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APPUNTI SULLA NORMATIVA SUL RUMORE
AEROPORTUALE
a cura del prof. ing. Carlo Bartoli
CLIMA ACUSTICO e RUMORE AEROPORTUALE
Le problematiche ambientali connesse agli aeroporti vanno
dalle pressioni dovute alla semplice presenza fisicadell’aeroporto a quelle dovute alle attività aeronautiche
negli intorni aeroportuali; l’impatto acustico costituisce uno
degli elementi di disturbo più immediati ed evidenti. Il
fenomeno è caratterizzato da alcune peculiarità, tra le quali
il sovrapporsi dei suoi effetti nel preesistente contesto
ambientale e la soggettività della risposta dei cittadini; in
particolare il rumore è percepito tanto più pesantementequanto più si manifesta in modo improvviso, soprattutto
nelle aree caratterizzate da un buon clima acustico di base.
In generale, sebbene l’adozione di una serie di misure di
mitigazione e prevenzione abbia permesso di ridurre
fortemente la pressione acustica dovuta alle singole sorgenti
di rumore, la percezione dei progressi ottenuti in campoaeronautico risulta vanificata dal vertiginoso incremento
della richiesta di servizi aerei.
Il rumore prodotto dagli aeromobili è caratterizzato da un
numero relativamente limitato di eventi nell’arco della
giornata e da valori massimi di pressione sonora piuttosto
elevati. uesti eventi mantengono una loro individualità
rispetto alle altre fonti di rumore e questa circostanza
accresce il loro potere disturbante. !ench" di breve durata,
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il rumore prodotto da un aereo ha un’intensità elevata e
dipendente da diversi fattori quali la tipologia
dell’aeromobile, la quota e la rotta. $li eventi più rumorosi
si registrano nelle fasi di atterraggio e decollo degliaeromobili; l’area di impatto acustico di origine aeronautica
viene rappresentata sotto forma di curve di isolivello,
ovvero contorni che delimitano aree di uguale valore di
livello di valutazione di rumore aeroportuale %L&'( intorno
agli aeroporti. La popolazione esposta a tale tipo di
inquinamento è, quindi, quella residente all’interno dellecos) dette zone di sorvolo. L’inquinamento acustico di tipo
aeronautico ha una ricaduta locale e si scontra con interessi
di più ampia scala quali, per esempio, la crescente richiesta
di utilizzo di questa modalità di trasporto che risulta di
importanza strategica per la competitività e lo sviluppo
nazionale e locale. *’ necessario quindi attuare efficienti
politiche di riduzione dell’impatto acustico derivante dalleattività dei grandi aeroporti, per garantire alla popolazione
esposta il giusto diritto ad un adeguato livello di qualità
della vita.
Le metodologie di misura del rumore aeroportuale al fine
del contenimento dell+inquinamento acustico prodotto dagli
aeromobili civili nelle loro fasi di movimentazione sonodisciplinate dalla legge - ottobre #/, n. 001, dal decreto
2# ottobre #1 e dal decreto del 3residente della
4epubblica ## dicembre #1, n. 0-.
'i fini dell+applicazione del predetto documenti si
definisce5
aeromobile5 ogni macchina atta al trasporto per aria di
persone o cose, da un luogo ad un altro, ad eccezione degliapparecchi utilizzati per il volo da diporto o sportivo;
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esercente dell'aeromobile5 colui il quale assume l+esercizio
dell+aeromobile, ai sensi dell+art. 610 del codice della
navigazione;
aeroporto5 superficie delimitata di terreno o di acqua,inclusa ogni costruzione, installazione ed equipaggiamento,
usata in tutto o in parte per l+arrivo, la partenza ed il
movimento di aeromobili;
curve di isolivello5 curve ideali congiungenti punti del
territorio corrispondenti ad eguali valori dell+indice
descrittore degli indici acustici;attività aeroportuali5 le fasi di decollo, di atterraggio, di
manutenzione, revisione e prove motori degli aeromobili;intorno aeroportuale5 è il territorio circostante l+aeroporto,
il cui stato dell+ambiente è influenzato dalle attività
aeroportuali e assume valori superiori a -7 d!%'(; periodo diurno5 l+intervallo di tempo compreso fra le ore
7-577 e le ore 2577, ore locali; periodo notturno5 l+intervallo di tempo compreso fra le ore
2577 e le ore 7-577, ore locali.
