riviera est giu2013 n79

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continua a pag. 8 L’Intervento Q uasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla fi accolata per le vie della città di Padova per sensibilizzare l’opinione pubblica... Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città *Presidente Confesercenti Padova di Nicola Rossi* EDITORIALE Fusione tra Comuni i sindaci ci provano di Nicola Stievano V ia le Province, tutte, via i piccoli Comuni, il più possibile. Nell’estate 2013, forse la più difficile dall’inizio della crisi, le parole d’ordine sono tagliare, razionalizzare, fare economia, contenere le spese. Anche a Nordest, dove il campanile è sacro, dove l’identità locale è radicata nella storia ma anche nelle abitudini quotidiane, ci si interroga sul destino degli enti locali. Mente la battaglia per la “sopravvivenza” delle Province, i cui amministratori sembra- no intenzionati a non cedere e a sfruttare tutti gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote al governo, si gioca più che altro sul piano politico nazionale, la partita che riguarda i Comuni si tiene in casa e po- trebbe portare a novità interessanti già in questi giorni. Da una parte c’è la Regione che incoraggia le Unioni dei Comuni e an- che le fusioni stanziando dei contributi alle amministrazioni che intraprendono questa strada. Dall’altra ci sono i sindaci che, pur avendo presente la forte identità del Co- mune che guidano, devono anzitutto far quadrare i conti. Non si può certo dire che siano rimasti alla finestra, anzi. continua a pag. 3 della Riviera Est Periodico d’informazione locale. Anno XX n.79 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it Arriva il sottopasso di Borbiago Mira pag. 6 Argini del Brenta, è emergenza fontanazzi Campolongo pag. 10 pag. 8 Mira, interventi per milioni agli impianti sportivi Ristrutturazione alle palestre della media di Borbiago, elementare “Goldoni” di Oriago, stadio “Marco Parma” S ocietà ed impianti sportivi a Mira, so- luzioni in vista. Sono stati approvati nelle scorse settimane dalla giunta mirese quattro progetti per la ristrutturazio- ne e l’adeguamento normativo delle pale- stre della scuola media di Borbiago, della elementare “Goldoni” di Oriago, dello sta- dio “Marco Parma” di Oriago”, del campo da rugby e della palestra di Mira Taglio. Per tutti è stato chiesto il contributo da parte del fondo per lo sviluppo e la diffusione della pratica sportiva. Si tratta di quattro progetti per complessivi per 874.000 euro, riguardanti palestre scolastiche e campi sportivi, approvati dalla Giunta comunale di Mira. E’ stata inoltrata la domanda di contributo al Dipartimento Affari Regionali, Turismo e Sport della Presidenza del Consi- glio dei Ministri. “In un momento non certo facile per le casse comunali – dichiarano il sindaco Alvise Maniero e l’assessore ai Lavori Pubblici Luciano Claut – puntiamo a cogliere l’opportunità offerta dal Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione del- la pratica sportiva, che finanzia al 100% i progetti fino a 100.000 euro di costo per nuovi impianti sportivi o per la ristruttura- zione, e la messa a norma di quelli già in essere, mentre per i progetti tra 100 mila e 600 mila euro il contributo è di 100.000 euro, più il 76% della somma che eccede i 100.000 euro”. I progetti preliminari approvati dalla giunta riguardano comples- sivamente cinque strutture tra palestre e campi sportivi. Per la palestra della scuola media “F. Petrarca” .... Il comune punta sull’energia verde Campagna Lupia pag. 12 ORIAGO NEL DEGRADO, RIFIUTI DAPPERTUTTO Il territorio fa scuola e fa cultura: una piccola frazione di Dolo e il suo Antiquarium possono rivelarsi una macchina del tempo per tornare a cavallo dell’anno zero e scoprire i segreti della vita quotidiana degli antichi romani di area cisalpina. La frazione è Sambruson, in origine un importante ... pag. 9 ANTIQUARIUM, REPERTI ROMANI IN MOSTRA Le frazioni di Oriago e Mira Porte sono nel degrado più totale. Ad Oriago la situazione che più impensierisce il Pd, che guida la protesta, è lo scarico continuo di immondizia ai lati dei cassonetti. “Negli ultimi mesi, - spiega in una nota Luca Brussato, segretario di sezione del Pd - sempre più spesso si vedono ... pag. 16 Entra in Rete con noi! www.lapiazzaweb.it il sito del giornale SPACCIO DI FABBRICA: VIA BRUNACCI, 10/C MARGHERA (VE) ZONA PANORAMA TEL. 041 922692 marghera@dormiflex.it FABBRICA: VIA A. GRANDI, 13 SANTA MARIA DI SALA (VE) TEL. 041 5730800 www.dormiflex.it PIOVE DI SACCO e limitrofi 049 9705597 PIOVE DI SACCO Affiliato: PI.CO. s.a.s. P.tta Japelli, 1 - Tel. 049 9705597 - 049 9705601 www.grimaldifranchising.it [email protected] CAMPOLONGO MAGGIORE loc. Bojon lotto di terreno di 2130mq con progetto approvato per casa singola di generosa metratura, oneri pagati e fondazioni a platea esistenti. 130.000 Rif. 131356 DA PAG 20 A PAG 21 TROVI L’INSERTO WIND ZONA DI MIRA

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Riviera est giu2013 n79

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Page 1: Riviera est giu2013 n79

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Quasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla fi accolata per le vie della città di Padova per

sensibilizzare l’opinione pubblica

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

*Presidente Confesercenti Padova

di Nicola Rossi*

continua a pag. 8

L’Intervento

Quasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla

fi accolata per le vie della città di Padova per sensibilizzare l’opinione pubblica...

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

*Presidente Confesercenti Padova

di Nicola Rossi*

EDITORIALE

Fusione tra Comunii sindaci ci provanodi Nicola Stievano

Via le Province, tutte, via i piccoli Comuni, il più possibile. Nell’estate 2013, forse la più diffi cile dall’inizio

della crisi, le parole d’ordine sono tagliare, razionalizzare, fare economia, contenere le spese.

Anche a Nordest, dove il campanile è sacro, dove l’identità locale è radicata nella storia ma anche nelle abitudini quotidiane, ci si interroga sul destino degli enti locali. Mente la battaglia per la “sopravvivenza” delle Province, i cui amministratori sembra-no intenzionati a non cedere e a sfruttare tutti gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote al governo, si gioca più che altro sul piano politico nazionale, la partita che riguarda i Comuni si tiene in casa e po-trebbe portare a novità interessanti già in questi giorni. Da una parte c’è la Regione che incoraggia le Unioni dei Comuni e an-che le fusioni stanziando dei contributi alle amministrazioni che intraprendono questa strada.

Dall’altra ci sono i sindaci che, pur avendo presente la forte identità del Co-mune che guidano, devono anzitutto far quadrare i conti. Non si può certo dire che siano rimasti alla fi nestra, anzi.

continua a pag. 3

della Riviera Est

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.79 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

Arriva il sottopasso di Borbiago

Mira

pag. 6

Argini del Brenta, è emergenza fontanazzi

Campolongo

pag. 10

pag. 8

Mira, interventi per milioni agli impianti sportiviRistrutturazione alle palestre della media di Borbiago, elementare “Goldoni” di Oriago, stadio “Marco Parma”

Società ed impianti sportivi a Mira, so-luzioni in vista. Sono stati approvati nelle scorse settimane dalla giunta

mirese quattro progetti per la ristrutturazio-ne e l’adeguamento normativo delle pale-stre della scuola media di Borbiago, della elementare “Goldoni” di Oriago, dello sta-dio “Marco Parma” di Oriago”, del campo da rugby e della palestra di Mira Taglio. Per tutti è stato chiesto il contributo da parte del fondo per lo sviluppo e la diffusione della pratica sportiva. Si tratta di quattro

progetti per complessivi per 874.000 euro, riguardanti palestre scolastiche e campi sportivi, approvati dalla Giunta comunale di Mira. E’ stata inoltrata la domanda di contributo al Dipartimento Affari Regionali, Turismo e Sport della Presidenza del Consi-glio dei Ministri. “In un momento non certo facile per le casse comunali – dichiarano il sindaco Alvise Maniero e l’assessore ai Lavori Pubblici Luciano Claut – puntiamo a cogliere l’opportunità offerta dal Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione del-

la pratica sportiva, che finanzia al 100% i progetti fino a 100.000 euro di costo per nuovi impianti sportivi o per la ristruttura-zione, e la messa a norma di quelli già in essere, mentre per i progetti tra 100 mila e 600 mila euro il contributo è di 100.000 euro, più il 76% della somma che eccede i 100.000 euro”. I progetti preliminari approvati dalla giunta riguardano comples-sivamente cinque strutture tra palestre e campi sportivi. Per la palestra della scuola media “F. Petrarca” ....

Il comune punta sull’energia verde

Campagna Lupia

pag. 12

OriagO nel degradO, rifiuti dappertuttO

Il territorio fa scuola e fa cultura: una piccola frazione di Dolo e il suo Antiquarium

possono rivelarsi una macchina del tempo per tornare a cavallo dell’anno zero e

scoprire i segreti della vita quotidiana degli antichi romani di area cisalpina. La frazione

è Sambruson, in origine un importante ...

pag. 9antiquarium, reperti

rOmani in mOstra

Le frazioni di Oriago e Mira Porte sono nel degrado più totale. Ad Oriago la

situazione che più impensierisce il Pd, che guida la protesta, è lo scarico continuo di immondizia ai lati dei cassonetti. “Negli

ultimi mesi, - spiega in una nota Luca Brussato, segretario di sezione del Pd -

sempre più spesso si vedono ...

pag. 16

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Page 3: Riviera est giu2013 n79

EDITORIALE

Fusione tra Comuni i sindaci ci provanoLa gestione in forma associata dei servizi fra i piccoli Comuni è stato solo il primo passo, perché diverse amministrazioni hanno scelto

la forma dell’Unione fra Comuni, che dovrebbe garantire ulteriori economie e qualche risorsa in più. Ma c’è chi si sta spingendo oltre e pensando alle vere e proprie fusioni, fra due o più Comuni.

Non dimentichiamo che quasi vent’anni fa proprio in Veneto si verifi cò una della prime fusioni, con la nascita del Comune di Due Carrare su iniziativa dei sindaci di Carrara San Giorgio e Carrara Santo Stefano. La scelta si è rivelata lungimirante, racconta ora l’attuale sindaco, e ha permesso di accedere a nuove opportunità di fi nanziamento, a contare su maggiori risorse per realizzare opere e garantire servizi migliori.

Una strada da seguire, dunque, lungo la quale si stanno avviando altri Comuni del Veneto, dalla montagna bellunese alla bassa padovana, al rodigino, dove sei comuni hanno già deciso il loro futuro nome: Civitanova Polesine. Fusioni che non riguardano solo i micro-comuni, visto che anche Este, che conta quasi 17 mila abitanti, sta portando avanti il progetto di fusione con Ospedaletto Euganeo, centro di otre 5 mila anime.

Il “matrimonio” porterebbe un dote qualcosa come 9 milioni di euro per i prossimi dieci anni, una cifra che permetterebbe, raccontano gli amministratori, di gestire con maggiore tranquillità il bilancio comunale. E non importa se ce si sarà un solo Comune, con un nuovo nome, per non far torto a nessuno, ciò che conta è che rimangano i servizi, si possano asfaltare le strade, far giocare i bambini nei parchi pubblici, evitare che piova dentro le scuole. Fusione, unione o convenzioni: ciascun Comune sta cercando la soluzione ideale, non senza fatica, ma con la speranza di ottenere dei benefi ci.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

Riviera Provincia Regionemira

pag. 8

Il sindaco scrive al ministero per la Pansac

CampOlOngO

pag. 10

Sindaci mobilitati per l’ospedale di Dolo

CampOnOgara

pag. 13

Accordi pubblici-privati, interventi realizzati

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:

Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 27 giugno 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato

srlEditore

spiagge

pag. 18

Commerciantiabusivi, la Polizia provinciale vigila

sCuOla

pag. 22

Caro libri,esistono opportunità per spendere meno

persOnaggiO

pag. 24

Da Cavarzere in Cina con il dragon boat

siCurezza

pagg. 28-29

Morti bianche in calo perché è calato il lavoro

sOCietà

pag. 31

Il Veneto una delle regionidove si sta meglio

arte

pag. 34

Padiglione Italia alla Biennale di Venezia

Progetto Open Museumsa tOrCellO 400 mila eurO dalla prOvinCia

Il museo di Torcello sarà rimordenizzato e riallestito con le più recenti tecnologie entro il 2014. Il progetto Open Museums, che coinvolge gallerie ita-liane e slovene, ha l’obiettivo di valoriz-zare i reperti di maggior interesse e di trasformare i musei in luoghi di cultura aperti, modernizzandoli e riqualifican-doli. Torcello vedrà quindi l’installazione di pannelli multimediali, una libroteca interattiva, una vetrina espositiva con illustrazioni olografiche 3D e la realiz-zazione di applicazioni per smartphone e tablet. I fondi necessari, per un totale di 390 mila euro, sono già stati stanziati dalla Provincia.

Formazioneun COrsO per teCniCi del restaurO

L’Istituto Veneto per i Beni Culturali di Ve-nezia proporrà a breve un corso triennale

di formazione professionale per tecnici del restauro. Le lezioni si articoleranno in 900 ore annue, con fasi teoriche in aula e pratiche nei laboratori e stage. Gli apprendisti si specializzeranno nel

restauro, conservazione e manutenzione di superfici decorate dell’architettura

(materiali lapidei, marmorini, intonaci e dipinti). La qualifica professionale

conseguita al termine dei tre anni sarà valida in tutta l’Unione Europea.

Sicurezza idraulical’idrOvia padOva-venezia

per evitare le esOndaziOni

Lo studio di fattibilità commissariato dalla Regione ha confermato l’ipotesi di poter sfruttare l’idrovia Padova-Venezia come canale scolmatore in occasione di piene eccezionali. Gli esiti dello studio hanno

dato inoltre indicazioni sul completa-mento dell’idrovia che, oltre a favorire il

deflusso delle acque e a limitare il rischio di esondazioni, sarà anche un canale navigabile. “L’ultimazione dell’idrovia

- secondo l’assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte - potrà

costituire un importante strumento e una garanzia contro i rischi e le criticità che si sono evidenziate nell’area padovana

dopo l’alluvione del l’autunno 2010. La sicurezza idraulica è una delle priorità

della Regione. Ora vanno solo trovate le risorse adeguate, non solo per il 2014,

ma almeno per il prossimo quinquennio”.

Progetto Life +le sOluziOni della prOvinCia

all’intrusiOne salina

Venerdì 14 giugno la giunta Zaccariotto ha approvato la partecipazione al progetto europeo Life +, con l’obiettivo

di trovare soluzioni efficaci per arginare la progressiva salinizzazione delle falde superficiali costiere. Questo fenomeno è

particolarmente dannoso per l’agricoltura e gli ecosistemi locali. Il progetto cerca

quindi di risolvere il problema dell’intrusio-ne salina con interventi mirati, ancora in

fase di definizione. Anche l’assessore Lucio Gianni conferma come “sia importante

individuare sistemi efficaci per evitare la contaminazione delle falde costiere”.

messaggio pubblicitario

Page 4: Riviera est giu2013 n79

4 Argomento del mese

il viCepresidente COmmissiOne eurOpea antOniO taJani

“Veneto cuore pulsante dell’imprenditoria, va sostenuto”

Il Veneto è il cuore pulsante dell’imprenditoria. E per questo va sostenuto e incoraggiato. Sono le considerazioni del vi-cepresidente della Commissione Europea e commissario per

l’industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani (in foto), in Veneto a inizio giugno per un tour regionale di confronto proprio con le categorie produttive.

“E’ una delle regioni più industrializzate d’Europa, che rispetto ad altre possiede una caratteristica peculiare: la spe-

cifi cità e la qualità della sua gente, che è riuscita a trasformare in qualche de-cennio un territorio che viveva in condizioni economiche diffi cili in un territorio all’avanguardia” ha sostenuto, ospite di Unioncamere del Veneto, in occasione del tavolo di lavoro organizzato con le imprese e gli enti locali del territorio, cui hanno partecipato il presidente di Unioncamere del Veneto Alessandro Bianchi, e il segretario generale Gian Angelo Bellati oltre all’assessore regionale al Bilancio Roberto Ciambetti. Di fronte a questa platea il vicepresidente della Ce ha solleci-tato la politica a fare la sua parte.

“Penso – ha sostenuto – alla riduzione della burocrazia, al ritardo dei pa-gamenti, al lavoro che stiamo svolgendo sulla tutela del marchio e qualità dei prodotti. Penso alla piccola e media impresa, così forte e importante, che vive però momenti di diffi coltà”. G.G.

“Il 2012 è stato un anno di recessione, ma anche il 2013 sarà diffi cile. L’economia del Veneto sta attraversando la crisi più lunga della sua storia”.

Esordisce con queste parole il presidente di Unioncamere del Veneto, Alessandro Bianchi in occasione, lo scorso 18 giugno, della presentazione del rapporto “La situazione eco-nomica del Veneto”, curato dal Centro Studi Unioncamere Veneto giunto alla sua 46esima edizione.

In cinque anni la crisi ha sottratto al Veneto 23 miliardi di euro di Pil e nel 2013 la fl essione proseguirà con un -1,2%. In questo quadro l’aumento dell’aliquota Iva al 22% comporterebbe una ulteriore fl essione dei consumi. Secon-do le stime più recenti, nel 2013 il Veneto registrerà una fl essione del Pil pari al -1,2% e solo dal 2014 tornerà a crescere con un +0,9%. Da traino saranno ancora le espor-tazioni, previste in aumento del +4,4% (+2,7% per l’Italia) quest’anno, mentre il 2014 dovrebbe riservare una crescita del +5,2%. Di contro, il 2013 continuerà a registrare con-trazioni per consumi delle famiglie (-2,4%) e investimenti delle imprese (-4,6%), sebbene in ripresa rispetto ai valori 2012. Le ripercussioni sull’occupazione porteranno, nel 2013, a un calo del -1,1% delle unità lavoro, col tasso di

disoccupazione che salirà al 7,6%.Il Veneto ha chiuso il 2012 con una fl essione del Pil

del -2,3%, annullando la crescita del biennio 2010-2011 (+1,3%). La caduta è in linea con quella di Emilia Romagna (-2,4%), Piemonte (-2,3%), Toscana (-2,3%) e Lombardia (-2%). Complessivamente, dal 2008 al 2012, la crisi ha comportato una perdita di Pil pari a 23 miliardi di euro: 130 miliardi del Pil reale, senza crisi, avrebbero raggiunto i 153 miliardi. Il numero di imprese attive ha registrato una fl essione del -1,2%, pari a oltre 5.600 unità (poco più di 450mila unità). Il mercato del lavoro ha registrato un saldo occupazionale negativo di oltre 15mila posti: perdite più ingenti nelle costruzioni (-20,1%) e industria (-17,5%). La produzione industriale ha segnato una fl essione media an-nua del -4,3%. Crolla l’andamento delle vendite al dettaglio (-5,8%). E’ proseguita la contrazione dell’attività di prestito del sistema bancario (-2%). Continua la tendenza positiva nel turismo: nel 2012 +0,3% degli arrivi, pari a oltre 15,8 milioni di visitatori, mentre scendono del -1,7% le presenze, pari a 62,4 milioni.

A seguito delle manovre fi nanziare di austerità del bien-nio 2011-2012, nel 2013 il Veneto avrà una perdita di

Pil di 1,9 miliardi di euro (-1,3%). Le misure di austerity spiegano una caduta dei consumi di circa 1,3 miliardi di euro (-1,4% rispetto alla tendenza “ante manovre”) e una fl essione degli investimenti di 700 milioni di euro (-2,1%). Stimando l’impatto sul reddito disponibile delle famiglie (ciò che resta per i consumi dopo il pagamento delle imposte dirette), le famiglie venete hanno subìto un’erosione di 397 euro ciascuna.

“Se l’inversione di tendenza ci sarà, - commenta il pre-sidente Bianchi - sarà sicuramente più spostata verso fi ne anno e comunque legata ad auspicabili politiche per la cre-scita decise in ambito europeo. Finché l’Europa continuerà ad imporre solo politiche economiche volte al contenimento dei debiti sovrani e al risanamento dei conti pubblici na-zionali, diffi cilmente potrà esserci spazio per un vero rilan-cio”. “Gli enti pubblici, i loro amministratori e i soggetti che muovono lo sviluppo e la crescita - ha osservato Giuseppe Fedalto, il presidente della Camera di Commercio di Venezia che ha fatto gli onori di casa ospitando la presentazione nella rinnovata sede in centro storico a Venezia - sono chia-mati ad uno sforzo straordinario e a un gioco di squadra per sostenere il nostro sistema imprenditoriale”.

Il 2013 continuerà a registrare

contrazioni per i consumi delle famiglie

pari a -2,4%

Bianchi: “Se ci sarà inversione di tendenza,

sarà a fi ne anno grazie alle politiche

per la crescita”

ECONOMIAIn attesa di agganciare

la ripresa il Veneto conta i danni della più lunga crisi

economica della sua storia. I dati del 2012 e le stime

per il 2013 presentati da Unioncamere del Veneto

sono ancora critici. Quest’anno si registrerà

una fl essione del Pil pari al -1,2% e solo nel 2014 si

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Page 5: Riviera est giu2013 n79

Gli impiegati nell’industria e nei servizi percepiscono stipendi del 3-4% superiore alla media

foto da archivio di un impiegato

10 Argomento del mese

Nel Veneziano

L’indagine sulle retribuzioni

Nel Veneziano gli stipendi più alti A Venezia si guadagna di più che nel resto del Veneto o d’Italia. Può sembrare

incredibile, e invece è davvero così: chi ha un’occupazione in provincia riceve un compenso mediamente superiore del 4,6% dei colleghi veneti e del 3,3% di

quelli italiani. Tuttavia, dei 27.830 euro lordi l’anno, nel portafogli ne rimangono ben pochi. Il fi sco ne assorbe tra il 27 e il 44%, a seconda della qualifi ca. Inoltre, la rapida infl azione sui beni ad alto consumo (4,6% nel 2012) fa diminuire ulteriormente il potere d’acquisto e, assieme alla crescita della disoccupazione (8,4%) soprattutto giovanile (uno su tre è senza lavoro), determina un quadro perlopiù negativo della nostra economia.

I principali risultati del “Rapporto 2013 su lavoro e retribuzioni in provincia di Venezia”, stilato dalla Camera di Commercio, delineano chiaramente le dinamiche dell’economia veneziana, mostrando come siano ancora una volta le grandi industrie a trainare il territorio. I dipendenti delle grandi aziende (cioè con oltre 249 lavorato-ri) guadagnano infatti quasi il 40% in più degli occupati nelle piccole imprese (con al massimo 49 impiegati).

Analizzando invece i vari settori dell’occupazione, e confrontandoli col resto d’Italia, solo l’agricoltura segna uno scarto negativo nelle retribuzioni (10,8%), mentre gli impiegati nell’in-dustria e nei servizi percepiscono sti-pendi del 3-4% superiori alla media.

All’interno della regione, le differenze in termini di qualifi ca sono notevoli: si va dai 23.320 Euro lordi percepiti all’anno dagli operai agli oltre 84.000 dei dirigenti, passando per gli impiegati (26.900) e i quadri d’azienda (53.880). Il livello di stu-dio è determinante per ottenere uno stipendio più alto: in genere, c’è corrispondenza tra il numero di anni di studio e la retribuzione, tranne per i laureati di 1°livello (laurea triennale). Allo stesso modo, anche l’età contribuisce a ottenere un salario maggiore. Tra l’inizio e la fi ne della carriera, l’aumento medio è del 55%, con un picco del 123% nel settore terziario.

A livello di pari opportunità tra maschi e femmine si riscontra ancora un disavan-zo notevole: il gap di genere è addirittura del 23%, contro il 12% in Italia e il 16,7% in Veneto. L’andamento di questo differenziale è rimasto pressoché simile al trend on-dulatorio degli anni scorsi, senza produrre nessuna riduzione sostanziale del divario.

Il rapporto della Camera di Commercio si focalizza inoltre sull’evoluzione dell’e-conomia veneziana, segnalando come anche nel primo trimestre 2013 il numero delle imprese attive in provincia sia calato sensibilmente. Quasi 400 aziende hanno chiuso i battenti, in linea con la dinamica dell’ultimo semestre 2012. Anche nel Ve-neto e in Italia il trend generale è lo stesso, con un aumento della rapidità con cui le imprese sono costrette a chiudere (in Italia nei primi tre mesi del 2013 ben 11.000 imprese attive in meno, contro le 30.000 totali dell’anno scorso).

Andrea Zambolin

spalla pag 5 per vene-ziane

Ma aumentano i disoccupati e cala il potere d’acquisto. La parità di genere rimane un miraggio

5Argomento del mese

di giovanni giovetti

“I debiti della pubblica amministrazione vanno restituiti al più presto”Gli industriali padovani in asseblea Pavin: “Daremo al governo le chiavi delle nostre imprese”

Le imprese venete sono al limite e gli imprenditori hanno perso la pazienza. Eloquente la reazione di disappunto manifestata nei confronti del ministro “di casa” Flavio Zanonato, sindaco di Padova fi no a qualche mese fa e che ora si occupa del dicastero dello Svilluppo, contestato dagli industriali padovani nel corso dell’ultima Assemblea annuale, lo scorso 5 luglio.Non un attacco personale ma una manifestazione di disappunto sintomatica di un malessere profondo del Nordest che

produce e che reclama risposte dalla politica. Gli imprenditori padovani di Confi ndustria avevano esordito in assemblea con la sfi da lanciata dal loro presidente Massimo

Pavin di restituire al governo le chiavi delle loro imprese in segno di protesta. Una provocazione per sottolineare la necessità che il governo ascolti la voce dell’impresa. Il decreto sblocca debiti, la riduzione della spesa pubblica, più sobrietà nella politica: questi sono i segnali che si aspettano gli imprenditori ponendo “la questione industriale” come vero banco di prova per il Governo “di servizio al Paese” e per l’Europa, e chiedono ora uno shock fi scale, con l’abolizione dell’Irap, meno tasse sull’occupazione e il taglio dell’Imu sui capannoni. La voglia di fare non manca, la speranza neppure, ma non si può resistere a lungo di fronte ad uno scenario di grande desolazione economica. Fra le risposte sollecitate alla politica, prioritaria risulta la necessità di rendere più effi ciente la macchina pubblica e in particolare il dito è puntato sul netto ritardo del pagamento dei debiti.

“I debiti scaduti della pubblica amministrazione - si legge in una nota all’indomani dell’assemblea di Confi ndustria Padova - sono soldi delle imprese, che vanno restituiti al più presto, rimuovendo ogni genere di ostacolo per sanare una ferita che è solo italiana”.

In 5 anni persi in Veneto 23 miliardi di Pil

Da sx Serafi no Pitingaro, Uffi cio Studi Unioncamere, Roberto Furlan, Camera di Commercio di Padova, Alessandro Bianchi, Unioncamere Veneto, Giusep-pe Fedalto, Camera di Venezia, Fabrizio Pezzani, professore ordinario all’Università Bocconi, Gian Angelo Bellati, Segretario Generale di Unioncamere Veneto

Il presidente Confi ndustria Padova Massimo Pavin col ministro Flavio Zanonato, sullo sfondo il presidente nazionale degli industriali Giorgio Squinzi

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6 Mira

Il sottopasso ciclopedonale di Oriago potrebbe divenire presto una realtà. A rendere probabile questa soluzione c’è il fatto che la Regione ha incaricato Veneto Strade a fare uno studio di fatti-

bilità per la sua realizzazione. Si tratta di un sottopasso chiesto a gran voce dai residenti anche con manifestazioni in strada. Solo un mese fa, infatti, era stata fatta una biciclettata tra Borbiago ed Oriago e organizzate petizioni che hanno raccolto più di 2000 firme. Insomma, una mobilitazione di interi paesi. A dare l’annuncio degli interventi il sindaco del paese Alvise Maniero. “Sul fronte dei tanti problemi di viabilità tra Borbiago e Oriago, dove sono in corso importanti lavori nell’ambito delle opere complementari al Passante di Mestre - spiega il sindaco Alvise Maniero - c’è sicuramente una buona notizia. Veneto Strade ha avviato uno studio di fattibilità per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale a Borbiago, ad integrazione delle opere in corso, sulla grande rotatoria che collega via Monte Sommo, via Ticino e via Monferrato. Questa decisione premia l’impegno con cui si sono battuti i cittadini nei mesi scorsi, che avevano subito posto in luce la necessità di quest’opera, per evitare che si determinassero condizioni di forte rischio per il transi-to di ciclisti e pedoni nella nuova viabilità in fase di realizzazione. Un segnale importante, di come il dialogo serio e costruttivo tra cittadini e istituzioni possa essere efficace nella direzione dell’inte-resse collettivo”. La richiesta di una pista ciclabile era stata fatta dai residenti in quanto denunciavano che con la costruzione della nuova

opera le due frazioni (Oriago e Borbiago) restavano isolate, e di fat-to attraversare la nuova arteria a piedi e in bicicletta, è considerato estremamente pericoloso, quasi una roulette russa.“ In questa fase Veneto Strade - continua il comune di Mira - sta censendo tutte le reti di servizi potenzialmente interferenti con il sottopasso per pro-porre gli eventuali interventi di soluzione”. I comitati sono contenti. “La realizzazione di uno studio di fattibilità - spiega Davide Mores-sa per i residenti - è un fatto positivo e sta ad indicare la decisione della Regione di ascoltare le persone e procedere speditamente alla costruzione del nuovo sottopasso. L’importante è sbrigarsi perché quest’opera va costruita contemporaneamente alla bretella di col-legamento fra la Brentana e la A4”. Insomma, la gente attende risposte e non lungaggini burocratiche.

di Alessandro Abbadir

Per avere l’opera i comitati hanno organizzato manifestazioni di protesta e raccolto oltre 2000 firme

Infrastrutture Il comune annuncia uno studio di fattibilità della Regione

Borbiago, il sottopasso si farà

Il Consorzio Regionale per le Mani-festazioni e Mostre dell’Artigianato, con l’Associazione Artigiani e Piccola

Impresa “Città della Riviera del Brenta” e il patrocinio della Provincia di Venezia, e del Comune di Mira, ha bandito il 16° Concorso Internazionale Voci Nuove della Lirica “Giovan Battista Velluti” 2013, che si terrà che si terrà a Mira al teatro Villa dei Leoni il 5-6-7 settembre 2013. Fon-dato per volontà dell’ex presidente Nereo Vanzan scomparso nel 2010, il Concorso punta alla scoperta e promozione di nuove voci della lirica nel panorama nazionale ed internazionale.

Ma quest’anno ci sono importanti no-vità. “La giuria – spiega il vicepresidente dell’Associazione Artigiani Luca Vanzan – sarà di estremo valore artistico e qualitativo. A presiederla ci sarà il celebre soprano Katia Ricciarelli. Ne faranno parte poi il maestro Dario Bisso Sabadin, direttore Artistico del Concorso, Maurilio Manca, consulente di “Casting Lirica Lecce”, Alberto Terrani, ce-lebre attore e regista e Antonio Tasca della direzione artistica della Fondazione Teatro Verdi di Trieste”. Il Concorso si articola in tre fasi.

La fase eliminatoria (il 5 settembre dalle 10) a cui parteciperanno tutti i con-correnti. La semifinale (il 6 settembre dalle 16) alla quale parteciperanno i concorrenti ritenuti idonei dopo la prova preliminare; ed infine la finale ( il 7 settembre dalle 17): per chi passerà anche l’ultima prova elimi-natoria. Sono ammessi direttamente alla

semifinale i vincitori di altri concorsi lirici, nazionali ed internazionali, e i vincitori di ruoli di altri concorsi lirici. “Dopo la prova finale – spiega il direttore artistico – la giuria si ritirerà per emettere il verdetto. Al termine della riunione avverrà la premiazio-ne dei vincitori del 16° Concorso Internazio-nale Voci Nuove della Lirica “Giovan Battista Velluti”.

Il primo premio consisterà in 2500 euro e l’assegnazione di un Diploma di Merito e una Masterclass spesata con esibizione fina-le per il 2014. Il 2°premio è di 750 euro e Diploma di Merito e Masterclass, come per il primo premio. Ci sarà poi il Premio della Critica con targa e diploma di Merito, con il Premio Giuria popolare - Targa e diploma di Merito. Le iscrizioni al 16° Concorso Inter-nazionale Voci Nuove della Lirica “Giovan Battista Velluti” 2013 dovranno pervenire entro e non oltre il 31 luglio 2013 tramite il modulo di iscrizione disponibile online.

CONCORSO VELLuTI PRESIEDE KATIA RICCIARELLI

In brevePartiti i lavori sul ponte di via Bastiette

I lavori di rifacimento del ponte di via Bastiette sullo scolo Foscara a Malcontenta di Mira, affidati dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive all’impresa vincitrice dell’appalto sono partiti. L’intervento, per una spesa complessiva di quasi 23 mila euro, prevede la

demolizione del manufatto esistente le cui precarie condizioni di staticità hanno indotto il sindaco Alvise Maniero, oltre un mese fa, ad emanare un’ordinanza di chiusura al

traffico.

Paolo Lucarda Cavaliere di San MarcoNelle scorse settimane nella chiesa di San Francesco

della Vigna a Venezia è stato nominato nuovo Cavaliere di San Marco il già cavaliere della Repubblica Paolo

Lucarda, noto impresario di fiorerie e agenzie funebri. La nomina è arrivata per “il costante impegno di Paolo

Lucarda nel volontariato e per le numerose azioni di soli-darietà in favore del territorio e di chi ha più bisogno”.

Animali maltrattati nei tir Animali maltrattati e feriti transitano sulla Romea, ma interviene la polizia municipale e sequestra il carico e appioppa multe per migliaia di euro. La brutta scoperta è stata

fatta l’altro giorno sulla statale Romea durante un servizio di controllo della circolazione. Ma cos’è successo? Gli agenti hanno fermato un autocarro che stava effettuando un

trasporto di animali vivi di carattere nazionale diretto al sud Italia. Stava trasportando dei suini che sono subito sembrati non idonei al viaggio in quelle condizioni. Gli agenti hanno informato il Servizio Veterinario dell’ Ulss 13 e contestato una serie di sanzioni

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Page 8: Riviera est giu2013 n79

8 Mira

Società ed impianti sportivi a Mira, soluzioni in vista. Sono stati approvati nelle scorse settimane dalla giunta mirese quattro progetti per la ristrutturazio-

ne e l’adeguamento normativo delle palestre della scuola media di Borbiago, della elementare “Goldoni” di Oria-go, dello stadio “Marco Parma” di Oriago”, del campo da rugby e della palestra di Mira Taglio. Per tutti è stato chiesto il contributo da parte del fondo per lo sviluppo e la diffusione della pratica sportiva. Si tratta di quattro progetti per complessivi per 874.000 euro, riguardanti palestre scolastiche e campi sportivi, approvati dalla Giunta comunale di Mira. E’ stata inoltrata la domanda di contributo al Dipartimento Affari Regionali, Turismo e Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “In un momento non certo facile per le casse comunali – dichia-rano il sindaco Alvise Maniero e l’assessore ai Lavori Pubblici Luciano Claut – puntiamo a cogliere l’opportuni-tà offerta dal Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusio-ne della pratica sportiva, che finanzia al 100% i progetti fino a 100.000 euro di costo per nuovi impianti sportivi o per la ristrutturazione, e la messa a norma di quelli già in essere, mentre per i progetti tra 100 mila e 600 mila euro il contributo è di 100.000 euro, più il 76% della somma che eccede i 100.000 euro”. I progetti preliminari approvati dalla giunta riguardano complessi-vamente cinque strutture tra palestre e campi sportivi. Per la palestra della scuola media “F. Petrarca” di Borbiago, è previsto l’adeguamento degli spogliatoi con una spesa di 135.000 euro, di cui 126.000 richiesti come contri-buto. Per la palestra della scuola primaria “C. Goldoni” di Oriago il progetto prevede l’adeguamento normativo e la riqualificazione energetica. Il costo previsto è di 334mila euro per i quali è stato chiesto un contributo di 277mila euro. Sempre a Oriago sono previsti ristrutturazione e adeguamento normativo dello stadio di calcio “Marco Parma”, con la creazione anche di un punto di incontro e socializzazione tra atleti dopo il momento agonistico.

In questo caso il costo preventivato è di 205 mila euro e il contributo richiesto è di 18mila euro. Infine, a Mira, sono previsti ristrutturazione e adeguamento normativo del campo da rugby di via Oberdan e della palestra. An-che per il campo da rugby è prevista la realizzazione di uno spazio in cui dare vita al cosiddetto ‘terzo tempo’, momento classico a conclusione degli incontri sportivi. Per le due strutture la spesa è di 200mila euro, con un contributo richiesto di 176mila euro. Complessivamente

i contributi richiesti ammontano a 779 mila euro. Se questi interventi sono una soluzione possibile restano sul tappeto i problemi della mancata firma delle con-venzioni con le società sportive che certamente aspet-tano i contributi per far continuare la loro attività, pena la sospensione. A Mira ci sono società sportive con una storia gloriosa. Si pensi al Rugby Riviera Femminile che ha vinto quest’anno l’ennesimo scudetto o al calcio Mira che raggiunse anche la C2 negli anni Ottanta.

di Alessandro Abbadir

Amministrazione Il sindaco e l’assessore Claut annunciano una serie di interventi

Impianti sportivi, lavori per milioni di euro

Il sindaco di Mira Alvise Maniero

Ristrutturazione alle palestre della media di Borbiago, elementare “Goldoni”, stadio “Marco Parma”, campo da rugby

Territorio

Il sindaco Maniero ha scritto al Ministro del Lavoro in appoggio alle richieste dei dipendenti per avere nelle prossime settimane gli ammortizzatori sociali. Dopo la lettera aperta, che i lavoratori

della Pansac International hanno inviato al Ministro del Lavoro, al presidente della Regione Veneto, al Prefetto e ai sindaci di Venezia, Mira e Portogruaro, per chiedere ogni sforzo per sbloccare la situa-zione di stallo nella vendita dell’azienda, ma soprattutto la garanzia del pagamento della cassa integrazione, anche il sindaco di Mira, ha scritto con toni perentori al ministro del Lavoro Enrico Giovannini

e al direttore generale del Ministero dello Sviluppo Economico Giam-pietro Castano. “Credo doveroso - scrive Alvise Maniero - come sindaco di Mira, dove è presente uno dei complessi produttivi più importanti della Pansac, ribadire il sostegno dell’amministrazione comunale alla lotta per la difesa del posto di lavoro e il rilancio pro-duttivo dell’azienda che da anni i lavoratori stanno conducendo. Le chiedo quindi - conclude - di fare tutto quanto è in suo potere perché si arrivi al più presto all’approvazione del Decreto di proroga della Cassa integrazione straordinaria”. ”Per i lavoratori è urgente che si

concretizzino le procedure per la messa in vendita della società ai soggetti interessati e si possa quindi avviare il rilancio produttivo dell’azienda. “Su questi obiettivi - commenta - l’amministrazione è stata e sarà sempre al fianco dei lavoratori, perché occorre dare al più presto prospettive a uno dei poli occupazionali più importanti del nostro territorio”. Il commissario straordinario l’avvocato Marco Cappelletto è stato riconfermato nelle sue funzioni fino a settembre dallo stesso ministero. Fra i suoi compiti c’è quello di riuscire a por-tare a termine la vendita dei siti, o procedere ad affitti di comparti.

neWs Occupazione il sindaCO manierO sCrive al ministerO per la pansaC

segue da pag. 1

le forze politiche e sociali attorno ai pro-blemi delle imprese commerciali e del ruolo che svolgono nel contesto delle nostre città. La situazione economica generale accom-pagnata da alcuni provvedimenti di derego-lamentazione, ha fatto si che nei primi 4

mesi del 2013 a livello nazionale abbiano chiuso defi nitivamente i battenti 19.729 imprese commerciali, nel Veneto 1.336 men-tre a Padova e provincia sono 137 quelle che hanno abbassato defi nitivamente le loro serrande in questi 4 mesi (3 al giorno).Il risultato è che intere aree nei nostri centri storici e nei centri urbani stanno velocemente subendo fenomeni di desertifi cazione a cui seguiranno mancanza di servizi e degrado con conseguenti costi a carico della collettività. Del resto basta ricordare che in questi ultimi 5 anni: la pressione fi scale è sensibilmente aumentata, il credito a favore di imprese e famiglie si è ridotto drasticamente, il lavoro è diventato sempre più costoso, i provvedimenti ‘Salva Italia’ anziché dare linfa ad occupazione e consumi hanno depres-so l’economia, il reddito degli italiani è calato di 9.700 euro per ogni nucleo familiare. In altri termini, le misure drastiche varate nel recente passato non hanno dato nessun frutto positivo: con la sola strategia del rigore si porta il Paese alla deriva. La Confesercenti dice no quindi a politiche che puntino solo a modifi care le modalità di prelievo fi scale senza ridurne il peso e senza una seria politica di riduzione della spesa. Al contempo chiediamo che fi nalmente la politica economica del governo centrale e di quello territoriale sia impostata partendo dalle piccole e medie imprese e ad uno sviluppo economico molto legato ai centri urbani. Sono le piccole e medie imprese, in particolare del commercio, che rendono vitali e fruibili località che altrimenti non avrebbero nessuna capacità di at-trazione. Basta girare per i nostri centri urbani per rendersi conto di come le piccole e medie imprese che vi operano stiano dando vita ad un enorme sforzo di innovazione sia nell’offerta che nei servizi. Chiediamo pertanto di approvare la nostra proposta di Legge di iniziativa popolare che ridà potere decisionale alle Regioni ed ai Comuni in termini di orari di apertura dei negozi. Con la fi accolata di Padova, centinaia di commercianti hanno simbolicamente ma-nifestato di come siamo noi che illuminiamo le nostre città. Dateci una mano a non spegnerle.

*Presidente Confesercenti Padova

L’Intervento

di Nicola Rossi*

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

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9Mira

Le frazioni di Oriago e Mira Porte sono nel degrado più totale. Ad Oriago la situazione che più impensierisce il Pd che guida la protesta, è lo scarico continuo di immondizia ai lati dei cassonetti. “Negli ultimi mesi, - spiega

in una nota Luca Brussato segretario di sezione del Pd - sempre più spesso si vedono sopra i marciapiedi di una trentina di vie nella frazione di Oriago, dove sono posizionati i cassonetti dell’immondizia, mucchi di sacchetti, sca-tole di ogni genere, bottiglie, perfino televisori e frigoriferi con il rischio di far cadere i pedoni, oltre all’indubbio rischio igienico - sanitario nelle torride giornate estive. La cittadinanza della frazione è all’esasperazione in quanto tale incivile comportamento raggiunge livelli di indecenza nelle vie meno trafficate. L’ideale sarebbe riuscire a individuare chi getta le immondizie per terra e contravvenzionarlo”. A controllare questi indisciplinati cittadini per il Pd dovrebbero essere i vigili urbani (anche se ovviamente, spesso chi getta le

cose lo fa di notte), ma dove questo non fosse possibile sarebbe “opportuno individuare altre forme di deterrenza: installare videocamere davanti ai cas-sonetti più “frequentati” e l’occhio elettronico registrerebbe ogni mossa, per poter elevare le contravvenzioni in un secondo momento. Oppure servirebbe installare ovunque i cassonetti a calotta, quindi con apertura tramite chiave individuale, come è stato fatto in alcune frazioni“. Ma non finisce qui. Il malcostume è aggravato dai molti non residenti che, passando per Mira, sono soliti lasciare i propri rifiuti perché nel proprio Comune di residenza sono soggetti alla raccolta differenziata, con cassonetto ad apertura con chiave o chip. Ciò aggrava i costi. “L’auspicio - conclude Brussato - è che i cittadini utilizzino di più il servizio di raccolta ingombranti e che soprattutto evitino di gettare le sporcizie e i rifiuti all’esterno dei cassonetti. Se questo non si avverasse, è opportuno un intervento del comune per risolvere il problema”.

Denunce arrivano dal “Gruppo in Movimento”, un gruppo di cittadini gui-dato da Zeno Matteo Morabito. “Ci sono giunte - dice Morabito - diverse segnalazioni sui disagi che quotidianamente i cittadini hanno sulle strade di Mira. In particolare, i lavori in via Nazionale all’incrocio con via Mocenigo e via Boldani insieme a quelli della nuova rotonda di Borbiago per le opere complementari al casello di Mira apportano un aggravio di traffico su fragili strade secondarie con code e disagi. I lavori in via Nazionale sembrano non progredire o, addirittura, sospesi. Si attivi il comune”.

di Alessandro Abbadir

Servono telecamere per colpire chi sversa immondizia. I lavori stradali a Mira Porte vanno al rallentatore

Territorio La denuncia del Pd e del “Gruppo In Movimento”

Rifiuti dappertutto, Oriago nel degrado

Mira dopo anni ha il suo Piano delle Acque. L’intesa sul Piano delle Acque è stato siglato al centro servizi della Provincia a Mestre (via Forte Marghera, 191) e

dall’assessore alla difesa del suolo Paolo Dalla Vecchia. L’e-sponente provinciale ha partecipato alla firma del protocollo

operativo del Piano delle Acque del maggior comune rivierasco. Per il Comune di Mira c’era l’assessore all’Ambiente Mariagra-zia Sanginiti. “Il Piano delle Acque - spiega la provincia in una nota - è uno strumento fondamentale che consente l’adeguata conoscenza delle emergenze idrauliche in ambito comunale, e la pianificazione degli interventi di ripristino necessari, fornen-do un quadro completo della rete idrografica, e formulando delle linee guida”. Mira nel corso degli anni ha subito tantissimi

danni a causa delle emergenze idrauliche che hanno investito il suo territorio. Le aree più colpite dalle tracimazioni sono state quelle di via Toti, via Oberdan e via Mazzini e le zone di via dei Pioppi e via Verga a Mira Taglio. Via Sabbiona, via Ghebba a Oriago e via Malpaga e via Trescievoli fra Marano e Borbiago. Insomma, un ottimo strumento che pianifica interventi e ge-stione del territorio cercando di evitare il sommarsi di situazioni critiche. A.A.

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10 Campolongo

Argini del Brenta, è emergenza a Campo-longo Maggiore soprattutto a causa del fenomeno fontanazzi. Questo il tema

dell’assemblea pubblica che si è tenuta nelle scorse settimane alla trattoria “La Rustica” di Bojon a cui hanno partecipato oltre 200 persone del paese e di tutte le frazioni del comune. Una riunione a cui hanno parteci-pato anche molti esponenti dell’amministra-zione dell’ente locale. Si è constatato che il dissesto idrogeologico degli argini del fiume Brenta durante le ultime piene stagionali, ha provocato ampi fontanazzi in via Rivelli e strade limitrofe. Il sindaco Alessandro Campalto è stato chiaro.” Per sistemare gli argini del Brenta solo nel comune di Campo-longo, ha detto il sindaco che “serviranno almeno 20 milioni, uno per ogni chilometro di argine”. “Nelle scorse settimane le pie-ne - hanno detto esponenti del comitato Brenta Sicuro - hanno messo in evidenza un’enorme e preoccupante erosione della parte fronte acqua, sempre più drammatica ad ogni piena”. In via Rivelli e strade laterali

l’ampiezza dei fontanazzi e delle risalite so-litamente era della dimensione di tre metri. Ora, si è spiegato in assemblea, misurano più di 30 metri e minacciano strade e abi-tazioni a ridosso degli argini”. Il comitato Brenta Sicuro è nato da qualche anno ed è una delle numerose realtà presenti nei nostri territori che subiscono da anni danni idraulici ad ogni pioggia. In maggio quando le ab-bondanti piogge fecero scattare l’emergenza fu fatta intervenire la Protezione civile per fronteggiare la situazione. Il livello del Bren-

ta su cui scaricano le acque affluenti come il Bacchiglione si era innalzato a un livello pauroso. In via Rivelli e in via Basse a Bojon e a Campolongo capoluogo nei campi e sulla strada hanno cominciato ad affiorare risalite d’acqua, i fontanazzi che, se non controllati, rischiano di sgretolare case o infrastrutture a ridosso dell’argine. Fenomeni di fontanazzi si sono verificati anche nella frazione di San-don di Fossò. Il livello del fiume poi fortuna-tamente si abbassò senza far danni. Ma la paura resta ogni volta.

di Alessandro Abbadir

Il sindaco ”Abbiamo chiesto 20 milioni di euro per sistemare le rive”

Territorio Affrontato in una assemblea pubblica il tema della sicurezza idrogeologica

Argini del Brenta è emergenza

Campolongo capofila della rivolta dei sindaci della Riviera con-tro i tagli all’Ulss 13. A spiegarlo direttamente è il sindaco Alessandro Campalto insieme però con i sindaci di Fossò

Federica Boscaro e quello di Camponogara Giampietro Menin. “Sono state approvate dalla giunta regionale – dice Campalto – le schede di dotazione ospedaliera e le schede di dotazione territoria-le, delle unità organizzative dei servizi, che vedono la riorganizza-zione delle Ulss del Veneto. La giunta ha deciso per la nostra Ulss 13, la sua lenta ed agonizzante fine, prevedendo la netta frattura tra l’ospedale di Dolo e quello di Mirano, ed eliminando totalmente quello di Noale. La prospettiva del mantenimento di un ospedale di rete su due sedi che conservino entrambe le caratteristiche di ospe-dale per acuti ormai è solo nelle mani della politica regionale, e ci

sembra sia lontana”. I sindaci si rammaricano delle decisioni prese. “Sono state – continuano – richieste quelle dei comuni, andate vane, vista la riduzione da 2,9 posti letto/abitante a 2,5 posti letto/abitante, il sottodimensionamento del numero di primari per abitante. Non si condivide la netta separazione delle due strutture di Dolo e Mirano per indirizzo: il primo con prestazioni esclusiva-mente mediche e il secondo con quelle chirurgiche. La caratteristica che tiene in piedi un ospedale che vuole continuare a definirsi tale è l’integrazione delle funzioni. La realtà più penalizzata è chiaramen-te quelle della Riviera sud poiché nel presidio di Dolo non saranno più in funzione le sale operatoria”. Campalto, Menin e Boscaro fanno esempi semplici. “A Dolo non si svolgeranno più interventi chirurgici – dicono – e non ci sarà ortopedia. E’ possibile garantire un punto nascite in un presidio dove non si è adeguati per interveni-re con un cesareo? E se una partoriente necessita di questo servizio ci si troverà nella necessità di un trasferimento d’urgenza? Questo come si sposa con gli standard di sicurezza di una struttura?” Ma ci sono altri aspetti che, a loro avviso, rendono difficilmente e at-tuabile quanto delineato nelle schede. “Il rischio – dicono – è il collasso di Mirano per sovraccarico: trasferire tutta la chirurgia a Mirano significherebbe fare operare le 11 sale operatorie attuali in regime di h 24. Come è possibile rimanendo fanalino di coda come finanziamento regionale e in un rapporto pazienti/primari? Verran-no ancora realizzati gli interventi di messa a norma dell’ospedale di Dolo, tanto sbandierati e mai iniziati?” Un altro commento riguar-dano le schede di dotazione territoriale. “Sulla carta - concludono i sindaci - sono previsti 111 nuovi posti letto in strutture intermedie. Dove sono previsti? In quali strutture? A nostro avviso ciò necessi-terebbe di almeno 3/ 4 milioni. Dove si trovano queste risorse? E in che tempi? visto che sul fronte ospedaliero il trasferimento delle funzioni sarà nel breve periodo?”

sanità

Tagli all’ulss13

“SALVIAMO L’OSPEDALE DI DOLO”

A.A.

L’ingresso dell’ospedale di Dolo

C’è stata la riduzione da 2,9 a 2,5 posti letto per abitante

Riviera, le poste sono nel caos. A denun-ciarlo è il presidente della conferenza dei sindaci del comprensorio Damia-

no Zecchinato durante l’ultima assemblea dei primi cittadini del comprensorio. I dis-servizi maggiori sono soprattutto nell’area ovest e sud cioè nei comuni di Vigonovo, Fossò, Camponogara, Campolongo e Stra. La posta arriva ad aziende e famiglie anche con un mese di ritardo. “A causa di un mu-tato sistema dello smistamento della corri-spondenza – afferma Zecchinato – l’ufficio centrale dell’area è diventato Stra. La posta di 4 comuni si sposta da un territorio all’al-tro e arriva a Fossò e Vigonovo con decine di giorni di ritardo, se non quasi un mese. Questi ritardi sono inaccettabili perché cre-ano danni economici ad aziende e privati. Resta poi il fatto che in tutti gli uffici postali di Vigonovo, Stra, Fossò e Camponogara al primo di ogni mese non c’è la necessaria liquidità per pagare le pensioni che vengono pagate in Posta solo per il 20 % degli aventi diritto”. Si è affrontato poi il problema por-

tato in conferenza dei sindaci dal Comune di Mira. Qui da settembre si passerà da 18 a 14 addetti. E’ stato siglato, infatti, un accor-do nazionale tra Poste Italiane e i sindacati. Per il compartimento di Dolo c’è il taglio di otto portalettere, quattro nel solo Comune di Mira. Tre anni fa erano già stati eliminati tre portalettere per effetto di un altro accor-do, quello del luglio 2010. Poste SpA pun-ta, secondo i sindacati delle Poste già oggi a privilegiare il settore finanziario dei prodotti postali a scapito del servizio di recapito. “Se non si interviene – si è chiesta l’ammini-strazione comunale mirese – i cittadini di Mira con quattro postini in meno vedranno peggiorare sensibilmente la consegna della posta. Pesanti saranno poi le conseguenze per i portalettere superstiti costretti a subire un considerevole aumento del carico di lavo-ro”. Disagi alle Poste si segnalano poi nei comuni di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Pianiga, soprattutto per quanto riguarda i portalettere.

SERVIZI POSTE NEL CAOS

A.A.

Il Brenta in piena

In breveMuore a 36 anni per un aneurisma

Notte Bianca a Bojon, un successo

Stop con l’antimafia di professione “E’ ora di finirla con un atteggiamento di lotta all’illegalità troppo radicato nel ricordo

del passato malavitoso della banda Maniero e del suo fondatore. Bisogna voltare pagina: la cultura della legalità non ha bisogno di continui professionisti dell’antimafia,

ma di fatti concreti”. Il sindaco di Campolongo Alessandro Campalto e Paolo Bordin, fondatore di “Affari puliti” ed ex assessore alla Cultura, intervengono dopo le polemiche

sulla produzione di una maglietta con il volto di Felice Maniero e la scritta “Fasso rapine”. “Non se ne può più - dicono - Campolongo non può sempre essere legata al

passato dell’ex boss Felice Maniero. E’ tempo di cambiare registro”

Grande successo a Bojon di Campolongo per la prima Notte bianca del paese con negozi aperti

fin oltre mezzanotte. L’evento è stato organizzato dal Comune in collaborazione con i commercianti

e l’Inter Club. La manifestazione si è tenuta lungo la via principale di Bojon che per l’occasione ha

chiuso il traffico tratto tra via Dante e via Pavese. Hanno partecipato quasi 2000 persone

Muore a soli 36 anni stroncato da un aneurisma. Questa la tragica fine nelle scorse settimane di Matteo Marinello di 36 anni residente a Campolongo. La famiglia ha accon-

sentito all’espianto degli occhi di Matteo colpito probabilmente da un aneurisma all’aorta, esattamente come toccò alla sorella Chiara 12 anni fa. Un gesto di estrema generosità nel giorno più triste per papà Fausto e mamma Luciana, rimasti a piangere la morte dell’unico

figlio dopo la disgrazia che il 17 maggio del 2001 aveva portato via Chiara.

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Il Comune di Campagna Lupia ha ottenu-to la certificazione che attesta la prove-nienza da fonti rinnovabili del 100% del

fabbisogno di energia elettrica. Gli impianti di illuminazione pubblica e gli edifici comu-nali utilizzano energia verde, che consente all’ente di evitare l’immissione in atmosfe-ra di gas climalteranti. Socio del consorzio per l’energia Cev dal 2004, Campagna Lupia ha sino ad oggi evitato di immettere in atmosfera 2923,29 tonnellate di Co2, calcolate sulla base dei consumi annuali dell’ente. Inoltre, il Comune ha conseguito un importante obiettivo poiché insieme agli altri 1088 Soci del Consorzio Cev (fra cui 931 Comuni) ha contribuito a risparmiare complessivamente oltre 2.183.200 ton-nellate di Co2 con il solo acquisto dell’ener-gia elettrica. L’azione di Campagna Lupia non si ferma qui. I valori delle mancate emissioni di gas climaltereranti aumenta-no, infatti, anche grazie ad altre iniziati-ve, realizzate tramite il Consorzio senza sostenere costi e volte a ridurre i consumi producendo energia. È il caso del Progetto “1000 Tetti fotovoltaici su 1000 scuole”, cui l’ente ha partecipato realizzando un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola media Dogliotti, con una produzione annua stimata di 22707,44 kWh ed una manca-ta emissione di 10,97 t di Viabilità. Grazie alla sostituzione della vecchia caldaia all’in-terno della scuola materna e media con ge-neratori di calore ad alta efficienza, inoltre, il Comune ha ridotto i consumi di gas di ben 7986 cm3, evitando le emissioni di 15 t di Co2. “Campagna Lupia – spiega il sindaco del paese Fabio Livieri – si fa pro-motore di una nuova cultura dell’energia stimolando i cittadini ad adottare compor-tamenti sempre più sostenibili, scegliendo l’energia verde per il proprio fabbisogno e puntando all’efficienza energetica delle proprie abitazioni per ridurre i consumi e le emissioni di Co2. Campagna Lupia realizza una best practice che può essere adottata in particolare dalle aziende del territorio che, alle medesime condizioni riservate all’ente, possono acquistare energia verde contribuendo insieme al raggiungimento dell’obiettivo 20-20-20. Quest’obiettivo è stato definito dal Protocollo di Kyoto del 1997 e invita a ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e por-tare sempre al 20% il risparmio energetico, tutto entro il 2020. In linea con le politi-che comunitarie e con l’applicazione delle indicazioni che da esse derivano, dunque, Campagna Lupia attua azioni concrete e si garantisce importanti risparmi per abbat-tere i costi d’acquisto dell’energia, rispet-tando i principi di un sviluppo sostenibile che riguarda l’ottimizzazione delle risorse

di Alessandro Abbadir

Dal 2004 l’ente ha evitato di immettere in atmosfera 2923,29 tonnellate di Co2, calcolate sulla base dei consumi annui

-Ambiente Grazie ad un accordo con il consorzio Cev arrivano importanti certificazioni

Il comune punta con decisione sull’energia verde

Un lampione fotovoltaico

economiche oltre che delle risorse energeti-che. