riforma agraria ad aziendam

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NOVEMBRE 2012 / La nuova ecologia 15 terramadre di Vandana Shiva India è terra di piccoli agricoltori. Secondo l’Onu, più piccola è la fatto- ria più alta la produttività. Le picco- le aziende sono falsamente descrit- te come improduttive, al contrario, quando si prende in considerazione la biodiversità, sono capaci di produrre più varietà di cibo e redditi più alti. NEL DIBATTITO SULL’INVESTIMENTO DIRETTO in un paese da parte di una società con sede all’estero (Foreign direct investment ), coloro che ne sono promotori sosten- gono che l’entrata di multinazionali come Wal-Mart nel mercato agricolo costituisca un vantaggio per i contadi- ni. L’obiettivo è sbarazzarsi degli inter- mediari. Qualsiasi operatore che media nella distribuzione delle merci fra pro- duttori e consumatori è un intermedia- rio. Wal-Mart non è né produttore né consumatore: è un intermediario con un giro di affari da 480 miliardi di dollari. Il problema reale non è l’eliminazione dell’intermediario ma la sostituzione del piccolo intermediario con un gigante come Walmart. La problematicità non è nel numero degli intermediari, ma nella loro dimensione e nella divisione dei profitti. PER EVITARE LA CONCENTRAZIONE di potere, l’India si è dotata dell’ Agricoltu- ral produce marketing committee act (Apmc), legge il cui obiettivo è di assicu- rare che i coltivatori ricevano un com- penso adeguato e di limitare la libertà dei commercianti e degli intermediari nello sfruttamento dei piccoli produttori. I nostri mercati agricoli rurali (Mandis ) sono governati da cooperative che inclu- dono gli agricoltori e prevedono che i commercianti non possono comprare più di un certo ammontare. Questo per prevenire i monopoli e creare un sistema di distribuzione all’ingrosso e al dettaglio decentralizzato. OGGI IL GOVERNO INDIANO STA CERCANDO di distrug- gere la legge Apmc e i Mandis per facilitare l’ingresso della grande impresa nel settore agricolo. L’investimento diretto nella vendita al dettaglio cambierà radicalmen- te l’agricoltura indiana, minacciando la sopravvivenza del piccolo agricoltore e la diversità dei nostri sistemi di produzione agricola. Wal-Mart ha la capacità di creare un monopsonio (quando di fronte a una pluralità di ven- ditori c’è un solo compratore, ndr) attraverso il suo potere d’acquisto. Una multinazionale, infatti, non acquista le extra-produzioni dai piccoli agricoltori ma lavora con le grandi filiere e i grandi fornitori: Wal-Mart e i piccoli agricoltori indipendenti non possono coesistere. A MARZO IL GOVERNO HA ANNUNCIATO una nuova po- litica per il controllo societario dell’agricoltura chiamato “Partenariato pubblico-privato integrato per lo sviluppo agricolo” (Ppp-Iad). Un programma per facilitare pro- getti integrati su larga scala, guidati da operatori del settore agricolo privato e dei settori affini, al fine di aggregare gli agricoltori, costruendo infrastrutture rurali, introducendo nuove tecnologie, creando valore aggiunto e integrando la catena agricola di approvvigionamento. Il dipartimento per l’Agricoltura si pro- pone di coprire un milione di agricoltori entro il 2017. Ciascun progetto di agri- coltura integrata dovrebbe coinvolgere un minimo di diecimila agricoltori. Lo schema prevede che si accetterebbero proposte da parte di multinazionali pri- vate su progetti di sviluppo di agricoltu- ra integrata, a condizione che l’interven- to copra tutti gli aspetti, dalla produzio- ne alla commercializzazione. I progetti possono variare dai 3 ai 5 anni. INSOMMA, QUEI DIECIMILA agricoltori non saranno più produttori indipenden- ti ma legati in corporazioni, a loro volta partner di Wal-Mart. Questo schema, e il disegno politico di cui fa parte, sov- verte le riforme agrarie e la nostra stessa sicurezza ali- mentare. Quelle che il governo chiama “riforme” sono in realtà controriforme, cambiamenti che non sono solo im- posti dall’alto ma dal di fuori. Wall-Mart ha danneggiato agricoltori e produttori americani, cosi come danneggerà quelli indiani. E dato che la loro densità in India è molto più alta rispetto al resto del mondo, l’impatto distruttivo sarà amplificato. (traduzione di Tiziana Finelli) Riforma agraria ad aziendam L’ ‘Wall-Mart ha danneggiato agricoltori e produttori Usa, così come danneggerà quelli indiani. E dato che qui la loro densità è molto più alta, l’impatto sarà devastante’

