resoconto integrale seduta n. 18 giovedì 30 settembre 2010 fileatti consiliari assemblea...

39
Atti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 1 RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VITTORIANO SOLAZZI INDI DEL VICEPRESIDENTE PAOLA GIORGI INDICE Comunicazioni del Presidente .................... 2 Approvazione verbale Proposta di legge (annuncio) Mozioni (annuncio) Deliberazioni Giunta (annuncio) Congedo Proposta di atto amministrativo n. 17 della Giunta regionale “Legge regionale 4 agosto 2010, n. 12 – In- dividuazione delle aree non idonee di cui alle linee guida previste dall’articolo 12 del decreto legislativo n. 387/2003 per l’instal- lazione di impianti fotovoltaici a terra e in- dirizzi generali tecnico amministrativi” (Discussione e votazione) Presidente .............................................. 3, 29, 38 Enzo Giancarli (PD) ............................... 3, 30, 31 Daniele Silvetti (PdL) .............................. 6, 34, 38 Francesco Massi (PdL) ................................ 8 Umberto Trenta (PdL) .................................. 9 Dino Latini (ApI) ............................................ 9, 37 Giacomo Bugaro (PdL) ................................ 11 Mirco Ricci (PD) ........................................... 13 Giancarlo D'Anna (PdL) ............................... 14 Paolo Perazzoli (PD) ................................... 17 Enzo Marangoni (LN) ................................... 18 Raffaele Bucciarelli (Fed. Sin.) .................... 19, 37 Francesco Acquaroli (PdL) .......................... 19 Adriano Cardogna (Verdi) ............................. 20 Giovanni Zinni (PdL) ..................................... 21 Valeriano Camela (UdC) .............................. 23 Luca Acacia Scarpetti (IdV) .......................... 24 Massimo Binci (SEL) ........................ 25, 29, 30, 38 Paolo Petrini (Assessore) ............................ 27, 31 Franca Romagnoli (PdL) .............................. 38 Sigle dei Gruppi assembleari: Partito Democratico (PD); Popolo della Libertà (PdL); Italia dei Valori (IdV); Unione di Centro (UdC); Lega Nord (LN); Gian Mario Spacca Presidente (Presidente Giunta); Alleanza Riformista/PSI/MRE/ DCM (Al.Rif.); Alleanza per l'Italia (ApI); Verdi (Verdi); Federazione della Sinistra/PdC/PRC (Fed. Sin.); Per le Marche (plMarche); Sinistra Ecologia e Libertà (SEL)

Upload: others

Post on 25-Oct-2019

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 1 —

RESOCONTO INTEGRALE

Seduta n. 18Giovedì 30 settembre 2010

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VITTORIANO SOLAZZIINDI

DEL VICEPRESIDENTE PAOLA GIORGI

INDICE

Comunicazioni del Presidente .................... 2Approvazione verbaleProposta di legge(annuncio)Mozioni(annuncio)Deliberazioni Giunta(annuncio)Congedo

Proposta di atto amministrativo n. 17della Giunta regionale“Legge regionale 4 agosto 2010, n. 12 – In-dividuazione delle aree non idonee di cuialle linee guida previste dall’articolo 12 deldecreto legislativo n. 387/2003 per l’instal-lazione di impianti fotovoltaici a terra e in-dirizzi generali tecnico amministrativi”(Discussione e votazione)

Presidente .............................................. 3, 29, 38

Enzo Giancarli (PD) ............................... 3, 30, 31Daniele Silvetti (PdL) .............................. 6, 34, 38Francesco Massi (PdL) ................................ 8Umberto Trenta (PdL) .................................. 9Dino Latini (ApI) ............................................ 9, 37Giacomo Bugaro (PdL) ................................ 11Mirco Ricci (PD) ........................................... 13Giancarlo D'Anna (PdL) ............................... 14Paolo Perazzoli (PD) ................................... 17Enzo Marangoni (LN) ................................... 18Raffaele Bucciarelli (Fed. Sin.) .................... 19, 37Francesco Acquaroli (PdL) .......................... 19Adriano Cardogna (Verdi) ............................. 20Giovanni Zinni (PdL) ..................................... 21Valeriano Camela (UdC) .............................. 23Luca Acacia Scarpetti (IdV) .......................... 24Massimo Binci (SEL) ........................ 25, 29, 30, 38Paolo Petrini (Assessore) ............................ 27, 31Franca Romagnoli (PdL) .............................. 38

Sigle dei Gruppi assembleari: Partito Democratico (PD); Popolo della Libertà (PdL); Italia dei Valori (IdV); Unione diCentro (UdC); Lega Nord (LN); Gian Mario Spacca Presidente (Presidente Giunta); Alleanza Riformista/PSI/MRE/DCM (Al.Rif.); Alleanza per l'Italia (ApI); Verdi (Verdi); Federazione della Sinistra/PdC/PRC (Fed. Sin.); Per le Marche(plMarche); Sinistra Ecologia e Libertà (SEL)

Page 2: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 2 —

La seduta inizia alle ore 10,50

Presidenza del PresidenteVittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Do per letto il processoverbale della seduta n. 17 del 28 settembre2010, il quale, ove non vi siano obiezioni, siintende approvato ai sensi dell’articolo 29del Regolamento interno.

E’ stata presentata la seguente propostadi legge:- n. 40/2010, in data 28 settembre 2010, ad

iniziativa del Consigliere Solazzi, concer-nente: “Modifica alla legge regionale 14aprile 1986, n. 9 “Commissione regionaleper le pari opportunità tra uomo e donna”,assegnata alla I Commissione in sede re-ferente.Sono state presentate le seguenti mozio-

ni:- n. 62/2010, dei Consiglieri Ortenzi,

Perazzoli, Traversini, Giorgi, Bucciarelli,Ricci, Latini, Binci, Eusebi, Malaspina,Pieroni, Cardogna, Massi, Marangoni,Marinelli: “Passaggio al digitale terrestre,Piano nazionale assegnazione delle fre-quenze (PNAF), problematiche per le emit-tenti locali e per il pluralismo dell’informa-zione”;

- n. 63/2010 dei Consiglieri Marangoni,Zaffini: “Abbonamento studenti scuole me-die superiori anche la sola andata o il soloritorno in ambito urbano”;

- n. 64/2010 dei Consiglieri Marangoni,Zaffini: “Sistema regionale per la tuteladella cultura dell’identità alimentare”;

- n. 65/2010 del Consigliere Silvetti: “Pro-cesso di statizzazione Pergolesi”.Il Presidente della Giunta regionale ha

trasmesso, in data 20 settembre 2010, leseguenti deliberazioni:- n. 1342: “Art. 29, comma 1 della l.r. n. 31/

2001 e art. 26, comma 1 della l.r. n. 32/2009 – Iscrizione nel bilancio di previsioneper l’anno 2010 di entrate derivanti da as-segnazione di fondi da parte di soggettiterzi vincolati a scopi specifici e delle rela-tive spese. € 57.884,82";

- n. 1343: “Art. 29, comma 1, della l.r. n. 31/2001 e art. 26, comma 1 della l.r. n. 32/2009 – Iscrizione nel bilancio di previsioneper l’anno 2010 di entrate derivanti da as-segnazione di fondi da parte dello Statovincolati a scopi specifici e delle relativespese. € 1.596.794,86";

- n. 1344: “Art. 29, comma 1, della l.r. n. 31/2001 e art. 26, comma 2, della l.r. n. 32/2009 – Iscrizione nel bilancio di previsioneper l’anno 2010 di entrate derivanti da as-segnazione di fondi da parte di soggettiterzi vincolati a scopi specifici e delle rela-tive spese. € 4.867.427,86";

- n. 1345: “Art. 29, comma 2, della l.r. n. 31/

Page 3: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 3 —

2001 – Variazione compensativa al Pro-gramma operativo annuale 2010 approva-to con d.g.r. n. 2191/2009 e sue successi-ve modificazioni ed integrazioni”. €550.000,00;

- n. 1346: “Art. 29, comma 2, della l.r. n. 31/2001 – Variazione compensativa al Pro-gramma operativo annuale 2010 approva-to con d.g.r. n. 2191/2009 e sue successi-ve modificazioni ed integrazioni. €15.000,00;

- n. 1347: “Art. 22 della l.r. n. 31/2001 –Prelevamento dal fondo di riserva di cassaper l’integrazione dello stanziamento dicassa ai capitoli di spesa del bilancio2010. € 2.5000.000,00 – Modifica tecnicaal POA 2010 approvato con d.g.r. n. 2191/2009";

- n. 1348: “Art. 6, comma 2, della l.r. n. 31/2009 – Variazione compensativa al Pro-gramma operativo annuale 2010 approva-to con deliberazione della Giunta regiona-le n. 2191/2009 e sue successive modifi-cazioni ed integrazioni. Spese di persona-le. € 6.400,00”;

- n. 1349: “Art. 29 della l.r. n. 31/2001 e art.27 della l.r. n. 32/2009 – Variazione com-pensativa al Programma operativo annua-le per l’anno 2010. € 423.000,00".Hanno chiesto congedo l’Assessore Do-

nati ed il Consigliere Carloni.

Proposta di atto amministrativo n. 17della Giunta regionale“Legge regionale 4 agosto 2010, n. 12 –Individuazione delle aree non idonee dicui alle linee guida previste dall’articolo12 del decreto legislativo n. 387/2003 perl’installazione di impianti fotovoltaici aterra e indirizzi generali tecnico ammini-strativi”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca laproposta di atto amministrativo n. 17 ad ini-ziativa della Giunta regionale.

Ha la parola il relatore di maggioranzaConsigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Cercherò di non dilun-garmi perché di fatto ne abbiamo già parlatoil 30 luglio in sede di approvazione della leg-ge n. 12 e anche perché sicuramente molti divoi sono stati coinvolti in numerose riunioni eincontri avvenuti non soltanto a livello istitu-zionale.

Il fotovoltaico è diventato argomento didiscussione, in molte sedi politiche, durantel’estate se ne è parlato molto in incontri pub-blici sia del centro-destra che del centro-sinistra, della sinistra, della destra. E tuttoquesto credo abbia contribuito a far acquisi-re a tutti noi la consapevolezza della delica-tezza della materia di cui stiamo parlando.

Il fotovoltaico contribuisce con 193 GWhallo 0,1% della produzione energetica annuaitaliana e con 9,8 GWh allo 0,2% della pro-duzione energetica annua della regione Mar-che. Questi valori corrispondono, in rapportoalle sole fonti rinnovabili, allo 0,5% della pro-duzione energetica annua italiana da fontirinnovabili e all’1,4% della produzione ener-getica annua da fonte rinnovabili locale; nel-le Marche risultano attivi 1.367 impianti peruna potenza efficiente lorda di 24,8 MW eduna producibilità media di 0,0071 GWh.

Da questi dati è evidente che le ricono-sciute esternalità positive del fotovoltaico,date dalla produzione di energia da fonterinnovabile e di opportunità lavorativa, sonocontrobilanciate da esternalità negative,quale, in primis, la ridotta producibilità; adesempio mentre un impianto idroelettrico la-vora almeno 6.000 ore l’anno, un impiantofotovoltaico siccome ha bisogno di luce lavo-ra per circa un quarto. E nel caso del fotovol-taico a terra in aree caratterizzate da partico-lari emergenze ambientali e paesaggistiche,tale fattore deve essere poi sommato ad ef-fetti, quali la rilevante occupazione di suolo ele interferenze specifiche con le caratteristi-che dell’area in cui si inserisce l’impianto.

A marzo 2010 il Gestore per i servizi ener-getici riportava 167 MW di nuova potenzafotovoltaica installata in Italia, poi ad apriletale valore scende. L’andamento mensile re-gistra installazioni di 42 e 51 MW a novem-

Page 4: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 4 —

bre e dicembre 2009, per salire a 127, 117 e167 MW per il primo trimestre del 2010. Con-frontando le annualità per quanto riguarda ilnuovo installato si evidenza un trend in fortecrescita dai 9 MW installati nel corso del2006 ai 720 MW installati nel 2009. Le stimeGestore per i servizi energetici per il 2010indicano circa 850 MW di nuovo installatoentro fine anno. Il nuovo Conto energia (DM6 agosto 2010 “Incentivazione della produ-zione di energia elettrica mediante conver-sione fotovoltaica della fonte solare”) incre-menta tali soglie obiettivo. L’articolo 3comma 1 fissa in 8.000 MW la soglia daraggiungere al 2020; il comma 2 fissa in3.000 MW il limite massimo della potenzaelettrica cumulativa degli impianti solari foto-voltaico (distinti dagli “impianti fotovoltaicosolari integrati con caratteristiche innovati-ve” e da “impianti a concentrazione”) chepossono ottenere le tariffe incentivanti; an-che in questo caso è previsto l’ottenimentodegli incentivi per quegli impianti che entranoin esercizio a 14 mesi dalla comunicazionedel raggiungimento della soglia dei 3.000MW.

Il Conto energia 2010 comporta una gran-de novità in termini di incentivi: sono notevol-mente ridotti; sono favoriti gli impianti instal-lati su edifici, sia con un maggiore incentivorispetto agli altri, che con premi per un usoefficiente dell’energia; sono favoriti con unincremento del 5% della tariffa incentivantegli impianti ubicati in zone classificate daglistrumenti urbanistici, alla data di entrata invigore del decreto, come industriali, commer-ciali, cave o discariche esaurite, aree di per-tinenza di discariche o di siti contaminati.

A tutti gli effetti pertanto le aree agricolesono quelle che godono della più ridotta quo-ta di incentivo, ovvero quella base indicatanella tabella A del Conto energia che fissaper tale tipologia di impianti con soglia supe-riore a 0,5 MW un incentivo di 0,297 €/kWper impianti installati entro il 30 aprile 2011,per essere poi ridotti progressivamente a0,275 € entro il 31 agosto 2011 e a 0,251 € al31 dicembre 2011.

Con l’approvazione del Piano energeticoambientale regionale la Regione Marche haindividuato, tra le tre strategie prioritarie perla riduzione delle emissioni di gas effetto ser-ra, lo sfruttamento delle energie rinnovabili.

E qui voglio rifarmi alla precedente rela-zione che svolsi in occasione dell’approva-zione della legge n. 12. Ossia, noi dobbiamoessere fermi su un punto, cioè il piano ener-getico ambientale, quindi l’energia comegrande opportunità di crescita economica,tecnologia e industriale e anche come gran-de capacità progettuale, ma, ripeto, comedicevo allora, spetta a questa Assemblea le-gislativa stabilire in quello strumento le scel-te energetiche. Qui stiamo parlando di unaspetto e soprattutto stiamo parlando di terri-torio, di agricoltura, poi di energia, di pae-saggio, ma anche di molte altre cose. Quindicredo che in riferimento alle politiche energe-tiche della Regione Marche dobbiamo rifarci,certo, a questa legge, alle linee guida, masoprattutto allo strumento di programmazio-ne che ci siamo dati, e lì fare le verifiche sequello è uno strumento efficace o meno.

Il PEAR ha individuato il settore ediliziocome settore prioritario per l’impiego del-l’energia solare, favorendo quindi l’integra-zione di impianti fotovoltaici negli edifici equindi la loro installazione su superfici giàantropizzate (parcheggi, coperture edifici,capannoni industriale, centri commerciali,ecc.).

Nel settore agricolo il Piano di svilupporurale individua l’impiego dell’energia solarecome mera attività d’integrazione e diversifi-cazione del settore agricolo.

Le semplificazioni autorizzative introdottedalla legge comunitaria 2009 (Legge 4 giu-gno 2010, n. 96 Art. 17 lettera d) per gliimpianti per la produzione di energia elettricacon capacità di generazione non superioread 1 MW elettrico, stanno favorendo la diffu-sione del fotovoltaico a terra con forte impat-to ambientale e paesaggistico in termini disottrazione i territorio agricolo produttivo epotenziali danni estesi ad aree pregiate delpaesaggio marchigiano. Si è creata quindi

Page 5: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 5 —

una forte esigenza, segnalata da più parti, dilimitare il fenomeno della proliferazione delfotovoltaico installato su terreno agricolo,che non a caso ha portato l’Assemblea regio-nale ad approvare la l.r 4 agosto 2010, n. 12che modifica la l.r. 14 aprile 2004, n. 7 “Disci-plina della procedura di valutazione di impat-to ambientale”.

La l.r 12/2010, nel rispetto della compe-tenze assegnate dal d.lgs. 152/2006, tende alimitare l’impatto paesaggistico ambientaledovuto alla diffusione non controllata degliimpianti fotovoltaici a terra e delle strutturead essi connesse, riducendo la soglia di po-tenza degli impianti da assoggettare alle pro-cedure di valutazione d’impatto ambientale(VIA) dagli attuali 1000 Kw a 200 Kw in rela-zione alla presenza di ambiti di tutela delPPAR e con attenzione anche ad eventualiimpatti cumulativi in aree contigue.

La legge regionale in questione si confi-gura come norma transitoria, predisposta inattesa dell’approvazione da parte dell’As-semblea legislativa di questo atto contenen-te l’individuazione delle aree non idonee .

Il 18 settembre 2010 è stato pubblicato ild.m. 10 settembre 2010 con il quale sonostate approvate le linee guida nazionali di cuiall’articolo 12 comma 10 del d.lgs. 387/2003,per lo svolgimento del procedimento di auto-rizzazione degli impianti alimentati da fontirinnovabili.

L’articolo 12, comma 10, del d.lgs. 387/2003 stabilisce che “in attuazione ditali lineeguida, le Regioni possono procedere allaindicazione di aree e siti non idonei allainstallazione di specifiche tipologie di im-pianti…”.

Il decreto ministeriale, entra in vigore dal3 ottobre 2010.

In virtù di quanto previsto dall’articolo 12,comma 10, del d.lgs. 387/2003, con la deli-bera di Giunta regionale n. 1336/2010 con-cernente “Individuazione delle aree non ido-nee di cui alle linee guida previste dall’artico-lo 12 del d.lgs 387/2003 per l’installazione diimpianti fotovoltaici a terra e indirizzi generalitecnico amministrativi”, la Giunta regionale

ha approvato lo schema di atto da sottoporreall’approvazione dell’Assemblea legislativaregionale.