il livello di valutazione del rumore aeroportuale L&' è
definito dalla seguente espressione5
('%d!#7 8
#log#7L
8
# 9
#7:L
&'&'9
= ∑=
in cui5
8 è il numero dei giorni del periodo di osservazione del
fenomeno e L&'9 è il valore giornaliero del livello di
valutazione del rumore aeroportuale.
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Il numero dei giorni 8 del periodo di osservazione del
fenomeno, deve essere ventuno, pari a tre settimane,
ciascuna delle quali scelta nell+ambito dei seguenti periodi5
# ottobre < 2# gennaio;
# febbraio < 2# maggio;
# giugno < 27 settembre.
La settimana di osservazione all+interno di ogni periodo,
deve essere quella a maggior numero di movimenti,secondo i dati forniti dal =inistero dei trasporti e della
navigazione, oppure rilevati dai sistemi di monitoraggio
installati. La misura del rumore, durante ciascuna settimana
di osservazione, dovrà essere effettuata di continuo nel
tempo.
Il valore giornaliero del livello di valutazione del rumore
aeroportuale %L&'9( si determina mediante la relazione sottoindicata, considerando tutte le operazioni a terra e di
sorvolo che si manifestano nell+arco della giornata
compreso tra le ore 77577 e le 05775
(%#70
1#7
0
#1log#7 #7:#7: AdB L VAn
L L
VAjVAd
+=
dove L&'d e L&'n rappresentano rispettivamente il livello di
valutazione del rumore aeroportuale nel periodo diurno
%7-.77 2.77( e notturno %2.77 < 7-.77(.
Il livello di valutazione del rumore aeroportuale nel periododiurno %L&'d( è determinato dalla seguente relazione5
0
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(%#7#
log#7#
#7: AdB
T L
d
i
N
i
SEL
d
VAd
= ∑
=
in cui >d ? -#.77 s è la durata del periodo diurno, 8d è il
numero totale dei movimenti degli aeromobili in detto
periodo, @*Li è il livello dell+i
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risulta superiore alla soglia L'BmaC < #7d!%'(; p'9%t( è il
valore istantaneo della pressione sonora dell+evento ii è il livello continuo equivalente di pressione sonora
ponderata ' dell+i
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zona B5 attività agricole ed allevamenti di bestiame,
attività industriali e assimilate, attività commerciali,
attività di ufficio, terziario e assimilate, previa
adozione di adeguate misure di isolamento acustico;
zona 5 esclusivamente le attività funzionalmente
connesse con l+uso ed i servizi delle infrastrutture
aeroportuali.
'll+interno di tali zone valgono i seguenti limiti per la
rumorosità prodotta dalle attività aeroportuali5
zona A5 l+indice L&' non puE superare il valore di -/
d!%'(;
zona B5 l+indice L&' non puE superare il valore di 1/
d!%'(;
zona 5 l+indice L&' puE superare il valore di 1/ d!%'(.
'l di fuori delle zone ', ! e F l+indice L&' non puEsuperare il valore di -7 d!%'(.
Strumentazione e modalità di misura per la
caratterizzazione acustica dell'intorno aeroportuale
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I sistemi di rilevamento devono essere in grado di
determinare5
#( il livello dell+evento sonoro @*L;
( l+intervallo di tempo in cui è stata superata la soglia
prefissata;
2( il tempo in cui si verifica;
0( rappresentazione grafica del L'B.
