il rafforzamento delle funzioni di presidio territoriale delle sezioni, attraverso una maggiore specializzazione. • Il confronto e coinvolgimento degli stakeholders sia in fase di programmazione dell’attività che di valutazione della qualitàdei servizi.Attraverso la valorizzazione di tutte le professionalità presenti si contribuirà attivamente al potenziamento dell’Istituto siasul territorio nazionale che internazionale. Il modello organizzativo è ispirato anche ai principi di trasparenza: un ente di natura pubblica è chiamato a rendere contodirettamente ai cittadini della propria produttività rispetto alle risorse assegnate. Di qui la nascita di nuovo regolamento interno guidato dalla direzione ma i cui contenuti sono il risultato di contributiprovenienti da parte della collaborazione di molti dipendenti. Il regolamento dei servizi rappresenta pertanto un punto di partenza nuovo per svolgere la nostra attività e che ci permetteràdi essere al passo con le moderne idee di management anche alla luce della necessità di far fronte alle sempre più scarserisorse disponibili.
Quali sono i progetti in corso portati avanti dall’IZSUM e quelli per il prossimo futuro?
I progetti che si stanno portando avanti, strategici per l’IZSUM sono il proseguimento del progetto MES sulla valutazione
delle performance: è molto importante essendo uno strumento essenziale per il miglioramento dei servizi pubblici ed ha unruolo determinante nella definizione e nel raggiungimento degli obbiettivi strategici aziendali. Sono coinvolti 9 dei 10 IstitutiZooprofilattici d'Italia. La piena attuazione del nuovo modello organizzativo e quindi, nell'ambito del Sistema Qualità,revisione ed adeguamento di tutta la documentazione del Sistema. L’Implementazione del Piano di Comunicazione. L'attivitàdi comunicazione viene sviluppata in modo da non essere più indirizzata solamente alle comunità scientifiche ed alleIstituzioni ma, con un "linguaggio" più divulgativo ma rigoroso scientificamente, deve essere diretto verso tutti gliutenti/clienti dell'Ente: i cittadini.
Quali sono le principali attività dell’Istituito nel fronte qualità delle produzioni agroalimentari (diinteresse del cittadino-consumatore) e della sicurezza animale?
Il ruolo principale dell’Istituto Zooprofilatico Sperimentale è di laboratorio ufficiale di riferimento per tutto quanto attiene ilcontrollo della sanità degli animali e della salubrità degli alimenti, sia di origine animale che, in parte, per quelli di originevegetale. In pratica è lo strumento tecnico del quale usufruiscono tutti gli Organi pubblici nello svolgimento dell’attività divigilanza ufficiale su questi due grandi settori; tra tutti i servizi veterinari e medici delle Aziende sanitarie locali, il NAS, ilCorpo Forestale dello Stato, ognuno per le proprie competenze. L’attività principale si estrinseca nell’esecuzione di indaginidi laboratorio per valutare la qualità e, soprattutto, la salubrità delle produzioni agroalimentari o per determinare la presenzadi malattie nelle popolazioni animali, con particolare attenzione nei confronti delle zoonosi, cioè delle infezioni trasmissibilidagli animali all’uomo (basti pensare alla Tubercolosi, la Brucellosi o la Salmonellosi). In particolare sui campioni dialimenti vengono effettuati accertamenti di natura microbiologica (per la ricerca di agenti patogeni o per determinare illivello di igienicità di una produzione), chimica (ad esempio per la ricerca di residui di trattamenti farmacologici fraudolentinegli animali, di contaminanti di origine ambientale, per la verifica della veridicità delle informazioni riportate in etichetta) efisica (per la presenza di radionuclidi). Tutto questo nel rispetto degli elevati standard di qualità operativi fissati dalla UnioneEuropea (l’IZSUM è accreditato secondo Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025). Ma il lavoro degli Istituti Zooprofilattici va
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Intervista esclusiva di Agricultura.it al direttore generale dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM), Silvano Severini.All'Istituto, con sede a Perugia, lavorano 225 professionisti tra veterinari, biologi, chimici, informatici, amministrativi, tecnici di laboratorio.
Direttore Severini, in una sua recente comunicazione hapresentato un nuovo modello organizzativo dell’Istituto: qualisono stati i motivi che hanno portato a questa novità, e quali leprospettive?
Il nuovo assetto organizzativo è frutto di circa 2 anni di attività di analisi evalutazione, necessari a gettare le basi di una vera reingegnerizzazione organizzativa rivolta ad una politica aziendale di lungo periodo. Il cambiamento è stato studiato per:• Un ruolo dell’ente più incisivo nel settore della sanità pubblica • Lo sviluppo della ricerca e innovazione per essere l’interfaccia privilegiata con il territorio e mondo scientifico sia nazionaleche internazionale.• L’Aziendalizzazione, ovvero verso un processo di modernizzazione e responsabilizzazione per una maggiore efficacia digovernance.• La semplificazione dei processi gestionali e amministrativi, che garantiscono un miglior servizio all’utente.• La razionalizzazione delle attività laboristiche attraverso l’ottimizzazione del trasferimento dei campioni in un’unica sede.• Il rafforzamento delle funzioni di presidio territoriale delle sezioni, attraverso una maggiore specializzazione. • Il confronto e coinvolgimento degli stakeholders sia in fase di programmazione dell’attività che di valutazione della qualitàdei servizi.Attraverso la valorizzazione di tutte le professionalità presenti si contribuirà attivamente al potenziamento dell’Istituto siasul territorio nazionale che internazionale. Il modello organizzativo è ispirato anche ai principi di trasparenza: un ente di natura pubblica è chiamato a rendere contodirettamente ai cittadini della propria produttività rispetto alle risorse assegnate. Di qui la nascita di nuovo regolamento interno guidato dalla direzione ma i cui contenuti sono il risultato di contributiprovenienti da parte della collaborazione di molti dipendenti. Il regolamento dei servizi rappresenta pertanto un punto di partenza nuovo per svolgere la nostra attività e che ci permetteràdi essere al passo con le moderne idee di management anche alla luce della necessità di far fronte alle sempre più scarserisorse disponibili.
Quali sono i progetti in corso portati avanti dall’IZSUM e quelli per il prossimo futuro?
I progetti che si stanno portando avanti, strategici per l’IZSUM sono il proseguimento del progetto MES sulla valutazione
delle performance: è molto importante essendo uno strumento essenziale per il miglioramento dei servizi pubblici ed ha unruolo determinante nella definizione e nel raggiungimento degli obbiettivi strategici aziendali. Sono coinvolti 9 dei 10 IstitutiZooprofilattici d'Italia. La piena attuazione del nuovo modello organizzativo e quindi, nell'ambito del Sistema Qualità,revisione ed adeguamento di tutta la documentazione del Sistema. L’Implementazione del Piano di Comunicazione. L'attivitàdi comunicazione viene sviluppata in modo da non essere più indirizzata solamente alle comunità scientifiche ed alleIstituzioni ma, con un "linguaggio" più divulgativo ma rigoroso scientificamente, deve essere diretto verso tutti gliutenti/clienti dell'Ente: i cittadini.
Quali sono le principali attività dell’Istituito nel fronte qualità delle produzioni agroalimentari (diinteresse del cittadino-consumatore) e della sicurezza animale?
Il ruolo principale dell’Istituto Zooprofilatico Sperimentale è di laboratorio ufficiale di riferimento per tutto quanto attiene ilcontrollo della sanità degli animali e della salubrità degli alimenti, sia di origine animale che, in parte, per quelli di originevegetale. In pratica è lo strumento tecnico del quale usufruiscono tutti gli Organi pubblici nello svolgimento dell’attività divigilanza ufficiale su questi due grandi settori; tra tutti i servizi veterinari e medici delle Aziende sanitarie locali, il NAS, ilCorpo Forestale dello Stato, ognuno per le proprie competenze. L’attività principale si estrinseca nell’esecuzione di indaginidi laboratorio per valutare la qualità e, soprattutto, la salubrità delle produzioni agroalimentari o per determinare la presenzadi malattie nelle popolazioni animali, con particolare attenzione nei confronti delle zoonosi, cioè delle infezioni trasmissibilidagli animali all’uomo (basti pensare alla Tubercolosi, la Brucellosi o la Salmonellosi). In particolare sui campioni dialimenti vengono effettuati accertamenti di natura microbiologica (per la ricerca di agenti patogeni o per determinare illivello di igienicità di una produzione), chimica (ad esempio per la ricerca di residui di trattamenti farmacologici fraudolentinegli animali, di contaminanti di origine ambientale, per la verifica della veridicità delle informazioni riportate in etichetta) efisica (per la presenza di radionuclidi). Tutto questo nel rispetto degli elevati standard di qualità operativi fissati dalla UnioneEuropea (l’IZSUM è accreditato secondo Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025). Ma il lavoro degli Istituti Zooprofilattici va
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17 febbraio 2012 Il regolamento dei servizi rappresenta pertanto un punto di partenza nuovo per svolgere la nostra attività e che ci permetterà di essere al passo con le moderne idee di management anche alla luce della necessità di far fronte alle sempre più scarse risorse disponibili. Quali sono i progetti in corso portati avanti dall’IZSUM e quelli per il prossimo futuro? I progetti che si stanno portando avanti, strategici per l’IZSUM sono il proseguimento del progetto MES sulla valutazione delle performance: è molto importante essendo uno strumento essenziale per il miglioramento dei servizi pubblici ed ha un ruolo determinante nella definizione e nel raggiungimento degli obbiettivi strategici aziendali. Sono coinvolti 9 dei 10 Istituti Zooprofilattici d'Italia. La piena attuazione del nuovo modello organizzativo e quindi, nell'ambito del Sistema Qualità, revisione ed adeguamento di tutta la documentazione del Sistema. L’Implementazione del Piano di Comunicazione. L'attività di comunicazione viene sviluppata in modo da non essere più indirizzata solamente alle comunità scientifiche ed alle Istituzioni ma, con un "linguaggio" più divulgativo ma rigoroso scientificamente, deve essere diretto verso tutti gli utenti/clienti dell'Ente: i cittadini.
Quali sono le principali attività dell’Istituito nel fronte qualità delle produzioni agroalimentari (di interesse del cittadino-consumatore) e della sicurezza animale? Il ruolo principale dell’Istituto Zooprofilatico Sperimentale è di laboratorio ufficiale di riferimento per tutto quanto attiene il controllo della sanità degli animali e della salubrità degli alimenti, sia di origine animale che, in parte, per quelli di origine vegetale. In pratica è lo strumento tecnico del quale usufruiscono tutti gli Organi pubblici nello svolgimento dell’attività di vigilanza ufficiale su questi due grandi settori; tra tutti i servizi veterinari e medici delle Aziende sanitarie locali, il NAS, il Corpo Forestale dello Stato, ognuno per le proprie competenze. L’attività principale si estrinseca nell’esecuzione di indagini di laboratorio per valutare la qualità e, soprattutto, la salubrità delle produzioni agroalimentari o per determinare la presenza di malattie nelle popolazioni animali, con particolare attenzione nei confronti delle zoonosi, cioè delle infezioni trasmissibili dagli animali all’uomo (basti pensare alla Tubercolosi, la Brucellosi o la Salmonellosi). In particolare sui campioni di alimenti vengono effettuati accertamenti di natura microbiologica (per la ricerca di agenti patogeni o per determinare il livello di igienicità di una produzione), chimica (ad esempio per la ricerca di residui di trattamenti farmacologici fraudolenti negli animali, di contaminanti di origine ambientale, per la verifica della veridicità delle informazioni riportate in etichetta) e fisica (per la presenza di radionuclidi). Tutto questo nel rispetto degli elevati standard di qualità operativi fissati dalla Unione Europea (l’IZSUM è accreditato secondo Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025). Ma il lavoro degli Istituti Zooprofilattici va Europea (l’IZSUM è accreditato secondo Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025). Ma il lavoro degli Istituti Zooprofilattici va anche oltre la semplice produzione del dato analitico;
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Istituto zooprofilattico Umbria e Marche guarda al futuroe pensa alla sicurezza dei consumatori News in ALLEVAmenti del [17/02/2012]
Intervista esclusiva di Agricultura.it al direttore generale dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM), Silvano Severini.All'Istituto, con sede a Perugia, lavorano 225 professionisti tra veterinari, biologi, chimici, informatici, amministrativi, tecnici di laboratorio.
Direttore Severini, in una sua recente comunicazione hapresentato un nuovo modello organizzativo dell’Istituto: qualisono stati i motivi che hanno portato a questa novità, e quali leprospettive?
Il nuovo assetto organizzativo è frutto di circa 2 anni di attività di analisi evalutazione, necessari a gettare le basi di una vera reingegnerizzazione organizzativa rivolta ad una politica aziendale di lungo periodo. Il cambiamento è stato studiato per:• Un ruolo dell’ente più incisivo nel settore della sanità pubblica • Lo sviluppo della ricerca e innovazione per essere l’interfaccia privilegiata con il territorio e mondo scientifico sia nazionaleche internazionale.• L’Aziendalizzazione, ovvero verso un processo di modernizzazione e responsabilizzazione per una maggiore efficacia digovernance.• La semplificazione dei processi gestionali e amministrativi, che garantiscono un miglior servizio all’utente.• La razionalizzazione delle attività laboristiche attraverso l’ottimizzazione del trasferimento dei campioni in un’unica sede.• Il rafforzamento delle funzioni di presidio territoriale delle sezioni, attraverso una maggiore specializzazione. • Il confronto e coinvolgimento degli stakeholders sia in fase di programmazione dell’attività che di valutazione della qualitàdei servizi.Attraverso la valorizzazione di tutte le professionalità presenti si contribuirà attivamente al potenziamento dell’Istituto siasul territorio nazionale che internazionale. Il modello organizzativo è ispirato anche ai principi di trasparenza: un ente di natura pubblica è chiamato a rendere contodirettamente ai cittadini della propria produttività rispetto alle risorse assegnate. Di qui la nascita di nuovo regolamento interno guidato dalla direzione ma i cui contenuti sono il risultato di contributiprovenienti da parte della collaborazione di molti dipendenti. Il regolamento dei servizi rappresenta pertanto un punto di partenza nuovo per svolgere la nostra attività e che ci permetteràdi essere al passo con le moderne idee di management anche alla luce della necessità di far fronte alle sempre più scarserisorse disponibili.
Quali sono i progetti in corso portati avanti dall’IZSUM e quelli per il prossimo futuro?
I progetti che si stanno portando avanti, strategici per l’IZSUM sono il proseguimento del progetto MES sulla valutazione
delle performance: è molto importante essendo uno strumento essenziale per il miglioramento dei servizi pubblici ed ha unruolo determinante nella definizione e nel raggiungimento degli obbiettivi strategici aziendali. Sono coinvolti 9 dei 10 IstitutiZooprofilattici d'Italia. La piena attuazione del nuovo modello organizzativo e quindi, nell'ambito del Sistema Qualità,revisione ed adeguamento di tutta la documentazione del Sistema. L’Implementazione del Piano di Comunicazione. L'attivitàdi comunicazione viene sviluppata in modo da non essere più indirizzata solamente alle comunità scientifiche ed alleIstituzioni ma, con un "linguaggio" più divulgativo ma rigoroso scientificamente, deve essere diretto verso tutti gliutenti/clienti dell'Ente: i cittadini.
Quali sono le principali attività dell’Istituito nel fronte qualità delle produzioni agroalimentari (diinteresse del cittadino-consumatore) e della sicurezza animale?
Il ruolo principale dell’Istituto Zooprofilatico Sperimentale è di laboratorio ufficiale di riferimento per tutto quanto attiene ilcontrollo della sanità degli animali e della salubrità degli alimenti, sia di origine animale che, in parte, per quelli di originevegetale. In pratica è lo strumento tecnico del quale usufruiscono tutti gli Organi pubblici nello svolgimento dell’attività divigilanza ufficiale su questi due grandi settori; tra tutti i servizi veterinari e medici delle Aziende sanitarie locali, il NAS, ilCorpo Forestale dello Stato, ognuno per le proprie competenze. L’attività principale si estrinseca nell’esecuzione di indaginidi laboratorio per valutare la qualità e, soprattutto, la salubrità delle produzioni agroalimentari o per determinare la presenzadi malattie nelle popolazioni animali, con particolare attenzione nei confronti delle zoonosi, cioè delle infezioni trasmissibilidagli animali all’uomo (basti pensare alla Tubercolosi, la Brucellosi o la Salmonellosi). In particolare sui campioni dialimenti vengono effettuati accertamenti di natura microbiologica (per la ricerca di agenti patogeni o per determinare illivello di igienicità di una produzione), chimica (ad esempio per la ricerca di residui di trattamenti farmacologici fraudolentinegli animali, di contaminanti di origine ambientale, per la verifica della veridicità delle informazioni riportate in etichetta) efisica (per la presenza di radionuclidi). Tutto questo nel rispetto degli elevati standard di qualità operativi fissati dalla UnioneEuropea (l’IZSUM è accreditato secondo Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025). Ma il lavoro degli Istituti Zooprofilattici va
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la raccolta e l’elaborazione continua dei dati generati da attività correnti o di ricerca permette di valutare le attività svolte sul territorio, collaborando alla funzione di programmazione svolta a livello centrale (Ministeri) e periferica (Regioni e Provincie). Gli Istituti sono, in effetti, veri e propri osservatori epidemiologici del territorio e nodi di raccolta e comunicazione di informazioni. Questo insieme di competenze tecniche ed epidemiologiche permette loro di svolgere un ruolo importante anche per la valutazione del rischio, lo strumento principale, applicato alla sicurezza alimentare o alla sanità animale dall’Unione Europea, per garantire ai consumatori un adeguato livello di protezione dai potenziali rischi di origine alimentare. Quali sono, se ci sono, le principali emergenze in atto in materia di sanità pubblica veterinaria? In questo momento non ci sono situazioni di particolare emergenza, se si esclude la recente evidenziazione di un “nuovo” agente virale in Nord Europa in grado di provocare aborti e malformazioni fetali nei ruminanti, in particolare negli ovini (Virus di Schmallemberg), verso il quale però sono già attivi sistemi di sorveglianza a livello comunitario. Non si è mai definitivamente spenta l’attenzione nei confronti del virus dell’influenza aviaria, come di tutte quelle malattie emergenti (malattia del Nilo Occidentale – West Nile Disease; Chikungunya) legate soprattutto a cambiamenti climatici che hanno fatto comparsa recente nel nostro continente. Altro fronte caldo quello dell’antibiotico resistenza dei batteri, tenuto costantemente monitorato per il ruolo che gli animali possono ricoprire come serbatoio di ceppi multi resistenti per l’uomo. Esistono comunque sistemi di monitoraggio continuo e di comunicazione rapida di informazioni per tutte le possibili emergenze sanitarie (come il RASSF – Sistema di Allarme Rapido per Alimenti e Mangimi) alle quali sono legati protocolli di intervento per rispondere in maniera rapida ed efficace ad eventuali situazioni inattese di rischio per i consumatori. In una fase di difficoltà economica generalizzata, quali sono le maggiori difficoltà per l’Istituto? La recessione innescata dalla crisi finanziaria sta comportando un cambiamento nell’approccio metodologico di gestione che se da un lato non permette di fare delle programmazioni considerate fino a ieri di ordinaria amministrazione, dall’altro ci mette nella condizione di ottimizzare e potenziare le attività dell’Ente con particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo di nuove opportunità scientifiche. Tra le altre cose stiamo potenziando la sperimentazione e il monitoraggio in settori che riguardano l’ agroalimentare sostenibile (greeneconomy), la biodiversità agrozootecnica e una particolare attenzione viene rivolta all’importante tematica del Benessere Animale. Tutto questo servirà a garantire, in maniera sempre più efficace, la necessaria attenzione nei confronti del settore agrozootecnico-alimentare, in un’ottica di una sempre maggiore tutela della salute dei consumatori. Lorenzo Benocci
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Intervista esclusiva di Agricultura.it al direttore generale dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM), Silvano Severini.All'Istituto, con sede a Perugia, lavorano 225 professionisti tra veterinari, biologi, chimici, informatici, amministrativi, tecnici di laboratorio.
Direttore Severini, in una sua recente comunicazione hapresentato un nuovo modello organizzativo dell’Istituto: qualisono stati i motivi che hanno portato a questa novità, e quali leprospettive?
Il nuovo assetto organizzativo è frutto di circa 2 anni di attività di analisi evalutazione, necessari a gettare le basi di una vera reingegnerizzazione organizzativa rivolta ad una politica aziendale di lungo periodo. Il cambiamento è stato studiato per:• Un ruolo dell’ente più incisivo nel settore della sanità pubblica • Lo sviluppo della ricerca e innovazione per essere l’interfaccia privilegiata con il territorio e mondo scientifico sia nazionaleche internazionale.• L’Aziendalizzazione, ovvero verso un processo di modernizzazione e responsabilizzazione per una maggiore efficacia digovernance.• La semplificazione dei processi gestionali e amministrativi, che garantiscono un miglior servizio all’utente.• La razionalizzazione delle attività laboristiche attraverso l’ottimizzazione del trasferimento dei campioni in un’unica sede.• Il rafforzamento delle funzioni di presidio territoriale delle sezioni, attraverso una maggiore specializzazione. • Il confronto e coinvolgimento degli stakeholders sia in fase di programmazione dell’attività che di valutazione della qualitàdei servizi.Attraverso la valorizzazione di tutte le professionalità presenti si contribuirà attivamente al potenziamento dell’Istituto siasul territorio nazionale che internazionale. Il modello organizzativo è ispirato anche ai principi di trasparenza: un ente di natura pubblica è chiamato a rendere contodirettamente ai cittadini della propria produttività rispetto alle risorse assegnate. Di qui la nascita di nuovo regolamento interno guidato dalla direzione ma i cui contenuti sono il risultato di contributiprovenienti da parte della collaborazione di molti dipendenti. Il regolamento dei servizi rappresenta pertanto un punto di partenza nuovo per svolgere la nostra attività e che ci permetteràdi essere al passo con le moderne idee di management anche alla luce della necessità di far fronte alle sempre più scarserisorse disponibili.
Quali sono i progetti in corso portati avanti dall’IZSUM e quelli per il prossimo futuro?
I progetti che si stanno portando avanti, strategici per l’IZSUM sono il proseguimento del progetto MES sulla valutazione
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Quali sono le principali attività dell’Istituito nel fronte qualità delle produzioni agroalimentari (diinteresse del cittadino-consumatore) e della sicurezza animale?
Il ruolo principale dell’Istituto Zooprofilatico Sperimentale è di laboratorio ufficiale di riferimento per tutto quanto attiene ilcontrollo della sanità degli animali e della salubrità degli alimenti, sia di origine animale che, in parte, per quelli di originevegetale. In pratica è lo strumento tecnico del quale usufruiscono tutti gli Organi pubblici nello svolgimento dell’attività divigilanza ufficiale su questi due grandi settori; tra tutti i servizi veterinari e medici delle Aziende sanitarie locali, il NAS, ilCorpo Forestale dello Stato, ognuno per le proprie competenze. L’attività principale si estrinseca nell’esecuzione di indaginidi laboratorio per valutare la qualità e, soprattutto, la salubrità delle produzioni agroalimentari o per determinare la presenzadi malattie nelle popolazioni animali, con particolare attenzione nei confronti delle zoonosi, cioè delle infezioni trasmissibilidagli animali all’uomo (basti pensare alla Tubercolosi, la Brucellosi o la Salmonellosi). In particolare sui campioni dialimenti vengono effettuati accertamenti di natura microbiologica (per la ricerca di agenti patogeni o per determinare illivello di igienicità di una produzione), chimica (ad esempio per la ricerca di residui di trattamenti farmacologici fraudolentinegli animali, di contaminanti di origine ambientale, per la verifica della veridicità delle informazioni riportate in etichetta) efisica (per la presenza di radionuclidi). Tutto questo nel rispetto degli elevati standard di qualità operativi fissati dalla UnioneEuropea (l’IZSUM è accreditato secondo Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025). Ma il lavoro degli Istituti Zooprofilattici va
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16 febbraio 2012
16/02/12 10:07Lo Zooprofilattico nelle emergenze
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Lo Zooprofilattico nelle emergenze
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15 febbraio 2012
Gestire le emergenze: siglato un accordo tra la Protezione Civile e l’IZS Umbria Marche
Un traguardo che porterà all’aggiornamento professionale degli operatori addetti alla somministrazione pasti della Protezione Civile da parte dell’IZSUM
Perugia. Siglato un accordo tra la Protezione Civile della Regione Umbria e l’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM), in cui è stato firmato il protocollo d’intesa finalizzato all’organizzazione di corsi di formazione/aggiornamento, a titolo gratuito, rivolti al personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione, in ottemperanza alle Linee Guida della Regione Umbria per la formazione del personale addetto alle imprese alimentari ai sensi del Regolamento 852 e 853/2004 (DGR 93/2008, revisione DGR 246/2001 e D.D. 1915/2003).
Expo-emergenze, fiera biennale dell’emergenza dedicata alla sicurezza, prevenzione e tutela, appena terminata a Bastia Umbra, è stata l’occasione in cui i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico alla presenza di Sandro Costantini, dirigente responsabile della Protezione Civile della Regione Umbria, hanno illustrato il programma dei corsi e consegnato al Servizio Regionale di Protezione Civile le linee guida elaborate in Istituto per la corretta prassi igienica nelle mense campali.
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche è intervenuto in numerose calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. I Servizi Veterinari quindi devono organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
In Umbria, il sistema regionale di Protezione Civile ha implementato uno strumento tecnico di monitoraggio e supporto alle decisioni per la gestione delle emergenze che, nelle varie fasi di attenzione, preallerta, pre-allarme e allarme, permette di individuare su mappe dinamiche di tipo GIS gli allevamenti in pericolo per definire le azioni di mitigazione dei rischi e relativi soccorsi. Tale sistema può essere applicato a tutte le attività produttive di interesse: mattatoi, mangimifici, imprese alimentari, depositi frigoriferi di stoccaggio alimenti etc. I Servizi Veterinari, come parte attiva del sistema di sorveglianza epidemiologica durante le emergenze non epidemiche oltre a salvaguardare la salute degli animali garantiscono la sicurezza alimentare.
Il rilevatore GIS (Geographic information system), utilizzato dall’Istituto, permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni in grado di produrre, gestire e analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche derivanti da dati geo-riferiti; permette quindi di trasportare i dati georeferenziati degli allevamenti, imprese alimentari, mangifici, etc. sulle mappe di rischio in dotazione della protezione civile. In tal modo, in caso di meteo avverso, i veterinari possono mettere in sicurezza gli allevamenti ubicati nelle zone a rischio. E’ proprio in quest’ottica che la protezione civile umbra si serve delle competenze dell’Istituto zooprofilattico per organizzare i soccorsi agli animali e i corsi di formazione per i volontari che espletano il loro servizio nelle cucine da campo.
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14 febbraio 2012
14.02.2012
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14 febbraio 2012
13/02/12 13:43Gestire le emergenze: accordo tra la Protezione Civile e l’IZS Umbria Marche | umbrialeft.it
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Gestire le emergenze: accordo tra la ProtezioneCivile e l’IZS Umbria Marche
PERUGIA PERUGIA - Siglato un accordo tra la Protezione Civile dellaRegione Umbria e l’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM),in cui è stato firmato il protocollo d’intesa finalizzatoall’organizzazione di corsi di formazione/aggiornamento, a titologratuito, rivolti al personale addetto alla preparazione esomministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata dellaRegione, in ottemperanza alle Linee Guida della Regione Umbriaper la formazione del personale addetto alle imprese alimentari aisensi del Regolamento 852 e 853/2004 (DGR 93/2008, revisioneDGR 246/2001 e D.D. 1915/2003).
Expo-emergenze, fiera biennale dell’emergenza dedicata allasicurezza, prevenzione e tutela, appena terminata a Bastia Umbra, èstata l’occasione in cui i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico alla
presenza di Sandro Costantini, dirigente responsabile della Protezione Civile della Regione Umbria, hanno illustrato ilprogramma dei corsi e consegnato al Servizio Regionale di Protezione Civile le linee guida elaborate in Istituto per lacorretta prassi igienica nelle mense campali.
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche è intervenuto in numerose calamità naturali: proprioda queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere adisposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa deiproblemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data lamole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti perprendere decisioni. I Servizi Veterinari quindi devono organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permetteredi prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
In Umbria, il sistema regionale di Protezione Civile ha implementato uno strumento tecnico di monitoraggio esupporto alle decisioni per la gestione delle emergenze che, nelle varie fasi di attenzione, preallerta, pre-allarme eallarme, permette di individuare su mappe dinamiche di tipo GIS gli allevamenti in pericolo per definire le azioni dimitigazione dei rischi e relativi soccorsi. Tale sistema può essere applicato a tutte le attività produttive di interesse:mattatoi, mangimifici, imprese alimentari, depositi frigoriferi di stoccaggio alimenti etc. I Servizi Veterinari, come parteattiva del sistema di sorveglianza epidemiologica durante le emergenze non epidemiche oltre a salvaguardare la salutedegli animali garantiscono la sicurezza alimentare.
Il rilevatore GIS (Geographic information system), utilizzato dall’Istituto, permette l'acquisizione, la registrazione,l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni in grado di produrre, gestire e analizzare dati spazialiassociando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche derivanti da dati geo-riferiti; permettequindi di trasportare i dati georeferenziati degli allevamenti, imprese alimentari, mangifici, etc. sulle mappe di rischio indotazione della protezione civile. In tal modo, in caso di meteo avverso, i veterinari possono mettere in sicurezza gliallevamenti ubicati nelle zone a rischio.
E’ proprio in quest’ottica che la protezione civile umbra si serve delle competenze dell’Istituto zooprofilattico perorganizzare i soccorsi agli animali e i corsi di formazione per i volontari che espletano il loro servizio nelle cucine dacampo.
13/02/2012 - 12:47
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Expo-emergenze, fiera biennale dell’emergenza dedicata allasicurezza, prevenzione e tutela, appena terminata a Bastia Umbra, èstata l’occasione in cui i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico alla
presenza di Sandro Costantini, dirigente responsabile della Protezione Civile della Regione Umbria, hanno illustrato ilprogramma dei corsi e consegnato al Servizio Regionale di Protezione Civile le linee guida elaborate in Istituto per lacorretta prassi igienica nelle mense campali.
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche è intervenuto in numerose calamità naturali: proprioda queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere adisposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa deiproblemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data lamole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti perprendere decisioni. I Servizi Veterinari quindi devono organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permetteredi prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
In Umbria, il sistema regionale di Protezione Civile ha implementato uno strumento tecnico di monitoraggio esupporto alle decisioni per la gestione delle emergenze che, nelle varie fasi di attenzione, preallerta, pre-allarme eallarme, permette di individuare su mappe dinamiche di tipo GIS gli allevamenti in pericolo per definire le azioni dimitigazione dei rischi e relativi soccorsi. Tale sistema può essere applicato a tutte le attività produttive di interesse:mattatoi, mangimifici, imprese alimentari, depositi frigoriferi di stoccaggio alimenti etc. I Servizi Veterinari, come parteattiva del sistema di sorveglianza epidemiologica durante le emergenze non epidemiche oltre a salvaguardare la salutedegli animali garantiscono la sicurezza alimentare.
Il rilevatore GIS (Geographic information system), utilizzato dall’Istituto, permette l'acquisizione, la registrazione,l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni in grado di produrre, gestire e analizzare dati spazialiassociando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche derivanti da dati geo-riferiti; permettequindi di trasportare i dati georeferenziati degli allevamenti, imprese alimentari, mangifici, etc. sulle mappe di rischio indotazione della protezione civile. In tal modo, in caso di meteo avverso, i veterinari possono mettere in sicurezza gliallevamenti ubicati nelle zone a rischio.
E’ proprio in quest’ottica che la protezione civile umbra si serve delle competenze dell’Istituto zooprofilattico perorganizzare i soccorsi agli animali e i corsi di formazione per i volontari che espletano il loro servizio nelle cucine dacampo.
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Sorpresa, Marchionne inaugura uncentro diagnostico13/02/2012 - 07:39
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13 febbraio 2012
Gestire le emergenze: siglato un accordo tra la Protezione Civile e l’IZS Umbria Marche Creato il 13 febbraio 2012 da Goodmorningumbria Siglato un accordo tra la Protezione Civile della Regione Umbria e l’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM), in cui è stato firmato il protocollo d’intesa finalizzato all’organizzazione di corsi di formazione/aggiornamento, a titolo gratuito, rivolti al personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione, in ottemperanza alle Linee Guida della Regione Umbria. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche è intervenuto in numerose calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l’idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio
In Umbria, il sistema regionale di Protezione Civile ha implementato uno strumento tecnico di monitoraggio e supporto alle decisioni per la gestione delle emergenze che, nelle varie fasi di attenzione, preallerta, pre-allarme e allarme, permette di individuare su mappe dinamiche di tipo GIS gli allevamenti in pericolo per definire le azioni di mitigazione dei rischi e relativi soccorsi. Tale sistema può essere applicato a tutte le attività produttive di interesse: mattatoi, mangimifici, imprese alimentari, depositi frigoriferi di stoccaggio alimenti etc.
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13 febbraio 2012
Gestire le emergenze: siglato un accordo tra la Protezione Civile e l’IZS Umbria Marche
Siglato un accordo tra la Protezione Civile della Regione Umbria e l’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM), in cui è stato firmato il protocollo d’intesa finalizzato all’organizzazione di corsi di formazione/aggiornamento, a titolo gratuito, rivolti al personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione, in ottemperanza alle Linee Guida della Regione Umbria. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche è intervenuto in numerose calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l’idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio
In Umbria, il sistema regionale di Protezione Civile ha implementato uno strumento tecnico di monitoraggio e supporto alle decisioni per la gestione delle emergenze che, nelle varie fasi di attenzione, preallerta, pre-allarme e allarme, permette di individuare su mappe dinamiche di tipo GIS gli allevamenti in pericolo per definire le azioni di mitigazione dei rischi e relativi soccorsi. Tale sistema può essere applicato a tutte le attività produttive di interesse: mattatoi, mangimifici, imprese alimentari, depositi frigoriferi di stoccaggio alimenti etc.
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.3
20 marzo 2012
Come misurare i risultati conseguiti da una Amministrazione Pubblica?
Il progetto di misurazione e valutazione delle performance degli Enti Pubblici, avviato dall’IZS Umbria Marche e Lazio Toscana ha coinvolto ad oggi ben 9 istituti su 10 presenti in Italia. Si parlerà dei
risultati nel convegno di giovedì a Firenze, alla presenza del Ministero della Salute.
Giovedì 22 marzo Auditorium Complesso Sant’Apollonia
Ore 10,00 Via San Gallo, 25
Firenze Perugia. Come migliorare l’attività di governance di un ente pubblico? Come si possono migliorare i servizi al cittadino che un Ente pubblico è tenuto ad offrire? Come operare nella trasparenza per rendicontare all’utente le varie attività di un Ente. La sfida è stata raccolta nel 2009-2011 dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Umbria-Marche e Lazio-Toscana, che con il supporto metodologico del Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato un sistema capace di uniformare la performance a confronto su un sistema di indicatori. Il “Sistema di misurazione e valutazione della performance”, ha messo in evidenza le criticità e i punti di forza dei due IIZZSS ed è stato in grado di misurare la capacità aziendale con l’obiettivo di essere efficaci ed efficienti, sia rispetto al territorio in cui essi operano, sia nel quadro complessivo del Sistema Sanitario Nazionale. Il progetto ha avuto un tale riscontro nazionale che nel 2011 hanno aderito altri sette Istituti: IZS Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta, IZS Sardegna, IZS Sicilia, IZS delle Venezie, IZS Lombardia-Emilia Romagna, IZS Puglia-Basilicata e IZS del Mezzogiorno. Con il contributo e l’azione di sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un panel di indicatori: alcuni provenienti dall’esperienza precedente, altri modificati, rispetto alla prima versione del progetto pilota, ed un terzo gruppo derivati ex novo da quest’ultima fase. Il convegno “Il sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze a confronto” è un evento di particolare rilevanza, durante il quale sarà presentato il Report 2010 del sistema di valutazione delle performance degli II.ZZ.SS. che costituiscono il Network. Il convegno, che vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli II.ZZ.SS. e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione, sarà l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, al fine di condividere i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri. Il sistema di valutazione della performance degli II.ZZ.SS. si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi: 1) Dimensione relativa alla mission dell’istituto, al governo della domanda del territorio ed alla ricerca; 2) Dimensione relativa all’apprendimento e sviluppo organizzativo; 3) Dimensione relativa all’utenza; 4) Dimensione dell’efficienza e della sostenibilità economica. Una sintesi dei risultati della valutazione della performance è fornita dal bersaglio a cinque fasce concentriche: il posizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta; al centro del bersaglio vi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatori con una performance scarsa. “La scelta di avviare questo progetto è stata dettata dall’esigenza di costruire uno strumento di governance che permettesse di attivare percorsi più trasparenti e verificabili, - dichiara dr. Silvano Severini, direttore Generale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Marche – superando l’autoreferenzialità mediante il confronto sistematico dei risultati. L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete” degli Istituti che mette in evidenza i punti di forza e di criticità attraverso il benchmarking, consentendo un miglioramento gestionale continuo. Ho creduto molto in questo strumento che ha comportato l’introduzione di nuove metodologie nella gestione degli II.ZZ.SS. ed ha rappresentato uno stimolo culturale ed intellettuale ad alto valore aggiunto”.
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3 aprile 2012
Le performance degli Istituti Zooprofilattici
Martedì, 03 Aprile 2012 13:32
Continua, in Italia, il percorso di valutazione delle performance delle strutture del sistema sanitario. Questa volta la lente è sugli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
Il metodo applicato è quello dei "bersagli", brevettato nel 2009 al Sant'Anna di Pisa. Sperimentato in un primo momento dagli Izs Lazio-Toscana e Umbria-Marche, il sistema di valutazione è stato poi esteso ad altri sette
Istituti. Il progetto, avviato nel corso del 2009 dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Lazio-Toscana e Umbria- Marche, supportati dal Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, è stato infatti, nel 2010, esteso ad altri sette istituti (IZS Piemonte-Liguria-Valle D'Aosta, IZS Lombardia-Emilia Romagna, IZS delle Venezie, IZS della Sicilia, IZS della Sardegna, IZS Puglia-Basilicata e IZS del Mezzogiorno). La copertura, quindi, è quasi totale, trattandosi di 9 istituti sui 10 presenti in Italia.
Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un "panel" 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi: 1) Dimensione relativa alla mission dell'istituto, al governo della domanda del territorio ed alla ricerca; 2) Dimensione relativa all'apprendimento e sviluppo organizzativo; 3) Dimensione relativa all'utenza; 4) Dimensione dell'efficienza e della sostenibilità economica. "La scelta di avviare questo progetto è stata dettata dall'esigenza di costruire uno strumento di governance che permettesse di attivare percorsi più trasparenti e verificabili – spiega Silvano Severini, direttore Generale dello Zooprofilattico dell'Umbria e Marche – superando l'autoreferenzialità mediante il confronto sistematico dei risultati. L'iniziativa rappresenta un esempio di "rete" degli Istituti che mette in evidenza i punti di forza e di criticità attraverso il benchmarking, consentendo un miglioramento gestionale continuo. "Ho creduto molto in questo strumento – aggiunge Severini - che ha comportato l'introduzione di nuove metodologie nella gestione degli Izs ed ha rappresentato uno stimolo culturale ed intellettuale ad alto valore aggiunto". I risultati sono stati presentati nel corso di un convegno promosso a Firenze, con la partecipazione del Ministero della Salute,
segue
LeMarte
Contivolta Il memomeIstitutIl proMarcestesoVenequindCon iraggrdomaDime"La spermeZooprisultacriticiquestdegli I risudella PrevedefiniDa undai 6.riferitesamiBasilidella 653). Ecco Izs LRelatnella
e perfoedì, 03 Apri
inua, in Italila lente è su
etodo applicento dagli Iti.
ogetto, avviahe, supportao ad altri setzie, IZS del
di, è quasi toil contributouppati in qu
anda del terrensione relatcelta di avvettesse di atrofilattico dati. L'iniziatità attraverso strumentoIzs ed ha raltati sono stSalute, dell
enzione e saire gli obietna prima de.173.778 esati all'anno 2i che vengoicata, è quaproduzione
una sintesi
azio-Toscaivamente aldinamica ec
ormanile 2012 13:
ia, il percorugli Istituti cato è quellozs Lazio-To
ato nel corsoati dal Labotte istituti (Illa Sicilia, Iotale, trattano e con il souattro dimenritorio ed altiva all'uten
viare questo ttivare percodell'Umbria tiva rappresso il benchmo – aggiungappresentatotati presentale Direzioniarà anche l'ottivi del futuescrizione deami dell' Izs
2009). Quesono effettuatsi un terzo d
e (21.892,50
dei risultati
ana lla dimensioconomico-f
nce de:32
rso di valutaZooprofilato dei "bersaoscana e Um
o del 2009 doratorio MeIZS PiemonIZS della Sandosi di 9 isostegno del Mnsioni di anlla ricerca; 2nza; 4) Dime progetto è orsi più trase Marche –
senta un esemarking, cone Severini -o uno stimoati nel corsoi degli Istituoccasione peuro. ei risultati es Lombardito, spieganoti. Le dimendell'istituto 08 euro cont
i per ogni Iz
one dell'effifinanziaria e
egli Is
azione dellettici Sperimagli", brevetmbria-Marc
dagli IstitutS della Scu
nte-Liguria-ardegna, IZSstituti sui 10Ministero d
nalisi: 1) Dim2) Dimensioensione delstata dettata
sparenti e ve– superandoempio di "rensentendo u- che ha comolo culturaleo di un convuti Zooprofier un confro
emerge che a ed Emiliao gli espertinsioni degli più grande,tro 68,450,1
zs in esame
icienza e soe la gestione
stituti
e performanmentali.
ttato nel 200che, il sistem
ti Zooprofilauola Superio-Valle D'AoS Puglia-Ba0 presenti indella Salute mensione reone relativa l'efficienza a dall'esigenerificabili –
o l'autoreferete" degli Isun migliorammportato l'ine ed intellettvegno promilattici Sperionto diretto
il volume da Romagna i, dipende d istituti son, Izs Lomba103 euro), s
, pubblicata
stenibilità ee del magaz
i Zoop
ce delle stru
09 al Sant'Ama di valuta
attici Sperimore Sant'Annosta, IZS Loasilicata e IZn Italia. è stato condelativa alla mall'apprende della sost
nza di costru– spiega Silvenzialità me
stituti che mmento gestintroduzionetuale ad altoosso a Firenimentali e dtra gli Istitu
di esami effeai 1.489.93
dalle esigenzo molto divardia ed Emsia in termin
a dal notizia
economica, zzino; nella
profila
utture del si
Anna di Pisaazione è stat
mentali Lazna di Pisa, èombardia-EmZS del Mezz
diviso un "pmission del
dimento e svtenibilità ecuire uno struvano Severiediante il co
mette in evidonale contin
e di nuove mo valore aggnze, con la pdei Referentuti, per cond
ettuati negli8 dell'Izs Puze del territoverse: l'istitu
milia Romagni di persona
ario speciali
l'istituto regmedia degl
attici
istema sanit
a. Sperimento poi esteso
zio-Toscanaè stato infatmilia Roma
zzogiorno). L
panel" 80 inll'istituto, alviluppo orgconomica. rumento di gini, direttoronfronto sisdenza i puntnuo. "Ho cr
metodologiegiunto". partecipazioti Regionalidividere i ri
i Izs è moltouglia e Basiorio e dalla uto più piccgna sia in terale comples
izzato quoti
gistra ottimli altri istitu
tario. Quest
ntato in un po ad altri set
a e Umbria-ti, nel 2010
agna, IZS deLa copertur
ndicatori l governo deanizzativo;
governance re Generale stematico deti di forza e reduto molte nella gesti
one del Mini del Settoreisultati e pe
o variabile. ilicata (dati tipologia diolo, l'Izs Purmini di valssivo (162 c
dianosanita
e performanti invece la
a
primo tte
, elle ra,
ella 3)
che dello
ei di o in one
nistero e della r
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i uglia e lore contro
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3 aprile 2012
delle Direzioni degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l'occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro. Da una prima descrizione dei risultati emerge che il volume di esami effettuati negli Izs è molto variabile. Si va dai 6.173.778 esami dell' Izs Lombardia ed Emilia Romagna ai 1.489.938 dell'Izs Puglia e Basilicata (dati riferiti all'anno 2009). Questo, spiegano gli esperti, dipende dalle esigenze del territorio e dalla tipologia di esami che vengono effettuati. Le dimensioni degli istituti sono molto diverse: l'istituto più piccolo, l'Izs Puglia e Basilicata, è quasi un terzo dell'istituto più grande, Izs Lombardia ed Emilia Romagna sia in termini di valore della produzione (21.892,508 euro contro 68,450,103 euro), sia in termini di personale complessivo (162 contro 653). Ecco una sintesi dei risultati per ogni Izs in esame, pubblicata dal notiziario specializzato quotidianosanita.it:
Izs Lazio-Toscana
Relativamente alla dimensione dell'efficienza e sostenibilità economica, l'istituto registra ottime performance nella dinamica economico-finanziaria e la gestione del magazzino; nella media degli altri istituti invece la
produttività del personale. Buone le perfomance relative all'area della formazione. Eterogenea la situazione sugli indicatori della mission istituzionale che riguardano la qualità ed i tempi di risposta: ottime performance sulla percentuale di esiti mentre da migliorare le performance relative alle prove con procedure standardizzate. Per quanto riguarda i tempi di risposta le criticità riguardano il tempo mediano di ritardo degli esami, mentre nella media gli altri aspetti indagati. Infine l'area con il maggior numero di criticità risulta essere quella della ricerca con particolare riferimento alla capacità di rispettare i tempi di chiusura dei progetti di ricerca correnti ed all'impact factor medio per dirigente medico, sanitario e veterinario.
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Izs Umbria-Marche
Ottime le performance della dinamica economico-finanziaria e della gestione del magazzino (ECO3_1) e buona la performance della produttività del personale. Complessivamente molto buona anche la performance dell'area formazione. Relativamente alle altre aree misurate dalla mission istituzionale, buona la capacità di rispettare i tempi di risposta degli esami e complessivamente buona quella relativa alla qualità. Gli ambiti di miglioramento riguardano la ricerca con particolare riferimento al posizionamento rispetto agli altri istituti per la produzione scientifica ed al rispetto dei tempi di chiusura dei progetti di ricerca corrente.
Izs Piemonte-Liguria-Valle d'Aosta
In particolare consegue buone performance relativamente alla ricerca sia in termini di percentuali fondi destinati alla ricerca corrente sul totale dei fondi per ricerca corrente sia in termini di produzione scientifica. L'unico indicatore critico è il rispetto dei tempi di chiusura dei progetti di ricerca corrente. Sulla dimensione di efficienza e sostenibilità economica, l'istituto registra ottime performance relativamente alla dinamica economico-finanziaria mentre risultano critici gli indicatori relativi alla gestione del magazzino ed alla produttività del personale. La valutazione dell'area della formazione e dell'apprendimento organizzativo è eterogenea: è buona la percentuale di assenza (che misura il rapporto percentuale tra il numero totale di ore di assenza di tutto il personale dipendente rispetto al totale di ore lavorabili secondo i contratti di lavoro nazionali), la valutazione degli utenti degli eventi formativi Ecm e la capacità di rispondere a richieste di eventi formativi extra programma, mentre presentano delle criticità la formazione del personale che misura l'ottenimento dei crediti formativi interni, i crediti medi per eventi Ecm e la programmazione dell'offerta formativa.
Izs Lombardia-Emilia Romagna
Ottime le performance della sostenibilità economica e di efficienza. Particolarmente significative le performance dell'area della ricerca misurata dagli indicatori di capacità di attrarre risorse per l'attività di ricerca corrente e quelli di produzione scientifica; da migliorare invece il rispetto nella chiusura dei progetti di ricerca corrente. Relativamente agli altri indicatori della mission istituzionali è complessivamente buona la performance degli indicatori di qualità misurata dalla percentuale di esiti favorevoli per ring test (cioè in il rapporto gli esiti favorevoli ottenuti rispetto a quelli attesi da ciascun Istituto)
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LeMarte
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o del 2009 doratorio MeIZS PiemonIZS della Sandosi di 9 isostegno del Mnsioni di anlla ricerca; 2nza; 4) Dime progetto è orsi più trase Marche –
senta un esemarking, cone Severini -o uno stimoati nel corsoi degli Istituoccasione peuro. ei risultati es Lombardito, spieganoti. Le dimendell'istituto 08 euro cont
i per ogni Iz
one dell'effifinanziaria e
egli Is
azione dellettici Sperimagli", brevetmbria-Marc
dagli IstitutS della Scu
nte-Liguria-ardegna, IZSstituti sui 10Ministero d
nalisi: 1) Dim2) Dimensioensione delstata dettata
sparenti e ve– superandoempio di "rensentendo u- che ha comolo culturaleo di un convuti Zooprofier un confro
emerge che a ed Emiliao gli espertinsioni degli più grande,tro 68,450,1
zs in esame
icienza e soe la gestione
stituti
e performanmentali.
ttato nel 200che, il sistem
ti Zooprofilauola Superio-Valle D'AoS Puglia-Ba0 presenti indella Salute mensione reone relativa l'efficienza a dall'esigenerificabili –
o l'autoreferete" degli Isun migliorammportato l'ine ed intellettvegno promilattici Sperionto diretto
il volume da Romagna i, dipende d istituti son, Izs Lomba103 euro), s
, pubblicata
stenibilità ee del magaz
i Zoop
ce delle stru
09 al Sant'Ama di valuta
attici Sperimore Sant'Annosta, IZS Loasilicata e IZn Italia. è stato condelativa alla mall'apprende della sost
nza di costru– spiega Silvenzialità me
stituti che mmento gestintroduzionetuale ad altoosso a Firenimentali e dtra gli Istitu
di esami effeai 1.489.93
dalle esigenzo molto divardia ed Emsia in termin
a dal notizia
economica, zzino; nella
profila
utture del si
Anna di Pisaazione è stat
mentali Lazna di Pisa, èombardia-EmZS del Mezz
diviso un "pmission del
dimento e svtenibilità ecuire uno struvano Severiediante il co
mette in evidonale contin
e di nuove mo valore aggnze, con la pdei Referentuti, per cond
ettuati negli8 dell'Izs Puze del territoverse: l'istitu
milia Romagni di persona
ario speciali
l'istituto regmedia degl
attici
istema sanit
a. Sperimento poi esteso
zio-Toscanaè stato infatmilia Roma
zzogiorno). L
panel" 80 inll'istituto, alviluppo orgconomica. rumento di gini, direttoronfronto sisdenza i puntnuo. "Ho cr
metodologiegiunto". partecipazioti Regionalidividere i ri
i Izs è moltouglia e Basiorio e dalla uto più piccgna sia in terale comples
izzato quoti
gistra ottimli altri istitu
tario. Quest
ntato in un po ad altri set
a e Umbria-ti, nel 2010
agna, IZS deLa copertur
ndicatori l governo deanizzativo;
governance re Generale stematico deti di forza e reduto molte nella gesti
one del Mini del Settoreisultati e pe
o variabile. ilicata (dati tipologia diolo, l'Izs Purmini di valssivo (162 c
dianosanita
e performanti invece la
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che dello
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nistero e della r
Si va
i uglia e lore contro
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3 aprile 2012
e dalla qualità di processo. La performance critica del rispetto dei tempi di risposta si riferisce agli esami di profilassi. L'area della formazione presenta performance eterogenee. Buono il clima organizzativo misurato in modo indiretto dalla percentuale di assenza.
Izs delle Venezie
Complessivamente presenta performance molto buone. L'area della ricerca registra performance ottime relativamente alla capacità di attrarre le risorse per la ricerca corrente e della produzione scientifica e buona relativamente alla capacità di chiudere i progetti di ricerca corrente entro i tempi. Sulle aree della mission istituzionale relative alla qualità ed al rispetto dei tempi l'istituto presenta dei margini di miglioramento sulla percentuale di prove accreditate e sul rispetto dei tempi per gli esami.
L'area della formazione presenta performance molto buone nelle varie dimensioni. L'area della sostenibilità economica e di efficienza registra performance ottime per quanto riguarda la dinamica economico finanziaria e la gestione del magazzino mentre da migliorare la produttività del personale.
Izs Sicilia
Presenta performance eterogenee: ad indicatori con performance ottima e buona si affiancano indicatori con
performance da migliorare. L'area più critica è quella della ricerca. Eterogenee le performance relative alle altre aree della mission istituzionale: buona la capacità di dare risposta agli esami nei tempi previsti, sulla qualità è buona la percentuale di prove accreditate e procedure standardizzate, mentre è da migliorare la percentuale di esiti favorevoli relativi ai ring test.
Sull'area della formazione alle performance più elevate della media degli altri istituti sulla qualità percepita degli eventi formativi; il confronto con gli altri istituti evidenzia che ci sono spazi di miglioramento sulla programmazione degli eventi formativi, sulla media dei crediti Ecm ed anche sull'ottenimento dei crediti formativi interni.
Eterogenea anche la situazione della dimensione della sostenibilità economica ed efficienza: ottima l'area della sostenibilità economica mentre da migliorare quella dell'efficienza misurata dalla gestione del magazzino e dalla produttività del personale.
segue
LeMarte
Contivolta Il memomeIstitutIl proMarcestesoVenequindCon iraggrdomaDime"La spermeZooprisultacriticiquestdegli I risudella PrevedefiniDa undai 6.riferitesamiBasilidella 653). Ecco Izs LRelatnella
e perfoedì, 03 Apri
inua, in Italila lente è su
etodo applicento dagli Iti.
ogetto, avviahe, supportao ad altri setzie, IZS del
di, è quasi toil contributouppati in qu
anda del terrensione relatcelta di avvettesse di atrofilattico dati. L'iniziatità attraverso strumentoIzs ed ha raltati sono stSalute, dell
enzione e saire gli obietna prima de.173.778 esati all'anno 2i che vengoicata, è quaproduzione
una sintesi
azio-Toscaivamente aldinamica ec
ormanile 2012 13:
ia, il percorugli Istituti cato è quellozs Lazio-To
ato nel corsoati dal Labotte istituti (Illa Sicilia, Iotale, trattano e con il souattro dimenritorio ed altiva all'uten
viare questo ttivare percodell'Umbria tiva rappresso il benchmo – aggiungappresentatotati presentale Direzioniarà anche l'ottivi del futuescrizione deami dell' Izs
2009). Quesono effettuatsi un terzo d
e (21.892,50
dei risultati
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3 aprile 2012
Izs Sardegna
Il bersaglio è costituto da un numero inferiore di indicatori rispetto agli altri Istituti, in particolare mancano gli indicatori che hanno come fonte il bilancio. La valutazione della performance è variegata. Un'area critica è rappresentata dalla ricerca con gli indicatori sulla capacità di attrazione delle risorse per l'attività di ricerca, sulla produzione scientifica e sul rispetto dei tempi per i progetti di ricerca.
Una best practice è invece relativa alla gestione del magazzino. L'area della formazione presenta performance variegate: da migliorare la programmazione degli eventi formativi e l'ottenimento dei crediti formativi interni mentre è buona la valutazione della qualità percepita degli eventi formativi.
Izs Puglia-Basilicata
Una performance complessivamente abbastanza buona. L'area critica è la ricerca. Buone le performance della formazione. Per quanto riguarda la qualità l'istituto presenta un'ottima performance sulla percentuale di esiti favorevoli per ring test mentre è critica la performance sulle prove accreditate e le procedure standardizzate. Da migliorare anche il rispetto dei tempi di risposta per esami istituzionali. Dal punto di vista economico l'Izs Puglia-Basilicata presenta un'ottima performance in merito all'equilibrio economico reddituale e patrimoniale finanziario; da segnalare il risultato particolarmente positivo della produttività dei dipendenti in cui l'IZS Puglia-Basilicata è la best practice. L'unico indicatore economico critico rimane la rotazione del magazzino.