Questa proposta di atto amministrativo èstata ovviamente approvata dalla Commis-sione competente, su cui ci sono, come ve-dete, molti emendamenti, di cui la Commis-sione, dopo avervi posto attenzione, propo-ne di accoglierne alcuni.

Questo atto contiene l’elenco delle areenon idonee e gli indirizzi tecnico amministra-tivi per l’attuazione delle procedure di cui allalegge regionale n. 12/2010, demandandoneai Comuni l’individuazione cartografica e larelativa pubblicazione.

La struttura dell’atto contenente l’indivi-duazione delle aree non idonee è perfetta-mente conforme a quella delle linee guidanazionali e contestualmente richiama i princi-pi del PPAR.

Obiettivo dell’atto è di rendere semplicel’individuazione delle aree non idonee all’in-stallazione di impianti fotovoltaici. Tali areesono immediatamente operative perché, dinorma, già contenute negli elaborati urbani-stici dei Comuni trattandosi di PRG adeguatial PPAR e al PAI.

Nelle altre casistiche l’elenco contieneelementi normativi di riferimento, il che costi-tuisce certezza per gli operatori del settore esnellimento delle procedure per gli enti localicoinvolti.

Una regione come la nostra, e concludo,che vuole continuare a crescere e al tempostesso è laboratorio della green economy, dàsicuramente a questa legge un grande valo-re in quanto contiene appunto obiettivi im-portanti.

Il primo è quello di restituire all’agricolturail proprio ruolo, un ruolo primario, quello diun’agricoltura che deve produrre alimenti,cibo, altri aspetti sono invece la tutela delterritorio, dell’ambiente e del paesaggio.

Inoltre incentiva la produzione di energierinnovabili nelle aree urbanizzate, dà certez-za agli imprenditori che vogliono intervenirecon il fotovoltaico a terra, perché è stabilitocon chiarezza il quadro delle opportunitàcome pure il quadro delle non idoneità.

Page 6: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 6 —

Semplifica le procedure degli enti locali e,al tempo stesso, consentitemelo, mette an-che in evidenza l’efficienza di questa Regio-ne, intesa come istituzione nel suo insieme,come persone che in essa lavorano. Perché,come ricordavo prima, il decreto ministerialeè del 10 settembre, la pubblicazione è del 18settembre, l’entrata in vigore delle linee gui-da ministeriali è il 3 ottobre. Insomma, noisiamo la prima Regione ad essere pronti. Equesto lo dobbiamo al Presidente Solazzi, alPresidente Spacca, lo dobbiamo a tutti voicolleghi Consiglieri che per questa leggeavete garantito la presenza in due sedutestraordinarie, oggi e il 30 luglio, inoltre lodobbiamo alla Commissione assembleare.Infine lo dobbiamo, ma non per ultimo perchésono stati protagonisti veri, alle persone del-la Commissione e del Servizio che hannolavorato per predisporre questi atti.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore diminoranza Consigliere Silvetti.

Daniele SILVETTI. Mi associo subito aquesti ringraziamenti fatti nei confronti degliuffici e di tutto il personale che ha lavoratoanche in periodi di ferie, a cui va riconosciutoun lavoro importante che ha messo in condi-zione la Commissione e l’Assemblea tutta dipoter oggi esprimere un voto e un giudizio suquesto percorso che sta facendo la Regione.

Io sono veramente rimasto impressionatopositivamente, certamente del lavoro fattodai funzionari e dal personale degli uffici, maanche dalla volontà politica dimostrata daquesta maggioranza, in particolare di questaGiunta nella persona dell’Assessore Petrini,con cui però non ho avuto modo di confron-tarmi in quanto nell’ultima seduta assemble-are straordinaria, che venne convocata inpoche ore, ero assente. Ma ora credo nonsia opportuno polemizzare bensì riflettere suciò che è emerso da questo iter istruttorio.

Innanzitutto abbiamo di fronte un tema,quello del fotovoltaico, che ha vissuto unpercorso tortuoso, che io definisco addirittu-ra singolare e unico in Italia.

La Giunta inizia a trattare questo delicatotema a febbraio di quest’anno, si adegua allanormativa nazionale che prevede il tetto delmegawatt, per poi accorgersi che sul territo-rio stava succedendo un qualcosa fuori con-trollo. Allora il 30 luglio approva in fretta efuria una legge con cui si abbassa il tetto delmegawatt a 200 kilowatt, la legge diventaefficace a fine agosto, ed oggi, una voltaprodotte le linee guida nazionali, si apprestaad approvare l’ennesima modifica al testonormativo – come è ovvio che sia – per ren-dere efficaci queste linee guida sul territorio.

E’ chiaro che il lavoro doveva essere fat-to, non potevamo sottrarci, ma la sensazioneconcreta è che purtroppo sarà un atto inutile.Sostanzialmente stiamo viaggiando su un bi-nario morto, come percorre un binario mortola Regione Marche nel momento in cui dimo-stra ancora una volta di non avere una seriaprogrammazione in tema di energia.

Nel documento istruttorio si fa riferimento– lo ha citato poc’anzi anche il PresidenteGiancarli – che è assolutamente strategico eprioritario per la Regione Marche l’impiego dienergia solare, il ricorso alle energie rinno-vabili, come si è fatto un gran parlare digreen economy e quindi di fonti alternative.Ma secondo me in realtà non è ben chiaraquale sia la strategia e quale sia la fonteenergetica a cui appigliarsi per cercare disoddisfare il fabbisogno energetico di questaregione.

Il precedente complesso ideologico, chein qualche modo ha limitato e fortementecompromesso la rivisitazione e la modifica alpiano energetico, oggi sta dimostrando tutti isuoi limiti e sopratutto i propri paradossi.

In molti passaggi di questo atto ammini-strativo – che sono assolutamente legittimi –ci sono infatti degli aspetti squisitamente ide-ologici. Noi riteniamo, per quanto lodevolesia il concetto di dover tutelare il paesaggio,le bellezze, le tradizioni, la cultura, molte col-tivazioni, angoli unici che questa regione puòmostrare al mondo intero, che ci sia però laparticolare tendenza – e non soltanto in que-sto settore – di voler fortemente limitare la

Page 7: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 7 —

proprietà privata, la libertà di impresa, in-somma la possibilità di sviluppo del territorio.

Queste linee guida in certi frangenti dan-no sì un’idea apprezzabile di quello che èlecito e di quello che non lo è, di quello che èpossibile e quello che non è possibile, macredo che questo atto sia andato anche oltree lo ha fatto in alcuni frangenti, in alcuniaspetti; è per questo che abbiamo presenta-to alcuni emendamenti che in via ufficiosa miè stato detto che verranno accolti, vedremopoi se al voto questo avverrà.

Ovvero, la Regione, che con queste lineeguida deve soltanto individuare la non ido-neità di alcuni territori, è andata oltre nelmomento in cui è andata ad individuare lametratura di linee di rispetto, di distanze, diconfini, che non sono assolutamente previ-ste nelle linee guida nazionali.

Ecco perché ci siamo preoccupati, se nonaltro per dare efficacia autentica a questoatto, di eliminare quelli che potrebbero esse-re aspetti che possono incorrere in vizi dilegittimità. E in questo senso il nostro appor-to non è ideologico, addirittura è forse troppotecnico.

Le considerazioni che ho fatto all’inizio,che non sono nemmeno troppo generali,prendono spunto anche da quelle che sonostate le valutazioni fatte in Commissione.

Ricorderà il collega Cardogna – con cuiera stato anche piacevole discutere – il di-battito nel quale si evidenziava che si parladi agricoltura, di tutela, di privilegiare il ruoloprimario dell’agricoltura, però poi non si sabene che tipo di progettualità e di program-ma stia svolgendo questa Regione o checosa abbia in mente di fare a favore dell’agri-coltura.

Oggi allora che ci accorgiamo che l’agri-coltura potrebbe essere penalizzata da que-sta apparente esplosione dello sviluppo delfotovoltaico, ci accorgiamo anche che l’agri-coltura è un bene primario ed è assoluta-mente una risorsa per questa regione.

Però io sinceramente non vedo negli an-goli dell’azione politica di questa Regioneche cosa si stia facendo di concreto. Sicura-

mente risponde – l’Assessore mi consentiràuna battuta polemica – alle aspettative e allerichieste pressanti in particolare di una asso-ciazione di categoria che ha fortemente volu-to questa legge. Legge che, ricordo, non rap-presenta e non soddisfa le esigenze e leaspettative di tutte le categorie del settoreagricolo, anzi, tutt’altro!

Inoltre vediamo anche una forte contrad-dizione, perché se da una parte si dice che sivogliono le energie rinnovabili, dall’altra nonsi sostengono.

Qui apro e chiudo una parentesi. Sappia-mo benissimo quale deficit hanno tutti gli im-pianti già costruiti o che sono in procinto diessere conclusi per quanto riguarda il colle-gamento energetico nazionale, quindi mi rife-risco al rapporto che con l’ENEL deve esse-re in qualche modo risolto. Ossia l’ENEL nonsta dando le risposte ai nostri operatori, acoloro che hanno investito soldi importanti,che hanno creato occupazione e contribui-scono allo sviluppo di questa regione.

Questo dunque è un deficit ulteriore cheperò la Regione continua a non colmare.

In questa panoramica generale, quindi,dovranno essere salvaguardati in modo au-tentico i principi generali delle linee guida,però senza sconfinare, come dicevo prima,nel paradosso ideologico o nella volontà dinon decidere. E su questo i nostri emenda-menti sono molto chiari. Sono emendamentisu cui abbiamo discusso, in qualche modosono stati anche concordati, alcuni infatti liabbiamo anche ritirati per senso di respon-sabilità e per oggettiva incongruenza con lafilosofia e con gli aspetti più tecnici dell’attoamministrativo.

Pertanto ora, alla luce degli interventi ealla luce appunto anche della valutazionedegli emendamenti, preannuncio a titolo in-formativo che penseremo a rivalutare ancheil voto contrario come espresso in Commis-sione. Ciò dimostra il fatto che ci interessaprodurre qualcosa a favore del territorio,senza pregiudizi ideologici ma a tutela delterritorio.

Page 8: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 8 —

PRESIDENTE. La discussione è aperta.Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Oggi continuiamo inmaniera più approfondita quel dibattito ur-gentemente convocato inusitatamente il 30luglio scorso.

Il relatore di minoranza ha già riassunto gliaspetti tecnici, politici e amministrativi suiquali naturalmente il nostro Gruppo si ricono-sce appieno, ma ora vorrei riproporre veloce-mente un argomento complessivo.

Ripeto quello che abbiamo detto martedìriguardo ad un altro argomento, Assessore,la campagna elettorale è finita. Voi appenasei mesi fa avete detto in tutto il territoriomarchigiano che la proposta della maggio-ranza Spacca era quella di incentivare l’inve-stimento sulle fonti rinnovabili per tranquilliz-zare un certo ambiente – magari non l’avetedetto palesemente viste le grandissime con-traddizioni per esempio sul rigassificatore diPorto Recanati – e per dire in fondo che i“no” sono su nucleare, turbogas,rigassificatore.

Vi si sono evidenziate dentro la vostramaggioranza quelle enormi contraddizionienormi che derivano da quella allucinanteapprovazione del PEAR di cinque anni fa.Non prendetemi per fissato, ma vi devo ripro-porre quello che voi avete risottolineato permandare messaggi, non ho capito a chi, eper costruire qualcosa, non ho capito checosa. Stanno ancora lì sul vostro al tavolo, vipesano come un macigno, le 24 micro cen-trali turbogas ideate da Amagliani. Ce le ave-te ancora lì, avete abrogato quell’articolo?Non credo!

Navigate a vista! Alcuni bollettini ufficialidella regione – che non sono quelli editi dallaRegione, sono editi da privati che sono certopiù bravi nel fare il panegirico della Regionee della Giunta – a giugno, dopo le elezioni,hanno riportato vostre interveniste in cuichiedete ai piccoli imprenditori marchigiani diinvestire sul fotovoltaico. L’avete detto a giu-gno! Dopo quaranta giorni qui in Assemblealegislativa, dopo sessanta giorni queste pro-poste!

Non penso che avete la direzione dellacabina di regia e della bussola su dove biso-gna andare e cosa bisogna fare. Sincera-mente appare questo! Che poi vi abbianovotato lo stesso sarà stato perché avete sa-puto vendere bene il prodotto, certo, dellacontraddizione e della fumosità! Qui non sisa dove andare!

Mi preme ora ripetere solo un argomento.Ossia che continuate a mandare le richiestedi pareri ai Comuni di Loreto, di PortoRecanati ecc. sul rigassificatore. Ancorachiedete i pareri! Ma abbiamo fatto un’As-semblea legislativa all’unanimità! Volete ledelibere del Consiglio comunale, pensate unpo’! (…) Come no, abbiamo i protocolli, lefotocopie delle lettere! Non si capisce! Nonvorrei si dica sì a Roma e no qui. Ripeto, vimuovete in una confusione mentale – io nonpenso mai alla malafede –, una volta in que-sti casi si diceva: “ritiratevi in convento”! Aparte le battute, cercate di fare voi stessi ilpunto della situazione. Perché dovete ren-dervi conto che sul fotovoltaico andate avan-ti probabilmente su pressioni che magari sa-ranno anche legittime, ma che non dannol’impressione di una vostra precisa strategiasullo sviluppo e sul deficit energetico che c’è.Su questo non credo ci siano state risposteda parte della maggioranza.

Noi con i nostri emendamenti cerchiamodi migliorare questo testo. E che nessuno siazzardi a farci passare per distruttori dell’am-biente, una vecchia vostra strategia che pen-so abbiate superata, Consigliere Ricci. L’am-biente ovviamente interessa anche a noi,però rendetevi conto che appena novantagiorni fa avete chiesto ulteriori investimentisu questo settore, dopodiché il 30 luglio c’èstata una frenata incredibile, e ora c’è questotesto!

Noi comunque cerchiamo di migliorarlo,quindi l’appello che facciamo è di accogliere inostri emendamenti bipartisan, come noi va-luteremo anche quelli portati dalla maggio-ranza. Noi vogliamo dare risposte equilibrateal nostro territorio.

Page 9: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 9 —

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereTrenta.

Umberto TRENTA. Noi Consiglieri rap-presentanti del PdL abbiamo caro un verbo,quello del “fare”. Noi certamente non siamomai contro un qualcosa che produce ricchez-za, che produce lavoro, un qualcosa che dà,considerato il momento attuale di incertezzaeconomica mondiale, una piccola speranzaanche alle Marche. Però alcune riflessioni ledebbo fare.

Fotovoltaico nelle Marche: futuro incertoe difficoltoso.

Il Presidente della IV CommissioneGiancarli, che è uno dei Consiglieri che os-servo più attentamente, ha una cultura difondo comune a poche persone, è sicura-mente una persona moderata, così come do-vrebbe essere il ruolo di un relatore di mag-gioranza, nella sua relazione ha sicuramenteesplicato in maniera chiara. Però voglio direquesto.

Questa proposta di atto amministrativo n.17/10 ha per oggetto: “Individuazione dellearee non idonee di cui alle linee guida previ-ste dall’articolo 12 del decreto legislativo 29dicembre 2003 n. 387 per l’istallazione diimpianti fotovoltaici a terra e indirizzi generalitecnico amministrativi”. Dunque quando par-liamo di individuazione delle aree e propo-niamo un atto amministrativo, diamo di perscontato che andiamo a prevedere qualcosache verrà. Allora qui manca qualche cosa.Infatti una legge in quanto tale dovrebbe ga-rantire il diritto di tutti, qui invece non è comela pubblicità della Tim dove Totti dice a Ilary:“E’ per totti. Ah! No, è per tutti” –, qui non èper “tutti” è proprio per “totti”! Sta cioè asignificare che la ridotta producibilità e glieffetti di rilevante occupazione del suolopubblico riguardano un qualcosa che è statogià realizzato.

Per zonizzazione della regione Marche,considerando i macro sistemi basati sul con-cetto delle province, potrei citare alcuniesempi di realizzazioni sconsiderate.

Allora questa legge che oggi va ad indivi-

duare aree non idonee come si sarebbeespressa su quelle aree dove alcuni pionieridi questo fotovoltaico hanno precorso i tempie la legge?

Qui vedo un atto che è più piccolo degliemendamenti presentati in Aula! Comunqueosservo con interesse quelli presentati dalPresidente Giancarli, allora vado un passopiù avanti.

Io chiamerei questa legge “condono ener-getico”, però ben specificando, AssessorePetrini, “con-dono”. E debbo capire il rappor-to tra la Giunta e la Coldiretti o, se preferi-sce, la Coldiretti e la Giunta. Perché qui nontrovo altri comparti sociali.

I comparti sociali rappresentano una va-riegata società di imprenditori, agricoltoriecc. e tutti sono interessati a questo provve-dimento. Allora chiedo: è equanime quelloche stiamo approvando oggi in Aula? Oppu-re, rubando una violenta espressione Di Pie-tro alla quale ormai ci ha abituati, è statastuprata la democrazia!

Di fatto questa legge evidenzia un princi-pio ormai consolidato dalle linee guida diquesta Giunta, ovvero, la disparità di tratta-mento nei vari comparti della società orga-nizzata sulla ripartizione degli utili derivati ederivanti.

Mi riservo in dichiarazione di voto di esse-re più approfondito.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereLatini.

Dino LATINI. Il mio intervento nasce dallamiriade di emendamenti che ho presentatoinsieme ad altri Consiglieri, che non voglionoessere una valutazione diversa sull’imposta-zione di queste linee guida, sicuramente ne-cessarie per un settore che, come ha dettogiustamente il Consigliere Silvetti, è esplosonell’arco di pochi anni, dal 2005 in avanti. E’una materia dal contenuto innovativo, non cisono infatti precedenti di natura legislativa odi natura normativa o, ancora di più, di natu-ra esperienziale. Questo ci permette di dareun’impostazione seria di come vogliamo fare,

Page 10: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 10 —

e come, con questi parametri indicati nellelinee guida sicuramente, sicuramente farà laRegione.

Gli emendamenti sono tesi a valutare se-riamente un contrasto giuridico che nasce –mi rivolgo all’Assessore Petrini – in manieraprofonda tra le indicazioni degli allegati A e Bdelle linee guida e il PPAR.

Mi riferisco in particolar modo all’articolo60 del PPAR in cui è previsto che tutti gliimpianti di produzione di energia elettricasono esentati da qualsiasi vincolo, per cuil’esenzione totale permette di realizzare gliimpianti di energia rinnovabile, in particolarmodo il fotovoltaico, dovunque si possanocostruire anche impianti di produzione elettri-ca di altro tipo, per esempio un impianto dienergia idroelettrica.

Questa è una discrasia profonda che se-gnalo, su cui credo – vado a memoria, nonho su questo un appunto formale – sia inter-venuto anche l’ufficio legislativo della Regio-ne Marche.

Gli emendamenti vogliono pertanto sotto-lineare proprio questa discrasia. Ovvero, seda un lato il PPAR ci dice che gli impianti diproduzione di energia elettrica si possonofare dappertutto, dall’altro queste linee gui-da, pur non modificando l’articolo 60 delPPAR, impongono alcune restrizioni, giuste,legittime e comunque discrezionali dal puntodi vista della valutazione che si vuole darealle linee guida stesse, ma certamente an-dremo incontro ad un marasma che sarà didifficile interpretazione. E questo sopratuttoquando i Comuni e le Province saranno chia-mate a scrivere pareri che appunto si devonorifare a tutte le norme che presiedono allosvolgimento dell’attività amministrativa regio-nale.

Per cui questi emendamenti, che ho pre-sentato con il Consigliere Pieroni, che ringra-zio, tendono proprio a segnalare questa diffi-coltà che appunto potrà esplodere nel mo-mento dell’attuazione delle linee guida cheavverrà tra pochissimi giorni. E queste sonolinee guida che andranno a regolare unamateria e una serie di domande che sono

veramente enormi rispetto a quello che è ilvolume caratteristico di altri permessi di co-struire.

E tra parentesi voglio sottolineare chenon ho nulla di personale in questa storia,come invece forse si è già vociferato anchefuori da questa eminente Aula. Per quanto miriguarda ho realizzato insieme ai miei familia-ri un impianto di produzione fotovoltaica, soun po’ come è la storia, è già andato inproduzione, si chiude qua. Quindi non lo fac-cio per me, ma proprio perché avendo ac-canto alla mia esperienza di amministratorelocale anche questa particolare posso se-gnalarvi le difficoltà che si rischiano di incon-trare.

La prima parte delle linee guida sono si-curamente non solo accettabili ma anche do-vute. Riguarda le aree direttamente indicatedalle linee guida ministeriali, quindi anchequelle inserite nel patrimonio mondialedell’Unesco, le aree di notevole interesseculturale, quelle della parte seconda deld.lgs. n. 42/2004, gli immobili e le aree dinotevole interesse pubblico ai sensi dell’arti-colo 136 del d.lgs. 42/2004, le zone in cui cisono coni visuali e quindi l’immagine èstoricizzata.

La seconda parte è invece più oggetto divalutazioni e di riflessioni che appunto gliemendamenti vogliono mettere in luce.

In particolar modo vorrei sottolineare l’ar-ticolo 6 del PPAR dove sono indicate fra learee non idonee le aree GB, che credo sia inprofondo contrasto con il PPAR stesso inquanto le GB rappresentano aree montane emedie collinari in cui gli elementi geologici egeomorfologici costituiscono un elemento diinsieme della zona montana e mediocollinare delle Marche.

Quindi la prima discrasia che segnalo inrichiamo proprio all’articolo 60 è questo.

Come anche le aree che sono indicate nelPPAR come GC dove sono presenti aree divalore intermedio con caratteregeomorfologici e geologici che distinguono ilpaesaggio collinare e medio collinare dellaregione.

Page 11: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 11 —

L’articolo 20 del PPAR secondo me varivisto nelle aree non idonee rispetto a quellerelative all’unità di paesaggio che esprimonola qualità diffusa del nostro paesaggio; parlodelle case coloniche, delle ville, delle albera-ture e anche della produzione di nuclei epaesaggi agrari storici, emergenzenaturalistiche.

Ugualmente vanno distinte, secondo me,le aree V che comprendono le aree di altapercettività visuale relative alle vie di comu-nicazione ferroviarie, autostradali e stradalidi maggiore intensità di traffico, da quelleche effettivamente meritano salvaguardia,demandando il compito ai Comuni interes-santi nell’ambito di quella cartografia tantocontestata al momento della richiesta da par-te della Regione agli enti locali stessi.

Infine l’articolo 29 e l’articolo 31 del PPARsono due limiti che vanno rivisti. L’art. 29riguarda la tutela dei corsi d’acqua, situazionidove la difficoltà della non applicazione del-l’impianto fotovoltaico si deve collegare pro-prio con l’indicazione del PPAR stesso. L’art.31 riguarda invece i versanti, dove la pen-denza superiore al 30% dovrebbe impedirela realizzazione dell’impianto fotovoltaico, manon certamente quella inferiore.

L’altra parte degli emendamenti riguardaindicazioni di carattere generale sostanzial-mente propositive in termini di miglioramentodegli indirizzi generali e che riguardano lamodalità di applicazione.

C’è ad esempio un emendamento a firmadi altri Consiglieri sul pagamento nelle zoneagricole 0,02, come onere generale a favoredell’ente, portato allo 0,03. Segnalo ancheche in un emendamento c’è la possibilità daparte dei Comuni di aumentare del 40% l’ICIsugli impianti di produzione fotovoltaica, daintendersi come contributo a favore di queglienti che tutelano l’applicazione delle lineeguida, lasciando di questo 40% un 20% alcomune interessato e un 20% fra Regione eProvincia.

Quindi oneri istruttori, garanzie, indicazio-ni generali di carattere tecnico, la pubblicitàe l’indicazione anche per quanto riguarda le

modalità degli impatti cumulativi fanno partedella seconda serie degli emendamenti.

Prima di chiudere questo mio intervento,e chiedo scusa, Presidente, se ho sforato neltempo, vorrei dare la valutazione finale.

Dobbiamo tenere innanzitutto presenteche in questa materia l’obiettivo generaledella Regione è proprio l’applicazione in ma-niera concreta della green economy o ener-gia rinnovabile o economia verde, sposando-la con la cultura della preservazione del no-stro territorio, su cui si compie un altro impor-tante passaggio obiettivale, quello del turi-smo e della cultura. Per cui oserei dire di nonaver paura del nuovo, di affrontarlo tenendoconto di tutti gli interessi in gioco, primo fratutti quello degli agricoltori per quanto riguar-da gli impianti fotovoltaici a terra. Dobbiamomettere in campo procedure che non sianocosì farraginose e così complicate da ri-schiare di farci perdere un’occasione impor-tante.

Sappiamo benissimo che la produzione dienergia fotovoltaica non contribuirà a quelfabbisogno generale nazionale e anche re-gionale. E sappiamo benissimo che baste-rebbe coprire 1 milione e 500 mila tetti diindustrie per dare una produzione sufficien-te. Ma dobbiamo tener conto di altri aspetti,fra cui sottolineo – lo accennava qualcunoche mi ha preceduto – quello dell’esigenza didare una sussidiarietà a quella che è unamancanza profonda di reddito – lo sa benel’Assessore Petrini – che viene dall’agricoltu-ra, ovvero quella possibilità per i piccoli pro-duttori, i piccoli coltivatori di poter avere unreddito che possa in qualche modo costituirequasi una sorta di integrazione, quasi unacassa integrazione autonoma, che è appuntoquella dell’impianto fotovoltaico.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBugaro.

Giacomo BUGARO. Andrò nel merito del-la questione entro un certo limite, lascio aicomponenti della Commissione e ai relatoridi maggioranza e di minoranza il compito di

Page 12: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 12 —

illustrare più nelle more il testo e gli emenda-menti, però vorrei cogliere l’occasione perfare alcune considerazioni intorno alla politi-ca energetica di questa Regione.

Abbiamo assistito in questi anni a unadifesa ad oltranza di alcune produzioni ener-getiche, le rinnovabili in testa, e nell’ultimacampagna elettorale questa è stata una dellemaggiori argomentazioni che il PresidenteSpacca ha portato all’attenzione degli eletto-ri.

L’Italia oggi per andare avanti – giusto peravere il quadro di riferimento – necessità di55 mila MW, l’attuale produzione nazionale siattesta a 90 mila MW. Le richieste di allacciper nuovi impianti arrivano a 170 mila MW. Enelle Marche, qualora si proseguisse nell’in-stallazione di nuovi impianti fotovoltaici, ilGRTN non sarebbe in grado di sopportarel’immissione nella rete di nuova energia.

Se vogliamo essere onesti intellettual-mente, questo è lo stato delle cose per chivive, dal punto di vista industriale, dal puntodi vista gestionale, una situazione che oggi èappunto assolutamente paradossale, ma piùche paradossale è soprattutto insostenibile.

Quindi voler pervicacemente insistere inquesto tipo di politica significa andare com-pletamente fuori dal quadro. Perché il foto-voltaico è avviato a un naturale binario mor-to. Perché stante così la situazione, essen-doci questo surplus di energia rispetto aquella di cui il Paese ha bisogno, necessa-riamente lo Stato dovrà fare delle scelte, esceglierà quelle formule che sono sicura-mente meno impattanti, ma anche meno co-stose. Non dovremmo mai dimenticarci chevengono fatti gli investimenti per il fotovoltai-co solo perché c’è un contributo esterno cherende l’operazione sostenibile. Ma siccomequesto contributo già dal prossimo annoscenderà e progressivamente sarà cancella-to, fare impianti fotovoltaici non avrà più nes-sun senso.

Voi mi chiederete: ma come mai di frontea una richiesta di assorbimento energetico ea una produzione molto più ampia si parla diinvestimenti nel campo energetico? Perché,

ad esempio, il nucleare? Ma è normale! Per-ché si dovranno andare a sostituire le cen-trali a carbone, le centrali più impattanti…(…) Certo che è economico! Mi sorprendeche dica questo, eppure lei ha fatto l’ammini-stratore! L’amministratore deve viaggiarecon due tipi di occhi, quello al quotidiano perrisolvere il problemi di oggi e quello nel lungoperiodo nel pianificare il futuro.

Apro qui una parentesi perché il collegame l’ha sollecitata, così rimane agli atti. Pen-sate voi quanto ad esempio la cultura am-bientalista è costata a questo Stato! Noi ab-biamo studiato e lavorato per farci una cultu-ra e un know how nucleare, poi le centralinucleari le abbiamo fatte, dopodiché le ab-biamo chiuse, e tutto questo ovviamente ècostato. Nel frattempo abbiamo iniziato adacquistare energia prodotta dal nucleare neipaesi limitrofi, arricchendoli, ad iniziare dallaFrancia. Oggi abbiamo deciso di ritornare alnucleare, così andiamo in Francia a compe-rare la tecnologia e rinvestiamo per ricostrui-re le centrali. Cinque passaggi avanti e indie-tro, è il 30% del debito pubblico nazionale! Etutto questo solo perché questo Paese schi-zofrenico dopo Chernobyl decise di cancella-re quello che era all’epoca un vanto – inveceoggi chiaramente nelle centrali di quarta ge-nerazione non abbiamo più nessun tipo ditecnologia, di know how –, si decise di can-cellare quel tipo di formula produttiva chetanta competitività avrebbe potuto dare alnostro Paese. Noi l’abbiamo regalata agli al-tri, ovvero a quelli che oggi sono i nostriconcorrenti e i nostri fornitori.

Torniamo con i piedi nelle Marche. Sevogliamo continuare ad alimentare le nostreaziende, le nostre case, i nostri agi – unconto infatti era venti anni fa, un conto èoggi, tutti vogliamo avere il condizionatore,l’elettrodomestico, e tutto questo è assorbi-mento energetico – non si può continuare anegare che altre formule più moderne di pro-duzione energetica sono il futuro.

La crescente richiesta di energia non puòessere affidata, come fa la Giunta regionale,solamente alle rinnovabili che, come ripeto,

Page 13: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 13 —

sono su un binario morto, sono a scadenza.E un’amministrazione che vuole guardare alfuturo questo non può negarlo, non può met-tere la testa sotto la sabbia come fa lo struz-zo o mettere la polvere sotto il tappeto, per-ché qualcuno prima o poi – come dice giusta-mente il Presidente Spacca, le amministra-zioni si succedono, cambiano. – tirerà suquel tappeto e troverà quello che qualcunaltro in precedenza ci ha messo sotto.

Quindi ritengo che oggi votiamo un atto ditampone – se posso così definirlo –, ma que-sta Assemblea, colleghi Consiglieri, dovràcomunque interrogarsi al più presto su unodegli atti fondamentali che la Costituzione,per me sbagliando, ha intestato come re-sponsabilità alle Regioni, ovvero sull’ener-gia. Perché il Piano energetico ambientaleregionale (PPAR) – siamo l’unica Regioneche ci ha messo anche la A – è un problemareale, è un problema che condizionerà il no-stro futuro, è una delle maggiori responsabi-lità in capo alla Giunta regionale e all’Assem-blea legislativa regionale. Quindi non possia-mo disconoscere, non possiamo far finta chenon si è compiuto nei suoi intenti, il gapenergetico nel corso di vigenza dell’attualepiano è aumentato, e certamente, così comeimpostato, non è utile al futuro e alla crescitadel nostro territorio.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereRicci.

Mirco RICCI. Ringrazio innanzitutto laCommissione, il Presidente, il Vicepresiden-te per il lavoro svolto su un tema così impor-tante e interessante che è al centro di undibattito non solo locale. Insomma, il trenodell’economia verde è partito, vi stanno sa-lendo in molti, pubblico, privato, investitori.E’ giusto sia così, quindi stiamo cercando disostenerlo a tutti i livelli.

Le Marche è una di quelle Regioni cheprima di altre ha adottato il Piano energeticoambientale regionale.

L’economia verde da un lato è la ricercadi fonti rinnovabili di energia, dall’altro è un

settore dell’economia moderna – al puntotale che facciamo il verso a Obama! –. Lagreen economy sembra sia la soluzione ditante questioni che hanno a che fare con ladebolezza di un sistema economico finanzia-rio internazionale, per cui ci si investe tanto,si fa ricerca, ricerca di siti, ecc.. Abbiamofatto sicuramente bene ad approfondire aquesto livello. E ciò al di là di come la pensaognuno di noi magari in merito ad un sito oad un altro, a un ambiente o un altro, a unasoluzione o ad un’altra. Personalmente cul-turalmente ho la grande difficoltà a pensareche in agricoltura si inserisca per forza unafiliera energetica, ma è comunque un dubbiomio personale.

Certo, che ora non sto a dire qui ad af-frontare, semmai lo farò sul dibattito di unalegge che sosterrò, che sosterremo. Adesempio c’è un grande tema che è statoposto da alcuni territori, cioè l’utilizzo dellearee già antropizzate, che in una regionecome le Marche, come in tante altre, rappre-sentano centinaia di migliaia di ettari, su cuiappunto si può intervenire.

Queste linee guida del decreto ministeria-le hanno la necessità di tenere insieme da unlato la tutela ambientale, il paesaggio comevolano di sviluppo di un territorio come ap-punto le Marche, che fa di questo ancheun’eccellenza, dall’altro anche l’opportunitàdi dare un contributo all’agricoltore. Certo,dobbiamo in qualche modo incentivare la dif-ficoltà che ha l’agricoltore, e ne ha tantissi-ma, ognuno di noi sa bene di cosa parliamo,mi sta bene, ma a me rimane un dubbio. Equesta legge secondo me cerca di andarenella direzione giusta.

Io penso che questa legge abbia una fun-zione importante, ossia quella di aiutare an-che i territori a pianificare l’intervento sul fo-tovoltaico. Alcune Province hanno scelto diintervenire prevalentemente sulle aree indu-striali, sui parcheggi, sulle aree dismesse,sulle aree marginali, noi introduciamo la que-stione dell’ambito agricolo.

Tenendo conto, qui sono d’accordo con ilConsigliere Massi, che occorre anche avere

Page 14: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 14 —

equilibrio. Al di là delle polemiche e dellestrumentalizzazioni, bisogna, se possibile,gestire un tema del genere con il consensopiù ampio, magari attraverso l’accoglimentodi un emendamento o di un altro, come hafatto pazientemente anche il PresidenteGiancarli, per cercare di costruire attorno aquesto tema un consenso più ampio. E que-sto certamente va bene. Però, ecco, l’incre-mento del reddito all’agricoltura con il foto-voltaico in area agricola cerchiamo di veder-lo insieme, ma secondo me è un discorso deltutto secondario, del tutto marginale.

Io credo che il Piano energetico ambien-tale regionale per non illudere uno dei temiprincipali, perché poi le rinnovabili stanno làentro, stanno nell’attuazione del PEAR, nonsono così stolto da non riconoscere che suquesto settore bisogna fare molto di più.Sappiamo bene, infatti, che un piano come ilPEAR è considerato uno dei tempi più alti dalpunto di vista di tutela, ma deve essere an-che un piano che produce energia rinnovabi-le. E per fare in modo che produca energiarinnovabile ha bisogno di tanto equilibrio, af-finché dal fotovoltaico ci sia un incrementovero di energia prodotta, dall’eolico ci sia unincremento vero di energia prodotta, dallebiomasse allo stesso modo, dal risparmio,dalla cogenerazione. Cioè cono tanti i settoriche devono concorrere a produrre energiarinnovabile, tanti, ma attualmente, come ri-cordava anche il Presidente Giancarli nellasua relazione, come dinamica nazionale,purtroppo, anche le Marche è in questo filo-ne, da questa fonte di energia rinnovabileincrementa qualche zero virgola GW, cioèsiamo molto in ritardo, come tantissime altreregioni.

