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RELAZIONE
ATTIVITA’
ARPAV 2011
Attività tecnico scientifica realizzata dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e protezione Ambientale del Veneto nel 2011
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011 A T T I V I T À T E C N I C O S C I E N T I F I C A R E A L I Z Z A T A D A L L ’ A G E N Z I A
R E G I O N A L E P E R L A P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E A M B I E N T A L E
D E L V E N E T O N E L 2 0 1 1
INTRODUZIONE ................................................................................................................... 1
LA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE ................................................................................. 2
QUALI SONO LE ATTIVITA’ DI ARPAV ................................................................................ 4
MODALITÀ DI INQUADRAMENTO DELL’ATTIVITÀ ARPAV ............................................................... 4
DESCRIZIONE OPERATIVA DELLE ATTIVITA’ ........................................................................................ 6
ATTIVITÀ DI PREVENZIONE .................................................................................................................. 6
ATTIVITÀ SULLO STATO DELL’AMBIENTE .......................................................................................... 9
ATTIVITÀ TECNICO-SCIENTIFICHE ................................................................................................... 10
ATTIVITA’ ISTRUTTORIE ...................................................................................................................... 14
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE AMBIENTALE .................................................................................... 16
ATTIVITA’ GESTIONALI ...................................................................................................................... 17
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE ............................................................................................................. 19
L’ATTIVITA’ REALIZZATA NEL 2011 .................................................................................. 20
ATTIVITA’ DI PREVENZIONE ................................................................................................................ 21
Dettaglio numerico ............................................................................................................................. 21
Confronti multitemporali .................................................................................................................... 21
ATTIVITA’ SULLO STATO DELL’AMBIENTE ......................................................................................... 23
Dettaglio numerico ............................................................................................................................. 23
Confronti multitemporali .................................................................................................................... 23
ATTIVITA’ TECNICO SCIENTIFICHE ..................................................................................................... 25
Dettaglio numerico ............................................................................................................................. 25
Confronti multitemporali .................................................................................................................... 26
ATTIVITA’ ISTRUTTORIE......................................................................................................................... 28
Dettaglio numerico ............................................................................................................................. 28
Confronti multitemporali .................................................................................................................... 28
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE AMBIENTALE ....................................................................................... 29
Dettaglio numerico ............................................................................................................................. 29
Confronti multitemporali .................................................................................................................... 29
ATTIVITA’ GESTIONALI ......................................................................................................................... 31
Dettaglio numerico ............................................................................................................................. 31
Confronti multitemporali .................................................................................................................... 32
VALUTAZIONI SULL’ANDAMENTO DELL’ATTIVITÀ .......................................................... 33
VALUTAZIONI GENERALI ..................................................................................................................... 33
VALUTAZIONI DI DETTAGLIO ............................................................................................................. 34
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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INTRODUZIONE
La nuova Direzione di ARPAV, insediatasi nel corso del 2011 (aprile), ha dovuto affrontare molte
difficoltà, stante soprattutto una situazione economico finanziaria “difficile” dell’agenzia, e fra
queste vi è anche quella di far capire cosa fa ARPAV.
Dalla partenza operativa dell’agenzia, datata ormai 1999, vi era la speranza che fosse ormai
consolidata la conoscenza del complesso ed articolato insieme di attività di controllo e di
monitoraggio che quotidianamente i tecnici ed i professionisti che operano in ARPAV svolgono e
realizzano sul territorio.
Per tanti fattori si è potuto verificare che la conoscenza del “servizio ARPAV” è, se va bene, limitata
e quasi mai percepita nella sua totalità.
Va anche precisato che questa agenzia opera in un contesto difficile, che integra la sensibilità ormai
molto elevata da parte dei cittadini sulle tematiche ambientali (spero anche per l’attività di
educazione e comunicazione dell’agenzia) con normative sempre più stringenti ed a volte
sovrapposte e di difficile interpretazione operativa; contesto che vede diversificati portatori di
interessi, siano essi la stessa Regione, le Amministrazioni Provinciali, i Comuni o altri Enti.
Le chiavi interpretative di cosa fa ARPAV sono inoltre multiple e risentono delle innumerevoli
sfaccettature che le analisi ambientali possono avere, siano esse per modelli di analisi consolidati
come il DPSIR (Driving forces, Pressures, State, Impact, Responses, ovvero Determinanti, Pressioni,
Stato, Impatto, Risposta), siano esse per matrice (aria, acqua, agenti fisici, ecc …), siano esse per
gerarchia delle attività industriali o per altri criteri di classificazione.
Per tali motivazioni ho fatto sì che questa relazione di attività ARPAV 2011 sia il più possibile
didascalica e cerchi di rappresentare, oltre ai “numeri”, l’insieme delle attività dell’agenzia, che
ormai spaziano su tutto il territorio, su tutti i contesti, su tutti gli aspetti naturali, industriali, abitativi,
sulle infrastrutture.
Sono elementi della vita sociale visti in tutti i loro dettagli con un occhio tecnico-scientifico, che vuole
essere garanzia di oggettività e super-partes, e quindi a favore di tutti, in primis dei cittadini, quali
utenti finali di un ambiente controllato, monitorato, verificato.
Il Direttore Generale
Carlo Emanuele Pepe
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LA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE
La Legge Regionale 18 ottobre 1996 n.32, istitutiva di ARPAV, classifica l’agenzia, come le altre in
Italia, nell’ambito della Pubblica Amministrazione quali ente strumentale della Regione, che la
finanzia e ne controlla l’utilizzo delle risorse e l’attività.
Un aspetto importante è che ARPAV (come molte delle altre agenzie) ha, già nelle legge istitutiva e
poi nello sviluppo operativo, superato il concetto di controllo ambientale, comunque garantito, per
anteporre quello della prevenzione, ponendosi in realtà come ponte fra le materie prettamente
ambientali e la prevenzione sanitaria.
La “ratio” è che solo con una efficace azione di tutela preventiva si possono liberare risorse per un
sistema di controlli più efficiente ed efficace.
ARPAV, sempre come tutte le altre agenzie ambientali,
è nata a seguito degli esiti del referendum del 1993,
che ha separato dall’organizzazione sanitaria i controlli
ambientali per renderli più specifici e specializzati, ed
in base ad una legge nazionale (61/1994) e le
conseguenti leggi regionali (L.R. 32/1996 e s.m.i. nel
caso del Veneto).
Pur con questa separazione organizzativa dal mondo
della “sanità”, ARPA Veneto (come quasi tutte le altre
ARPA) svolge un’attività che copre un’area che è per
gran parte afferente alla prevenzione sanitaria, ha la
totalità del personale ricadente sotto il contratto sanità,
è finanziata (come in quasi tutte le Regioni) con i capitoli
del bilancio regionale collegati alle spese della sanità.
Al di là degli aspetti normativi ed organizzativi, appare
evidente che la tutela dell’ambiente e’ una delle
condizioni principali per la protezione della specie
umana e di quelle animali e vegetali.
Diversi documenti, indicazioni e formalizzazioni
dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel
tracciare l’obiettivo generale di migliorare lo stato di
salute della popolazione per ridurre i costi sociali per la
cura e la riabilitazione, richiama attività di prevenzione,
di controllo e di monitoraggio che in Regione Veneto
sono univocamente attribuiti o attribuibili ad ARPAV.
L’ambiente è quindi un percorso orizzontale che passa
attraverso molti territori (sanità, protezione civile, lavori
pubblici, ecc …) ed il territorio prevalente in cui ARPAV
opera è quello della prevenzione sanitaria per la salute
collettiva.
L.R. 32/1996 ARTICOLO 2
ARPAV opera per la tutela, il
controllo, il recupero dell’ambiente e
per la prevenzione e promozione
della salute collettiva, perseguendo
l’obiettivo dell’utilizzo integrato e
coordinato delle risorse, al fine di
conseguire la massima efficacia
nella individuazione e nella
rimozione dei fattori di rischio per
l’uomo e l’ambiente
acronimo A.R.P.A.V il dettaglio
La P nell’acronimo ARPAV significa
Prevenzione e non protezione. Infatti,
il modo corretto ed ufficiale per
scrivere per esteso il nome di ARPAV
è Agenzia Regionale per la
Prevenzione e protezione Ambientale
del Veneto
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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ATTIVITÀ ARPAV NELL’AMBITO DELLA PREVENZIONE Attività di controllo, verifica, monitoraggio, analisi, sorveglianza, valutazione, istruttoria su …
Qualità dell’ARIA: • monitorare in continuo i livelli di NOx, PM10, ecc. e dare supporto tecnico a Regione, Province e Comuni
per i vari Piani di Azione;
• effettuare indagini nei pressi di particolari fonti di emissione (inceneritori, fonderie, vetrerie, centrali termoelettriche, …).