Izs Mezzogiorno
L'istituto presenta delle criticità negli indicatori selezionati per l'area della ricerca. Da migliorare anche l'area della formazione per quanto riguarda la programmazione dell'offerta formativa, i crediti medi per eventi Ecm e l'ottenimento dei crediti formativi interni mentre è buona la valutazione sulla qualità percepita degli eventi formativi da parte dei partecipanti ai corsi. Buona la performance dell'indicatore che valuta la capacità dell'Istituto di garantire la qualità delle prestazioni derivanti dagli esiti favorevoli dei ring test. Margini di miglioramento infine riguardano il rispetto dei tempi per i Piani Istituzionali del PNR e di profilassi.
Gli indicatori presenti nella dimensione dell'efficienza e della sostenibilità economica valutano in modo ottimale l'appropriatezza nell'uso delle risorse attraverso gli indici di equilibrio economico reddituale e patrimoniale finanziario ed attraverso l'indice di rotazione del magazzino.
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29 marzo 2012
Le performance degli Istituti Zooprofilattici. Ecco i risultati del sistema “bersagli” Sperimentato in un primo momento dagli Izs Lazio-Toscana e Umbria-Marche, il sistema di valutazione degli esiti brevettato nel 2009 al Sant’Anna di Pisa è stato poi esteso ad altri sette Istituti. In generale buoni i risultati, ma anche tanti aspetti da migliorare.
Continua, in Italia, il percorso di valutazione delle performance delle strutture del sistema sanitario. Questa volta la lente è sugli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, e il metodo applicato è quello dei “bersagli”, brevettato nel 2009 al Sant’Anna di Pisa. Il progetto, avviato nel corso del 2009 dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Lazio-Toscana e Umbria-Marche, supportati dal Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stato infatti, nel 2010, esteso ad altri sette istituti (IZS Piemonte-Liguria-Valle D’Aosta, IZS Lombardia-Emilia Romagna, IZS delle Venezie, IZS della Sicilia, IZS della Sardegna, IZS Puglia-Basilicata e IZS del Mezzogiorno). La copertura, quindi, è quasi totale, trattandosi di 9 istituti sui 10 presenti in Italia. Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un “panel” 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi: 1) Dimensione relativa alla mission dell’istituto, al governo della domanda del territorio ed alla ricerca; 2) Dimensione relativa all’apprendimento e sviluppo organizzativo; 3) Dimensione relativa all’utenza; 4) Dimensione dell’efficienza e della sostenibilità economica. “La scelta di avviare questo progetto è stata dettata dall’esigenza di costruire uno strumento di governance che permettesse di attivare percorsi più trasparenti e verificabili – spiega Silvano Severini, direttore Generale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Marche – superando l’autoreferenzialità mediante il confronto sistematico dei risultati.
Segue
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29 marzo 2012
L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete” degli Istituti che mette in evidenza i punti di forza e di criticità attraverso il benchmarking, consentendo un miglioramento gestionale continuo. “Ho creduto molto in questo strumento – aggiunge Severini - che ha comportato l’introduzione di nuove metodologie nella gestione degli Izs ed ha rappresentato uno stimolo culturale ed intellettuale ad alto valore aggiunto”. I risultati saranno presentati domani nel corso di un convegno promosso a Firenze, che vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro. Intanto, da una prima descrizione dei risultati emerge che il volume di esami effettuati negli Izs è molto variabile. Si va dai 6.173.778 esami dell’ Izs Lombardia ed Emilia Romagna ai 1.489.938 dell’Izs Puglia e Basilicata (dati riferiti all’anno 2009). Questo, spiegano gli esperti, dipende dalle esigenze del territorio e dalla tipologia di esami che vengono effettuati. Le dimensioni degli istituti sono molto diverse: l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, è quasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombardia ed Emilia Romagna sia in termini di valore della produzione (21.892,508 euro contro 68,450,103 euro), sia in termini di personale complessivo (162 contro 653). Ecco una sintesi dei risultati per ogni Izs in esame. Izs Lazio-Toscana Relativamente alla dimensione dell’efficienza e sostenibilità economica, l’istituto registra ottime performance nella dinamica economico-finanziaria e la gestione del magazzino; nella media degli altri istituti invece la produttività del personale. Buone le perfomance relative all’area della formazione. Eterogenea la situazione sugli indicatori della mission istituzionale che riguardano la qualità ed i tempi di risposta: ottime performance sulla percentuale di esiti mentre da migliorare le performance relative alle prove con procedure standardizzate. Per quanto riguarda i tempi di risposta le criticità riguardano il tempo mediano di ritardo degli esami, mentre nella media gli altri aspetti indagati. Infine l’area con il maggior numero di criticità risulta essere quella della ricerca con particolare riferimento alla capacità di rispettare i tempi di chiusura dei progetti di ricerca correnti ed all’impact factor medio per dirigente medico, sanitario e veterinario. Izs Umbria-Marche Ottime le performance della dinamica economico-finanziaria e della gestione del magazzino (ECO3_1) e buona la performance della produttività del personale. Complessivamente molto buona anche la performance dell’area formazione. Relativamente alle altre aree misurate dalla mission istituzionale, buona la capacità di rispettare i tempi di risposta degli esami e complessivamente buona quella relativa alla qualità. Gli ambiti di miglioramento riguardano la ricerca con particolare riferimento al posizionamento rispetto agli altri istituti per la produzione scientifica ed al rispetto dei tempi di chiusura dei progetti di ricerca corrente.
Segue
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29 marzo 2012
Izs Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta In particolare consegue buone performance relativamente alla ricerca sia in termini di percentuali fondi destinati alla ricerca corrente sul totale dei fondi per ricerca corrente sia in termini di produzione scientifica. L’unico indicatore critico è il rispetto dei tempi di chiusura dei progetti di ricerca corrente. Sulla dimensione di efficienza e sostenibilità economica, l’istituto registra ottime performance relativamente alla dinamica economico-finanziaria mentre risultano critici gli indicatori relativi alla gestione del magazzino ed alla produttività del personale. La valutazione dell’area della formazione e dell’apprendimento organizzativo è eterogenea: è buona la percentuale di assenza (che misura il rapporto percentuale tra il numero totale di ore di assenza di tutto il personale dipendente rispetto al totale di ore lavorabili secondo i contratti di lavoro nazionali), la valutazione degli utenti degli eventi formativi Ecm e la capacità di rispondere a richieste di eventi formativi extraprogramma, mentre presentano delle criticità la formazione del personale che misura l’ottenimento dei crediti formativi interni, i crediti medi per eventi Ecm e la programmazione dell’offerta formativa. Izs Lombardia-Emilia Romagna Ottime le performance della sostenibilità economica e di efficienza. Particolarmente significative le performance dell’area della ricerca misurata dagli indicatori di capacità di attrarre risorse per l’attività di ricerca corrente e quelli di produzione scientifica; da migliorare invece il rispetto nella chiusura dei progetti di ricerca corrente. Relativamente agli altri indicatori della mission istituzionali è complessivamente buona la performance degli indicatori di qualità misurata dalla percentuale di esiti favorevoli per ring test (cioè in il rapporto gli esiti favorevoli ottenuti rispetto a quelli attesi da ciascun Istituto) e dalla qualità di processo. La performance critica del rispetto dei tempi di risposta si riferisce agli esami di profilassi. L’area della formazione presenta performance eterogenee. Buono il clima organizzativo misurato in modo indiretto dalla percentuale di assenza. Izs delle Venezie Complessivamente presenta performance molto buone. L’area della ricerca registra performance ottime relativamente alla capacità di attrarre le risorse per la ricerca corrente e della produzione scientifica e buona relativamente alla capacità di chiudere i progetti di ricerca corrente entro i tempi. Sulle aree della mission istituzionale relative alla qualità ed al rispetto dei tempi l’istituto presenta dei margini di miglioramento sulla percentuale di prove accreditate e sul rispetto dei tempi per gli esami. L’area della formazione presenta performance molto buone nelle varie dimensioni. L’area della sostenibilità economica e di efficienza registra performance ottime per quanto riguarda la dinamica economico finanziaria e la gestione del magazzino mentre da migliorare la produttività del personale.
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Izs Sicilia Presenta performance eterogenee: ad indicatori con performance ottima e buona si affiancano indicatori con performance da migliorare. L’area più critica è quella della ricerca. Eterogenee le performance relative alle altre aree della mission istituzionale: buona la capacità di dare risposta agli esami nei tempi previsti, sulla qualità è buona la percentuale di prove accreditate e procedure standardizzate, mentre è da migliorare la percentuale di esiti favorevoli relativi ai ring test. Sull’area della formazione alle performance più elevate della media degli altri istituti sulla qualità percepita degli eventi formativi; il confronto con gli altri istituti evidenzia che ci sono spazi di miglioramento sulla programmazione degli eventi formativi, sulla media dei crediti Ecm ed anche sull’ottenimento dei crediti formativi interni. Eterogenea anche la situazione della dimensione della sostenibilità economica ed efficienza: ottima l’area della sostenibilità economica mentre da migliorare quella dell’efficienza misurata dalla gestione del magazzino e dalla produttività del personale. Izs Sardegna Il bersaglio è costituto da un numero inferiore di indicatori rispetto agli altri Istituti, in particolare mancano gli indicatori che hanno come fonte il bilancio. La valutazione della performance è variegata. Un’area critica è rappresentata dalla ricerca con gli indicatori sulla capacità di attrazione delle risorse per l’attività di ricerca, sulla produzione scientifica e sul rispetto dei tempi per i progetti di ricerca. Una best practice è invece relativa alla gestione del magazzino. L’area della formazione presenta performance variegate: da migliorare la programmazione degli eventi formativi e l’ottenimento dei crediti formativi interni mentre è buona la valutazione della qualità percepita degli eventi formativi. Izs Puglia-Basilicata Una performance complessivamente abbastanza buona. L’area critica è la ricerca. Buone le performance della formazione. Per quanto riguarda la qualità l’istituto presenta un’ottima performance sulla percentuale di esiti favorevoli per ring test mentre è critica la performance sulle prove accreditate e le procedure standardizzate. Da migliorare anche il rispetto dei tempi di risposta per esami istituzionali. Dal punto di vista economico l’Izs Puglia-Basilicata presenta un’ottima performance in merito all’equilibrio economico reddituale e patrimoniale finanziario; da segnalare il risultato particolarmente positivo della produttività dei dipendenti in cui l’IZS Puglia-Basilicata è la best practice. L’unico indicatore economico critico rimane la rotazione del magazzino. Izs Mezzogiorno L’istituto presenta delle criticità negli indicatori selezionati per l’area della ricerca. Da migliorare anche l’area della formazione per quanto riguarda la programmazione dell’offerta formativa, i crediti medi per eventi Ecm e l’ottenimento dei crediti formativi interni mentre è buona la valutazione sulla qualità percepita degli eventi formativi da parte dei partecipanti ai corsi. Buona la performance dell’indicatore che valuta la capacità dell’Istituto di garantire la qualità delle prestazioni derivanti dagli esiti favorevoli dei ring test. Margini di miglioramento infine riguardano il rispetto dei tempi per i Piani Istituzionali del PNR e di profilassi. Gli indicatori presenti nella dimensione dell’efficienza e della sostenibilità economica valutano in modo ottimale l’appropriatezza nell’uso delle risorse attraverso gli indici di equilibrio economico reddituale e patrimoniale finanziario ed attraverso l’indice di rotazione del magazzino.
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27 marzo 2012
Segue
Il «bersaglio» che misura le perfomance degli Istituti zooprofilatticiAnche gli Istituti zooprofilattici si sottopon-gono alla prova del «bersaglio». Per mi-gliorare l’attività di governance e rendicon-
tare all’utente le attività svolte, puntando sulla tra-sparenza nei confronti degli stakeholders. È il per-corso - fortemente sostenuto dal ministero dellaSalute - che per primi, tra il 2009 e il 2011, hannoscelto i due Iizzss Umbria-Marche e Lazio-Tosca-na, affiancati dal laboratorio Management e Sanità(MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Attraverso una elaborata fase di scambio infor-mativo e confronto tra i due istituti pionieri è statosviluppato un “Sistema di misurazione e valutazio-ne della performance”, in grado di misurare lacapacità aziendale di essere efficaci ed efficienti,sia rispetto al territorio, sia nel quadro complessivodel Ssn. Al progetto, hanno poi aderito nel corsodel 2011 altri sette Iizzss (è rimasto fuori soloquello di Teramo) e le fila dell’esperienza - sfociatein una pubblicazione a cura di Sabina Nuti, SilviaZett e Milena Vainieri, edita dal Poligrafico Fio-rentino - sono state tirate nel corso di un convegnoa Firenze. L’iniziativa ha comportato per tutti gliistituti una spesa complessiva che non ha superato i100mila euro.
«L’aspetto importante nel caso degli Iizzss -spiega Sabina Nuti, responsabile del progetto - èstata l’adesione volontaria di nove istituti su dieci.È chiaro che in questo modo la pubblica ammini-strazione accetta di mettersi in gioco, all’insegnadella massima trasparenza. Un atteggiamento pococomune da parte della Pa. Apprezzabile soprattuttoper gli istituti del Sud, che hanno accettato dimettere sul tavolo le numerose criticità che li carat-terizzano». L’operazione ha consentito di mettere a
confronto gli istituti monitorati, nonostante afferi-scano a realtà territoriali, geografiche e produttiveprofondamente diverse. «In generale - continuaNuti - l’analisi ha permesso di verificare che sitratta in tutti i casi di realtà economicamente sane,tutte in pareggio di bilancio e sostanzialmente bengestite».
Dal rispetto dei tempi per i piani di monitorag-gio nazionali alla percentuale di prove accreditate,dai crediti medi per evento Ecm alla produzionescientifica, è stato definito un panel di 80 indicato-
ri, raggruppati in quattro «dimensioni» di analisi:1) mission dell’istituto, governo della domanda delterritorio e ricerca; 2) apprendimento e sviluppoorganizzativo; 3) utenza; 4) efficienza e sostenibili-tà economica. Una sintesi dei risultati è fornita dalcosiddetto «bersaglio» a cinque fasce concentriche:il posizionamento degli indicatori indica la valuta-zione della performance ottenuta; al centro delbersaglio vi è la valutazione migliore mentre nellafascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
«L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete”degli Istituti - spiega Silvano Severini, direttoregenerale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Mar-che - che mette in evidenza i punti di forza e dicriticità attraverso il benchmarking, consentendoun miglioramento gestionale continuo. Questo stru-mento ha comportato l’introduzione di nuove meto-dologie di gestione e ha rappresentato uno stimoloculturale e intellettuale ad alto valore aggiunto».
Le dimensioni degli istituti sono molto diverse:l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, èquasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombar-dia ed Emilia Romagna sia in termini di valoredella produzione sia in termini di personale com-plessivo. L’analisi ha evidenziato luci e ombre delsistema. Le eccellenze sono emerse soprattutto ne-gli istituti del Veneto e della Lombardia, che pri-meggiano soprattutto nel settore della ricerca. Pertutti sono buone le performance sui tempi di rispo-sta che riguardano gli esami di profilassi. Più criti-co e differenziato il quadro dei tempi di risposta suipiani nazionali di monitoraggio (come il Pianonazionale residui, che monitora le tracce di pestici-di negli alimenti, o il Piano nazionale alimentazio-ne animale, che passa al setaccio i mangimi) dovel’istituto più in difficoltà è quello di Puglia e Basili-cata, che invece ottiene buone prestazioni riguardoalla produttività del personale. Quest’ultima variabi-le vede, in coda, l’Izs di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta. Sul fronte qualità, la percentuale maggio-re di prove accreditate è più alta in Piemonte e piùbassa in Puglia-Basilicata.
Rosanna Magnano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Zooprofilattici al «bersaglio»Nove istituti si sono sottoposti alla valutazione delle performance definita dal Mes
Dal rispetto dei tempi al pareggio di bilancio 80 parametri sotto la lente
Aso - Apprendimento e organizzazione
Aso2 Formazione personale
Aso4 Percentuale di assenza
Eco - Efficenza e sostenibilità economica
Eco3_1 Rotazione del magazzino
Eco12 Equilibrio economico reddituale
Eco13 Equilibrio patrimoniale finanziario
Eco14 Produttività dei dipendenti
Mit - Mission istituzione, territorio ricerca
Mit1 Rispetto dei tempi
Mit2 Qualità dei processi
Mit3_2 % esiti favorevoli sui ring test
Mit7.1.1 Crediti medi per eventi Ecm
Mit10 Offerta formativa
Mit16 Capacità di attrazione delle risorse
Mit17 Produzione scientifica
Mit21 Rispetto dei tempi per le ricerche
U - Utente
U6 Qualità percepita eventi formativi
27 mar.-2 apr. 2012 19AZIENDE/TERRITORIO
Il «bersaglio» che misura le perfomance degli Istituti zooprofilatticiAnche gli Istituti zooprofilattici si sottopon-gono alla prova del «bersaglio». Per mi-gliorare l’attività di governance e rendicon-
tare all’utente le attività svolte, puntando sulla tra-sparenza nei confronti degli stakeholders. È il per-corso - fortemente sostenuto dal ministero dellaSalute - che per primi, tra il 2009 e il 2011, hannoscelto i due Iizzss Umbria-Marche e Lazio-Tosca-na, affiancati dal laboratorio Management e Sanità(MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Attraverso una elaborata fase di scambio infor-mativo e confronto tra i due istituti pionieri è statosviluppato un “Sistema di misurazione e valutazio-ne della performance”, in grado di misurare lacapacità aziendale di essere efficaci ed efficienti,sia rispetto al territorio, sia nel quadro complessivodel Ssn. Al progetto, hanno poi aderito nel corsodel 2011 altri sette Iizzss (è rimasto fuori soloquello di Teramo) e le fila dell’esperienza - sfociatein una pubblicazione a cura di Sabina Nuti, SilviaZett e Milena Vainieri, edita dal Poligrafico Fio-rentino - sono state tirate nel corso di un convegnoa Firenze. L’iniziativa ha comportato per tutti gliistituti una spesa complessiva che non ha superato i100mila euro.
«L’aspetto importante nel caso degli Iizzss -spiega Sabina Nuti, responsabile del progetto - èstata l’adesione volontaria di nove istituti su dieci.È chiaro che in questo modo la pubblica ammini-strazione accetta di mettersi in gioco, all’insegnadella massima trasparenza. Un atteggiamento pococomune da parte della Pa. Apprezzabile soprattuttoper gli istituti del Sud, che hanno accettato dimettere sul tavolo le numerose criticità che li carat-terizzano». L’operazione ha consentito di mettere a
confronto gli istituti monitorati, nonostante afferi-scano a realtà territoriali, geografiche e produttiveprofondamente diverse. «In generale - continuaNuti - l’analisi ha permesso di verificare che sitratta in tutti i casi di realtà economicamente sane,tutte in pareggio di bilancio e sostanzialmente bengestite».
Dal rispetto dei tempi per i piani di monitorag-gio nazionali alla percentuale di prove accreditate,dai crediti medi per evento Ecm alla produzionescientifica, è stato definito un panel di 80 indicato-
ri, raggruppati in quattro «dimensioni» di analisi:1) mission dell’istituto, governo della domanda delterritorio e ricerca; 2) apprendimento e sviluppoorganizzativo; 3) utenza; 4) efficienza e sostenibili-tà economica. Una sintesi dei risultati è fornita dalcosiddetto «bersaglio» a cinque fasce concentriche:il posizionamento degli indicatori indica la valuta-zione della performance ottenuta; al centro delbersaglio vi è la valutazione migliore mentre nellafascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
«L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete”degli Istituti - spiega Silvano Severini, direttoregenerale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Mar-che - che mette in evidenza i punti di forza e dicriticità attraverso il benchmarking, consentendoun miglioramento gestionale continuo. Questo stru-mento ha comportato l’introduzione di nuove meto-dologie di gestione e ha rappresentato uno stimoloculturale e intellettuale ad alto valore aggiunto».
Le dimensioni degli istituti sono molto diverse:l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, èquasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombar-dia ed Emilia Romagna sia in termini di valoredella produzione sia in termini di personale com-plessivo. L’analisi ha evidenziato luci e ombre delsistema. Le eccellenze sono emerse soprattutto ne-gli istituti del Veneto e della Lombardia, che pri-meggiano soprattutto nel settore della ricerca. Pertutti sono buone le performance sui tempi di rispo-sta che riguardano gli esami di profilassi. Più criti-co e differenziato il quadro dei tempi di risposta suipiani nazionali di monitoraggio (come il Pianonazionale residui, che monitora le tracce di pestici-di negli alimenti, o il Piano nazionale alimentazio-ne animale, che passa al setaccio i mangimi) dovel’istituto più in difficoltà è quello di Puglia e Basili-cata, che invece ottiene buone prestazioni riguardoalla produttività del personale. Quest’ultima variabi-le vede, in coda, l’Izs di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta. Sul fronte qualità, la percentuale maggio-re di prove accreditate è più alta in Piemonte e piùbassa in Puglia-Basilicata.
Rosanna Magnano
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Zooprofilattici al «bersaglio»Nove istituti si sono sottoposti alla valutazione delle performance definita dal Mes
Dal rispetto dei tempi al pareggio di bilancio 80 parametri sotto la lente
Aso - Apprendimento e organizzazione
Aso2 Formazione personale
Aso4 Percentuale di assenza
Eco - Efficenza e sostenibilità economica
Eco3_1 Rotazione del magazzino
Eco12 Equilibrio economico reddituale
Eco13 Equilibrio patrimoniale finanziario
Eco14 Produttività dei dipendenti
Mit - Mission istituzione, territorio ricerca
Mit1 Rispetto dei tempi
Mit2 Qualità dei processi
Mit3_2 % esiti favorevoli sui ring test
Mit7.1.1 Crediti medi per eventi Ecm
Mit10 Offerta formativa
Mit16 Capacità di attrazione delle risorse
Mit17 Produzione scientifica
Mit21 Rispetto dei tempi per le ricerche
U - Utente
U6 Qualità percepita eventi formativi
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Il «bersaglio» che misura le perfomance degli Istituti zooprofilatticiAnche gli Istituti zooprofilattici si sottopon-gono alla prova del «bersaglio». Per mi-gliorare l’attività di governance e rendicon-
tare all’utente le attività svolte, puntando sulla tra-sparenza nei confronti degli stakeholders. È il per-corso - fortemente sostenuto dal ministero dellaSalute - che per primi, tra il 2009 e il 2011, hannoscelto i due Iizzss Umbria-Marche e Lazio-Tosca-na, affiancati dal laboratorio Management e Sanità(MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Attraverso una elaborata fase di scambio infor-mativo e confronto tra i due istituti pionieri è statosviluppato un “Sistema di misurazione e valutazio-ne della performance”, in grado di misurare lacapacità aziendale di essere efficaci ed efficienti,sia rispetto al territorio, sia nel quadro complessivodel Ssn. Al progetto, hanno poi aderito nel corsodel 2011 altri sette Iizzss (è rimasto fuori soloquello di Teramo) e le fila dell’esperienza - sfociatein una pubblicazione a cura di Sabina Nuti, SilviaZett e Milena Vainieri, edita dal Poligrafico Fio-rentino - sono state tirate nel corso di un convegnoa Firenze. L’iniziativa ha comportato per tutti gliistituti una spesa complessiva che non ha superato i100mila euro.
«L’aspetto importante nel caso degli Iizzss -spiega Sabina Nuti, responsabile del progetto - èstata l’adesione volontaria di nove istituti su dieci.È chiaro che in questo modo la pubblica ammini-strazione accetta di mettersi in gioco, all’insegnadella massima trasparenza. Un atteggiamento pococomune da parte della Pa. Apprezzabile soprattuttoper gli istituti del Sud, che hanno accettato dimettere sul tavolo le numerose criticità che li carat-terizzano». L’operazione ha consentito di mettere a
confronto gli istituti monitorati, nonostante afferi-scano a realtà territoriali, geografiche e produttiveprofondamente diverse. «In generale - continuaNuti - l’analisi ha permesso di verificare che sitratta in tutti i casi di realtà economicamente sane,tutte in pareggio di bilancio e sostanzialmente bengestite».
Dal rispetto dei tempi per i piani di monitorag-gio nazionali alla percentuale di prove accreditate,dai crediti medi per evento Ecm alla produzionescientifica, è stato definito un panel di 80 indicato-
ri, raggruppati in quattro «dimensioni» di analisi:1) mission dell’istituto, governo della domanda delterritorio e ricerca; 2) apprendimento e sviluppoorganizzativo; 3) utenza; 4) efficienza e sostenibili-tà economica. Una sintesi dei risultati è fornita dalcosiddetto «bersaglio» a cinque fasce concentriche:il posizionamento degli indicatori indica la valuta-zione della performance ottenuta; al centro delbersaglio vi è la valutazione migliore mentre nellafascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
«L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete”degli Istituti - spiega Silvano Severini, direttoregenerale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Mar-che - che mette in evidenza i punti di forza e dicriticità attraverso il benchmarking, consentendoun miglioramento gestionale continuo. Questo stru-mento ha comportato l’introduzione di nuove meto-dologie di gestione e ha rappresentato uno stimoloculturale e intellettuale ad alto valore aggiunto».
Le dimensioni degli istituti sono molto diverse:l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, èquasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombar-dia ed Emilia Romagna sia in termini di valoredella produzione sia in termini di personale com-plessivo. L’analisi ha evidenziato luci e ombre delsistema. Le eccellenze sono emerse soprattutto ne-gli istituti del Veneto e della Lombardia, che pri-meggiano soprattutto nel settore della ricerca. Pertutti sono buone le performance sui tempi di rispo-sta che riguardano gli esami di profilassi. Più criti-co e differenziato il quadro dei tempi di risposta suipiani nazionali di monitoraggio (come il Pianonazionale residui, che monitora le tracce di pestici-di negli alimenti, o il Piano nazionale alimentazio-ne animale, che passa al setaccio i mangimi) dovel’istituto più in difficoltà è quello di Puglia e Basili-cata, che invece ottiene buone prestazioni riguardoalla produttività del personale. Quest’ultima variabi-le vede, in coda, l’Izs di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta. Sul fronte qualità, la percentuale maggio-re di prove accreditate è più alta in Piemonte e piùbassa in Puglia-Basilicata.
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RA S S EGNA S T AMPA 2 0 1 2
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Il «bersaglio» che misura le perfomance degli Istituti zooprofilatticiAnche gli Istituti zooprofilattici si sottopon-gono alla prova del «bersaglio». Per mi-gliorare l’attività di governance e rendicon-
tare all’utente le attività svolte, puntando sulla tra-sparenza nei confronti degli stakeholders. È il per-corso - fortemente sostenuto dal ministero dellaSalute - che per primi, tra il 2009 e il 2011, hannoscelto i due Iizzss Umbria-Marche e Lazio-Tosca-na, affiancati dal laboratorio Management e Sanità(MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Attraverso una elaborata fase di scambio infor-mativo e confronto tra i due istituti pionieri è statosviluppato un “Sistema di misurazione e valutazio-ne della performance”, in grado di misurare lacapacità aziendale di essere efficaci ed efficienti,sia rispetto al territorio, sia nel quadro complessivodel Ssn. Al progetto, hanno poi aderito nel corsodel 2011 altri sette Iizzss (è rimasto fuori soloquello di Teramo) e le fila dell’esperienza - sfociatein una pubblicazione a cura di Sabina Nuti, SilviaZett e Milena Vainieri, edita dal Poligrafico Fio-rentino - sono state tirate nel corso di un convegnoa Firenze. L’iniziativa ha comportato per tutti gliistituti una spesa complessiva che non ha superato i100mila euro.
«L’aspetto importante nel caso degli Iizzss -spiega Sabina Nuti, responsabile del progetto - èstata l’adesione volontaria di nove istituti su dieci.È chiaro che in questo modo la pubblica ammini-strazione accetta di mettersi in gioco, all’insegnadella massima trasparenza. Un atteggiamento pococomune da parte della Pa. Apprezzabile soprattuttoper gli istituti del Sud, che hanno accettato dimettere sul tavolo le numerose criticità che li carat-terizzano». L’operazione ha consentito di mettere a
confronto gli istituti monitorati, nonostante afferi-scano a realtà territoriali, geografiche e produttiveprofondamente diverse. «In generale - continuaNuti - l’analisi ha permesso di verificare che sitratta in tutti i casi di realtà economicamente sane,tutte in pareggio di bilancio e sostanzialmente bengestite».
Dal rispetto dei tempi per i piani di monitorag-gio nazionali alla percentuale di prove accreditate,dai crediti medi per evento Ecm alla produzionescientifica, è stato definito un panel di 80 indicato-
ri, raggruppati in quattro «dimensioni» di analisi:1) mission dell’istituto, governo della domanda delterritorio e ricerca; 2) apprendimento e sviluppoorganizzativo; 3) utenza; 4) efficienza e sostenibili-tà economica. Una sintesi dei risultati è fornita dalcosiddetto «bersaglio» a cinque fasce concentriche:il posizionamento degli indicatori indica la valuta-zione della performance ottenuta; al centro delbersaglio vi è la valutazione migliore mentre nellafascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
«L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete”degli Istituti - spiega Silvano Severini, direttoregenerale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Mar-che - che mette in evidenza i punti di forza e dicriticità attraverso il benchmarking, consentendoun miglioramento gestionale continuo. Questo stru-mento ha comportato l’introduzione di nuove meto-dologie di gestione e ha rappresentato uno stimoloculturale e intellettuale ad alto valore aggiunto».
Le dimensioni degli istituti sono molto diverse:l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, èquasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombar-dia ed Emilia Romagna sia in termini di valoredella produzione sia in termini di personale com-plessivo. L’analisi ha evidenziato luci e ombre delsistema. Le eccellenze sono emerse soprattutto ne-gli istituti del Veneto e della Lombardia, che pri-meggiano soprattutto nel settore della ricerca. Pertutti sono buone le performance sui tempi di rispo-sta che riguardano gli esami di profilassi. Più criti-co e differenziato il quadro dei tempi di risposta suipiani nazionali di monitoraggio (come il Pianonazionale residui, che monitora le tracce di pestici-di negli alimenti, o il Piano nazionale alimentazio-ne animale, che passa al setaccio i mangimi) dovel’istituto più in difficoltà è quello di Puglia e Basili-cata, che invece ottiene buone prestazioni riguardoalla produttività del personale. Quest’ultima variabi-le vede, in coda, l’Izs di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta. Sul fronte qualità, la percentuale maggio-re di prove accreditate è più alta in Piemonte e piùbassa in Puglia-Basilicata.
Rosanna Magnano
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Zooprofilattici al «bersaglio»Nove istituti si sono sottoposti alla valutazione delle performance definita dal Mes
Dal rispetto dei tempi al pareggio di bilancio 80 parametri sotto la lente
Aso - Apprendimento e organizzazione
Aso2 Formazione personale
Aso4 Percentuale di assenza
Eco - Efficenza e sostenibilità economica
Eco3_1 Rotazione del magazzino
Eco12 Equilibrio economico reddituale
Eco13 Equilibrio patrimoniale finanziario
Eco14 Produttività dei dipendenti
Mit - Mission istituzione, territorio ricerca
Mit1 Rispetto dei tempi
Mit2 Qualità dei processi
Mit3_2 % esiti favorevoli sui ring test
Mit7.1.1 Crediti medi per eventi Ecm
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Mit17 Produzione scientifica
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tare all’utente le attività svolte, puntando sulla tra-sparenza nei confronti degli stakeholders. È il per-corso - fortemente sostenuto dal ministero dellaSalute - che per primi, tra il 2009 e il 2011, hannoscelto i due Iizzss Umbria-Marche e Lazio-Tosca-na, affiancati dal laboratorio Management e Sanità(MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Attraverso una elaborata fase di scambio infor-mativo e confronto tra i due istituti pionieri è statosviluppato un “Sistema di misurazione e valutazio-ne della performance”, in grado di misurare lacapacità aziendale di essere efficaci ed efficienti,sia rispetto al territorio, sia nel quadro complessivodel Ssn. Al progetto, hanno poi aderito nel corsodel 2011 altri sette Iizzss (è rimasto fuori soloquello di Teramo) e le fila dell’esperienza - sfociatein una pubblicazione a cura di Sabina Nuti, SilviaZett e Milena Vainieri, edita dal Poligrafico Fio-rentino - sono state tirate nel corso di un convegnoa Firenze. L’iniziativa ha comportato per tutti gliistituti una spesa complessiva che non ha superato i100mila euro.
«L’aspetto importante nel caso degli Iizzss -spiega Sabina Nuti, responsabile del progetto - èstata l’adesione volontaria di nove istituti su dieci.È chiaro che in questo modo la pubblica ammini-strazione accetta di mettersi in gioco, all’insegnadella massima trasparenza. Un atteggiamento pococomune da parte della Pa. Apprezzabile soprattuttoper gli istituti del Sud, che hanno accettato dimettere sul tavolo le numerose criticità che li carat-terizzano». L’operazione ha consentito di mettere a
confronto gli istituti monitorati, nonostante afferi-scano a realtà territoriali, geografiche e produttiveprofondamente diverse. «In generale - continuaNuti - l’analisi ha permesso di verificare che sitratta in tutti i casi di realtà economicamente sane,tutte in pareggio di bilancio e sostanzialmente bengestite».
Dal rispetto dei tempi per i piani di monitorag-gio nazionali alla percentuale di prove accreditate,dai crediti medi per evento Ecm alla produzionescientifica, è stato definito un panel di 80 indicato-
ri, raggruppati in quattro «dimensioni» di analisi:1) mission dell’istituto, governo della domanda delterritorio e ricerca; 2) apprendimento e sviluppoorganizzativo; 3) utenza; 4) efficienza e sostenibili-tà economica. Una sintesi dei risultati è fornita dalcosiddetto «bersaglio» a cinque fasce concentriche:il posizionamento degli indicatori indica la valuta-zione della performance ottenuta; al centro delbersaglio vi è la valutazione migliore mentre nellafascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
«L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete”degli Istituti - spiega Silvano Severini, direttoregenerale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Mar-che - che mette in evidenza i punti di forza e dicriticità attraverso il benchmarking, consentendoun miglioramento gestionale continuo. Questo stru-mento ha comportato l’introduzione di nuove meto-dologie di gestione e ha rappresentato uno stimoloculturale e intellettuale ad alto valore aggiunto».
Le dimensioni degli istituti sono molto diverse:l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, èquasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombar-dia ed Emilia Romagna sia in termini di valoredella produzione sia in termini di personale com-plessivo. L’analisi ha evidenziato luci e ombre delsistema. Le eccellenze sono emerse soprattutto ne-gli istituti del Veneto e della Lombardia, che pri-meggiano soprattutto nel settore della ricerca. Pertutti sono buone le performance sui tempi di rispo-sta che riguardano gli esami di profilassi. Più criti-co e differenziato il quadro dei tempi di risposta suipiani nazionali di monitoraggio (come il Pianonazionale residui, che monitora le tracce di pestici-di negli alimenti, o il Piano nazionale alimentazio-ne animale, che passa al setaccio i mangimi) dovel’istituto più in difficoltà è quello di Puglia e Basili-cata, che invece ottiene buone prestazioni riguardoalla produttività del personale. Quest’ultima variabi-le vede, in coda, l’Izs di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta. Sul fronte qualità, la percentuale maggio-re di prove accreditate è più alta in Piemonte e piùbassa in Puglia-Basilicata.
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Zooprofilattici al «bersaglio»Nove istituti si sono sottoposti alla valutazione delle performance definita dal Mes
Dal rispetto dei tempi al pareggio di bilancio 80 parametri sotto la lente
Aso - Apprendimento e organizzazione
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Aso4 Percentuale di assenza
Eco - Efficenza e sostenibilità economica
Eco3_1 Rotazione del magazzino
Eco12 Equilibrio economico reddituale
Eco13 Equilibrio patrimoniale finanziario
Eco14 Produttività dei dipendenti
Mit - Mission istituzione, territorio ricerca
Mit1 Rispetto dei tempi
Mit2 Qualità dei processi
Mit3_2 % esiti favorevoli sui ring test
Mit7.1.1 Crediti medi per eventi Ecm
Mit10 Offerta formativa
Mit16 Capacità di attrazione delle risorse
Mit17 Produzione scientifica
Mit21 Rispetto dei tempi per le ricerche
U - Utente
U6 Qualità percepita eventi formativi
27 mar.-2 apr. 2012 19AZIENDE/TERRITORIO
Il «bersaglio» che misura le perfomance degli Istituti zooprofilatticiAnche gli Istituti zooprofilattici si sottopon-gono alla prova del «bersaglio». Per mi-gliorare l’attività di governance e rendicon-
tare all’utente le attività svolte, puntando sulla tra-sparenza nei confronti degli stakeholders. È il per-corso - fortemente sostenuto dal ministero dellaSalute - che per primi, tra il 2009 e il 2011, hannoscelto i due Iizzss Umbria-Marche e Lazio-Tosca-na, affiancati dal laboratorio Management e Sanità(MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Attraverso una elaborata fase di scambio infor-mativo e confronto tra i due istituti pionieri è statosviluppato un “Sistema di misurazione e valutazio-ne della performance”, in grado di misurare lacapacità aziendale di essere efficaci ed efficienti,sia rispetto al territorio, sia nel quadro complessivodel Ssn. Al progetto, hanno poi aderito nel corsodel 2011 altri sette Iizzss (è rimasto fuori soloquello di Teramo) e le fila dell’esperienza - sfociatein una pubblicazione a cura di Sabina Nuti, SilviaZett e Milena Vainieri, edita dal Poligrafico Fio-rentino - sono state tirate nel corso di un convegnoa Firenze. L’iniziativa ha comportato per tutti gliistituti una spesa complessiva che non ha superato i100mila euro.
«L’aspetto importante nel caso degli Iizzss -spiega Sabina Nuti, responsabile del progetto - èstata l’adesione volontaria di nove istituti su dieci.È chiaro che in questo modo la pubblica ammini-strazione accetta di mettersi in gioco, all’insegnadella massima trasparenza. Un atteggiamento pococomune da parte della Pa. Apprezzabile soprattuttoper gli istituti del Sud, che hanno accettato dimettere sul tavolo le numerose criticità che li carat-terizzano». L’operazione ha consentito di mettere a
confronto gli istituti monitorati, nonostante afferi-scano a realtà territoriali, geografiche e produttiveprofondamente diverse. «In generale - continuaNuti - l’analisi ha permesso di verificare che sitratta in tutti i casi di realtà economicamente sane,tutte in pareggio di bilancio e sostanzialmente bengestite».
Dal rispetto dei tempi per i piani di monitorag-gio nazionali alla percentuale di prove accreditate,dai crediti medi per evento Ecm alla produzionescientifica, è stato definito un panel di 80 indicato-
ri, raggruppati in quattro «dimensioni» di analisi:1) mission dell’istituto, governo della domanda delterritorio e ricerca; 2) apprendimento e sviluppoorganizzativo; 3) utenza; 4) efficienza e sostenibili-tà economica. Una sintesi dei risultati è fornita dalcosiddetto «bersaglio» a cinque fasce concentriche:il posizionamento degli indicatori indica la valuta-zione della performance ottenuta; al centro delbersaglio vi è la valutazione migliore mentre nellafascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
«L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete”degli Istituti - spiega Silvano Severini, direttoregenerale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Mar-che - che mette in evidenza i punti di forza e dicriticità attraverso il benchmarking, consentendoun miglioramento gestionale continuo. Questo stru-mento ha comportato l’introduzione di nuove meto-dologie di gestione e ha rappresentato uno stimoloculturale e intellettuale ad alto valore aggiunto».
Le dimensioni degli istituti sono molto diverse:l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, èquasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombar-dia ed Emilia Romagna sia in termini di valoredella produzione sia in termini di personale com-plessivo. L’analisi ha evidenziato luci e ombre delsistema. Le eccellenze sono emerse soprattutto ne-gli istituti del Veneto e della Lombardia, che pri-meggiano soprattutto nel settore della ricerca. Pertutti sono buone le performance sui tempi di rispo-sta che riguardano gli esami di profilassi. Più criti-co e differenziato il quadro dei tempi di risposta suipiani nazionali di monitoraggio (come il Pianonazionale residui, che monitora le tracce di pestici-di negli alimenti, o il Piano nazionale alimentazio-ne animale, che passa al setaccio i mangimi) dovel’istituto più in difficoltà è quello di Puglia e Basili-cata, che invece ottiene buone prestazioni riguardoalla produttività del personale. Quest’ultima variabi-le vede, in coda, l’Izs di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta. Sul fronte qualità, la percentuale maggio-re di prove accreditate è più alta in Piemonte e piùbassa in Puglia-Basilicata.
Rosanna Magnano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Zooprofilattici al «bersaglio»Nove istituti si sono sottoposti alla valutazione delle performance definita dal Mes
Dal rispetto dei tempi al pareggio di bilancio 80 parametri sotto la lente
Aso - Apprendimento e organizzazione
Aso2 Formazione personale
Aso4 Percentuale di assenza
Eco - Efficenza e sostenibilità economica
Eco3_1 Rotazione del magazzino
Eco12 Equilibrio economico reddituale
Eco13 Equilibrio patrimoniale finanziario
Eco14 Produttività dei dipendenti
Mit - Mission istituzione, territorio ricerca
Mit1 Rispetto dei tempi
Mit2 Qualità dei processi
Mit3_2 % esiti favorevoli sui ring test
Mit7.1.1 Crediti medi per eventi Ecm
Mit10 Offerta formativa
Mit16 Capacità di attrazione delle risorse
Mit17 Produzione scientifica
Mit21 Rispetto dei tempi per le ricerche
U - Utente
U6 Qualità percepita eventi formativi
27 mar.-2 apr. 2012 19AZIENDE/TERRITORIO
Il «bersaglio» che misura le perfomance degli Istituti zooprofilatticiAnche gli Istituti zooprofilattici si sottopon-gono alla prova del «bersaglio». Per mi-gliorare l’attività di governance e rendicon-
tare all’utente le attività svolte, puntando sulla tra-sparenza nei confronti degli stakeholders. È il per-corso - fortemente sostenuto dal ministero dellaSalute - che per primi, tra il 2009 e il 2011, hannoscelto i due Iizzss Umbria-Marche e Lazio-Tosca-na, affiancati dal laboratorio Management e Sanità(MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Attraverso una elaborata fase di scambio infor-mativo e confronto tra i due istituti pionieri è statosviluppato un “Sistema di misurazione e valutazio-ne della performance”, in grado di misurare lacapacità aziendale di essere efficaci ed efficienti,sia rispetto al territorio, sia nel quadro complessivodel Ssn. Al progetto, hanno poi aderito nel corsodel 2011 altri sette Iizzss (è rimasto fuori soloquello di Teramo) e le fila dell’esperienza - sfociatein una pubblicazione a cura di Sabina Nuti, SilviaZett e Milena Vainieri, edita dal Poligrafico Fio-rentino - sono state tirate nel corso di un convegnoa Firenze. L’iniziativa ha comportato per tutti gliistituti una spesa complessiva che non ha superato i100mila euro.
«L’aspetto importante nel caso degli Iizzss -spiega Sabina Nuti, responsabile del progetto - èstata l’adesione volontaria di nove istituti su dieci.È chiaro che in questo modo la pubblica ammini-strazione accetta di mettersi in gioco, all’insegnadella massima trasparenza. Un atteggiamento pococomune da parte della Pa. Apprezzabile soprattuttoper gli istituti del Sud, che hanno accettato dimettere sul tavolo le numerose criticità che li carat-terizzano». L’operazione ha consentito di mettere a
confronto gli istituti monitorati, nonostante afferi-scano a realtà territoriali, geografiche e produttiveprofondamente diverse. «In generale - continuaNuti - l’analisi ha permesso di verificare che sitratta in tutti i casi di realtà economicamente sane,tutte in pareggio di bilancio e sostanzialmente bengestite».
Dal rispetto dei tempi per i piani di monitorag-gio nazionali alla percentuale di prove accreditate,dai crediti medi per evento Ecm alla produzionescientifica, è stato definito un panel di 80 indicato-
ri, raggruppati in quattro «dimensioni» di analisi:1) mission dell’istituto, governo della domanda delterritorio e ricerca; 2) apprendimento e sviluppoorganizzativo; 3) utenza; 4) efficienza e sostenibili-tà economica. Una sintesi dei risultati è fornita dalcosiddetto «bersaglio» a cinque fasce concentriche:il posizionamento degli indicatori indica la valuta-zione della performance ottenuta; al centro delbersaglio vi è la valutazione migliore mentre nellafascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
«L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete”degli Istituti - spiega Silvano Severini, direttoregenerale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Mar-che - che mette in evidenza i punti di forza e dicriticità attraverso il benchmarking, consentendoun miglioramento gestionale continuo. Questo stru-mento ha comportato l’introduzione di nuove meto-dologie di gestione e ha rappresentato uno stimoloculturale e intellettuale ad alto valore aggiunto».
Le dimensioni degli istituti sono molto diverse:l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, èquasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombar-dia ed Emilia Romagna sia in termini di valoredella produzione sia in termini di personale com-plessivo. L’analisi ha evidenziato luci e ombre delsistema. Le eccellenze sono emerse soprattutto ne-gli istituti del Veneto e della Lombardia, che pri-meggiano soprattutto nel settore della ricerca. Pertutti sono buone le performance sui tempi di rispo-sta che riguardano gli esami di profilassi. Più criti-co e differenziato il quadro dei tempi di risposta suipiani nazionali di monitoraggio (come il Pianonazionale residui, che monitora le tracce di pestici-di negli alimenti, o il Piano nazionale alimentazio-ne animale, che passa al setaccio i mangimi) dovel’istituto più in difficoltà è quello di Puglia e Basili-cata, che invece ottiene buone prestazioni riguardoalla produttività del personale. Quest’ultima variabi-le vede, in coda, l’Izs di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta. Sul fronte qualità, la percentuale maggio-re di prove accreditate è più alta in Piemonte e piùbassa in Puglia-Basilicata.
Rosanna Magnano
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Zooprofilattici al «bersaglio»Nove istituti si sono sottoposti alla valutazione delle performance definita dal Mes
Dal rispetto dei tempi al pareggio di bilancio 80 parametri sotto la lente
Aso - Apprendimento e organizzazione
Aso2 Formazione personale
Aso4 Percentuale di assenza
Eco - Efficenza e sostenibilità economica
Eco3_1 Rotazione del magazzino
Eco12 Equilibrio economico reddituale
Eco13 Equilibrio patrimoniale finanziario
Eco14 Produttività dei dipendenti
Mit - Mission istituzione, territorio ricerca
Mit1 Rispetto dei tempi
Mit2 Qualità dei processi
Mit3_2 % esiti favorevoli sui ring test
Mit7.1.1 Crediti medi per eventi Ecm
Mit10 Offerta formativa
Mit16 Capacità di attrazione delle risorse
Mit17 Produzione scientifica
Mit21 Rispetto dei tempi per le ricerche
U - Utente
U6 Qualità percepita eventi formativi
27 mar.-2 apr. 2012 19AZIENDE/TERRITORIO
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Scuola Superiore Sant'Anna - www.sssup.it
Arriva il “Report 2010” sulla valutazione della
performance degli Istituti Zooprofilattici
Sperimentali
Sarà presentato giovedì 22 marzo a Firenze in occasione del convegno promosso dal Laboratorio MeS dell’Istituto di Management: 80 gli indicatori presi in esame e riferiti a quattro dimensioni di analisi Anche gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, come tutte le Amministrazioni Pubbliche, devono misurare i risultati: a questo tema sarà dedicato il convegno “Il sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze a confronto”, in programma giovedì 22 marzo a Firenze (Auditorium del complesso di Sant’Apollonia, via san Gallo, 25 – dalle ore 10.00), organizzato dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. In questa occasione sarà presentato il “Report 2010” del sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali riunitisi in un network che si è costituito e allargato negli ultimi anni. Tra il 2009 e il 2011, infatti, la sfida della misurazione e valutazione è stata raccolta dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di Lazio - Toscana e Umbria - Marche, i quali con il supporto metodologico del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato un sistema capace di uniformare la performance, mettendola a confronto su 35 indicatori. Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte – Liguria - Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, “delle Venezie”, Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e “del Mezzogiorno”. Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un “panel” di indicatori, in parte provenienti dall’esperienza precedente, in parte modificati rispetto alla prima versione del progetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo. Il convegno del 22 marzo vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro. Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla “mission” e al governo della domanda del territorio nonché alla ricerca; all’apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all’utenza; all’efficienza e alla sostenibilità economica. La sintesi dei risultati della valutazione è fornita dal sistema del bersaglio a cinque fasce concentriche: il posizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta; al centro del bersaglio vi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatori con una performance scarsa. Da sottolineare come il sistema, brevettato nel 2009 dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dalla Regione Toscana, sia attualmente in uso per i sistemi di valutazione della performance dei servizi sanitari a livello regionale (è stato adottato in primis dalla Toscana ed ora anche da altre sette Regioni oltre alle Province Autonome di Trento e di Bolzano). Tra i vantaggi, quelli di fornire alle Direzioni uno strumento di governance sulle attività e permettere di confrontare i risultati in modo trasparente, rendendo pubblica la propria performance.
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Arriva il “Report 2010” sulla valutazione dellaperformance degli Istituti ZooprofilatticiSperimentali
Sarà presentato giovedì 22 marzo a Firenze in occasione del convegno promosso dal Laboratorio MeS dell’Istituto diManagement: 80 gli indicatori presi in esame e riferiti a quattro dimensioni di analisi
Anche gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, come tutte le Amministrazioni Pubbliche, devono misurare i risultati: aquesto tema sarà dedicato il convegno “Il sistema di valutazione delle performance degli Istituti ZooprofilatticiSperimentali: esperienze a confronto”, in programma giovedì 22 marzo a Firenze (Auditorium del complesso diSant’Apollonia, via san Gallo, 25 – dalle ore 10.00), organizzato dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto diManagement della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. In questa occasione sarà presentato il “Report 2010” delsistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali riunitisi in un network che si ècostituito e allargato negli ultimi anni. Tra il 2009 e il 2011, infatti, la sfida della misurazione e valutazione è stataraccolta dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di Lazio - Toscana e Umbria - Marche, i quali con il supportometodologico del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato unsistema capace di uniformare la performance, mettendola a confronto su 35 indicatori. Nel 2011 hanno aderito alprogetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte – Liguria - Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, “delleVenezie”, Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e “del Mezzogiorno”. Con il contributo e con il sostegnodel Ministero della Salute è stato condiviso un “panel” di indicatori, in parte provenienti dall’esperienza precedente, inparte modificati rispetto alla prima versione del progetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo.
Il convegno del 22 marzo vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli IstitutiZooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione per unconfronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatoriraggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla “mission” e al governo della domanda del territorio nonchéalla ricerca; all’apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all’utenza; all’efficienza e alla sostenibilità economica. Lasintesi dei risultati della valutazione è fornita dal sistema del bersaglio a cinque fasce concentriche: il posizionamentodegli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta; al centro del bersaglio vi è lavalutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatori con una performance scarsa.
Da sottolineare come il sistema, brevettato nel 2009 dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dalla Regione Toscana, siaattualmente in uso per i sistemi di valutazione della performance dei servizi sanitari a livello regionale (è statoadottato in primis dalla Toscana ed ora anche da altre sette Regioni oltre alle Province Autonome di Trento e diBolzano). Tra i vantaggi, quelli di fornire alle Direzioni uno strumento di governance sulle attività e permettere diconfrontare i risultati in modo trasparente, rendendo pubblica la propria performance.
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Anche gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, come tutte le Amministrazioni Pubbliche, devono misurare i risultati: a questo tema sarà dedicato il convegno “Il sistema di 0 valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze a confronto”, in programma giovedì 22 marzo a Firenze (Auditorium del complesso di Sant’Apollonia, via san Gallo, 25 – dalle ore 10.00), organizzato dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
In questa occasione sarà presentato il “Report 2010” del sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali riunitisi in un network che si è costituito e allargato negli ultimi anni. Tra il 2009 e il 2011, infatti, la sfida della misurazione e valutazione è stata raccolta dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di Lazio - Toscana e Umbria - Marche, i quali con il supporto metodologico del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato un sistema capace di uniformare la performance, mettendola a confronto su 35 indicatori. Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte – Liguria - Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, “delle Venezie”, Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e “del Mezzogiorno”. Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un “panel” di indicatori, in parte provenienti dall’esperienza precedente, in parte modificati rispetto alla prima versione del progetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo.
Il convegno del 22 marzo vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla “mission” e al governo della domanda del territorio nonché alla ricerca; all’apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all’utenza; all’efficienza e alla sostenibilità economica. La sintesi dei risultati della valutazione è fornita dal sistema del bersaglio a cinque fasce concentriche: il posizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta; al centro del bersaglio vi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatori con una performance scarsa.
Da sottolineare come il sistema, brevettato nel 2009 dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dalla Regione Toscana, sia attualmente in uso per i sistemi di valutazione della performance dei servizi sanitari a livello regionale (è stato adottato in primis dalla Toscana ed ora anche da altre sette Regioni oltre alle Province Autonome di Trento e di Bolzano). Tra i vantaggi, quelli di fornire alle Direzioni uno strumento di governance sulle attività e permettere di confrontare i risultati in modo trasparente, rendendo pubblica la propria performance
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Sistema di valutazione delle performance degli istituti zooprofilattici sperimentali, un convegno per fare il punto All'incontro organizzato dal Sant'Anna di Pisa sarà presentato il Report 2010
Anche gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, come tutte le Amministrazioni Pubbliche, devono misurare i risultati: a questo tema sarà dedicato il convegno “Il sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze a
confronto”, in programma giovedì 22 marzo a Firenze (Auditorium del complesso di Sant’Apollonia, via san Gallo, 25 – dalle ore 10.00), organizzato dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
In questa occasione sarà presentato il “Report 2010” del sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali riunitisi in un network che si è costituito e allargato negli ultimi anni. Tra il 2009 e il 2011, infatti, la sfida della misurazione e valutazione è stata raccolta dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di Lazio - Toscana e Umbria - Marche, i quali con il supporto metodologico del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato un sistema capace di uniformare la performance, mettendola a confronto su 35 indicatori.
Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte – Liguria - Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, “delle Venezie”, Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e “del
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21/03/12 12:59[ Firenze ] Sistema di valutazione delle performance degli istituti zooprofilattici sperimentali, un convegno per fare il punto - gonews.it
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Mer 21 Marzo 2012 - 12.59AttualitàFirenze
Sistema di valutazione delle performance degli istitutizooprofilattici sperimentali, un convegno per fare il puntoAll'incontro organizzato dal Sant'Anna di Pisa sarà presentato il Report 201021/03/2012 - 08:40Anche gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, come tutte le Amministrazioni Pubbliche,devono misurare i risultati: a questo tema sarà dedicato il convegno “Il sistema divalutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze a
confronto”, in programma giovedì 22 marzo a Firenze (Auditorium del complesso di Sant’Apollonia, via sanGallo, 25 – dalle ore 10.00), organizzato dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Managementdella Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. In questa occasione sarà presentato il “Report 2010” del sistema di valutazione delle performance degli IstitutiZooprofilattici Sperimentali riunitisi in un network che si è costituito e allargato negli ultimi anni. Tra il 2009 eil 2011, infatti, la sfida della misurazione e valutazione è stata raccolta dagli Istituti ZooprofilatticiSperimentali di Lazio - Toscana e Umbria - Marche, i quali con il supporto metodologico del LaboratorioManagement e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato un sistema capace diuniformare la performance, mettendola a confronto su 35 indicatori. Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte – Liguria - Valled’Aosta, Sardegna, Sicilia, “delle Venezie”, Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e “delMezzogiorno”. Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un “panel” diindicatori, in parte provenienti dall’esperienza precedente, in parte modificati rispetto alla prima versione delprogetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo. Il convegno del 22 marzo vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli IstitutiZooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione perun confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatoriraggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla “mission” e al governo della domanda del territoriononché alla ricerca; all’apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all’utenza; all’efficienza e alla sostenibilitàeconomica. La sintesi dei risultati della valutazione è fornita dal sistema del bersaglio a cinque fasceconcentriche: il posizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta;al centro del bersaglio vi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
Da sottolineare come il sistema, brevettato nel 2009 dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dalla RegioneToscana, sia attualmente in uso per i sistemi di valutazione della performance dei servizi sanitari a livelloregionale (è stato adottato in primis dalla Toscana ed ora anche da altre sette Regioni oltre alle ProvinceAutonome di Trento e di Bolzano). Tra i vantaggi, quelli di fornire alle Direzioni uno strumento di governancesulle attività e permettere di confrontare i risultati in modo trasparente, rendendo pubblica la propriaperformance.Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna - Ufficio Stampa
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confronto”, in programma giovedì 22 marzo a Firenze (Auditorium del complesso di Sant’Apollonia, via sanGallo, 25 – dalle ore 10.00), organizzato dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Managementdella Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. In questa occasione sarà presentato il “Report 2010” del sistema di valutazione delle performance degli IstitutiZooprofilattici Sperimentali riunitisi in un network che si è costituito e allargato negli ultimi anni. Tra il 2009 eil 2011, infatti, la sfida della misurazione e valutazione è stata raccolta dagli Istituti ZooprofilatticiSperimentali di Lazio - Toscana e Umbria - Marche, i quali con il supporto metodologico del LaboratorioManagement e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato un sistema capace diuniformare la performance, mettendola a confronto su 35 indicatori. Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte – Liguria - Valled’Aosta, Sardegna, Sicilia, “delle Venezie”, Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e “delMezzogiorno”. Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un “panel” diindicatori, in parte provenienti dall’esperienza precedente, in parte modificati rispetto alla prima versione delprogetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo. Il convegno del 22 marzo vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli IstitutiZooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione perun confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatoriraggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla “mission” e al governo della domanda del territoriononché alla ricerca; all’apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all’utenza; all’efficienza e alla sostenibilitàeconomica. La sintesi dei risultati della valutazione è fornita dal sistema del bersaglio a cinque fasceconcentriche: il posizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta;al centro del bersaglio vi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
Da sottolineare come il sistema, brevettato nel 2009 dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dalla RegioneToscana, sia attualmente in uso per i sistemi di valutazione della performance dei servizi sanitari a livelloregionale (è stato adottato in primis dalla Toscana ed ora anche da altre sette Regioni oltre alle ProvinceAutonome di Trento e di Bolzano). Tra i vantaggi, quelli di fornire alle Direzioni uno strumento di governancesulle attività e permettere di confrontare i risultati in modo trasparente, rendendo pubblica la propriaperformance.Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna - Ufficio Stampa
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Il convegno del 22 marzo vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla “mission” e al governo della domanda del territorio nonché alla ricerca; all’apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all’utenza; all’efficienza e alla sostenibilità economica. La sintesi dei risultati della valutazione è fornita dal sistema del bersaglio a cinque fasce concentriche: il posizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta; al centro del bersaglio vi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatori con una performance scarsa.