Allora quando un decreto tenta di intro-durre anche in campo agricolo la produzionefotovoltaica a me sta bene, però mi sta benenella misura che consente di fare questoatto, cioè incrementare anche il reddito agri-colo ma mantenendo il più possibile integro ilnostro paesaggio rurale. Paesaggio ruraleche è esso stesso un elemento e un motoredi sviluppo. Questa Giunta qualche anno fa

ha scelto di mettere a fianco ai tre-quattrosettori principali quello del sistema cultura-paesaggio-turismo. Questa cosa qua non èsecondaria!

Tra l’altro le domande presentate vannotutte da produzioni di 1, 1 e mezzo, 2 MW,pensate se le traduco in metri quadri o inettari, quando sono probabilmente centinaiadi possibili domande, poi chiederanno la VIA– questa legge introdurrà elementi di vincolorispetto alle aree dove non si può fare – ecc..Per cui mi immagino un paesaggio abbastan-za ricco di pannelli fotovoltaici nel territoriomarchigiano. Insomma, ci vuole tanto equili-brio.

Io ho fatto uno sforzo personale per aderi-re a questo atto, se però allargherà il campoma non troppo. Mi pare che con l’insiemedegli emendamenti presentati si possa fareun lavoro per costruire un percorso il piùunitario, su un tema, ripeto, che è centrale,quello dell’economia verde, del fotovoltaico,del rinnovabile, è centrale per questa Giunta,per questo territorio e ovviamente per tuttinoi.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereD’Anna.

Giancarlo D’ANNA. Avendo presentatonella scorsa legislatura una mozione orienta-ta a chiedere un impegno affinché ci fosseuna regolamentazione sulla questione degliimpianti fotovoltaici, dovrei essere abbastan-za contento che oggi a distanza di più di dueanni si arriva a un qualcosa che va a definirese non altro alcuni punti.

Francamente però di questa proposta diatto amministrativo non sono contento. Per-ché? Perché, considerato anche il numerodegli emendamenti presentati, mi sembra divedere quei momenti di quando si vota ilbilancio, dove ognuno deve trovare qualchecosa di specifico oppure da difendere e tute-lare, quindi si presentano una serie di emen-damenti, poi l’uno contro l’altro armati perdifendere una categoria, una situazione, unaposizione, ecc..

Page 15: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 15 —

Credo che la questione del fotovoltaicosia sfuggita di mano soprattutto alla maggio-ranza, ma ha visto una disattenzione un po’da parte di tutti, ad esempio anche delleassociazioni di categoria, perché oggi rispet-to a problematiche reali e anche visive, comein genere si dice, si è chiusa la stalla quandoi buoi sono scappati.

Chi ha avuto modo di girare nel nostroentroterra si può rendere conto cosa sia giàsuccesso in alcune di quelle zone, le stesseche poi si vogliono evidenziare anche concampagne di comunicazione. Voglio adesempio ricordare la pubblicità “Qui”, per cuiora mi immagino quel tipo di pubblicità rivoltaalla Comunità europea con le immagini dellenostre colline ma con gli specchi! Dovesteallora avere il coraggio di fare due pubblicità,una delle quali sarà “qui c’era la campagna eadesso c’è il fotovoltaico”!

Nulla contro il fotovoltaico, però credoche anche questa sia un’opportunità persa.Per quale motivo? Di recente ho presentatouna mozione che voleva stimolare la Giuntaregionale ad intervenire, come hanno già fat-to la Regione Toscana e la Provincia diLecce, a una sorta di campagna, organizzataanche da Legambiente, che si chiama“Eternit Free” cioè liberti dall’eternit. Per-ché? Perché ci sono dei benefici e incentivispeciali da parte dello Stato (d.m.10 febbraio2007, che tra l’altro scade nel dicembre2010) che consentono di eliminare l’eternitper sostituirlo con il fotovoltaico.

E qualcosa di questo genere è accadutoproprio nella mia città dove la Profilglass,una ditta che si occupa di alluminio, ha inve-stito 55 milioni di euro per 200 mila metriquadri di fotovoltaico sui capannoni, con unabonifica di 18.000 metri quadri di amianto.

Noi invece oggi qua stiamo discutendosolo di dove non mettere a terra il fotovoltai-co. Cioè qui parliamo di 200 mila metri quadrifatti da un privato, quando ci sono altre Re-gioni che hanno stimolato addirittura i privatiad intervenire in quel senso. Parlo della Re-gione Toscana che ha investito 350 milaeuro per studi di fattibilità per l’installazione

da parte di privati e rimozione dell’amianto, edella Provincia di Lecce che ha aderito aquesta campagna di rimozione dell’eternit at-traverso gli incentivi per il fotovoltaico. Noiinvece qui stiamo parlando di dove non met-terlo a terra!

Abbiamo consumato nel corso degli annitanto di quel territorio, se volete anche giu-stamente con le nostre imprese, abbiamo adisposizione tanto di quello spazio su cuimettere il fotovoltaico, ma poi in questo atto,ripeto, parliamo solo di dove non metterlo aterra...magari anche dei ghiacciai, viviamonelle Marche e di ghiacciai perenni non misembra ce ne siano tanti, ma forse in previ-sione dei cambiamenti climatici si vuole unavolta tanto anticipare i tempi!

Ripeto, necessariamente dobbiamo farein modo che gli impianti fotovoltaici venganomessi a dimora sui capannoni industriali, al-trimenti andremo a stravolgere completa-mente un equilibrio che non riusciremo più arecuperare. Non lo recupereremo più! Il no-stro territorio ha avuto la fortuna rispetto adaltri, ad esempio rispetto alla Toscana eall’Umbria, di arrivare dopo con un turismoalternativo come quello ad esempio degliagriturismo, ha cioè avuto la possibilità dicopiare dagli altri le cose positive e di evitarele cose negative. Ancora, la nostra regione èun centro di richiamo – l’avete sollecitatoanche voi con il famoso articolo del Corrieredella Sera di qualche settimana fa – è unazona dove tutti vorrebbero venire a vivere.Però poi mettiamo i pannelli, ma in giro per ilmondo di paesaggi così chissà quanti netroviamo!

Per cui se abbiamo la capacità di faredelle scelte coraggiose, in via prioritaria ilfotovoltaico deve essere necessariamentemesso sui capannoni industriali, sugli edificipubblici e deve essere eventualmente incen-tivato sui privati. Invece qua non se ne parlaassolutamente. Cioè si rinvia al futuro unadecisione che doveva essere presa già sindall’inizio di questo percorso, ovvero quandogli incentivi hanno fatto diventare tutti sensi-bili all’economia verde, seppure a buona par-

Page 16: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 16 —

te non gliene importa assolutamente un tubo,perché poi tanto, si dice, alla fine c’è ilbusiness.

La Regione crede nell’agricoltura, credenella difesa dell’agricoltura? Sono state fattepressioni anche presso la comunità europea,che peraltro è quella che nel corso dei de-cenni ha fatto in modo che l’agricoltura ve-nisse svilita, una volta c’è l’incentivo per met-tere una cosa, un’altra volta c’è perespiantarlo, una volta c’è il set a side chedice non coltivate tanto vi do i soldi lo stessoecc. ecc..

Insomma questi prodotti di qualità deiquali ci vantiamo tanto dove li piantiamo, so-pra i pannelli fotovoltaici?!

Da una parte si è disincentivato da partedella Comunità europea o comunque l’agri-coltura è stata messa in quella condizioneche l’ha poi fatta arrivare al punto in cui sitrova oggi, dall’altra si favoriscono le grosselobby, che poi sono quelle che vanno a gesti-re tutti gli interessi e tutti gli incentivi chearrivano. Perché di questo si tratta! Ossia, isoldi ci sono, ma non ci sono gli spazi doveandarli a mettere. E dov’è più comodo met-terli? A terra! Perché salire sopra il capanno-ne evidentemente costa di più.

Scusate, di cosa vogliamo parlare! Quivogliamo far apparire all’esterno che voglia-mo tutelare il paesaggio, invece qui vogliamosemplicemente tutelare alcune situazioni, al-cune categorie, quando già si è aperto unvarco enorme.

Non siamo stati, anzi, non siete stati ca-paci, perché il suggerimento vi era anchearrivato, nemmeno di utilizzare gli incentiviper bonificare l’amianto. Amianto per il quale,tra l’altro, nella scorsa legislatura non avetemai voluto nemmeno portare in Commissionela nostra proposta di legge – questa voltainvece noto con piacere, visto che è statapresentata addirittura da esponenti dellamaggioranza, che è arrivata subito in Com-missione, ma io ho ripresentato anche la miaproposta perché non mi piace che la gentemi prenda per i fondelli! –.

Se si crede veramente alla tutela dell’am-

biente questa era ed è l’occasione, perchégli incentivi speciali dello Stato scadono adicembre 2010 e quindi se la Giunta vuolepuò sicuramente fare qualcosa di più di quel-lo che ha fatto fino ad oggi – cioè niente! –su questa questione. Altrimenti parliamosemplicemente della tutela del paesaggioche però ormai in alcune realtà è compro-messo. Ci sono delle piccole realtà comeSan Lorenzo in Campo dove non c’è piùspazio per un albero perché lì stanno met-tendo tutti il fotovoltaico.

Stiamo deturpando il paesaggio quandoinvece abbiamo a disposizione le vallate deinostri fiumi che sono delle zone industrialisulle quali insistono una serie di capannoniche potrebbero benissimo ospitare il fotovol-taico indispensabile per garantire una coper-tura di energia.

Questo senza nulla togliere a piccoli im-pianti che possono essere anche a terra, mache necessariamente devono venire dopo,altrimenti non faremo un’operazione intelli-gente che guarda al futuro. E la stessa cosamagari succederà anche con altre novità chearriveranno, ovvero quando ci sarà il solaretermico sviluppato, l’eolico, ecc., ecc..

Altrimenti su cosa ci differenziamo! Tro-viamo pertanto una zona adeguata per farequesto tipo di interventi. In altre nazionil’eolico lo mettono in mezzo al mare, da noi lovogliamo mettere in mezzo alle case! A voltebasta semplicemente copiare quello che fan-no gli altri, invece questa volta ci siamo fattisuperare dalla Provincia di Lecce per quantoriguarda l’utilizzo degli incentivi per la rimo-zione dell’amianto con la sostituzione del fo-tovoltaico e dalla Regione Toscana.

Ma io aggiungo che ci siamo fatti supera-re dalla storia. Ci siamo fatti superare dallastoria! Non ha nessun senso andare a met-tere impianti fotovoltaici nelle nostre campa-gne. Se vogliamo difendere l’agricoltura in-terveniamo in altri modi. Peraltro per l’agri-coltore essere costretto ad avere un redditogarantito piantando un impianto fotovoltaicopiuttosto che una pianta credo sia anche unasconfitta.

Page 17: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 17 —

Se in prospettiva vogliamo continuare adessere quella regione che si vanta di averedei prodotti di qualità, poi chi li produrrà!Perché se produrre vino mi fa incameraremeno di un impianto fotovoltaico io ci mettoquest’ultimo!

Dove sta la politica agricola di questa Re-gione? Nella tutela di cosa?

Penso che questi interrogativi non se lipone solo il Consigliere D’Anna, ma sonoampiamente diffusi anche tra l’opinione pub-blica. Si sta infatti recependo il messaggioche dietro il fotovoltaico c’è soprattutto l’inte-resse agli incentivi, l’interesse delle grosselobby che hanno condizionato anche alcunescelte della Comunità europea, ma che noiqui continuiamo ad avallare con una leggeche mette sì dei paletti ma non entra nellasostanza del problema.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsiglierePerazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Signor Presidente, iofaccio una fatica enorme a seguire discus-sioni che prescindono spesso dalle coseconcrete. Io ho una formazione politica data-ta, purtroppo, che però mi porta ad interveni-re sulle cose di cui si deve discutere.

Un mese fa nella regione Marche sonostati installati pannelli fotovoltaici che produ-cono 84.451 KW, quindi 84 MW, che in unaregione come la nostra occupa lo 0,0000 delterritorio, cioè quasi niente. Sono 3.608 im-pianti, di cui 3.241 sotto i 20 KW. Per cui quisi parla di cose che sono esattamente l’op-posto di quello che sta avvenendo.

Forse me lo spiego il perché, siccomemolti di questi impianti sono concentrati nellaprovincia di Pesaro e di Ancona, e questa èuna regione a doppia sensibilità, allora è piùsensibile, perché se poi vado a vedere i pro-getti in itinere in questa fase vediamo cheoltre 150 sono nella provincia di Pesaro, 60nella provincia di Ancona, 50 nella provinciadi Macerata, 9 nella provincia di Ascoli. Dopobisogna anche vedere se per qualcuno forseè meglio!

Allora partiamo da questo, non dalle coseche si dicono per toccare l’udito sensibile diqualcuno. Partiamo dalla realtà.

Tra le cose che ha detto il ConsigliereBugaro una sola la condivido al 100%, ossiache siamo un paese schizofrenico. Moltoschizofrenico! Non teniamo conto che oggiapproviamo un atto in applicazione di diretti-ve comunitarie – e tutti vogliamo far partedella Comunità europea –, di direttive nazio-nali, frutto della Conferenza Stato-Regioni,però poi nei territori le stesse persone diconoa seconda dell’uditorio cose diverse. Anche icolleghi! Io questo modo di fare, se propriovoglio essere buono, lo chiamo “contraddi-zioni in seno al popolo”, dove appunto ognu-no dice quello che gli apre.

Siccome io ho una certa età non sonocertamente uno che punta alla carriera, pun-to più ad essere coerente, quindi mi trovospesso ad essere quello che difende unaposizione moderata, ossia quella che vuolefar fare gli impianti per la produzione di ener-gia da fonti rinnovabili, però poi mi ritrovospesso colleghi che qui dicono cose diverseo con posizioni iperambientaliste. Altro cheschizofrenia!

Diamoci una regolata e guardiamo lecose per quelle che sono.

Oggi noi approviamo un atto tempestivo,infatti non si poteva approvare prima delledirettive nazionali perché si rischiava, comehanno fatto alcune Regioni, di produrre unatto che poteva essere impugnato la cui effi-cacia è poi nulla. Certo, se poi per le direttivenazionali ci si mette sei-sette anni allora è unaltro discorso.

E’ quindi un atto tempestivo, che con l’ac-coglimento di alcuni emendamenti coerenticon le direttive nazionali, sarà equilibrato ri-guardo la difesa del territorio.

Quando parliamo di costi, Consigliere Bu-garo, è come la storia di un uomo, bisognavedere quando nasce e quando muore. Cosìun impianto, bisogna vedere quando vieneprogettato, quando viene realizzato fino adarrivare allo smaltimento di quello che rima-ne. E quando si valuta il costo di un impianto

Page 18: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 18 —

nucleare bisogna tenere conto anche dei co-sti, che durano secoli, per lo smaltimentodelle scorie radioattive. E poi bisogna vederequanto costa produrre quella fonte energeti-ca.

Quando parliamo di ambiente dobbiamosapere che l’ambiente riguarda un insieme diquestioni, di cui il paesaggio è un elementoimportante. Ma il paesaggio che oggi abbia-mo è frutto principalmente dell’azione del-l’uomo. Noi viviamo in questa regione il cuil’ambiente è stato costruito dall’uomo in se-coli di storia, e dobbiamo sapere che con leregole che ci sono oggi le cose di cui civantiamo non si sarebbero potute realizzare.Altrimenti se non vogliamo questo andiamoad abitare nelle foreste amazzoniche o nellezone desertiche!

Comunque non possiamo un giorno par-lare dell’inquinamento atmosferico e poi es-sere contro tutto il resto. Con le cose chediciamo deve esserci un minimo di coerenza.

La prospettiva futura sarà quella di utiliz-zare sempre di più le risorse energeticherinnovabili, e su questo c’è una tecnologiache fa passi avanti enormi. Già oggi i pannel-li fotovoltaici di prima generazione sono su-perati, ci sono pannelli più produttivi e sem-pre di più verranno ridotte le dimensioni po-tendo comunque produrre l’energia necessa-ria.

Io non pretendo che mi sia ragione, maguardiamo i fatti. La cosa che è sembrata piùlogica da quando si è iniziato a parlare dipannelli fotovoltaici è stata quella di dire:“mettiamoli sui tetti, sui solai delle imprese”.Se però questa cosa non è andata avanti,chi parla sempre di questo si dovrà pur porrela domanda del perché non avviene! (…)Consigliere D’Anna, un conto è se si realizzaun nuovo impianto e si progetta in quelmodo, ma la maggior parte degli impianti in-dustriali e artigianali sono di proprietà di so-cietà di leasing che non accettano. Allora o sisupera questa impossibilità magari con unalegge nazionale, oppure parliamo solo dicose che non si possono realizzare. Anchesugli stabilimenti balneari, una concessione

dura sei anni, ma tu devi fare un contrattoper venti anni, come fai? Insomma, si diconocose senza conoscere gli argomenti.

Concludo dicendo che la produzione dienergia da fonti rinnovabili è parte integrantedi un equilibrio ambientale, quindi è giustoche si individuino le aree non idonee. Ed ioavrei messo anche un altro limite, ovvero cheogni Comune non può superare l’1% del pro-prio territorio impegnato in questo senso,proprio perché deve essere una cosaresiduale, le zone agricole devono rimanereprincipalmente agricole.

Questa è comunque un’opportunità cheva data. Mi pare che dall’accoglimento dialcuni emendamenti l’atto oltre che tempesti-vo sarà anche un atto buono. Un atto che vanella direzione di mettere la regione Marcheal passo con i tempi e per stimolare le decinedi aziende che operano nella nostra regionee che hanno un alto livello di prestigio in tuttaItalia e all’estero, affinché possano continua-re a operare anche nel nostro territorio pro-ducendo sempre più ricerca, sviluppo tecno-logico e occupazione.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereMarangoni.