Qualità delle ACQUE: • controllare con regolarità, secondo le direttive europee, le acque di balneazione;
• monitorare le acque superficiali e sotterranee, per individuare tempestivamente potenziali inquinamenti delle falde e prevenire inquinamento delle acque potabili;
• classificare le acque lagunari (anche ai fini della molluschicoltura).
Qualità dei SUOLI: • individuare e caratterizzare le aree da sottoporre a bonifica;
• valutare le caratteristiche dei suoli, anche ai fini della produzione agricola e dell’utilizzo degli effluenti di allevamento;
• controllare la qualità biologica delle sabbie per il ripascimento dei litorali.
Qualità degli ALIMENTI: • Attività analitica di controllo degli alimenti
RUMORE: • monitoraggi e controlli sulle infrastrutture (strade, autostrade, aeroporti, porti);
• controlli su emissioni rumorose di attività produttive.
RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI: • gestione della rete di monitoraggio della radioattività nell’aria e negli alimenti (es. incidente nucleare in
Giappone);
CAMPI ELETTROMAGNETICI: • monitoraggi e controlli su emittenti radiotelevisive e stazioni radio base per telefonia, nonché controlli su
linee elettriche e cabine di trasformazione e formulazione di pareri preventivi sulle installazioni;
• gestione data base regionale georeferenziato delle sorgenti emissive.
AMIANTO • controllo amianto negli ambienti di vita e di lavoro
RADON • monitoraggio del gas Radon
CONTROLLI SULLE FONTI DI PRESSIONE (documentali, tecnici, gestionali ed analitici): • rispetto delle prescrizioni tecniche delle Autorizzazioni e sulle emissioni da camini, scarichi idrici, rifiuti
(Aziende a Rischio di Incidente Rilevante ex normativa Seveso, aziende in A.I.A. ex normativa IPPC, discariche, depuratori, ecc.).
CONTROLLI SULLA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI • nelle diverse forme di gestione, trasporto, stoccaggio e smaltimento
VERIFICHE IMPIANTISTICHE: • su attrezzature di lavoro e impianti;
• su impianti negli ambienti di vita.
ANALISI DI LABORATORIO, su matrici in cui la competenza relativa al controllo è in capo alle ASL: • analisi su acque potabili, su alimenti di origine non animale, su contenitori per alimenti.
MONITORAGGIO PER EMERGENZE DA FENOMENI NATURALI: • Gestione rete di monitoraggio meteorologico, nivologico ed idraulico con diffusione informazioni;
• Sala operativa per Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto
MONITORAGGIO PER EMERGENZE DA FENOMENI PROVOCATI (incidenti industriali ed
ambientali): • Servizio di Pronta Disponibilità in tutti i Dipartimenti Provinciali;
• Sala operativa 24H del SIMAGE, per monitoraggio inquinanti aeriformi nell’area industriale di Porto Marghera e diffusione delle informazioni e supporto tecnico a Prefettura, Sindaco di Venezia e Vigili del
Fuoco.
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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QUALI SONO LE ATTIVITA’ DI ARPAV
La difficoltà di rappresentare sinteticamente il complesso delle attività dell’agenzia risente
sicuramente dei diversi modi, a volte strettamente tecnici, per classificarla, inquadrarla,
rappresentarla, programmarla e rendicontarla.
In questo capitolo si cercherà di fare sintesi per riuscire a spiegare, si spera nel modo più chiaro
possibile, l’inquadramento delle attività di ARPAV
MODALITÀ DI INQUADRAMENTO DELL’ATTIVITÀ ARPAV
Si propongono tre distinti box esplicativi, che classificano l’attività dell’agenzia secondo tre diversi
criteri:
Classificazione istituzionale
Classificazione per tipologia
Classificazione operativa
CLASSIFICAZIONE ISTITUZIONALE
ATTIVITÀ ISTITUZIONALI OBBLIGATORIE
Sono le attività proprie e tipiche dell’Agenzia così come previsto da legge istitutiva. Il concetto di obbligatorietà vale quindi per gli utenti, che devono utilizzare esclusivamente l’Agenzia per dette funzioni, e per l’Agenzia stessa per quanto inserite, per qualità e quantità, nell’ambito dei piani pluriennali e dei programmi annuali di attività. 1: Attività previste dalla legge istitutiva di ARPAV, o da leggi ambientali di settore, nazionale o regionale, nonché da direttive della Regione, che non possono che essere richieste all’Agenzia entro le quantità indicate negli atti di programmazione regionale (tipicamente nel programma annuale delle attività di ARPAV). 2: Attività che gli Enti possono discrezionalmente decidere di richiedere o meno, ma nel momento in cui decidono di farlo sono obbligati a rivolgersi ad ARPAV, quale unico soggetto deputato istituzionalmente a tali attività. Sono qui comprese anche le attività di cui al punto 1, per la misura eccedente il livello dell’attività obbligatoria, stabilito dalla programmazione regionale dell’agenzia.
ATTIVITÀ ISTITUZIONALI NON OBBLIGATORIE
Attività rientranti nelle attività istituzionali prive del vincolo dell’obbligatorietà (per gli utenti e per ARPAV), tipicamente a favore di Enti Pubblici.
ATTIVITÀ ISTITUZIONALI FACOLTATIVE
Attività non rientranti specificamente nell’elenco delle attività istituzionali e che possono
essere svolte in regime di attività commerciale, tipicamente verso privati.
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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CLASSIFICAZIONE PER TIPOLOGIA
ATTIVITA’ PROGRAMMATA è quella svolta nell’ambito del Programma annuale di attività.
ATTIVITA’ SU PROGETTO sono attività programmate (tipicamente di monitoraggio ambientale) svolte all’interno di un progetto specifico, di ricerca o comunque finalizzato al raggiungimento di specifici obiettivi in tempi definiti.
ATTIVITA’ NON PIANIFICATA è quella svolta in risposta ad una richiesta puntuale proveniente normalmente da Regione, Provincie, Comuni, AASL, VVFF, …, talvolta anche in risposta a richieste dirette di cittadini, al di fuori di quanto previsto dal programma di attività.
ATTIVITA’ IN EMERGENZA è quella svolta dall’agenzia una volta ricevuta una segnalazione di un episodio o incidente che possa comportare un rischio/danno ambientale e comporta interventi e accertamenti per monitorare gli eventuali effetti sulla popolazione e sull’ambiente.
ATTIVITA’ IN PRONTA DISPONIBILITA’ è una attività in emergenza svolta al di fuori dell’orario di lavoro, per poter garantire al territorio una risposta dell’agenzia senza soluzioni di continuità durante tutte le ore del giorno e per tutti i giorni dell’anno.
CLASSIFICAZIONE OPERATIVA
ATTIVITÀ DI PREVENZIONE Attività di controllo preventivo su fonti di pressione, gerarchizzate e accatastate o genericamente diffuse sul territorio, in molti casi propedeutiche alle autorizzazioni ambientali amministrative fornite dagli enti competenti.
ATTIVITÀ SULLO STATO DELL’AMBIENTE Attività di monitoraggio quali - quantitativo sulle principali matrici ambientali (aria, acqua, parametri meteorologici, suoli, ecc ...)
ATTIVITÀ TECNICO-SCIENTIFICHE Verifiche sulla sicurezza impiantistica, analisi della radioattività ambientale, compostaggio, attività di coordinamento tecnico sulla sicurezza del territorio, attività di analisi di laboratori certificati, attività di sintesi a livello regionale con osservatori su diverse matrici.
ATTIVITA’ ISTRUTTORIE Partecipazione tecnica a commissioni e conferenze di servizi o emanazione di pareri
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE AMBIENTALE Attività di comunicazione, formazione, reporting ambientale e di educazione per la sostenibilità
ATTIVITA’ GESTIONALI Attività di pianificazione, programmazione e coordinamento, sistemi informativi ed innovazione, sistema di gestione della qualità
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE Sorveglianza sanitaria e sistema per la sicurezza dei lavoratori, gestione delle risorse
umane, gestione economico-finanziaria, gestione del contenzioso e degli affari legali, ecc ...
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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DESCRIZIONE OPERATIVA DELLE ATTIVITA’
ATTIVITÀ DI PREVENZIONE
L’attività si esplica sia sulle Fonti di Pressione, accatastate nel Sistema Informativo Regionale
Ambientale del Veneto (SIRAV) in quanto provviste di autorizzazione (alle emissioni, agli scarichi, al
recupero e smaltimento rifiuti, ecc.) rilasciate da parte di enti o pubbliche amministrazioni, sia su
quelle situazioni ambientali non accatastate in SIRAV o non accatastabili; in quest’ultimo caso
definite Oggetti di Controllo Generici (OCG).
In entrambi i casi ARPAV attiva dei processi di controllo, cioè una serie di attività che terminano con
una relazione/rapporto/parere diretta ad uno o più specifici destinatari. Di norma un processo di
controllo coincide con un procedimento originato da una richiesta di controllo (pianificata o meno) o
da controlli obbligatori sulla base di specifiche normative.
FONTI DI PRESSIONE AMBIENTALE (FPA)
La “gerarchia” di impatto delle sorgenti si basa principalmente su :
gli impianti a rischio di incidente rilevante (D.Lgs. 238/2005 – ex 334/1999 “Attuazione
della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con
determinate sostanze pericolose”, detta Seveso III);
gli impianti ad impatto ambientale rilevante, che rientrano nelle condizioni previste dalla
normativa per la prevenzione integrata dell’inquinamento ambientale (Direttiva IPPC,
recepita con il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., parte II, titolo III bis, sul controllo integrato
dell’inquinamento ambientale. Raccomandazione 2001/331/CE in materia di criteri minimi
per le ispezioni ambientali);
altre fonti di pressione ambientale, non ricadenti nei due casi sopra evidenziati.
Le Fonti di Pressione Ambientale sono controllate con frequenze legate alla tipologia degli impianti
ed alle specifiche normative di riferimento. Su ciascuna FPA sono poi sviluppati uno o più processi di
controllo, che a loro volta sono composti di uno o più controlli, suddivisi in 4 tipologie..
La classificazione delle tipologie di controllo vede:
il controllo documentale o amministrativo: è un controllo sulla documentazione
dell’impianto senza effettuazione di misure, campionamenti o analisi (esempio: verifica di
registri di carico e scarico, quaderni di manutenzione, ecc.);
il controllo tecnico: è la verifica, tramite uno o più sopralluoghi, dei requisiti di carattere
strutturale dello stabilimento e delle pertinenti attrezzature nel rispetto degli standard di
qualità ambientale; si tratta di controlli puntuali che possono richiedere esecuzioni di misure o
stime per verificare il corretto funzionamento e la sicurezza degli impianti (ad esempio:
verifica del corretto funzionamento del sistema di raccolta e trattamento del percolato in una
discarica);
il controllo gestionale: indica il controllo sulla corretta gestione dell’impianto (esempio:
verifica del Sistema di Gestione della Sicurezza degli impianti soggetti a normativa Seveso,
verifica della corretta gestione degli autocontrolli, ecc.);
il controllo strumentale o analitico: è quel controllo che va inteso come monitoraggio diretto
dell’impatto dell’impianto sull’ambiente, ai fini di garantire la conformità alle prescrizioni
ambientali pertinenti. Questo tipo di controllo richiede un campionamento ed una successiva
analisi dei parametri del campione e/o altri tipi di elaborazioni analitiche.
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Vi è poi il controllo integrato, che è il controllo complessivo dell’impatto di un impianto sull’ambiente,
costituito dall’insieme dei controlli sopra descritti.
FONTI DI PRESSIONE ELETTROMAGNETICHE (FPE)
L’attività dell’agenzia nelle tematiche inerenti gli agenti fisici di inquinamento ambientale quali
elettromagnetismo, radioattività, fattori acustici e luminosi è espletata mediante un coordinamento a
livello regionale con modalità di controllo e di valutazione dello stato ambientale e delle pressioni
esercitate su di esso. Il controllo delle specifiche sorgenti di radiazioni è effettuato in sede di
controllo sulle fonti di pressione. Le attività del monitoraggio dello stato ambientale per i campi
elettromagnetici sono riferibili essenzialmente alla gestione ed elaborazione dei dati rilevati dalle
reti costituite da stazioni automatiche rilocabili.
Le FPE sono essenzialmente le sorgenti di campi elettromagnetici ad alta frequenza, costituite dalle
stazioni Radio Base per telefonia mobile comunicate alla Provincia di competenza, ai sensi della L.R.
29/93, e dagli impianti radiotelevisivi attivi nel territorio veneto.
OGGETTI DI CONTROLLO GENERICO (OCG)
Sono quelle Fonti di Pressione Ambientale (FPA) non gerarchizzate nel SIRAV (Sistema Informativo
Regionale Ambientale del Veneto) in quanto occasionali o non legate a processi autorizzativi dalle
competenti autorità.
Costituiscono, in ogni caso, un’importante espressione dell’attività di controllo dell’agenzia sul
territorio, e sono in genere controlli effettuati in seguito a segnalazioni, esposti o richieste.
Gli OCG (oggetti di controllo generico) che in genere vedono l’operatività di ARPAV sono:
- cantieri vari,
- siti con sospetti inquinamenti dell’aria,
- abitazioni ed altri ambienti di vita,
- acque di transizione,
- acque marino costiere,
- corpi idrici sotterranei,
- corsi d'acqua,
- porti e aeroporti,
- aziende e attività industriali,
- elettrodotti e cabine di trasformazione,
- impianti di illuminazione ed energetici,
- infrastrutture stradali e autostradali,
- infrastrutture ferroviarie e marittime,
- laghi e corpi idrici superficiali,
- siti con sospetto inquinamento radioattivo,
- siti amianto,
- sorgenti di rumore,
- sorgenti di vibrazioni,
- suoli
- …..
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Schema delle attività di prevenzione realizzate da ARPAV
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ATTIVITÀ SULLO STATO DELL’AMBIENTE
Una considerevole parte dell’attività (rilevante anche in termini strumentali ed economici) è
rappresentata dal complesso sistema delle reti di monitoraggio, che sono un grande patrimonio
tecnico dell’Agenzia, per un totale di oltre 570 stazioni - fisse e mobili - sparse su tutto il territorio
della Regione. Esse sono di importanza strategica perché devono fornire dati attendibili con
continuità, sia per l’uso interno che per la cessione a terzi, per il monitoraggio dello stato
dell’ambiente.
Annualmente gli osservatori regionali di ARPAV producono un piano di monitoraggio per ogni
tipologia di rete, nel quale vengono indicate le stazioni/punti soggetti al monitoraggio e la relativa
frequenza dei campionamenti, in coerenza secondo quanto previsto dalle vigenti normative tecniche.
Le reti di monitoraggio che vedono l’operatività di ARPAV sono:
acque superficiali,
acque di transizione,
acque marino costiere,
acque sotterranee,
acque di balneazione,
bacino scolante,
qualità dell’aria,
pollini,
radioattività,
….
STAZIONI E MEZZI DELLE RETI DI MONITORAGGIO DI ARPAV NEL 2011
Tipologia rete #
Qualità dell’aria 56 Mezzi mobili per campagne qualità dell’aria 25 Strumentazione SIMAGE 15 Pollini 15 Boe meteo marine 3 Acque interne 35 Agrometeorologica 184 Idro-termo-nivo-pluviometrica 106 Freatrimetrica automatica 26 Freatrimetrica manuale 27 Depressioni fredde 10 Termo-pluviometrica 40 Nivo-meteorologica 21 Meteoambientale 6 Radar 3
TOTALE 572
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ATTIVITÀ TECNICO-SCIENTIFICHE
COORDINAMENTO TECNICO (attività dei Dipartimenti e Osservatori Regionali ARPAV)
Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio
Il Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio di ARPAV opera principalmente su quattro
aree tematiche:
1. Area Attività Previsionale: riguarda la redazione di bollettini specialistici e la diffusione degli
stessi alle diverse categorie di utenti, attraverso diversi canali di distribuzione. I bollettini
previsionali di tipo meteorologico forniscono indicazioni sull’evoluzione del tempo, sia a scala
regionale, che per ambiti territoriali specifici (montagna, costa, lago di Garda). Altri bollettini
previsionali forniscono indicazioni puntuali sul tema neve sotto il profilo della sua distribuzione,
dell’evoluzione e della sicurezza in relazione al pericolo di valanghe. Infine, alcuni bollettini
previsionali riguardano le interazioni tra l’evoluzione del tempo e la salute dei cittadini con
particolare riferimento ai temi dell’inquinamento dell’aria e delle ondate di calore che
pregiudicano lo stato di salute delle fasce più deboli della popolazione.
2. Area Attività Tecniche sul Territorio: si tratta di attività tecniche di campionamento, misura,
rilevazione e controllo svolte sul territorio regionale a favore sia di utenti istituzionali (Regione,
Comuni, Provincie) che privati (operatori turistici, agricoltori, liberi professionisti, Università, Enti di
ricerca). Tali attività riguardano le seguenti tematiche principali:
a. in ambito idrologico vengono effettuate periodiche campagne di misura di portata della
corrente nei principali fiumi del Veneto, al fine della stima delle risorse idriche e dei bilanci
di bacino.
b. relativamente al tema della neve e delle valanghe, le attività sul territorio riguardano i piani
di rilevamento delle caratteristiche del manto nevoso, l’individuazione preventiva di possibili
situazioni di pericolo di valanghe nell’ambito di piste e impianti sciistici. Viene inoltre
assicurata un’assistenza tecnica specialistica agli Enti locali e ai soggetti gestori delle
infrastrutture di interesse pubblico durante le situazioni di emergenza per il rischio valanghe.
3. Area Attività del Centro Funzionale Decentrato: il Dipartimento svolge alcune funzioni importanti di
gestione del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto. Sulla base dei dati delle
reti di monitoraggio e dei bollettini di previsione, vengono effettuate valutazioni sugli scenari di
rischio idraulico (alluvioni), idrogeologico (frane) e valanghivo e sui possibili effetti sul territorio.
Tali valutazioni prevedono l’impiego di specifica modellistica di simulazione dei fenomeni
naturali.
4. Area di supporto alle Attività produttive: si tratta di attività tecniche finalizzate a supportare una
corretta programmazione della produzione in campo agricolo, sia sotto il profilo dei costi di
produzione sia delle misure finalizzate alla tutela dell’ambiente e del consumatore. Si tratta
principalmente della produzione e diffusione di bollettini informativi previsionali contenenti
indicazioni puntuali di natura agronomica. Vengono inoltre prodotti ed inviati avvisi tempestivi
agli agricoltori in presenza di condizioni meteorologiche avverse che possono danneggiare
seriamente i raccolti (gelate).
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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Dipartimento Regionale Laboratori
L’attività di analisi di ARPAV è effettuata dal Dipartimento Regionale Laboratori, attraverso
l’espressione dei diversi laboratori sul territorio veneto, su varie tipologie di campioni:
Campioni relativi alle fonti di pressione ambientale:scarichi industriali, depuratori pubblici, suolo,
rifiuti, percolato, pozzi spia discariche, acque sotterranee, polveri (deposimetri), acque
superficiali, emissioni, canister, campionatori passivi (radiello) e diossine;
Campioni relativi alle reti di monitoraggio:acque di balneazione, acque superficiali (corsi d'acqua
e laghi), acque di transizione, acque marino costiere, acque sotterranee, acque potabili,
campagne Qualità dell’aria (campionatori passivi, rete canister, PM10 e microinquinanti, pollini,
qualità biologica di fiumi, laghi, acque marino-costiere e di transizione, radioattività delle matrici
alimentari ed ambientali, dosimetri radon;
Campioni conferiti (da ASL o altri): alimenti, altre acque (minerali, termali, piscine, altre), amianto,
ecc …
Osservatori Regionali ARPAV
Un’importante esplicitazione operativa del coordinamento tecnico scientifico di ARPAV è effettuata
tramite l’attività degli osservatori regionali, strutture tematiche (su matrici) che a livello regionale
affrontano analisi e studi basandosi su modellistiche di settore, azioni coordinate sulle grandi opere
del Veneto, supporto alla Regione e allo Stato per adempimenti o progetti nel territorio.
Gli osservatori regionali che sono stati operativi nel 2011 in ARPAV (alcuni interessati per il futuro a
processi riorganizzativi), sono:
Osservatorio Alto Adriatico;
Osservatorio Regionale Acque Superficiali
Osservatorio Regionale Aria;
Osservatorio Regionale Suoli e Terreni;
Osservatorio Regionale Rifiuti e Compostaggio;
Osservatorio Regionale Agenti fisici;
Osservatorio per le Industrie-Chimico Conciarie – Olfattometria
ATTIVITA’ TECNICO SCIENTIFICHE PARTICOLARI
Verifiche sulla Sicurezza Impiantistica
Le verifiche periodiche relative alla sicurezza impiantistica negli ambienti di vita e di lavoro,
disciplinate dagli artt. 71 e 86 del D.lgs. 181/2008, sono eseguite su richiesta degli utenti o
effettuate a cadenze periodiche. Sono relative ad apparecchi ed impianti, la cui documentazione
tecnica è registrata in un archivio presso ciascun Dipartimento Provinciale di competenza.
I controlli sono finalizzati a valutare lo stato di conservazione e di efficienza delle attrezzature ai
fine della sicurezza per la salute umana e vengono effettuati negli ambienti di vita, di lavoro e
presso gli utenti; comportano un’attività di verifica tecnica che varia in funzione della tipologia
dell’impianto, con modalità previste dalle specifiche normative di settore.
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 12
E’ recentemente intervenuta una nuova normativa ovvero il Decreto 11 aprile 2011 “Disciplina delle
modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’allegato VII° del D.L.vo 9 Aprile 2008,
n. 81, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’art.71, comma 13 del medesimo
decreto legislativo”, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il
Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo alcuni rinvii, il 2012 sarà il
primo anno di applicazione della nuova normativa, con alcune funzioni in capo alle Regione, che il
Veneto ha delegato ad ARPAV (tenuta registro informatizzato).
Le tipologie di impianti soggetti al controllo di ARPAV sono:
generatori di vapore e apparecchi a pressione
impianti di riscaldamento,
ascensori e montacarichi
impianti di sollevamento – idroestrattori,
impianti elettrici equivalenti,
sicurezza impiantistica in ambienti di vita.
Radiazioni Ionizzanti
La radioattività ambientale è un settore in cui non esistono riferimenti normativi vincolanti sul numero
e sulle frequenze dei controlli da effettuare, pur di fronte ad una ricchezza delle fonti in termini
generali sulla materia.
L’attività di ARPAV si esplica principalmente su due aspetti:
RADON: oggetto di monitoraggio da parte di ARPAV sin dal 1996, l’attività su questo gas
naturale presenta aspetti di controllo e prevenzione collettiva sanitaria, nell'ambito della quale
l’attività dell'agenzia è a supporto delle funzioni del Servizio Sanitario Regionale (SSR).
Si ricorda che il radon (isotopo Radon-222) è un gas nobile radioattivo, incolore e inodore,
prodotto dal decadimento di sostanze radioattive (uranio e radio) attive nell’ambiente terrestre
dalla sua origine, presente naturalmente nel suolo, nelle rocce, nelle falde acquifere e nei
materiali da costruzione (cementi, laterizi, ecc...).
Il radon è in grado di muoversi e fuoriuscire dal terreno o dai materiali in cui si trova e di
disperdersi rapidamente – diluito – negli spazi aperti. Negli spazi chiusi, come le abitazioni o
altri edifici (si pensi alle scuole ad esempio), può accumularsi con facilità, raggiungendo
concentrazioni pericolose per la salute umana. Le esposizioni prolungate ad elevate
concentrazioni di radon possono provocare l’insorgenza di tumori ai polmoni.
RADIOATTIVITA’: ARPAV effettua interventi a supporto e per la gestione della rete di
monitoraggio per la sorveglianza della contaminazione radioattiva. L’attività di controllo è
esercitata direttamente da ARPAV per quanto riguarda la radioattività ambientale, mentre per
le esposizioni lavorative e a scopi medici la competenza resta alle ASL, che, spesso, si avvalgono
di ARPAV quale supporto tecnico.
I controlli effettuati nell’ambito della rete prevedono:
- misure di spettrometria gamma su fallout, con cadenza mensile;
- misure di spettrometria gamma su matrici alimentari, secondo il piano annuale e in funzione
dell’attività delle ULSS.
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 13
I controlli di iniziativa ARPAV prevedono:
- misure di spettrometria gamma su matrici ambientali, in laboratorio e sul campo;
- misure di intensità di flusso di radiazioni;
- misure di dose assorbita in aria e di intensità di dose assorbita in aria.
Compost
Il compost, prodotto ottenuto attraverso un processo di trasformazione e stabilizzazione di rifiuti
organici selezionati, è utilizzato in agricoltura per migliorare le caratteristiche chimiche, fisiche e
biologiche del terreno. La Regione del Veneto sostiene e promuove il compost di elevata qualità a
marchio "Compost Veneto" ed ARPAV gestisce, su incarico della Regione, l’Osservatorio Regionale
Compostaggio (ORC), con le seguenti attività:
monitoraggio periodico dei materiali in entrata ed uscita dagli impianti di compostaggio a scopo
conoscitivo, per rilevare l'andamento delle caratteristiche dei materiali;
gestione del marchio “Compost Veneto”;
raccolta e l’elaborazione dei dati sull’attività degli impianti di compostaggio, sulle caratteristiche
e sull’utilizzo dei prodotti ottenuti, e di altre informazioni utili alla conoscenza del settore;
supporto tecnico-scientifico agli Enti competenti;
emissione di pareri tecnici in seno alla CTPA per le attività istruttorie;
studio, ricerca ed coordinamento con altri Enti di Ricerca sulle problematiche del settore;
definizione e validazione delle metodiche di analisi;
supporto tecnico agli impianti per gli aspetti gestionali e per la realizzazione ed attuazione del
Piano di Controllo;
promozione e la formazione presso gli Enti Locali sulle tecniche della raccolta differenziata della
FORSU e del compostaggio domestico;
supporto e coordinamento tecnico alle attività di controllo ispettivo.