Da sottolineare come il sistema, brevettato nel 2009 dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dalla Regione Toscana, sia attualmente in uso per i sistemi di valutazione della performance dei servizi sanitari a livello regionale (è stato adottato in primis dalla Toscana ed ora anche da altre sette Regioni oltre alle Province Autonome di Trento e di Bolzano). Tra i vantaggi, quelli di fornire alle Direzioni uno strumento di governance sulle attività e permettere di confrontare i risultati in modo trasparente, rendendo pubblica la propria performance.
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Sistema di valutazione delle performance degli istitutizooprofilattici sperimentali, un convegno per fare il puntoAll'incontro organizzato dal Sant'Anna di Pisa sarà presentato il Report 201021/03/2012 - 08:40Anche gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, come tutte le Amministrazioni Pubbliche,devono misurare i risultati: a questo tema sarà dedicato il convegno “Il sistema divalutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze a
confronto”, in programma giovedì 22 marzo a Firenze (Auditorium del complesso di Sant’Apollonia, via sanGallo, 25 – dalle ore 10.00), organizzato dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Managementdella Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. In questa occasione sarà presentato il “Report 2010” del sistema di valutazione delle performance degli IstitutiZooprofilattici Sperimentali riunitisi in un network che si è costituito e allargato negli ultimi anni. Tra il 2009 eil 2011, infatti, la sfida della misurazione e valutazione è stata raccolta dagli Istituti ZooprofilatticiSperimentali di Lazio - Toscana e Umbria - Marche, i quali con il supporto metodologico del LaboratorioManagement e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato un sistema capace diuniformare la performance, mettendola a confronto su 35 indicatori. Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte – Liguria - Valled’Aosta, Sardegna, Sicilia, “delle Venezie”, Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e “delMezzogiorno”. Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un “panel” diindicatori, in parte provenienti dall’esperienza precedente, in parte modificati rispetto alla prima versione delprogetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo. Il convegno del 22 marzo vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli IstitutiZooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione perun confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatoriraggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla “mission” e al governo della domanda del territoriononché alla ricerca; all’apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all’utenza; all’efficienza e alla sostenibilitàeconomica. La sintesi dei risultati della valutazione è fornita dal sistema del bersaglio a cinque fasceconcentriche: il posizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta;al centro del bersaglio vi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatoricon una performance scarsa.
Da sottolineare come il sistema, brevettato nel 2009 dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dalla RegioneToscana, sia attualmente in uso per i sistemi di valutazione della performance dei servizi sanitari a livelloregionale (è stato adottato in primis dalla Toscana ed ora anche da altre sette Regioni oltre alle ProvinceAutonome di Trento e di Bolzano). Tra i vantaggi, quelli di fornire alle Direzioni uno strumento di governancesulle attività e permettere di confrontare i risultati in modo trasparente, rendendo pubblica la propriaperformance.Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna - Ufficio Stampa
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Animali: report su valutazione performance Istituti Zooprofilattici (2) Cronaca (Adnkronos) - Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte - Liguria - Valle d'Aosta, Sardegna, Sicilia, ''delle Venezie'', Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e ''del Mezzogiorno''. Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute e' stato condiviso un ''panel'' di indicatori, in parte provenienti dall'esperienza precedente, in parte modificati rispetto alla prima versione del progetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo.
Il convegno di domani vedra' la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sara' anche l'occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla ''mission'' e al governo della domanda del territorio nonche' alla ricerca; all'apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all'utenza; all'efficienza e alla sostenibilita' economica
21/03/12 12:57Animali: report su valutazione performance Istituti Zooprofilattici (2) - - liberoquotidiano.it
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(A dnkronos) - Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici
Sperimentali: Piemonte - Liguria - Valle d'Aosta, Sardegna, Sicilia, ''delle
Venezie'', Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e ''del Mezzogiorno''. Con il
contributo e con il sostegno del Ministero della Salute e' stato condiviso un ''panel'' di
indicatori, in parte provenienti dall'esperienza precedente, in parte modificati rispetto alla
prima versione del progetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo.
Il convegno di domani vedra' la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni
degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della
Prevenzione e sara' anche l'occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per
condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si
basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla ''mission'' e
al governo della domanda del territorio nonche' alla ricerca; all'apprendimento e allo
sviluppo organizzativo; all'utenza; all'efficienza e alla sostenibilita' economica. (segue)
21/03/2012
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17/03/2012
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Nel 2011 hanno aderito al progetto altri sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali: Piemonte - Liguria - Valle d'Aosta, Sardegna, Sicilia, ''delle Venezie'', Lombardia - Emilia Romagna, Puglia - Basilicata e ''del Mezzogiorno''. Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute e' stato condiviso un ''panel'' di indicatori, in parte provenienti dall'esperienza precedente, in parte modificati rispetto alla prima versione del progetto pilota e con un terzo gruppo definiti ex novo.
Il convegno di domani vedra' la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sara' anche l'occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Il sistema di valutazione della performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi, relative alla ''mission'' e al governo della domanda del territorio nonche' alla ricerca; all'apprendimento e allo sviluppo organizzativo; all'utenza; all'efficienza e alla sostenibilita' economica
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COME MISURARE I RISULTATI CONSEGUITI DA UNA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA?
Rubriche
Il progetto di misurazione e valutazione delle performance degli Enti Pubblici, avviato dall’IZS Umbria Marche e Lazio Toscana ha coinvolto ad oggi ben 9 istituti su 10 presenti in Italia. Perugia. Come migliorare l’attività di governance di un ente pubblico? Come si possono migliorare i servizi al cittadino che un Ente pubblico è tenuto ad offrire? Come operare nella trasparenza per rendicontare all’utente le varie attività di un Ente. La sfida è stata raccolta nel 2009-2011 dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Umbria- Marche e Lazio-Toscana, che con il supporto metodologico del Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno implementato un sistema capace di uniformare la performance a confronto su un sistema di indicatori. Il “Sistema di misurazione e valutazione della performance”, ha messo in evidenza le criticità e i punti di forza dei due IIZZSS ed è stato in grado di misurare la capacità aziendale con l’obiettivo di essere efficaci ed efficienti, sia rispetto al territorio in cui essi operano, sia nel quadro complessivo del Sistema Sanitario Nazionale. Il progetto ha avuto un tale riscontro nazionale che nel 2011 hanno aderito altri sette Istituti: IZS Piemonte-Liguria- Valle d’Aosta, IZS Sardegna, IZS Sicilia, IZS delle Venezie, IZS Lombardia-Emilia Romagna, IZS Puglia-Basilicata e IZS del Mezzogiorno. Con il contributo e l’azione di sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un panel di indicatori: alcuni provenienti dall’esperienza precedente, altri modificati, rispetto alla prima versione del progetto pilota, ed un terzo gruppo derivati ex novo da quest’ultima fase. Il convegno “Il sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze a confronto” è un evento di particolare rilevanza, durante il quale sarà presentato il Report 2010 del sistema di valutazione delle performance degli II.ZZ.SS. che costituiscono il Network. Il convegno, che vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli II.ZZ.SS. e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione, sarà l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, al fine di condividere i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri. Il sistema di valutazione della performance degli II.ZZ.SS. si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi: 1) Dimensione relativa alla mission dell’istituto, al governo della domanda del territorio ed alla ricerca; 2) Dimensione relativa all’apprendimento e sviluppo organizzativo; 3) Dimensione relativa all’utenza; 4) Dimensione dell’efficienza e della sostenibilità economica.
segue
21/03/12 12:53Come misurare i risultati conseguiti da una Amministrazione Pubblica? - Il Titolo
Pagina 1 di 3http://www.iltitolo.it/giornale/appuntamenti/come-misurare-i-risultati-conseguiti-da-una-amministrazione-pubblica.html
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COME MISURARE I RISULTATI CONSEGUITI DA UNAAMMINISTRAZIONE PUBBLICA?RubricheScritto da Dora Carapellese Martedì 20 Marzo 2012 19:16
Il progetto di misurazione e valutazione delle performance degli Enti Pubblici, avviato dall’IZSUmbria Marche e Lazio Toscana ha coinvolto ad oggi ben 9 istituti su 10 presenti in Italia.
Perugia. Come migliorare l’attività di governance di un ente pubblico? Come si possono migliorare i servizi alcittadino che un Ente pubblico è tenuto ad offrire? Come operare nella trasparenza per rendicontare all’utente levarie attività di un Ente. La sfida è stata raccolta nel 2009-2011 dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Umbria-Marche e Lazio-Toscana, che con il supporto metodologico del Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna diPisa hanno implementato un sistema capace di uniformare la performance a confronto su un sistema di indicatori.
Il “Sistema di misurazione e valutazione della performance”, ha messo in evidenza le criticità e i punti di forza deidue IIZZSS ed è stato in grado di misurare la capacità aziendale con l’obiettivo di essere efficaci ed efficienti, siarispetto al territorio in cui essi operano, sia nel quadro complessivo del Sistema Sanitario Nazionale.
Il progetto ha avuto un tale riscontro nazionale che nel 2011 hanno aderito altri sette Istituti: IZS Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta, IZS Sardegna, IZS Sicilia, IZS delle Venezie, IZS Lombardia-Emilia Romagna, IZS Puglia-Basilicata e
IZS del Mezzogiorno.
Con il contributo e l’azione di sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un panel di indicatori: alcuniprovenienti dall’esperienza precedente, altri modificati, rispetto alla prima versione del progetto pilota, ed un terzogruppo derivati ex novo da quest’ultima fase.
Il convegno “Il sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze aconfronto” è un evento di particolare rilevanza, durante il quale sarà presentato il Report 2010 del sistema divalutazione delle performance degli II.ZZ.SS. che costituiscono il Network.
Il convegno, che vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli II.ZZ.SS. e dei ReferentiRegionali del Settore della Prevenzione, sarà l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, al fine di condividerei risultati raggiunti e gli obiettivi futuri.
Il sistema di valutazione della performance degli II.ZZ.SS. si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensionidi analisi: 1) Dimensione relativa alla mission dell’istituto, al governo della domanda del territorio ed alla ricerca; 2)Dimensione relativa all’apprendimento e sviluppo organizzativo; 3) Dimensione relativa all’utenza; 4) Dimensionedell’efficienza e della sostenibilità economica.
Una sintesi dei risultati della valutazione della performance è fornita dal bersaglio a cinque fasce concentriche: ilposizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta; al centro del bersagliovi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatori con una performancescarsa.
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Una sintesi dei risultati della valutazione della performance è fornita dal bersaglio a cinque fasce concentriche: il posizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta; al centro del bersaglio vi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatori con una performance scarsa.
“La scelta di avviare questo progetto è stata dettata dall’esigenza di costruire uno strumento di governance che permettesse di attivare percorsi più trasparenti e verificabili, - dichiara dr. Silvano Severini, direttore Generale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Marche – superando l’autoreferenzialità mediante il confronto sistematico dei risultati.
L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete” degli Istituti che mette in evidenza i punti di forza e di criticità attraverso il benchmarking, consentendo un miglioramento gestionale continuo. Ho creduto molto in questo strumento che ha comportato l’introduzione di nuove metodologie nella gestione degli II.ZZ.SS. ed ha rappresentato uno stimolo culturale ed intellettuale ad alto valore aggiunto”. Si parlerà dei risultati nel convegno di giovedì a Firenze, alla presenza del Ministero della Salute. Giovedì 22 marzo Auditorium Complesso Sant’Apollonia Ore 10,00 Via San Gallo, 25 Firenze.
21/03/12 12:53Come misurare i risultati conseguiti da una Amministrazione Pubblica? - Il Titolo
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COME MISURARE I RISULTATI CONSEGUITI DA UNAAMMINISTRAZIONE PUBBLICA?RubricheScritto da Dora Carapellese Martedì 20 Marzo 2012 19:16
Il progetto di misurazione e valutazione delle performance degli Enti Pubblici, avviato dall’IZSUmbria Marche e Lazio Toscana ha coinvolto ad oggi ben 9 istituti su 10 presenti in Italia.
Perugia. Come migliorare l’attività di governance di un ente pubblico? Come si possono migliorare i servizi alcittadino che un Ente pubblico è tenuto ad offrire? Come operare nella trasparenza per rendicontare all’utente levarie attività di un Ente. La sfida è stata raccolta nel 2009-2011 dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Umbria-Marche e Lazio-Toscana, che con il supporto metodologico del Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna diPisa hanno implementato un sistema capace di uniformare la performance a confronto su un sistema di indicatori.
Il “Sistema di misurazione e valutazione della performance”, ha messo in evidenza le criticità e i punti di forza deidue IIZZSS ed è stato in grado di misurare la capacità aziendale con l’obiettivo di essere efficaci ed efficienti, siarispetto al territorio in cui essi operano, sia nel quadro complessivo del Sistema Sanitario Nazionale.
Il progetto ha avuto un tale riscontro nazionale che nel 2011 hanno aderito altri sette Istituti: IZS Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta, IZS Sardegna, IZS Sicilia, IZS delle Venezie, IZS Lombardia-Emilia Romagna, IZS Puglia-Basilicata e
IZS del Mezzogiorno.
Con il contributo e l’azione di sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un panel di indicatori: alcuniprovenienti dall’esperienza precedente, altri modificati, rispetto alla prima versione del progetto pilota, ed un terzogruppo derivati ex novo da quest’ultima fase.
Il convegno “Il sistema di valutazione delle performance degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: esperienze aconfronto” è un evento di particolare rilevanza, durante il quale sarà presentato il Report 2010 del sistema divalutazione delle performance degli II.ZZ.SS. che costituiscono il Network.
Il convegno, che vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli II.ZZ.SS. e dei ReferentiRegionali del Settore della Prevenzione, sarà l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, al fine di condividerei risultati raggiunti e gli obiettivi futuri.
Il sistema di valutazione della performance degli II.ZZ.SS. si basa su 80 indicatori raggruppati in quattro dimensionidi analisi: 1) Dimensione relativa alla mission dell’istituto, al governo della domanda del territorio ed alla ricerca; 2)Dimensione relativa all’apprendimento e sviluppo organizzativo; 3) Dimensione relativa all’utenza; 4) Dimensionedell’efficienza e della sostenibilità economica.
Una sintesi dei risultati della valutazione della performance è fornita dal bersaglio a cinque fasce concentriche: ilposizionamento degli indicatori sul bersaglio indica la valutazione della performance ottenuta; al centro del bersagliovi è la valutazione migliore mentre nella fascia più esterna sono posizionati gli indicatori con una performancescarsa.
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Invito Conferenza Stampa 23 aprile 2012
Innovazione e modernizzazione, IZS Umbria Marche presenta gli obiettivi
raggiunti e da raggiungere
Venerdì 27 aprile 2012
ore 12,00
sala formazione IZSUM
via Salvemini, 1
Perugia
Perugia. In un momento di cambiamento profondo della sanità pubblica, anche l’IZS Umbria Marche si sta
adeguando alle nuove esigenze di efficienza e trasparenza dei servizi. Saranno presentati i risultati finora
raggiunti, gli obiettivi fissati per il prossimo futuro, i cambiamenti già attuati e quelli in previsione, per
testimoniare una nuova era gestionale che consolida la qualità del servizio raggiunta ma si apre sempre di più
anche all’innovazione, alla ricerca ed alla cooperazione internazionale.
Saranno presenti:
• Franco'Tomassoni,!Assessore!Sanita’!Umbria!Regione!
• Almerino'Mezzolani,!Assessore!Sanita’!Marche!Regione!
• Paolo'Lilli,!Presidente!IZS!Umbria!Marche!
• Silvano'Severini,!Direttore!Generale!IZS!Umbria!Marche!
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Comunica to S tampa 2 7 a p r i l e 2 0 1 2
Innovazione e modernizzazione, IZS Umbria Marche presenta gl i obiett ivi
raggiunti e da raggiungere
P e r u g i a . D a l l a C o n f e r e n z a d e i S e r v i z i d e l l e R e g i o n i U m b r i a M a r c h e , d i o g g i è s t a t a m e s s a a p u n t o l a p r o g r a m m a z i o n e c h e d e f i n i s c e g l i o b i e t t i v i e g l i i n d i r i z z i p e r l e a t t i v i t à d e l l ’ I s t i t u t o . L a C o n f e r e n z a d e i S e r v i z i è i l m o m e n t o i s t i t u z i o n a l e p i ù i m p o r t a n t e d a p a r t e d e l l e d u e R e g i o n i , i n o r d i n e a l l ’ a s s u n z i o n e d i d e c i s i o n i c o m u n i r i g u a r d a n t i l e a t t i v i t à d e l l ’ I s t i t u t o .
I l p a r t i c o l a r e m o m e n t o c o n g i u n t u r a l e p o l i t i c o , s o c i a l e e d e c o n o m i c o r i c h i e d e n u o v e s c e l t e g e s t i o n a l i i n g r a d o d i a d e g u a r s i a i c a m b i a m e n t i s t o r i c i p e r c e r c a r e d i s a l v a g u a r d a r e i l s e r v i z i o a l c i t t a d i n o . L ’ I Z S U m b r i a M a r c h e è n e l b e l m e z z o d i u n n u o v o p r o c e s s o g e s t i o n a l e d i r e t t o a l c o n s o l i d a m e n t o d e l l a q u a l i t à d e l s e r v i z i o m a a p e r t o s e m p r e d i p i ù a n c h e a l l ’ i n n o v a z i o n e , a l l a r i c e r c a e d a l l a c o o p e r a z i o n e i n t e r n a z i o n a l e . P e r q u e s t o s i s t a m u o v e n d o s u q u a t t r o o b i e t t i v i b e n p r e c i s i :
• I m p l e m e n t a z i o n e e a t t u a z i o n e d e l n u o v o m o d e l l o o r g a n i z z a t i v o • I m p l e m e n t a z i o n e d e l p i a n o d i f o r m a z i o n e e c o m u n i c a z i o n e • P r o s e g u i m e n t o d e l p r o g e t t o c o n i l M E S d i P i s a d e l l a v a l u t a z i o n e d e l l e
p e r f o r m a n c e • P o t e n z i a m e n t o d e l l ’ i m p i e g o d i t e c n o l o g i e d i a n a l i s i d e l g e n o m a n e l s e t t o r e d e l l a
s i c u r e z z a a l i m e n t a r e
D a s o t t o l i n e a r e , n o n o s t a n t e i l p e r i o d o d i f f i c i l e , c o m e l e r i s o r s e i m p i e g a t e n o n a b b i a n o s u b i t o s o s t a n z i a l i v a r i a z i o n i e c o m e c i s i a u n a v o l o n t à d i g o v e r n a n c e b e n p r e c i s a d i v a l o r i z z a z i o n e d e l c a p i t a l e u m a n o , s o s t e n e n d o i p r o f e s s i o n i s t i p i ù t a l e n t u o s i .
I m p l e m e n t a z i o n e e a t t u a z i o n e d e l n u o v o m o d e l l o o r g a n i z z a t i v o
S i è p a s s a t i p r o g r e s s i v a m e n t e d a u n ’ o r g a n i z z a z i o n e v e r t i c i s t i c a a d u n ’ o r g a n i z z a z i o n e c a p a c e d i a f f r o n t a r e l e i s t a n z e d e l t e r r i t o r i o m e d i a n t e p r o c e s s i t r a s v e r s a l i , c o i n v o l g e n d o l e d i v e r s e s t r u t t u r e a t t r a v e r s o u n a l o g i c a r e l a z i o n a l e c o l l e g a t a a d o b i e t t i v i c o m u n i p i u t t o s t o c h e s o l a m e n t e a l i n e e d i d i p e n d e n z a g e r a r c h i c a .
I n o l t r e , l ’ a t t u a z i o n e d i u n a s p e c i f i c a s t r u t t u r a s t r a t e g i c a d i r i c e r c a e s v i l u p p o p e r m e t t e r à d i c r e s c e r e i n q u e s t o s e n s o a t t r a v e r s o l a p r o m o z i o n e e i l s u p p o r t o a l l a g e s t i o n e d i p r o g e t t i d i c o o p e r a z i o n e e / o d i r i c e r c a i n t e r n a z i o n a l i . N o n s o l o c o n s e n t i r à d i :
• F a v o r i r e l a d i f f u s i o n e d i i n f o r m a z i o n i i n e r e n t i l e f o n t i d i f i n a n z i a m e n t o e d i b a n d i d i r i c e r c a i n t e r n a z i o n a l i a l l ’ i n t e r n o d e l l e s t r u t t u r e s c i e n t i f i c h e d e l l ’ I s t i t u t o .
• F a v o r i r e l a c o o p e r a z i o n e t e c n i c o - s c i e n t i f i c a c o n i s t i t u t i d i r i c e r c a , c o n p a r t i c o l a r e e n f a s i p e r l e s t r u t t u r e p r e s e n t i a l l ’ e s t e r o .
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• F o r n i r e u n s e r v i z i o i n g r a d o d i s o d d i s f a r e i b i s o g n i d e l c l i e n t e i n t e r n o e d e s t e r n o p e r q u a n t o c o n c e r n e l o s v i l u p p o d i t e c n i c h e a n a l i t i c h e b i o m o l e c o l a r i .
• F a v o r i r e l a c o o p e r a z i o n e t e c n i c o - s c i e n t i f i c a c o n i s t i t u t i d e l s e t t o r e v e t e r i n a r i o e d a g r o z o o t e c n i c o a n c h e e s t e r i .
T r a i v a n t a g g i d e l n u o v o a s s e t t o s i p u ò a n n o v e r a r e l a r a z i o n a l i z z a z i o n e d e l l e a t t i v i t à l a b o r a t o r i s t i c h e , r e a l i z z a n d o u n ’ o t t i m i z z a z i o n e d e l l ’ u t i l i z z o d i r i s o r s e u m a n e e d i a t t r e z z a t u r e e u n a m a g g i o r e s p e c i a l i z z a z i o n e d e l p e r s o n a l e . A q u e s t o v a a g g i u n t o u n m a g g i o r e C o n t e n i m e n t o d e i c o s t i e l a D e s t i n a z i o n e d e g l i u t i l i p e r i n v e s t i m e n t i i m m o b i l i a r i – m o b i l i a r i e t e c n o l o g i c i . I n f a t t i , g l i i n v e s t i m e n t i p a t r i m o n i a l i i n i m m o b i l i e a t t r e z z a t u r e s c i e n t i f i c h e , 8 a m m o n t a a d o g g i a p i ù d i d i e c i m i l i o n i d i e u r o .
I m p l e m e n t a z i o n e d e l p i a n o d i f o r m a z i o n e e c o m u n i c a z i o n e
L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e U m b r i a M a r c h e h a m o l t e a t t i v i t à a l s u o i n t e r n o , c h e v a n n o d a l l a s o r v e g l i a n z a e p i d e m i o l o g i c a a p p l i c a t a a i s e t t o r i d e l l a s a n i t à a n i m a l e , a l l ’ i g i e n e d e l l e p r o d u z i o n i z o o t e c n i c h e , a l l a s i c u r e z z a a l i m e n t a r e . A t t i v i t à c h e i n v e s t o n o l a s a l u t e . S e l a s a l u t e è a n c h e i n f o r m a z i o n e è a l t r e t t a n t o v e r o c h e l a d i f f u s i o n e d e l l e c o n o s c e n z e s c i e n t i f i c h e è u n p r o b l e m a p a r t i c o l a r m e n t e i m p o r t a n t e e d i f f i c i l e , a c a u s a d e l l a c o m p l e s s i t à d e i t e m i e d e i d i v e r s i m o d i c o n c u i t a l i i n f o r m a z i o n i p o s s o n o e s s e r e i n t e r p r e t a t e e p e r c e p i t e d a i c i t t a d i n i . D i v i e n e s t r a t e g i c o r e n d e r e n o t e l e n o t i z i e , p r o d o t t e d a l l e a t t i v i t à d i r i c e r c a e d i a n a l i s i , a f f i n c h è i n p r i m o l u o g o g l i a m m i n i s t r a t o r i e p o i g l i o p e r a t o r i s a n i t a r i s i a n o i n g r a d o d i s v o l g e r e a l m e g l i o l a l o r o f u n z i o n e c o m u n i c a t i v a n e i c o n f r o n t i d e l c i t t a d i n o . A t a l e s c o p o s o n o i n c o r s o e i n p r o g r a m m a z i o n e u n a s e r i e d i a t t i v i t à d i c o m u n i c a z i o n e c h e i n v e s t o n o s i a l a c o m u n i c a z i o n e e s t e r n a c h e i n t e r n a u t i l i z z a n d o d i v e r s i s t r u m e n t i c h e v a n n o d a l l ’ a t t i v i t à d i u f f i c i o s t a m p a , a l l a p r o d u z i o n e d i m a t e r i a l e i n f o r m a t i v o p e r l ’ u t e n t e , a l l a r i s t r u t t u r a z i o n e d e l s i t o i n t e r n e t , a n e w s l e t t e r a g g i o r n a t e , e t c .
L a p i a n i f i c a z i o n e e l a p r o g e t t a z i o n e d e l l a f o r m a z i o n e r e a l i z z a t a d a l l ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e d e l l ’ U m b r i a e d e l l e M a r c h e è o r i e n t a t a a l l ’ u t i l i z z o d i m e t o d o l o g i e d i d a t t i c h e p i ù i n n o v a t i v e c h e h a n n o p r i v i l e g i a t o e f a v o r i t o l a f o r m a z i o n e i n t e r a t t i v a , i l c o n f r o n t o e l ’ e l a b o r a z i o n e d i l a v o r i d i g r u p p o s u i t e m i t r a t t a t i , s t i m o l a n d o f o r m e d i i n t e r a z i o n e e c o m u n i c a z i o n e t r a i p a r t e c i p a n t i .
N o n o s t a n t e i t a g l i d e l G o v e r n o l ’ a t t i v i t à f o r m a t i v a d e l 2 0 1 1 è s t a t a m o l t o i n t e n s a , t r a d u c e n d o l a i n n u m e r i a b b i a m o a v u t o n e l 2 0 1 1 :
n . 3 2 E v e n t i F o r m a t i v i E C M ; n . 3 5 4 o r e f o r m a t i v e d i a u l a E C M ; n . 1 2 1 5 p a r t e c i p a n t i a l l e a t t i v i t à f o r m a t i v e E C M ( 8 7 4 E c m – 3 4 1 N o n E c m ) n . 3 3 E v e n t i F o r m a t i v i n o n E c m n . 3 0 A t t i v i t à F o r m a t i v e r e a l i z z a t e i n c o l l a b o r a z i o n e c o n a l t r i E n t i / I s t i t u z i o n i
f o r m a l i z z a t e a t t r a v e r s o l a r i c h i e s t a d i p e r s o n a l e d e l l ’ I s t i t u t o q u a l e d o c e n t e ;
P r o s e g u i m e n t o d e l p r o g e t t o c o n i l M E S d i P i s a d e l l a v a l u t a z i o n e d e l l e p e r f o r m a n c e
L a p u b b l i c a A m m i n i s t r a z i o n e d e v e e s s e r e t r a s p a r e n t e c o m e u n a s o c i e t à q u o t a t a c h e r i s p o n d e a g l i a z i o n i s t i , n e l c a s o s p e c i f i c o u n e n t e d i n a t u r a p u b b l i c a è c h i a m a t o a r e n d e r e c o n t o d i r e t t a m e n t e a i c i t t a d i n i d e l l a p r o p r i a p r o d u t t i v i t à r i s p e t t o a l l e r i s o r s e a s s e g n a t e .
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4 1
P r o p r i o n e l l ’ a m b i t o d e l l a t r a s p a r e n z a g l i I s t i t u t i Z o o p r o f i l a t t i c i U m b r i a -M a r c h e e L a z i o - T o s c a n a , g i à d a l 2 0 0 9 h a n n o s v o l t o u n l a v o r o c o n g i u n t o i n c o l l a b o r a z i o n e c o n i l l a b o r a t o r i o M a n a g e m e n t e S a n i t à d e l l a S c u o l a S u p e r i o r e S a n t ’ A n n a d i P i s a , p e r c o s t r u i r e u n s i s t e m a i n g r a d o d i m i s u r a r e l a c a p a c i t à d i o g n i a z i e n d a d i e s s e r e s t r a t e g i c a m e n t e e f f i c a c e e d e f f i c i e n t e ,
s i a r i s p e t t o a l t e r r i t o r i o i n c u i o p e r a , s i a n e l l ’ a m b i t o d e l s i s t e m a r e g i o n a l e i n c u i è i n s e r i t a . I l p r o g e t t o s i è s v i l u p p a t o c o i n v o l g e n d o l a q u a s i t o t a l i t à d e g l i I s t i t u t i e d h a a p p r o f o n d i t o u n m o d e l l o f u n z i o n a l e p e r a c c r e s c e r e l a q u a l i t à d e i s e r v i z i e r o g a t i t e n e n d o s e m p r e i n p r i m o p i a n o i l r u o l o d e g l i s t a k o l d e r s e d i p r i n c i p i d i e c o n o m i c i t à .
P e r d a r f o r z a a l l a v a l u t a z i o n e e d a t t i v a r e a p p i e n o l a r e s p o n s a b i l i z z a z i o n e d e l l e s c e l t e g e s t i o n a l i è n e c e s s a r i a l a t r a s p a r e n z a . N o n s i p o s s o n o u t i l i z z a r e r i s o r s e s u p e r i o r i r i s p e t t o a q u e l l e c h e l a c o l l e t t i v i t à m e t t e n e l l e m a n i d e g l i a m m i n i s t r a t o r i p u b b l i c i e q u e s t e r i s o r s e d e v o n o e s s e r e a l l o c a t e n o n i n m a n i e r a d i s c r e z i o n a l e , m a s e c o n d o u n p r o c e s s o t r a s p a r e n t e d i a s s u n z i o n e d i d e c i s i o n i b a s a t e s u l l e e v i d e n z e .
I d a t i o t t e n u t i s o n o s t a t i p r e s e n t a t i a l M i n i s t r o d e l l a S a l u t e n e l c o r s o d i u n a r i u n i o n e t e n u t a s i a R o m a i l 5 o t t o b r e 2 0 1 1 , i l l a v o r o s v o l t o è s t a t o a p p r e z z a t o p o s i t i v a m e n t e e s o n o s t a t e d e f i n i t e l e b a s i p e r l a p r o s e c u z i o n e e g l i e s i t i , è d i s p o n i b i l e l a p u b b l i c a z i o n e d i u n r e p o r t d e d i c a t o p r e s e n t a t o l o s c o r s o 2 2 m a r z o a F i r e n z e c o n i r i s u l t a t i d e l p r o g e t t o d i m i s u r a z i o n e e v a l u t a z i o n e d e l l e p e r f o r m a n c e d e g l i I s t i t u t i Z o o p r o f i l a t t i c i S p e r i m e n t a l i .
L ' I s t i t u t o d e l l ' I Z S U M h a a v u t o d a l M e s i l s e g u e n t e g i u d i z i o " O t t i m e l e p e r f o r m a n c e d e l l a d i n a m i c a e c o n o m i c o - f i n a n z i a r i a e d e l l a g e s t i o n e d e l m a g a z z i n o e b u o n a l a p e r f o r m a n c e d e l l a p r o d u t t i v i t à d e l p e r s o n a l e . C o m p l e s s i v a m e n t e m o l t o b u o n a a n c h e l a p e r f o r m a n c e d e l l ’ a r e a f o r m a z i o n e . R e l a t i v a m e n t e a l l e a l t r e a r e e m i s u r a t e d a l l a m i s s i o n i s t i t u z i o n a l e , b u o n a l a c a p a c i t à d i r i s p e t t a r e i t e m p i d i r i s p o s t a d e g l i e s a m i e c o m p l e s s i v a m e n t e b u o n a q u e l l a r e l a t i v a a l l a q u a l i t à . G l i a m b i t i d i m i g l i o r a m e n t o r i g u a r d a n o l a r i c e r c a c o n p a r t i c o l a r e r i f e r i m e n t o a l p o s i z i o n a m e n t o r i s p e t t o a g l i a l t r i i s t i t u t i p e r l a p r o d u z i o n e s c i e n t i f i c a e d a l r i s p e t t o d e i t e m p i d i c h i u s u r a d e i p r o g e t t i d i r i c e r c a c o r r e n t e " .
“ P o t r e m m o d i r e d i a v e r r e a l i z z a t o u n o s t r u m e n t o – d i c h i a r a S i l v a n o S e v e r i n i , D i r e t t o r e G e n e r a l e I Z S U m b r i a M a r c h e - c h e p e r m e t t e d i c a m b i a r e , r i n n o v a r e f a c e n d o l e v a s u l l a r e s p o n s a b i l i t à d e i p r o f e s s i o n i s t i . I p r o f e s s i o n i s t i s o n o i v e r i c o n t r o l l o r i d e i d a t i , c a p a c i d i i n d i v i d u a r e f a c i l m e n t e s e u n b u o n r i s u l t a t o s i b a s a s u u n ’ e l e v a t a p r o f e s s i o n a l i t à e c a p a c i t à d e l l ’ o r g a n i z z a z i o n e . L a p o s s i b i l i t à d i p o t e r s i c o n f r o n t a r e p e r m e t t e n o n s o l o d i a t t i v a r e p r o c e s s i d i a p p r e n d i m e n t o m a a n c h e m e c c a n i s m i d i c o n t r o l l o s o c i a l e f o n d a m e n t a l i n e i c o n t e s t i d o v e i l l i v e l l o d i p r o f e s s i o n a l i t à è e l e v a t o ” .
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4 2
P o t e n z i a m e n t o d e l l ’ i m p i e g o d i t e c n o l o g i e d i a n a l i s i d e l g e n o m a n e l s e t t o r e d e l l a s i c u r e z z a a l i m e n t a r e
L ’ I s t i t u t o è i n g r a d o d a t e m p o d i u s a r e a l c u n e t e c n i c h e d i a n a l i s i g e n o m i c a c h e p e r m e t t o n o d i t r a c c i a r e i l p r o d o t t o d i o r i g i n e a n i m a l e e i n d i v i d u a r e c o n c e r t e z z a a s s o l u t a i l s o g g e t t o d a l q u a l e l ’ a l i m e n t o è d e r i v a t o : d a l l a s t a l l a a l p i a t t o d e l c o n s u m a t o r e .
A d e s e m p i o , n e g l i u l t i m i a n n i q u e s t a t e c n o l o g i a è s t a t a a p p l i c a t a a l l a t r a c c i a b i l i t à d e l l e c a r n i ( p e r r e n d e r e i n e q u i v o c a b i l e i l c o l l e g a m e n t o t r a a n i m a l i d i o r i g i n e e c a r n e a l c o n s u m o ) c o s ì c o m e a l l a r i c e r c a e d a l l a c a r a t t e r i z z a z i o n e d i a g e n t i d i m a l a t t i a a l i m e n t a r e , s i a n o e s s i v i r u s , b a t t e r i o p a r a s s i t i p r e s e n t i l u n g o i p a s s a g g i d e l l a f i l i e r a a l i m e n t a r e . U n a n o t a p a r t i c o l a r e v a r i v o l t a a l l ' a p p l i c a z i o n e d e l l e t e c n i c h e b i o m o l e c o l a r i a l l a r i c e r c a d e g l i O r g a n i s m i G e n e t i c a m e n t e M o d i f i c a t i : l e t e c n i c h e d i a n a l i s i g e n o m i c a s o n o l e u n i c h e , i n f a t t i , i n g r a d o d i s v e l a r e l a p r e s e n z a a n c h e d i m i n i m e c o n c e n t r a z i o n i d i D N A d i p i a n t e g e n e t i c a m e n t e m o d i f i c a t e i n p r o d o t t i a l i m e n t a r i ; e l ' a t t e n z i o n e d e l l ' I Z S U M i n q u e s t i a n n i s i è c o n c e n t r a t a s u S o i a , M a i s e p i ù r e c e n t e m e n t e s u r i s o e p a t a t e O G M .
I n f i n e , n e l l ' u l t i m o a n n o , g r a z i e a d u n p r o g e t t o d i r i c e r c a f i n a n z i a t o d a l M i n i s t e r o d e l l a S a l u t e , s o n o s t a t e m e s s e a p u n t o e d i n t r o d o t t e i n r o u t i n e a n a l i s i p e r l a d e t e r m i n a z i o n e r a p i d a d i b a t t e r i ( S a l m o n e l l a , L i s t e r i a m o n o c y t o g e n e s , C a m p y l o b a c t e r , Y e r s i n i a e n t e r o c o l i t i c a , E s c h e r i c h i a c o l i O 1 5 7 e O 1 0 4 ) e N o r o v i r u s i n m a t r i c i a l i m e n t a r i d i o r i g i n e v e g e t a l e .
U n p o ’ d i n u m e r i r e l a t i v i a l 2 0 1 1 :
V o l u m e a t t i v i t à a n a l i s i
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4 3
L e p r o v e i n n u m e r i
• 4 7 6 m e t o d i c h e s t a n d a r d i z z a t e , d i c u i 1 8 5 p r o v e a c c r e d i t a t e A C C R E D I A , S i c u r e z z a A l i m e n t a r e ;
• 4 2 0 m e t o d i c h e s t a n d a r d i z z a t e d i c u i 7 3 p r o v e a c c r e d i t a t e A C C R E D I A , S a n i t à A n i m a l e ;
• 6 m e t o d i c h e s t a n d a r d i z z a t e , S a n i t à a n i m a l e - a l i m e n t i ; • 1 7 m e t o d i c h e s t a n d a r d i z z a t e , P r o d u z i o n e .
T o t a l e 9 1 9 m e t o d i c h e s t a n d a r d i z z a t e d i c u i 2 5 8 s o n o a c c r e d i t a t e A t t i v i t à d i r i c e r c a 2 0 1 1 L a r i c e r c a c o n l ’ i n s e r i m e n t o d i u n a s t r u t t u r a a p p o s i t a è d e s t i n a t a a c r e s c e r e s i a s u l t e r r i t o r i o n a z i o n a l e c h e i n t e r n a z i o n a l e , a n c h e s e f i n o a d o r a i l n u m e r o d i r i c e r c h e a p e r t e a l l ’ a n n o n o n s o n o d a s o t t o v a l u t a r e : q u a s i 3 5 r i c e r c h e a p e r t e s o l o n e l l ’ a n n o 2 0 1 1 .
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4 4
R i s o r s e U m a n e I l p e r s o n a l e i m p i e g a t o è d i 2 2 2 : t r a t e c n i c i , s a n i t a r i , a m m i n i s t r a t i v i , b i o l o g i e c h i m i c i , a d e s c l u s i o n e d e i b o r s i s t i , i t i r o c i n a n t i e i v o l o n t a r i .
Totale Ricerche per anno
0510152025303540
2006 2007 2008 2009 2010 2011
Anni
num
ero
ricer
che
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C o s a s o n o g l i I s t i t u t i Z o o p r o f i l a t t i c i S p e r i m e n t a l i G l i I s t i t u t i Z o o p r o f i l a t t i c i S p e r i m e n t a l i o p e r a n o n e l l ’ a m b i t o d e l S e r v i z i o S a n i t a r i o N a z i o n a l e p e r s v o l g e r e l a s o r v e g l i a n z a e p i d e m i o l o g i c a , l a r i c e r c a s p e r i m e n t a l e , l a f o r m a z i o n e d e l p e r s o n a l e , i l s u p p o r t o d i l a b o r a t o r i o e l a d i a g n o s t i c a n e l l ’ a m b i t o d e l c o n t r o l l o u f f i c i a l e d e g l i a l i m e n t i . C o n l e 1 0 s e d i c e n t r a l i e l e 9 0 s e z i o n i d i a g n o s t i c h e p e r i f e r i c h e , a s s i c u r a n o s u l t e r r i t o r i o n a z i o n a l e u n a r e t e d i s e r v i z i p e r t u t e l a r e l a s a n i t à e d i l b e n e s s e r e a n i m a l e , v e r i f i c a r e l a s a l u b r i t à d e g l i a l i m e n t i e d e l l ’ a m b i e n t e , p e r l a s a l v a g u a r d i a d e l l a s a l u t e d e l l ’ u o m o . ( U n i c o e s e m p i o a l m o n d o d i o r g a n i z z a z i o n e a r e t e d i s t r u t t u r e l a b o r a t o r i s t i c h e e d i r i c e r c a i n t u t t i i s e t t o r i d e l l a s a n i t à p u b b l i c a e v e t e r i n a r i a ) . L ’ I Z S U m b r i a M a r c h e h a v a l e n z a b i r e g i o n a l e e g a r a n t i s c e a l s i s t e m a v e t e r i n a r i o d e l l e R e g i o n i U m b r i a e M a r c h e l ’ a t t i v i t à d i p r e v e n z i o n e , d i c o n t r o l l o e d i r i c e r c a n e l l ’ a m b i t o d e l l a S a n i t à A n i m a l e e d e l l a S i c u r e z z a A l i m e n t a r e . O l t r e l a s e d e c e n t r a l e d i P e r u g i a h a 5 s e d i t e r r i t o r i a l i : A n c o n a , T e r n i , M a c e r a t a , P e s a r o , F e r m o .
45%
12%
13%
4% 2% 3%
14% 4% 3%
RISORSE UMANE
Personale del comparto tecnico/sanitario n. 132
Personale del comparto amministraQvo n. 37
Dirigenza -‐ veterinari n. 39
Dirigenza -‐ biologi n. 12
Dirigenza -‐ chimici n. 6
Dirigenza -‐ tecnici/amministraQvi n. 8
BorsisQ n. 41
TirocinanQ n. 11
Volontari n. 9
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VENERDÌ 18 MAGGIO 2012 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
AGRICOLTURA. L'eccellenza dell'Istituto zooprofilattico
L'Istituto zooprofilat-tico umbro marchi-giano si sta ade-
guando alle nuove esi-genze di efficienza e tra-sparenza dei servizi, in considerazione dei cam-biamenti della sanità pubblica. Il 27 aprile so-no stati presentati gli obiettivi raggiunti presso la sezione provinciale di Perugia. L'Ente sanitario che ope-ra nell'ambito della sicu-rezza alimentare e della salute degli animali, svol-ge indagini di laboratorio per valutare la qualità delle produzioni agroali-mentari o per determina-re la presenza di malattie negli animali, con parti-colare attenzione nei con-fronti delle infezioni tra-smissibili all'uomo. Negli ultimi anni, at-traverso un sistema di misurazione del-le prestazioni, basato su dati oggettivi e capace di supportare i processi decisio-nali l'Izsum, affiancato dal Laboratorio management e Sanità, della Scuola su-periore Sant'Anna di Pisa, è stato tra i primi a sviluppare un "sistema di misu-razione e valutazione delle perfoman-ce" in grado di misurare l'efficienza e la qualità dei servizi sanitari erogati, sia in relazione al territorio in cui opera, sia nel quadro complessivo del Sistema sa-nitario nazionale. Nel 2010 è emerso che questo Istituto, grazie ad una ottimizzazione delle atti-vità di laboratorio e delle risorse profes-sionali, è tra i migliori per efficacia ed efficienza. Ci lavorano 222 professioni-sti (tra veterinari, biologi, chimici, informatici, am-ministrativi, tecnici di la-boratorio) oltre a circa 60 borsisti, tirocinanti e col-laboratori. Con 55 ricer-che aperte e 258 metodo-logie accreditate, soltan-to nel 2011 ha effettuato un totale di circa 905mila analisi. La maggior parte delle richieste sono arri-vate dalle Asl (49,58%), seguite dall'Associazione regionale degli allevatori (27,65%) e dagli ambula-tori veterinari (11,46%). Può vantare, inoltre, ec-cellenze scientifiche, co-
L'efficienza paga
Un nuovo modello organizzativo ha consentito di risparmiare, ma potenziando innovazione e ricerca me il Centro di referenza che si occupa dello studio e la diagnosi delle pesti sui-ne con sede a Perugia, (Cerep) ricono-sciuto come laboratorio di riferimento nazionale. A tutto ciò vanno aggiunti utili destinati a investimenti in immobili e attrezzature scientifiche che, ad oggi,
GLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI
Gli Istituti zooprofilattici sperimentali operano nell'ambito del Servizio sanitario nazionale
per svolgere la sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale, la formazione del personale, il supporto di laboratorio e la diagnostica nell'ambito del controllo ufficiale degli alimenti. Con le 10 sedi centrali e le 90 sezioni diagnostiche periferiche, assicurano sul territorio nazionale una rete di servizi per tutelare la sanità ed il benessere animale, verificare la sa lubrità degli alimenti e dell'ambiente, per la salvaguardia della salute dell'uomo. L'Izs Umbria Marche garantisce al sistema veterinario delle Regioni Umbria e Marche l'attività di prevenzione, di controllo e di ricerca nell'ambito della Sanità animale e della Sicurezza alimentare. Oltre la sede centrale di Perugia ha 5 sedi territoriali: Ancona, Terni, Macerata, Pesaro, Fermo.
ammontano a 10 milioni di euro. "Siamo molto soddisfatti di questi risul-tati - ha commentato Silvano Severini, direttore generale dell'Istituto - in que-sti ultimi due anni abbiamo seguito una politica di investimenti che ha usato ri-sorse proprie. La scelta è quella di of-frire servizi ad elevato contenuto di co-noscenza e innovazione nella sanità pubblica, certificando la trasparenza ai cittadini sui risultati conseguiti e ope-rare perché i livelli essenziali di assi-stenza siano garantiti con equità". Dall'incontro è emerso, altresì, un nuo-vo programma che agevola i piccoli al-levatori che operano in territori svan-taggiati: "I soggetti che si rivolgono a noi per effettuare attività analitiche di laboratorio - ha spiegato Severini- pos-sono richiedere la stipula di un con-tratto di convenzione che, presuppo-nendo un rapporto continuativo con l'Ente, garantisce una maggiore effi-cienza ed efficacia del servizio. Sul va-lore delle prestazioni è applicato lo sconto del 20%". Qual è la situazione degli allevamenti umbri? "Attualmente, non c'è nessuna emergenza - ha affermato in chiusura Telemaco Cenci, Direttore sanitario dell'Istituto - se si esclude qualche pic-colo focolaio di brucellosi nei bovini e il nuovo diffondersi della lesmaniosi, una malattia parassitaria che colpisce i ca-ni, verso la quale, però, sono già attivi sistemi di sorveglianza a livello comu-nitario, oltre all'utilizzo di speciali col-lari".
Emiliano Sinopoli
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VENERDÌ 18 MAGGIO 2012 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
AGRICOLTURA. L'eccellenza dell'Istituto zooprofilattico
L'Istituto zooprofilat-tico umbro marchi-giano si sta ade-
guando alle nuove esi-genze di efficienza e tra-sparenza dei servizi, in considerazione dei cam-biamenti della sanità pubblica. Il 27 aprile so-no stati presentati gli obiettivi raggiunti presso la sezione provinciale di Perugia. L'Ente sanitario che ope-ra nell'ambito della sicu-rezza alimentare e della salute degli animali, svol-ge indagini di laboratorio per valutare la qualità delle produzioni agroali-mentari o per determina-re la presenza di malattie negli animali, con parti-colare attenzione nei con-fronti delle infezioni tra-smissibili all'uomo. Negli ultimi anni, at-traverso un sistema di misurazione del-le prestazioni, basato su dati oggettivi e capace di supportare i processi decisio-nali l'Izsum, affiancato dal Laboratorio management e Sanità, della Scuola su-periore Sant'Anna di Pisa, è stato tra i primi a sviluppare un "sistema di misu-razione e valutazione delle perfoman-ce" in grado di misurare l'efficienza e la qualità dei servizi sanitari erogati, sia in relazione al territorio in cui opera, sia nel quadro complessivo del Sistema sa-nitario nazionale. Nel 2010 è emerso che questo Istituto, grazie ad una ottimizzazione delle atti-vità di laboratorio e delle risorse profes-sionali, è tra i migliori per efficacia ed efficienza. Ci lavorano 222 professioni-sti (tra veterinari, biologi, chimici, informatici, am-ministrativi, tecnici di la-boratorio) oltre a circa 60 borsisti, tirocinanti e col-laboratori. Con 55 ricer-che aperte e 258 metodo-logie accreditate, soltan-to nel 2011 ha effettuato un totale di circa 905mila analisi. La maggior parte delle richieste sono arri-vate dalle Asl (49,58%), seguite dall'Associazione regionale degli allevatori (27,65%) e dagli ambula-tori veterinari (11,46%). Può vantare, inoltre, ec-cellenze scientifiche, co-
L'efficienza paga
Un nuovo modello organizzativo ha consentito di risparmiare, ma potenziando innovazione e ricerca me il Centro di referenza che si occupa dello studio e la diagnosi delle pesti sui-ne con sede a Perugia, (Cerep) ricono-sciuto come laboratorio di riferimento nazionale. A tutto ciò vanno aggiunti utili destinati a investimenti in immobili e attrezzature scientifiche che, ad oggi,
GLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI
Gli Istituti zooprofilattici sperimentali operano nell'ambito del Servizio sanitario nazionale
per svolgere la sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale, la formazione del personale, il supporto di laboratorio e la diagnostica nell'ambito del controllo ufficiale degli alimenti. Con le 10 sedi centrali e le 90 sezioni diagnostiche periferiche, assicurano sul territorio nazionale una rete di servizi per tutelare la sanità ed il benessere animale, verificare la sa lubrità degli alimenti e dell'ambiente, per la salvaguardia della salute dell'uomo. L'Izs Umbria Marche garantisce al sistema veterinario delle Regioni Umbria e Marche l'attività di prevenzione, di controllo e di ricerca nell'ambito della Sanità animale e della Sicurezza alimentare. Oltre la sede centrale di Perugia ha 5 sedi territoriali: Ancona, Terni, Macerata, Pesaro, Fermo.
ammontano a 10 milioni di euro. "Siamo molto soddisfatti di questi risul-tati - ha commentato Silvano Severini, direttore generale dell'Istituto - in que-sti ultimi due anni abbiamo seguito una politica di investimenti che ha usato ri-sorse proprie. La scelta è quella di of-frire servizi ad elevato contenuto di co-noscenza e innovazione nella sanità pubblica, certificando la trasparenza ai cittadini sui risultati conseguiti e ope-rare perché i livelli essenziali di assi-stenza siano garantiti con equità". Dall'incontro è emerso, altresì, un nuo-vo programma che agevola i piccoli al-levatori che operano in territori svan-taggiati: "I soggetti che si rivolgono a noi per effettuare attività analitiche di laboratorio - ha spiegato Severini- pos-sono richiedere la stipula di un con-tratto di convenzione che, presuppo-nendo un rapporto continuativo con l'Ente, garantisce una maggiore effi-cienza ed efficacia del servizio. Sul va-lore delle prestazioni è applicato lo sconto del 20%". Qual è la situazione degli allevamenti umbri? "Attualmente, non c'è nessuna emergenza - ha affermato in chiusura Telemaco Cenci, Direttore sanitario dell'Istituto - se si esclude qualche pic-colo focolaio di brucellosi nei bovini e il nuovo diffondersi della lesmaniosi, una malattia parassitaria che colpisce i ca-ni, verso la quale, però, sono già attivi sistemi di sorveglianza a livello comu-nitario, oltre all'utilizzo di speciali col-lari".
Emiliano Sinopoli
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Istituti Zooprofilattici Sperimentali i custodi della
nostra salute alimentare
!G l i I s t i t u t i Z o o p r o f i l a t t i c i S p e r i m e n t a l i o p e r a n o n e l l ’ a m b i t o d e l S e r v i z i o S a n i t a r i o N a z i o n a l e p e r s v o l g e r e l a s o r v e g l i a n z a e p i d e m i o l o g i c a , l a r i c e r c a s p e r i m e n t a l e , l a f o r m a z i o n e d e l p e r s o n a l e , i l s u p p o r t o d i l a b o r a t o r i o e l a d i a g n o s t i c a n e l l ’ a m b i t o d e l c o n t r o l l o u f f i c i a l e d e g l i a l i m e n t i . C o n l e 1 0 s e d i c e n t r a l i e l e 9 0 s e z i o n i d i a g n o s t i c h e p e r i f e r i c h e , a s s i c u r a n o s u l t e r r i t o r i o n a z i o n a l e u n a r e t e d i s e r v i z i p e r t u t e l a r e l a s a n i t à e d i l b e n e s s e r e a n i m a l e , v e r i f i c a r e l a s a l u b r i t à d e g l i a l i m e n t i e d e l l ’ a m b i e n t e , p e r l a s a l v a g u a r d i a d e l l a s a l u t e d e l l ’ u o m o . ( U n i c o e s e m p i o a l m o n d o d i o r g a n i z z a z i o n e a r e t e d i s t r u t t u r e l a b o r a t o r i s t i c h e e d i r i c e r c a i n t u t t i i s e t t o r i d e l l a s a n i t à p u b b l i c a e v e t e r i n a r i a ) .
L ’ I Z S U m b r i a M a r c h e h a v a l e n z a b i r e g i o n a l e e g a r a n t i s c e a l s i s t e m a v e t e r i n a r i o d e l l e R e g i o n i U m b r i a e M a r c h e l ’ a t t i v i t à d i p r e v e n z i o n e , d i c o n t r o l l o e d i r i c e r c a n e l l ’ a m b i t o d e l l a S a n i t à A n i m a l e e d e l l a S i c u r e z z a A l i m e n t a r e . O l t r e l a s e d e c e n t r a l e d i P e r u g i a h a 5 s e d i t e r r i t o r i a l i : A n c o n a , T e r n i , M a c e r a t a , P e s a r o , F e r m o . I l p e r s o n a l e i m p i e g a t o è d i 2 2 2 : t r a t e c n i c i , s a n i t a r i , a m m i n i s t r a t i v i , b i o l o g i e c h i m i c i , a d e s c l u s i o n e d e i b o r s i s t i , i t i r o c i n a n t i e i v o l o n t a r i .
L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e U m b r i a M a r c h e h a m o l t e a t t i v i t à a l s u o i n t e r n o , c h e v a n n o d a l l a s o r v e g l i a n z a e p i d e m i o l o g i c a a p p l i c a t a a i s e t t o r i d e l l a s a n i t à a n i m a l e , a l l ’ i g i e n e d e l l e p r o d u z i o n i z o o t e c n i c h e , a l l a s i c u r e z z a a l i m e n t a r e . A t t i v i t à c h e i n v e s t o n o l a s a l u t e . S e l a s a l u t e è a n c h e i n f o r m a z i o n e è a l t r e t t a n t o v e r o c h e l a d i f f u s i o n e d e l l e c o n o s c e n z e s c i e n t i f i c h e è u n p r o b l e m a p a r t i c o l a r m e n t e i m p o r t a n t e e d i f f i c i l e , a c a u s a d e l l a c o m p l e s s i t à d e i t e m i e d e i d i v e r s i m o d i c o n c u i t a l i i n f o r m a z i o n i p o s s o n o e s s e r e i n t e r p r e t a t e e p e r c e p i t e d a i c i t t a d i n i .
D i v i e n e s t r a t e g i c o r e n d e r e n o t e l e n o t i z i e , p r o d o t t e d a l l e a t t i v i t à d i r i c e r c a e d i a n a l i s i , a f f i n c h è i n p r i m o l u o g o g l i a m m i n i s t r a t o r i e p o i g l i o p e r a t o r i s a n i t a r i s i a n o i n g r a d o d i s v o l g e r e a l m e g l i o l a l o r o f u n z i o n e c o m u n i c a t i v a n e i c o n f r o n t i d e l c i t t a d i n o . A t a l e s c o p o s o n o i n c o r s o e i n p r o g r a m m a z i o n e u n a s e r i e d i a t t i v i t à d i c o m u n i c a z i o n e c h e i n v e s t o n o s i a l a c o m u n i c a z i o n e e s t e r n a c h e i n t e r n a u t i l i z z a n d o d i v e r s i s t r u m e n t i c h e v a n n o d a l l ’ a t t i v i t à d i u f f i c i o s t a m p a , a l l a p r o d u z i o n e d i m a t e r i a l e i n f o r m a t i v o p e r l ’ u t e n t e ,
s e g u e
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a l l a r i s t r u t t u r a z i o n e d e l s i t o i n t e r n e t , a n e w s l e t t e r a g g i o r n a t e .
L ’ I s t i t u t o è i n g r a d o d a t e m p o d i u s a r e a l c u n e t e c n i c h e d i a n a l i s i g e n o m i c a c h e p e r m e t t o n o d i t r a c c i a r e i l p r o d o t t o d i o r i g i n e a n i m a l e e i n d i v i d u a r e c o n c e r t e z z a a s s o l u t a i l s o g g e t t o d a l q u a l e l ’ a l i m e n t o è d e r i v a t o : d a l l a s t a l l a a l p i a t t o d e l c o n s u m a t o r e . N e g l i u l t i m i a n n i q u e s t a t e c n o l o g i a è s t a t a a p p l i c a t a a l l a t r a c c i a b i l i t à d e l l e c a r n i ( p e r r e n d e r e i n e q u i v o c a b i l e i l c o l l e g a m e n t o t r a a n i m a l i d i o r i g i n e e c a r n e a l c o n s u m o ) c o s ì c o m e a l l a r i c e r c a e d a l l a c a r a t t e r i z z a z i o n e d i a g e n t i d i m a l a t t i a a l i m e n t a r e , s i a n o e s s i v i r u s , b a t t e r i o p a r a s s i t i p r e s e n t i l u n g o i p a s s a g g i d e l l a f i l i e r a a l i m e n t a r e . U n a n o t a p a r t i c o l a r e v a r i v o l t a a l l ’ a p p l i c a z i o n e d e l l e t e c n i c h e b i o m o l e c o l a r i a l l a r i c e r c a d e g l i O r g a n i s m i G e n e t i c a m e n t e M o d i f i c a t i : l e t e c n i c h e d i a n a l i s i g e n o m i c a s o n o l e u n i c h e , i n f a t t i , i n g r a d o d i s v e l a r e l a p r e s e n z a a n c h e d i m i n i m e c o n c e n t r a z i o n i d i D N A d i p i a n t e g e n e t i c a m e n t e m o d i f i c a t e i n p r o d o t t i a l i m e n t a r i ; e l ’ a t t e n z i o n e d e l l ’ I Z S U M i n q u e s t i a n n i s i è c o n c e n t r a t a s u S o i a , M a i s e p i ù r e c e n t e m e n t e s u r i s o e p a t a t e O G M .
I n f i n e , n e l l ’ u l t i m o a n n o , g r a z i e a d u n p r o g e t t o d i r i c e r c a f i n a n z i a t o d a l M i n i s t e r o d e l l a S a l u t e , s o n o s t a t e m e s s e a p u n t o e d i n t r o d o t t e i n r o u t i n e a n a l i s i p e r l a d e t e r m i n a z i o n e r a p i d a d i b a t t e r i ( S a l m o n e l l a , L i s t e r i a m o n o c y t o g e n e s , C a m p y l o b a c t e r , Y e r s i n i a e n t e r o c o l i t i c a , E s c h e r i c h i a c o l i O 1 5 7 e O 1 0 4 ) e N o r o v i r u s i n m a t r i c i a l i m e n t a r i d i o r i g i n e v e g e t a l e .
“ P o t r e m m o d i r e d i a v e r r e a l i z z a t o u n o s t r u m e n t o – d i c h i a r a S i l v a n o S e v e r i n i , D i r e t t o r e G e n e r a l e I Z S U m b r i a M a r c h e – c h e p e r m e t t e d i c a m b i a r e , r i n n o v a r e f a c e n d o l e v a s u l l a r e s p o n s a b i l i t à d e i p r o f e s s i o n i s t i . I p r o f e s s i o n i s t i s o n o i v e r i c o n t r o l l o r i d e i d a t i , c a p a c i d i i n d i v i d u a r e f a c i l m e n t e s e u n b u o n r i s u l t a t o s i b a s a s u u n ’ e l e v a t a p r o f e s s i o n a l i t à e c a p a c i t à d e l l ’ o r g a n i z z a z i o n e . L a p o s s i b i l i t à d i p o t e r s i c o n f r o n t a r e p e r m e t t e n o n s o l o d i a t t i v a r e p r o c e s s i d i a p p r e n d i m e n t o m a a n c h e m e c c a n i s m i d i c o n t r o l l o s o c i a l e f o n d a m e n t a l i n e i c o n t e s t i d o v e i l l i v e l l o d i p r o f e s s i o n a l i t à è e l e v a t o ” .
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SAN ITA ' : ZOOPROF I LATT ICO UMBR IA -‐MARCHE ' E SEMP IO ' DA IM ITARE A PERUG IA CONFERENZA SERV I Z I DE L LE DUE REG ION I ( ANSA ) -‐ P ERUG IA , 2 7 APR -‐ L ' i s t i t u t o z oop ro f i l l a t i c o s p e r i m e n t a l e d e l l ' U m b r i a e d e l l e M a r c h e , c h e s i o c c u p a d e l l a t u t e l a d e l l a s a l u t e e d e l b e n e s s e r e d e g l i a n i m a l i e d e l l a s i c u r e z z a a l i m e n t a r e , " é l a d i m o s t r a z i o n e d i c o m e s i p o s s a f a r e m e g l i o e b e n e c o n m e n o s p e s a " . L o h a s o t t o l i n e a t o l ' a s s e s s o r e r e g i o n a l e m a r c h i g i a n o A l m e r i n o M e z z o l a n i i n c o n t r a n d o i g i o r n a l i s t i i n s i e m e a l s u o c o l l e g a u m b r o F r a n c o T o m a s s o n i , a c o n c l u s i o n e d e l l a c o n f e r e n z a d e i s e r v i z i d e l l e d u e R e g i o n i d e d i c a t a a l l ' e s a m e d e i r i s u l t a t i o t t e n u t i d a l l ' I s t i t u t o e d e g l i o b i e t t i v i d a r a g g i u n g e r e . A l l ' i n c o n t r o c o n l a s t a m p a h a n n o p r e s o p a r t e a n c h e i l p r e s i d e n t e d e l l ' I s t i t u t o P a o l o L i l l i , i l d i r e t t o r e g e n e r a l e S i l v a n o S e v e r i n i e d i l d i r e t t o r e s a n i t a r i o T e l e m a c o C e n c i . G l i i s t i t u t i z o o p r o f i l a t t i c i s p e r i m e n t a l i ( i n I t a l i a s o n o d i e c i , c o n 9 0 s e z i o n i d i s t a c c a t e ) o p e r a n o n e l l ' a m b i t o d e l s e r v i z i o s a n i t a r i o n a z i o n a l e l a s o r v e g l i a n z a e p i d e m i o l o g i c a e l a r i c e r c a s p e r i m e n t a l e , o f f r e n d o i l s u p p o r t o d i l a b o r a t o r i o e l a d i a g n o s t i c a p e r i l c o n t r o l l o u f f i c i a l e d e g l i a l i m e n t i . I c a r a b i n i e r i d e l N a s , a d e s e m p i o , s i a v v a l g o n o d e i l a b o r a t o r i d i q u e s t i i s t i t u t i p e r i l o r o c o n t r o l l i . L o Z o o p r o f i l a t t i c o d i U m b r i a e M a r c h e h a 2 2 2 a d d e t t i t r a t e c n i c i e d a m m i n i s t r a t i v i , a i q u a l i s i a g g i u n g o n o u n a q u a r a n t i n a d i g i o v a n i b o r s i s t i e d u n a v e n t i n a d i t i r o c i n a n t i e v o l o n t a r i . L a s e d e p r i n c i p a l e è a P e r u g i a c o n c i n q u e s e d i t e r r i t o r i a l i : A n c o n a , T e r n i , M a c e r a t a , P e s a r o e F e r m o . I l p a r t i c o l a r e m o m e n t o c o n g i u n t u r a l e p o l i t i c o s o c i a l e e d e c o n o m i c o - è s t a t o d e t t o - r i c h i e d e n u o v e s c e l t e g e s t i o n a l i s a l v a g u a r d a n d o l a q u a l i t à d e i s e r v i z i o f f e r t i . " E ' s t a t o c o s ì m e s s o a p u n t o u n n u o v o m o d e l l o o r g a n i z z a t i v o - h a r i f e r i t o i l
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d i r e t t o r e g e n e r a l e S i l v a n o S e v e r i n i - c h e h a c o n s e n t i t o a n c h e d i p o t e n z i a r e l ' i n n o v a z i o n e e r i c e r c a , c o n p a r t i c o l a r e a t t e n z i o n e a q u e l l a i n t e r n a z i o n a l e , t a n t o c h e i l d i r e t t o r e d e l l a F a o h a a n n u n c i a t o u n a s u a p r o s s i m a v i s i t a a l l ' i s t i t u t o " . Q u e s t a r i o r g a n i z z a z i o n e è a v v e n u t a n e l l ' a m b i t o d i u n p r o g e t t o d i s p e r i m e n t a z i o n e a l i v e l l o n a z i o n a l e , p o i a d o t t a t o e p e r f e z i o n a t o a n c h e d a g l i a l t r i n o v e i s t i t u t i i t a l i a n i . I l p r o g e t t o d i r i o r g a n i z z a z i o n e e d i r i s u l t a t i o t t e n u t i s o n o s t a t i v a l u t a t i i n u n r e p o r t p r e s e n t a t o n e l m a r z o s c o r s o a F i r e n z e , d a l q u a l e r i s u l t a c h e l ' i s t i t u t o u m b r o - m a r c h i g i a n o s i c o l l o c a t r a i p r i m i t r e a l i v e l l o n a z i o n a l e . L ' a s s e s s o r e M e z z o l a n i h a d e t t o c h e n e l l a c o n f e r e n z a d e i s e r v i z i d i o g g i è s t a t a e s p r e s s a " s o d d i s f a z i o n e p e r i r i s u l t a t i c o n s e g u i t i e d è s t a t a r i a f f e r m a t a l a v o l o n t à d i p r o s e g u i r e s u q u e s t a s t r a d a " . T o m a s s o n i n e h a s o t t o l i n e a t o q u i n d i l ' i m p o r t a n z a p e r l a t u t e l a d e l l a s a l u t e d e g l i a n i m a l i e l a s i c u r e z z a a l i m e n t a r e . " U n i s t i t u t o - h a p r o s e g u i t o - c h e s i c o n t r a d d i s t i n g u e p e r l a s u a a t t i v i t à d i r i c e r c a i n a m b i t o n a z i o n a l e e d i n t e r n a z i o n a l e , m a a n c h e p e r p e r i s u o i b i l a n c i i n a t t i v o , l a t r a s p a r e n z a n e l l e s p e s e e n e g l i i n v e s t i m e n t i , l ' e f f i c i e n z a e l a q u a l i t à d e i s e r v i z i " . N e g l i u l t i m i t r e a n n i c o n " r i s o r s e p r o p r i e " s o n o s t a t i f a t t i i n v e s t i m e n t i p e r 1 0 m i l i o n i d i e u r o , s e i d e i q u a l i s o n o s t a t i s p e s i p e r " i n v e s t i m e n t i s t r u t t u r a l i " . I n p a r t i c o l a r e h a n n o r i g u a r d a t o l e n u o v e s e d i d i T e r n i e d e l l a p r o v i n c i a d i M a c e r a t a e l a r i q u a l i f i c a z i o n e d i q u e l l a d i A n c o n a . N e l l a c o n f e r e n z a d i o g g i è s t a t o d e c i s o d i s o s t e n e r e l ' a t t i v i t à d e i p i c c o l i a l l e v a t o r i ( i l d i r e t t o r e g e n e r a l e S e v e r i n i l i h a d e f i n i t i " s e n t i n e l l e d e l t e r r i t o r i o " ) c o n c o n v e n z i o n i a p r e z z i a g e v o l a t i . ( A N S A ) .
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( A N S A ) . s e g u e
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Intervista a Si lvano Severini per i l GR
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Servizio nel TG serale del la conferenza
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26/04/12 12:00IZS Umbria Marche, tra innovazione e cooperazione internazionale!
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Home Rubriche News IZS Umbria Marche, tra innovazione e cooperazione internazionale!
Sede IZS Umbria - Marche
IZS Umbria Marche, tra innovazione e cooperazioneinternazionale!
Lunedì 23 Aprile 2012
l’IZS Umbria Marche si sta adeguando alle nuove esigenze di efficienza e trasparenza deiservizi, in considerazione dei cambiamentio della sanità pubblica.Nel corso della conferenza stampa di venerdì 27 Aprile, l'Istituto presenterà i i risultati finoraraggiunti, gli obiettivi fissati per il prossimo futuro, i cambiamenti, già attuati e quelli inprevisione, per testimoniare una nuova era gestionale, che consolidi la qualità del servizioraggiunta, ma che si apra sempre di più anche all’innovazione, alla ricerca ed allacooperazione internazionale.
All'incontro saranno presenti:
Franco Tomassoni, Assessore Sanita’ Umbria Regione
Almerino Mezzolani, Assessore Sanita’ Marche Regione
Paolo Lilli, Presidente IZS Umbria Marche
Silvano Severini, Direttore Generale IZS Umbria Marche
Venerdì 27 Aprile 2012, ore 12 sede Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria - Marche - Sala Formazione - ViaSalvemini, 1 - Perugia
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.5
13 giugno 2012
Come avviene il controllo degli OGM nel nostro Paese Nell’Umbria e nelle Marche situazione sotto controllo, i dati rispecchiano il trend nazionale
Perugia. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM) fa parte della rete nazionale dei Laboratori deputati al Controllo Ufficiale per la presenza di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) nel settore agro-alimentare, designati da Autorità dello Stato, delle Regioni e delle Province autonome competenti in materia di Regolamento CE 882/2004, Direttiva 2001/18/CE e normativa comunitaria sulla commercializzazione delle sementi.
L’attività degli Istituti Zooprofilattici, in tale ambito, è iniziata nel 1998 e sin da allora, con il coordinamento del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, la situazione nazionale è stata costantemente monitorata.
L’IZSUM esegue, per l’Umbria e le Marche, i controlli analitici di prima istanza, relativi agli OGM, previsti dal “Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli Alimenti” e dal “Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’Alimentazione Animale ”, oltre ad eventuali accertamenti analitici richiesti da Organi Ufficiali di Controllo [ad esempio ASL (Aziende Sanitarie Locali), PIF (Posti di Ispezione Frontaliera), USMAF (Uffici di Sanità Marittima e Aerea e di Frontiera), UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari), NAS (Comando Carabinieri per la Tutela della Salute), CFS (Corpo Forestale dello Stato), Procura della Repubblica, ecc.].
Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali sugli alimenti hanno permesso di affermare che sul mercato italiano, sostanzialmente, i prodotti alimentari hanno rispettato i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente e la presenza di OGM autorizzati e non, in Italia, è mediamente limitata a livello di tracce.
Per quanto riguarda i mangimi, l’attività di controllo sulla contaminazione da OGM ha portato, nel 2010 (ultimi dati nazionali pubblicati), al riscontro dell’1,4% di irregolarità sul totale dei campioni analizzati, tutte da ascrivere ad errori di etichettatura, per mancata dichiarazione della presenza di materiale GM.
I controlli dell’IZSUM, effettuati con metodi validati ed accreditati, hanno riscontrato, sia nei campioni di alimenti che di mangime analizzati, non conformità in percentuali paragonabili ai trend nazionali.
Cosa succede se riscontrano delle irregolarità nei campioni?
Cristina Rondini, responsabile di laboratorio OGM dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche risponde:
“Quando un Laboratorio Ufficiale di prima istanza (come il nostro) riscontra un’irregolarità, ne invia la segnalazione all’Organo di Controllo che ha effettuato il prelievo, alle Autorità competenti come la Regione e il Ministero, nonché all’azienda in cui è stato effettuato il campionamento, il cui titolare può richiedere un’analisi di revisione; questa viene effettuata da un Laboratorio di seconda istanza, come l’Istituto Superiore di Sanità oppure, solo per le sementi, dal Laboratorio di Bergamo dell’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura.
Per le irregolarità accertate in ambito alimentare e mangimistico, scatta quanto previsto dal D. Lgs. 21 marzo 2005 n. 70, che indica le sanzioni per le violazioni dei Regolamenti (CE) 1829 e 1830/2003, relativi all'etichettatura e alla tracciabilità di alimenti e mangimi contenenti OGM. Per le semine non autorizzate sono previste sanzioni penali, ammende fino a 50 mila euro”.
In Italia, come in tutta l’Unione Europea, l’utilizzo degli OGM è regolamentato. In particolare, negli alimenti e nei mangimi possono essere presenti soltanto gli OGM autorizzati elencati nel Registro Europeo ( http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/index_en.cfm ), tale presenza deve essere obbligatoriamente dichiarata in etichetta, altrimenti non può superare lo 0,9% [Regolamento (CE) 1829/2003]; nei prodotti biologici l’uso di OGM non è consentito, ma dal 1° gennaio 2009 è tollerata una contaminazione accidentale massima dello 0.9% [Regolamento (CE) 834/2007]. Resta tuttora illegale, infine, seminare OGM in Italia (D. Lgs 212/2001, Circolare MIPAF 2170 del 13/12/2002).
Compito dei Laboratori Ufficiali è quindi la verifica, in base alle competenze assegnate, del rispetto di queste normative.
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Infatti, dal 2009 l’IZSUM fa parte del NILO (Network Italiano dei Laboratori OGM), sistema di riferimento scientifico formalmente istituito a novembre dello stesso anno, costituito da oltre 30 Laboratori Ufficiali, coordinati dal Centro di Referenza Nazionale per la ricerca di OGM (CROGM). Obiettivi generali del NILO sono l’armonizzazione e la standardizzazione, sul territorio nazionale, degli strumenti e dei metodi da applicare al campionamento, al rilevamento, all’identificazione ed alla quantificazione di OGM e di prodotti derivati da OGM.
L’Istituto è membro, inoltre, del ”Nucleo operativo per la prevenzione e l’intervento in materia di OGM”, istituito con un decreto dalla Regione Marche ed in tale ambito, dal 2004, esegue analisi per il controllo delle sementi di mais e soia relative alle campagne di semina annuali.
Nel Laboratorio OGM e Igiene dell’Ambiente dell’IZSUM, deputato ai controlli analitici sin qui descritti, vengono svolte anche attività di studio e progetti di ricerca corrente e finalizzata, sostenuti da finanziamenti pubblici nazionali e regionali. Tra i quali, lo sviluppo di linee guida, sistemi di gestione e metodologie innovative per la tracciabilità, l’autocontrollo ed il controllo ufficiale degli OGM nella filiera agro-alimentare, in relazione ai criteri imposti dalla normativa comunitaria. Inoltre, è da annoverare il progetto di ricerca per la tutela di un prodotto tipico regionale: la patata rossa di Colfiorito, ritenuto un bene prezioso da non contaminare.
Controlli Ufficiali 2008-2009-2010-2011
PNAA$Umbria$e$Marche$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$(Alimentazione$Animale)$
Anno$ N°$totale$esami$
N°$esami$negativi$
N°$esami$positivi$
$N°$segnalazioni$(OGM$≥$0,9%)$
2008$ 292$ 289$ 3$ 3$2009$ 270$ 267$ 3$ 3$2010$ 263$ 261$ 2$ 2$
2011$ 384$ 380$ 4$ 4$
Piano$Alimenti$Umbria$e$Marche$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$(Alimentazione$Umana)$
Anno$ N°$totale$esami$
N°$esami$negativi$
N°$esami$positivi$
N°$segnalazioni$$(OGM$≥$0,9%)$
2008$ 127$ 127$ 0$ 0$2009$ 145$ 144$ 1$ 0$2010$ 99$ 99$ 0$ 0$2011$ 104$ 104$ 0$ 0$
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Ad oggi, non è possibileescludere che gli OGMcomportino rischi per l’uomo,gli animali e l’ambiente.Per questo, i Paesi UE procedonobasandosi sul “Principio di precauzione”:la tutela della salute e la salvaguardiadell’ambiente devono esseresempre e comunque al primo posto.
Volendo rinfrescare le nostre conoscenze sugliOrganismi Geneticamente Modificati (OGM)
non si può pretendere, in questa sede, di essereesaustivi, dilungandosi in una trattazione che illustrile metodiche proprie dell’ingegneria genetica im-piegate per il loro allestimento, ma è sufficiente ri-cordarne una delle principali, cioè quella che, utiliz-zando alcuni enzimi che funzionano come forbici(enzimi di restrizione o DNasi) e altri che funziona-no come colla (ligasi), permette di prelevare una se-quenza di DNA, specifica in natura di un organismovivente, per poi inserirla nel patrimonio genetico diun organismo diverso.Quest’ultimo, potendo disporre di proteine nuovesintetizzate dal nuovo DNA (esogeno o transgeni-co), acquisisce proprietà e caratteristiche deside-rate oppure elimina specifiche proprietà non volu-te. La modificazione genetica può infatti conferi-re, ad esempio, la tolleranza ad alcuni erbicidi, laresistenza a insetti parassiti, così come può rallen-tare l’avvizzimento o inibire la sintesi di una mole-cola indesiderata e via di seguito.Gli alimenti derivati da tali tecnologie innovativepossono essere suddivisi in:
• alimenti OGM (principalmente mais, soia, maanche colza, cotone, barbabietola, patataecc.) o contenenti OGM (yogurt, pane ecc.);
• alimenti estratti da OGM (olio, zucchero ecc.);• alimenti trasformati con l’aiuto di ausiliari
tecnologici OGM (birra di lieviti OGM) o pro-venienti da OGM (formaggio a caglio di ori-gine OGM, succo di mele chiarificato tramiteenzimi di origine OGM ecc.);
• additivi ottenuti con l’aiuto di OGM (aromi,vitamine, edulcoranti ecc.).
La normativa
L’autorizzazione all’immissione in commercio diquesti prodotti è regolamentata a livello mondialeda normative che prevedono la presentazione alleautorità competenti del Paese produttore di unadocumentazione che, oltre ai dettagli tecnici sullametodologia adottata per l’allestimento e al meto-do da utilizzare per le analisi, fornisca garanzie sulrispetto del “Principio di equivalenza sostanziale”,grazie al quale i nuovi prodotti vengono dichiaratisostanzialmente “non diversi” da quelli corrispon-denti presenti in natura, in base a valutazioni di ca-rattere prevalentemente chimico e bromatologico.Questo tipo di valutazioni, comunque, non esi-mono dalla considerazione che non siano anco-ra disponibili dati sufficienti per escludere possi-bili rischi per l’uomo e per l’ambiente dovuti al-l’utilizzo di questi prodotti e, mentre per alcuniPaesi (Stati Uniti, Canada, Argentina ecc.) sonostate considerate sino ad oggi esaustive, i gover-ni dei Paesi appartenenti all’Unione europea
a cura di Cristina RondiniResponsabile del Laboratorio OGM e Igiene dell’ambiente dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche
LABORATORIOALIMENTARE
Gli OGM nel settore agroalimentare:il controllo ufficiale
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hanno mantenuto un atteggiamento più pru-dente, attuando le loro scelte in base al “Princi-pio di precauzione”. Alla base di tutte le defini-zioni che ne sono state formulate già a partiredagli anni ‘70, il principio di precauzione intro-duce un concetto fondamentale: l’assenza dicertezze, alla luce delle conoscenze scientifiche etecniche del momento, deve indurre l’adozionedi misure efficaci e proporzionate volte a preve-nire il rischio di danni gravi e irreversibili alla spe-cie umana, agli animali e all’ambiente. Il Princi-pio di precauzione non è, quindi, una regola diastensione, un freno all’evoluzione tecnologica,ma implica la responsabilità delle autorità prepo-ste di dare ad essa delle regole e di attivare tut-te le possibili strategie per valutarne l’impatto.La diffusione degli OGM nella catena alimentarecomporta livelli di rischio ipotetico, per cui tuttigli aspetti di questa problematica devono esserecontinuamente valutati e controllati con atten-zione. L’intrinseca complessità di questo ambitodi studio impone una stretta collaborazione traministeri ed enti locali, strutture pubbliche e pri-vate, legislatori e ricercatori, finalizzata al rag-giungimento di due principali traguardi, a cuiScienza e Società devono tendere: la tutela dellasalute e la salvaguardia dell’ambiente.In Europa l’utilizzo degli organismi geneticamen-te modificati nel settore agroalimentare non èquindi vietato, ma è soggetto a regolamentazio-ne e controllo. In tutti i Paesi membri dell’Unio-ne europea, infatti, negli alimenti e nei mangimipossono essere presenti soltanto gli OGM auto-rizzati elencati nel Registro europeo e tutti i datiaggiornati, relativi a queste autorizzazioni, sonoreperibili nel portale della Comunità europea1.La presenza di OGM autorizzati nei prodotti ali-mentari per uso umano e animale di tipo con-venzionale deve essere obbligatoriamente di-chiarata in etichetta, altrimenti non può supera-re la soglia dello 0,9% (reg. CE 1829/2003) ed èbene chiarire che questa percentuale è riferitasempre all’ingrediente o specie vegetale. Unesempio: se in un mangime composto viene rile-vato il 10% di soia geneticamente modificata,questo valore si riferisce all’ingrediente “soia”presente e non a “tutto” il mangime.
In Europa, alimenti e mangimipossono contenere solo gli OGM autorizzati ed elencati nel Registro europeo.La loro presenza in un prodottodeve essere obbligatoriamenteindicata in etichetta.In caso contrario, non possonosuperare la soglia dello 0,9%
Un’altra normativa di grande importanza è il re-golamento CE 1830/2003, che sancisce l’obbli-go di tracciabilità degli OGM e dei prodotti daessi derivati, in tutte le fasi della commercializza-zione lungo la catena di produzione e distribu-zione. L’informazione che deve essere trasmessa,per i prodotti che consistono o derivano da taliorganismi, implica l’indicazione degli “indicatoriunici”, codici composti da 9 caratteri alfanume-rici che identificano l’OGM senza possibili equi-voci (regolamento CE 65/2004). Nei prodotti biologici l’uso degli organismi gene-ticamente modificati non è consentito, ma dal 1°gennaio 2009 è tollerata una contaminazioneaccidentale massima di OGM autorizzati dello0,9% (regolamento CE 834/2007).Per quanto riguarda la coltivazione, infine, at-tualmente in Europa sono stati autorizzati il maisMON810 e la patata Amflora, ma resta tuttoraillegale, in base alla normativa nazionale, semi-nare e coltivare OGM in Italia (d.lgs. 212/2001,circolare Mipaf 2170 del 13 dicembre 2002).
I laboratori ufficiali
Compito dei laboratori ufficiali è quindi la verifi-ca, in base alle competenze assegnate, del ri-spetto delle normative vigenti.I laboratori deputati al controllo ufficiale per lapresenza di organismi geneticamente modificatinel settore agroalimentare sono Istituti zooprofi-lattici sperimentali (Izs), Agenzie regionali e pro-
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1 http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/index_en.cfm.
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vinciali per la protezione ambientale (Arpa e Ap-pa), laboratori delle Aziende sanitarie locali el’Inran (ex Ense); essi sono stati designati dalleAutorità dello Stato, delle Regioni e delle Provin-ce autonome competenti in materia di regola-mento CE 882/2004, direttiva 2001/18/CE enormativa comunitaria sulla commercializzazio-ne delle sementi.Da novembre 2009, inoltre, è stato formalmen-te istituito il NILO (Network italiano dei laborato-ri OGM), sistema di riferimento scientifico inizial-mente costituito da 27 laboratori ufficiali, maquesto numero è progressivamente in aumento;i laboratori sono coordinati dal Centro di refe-renza nazionale per la ricerca di OGM (Crogm),facente parte dell’Istituto zooprofilattico speri-mentale del Lazio e della Toscana (Izslt). Obietti-vi generali del NILO sono l’armonizzazione e lastandardizzazione, sul territorio nazionale, deglistrumenti e dei metodi da applicare al campio-namento, al rilevamento, all’identificazione e al-la quantificazione di OGM e di prodotti da essiderivati. In realtà, l’attività degli Istituti zooprofi-lattici sperimentali, in tale ambito, era già inizia-ta nel 1998 e, sin da allora, con il coordinamen-to del Ministero della Salute e dell’Istituto supe-riore di sanità, la situazione nazionale è stata co-stantemente monitorata.“Considerata la particolarità delle modalità dicontrollo per verificare il rispetto delle disposizio-ni in questione ed al fine di fornire un adeguatosupporto sia ai laboratori preposti al controllo uf-ficiale degli alimenti sia agli altri soggetti interes-sati si trasmette l’allegato metodo d’analisi, predi-sposto dall’Istituto Superiore di Sanità […]”.Con queste parole iniziava una lettera inviata il25 novembre dello stesso anno da Romano Ma-rabelli, Direttore generale del Dipartimento Ali-menti Nutrizione Sanità pubblica veterinaria delMinistero della Sanità, ai 10 Istituti zooprofilatti-ci sperimentali italiani. Da quel momento, senzatregua, è iniziata ufficialmente l’attività analiticadi controllo degli OGM nei Laboratori di tali Isti-tuti, affiancata, com’è naturale, da un’intensaattività di studio e ricerca.La rete degli Izs, operante sul territorio naziona-le, esegue i controlli analitici ufficiali di “primaistanza”, relativi agli organismi geneticamentemodificati, previsti dal “Piano nazionale di con-trollo ufficiale sulla presenza di OGM negli ali-
menti” e dal “Piano nazionale di controllo uffi-ciale sull’alimentazione animale (Pnaa) – capito-lo OGM”. Questi Piani sono conformi alle indica-zioni del “Piano nazionale integrato (Pni oMancp)” e sono pubblicati con cadenza trienna-le; attualmente sono in vigore quelli relativi aglianni 2012, 2013 e 2014; le Regioni e le Provin-ce autonome, partendo dalle indicazioni in essicontenute, deliberano e pubblicano a loro voltai piani da applicare nei territori di competenza.I laboratori ufficiali effettuano, inoltre, altri even-tuali accertamenti analitici relativi agli OGM, ri-chiesti da organi ufficiali di controllo (ad esem-pio Asl (Aziende sanitarie locali), Pif (Posti diispezione frontaliera), Usmaf (Uffici di Sanità ma-rittima, aerea e di frontiera), Uvac (Uffici veteri-nari per gli adempimenti degli obblighi comuni-tari), Nas (Nuclei antisofisticazioni e Sanità), Cfs(Corpo forestale dello Stato), Procura della Re-pubblica ecc. I controlli ufficiali devono essere ef-fettuati con metodi analitici validati e accreditatisecondo la norma UNI EN ISO/IEC 17025.
I metodi di analisi
Allo stato attuale, i metodi analitici consistonoprincipalmente nella verifica della presenza di se-quenze del DNA esogeno in derrate alimentaricostituite, o in cui siano presenti, o che siano de-rivate, da specie vegetali geneticamente modifi-cate; una volta individuato, questo DNA può an-che essere quantificato, per verificare se i limiti dilegge sono stati rispettati.
Specificità, sensibilità e sicurezza:ecco i tre terminiche contraddistinguono la PCR,la metodica impiegataper il controllo analiticoufficiale degli OGM
Non è sempre facile estrarre da alimenti proces-sati il DNA in buone condizioni e in quantità suf-ficienti per un’analisi di laboratorio, per cui è sta-to necessario scegliere un metodo che consente
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di amplificare selettivamente in vitro, con unareazione a catena, le sequenze stabilite: la PCR(Polimerase Chain Reaction). Questo procedi-mento è stato una delle scoperte più importantinel campo della biologia molecolare, in quantoha dato la possibilità di disporre di quantità vir-tualmente illimitate di un determinato frammen-to di DNA, anche quando il materiale di parten-za è estremamente esiguo o danneggiato daprocessi di degradazione.Da quando fu scoperto da Kary Mullis, nel 1984,il metodo si è notevolmente evoluto; attualmen-te, tutto il controllo analitico ufficiale degli OGMviene eseguito mediante procedure che utilizzanola “PCR Real-time”, una tecnica basata sulla PCRe sulla fluorescenza. Essa permette una rappre-sentazione in tempo reale della cinetica di ampli-ficazione mediante analisi nella fase esponenziale;è estremamente specifica, sensibile e anche mol-to sicura per gli operatori di laboratorio.Che un metodo di analisi, pur prossimo alla per-fezione, perda tutta la sua validità se non è sup-
portato da un corretto campionamento, è un da-to di fatto e, nella complessità del controllo uffi-ciale degli OGM nel settore agroalimentare, è an-cora più evidente; per questo la normativa sulcampionamento è in continua evoluzione e i Pia-ni di controllo nazionali recentemente pubblicaticontengono capitoli dedicati con tanto di notetecniche e tabelle utili. Ad esempio, nell’allegato5 del “Piano nazionale alimentazione umana” peril triennio 2012-2014, in cui si riportano le moda-lità di campionamento per la verifica della traccia-bilità e dell’etichettatura degli OGM autorizzati aisensi dei regolamenti CE 1829/2003 e CE1830/2003 e non per la verifica della presenza diOGM non autorizzati, è indicato che, allorché ilcampionamento debba essere effettuato su gran-di partite o lotti di prodotto sfuso o confezionato,di consistenza maggiore o uguale a 100 tonnella-te, possono essere utilizzate le indicazioni conte-nute nel regolamento CE 401/2006, originaria-mente nato per le micotossine (vedi tabelle 1 e 2);al di sotto delle 100 tonnellate, invece, per i pro-
DIMENSIONEPARTITA/LOTTO (t)
PESO O NUMERO DELLE SOTTOPARTITE
NUMERO DI CAMPIONIELEMENTARI/CONFEZIONI
PESO DEL CAMPIONEGLOBALE (kg)
! 1.500 500 t 100 10
> 300 e < 1.500 3 sottopartite 100 10
! 100 e " 300 100 t 100 10
Tabella 1Prodotti sfusi o confezionati, partite/lotti (! 50 t, reg. CE 401/2006)
Tabella 2Prodotti sfusi o confezionati, partite/lotti (! 50 t, reg. CE 401/2006)
PESO PARTITA/LOTTO NUMERO DI CAMPIONI ELEMENTARI/CONFEZIONI PESO DEL CAMPIONE GLOBALE (kg)
" 50 kg 3 1
> 50 e < 500 kg 5 1
> 500 e < 1.000 kg 10 1
> 1 e < 3 t 20 2
> 3 e < 10 t 40 4
> 10 e < 20 t 60 6
> 20 e < 50 t 100 10
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dotti sfusi deve essere seguita la raccomandazio-ne CE 787/2004 (vedi tabella 3) e per gli alimentipreconfezionati è valida la nota tecnica UNICEN/TS 15568 (vedi tabella 4).
I risultati dei controlli
Sino ad oggi, i risultati dei controlli nazionalisugli alimenti hanno permesso di affermareche sul mercato italiano, sostanzialmente, iprodotti alimentari hanno rispettato i requisi-ti di etichettatura previsti dalla normativa vi-gente e la presenza di OGM autorizzati e non,in Italia, è mediamente limitata a livello ditracce. Per quanto riguarda i mangimi, l’atti-vità di controllo sulla contaminazione daOGM ha portato, nel 2011 (ultimi dati nazio-nali pubblicati), al riscontro del 3,64% di irre-golarità nel programma di sorveglianza edell’1,1% nel programma di vigilanza, sul to-tale dei campioni analizzati, tutte relative alrequisito di etichettatura.
La comunicazione delle irregolarità
Quando un laboratorio ufficiale deputato ai con-trolli di “prima istanza” riscontra un’irregolarità,ne invia la segnalazione all’organo di controllo cheha effettuato il prelievo, alle Autorità competenticome la Regione e il Ministero, nonché all’aziendain cui è stato effettuato il campionamento, il cui ti-tolare può richiedere un’analisi di revisione; questaviene effettuata da un laboratorio autorizzato aicontrolli di “seconda istanza”, ovvero l’Istituto su-periore di Sanità, oppure, solo per le sementi, dal-l’Istituto sperimentale di Cerealicoltura.Per le irregolarità accertate in ambito alimentaree mangimistico, scatta quanto previsto dal d.lgs.del 21 marzo 2005 n. 70, che indica le sanzioniper le violazioni dei regolamenti CE 1829/2003 e1830/2003; è previsto nel merito il pagamentodi ammende, ma anche l’arresto. Anche per lesemine non autorizzate sono previste sanzionipenali, ammende fino a 50 mila euro e l’arresto,con pene detentive da sei mesi a tre anni.
DIMENSIONI DEL LOTTO(t)
DIMENSIONI DEL CAMPIONE GLOBALE (kg)
NUMERO DI CAMPIONIELEMENTARI DA 0,5 KG
PER FORMARE IL CAMPIONE GLOBALE
NUMERO DI CAMPIONI ELEMENTARI DA 0,5 KG
DA ANALIZZARE PER LA STIMA DELL’INCERTEZZA
! 50 5 10 -
70 7 14 -
80 8 16 -
100 10 20 -
Tabella 3Protocollo di campionamento dei prodotti sfusi (raccomandazione CE 787/2004)
Tabella 4Protocollo di campionamento degli alimenti preconfezionati
NUMERO DI UNITÀ CHE COSTITUISCONO IL LOTTO NUMERO DI UNITÀ DA CAMPIONARE
Fino a 10 Ciascuna unità
Da 10 a 100 10 unità prelevate a intervalli regolari
> 100 Radice quadrata del numero totale delle unità, campionate a intervalli regolari*
*Vedi allegato B della nota tecnica UNI CEN/TS 15568
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Controlli analitici ufficiali e attività dell’Izs dell’Umbria e delle Marche
L’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche (Izsum) esegue i controlli analitici ufficiali per le dueRegioni di competenza ed è anche membro del “Nucleo operativo per la prevenzione e l’intervento in materia diOGM”, istituito con d.g.r. 1265 del 22 settembre 2003 della Regione Marche. In tale ambito, dal 2004, esegue ana-lisi per il controllo delle sementi di mais e soia relative alle campagne di semina annuali; queste analisi integrano icontrolli sulle sementi previsti per la Regione Marche a livello nazionale dal decreto Mipaaf del 27 novembre 2003(G.U. 281 del 3 dicembre 2003) e sono eseguite secondo la metodica normata descritta nel decreto stesso. Tutti icontrolli dell’Izsum relativi al controllo degli OGM vengono effettuati in fast PCR Real-time, una modalità che rendepiù veloce l’esecuzione delle analisi, le procedure sono validate e accreditate secondo la norma UNI EN ISO/IEC17025; fin dall’inizio di questa attività sono sempre state riscontrate, nei campioni sia di alimenti sia di mangimeanalizzati per il territorio di competenza, non conformità in percentuali paragonabili ai trends nazionali. Nelle tabel-le 5 e 6 è riportato il numero degli esami per analisi ufficiali effettuati negli ultimi quattro anni e i relativi risultati.Nel laboratorio OGM e Igiene dell’Ambiente dell’Izsum, deputato ai controlli analitici sin qui descritti, vengono svol-te anche attività di studio e progetti di ricerca corrente e finalizzata, sostenuti da finanziamenti pubblici nazionali eregionali. Nel 2012 ne sono in corso quattro:
1. Ricerca finalizzata del Ministero della Salute 2009 (capofila Izslt) - Development of guidelines, management sys-tems and new methodologies for GMOs traceability, own-checks procedures and official control in the food andfeed supply chain with respect to EU legal requirements.2. Ricerca corrente del Ministero della Salute 2010 (capofila Izsum) - Ampliamento ed evoluzione della filiera anali-tica relativa agli OGM: messa a punto e validazione di prove in fast PCR Real-time per la rilevazione e la quantifica-zione di organismi transgenici non ancora e/o recentemente approvati in Europa.3. Ricerca corrente del Ministero della Salute 2010 (capofila Izslt) - Tracciabilità ed etichettatura degli alimenti: svi-luppo ed armonizzazione di metodologie analitiche biomolecolari per l’identificazione di specie.4. Progetto Por Umbria Fse 2007-2013 (soggetto ospitante Izsum) - Patata biotech: sviluppo di metodi biomoleco-lari rapidi e innovativi per la tutela di prodotti alimentari tradizionali “NO OGM”.
Quest’ultimo, appena terminato, ha avuto come obiettivo principale la tutela di un prodotto tipico regionale: la pata-ta rossa di Colfiorito, un bene prezioso da non contaminare.Il laboratorio, infine, opera anche in regime di convenzione e svolge attività di formazione e addestramento di per-sonale interno ed esterno.
Tabella 5“Piano nazionale alimentazione animale” Umbria e Marche
ANNO N° TOTALE ESAMI N° ESAMI NEGATIVI N° ESAMI POSITIVI N° SEGNALAZIONI (OGM ! 0,9%)
2008 292 289 3 3
2009 270 267 3 3
2010 263 261 2 2
2011 384 380 4 4
Tabella 6“Piano nazionale alimentazione animale” Umbria e Marche
ANNO N° TOTALE ESAMI N° ESAMI NEGATIVI N° ESAMI POSITIVI N° SEGNALAZIONI (OGM ! 0,9%)
2008 127 127 0 0
2009 145 144 1 0
2010 99 99 0 0
2011 104 104 0 0
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13 giugno 2012
19/06/12 10:19FNOVI - Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani
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VETERINARI APISTICI - FACCIAMOCI
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PATENTINO - ELENCHI
19/06/2012
19 giugno: Medicina Veterinaria di Parma festeggia qualitàcertificata a livello europeo
Il Presidente FNOVI, Dr. Gaetano Penocchio, parteciperà oggi alla cerimoniaorganizzata dal Rettore dell’Università degli Studi di Parma, Prof. Gino Ferrettiper celebrare il definitivo ottenimento della certificazione da parte dell’organosovranazionale ‘’EAEVE’’ (European Association of Establishments for VeterinaryEducation).Il certificato di durata decennale (esso sarà infatti valido fino al 2021) attesta unaqualità non solo delle strutture, ma anche e specialmente del percorso didatticoofferto agli studenti universitari che sono e saranno sempre più al centro deiprocessi della facoltà dell’ateneo. Medicina Veterinaria di Parma si preparava da tempo per l’ottenimento delsuddetto certificato: per l’organizzazione del lavoro necessario sono statiindispensabili gli impegni dei docenti, del personale tecnico amministrativo, deidottorandi, dei borsisti, dei collaboratori esterni.[ Leggi ]
18/06/2012
FNOVI partecipa al tavolo ministeriale perla programmazione universitaria
Il Vice Presidente della FNOVI Carla Bernasconipresenzierà i lavori del tavolo tecnico convocato per
il 19 giugno prossimo dal Ministero dell'Università per la definizione dei posti2012-2013. Invitati anche il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi, i Presidi delleFacoltà di Medicina Veterinaria di Teramo, Perugia, Torino e Napoli, oltre alrappresentante ANVUR Massimo Castagnaro. In rappresentanza della DirezioneGenerale delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute, sarà presente ladr.sa Egle Parisi.La riunione è finalizzata alla programmazione dei corsi di laurea in medicinaveterinaria, in vista dell'anno accademico 2012-2013 e all’incontro sarannopresenti anche i rappresentanti delle Regioni che, come previsto dalla normativa,hanno espresso il fabbisogno di medici veterinari in base alle esigenze del SSN.Quest'anno il fabbisogno espresso è di 661 medici veterinari.
18/06/2012
ENPAV: ecco il nuovo Consiglio diAmministrazione
Domenica 17 giugno u.s. l’Assemblea Nazionale deiDelegati dell’ENPAV (Ente Nazionale per la
Previdenza e Assistenza dei Medici Veterinari), ha nominato i nuovi OrganiCollegiali, che rimarranno in carica per il quinquennio 2012/2017.Di seguito i risultati: Presidente: Gianni MancusoVice Presidente: Tullio ScottiConsiglio di Amministrazione: Alberto Schianchi, Carla Mazzanti, Ezio Abrami,Davide Zanon, Oscar Gandola, Francesco SarduSindaci: Fernando Fioramonti, Marco Della Torre, Pietro Valentini Marano A tutti l’augurio di buon lavoro della FNOVI.[ Leggi ]
16/06/2012
FNOVI e Ordini sono già coerenti con il Dpr diriforma delle professioni approvato dalConsiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, in viapreliminare, allo schema di Decreto del Presidente della
Repubblica contenente le nuove disposizioni in materia di professioni
15/06/2012
Per quali apparecchiature si deve pagareil canone "speciale" RAI?
Raggiunta da numerose segnalazione di mediciveterinari che stanno ricevendo solleciti di
pagamento del canore "speciale" RAI, la Federazione rammenta che con notadel 22 febbraio 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per le
NEWS
19/06/12 10:19FNOVI - Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani
Pagina 2 di 3http://WWW.FNOVI.IT/
regolamentate, come previsto dall’articolo 3, comma 5, del Decreto Legge n. 138del 2011.Il Dpr riguarda tutte le professioni ordinistiche, non tutti gli articoli del Decretoriguardano però la sanità. Vista la specificità della materia, la sanità resta infattiesclusa dalle nuove regole riguardante la formazione continua, i tirociniprofessionalizzanti e l’istituzione di organi disciplinari, per le quali restano salvele disposizioni già vigenti.Di seguito le novità riguardanti anche le professioni della sanità e che non hannotrovato la Fnovi impreparata. Tutto quanto previsto dal nuovo schema di riforma (interessano anche leprofessioni sanitarie gli Artt. 2, 3, 4, 5 e 8) è già stato realizzato dallaFederazione o ricompreso nel nuovo codice dentologico. In allegato la relazione illustrativa.[ Leggi ]
Comunicazioni ha precisato cosa debba intendersi per “apparecchi atti odadattabili alla ricezione delle radioaudizioni” ai fini dell’insorgere dell’obbligo dipagare il canone di abbonamento radiotelevisivo ai sensi della normativa vigente(RDL 246/1938). È stato chiarito che devono ritenersi assoggettabili al canone tutte leapparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre osatellitare) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva. Ne consegue che ipersonal computer, anche collegati in rete (digital signage o simili), seconsentono l’ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi viaInternet e non attraverso la ricezione del segnale terrestre o satellitare, nonsono assoggettabili a canone.[ Leggi ]
15/06/2012
Come avviene il controllo degli OGM nelnostro Paese
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria edelle Marche (IZSUM), con una nota, ha trasmesso
gli esiti dell’attività di controllo sugli Organismi Geneticamente Modificati (OGM)in Italia. L’IZSUM fa parte della rete nazionale dei Laboratori deputati al ControlloUfficiale per la presenza di OGM nel settore agro-alimentare. Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali sugli alimenti hannopermesso di affermare che sul mercato italiano, sostanzialmente, i prodottialimentari hanno rispettato i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativavigente e la presenza di OGM autorizzati e non, in Italia, è mediamente limitata alivello di tracce. I controlli dell’IZSUM, effettuati con metodi validati ed accreditati, hannoriscontrato, sia nei campioni di alimenti che di mangime analizzati, nonconformità in percentuali paragonabili ai trend nazionali.[ Leggi ]
14/06/2012
Le Università rispondono alle nuoveesigenze formative in apicoltura
Le nuove generazioni di medici veterinari dovrannoconfrontarsi con problematiche che investiranno nonsoltanto la sfera delle patologie animali o la salubrità
degli alimenti derivati, ma anche la salute dell'ambiente quale direttaconseguenza del corretto allevamento.Inquietanti panorami si aprono all'orizzonte: le api come animali sentinella,rivelano morendo, la sofferenza ambientale cui andrà posta molta attenzione; leapi, nel ruolo di perlustratrici dell'ambiente, trailer di pollini, propoli, nettari,acqua, e perché no di molecole chimiche da e verso l'alveare, potrebberoricoprire un ruolo determinante nella diffusione dell'antibiotico-resistenza.L'importanza della professione veterinaria in apicoltura è quindi innegabile e larichiesta di formazione è pressante. Per questo la FNOVI ha ripetutamentesollecitato le Facoltà di medicina Veterinaria ad adeguarsi ai tempi: Bologna,Torino, Perugia, Sassari, Bari hanno risposto introducendo nel corso di laurea dibase argomenti inerenti l'apicoltura e le patologie apistiche. FNOVI ringrazia.[ Leggi ]
30giorni il mensile FNOVI ed ENPAV
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13 giugno 2012
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13/06/12 16:34Chi controlla gli OGM? | Agricoltura news
Pagina 1 di 3http://www.agricolturanews.it/chi-controlla-gli-ogm/
In Italia, così come in tutta l’Unione
Europea l’utilizzo degli OGM èregolamentato: negli alimenti e nei
mangimi, infatti, possono essere tollerati
soltanto OGM elencati nel registro
europeo (clicca qui per consultarlo) e la
loro presenza deve essere
obbligatoriamente dichiarata in
etichetta, altrimenti non può superare lo
0,9% (Regolamento CE 1829/2003) nei
prodotti biologici, invece, l’uso di OGM non è consentito, ma dal 1°gennaio 2009 è
tollerata una contaminazione accidentale massima dello 0.9% (Regolamento CE
834/2007). Resta tuttora illegale, infine, seminare OGM in Italia (D. Lgs 212/2001,
Circolare MIPAF 2170 del 13/12/2002).
Compito dei Laboratori Ufficiali è quindi la verifica, in base alle competenze assegnate,
del rispetto di queste normative.
Uno di questi laboratori è l’IZSUM, l’istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e
delle Marche, deputato al Controllo Ufficiale per la presenza di OrganismiGeneticamente Modificati (OGM) nel settore agroalimentare. Il suo compito è
quello di eseguire controlli analitici previsti dal Piano nazionale di controllo ufficiale sulla
presenza di OGM negli Alimenti” e dal “Piano Nazionale di controllo ufficiale
sull’Alimentazione Animale ”.
Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali hanno permesso di affermare
che sul mercato italiano, sostanzialmente, i prodotti alimentari hanno rispettato i
requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente e la presenza di OGM autorizzati
e non, in Italia, è mediamente limitata a livello di tracce.
Per quanto riguarda i mangimi, l’attività di controllo sulla contaminazione da OGM ha
portato, nel 2010 (ultimi dati nazionali pubblicati), al riscontro dell’1,4% di irregolarità
sul totale dei campioni analizzati, tutte da ascrivere ad errori di etichettatura, per
mancata dichiarazione della presenza di materiale OGM.
Cosa succede se riscontrano delle irregolarità nei campioni?Cristina Rondini, responsabile di laboratorio OGM dell’Istituto Zooprofilattico Umbria
Marche risponde: “Quando un Laboratorio Ufficiale di prima istanza riscontra
un’irregolarità, ne invia la segnalazione all’Organo di Controllo che ha effettuato il
prelievo, alle Autorità competenti come la Regione e il Ministero, nonché all’azienda in
cui è stato effettuato il campionamento, il cui titolare può richiedere un’analisi di
revisione; questa viene effettuata da un Laboratorio di seconda istanza, come l’Istituto
Colture di grano a Camerlona
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semoventi John Deere giù i prezzi agricoli a
maggio
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prodotti biologici, invece, l’uso di OGM non è consentito, ma dal 1°gennaio 2009 è
tollerata una contaminazione accidentale massima dello 0.9% (Regolamento CE
834/2007). Resta tuttora illegale, infine, seminare OGM in Italia (D. Lgs 212/2001,
Circolare MIPAF 2170 del 13/12/2002).
Compito dei Laboratori Ufficiali è quindi la verifica, in base alle competenze assegnate,
del rispetto di queste normative.
Uno di questi laboratori è l’IZSUM, l’istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e
delle Marche, deputato al Controllo Ufficiale per la presenza di OrganismiGeneticamente Modificati (OGM) nel settore agroalimentare. Il suo compito è
quello di eseguire controlli analitici previsti dal Piano nazionale di controllo ufficiale sulla
presenza di OGM negli Alimenti” e dal “Piano Nazionale di controllo ufficiale
sull’Alimentazione Animale ”.
Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali hanno permesso di affermare
che sul mercato italiano, sostanzialmente, i prodotti alimentari hanno rispettato i
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e non, in Italia, è mediamente limitata a livello di tracce.
Per quanto riguarda i mangimi, l’attività di controllo sulla contaminazione da OGM ha
portato, nel 2010 (ultimi dati nazionali pubblicati), al riscontro dell’1,4% di irregolarità
sul totale dei campioni analizzati, tutte da ascrivere ad errori di etichettatura, per
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Cosa succede se riscontrano delle irregolarità nei campioni?Cristina Rondini, responsabile di laboratorio OGM dell’Istituto Zooprofilattico Umbria
Marche risponde: “Quando un Laboratorio Ufficiale di prima istanza riscontra
un’irregolarità, ne invia la segnalazione all’Organo di Controllo che ha effettuato il
prelievo, alle Autorità competenti come la Regione e il Ministero, nonché all’azienda in
cui è stato effettuato il campionamento, il cui titolare può richiedere un’analisi di
revisione; questa viene effettuata da un Laboratorio di seconda istanza, come l’Istituto
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Circolare MIPAF 2170 del 13/12/2002).
Compito dei Laboratori Ufficiali è quindi la verifica, in base alle competenze assegnate,
del rispetto di queste normative.
Uno di questi laboratori è l’IZSUM, l’istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e
delle Marche, deputato al Controllo Ufficiale per la presenza di OrganismiGeneticamente Modificati (OGM) nel settore agroalimentare. Il suo compito è
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Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali hanno permesso di affermare
che sul mercato italiano, sostanzialmente, i prodotti alimentari hanno rispettato i
requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente e la presenza di OGM autorizzati
e non, in Italia, è mediamente limitata a livello di tracce.
Per quanto riguarda i mangimi, l’attività di controllo sulla contaminazione da OGM ha
portato, nel 2010 (ultimi dati nazionali pubblicati), al riscontro dell’1,4% di irregolarità
sul totale dei campioni analizzati, tutte da ascrivere ad errori di etichettatura, per
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Cosa succede se riscontrano delle irregolarità nei campioni?Cristina Rondini, responsabile di laboratorio OGM dell’Istituto Zooprofilattico Umbria
Marche risponde: “Quando un Laboratorio Ufficiale di prima istanza riscontra
un’irregolarità, ne invia la segnalazione all’Organo di Controllo che ha effettuato il
prelievo, alle Autorità competenti come la Regione e il Ministero, nonché all’azienda in
cui è stato effettuato il campionamento, il cui titolare può richiedere un’analisi di
revisione; questa viene effettuata da un Laboratorio di seconda istanza, come l’Istituto
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COMMENTO ALL'ARTICOLOCOMMENTO ALL'ARTICOLO
Superiore di Sanità oppure, solo per le sementi, dal Laboratorio di Bergamo dell’Istituto
Sperimentale di Cerealicoltura. Per le irregolarità accertate in ambito alimentare e
mangimistico, scatta quanto previsto dal D. Lgs. 21 marzo 2005 n. 70, che indica le
sanzioni per le violazioni dei Regolamenti (CE) 1829 e 1830/2003, relativi
all’etichettatura e alla tracciabilità di alimenti e mangimi contenenti OGM. Per le semine
non autorizzate sono previste sanzioni penali, ammende fino a 50 mila euro”.