Enzo MARANGONI. Accolgo l’invito allasintesi, quindi non entrerò nel merito vistoche lo hanno fatto i Consiglieri sia di maggio-ranza che di minoranza che mi hanno prece-duto. Interverrò invece sul metodo.

Ossia intervengo sul metodo per fare icomplimenti alla maggioranza perché sul miotavolo, fino a questo momento – ogni tantone arriva qualcun altro – ci sono 78 emenda-menti, di cui soltanto 14 della minoranza eben 64 della maggioranza! E’ ovvio che i 14della minoranza ci stanno, la minoranza devefare emendamenti per migliorare le proposte,ma i 64 di maggioranza testimoniano la com-pattezza di questa maggioranza! Ovviamen-te apprezzerete il mio sarcasmo e la miaironia.

Siete una maggioranza che discute, chesi confronta al proprio interno e che viene in

Page 19: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 19 —

Aula portando un atto sul quale credete finoin fondo! Quindi complimenti a questa com-pattezza che garantisce sicuramente serietàa questi lavori!

Siamo a 64 emendamenti di maggioranzafino a questo momento, davvero una bellacosa! Tutto qua, complimenti, andate avanticosì!

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Inizio il mio inter-vento, che sarà breve, con l’esternare ungrande dispiacere. Mi distanzio dalla Legaanni luce per cultura politica, per storia, perpratica politica, ma devo comunque ripren-dere quello che ha detto il collegaMarangoni, ed è qui il mio grande dispiacere.

Oggi la stampa riporta le dichiarazioni del-lo "stratega di Colbordolo" che dice che que-sta è una maggioranza compatta e massic-cia, quando invece qui stiamo discutendo diun importante strumento normativo in assen-za dell’Assessore che ha la delega per lepolitiche dell’energia e in presenza di decinedi emendamenti della maggioranza. Quindi iocomincio col salutare lo "stratega", anche semi ricorda, devo essere sincero, il famosodetto “excusatio non petita...”, con quelloche ne consegue!

Lo strumento che andremo a votare credocomunque meriti un voto favorevole per ilsemplice fatto che va nella direzione del pia-no energetico ambientale regionale che ven-ne approvato da una maggioranza che erasicuramente più lungimirante di questa.Quindi va nella direzione da anni indicatarelativamente alla fornitura e produzione dienergia nel nostro territorio. Energiafotovoltaica che qui appunto viene regolata.

Questo strumento pone infatti delle regolee cerca di bilanciare con la possibilità di unosviluppo alternativo, con la salvaguardia dibeni immateriali come il paesaggio, come ilbenessere della popolazione della nostra re-gione. Cerca inoltre di salvaguardare gli inte-ressi degli agricoltori che legittimamente

sono rappresentati anche dalle loro organiz-zazioni, con gli interessi che vengono soprat-tutto dal mondo più energivoro, ossia quellodell’industria e dell’artigianato.

Certo, con questo strumento non si risol-ve il problema dell’energia – ad esempio ilsottoscritto ha proposto una proposta di leg-ge che tende a recuperare aree dismesse,parcheggi, tetti degli opifici industriali – tutta-via credo possa essere approvato. Nono-stante l’assenza, ripeto, che non posso cheleggere politicamente, dell’Assessore com-petente, senza ovviamente voler mancare dirispetto per il Vicepresidente Petrini che con-cluderà la discussione. Credo veramenteche suoni molto strano che nel giorno in cuisi discute uno strumento molto importanteper quanto riguarda le politiche energetichedi questa Regione l’Assessore addetto siaassente, quindi la lettura, a mio modesto av-viso, non può che essere politica.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereAcquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Sicuramentenon ho le conoscenze storiche di questa As-semblea legislativa per poter affrontare inmaniera approfondita tutta la storia del Pianoregionale e tutto quello che è stato l’iter cheha portato alle scelte e all’atteggiamento chesi è tenuto in quest’Aula di questo ultimoanno riguardo anche al fotovoltaico.

Non ho questa conoscenza diretta peròsicuramente in questi sei mesi di mandato hocomunque elaborato alcune impressioni. Laprima è sicuramente quella della mancanzadi una linea precisa. Qualche mese fa l’Am-ministrazione regionale adattava delle lineestrategiche generali che hanno poi consenti-to quello che è sotto gli occhi di tutti, ovveroun deturpamento dell’ambiente lasciato aisingoli, lasciato alle iniziative di chi avevaintenzione di investire qua nelle Marche, mafatto senza avere una regola o senza stru-menti precisi. Poi quando il danno era ormaifatto, ossia quando si sono viste ledeturpazioni dei paesaggi, anche di quelli più

Page 20: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 20 —

belli e più suggestivi della nostra regione, dicui ci vantiamo, di cui vogliamo farne stru-mento turistico e di vendita del nostro patri-monio, ci siamo resi conto che qualcosa erasbagliato. A quel punto la Regione ha fattomarcia indietro con una legge fatta in fretta efuria.

Una legge che comunque condivido, in-fatti sia in Commissione – il PresidenteGiancarli ne è testimone – sia nel Gruppo,sia in quest’Aula e anche al di fuori ho sem-pre cercato di apportare la mia sensibilità, dichi cioè non vuole fare dell’ambienteun’ideologia – credo che non sia questa lamigliore risposta alle esigenze e ai tempi cheviviamo –, ma vuole apportare una sensibilitàche guarda al rispetto del nostro patrimonioambientale e culturale, delle nostre campa-gne, dei nostri mestieri, della nostra econo-mia, però non vuole neppure negare a chi sisente di investire – investimenti peraltro con-sentiti sia dall’Unione europea, sia dal Go-verno dalla stessa Regione Marche – sul-l’energia fotovoltaica.

Dunque questo cambio di strategia, l’ulti-mo fatto in ritardo, che appunto crea duedanni, prima cioè è stata consentita la distru-zione del territorio mentre oggi si mette manoma soltanto alla facciata perché tanto i dannisono ormai in atto, ci deve fare riflettere.

Ci deve fare riflettere su quelle che sonole linee guida, che certamente è un elementoindispensabile, un atto dovuto ai cittadini,alle imprese, ai comuni, agli amministratoridegli enti locali, che però devono essere pre-se in considerazione con una premessa,emersa in maniera forte e chiara anche dagliinterventi che mi hanno preceduto. Ossiache su queste tematiche occorre una lineastrategica, precisa e condivisa, che nonveda in contrapposizione da una parte l’am-bientalista e dall’altra chi è contro l’ambiente.Queste sono posizioni antistoriche, sono po-sizioni che creano solo danni al territorio.

In quest’Aula dobbiamo creare una strate-gia condivisa che tenga conto delle esigenzereali della nostra regione, ognuno deve spo-gliarsi dei pregiudizi che si hanno nei con-

fronti di chi si ha davanti. La sfida non è tracentro-destra e centro-sinistra oppure traambientalisti e ambientalisti, la sfida è tradare risposte serie all’economia e conserva-re l’ambiente, la sfida è tra dare opportunitàdi lavoro e cercare di tutelare il nostro patri-monio.

Questa è la sfida a cui siamo chiamati e acui non dobbiamo sfuggire celandoci dietroun’appartenenza ideologica finta. Perché si-curamente è un’appartenenza ideologica fin-ta quella che non risponde alle esigenze delnostro futuro.

Sicuramente il problema non è di tipo tec-nico. Il Consigliere Marangoni ci parlava dei78 emendamenti. Ieri in Commissione abbia-mo parlato a lungo, cercando di sviscerarlinella loro essenza, quindi, ripeto, il problemanon è tecnico, il problema è e resta un pro-blema politico, è e resta un problema di stra-tegia.

Allora o questa Amministrazione regionalee questa Assemblea legislativa si danno unastrategia chiara, altrimenti non riusciremo –un rischio che è sotto gli occhi di tutti – adare risposte serie all’agricoltura, non riusci-remo a dare riposte serie a chi vuole investi-re in questa regione, non riusciremo a darerisposte serie alle esigenze e alle aspettativedel nostro mondo economico, in più non riu-sciremo neanche a tutelare l’ambiente e ilnostro paesaggio. Quindi faremo due danni.

Pertanto l’auspicio è che dopo l’approva-zione di queste linee guida ci si avvii in ma-niera definitiva verso una strategia condivisasu questa tematica.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCardogna.

Adriano CARDOGNA. Non posso che ri-farmi alle disposizioni generali delle lineeguida per poter stare sul pezzo e per stareall’oggi. Così è scritto: “l'attività di produzio-ne di energia elettrica da fonti rinnovabili siinquadra nella disciplina generale della pro-duzione di energia elettrica ed è attività libe-ra. A tale attività si accede in condizioni di

Page 21: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 21 —

uguaglianza, senza discriminazioni nellemodalità, condizioni e termini per il suoesercizio”. Bèh, proprio questo è stato, se-condo me, il vulnus più grave, perché dal2003 siamo arrivati al 2010 senza questelinee guida che permettono appunto “a chetale attività si accede in condizioni di ugua-glianza….”..

Quindi se si arriva oggi ad individuare learee non idonee non è imputabile, come èstato detto, a questo Governo e a questamaggioranza, anzi, la cosa viene fatta inmodo tempestivo. Ricordo che già nel 2007vi fu una legge della Regione Marche cheappunto tentava di porre rimedio a questiritardi, però poi venne impugnata dal Gover-no.

Qui qualcuno ha detto “si chiude la stallaquando i buoi sono scappati” che sta a signi-ficare che chi aveva danaro per fare investi-menti li poteva fare nel dispregio della tutelaambientale. Allora qui c’è anche un ulterioreforte richiamo, ossia si dice che le Regioni ele Province autonome possono dare delleindicazioni secondo l’articolo 17. Come si faallora a ritenere non stringente un provvedi-mento che, nel rispetto delle linee guida, èvolto alla tutela dell’ambiente, del paesaggio,del patrimonio storico e artistico, delle tradi-zioni agroalimentari locali, della biodiversitàe del paesaggio rurale, identifica l’obiettivodi protezione non compatibili con l’insedia-mento, ecc.? Io invece proprio per questeaspettative trovo questo provvedimento ade-guato, se fosse stato per me su diversiaspetti sarebbe stato ancora più stringente.

Per qui dichiaro fin d’ora che il mio votosarà sicuramente favorevole, come già an-nuncio che sarò contrario a qualsiasi emen-damento che tende ad allargare la maglia diquanto ci viene proposto, mentre sarò favo-revole a qualsiasi emendamento che tenderàinvece a restringerla.

Seppure sia fuori dubbio che una voltafatto questo occorrerà riprendere un cammi-no che punti all’autosufficienza energeticaper le famiglie e per le aziende, che punti arilanciare l’informazione per il risparmio

energetico, che vale il 30% del nostro consu-mo energetico. Come dobbiamo anche ri-qualificare i nostri edifici e i nostri luoghisempre in un’ottica di efficienza energetica.

E’ un cammino oscurato in questi ultimianni per favorire dei business, ma credo cheuna volta sanato questo vulnus legislativopotremo sicuramente riprendere, e questoanche secondo gli auspici di diversi interven-ti della minoranza fatti in quest’Aula.

Presidenza del VicepresidentePaola Giorgi

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereZinni.

Giovanni ZINNI. Non voglio ingolfare il di-battito anche perché gli interventi dei Consi-glieri del mio Gruppo sono stati abbastanzaesaustivi. Vorrei però aggiungere alcuni ele-menti.

Innanzitutto parto dalla considerazionefatta dal Consigliere Marangoni di quando haparlato di una maggioranza non coesa. Que-sto è un dato di fatto, su questa vicenda,infatti, c’è una maggioranza non coesa. Oggiprobabilmente in quest’Aula ci sarà una sortadi prova muscolare, vale a dire che alcuniConsiglieri di maggioranza cercheranno dimantenere la loro dignità e integrità politica ela loro coerenza di percorso, e ci sarà unaGiunta che probabilmente andrà ad acco-gliere soltanto quegli emendamenti che nonverranno considerati sconvolgimenti all’inter-no di questa procedura.

E allo stesso tempo esiste una grandeprova muscolare fra alcune categorie produt-tive ed economiche. Credo sia evidente cisia una sorta di conflittualità di pensiero fraColdiretti e Confindustria.

Francamente come Consigliere non amole prove muscolari all’interno dei processiproduttivi ed economici, ritengo che schierar-si per l’uno o per l’altro sia comunque unasorta di deregolamentazione della politica edi incapacità sostanziale di fare interessi col-lettivi più ampi.

Il Consigliere Bugaro ha ragione quando

Page 22: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 22 —

dice che bisogna avere il coraggio non dinascondersi dietro un atto come questo chein fondo ha possibilità di incidere abbastanzalimitate – stiamo discutendo un atto che devesolo individuare le aree non idonee –, maavere la forza come Istituzione di andare aspiegare alla gente, a tutti quelli che sonointeressati e coinvolti, che il fotovoltaico èuna parabola discendente dovuta dai grandinumeri dell’energia nazionale.

Ritengo che la green economy sia unagrande risorsa. La green economy nasce dalbasso, cioè dalla capacità di un imprenditoredi essere elastico e di collegarsi ad un inte-resse legittimo diffuso nazionale etransnazionale, come ad esempio quello diavere un ambiente sano e uno sviluppo so-stenibile.

E’ evidente che se la green economy nonsi cala nel territorio rischia di diventare soloun approccio ideologico. Io allora non sonopersonalmente disposto né a sposare tesiideologiche estremiste di ambientalismo toutcourt, né sono disposto a cedere alla tenta-zione umana e politica di non avere da criti-care alcunché al mondo delle categorie pro-duttive.

Tutta questa premessa, che rischia di ri-manere fumosa, è per dire che cosa? Faccioun esempio: mondo dell’agricoltura. Credoche il fotovoltaico oggi non possa essereconsiderato a freddo come un aspetto pretta-mente urbanistico e prettamente collegatoalla green economy, dobbiamo necessaria-mente inserirlo in processi più ampi e proba-bilmente anche determinanti la vita di taluneforme imprenditoriali.

Dico subito che l’agricoltura versa in con-dizioni pietose da un punto di vista di soste-nibilità e di autosufficienza. Sappiamo tutti,senza tanta ipocrisia – e chi rinvia il proble-ma non è un buon politico perché approfittadell’ignoranza –, che i contributi della PAC infuturo caleranno. Sappiamo che l’allarga-mento ad est determinerà sempre meno aiutiai territori dei Paesi europei fondanti l’Unioneeuropea. Allora non possiamo far finta cheoperazioni come quelle di intrecciare aspetti

energetici, come la green economy, ad altricomparti, come l’agricoltura, non sianoun’esigenza.

E non possiamo nemmeno far finta dicomprendere fino in fondo i valori di unaparola che viene usata come slogan ma cheslogan non è, ossia il termine filiera. Comenon considerare oggi la necessità di tutelarela filiera intesa come valorizzazione economi-ca ed identitaria di un territorio, e quindicome capacità di soddisfare sia l’agricoltoreche il trasformatore industriale nell’ambito diun processo che in ultimo arriva alla distribu-zione commerciale?

Ed in un simile meccanismo ho visto all’in-terno di questo dibattito alcun sprazzi e alcu-ni slanci, non dico ideologici ma fatti indivi-dualmente, di alcuni Consiglieri che rischia-no di diventare problemi effettivi per mondipiù ampi.

Uno di questi credo sia senza dubbio ilfatto di partire da limitazioni che, ad esempio,sono fortemente penalizzanti per chi oggi èpossessore di un certificato europeo di quali-tà come la DOP, spesso dei vini ex DOC eDOCG. Allora anche qui non possiamo farefinta di niente. Potrebbe accadere benissimoche un imprenditore all’interno di consorziche ha questi titoli, abbia la necessità, permigliorare e ottimizzare il suo bilancio, di ag-giungere ricavi magari per un 5-6% daun’operazione di fotovoltaico, come potrem-mo avere un altro imprenditore di questo tipoche invece dice l’esatto contrario, ad esem-pio, io parto dal presupposto che la mia certi-ficazione è lo spartiacque fra me e il resto delmercato quindi ritengo che non debba esse-re minimamente toccato da impianti di foto-voltaico.

In una dialettica del genere all’interno diuna stessa categoria omogenea diventa diffi-cile andare a schierarsi, la politica non puòfare questo. E diventa ulteriormente difficileanche andare a vedere altre categorie, chemagari sono meno importanti da un punto divista delle certificazioni europee – cito adesempio il biologico –, che però hanno lostesso tipo di necessità o di dibattito interno.

Page 23: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 23 —

Ad esempio potremmo avere un grande pro-duttore biologico che vuole andare fino infondo per l’ottenimento di riconoscimenti eu-ropei per la sua filiera, e quindi magariauspica una qualche certificazione più forterispetto a quelle esistenti, oppure potremmotrovarci di fronte a un produttore di biologicoche ha miseramente fallito nella sua capacitàdi aggredire il mercato rimanendo così esclu-so, ma che magari necessita di un impiantofotovoltaico per mettere una pezza a quelloche è il suo disastro individuale.

Allora diventa molto antipatico approvareun atto che individua le aree non idonee,come peraltro ci viene giustamente richiesto,e calarlo a freddo sul territorio con dei pro-cessi di concertazione. Peraltro su questo misento di fare una critica alla Giunta, ossiache c’è stata una strana accelerazione suquesta materia dopo che in realtà il grossodegli interventi è stato fatto. Quindi non èche oggi noi facciamo una norma che deter-mina un 50% in meno di impianti realizzabili,ma facciamo una norma che andrà a impedi-re a piccoli investitori di far parte di questapartita quando in realtà il grosso è già statofatto.

Allora non comprendo questa accelera-zione perché quando leggo sui giornali checomunque c’è una prova muscolare fraun’associazione di categoria e un’altra, evedo prove muscolari anche trasversali al-l’interno dell’Assemblea legislativa, non rie-sco a vedere l’utilità di questa accelerazione.Semmai vedo la necessità di una concerta-zione e una partecipazione più ampia dalbasso per comprendere fino in fondo qual è ildato complessivo che l’adozione di questanorma può determinare sull’infiltrazione dellagreen economy in altri comparti.