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 14
ATTIVITA’ ISTRUTTORIE
Sono attività che ARPAV svolge attraverso istruttorie tecnico-scientifiche sulle matrici anche mediante
la partecipazione a varie commissioni tecniche nazionali, regionali e provinciali o Conferenze di
Servizi, nelle quali ad ARPAV vengono richiesti un’istruttoria e/o un parere, o un esame della
documentazione o anche rilievi sul territorio.
I pareri preventivi invece sono generalmente pareri obbligatori che ARPAV deve rilasciare
nell’ambito di processi amministrativi finalizzati al rilascio di specifiche autorizzazioni.
Le tipologie più frequenti di commissioni e Conferenze di Servizi a cui ARPAV partecipa sono:
Autorizzazione/dismissione depositi oli minerali-DPR420/94
Comitato Tecnico regionale/interregionale del Corpo Naz. VVFF
Commissione Comunale Vigilanza Locali Pubblico Spettacolo
Commissione Comunale Vigilanza Luoghi Pubblico Spettacolo
Commissione Comunale Vigilanza Luoghi Pubblico Spettacolo
Commissione prefettizia piani emergenza est. ex D.L.334/99
Commissione Provinciale Vigilanza Locali Pubblico Spettacolo
Commissione Provinciale Vigilanza Luoghi Pubblico Spettacolo
Commissione Provinciale Vigilanza Luoghi Pubblico Spettacolo
Commissione per piani comunali protezione civile
Commissione provinciale elettrodotti
Commissione radioprotezione ASL
Commissione regionale decentrata LLPP
Commissione regionale LLPP
Commissione Rumore Aeroportuale
Commissioni Gas Tossici
Conferenza dei Servizi per rilascio AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) ex D.Lgs. 152/06
Conferenza dei servizi ex L. 241/90
Conferenza dei Servizi art.12 del D.Lgs. 387/03
Conferenza dei Servizi ex D.Lgs. 152/06 - bonifiche
Conferenza dei Servizi ex D.Lgs. 152/06 art.242-bonifiche
Conferenza dei Servizi ex D.Lgs. 152/06 art.269-emissioni
C.T.P.A. (Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente)
C.T.R.A. (Commissione Tecnica Regionale per l’Ambiente)
Le tipologie più frequenti di pareri che ARPAV è tenuta a rilasciare sono:
Parere ex art.192 D.Lgs. n.152/06 e DGRV n.3560/99
Parere preventivo Ponte Radio
Pareri art. 242 ex D.Lgs. 152/2006
Pareri art. 252 ex D.Lgs. 152/2006
Pareri CEM (Campi Elettro Magnetici) a bassa frequenza
Pareri impatto-clima acustico, attività temporanee
Pareri per autorizzazioni allo scarico
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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Pareri per impianti gestione rifiuti
Pareri per istruttoria RdS (Rapporto di Sicurezza) e NAR (Non Aggravio del Rischio)
Pareri preventivi RTV (impianti Radio Televisivi)
Pareri Preventivi SRB (Stazioni Radio Base)
Pareri su depositi oli minerali
Pareri su nuove edificazioni o nuovi elettrodotti
Pareri su progetti illuminotecnici
Pareri su terre rocce da scavo ex D.L.04/2008-186
Pareri SUAP
Pareri impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) D.Lgs. 28/2011
PAT/PATI/PTCP
Procedura semplificata. ex D.Lgs. 152/06 art. 249-bonifiche
Relazione tecnica art. 248 D.Lgs. 152/06
Report monitoraggio qualità delle acque
Report monitoraggio qualità dell’aria
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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ATTIVITA’ DI PROMOZIONE AMBIENTALE
La legge istitutiva di ARPAV (L.R. 32/1996 e s.m.) prevede espressamente che l’agenzia, nell’ambito
delle sue funzioni [art. 3, comma 2, lettere s), t), u), v)] promuova le attività di formazione,
informazione e aggiornamento professionale degli operatori nel settore ambientale; realizzi attività
di formazione ed informazione specifica sulle normative tecniche, sugli standard e sulle metodologie
relative a misure, rilievi e analisi, anche al fine di acquisire protocolli operativi uniformi; promuova
l’attuazione della normativa sull’assicurazione di qualità e sulle buone pratiche di laboratorio ed
altresì promuova le attività di educazione ed informazione ambientale dei cittadini.
Per fare ciò l’agenzia svolge una considerevole attività di comunicazione, sia interna ed esterna,
finalizzata a far comprendere e documentare la propria azione tecnica.
Si affiancano altresì iniziative di formazione interna ed esterna per far sì che il percorso che parte
da una spesso complessa normativa tecnica e gestionale/amministrativa passi per una formazione
degli operatori ARPAV, per una diffusione della conoscenza agli operatori degli enti che
partecipano ai processi tecnici ed amministrativi, fino ad arrivare ad una diffusione ai cittadini,
semplificando in modo comprensibile terminologie tecniche il più delle volte complesse.
Importante è anche l’azione di REPORTING AMBIENTALE, in cui è ricompresa tutta l’attività che
ARPAV fa per incrementare e diffondere i dati della propria azione tecnica e per la conoscenza
dello stato dell’ambiente veneto, attraverso pubblicazioni o il proprio portale internet.
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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ATTIVITA’ GESTIONALI
SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA’
La legge istitutiva di ARPAV prevede la formulazione e l’attuazione di protocolli tecnico operativi
uniformi, nonché la promozione della attuazione della normativa sull’assicurazione di qualità e sulle
buone pratiche. Pertanto l’Agenzia ha sviluppato e mantenuto nel tempo un Sistema di Gestione
della Qualità.
La Qualità ed il suo Sistema di Gestione sono in ARPAV strumenti di gestione aziendale per
conseguire i seguenti obiettivi:
tutelare l'ambiente mediante interventi orientati alla prevenzione;
rispondere in modo soddisfacente alle richieste dei clienti;
eseguire le attività con efficienza ed in conformità ai requisiti qualitativi fissati dalla
normativa nazionale ed internazionale.
Il metodo per raggiungere questi obiettivi prevede:
applicazione dei principi della Qualità nella gestione dei servizi erogati;
confronto periodico e critico sulla qualità dei risultati conseguiti in relazione agli standard
dichiarati;
attivazione di percorsi innovativi per garantire il miglioramento continuo delle tecnologie e
delle conoscenze del territorio;
formazione e aggiornamento continuo per coinvolgere attivamente tutto il personale
dell'Agenzia;
verifica, monitoraggio e miglioramento della qualità del dato analitico.
ARPAV ha attivato le procedure per la certificazione attraverso l’implementazione di un Sistema di
Gestione Aziendale per la Qualità che analizza i processi principali e li orienta alla qualità ed alla
soddisfazione del cliente, applicando le norme della serie UNI EN ISO 9000.
Secondo tale approccio, i prodotti/servizi in ARPAV sono intesi come il risultato di un processo ,
ovvero di un insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in
elementi in uscita. ARPAV ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la
Qualità nei seguenti ambiti di applicazione:
gestione delle reti di monitoraggio termopluviometrico e nivometeorologico, perizie
valanghive, misure di portata idrometrica, bollettini meteorologici, nivometeorologici e
agrometeorologici;
misure di campi elettrici e magnetici, radioattività e amianto, controlli fonometrici, controlli
sulla sicurezza degli impianti;
controlli e monitoraggi sulla qualità dell'aria, sulle acque di balneazione, sui depuratori, sulle
discariche, sulle acque superficiali;
controlli analitici biologici, microbiologici e chimici sulle matrici ambientali e alimentari;
attività del Centro Regionale di Coordinamento IN.F.E.A.
In particolare, ARPAV ha adeguato i propri laboratori alla norma UNI/CEI EN ISO/IEC 17025,
conseguendo l’accreditamento Multisito dal 2008 e sta estendendo l’accreditamento di prove e
misure su matrici ambientali ed alimentari, gestendo i rapporti con gli enti di certificazione e
accreditamento.
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO
ARPAV istituzionalmente lavora per piani e per programmi. In tal senso si intendono non solo quanto
previsto dalla legge istitutiva (Piano Pluriennale delle Attività e Programmi annuali), ma anche da
altre leggi nazionali e regolamenti regionali. La metodologia di lavoro per piani e programmi
diventa pertanto necessaria per gli investimenti e per le attività tecniche (piani di monitoraggio).
Connessa alla pianificazione vi è anche tutta l’attività finalizzata alla rendicontazione dell’attività
effettuata.
Lavorare per piani significa altresì lavorare in modo coordinato, fra le strutture di ARPAV, con le
strutture della Regione del Veneto, di ISPRA e dello Stato. Questa modalità operativa impegna
considerevolmente le strutture tecniche e gestionali dell’agenzia, ma il suo carattere prettamente
istituzionale la rende una modalità operativa ineludibile e difficilmente comprimibile, sulla quale –
come tutte le attività di ARPAV, si stanno cercando – dal 2012 – ottimizzazioni e razionalizzazioni
per una ricerca di efficacia ed efficienza.