Tag:Cristina Rondini • IZSUM • OGM
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Come avviene il controllo degli OGM nel nostroPaese
PERUGIA - PERUGIA - L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria edelle Marche (IZSUM) fa parte della rete nazionale dei Laboratorideputati al Controllo Ufficiale per la presenza di OrganismiGeneticamente Modificati (OGM) nel settore agro-alimentare,designati da Autorità dello Stato, delle Regioni e delle Provinceautonome competenti in materia di Regolamento CE 882/2004,Direttiva 2001/18/CE e normativa comunitaria sullacommercializzazione delle sementi.
L’attività degli Istituti Zooprofilattici, in tale ambito, è iniziata nel1998 e sin da allora, con il coordinamento del Ministero dellaSalute e dell’Istituto Superiore di Sanità, la situazione nazionale èstata costantemente monitorata.
L’IZSUM esegue, per l’Umbria e le Marche, i controlli analitici diprima istanza, relativi agli OGM, previsti dal “Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli Alimenti”e dal “Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’Alimentazione Animale ”, oltre ad eventuali accertamenti analiticirichiesti da Organi Ufficiali di Controllo [ad esempio ASL (Aziende Sanitarie Locali), PIF (Posti di Ispezione Frontaliera),USMAF (Uffici di Sanità Marittima e Aerea e di Frontiera), UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighiComunitari), NAS (Comando Carabinieri per la Tutela della Salute), CFS (Corpo Forestale dello Stato), Procura dellaRepubblica, ecc.].
Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali sugli alimenti hanno permesso di affermare che sul mercatoitaliano, sostanzialmente, i prodotti alimentari hanno rispettato i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativavigente e la presenza di OGM autorizzati e non, in Italia, è mediamente limitata a livello di tracce.
Per quanto riguarda i mangimi, l’attività di controllo sulla contaminazione da OGM ha portato, nel 2010 (ultimi datinazionali pubblicati), al riscontro dell’1,4% di irregolarità sul totale dei campioni analizzati, tutte da ascrivere ad erroridi etichettatura, per mancata dichiarazione della presenza di materiale GM.
I controlli dell’IZSUM, effettuati con metodi validati ed accreditati, hanno riscontrato, sia nei campioni di alimenti chedi mangime analizzati, non conformità in percentuali paragonabili ai trend nazionali.
Cosa succede se riscontrano delle irregolarità nei campioni?
Cristina Rondini, responsabile di laboratorio OGM dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche risponde:
“Quando un Laboratorio Ufficiale di prima istanza (come il nostro) riscontra un’irregolarità, ne invia la segnalazioneall’Organo di Controllo che ha effettuato il prelievo, alle Autorità competenti come la Regione e il Ministero, nonchéall’azienda in cui è stato effettuato il campionamento, il cui titolare può richiedere un’analisi di revisione; questa vieneeffettuata da un Laboratorio di seconda istanza, come l’Istituto Superiore di Sanità oppure, solo per le sementi, dalLaboratorio di Bergamo dell’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura.
Per le irregolarità accertate in ambito alimentare e mangimistico, scatta quanto previsto dal D. Lgs. 21 marzo 2005 n.70, che indica le sanzioni per le violazioni dei Regolamenti (CE) 1829 e 1830/2003, relativi all'etichettatura e allatracciabilità di alimenti e mangimi contenenti OGM. Per le semine non autorizzate sono previste sanzioni penali,ammende fino a 50 mila euro”.
In Italia, come in tutta l’Unione Europea, l’utilizzo degli OGM è regolamentato. In particolare, negli alimenti e neimangimi possono essere presenti soltanto gli OGM autorizzati elencati nel Registro Europeo (http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/index_en.cfm ), tale presenza deve essere obbligatoriamente dichiarata inetichetta, altrimenti non può superare lo 0,9% [Regolamento (CE) 1829/2003]; nei prodotti biologici l’uso di OGM non èconsentito, ma dal 1° gennaio 2009 è tollerata una contaminazione accidentale massima dello 0.9% [Regolamento (CE)834/2007]. Resta tuttora illegale, infine, seminare OGM in Italia (D. Lgs 212/2001, Circolare MIPAF 2170 del13/12/2002).
Compito dei Laboratori Ufficiali è quindi la verifica, in base alle competenze assegnate, del rispetto di questenormative.
Infatti, dal 2009 l’IZSUM fa parte del NILO (Network Italiano dei Laboratori OGM), sistema di riferimento scientificoformalmente istituito a novembre dello stesso anno, costituito da oltre 30 Laboratori Ufficiali, coordinati dal Centro diReferenza Nazionale per la ricerca di OGM (CROGM). Obiettivi generali del NILO sono l’armonizzazione e la
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L’attività degli Istituti Zooprofilattici, in tale ambito, è iniziata nel1998 e sin da allora, con il coordinamento del Ministero dellaSalute e dell’Istituto Superiore di Sanità, la situazione nazionale èstata costantemente monitorata.
L’IZSUM esegue, per l’Umbria e le Marche, i controlli analitici diprima istanza, relativi agli OGM, previsti dal “Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli Alimenti”e dal “Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’Alimentazione Animale ”, oltre ad eventuali accertamenti analiticirichiesti da Organi Ufficiali di Controllo [ad esempio ASL (Aziende Sanitarie Locali), PIF (Posti di Ispezione Frontaliera),USMAF (Uffici di Sanità Marittima e Aerea e di Frontiera), UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighiComunitari), NAS (Comando Carabinieri per la Tutela della Salute), CFS (Corpo Forestale dello Stato), Procura dellaRepubblica, ecc.].
Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali sugli alimenti hanno permesso di affermare che sul mercatoitaliano, sostanzialmente, i prodotti alimentari hanno rispettato i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativavigente e la presenza di OGM autorizzati e non, in Italia, è mediamente limitata a livello di tracce.
Per quanto riguarda i mangimi, l’attività di controllo sulla contaminazione da OGM ha portato, nel 2010 (ultimi datinazionali pubblicati), al riscontro dell’1,4% di irregolarità sul totale dei campioni analizzati, tutte da ascrivere ad erroridi etichettatura, per mancata dichiarazione della presenza di materiale GM.
I controlli dell’IZSUM, effettuati con metodi validati ed accreditati, hanno riscontrato, sia nei campioni di alimenti chedi mangime analizzati, non conformità in percentuali paragonabili ai trend nazionali.
Cosa succede se riscontrano delle irregolarità nei campioni?
Cristina Rondini, responsabile di laboratorio OGM dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche risponde:
“Quando un Laboratorio Ufficiale di prima istanza (come il nostro) riscontra un’irregolarità, ne invia la segnalazioneall’Organo di Controllo che ha effettuato il prelievo, alle Autorità competenti come la Regione e il Ministero, nonchéall’azienda in cui è stato effettuato il campionamento, il cui titolare può richiedere un’analisi di revisione; questa vieneeffettuata da un Laboratorio di seconda istanza, come l’Istituto Superiore di Sanità oppure, solo per le sementi, dalLaboratorio di Bergamo dell’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura.
Per le irregolarità accertate in ambito alimentare e mangimistico, scatta quanto previsto dal D. Lgs. 21 marzo 2005 n.70, che indica le sanzioni per le violazioni dei Regolamenti (CE) 1829 e 1830/2003, relativi all'etichettatura e allatracciabilità di alimenti e mangimi contenenti OGM. Per le semine non autorizzate sono previste sanzioni penali,ammende fino a 50 mila euro”.
In Italia, come in tutta l’Unione Europea, l’utilizzo degli OGM è regolamentato. In particolare, negli alimenti e neimangimi possono essere presenti soltanto gli OGM autorizzati elencati nel Registro Europeo (http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/index_en.cfm ), tale presenza deve essere obbligatoriamente dichiarata inetichetta, altrimenti non può superare lo 0,9% [Regolamento (CE) 1829/2003]; nei prodotti biologici l’uso di OGM non èconsentito, ma dal 1° gennaio 2009 è tollerata una contaminazione accidentale massima dello 0.9% [Regolamento (CE)834/2007]. Resta tuttora illegale, infine, seminare OGM in Italia (D. Lgs 212/2001, Circolare MIPAF 2170 del13/12/2002).
Compito dei Laboratori Ufficiali è quindi la verifica, in base alle competenze assegnate, del rispetto di questenormative.
Infatti, dal 2009 l’IZSUM fa parte del NILO (Network Italiano dei Laboratori OGM), sistema di riferimento scientificoformalmente istituito a novembre dello stesso anno, costituito da oltre 30 Laboratori Ufficiali, coordinati dal Centro diReferenza Nazionale per la ricerca di OGM (CROGM). Obiettivi generali del NILO sono l’armonizzazione e la
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L’attività degli Istituti Zooprofilattici, in tale ambito, è iniziata nel1998 e sin da allora, con il coordinamento del Ministero dellaSalute e dell’Istituto Superiore di Sanità, la situazione nazionale èstata costantemente monitorata.
L’IZSUM esegue, per l’Umbria e le Marche, i controlli analitici diprima istanza, relativi agli OGM, previsti dal “Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli Alimenti”e dal “Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’Alimentazione Animale ”, oltre ad eventuali accertamenti analiticirichiesti da Organi Ufficiali di Controllo [ad esempio ASL (Aziende Sanitarie Locali), PIF (Posti di Ispezione Frontaliera),USMAF (Uffici di Sanità Marittima e Aerea e di Frontiera), UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighiComunitari), NAS (Comando Carabinieri per la Tutela della Salute), CFS (Corpo Forestale dello Stato), Procura dellaRepubblica, ecc.].
Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali sugli alimenti hanno permesso di affermare che sul mercatoitaliano, sostanzialmente, i prodotti alimentari hanno rispettato i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativavigente e la presenza di OGM autorizzati e non, in Italia, è mediamente limitata a livello di tracce.
Per quanto riguarda i mangimi, l’attività di controllo sulla contaminazione da OGM ha portato, nel 2010 (ultimi datinazionali pubblicati), al riscontro dell’1,4% di irregolarità sul totale dei campioni analizzati, tutte da ascrivere ad erroridi etichettatura, per mancata dichiarazione della presenza di materiale GM.
I controlli dell’IZSUM, effettuati con metodi validati ed accreditati, hanno riscontrato, sia nei campioni di alimenti chedi mangime analizzati, non conformità in percentuali paragonabili ai trend nazionali.
Cosa succede se riscontrano delle irregolarità nei campioni?
Cristina Rondini, responsabile di laboratorio OGM dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche risponde:
“Quando un Laboratorio Ufficiale di prima istanza (come il nostro) riscontra un’irregolarità, ne invia la segnalazioneall’Organo di Controllo che ha effettuato il prelievo, alle Autorità competenti come la Regione e il Ministero, nonchéall’azienda in cui è stato effettuato il campionamento, il cui titolare può richiedere un’analisi di revisione; questa vieneeffettuata da un Laboratorio di seconda istanza, come l’Istituto Superiore di Sanità oppure, solo per le sementi, dalLaboratorio di Bergamo dell’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura.
Per le irregolarità accertate in ambito alimentare e mangimistico, scatta quanto previsto dal D. Lgs. 21 marzo 2005 n.70, che indica le sanzioni per le violazioni dei Regolamenti (CE) 1829 e 1830/2003, relativi all'etichettatura e allatracciabilità di alimenti e mangimi contenenti OGM. Per le semine non autorizzate sono previste sanzioni penali,ammende fino a 50 mila euro”.
In Italia, come in tutta l’Unione Europea, l’utilizzo degli OGM è regolamentato. In particolare, negli alimenti e neimangimi possono essere presenti soltanto gli OGM autorizzati elencati nel Registro Europeo (http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/index_en.cfm ), tale presenza deve essere obbligatoriamente dichiarata inetichetta, altrimenti non può superare lo 0,9% [Regolamento (CE) 1829/2003]; nei prodotti biologici l’uso di OGM non èconsentito, ma dal 1° gennaio 2009 è tollerata una contaminazione accidentale massima dello 0.9% [Regolamento (CE)834/2007]. Resta tuttora illegale, infine, seminare OGM in Italia (D. Lgs 212/2001, Circolare MIPAF 2170 del13/12/2002).
Compito dei Laboratori Ufficiali è quindi la verifica, in base alle competenze assegnate, del rispetto di questenormative.
Infatti, dal 2009 l’IZSUM fa parte del NILO (Network Italiano dei Laboratori OGM), sistema di riferimento scientificoformalmente istituito a novembre dello stesso anno, costituito da oltre 30 Laboratori Ufficiali, coordinati dal Centro diReferenza Nazionale per la ricerca di OGM (CROGM). Obiettivi generali del NILO sono l’armonizzazione e la
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Come avviene il controllo degli OGM nel nostroPaese
PERUGIA - PERUGIA - L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria edelle Marche (IZSUM) fa parte della rete nazionale dei Laboratorideputati al Controllo Ufficiale per la presenza di OrganismiGeneticamente Modificati (OGM) nel settore agro-alimentare,designati da Autorità dello Stato, delle Regioni e delle Provinceautonome competenti in materia di Regolamento CE 882/2004,Direttiva 2001/18/CE e normativa comunitaria sullacommercializzazione delle sementi.
L’attività degli Istituti Zooprofilattici, in tale ambito, è iniziata nel1998 e sin da allora, con il coordinamento del Ministero dellaSalute e dell’Istituto Superiore di Sanità, la situazione nazionale èstata costantemente monitorata.
L’IZSUM esegue, per l’Umbria e le Marche, i controlli analitici diprima istanza, relativi agli OGM, previsti dal “Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli Alimenti”e dal “Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’Alimentazione Animale ”, oltre ad eventuali accertamenti analiticirichiesti da Organi Ufficiali di Controllo [ad esempio ASL (Aziende Sanitarie Locali), PIF (Posti di Ispezione Frontaliera),USMAF (Uffici di Sanità Marittima e Aerea e di Frontiera), UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighiComunitari), NAS (Comando Carabinieri per la Tutela della Salute), CFS (Corpo Forestale dello Stato), Procura dellaRepubblica, ecc.].
Sino ad oggi i risultati dei piani di controllo nazionali sugli alimenti hanno permesso di affermare che sul mercatoitaliano, sostanzialmente, i prodotti alimentari hanno rispettato i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativavigente e la presenza di OGM autorizzati e non, in Italia, è mediamente limitata a livello di tracce.
Per quanto riguarda i mangimi, l’attività di controllo sulla contaminazione da OGM ha portato, nel 2010 (ultimi datinazionali pubblicati), al riscontro dell’1,4% di irregolarità sul totale dei campioni analizzati, tutte da ascrivere ad erroridi etichettatura, per mancata dichiarazione della presenza di materiale GM.
I controlli dell’IZSUM, effettuati con metodi validati ed accreditati, hanno riscontrato, sia nei campioni di alimenti chedi mangime analizzati, non conformità in percentuali paragonabili ai trend nazionali.
Cosa succede se riscontrano delle irregolarità nei campioni?
Cristina Rondini, responsabile di laboratorio OGM dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche risponde:
“Quando un Laboratorio Ufficiale di prima istanza (come il nostro) riscontra un’irregolarità, ne invia la segnalazioneall’Organo di Controllo che ha effettuato il prelievo, alle Autorità competenti come la Regione e il Ministero, nonchéall’azienda in cui è stato effettuato il campionamento, il cui titolare può richiedere un’analisi di revisione; questa vieneeffettuata da un Laboratorio di seconda istanza, come l’Istituto Superiore di Sanità oppure, solo per le sementi, dalLaboratorio di Bergamo dell’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura.
Per le irregolarità accertate in ambito alimentare e mangimistico, scatta quanto previsto dal D. Lgs. 21 marzo 2005 n.70, che indica le sanzioni per le violazioni dei Regolamenti (CE) 1829 e 1830/2003, relativi all'etichettatura e allatracciabilità di alimenti e mangimi contenenti OGM. Per le semine non autorizzate sono previste sanzioni penali,ammende fino a 50 mila euro”.
In Italia, come in tutta l’Unione Europea, l’utilizzo degli OGM è regolamentato. In particolare, negli alimenti e neimangimi possono essere presenti soltanto gli OGM autorizzati elencati nel Registro Europeo (http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/index_en.cfm ), tale presenza deve essere obbligatoriamente dichiarata inetichetta, altrimenti non può superare lo 0,9% [Regolamento (CE) 1829/2003]; nei prodotti biologici l’uso di OGM non èconsentito, ma dal 1° gennaio 2009 è tollerata una contaminazione accidentale massima dello 0.9% [Regolamento (CE)834/2007]. Resta tuttora illegale, infine, seminare OGM in Italia (D. Lgs 212/2001, Circolare MIPAF 2170 del13/12/2002).
Compito dei Laboratori Ufficiali è quindi la verifica, in base alle competenze assegnate, del rispetto di questenormative.
Infatti, dal 2009 l’IZSUM fa parte del NILO (Network Italiano dei Laboratori OGM), sistema di riferimento scientificoformalmente istituito a novembre dello stesso anno, costituito da oltre 30 Laboratori Ufficiali, coordinati dal Centro diReferenza Nazionale per la ricerca di OGM (CROGM). Obiettivi generali del NILO sono l’armonizzazione e la
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standardizzazione, sul territorio nazionale, degli strumenti e dei metodi da applicare al campionamento, al rilevamento,all’identificazione ed alla quantificazione di OGM e di prodotti derivati da OGM.
L’Istituto è membro, inoltre, del ”Nucleo operativo per la prevenzione e l’intervento in materia di OGM”, istituito conun decreto dalla Regione Marche ed in tale ambito, dal 2004, esegue analisi per il controllo delle sementi di mais e soiarelative alle campagne di semina annuali.
Nel Laboratorio OGM e Igiene dell’Ambiente dell’IZSUM, deputato ai controlli analitici sin qui descritti, vengono svolteanche attività di studio e progetti di ricerca corrente e finalizzata, sostenuti da finanziamenti pubblici nazionali eregionali. Tra i quali, lo sviluppo di linee guida, sistemi di gestione e metodologie innovative per la tracciabilità,l’autocontrollo ed il controllo ufficiale degli OGM nella filiera agro-alimentare, in relazione ai criteri imposti dallanormativa comunitaria. Inoltre, è da annoverare il progetto di ricerca per la tutela di un prodotto tipico regionale: lapatata rossa di Colfiorito, ritenuto un bene prezioso da non contaminare.
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6 giugno 2013
19/06/12 16:48Scienza e Salute | Quotidiano dell'Umbria
Pagina 1 di 5http://www.quotidianodellumbria.it/quotidiano/category/canali/scienza-e-salute
Ven, 06/15/2012 - 15:51
Ven, 06/08/2012 - 05:51
Home
Scienza e Salute
Come avviene il controllodegli OGM
Nell’Umbria e nelle Marche situazione sotto controllo,i dati rispecchiano il trend nazionale
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell’Umbria e delle Marche (IZSUM) fa partedella rete nazionale dei Laboratori deputati alControllo Ufficiale per la presenza di OrganismiGeneticamente Modificati (OGM) nel settoreagro-alimentare, designati da Autorità delloStato, delle Regioni e delle Province autonomecompetenti in materia di Regolamento CE882/2004, Direttiva 2001/18/CE e normativacomunitaria sulla commercializzazione delle
sementi. L’attività degli Istituti Zooprofilattici, in tale ambito, è iniziata nel 1998 e sin daallora, con il coordinamento del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, lasituazione nazionale è stata costantemente monitorata. L’IZSUM esegue, per l’Umbria e leMarche, i controlli analitici di prima istanza, relativi agli OGM, previsti dal “Piano nazionaledi controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli Alimenti” e dal “Piano Nazionale dicontrollo ufficialesull’Alimentazione Animale ”,
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Apertura di un altroservizio di cardiologiapediatrica presso la ASL2
E' un doppione inutile e costoso per favorire chi?Sanità ecco uno dei tanti sprechi umbri.Lacapogruppo dell'Udc in Consiglio regionale,Sandra Monacelli, interroga la Giunta per“conoscere i motivi che hanno portatoall'apertura di un servizio di cardiologiapediatrica presso la ASL 2 totalmente autonomoe scollegato rispetto all'ambulatorio, altamentespecializzato, esistente da tempo presso laneonatologia dell'ospedale Santa Maria dellaMisericordia dedicato alle cardiopatie congenite”. Monacelli spiega che presso il reparto di
Neonatologia dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia esiste un ambulatoriodedicato alle cardiopatie congenite, dove operano professionisti formati e dove si recanomensilmente un cardiologo pediatra ed un cardiochirurgo pediatra per le diagnosi disecondo livello e il follow-up dei pazienti operati presso l'ospedale Bambin Gesù di Roma,con il quale è stato strutturato un percorso preferenziale per il ricovero ed il trattamentodei bambini umbri.
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.5
1 giugno 2012
Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche
È partita una task force dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche per organizzare le attività di soccorso delle zone terremotate
Perugia. E’ partita ieri una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende.
E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona.
L’IZSUM già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali.
L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
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2 giugno 2012
Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche L’Istituto Zooprofilattico utile per le attività di soccorso delle zone terremotate
E’ partita ieri una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni.
La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non
epidemiche dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona. L’IZSUM già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali. L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio.
La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
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2 giugno 2012
Terremoto. In Emilia anche una task force dell’Izs Umbria Marche
La Protezione Civile della Regione Umbria, impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’Izsum, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. E’ partita ieri una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (Izsum) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria, impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’Izsum, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. È infatti in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona. “L’Izsum già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali”, spiega una nota dell’Izsum. “L’Izsum – ricorda la nota - è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise”. Quotidianosanita.it - 1 giugno 2012
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2 giugno 2012
02/06/12 12:05Soccorsi ai terremotati, esperti dello Zooprofilattico per prevenire infezioni nelle mense
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2 giugno 2013
Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all'IZS Umbria Marche - Il Titolo 2 Giugno 2012 - 12:16am Umbria 24 News Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all'IZS Umbria Marche Il Titolo La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell'IZSUM, per organizzare nel Comune di San Prospero l'area della cucina del ...
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Portale di Protezione Civile e Difesa Civile
RA S S EGNA S T AMPA 2 0 1 2
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2 giugno 2012
02/06/12 11:09Terremoto, Izs Umbria Marche arriva in aiuto - AgricolturaOnWeb - Zoosystem
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1 giu 2012 - 15:11 | Zoosystem
Terremoto, Izs Umbria Marche arriva in aiutoPartita una task force dell'Istituto zooprofilattico per i lComune di San Prospero (Mo)
E' partita una task force dell'Istituto zooprofilatticosperimentale Umbria Marche, Zsum, per il Comunedi San Prospero nella provincia di Modena, uno deicomuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. LaProtezione Civile della Regione Umbria impegnatasul posto per le attività di soccorso, ha chiesto ilsupporto di alcuni esperti, in materia di emergenze nonepidemiche dell'Izsum, per organizzare nel Comune diSan Prospero l'area della cucina del nuovo campotende.E', infatti, in corso l'installazione di un nuovo campotende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degliulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona.L'Izsum già da tempo è impegnata nellaformazione/aggiornamento del personale addetto allapreparazione e somministrazione pasti della ColonnaMobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tantoche sono state fornite alla Protezione Civile dellestesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per lacorretta prassi igienica nelle mense campali.L'Izsum è intervenuto in diverse calamità naturali:proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre dipersonale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di
coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall'eventocalamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiarele emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze devono,quindi, riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate econdivise.
Fonte: Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria Marche
In redazione: I.S.
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Una task force dell'Izsum è partita per il Comune di SanProspero (Mo)
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1 giu 2012 - 15:11 | Zoosystem
Terremoto, Izs Umbria Marche arriva in aiutoPartita una task force dell'Istituto zooprofilattico per i lComune di San Prospero (Mo)
E' partita una task force dell'Istituto zooprofilatticosperimentale Umbria Marche, Zsum, per il Comunedi San Prospero nella provincia di Modena, uno deicomuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. LaProtezione Civile della Regione Umbria impegnatasul posto per le attività di soccorso, ha chiesto ilsupporto di alcuni esperti, in materia di emergenze nonepidemiche dell'Izsum, per organizzare nel Comune diSan Prospero l'area della cucina del nuovo campotende.E', infatti, in corso l'installazione di un nuovo campotende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degliulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona.L'Izsum già da tempo è impegnata nellaformazione/aggiornamento del personale addetto allapreparazione e somministrazione pasti della ColonnaMobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tantoche sono state fornite alla Protezione Civile dellestesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per lacorretta prassi igienica nelle mense campali.L'Izsum è intervenuto in diverse calamità naturali:proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre dipersonale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di
coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall'eventocalamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiarele emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze devono,quindi, riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate econdivise.
Fonte: Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria Marche
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2 giugno 2012
Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all'IZS Umbria Marche
-‐ Il Titolo 2 Jun 2012 | 12:16 am…
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2 giugno 2012
Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche Notizie Marche Questo contenuto è stato visto: 184 volte È partita una task force dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche per organizzare le attività di soccorso delle zone terremotate. E’ partita il 31 maggio una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona. L’IZSUM già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali. L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
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2 giugno 2012
Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all'IZS Umbria Marche - Il Titolo
È partita una task force dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche per organizzare le attività di soccorso delle zone terremotate. E’ partita il 31 maggio una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona. L’IZSUM già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali. L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
02/06/12 11:22Protezione Civile Cerreto d'Esi
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Scritto da Gianluca
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1 giugno 2012
SISMA EMILIA: PARTE UNA TASK FORCE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO UMBRIA -
MARCHE
Sostegno alle zone terremotate per la corretta prassi ignienica nelle mense dei campi E’ partita ieri una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena, uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le
attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona.
L’IZSUM già da tempo è impegnata nella formazione e nell'aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali. L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni.
Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
03/06/12 11:53Sisma Emilia: parte una task force dell’Istituto Zooprofilattico Umbria - Marche - TUTTOGGI.info
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Quotidiano online dell'Umbria domenica 3 giugno 2012 - 11:53
Sostegno alle zone terremotate per la correttaprassi ignienica nelle mense dei campi
Cronaca - Generale, venerdì 1 giugno 2012 ore 11:40
SISMA EMILIA: PARTE UNA TASK FORCE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICOUMBRIA - MARCHE
E’ partita ieri una task force dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria Marche(ZSUM) per il Comune di San Prospero nellaprovincia di Modena, uno dei comuni più colpiti dal
terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso,ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’IZSUM, per organizzare nelComune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende.E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriorirecenti crolli che hanno colpito la zona.
L’IZSUM già da tempo è impegnata nella formazione e nell'aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti dellaColonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guidaelaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali.L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamentepreparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemiimposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie perfronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni.Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prenderedecisioni univoche, adeguate e condivise.
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1 giugno 2012
Terremoto, Izs Umbria Marche arriva in aiuto
AgricolturaOnWeb
E' partita una task force dell'Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria Marche, Izsum, per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena, uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria ... Terremoto Emilia, il video del campo allestito dai volontari umbri ...Umbria 24 News
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Terremoto, Izs Umbria Marche arriva in aiutoAgricolturaOnWebE' partita una task force dell'Istituto zooprofilatticosperimentale Umbria Marche, Zsum, per il Comune di SanProspero nella provincia di Modena, uno dei comuni più colpitidal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile dellaRegione Umbria ...Terremoto Emilia, il video del campo allestito dai volontariumbri ...Umbria 24 News
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1 giugno 2012
Terremoto Emilia, il video del campo allestito dai volontari umbri: pronti 250 posti di Maurizio Troccoli E’ stato approntato il campo ‘San Prospero’, in Emilia, dai volontari della Protezione civile umbra per gli sfollati del terremoto. Sono 40 i volontari umbri arrivati a San Prospero per prestare i i primi soccorsi. Gli aiuti umbri sono dislocati tra Finale Emilia e San Prospero.
LA VIDEOINTERVISTA
La testimonianza «C’è diversa gente che dorme in macchina – dice Francesco Lucaroni, Protezione civile Umbria, nella videointervista (riprese Matteo Berlenga) – quindi abbiamo approntato subito le tende con i posti letto. Al momento sono disponibili 250 posti al caldo e nel campo è inclusa la cucina e la mensa. C’è la possibilità di ampliare il campo da 250 a 500 posti in base alle richieste che giungeranno». Gratitudine è stata espressa dalla popolazione locale ai volontari umbri, per l’efficienza dell’interveno e per la disponibilità dimostrata fin dalle prime ore dopo la forte scossa. Parte l’Istituto Zooprofilattico E’ partita giovedì una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona, è scritto in una nota dell’istituto. Approfondimento L’Izsum già da tempo è impegnata nella formazione e aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali. I particolari L’Izsum è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l’idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
02/06/12 11:13Terremoto Emilia, il video del campo allestito dai volontari umbri: pronti 250 posti | Umbria24.it
Pagina 1 di 3http://www.umbria24.it/terremoto-emilia-video-campo-allestito-volontari-umbri-pronti-posti/101772.html
Sabato 2Giugno
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Terremoto Emilia, il video del campo allestitodai volontari umbri: pronti 250 posti
Parte dall'Umbria anche una delegazione dell'IstitutoZooprofilattico
Scritto il 01/6/12 • Categoria: Cronaca
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1 giugno 2012
Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche
01/06/2012 ore 10.35 (UJ.com) PERUGIA - E’ partita ieri una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche
dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona. L’IZSUM già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali. L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
01/06/12 13:07Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche - Umbriajournal
Pagina 1 di 1http://www.umbriajournal.it/mediacenter/FE/articoli/terremoto-la-protezione-civile-chiede-aiuto-allizs.html
01/06/2012 ore 10.35
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Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche
(UJ.com) PERUGIA - E’ partita ieri una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per ilComune di San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della RegioneUmbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’IZSUM,per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tendeper le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona.L’IZSUM già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della ColonnaMobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate inIstituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali. L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si èconcretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio.La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionalirisultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiestiper prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possanopermettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise.
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02/06/12 11:57Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche | umbrialeft.it
Pagina 1 di 2http://www.umbrialeft.it/notizie/terremoto-protezione-civile-chiede-aiuto-all’izs-umbria-marche
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By Armando AllegrettiCronacaCronaca
Terremoto, la Protezione Civile chiede aiutoall’IZS Umbria Marche
PERUGIA - PERUGIA - E’ partita ieri una task force dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comunedi San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni piùcolpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile dellaRegione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, hachiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze nonepidemiche dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di SanProspero l’area della cucina del nuovo campo tende.
E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per lemigliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolliche hanno colpito la zona.
L’IZSUM già da tempo è impegnata nellaformazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione
e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornitealla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mensecampali.
L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre dipersonale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione deisoccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionalitradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze nonepidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi,devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche,adeguate e condivise.
01/06/2012 - 14:06
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I fantastici 400 metri di Matt La lezionedi un piccolo disabile02/06/2012 - 03:03
Nanni Moretti investito in Vespa, non ègrave01/06/2012 - 23:18
02/06/12 11:57Terremoto, la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche | umbrialeft.it
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Ultimo aggiornamento: 02/06/2012 - 11:37
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Terremoto, la Protezione Civile chiede aiutoall’IZS Umbria Marche
PERUGIA - PERUGIA - E’ partita ieri una task force dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (ZSUM) per il Comunedi San Prospero nella provincia di Modena. Uno dei comuni piùcolpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile dellaRegione Umbria impegnata sul posto per le attività di soccorso, hachiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze nonepidemiche dell’IZSUM, per organizzare nel Comune di SanProspero l’area della cucina del nuovo campo tende.
E’, infatti, in corso l’installazione di un nuovo campo tende per lemigliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolliche hanno colpito la zona.
L’IZSUM già da tempo è impegnata nellaformazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione
e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornitealla Protezione Civile delle stesse regioni, le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mensecampali.
L’IZSUM è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre dipersonale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione deisoccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionalitradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze nonepidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi,devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche,adeguate e condivise.
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Emilia, l'incubo continua nuova scossanel modenese02/06/2012 - 03:26
I fantastici 400 metri di Matt La lezionedi un piccolo disabile02/06/2012 - 03:03
Nanni Moretti investito in Vespa, non ègrave01/06/2012 - 23:18
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1 giugno 2012
Terremoto la Protezione Civile chiede aiuto all’IZS Umbria Marche
È partita una task force dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche per organizzare le attività di soccorso delle zone terremotate…
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Terremoto. In Emilia anche una task force dell’Izs Umbria Marche La Protezione Civile della Regione Umbria, impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’Izsum, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende.
01 GIU - E’ partita ieri una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (Izsum) per il Comune di San Prospero nella provincia di Modena, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto dei scorsi giorni. La Protezione Civile della Regione Umbria, impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’Izsum, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. È infatti in corso l’installazione di un nuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpito la zona. “L’Izsum già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto alla preparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria. Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni le linee guida elaborate in Istituto, per la corretta prassi igienica nelle mense campali”, spiega una nota dell’Izsum. “L’Izsum – ricorda la nota - è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si è concretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloro che operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemi imposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data la mole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidi richiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire ad organizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguate e condivise”.
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02/06/12 11:25Il Farmacista Online: Terremoto. In Emilia anche una task force dell’Izs Umbria Marche
Pagina 1 di 2http://www.ilfarmacistaonline.it/cronache/articolo.php?articolo_id=9216
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Terremoto. In Emilia anche una task force dell’IzsUmbria Marche La Protezione Civile della Regione Umbria, impegnata sul posto per le attività disoccorso, ha chiesto il supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze nonepidemiche dell’Izsum, per organizzare nel Comune di San Prospero l’area dellacucina del nuovo campo tende. 01 GIU - E’ partita ieri una task force dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (Izsum) per ilComune di San Prospero nella provincia di Modena, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto dei scorsigiorni. La Protezione Civile della Regione Umbria, impegnata sul posto per le attività di soccorso, ha chiestoil supporto di alcuni esperti, in materia di emergenze non epidemiche dell’Izsum, per organizzare nelComune di San Prospero l’area della cucina del nuovo campo tende. È infatti in corso l’installazione di unnuovo campo tende per le migliaia di sfollati (14.000) a seguito degli ulteriori recenti crolli che hanno colpitola zona.
“L’Izsum già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto allapreparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria.Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni le linee guida elaborate in Istituto, perla corretta prassi igienica nelle mense campali”, spiega una nota dell’Izsum.
“L’Izsum – ricorda la nota - è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si èconcretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloroche operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemiimposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data lamole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidirichiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire adorganizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguatee condivise”. 01 giugno 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA articoli precedenti in Cronache:: Farmacie. Rete Sapere&Salute lancia progetto per salute della “donna-mamma”:: Giornata Mondiale senza Tabacco. L'Oms dichiara guerra alle multinazionali:: Sesso sicuro e salute della donna. Da ONDa un opuscolo per l’estate:: Sclerosi multipla. Oggi la Giornata mondiale. In Italia 63 mila malati:: Malattie ematologiche. Prosegue l’attività del numero verde della Sie
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“L’Izsum già da tempo è impegnata nella formazione/aggiornamento del personale addetto allapreparazione e somministrazione pasti della Colonna Mobile Integrata della Regione Marche e Umbria.Tanto che sono state fornite alla Protezione Civile delle stesse regioni le linee guida elaborate in Istituto, perla corretta prassi igienica nelle mense campali”, spiega una nota dell’Izsum.
“L’Izsum – ricorda la nota - è intervenuto in diverse calamità naturali: proprio da queste esperienze si èconcretizzata l'idea di disporre di personale adeguatamente preparato da mettere a disposizione di coloroche operano sul territorio. La gestione dei soccorsi sanitari è complessa, anche a causa dei problemiimposti dall’evento calamitoso stesso. I sistemi gestionali tradizionali risultano essere insufficienti data lamole di informazioni necessarie per fronteggiare le emergenze non epidemiche e i tempi molto rapidirichiesti per prendere decisioni. Tutti gli organi preposti alle emergenze, quindi, devono riuscire adorganizzare risposte rapide, ma efficaci che possano permettere di prendere decisioni univoche, adeguatee condivise”. 01 giugno 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA articoli precedenti in Cronache:: Farmacie. Rete Sapere&Salute lancia progetto per salute della “donna-mamma”:: Giornata Mondiale senza Tabacco. L'Oms dichiara guerra alle multinazionali:: Sesso sicuro e salute della donna. Da ONDa un opuscolo per l’estate:: Sclerosi multipla. Oggi la Giornata mondiale. In Italia 63 mila malati:: Malattie ematologiche. Prosegue l’attività del numero verde della Sie
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.6
14 giugno 2012
Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per
rendere sicuri gli alimenti che mettiamo in tavola
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, parte con la campagna di sensibilizzazione al cittadino “Alimento Sicuro” su come evitare comportamenti scorretti:
dall’acquisto, al trasporto, alla preparazione dei cibi
mercoledì 27 Giugno 2012 ore 16,00
Sala formazione Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche Via G. Salvemini, 1
Perugia Perugia. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM) ha dato inizio ad una campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “Alimento Sicuro”. Il prossimo 27 giugno presso la sede di Perugia alcuni esperti in materia affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino ad un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentale acquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimo dipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta, incosapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati a comportamenti scorretti, ad esempio durante l’acquisto, la preparazione o la conservazione degli alimenti.
Come leggere le etichette degli alimenti che troviamo nei supermercati, cosa è indispensabile conoscere per capire la loro salubrità? Come bisogna trasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delle domande che verranno messe in campo.
L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, dove un giornalista scientifico condurrà il pomeriggio stimolando anche l’interazione con il pubblico.
L’evento è aperto a tutti, è gratuito ed è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. Il numero per la prenotazione è 075-343257; 075-343214.
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è un Ente Sanitario Pubblico, che opera nell’ambito del servizio sanitario nazionale come strumento tecnico scientifico dello Stato e delle Regioni Umbria e Marche. L’IZSUM è uno dei dieci istituti presenti sul territorio nazionale. L’IZSUM rappresenta lo strumento tecnico ed operativo del Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale, l’igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto tra insediamenti umani, animali ed ambiente. L’alta specializzazione dell’Ente accoglie, tra le altre, figure professionali come, veterinari, biologi, chimici e tecnici di laboratorio.
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STAMPA
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X PerugiaMercoledì 27Giugno 2012
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CORRIERE
DELL’UMBRIA
di Sabrina Busiri Vici
A PERUGIA-L’Ufficioscola-stico regionale nei giorni scor-si ha comunicato al Mariottila riduzionedi organico inno-mediquei criteri impostidallarazionalizzazione ministeria-le. In rispostaèpartitauna let-tera dalla scuola con rettificheal provvedimento. Non resta,dunque,cheaspettare larispo-sta definitiva e, probabilmen-te, la confermasiavràdaquiauna settimana. Certo è chemai in precedenza è successo,a memoria di chi lavora al li-ceo classico Mariotti, che gliorganicideidocenti sianostatiridotti.Lostorico liceoperugi-no sembrava immune ai tagli.Evidentementenonèpiù così:larazionalizzazioneappare in-dispensabile. Inconcretosigni-fica che si andrà progressiva-menteasopprimereunasezio-ne, a partire da una prima li-ceo: perciò sarà fatto salvo ilbiennio del ginnasio e l’accor-pamento ricadrà su una delle8 classi che quest’anno fannoil loro ingresso nel triennio.C’è chi faqualche ipotesi sullasezione, ma dalla presidenzanonarriveranno confermeuf-ficiali almeno fino a quando ilpreside sarà impegnato negli
esamidimaturità. Si dice che icriteri di accorpamento po-trebbero riguardare la classecon meno studenti, oppure ilriassettopotrebbericaderesul-le sezioni del corsoministeria-le, ovvero con una strutturastandard rispetto a quelle cheseguono corsi sperimentali.Solo chiacchiere. Tantomenosi possono fare ipotesi su co-me saranno ripartiti gli alun-ni. Intantoalcunigenitorihan-nopresentatoalpresideMaio-lo una richiesta di “salvatag-gio”preventiva.Finoallascor-sa settima eranodue le sezionichesieranopreoccupatediad-durre motivazioni, tra l’altrovalidepertutti,utiliapreserva-re ognuna la propria classe. Ilprovvedimento dell’Ufficioscolasticoregionale, infatti, in-dignagenitori e ragazzi, pron-ti a interrogarsi su diversi per-ché: “Come mai l’accorpa-mento parte del liceo e nondal ginnasio?”. E ancora:“Perché si va a ridurre in que-stadirezionementre ilMiniste-ro mantiene situazioni para-dossali come un docente perun solo ragazzo, nelle ore diinsegnamento alternative allareligione?” Non resta cheaspettare risposte e qualchecertezza in più. B
L’Ufficio scolastico regionale alle prese con la revisione della spesa e la riorganizzazione
“IlMariotti perderàunaclasse”Ritocchi “inevitabili” all’organico
Inuovi orari di apertura estivadegli uffici diUmbraAcque
Toccante cerimonia al monumento dei caduti
Labandanazionaledell’esercitoaMugnanoper il ricordodi Scorpioni
L’IstitutoZooprofilatticopromuove “Alimento sicuro”
Festagrande insiemealla Sisalper la tabaccheria di RominaCacioppa
Cresce l’attesa per i “mal di pancia” della maggioranza
Consiglio: la guerra del bilancio
Scuola Gli effetti della razionalizzazione si fanno sentire negli istituti superiori
A PERUGIAUmbraAcque S.p.a. comunica alla clientela che nel-l’area “Contatti” del portale aziendale www.um-braacque.com, oltre che presso ciascuna sede, sonopubblicati i nuovi orari di apertura degli uffici di con-tatto che decorronoda lunedì 2 luglio.Rimangonoattivi inumeridelCallCenterper leprati-che commerciali, dalle 8.00 alle 13.30 ed il serviziosegnalazione Guasti al numero Verde 800.250.445,24 ore su 24. B
A MUGNANOLabandanazionaledell'esercitoaMugnanoèunacircostan-za che riveste carattere di eccezionalità. Come è eccezionalel'eventocelebratonell'ambitodella tradizionale "in…contria-moci aMugnano". È stato infatti integrato il monumento aicaduti della prima guerramondiale con una pietra che ricor-da il nomedel soldatoAntonioScorpioni, le cui spoglie sonostate ricondotte in paese nel 1954. Prestava servizio nella"compagnia chimica delle forze armate isole italiane Egeo".La toccante vicenda è testimoniata da una lettera inviata allafamigliadaunasignoradiRodicheper13anni si èpresacuradella tombadelmilitemugnanesecome"sacrodovere".Echesi astenne per un po' dal contattare i familiari "nel timore diravvivare il grande dolore e di riaprire una piaga appena ri-marginata".L'anziano fratello del milite ha scoperto la pietra ricordo,insieme all'assessore Ilio Liberati e al presidente della proLoco mugnanese Goffredo Arcioni. La prima tromba dellabanda dell'esercito ha intonato il silenzio, tra la commossapartecipazione dei paesani e delle autorità. Il monumento,posto inpiazzaXXVAprile, èdel1924.Alsuoculminesvettauna statua in bronzo, opera dello scultoreGerolamoRicotti.Raffigura un soldato, ferito alla testa, proteso a scagliare unagranata con la mano destra, mentre regge il tricolore con lamano sinistra stretta al petto. Le tavole in marmo ai quattrolati riportano i nomi dei caduti e frasi di stampo patriottico.Al terminedella celebrazione il concerto inpiazza,direttodaimaestri Fulvio Creux e Antonella Bona, per un programmavario e interessante. La comunità mugnanese può peraltrovantareunaprestigiosabandagaribaldina, emanazionedellalocale filarmonica, che l'anno scorso si esibì proprio sotto ladirezionedelmaestroCreux.DopolapresidenzadiMarilenaMenicucci, ne è attualmente presidente SergioBigi. B
Sandro Allegrini
La banda dell’Esercito Sarà eccezionalmente presente a Mugnanoper l’integrazione del monumento ai caduti
A PERUGIASta partendo una campagna di sensibilizzazione alcittadino dal titolo Alimento Sicuro, promossa dal-l’Istituto Zooprofilattico Umbria-Marche, in cui sidarà il via ad una serie di incontri aperti al pubblicoper fare informazionesucomeevitarecomportamen-tiscorretti:dall’acquisto,al trasporto,allapreparazio-ne dei cibi.Il primo incontro della serie è previsto oggi pomerig-gio alle ore 16,00 a Perugia, in via Salvemini, nellasala formazione dell’Istituto.Si tratta di un evento di pubblica utilità e sarannopresentimoltiespertidel settoreperdarerisposteade-guate ai cittadini. B
A MILANO-Continua il viaggiodiSisal tra le ricevitorie più fortu-nate d'Italia per celebrare le vincite di Win for Life efesteggiare la fortuna con i ricevitori, vincitori e clien-ti. La secondo tappa si è svolta a Perugia venerdìscorsopresso la ricevitoriaTabaccheriaOcchiblu, viaMario Boschi 26, dove è stata realizzata una dellerendite con lamodalitàGrattacieli il 18 aprile scorso.Per l'occasione la ricevitoria è stata allestita a festacon animazioni, dj e musica, per coinvolgere il mag-gior numero di partecipanti ed esaltare il momentocelebrativo.RominaCacioppa, titolaredella ricevito-ria, ha ricevuto la targa celebrativa che testimoniache "Vincere si può!" con i giochi di Sisal. B
A PERUGIAI capigruppo di maggioranza tornano sul rinvio della sedutaconsiliare sul bilancio, confermando il pieno appoggio di tut-ta la coalizione al documento economico-finanziario.FrancescoMearini (Pd),Mario Catrana (Sin e Soc), FilippoCardone (Idv), Emiliano Pampanelli (Prc) e Pierluigi Neri(Pdci) precisano che la mancanza del numero legale lunedì èstata dovuta ad unmero incidente di percorso, stigmatizzan-do nel contempo l'atteggiamento tenuto dall'opposizione inaula.Di seguito il comunicato: "Lamaggioranza è convinta ecompatta nel sostenere il Bilancio delComunediPerugia.La mancanza del numero legale ad avvio della seduta è unmero incidentedipercorso.SoloalcunideiConsiglieridimag-gioranza nonhannopotuto, permotivi personali, raggiunge-re in orario la sededelConsiglioComunale....”Ma la maggioranza è tutt’altro che tranquilla e ad agitare leacqueoggi ci saràanche il consigliereLupatelli inapertapole-mica con i vertici del partito dopo lo “scontro” di ieri l’altroserasullevotazionialcircolodiSolfagnanoParlesca.Lupatel-li minaccia l’astensione e, comunque, il voto a favore per gliemendamenti diBargelli.Le opposizioni, polemicamente, parlano di maggioranza sfi-lacciata e in disaccordo. Oggi la verifica nel corso del consi-glio. B
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Sicurezza al imentare. L ’ Is t i tu to Zooprof i la t t ico Umbr ia Marche par te oggi con la campagna d i sens ib i l izzaz ione a l c i t tad ino denominata “A l imento s icuro” , una ser ie d i appuntament i su come ev i tare compor tament i scorret t i : da l l ’acquis to , a l t raspor to , a l la preparaz ione de i c ib i . L ’argomento v iene af f rontato da esper t i presso la sede perugina de l l ’ente, in v ia Salvemin i , a par t i re da l le 16.
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L 'ʹ i s t i tu to zoopro f i l a t t i co sper imenta l e de l l 'ʹUmbr ia e de l l e Marche ( I z sum) ha da to in iz io a una campagna d i in fo rmaz ione su i t emi l ega t i a l l a s i curezza a l imenta re ded ica ta a l c i t t ad ino da l nome «Al imento s i curo» . Ogg i , ne l l a s ede d i Pe rug ia , a l cun i e sper t i a f f ron te ranno l 'ʹ a rgomento ce r cando d i s ens ib i l i zza re i l c i t t ad ino a un u t i l i zzo p iù a t t en to de l c ibo . Come l eggere l e e t i che t t e deg l i a l iment i che t rov iamo ne i supermerca t i , cosa è ind i spensab i l e conosce re pe r cap i re l a l o ro sa lubr i t à ? Come b i sogna t ra spor ta re g l i a l iment i da l supermerca to a l f r igo d i ca sa? Sono a l cune de l l e domande a l l e qua l i s a rà da ta r ipos ta . L 'ʹ incon t ro è o rgan izza to so t to fo rma d i t a lk show, dove un g io rna l i s t a s c i en t i f i co condurrà i l pomer igg io s t imo lando anche l 'ʹ in t e raz ione con i l pubb l i co .
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27 lug l io 2012 S e r v i z i o a n d a t o i n o n d a n e l T G d e l l e 1 9 , 3 0 c o n o s p i t e i n s t u d i o T e l e m a c o C e n c i
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20/07/12 15:39Caldo e cibi, come prevenire alterazioni pericolose
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INTERVISTE
Ultimo aggiornamento: 20/07/2012 00:00
Caldo e cibi, come prevenire alterazioni pericoloseI batteri sono intorno a noi, ma per fortuna la regolamentazione europea e quella italiana garantiscono ilconsumatore: al momento dell'acquisto i prodotti alimentari, freschi e non, sono sicuri per la salute, salvo evidentianomalie. Sempre meglio, infatti, «leggere con attenzione le etichette» come spiega Naceur Haouet, medicoveterinario responsabile del Laboratorio merceologia e bromatologia dell'Istituto zooprofilattico sperimentale UmbriaMarche. Le norme di legge non sono un alibi per non controllare date di scadenza o aspetto dei cibi, anche a casa,perché talvolta gli alimenti possono deteriorarsi in fretta.
Il problema delle temperature estive«I cibi, soprattutto quelli freschi, si conservano meglio al freddo, mentre si alterano più velocemente al caldo»conferma Haouet «e molte specie batteriche, anche patogene, sono mesofile, ossia crescono bene a temperaturecomprese tra i 25° e i 40°C e in presenza di acqua». Tuttavia il deterioramento non è sempre indice di rischioinfettivo: il pane secco sarà meno buono ma non presenta rischi per la salute. «La semplice presenza di
microrganismi patogeni in un alimento» aggiunge Haouet «non è sufficiente a provocare una tossinfezione, occorre ingerire una certa quantità digermi». Quantità irrilevantial momento dell'acquisto ma che si possono facilmente produrre se l'alimento rimane troppo tempo esposto a temperatureelevate. «Ecco perché» continua l'esperto «consiglio di adottare qualche precauzione in più nel trasporto della spesa per mantenere appunto al frescogli alimenti che lo richiedono».
Frutta e verdura meno pericoloseI vegetali freschi se manipolati con cura non presentano grandi rischi per la salute «sono sì vulnerabili a deterioramento e contaminazioni» spiegal'esperto «ma nella maggioranza dei casi l'adulterazione è visibile a occhio nudo perché marciscono o ammuffiscono». Unica precauzione quindi èquella di lavarli bene prima di consumarli «perché anche nei prodotti confezionati lavati e tagliati possono esserci dei residui batterici che è meglioeliminare».
Pesce il più vulnerabileIl pesce è un alimento che, anche in frigorifero, si conserva molto poco e «può essere portatore di numerosi virus, batteri e parassiti» spiega ilveterinario «per questo andrebbe consumato sempre cotto». La cottura distrugge la maggior parte delle specie patogene, cosa non sempre valida perle basse temperature del congelatore. E chi preferisce il sushi? «Al ristorante si può stare tranquilli perché il pesce è controllato e, per norma europea,deve essere congelato a -20°C per almeno 24 ore prima di essere preparato e servito. Da evitare invece il sushi fai da te, anche perché le nostre manisono spesso il primo veicolo di batteri e virus indesiderati».
Carni: ovine e caprine più a rischioLa carne rispetto al pesce gode di un periodo di conservazione maggiore ma occorre fare dei distinguo, specifica Haouet «le carni di bovino e di suinosono più resistenti, mentre deperiscono più velocemente quelle di ovini, caprini e pollame». In ogni caso è buona norma conservarla in frigorifero perpochi giorni, al riparo dall'aria e consumarla cotta. D'estate si può fare un'eccezione per il carpaccio? «Sì a patto di prepararlo con i guanti, o le maniben lavate, e strumenti puliti, condirlo con succo di limone che abbassa il pH, creando una condizione sfavorevole alla moltiplicazione dei germi, econservarlo in frigorifero fino al momento di consumarlo».
Conserve sott'olio subdole e pericoloseI prodotti sott'olio conservati in scatola o in vasi di vetro sono al sicuro finchè non vengono in contatto con l'aria, spiega Haouet «ossigeno etemperatura ambiente favoriscono la crescita di batteri aerobi che possono provocare qualche guaio, purtroppo non visibile a occhio nudo. Leconserve di tonno, per esempio, sono ricche di istidina, un aminoacido, che però alcuni germi possono trasformare in istamina, un pericolosomediatore chimico capace di indurre shock anafilattico».
Cereali più contaminati ma più sicuriI cereali e in genere i cibi secchi sono quelli più resistenti e, infatti, non si conservano in frigorifero ma ciò non significa che siano esenti da ospitiindesiderati. «Dato che in Italia non esiste una norma restrittiva è possibile che le farine, durante i processi di lavorazione, vengano contaminate dauova di insetti». L'ingestione non crea problemi di salute, perché distrugge eventuali resti, unico rischio è che con il tempo e l'esposizione a caldo eumidità le uova si schiudano, con la fuoriuscita di larve, poi pupe, infine farfalle». Un serio pericolo, invece, può derivare dalle muffe «perchè alcune producono micotossine molto velenose, termostabili, quindi resistenti alla cottura,che possono diffondersi nell'alimento anche nella parte apparentemente libera da muffa». Per evitare rischi inutili meglio buttare per intero un alimentoammuffito e questo vale anche per le spezie essiccate, come il peperoncino.
Elisabetta Lucchesini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAGS: Carne, Conservazione degli alimenti, Contaminazione degli alimenti, Infezioni batteriche, Pesce
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26/06/12 17:10Dal supermercato al frigo di casa - AgricolturaOnWeb - Dall'Italia e dal mondo
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26 giu 2012 - 15:51 | Dall'Italia e dal mondo
Dal supermercato al frigo di casaGli accorgimenti per rendere sicuri gli alimenti. Evento organizzato dall'Izsum, Perugia, mercoledì 27giugno
L'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle MarcheIzsum hadato inizio ad una campagna di informazione sui temi legati alla sicurezzaalimentare dedicata al cittadino dal nome 'Alimento sicuro'. Domani, mercoledì 27giugno, nella sede di Perugia alle 16, esperti affronteranno l'argomento cercandodi sensibilizzare il cittadino a un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentaleacquisire la consapevolezza che la qualità di quest'ultimo dipende anche daiconsumatori, che talvolta, incosapevolmente, incorrono in alcuni rischi legati acomportamenti scorretti durante l'acquisto, la preparazione o la conservazionedegli alimenti.Come leggere le etichette degli alimenti che troviamo nei supermercati, cosa èindispensabile conoscere per capire la loro salubrità? Come bisogna trasportaregli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delle domandeche verranno messe in campo.L'incontro è organizzato sotto forma di talk show, l'evento è aperto a tutti, ègratuito ed è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. L'Istitutozooprofilattico Umbria Marche è un ente sanitario pubblico, che opera nell'ambitodel servizio sanitario nazionale come strumento tecnico scientifico dello Stato edelle Regioni Umbria e Marche.Il numero per la prenotazione è: 075 343257; 075 343214Scarica la locandina in formato pdf
Fonte: Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria Marche
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Dal supermercato al frigo di casaGli accorgimenti per rendere sicuri gli alimenti. Evento organizzato dall'Izsum, Perugia, mercoledì 27giugno
L'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle MarcheIzsum hadato inizio ad una campagna di informazione sui temi legati alla sicurezzaalimentare dedicata al cittadino dal nome 'Alimento sicuro'. Domani, mercoledì 27giugno, nella sede di Perugia alle 16, esperti affronteranno l'argomento cercandodi sensibilizzare il cittadino a un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentaleacquisire la consapevolezza che la qualità di quest'ultimo dipende anche daiconsumatori, che talvolta, incosapevolmente, incorrono in alcuni rischi legati acomportamenti scorretti durante l'acquisto, la preparazione o la conservazionedegli alimenti.Come leggere le etichette degli alimenti che troviamo nei supermercati, cosa èindispensabile conoscere per capire la loro salubrità? Come bisogna trasportaregli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delle domandeche verranno messe in campo.L'incontro è organizzato sotto forma di talk show, l'evento è aperto a tutti, ègratuito ed è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. L'Istitutozooprofilattico Umbria Marche è un ente sanitario pubblico, che opera nell'ambitodel servizio sanitario nazionale come strumento tecnico scientifico dello Stato edelle Regioni Umbria e Marche.Il numero per la prenotazione è: 075 343257; 075 343214Scarica la locandina in formato pdf
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26 giugno 2012
26/06/12 19:00Campagna Zooprofilattico per sicurezza alimentare cittadini - Umbria - ANSA.it
Pagina 1 di 1http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/umbria/2012/06/26/Campagna-Zooprofilattico-sicurezza-alimentare-cittadini_7099657.html
Il sito Internet dell'Agenzia ANSA
Umbria
Campagna Zooprofilattico per sicurezzaalimentare cittadini'Alimento sicuro' al via domani da Perugia26 giugno, 18:49
(ANSA) - PERUGIA, 26 GIU - L'istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche hadato inizio a una campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicata al cittadinodal nome ''Alimento sicuro''.
