ricerche sperimentali chimico-fisiologiche sulle uova e sui pulcini

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548 larghezza uniforme. Questa striscia Ia di eui larghezz~ corrisponde a quella porzione di tavola che a quadro montato era coperta dal batteata della cornice ~ dipenda adunque dalla istessa causa dell'altra immagine di ella le ha parlat% mentre qui il battente della cornice ha fat- to l'uffieio che lh aveva fatto il disegao. Ella Prof. carissim% potrh meglio di me giudieare co- me sia giusta la ipotesi con eui ha cercato di spiegare il fenomeno.' Iotorno al quale io ha valuta tratteaerla ua momenta e per la siagolarit'h del medesimo~ come ha detto in principi% e per uaa certa somiglianza coo quel genera di rieerche della quali ci oceupammo iasieme al- tra volta. Poi ia qualunque circastanza mi i~ grato rammeatarmi alia amieizia sua. Pisa 5 Novembre 18z~6. d~ezionatissimo RINALDO Rvscm. itlcerehe spevlmenta!! chimleo-flsiologiche sulle uova e sui pulcinl all' oggetto di determinare la quantitd e qualit5 delle ma- terie che si consumano, e i cambiamenti che soffrono durante la evoluzione del nuovo arganismo ~ come anche nei primi giorni di vita~ sotto l' influenza pu- re di regime diverso~ del Dott. CAP~ZZUOLI Ajuto alia Cattedra dl Chimlea In Flrenze. La benigna accoglienza~ della quale degnasta quel Sag-' ffio di rieerehe ehimieha suile uova di gallina~ e sui pul- ciai~ ch'io presentava or sono tre anni al Congresso scientifico di Lucca~ mi animb a dare un'estensione mag- gior% e uua direzioae piu svariata a questo lavoro~ ii quale avando io potuto fiaalmeata condurrc al suo tar-

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548 larghezza uniforme. Questa striscia Ia di eui larghezz~ corrisponde a quella porzione di tavola che a quadro montato era coperta dal batteata della cornice ~ dipenda adunque dalla istessa causa dell 'altra immagine di ella le ha parlat% mentre qui il battente della cornice ha fat- to l'uffieio che lh aveva fatto il disegao.

Ella Prof. carissim% potrh meglio di me giudieare co- me sia giusta la ipotesi con eui ha cercato di spiegare il fenomeno.' Iotorno al quale io ha valuta tratteaerla ua momenta e per la siagolarit'h del medesimo~ come ha detto in principi% e per uaa certa somiglianza coo quel genera di rieerche della quali ci oceupammo iasieme al- tra volta.

Poi ia qualunque circastanza mi i~ grato rammeatarmi alia amieizia sua.

Pisa 5 Novembre 18z~6. d~ezionatissimo RINALDO Rvscm.

i t l c e r e h e s p e v l m e n t a ! ! c h i m l e o - f l s i o l o g i c h e s u l l e u o v a e s u i p u l c i n l

all' oggetto di determinare la quantitd e qualit5 delle ma- terie che si consumano, e i cambiamenti che soffrono durante la evoluzione del nuovo arganismo ~ come anche nei primi giorni di vita~ sotto l' influenza pu- re di regime diverso~

del Dott. CAP~ZZUOLI

Ajuto alia Cattedra dl Chimlea In Flrenze.

La benigna accoglienza~ della quale degnasta quel Sag-' ffio di rieerehe ehimieha suile uova di gallina~ e sui pul- ciai~ ch ' io presentava or sono tre anni al Congresso scientifico di Lucca~ mi animb a dare un'estensione mag- gior% e uua direzioae piu svariata a questo lavoro~ ii quale avando io potuto fiaalmeata condurrc al suo tar-

M9 rain% mi affretto a comunicarval% nella lusinga che non Io troviate sprovvisto d"un qualche interesse fisiologico. I resultati delle analisi~ e delle osservazioni da me istituite su questo soggetto, mi ~ piaciuto offrirveli in due Tavo- le sin~ttiche~ che pongo sotto i vostri oechi~ e dalle quali mi limito per ora a trarre alcune conclusioni delle pih rilevanti.