!osizione del micro"ono
Il microfono deve essere posizionato in modo che la linea
di vista tra il microfono e tutte le possibili rotte di sorvolo
non sia interrotta da alcun ostacolo solido. Il microfonodovrà essere posizionato su di una superficie solida
acusticamente riflettente, ad una altezza non inferiore ai 2
m dal piano di campagna nel caso di superfici libere ovvero
del piano di appoggio di un edificio. La distanza del
microfono da eventuali superfici riflettenti verticali deve
essere almeno pari alla loro altezza riferita al microfonostesso.
aratteristic#e del micro"ono
8ei sistemi di misura deve essere usato un microfono con
caratteristiche di precisione di classe # e dotato di schermo
antivento e protezione antivolatili.
ondizioni meteorolo$ic#e
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8el rapporto di misura dovranno essere specificate le
condizioni meteorologiche presenti durante i rilievi
fonometrici ed i valori misurati di temperatura, pressione,
umidità e velocità del vento.
Veri"ica di stabilità e calibrazione
La stabilità dell+intera catena fonometrica %dal microfono al
dispositivo di acquisizione e lettura dati( deve essere
verificata almeno ogni 0 ore mediante una sorgente sonora
di livello noto.@i deve procedere inoltre, alla calibrazione mediante
sorgente campione conforme almeno alla classe # della
norma F*I
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intercontinentali di 4oma Biumicino e =ilano G =alpensa e
dei voli effettuati per il servizio postale con aeromobili che
soddisfino ai prescritti requisiti acustici.
Piani di risanamento acustici
I piani di risanamento acustico devono contenere5
a(L’individuazione della tipologia ed entità dei rumori
presenti, incluse le sorgenti mobili, nelle zone da risanare
individuate
b(L’individuazione dei soggetti a cui compete l’intervento;
c(L’indicazione delle priorità, delle modalità e dei tempi
per il risanamento;
d(La stima degli oneri finanziari e dei mezzi necessari;
e(Le eventuali misure cautelari a carattere d’urgenza per la
tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Ubicazione delle stazioni di monitoraggio
Le stazioni di monitoraggio devono essere ubicateall’interno delle aree da controllare, situate nell’intorno
aeroportuale nella posizione più vicina alle proiezioni al
suolo delle rotte avvicinamento e di allontanamento dei
velivoli.
La scelta del luogo deve essere preceduta da una analisi del
livello di rumore di origine aeronautica e del livello residuo
per la corretta individuazione del singolo evento. Lastazione di monitoraggio è correttamente ubicata se la
#7
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differenza tra il valore L'BmaC dell’evento ed il livello sonoro
equivalente del rumore residuo, calcolato nei #7 minuti di
massimo rumore, è superiore a 7 d!.
Controllo del singolo evento
Hgni stazione di monitoraggio dovrà rendere disponibili le
seguenti informazioni5
a(ubicazione della postazione di rilevamento;
b(data e ora dell’evento;c(durata dell’evento;
d(@*L dell’evento;
e( L'BmaC dell’evento.
alla registrazione in continuo del rumore effettuato dalle
stazioni di monitoraggio, il sistema deve essere in grado di
calcolare il rumore ambientale in assenza di quello prodottodall’attività aeronautica.
Classificazione degli aeroporti in relazione al livello di
inquinamento acustico
La classificazione degli aeroporti viene effettuata infunzione5
a(dell’estensione dell’intorno aeroportuale, misurata in
ettari %ha(, con arrotondamento alla seconda cifra
decimale.
b(dell’estensione delle zone J'K, J!K e JFK, di cui al
decreto 2# ottobre #1, art. -, individuate mediante le
relative curve di isolivello acustico di indice L&',misurate in ettari %ha(, con arrotondamento alla seconda
##
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cifra decimale ed escludendo le parti delle predette zone
che ricadono sul mare o sui laghi.
c(ell’estensione delle aree residenziali 'r, !r, Fr ricadenti
in ciascuna delle predette zone J'K, J!K e JFK;d(ella densità abitativa territoriale intesa come numero di
abitanti per ettaro residenti in dato territorio.
I parametri 'r, !r e Fr devono essere corretti in funzione
della densità abitativa mediante i coefficienti moltiplicativi
riportati in tabella #5
>'!*LL'
#
'rea residenziale ensità abitativa
%abitanti:ha(
Foefficiente
correttivo
*stensiva #7
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$li indici Ia, Ib e Ic caratterizzano gli aeroporti dal punto
di vista dell’inquinamento acustico.