Quindi si poteva affrontare questatematica in due modi.

Uno è quello freddo tecnico di dire: noidobbiamo occuparci di individuare le areenon idonee, tutto il resto non ci appartiene,perché appartiene in parte alla normativa na-zionale, in parte all’individuazione degliaspetti cartografici dai Comuni, alla fine io

eseguo il compitino e mi limito a dire che seprima qualcuno è stato un pioniere furbooggi chi si accoda è un fessacchiotto perchéla partita è finita.

L’altro modo è che potevamo fare un altrotipo di intervento e cioè aprire una grandefase partecipativa. E qui mi si consenta lapolemica che rivolgo all’Ufficio di Presidenzain senso bonario, ossia, non è pensabile,nell’architettura costituzionale dell’Assem-blea legislativa delle Marche, che la concer-tazione la possa fare solamente la Giunta eche l’Assemblea legislativa debba prendereper oro colato quando un Assessore parlacon Confindustria e con Coldiretti, e che nonabbia la capacità di avere delle audizioni conil suo Ufficio di Presidenza e il Presidente diCommissione. Io invece vorrei capire qualisono i margini veri per trovare un accordo piùampio dal basso con tutte le categorie eco-nomiche.

Concludo il mio intervento dicendo chequesto atto è necessario, perché rientra inun iter più ampio, ma è un atto che ha unamiriadi di emendamenti schizofrenici chevanno dal fare come si pare all’impianto ori-ginario che cassa per tutti.

Per cui io voterò a seconda delle situazio-ni, perché, ripeto, alcuni comparti sono deli-cati e quindi bisogna avere una sensibilitàpiù profonda. Un territorio piccolo come leMarche ha la necessità di vedersi declinarefino in fondo dal basso la green economyall’interno di processi più ampi.

Quindi credo che questa accelerazioneoggi sia profondamente negativa.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCamela.

Valeriano CAMELA. Con l’approvazionedella presente proposta di atto amministrati-vo n. 17/10 viene finalmente superata l’emer-genza dell’attuale fase governata da questalegge di transizione che proprio oggi esauri-sce la sua validità. Quindi viene corretta-mente rispettata la tabella di marcia sullaregolamentazione del fotovoltaico nelle Mar-

Page 24: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 24 —

che. Tabella di marcia, peraltro, che mi pareabbastanza tempestiva perché proprio di re-cente, ossia il 18 settembre scorso, sonostate emanate le linee guida nazionali.

Questa regolamentazione si è resa op-portuna alla luce delle necessità dei numero-si stakeholders pubblici e privati – numerosidei quali li abbiamo auditi – di conoscenzadelle condizioni operative chiare e definitiverappresentante dall’individuazione delle areenon idonee nel rispetto delle linee guida na-zionali di cui all’articolo 12 del d.lgs. 387/2003. Linee guida corredate da indirizzi ge-nerali tecnico-amministrativi per l’attuazionedelle procedure previste.

Ritengo che il nostro dovere sia quello dicogliere l’occasione del fotovoltaico come ri-sorsa per il territorio.

Analogo nostro dovere è quello di mitiga-re l’interferenza che esso ha sul paesaggioagricolo, rurale, nella consapevolezza di do-ver salvaguardare il nostro patrimonio pae-saggistico, simbolo e volano riconosciuto edincontestabile di identificazione delle eccel-lenze esclusive del nostro territorio che nonriguardano solamente l’ambito turistico edenogastronomico.

In coerenza con questa premessa ritengodi aver fornito, in qualità di componente dellaIV Commissione, un contributo di concretez-za e di buonsenso attraverso alcuni emenda-menti volti a dare risposte spero utili, equili-brate e praticabili nei confronti delle diverseesigenze in campo.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereAcacia Scarpetti.

Luca ACACIA SCARPETTI. Intervengoanche perché, come ha giustamente detto ilcollega Bucciarelli, è assente l’Assessore al-l’ambiente Donati, che è mio amico di partito,per cui è giusto che l’Italia dei Valori rappre-senti la propria posizione.

Io dico subito che o mi sono perso qual-che passaggio del dibattito, e allora chiedoscusa anticipatamente ai colleghi, oppure siè persa l’occasione per fare una discussione

un po’ più vera su quella che è la greeneconomy.

Sentendo il dibattito sembra che la (greeneconomy)uguale(fotovoltaico a terra). Non ècosì, anzi, è l’esatto contrario. Il fotovoltaicoa terra – per dirla in termini inglesi – è la piùdirty della green economy, perché è una tec-nologia non adeguata a quel tipo di produzio-ne, è una tecnologia abbastanza vecchia,non fedele nel tempo. E ne sanno qualcosa iprimi imprenditori che hanno fatto questi im-pianti che nel loro piano di ammortamentovedono dilatarsi i tempi di recupero proprioperché il fotovoltaico non è così fedele, nonproduce così tanto. Di questo se ne parla dadecenni, esso produce lo 0,21% del fabbiso-gno nazionale di energia elettrica.

Per il fotovoltaico a terra si sta facendo lostesso macroscopico errore che si fece neglianni settanta quando si diffusero a macchiad’olio gli impianti di riscaldamento singoli nel-le case. Sicuramente sono aspetti diversi,all’epoca quella scelta fu proprio deleteria,dentro le abitazioni provocò anche migliaia emigliaia di morti, provocò miliardi di metricubi di consumo di gas naturale in più. In-somma peccava di tecnicità.

Green economy è invece qualcosa di mol-to diverso, è molto più lungimirante e pulito,green economy è eolico, green economy èsolare termico, green economy è soprattuttogeotermia, green economy è biomasse (suquelle che comunque devi gestire). Ed il so-gno della green economy sarà lo sfruttamen-to dell’energia delle maree e dell’idrogenopulito, ottenuto per scissione chimica e noncome avviene oggi con l’energia elettrica.

Questi sono i discorsi di ampio respiro dafare, io ce li ho tutti in testa, non ho preparatonessun discorso. Stamattina in un inserto deIl Resto del Carlino si dicono queste cose.Ad esempio la geotermia in Emilia Romagnaè il doppio del fotovoltaico.

Ecco, per queste considerazioni sono inlinea con il documento elaborato dalla Giun-ta.

Noi abbiamo un territorio fantastico, non èun territorio desertico o disabitato. Negli Sta-

Page 25: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 25 —

ti Uniti d’America ci sono invece zone dovetra una strada e l’altra ci sono 800 chilometridi distanza, oppure nel deserto del Saharahanno fatto i conti che facendo un quadratodi 500 chilometri per lato con il fotovoltaico siprodurrebbe energia elettrica per tutto ilmondo. Noi certamente non abbiamo questo,abbiamo borghi, castelli medievali e zone tu-telate dall’Unesco, siamo un’altra cosa, cifregiamo di questo anche con operazioni dimarketing importantissime in tutto il mondo.Quindi sarebbe folle continuare a mettere inopera impianti fotovoltaici su questo nostrounico paesaggio.

Sono pienamente d’accordo, dicevo, conil documento licenziato dalla Giunta. Sonoanche d’accordo, e non mi vergogno di dirloper coerenza con quanto ho detto, con l’ordi-ne del giorno presentato dall’amico D’Anna edagli amici del centro-destra dove si dice chesarebbero da privilegiare gli impianti a terra.E seppure l’amico D’Anna faccia il solito pa-sticcio, ossia l’ha formulato in manieraintraducibile, comunque la penso come lui ecome tanti altri in quest’Aula.

Inoltre sono d’accordo con quegli emen-damenti che tengono dritta la barra su que-sta direzione. Sono invece meno d’accordo –anche se la maggioranza è una cosa seriaper cui andranno ponderati uno per uno –con quegli emendamenti che tendono ad al-largare troppe le maglie, perché qui la que-stione è prettamente tecnica. La RegioneMarche è uscita, come dicevano in questigiorni il Presidente e l’Assessore Marcolini,da quel vicolo nero della sanità perché hatenuto la barra dritta su alcune questioni tec-niche del settore, qui allora dobbiamo farealtrettanto.

Annuncio il mio voto favorevole al docu-mento integrale.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBinci.

Massimo BINCI. Questo atto regola unatipologia di impianti di energia rinnovabile,ovvero gli impianti fotovoltaici su terreni agri-

coli. Le linee guida nazionali regolamentanosia questa che tutte le altre tipologie di ener-gie rinnovabili. Quindi nelle prossime setti-mane dovremo confrontarci per affrontare larealizzazione delle linee guida regionali an-che per tutte le altre tipologie di energia rin-novabile.

Le linee guida nazionali al punto 16 stabi-liscono che nell’autorizzare progetti localiz-zati in zone agricole, caratterizzate da produ-zioni agricole alimentari di qualità (produzionibiologiche, produzioni DOP, IGP, STG,DOC, DOCG, produzioni tradizionali e di par-ticolare pregio rispetto al contesto paesaggi-stico culturale), si deve verificare che l’inse-diamento e l’esercizio dell’impianto non com-prometta o interferisca negativamente con lefinalità perseguite sia in materia di sostegnosia in merito alla valorizzazione delle tradizio-ni agricole locali, alla tutela della biodiversitàe al patrimonio culturale del paesaggio rura-le.

Quindi le linee guida nazionali motivano eindicano in quale direzione devono andare lelinee guida regionali.

Il Consigliere Latini nel suo intervento eanche con i suoi emendamenti dice che farriferimento al PPAR non è corretto. Ma qualè lo strumento della Regione in cui si indica-no le tipologie delle valenze di tipo paesaggi-stico, ambientale e culturale? Sicuramente ilPPAR! Per cui giustamente gli uffici, che rin-grazio per il lavoro che svolgono, hannopuntualizzato le zone appunto per quanto ri-guarda le valenze di tipo paesaggistico, am-bientale e culturale utilizzando i codici chefanno appunto riferimento a specifiche areetipicizzate nel PPAR. In questo molto oltretut-to si ha automaticamente sia la localizzazio-ne delle aree, sia la cartografia, visto che piùdel 95% dei Comuni marchigiani hanno giàadeguato i loro piani regolatori al PPAR.Quindi anche i cittadini se volessero fareimpianti potranno sapere quali zone possonoo non possono essere utilizzate.

Secondo me nelle linee guida è stato fattoun lavoro molto preciso anche nel merito.Perché? Perché ad ogni codice equivale

Page 26: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 26 —

l’idoneità o meno alla realizzazione di impian-ti per tre tipologie: dai 3 ai 20, dai 20 ai 200,dai 200 fino al megawatt, quindi piccolissimi,piccoli e medi.

Inoltre ritengo adeguate anche le non ido-neità ivi previste.

Una questione emersa ieri in Commissio-ne riguarda la tutela, anche questa previstanelle linee guida regionali, dei territori agrico-li di pregio. Oggi però ci sono alcuni emenda-menti che vorrebbero rendere questi territoriidonei per tutte e tre le dimensioni degli im-pianti (ora solo quelli da 0 a 20 KW sonoidonei). Ma permettere di realizzare impiantida 20 a 200 e da 200 fino al megawatt suterritori agricoli di pregio, che sono individua-ti in maniera precisa, secondo me non con-sentirebbe a questo atto di ottemperare aquanto previsto nelle linee guida regionaliche appunto individuano nella tutela dei terri-tori pregiati da un punto di vista della produ-zione agricola uno degli obiettivi della zoniz-zazione.

Chiedo pertanto all’Assessore all’agricol-tura Petrini di puntualizzare, quando discute-remo di questi emendamenti, una riflessionein merito. Perché, ripeto, con queste modifi-che si rischia di rendere idonee anche zoneagricole pregiate che a quel punto non ver-rebbero minimamente tutelate. E quindi lavalutazione di idoneità o meno rispetto allelinee guida rimarrebbe solo sugli aspetti pae-saggistici, storici e culturali e di tutela am-bientale, mentre sparirebbe del tutto la tuteladei territori agricoli di pregio a livello di pro-duzione agricola.

Le rinnovabili e il PEAR. Per il fotovoltaicoattualmente ci sono autorizzazioni per 80MW e richieste per altri 200, quindi nell’arcodi circa un anno, un anno e mezzo, ovveroquando saranno realizzati tutti gli impianti, sisupererà, appunto già da quel momento, laproduzione prevista nel PEAR per il 2015.

Dunque il lavoro da fare dovrà esseresulle linee guida per le altre rinnovabili.

Attualmente anche l’eolico è bloccato, esecondo me in maniera indiscriminata dallaSovrintendenza, quindi anche per questo ci

dovrebbero essere delle linee guida in cui siindividui la tipologia degli impianti e l’idoneitào meno per le varie dimensioni degli stessi.Facendo dunque un lavoro di screening pre-ventivo delle zone e del territorio edopodiché permettere la realizzazione di im-pianti certamente nell’ottica della tutela delpaesaggio, del territorio, la biodiversità, ecc..Ad oggi infatti l’eolico non ha ancora dato,con un veto, ripeto, che ritengo indiscrimina-to e non corretto della Sovrintendenza, nes-sun contributo alla produzione di energia al-ternativa.

Il Consigliere Bugaro ha detto che le rin-novabili sono su un binario morto. Io noncredo proprio, certamente, però, occorremettere in campo gli strumenti regolamentariper permetterne la realizzazione. In questomomento lo stiamo facendo con il fotovoltai-co a terra, ma lo dovremmo fare anche per ilfotovoltaico sugli edifici. Perché giustamen-te, come qualcuno ha detto, non si sviluppaautonomamente, ci sono delle problematicherispetto alle proprietà. A questo proposito, adesempio, alcune Regioni hanno promossol’albo dei proprietari di superfici disponibili afar impiantare sul proprio terreno il fotovoltai-co, poi hanno prodotto, o a livello regionale oprovinciale, dei bandi di gara per l’assegna-zione di queste superfici. Sicché si fa emer-gere la disponibilità dei proprietari a conce-dere le superfici degli edifici a società chevogliono intervenire in questo senso.

Questa a mio parere è un’azione positiva.Preannuncio fin d’ora che presenterò unaproposta di legge affinché appunto si costitu-isca un albo regionale delle superfici disponi-bili all’impianto di fotovoltaico sugli edifici.

Qui è stato detto che la legge è tropporestrittiva, quando invece va a tutelare un50% del territorio agricolo, il che significache l’altro 50% di territorio agricolo rimanedisponibile per la realizzazione di impianti fo-tovoltaici. Il territorio agricolo disponibile nel-le Marche ho sentito dire che è di circa 9 milachilometri quadrati, per cui eventualmente cene sarebbero altri 4.500, o forse di più…(…)

Page 27: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 27 —

Presidenza del PresidenteVittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Per favore, non interrom-pete, in ogni caso, Consigliere Binci, il tempoa suo disposizione è già scaduto, la prego diconcludere.

Massimo BINCI. Insomma, penso che al-cune migliaia di ettari disponibili siano piùche sufficienti per la realizzazione di questiimpianti.

Peraltro vorrei anche evidenziare allaGiunta quale sia il peccato originale. Il pec-cato originale è il conto energia! Infatti si dàlo stesso contributo per l’impianto fotovoltai-co sia che produca energia sugli edifici siache la produca su terra. Certamente allorabisognerebbe ridurre di molto il contributoper gli impianti che producono energia a ter-ra.

Il mio voto sarà dunque vincolato al man-tenimento della sostanza dell’atto, comepure al mantenimento della tutela dei territoriagricoli pregiati nelle modalità che qui ven-gono indicate.

PRESIDENTE. Se non ci sono altre ri-chieste di intervento lascio la parola all’As-sessore Petrini. Prego, Assessore.

Paolo PETRINI. Noi oggi siamo qui perapprovare questo atto, come appropriata-mente ricordava il Consigliere Perazzoli, nonper schiribizzo, ma perché un preciso prov-vedimento del Governo ci ha chiamato adesprimerci, ci ha chiamato a dire la nostra suuna questione che, tra l’altro, si pone in ma-niera del tutto evidente.

Infatti la domanda che dovremmo farcinon è perché siamo qui oggi, ma è sul per-ché siamo la prima Regione che si esprimesulle linee guida per il fotovoltaico. Noi siamola prima Regione per un fatto che è sotto gliocchi di tutti, non è solo sotto gli occhi dellaColdiretti, della Cia, della Confagricoltura odella Copragri, così come dell’Anci o dell’Upi,ma è sotto gli occhi di ogni cittadino che non

sta chiuso in casa e che gira un po’ il territo-rio, è sotto gli occhi di tutti i cittadini sensibiliche in qualche modo capiscono che ormaisul territorio marchigiano si è raggiunto unlivello non equilibrato nella realizzazione diquesti impianti.

Purtroppo molti centri decisionali non ciappartengono, perché o sono delocalizzati aBruxelles o sono localizzati a Roma, per cuisempre più spesso la volontà politica èdisallineata rispetto a quelle che sono le pro-cedure che la legge ci consente di percorre-re. Ciò vale per gli impianti dirigassificazione, Consigliere Massi, ed è val-so fino ad oggi in maniera molto forte ancheper quanto riguarda il fotovoltaico a terra.Infatti per il fotovoltaico a terra noi non pote-vamo intervenire se non attraverso quellamodalità che ci ha visti impegnati qui il 30luglio scorso. Una modalità che la Giuntaregionale, lo ricordo, aveva deliberato già nel2009 e che poi aveva cercato di portare inAssemblea legislativa nel febbraio 2010 nel-la legge comunitaria, laddove però i problemipolitici noti ne impedirono l’approvazione. Ecertamente è stata una responsabilità diquella maggioranza e in parte, quindi, anchedell’attuale. Ma questa è comunque la storia.

Oggi dunque possiamo intervenire nellapianificazione del territorio in merito alla rea-lizzazione di impianti fotovoltaici perché ab-biamo finalmente lo strumento, abbiamo fi-nalmente la possibilità di farlo.