Domani, presso la sede di Perugia, alcuni esperti affronteranno l'argomento cercando di sensibilizzare ilcittadino ad un utilizzo piu' attento del cibo. Come leggere le etichette degli alimenti nei supermercati,cosa e' indispensabile conoscere per capire la loro salubrita'? Come bisogna trasportare gli alimenti dalsupermercato al frigo di casa? sono alcune delle domande alle quali sara' data riposta. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSAANNUNCI PPN
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26 giugno 2012
Campagna Zooprofilattico per sicurezza alimentare cittadini 'Al imento sicuro' al v ia domani da Perugia (ANSA) - PERUGIA, 26 GIU - L ' is t i tu to zooprof i la t t ico sper imenta le de l l 'Umbr ia e de l le Marche ha dato in iz io a una campagna d i in formazione su i temi legat i a l la s icurezza a l imentare dedicata a l c i t tad ino da l nome ' 'A l imento s icuro ' ' . Domani , presso la sede d i Perugia, a lcuni esper t i a f f ronteranno l 'a rgomento cercando d i sens ib i l izzare i l c i t tad ino ad un ut i l i zzo p iu ' a t tento de l c ibo. Come leggere le e t ichet te degl i a l iment i ne i supermercat i , cosa e ' ind ispensabi le conoscere per capi re la loro sa lubr i ta '? Come b isogna t raspor tare g l i a l iment i da l supermercato a l f r igo d i casa? sono a lcune de l le domande a l le qual i sara ' data r iposta. (ANSA).
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26 giugno 2012
26/06/12 11:48Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicuri gli alimenti che mettiamo in tavola
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L'Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, parte
con la campagna di sensibilizzazione al
cittadino "Alimento Sicuro" su come evitare
comportamenti scorretti: dall'acquisto, al
trasporto, alla preparazione dei cibi
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell'Umbria e delle Marche (IZSUM) ha datoinizio ad una campagna di informazione sui temilegati alla sicurezza alimentare dedicata alcittadino dal nome "Alimento Sicuro". Ilprossimo 27 giugno presso la sede di Perugiaalcuni esperti in materia affronterannol'argomento cercando di sensibilizzare ilcittadino ad un utilizzo più attento del cibo.Infatti, è fondamentale acquisire laconsapevolezza che la qualità di quest'ultimodipende anche da noi, semplici consumatori,che talvolta, incosapevolmente, incorriamo inalcuni rischi legati a comportamenti scorretti,ad esempio durante l'acquisto, la preparazione ola conservazione degli alimenti. Come leggere le
etichette degli alimenti che troviamo nei supermercati, cosa è indispensabile conoscere percapire la loro salubrità? Come bisogna trasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa?Queste sono alcune delle domande che verranno messe in campo. L'incontro è organizzato sottoforma di talk show, dove un giornalista scientifico condurrà il pomeriggio stimolando anchel'interazione con il pubblico.
L'evento è aperto a tutti, è gratuito ed è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. Ilnumero per la prenotazione è 075-343257; 075-343214.
L'Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è un Ente Sanitario Pubblico, che opera nell'ambito delservizio sanitario nazionale come strumento tecnico scientifico dello Stato e delle Regioni Umbriae Marche. L'IZSUM è uno dei dieci istituti presenti sul territorio nazionale. L'IZSUM rappresenta lostrumento tecnico ed operativo del Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda: la sanitàanimale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale, l'igiene degliallevamenti ed il corretto rapporto tra insediamenti umani, animali ed ambiente. L'altaspecializzazione dell'Ente accoglie, tra le altre, figure professionali come, veterinari, biologi,chimici e tecnici di laboratorio.
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27 giugno a Perugia parte la campagna “Alimento Sicuro”
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d a l n o m e “ A l i m e n t o S i c u r o ” . I l p r o s s i m o 2 7 g i u g n o p r e s s o l a s e d e d i P e r u g i a , i n
V i a G . S a l v e m i n i , 1 a l l e o r e 1 6 . 0 0 , a l c u n i e s p e r t i i n m a t e r i a a f f r o n t e r a n n o
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L’ IZSUM e la campagna d i sens ib i l i zzaz ione a l c i t tad ino: “A l imento S icuro”
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26/06/2012
L'Antitrust non vuole Ordini "garanti" della qualità delleprofessioni
La relazione del Garante della Concorrenza attribuisce, ancora una volta,all'Ordine professionale un ruolo che non gli appartiene. E contesta la presenzadella FNOVI, pur senza citarla nella sua relazione, al Tavolo Tecnico delMinistero dell'Università per la programmazione dei posti al corso di laurea inveterinaria. Il Garante sostiene che l'Ordine al massimo dovrebbe essere unmero osservatore passivo di destini professionali decisi da altri soggetti. “Il Garante si confronti con la realtà occupazionale della professione veterinaria:distorta, inflazionata, anticoncorrenziale e squalificata da corporativismi cheannidano nei baronati accademici e nei campanilismi delle amministrazioni locali- ha dichiarato Gaetano Penocchio - non certo in un Ordine professionale come ilnostro che fa il suo dovere costituzionale quando dice no a pletore di laureati allosbaraglio, in un settore dove gli errori di anni di programmazione fantasiosaricadono sui pazienti, sui cittadini consumatori e sulla sanità pubblica del Paese.E' un dovere dell'Ordine essere a quel tavolo per tutelare l'utenza. Non per diktatdel mercato, ma per funzione ausiliaria dello Stato”.
27/06/2012
Focolaio di influenza aviaria a bassapatogenicità in Calabria
Il Ministero della Salute, in una nota a firma delDirettore Generale del Dipartimento della Sanità
pubblica veterinaria Dr.ssa Gaetana Ferri. comunica che lo scorso 15 giugno ilCentro di Referenza Nazionale dell’IZS delle Venezie ha confermato la presenzadi un focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità LPAI, sottotipo H5, incampioni prelevati nell’ambito dei controlli previsti dal piano di sorveglianza in unallevamento di galline ovaiole con circa 1300 volatili, sito in provincia diCosenza.L'allevamento è stato posto sotto sequestro e sono in corso le operazioni diabbattimento di tutti gli avicoli presenti, nonchè quelle di disinfezione e puliziadei locali.Nella zona di restrizione del raggio di 1 KM dall'azienda interessata alleoperazioni, non è stata riscontrata la presenza di ulteriori allevamenti avicoli.
26/06/2012
Confermata la sospensione deineonicotinoidi per la concia del mais
Il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, haapprovato la decisione della Commissioneconsultiva dei prodotti fitosanitari, che si è espressa
in favore della proroga della sospensione cautelativa dell’autorizzazioneall’impiego di sementi di mais trattate con prodotti fitosanitari contenenti lesostanze attive neonicotinoidi, tenuto conto di possibili effetti sulla salute delleapi. Per il Ministro Balduzzi “su una tematica così delicata è opportuno assumeredecisioni armonizzate a livello comunitario e ispirate alla massima attenzione ecautela per tutelare l’importante patrimonio apistico e la rilevante coltura delmais. E’ bene che prevalga il principio di precauzione e mantenere ilprovvedimento di sospensione in attesa delle valutazioni conclusive dell’EFSA”.Il provvedimento di proroga della sospensione, emanato dalla competenteDirezione generale, verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale nei prossimi giorni.[ Leggi ]
26/06/2012
L’IZSUM e la campagna disensibilizzazione al cittadino: “Alimento
Sicuro”
25/06/2012
La Fnovi al Festival del Lavoro
Giovedì scorso nella chiesa di San Giorgio a Brescia, nell’ambitodelle manifestazioni del Festival del Lavoro, Fnovi ha illustrato
NEWS
27/06/12 12:52FNOVI - Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani
Pagina 2 di 3http://www.fnovi.it/
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell’Umbria e delle Marche ha dato inizio ad unacampagna di informazione sui temi legati allasicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome“Alimento Sicuro”. Primo appuntamento il prossimo 27 giugno pressola sede di Perugia dove alcuni esperti in materia
affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino ad un utilizzo piùattento del cibo. A questo seguiranno una serie di incontri aperti al pubblico per fare informazionesu come evitare comportamenti scorretti: dall'acquisto, al trasporto, allapreparazione dei cibi.Scarica la locandina dell'evento
le attività ideate e realizzate a favore della società civile. Il presidente Gaetano Penocchio, dopo aver ringraziato MarinaCalderone per l’ospitalità, ha iniziato con una presentazione diun ipotetico mondo senza medici veterinari, in balia dellemalattie infettive, senza garanzie sulla salubrità degli alimenti diorigine alimentare…uno scenario inquietante ma efficace per
descrivere le molteplici attività alle quali la professione si dedica.Alla vicepresidente Carla Bernasconi il compito di illustrare i lusinghieri risultatidel progetto in collaborazione con Purina dedicato ai bambini della scuolaprimaria ed è stato proiettato in anteprima il video vincitore del concorsoannuale. [ Leggi ]
25/06/2012
Consiglio EU: adottate le raccomandazioni dellaFVE sull'antibiotico resistenza
La FVE ha diffuso un comunicato stampa in meritoall’adozione delle Conclusioni del Consiglio sull’antibioticoresistenza che sono state adottate ufficialmente da parte
del Ministri della salute nel corso della riunione del 22 giugno. Il presidente dellaFVE si dichiara molto soddisfatto perché sono state prese in considerazione leosservazioni che la professione medico veterinaria europea aveva inviato edefinisce l’adozione “un enorme passo in avanti”. Al complesso problema dellaantibiotico resistenza la FVE aveva dedicato una sessione della GeneralAssembly del novembre scorso, nel corso della quale i relatori avevanomanifestato e argomentato le proprie perplessità oltre a suggerire alcunepossibili misure per prevenire il fenomeno, sottolineando il ruolo del medicoveterinario. Nella decisione del Consiglio risultano particolarmente gradite leraccomandazioni segnalate dalla FVE e adottate senza modifiche.[ Leggi ]
25/06/2012
Fallito lo Zoo di Napoli, l’On. Mancusointerroga il Ministero della Salute
L’On. Gianni Mancuso ha presentato, al Ministerodella Salute, un’interrogazione relativamente allo
stato dello zoo di Napoli. Il Tribunale di Napoli, dichiarato fallito lo Zoo proprionei giorni scorsi, ha pubblicato un invito a presentare offerte di acquisto per illotto includendo gli animali in esso contenuti.
“Gli esseri senzienti non sono delle cose e non possono essere trattati comeoggetti: le logiche giudiziarie devono integrarsi col buonsenso. Lo spostamentodegli animali del complesso zoologico causerebbe criticità organizzative esanitarie ed esiste il rischio che qualcuna delle strutture di accoglienza nongarantisca una qualità della vita e condizioni di benessere migliori di quelleofferte attualmente: non si tratta di una questione solamente animalista, maanche economica e sanitaria.” Queste le parole dell’On. in meritoall’interrogazione presentata.
30giorni il mensile FNOVI ed ENPAV
L'organo ufficiale della FNOVI -Federazione Nazionale degli OrdiniVeterinari Italiani - e dell'ENPAV - EnteNazionale di Previdenza e AssistenzaVeterinari
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Nell'Ordine responsabilità e deontologia "tra pari"
Novità sulla maggiorazione del 2% nel nuovo Modello 1
A Madrid e a Bruxelles per le specialità e l'apicoltura
I sistemi informativi per la sicurezza alimentare
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CIRCOLARI
Circolare nr. 8/2012 del 19/06/2012La georeferenziazione delle strutture veterinarie –Comunicazione
Circolare nr. 7/2012 del 04/06/2012Programma di “In-Formazione Territoriale” delCo.Ge.A.P.S. – Comunicazione
Circolare nr. 6/2012 del 30/05/2012Messa in mora ENPAV - Adempimenti a caricodegli Ordini - Cancellazione per morosità -Comunicazione
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27/06/12 12:55Foligno,territorio,storia,notizie,eventi,turismo e comprensori.Comunicati stampa
Pagina 3 di 117http://www.folignonews.it/
La Caritas diocesana di Foligno invita la comunità ad aderireall’iniziativa “Adotta una Famiglia con i Prodotti della FattoriaSolidale”.
Ad un anno dall’inaugurazione della Fattoria Solidale dellaCaritas diocesana - situata nei terreni adiacenti alla Casa diRiposo Bartolomei-Castori - il chicco caduto nella terra ha datomolto frutto: grazie al raccolto estivo degli ortaggi, coltivati daivolontari, in collaborazione con la cooperativa “Dimensioni”della Comunità “La Tenda”, sarà possibile sostenere le varieiniziative e servizi promossi dalla Caritas. In risposta alle famiglie che attualmente vivono nel disagio, acausa della perdita del lavoro di uno o di più dei suoicomponenti, la Caritas diocesana risponde con il progetto“Adotta una Famiglia con i Prodotti della Fattoria Solidale”. Dalmese di Luglio con l’acquisto di una casetta settimanale diortaggi, a fronte di un piccolo contributo, il ricavato andrà asostegno delle famiglie in difficoltà. leggi tutto
Umbria, 26/06/2012
Dal supermercato al frigo di casa, gliaccorgimenti per rendere sicuri glialimenti che mettiamo in tavola
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, parte con lacampagna di sensibilizzazione al cittadino “Alimento Sicuro” sucome evitare comportamenti scorretti: dall’acquisto, altrasporto, alla preparazione dei cibi
mercoledì 27 Giugno 2012 ore 16,00 Sala formazione Istituto Zooprofilattico Sperimentale UmbriaMarche Via G. Salvemini, 1 Perugia
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delleMarche (IZSUM) ha dato inizio ad una campagna diinformazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicataal cittadino dal nome “Alimento Sicuro”. Il prossimo 27 giugnopresso la sede di Perugia alcuni esperti in materiaaffronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadinoad un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentaleacquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimodipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta,incosapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati acomportamenti scorretti, ad esempio durante l’acquisto, lapreparazione o la conservazione degli alimenti. leggi tutto
Foligno, 26/06/2012
Canti e Discanti - Umbria World Fest”- XIedizione – Foligno (25-29 luglio 2012)
Nella foto, Di Meola
Musica grande protagonista, con straordinari artisti, perl'’11esima edizione di “Canti e Discanti - Umbria World Fest”:iniziate le prevendite per i due concerti di punta che vedrannoarrivare a Foligno la leggenda della chitarra mondiale Al DiMeola (26 luglio) e il duo Saba Anglana e Niccolò Fabi (27luglio).
Mentre si va completando il cartellone dell’undicesima edizionedi “Canti e Discanti - Umbria World Fest”, che si svolgerà aFoligno dal 25 al 29 luglio 2012, sono partite le prevendite per i
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27/06/12 12:55Foligno,territorio,storia,notizie,eventi,turismo e comprensori.Comunicati stampa
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La Caritas diocesana di Foligno invita la comunità ad aderireall’iniziativa “Adotta una Famiglia con i Prodotti della FattoriaSolidale”.
Ad un anno dall’inaugurazione della Fattoria Solidale dellaCaritas diocesana - situata nei terreni adiacenti alla Casa diRiposo Bartolomei-Castori - il chicco caduto nella terra ha datomolto frutto: grazie al raccolto estivo degli ortaggi, coltivati daivolontari, in collaborazione con la cooperativa “Dimensioni”della Comunità “La Tenda”, sarà possibile sostenere le varieiniziative e servizi promossi dalla Caritas. In risposta alle famiglie che attualmente vivono nel disagio, acausa della perdita del lavoro di uno o di più dei suoicomponenti, la Caritas diocesana risponde con il progetto“Adotta una Famiglia con i Prodotti della Fattoria Solidale”. Dalmese di Luglio con l’acquisto di una casetta settimanale diortaggi, a fronte di un piccolo contributo, il ricavato andrà asostegno delle famiglie in difficoltà. leggi tutto
Umbria, 26/06/2012
Dal supermercato al frigo di casa, gliaccorgimenti per rendere sicuri glialimenti che mettiamo in tavola
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, parte con lacampagna di sensibilizzazione al cittadino “Alimento Sicuro” sucome evitare comportamenti scorretti: dall’acquisto, altrasporto, alla preparazione dei cibi
mercoledì 27 Giugno 2012 ore 16,00 Sala formazione Istituto Zooprofilattico Sperimentale UmbriaMarche Via G. Salvemini, 1 Perugia
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delleMarche (IZSUM) ha dato inizio ad una campagna diinformazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicataal cittadino dal nome “Alimento Sicuro”. Il prossimo 27 giugnopresso la sede di Perugia alcuni esperti in materiaaffronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadinoad un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentaleacquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimodipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta,incosapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati acomportamenti scorretti, ad esempio durante l’acquisto, lapreparazione o la conservazione degli alimenti. leggi tutto
Foligno, 26/06/2012
Canti e Discanti - Umbria World Fest”- XIedizione – Foligno (25-29 luglio 2012)
Nella foto, Di Meola
Musica grande protagonista, con straordinari artisti, perl'’11esima edizione di “Canti e Discanti - Umbria World Fest”:iniziate le prevendite per i due concerti di punta che vedrannoarrivare a Foligno la leggenda della chitarra mondiale Al DiMeola (26 luglio) e il duo Saba Anglana e Niccolò Fabi (27luglio).
Mentre si va completando il cartellone dell’undicesima edizionedi “Canti e Discanti - Umbria World Fest”, che si svolgerà aFoligno dal 25 al 29 luglio 2012, sono partite le prevendite per i
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La Caritas diocesana di Foligno invita la comunità ad aderireall’iniziativa “Adotta una Famiglia con i Prodotti della FattoriaSolidale”.
Ad un anno dall’inaugurazione della Fattoria Solidale dellaCaritas diocesana - situata nei terreni adiacenti alla Casa diRiposo Bartolomei-Castori - il chicco caduto nella terra ha datomolto frutto: grazie al raccolto estivo degli ortaggi, coltivati daivolontari, in collaborazione con la cooperativa “Dimensioni”della Comunità “La Tenda”, sarà possibile sostenere le varieiniziative e servizi promossi dalla Caritas. In risposta alle famiglie che attualmente vivono nel disagio, acausa della perdita del lavoro di uno o di più dei suoicomponenti, la Caritas diocesana risponde con il progetto“Adotta una Famiglia con i Prodotti della Fattoria Solidale”. Dalmese di Luglio con l’acquisto di una casetta settimanale diortaggi, a fronte di un piccolo contributo, il ricavato andrà asostegno delle famiglie in difficoltà. leggi tutto
Umbria, 26/06/2012
Dal supermercato al frigo di casa, gliaccorgimenti per rendere sicuri glialimenti che mettiamo in tavola
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, parte con lacampagna di sensibilizzazione al cittadino “Alimento Sicuro” sucome evitare comportamenti scorretti: dall’acquisto, altrasporto, alla preparazione dei cibi
mercoledì 27 Giugno 2012 ore 16,00 Sala formazione Istituto Zooprofilattico Sperimentale UmbriaMarche Via G. Salvemini, 1 Perugia
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delleMarche (IZSUM) ha dato inizio ad una campagna diinformazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicataal cittadino dal nome “Alimento Sicuro”. Il prossimo 27 giugnopresso la sede di Perugia alcuni esperti in materiaaffronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadinoad un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentaleacquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimodipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta,incosapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati acomportamenti scorretti, ad esempio durante l’acquisto, lapreparazione o la conservazione degli alimenti. leggi tutto
Foligno, 26/06/2012
Canti e Discanti - Umbria World Fest”- XIedizione – Foligno (25-29 luglio 2012)
Nella foto, Di Meola
Musica grande protagonista, con straordinari artisti, perl'’11esima edizione di “Canti e Discanti - Umbria World Fest”:iniziate le prevendite per i due concerti di punta che vedrannoarrivare a Foligno la leggenda della chitarra mondiale Al DiMeola (26 luglio) e il duo Saba Anglana e Niccolò Fabi (27luglio).
Mentre si va completando il cartellone dell’undicesima edizionedi “Canti e Discanti - Umbria World Fest”, che si svolgerà aFoligno dal 25 al 29 luglio 2012, sono partite le prevendite per i
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D a l s u p e r m e r c a t o a l f r i g o d i c a s a , g l i a c c o r g i m e n t i p e r r e n d e r e s i c u r i g l i a l i m e n t i c h e m e t t i a m o i n t a v o l a L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o U m b r i a M a r c h e , p a r t e c o n l a c a m p a g n a d i s e n s i b i l i z z a z i o n e a l c i t t a d i n o “ A l i m e n t o S i c u r o ” s u c o m e e v i t a r e c o m p o r t a m e n t i s c o r r e t t i : d a l l ’ a c q u i s t o , a l t r a s p o r t o , a l l a p r e p a r a z i o n e d e i c i b i . L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e d e l l ’ U m b r i a e d e l l e M a r c h e ( I Z S U M ) h a d a t o i n i z i o a d u n a c a m p a g n a d i i n f o r m a z i o n e s u i t e m i l e g a t i a l l a s i c u r e z z a a l i m e n t a r e d e d i c a t a a l c i t t a d i n o d a l n o m e " A l i m e n t o S i c u r o " . I l p r o s s i m o 2 7 g i u g n o p r e s s o l a s e d e d i P e r u g i a a l c u n i e s p e r t i i n m a t e r i a a f f r o n t e r a n n o l ’ a r g o m e n t o c e r c a n d o d i s e n s i b i l i z z a r e i l c i t t a d i n o a d u n u t i l i z z o p i ù a t t e n t o d e l c i b o . I n f a t t i , è f o n d a m e n t a l e a c q u i s i r e l a c o n s a p e v o l e z z a c h e l a q u a l i t à d i q u e s t ’ u l t i m o d i p e n d e a n c h e d a n o i , s e m p l i c i c o n s u m a t o r i , c h e t a l v o l t a , i n c o s a p e v o l m e n t e , i n c o r r i a m o i n a l c u n i r i s c h i l e g a t i a c o m p o r t a m e n t i s c o r r e t t i , a d e s e m p i o d u r a n t e l ’ a c q u i s t o , l a p r e p a r a z i o n e o l a c o n s e r v a z i o n e d e g l i a l i m e n t i . C o m e l e g g e r e l e e t i c h e t t e d e g l i a l i m e n t i c h e t r o v i a m o n e i s u p e r m e r c a t i , c o s a è i n d i s p e n s a b i l e c o n o s c e r e p e r c a p i r e l a l o r o s a l u b r i t à ? C o m e b i s o g n a t r a s p o r t a r e g l i a l i m e n t i d a l s u p e r m e r c a t o a l f r i g o d i c a s a ? Q u e s t e s o n o a l c u n e d e l l e d o m a n d e c h e v e r r a n n o m e s s e i n c a m p o . L ’ i n c o n t r o è o r g a n i z z a t o s o t t o f o r m a d i t a l k s h o w , d o v e u n g i o r n a l i s t a s c i e n t i f i c o c o n d u r r à i l p o m e r i g g i o s t i m o l a n d o a n c h e l ’ i n t e r a z i o n e c o n i l p u b b l i c o . L ’ e v e n t o è a p e r t o a t u t t i , è g r a t u i t o e d è n e c e s s a r i o p r e n o t a r e p o i c h é i p o s t i s o n o l i m i t a t i . I l n u m e r o p e r l a p r e n o t a z i o n e è 0 7 5 - 3 4 3 2 5 7 ; 0 7 5 - 3 4 3 2 1 4 . L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o U m b r i a M a r c h e è u n E n t e S a n i t a r i o P u b b l i c o , c h e o p e r a n e l l ’ a m b i t o d e l s e r v i z i o s a n i t a r i o n a z i o n a l e c o m e s t r u m e n t o t e c n i c o s c i e n t i f i c o d e l l o S t a t o e d e l l e R e g i o n i U m b r i a e M a r c h e . L ’ I Z S U M è u n o d e i d i e c i i s t i t u t i p r e s e n t i s u l t e r r i t o r i o n a z i o n a l e . L ’ I Z S U M r a p p r e s e n t a l o s t r u m e n t o t e c n i c o e d o p e r a t i v o d e l S e r v i z i o S a n i t a r i o N a z i o n a l e p e r q u a n t o r i g u a r d a : l a s a n i t à a n i m a l e , i l c o n t r o l l o d i s a l u b r i t à e q u a l i t à d e g l i a l i m e n t i d i o r i g i n e a n i m a l e , l ’ i g i e n e d e g l i a l l e v a m e n t i e d i l c o r r e t t o r a p p o r t o t r a i n s e d i a m e n t i u m a n i , a n i m a l i e d a m b i e n t e . L ’ a l t a s p e c i a l i z z a z i o n e d e l l ’ E n t e a c c o g l i e , t r a l e a l t r e , f i g u r e p r o f e s s i o n a l i c o m e , v e t e r i n a r i , b i o l o g i , c h i m i c i e t e c n i c i d i l a b o r a t o r i o . m e r c o l e d ì 2 7 G i u g n o 2 0 1 2 o r e 1 6 , 0 0 S a l a f o r m a z i o n e I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e U m b r i a M a r c h e V i a G . S a l v e m i n i , 1 P e r u g i a
26/06/12 11:46ASUC
Pagina 1 di 2http://www.uominicasalinghi.it/index.asp?pg=6686
26/06/2012 11:47:39
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22/06/2012
Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimentiper rendere sicuri gli alimenti che mettiamo in
tavola
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, parte con la campagna disensibilizzazione al cittadino “Alimento Sicuro” su come evitarecomportamenti scorretti: dall’acquisto, al trasporto, allapreparazione dei cibi.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM) hadato inizio ad una campagna di informazione sui temi legati alla sicurezzaalimentare dedicata al cittadino dal nome "Alimento Sicuro". Il prossimo 27giugno presso la sede di Perugia alcuni esperti in materia affronterannol’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino ad un utilizzo più attento delcibo. Infatti, è fondamentale acquisire la consapevolezza che la qualità diquest’ultimo dipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta,incosapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati a comportamenti scorretti,ad esempio durante l’acquisto, la preparazione o la conservazione deglialimenti.
Come leggere le etichette degli alimenti che troviamo nei supermercati, cosa èindispensabile conoscere per capire la loro salubrità? Come bisognatrasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcunedelle domande che verranno messe in campo.
L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, dove un giornalista scientificocondurrà il pomeriggio stimolando anche l’interazione con il pubblico.
L’evento è aperto a tutti, è gratuito ed è necessario prenotare poiché i postisono limitati. Il numero per la prenotazione è
075-343257; 075-343214.
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è un Ente Sanitario Pubblico, cheopera nell’ambito del servizio sanitario nazionale come strumento tecnicoscientifico dello Stato e delle Regioni Umbria e Marche. L’IZSUM è uno dei
dieci istituti presenti sul territorio nazionale.
L’IZSUM rappresenta lo strumento tecnico ed operativo del Servizio SanitarioNazionale per quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità equalità degli alimenti di origine animale, l’igiene degli allevamenti ed il correttorapporto tra insediamenti umani, animali ed ambiente.
L’alta specializzazione dell’Ente accoglie, tra le altre, figure professionali come,veterinari, biologi, chimici e tecnici di laboratorio.
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Tutela dei diritti della partoriente esalvaguardia della salute delneonato
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Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicuri gli
alimenti che mettiamo in tavola
14/06 - L? Is t i tu to Zooprof i la t t i co Umbr ia Marche , par te con la campagna d i sens ib i l izzaz ione a l c i t tad ino ?A l imento S icuro? su come ev i ta re comportament i scorre t t i : da l l ?acqu is to , a l t raspor to , a l la preparaz ione de i c ibo
h t t p : / / w w w . c o m u n i c a t i - s t a m p a . n e t / c o m / c s - 1 7 1 8 1 1 . . .
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Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicuri gli
alimenti che mettiamo in tavola
14/06 - L? Is t i tu to Zooprof i la t t i co Umbr ia Marche , par te con la campagna d i sens ib i l izzaz ione a l c i t tad ino ?A l imento S icuro? su come ev i ta re comportament i scorre t t i : da l l ?acqu is to , a l t raspor to , a l la preparaz ione de i c ibo
h t t p : / / w w w . c o m u n i c a t i - s t a m p a . n e t / c o m / c s - 1 7 1 8 1 1 . . .
21/06/12 12:06Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicuri …cnologia, testi, annunci lavoro, usato, mercatino musicale, news testo
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Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicurigli alimenti che mettiamo in tavola
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Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicuri gli
alimenti che mettiamo in tavola
14/06 – L ’ I s t i tu to Zooprof i la t t i co Umbr ia Marche , par te con la campagna d i sens ib i l izzaz ione a l c i t tad ino Al imento S icuro su come ev i ta re comportament i scorre t t i : da l l ’acqu is to , a l t raspor to , a l la preparaz ione de i c ibo
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D a l s u p e r m e r c a t o a l f r i g o d i c a s a , g l i a c c o r g i m e n t i p e r r e n d e r e s i c u r i g l i a l i m e n t i c h e m e t t i a m o i n t a v o l a
L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o U m b r i a M a r c h e , p a r t e c o n l a c a m p a g n a d i s e n s i b i l i z z a z i o n e a l c i t t a d i n o “ A l i m e n t o S i c u r o ” s u c o m e e v i t a r e c o m p o r t a m e n t i s c o r r e t t i : d a l l ’ a c q u i s t o , a l t r a s p o r t o , a l l a p r e p a r a z i o n e d e i c i b i .
L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e d e l l ’ U m b r i a e d e l l e M a r c h e ( I Z S U M ) h a d a t o i n i z i o a d u n a c a m p a g n a d i i n f o r m a z i o n e s u i t e m i l e g a t i a l l a s i c u r e z z a a l i m e n t a r e d e d i c a t a a l c i t t a d i n o d a l n o m e " A l i m e n t o S i c u r o " . I l p r o s s i m o 2 7 g i u g n o p r e s s o l a s e d e d i P e r u g i a a l c u n i e s p e r t i i n m a t e r i a a f f r o n t e r a n n o l ’ a r g o m e n t o c e r c a n d o d i s e n s i b i l i z z a r e i l c i t t a d i n o a d u n u t i l i z z o p i ù a t t e n t o d e l c i b o . I n f a t t i , è f o n d a m e n t a l e a c q u i s i r e l a c o n s a p e v o l e z z a c h e l a q u a l i t à d i q u e s t ’ u l t i m o d i p e n d e a n c h e d a n o i , s e m p l i c i c o n s u m a t o r i , c h e t a l v o l t a , i n c o s a p e v o l m e n t e , i n c o r r i a m o i n a l c u n i r i s c h i l e g a t i a c o m p o r t a m e n t i s c o r r e t t i , a d e s e m p i o d u r a n t e l ’ a c q u i s t o , l a p r e p a r a z i o n e o l a c o n s e r v a z i o n e d e g l i a l i m e n t i .
C o m e l e g g e r e l e e t i c h e t t e d e g l i a l i m e n t i c h e t r o v i a m o n e i s u p e r m e r c a t i , c o s a è i n d i s p e n s a b i l e c o n o s c e r e p e r c a p i r e l a l o r o s a l u b r i t à ? C o m e b i s o g n a t r a s p o r t a r e g l i a l i m e n t i d a l s u p e r m e r c a t o a l f r i g o d i c a s a ? Q u e s t e s o n o a l c u n e d e l l e d o m a n d e c h e v e r r a n n o m e s s e i n c a m p o .
L ’ i n c o n t r o è o r g a n i z z a t o s o t t o f o r m a d i t a l k s h o w , d o v e u n g i o r n a l i s t a s c i e n t i f i c o c o n d u r r à i l p o m e r i g g i o s t i m o l a n d o a n c h e l ’ i n t e r a z i o n e c o n i l p u b b l i c o .
L ’ e v e n t o è a p e r t o a t u t t i , è g r a t u i t o e d è n e c e s s a r i o p r e n o t a r e p o i c h é i p o s t i s o n o l i m i t a t i . I l n u m e r o p e r l a p r e n o t a z i o n e è 0 7 5 - 3 4 3 2 5 7 ; 0 7 5 - 3 4 3 2 1 4 .
L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o U m b r i a M a r c h e è u n E n t e S a n i t a r i o P u b b l i c o , c h e o p e r a n e l l ’ a m b i t o d e l s e r v i z i o s a n i t a r i o n a z i o n a l e c o m e s t r u m e n t o t e c n i c o s c i e n t i f i c o d e l l o S t a t o e d e l l e R e g i o n i U m b r i a e M a r c h e . L ’ I Z S U M è u n o d e i d i e c i i s t i t u t i p r e s e n t i s u l t e r r i t o r i o n a z i o n a l e .
L ’ I Z S U M r a p p r e s e n t a l o s t r u m e n t o t e c n i c o e d o p e r a t i v o d e l S e r v i z i o S a n i t a r i o N a z i o n a l e p e r q u a n t o r i g u a r d a : l a s a n i t à a n i m a l e , i l c o n t r o l l o d i s a l u b r i t à e q u a l i t à d e g l i a l i m e n t i d i o r i g i n e a n i m a l e , l ’ i g i e n e d e g l i a l l e v a m e n t i e d i l c o r r e t t o r a p p o r t o t r a i n s e d i a m e n t i u m a n i , a n i m a l i e d a m b i e n t e .
L ’ a l t a s p e c i a l i z z a z i o n e d e l l ’ E n t e a c c o g l i e , t r a l e a l t r e , f i g u r e p r o f e s s i o n a l i c o m e , v e t e r i n a r i , b i o l o g i , c h i m i c i e t e c n i c i d i l a b o r a t o r i o . m e r c o l e d ì 2 7 G i u g n o 2 0 1 2 o r e 1 6 , 0 0 S a l a f o r m a z i o n e I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e U m b r i a M a r c h e V i a G . S a l v e m i n i , 1 P e r u g i a
14/06/12 17:14Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicuri gli alimenti che mettiamo in tavola
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Dal supermercato al frigo di casa, gli accorgimenti per rendere sicuri glialimenti che mettiamo in tavola
Pubblicato il 14/06/2012 | da Dora Carapellese
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, parte con la campagna disensibilizzazione al cittadino “Alimento Sicuro” su come evitarecomportamenti scorretti: dall’acquisto, al trasporto, alla preparazione dei cibi
mercoledì 27 Giugno 2012ore 16,00Sala formazione Istituto Zooprofilattico SperimentaleUmbria MarcheVia G. Salvemini, 1Perugia
Perugia. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell’Umbria e delle Marche (IZSUM) ha dato inizio ad unacampagna di informazione sui temi legati alla sicurezzaalimentare dedicata al cittadino dal nome “AlimentoSicuro”. Il prossimo 27 giugno presso la sede di Perugiaalcuni esperti in materia affronteranno l’argomento
cercando di sensibilizzare il cittadino ad un utilizzo più attento del cibo. Infatti,è fondamentale acquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimodipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta, incosapevolmente,incorriamo in alcuni rischi legati a comportamenti scorretti, ad esempio durantel’acquisto, la preparazione o la conservazione degli alimenti.
Come leggere le etichette degli alimenti che troviamo nei supermercati, cosa èindispensabile conoscere per capire la loro salubrità? Come bisogna trasportaregli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delledomande che verranno messe in campo.L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, dove un giornalistascientifico condurrà il pomeriggio stimolando anche l’interazione con ilpubblico.
L’evento è aperto a tutti, è gratuito ed è necessario prenotare poiché i postisono limitati. Il numero per la prenotazione è 075-34343257; 075-343214.L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è un Ente Sanitario Pubblico, cheopera nell’ambito del servizio sanitario nazionale come strumento tecnicoscientifico dello Stato e delle Regioni Umbria e Marche. L’IZSUM è uno deidieci istituti presenti sul territorio nazionale.
L’IZSUM rappresenta lo strumento tecnico ed operativo del Servizio SanitarioNazionale per quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità equalità degli alimenti di origine animale, l’igiene degli allevamenti ed ilcorretto rapporto tra insediamenti umani, animali ed ambiente.L’alta specializzazione dell’Ente accoglie, tra le altre, figure professionalicome, veterinari, biologi, chimici e tecnici di laboratorio.
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14/06/12 16:08Alimento sicuro: incontro di approfondimento | Agricoltura news
Pagina 1 di 3http://www.agricolturanews.it/evento/alimento-sicuro-incontro-di-approfondimento/
Evento:
Data:
Aggiornato:
Alimento sicuro: incontro di
approfondimento
27 giugno 2012
14 giugno 2012
Locale:
Indirizzo:
Sede di Perugia dell’IZSUM
Via G.Salvemini, 1 , Perugia, Italia
Cibo vero: storie di passione per la terra Workshop Meccanizzazione dei Vigneti
Alimento sicuro: incontro di approfondimento« Torna agli Eventi
Incontro di approfondimento organizzato da IZSUM sulla salubrità dei cibi che consumiamo.
Cosa dobbiamo sapere per conoscere la salubrità dei cibi? Che informazioni ci danno le etichette degli alimenti? A queste e a tante altre domande alcuni
esperti in materia cercheranno di dare risposta il prossimo 27 giugno alle 16.00, presso la sede di Perugia dell’IZSUM.
L’Istituto ha dato, infatti, il via ad una campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare, chiamata “Alimento sicuro”. Un
programma di sensibilizzazione rivolto ai cittadini affinché accrescano al loro consapevolezza nei confronti del cibo, cercando di evitare comportamenti
scorretti e abitudini alimentari dannose.
L’incontro è gratuito, ma è necessaria la prenotazione ai numeri 07534343257, oppure 075343214.
Colture di grano a Camerlona
Forcredit: il bosco che respira
Ricerca
Un
piccolo gesto di solidarietà Agricoltura sempre più
rosa e nasce
Confagricoltura Donna
Smart
Protection by BASF
Francesco Pizzagalli torna
all’IVSI
SDF e
AB Volvo: nuova struttura
azionaria
Lo
Spring Camp di New
Holland
controlla gli OGM?
Politica Agricola Marketing Coltivazioni Allevamenti Macchine Agrochimica Rinnovabili
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Evento:
Data:
Aggiornato:
Alimento sicuro: incontro di
approfondimento
27 giugno 2012
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Sede di Perugia dell’IZSUM
Via G.Salvemini, 1 , Perugia, Italia
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Incontro di approfondimento organizzato da IZSUM sulla salubrità dei cibi che consumiamo.
Cosa dobbiamo sapere per conoscere la salubrità dei cibi? Che informazioni ci danno le etichette degli alimenti? A queste e a tante altre domande alcuni
esperti in materia cercheranno di dare risposta il prossimo 27 giugno alle 16.00, presso la sede di Perugia dell’IZSUM.
L’Istituto ha dato, infatti, il via ad una campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare, chiamata “Alimento sicuro”. Un
programma di sensibilizzazione rivolto ai cittadini affinché accrescano al loro consapevolezza nei confronti del cibo, cercando di evitare comportamenti
scorretti e abitudini alimentari dannose.
L’incontro è gratuito, ma è necessaria la prenotazione ai numeri 07534343257, oppure 075343214.
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D a l s u p e r m e r c a t o a l f r i g o d i c a s a , g l i a c c o r g i m e n t i p e r r e n d e r e s i c u r i g l i a l i m e n t i c h e m e t t i a m o i n t a v o l a
L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o U m b r i a M a r c h e , p a r t e c o n l a c a m p a g n a d i s e n s i b i l i z z a z i o n e a l c i t t a d i n o “ A l i m e n t o S i c u r o ” s u c o m e e v i t a r e c o m p o r t a m e n t i s c o r r e t t i : d a l l ’ a c q u i s t o , a l t r a s p o r t o , a l l a p r e p a r a z i o n e d e i c i b i .
L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e d e l l ’ U m b r i a e d e l l e M a r c h e ( I Z S U M ) h a d a t o i n i z i o a d u n a c a m p a g n a d i i n f o r m a z i o n e s u i t e m i l e g a t i a l l a s i c u r e z z a a l i m e n t a r e d e d i c a t a a l c i t t a d i n o d a l n o m e " A l i m e n t o S i c u r o " . I l p r o s s i m o 2 7 g i u g n o p r e s s o l a s e d e d i P e r u g i a a l c u n i e s p e r t i i n m a t e r i a a f f r o n t e r a n n o l ’ a r g o m e n t o c e r c a n d o d i s e n s i b i l i z z a r e i l c i t t a d i n o a d u n u t i l i z z o p i ù a t t e n t o d e l c i b o . I n f a t t i , è f o n d a m e n t a l e a c q u i s i r e l a c o n s a p e v o l e z z a c h e l a q u a l i t à d i q u e s t ’ u l t i m o d i p e n d e a n c h e d a n o i , s e m p l i c i c o n s u m a t o r i , c h e t a l v o l t a , i n c o s a p e v o l m e n t e , i n c o r r i a m o i n a l c u n i r i s c h i l e g a t i a c o m p o r t a m e n t i s c o r r e t t i , a d e s e m p i o d u r a n t e l ’ a c q u i s t o , l a p r e p a r a z i o n e o l a c o n s e r v a z i o n e d e g l i a l i m e n t i .
C o m e l e g g e r e l e e t i c h e t t e d e g l i a l i m e n t i c h e t r o v i a m o n e i s u p e r m e r c a t i , c o s a è i n d i s p e n s a b i l e c o n o s c e r e p e r c a p i r e l a l o r o s a l u b r i t à ? C o m e b i s o g n a t r a s p o r t a r e g l i a l i m e n t i d a l s u p e r m e r c a t o a l f r i g o d i c a s a ? Q u e s t e s o n o a l c u n e d e l l e d o m a n d e c h e v e r r a n n o m e s s e i n c a m p o .
L ’ i n c o n t r o è o r g a n i z z a t o s o t t o f o r m a d i t a l k s h o w , d o v e u n g i o r n a l i s t a s c i e n t i f i c o c o n d u r r à i l p o m e r i g g i o s t i m o l a n d o a n c h e l ’ i n t e r a z i o n e c o n i l p u b b l i c o .
L ’ e v e n t o è a p e r t o a t u t t i , è g r a t u i t o e d è n e c e s s a r i o p r e n o t a r e p o i c h é i p o s t i s o n o l i m i t a t i . I l n u m e r o p e r l a p r e n o t a z i o n e è 0 7 5 - 3 4 3 2 5 7 ; 0 7 5 - 3 4 3 2 1 4 .
L ’ I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o U m b r i a M a r c h e è u n E n t e S a n i t a r i o P u b b l i c o , c h e o p e r a n e l l ’ a m b i t o d e l s e r v i z i o s a n i t a r i o n a z i o n a l e c o m e s t r u m e n t o t e c n i c o s c i e n t i f i c o d e l l o S t a t o e d e l l e R e g i o n i U m b r i a e M a r c h e . L ’ I Z S U M è u n o d e i d i e c i i s t i t u t i p r e s e n t i s u l t e r r i t o r i o n a z i o n a l e .
L ’ I Z S U M r a p p r e s e n t a l o s t r u m e n t o t e c n i c o e d o p e r a t i v o d e l S e r v i z i o S a n i t a r i o N a z i o n a l e p e r q u a n t o r i g u a r d a : l a s a n i t à a n i m a l e , i l c o n t r o l l o d i s a l u b r i t à e q u a l i t à d e g l i a l i m e n t i d i o r i g i n e a n i m a l e , l ’ i g i e n e d e g l i a l l e v a m e n t i e d i l c o r r e t t o r a p p o r t o t r a i n s e d i a m e n t i u m a n i , a n i m a l i e d a m b i e n t e .
L ’ a l t a s p e c i a l i z z a z i o n e d e l l ’ E n t e a c c o g l i e , t r a l e a l t r e , f i g u r e p r o f e s s i o n a l i c o m e , v e t e r i n a r i , b i o l o g i , c h i m i c i e t e c n i c i d i l a b o r a t o r i o . m e r c o l e d ì 2 7 G i u g n o 2 0 1 2 o r e 1 6 , 0 0 S a l a f o r m a z i o n e I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e U m b r i a M a r c h e V i a G . S a l v e m i n i , 1 P e r u g i a
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Dal supermercato al fr igo di casa, gl i accorgimenti per rendere sicuri gl i a l imenti che mett iamo in tavola
Comun ica t i - s tampa .ne t 211
merco led ì 27 G iugno 2012 o re 16 ,00 Sa la fo rmaz ione I s t i t u to Zoopro f i l a t t i co Spe r imen ta le Umbr ia Marche V ia G . Sa lvem in i , 1 Pe rug ia Pe rug ia . L ' I s t i t u to Zoop ro f i l a t t i co Spe r imen ta le de l l 'Umbr ia e de l l e . . . Leggi la no t i z ia
RA S S EGNA S T AMPA 2 0 1 2
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26/06/12 11:45Food Safety - Controllo degli Alimenti | Scoop.it
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www.quotidianosanita.it - June 13, 10:12 PM
Le anguille del Garda e le diossine“ Ministero Salute. "Niente anguille del Garda. Sonocontaminate"Quotidiano SanitàViene così prorogata di unanno la precedente decisione scaturita dalla verifica dei livellidi contaminazione da diossina delle anguille provenienti daquel bacino.”
Scooped by Massimo Piccotto
www.agi.it - June 9, 1:50 PM
Sicurezza alimentare: Friuli, piu' controlli sumolluschi bivalvi“ Sicurezza alimentare: Friuli, piu' controlli su molluschibivalviAGI - Agenzia Giornalistica ItaliaDa oggi sono ancorapiu' funzionali e capillari i controlli sui molluschi bivalviprodotti e raccolti nelle acque del Friuli Venezia Giulia.”
ViviPertegada
www.ecoblog.it - June 6, 9:33 PM
Taranto, stop alle cozze: troppa diossina ePCB
“ Il QuotidianoItalianoTaranto, stop allecozze: troppa diossina ePCBEcoblog.it (Blog)Cirisiamo: i mitili allevati nelprimo seno del Mar Piccolo aTaranto sono stati contaminatida diossine e PCB, oltre i 7,5picogrammi a grammo ma
toccando in...”
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www.sassarinotizie.com - May 29, 10:39 PM
Monitorare cozze e vongole in Sardegna
“ Quanto ci costa la carne[...]...”
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edizioni.lastampa.it - June 16, 12:29 PM
Sportello web per le etichette sicurePer supportare le imprese valdostane del settore agro-alimentare della regione nell’assolvimento degli obblighiderivanti dall’emanazione delle nuove norme a livello nazionaleed europeo, la Camera di Commercio attiverà, da lunedì 18giugno, lo Sportello telematico per l’Etichettatura e la sicurezzadei prodotti alimentari
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www.iss.it - June 13, 10:17 PM
Roma, convegno sulle micotossine all'ISS“ Istituto Superiore di Sanità: Reparto OGM eMicotossine, Eventi, IV CONGRESSOMICOTOSSINE, 11-12-13 Giugno 2012...”
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www.ilmessaggero.it - June 13, 10:00 PM
La frode dell'olio... alla clorofilla“ RIETI - Diciassette persone sono state iscritte nel registro
degli indagati, con l'ipotesi di reato diassociazione a delinquere finalizzata alla frodein commercio consistente nell'adulterazione econtraffazione di olio extra vergine di oliva.”
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press.area.trieste.it - June 7, 6:20 PM
Premi Innovazione 3L/3T: un kit per laStreptomicina
Tecna S.r.l.I'Screen StreptoKit analitico per la determinazione dei residuidi streptomicina e diidrostreptomicina nelmiele.
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www.teatronaturale.it - June 2, 3:55 PM
OGM: amici o nemici?“ EspansioneGli organismi geneticamente modificati non sonoun nemico da abbattereTeatro NaturaleSe quindi la comunitàscientifica dedicata alla biologia delle piante -e che includegenetisti, biologi molecolari, fisiologi, biochimici, patologi,microbiologi-,...”
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.7
22 giugno 2012
Ministero dell’Agricoltura Albanese in visita ad Ancona per il progetto controllo degli alimenti in Albania, che ha
come partner l’IZS Umbria e Marche
L’IZSUM è stato interpellato in qualità di Centro di Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e chimico dei Molluschi bivalvi vivi, per sostenere lo sviluppo del sistema di sicurezza alimentare
albanese
Ancona. Ieri l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche ha ospitato la delegazione del Ministero dell’Agricoltura albanese, costituita tra gli altri dal Direttore Generale dei Servizi Veterinari, nella sede di Ancona, per fare il punto sul progetto di collaborazione che l’IZSUM ha in piedi con l’Albania sul Controllo degli Alimenti. Dall'Aprile 2009 l'Organizzazione Mondiale della Sanità OMS-WHO (Ufficio Nazionale per l'Albania) sta realizzando, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e consumatori (albanese) il progetto "Sul miglioramento del controllo degli alimenti in Albania". Il progetto mira a sostenere lo sviluppo del sistema di sicurezza alimentare albanese in un quadro tecnico e gestionale che garantisca la sicurezza alimentare in linea con la legislazione dell'Unione Europea. La collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche nasce dal fatto che l’Istituto ha tra le sue eccellenze il Centro di Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e chimico dei Molluschi bivalvi vivi nella sede di Ancona. Un polo scientifico che si occupa degli aspetti igenico-sanitari della molluschicoltura. È riconosciuto ufficialmente a livello nazionale ed europeo come laboratorio di riferimento nazionale e collabora fattivamente con il Centro di Referenza Europeo. L’alta specializzazione dell’Istituto gli permette di organizzare, per conto del Ministero della Salute, Corsi nazionali sull'argomento. L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche concretamente si sta occupando all’interno del progetto europeo di:
1. effettuare l'indagine sanitaria sulle zone di produzione dei molluschi bivalvi della laguna Butrinti (estremo sud dell'Albania in base alle richieste dell'Unione Europea;
2. organizzare Training specifici sulla sorveglianza sanitaria dei molluschi bivalvi per gli operatori sanitari albanesi;
3. sviluppare e migliorare il piano di valutazione HACCP del centro di depurazione e del centro di spedizione molluschi bivalvi di Butrinti;
4. migliorare e validare l'efficienza del sistema di depurazione di Butrinti; 5. rafforzare le capacità diagnostiche del laboratorio interno nel centro di depurazione e spedizione di
Butrinti, per soddisfare la richiesta prevista dal laboratorio di riferimento dell'UE per la microbiologia e la virologia dei molluschi bivalvi vivi.
Il settore della molluschicoltura è una realtà di rilievo nel contesto produttivo albanese che sta cercando sbocchi di mercato verso la Comunità Europea. Il progetto contribuisce ad un obiettivo ben più ampio dell’IZSUM, ovvero, realizzare una rete adriatica di relazioni stabili tra le comunità scientifiche in grado di migliorare lo stato delle conoscenze, di promuovere nuove forme di cooperazione tra le istituzioni locali e gli operatori del settore e di far si che i processi di globalizzazione possano essere governati senza una accentuazione degli squilibri tra territori e aree sociali.
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21 giugno 2012
21 giugno: la delegazione del Ministero Agricoltura albanese in visita ad Ancona
Il 21 giugno l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche ha ospitato la delegazione del Ministero dell’Agricoltura albanese. Questa è costituita tra gli altri dal Direttore Generale dei Servizi Veterinari, nella sede di Ancona, per fare il punto sul progetto di collaborazione che l’IZSUM ha in piedi con l’Albania sul Controllo degli Alimenti. Dall'Aprile 2009 l'Organizzazione Mondiale della Sanità OMS-WHO (Ufficio Nazionale per
l'Albania) sta realizzando, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e consumatori (albanese) il progetto "Sul miglioramento del controllo degli alimenti in Albania". Il progetto mira a sostenere lo sviluppo del sistema di sicurezza alimentare albanese in un quadro tecnico e gestionale che garantisca la sicurezza alimentare in linea con la legislazione dell'Unione Europea. La collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche nasce dal fatto che l’Istituto ha tra le sue eccellenze il Centro di Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e chimico dei Molluschi bivalvi vivi nella sede di Ancona.
Un polo scientifico che si occupa degli aspetti igenico-sanitari della molluschicoltura. È riconosciuto ufficialmente a livello nazionale ed europeo come laboratorio di riferimento nazionale e collabora fattivamente con il Centro di Referenza Europeo. L’alta specializzazione dell’Istituto gli permette di organizzare, per conto del Ministero della Salute, Corsi nazionali sull'argomento. L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche concretamente si sta occupando all’interno del progetto europeo di diversi interventi quali effettuare l'indagine sanitaria sulle zone di produzione dei molluschi bivalvi della laguna Butrinti (estremo sud dell'Albania in base alle richieste dell'Unione Europea;
segue
25/06/12 10:3721 giugno: la delegazione del Ministero Agricoltura albanese in visita ad Ancona • Vivere Ancona
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21 giugno: la delegazione del Ministero Agricoltura albanese in visita adAncona
Il 21 giugno l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche ha ospitato la delegazione del Ministerodell’Agricoltura albanese.
Questa è costituita tra gli altri dal Direttore Generale dei Servizi Veterinari, nella sede di Ancona, per fare il punto sul progetto di collaborazione che l’IZSUM ha in piedicon l’Albania sul Controllo degli Alimenti. Dall'Aprile 2009 l'Organizzazione Mondiale della Sanità OMS-WHO (Ufficio Nazionale per l'Albania) sta realizzando, incollaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e consumatori (albanese) il progetto "Sul miglioramento del controllo degli alimenti in Albania".
Il progetto mira a sostenere lo sviluppo del sistema di sicurezza alimentare albanese in un quadro tecnico e gestionale che garantisca la sicurezza alimentare in linea conla legislazione dell'Unione Europea. La collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche nasce dal fatto che l’Istituto ha tra le sue eccellenze ilCentro di Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e chimico dei Molluschi bivalvi vivi nella sede di Ancona. Un polo scientifico che si occupa degli aspettiigenico-sanitari della molluschicoltura.
È riconosciuto ufficialmente a livello nazionale ed europeo come laboratorio di riferimento nazionale e collabora fattivamente con il Centro di Referenza Europeo. L’altaspecializzazione dell’Istituto gli permette di organizzare, per conto del Ministero della Salute, Corsi nazionali sull'argomento.
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche concretamente si sta occupando all’interno del progetto europeo di diversi interventi quali effettuare l'indagine sanitaria sullezone di produzione dei molluschi bivalvi della laguna Butrinti (estremo sud dell'Albania in base alle richieste dell'Unione Europea; organizzare Training specifici sullasorveglianza sanitaria dei molluschi bivalvi per gli operatori sanitari albanesi e sviluppare e migliorare il piano di valutazione HACCP del centro di depurazione e delcentro di spedizione molluschi bivalvi di Butrinti.
Fra gli interventi vi sono quelli di migliorare e validare l'efficienza del sistema di depurazione di Butrinti e rafforzare le capacità diagnostiche del laboratorio interno nelcentro di depurazione e spedizione di Butrinti, per soddisfare la richiesta prevista dal laboratorio di riferimento dell'UE per la microbiologia e la virologia dei molluschibivalvi vivi.