SISTEMI INFORMATIVI E INNOVAZIONE
L’azione di ARPAV, sintetizzabile in controlli e monitoraggi, produce informazioni. La gestione, il
mantenimento, lo sviluppo dell’attività di produzione delle informazione è una attività fondamentale
per una agenzia operativa, e ARPAV in tal senso opera significativamente.
Il perno dell’azione istituzionale è il SIRAV (Sistema Informativo Regionale Ambientale del Veneto),
a cui la Regione – in legge istitutiva - ha delegato ad ARPAV l’organizzazione e la gestione (art. 3,
comma 2 lettera o).
Gran parte dei sistemi informatici ed informativi di ARPAV sono finalizzati a raccogliere e gestire
dati che, trasformati in informazioni, sono il riferimento dell’azione tecnica ed uno dei risultati della
stessa.
Gestire e sviluppare sistemi per la gestione delle informazioni, acquisire dati sul territorio con
crescente efficacia tecnica significa poter innovare strumenti di analisi, di monitoraggio, di gestione
del dato informatico, ecc …
Ecco perché ARPAV deve partecipare a programmi e progetti di innovazione, deve attuare processi
di innovazione della propria strumentazione tecnica. Ecco perché l’agenzia impiega risorse per la
partecipazione a progetti che possono prevedere momenti di innovazione ed investimento.
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE
Essere un’azienda pubblica oggi, in base alle normative vigenti, significa dover adempiere a tutta
una serie di attività gestionali ed amministrative, cui ARPAV non può e non vuole sottrarsi. Sono
adempimenti istituzionali, spesso normati da leggi frequentemente e recentemente aggiornate.
Si va dai contratti per la gestione del personale, alle norme di finanza pubblica per la gestione
economico-patrimoniale, alla normativa per la sicurezza dei lavoratori, a quella sulla privacy, per
l’accesso agli atti, per la tenuta del protocollo informatico e dell’albo informatizzato.
ARPAV è quindi tenuta a “regole gestionali ed amministrative” chiare e stringenti, che comportano
l’impiego di elevate risorse umane.
Le principali attività “gestionali”, cui sono specificatamente dedicate risorse umane dell’agenzia,
sono:
attuazione del sistema per la sicurezza dei lavoratori e attività di sorveglianza sanitaria;
attività di gestione del personale;
attività di gestione degli approvvigionamenti e gestione dei magazzini;
attività economico/finanziaria;
attività di segreteria e protocollo
redazione di rapporti, convenzioni, contratti di collaborazione tecnico scientifica;
attività di predisposizione atti deliberativi;
gestione degli automezzi e gestione delle sedi (attività di ufficio tecnico)
attività legale e gestione del contenzioso e delle pratiche assicurative
adempimenti in materia di privacy
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 20
L’ATTIVITA’ REALIZZATA NEL 2011
Di seguito vengono rappresentate delle tabelle dove sono riportati, per tipologia di attività, i numeri
relativi a quanto realizzato nel 2011, quanto pianificato per lo stesso anno e quanto invece, per la
stessa voce, realizzato nel 2010.
Successivamente con altre tabelle vengono sviluppate, anche per simboli, le variazioni percentuali
fra il realizzato 2011, il pianificato 2011 e il realizzato 2010.
I simboli utilizzati sono:
variazione percentuale compresa fra +/- 5%
variazione percentuale negativa, maggiore del -5%
variazione percentuale positiva, maggiore del + 5%
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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ATTIVITA’ DI PREVENZIONE
controlli sulle fonti di pressione
Dettaglio numerico
Attività Realizzato 2011 Pianificato 2011 Realizzato 2010
CONTROLLI SU AZIENDE PER RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI
impianti totali 41 34 57
controlli totali 343 144 537
CONTROLLI SU IMPIANTI AD IMPATTO AMBIENTALE RILEVANTE (IPPC – AIA)
impianti totali 249 116 230
controlli totali 1.920 667 2.483
CONTROLLI SU ALTRI IMPIANTI O FONTI DI PRESSIONE
impianti totali 1.288 1.025 1.373
controlli totali 5.325 3.532 6.337
CONTROLLI SULLE STAZIONI RADIOBASE E IMPIANTI RADIOTELEVISIVI
impianti/siti totali 267 282 299
controlli totali 626 539 611
CONTROLLI SU OGGETTI DI CONTROLLO GENERICO (OCG)
impianti/siti totali 2.863 2.209 3.229
controlli totali 5.475 3.369 6.985
Confronti multitemporali
Attività numeratore Confronto con
pianificato 2011 Confronto
con attività 2010
CONTROLLI SU AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
Impianti totali + 20,6% - 28,1%
controlli totali + 138,0% - 36,1%
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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CONTROLLI SU IMPIANTI AD IMPATTO AMBIENTALE RILEVANTE (IPPC – AIA)
Impianti totali + 114,7% + 8,3%
controlli totali + 187,9% - 22,7%
CONTROLLI SU ALTRI IMPIANTI O FONTI DI PRESSIONE
Impianti totali + 25,7% - 6,2%
controlli totali + 50,8% - 16,0%
CONTROLLI SU STAZIONI RADIOBASE E IMPIANTI RADIOTELEVISIVI
siti/impianti - 5,3% - 10,7%
controlli totali + 16,1% + 2,5%
CONTROLLI SU OGGETTI DI CONTROLLO GENERICO
siti + 29,6% - 11,3%
controlli totali + 62,5% - 21,6%
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 23
ATTIVITA’ SULLO STATO DELL’AMBIENTE
monitoraggi sulle diverse matrici
Dettaglio numerico
Attività Realizzato 2011 Pianificato 2011 Realizzato 2010
MONITORAGGI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA
Sopralluoghi e/o ispezioni 4.962 4.447 ----------
Pareri, elaborazioni e/o relazioni tecniche 211 267 168
MONITORAGGI SULLA QUALITA’ DELL’ACQUA
Sopralluoghi e/o ispezioni 5.083 4.979 4.239
Pareri, elaborazioni e/o relazioni tecniche 1.225 1.239 604
MONITORAGGI METEOROLOGICI (AGRO-IDRO-NIVO-METEO)
Bollettini totali emessi 3.066 3.221 4.044
ALTRI MONITORAGGI (suoli, biomonitoraggi, ...)