Le azioni di risanamento acustico all’art. #7, comma /,
della legge - ottobre #/, n. 001, sono rivolte alla
riduzione del valore degli indici Ib e Ic.
Fommissioni apposite, definiscono gli indici Ia, I b ed Ic,relativi all’aeroporto di competenza. >ale dato, reso
pubblico ai sensi della normativa vigente, è trasmesso,
unitamente alla documentazione di supporto, al =inistero
dell’ambiente ed all’*nte nazionale dell’aviazione civile.
*sempio di calcolo dell’indice di classificazione degli
aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico.
@e la zona ' è di #07 ettari, il valore ' è %#07:#77( e
quindi uguale a #0,.
@e nella zona ' sono presenti #/7 ettari residenziali, il
valore di 'r è %#/7:#77( e quindi 'r ? #,/.
@e i #/7 ettari residenziali della zona ' sono suddivisi in /7
ha estensivi e #77 ha intensivi, il parametro dell’indice 'r
sarà corretto come segue5
'rc ? %7./ C #.#( N %#.7 C #.2( ? #.6/
3ertanto in questo caso per la zona ' l’indice Ia sarà5
#2
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Ia ? #0. C #.6/ ? -.1
@e la zona ! è di 77 ettari, il valore di ! è %77:#77( equindi uguale a .
@e nella zona ! sono presenti 67 ettari residenziali, il valore
di !r è %67:#77( e quindi !r ? 7,6.
@e gli 67 ettari residenziali della zona ! sono suddivisi in7 ha estensivi e -7 intensivi, il parametro dell’indice !r
sarà corretto come segue5
!rc ? %7. C #.#( N %7.- C #.2( ? #.77
3ertanto in questo caso per la zona ! L’indice sarà5
Ib ? .7.C #.77 ? .7
@e la zona F è di 77 ettari, il valore di F è %77:#77( e
quindi uguale a .
@e nella zona F sono presenti 27 ettari residenziali, il valoredi Fr è %27:#77( e quindi Fr ? 7,2.
@e i 27 ettari residenziali della zona F sono suddivisi in #7
ha estensivi e 7 ha semiestensivi, il parametro dell’indice
Fr sarà corretto come segue5
Fcr ? %7.# C #.#( N %7. C #.( ? 7.2/
#0
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Ic ? .7 C 7.2/ ? 7.1
I tre indici di inquinamento sono5
Ia ? -.1;
Ib ? .7;
Ic ? 7.1.
EMISSIONI ACUSTICE IN !ASE "I
ATTERRA##IO E "ECOLLO "I ALCUNI
AEROMOBILI E POPOLA$IONE ESPOSTA
3oich" la variazione di rumore avviene su ampia scala,
viene rappresentata su scala logaritmica attraverso il decibel
%d!(. La variazione di 2 d! corrisponde al raddoppio
dell’energia sonora emessa dalla sorgente, ma non viene
percepita come tale in quanto anche l’orecchio umano
percepisce il rumore in modo logaritmico. L’incremento di2 d! viene considerato non significativo dall’orecchio
umano, mentre un incremento di / d! risulta chiaramente
distinguibile e quello di #7 d! è considerato il doppio del
rumore inizialmente percepito. @ebbene il traffico
aeroportuale sia fortemente legato alla richiesta di servizi
aerei, non necessariamente ad una maggiore richiesta
corrisponde un maggiore numero di persone sottoposte adinquinamento acustico di origine aeroportuale. L’entità
#/
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della popolazione esposta dipende infatti da una serie di
fattori, tra cui la distanza dell’aeroporto dai centri abitati e
loro densità di popolazione e le rotte di sorvolo.