Fino ad oggi che cosa è accaduto? E’ chenon potevamo intervenire con una specificanormativa di pianificazione del territorio, edalcune Province e Comuni lo hanno fatto connorme che tutti sappiamo essere illegittime.Tra l’altro lo hanno fatto anche Province conmaggioranza di centro-destra, come la Pro-vincia di Ascoli, che addirittura lo ha fatto conprovvedimenti che vanno davvero ben al dilà di quello che proponiamo oggi.

Quindi abbiamo dovuto tradurre quelloche il Governo nazionale ci ha indicato con lesue linee guida e lo abbiamo dovuto faresapendo che siamo nella regione Marche,non in Lombardia o in Emilia Romagna, la

Page 28: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 28 —

nostra è infatti una regione che ha una deter-minata morfologia, oltre che degli interessi edelle strategie sotto il profilo economico edanche energetico che sono comunque diffe-renti.

Ma prima di arrivare a questo aspetto citengo a precisare alcune questioni, ripren-dendo anche l’intervento del Consigliere Bu-garo.

Noi abbiamo, ricordo, un Piano energeti-co ambientale regionale che è stato appro-vato nel 2005 e che in effetti è bloccato peralcuni aspetti, quelli legati in particolare allebiomasse e alla microgenerazione, ma perquanto riguarda il fotovoltaico ha già prodot-to quattro volte quello che si prevedeva allo-ra – già quattro volte! – e siamo, purtroppo oper fortuna, questo lo lascio giudicare a voi,nella situazione in cui nel prossimo futuronon ci faranno attaccare più.

Quindi il fotovoltaico rimane una possibili-tà residuale per il futuro. Residuale perchénon percorribile nelle dimensioni che sonostate percorse sino ad oggi.

Allora, visto che non è più una di quelleopportunità strategiche, perché appunto giàsi è riempita la strategia del fotovoltaico, vo-gliamo che questa possibilità residuale ven-ga utilizzata nei posti peggiori, cioè laddovec’è il maggiore impatto ambientale?! Mi sem-bra una cosa così evidente, ossia, vista laridotta dimensione che il fotovoltaico potràavere ancora nelle Marche, facciamo sì chepossa essere realizzato laddove l’impatto èminore. Per cui nel lasciare quasi il 50% delterritorio non pensiamo certo di aver limitatoquella che è la possibilità di svilupporesiduale del fotovoltaico, anzi, ritengo se nelasci ancora una possibilità molto larga vistaquesta residualità.

Credo, tra l’altro, che non sia neanchevero ciò che ogni volta si ripete, quello che inparticolare ripete Confindustria, cioè si diceche malgrado sia una forma più virtuosa,quella di apporre pannelli fotovoltaici sui tettidei nostri capannoni, non è possibile perchéci sono i leasing. Noi però viviamo nelle Mar-che, non viviamo, che so, a Bangalore dove

hanno cominciato solo adesso a fare i ca-pannoni, bensì viviamo in una regione dovec’è un modello di sviluppo spontaneo e vir-tuoso cominciato già cinquant’anni fa, i ca-pannoni infatti, si sono cominciati a costruirenegli anni sessanta, poi settanta, ottanta,tantissimi nel novanta, poi negli anniduemila. Forse quelli degli ultimi cinque, set-te, dieci anni hanno questo problema, ma glialtri hanno un problema di leasing? Ma diche parliamo!

Tra l’altro mi risulta che l’assessorato al-l’ambiente abbia già messo in piedi tutti itavoli per discutere con le società di leasingsu come evitare questo problema, cioè comepoter realizzare comunque questo interventonei capannoni di non proprietà degli impren-ditori.

Credo quindi che se circoscritto nella rea-le dimensione del fenomeno il provvedimen-to di cui parliamo questa mattina sia moltomeno teso di quanto il dibattito non abbia inqualche modo dimostrato. Un dibattito, peral-tro, che dovrebbe dismettere qualsiasi ideo-logia, soprattutto su questioni come appuntoquella energetica da fonti rinnovabili o comequella sulla green economy.

Noi dobbiamo utilizzare tutti gli strumentiche abbiamo a nostra disposizione finché glistessi non arrivino a produrre un danno o undisequilibrio. Vale per le biomasse, vale perl’eolico e vale a maggior ragione, visto cheormai l’abbiamo potuto constatare, per il fo-tovoltaico.

Ritengo invece, questo sì, che dovremmofare qualche ragionamento di coerenza poli-tica vera sulle strategie che stiamo portandoavanti in questa Regione. Ho già detto chese abbiamo quel piano energetico ambienta-le regionale che aveva quelle previsioni, oggicon l’approvazione di quest’atto certamentenon siamo affatto incoerenti. Lo saremmoinvece stati non approvandolo o magari an-nacquandolo eccessivamente rispetto ad al-tre politiche. Politiche anch’esse parimentiimportanti, come quelle legate a uno svilup-po economico diverso da quello che abbia-mo avuto sino ad oggi, uno sviluppo econo-

Page 29: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 29 —

mico che faccia perno sulla qualità del terri-torio, quindi sulla qualità del paesaggio, delsuolo, dell’aria, sulla qualità delle produzionitipiche. Ovvero su una qualità che possaessere rappresentata in maniera oggettiva inuna misura tale che a tutte le nostre produ-zioni si possa dare quella sufficiente reputa-zione che ci permetta di poter competere suimercati internazionali, sia per quel che ri-guarda la manifattura, sia per quel che ri-guarda l’enograstronomia, sia in particolareper quel che riguarda il turismo.

E questa strategia non è che cerchiamo dieseguirla solo a parole, limitandoci a faresolo qualche pubblicità, ma la facciamo an-che in maniera molto profonda, ed in partico-lare lo facciamo con quegli strumenti di cuidispone l’agricoltura, oltre che, certamente,altri settori di questa amministrazione.

Faccio solo un esempio. Il biologico nelleMarche in un sessennio, cioè in un periododi programmazione, assorbe 100 milioni dieuro, e non è che questi 100 milioni di eurovengono erogati per sostenere il reddito de-gli imprenditori, ma vengono erogati per pro-durre dei beni comuni, per produrre delleesternalità. Vengono erogati per far sì chequesta strategia di qualità possa avvalersi diproduzioni che la confermano, non solo per-ché il biologico è una produzione di qualità,ma perché il biologico tutela il suolo, tutela ilpaesaggio, i pascoli e tutte quelle cose cheimmagino sappiate tutti quanti.

E’ una strategia, quindi, del tutto coerentecon quanto stiamo facendo in altri settori del-la nostra amministrazione regionale.

Credo quindi che l’atto di oggi in manieraequilibrata – poi se ci sarà bisogno di farequalche correzione tecnica la faremo – sipone il problema di tradurre queste linee gui-da. E lo fa, Consigliere Latini, anche attra-verso l’utilizzo del PPAR. Se non avessimoavuto il PPAR, come ho detto poc’anzi, comeavremmo fatto a far tradurre ai nostri Comuniqueste linee guida? Come avremmo fatto adindividuare ciò che avremmo dovuto esclu-dere e ciò che avremmo dovuto tener den-tro? Non so come faranno a calare queste

linee guida le Regioni che non hanno ilPPAR.

Ritengo, infine, che dobbiamo utilizzaretutto il buono che ci viene dalla greeneconomy, che non è un principio ideologico,come dicevo prima, secondo il quale tuttoquello che fa riferimento alla green economyin maniera critica deve calare sul territorio, evale per il fotovoltaico, vale per le biomasse,vale per l’eolico, ma vale ancor di più perquello che può produrre ai fini economici. Noiviviamo un momento di transizione molto dif-ficile, per cui dobbiamo supportare e aiutarele nostre imprese ad avvalersi anche di nuo-ve opportunità, però lo dobbiamo fare noncon questa forma del fotovoltaico a terra, chesotto il profilo economico raggiunge un obiet-tivo limitato per quanto riguarda le produzio-ni, la distribuzione, i montatori e tutto quelloche è un indotto, ma lo dobbiamo fare so-prattutto iniettando questi princìpi all’internodei processi produttivi delle nostre imprese,quindi, in particolare, con l’efficienza energe-tica, il risparmio e l’utilizzo di tutti gli strumentiche sono a disposizione.

Pertanto, ripeto, la Giunta è aperta agliaggiustamenti tecnici, seppure, visto l’inqua-dramento che ho cercato ora di rappresenta-re, ritiene che questo atto debba mantenereinalterata la sua natura.

PRESIDENTE. Passiamo alla discussio-ne e votazione degli emendamenti presenta-ti, su cui prego il Presidente della Commis-sione competente di esprimere su ognuno ilparere.

Do intanto comunicazione che sono statiritirati gli emendamenti n. 4, 5, 6, 7 e quellidal numero 10 al n. 43 compreso, tutti a firmadei Consiglieri Latini e Pieroni.

Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Per far presente che al-l’emendamento n. 28 c’è un subemendamen-to agganciato...

PRESIDENTE. Però l’emendamento n.28 è stato ritirato.

Page 30: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 30 —

Massimo BINCI. Appunto, volevo farlomio.

PRESIDENTE. Non è più possibile.

Massimo BINCI. Ma nella prassi passataquando qualcuno ritirava un emendamentoqualcun’altro poteva farlo proprio.

PRESIDENTE. Ma ora l’emendamento èstato ritirato. Lei aveva presentato un altroemendamento?

Massimo BINCI. No.

PRESIDENTE. Allora, ora il tempo perpresentare gli emendamenti è scaduto.

Massimo BINCI. Ma qui è nel senso chevorrei fare mio l’emendamento n. 28 ora riti-rato.

PRESIDENTE. Consigliere, io credo nonsia possibile, ma faccio fare un accertamentodagli uffici competenti e poi saprò essere piùchiaro.

Massimo BINCI. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo ora alla vota-zione dell’emendamento n. 1 del ConsiglierePerazzoli (…) Bene, allora anche gli emen-damenti n. 1, 2, 3 sono ritirati.

Emendamento n. 8 dei Consiglieri Silvetti,Massi, Marinelli:

Allegato I – Codice 9.4 Produzioni biolo-giche certificate. Eliminare dall’elenco.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Intanto vorrei dire, Pre-sidente, che l’emendamento n. 43 è statoritirato, ma c’è un emendamento n. 43 bische è legato ai procedimenti in corso, sononorme tecniche, quindi credo debba rimane-re...

PRESIDENTE. L’emendamento n. 43 bisnon è agganciato all’emendamento n. 43, èsolo un fatto di numerazione.

Enzo GIANCARLI. Sì, certo, lo dicevo soloper chiarezza prima di arrivare a quel punto.

Sull’emendamento n. 8 e anche sul n. 9 ipareri sono favorevoli perché poi c’è un su-bemendamento in merito alle produzioni ve-getali tradizionali…(…)

PRESIDENTE. Scusate, Consiglieri, ab-biate pazienza un attimo! Allora, per quantoriguarda la sua richiesta, Consigliere Binci,le comunico che è stata accolta, abbiamoverificato dal regolamento che è possibilefarlo. Quindi lei fa proprio l’emendamento n.28 che quindi rimane in piedi.

Torniamo all’emendamento n. 8, qual è ilparere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Stavo dicendo, Presi-dente, visto che ha valore politico, che sugliemendamenti n. 8, n. 9, sul subemendamen-to 09, sull’emendamento n. 57 e sul sube-mendamento n 057, che vanno visti nel loroinsieme, c’è un parere favorevole.

PRESIDENTE. Ha chiesto la parola ilConsigliere Binci, ne ha facoltà.

Massimo BINCI. Anch’io voglio chiamarein causa l’Assessore, perché questo emen-damento n. 8 è diverso da quello a cui ilrelatore ha fatto riferimento. Nel senso chel’emendamento Perazzoli interviene sulle di-stanze su cui devono essere messi gli im-pianti rispetto a questa tipologia di produzio-ne. Invece l’emendamento n. 8 dice di toglie-re dalle aree pregiate agricole la previsio-ne… ovvero, le schede dicono che laddoveci sono produzioni agricole di qualità, quindisui terreni pregiati, i pannelli fotovoltaici van-no realizzati fino a 20 KW. Mentre togliendolie quindi rendendoli idonei su questi terrenipregiati, che sono le uniche tutele agricoleche ci sono qui dentro, si dice che possonofarsi a qualsiasi dimensione. Perché poi, ri-cordo, che se è possibile fino a 20, è possibi-le fino a 1 MW, è possibile anche inserirequelli a molti megawatt. Quindi cade in que-sta zonizzazione qualsiasi forma di tutela ri-

Page 31: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 31 —

spetto ai terreni dove attualmente ci sonoproduzioni di qualità, rispetto ai terrenipregiati delle Marche.

Ieri in Commissione in merito a questonon c’è stata nessuna votazione, quindi nonpenso che il Presidente possa dare un pare-re favorevole o contrario della Commissione,perché, ripeto, non c’è stato un voto.

PRESIDENTE. Va bene, allora è un pare-re personale del Presidente della Commis-sione.

Massimo BINCI. Esatto. Aggiungo che ègravissimo permettere impianti fino a 1megawatt e oltre anche nelle aree di produ-zione biologica certificata.

PRESIDENTE. Ha la parola l’AssessorePetrini.

Paolo PETRINI. Per dichiarare la miacondivisione per gran parte della propostache ha fatto il Presidente della Commissione.Anche perché la previsione di produzioni ve-getali tradizionali è una produzione veramen-te generica e non si riuscirebbe davvero adelimitarla sul territorio. Così come l’altroemendamento del Consigliere Perazzoli aquesto agganciato.

Invece sull’esclusione di produzioni biolo-giche certificate, su questo no, anzi, è unadelle questioni di maggiore importanza, èuna delle questioni dove il monte di contributiche abbiamo, vista la certificazione del-l’azienda legata al territorio, alla particellache dimostra di avere nella certificazione,verrebbe meno. Compromettendo quindi an-che l’efficacia dei contributi che noi abbiamoerogato nel tempo, se non si dà continuitàall’attività virtuosa dell’azienda.

Quindi su questo emendamento dichiarola mia avversità.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereGiancarli.

Enzo GIANCARLI. Di fronte ad un atto

come questo sono disponibile a… insomma,tanto per essere chiari, quello che conta perme è l’interesse generale, quindi di fronte aduna posizione del Vicepresidente della Giun-ta regionale ritiro il mio parere, ossia mi ade-guo al parere della Giunta.

PRESIDENTE. Che quindi è contrario.Emendamento n. 8. Lo pongo in votazio-

ne.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 09 (sostitutivo) deiConsiglieri Ciriaci, Trenta:

Al punto 9.5 dell’Allegato I, alla colonna3 le parole “produzioni vegetali tradizionali”sono sostituite dalle parole: “produzione in-tegrata certificata”.

Parere della Commissione? (…) Il parereè favorevole.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 9. Decaduto.

Ora, considero che l’emendamento n. 28è stato fatto proprio dal Consigliere Binci,preciso che gli emendamenti ritirati vannodal n. 10 al n. 27.

Subemendamento n. 028 (sostitutivo) del-l’Assessore Petrini:

Al punto 26 dell’allegato I le parole “nonidonea” di cui alle colonne 5 e 6, sono sosti-tuite dalle parole “idonea”.

Conseguentemente la motivazione di cuialla colonna 8 è così sostituita: “IL territoriodelle Marche è caratterizzato in prevalenzada colline con versanti a bassa pendenzainferiore al 30% nelle quali l’impatto pae-saggistico di impianti fotovoltaici a terra su-periori a 200 KW di potenza sino a numerosiMW risulteremmo ambientalmente incom-patibile.”.

Se viene approvato decadrà l’emenda-mento n. 28.

Page 32: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 32 —

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 28, ora a firma del Con-sigliere Binci, decaduto.

Emendamenti dal n. 29 al n. 43. Ritirati.

Emendamento n. 43 bis della quartaCommissione:

Nell’Allegato II concernente “Indirizzi ge-nerali tecnico-amministrativi”, il paragrafo 1“Norma generale di rimando” è sostituitodal seguente:

“Norma generale di rinvio e disposizionitransitorie

1.1. Per quanto non espressamente pre-visto nel presente provvedimento, si appli-cano le linee-guida di cui al Decreto delMinistero dello sviluppo economico 10 set-tembre 2010 (Linee guida per l’autorizzazio-ne degli impianti alimentati da fonti rinno-vabili), pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.219 del 18 settembre 2010.

1.2. I procedimenti in corso alla data dientrata in vigore del presente atto sono con-clusi ai sensi della previgente normativa.”.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 44 dei Consiglieri Sil-vetti, Massi, Marinelli. Ritirato.

Subemendamento n. 045 del ConsigliereFoschi:

All’emendamento n. 45 sopprimere leparole da “ai fini del riconoscimento” a “del-l’Agenzia delle Entrate.”

Di conseguenza l’Allegato I è così’ mo-dificato: Al punto 10.7 nelle colonne 5 e 6 laparola “ non idonea” è sostituita dalla paro-la “idonea”.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Favorevole.

PRESIDENTE. Subemendamento n. 045.Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 45, così come emenda-to, del Consigliere Foschi:

Allegato II, dopo il punto 2.3 inserire ilpunto 2.3 bis:

“In conformità all’art. 12, comma 3, letteram), delle N.T.A. del P.A.I. (Piano di AssettoIdrogeologico) adottato con DACR11612004, nelle zone agricole, come defini-te dalla l.r. 8 marzo 1990, n. 13 e successivemodificazioni, all’interno delle aree di ver-sante a rischio frana con livello di pericolo-sità P3 – di cui al codice 10.7 dell’Allegato I– sono ammessi gli impianti realizzati dalleimprese agricole e qualificati come “attivitàagricola connessa”, se non diversamentelocalizzabili nei terreni dell’azienda in riferi-mento all’assetto colturale ed idrogeologicodell’azienda. Ai fini del riconoscimento dellaqualifica di “attività .agricola connessa”, in-dipendentemente dal regime di conto ener-gia scelto dal proponente, si applicano i cri-teri e i limiti dimensionali di cui al Par. 4della Circolare nr. 32/E del 06.07.2009 del-l’Agenzia delle entrate. Il rilascio dell’auto-rizzazione unica è subordinato alla verificatecnica di cui all’art. 12, comma 5 delleN.T.A. del P.A.I. e alla istituzione del vincolodi destinazione di cui all’art. 14, comma 3,della l.r. 8 marzo 1990, n. 13 e s.m.i.”.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 46 dei Consiglieri Silvet-ti, Massi, Marinelli. Ritirato.