Il settore della molluschicoltura è una realtà di rilievo nel contesto produttivo albanese che sta cercando sbocchi di mercato verso la Comunità Europea. Il progettocontribuisce ad un obiettivo ben più ampio dell’IZSUM, ovvero, realizzare una rete adriatica di relazioni stabili tra le comunità scientifiche in grado di migliorare lo statodelle conoscenze, di promuovere nuove forme di cooperazione tra le istituzioni locali e gli operatori del settore e di far si che i processi di globalizzazione possano esseregovernati senza una accentuazione degli squilibri tra territori e aree sociali.
da Istituto Zooprofilattico Umbria-Marche
Questo è un comunicato stampa inviato il 22/06/2012 pubblicato sul giornale del 23/06/2012 - 107 letture - 0 commenti
In questo articolo si parla di ancona, attualità, attualità , istituto zooprofilattico.
L'indirizzo breve di questo articolo è http://vivere.biz/AJZ
Rilasciato con licenzaCreative Commons.
Maggiori info:vivere.biz/gkW
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21 giugno 2012
organizzare Training specifici sulla sorveglianza sanitaria dei molluschi bivalvi per gli operatori sanitari albanesi e sviluppare e migliorare il piano di valutazione HACCP del centro di depurazione e del centro di spedizione molluschi bivalvi di Butrinti. Fra gli interventi vi sono quelli di migliorare e validare l'efficienza del sistema di depurazione di Butrinti e rafforzare le capacità diagnostiche del laboratorio interno nel centro di depurazione e spedizione di Butrinti, per soddisfare la richiesta prevista dal laboratorio di riferimento dell'UE per la microbiologia e la virologia dei molluschi bivalvi vivi. Il settore della molluschicoltura è una realtà di rilievo nel contesto produttivo albanese che sta cercando sbocchi di mercato verso la Comunità Europea. Il progetto contribuisce ad un obiettivo ben più ampio dell’IZSUM, ovvero, realizzare una rete adriatica di relazioni stabili tra le comunità scientifiche in grado di migliorare lo stato delle conoscenze, di promuovere nuove forme di cooperazione tra le istituzioni locali e gli operatori del settore e di far si che i processi di globalizzazione possano essere governati senza una accentuazione degli squilibri tra territori e aree sociali.
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21 giugno: la delegazione del Ministero Agricoltura albanese in visita adAncona
Il 21 giugno l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche ha ospitato la delegazione del Ministerodell’Agricoltura albanese.
Questa è costituita tra gli altri dal Direttore Generale dei Servizi Veterinari, nella sede di Ancona, per fare il punto sul progetto di collaborazione che l’IZSUM ha in piedicon l’Albania sul Controllo degli Alimenti. Dall'Aprile 2009 l'Organizzazione Mondiale della Sanità OMS-WHO (Ufficio Nazionale per l'Albania) sta realizzando, incollaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e consumatori (albanese) il progetto "Sul miglioramento del controllo degli alimenti in Albania".
Il progetto mira a sostenere lo sviluppo del sistema di sicurezza alimentare albanese in un quadro tecnico e gestionale che garantisca la sicurezza alimentare in linea conla legislazione dell'Unione Europea. La collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche nasce dal fatto che l’Istituto ha tra le sue eccellenze ilCentro di Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e chimico dei Molluschi bivalvi vivi nella sede di Ancona. Un polo scientifico che si occupa degli aspettiigenico-sanitari della molluschicoltura.
È riconosciuto ufficialmente a livello nazionale ed europeo come laboratorio di riferimento nazionale e collabora fattivamente con il Centro di Referenza Europeo. L’altaspecializzazione dell’Istituto gli permette di organizzare, per conto del Ministero della Salute, Corsi nazionali sull'argomento.
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche concretamente si sta occupando all’interno del progetto europeo di diversi interventi quali effettuare l'indagine sanitaria sullezone di produzione dei molluschi bivalvi della laguna Butrinti (estremo sud dell'Albania in base alle richieste dell'Unione Europea; organizzare Training specifici sullasorveglianza sanitaria dei molluschi bivalvi per gli operatori sanitari albanesi e sviluppare e migliorare il piano di valutazione HACCP del centro di depurazione e delcentro di spedizione molluschi bivalvi di Butrinti.
Fra gli interventi vi sono quelli di migliorare e validare l'efficienza del sistema di depurazione di Butrinti e rafforzare le capacità diagnostiche del laboratorio interno nelcentro di depurazione e spedizione di Butrinti, per soddisfare la richiesta prevista dal laboratorio di riferimento dell'UE per la microbiologia e la virologia dei molluschibivalvi vivi.
Il settore della molluschicoltura è una realtà di rilievo nel contesto produttivo albanese che sta cercando sbocchi di mercato verso la Comunità Europea. Il progettocontribuisce ad un obiettivo ben più ampio dell’IZSUM, ovvero, realizzare una rete adriatica di relazioni stabili tra le comunità scientifiche in grado di migliorare lo statodelle conoscenze, di promuovere nuove forme di cooperazione tra le istituzioni locali e gli operatori del settore e di far si che i processi di globalizzazione possano esseregovernati senza una accentuazione degli squilibri tra territori e aree sociali.
da Istituto Zooprofilattico Umbria-Marche
Questo è un comunicato stampa inviato il 22/06/2012 pubblicato sul giornale del 23/06/2012 - 107 letture - 0 commenti
In questo articolo si parla di ancona, attualità, attualità , istituto zooprofilattico.
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21 giugno 2012
25/06/12 10:36istituto zooprofilattico | Libero 24x7
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.8
2 luglio 2012
Audit per controllare gli operatori del settore alimentare
Una tecnica innovativa per valutare il sistema di chi produce, trasforma e distribuisce alimenti. L’IZSUM ha organizzato nelle Marche un percorso formativo per fornire alle Autorità preposte ai
controlli ufficiali nel settore alimentare gli strumenti conoscitivi e applicativi per operare in sintonia con quanto previsto dai regolamenti del pacchetto igiene.
Perugia. L’IZSUM è il punto di riferimento e di supporto tecnico scientifico per le strutture che si occupano di controllo ufficiale degli alimenti. Nella mission si evidenzia come la formazione sia una delle attività principali diretta agli operatori del settore. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM) andando in questa direzione ha attivato un corso di formazione per le autorità deputate ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità ai requisiti di legge, l’efficacia e l’adeguatezza del sistema produttivo messo in atto dagli operatori del settore alimentare (OSA). Il percorso formativo si è tenuto per due settimane a Bargni di Serrungarina (PU). Il corso è stato riservato a Medici, Biologici e Chimici che operano nei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e ai Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione – ASUR Marche in cui si è trasmesso il know-how della tecnica dell’audit. La tecnica è una metodologia innovativa che consiste in un processo sistematico, indipendente e documentato atto a misurare la conformità di sistemi, processi o procedure a determinati requisiti, a verificarne l'applicazione e valutare che gli stessi consentano di garantire un adeguato livello di sicurezza degli alimenti. L’obiettivo del corso oltre che far acquisire conoscenze e tecniche operative in merito a tematiche connesse alla programmazione e realizzazione di audit in accordo con quanto previsto dalle varie legislazioni, ha definito un “percorso di qualificazione” per la figura professionale di auditor per l’esecuzione di audit su OSA. La particolarità del percorso didattico è stata il fatto di essere articolata in due fasi: la prima teorica interattiva con lezioni frontali ed addestramento in aula mediante esercitazioni e giochi di ruolo che hanno coinvolto tutti i partecipanti ed i relatori (Pietro Noè – Ministero della Salute, Antonio Menditto – Istituto Superiore di Sanità, Franco Tonucci, Giuliana Blasi, Marinella Capuccella – IZS Umbria e Marche). La seconda parte, pratica, si è contraddistinta per l’esecuzione di audit sul campo con veri e propri percorsi di training presso caseifici, mattatoi, allevamenti etc. . Una formula piaciuta ai partecipanti e che li ha stimolati a modificare alcuni elementi della loro attività professionale. E’ inoltre emersa la volontà da parte di molti di rendere al più presto attuative le nozioni apprese. Tra i partner del progetto: Agenzia Regionale Sanitaria P.F. (posizione funzionale) Veterinaria e Sicurezza Alimentare Regione Marche. Il corso sarà itinerante e sarà svolto in altre province marchigiane tra il 2012 e il 2013.
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.9
21 settembre 2012
Gli stipendi dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche, un altro punto di vista
Una nota che può dare una lettura più appropriata degli stipendi dei dirigenti dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM)
Perugia. In seguito all’articolo uscito oggi sulla Nazione siamo qui ad evidenziare un punto di vista diverso rispetto all’enfasi che si è dato al pezzo sugli stipendi dei dirigenti (e non dei funzionari) IZSUM. Dati pubblicati sul sito dell’IZSUM come dalla vigente normativa sulla trasparenza e che possono avere un peso diverso, a seconda, di come vengono esposti. Così come sono stati presentati, sembrano degli stipendi esagerati, in realtà rispettano tutte le normative in fatto di contratto nazionale di lavoro sulla sanità, anzi rispetto agli altri Istituti Zooprofilattici hanno dei numeri più bassi. I veterinari dell’Istituto Zooprofilattico, in particolare, i dirigenti delle strutture operative complesse (quelli con più di 100 mila euro di stipendio), sono assimilati in tutto e per tutto ai direttori di struttura complessa o di dipartimento (ex primari) di qualsiasi azienda sanitaria locale e nazionale (ASL, Ospedali, etc.), con la differenza che l’ente in questione si occupa di sanità pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare, assicura, in sostanza, che ciò che mangiamo sia salutare per la popolazione e che gli animali allevati siano sani. Un compito fondamentale per la nostra salute. In seconda istanza, bisogna sottolineare che i 10 dirigenti che hanno uno stipendio di oltre 100 mila euro hanno ritenute contributive per il 10,87% e ritenute fiscali come da normative vigenti, per un totale di ritenute pari al 47%. Pertanto le retribuzioni più alte evidenziate hanno un valore netto pari al 53% dello stipendio lordo pubblicato. Crediamo che per correttezza nei confronti dei cittadini sia opportuno pubblicare questa nota di risposta al vostro articolo.
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22 settembre 2012
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.10 10 ottobre 2012
Lo scoiattolo grigio in Umbria:
una minaccia per la biodiversità e un' incognita sanitaria
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche indaga sulle implicazioni sanitarie nel nostro territorio dello scoiattolo alieno
Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continente Nordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilità dall'Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza desta forte preoccupazione in quanto mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusione competitiva”, in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione della specie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogo rischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l'ultima introduzione, ad oggi accertata, nel nostro paese si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è presente nell'area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell'intera regione e interessare successivamente tutto il Centro Italia. Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare ed Ambientale (DBCA) dell'Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (così come quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazione della biodiversità. In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte dello scoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animale particolarmente confidente nei confronti dell'uomo; risulta perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario, con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre che alla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici. L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
RA S S EGNA S T AMPA 2 0 1 2
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17 ottobre 2012
Lo scoiattolo grigio in Umbria: una minaccia per la biodiversità e un' incognita sanitaria
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche indaga sulle implicazioni sanitarie nel nostro territorio dello scoiattolo alieno Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continente Nordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilità dall'Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza desta forte preoccupazione in quanto mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusione competitiva”, in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione della specie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogo rischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l'ultima introduzione, ad oggi accertata, nel nostro paese si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è presente nell'area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell'intera regione e interessare successivamente tutto il Centro Italia. Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare ed Ambientale (DBCA) dell'Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (così come quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazione della biodiversità. In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte dello scoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animale particolarmente confidente nei confronti dell'uomo; risulta perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario, con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre che alla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici. L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura
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Italia Lo scoiattolo grigio in Umbria: una minaccia per la biodiversità e un' incognita sanitaria
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Scritto da Dora Carapellese
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Lo scoiattolo grigio in Umbria: una minaccia per la biodiversità eun' incognita sanitaria
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche indaga sulle implicazioni sanitarie nel nostro territorio dello scoiattolo alieno
Perugia, Venerdì, 12 Ottobre 2012 -Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continente Nordamericano, è considerato una delle 100
specie aliene a più alta diffusabilità dall'Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza desta forte preoccupazione in quanto
mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusione competitiva”, in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche
determina l’estinzione della specie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre
un analogo rischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe).
La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l'ultima introduzione, ad oggi
accertata, nel nostro paese si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è
presente nell'area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro
territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell'intera regione e interessare successivamente
tutto il Centro Italia.
Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”,
finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare ed
Ambientale (DBCA) dell'Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di
Perugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio
(così come quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive
Internazionali in materia di conservazione della biodiversità.
In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo
stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte dello scoiattolo grigio,
così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animale particolarmente confidente nei confronti dell'uomo; risulta perciò più che mai utile
indagarne lo status sanitario, con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre che alla possibile trasmissione
di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici.
L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una
potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
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16 ottobre 2012
Lo scoiattolo grigio in Umbria: una minaccia per la biodiversità ed un’ incognita sanitaria
scoiattolo grigio Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continente Nordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusibilità dall’Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza desta forte preoccupazione
in quanto mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusione competitiva”, in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione della specie più debole.
In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, e l’Umbria sembra correre un analogo rischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l’ultima introduzione, ad oggi accertata, nel nostro paese si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000.
Segue
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16 ottobre 2012
La specie è presente nell’area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell’intera regione e interessare successivamente tutto il Centro Italia. Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell’Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare ed Ambientale (DBCA) dell’Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia.
Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (così come quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazione della biodiversità. In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un’intesa tra la Regione dell’Umbria e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena.
La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte dello scoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animale particolarmente confidente nei confronti dell’uomo; risulta perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario, con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre che alla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici.
L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull’ecosistema forestale e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
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12 ottobre 2012
Lo scoiattolo grigio spaventa l’Umbria: “Un' incognita sanitaria” L’Istituto Zooprofilattico Umbria-Marche ha avviato una serie di indagini sulle implicazioni sanitarie nel nostro territorio dello “scoiattolo alieno”, la cui ultima introduzione ad oggi accertata si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000, e desta "forte preoccupazione".
14 OTT - “E’ una minaccia per la biodiversità e un’incognita sanitaria”. Così l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche definisce lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continente Nordamericano, e considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilità dall'Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza sta infatti destando “forte preoccupazione” perché, spiega l’Istituto Zooprofilattico, “mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di ‘esclusione competitiva’, in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione della specie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogo rischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe)”. Ma in pericolo potrebbe esserci anche la salute delle persone. Per l’Istituto Zooprofilattico, infatti, lo scoiattolo grigio è “un’incognita sanitaria” da indagare con cura. La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l'ultima introduzione, ad oggi accertata, nel nostro paese si è verificata in segue
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12 ottobre 2012
Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è presente nell'area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell'intera regione e interessare successivamente tutto il Centro Italia. Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare ed Ambientale (DBCA) dell'Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (così come quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazione della biodiversità. “In seguito all’attuazione del Piano – spiega l’Istituto - , si è proceduto ad un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte dello scoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animale particolarmente confidente nei confronti dell'uomo; risulta perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario, con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre che alla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici”. “L’estinzione di una specie autoctona – conclude la nota dell’Istituto - determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura”.
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12 ottobre 2012
Salvate lo scoiattolo rosso, finire gli studi e passare all'azione Al momento ci sarebbe un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena.
Mentre dall’Irlanda arrivano notizie in qualche modo consolanti perché alcuni esemplari degli scoiattoli rossi sono sopravvissuti alla strage causata dal virus letale di cui sono portatori gli scoiattoli grigi nord americani, anche l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, dopo le segnalazioni delle associazioni, si fa sentire,
anche se l’azione concreta contro l’invasione Yankee sembra ancora allo studio, anche se ricerche e studi non dovrebbero mancare vista l'esperienza d'altre regioni d'Europa e d'Italia. Eppure, come scrive lo stesso istituto “l’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura”
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12/10/12 17:40Salvate lo scoiattolo rosso, finire gli studi e passare all'azione
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Dalla regioneCollazzoneDerutaFratta TodinaMarscianoMassa MartanaMonte Castello di VibioSan VenanzoTodiUmbria
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Salvate lo scoiattolo rosso, finire gli studi e passare all'azione
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12 ottobre 2012
L’annuncio che almeno il problema è stato compreso viene dal fatto che “Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare ed Ambientale (DBCA) dell'Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (così come quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazione della biodiversità. In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte dello scoiattolo grigio,
così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animale particolarmente confidente nei confronti dell'uomo; risulta
perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario, con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può
trasmettere all’uomo, oltre che alla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici.”
12/10/12 17:40Salvate lo scoiattolo rosso, finire gli studi e passare all'azione
Pagina 1 di 4http://www.iltamtam.it/Generali/Ambiente-e-Territorio/Salvate-lo-scoiattolo-rosso-finire-gli-studi-e-passare-allazione.aspx
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Dalla regioneCollazzoneDerutaFratta TodinaMarscianoMassa MartanaMonte Castello di VibioSan VenanzoTodiUmbria
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Salvate lo scoiattolo rosso, finire gli studi e passare all'azione
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UMBRIA : LO SCOIATTOLO GRIGIO METTE IN PERICOLO LA SOPRAVVIVENZA DI QUELLO
ROSSO Secondo l'istituto zooprofilattico di Umbria e Marche " rappresenta una minaccia per la biodiversità "
Viene considerata "una minaccia per la biodiversità e un'incognita sanitaria" la presenza in Umbria dello scoiattolo grigio, che sta rischiando di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono): l'Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria-Marche indaga sulle implicazioni sanitarie. Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continente Nordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilità dall'Unione internazionale di conservazione della natura (Iucn). In Umbria , spiega l'Istituto zooprofilattico in una nota , la sua presenza desta forte preoccupazione poiché mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di "esclusione competitiva", in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l'estinzione della specie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, e l'Umbria sembra correre un analogo rischio specialmente nell'area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, in Piemonte; l'ultima introduzione, ad oggi accertata, nel Paese, si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è presente nell'area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell'intera regione e interessare successivamente tutto il centro Italia. Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un "Piano di controllo", finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal dipartimento di Biologia cellulare ed ambientale (Dbca) dell'Università degli studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. L'estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale , viene sottolineato nella nota , e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
11/10/12 10:04UMBRIA : LO SCOIATTOLO GRIGIO METTE IN PERICOLO LA SOPRAVVIVENZA DI QUELLO ROSSO :: Informazione :: Ambiente e turismo
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UMBRIA : LO SCOIATTOLO GRIGIO METTE INPERICOLO LA SOPRAVVIVENZA DI QUELLO ROSSO11 Ottobre 2012 04.59 - di Redazione Terni in Rete - Fonte: Terni in rete - cod.350594
Secondo l'istituto zooprofilattico di Umbria e Marche " rappresentauna minaccia per la biodiversità "
Viene considerata "una minaccia per la biodiversità e un'incognitasanitaria" la presenza in Umbria dello scoiattolo grigio, che starischiando di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono): l'Istitutozooprofilattico sperimentale Umbria-Marche indaga sulle implicazionisanitarie.
Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione estdel continente Nordamericano, è considerato una delle 100 specie
aliene a più alta diffusabilità dall'Unione internazionale diconservazione della natura (Iucn). In Umbria , spiega l'Istitutozooprofilattico in una nota , la sua presenza desta fortepreoccupazione poiché mette in serio pericolo la specie autoctonaSciurus vulgaris, per un meccanismo di "esclusione competitiva", incui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determinal'estinzione della specie più debole.
In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito allasostituzione tra i due sciuridi, e l'Umbria sembra correre un analogorischio specialmente nell'area periferica della città di Perugia (zonaMonte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, inPiemonte; l'ultima introduzione, ad oggi accertata, nel Paese, si èverificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000. La specieè presente nell'area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma lecaratteristiche ecologiche del territorio potrebbero consentirle benpresto di espandersi nell'intera regione e interessare
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UMBRIA/ LO SCOIATTOLO GRIGIO “ALIENO”: UNA MINACCIA PER LA BIODIVERSITA’ E UN’INCOGNITA SANITARIA Lo scoiattolo grigio,Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continente Nordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilità dall’Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza desta forte preoccupazione in quanto mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusione competitiva”, in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione della specie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogo rischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe).
La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l’ultima introduzione, ad oggi accertata, nel nostro paese si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è presente nell’area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell’intera regione e interessare successivamente tutto il Centro Italia. Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell’Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare ed Ambientale (DBCA) dell’Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
La gestione dello scoiattolo grigio (così come quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazione della biodiversità. In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un’intesa tra la Regione dell’Umbria e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena.
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12/10/12 17:37Umbria/ LO SCOIATTOLO GRIGIO “ALIENO”: UNA MINACCIA PER LA BIODIVERSITA’ E UN’INCOGNITA SANITARIA | Terni Magazine
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Umbria/ LO SCOIATTOLOGRIGIO “ALIENO”: UNAMINACCIA PER LABIODIVERSITA’ EUN’INCOGNITA SANITARIA11 ottobre 2012By Redazione
Lo scoiattolo grigio,Sciurus carolinensis, originario della porzione estdel continente Nordamericano, è considerato una delle 100 speciealiene a più alta diffusabilità dall’Unione Internazionale diConservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza destaforte preoccupazione in quanto mette in serio pericolo la specieautoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusionecompetitiva”, in cui la mancanza di separazione di due nicchieecologiche determina l’estinzione della specie più debole. InInghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito allasostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogorischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zonaMonte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nellaRegione Piemonte; l’ultima introduzione, ad oggi accertata, nel nostropaese si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000.La specie è presente nell’area urbana e peri-urbana della città diPerugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territoriopotrebbero consentirle ben presto di espandersi nell’intera regione einteressare successivamente tutto il Centro Italia. Alla luce dei rischi diespansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un“Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell’Umbria, portatoavanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare edAmbientale (DBCA) dell’Università degli Studi di Perugia con lacollaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. Tale piano haricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tuteladel Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e laRicerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (così comequella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata daConvenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazionedella biodiversità. In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto adun’intesa tra la Regione dell’Umbria e l’Istituto ZooprofilatticoSperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario delgenere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quellaaliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte delloscoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o
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La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte dello scoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animale particolarmente confidente nei confronti dell’uomo; risulta perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario, con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre che alla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici.
L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull’ecosistema forestale e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
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Umbria/ LO SCOIATTOLOGRIGIO “ALIENO”: UNAMINACCIA PER LABIODIVERSITA’ EUN’INCOGNITA SANITARIA11 ottobre 2012By Redazione
Lo scoiattolo grigio,Sciurus carolinensis, originario della porzione estdel continente Nordamericano, è considerato una delle 100 speciealiene a più alta diffusabilità dall’Unione Internazionale diConservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza destaforte preoccupazione in quanto mette in serio pericolo la specieautoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusionecompetitiva”, in cui la mancanza di separazione di due nicchieecologiche determina l’estinzione della specie più debole. InInghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito allasostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogorischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zonaMonte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nellaRegione Piemonte; l’ultima introduzione, ad oggi accertata, nel nostropaese si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000.La specie è presente nell’area urbana e peri-urbana della città diPerugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territoriopotrebbero consentirle ben presto di espandersi nell’intera regione einteressare successivamente tutto il Centro Italia. Alla luce dei rischi diespansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un“Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell’Umbria, portatoavanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare edAmbientale (DBCA) dell’Università degli Studi di Perugia con lacollaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. Tale piano haricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tuteladel Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e laRicerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (così comequella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata daConvenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazionedella biodiversità. In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto adun’intesa tra la Regione dell’Umbria e l’Istituto ZooprofilatticoSperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario delgenere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quellaaliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte delloscoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o
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Il Messaggeroo, 11/10/22012
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Scoiattolo grigio in Umbria e' incognita sanitaria
Il Corriere della Sera - Terni 16 ore fa (ANSA) - PERUGIA, 10 OTT - Viene considerata ''una minaccia per la biodiversita' e un'incognita sanitaria'' la presenza in Umbria dello scoiattolo grigio, che sta rischiando di decimare lo scoiattolo ... Leggi la notizia
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11 ottobre 2012
Lo scoiattolo grigio in Umbria, una minaccia per la biodiversità e un'incognita sanitaria L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche indaga sulle implicazioni sanitarie nel nostro territorio dello scoiattolo alieno
Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continente Nordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilità dall'Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la sua presenza desta forte preoccupazione in quanto mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusione competitiva”, in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione della specie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogo rischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l'ultima introduzione, ad oggi accertata, nel nostro paese si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è presente nell'area urbana e peri- urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell'intera regione e interessare successivamente tutto il Centro Italia. Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”, finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare ed Ambientale (DBCA) dell'Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (così come quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionali in materia di conservazione della biodiversità.
11/10/12 10:54- Lo scoiattolo grigio in Umbria, una minaccia per la biodiversità e un' incognita sanitaria
Pagina 1 di 2http://www.salute-ambiente.it/articolo.php?id_pubblicazione=43166
Lo scoiattolo grigio in Umbria, una minaccia per la biodiversità e un'incognita sanitaria
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche indaga sulle implicazioni sanitarie nel nostro territoriodello scoiattolo alieno
Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continenteNordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilitàdall'Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la suapresenza desta forte preoccupazione in quanto mette in serio pericolo la specieautoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusione competitiva”, in cui lamancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione dellaspecie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito allasostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogo rischiospecialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe).La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l'ultimaintroduzione, ad oggi accertata, nel nostro paese si è verificata in Umbria,probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è presente nell'area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territorio
potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell'intera regione e interessare successivamente tutto il CentroItalia.Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”,finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare edAmbientale (DBCA) dell'Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia diPerugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e delMare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (cosìcome quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionaliin materia di conservazione della biodiversità.In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che
comprende sia la specie autoctona che quella aliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte delloscoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animaleparticolarmente confidente nei confronti dell'uomo; risulta perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario,con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre chealla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici.L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale e lapresenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settorieconomici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
(11-10-2012 07:36)
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Lo scoiattolo grigio in Umbria, unaminaccia per la biodiversità e un' incognitasanitaria
Qualità architettonica in Umbria, approvatoil regolamento
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In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che comprende sia la specie autoctona che quella aliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte dello scoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animale particolarmente confidente nei confronti dell'uomo; risulta perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario, con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre che alla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici. L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
11/10/12 10:54- Lo scoiattolo grigio in Umbria, una minaccia per la biodiversità e un' incognita sanitaria
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Lo scoiattolo grigio in Umbria, una minaccia per la biodiversità e un'incognita sanitaria
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche indaga sulle implicazioni sanitarie nel nostro territoriodello scoiattolo alieno
Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis, originario della porzione est del continenteNordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilitàdall'Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN). In Umbria la suapresenza desta forte preoccupazione in quanto mette in serio pericolo la specieautoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di “esclusione competitiva”, in cui lamancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione dellaspecie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito allasostituzione tra i due sciuridi, ed l’Umbria sembra correre un analogo rischiospecialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe).La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, nella Regione Piemonte; l'ultimaintroduzione, ad oggi accertata, nel nostro paese si è verificata in Umbria,probabilmente nei primi anni del 2000. La specie è presente nell'area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del nostro territorio
potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell'intera regione e interessare successivamente tutto il CentroItalia.Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di Controllo”,finanziato dalla Regione dell'Umbria, portato avanti sul campo dal Dipartimento di Biologia Cellulare edAmbientale (DBCA) dell'Università degli Studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia diPerugia. Tale piano ha ricevuto parere favorevole dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e delMare e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. La gestione dello scoiattolo grigio (cosìcome quella di tutte le specie aliene) è inoltre fortemente incoraggiata da Convenzioni e Direttive Internazionaliin materia di conservazione della biodiversità.In seguito all’attuazione del Piano, si è proceduto ad un'intesa tra la Regione dell'Umbria e l'IstitutoZooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche per una ricerca sullo stato sanitario del genere Sciurus, che
comprende sia la specie autoctona che quella aliena. La colonizzazione di parchi urbani e giardini da parte delloscoiattolo grigio, così come le sue caratteristiche etologiche (o comportamentali), rendono tale animaleparticolarmente confidente nei confronti dell'uomo; risulta perciò più che mai utile indagarne lo status sanitario,con particolare attenzione ad eventuali agenti di zoonosi che la specie aliena può trasmettere all’uomo, oltre chealla possibile trasmissione di patologie verso la specie autoctona o verso altri selvatici.L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull'ecosistema forestale e lapresenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settorieconomici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
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Grigi contro rossi, così lo scoiattolo «yankee» minaccia la sopravvivenza della specie autoctona Viene considerata «una minaccia per la biodiversità e un’incognita sanitaria» la presenza in Umbria dello scoiattolo grigio, che sta rischiando di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono): l’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria-Marche indaga sulle implicazioni sanitarie.
Sciurus carolinensis Lo scoiattolo grigio, Sciurus carolinensis o grey squirrel, originario della porzione est del continente Nordamericano, è considerato una delle 100 specie aliene a più alta diffusabilità dall’Unione internazionale di conservazione della natura (Iucn). In Umbria – spiega l’Istituto zooprofilattico in una nota – la sua presenza desta forte preoccupazione poiché mette in serio pericolo la specie autoctona Sciurus vulgaris, per un meccanismo di «esclusione competitiva», in cui la mancanza di separazione di due nicchie ecologiche determina l’estinzione della specie più debole. In Inghilterra, Irlanda e parte del Piemonte si è già assistito alla sostituzione tra i due sciuridi, e l’Umbria sembra correre un analogo rischio specialmente nell’area periferica della città di Perugia (zona Monte Malbe). La specie aliena fu introdotta in Italia nel 1948, in Piemonte; l’ultima introduzione, ad oggi accertata, nel Paese, si è verificata in Umbria, probabilmente nei primi anni del 2000.
A Perugia La specie è presente nell’area urbana e peri-urbana della città di Perugia, ma le caratteristiche ecologiche del territorio potrebbero consentirle ben presto di espandersi nell’intera regione e interessare successivamente tutto il centro Italia. Alla luce dei rischi di espansione dello scoiattolo alieno, dal 2011 in Umbria, è in atto un “Piano di controllo”, finanziato dalla Regione dell’Umbria, portato avanti sul campo dal dipartimento di Biologia cellulare ed ambientale (Dbca) dell’Università degli studi di Perugia con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia.
Pericolo estinzione L’estinzione di una specie autoctona determinerebbe un forte impatto negativo sull’ecosistema forestale – si sottolinea nella nota – e la presenza della specie aliena potrebbe rappresentare una potenziale criticità per alcuni importanti settori economici del mondo rurale regionale, quali la tartuficoltura, la frutticoltura e la viticoltura.
11/10/12 10:17Grigi contro rossi, così lo scoiattolo «yankee» minaccia la sopravvivenza della specie autoctona | Umbria24.it
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Grigi contro rossi, così lo scoiattolo «yankee»minaccia la sopravvivenza della specieautoctona
L'istituto zooprofilattico indaga sulle implicazionisanitarie
Scritto il 10/10/12 • Categoria: Attualità
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11/10/12 10:08Scoiattolo grigio pericolo pubblico n. 1: sarebbe un’ “incognita sanitaria" | umbrialeft.it
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Scoiattolo grigio pericolo pubblico n. 1: sarebbeun’ “incognita sanitaria"
PERUGIA – A sua insaputa il povero scoiattolo grigio che popolaormai molte zone di Perugia, è stato dichiarato un pericolo per lapubblica incolumità. Viene infatti considerato “una minaccia per labiodiversità e un'incognita sanitaria”, tanto da essere oggetto di unapposito studio da parte dell'Istituto zooprofilattico sperimentaleUmbria-Marche che indaga anche sulle implicazioni sanitariedeterminate dalla sua "non gradita" presenza.La sua colpa principale, si dice in una nota, è quella di determinarela scomparsa dello scoiattolo autoctono, quello rosso, che sarebbein forte calo perché meno aggressivo.E’ per questo che in Umbria è già in atto un Piano di controllo,finanziato dalla Regione e portato avanti dall'Università con lacollaborazione istituzionale della Provincia di Perugia.
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PERUGIA – A sua insaputa il povero scoiattolo grigio che popolaormai molte zone di Perugia, è stato dichiarato un pericolo per lapubblica incolumità. Viene infatti considerato “una minaccia per labiodiversità e un'incognita sanitaria”, tanto da essere oggetto di unapposito studio da parte dell'Istituto zooprofilattico sperimentaleUmbria-Marche che indaga anche sulle implicazioni sanitariedeterminate dalla sua "non gradita" presenza.La sua colpa principale, si dice in una nota, è quella di determinarela scomparsa dello scoiattolo autoctono, quello rosso, che sarebbein forte calo perché meno aggressivo.E’ per questo che in Umbria è già in atto un Piano di controllo,finanziato dalla Regione e portato avanti dall'Università con lacollaborazione istituzionale della Provincia di Perugia.
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11/10/12 10:01Scoiattolo grigio in Umbria e' incognita sanitaria, Perugia | by Umbria OnLine
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10 ottobre 2012
Scoiattolo grigio in Umbria e' incognita sanitaria
Ansa (ANSA) - PERUGIA, 10 OTT - Viene considerata ''una minaccia per la biodiversita' e un'incognita sanitaria'' la presenza in Umbria dello scoiattolo grigio, che sta rischiando di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono): l'Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria-Marche indaga sulle implicazioni sanitarie. La specie e' per ora presente a Perugia. In Umbria e' in atto un Piano di controllo, finanziato dalla Regione e portato avanti dall'Universita' con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia.
11/10/12 10:07tiscali.notizie | Scoiattolo grigio in Umbria e' incognita sanitaria
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Scoiattolo grigio in Umbria e' incognita sanitariaAnsa
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(ANSA) - PERUGIA, 10 OTT - Viene considerata ''una minaccia per la biodiversita' e un'incognita sanitaria''la presenza in Umbria dello scoiattolo grigio, che sta rischiando di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono):l'Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria-Marche indaga sulle implicazioni sanitarie. La specie e' per orapresente a Perugia. In Umbria e' in atto un Piano di controllo, finanziato dalla Regione e portato avantidall'Universita' con la collaborazione istituzionale della Provincia di Perugia.
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10 ottobre 2012
Umbria
Scoiattolo grigio incognita sanitaria
Questione allo studio Istituto zooprofilattico
10 ottobre, 17:32
(ANSA) - PERUGIA, 10 OTT - Viene considerata ''una minaccia per la biodiversita' e un'incognita sanitaria'' la presenza in Umbria dello scoiattolo grigio, che sta rischiando di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono): l'Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria-Marche indaga sulle implicazioni sanitarie.
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11/10/12 10:03Scoiattolo grigio incognita sanitaria - Umbria - ANSA.it
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Scoiattolo grigio incognita sanitariaQuestione allo studio Istituto zooprofilattico10 ottobre, 17:32
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Scoiattolo grigio incognita sanitaria
Questione allo studio Istituto zooprofilattico
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Scoiattolo grigio incognita sanitaria
Questione allo studio Istituto zooprofilattico
10 ottobre, 17:32
(ANSA) - PERUGIA, 10 OTT - Viene considerata ''una minaccia per la biodiversita' e un'incognita sanitaria'' la presenza in Umbria dello scoiattolo grigio, che sta rischiando di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono): l'Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria-Marche indaga sulle implicazioni sanitarie.
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Riferimenti Dora Carapellese - 3474581906
Comunicato stampa N.11 18 ottobre 2012
Domani l’Istituto Zooprofilattico
Umbria Marche apre le porte alla FAO
Un evento di rilievo che apre ad ulteriori collaborazioni dell’Istituto con la FAO Perugia. Una delegazione della FAO con a capo Juan Lubroth, capo del Servizio Veterinario dell’organizzazione farà visita all’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM) domani 19 Ottobre. Sarà l’occasione per presentare le attività di ricerca e di cooperazione internazionale dell’Istituto nei Paesi in via di sviluppo. L’area è destinata ad espandersi soprattutto dopo la costituzione della neo unità dedicata alla ricerca, frutto della riorganizzazione dell’IZSUM entrata in vigore dal primo gennaio scorso. L’incontro informale ma denso di aspettative, auspica la nascita di nuove opportunità di collaborazione tra l’IZSUM e la divisione di Sanità Animale della FAO. Saranno presenti Romano Marabelli Capo Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, sicurezza alimentare e organi collegiali per la tutela della salute del Ministero della Salute e Piergiuseppe Facelli, Direttore ufficio III (rapporti internazionali), dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute. L’IZSUM e la FAO hanno le caratteristiche intrinseche per creare delle sinergie tra loro, proprio perché fanno parte di un network che salvaguarda la sicurezza alimentare in tutta la sua filiera: dall’animale al prodotto finito. Pertanto unire i loro know how sarebbe un vantaggio per tutta la comunità europea e non solo. L’IZSUM presenterà le sue eccellenze in campo internazionale come il Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie da pestivirus e da asfivirus accreditato sul tutto il territorio. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche è da anni impegnato nel campo di alcune malattie transfrontaliere come la Peste Suina Classica nei paesi dell’Est Europa. Infatti, l’Istituto è coinvolto in due progetti in Serbia e Montenegro, finanziati dalla Comunità Europea che prevede il supporto tecnico per l’Eradicazione della Peste Suina Classica e della Rabbia dai Paesi Balcanici. La collaborazione con il Governo del Montenegro, specificatamente con il Ministero dell’Agricoltura è intensa e fattiva. “L’interesse tangibile mostrato da Juan Lubroth per il nostro Istituto, - spiega Silvano Severini, Direttore Generale IZSUM - è un segno di come l’IZSUM stia crescendo nelle attività di cooperazione internazionale. Uno sviluppo frutto anche del cambiamento radicale di visione, che ha coinvolto tutti gli Istituti Zooprofilattici: passata da territoriale ad una visione più prettamente globalizzata ”.
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19 ottobre 2012: servizio su TG3 delle 19,30
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19 ottobre 2012
L'Istituto Zooprofilattico punta ad una stretta collaborazione con la Fao
TamTam 1 9 ore fa Una delegazione della FAO con a capo Juan Lubroth, capo del Servizio Veterinario dell'organizzazione farà visita oggi all'Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM ) . Sarà l'occasione per l'...
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19 ottobre 2012
L’Istituto Zooprofilattico punta ad una stretta collaborazione con la Fao Il capo del Servizio Veterinario della Fao e dirigenti del Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria edei rapporti internazionali in visita all'istituto già impegnato in progetti internazionali
Una delegazione della FAO con a capo Juan Lubroth, capo del Servizio Veterinario dell’organizzazione farà visita oggi all’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM) . Saràl’occasione per l'Istituti per presentare le attività di ricerca e di cooperazione internazionale dell’Istituto nei Paesi in via di sviluppo.
L’area è destinata ad espandersi soprattutto dopo la costituzione della neo unità dedicata alla ricerca, frutto della riorganizzazione dell’IZSUM entrata in vigore dal primo gennaio scorso. L’incontro informale ma denso di aspettative, auspica la nascita di nuove opportunità di collaborazione tra l’IZSM e la divisione di Sanità Animale della FAO.
segue
19/10/12 15:59L’Istituto Zooprofilattico punta ad una stretta collaborazione con la Fao
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L’Istituto Zooprofilattico punta ad una stretta collaborazione con la
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19 ottobre 2012
Saranno presenti Romano Marabelli Capo Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, sicurezza alimentare e organi collegiali per la tutela della salute del Ministero della Salute e Piergiuseppe Facelli,Direttore ufficio III (rapporti internazionali), dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute. L’IZSUM e la FAO hanno le caratteristiche intrinseche per creare delle sinergie tra loro, proprio perché fanno parte di un network che salvaguarda la sicurezza alimentare in tutta la sua filiera: dall’animale al prodotto finito. Pertanto unire i loro know how sarebbe un vantaggio per tutta la comunità europea e non solo. L’IZSUM presenterà le sue eccellenze in campo internazionale come il Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie da pestivirus e da asfivirus accreditato sul tutto il territorio. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche è da anni impegnato nel campo di alcune malattie transfrontaliere come la Peste Suina Classica nei paesi dell’Est Europa. Infatti, l’Istituto è coinvolto in due progetti in Serbia e Montenegro, finanziati dalla Comunità Europea che prevede il supporto tecnico per l’Eradicazione della Peste Suina Classica e della Rabbia dai Paesi Balcanici. La collaborazione con il Governo del Montenegro, specificatamente con il Ministero dell’Agricoltura è intensa e fattiva. “L’interesse tangibile mostrato da Juan Lubroth per il nostro Istituto, - spiega Silvano Severini, Direttore Generale IZSUM - è un segno di come l’IZSUM stia crescendo nelle attività di cooperazione internazionale. Uno sviluppo frutto anche del cambiamento radicale di visione, che ha coinvolto tutti gli Istituti Zooprofilattici: passata da territoriale ad una visione più prettamente globalizzata ”.
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Una delegazione della FAO con a capo Juan Lubroth, capo del Servizio Veterinario dell’organizzazione farà visita oggi all’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM) . Saràl’occasione per l'Istituti per presentare le attività di ricerca e di cooperazione internazionale dell’Istituto nei Paesi in via di sviluppo. L’area è destinata ad espandersi soprattutto dopo la costituzione della neo unità dedicata alla ricerca, frutto della riorganizzazione dell’IZSUM entrata in vigore dal primo gennaio scorso. L’incontro informale ma denso di aspettative, auspica la nascita di nuove opportunità di collaborazione tra l’IZSM e la divisione di Sanità Animale della FAO. Saranno presenti Romano Marabelli Capo Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, sicurezza alimentare e organi collegiali per la tutela della salute del Ministero della Salute e Piergiuseppe Facelli,Direttore ufficio III (rapporti internazionali),
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18 ottobre 2012
18/10/12 15:06Domani l’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche apre le porte alla FAO | umbrialeft.it
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PERUGIA - PERUGIA - Una delegazione della FAO con a capo Juan Lubroth,capo del Servizio Veterinario dell’organizzazione farà visitaall’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche (IZSUM) domani 19Ottobre. Sarà l’occasione per presentare le attività di ricerca e dicooperazione internazionale dell’Istituto nei Paesi in via di sviluppo.L’area è destinata ad espandersi soprattutto dopo la costituzionedella neo unità dedicata alla ricerca, frutto della riorganizzazionedell’IZSUM entrata in vigore dal primo gennaio scorso.L’incontro informale ma denso di aspettative, auspica la nascita dinuove opportunità di collaborazione tra l’IZSM e la divisione diSanità Animale della FAO.
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Comunicato stampa N.12
29 ottobre 2012
Sicurezza alimentare, ne parla l’Istituto Zooprofilattico UM
al suo secondo incontro informativo per il cittadino
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche invita la cittadinanza all’incontro della campagna di informazione “Alimento Sicuro” dove si parlerà di come evitare comportamenti scorretti: dal
supermercato al frigo di casa, come rendere sicuri gli alimenti che mettiamo in tavola
martedì 30 Ottobre 2012 ore 16,30
Sala del Rettorato P.zza Roma, 22
Ancona
Perugia. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM) prosegue la campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “Alimento Sicuro”. Il prossimo 30 ottobre presso la sala del Rettorato di Ancona, alcuni esperti in materia affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino ad un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentale acquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimo dipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta, inconsapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati a comportamenti scorretti, ad esempio durante l’acquisto, la preparazione o la conservazione degli alimenti.
Come riconoscere gli alimenti sicuri da quelli che possono esporci ad alcuni rischi? Come renderli innocui? Come bisogna trasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delle domande che verranno messe in campo.
L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, dove un giornalista condurrà il pomeriggio stimolando anche l’interazione con il pubblico.
L’evento è aperto a tutti, è gratuito ed è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. Il numero per la prenotazione è 071-41760.
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è un Ente Sanitario Pubblico, che opera nell’ambito del servizio sanitario nazionale per quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale, l’igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto tra uomo, animali ed ambiente. L’IZSUM, grazie alle diverse professionalità che accoglie, come veterinari, biologi, chimici, informatici, statistici, rappresenta un ente ad alta specializzazione e fornisce un contributo fondamentale nella prevenzione delle malattie trasmesse da alimenti, delle zoonosi e nello sviluppo della zootecnia.
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9 novembre 2012: servizio su Buongiorno Regione
Marche con ospite la Dott.ssa Elena Rocchegiani
IZSUM Ancona
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30 ottobre 2012: servizio su TG3 delle 19,30 e di
mezzanotte
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30 ottobre 2012
Alimento sicuro
30ottobre
Evento organizzato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Ancona, martedì martedì 30 ottobre
Ora di inizio: 16:30
L’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, Izsum prosegue la campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “Alimento sicuro”. Il prossimo martedì 30 ottobre, ore 16.30 nella sala del Rettorato di Ancona, alcuni esperti in materia affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino a un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è ...
Continua la lettura dell'articolo di approfondimento su AgricolturaOnWeb: » "Alimento sicuro", un convegno per sensibilizzare i cittadini
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30/10/12 09:53Alimento sicuro - AgroNotizie - Eventi
Pagina 1 di 1http://agronotizie.imagelinenetwork.com/eventi-agricoltura/alimento-sicuro/aow/17272
ottobre
30martedì
Alimento sicuroEvento organizzato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Ancona, martedì30 ottobre
Ora di inizio: 16:30
L’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delleMarche, Izsum prosegue la campagna di informazione sui temi legati allasicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “Alimento sicuro”. Ilprossimo martedì 30 ottobre, ore 16.30 nella sala del Rettorato di Ancona, alcuniesperti in materia affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare ilcittadino a un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è ...
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29 ottobre 2012
Alimento sicuro, incontro ad Ancona sulla sicurezza alimentare
L’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche prosegue con l’organizzazione degli incontri nell’ambito del progetto Alimento Sicuro. Le giornate sono rivolte alla cittadinanza e riguardano nello specifico la sicurezza alimentare per i cittadini, in particolare i comportamenti che bisogna attuare per mettere in tavola cibi sani e sicuri. L’IZSUM è uno dei dieci istituti nazionali, che rappresentano uno strumento tecnico del Servizio Sanitario Nazionale, sono infatti enti sanitari pubblici. Gli Istituti Zooprofilattici hanno il compito di controllare e analizzare la sanità animale, la salubrità e la qualità degli alimenti di origine animale, l’igiene negli allevamenti e che sussista un corretto rapporto tra
insediamenti umani, ambiente e insediamenti animali. Presso l’Ente vengono impiegati diversi specialisti di questi ambiti, come biologi, veterinari, chimici e tecnici di laboratorio. Il primo incontro di Alimento Sicuro si è tenuto il 27 giugno a Perugia ed ha riguardato le etichette alimentari e l’importanza di una loro lettura attenta e consapevole, inoltre si è parlato di quali sono i metodi di trasporto migliori dal supermercato a casa, affinché i cibi acquistati non vengano compromessi. Nel prossimo incontro che si terrà il 30 ottobre alle ore 16,30 nella Sala del Rettorato ad Ancona. Questa volta si parlerà delle metodologie per riconoscere alimenti non più salubri o che possono esporci a rischi alimentari. È infatti importante ricordare che a volta la nostra incolumità è legata proprio ai nostri comportamenti, in particolar modo, per ciò che riguarda il cibo, è fondamentale conoscere le tecniche di conservazione, di preparazione e anche i dettagli a cui bisogna fare attenzione nel momento dell’acquisto. Tutti gli incontri organizzati dall’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche sono gratuiti ed aperti a tutti. Vengono organizzati sotto forma di talk show, sarà infatti presente un giornalista scientifico che condurrà il dibattito e stimolerà l’interazione con il pubblico. Per partecipare bisogna prenotare, poiché sarà consentito l’ingresso fino all’esaurimento dei posti disponibili. Clicca sul seguente link per vedere la locandina di Alimento Sicuro del 30 ottobre
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26 ottobre 2012
26/10/12 09:57Food Safety - Controllo degli Alimenti | Scoop.it
Pagina 1 di 5http://www.scoop.it/t/foodsafety
Food Safety - Controllo degli Alimenti“Panoramica sulla sicurezza alimentare”Curated by Massimo Piccotto
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Scooped by Massimo Piccotto
Carne bovina putrefatta: maxisequestro e sigilli in una macelleria
From fabiotira.blogspot.it - October 25, 8:55 PM
Tre quintali e mezzo di carne bovina putrefattasequestrata in una macelleria di Sant’Elpidio aMare dove ieri sono intervenuti i carabinieridella Compagnia di Fermo e i Nas di Ancona, aseguito di segnalazioni da parte dei clienti.
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Sicurezza alimentare con l'IZSUmbria Marche
From affaritaliani.libero.it - October 25, 8:50 PM
“ Libero NewsSicurezza alimentare conl'Istituto Zooprofilattico Umbria MarcheLiberoNewsL'Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell'Umbria e delle Marche (IZSUM) prosegue
la campagna di informazione sui temi legati alla sicurezzaalimentare...”
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Salone gusto: i test del DNA per lefrodi alimentariFrom www.agi.it - October 25, 8:45 PM
“ Salone gusto: test dna contro frodi alimentariAGI - AgenziaGiornalistica ItaliaUn po' come avviene nelle indagini dimedicina legale" spiega il direttore dell'Istituto ZooprofilatticoSperimentale di Torino Maria Caramelli che, nello stand alSalone...”
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Mais: prevenire le aflatossine sipuò? Convegno della Cia Veneto
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Clymbol: il progetto europeo sulleetichette
From primolio.blogspot.it - October25, 8:53 PM
Che cosa capiamo dopo averletto l'etichetta di un prodottoalimentare, e in che modo ciòche pensiamo di avere capitoinfluenza le nostre scelte di
acquisto e consumo?
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Allarme finti vini in polvere Unostabilimento anche in SveziaFrom fabiotira.blogspot.it - October 25, 8:48 PM
Dopo il Nordamerica, dove si sta registrando un boom con lamoltiplicazione delle ditte produttrici e delle etichette“falsificate”, i wine kit sono arrivati in Europa dove non solo sipossono acquistare via internet o in molti negozi, ma è statoaperto uno stabilimento di lavorazione in Svezia
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C'è il piombo pure nel biberon... Rescoop
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26 ottobre 2012
Alimento Sicuro Luogo: Ancona Data: 30/10/2012 Sito web: http://www.izsum.it L’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche (Izsum) prosegue la campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “Alimento Sicuro”. Il prossimo 30 ottobre, presso la sala del Rettorato di Ancona, alcuni esperti in materia affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino ad un utilizzo più attento del cibo. Come riconoscere gli alimenti sicuri da quelli che possono esporci ad alcuni rischi? Come renderli innocui? Come bisogna trasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste alcune delle domande che verranno messe in campo. L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, dove un giornalista condurrà il pomeriggio stimolando anche l’interazione con il pubblico. L’evento è aperto a tutti, è gratuito ed è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. Il numero per la prenotazione è 071 41760.
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25 ottobre 2012
Sicurezza alimentare, ne parla l’Istituto Zooprofilattico UM al suo secondo incontro informativo per il cittadino
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche invita la cittadinanza all’incontro della campagna di informazione “Alimento Sicuro” dove si parlerà di come evitare comportamenti scorretti: dal supermercato al frigo di casa, come rendere sicuri gli alimenti che mettiamo in tavola. L'appuntamento è per martedì 30 Ottobre 2012 ore 16,30 Sala del Rettorato P.zza Roma, 22 Ancona. Perugia, Mercoledì, 24 Ottobre 2012 - L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM) prosegue la campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “Alimento Sicuro”. Il prossimo 30 ottobre presso la sala del Rettorato di Ancona, alcuni esperti in materia affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino ad un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentale acquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimo dipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta, incosapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati a comportamenti scorretti, ad esempio durante l’acquisto, la preparazione o la conservazione degli alimenti. Come riconoscere gli alimenti sicuri da quelli che possono esporci ad alcuni rischi? Come renderli innocui? Come bisogna trasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delle domande che verranno messe in campo. L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, dove un giornalista condurrà il pomeriggio stimolando anche l’interazione con il pubblico. L’evento è aperto a tutti, è gratuito ed è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. Il numero per la prenotazione è 071-41760 . L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è un Ente Sanitario Pubblico, che opera nell’ambito del servizio sanitario nazionale per quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale, l’igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto tra uomo, animali ed ambiente. L’IZSUM, grazie alle diverse professionalità che accoglie, come veterinari, biologi, chimici, informatici, statistici, rappresenta un ente ad alta specializzazione e fornisce un contributo fondamentale nella prevenzione delle malattie trasmesse da alimenti, delle zoonosi e nello sviluppo della zootecnia.
25/10/12 11:56Sicurezza alimentare, ne parla l’Istituto Zooprofilattico UM al suo secondo incontro informativo per il cittadino - Iammepress
Pagina 1 di 3http://www.iammepress.it/index.php/salute/40823-sicurezza-alimentar…ofilattico-um-al-suo-secondo-incontro-informativo-per-il-cittadino
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Salute Sicurezza alimentare, ne parla l’Istituto Zooprofilattico UM al suo secondo incontro informativo per il cittadino
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Scritto da Dora Carapellese
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Sicurezza alimentare, ne parla l’Istituto Zooprofilattico UM al suosecondo incontro informativo per il cittadino
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche invita la cittadinanza all’incontro della campagna di informazione “Alimento Sicuro” dove si parlerà di come evitare
comportamenti scorretti: dal supermercato al frigo di casa, come rendere sicuri gli alimenti che mettiamo in tavola. L'appuntamento è per martedì 30 Ottobre
2012 ore 16,30 Sala del Rettorato P.zza Roma, 22 Ancona.
Perugia, Mercoledì, 24 Ottobre 2012 - L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM) prosegue la campagna di informazione sui temi legati
alla sicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “Alimento Sicuro”. Il prossimo 30 ottobre presso la sala del Rettorato di Ancona, alcuni esperti in materia
affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino ad un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentale acquisire la consapevolezza che la qualità di
quest’ultimo dipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta, incosapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati a comportamenti scorretti, ad esempio
durante l’acquisto, la preparazione o la conservazione degli alimenti.
Come riconoscere gli alimenti sicuri da quelli che possono esporci ad alcuni rischi? Come renderli innocui?
Come bisogna trasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delle domande
che verranno messe in campo.
L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, dove un giornalista condurrà il pomeriggio stimolando
anche l’interazione con il pubblico.
L’evento è aperto a tutti, è gratuito ed è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. Il numero per la
prenotazione è 071-41760 .
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è un Ente Sanitario Pubblico, che opera nell’ambito del servizio
sanitario nazionale per quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di
origine animale, l’igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto tra uomo, animali ed ambiente. L’IZSUM,
grazie alle diverse professionalità che accoglie, come veterinari, biologi, chimici, informatici, statistici, rappresenta un ente ad alta specializzazione e fornisce un
contributo fondamentale nella prevenzione delle malattie trasmesse da alimenti, delle zoonosi e nello sviluppo della zootecnia.
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25 ottobre 2012
Alimento sicuro", un convegno per sensibilizzare i cittadini Evento organizzato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Ancona, martedì 30 ottobre
Ancona, martedì 30 ottobre 2012 L’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, Izsum prosegue la campagna di informazione sui temi legati alla sicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “Alimento sicuro”.
Il prossimo martedì 30 ottobre, ore 16.30 nella sala del Rettorato di Ancona, alcuni esperti in materia affronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare il cittadino a un utilizzo più attento del cibo. Infatti, è fondamentale acquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimo dipende anche dai semplici consumatori, che talvolta, incosapevolmente, incorrono in rischi legati a comportamenti scorretti durante l’acquisto, la preparazione o la conservazione degli alimenti. Come riconoscere gli alimenti sicuri da quelli che possono esporci ad alcuni rischi? Come renderli innocui? Come bisogna trasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delle domande che verranno messe in campo nel corso della giornata. L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, aperto a tutti, gratuito, ed è necessario prenotare. Per prenotare: telefonare al numero 071-41760
25/10/12 18:06"Alimento sicuro", un convegno per sensibilizzare i cittadini - AgricolturaOnWeb - Zoosystem
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Ancona, martedì 30 ottobre 2012
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25 ott 2012 - 16:04 | Zoosystem
"Alimento sicuro", un convegno per sensibilizzare i cittadiniEvento organizzato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Ancona,martedì 30 ottobre
L’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria edelle Marche, Izsum prosegue la campagna diinformazione sui temi legati alla sicurezza alimentarededicata al cittadino dal nome “Alimento sicuro”.
Il prossimo martedì 30 ottobre, ore 16.30 nella sala delRettorato di Ancona, alcuni esperti in materiaaffronteranno l’argomento cercando di sensibilizzare ilcittadino a un utilizzo più attento del cibo. Infatti, èfondamentale acquisire la consapevolezza che laqualità di quest’ultimo dipende anche dai sempliciconsumatori, che talvolta, incosapevolmente,incorrono in rischi legati a comportamenti scorrettidurante l’acquisto, la preparazione o laconservazione degli alimenti. Come riconoscere gli alimenti sicuri da quelli chepossono esporci ad alcuni rischi? Come renderliinnocui? Come bisogna trasportare gli alimenti dalsupermercato al frigo di casa? Queste sono alcune
delle domande che verranno messe in campo nel corso della giornata.L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, aperto a tutti, gratuito, ed è necessario prenotare.
Per prenotare: telefonare al numero 071-41760
Fonte: Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria Marche
In redazione: I.S.
Tag: agroalimentare • sicurezza alimentare • convegni
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24 ottobre 2012
24/10/12 17:03Sicurezza alimentare con l’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche - Affaritaliani.it
Pagina 1 di 3http://affaritaliani.libero.it/marche/sicurezza-alimentare-ne-parla-l-istituto-zooprofilattico241012.html
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MARCHE
Sicurezza alimentare con l’Istituto Zooprofilattico Umbria
MarcheMercoledì, 24 ottobre 2012 - 11:10:00
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche(IZSUM) prosegue la campagna di informazione sui temi legati allasicurezza alimentare dedicata al cittadino dal nome “AlimentoSicuro”. Il prossimo 30 ottobre presso la sala del Rettorato di Ancona,alcuni esperti in materia affronteranno l’argomento cercando disensibilizzare il cittadino ad un utilizzo più attento del cibo. Infatti, èfondamentale acquisire la consapevolezza che la qualità di quest’ultimodipende anche da noi, semplici consumatori, che talvolta,
incosapevolmente, incorriamo in alcuni rischi legati a comportamenti scorretti, ad esempio durante l’acquisto,la preparazione o la conservazione degli alimenti.
Come riconoscere gli alimenti sicuri da quelli che possono esporci ad alcuni rischi? Come renderliinnocui? Come bisogna trasportare gli alimenti dal supermercato al frigo di casa? Queste sono alcune delledomande che verranno messe in campo. L’incontro è organizzato sotto forma di talk show, dove un giornalistacondurrà il pomeriggio stimolando anche l’interazione con il pubblico. L’evento è aperto a tutti, è gratuito ed ènecessario prenotare poiché i posti sono limitati. Il numero per la prenotazione è 071-41760.
L’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è un Ente Sanitario Pubblico, che opera nell’ambito del serviziosanitario nazionale per quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origineanimale, l’igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto tra uomo, animali ed ambiente. L’IZSUM, grazie allediverse professionalità che accoglie, come veterinari, biologi, chimici, informatici, statistici, rappresenta un entead alta specializzazione e fornisce un contributo fondamentale nella prevenzione delle malattie trasmesse daalimenti, delle zoonosi e nello sviluppo della zootecnia.
Tags: sicurezza alimentare istituto zooprofilattico marche umbria
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Comunicato stampa N.13 18 dicembre 2012
Letture in Braille e alla luce
L'incontro è dedicato alla lettura di testi di grandi scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri. Si tratta di una lettura “al buio e in luce” in biblioteca, per vedenti e non vedenti,
con brani legati alla tematica del cibo. Anche il momento di degustazione finale, avverrà al buio.
giovedì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00 Sala convegni (palazzina C), Istituto Zooprofilattico Sperimentale
Umbria e Marche Via Salvemini, 1 - Perugia
Perugia. L'incontro, dal titolo "Il Sapore del buio", è dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce. L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell' Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale UM e la partecipazione della Bibliomediateca del Consiglio Regionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi Americanistici. Al termine una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi, commentata dal Maestro di Arte bianca Andrea Pioppi. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, in particolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolare strumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche verso portatori di interesse anche non "esperti", come consumatori e cittadini. Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attività editoriale adeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatte anche ai non vedenti. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 075-343207. PROGRAMMA
LETTURE ALLA LUCE E AL BUIO Benvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana Ciechi Carla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale LETTURE AL BUIO Da "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. Franco Angeli), legge: Annarita Bonomi - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Da "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Proiezione del filmato: "La lettura in Braille" LETTURE ALLA LUCE Da: "Il profumo" (di Patrick Suskind - Ed. Tea), Legge: Silvia Faloci - Bibliomediateca del Consiglio Regionale Da: "Cecità" (di José Saramago - Ed. Feltrinelli), Legge: Claudia Avitable - Biblioteca del Centro Studi Americanistici Da: "Vento che parla, sabbia che canta" (di Anton Quintana - Ed Tea), Legge: Sheyla Piccotti - Biblioteca di Veterinaria Un progetto editoriale "Biblioteche in Podcast". Raniero Pericolini, Claudia Avitabile, Raoul Ciappelloni Proiezione del filmato: "Non così ma così" CONCLUSIONI Luisa Fruttini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale ASSAGGIO COMMENTATO "Da assaporare a occhi chiusi": Fragranza e succulenza prima di Natale Maestro di Arte Bianca Andrea Pioppi - Forno Pioppi, Mantignana (PG)
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LETTURE IN BRAILLE E ALLA LUCE Una lettura “al buio e in luce” in biblioteca, per vedenti e non vedenti, con brani legati alla tematica del cibo. Anche il momento di degustazione finale, avverrà al buio. L'incontro giovedì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00 presso la Sala convegni (palazzina C), Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche in via Salvemini, 1 a Perugia, dal titolo "Il Sapore del buio", è dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce. L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell' Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale UM e la partecipazione della Bibliomediateca del Consiglio Regionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi Americanistici. Al termine una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi, commentata dal Maestro di Arte bianca Andrea Pioppi. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, in particolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolare strumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche verso portatori di interesse anche non "esperti", come consumatori e cittadini. Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attività editoriale adeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatte anche ai non vedenti. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 075-343207.
PROGRAMMA LETTURE ALLA LUCE E AL BUIO Benvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana Ciechi Carla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale LETTURE AL BUIO Da "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. Franco Angeli), legge: Annarita Bonomi - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Da "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Proiezione del filmato: "La lettura in Braille" LETTURE ALLA LUCE Da: "Il profumo" (di Patrick Suskind - Ed. Tea), Legge: Silvia Faloci - Bibliomediateca del Consiglio Regionale Da: "Cecità" (di José Saramago - Ed. Feltrinelli), Legge: Claudia Avitable - Biblioteca del Centro Studi Americanistici Da: "Vento che parla, sabbia che canta" (di Anton Quintana - Ed Tea), Legge: Sheyla Piccotti - Biblioteca di Veterinaria Un progetto editoriale "Biblioteche in Podcast". Raniero Pericolini, Claudia Avitabile, Raoul Ciappelloni Proiezione del filmato: "Non così ma così" CONCLUSIONI Luisa Fruttini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale ASSAGGIO COMMENTATO "Da assaporare a occhi chiusi": Fragranza e succulenza prima di Natale Maestro di Arte Bianca Andrea Pioppi - Forno Pioppi, Mantignana (PG)
19/12/12 16:29Letture in Braille e alla luce - Il Titolo
Pagina 1 di 3http://www.iltitolo.it/giornale/scienza-e-tecnologia/letture-in-braille-e-alla-luce.html
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LETTURE IN BRAILLE E ALLA LUCEScienza e Tecnologia
Da RedazioneMartedì 18 Dicembre 2012 16:43
Una lettura “al buio e in luce” in biblioteca, per vedenti e non vedenti, con brani legati alla tematicadel cibo. Anche il momento di degustazione finale, avverrà al buio.
L'incontro giovedì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00 presso la Sala convegni (palazzina C), Istituto ZooprofilatticoSperimentale Umbria e Marche in via Salvemini, 1 a Perugia, dal titolo "Il Sapore del buio", è dedicato alla lettura ditesti di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agliodori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientificaper vedenti e non vedenti, con particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e allaluce.
L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell' Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Bibliotecadell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale UM e la partecipazione della Bibliomediateca del Consiglio Regionale, dellaBiblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi Americanistici. Al termine unadegustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi, commentata dal Maestro di Arte bianca Andrea Pioppi.
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, in particolare il servizio Editoria Biblioteca, haadottato questo particolare strumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche verso portatori di interesseanche non "esperti", come consumatori e cittadini. Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attivitàeditoriale adeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatte anche ai non vedenti.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 075-343207.
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LETTURE ALLA LUCE E AL BUIOBenvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana CiechiCarla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale
LETTURE AL BUIODa "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. Franco Angeli), legge: Annarita Bonomi - BibliotecaUnione Italiana CiechiDa "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti - Biblioteca Unione Italiana CiechiProiezione del filmato: "La lettura in Braille"
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Mercoledì 19 Dicembre 2012 149 Lettori online
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18 dicembre 2012
Il sapore del buio A organizzare l’incontro è la biblioteca dell’Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, dalla Bibliomediateca del Consiglio Regionale, dalla Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e dalla Biblioteca Centro Studi Americanistici Circolo Amerindiano.
Trattasi di letture al buio, in Braille, e alla luce finalizzate ad avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione tecnica e scientifica, con particolare riferimento ai cibi, per vedenti e non vedenti.
L’appuntamento è per giovedì 20 dicembre ore 15.00, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche ���Via G. Salvemini 1 – Perugia ���L’ingresso è gratuito (è richiesta la prenotazione).
Letture tratte da:
LETTURE AL BUIO
Da “l ciechi non sognano il buio” (Mauro Marcantoni – Ed. Franco Angeli), Da “Aphrodita” (Isabel Allende – Ed. Feltrinelli), LETTURE ALLA LUCE
Da: “Il profumo” (di Patrick Suskind – Ed. Tea), Da: “Cecità” (di José Saramago – Ed. Feltrinelli),
Da: “Vento che parla, sabbia che canta” (di Anton Quintana – Ed Tea)…
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18 dicembre 2012
Letture in Braille e alla luce - martedì 18
Una lettura al buio e in luce? in biblioteca, per vedenti e non vedenti, con brani legati alla tematica del cibo. Anche il momento di degustazione finale, avverrà al buio. Perugia. L'incontro, dal titolo "Il Sapore del buio", è dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che
trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con
particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e Leggi tutto...
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19/12/12 17:09Letture in Braille e alla luce - martedì 18 dicembre 2012
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Letture in Braille e alla luce - martedì 18 dicembre2012
Fonte:
Web Site: http://www.iltitolo.it/
Data: 17:07 - martedì 18 dicembre 2012
Categoria: HiTech e Scienza
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Una lettura al buio e in luce? in biblioteca, per vedenti e non vedenti,con brani legati alla tematica del cibo. Anche il momento didegustazione finale, avverrà al buio. Perugia. L'incontro, dal titolo "IlSapore del buio", è dedicato alla lettura di testi di scrittoricontemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che
trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione,attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, conparticolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e Leggitutto...
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17 dicembre 2012
Letture in Braille e alla Luce
Perugia (PG) - Mercoledì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00 la Sala convegni (palazzina C) dell' Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche in Via Salvemini, 1 ospiterà l'incontro, dal titolo "Il Sapore del buio", dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce. L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell' Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale UM e la partecipazione della Bibliomediateca del Consiglio Regionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi Americanistici. Al termine una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi, commentata dal Maestro di Arte bianca Andrea Pioppi. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, in particolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolare strumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche verso portatori di interesse anche non "esperti", come consumatori e cittadini. Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attività editoriale adeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatte anche ai non vedenti.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 075-343207.
PROGRAMMA LETTURE ALLA LUCE E AL BUIO Benvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana Ciechi Carla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale
LETTURE AL BUIO Da "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. Franco Angeli), legge: Annarita Bonomi - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Da "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti -
Biblioteca Unione Italiana Ciechi Proiezione del filmato: "La lettura in Braille"
LETTURE ALLA LUCE Da: "Il profumo" (di Patrick Suskind - Ed. Tea), L egge: Silvia Faloci - Bibliomediateca del Consiglio Regionale Da: "Cecità" (di José Saramago - Ed. Feltrinelli), Legge: Claudia Avitable - Biblioteca del Centro Studi Americanistici Da: "Vento che parla, sabbia che canta" (di Anton Quintana - Ed Tea), Legge: Sheyla Piccotti - Biblioteca di Veterinaria Un progetto editoriale "Biblioteche in Podcast". Raniero Pericolini, Claudia Avitabile, Raoul Ciappelloni Proiezione del filmato: "Non così ma così"
CONCLUSIONI Luisa Fruttini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale ASSAGGIO COMMENTATO "Da assaporare a occhi chiusi": Fragranza e succulenza prima di Natale Maestro di Arte Bianca Andrea Pioppi - Forno Pioppi, Mantignana (PG)
19/12/12 12:11Letture in Braille e alla Luce, Perugia | by Perugia OnLine
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Letture in Braille e alla LuceA partire dal 20/12/2012 fino al 20/12/2012
Perugia (PG) - Mercoledì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00 la Salaconvegni (palazzina C) dell' Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbriae Marche in Via Salvemini, 1 ospiterà l'incontro, dal titolo "Il Sapore delbuio", dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei comeSaramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legatiagli odori e ai sapori.Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sullacomunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolareriferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e allaluce.L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell' Unione Italiana Ciechicon la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto ZooprofilatticoSperimentale UM e la partecipazione della Bibliomediateca del ConsiglioRegionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e dellaBiblioteca Centro Studi Americanistici.Al termine una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi,commentata dal Maestro di Arte bianca Andrea Pioppi.L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, inparticolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolarestrumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche versoportatori di interesse anche non "esperti", come consumatori e cittadini.Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attività editorialeadeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatteanche ai non vedenti.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 075-343207. PROGRAMMALETTURE ALLA LUCE E AL BUIOBenvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana CiechiCarla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale LETTURE AL BUIODa "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. FrancoAngeli), legge: Annarita Bonomi - Biblioteca Unione Italiana CiechiDa "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti -
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17 dicembre 2012
Letture in Braille e alla Luce Perugia (PG) - Mercoledì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00 la Sala convegni (palazzina C) dell' Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche in Via Salvemini, 1 ospiterà l'incontro, dal titolo "Il Sapore del buio", dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce. L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell' Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale UM e la partecipazione della Bibliomediateca del Consiglio Regionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi Americanistici. Al termine una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi, commentata dal Maestro di Arte bianca Andrea Pioppi. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, in particolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolare strumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche verso portatori di interesse anche non "esperti", come consumatori e cittadini. Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attività editoriale adeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatte anche ai non vedenti.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 075-343207. PROGRAMMA LETTURE ALLA LUCE E AL BUIO Benvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana Ciechi Carla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale LETTURE AL BUIO Da "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. Franco Angeli), legge: Annarita Bonomi - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Da "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Proiezione del filmato: "La lettura in Braille" LETTURE ALLA LUCE Da: "Il profumo" (di Patrick Suskind - Ed. Tea), Legge: Silvia Faloci - Bibliomediateca del Consiglio Regionale Da: "Cecità" (di José Saramago - Ed. Feltrinelli), Legge: Claudia Avitable - Biblioteca del Centro Studi Americanistici Da: "Vento che parla, sabbia che canta" (di Anton Quintana - Ed Tea), Legge: Sheyla Piccotti - Biblioteca di Veterinaria Un progetto editoriale "Biblioteche in Podcast". Raniero Pericolini, Claudia Avitabile, Raoul Ciappelloni Proiezione del filmato: "Non così ma così" CONCLUSIONI Luisa Fruttini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale ASSAGGIO COMMENTATO "Da assaporare a occhi chiusi": Fragranza e succulenza prima di Natale Maestro di Arte Bianca Andrea Pioppi - Forno Pioppi, Mantignana (PG)
19/12/12 12:10Perugia Online ® guida turistica Perugia Umbria - informazioni turistic…gia ristoranti di Perugia, informazioni su Perugia, perugia agriturismi
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comincia con le nozze dei genitori diGiorgio, ......[continua]
Letture in Braille e alla LuceMercoledì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00la Sala convegni (palazzina C) dell'Istituto Zooprofilattico SperimentaleUmbria e Marche in Via Salvemini, 1ospiterà l'incontro, dal titolo "Il Sapore
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18 dicembre 2012
Non vedenti. Riconoscere il sapore e l'odore dei cibi con Saramago e Allende
Si chiama "Il Sapore del Buio" a Perugia. Nel corso dell'incontro si leggeranno testi alla luce e in Braille di grandi scrittori su temi legati agli odori e ai sapori. Una riflessione sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con riferimento ai cibi. Prevista al termine una degustazione “a occhi chiusi”.
16 DIC - "Il Sapore del buio", questo il nome dell'evento è dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce. L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell'Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche e la partecipazione della Bibliomediateca del Consiglio Regionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi Americanistici. Al termine è prevista, inoltre, una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi, commentata da Andrea Pioppi. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, in particolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolare strumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche verso portatori di interesse anche non "esperti", come consumatori e cittadini. Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attività editoriale adeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatte anche ai non vedenti.
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17 dicembre 2012
Non vedenti. Riconoscere il sapore e l’odore dei cibi con Saramago e Allende
Si chiama “Il Sapore del Buio” a Perugia. Nel corso dell’incontro si leggeranno testi alla luce e in Braille di grandi scrittori su temi legati agli odori e ai sapori. Una riflessione sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con riferimento ai cibi. Prevista al termine una degustazione “a occhi chiusi”. 16 DIC – “Il Sapore del buio”, questo il nome dell’evento è dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce. L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell’Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche e la partecipazione della Bibliomediateca del Consiglio Regionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi Americanistici. Al termine è prevista, inoltre, una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi, commentata da Andrea Pioppi. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, in particolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolare strumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche verso portatori di interesse anche non “esperti”, come consumatori e cittadini. Ai ricercatori è richiesto di sostenere l’iniziativa con una attività editoriale adeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatte anche ai non vedenti.
18/12/12 10:56Pronto Infermieri » Il Portale delle Professioni Sanitarie a servizio de…vedenti. Riconoscere il sapore e l’odore dei cibi con Saramago e Allende
Pagina 1 di 10http://prontoinfermieri.it/2012/12/16/non-vedenti-riconoscere-il-sapore-e-lodore-dei-cibi-con-saramago-e-allende/
1 Non vedenti. Riconoscere il sapore e l’odore dei cibi con Saramago e Allende
Si chiama “Il Sapore del Buio” a Perugia. Nel corso dell’incontro si leggeranno testi alla luce e in Braille digrandi scrittori su temi legati agli odori e ai sapori. Una riflessione sulla comunicazione scientifica pervedenti e non vedenti, con riferimento ai cibi. Prevista al termine una degustazione “a occhi chiusi”.
16 DIC – “Il Sapore del buio”, questo il nome dell’evento è dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporaneicome Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello diavviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, conparticolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce.
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Pino 2 giorni fa... 0allende, ambulatorio infermieristico, assistenza infermieristica, biblioteca, ciechi, concorsi, fisioterapisti, gusto,
infermieri, non vedenti, OSS, profumi, saramago, videolesiNews
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1 Non vedenti. Riconoscere il sapore e l’odore dei cibi con Saramago e Allende
Si chiama “Il Sapore del Buio” a Perugia. Nel corso dell’incontro si leggeranno testi alla luce e in Braille digrandi scrittori su temi legati agli odori e ai sapori. Una riflessione sulla comunicazione scientifica pervedenti e non vedenti, con riferimento ai cibi. Prevista al termine una degustazione “a occhi chiusi”.
16 DIC – “Il Sapore del buio”, questo il nome dell’evento è dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporaneicome Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello diavviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, conparticolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce.
L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell’Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Bibliotecadell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche e la partecipazione della Bibliomediateca delConsiglio Regionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi
Pino 2 giorni fa... 0allende, ambulatorio infermieristico, assistenza infermieristica, biblioteca, ciechi, concorsi, fisioterapisti, gusto,
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17 dicembre 2012
Il sapore del buio Vi invitiamo a partecipare alla lettura in biblioteca intitolata: "Il sapore del buio", di cui riportiamo il programma di seguito. L'incontro è dedicato alla lettura di testi di grandi scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind ed altri. Si parlerà di odori e sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione tecnica e scientifica, con particolare riferimento ai cibi, per vedenti e non vedenti. Le letture saranno effettuate al buio, in Braille, e alla luce. La lettura è stata organizzata dalla biblioteca dell'Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale, dalla Bibliomediateca del Consiglio Regionale, dalla Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e dalla Biblioteca Centro Studi Americanistici Circolo Amerindiano. Al termine una degustazione di dolci tipici, offerta dal Forno Pioppi, commentata da Andrea Pioppi. La partecipazione all'evento è libera e gratuita. E' gradita la prenotazione (rif. [email protected], tel 075-343207). Programma
LETTURE ALLA LUCE E AL BUIO Benvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana Ciechi Carla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale LETTURE AL BUIO Da "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. Franco Angeli), legge: Annarita Bonomi - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Da "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti - Biblioteca Unione Italiana Ciechi Proiezione del filmato: "La lettura in Braille" LETTURE ALLA LUCE Da: "Il profumo" (di Patrick Suskind - Ed. Tea), Legge: Silvia Faloci - Bibliomediateca del Consiglio Regionale Da: "Cecità" (di José Saramago - Ed. Feltrinelli), Legge: Claudia Avitable - Biblioteca del Centro Studi Americanistici Da: "Vento che parla, sabbia che canta" (di Anton Quintana - Ed Tea), Legge: Sheyla Piccotti - Biblioteca di Veterinaria Un progetto editoriale "Biblioteche in Podcast". Raniero Pericolini, Claudia Avitabile, Raoul Ciappelloni Proiezione del filmato: "Non così ma così" CONCLUSIONI Luisa Fruttini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale ASSAGGIO COMMENTATO "Da assaporare a occhi chiusi": Fragranza e succulenza prima di Natale Maestro di Arte Bianca Andrea Pioppi - Forno Pioppi, Mantignana (PG)
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Letture in Braille e alla Luce Perugia (PG) - Mercoledì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00 la Sala convegni (palazzina C) dell' Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche in Via Salvemini, 1 ospiterà l'incontro, dal titolo "Il Sapore del buio", dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei come Saramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legati agli odori e ai sapori. Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sulla comunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolare riferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e alla luce. L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell' Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale UM e la partecipazione della Bibliomediateca del Consiglio Regionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e della Biblioteca Centro Studi Americanistici. Al termine una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi, commentata dal Maestro di Arte bianca Andrea Pioppi. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, in particolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolare strumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche verso portatori di interesse anche non "esperti", come consumatori e cittadini. Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attività editoriale adeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatte anche ai non vedenti.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 075-343207.
PROGRAMMA LETTURE ALLA LUCE E AL BUIO Benvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana Ciechi Carla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale
LETTURE AL BUIO Da "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. Franco Angeli),l egge:AnnaritaBonomi- BibliotecaUnioneItalianaCiechi Da "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti -
Biblioteca Unione Italiana Ciechi Proiezione del filmato: "La lettura in Braille"
LETTURE ALLA LUCE Da: "Il profumo" (di Patrick Suskind - Ed. Tea), L egge: Silvia Faloci - Bibliomediateca del Consiglio Regionale Da: "Cecità" (di José Saramago - Ed. Feltrinelli), Legge: Claudia Avitable - Biblioteca del Centro Studi Americanistici Da: "Vento che parla, sabbia che canta" (di Anton Quintana - Ed Tea), Legge: Sheyla Piccotti - Biblioteca di Veterinaria Un progetto editoriale "Biblioteche in Podcast". Raniero Pericolini, Claudia Avitabile, Raoul Ciappelloni Proiezione del filmato: "Non così ma così"
CONCLUSIONI Luisa Fruttini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale ASSAGGIO COMMENTATO "Da assaporare a occhi chiusi": Fragranza e succulenza prima di Natale Maestro di Arte Bianca Andrea Pioppi - Forno Pioppi, Mantignana (PG)
18/12/12 10:55Letture in Braille e alla Luce, Perugia | by Umbria OnLine
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Letture in Braille e alla LuceA partire dal 20/12/2012 fino al 20/12/2012
Perugia (PG) - Mercoledì 20 Dicembre 2012 - ore 15,00 la Salaconvegni (palazzina C) dell' Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbriae Marche in Via Salvemini, 1 ospiterà l'incontro, dal titolo "Il Sapore delbuio", dedicato alla lettura di testi di scrittori contemporanei comeSaramago, Allende, Suskind, Quintana ed altri che trattano temi legatiagli odori e ai sapori.Il fine è quello di avviare una riflessione, attraverso la letteratura, sullacomunicazione scientifica per vedenti e non vedenti, con particolareriferimento ai cibi. Le letture saranno effettuate al buio (in Braille), e allaluce.L’evento è stato organizzato dalla biblioteca dell' Unione Italiana Ciechicon la collaborazione della Biblioteca dell'Istituto ZooprofilatticoSperimentale UM e la partecipazione della Bibliomediateca del ConsiglioRegionale, della Biblioteca della Facoltà di Medicina Veterinaria e dellaBiblioteca Centro Studi Americanistici.Al termine una degustazione “a occhi chiusi” offerta dal Forno Pioppi,commentata dal Maestro di Arte bianca Andrea Pioppi.L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, inparticolare il servizio Editoria Biblioteca, ha adottato questo particolarestrumento comunicativo per veicolare conoscenze scientifiche versoportatori di interesse anche non "esperti", come consumatori e cittadini.Ai ricercatori è richiesto di sostenere l'iniziativa con una attività editorialeadeguata, che tenga conto delle particolari modalità comunicative adatteanche ai non vedenti.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 075-343207. PROGRAMMALETTURE ALLA LUCE E AL BUIOBenvenuto: Raniero Pericolini - Unione Italiana CiechiCarla Marini - Istituto Zooprofilattico Sperimentale LETTURE AL BUIODa "l ciechi non sognano il buio" (Mauro Marcantoni - Ed. FrancoAngeli), legge: Annarita Bonomi - Biblioteca Unione Italiana CiechiDa "Aphrodita" (Isabel Allende - Ed. Feltrinelli), legge: Enrica Tosti -
A Perugia conamore, tratto dalromanzo Musichedi Tchaikovsky diSalvatore Sorriso
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8 giugno 2012
08/06/12 17:21“La piscicoltura: una concreta risorsa per l’Umbria”: venerdì convegno a Norcia | umbrialeft.it
Pagina 1 di 2http://www.umbrialeft.it/notizie/“-piscicoltura-concreta-risorsa-l’umbria”-venerdì-convegno-norcia
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“La piscicoltura: una concreta risorsa perl’Umbria”: venerdì convegno a Norcia
PERUGIA - “La piscicoltura: una concreta risorsa per l’Umbria”.Questo il tema del convegno promosso dalla Seconda Commissioneconsiliare e realizzato in collaborazione con l’Associazionepiscicoltori Italiani (Api), che si svolgerà venerdì 8 giugno 2012 apartire dalle ore 9 nel Palazzo comunale di Norcia.Il programma prevede le relazioni scientifiche di Paolo Melotti(Università di Camerino), Marco Saroglia (Università di Varese),Claudio Ghittino (Istituto Zooprofilattico sperimentale Umbria eMarche), Eugenio Del Toma (Presidente onorario dell’AssociazioneItaliana di Dietetica e Nutrizione Clinica).Sono previsti gli interventi di Augusto Buldrini e Angelo Viterbo(Dirigenti regionali), Gianluca Paggi (Dirigente provinciale), MauroNatali (Ittiologo), Andrea Fabris (Consulente veterinario), NicolaRossi (Imprenditore), Silvano Rometti (Assessore regionale
all’Ambiente). I lavori saranno coordinati dai consiglieri regionali e membri della Seconda Commissione, Luca Barberinie Maria Rosi (vicepresidente).
Il convegno si aprirà con i saluti del sindaco di Norcia, Gian Paolo Stefanelli, di Massimo Marcaccio (Presidente EnteParco dei Monti Sibillini), Pier Antonio Salvador (Presidente Associazione Piscicoltori italiani), Gianfranco Chiacchieroni(Presidente Seconda Commissione consiliare). Le conclusioni saranno di Roberto Bertini (Assessore all’Agricoltura dellaProvincia di Perugia) e di Fernanda Cecchini (Assessore regionale all’Agricoltura).
07/06/2012 - 19:55
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Gioia Tauro, il porto della droga in unanno sequestrate 2,385 tonnellate08/06/2012 - 13:50
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all’Ambiente). I lavori saranno coordinati dai consiglieri regionali e membri della Seconda Commissione, Luca Barberinie Maria Rosi (vicepresidente).
Il convegno si aprirà con i saluti del sindaco di Norcia, Gian Paolo Stefanelli, di Massimo Marcaccio (Presidente EnteParco dei Monti Sibillini), Pier Antonio Salvador (Presidente Associazione Piscicoltori italiani), Gianfranco Chiacchieroni(Presidente Seconda Commissione consiliare). Le conclusioni saranno di Roberto Bertini (Assessore all’Agricoltura dellaProvincia di Perugia) e di Fernanda Cecchini (Assessore regionale all’Agricoltura).
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07/06/12 10:25La piscicoltura: una concreta risorsa per l’Umbria | Il Sito di Perugia
Pagina 1 di 3http://www.ilsitodiperugia.it/content/458-la-piscicoltura-una-concreta-risorsa-l’umbria
Cerca giovedì, 07 giugno 2012 - 10:19
CONVEGNO A NORCIA
La piscicoltura: una concreta risorsa perl’UmbriaVenerdì 8 giugno 2012, ore 09.00 Norcia, Palazzocomunale, sala del Consiglio Maggiore
Mer, 06/06/2012 - 09:16 — La Redazione
“La piscicoltura: una concreta risorsa per
l’Umbria”. Questo il tema del convegno
promosso dalla Seconda Commissione
consiliare permanente “Attività
economiche e governo del territorio” del
Consiglio regionale dell’Umbria che si
svolgerà venerdì 8 giugno 2012 a partire
dalle ore 9 nel Palazzo comunale di Norcia.
All’evento, realizzato in collaborazione con
l’Associazione Piscicoltori Italiani (API),
parteciperanno numerosi relatori tecnici e
scientifici ed esperti del settore. Dopo i
saluti, il programma prevede le relazioni
scientifiche del Prof. Paolo Melotti
dell’Università di Camerino, del Prof. Marco
Saroglia dell’Università di Varese, del Dott. Claudio Ghittino dell’Istituto Zooprofilattico
sperimentale Umbria e Marche, e del Prof. Eugenio Del Toma, Presidente onorario
dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica. A seguire l’intervento di Silvano
Rometti, Assessore all’Ambiente della Regione Umbria, il dibattito coordinato da Antonio
Trincanato, Direttore dell’Associazione Piscicoltori Italiani, e le conclusioni di Roberto
Bertini, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Perugia, e di Fernanda Cecchini,
Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria. (FP)
Voto medio:
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CANI E DIVERTIMENTO
“Trasimeno Dog Show”: l’occasioneideale per una divertente giornatalungolago in compagnia degli amicia 4 zampe!
CONVEGNO
L'Imu e le imprese agricole
GLUTEN FREE FEST
“Via dalla Spiga: quali prospettive dicrescita per il mercato Senza Glutine”Una ricognizione efficace sul mercatodella Celiachia
GUALDO TADINO
La frazione di Rigali prima tappa delsecondo Rapporto alla città. IlSindaco Morroni: “E’ un importantemomento di confronto che mira adinstaurare con la cittadinanza unrapporto diretto e costruttivo”
IL COMMENTO
Castori (Pdl): con la chiusura dellacaserma dei carabinieri a Ponted'Oddi si rischia di abbandonare ilquartiere
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
ESG89 Group analizza i dati delle Toprilevati nell’Annuario Economicodell’Umbria 2012-2013
CONTROLLI
La guardia di finanza individua unprofessionista perugino che avrebbeoccultato 170mila euro di compensi
LIBRI
Città della Pieve, Fassina (Pd) hapresentato il libro "Il lavoro prima ditutto"
BIBLIOTECA
Magione, il Comune incassa 3milaeuro con la vendita dei libri
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Cna: assurdo tassare gli immobiliproduttivi come seconde case
FALSO ALLARME BOMBA
Perugia: questa mattina doppioallarme bomba. Dopo i controlli,l'esito è stato negativo
INCONTRO PUBBLICO
Perugia: presentazione rivista "Eurasia"
LIBRI
Presentazione del volume “Darwin e ilbaobab”
CONTROLLI
Arrestato un nordafricano perspaccio al percorso verde di PonteFelcino
LA PROPOSTA
Smacchi (Pd): chi usa l'ambulanzasotto effetti di droghe e alcool devepagare la spesa sostenuta dal serviziosanitario
Biomasse legnose, il tema del convegno di domani
A Pietralunga una due giorni dedicata a “I sapori della chianina”
La sfida della green economy in Umbria
"Le energie rinnovabili: scelta obbligata per il Sistema Paese"
Convegno sulle problematiche del lago Trasimeno
Redazione
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CONVEGNO A NORCIA
La piscicoltura: una concreta risorsa perl’UmbriaVenerdì 8 giugno 2012, ore 09.00 Norcia, Palazzocomunale, sala del Consiglio Maggiore
Mer, 06/06/2012 - 09:16 — La Redazione
“La piscicoltura: una concreta risorsa per
l’Umbria”. Questo il tema del convegno
promosso dalla Seconda Commissione
consiliare permanente “Attività
economiche e governo del territorio” del
Consiglio regionale dell’Umbria che si
svolgerà venerdì 8 giugno 2012 a partire
dalle ore 9 nel Palazzo comunale di Norcia.
All’evento, realizzato in collaborazione con
l’Associazione Piscicoltori Italiani (API),
parteciperanno numerosi relatori tecnici e
scientifici ed esperti del settore. Dopo i
saluti, il programma prevede le relazioni
scientifiche del Prof. Paolo Melotti
dell’Università di Camerino, del Prof. Marco
Saroglia dell’Università di Varese, del Dott. Claudio Ghittino dell’Istituto Zooprofilattico
sperimentale Umbria e Marche, e del Prof. Eugenio Del Toma, Presidente onorario
dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica. A seguire l’intervento di Silvano
Rometti, Assessore all’Ambiente della Regione Umbria, il dibattito coordinato da Antonio
Trincanato, Direttore dell’Associazione Piscicoltori Italiani, e le conclusioni di Roberto
Bertini, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Perugia, e di Fernanda Cecchini,
Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria. (FP)
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d o s s i e r E P I V E T
18 gennaio 2012
s e g u e
La Settimana Veterinaria - N°768 - 18 gennaio 2012
opo un anno di sospensione si è te-nuta a Orvieto la sesta edizione delworkshop nazionale di Epidemio-logia veterinaria*, che ha visto co-me filo conduttore il ruolo e le po-
tenzialità ancora da esprimere da parte di que-sta disciplina nell’ambito della Medicina uni-ca. Una posizione di cui, al di là delle questio-ni teoriche, risulta sempre più necessaria l’im-plementazione; infatti, il concetto di “malattiaesotica” oramai non vede più confini, in con-seguenza dei tanti cambiamenti dovuti alla glo-balizzazione, e pone sempre nuove sfide chevanno ben oltre le classiche emergenze epide-miche.Il workshop, anche in questa edizione, ha quin-di visto fare il punto sull’integrazione interdi-sciplinare tra le varie professionalità impegna-te nella prevenzione in Sanità pubblica, per cer-care di mettere le basi per un’ulteriore inno-
vazione, aggiornamento e approfondimento,ponendo un particolare accento, oltre alle te-matiche più classiche (sanità animale, zoonosi,sicurezza alimentare), sui rischi connessi alleemergenze ambientali.
Nuove strategie in epidemiologia:la sorveglianza sindromicaLe risorse sempre più scarse a disposizione deiservizi sanitari pongono, tra i tanti vincoli, ladifficoltà di assicurare sistemi di sorveglianzain grado di mantenere adeguati livelli in termi-ni sia di efficacia (da elevare), sia di efficienza(da massimizzare); tutto questo in tempi in cuile crisi e le emergenze si sono susseguite in con-tinuazione, interessando sia la Medicina uma-na che la Veterinaria (AIDS, BSE, SARS, WND,contaminazioni da diossina e melamina, bio-terrorismo, ecc.).Per raggiungere questi obiettivi l’elaborazione
teorica recente sta proponendo nuovi strumen-ti di sorveglianza epidemiologica attraversolo sviluppo di strategie innovative quali la sor-veglianza risk-based o quella sindromica.In Sanità pubblica, i sistemi di sorveglianza sin-dromica si vanno sempre più diffondendo an-che grazie allo sviluppo di sistemi informativie alla disponibilità di strumenti informatici ingrado di semplificare l’archiviazione, lo scam-bio e l’integrazione, il recupero e l’analisi sta-tistica dei dati.Oggi l’impiego mirato di tali strumenti (comead esempio il sistema di allerta rapido o Rasff)può permettere di riconoscere quasi in temporeale gli eventi prodromici legati all’insorgeredi nuove patologie (o di casi atipici) o all’im-provviso modificarsi di trend consolidati.Proprio perché tali strategie sono ancora in di-venire, attualmente convivono varie definizio-ni di sorveglianza sindromica, tra cui quellaproposta dai Centers for diseases control (Cdc)o, più di recente, quelle scaturite durante con-vegni internazionali dedicati alla sorveglianzaveterinaria (Isvee 2009, Icahs 2011).In particolare i Cdc propongono un approcciobasato sul monitoraggio sistematico, continuoe in tempo reale di quei dati sanitari (indica-tori di malattia) che precedono la diagnosi epossono segnalare con sufficiente probabilitàun caso o un focolaio che merita un’attenzio-ne mirata da parte degli organismi di sanitàpubblica.Questo metodo, che impiega sistemi automa-tizzati di recupero di dati e di analisi delle •••
Il workshop nazionale di epidemiologia veterinaria ha avutoquest’anno l’obiettivo di descrivere l’approccio epidemiologiconell’ottica del concetto di “one health, one world”. Si è fattoquindi il punto sull’integrazione interdisciplinare tra le varieprofessionalità impegnate nella prevenzione in Sanitàpubblica, per cercare di identificare le migliori strategie esoluzioni a problemi sanitari vecchi e nuovi.
L’EPIDEMIOLOGIANELLA MEDICINA UNICA
05
Epivetdossier
D
RA S S EGNA S T AMPA 2 0 1 2
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d o s s i e r E P I V E T
18 gennaio 2012
segue
La Settimana Veterinaria - N°768 - 18 gennaio 2012
••• informazioni, pur risentendo di una mino-re specificità e precedendo le diagnosi di con-ferma, ha l’indubbio vantaggio di risultare piùsensibile, precoce e tempestivo rispetto ai me-todi di sorveglianza tradizionali, calibrati suuna singola patologia e che quasi sempre si ba-sano sulla raccolta passiva dei dati.Di recente, le esperienze di sorveglianza sindro-mica si stanno sviluppando anche in ambito ve-terinario, spaziando dall’identificazione preco-ce di problemi di Sanità animale, fino a rappre-sentare sistemi sentinella per la Sanità pubbli-ca, in un’ottica decisamente aderente ai princi-pi ispiratori della “medicina unica”.In campo veterinario non è ancora possibileavere la disponibilità di dati animali raccolticon continuità, secondo procedure routinariee immediatamente accessibili come in Sanitàumana; tuttavia, in questa direzione è ipotizza-bile un miglior impiego dei dati delle anagrafizootecniche, in particolare per quanto riguar-da i dati della mortalità, mentre altri dati a cuifar riferimento potrebbero senza dubbio esse-re rappresentati dai risultati dei laboratori dia-gnostici, come quelli degli Istituti zooprofilat-tici sperimentali, che per la loro naturale strut-turazione coprono tutto il territorio nazionale.A differenza dei dati medici, in Veterinaria unacriticità non trascurabile è rappresentata dalfatto che l’approvvigionamento di dati può ri-sultare pesantemente influenzato da variabilinon sanitarie, quali ad esempio il costo di al-cune analisi che può anche superare il valoredegli animali, disincentivando il ricorso ad ap-profondimenti diagnostici; all’opposto un in-cremento di richieste diagnostiche ai laborato-ri potrebbe non rivestire un significato sanita-
rio nuovo, ma più semplicemente rispecchiareil variare di esigenze commerciali o l’attuazio-ne di particolari misure di controllo.La sorveglianza sindromica va affinata per me-glio calibrarla sulla sorveglianza dello stato sa-nitario delle popolazioni animali, e sarà com-pito quindi degli epidemiologici veterinari di-mostrare quanto questo strumento innovati-vo può essere utilizzato per intraprendere de-cisioni efficaci e in tempo reale.
Emerging risks in sicurezza alimentareIn sicurezza alimentare i rischi emergenti costitui-scono un’altra delle più impegnative sfide per l’e-pidemiologia, che deve identificare e anticipare ilverificarsi di situazioni di emergenza o crisi.In tale particolare ambito, oltre alle difficoltàtecniche già viste riguardo alla realizzazione disistemi di identificazione precoce, se non di pre-
visione vera e propria, si pone la difficoltà digestire la comunicazione del rischio (anche so-lo potenziale e dalla portata difficilmente de-terminabile), che dovrà evitare allarmismi in-giustificati (rischio sovrastimato) o, al contra-rio, di incorrere in inadempienze con accuse disuperficialità (rischio sottovalutato). La stessa definizione di rischio emergente vie-ne spesso interpretata con significati diversi,che possono andare dall’identificazione preco-ce di nuovi rischi, all’anticipazione di ciò chenon è ancora un rischio ma lo può diventare alverificarsi di determinati fattori.In questo campo un ruolo fondamentale è svol-to dall’Efsa, a cui è stato istituzionalmente as-segnato il compito di attivare procedure speci-ficamente dedicate alla raccolta di dati e infor-mazioni e alla loro successiva analisi per l’in-dividuazione dei rischi emergenti.
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La Società italiana di medicina veterinaria preventiva ha premiato, come nelle precedenti edizioni, due dei lavoriscientifici presentati, uno sotto forma di comunicazione orale, l’altro di poster.
• Global outbreak alert & response network (Goarn) – (Who)Provvede all’identificazione rapida degli eventi epidemici di livello internazionale grazie a una rete dilaboratori organizzati dal Who. Alla sua attività concorrono gli organismi tecnici dell’Onu (Unicef, Unchr),Croce rossa e organizzazioni non governative.• International food safety authorities network (Infosan) – (Fao/Who)A questo network aderiscono 177 Paesi e in ognuno di essi è presente un punto di contatto tra leautorità sanitarie nazionali in campo alimentare.• Global foodborne infections network (Gfn) – (Who)Promuove l’attività integrata anche a livello di diagnosi di laboratorio tra Sanità umana, veterinaria e ditutte le discipline che si occupano di alimenti.• Global early warning system for major animal diseases, including zoonoses (Glews) – (Who/Fao/Oie)Si occupa degli interventi per il controllo e il contrasto di quelle zoonosi che il Who ritiene di maggiorrilievo tra le oltre 200 catalogate (antrace, tubercolosi bovina, brucellosi, cisticercosi e neurocisticercosi,echinococcosi-idatidosi, rabbia, tripanosomiasi africana).
One world, one health: organismi internazionali
Hilde Kruse, veterinaria norvegese responsabile delProgramma di sicurezza alimentare per l’Europa del Who, hasvolto una relazione sulla prevenzione e il controllo dellezoonosi con particolare attenzione agli organismiinternazionali che se ne occupano (vedere riquadro).
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Per meglio corrispondere a queste esigen-ze, sono stati implementati sistemi di valutazio-ne e monitoraggio di numerose fonti informa-tive catalogate come rilevanti, che vanno dallacarta stampata, a Internet e alle fonti più spe-cialistiche ed istituzionali. Un sistema di filtrag-gio dei segnali primari ricavati consente di av-viare all’analisi dei panel tecnici i rischi po-tenziali emersi da tale monitoraggio.Un importante passaggio è anche rappresenta-to dalle comunicazioni occorrenti tra gli Statimembri, l’Efsa e tutti gli stakeholders (compre-si i produttori), tanto che da un anno sono ope-rativi due specifici gruppi di lavoro: uno in rap-presentanza degli Stati membri, l’altro deglistakeholders.
Sostenibilità ambientale, accesso alle risorse,sicurezza alimentare ed epidemiologiaveterinariaLa politica agricola si sta orientando a livelloplanetario sempre più verso la produzione dialimenti sostenibili, sia dal punto di vista so-cio-economico che ambientale, con il raziona-le impiego delle risorse naturali e l’utilizzo disottoprodotti; questi ultimi, provenienti da pas-saggi produttivi anche non alimentari, posso-no contribuire a contenere i costi di produzio-ne e ad assicurare così la food safety, ma anchela food security.In questo senso le produzioni ittiche rappresen-tano sempre più un comparto importante perla stretta relazione che intercorre tra il fattoreumano (antropizzazione delle coste) e la qua-lità ambientale (esposizione a contaminanti tos-sici).La valutazione e la gestione del rischio derivan-te dal consumo di prodotti ittici riveste peròparticolare incertezza o addirittura approssi-mazione, in considerazione del fatto che il pro-
dotto ittico può rappresentare diverse varia-bili, non tutte facilmente individuabili con cer-tezza e immediatezza, quali in primis la prove-nienza geografica.Al termine delle due giornate di lavori abbia-mo posto alcune domande a Carmen Maresca(Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Um-bria e delle Marche), responsabile scientificodell’evento:
La Settimana Veterinaria: Dottoressa Maresca,si è da poco concluso il workshop Epivet 2011:qual è il bilancio di questa sesta edizione tenu-tasi a Orvieto?Carmen Maresca: Mi sembra che in questa edi-zione si sia dovuto fare un “doppio sforzo”.Da una parte c’è stata la difficoltà di organiz-zare un evento nazionale; questo workshop èil frutto della collaborazione tra varie istitu-zioni: l’Istituto zooprofilattico sperimentaledell’Umbria e delle Marche, ente presso il qua-le lavoro, che si è fatto carico di parte dell’or-ganizzazione, dell’accreditamento e del corso“satellite” che tradizionalmente precede ilworkshop stesso; l’Istituto superiore di sanità,che ha contribuito all’organizzazione, alla de-finizione del programma, all’individuazionedei relatori, alla gestione degli abstract; la Fon-dazione per il “Centro studi Città di Orvieto”,che ottenuto dalla municipalità l’uso dellosplendido Palazzo del Popolo, dove si è svoltoil convegno, e infine la Società italiana di me-dicina veterinaria preventiva, che ha premia-to, come nelle precedenti edizioni, due dei la-vori scientifici presentati, uno sotto forma dicomunicazione orale, l’altro di poster.Il secondo onere è stato certamente quello diriallacciare le fila di un evento, giunto quest’an-no alla sua sesta edizione, che ha subito unabattuta d’arresto. Sono infatti trascorsi due an-
ni tra la sesta e la quinta edizione, mentre gliincontri precedenti si sono svolti con cadenzaannuale. Il bilancio finale mi sembra positivo: i lavoripresentati sono stati interessanti e il filo con-duttore del workshop, riassunto nel suo titolo“L’epidemiologia veterinaria nel contesto di“One world, one health””, è stato sviluppatoin tutte e quattro le sessioni, passando da te-matiche “classiche” dell’epidemiologia (qualela sorveglianza e le zoonosi), a quelle più attua-li come le emergenze (con un occhio alla sicu-rezza alimentare e all’analisi del rischio) e la sa-lute collegata all’ambiente; i relatori intervenu-ti hanno offerto esempi di collaborazione inter-disciplinare tra i diversi soggetti che operanoin Sanità pubblica.Andando a guardare i numeri e ricordando chestiamo parlando di un convegno di epidemio-logia, vi è stata una partecipazione numerosadi operatori sanitari provenienti da tutta Italia,anche se, purtroppo, Asl e settore medico sonostati davvero poco rappresentati.
S.V.: Uno dei moderatori delle sessioni ha sot-tolineato, quasi con stupore, il buon livello di-mostrato dall’epidemiologia veterinaria rispet-to a quella umana. Ma non sarebbe più oppor-tuno parlare in questo caso di un’unica epide-miologia?C.M.: Assolutamente sì. Non è solo opportu-no parlare di un’unica epidemiologia, è indi-spensabile.In un mondo ormai sempre più globalizzato einterconnesso, nessuna singola disciplina o set-tore della società ha conoscenze o risorse suf-ficienti per affrontare da sola i problemi lega-ti alla salute delle persone, degli animali o al-l’integrità degli ecosistemi.Lo slogan “One world, one health” evidenziail fatto che “il fare salute” non è appannaggioesclusivo di una categoria di professionisti, sia-no essi medici, veterinari, biologi, chimici o al-tro ancora e implica che per “costruire la salu-te” è necessario condividere le conoscenze sumalattie, vettori, materie prime, alimenti, am-biente, clima ed economia.In quanto materia multidisciplinare, l’epide-miologia è sicuramente uno dei mezzi indispen-sabili per attuare il concetto di “One world,one health” e soprattutto la diffusione dell’infor-mazione è insita nel suo “DNA”.Detto questo, è purtroppo vero che il concet-to di salute unica, pur essendo condiviso a li-vello teorico, rimane ancora un po’ astratto nel-la sua applicazione, non solo a livello locale,ma anche mondiale.Ricordo che il documento redatto congiunta-mente dalla Food and agriculture organization(Fao), dall’Organizzazione mondiale della sa-nità animale (Oie) e dall’Organizzazione mon-diale della sanità (Oms) dal titolo “The Fao-Oie-Who collaboration: sharing responsibili-ties and coordinating global activities to ad-dress health risks at the animal-human-ecosy-
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La valutazione e la gestione del rischio derivante dal consumo di prodotti ittici riveste particolare incertezza, inconsiderazione del fatto che tale prodotto può presentare diverse variabili, non tutte facilmente individuabili con certezza eimmediatezza.
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stems interfaces”, è stato presentato solo nel-l’aprile del 2010.
S.V.: Il dottor Hendrik Wilking, dell’IstitutoRobert Koch di Berlino, ha riferito dell’espe-rienza in Germania a seguito dell’epidemia diE. coli iniziatasi a maggio. Quali sono gli inse-gnamenti che si possono trarre da questo epi-sodio?C.M.: L’allerta sanitaria verificatasi in Germa-nia dovuta a Escherichia coli (O104:H4 pro-duttore di Shiga tossine) e il percorso messo inatto per risolverla, così come sono stati descrit-ti dal dr. Wilking che ha introdotto la sessionededicata alla sorveglianza, hanno evidenziatoche è possibile, anche se difficile, abbattere i con-fini storici tra le diverse competenze, cancella-re le rivalità professionali, mettere in comune ilsapere. È stato avvincente seguire la metodo-logia applicata e l’evoluzione dell’indagine epi-demiologica che, nel corso del tempo, ha coin-volto ben sei Istituti che si occupano di Sanità,di cui quattro tedeschi e due europei: l’Euro-pean food safety authority (Efsa) e l’Europeancenter for disease prevention and control (Ecdc). I casi tedeschi non sono stati gli unici registra-ti in Europa, a riprova che ormai malattie, vet-tori e alimenti viaggiano con la stessa facilitàcon cui ci muoviamo noi umani. Come ben evidenziato anche dagli altri •••
Carmen Maresca, dell’Istituto zooprofilattico sperimen -tale dell’Umbria e delle Marche, responsabile scientificodella sesta edizione del workshop nazionale di Epide -miologia veterinaria.
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stems interfaces”, è stato presentato solo nel-l’aprile del 2010.
S.V.: Il dottor Hendrik Wilking, dell’IstitutoRobert Koch di Berlino, ha riferito dell’espe-rienza in Germania a seguito dell’epidemia diE. coli iniziatasi a maggio. Quali sono gli inse-gnamenti che si possono trarre da questo epi-sodio?C.M.: L’allerta sanitaria verificatasi in Germa-nia dovuta a Escherichia coli (O104:H4 pro-duttore di Shiga tossine) e il percorso messo inatto per risolverla, così come sono stati descrit-ti dal dr. Wilking che ha introdotto la sessionededicata alla sorveglianza, hanno evidenziatoche è possibile, anche se difficile, abbattere i con-fini storici tra le diverse competenze, cancella-re le rivalità professionali, mettere in comune ilsapere. È stato avvincente seguire la metodo-logia applicata e l’evoluzione dell’indagine epi-demiologica che, nel corso del tempo, ha coin-volto ben sei Istituti che si occupano di Sanità,di cui quattro tedeschi e due europei: l’Euro-pean food safety authority (Efsa) e l’Europeancenter for disease prevention and control (Ecdc). I casi tedeschi non sono stati gli unici registra-ti in Europa, a riprova che ormai malattie, vet-tori e alimenti viaggiano con la stessa facilitàcon cui ci muoviamo noi umani. Come ben evidenziato anche dagli altri •••
Carmen Maresca, dell’Istituto zooprofilattico sperimen -tale dell’Umbria e delle Marche, responsabile scientificodella sesta edizione del workshop nazionale di Epide -miologia veterinaria.
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••• relatori, la globalizzazione, i cambiamen-ti climatici, l’aumento della popolazione, losfruttamento delle risorse ormai determinanonuove pandemie che, in quanto tali, necessita-no di un approccio se non proprio “pandemi-co” almeno sinergico tra le varie istituzioni chesi occupano di sanità.
S.V.: Questa edizione ha portato all’evidenzaun timore da tempo presente in ambito di pre-venzione e cioè che i servizi veterinari territo-riali siano poco coinvolti o comunque sotto-rappresentati in ambito di produzione scienti-fica. Se condivide questo timore, come pensa sipossa porre rimedio?C.M.: Credo che la partecipazione di un esiguonumero di veterinari, non solo per quel che ri-guarda la collaborazione alla realizzazione dilavori scientifici, ma anche come iscrizioni alconvegno, sia stata una delle effettive criticitàriscontrate in questo workshop. La difficile situazione economica del nostro Pae-se è una realtà con effetti che noi veterinari spe-rimentiamo da tempo.Chi opera in sanità si ritrova ormai da anni adaffrontare emergenze sanitarie “vecchie e nuo-ve” e al contempo a lottare per procurarsi le ri-sorse necessarie. I veterinari presenti sul territorio sono quelli sucui ricade la responsabilità ultima dell’attua-
zione dei piani di controllo, eradicazione o al-tro. Nel corso della loro attività producono moltis-simi dati che, se elaborati, potrebbero porre so-lide basi per valutare eventuali outcome di sa-lute e indirizzare le azioni future; quest’ulti-mo passaggio dovrebbe essere sempre conse-quenziale e non opzionale.Tuttavia, si rileva un desolante scenario di con-tinue e pressanti richieste di prestazioni per ga-rantire un sostegno ai bisogni di salute. Tuttociò, con la costante carenza di risorse economi-che, fa sì che queste elaborazioni spesso nep-pure vengano avviate.Questa problematica potrebbe essere meglio af-frontata grazie a una collaborazione tra le va-rie strutture che operano in sanità pubblica. In-fatti, la salute di una comunità, umana o ani-male, non è determinata esclusivamente dalleprestazioni erogate dalle singole aziende sani-tarie o da un’efficiente organizzazione dei loroservizi, ma fruisce dei benefici di politiche e diinterventi di altri settori, quali quelli sociali,comportamentali ed economici.
S.V.: Per ultimo, le questioni ambientali raccol-gono sempre più attenzioni anche di studio e, al-dilà delle intuibili problematiche legate ai residui,quali pensa possano essere gli ambiti di approfon-dimento per l’epidemiologia veterinaria?
C.M.: L’ambiente è ormai una priorità ancheper ciò che riguarda la salute. Le risorse naturali diminuiscono quasi propor-zionalmente all’aumentare della popolazioneumana e il preservarle adeguatamente è la ve-ra sfida di salute futura. Si tratta però di un approccio diverso alla com-plessa problematica della salute rispetto a quel-lo “tradizionale”, pure importante, a cui noiveterinari siamo avvezzi, che è principalmentelegato alla rilevazione dei “residui” e alla sicu-rezza alimentare. Lavorare sull’ambiente vuol dire operare sul-la salute secondo meccanismi indiretti e attivisu tempi medio-lunghi. Vuol dire lavorare sul-l’individuo, animale o umano, ma anche sullacollettività nel suo complesso. L’interfaccia animale-umano-ecosistema deter-mina delle interazioni complesse, a cui noi ve-terinari, volenti o nolenti, saremo obbligati ainteressarci. La salvaguardia dell’ambiente rappresenta in-fatti un requisito essenziale per ogni attivitàdi prevenzione.
! Vitantonio Perrone
* Orvieto, 1-2 dicembre 2011: VI Workshop nazionale diEpidemiologia veterinaria (Epivet) “L’epidemiologia veterinaria nelcontesto di “One world, one health””.
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