4O=H4* 34HH>>H ' 'LFO8I >I3I I '*4*I I8
B'@* I *FHLLH H '>>*44'$$IHDecollo Atterraggio
DC10 90 db 83 dbBoeing 727 97 db 87 db
Boeing 707 102 db 95 dbBoeing 747 104 db 93 db
=I@O4* 3*4 L' 4IOPIH8* *L 4O=H4*
@ebbene il rumore sia stato considerato un vero e proprio
problema ambientale solo di recente, l’%r$anizzazione
&nternazionale dellAviazione ivile %IF'H( già negli anni
Q-7 aveva intuito l’importanza di un approccio integrato che
tenesse conto da una parte della necessità di soddisfare la
crescente domanda di mobilità e dall’altra la salvaguardia
dell’ambiente. 3er far fronte al problema del rumore ilomitato sulle Emissioni Sonore de$li aeromobili
dell’IF'H ha pubblicato già nel #-6 un elenco di misure preventive e di mitigazione che ancora oggi sono la base di
qualsiasi politica volta alla riduzione del rumore di origine
aeroportuale; gli strumenti per l’ottimizzazione del clima
acustico aeroportuale sono minore rumorosità degli aerei,
limitazione dei voli notturni, monitoraggio del rumore,
pianificazione territoriale, programmi di insonorizzazione,
tassa sul rumore, procedure antirumore, ottimizzazione
#-
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dello slot
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< apitolo+5 4appresentano i motori più recenti, in grado di
rispettare il nuovo e più restrittivo standard IF'H, che è
entrato in vigore per gli aerei prodotti a partire dal 77-
%esempio !111(. ' partire dal #7, in *uropa è stato proibito l’utilizzo degli aerei compresi nel Fapitolo# e tutti
gli aeromobili di nuova costruzione devono appartenere al
Fapitolo2; dall’aprile 77 è inoltre proibito l’utilizzo di
aeromobili appartenenti al Fapitolo, salvo deroghe per i
paesi in via di sviluppo.
L’omologazione degli aviogetti avviene mediante lavalutazione della loro rumorosità nelle fasi operative in cui
producono una pressione sonora maggiore; sono eseguite
due misurazioni in fase di decollo %Rdecollo lateraleS e
RdecolloS, misurati rispettivamente ad una distanza di 0/7
metri a lato dell’asse della pista e a -/77 m dalla testata
della pista, lungo l’asse di decollo( e una in fase di
atterraggio %SapproccioS, la cui misurazione avviene a 777m dalla testata della pista(. Le emissioni sonore degli
aeromobili possono differire notevolmente non solo tra
capitoli di appartenenza differenti, ma anche all’interno
dello stesso capitolo. In generale gli aeromobili più recenti
sono meno rumorosi dei precedenti.
Le caratteristiche di rumorosità richieste dai nuovi standardIF'H in vigore dal 77- %Fapitolo0( sono molto più
restrittive delle precedenti e finalizzate all’eliminazione dei
Fapitolo ricertificati nonch" degli aeromobili più rumorosi
del Fapitolo2. L’ammodernamento delle flotte per adattarsi
ai nuovi standard in vigore richiede un notevole sforzo
economico da parte delle compagnie aeree. 3er evitare il
fallimento delle piccole compagnie, l’industria aeronauticaha prodotto un particolare tipo di silenziatore %R ,us#-kit S(
#6
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che, applicato ai motori di vecchia fabbricazione, è in grado
di portare i livelli di rumorosità nei limiti richiesti per i
Fapitolo2; in questo caso diminuisce la pressione acustica,
mentre non cambia il carico inquinante in atmosfera cherisulta maggiore negli aerei ricerti"icati rispetto a quello
degli aeromobili di nuova immatricolazione appartenenti al
Fapitolo2.