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"Wall-Mart ha danneggiato agricoltori e produttori Usa, così come danneggerà quelli indiani. L'impatto sarà devastante. Terramadre di Vandana Shiva

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novembre 2012 / La nuova ecologia 15

terramadre

di Vandana Shiva

India è terra di piccoli agricoltori. Secondo l’Onu, più piccola è la fatto-ria più alta la produttività. Le picco-le aziende sono falsamente descrit-te come improduttive, al contrario, quando si prende in considerazione la biodiversità, sono capaci di produrre

più varietà di cibo e redditi più alti.NeL dibattito SuLL’iNVeStimeNto diretto in un

paese da parte di una società con sede all’estero (Foreign direct investment), coloro che ne sono promotori sosten-gono che l’entrata di multinazionali come Wal-Mart nel mercato agricolo costituisca un vantaggio per i contadi-ni. L’obiettivo è sbarazzarsi degli inter-mediari. Qualsiasi operatore che media nella distribuzione delle merci fra pro-duttori e consumatori è un intermedia-rio. Wal-Mart non è né produttore né consumatore: è un intermediario con un giro di affari da 480 miliardi di dollari. Il problema reale non è l’eliminazione dell’intermediario ma la sostituzione del piccolo intermediario con un gigante come Walmart. La problematicità non è nel numero degli intermediari, ma nella loro dimensione e nella divisione dei profitti.

Per eVitare La coNceNtrazioNe di potere, l’India si è dotata dell’Agricoltu-ral produce marketing committee act (Apmc), legge il cui obiettivo è di assicu-rare che i coltivatori ricevano un com-penso adeguato e di limitare la libertà dei commercianti e degli intermediari nello sfruttamento dei piccoli produttori. I nostri mercati agricoli rurali (Mandis) sono governati da cooperative che inclu-dono gli agricoltori e prevedono che i commercianti non possono comprare più di un certo ammontare. Questo per prevenire i monopoli e creare un sistema di distribuzione all’ingrosso e al dettaglio decentralizzato.

oggi iL goVerNo iNdiaNo Sta cercaNdo di distrug-gere la legge Apmc e i Mandis per facilitare l’ingresso della grande impresa nel settore agricolo. L’investimento diretto nella vendita al dettaglio cambierà radicalmen-

te l’agricoltura indiana, minacciando la sopravvivenza del piccolo agricoltore e la diversità dei nostri sistemi di produzione agricola. Wal-Mart ha la capacità di creare un monopsonio (quando di fronte a una pluralità di ven-ditori c’è un solo compratore, ndr) attraverso il suo potere d’acquisto. Una multinazionale, infatti, non acquista le extra-produzioni dai piccoli agricoltori ma lavora con le grandi filiere e i grandi fornitori: Wal-Mart e i piccoli agricoltori indipendenti non possono coesistere.

a marzo iL goVerNo ha aNNuNciato una nuova po-litica per il controllo societario dell’agricoltura chiamato “Partenariato pubblico-privato integrato per lo sviluppo agricolo” (Ppp-Iad). Un programma per facilitare pro-

getti integrati su larga scala, guidati da operatori del settore agricolo privato e dei settori affini, al fine di aggregare gli agricoltori, costruendo infrastrutture rurali, introducendo nuove tecnologie, creando valore aggiunto e integrando la catena agricola di approvvigionamento. Il dipartimento per l’Agricoltura si pro-pone di coprire un milione di agricoltori entro il 2017. Ciascun progetto di agri-coltura integrata dovrebbe coinvolgere un minimo di diecimila agricoltori. Lo schema prevede che si accetterebbero proposte da parte di multinazionali pri-vate su progetti di sviluppo di agricoltu-ra integrata, a condizione che l’interven-to copra tutti gli aspetti, dalla produzio-ne alla commercializzazione. I progetti possono variare dai 3 ai 5 anni.

iNSomma, quei diecimiLa agricoltori non saranno più produttori indipenden-ti ma legati in corporazioni, a loro volta partner di Wal-Mart. Questo schema, e il disegno politico di cui fa parte, sov-

verte le riforme agrarie e la nostra stessa sicurezza ali-mentare. Quelle che il governo chiama “riforme” sono in realtà controriforme, cambiamenti che non sono solo im-posti dall’alto ma dal di fuori. Wall-Mart ha danneggiato agricoltori e produttori americani, cosi come danneggerà quelli indiani. E dato che la loro densità in India è molto più alta rispetto al resto del mondo, l’impatto distruttivo sarà amplificato. (traduzione di Tiziana Finelli)

Riforma agraria ad aziendam

L’

‘Wall-Mart ha danneggiato

agricoltori e produttori

Usa, così come danneggerà quelli

indiani. E dato che qui la loro

densità è molto più alta, l’impatto sarà devastante’

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