Sopralluoghi e/o ispezioni 1.742 1.415 ----------
Pareri, elaborazioni e/o relazioni tecniche 414 346 ----------
Confronti multitemporali
Attività numeratore Confronto con
pianificato 2011 Confronto
con attività 2010
MONITORAGGI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA
sopralluoghi e/o ispezioni
+ 11,6% dati non
confrontabili
pareri e/o relazioni tecniche
- 21,0% + 25,6%
MONITORAGGI SULLA QUALITA’ DELL’ACQUA
sopralluoghi e/o ispezioni
+ 2,1% + 19,9%
pareri e/o relazioni tecniche
- 1,1% + 102,8%
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 24
MONITORAGGI METEOROLOGICI (AGRO-IDRO-NIVO-METEO)
Bollettini totali emessi
- 4,8% - 24,2%
ALTRI MONITORAGGI
sopralluoghi e/o ispezioni
+ 23,1% dati non confrontabili
pareri e/o relazioni tecniche
+ 19,7% dati non confrontabili
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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ATTIVITA’ TECNICO SCIENTIFICHE
coordinamento tecnico regionale ed altre attività tecniche particolari
Dettaglio numerico
Attività Realizzato 2011 Pianificato 2011 Realizzato 2010
ATTIVITA’ DI ANALISI LABORATORISTICA
campioni relativi alle fonti di pressione amb.le 4.477 4.600 5.161
campioni relativi alle reti di monitoraggio 39.449 41.700 41.387
campioni conferiti da ASL o altri 26.150 23.750 27.985
TOTALE CAMPIONI ANALIZZATI 70.076 70.050 74.533
VERIFICHE PER LA SICUREZZA IMPIANTISTICA
su apparecchi a pressione 12.533 7.850 11.459
su impianti di riscaldamento 656 775 903
su ascensori e montacarichi 2.481 2.030 2.301
su apparecchi di sollevamento - idroestrattori 12.716 9.960 12.762
su impianti elettrici equivalenti 4.908 3.230 4.502
verifiche per la sicurezza in ambienti di vita 47 66 98
TOTALE VERIFICHE IMPIANTISTICHE 33.341 23.911 32.025
ALTRE ATTIVITA’ TECNICHE
RADIAZIONI IONIZZANTI
radon: sopralluoghi 188 267 229
radioattività: misure 778 780 730
AMIANTO, FIBRE, SILICE
Sopralluoghi e/o ispezioni 85 35 60
Pareri, elaborazioni e/o relazioni tecniche 105 60 54
COMPOST
Sopralluoghi e/o ispezioni 34 30 ----------
Pareri, elaborazioni e/o relazioni tecniche 39 20 ----------
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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Confronti multitemporali
Attività numeratore Confronto con
pianificato 2011 Confronto
con attività 2010
ATTIVITA’ DI ANALISI LABORATORISTICA
campioni relativi alle fonti di pressione ambientale
- 2,7% - 13,3%
campioni relativi alle reti di monitoraggio
- 5,4% - 4,7%
campioni conferiti da ASL o altri
+ 10,1 - 6,6%
TOTALE CAMPIONI ANALIZZATI
- 0,04% - 6,0%
VERIFICHE PER LA SICUREZZA IMPIANTISTICA
su apparecchi a pressione
+ 59,7% + 9,4%
su impianti di riscaldamento
- 15,4% - 27,4%
su ascensori e montacarichi
+ 22,2% + 7,8%
su apparecchi di sollevamento - idroestrattori
+ 27,7% - 0,4%
su impianti elettrici equivalenti
+ 52,0% + 9,0%
Verifiche per la sicurezza in ambienti di vita
- 28,8% - 52,0%
TOTALE VERIFICHE IMPIANTISTICHE
+ 39,4,0% + 4,10%
ALTRE ATTIVITA’ TECNICHE
RADIAZIONI IONIZZANTI - radon: sopralluoghi
- 29,6% - 17,9%
RADIAZIONI IONIZZANTI - radioattività: misure
- 0,3% + 6,6%
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 27
AMIANTO-FIBRE-SILICE: sopralluoghi e/o ispezioni
+ 142,9% + 41,7%
AMIANTO-FIBRE-SILICE: pareri e/o relazioni tecniche
+ 142,9% + 41,7%
COMPOST: sopralluoghi e/o ispezioni
+ 13,3% dati non confrontabili
COMPOST: pareri e/o relazioni tecniche
+ 95,0% dati non confrontabili
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 28
ATTIVITA’ ISTRUTTORIE
partecipazione a commissioni e conferenze di servizi
ed emissione di pareri tecnici
Dettaglio numerico
Attività Realizzato 2011 Pianificato 2011 Realizzato 2010
Processi operativi per partecipazione a commissioni e conferenze di servizi ed
emissione di pareri
6.580 4.689 6.161
Confronti multitemporali
Attività numeratore Confronto con
pianificato 2011 Confronto
con attività 2010
COMMISSIONI E CONFERENZE DI SERVIZI E PARERI EMESSI
processi operativi + 40,3% + 6,8%
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 29
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE AMBIENTALE
comunicazione, formazione, reporting ed educazione per la sostenibilità
Dettaglio numerico
Attività Realizzato 2011 Pianificato 2011 Realizzato 2010
FORMAZIONE
corsi di formazione organizzati 25 40 ----------
eventi a cui si è partecipato con relazioni (corsi, convegni, seminari, congressi)
620 537 ----------
COMUNICAZIONE
rapporti con l’utenza 3.297 2.846 ----------
eventi organizzati (corsi, convegni, seminari, congressi) 21 27 ----------
prodotti editoriali (ISBN) 19 18 ----------
contatti e rapporti con i media 538 428 ----------
REPORTING AMBIENTALE
articoli su riviste e poster 41 37 ----------
richieste dati evase 1.338 989 ----------
EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’
iniziative di educazione 40 45 ----------
Confronti multitemporali
Attività numeratore Confronto con
pianificato 2011 Confronto
con attività 2010
FORMAZIONE
corsi di formazione
- 37,5% dati non
confrontabili
eventi partecipati + 15,5% dati non
confrontabili
COMUNICAZIONE contatti utenza (URP)
+ 15,8% dati non confrontabili
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 30
eventi organizzati - 22,2% dati non confrontabili
prodotti editoriali (ISBN)
+ 5,6% dati non
confrontabili
rapporti/contatti con i media
+ 25,7% dati non
confrontabili
REPORTING
articoli su riviste e poster
+ 10,8% dati non confrontabili
richieste dati evase
+ 35,3% dati non confrontabili
EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ iniziative di educazione
- 12,5% dati non confrontabili
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 31
ATTIVITA’ GESTIONALI
a supporto delle attività tecniche
Dettaglio numerico
Attività Realizzato 2011 Pianificato 2011 Realizzato 2010
SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA’
procedure operative (nuovo e aggiornate) 85 70 dati non
confrontabili
verifiche ispettive 54 52 dati non
confrontabili
PIANIFICAZIONE
documenti di pianificazione operativa e gestionale
176 162 dati non
confrontabili
documenti per piani di monitoraggio ambientale
66 69 dati non
confrontabili
RENDICONTAZIONE
relazioni per la rendicontazione attività 116 110 dati non
confrontabili
documenti per verifica di indicatori tecnici 118 123 dati non
confrontabili
COORDINAMENTI OPERATIVI INTERNI ED ESTERNI
incontri di gestione/coordinamento e partecipazione a Segreterie Tecniche
ARPAV(*) 268 271
dati non confrontabili
gestione/coordinamento e partecipazione a gruppi di lavoro esterni
421 305 dati non
confrontabili
SISTEMI INFORMATICI E INFORMATIVI
banche dati gestite 97 95 dati non
confrontabili
INNOVAZIONE
partecipazione e progettazione di iniziative di innovazione
14 8 dati non
confrontabili
realizzazioni operative o sperimentazioni di innovazione
12 15 dati non
confrontabili
(*) nel 2011 le Segreterie Tecniche sono state sospese per 6 mesi per cui il realizzato 2011 è confrontato con il valore dimezzato del pianificato 2011
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
pagina 32
Confronti multitemporali
Attività numeratore Confronto con
pianificato 2011 Confronto
con attività 2010
SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA’
procedure operative
+ 17,6% dati non
confrontabili
verifiche ispettive + 3,7% dati non
confrontabili
PIANIFICAZIONE
documenti di pianificazione
+ 8,0% dati non confrontabili
documenti per piani di monitoraggio
- 4,5% dati non confrontabili
RENDICONTAZIONE
documenti per la rendicontazione attività
+ 5,2% dati non
confrontabili
documenti per verifica di indicatori tecnici
- 4,2% dati non confrontabili
COORDINAMENTI OPERATIVI INTERNI ED ESTERNI
incontri per Segreterie Tecniche ARPAV
- 1,1% dati non confrontabili
partecipazione a gruppi di lavoro esterni
+ 27,6% dati non
confrontabili
SISTEMI INFORMATICI E INFORMATIVI banche dati gestite
+ 2,1% dati non confrontabili
INNOVAZIONE
partecipazione e progettazione di iniziative di innovazione
+ 42,9%
dati non confrontabili
realizzazioni operative o sperimentazioni di innovazione
- 25,0% dati non
confrontabili
RELAZIONE ATTIVITA’ ARPAV 2011
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VALUTAZIONI SULL’ANDAMENTO DELL’ATTIVITÀ
VALUTAZIONI GENERALI
Si può valutare, in generale, l’attività realizzata nel 2011 inferiore numericamente rispetto a quella
effettuata nel 2010, seppur con differenziazioni ed elementi in controtendenza in una analisi
particolareggiata, esposta nel successivo capitolo.
Una complessiva diminuzione è probabilmente dovuta, sempre in termini generali, principalmente a
fattori di carattere istituzionale ed economico. Le stesse motivazioni avevano già espresso, in sede
di pianificazione attività 2011, stime prudenziali da parte delle strutture, cosicché l’attività
realizzata 2011 è tendenzialmente superiore a quella programmata. Si ricorda comunque che
l’attività realizzata è composta sia da quella programmata sia di quella effettuata su progetto, non
pianificata, in emergenza e in pronta disponibilità.
Dal punto di vista istituzionale il 2011 è l’anno che ha visto il succedersi dalla gestione
Commissariale alla nomina della nuova Direzione (aprile), insediatasi con l’obiettivo prioritario di un
risanamento economico e finanziario dell’agenzia pur nel mantenimento dei livelli di attività,
operando in termini di efficacia ed efficienza dei servizi erogati.
Il principale fattore determinante le attività realizzate è, però, la generale situazione economico
finanziaria. Innanzi tutto nel 2011 il finanziamento regionale è stato decurtato di ben 12.460.000
€, fissandolo inizialmente ad una quota sostanzialmente in grado di corrispondere solo gli stipendi al
personale e quindi senza le risorse per acquisire i beni e servizi necessari alla realizzazione delle
attività operative.
L’intervento della Regione del Veneto in sede di assestamento di bilancio vi è stato, con un
finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro (DGRV n. 1950 del 22.11.2011) ed il suo
stanziamento è stato fondamentale per affrontare un percorso di risanamento economico finanziario
dell’agenzia, ma l’erogazione a quasi a fine anno (decisione novembre, erogazione a dicembre) non
ha permesso che le attività realizzate potessero produrre processi operativi con una visione più
ottimistica nell’utilizzo delle risorse per poterli erogare con efficacia.