On secondo caposaldo per l’ottimizzazione del clima
acustico nelle zone di influenza aeroportuale è costituito
dalla limitazione dei voli notturni. I dati elaborati dal=inistero dell’'mbiente riguardo la popolazione esposta ad
elevati livelli di inquinamento acustico di origine
aeroportuale %fissati tra -7 e 1/d!%'((, evidenziano una
situazione molto critica per la maggior parte degli aeroporti
italiani; in particolare, il numero di cittadini esposti a tale
fascia acustica è stato stimato superiore a # mila nella
zona intorno allo scalo di Linate e /.77 intorno a=alpensa. Il disagio maggiore è particolarmente sentito da
parte della popolazione residente nelle ore notturne, cioè
nella fascia oraria che va dalle ore ,77 alle 7-,77. Il
rilievo del rumore è obbligatorio per tutti gli aeroporti
aperti al traffico civile e viene effettuato grazie
all’integrazione dei dati di rumore rilevati da appositecentraline con i tracciati radar dei movimenti aerei; ciE
permette non solo di risalire ai singoli eventi sonori e ad
eventuali superamenti dei livelli, ma anche di valutare la
superficie del territorio e la quantità di popolazione esposta
ad inquinamento acustico di origine aeroportuale e di
valutare l’efficacia delle procedure antirumore. In generale
le centraline sono situate nei comuni limitrofi al sitoaeroportuale, in posizione strategica rispetto alle rotte di
#
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decollo e atterraggio degli aeromobili, in modo da rilevare
il massimo rumore percepibile nell’Rintorno aeroportualeS,
ovvero in quelle zone soggette ad impatto acustico di
origine aeroportuale il cui livello di rumore sia superiore a-7d!. La normativa in vigore richiede l’istituzione di
apposite Fommissioni per la definizione dell’intorno
aeroportuale e la sua suddivisione in tre R .oneS, di clima
acustico crescente da R AS a R S; in tali zone sono
disciplinate le attività permesse. L’individuazione di tali
aree è operata graficamente tramite linee di uguale livellosonoro %o curve di isolivello(. La maggior parte degli
aeroporti italiani non ha ancora comunicato l’avvenuta
identificazione delle zone dell’intorno aeroportuale; una
delle conseguenze di questo ritardo è la mancata
applicazione dei vincoli edificatori previsti dalla normativa
vigente per cui, in assenza di zonizzazione acustica, si
rischia di finanziare programmi di insonorizzazione diedifici costruiti in violazione dei vincoli di legge.
On+altra politica mirata alla riduzione dell’inquinamento
acustico di origine aeroportuale è la tassa sul rumore,
fissata con un duplice obiettivo5 diminuire il rumore alla
fonte e favorire, tramite finanziamenti, attività di
mitigazione del rumore generato. Il primo obiettivo vieneraggiunto con l’applicazione del criterio Rchi fa rumore
pagaS5 la tassa è infatti totalmente a carico dei vettori e
dovrebbe spingere le compagnie aeree a dotarsi di
aeromobili meno rumorosi e ad utilizzare le fasce orarie più
favorevoli; il secondo obiettivo riguarda invece il
finanziamento delle attività di controllo e minimizzazione
dell’inquinamento acustico e delle azioni di mitigazione,che comprende anche compensazioni dei disagi della
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popolazione maggiormente esposta mediante opere di
insonorizzazione degli edifici, acquisizioni o indennizzi.
al #0 al 777 in Italia gli aeromobili sono tassati in base
alle immissioni sonore RFapitoloS IF'H di appartenenza; i proventi sono stati ripartiti tra =inistero dei >rasporti e
=inistero dell’'mbiente e destinati rispettivamente alle
opere di disinquinamento acustico e al potenziamento dei
servizi tecnici di controllo dello stato dell’ambiente. 3er
agevolare il reperimento e l’impiego dei fondi da
reinvestire per la lotta al rumore di origine aeroportuale, lalegge finanziaria del 777 ha abrogato le precedenti
imposte istituendo l’imposta re$ionale sulle emissioni
sonore degli aeromobili civili e stabilendo i principi per
l’utilizzo dei fondi derivati dalla riscossione. Fome
ulteriore strumento di ottimizzazione e ad integrazione delle
politiche locali, la Fommissione *uropea ha avviato un
progetto che consiste nell’integrazione degli attuali criteridi assegnazione dell’orario di decollo degli aerei %Slot
allocation( con quello della rumorosità degli aviogetti.
L’usuale assegnazione degli Slot è nata con lo scopo di
assicurare un flusso ottimale del traffico aereo, aumentando
la sicurezza e diminuendo i ritardi; in *uropa viene eseguita
da *urocontrol, a !ruCelles. Il progetto europeo mira ancheall’ottimizzazione dell’impatto acustico tramite la sua
ripartizione tra i singoli voli, in modo da evitare
sovrapposizioni temporali tra eventi rumorosi provocati da
particolari aviogetti. Il monitoraggio del rumore è
obbligatorio per tutti gli aeroporti aperti al traffico civile e
avviene grazie ad un sistema di rilevamento nell’intorno del
sito aeroportuale, in posizione opportuna per la misura delrumore dovuto ai movimenti aerei, in modo da poter
#
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registrare il massimo valore percepibile nel punto di
rilevamento. Le centraline di misura operano in continuo
permettendo cos) anche la verifica delle violazioni delle
procedure antirumore e l’efficacia delle stesse. Il sistema dimonitoraggio è condotto dalla società di gestione
dell’aeroporto. Il ruolo attribuito ad '43' dalla normativa
vigente riguarda le attività di verifica e controllo
dell’efficienza dei sistemi di monitoraggio.
' =ilano
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classificato come Drumore di origine aeronauticaD, deve
essere captabile.
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E DIAPPROFONDIMENTO:- Alitalia. Rapporto Ambientale 2001.
- Alitalia. Rapporto Ambientale 2002.- De Rosa Cosimo. !nterdipenden"a traaeroporti e territorio#possibilit$ di s%il&ppo e prospetti%e '&t&re.(or)ing *aperredatto a seg&ito della parte+ipa"ione al ,aster
DA Bo++oniin /+onomia e management dei trasporti.,ilano 2002.- essi &+a. in&inamento a+&sti+oaeroport&ale# impattosi+o ed ambientale e strategie risol&ti%e inambito na"ionaleed interna"ionale. !l +aso di Bologna. 6esi dila&rea. Romani%ersit$ a apien"a 2001.- ,inistero delle in'rastr&tt&re e dei 6rasporti/nte a"ionaleper lA%ia"ione Ci%ile. Ann&ario statisti+o 2001.
- *ass+:ier (.;. De%eloping en%ironmental:ealt: indi+ators 'orlarge airport s
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ombardia. t&dio s&l sistema aeroport&alelombardo +onparti+olare ri'erimento allo s%il&ppo della rete
degli aeroportiminori e dei ser%i"i di elitrasporto. ,ilano1991.:ttp#==>>>.aeroporto%erona.it=bres+ia=inde?.:tm:ttp#==>>>.ena+-italia.it
:ttp#==e&ropa.e&.int=s+adpl&s=leg=it=l%b=l2@0@8.:tm:ttp#==>>>.ipa.it=Aero=aero.:tm:ttp#==>>>.personeel.&nimaas.nl=>'.pass+:ier=prod&+ts.:tm:ttp#==>>>.sa+bo.it=:omepage.:tm:ttp#==>>>.sea-aeroportimilano.it:ttp#==>>>.tra+o-aereo.it
La quota di aeromobili rispondenti agli standard del
Fapitolo2 IF'H %motori di produzione Fapitolo2 e motori
appartenenti al Fapitolo ricertificati( della principale
compagnia aerea italiana è passata dal /U del #- al#77U del 777; in tale contesto, inoltre, sono in via di
sostituzione gli aviogetti ricertificati o Fapitolo2 di più
vecchia concezione, con altri più recenti già rispondenti ai
nuovi standard di rumorosità IF'H non ancora in vigore
%es. !oeing 111(. La strategia per la riduzione del rumore
quindi, oltre a fissare nuovi standard di rumorosità per gliaerei di nuova produzione, deve prevedere sia la graduale
/
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eliminazione dei Fapitolo ricertificati sia quella degli
aeromobili più rumorosi del Fapitolo 2 per far fronte e
mitigare l’inquinamento acustico dovuto alla crescita di
traffico aereo, previsto al 7#7 in circa il doppio dell’attuale per il solo aeroporto
di =alpensa. Il divieto all’uso degli aerei subsonici civili
ricertificati stabilito dall’Onione *uropea a partire
dall’aprile 77, salvo poche deroghe per i paesi in via di
sviluppo %regolamento /:(, ha determinato un
contenzioso a livello internazionale poich" gli @tati Onitiaccusano l’O* di protezionismo nei confronti dell’industria
americana, che è l’unica produttrice di silenziatori per
aeromobili.