La prima Tavola comprende 1' analisi di dodiei uova, diverse tra loro sotto tutti i rapporti~ diretta e condotta per modo da separare~ e determinare in peso le mate- rie principali~ che compongono il contenuto di ciaseun uovo; distinguendole in materie 9rasse~ estratte per mez- zo dell' etere e dell' alcool bollente: materie albuminoidi~ residue a questo trattament% o lasciate indiseiolte da que- sti solventi: acqua~ determinata col sottrarre dal peso ia- tiero dell'uovo i pesi parziali del guscio~ delle materie grasse, e delle albuminoidi.

Dalle cifre diverse ricavate per l'analisi di queste do- diei uova~ ed esprimenti il peso di queste diverse ma- teri% ho tratta la media proporzionale respettiva ~ espri- mente in genere quanto di materie grasse~ quanto di materie albuminoidi~ e quanto di acqua~ si trovi contenu- to in un uovo. E dal confronto di queste medie tra loro si rileva frattanto~ che le materie grasse ad esempio vi figurano per una cifra molto ragguardevol% e che stanno alle albuminoidi come 3 a ,t. Per esse si compirebbero degli uffici~ non ben compresi per anch% ma molto inte- ressanti nella formazione del nuovo organismo ~ com'io esposi altra volta coil' appoggio di alcuni fattil e per esse le uova considerate come alimento sarebbero nel vero senso chimico ingrassanti per eccellenza.

La seconda Tavola comprende le analisi~ e le osscrva- zioni fatte sopra quattordici pulcini~ dei quali alcuni rac- colti a diverso grado di sviluppo durante l'ineubazione~ altri gih usciti dal guscio~ e vissuti pih o meno tempo digiuni~ dissetati soltanto coo semplice acqua~ o nutriti con sola fe.cula~ o con solo zuccher% o col]' alimento or-

550 dinario. Le uova c h e h a n data questi puleini erano Ira

loro diverse sotto gli stessi rapporti delle precedenti. Le analisi eseguite sui pulcini ottenuti sono state dirette e

eondotte nel modo stesso e eolr intendimento medesimo

delle analisi precedenti a separare ciob e determinare quanta di materie grass% e quanta di materie albuminoi- di { o residue al trattamento dell' e tere e dell' acool ) si contenesse in ciascuno di Ioro; non senza tener canto e del grado di calore offerto al momenta dell ' uccisione ~ e della quantitk e qualith degli escrementi dati in tempo

di vita~ e della comparsa e verifieazione dell ' acido ut ica nell' allantoide in tempo dell' incubazione.

Ora dal confronto delia cifra esprimente il peso della

materie grass% e di quella esprimente il peso delle albu- minoidi, otteauta dall' analisi istituita su ciascun pulcin%

dal confronto; dic% di queste eifre colle respcttive medic

stabilite sull 'analisi di dodici uova~ ~ facile rilevare e st~,bilire quanta eiascun pulcino ha perdut% quanta ha

consumato di materie grass% e quanto di materie albu-

minoidi. La perdita dell' acqua i~ stata determinata soltanto

durante 1' ineubazion% per la differenza notata nel peso totale di aleune uova avanti e dopo 1' ineubazione me-

desima. Di tal maniera a me sembra aver osservato in questo

lavoro tutte I t eondizioni richieste da esperienze compa- rative siffatte per dare il maggior valore possibile alle

deduzioni the se ne vogliono trarre. Sono in numero di dodici le uova analizzate~ e sono diverse tra Ioro sotto tutti i rapporti. Cosieeh~ le medie ricavateae hanno il va-

lore richiesto per esprimere in genere quanto di quelle

tali materie si eontenga in un uovo. Simili ad esse sono le uova~ the per I ' incubazioae ci han somministrato i pulcini ~ uguali i proeessi~ uguali le eautele per estricar%

separare~ determinare in peso quelle stesse materie. Co- siech~ ore il peso di quelle ottenute dai pulcini si allon-

tani sensibilmente dalle respettive medie fissate ~ si potrk ragionevolmente coaeludere ehe il cambiamento notat% la

55t variazione avvenuta~ deriva dal processo di evoluzione e di vita del nuovo organismo.