Va inoltre evidenziato come l’’incisiva azione della nuova Direzione da aprile 2011, esercitata con
le prime ottimizzazioni e razionalizzazioni della spesa (poi inserite in un più complessivo Piano
Strategico Triennale), ha diminuito - in termini di bilanci consuntivi - i costi della produzione. I costi
della produzione 2011, rispetto a quelli del 2010, sono diminuiti del 4,1 %, pari a oltre 4 milioni di
euro.
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VALUTAZIONI DI DETTAGLIO
Nell’analizzare gli andamenti delle singole attività, non si può non rappresentare che, per le
motivazioni generali evidenziate nel capitolo precedente, l’attività realizzata nel 2011 risente del
mancato utilizzo nel periodo dell’attività oraria aggiuntiva del personale in servizio (azzeramento
straordinari), nonché di un apporto estremamente minimale di personale precario (Co.Co.Co).
ATTIVITA’ DI PREVENZIONE: controlli sulle fonti di pressione
Pur in aumento rispetto a quanto programmato, anche sensibilmente sul numero totale dei controlli,
l’attività sulle aziende per rischi di incidenti rilevanti è diminuita nel 2011 rispetto al 2010, per
fattori principalmente tecnici. Con periodicità triennale o quinquennale, per questa tipologia di
aziende è prevista la fermata degli impianti per circa due mesi, durante i quali vengono condotte
specifiche verifiche di integrità sugli impianti a pressione, con impianti fermi e aperti. Nel 2011 tale
fermata ha coinvolto alcune grandi aziende, per cui risulta diminuito il numero complessivo di
aziende e controlli riportati in questa sezione, ma contemporaneamente risulta aumentato, nella
specifica sezione, il numero di verifiche per la sicurezza impiantistica.
Gli impianti ad impatto ambientale rilevante, soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale,
sono – in controtendenza – aumentati nel 2011 rispetto al 2010 e più che raddoppiati rispetto a
quelli programmati. Oltre ad una focalizzazione tecnica su questa gerarchia di impianti vi è una
concorrenza di fattori economici per spiegare l’aumento percentuale, poiché sono controlli a titolo
oneroso. Vi sono stati quindi più impianti controllati, con minori controlli totali, anche perché la
numerosità dei controlli sul medesimo impianto è inferiore negli anni successivi al primo.
In flessione vi sono anche i controlli nel 2011 sugli altri impianti o fonti di pressione (al di fuori
delle precedenti categorie) rispetto al 2010, anche se il numero di impianti ha un calo percentuale
contenuto, probabilmente legato all’utilizzo delle risorse operative sulla precedente categoria.
I controlli sulle stazioni radiobase e sugli impianti radiotelevisivi hanno interessato nel 2011 un
numero di siti inferiore rispetto al realizzato 2010 ed anche rispetto al programmato 2011; il
numero dei controlli totali, tuttavia, è rimasto pressoché invariato nel 2011 rispetto al 2010 ed in
aumento rispetto al programmato.
Le attività sugli oggetti di controllo generico (OCG) sono difficilmente programmabili poiché
dipendono dalle richieste e dalle emergenze verificatesi nel territorio. Si constata che l’attività
realizzata nel 2011, rispetto al 2010, ha visto meno siti e meno controlli, mentre vi è una crescita
rispetto a quanto inizialmente previsto.
ATTIVITA’ SULLO STATO DELL’AMBIENTE: monitoraggi sulle diverse matrici
In generale le attività sui monitoraggi sono aumentate, rispondendo in tal modo alle richieste del
territorio e della cittadinanza.
Rispetto al 2010 vi sono state un numero maggiore di pareri e relazioni tecniche sul monitoraggio
della qualità dell’aria, sempre più un emergenza sanitaria nella pianura padana, anche se minori di
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quanto programmato. Cresciuti, rispetto a quanto previsto, i sopralluoghi e le ispezioni sulla rete di
monitoraggio.
Più deciso è stato l’aumento, sia dei sopralluoghi sia dei pareri, relativamente ai monitoraggi della
qualità dell’acqua nel 2011 rispetto al 2010, anche legato ad eventi occorsi nell’anno.
Sostanzialmente in linea con quanto programmato invece il realizzato 2011.
I bollettini, di diversa natura e tipologia, legati ai monitoraggi meteorologici (agro-idro-nivo-
meteo) emessi nel 2011 sono sostanzialmente in linea con quelli previsti, mentre in diminuzione
rispetto a quelli emessi nel 2010, anno in cui si erano verificate situazioni particolari che avevano
richiesto specifici bollettini operativi.
Altri monitoraggi, seppur non confrontabili con i dati 2010, hanno visto attività in aumento rispetto a
quanto programmato.
ATTIVITA’ TECNICO SCIENTIFICHE: coordinamento tecnico regionale ed altre attività tecniche
particolari
L’attività di analisi laboratoristica, nel suo complesso, mantiene pressoché costante il numero dei
campioni analizzati nel 2011 rispetto a quelli programmati per lo stesso anno. Il confronto con quelli
analizzati nel 2010 vede una lieve flessione numerica, dovuta anche all’avvio di una diversa
modalità di conteggio per quei campioni le cui analisi sono svolte in laboratori diversi (rapporto
campioni padri-figli), modalità che troverà piena applicazione nel 2012. La nuova modalità di
conteggio si ritiene sia più aderente alla rappresentazione corretta dell’attività tecnico analitica.
Le verifiche per la sicurezza impiantistica, pur con situazioni differenti rispetto alla tipologia di
impianti verificati, vedono in totale un’attività 2011 in linea con quella 2010 (lievissimo aumento),
mentre il realizzato è notevolmente superiore al programmato.
Le altre attività tecniche vedono andamenti differenziati a seconda del diverso tipo di attività:
- in diminuzione l’attività 2011 sia rispetto al programmato sia a quella realizzata nel 2010 per
quanto riguarda il radon (sopralluoghi);
- in lieve crescita l’attività sulle misure per la radioattività rispetto al 2010 e costante rispetto al
programmato 2011;
- cospicua la crescita rispetto al programmato 2011 ma anche rispetto al realizzato 2010, per
quanto riguarda l’attività di sopralluoghi e ispezioni 2011 sull’amianto, diventata ormai una
problematica molto sentita dalle amministrazioni e dai cittadini;
- per quanto riguarda il compost, non essendo confrontabili i dati 2010, si registra un aumento
dell’attività realizzata nel 2011 rispetto a quella programmata per lo stesso anno.
ATTIVITA’ ISTRUTTORIE: partecipazione a commissioni e conferenze di servizi ed emissione di
pareri tecnici
Le attività istruttorie di ARPAV realizzate nel 2011, intese come partecipazione a commissioni e
conferenze di servizi ed alla emissioni di pareri, sono aumentate rispetto a quelle realizzate nel
2010 ed anche rispetto a quelle programmate per il 2011. Ciò sta a significare che la
partecipazione di ARPAV nelle diverse commissioni o conferenze di servizi è sempre più richiesta,
come sempre più richiesti sono i suoi pareri nelle fasi istruttorie.
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ATTIVITA’ DI PROMOZIONE AMBIENTALE: comunicazione, formazione, reporting ed
educazione per la sostenibilità
Tutte le attività di promozione ambientale realizzate nel 2011, seppur non confrontabili rispetto a
quelle 2010 per diverse modalità di conteggio, appaiono in aumento rispetto a quanto
programmato tranne che per tre significativi casi: i corsi di formazione organizzati, che sono diminuiti
in scarsità di risorse dedicate, gli eventi di comunicazione organizzati per lo stesso motivo e le
iniziative di educazione ambientale.
ATTIVITA’ GESTIONALI: a supporto delle attività tecniche
Le attività gestionali a supporto delle attività tecniche rivestono un ruolo sempre più crescente
nell’ambito di una lenta ma progressiva e costante crescita dell’agenzia. Anche in questo caso
diverse modalità di rilevamento dei dati non rendono confrontabili le realizzazioni 2010, ma in ogni
caso nel 2011 si è fatto di più di quanto previsto o più o meno quanto programmato. Si
differenziano solo le realizzazioni operative o sperimentazioni di innovazione, di cui è stato
realizzato meno di quanto programmato, probabilmente per alcune sofferenze di cassa legate alle
attività progettuali.
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE
Per le attività amministrative non sono stati rappresentati numeri e confronti, ma si vuole sottolineare
come la normativa amministrativa, contabile, sulla sicurezza, ecc ... e le questioni legali rendano le
attività dovute da ARPAV nel suo ruolo di Ente regionale sempre più stringenti ed impegnative; su
tali attività va specializzato e formato un adeguato numero di risorse umane per poter
corrispondere ai “doveri” dell’agenzia.