Emendamento n. 47 dei Consiglieri Silvet-ti, Massi, Marinelli:

Allegato II, sostituire il punto 2.5 con ilseguente:

“La Regione procede alla redazione di unnuovo allegato – Allegato III – “Planimetriedelle aree e dei siti dichiarati non idonei”.

Page 33: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 33 —

Sarà cura degli Enti locali interessati rece-pirne successivamente l’individuazione.L’individuazione delle atee non idoneecartografabili di cui all’Allegato III costitui-sce parte integrante delle presenti linee gui-da. I Comuni integrano i propri strumentiurbanistici con l’indicazione delle Aree nonidonee così come cartografate nell’AllegatoIII’.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Contrario.

PRESIDENTE. Emendamento n. 47. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 47 bis della quartaCommissione:

Nell’Allegato Il della proposta di atto am-ministrativo n. 17/2010 concernente “Indiriz-zi generali tecnico-amministrativi”, al para-grafo 2.5 – Aree non idonee – le parole“dalla pubblicazione sul BURM” sono sosti-tuite dalle seguenti “dalla approvazione delpresente atto”.

PRESIDENTE. Emendamento n. 47 bis.Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 48 dei Consiglieri Silvet-ti, Massi, Marinelli:

Eliminare il punto 2.7 dell’allegato II.Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Non è contemplato nel-le linee guida nazionali, quindi è contrario.

PRESIDENTE. Emendamento n. 48. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 49 dei Consiglieri Silvet-ti, Massi, Marinelli:

All’allegato II, punto 2.8, dopo le parole“non cartografabili” eliminare le seguentiparole: “ad esempio quelle individuate conautocertificazione di cui al punto 6.5”.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Favorevole.

PRESIDENTE. Emendamento n. 49. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 49 bis della quartaCommissioni:

All’allegato II, concernente “indirizzi ge-nerali tecnico-amministrativi”, al paragrafo4 – Oneri istruttori – le parole “0,2%” sonosostituite dalle parole “0,3%”.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 50 dei Consiglieri Silvet-ti, Massi, Marinelli:

All’allegato II, punto 6.5, eliminare le se-guenti parole: “Che lo stesso terreno non siastato oggetto di colture certificate e/o tradi-zionali (cod. 9 Allegato I) almeno nei treanni antecedenti la presentazione della do-manda”.

Parere della Commissione? (…) Contra-rio.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 51 dei Consiglieri Silvet-ti, Massi, Marinelli:

All’allegato II, sostituire il punto 6.6 con ilseguente: “Tutti i manufatto dell’impiantofotovoltaico, con esclusione dellerecinzioni, dovranno rispettare le distanzepreviste nei Regolamenti edilizi comunali”.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Contrario.

Page 34: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 34 —

PRESIDENTE. Se viene approvato deca-dono gli emendamenti n. 51, 52, 53, 54 e 55.(…) Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Questo emendamentonon può avere, a mio avviso, un voto favore-vole, altrimenti decadrebbe appunto l’emen-damento n. 53 e il suo subemendamento.Non dà una risposta nel merito.

PRESIDENTE. Consigliere Giancarli, inogni caso se non viene ritirato dai presenta-tori lo devo comunque mettere in votazione.Viene ritirato? (..) Va bene, allora mettiamo invotazione l’emendamento n. 51 con parerecontrario della Commissione. (…) Ha chiestola parola il Consigliere Silvetti, ne ha facoltà.

Daniele SILVETTI. Volevo soltanto dareun senso a questo emendamento, quindivorrei spiegarlo. Siccome è stato sollevatoun problema di legittimità di questo passag-gio nell’atto amministrativo, c’era stato l’im-pegno da parte di chi ha sottoscritto questoemendamento di sanare il vizio di legittimità.Perché secondo noi, e devo dire anche se-condo l’orientamento che era emerso anchein Commissione, individuare delle misure e lefamose fasce di rispetto travalica il sensodelle linee guida.

Invece con questo emendamento tendia-mo a tagliare il riferimento ai 40 o 20 metri, ea demandare ai regolamenti edilizi comunali.Proprio perché non è competenza della Re-gione e siamo al di fuori di quello che è ilsolco…(…) Ho capito, ho solo voluto chiarireil senso del mio emendamento, ho cercato dispiegare qual era l’intenzione che, appunto,non è ideologica, non è politica, ma soltantotecnica.

PRESIDENTE. Emendamento n. 51. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 052 del ConsigliereLatini:

All’emendamento n. 52, al punto 6.6, leparole “di cui al punto precedente” sonosoppresse.

Parere della Commissione? (…) Contra-rio.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 52 dei Consiglieri Latini,Pieroni:

Il punto 6.6 degli Indirizzi generali tecni-co-amministrativi è sostituito dal seguente:

“Tutti i manufatto dell’impianto fotovoltai-co, con esclusione delle recinzioni, dovran-no rispettare una distanza minima dei confi-ni di proprietà pari a metri lineari 20, adeccezione delle cabine elettriche di cui alpunto precedente e degli impianti di potenzainferiore o uguale a 200 kw, per i quali sonoapplicate le distanze previste nei Regola-menti edilizi comunali.”.

Se dovesse esser approvato decadrannogli emendamenti n. 53, 54 e 55.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Contrario.

PRESIDENTE. Emendamento n. 52. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 053 (sostitutivo) delConsigliere Perazzoli:

Al punto 6.6. dell’Allegato Il le parole “ametri lineari 40” sono sostituite dalle se-guenti “a quella prevista per le nuove abita-zioni in zone agricole dalla legislazione re-gionale vigente”.

Se dovesse essere approvato decadràl’emendamento n. 53.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Con questo subemen-damento diamo una risposta nel merito al-l’emendamento n. 51 e altri. Quindi nel meri-to sono d’accordo con quanto diceva

Page 35: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 35 —

poc’anzi il Consigliere Silvetti e con questosubemendamento lo recepiamo.

PRESIDENTE. Subemendamento n. 053.Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 53 del ConsiglierePerazzoli. Decaduto.

Emendamento n. 54 del ConsigliereCamela. Decaduto in quanto identico al-l’emendamento n. 53.

Emendamento n. 55 del ConsiglierePerazzoli. Ritirato.

Emendamento n. 56 dei Consiglieri Silvet-ti, Massi, Marinelli:

All’allegato II eliminare il punto 6.7.Se dovesse essere approvato

decadranno gli emendamenti n. 57 e n. 58.Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. E’ un parere contrarioperché poi con l’emendamento n. 58recuperiamo nel merito, facciamo come ab-biamo fatto prima.

PRESIDENTE. Emendamento n. 56. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 057 (sostitutivo) delConsigliere Perazzoli:

Nell’Allegato II “Indirizzi generali tecnico-amministrativi”, al punto 6.7 sopprimere leparole “e tradizionali”.

Se dovesse essere approvato decadràl’emendamento n. 57.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 57 del ConsiglierePerazzoli. Decaduto.

Emendamento n. 58 del ConsigliereCamela:

All’allegato II, alla sezione “Indirizzi ge-nerali tecnico-amministrativi”, al paragrafo6 “Indicazioni generali di carattere tecnico”,al punto 6.7 dopo le parole “dovranno rispet-tare una distanza minima da tali colture su-periore a” sostituire “200 metri” con “40 me-tri”.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Favorevole, ancheperché dà risposta agli emendamenti prece-denti, tra cui il n. 56 dei Consiglieri Silvetti,Massi, Marinelli.

PRESIDENTE. Emendamento n. 58. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 59 dei Consiglieri Latini,Pieroni:

Il punto 6.8 degli “Indirizzi generali tecni-co-amministrativi” è sostituito dal seguente:

“Ogni intervento deve prevedere le operedi mitigazione necessarie ad attutirne l’in-terferenza visiva con efficace barrierearboree o arbustive, tenendo conto delle vi-suali panoramiche, paesaggistiche e dellavisibilità da strade e da ogni altro spaziopubblico, nonché della vicinanza ad edificidi interesse documentario o artistico. Inoltreogni intervento non deve mai alterare la na-turale pendenza complessiva dei terreni el’assetto idrogeologico dei suoli dei terreniinteressati dall’intervento stesso.

Le infrastrutture (cabine elettriche), laviabilità e gli accessi indispensabili alla co-struzione e all’esercizio dell’impianto do-vranno essere esclusivamente quelle stret-tamente necessarie al funzionamento del-l’impianto stesso ed a tale scopodimensionate, la cui conformità sarà valuta-ta in sede istruttoria tecnica d’ufficio.

Sulle aree in pendenza dovranno essereevitati movimenti di terra per la realizzazio-ne di gradoni o di superfici piane per l’instal-

Page 36: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 36 —

lazione dei pannelli che dovranno essereinfissi a terra secondo il loro andamentonaturale”.

Parere della Commissione? (…) Contra-rio.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 60 dei Consiglieri Latini,Pieroni:

Il punto 6.8 degli “Indirizzi generali tecni-co-amministrativi” è eliminato.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Contrario.

PRESIDENTE. Emendamento n. 60. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 61 del ConsigliereCamela. Ritirato.

Emendamento n. 62 dei Consiglieri Latini,Pieroni:

Il punto 6.10 degli “Indirizzi generali tec-nico-amministrativi” è eliminato.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Contrario.

PRESIDENTE. Emendamento n. 62. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 63 dei Consiglieri Latini,Pieroni:

Il punto 6.11 degli “Indirizzi generali tec-nico-amministrativi” è sostituito con il se-guente:

“Il titolare dell’impianto dovrà garantire lacorretta tenuta delle aree, provvedendo, senecessario alla falciatura delle aree interes-sate e in generale alla corretta ed ordinatamanutenzione del sito, ed in particolar modo

a quello della regimazione delle acque. Iltitolare dell’impianto dovrà inoltre provvede-re alla stesura dei cavidotti in manierainterrata (salvo deroghe per motivate ragio-ni tecniche) e nel pieno rispetto della dislo-cazione identificata in una rappresentazionegrafica che precisi il tracciato dei cavidottistessi fino al punto di connessione con lalinea elettrica Enel o altro gestore.

Al termine dei lavori il proponente dovràprocedere al ripristino della naturalità deiluoghi, alla stabilizzazione ed inerbimentodi tutte le aree soggette a movimento terraed al ripristino della viabilità pubblica qua-lora quest’ultima venga interessata dai lavo-ri.”.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Contrasta con le lineeguida statali, quindi contrario.

PRESIDENTE. Emendamento n. 63. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 64 dei Consiglieri Latini,Pieroni:

Il punto 6.12 degli “Indirizzi generali tec-nico-amministrativi” è eliminato.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Contrario.

PRESIDENTE. Emendamento n. 64. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 65 del ConsigliereCamela:

All’allegato II, alla sezione “Indirizzi ge-nerali tecnico-amministrativi” , al paragrafo6 “Indicazioni generali di carattere tecnico”,dopo il punto 6.12 aggiungere:

“6.13. Tutti i manufatto dell’impianto foto-voltaico da realizzare con moduli a suolo diqualsiasi potenza dovranno rispettare una

Page 37: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 37 —

distanza minima dai confini di strutturericettive e turistiche, che esercitano l’attivitàdal meno un anno, pari a metri lineari 200.”.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Favorevole.

PRESIDENTE. Emendamento n. 65. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 66 del ConsigliereCamela. Ritirato.

Emendamento n. 67 del ConsiglierePerazzoli. Ritirato.

Emendamento n. 68 dei Consiglieri Silvet-ti, Massi, Marinelli:

All’allegato II, sostituire il comma 3 delpunto 7 con il seguente: “La presente normanon si applica per gli impianti con potenzainferiore a 200 KW.”.

Parere della Commissione?

Enzo GIANCARLI. Favorevole.

PRESIDENTE. Emendamento n. 68. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 69 dei Consiglieri Latini,Pieroni. Ritirato.

È stato presentato un ordine del giorno afirma dei Consiglieri D’Anna, Zinni, Natali,Romagnoli, Foschi, Ciriaci, Marinelli, Buga-ro, Acquaroli:

“L’Assemblea legislativa regionale, con-siderato efficace ed efficiente anche dalpunto di vista ambientale l’intervento di in-vestimento sugli impianti fotovoltaici, impe-gna la Giunta regionale a predisporre speci-fica normativa affinché si utilizzino per gliimpianti fotovoltaici in via prioritaria capan-noni industriali, edifici pubblici e privati neiconfronti degli impianti a terra.”.

Su questo ordine giorno sono stati pre-sentati due emendamenti, uno dal Consiglie-re Ricci, l’altro dai Consiglieri Ricci e D’Anna:

L’emendamento n. odg 1/1 del Consiglie-re Ricci viene ritirato.

Emendamento n. odg 1/2 dei ConsiglieriRicci, D’Anna:

Nella parte dispositiva sostituire le paro-le da “predisporre” a “impianti a terra” con leseguenti: “ad attivare quanto già previstodai numeri 3) e 4) della lettera n decies) deln. 6) dell’Allegato B2 della l.r. 7/2004 cosìcome modificati dall’articolo 1 della l.r. 12/2010 ovvero affinché si utilizzino per gli im-pianti fotovoltaici in via prioritaria capanno-ni industriali, edifici pubblici e privati neiconfronti degli impianti a terra.”.

Ha la parola il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Voterò a favoresia dell’emendamento che dell’ordine delgiorno per il semplice fatto che giace in Com-missione una proposta di legge del sotto-scritto su questi termini.

PRESIDENTE. Emendamento n. odg 1/1.Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 1, così come emen-dato.

Ha chiesto la parola il Consigliere Latini,ne ha facoltà

Dino LATINI. Vorrei fare una dichiarazio-ne di voto sia sull’ordine del giorno che sul-l’atto amministrativo.

Sono d’accordo, come ho detto prima nelmio intervento, sulla presentazione di questelinee guida in quanto sono fondamentali, masolo dal punto di vista tecnico vorrei rimarca-re – e mi rivolgo in particolare all’AssessorePetrini – la difficoltà che a mio avviso c’è – miauguro di essere contraddetto dagli atti – fral’applicazione dell’articolo 60 del PPAR equeste linee guida e a maggior ragione neiconfronti delle linee generali dello Stato.

Page 38: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 38 —

Vorrei quindi sottolineare un dato fonda-mentale, rispetto a tutti gli emendamenti cheabbiamo presentato, su un punto che forsenon è stato indicato, cioè che nell’individua-zione dei siti non idonei deve essere pun-tuale e non generica la motivazione.

Esprimendo ovviamente il mio voto positi-vo, voglio rimarcare questa possibile difficol-tà che incontreremo, anche perché ci sono90 giorni di tempo per presentare indicazionidiverse rispetto alle linee guida generali.

L’impianto, a mio avviso, è giustissimo,ma l’applicazione delle guide nazionali ri-spetto a quelle qui apportate deve trovareun’armonia sia fra le stesse che in relazioneall’articolo 60 del PPAR.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consiglie-ra Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Per dichiarare chesono convintamente favorevole a questo or-dine del giorno, che sicuramente risolveràbuona parte delle problematiche anche oggirappresentate. Spero assorba la maggiorparte delle richieste degli impianti esopratutto responsabilizzi le imprese che re-alizzano impianti per scopi di lucro, chequindi è giusto si carichino anche le respon-sabilità e i costi di impianti meno impattanti eche salvaguardino il più possibile l’ambien-te.

In cauda venenum stigmatizzo l’assenzadell’Assessore all’ambiente che questa mat-tina è particolarmente pesante, credo indichiqualcosa di più di un semplice contrattempo.

PRESIDENTE. Chiedo scusa, Consiglie-ri, ma per la verità nel concitato andare dellecose, visto che ci sono stati altri richiamioltre quello fatto ora dalla Consigliera Ro-magnoli, ho dimenticato di informare l’Aulache l’Assessore Donati è assente in quantoaffetto da sindrome influenzale con febbre.Ovviamente questa indicazione andavadata prima, quindi ho sbagliato io, me nescuso.

Ordine del giorno n. 1, così come emen-dato.

Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in vota-zione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Soltanto per dire che vo-terò a favore di questo atto proposto dallaGiunta regionale che tutela e regolamenta inmaniera puntuale, mantiene inalterata lapossibilità per gli operatori agricoli di realiz-zare investimenti, inoltre tutela il territorioagricolo in misura addirittura maggiore dicome sembrava dovesse uscire dalla discus-sione.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereSilvetti.

Daniele SILVETTI. Per ringraziare il Pre-sidente della Commissione di essere statocorretto fino in fondo, io ho apprezzato moltoil suo sforzo per cercare di addivenire ad untesto ampiamente condiviso. Quindi al mioPresidente do atto dell’impegno.

Dichiaro a nome del Popolo delle Libertàche il Gruppo si asterrà, seppure alcuniemendamenti siano stati recepiti e quindi iltesto è stato migliorato per quello che ci com-peteva.

Credo sia stato fatto un grosso sforzo afavore del territorio, anche se rimangono tut-te quelle perplessità che abbiamo esposto inmateria di ambiente, di energia, e soprattuttonell’ambito dello sviluppo agricolo di questaregione.

PRESIDENTE. Proposta di atto ammini-strativo n. 17, così come emendata. La pon-go in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Page 39: RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 18 Giovedì 30 settembre 2010 fileAtti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE

Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 18 DEL 30 SETTEMBRE 2010

— 39 —

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 14,10

SEGRETARIO ASSEMBLEA LEGISLATIVA

(Dott.ssa Paola Santoncini)

ESTENSORI DEL RESOCONTO

(Fiorella Pietroni - Caroline Moresi )