E le deduzioni le pih rilevanti c h e s e ne possono trar- re ~ anche a colpo d'occhio~ sono ~ a mio av~is% le

appresso : 1. ~ Perdurante 1' incubazione, e la vita del pulcino

gia uscito dal guscio ~ sotto qualunque regime si trovi avviene in genere una diminuzione non tanto dei mate- riali grassi~ quanto encore degli albuminoidi~ che erano contenuti nell' uovo.

2. 0 Questa diminuzione ~ ben poco sentita, poco ap- prezzabile durante l' incubazioae~ anche condotta agli ul- timi periodi~ par modo c h e l a diminuzion% che in questo tempo avviene notabile nel peso intiero dell' uov% i~ d~t ascriversi per la massima parte all' acqua perduta.

3? Maggiore~ e molto rilevante ~ la diminuzione degli indicati materiali nel pulcino uscito dai gusci% e che ha vissuto per un certo tempo digiun% e tanto pih rilevante quanto pih ha vissuto digiuno ~ di maniera che dopo due giorai e mezzo circa di rite: la materia grassa si riduce a meao ancho della met~ di quella che esisteva primiti- vamente, l~ella materia albuminoide la diminuzione noa

precisamente in questa stessa proporzione ma anch'es- sa ~ molto vistosa~ e nel lasso di tempo indicato si ri- duce per 1o meno a due terzi del peso primitivo:

4. ~ Nei puleiai alimentati con fecula e zucchero la di- minuzione ~ state ugualmente notabile, e in ultimo pres- s ' a poco la stessa ~ an zi sensibilmeate maggiore per parte delle materie grasse. Non per questo ~ a dirsi che l'ali- mento apprestato non abbia contribuito per niente al man- tenimento della vita di questi pulcini. 1 quali anzi avendo vissuto di pih dei digiuni: e pih di questi vivaci~ agitati: irrequieti~ devono aver trovato in quello un utile riparo al dispendio maggiore richiesto per la respirazione.

5. 0 Finalmente anehe nei pulcini alimentati come d' or- dinario, ed in quello pure vissuto per cinque giorni libe- ramente presso la chioccia, la dimiauzione e delia mate-

55fl rio grasse e delle a)buminoidi~ se non b stata preeisa- mente come nei precedenti~ b perb stata vistosamente no- tabile; cosicchb convien dire che nei primi giorai di vita il pulcino perde sempr% e molto pih di quello che introduce colle materie, ch/~ gli servono di alimento.

Dal complesso delle quail deduzioni si conclud% che in ogni rood% e in ogni tempo si perde e si consuma tanto materie grasse che materie albuminoidi~ l e quali pure prendon parte all' atto respiratorio fino dalla incubazione. Sono dunque respiratorie anch' esse ; e non solamente al- ]ora quando occorra supplire al difetto di quelle pih stret- tamente respiratori% ma quando pure si ha di queste a dovizia. Non si perdono perb distruggendosi per intiero nella Ioro costituzione elementar% e per la sola ragione di svolger calorico. Poichb specialmente nella incubazione abbiamo formazione di un nuovo organismo ; quindi vera ed assoluta formazione, anche nel senso chimico-fisiologi- co, di fil)rina~ globulina~ ematosina~ gelatina, cmndrina. E la eostituzione elementare diverse di qucste sostanze nuo- ve ci fa manifesto~ c h e l a albuminoidi~ dalle quali presero

, origine~ ham dovuto necessariamente perdere per fissazio- ne d'ossigen% pih o meno di carbonio ~ pih o meno d' idrogeno. La formazione poi di prodotti escrementizi~ come la bile~ e 1' acido urico) che ad una certa epoca si raccoglie a vista nell 'ai!antoide, e che sezuita a prodursi unitamente a quella anche nel digiun% o sotto r usm d'a- limento non azotato~ ci conferma nel fatto del nuovo ac- eozzo e della nuova distribuzione avvenuta negli elementi~ e della" continua mndificazione cui soggiacciono le smstanze stesse albuminoidi.

E qui mi arrestm per non abusare pih a lungo della vostra indulgenza~ persuaso d 'al t ronde che possiate ap- prezzar di per voi tutto quell' interesse fisiologico~ chc son capaci d" ispirare sl fatte ricerche (1).

{t) Questo lavoro htviato dall' autore al Congrerso sclentifico di Genova, letto, e, reso ostensibiIc alia Sczione di Chimica dal respeitivo segretarlo, ottenne per consetlso unanime the fosse inserito pet' inticro negii Atti.

553

Osservazionl alia Memoria del Prof. A. CmA di C. MATTEUCCl.

Nel tempo ehe ei eorre 1' Obbligo di ringraziare 1' auo tore d'averci dato a pubblicare nel Cimento un capitolo eosi importante di un Opera che ha di recente pubblica- ta~ dobbiamo poi alia verit~ di fare pubbliche a|eune di- chiarazioni relative aile scoperte fatte dallo stesso A. e descritte in questo stesso capitolo.

Sta in fatto ehe il prof. Cima dopo di aver letto l'estratto della mia ultima Memoria sulla corrente propria~ mi scri- veva di essere giunto agli stessi risultati da me ottenuti e d' aver quindi trovato che la corrente chiamata propria della rana era un fenomeno generale~ appartenente a tut- te le masse museo]ari~ prese sopra vari animali~ e the la sola condizione di questo fenomeno era quella da me pure trovata della disuguale distribuzione del tendine alle due estremith del muscolo. GI' impediva la pubbliea- zione della scoperta ~ P averla descritta in una memoria presentata per il coneorso del premio Aldini all'Aceademia delle Seienze di Bologna.

Leggendo ora I' intero lavoro del prof. Cima~ che tro- vo pieno di molti nuovi esperimenti~ eseguiti con tanta esattezza~ e di considerazioni assai giuste tratte dai me- desimi~ non posso astenermi dalla penosa impressione che mi f a i l vedere che un lavoro cos~ lungo e diffieil% con- dotto a buon fine come questo ~ non abbia ottenuto daU' Aecademia di Bologna la rieompensa che per ogni ragio- ne mi pareva meritare.

Chiunqu% letto il programma del premio Aldin b scor- rerh con attenzione P Opera del prof. Cima~ rimarrh sor- preso di apprendere che la Commissione dell'Accademia Bolognese~ abbia diehiarato c h e l a Memoria non aveva soddisfatto al tema.

Cim. An. IV. 36

554 Converrebbe supporre ehe questa Commissione avesso

prima ripetute tulle le esperienze del prof. Cima e non le avesse trovate vere.

Credo impossibile a chiunque si accinga a questo la- voro col solo int,~ndimento di scuoprire la verith~ di giun- gere a questa conclusione.

N u o v l s p e v i m e n t l s u l l a c o P v e n t e p v o p r l a d e l l a r a n a e s u l l a r m u s c o l a v e . 8 c o p e P t a d e l - l a e o v v e n t e p v o p v l a i n t u t t i gll a n l m a l i ( | ) .

Del Dolt. ANTONIO CIMA.

Prof. di Fislca nella IL Universit~ di Cagliari.

[. 1. Esposte nelle due prime parti le moire sperienze tanto degli antichi~ che dei moderni~ intorno alle contra- zioni galvaniche ed alle correnti elettro-fisiologiche, pas- serb o r a a d esporre alcuni miei sperimenti intorno a que- sto soggetto; ed aleuai nuovi fatti da me osservati.

w 9. Ripetendo 1' esperienza fondamentale del Galvani~ la quale consiste nel far venire a contatto del nervo ischia- tico o della porzione di eanale vertebrale e midolla spi- nale ehe resta a questo unita nella preparazione dell'ani- male~ i muscoli delia coscia o della gamba~ osservai che nella generalit~ dei casi avvengono le eontrazioni ; ma studiando il fatto con maggior attenzione~ e speri- men/ando in un numero grandissimo di ranocchi ho tro-

veto, ottenersi pih faeilmente le contrazioni nella rana, mettendo il nervo suddetto a contatto del muscolo pih grande della gamba, che mettendolo a conlatto dei nm- scoli della coseia ~ anche dei laterali esterni~ como sug- geriva il Galvani. Mi occorse moltissime volte di vedere

(t) Capo distaccato da un'opuscolo lntitolalo, Saggio storico~ritico e sperimentale suUr r galvaniche o sulle eorrenti elettro-fisiolo-

gichel pubblicato in questi giorni a Cagliari col tlpl di A. Timon.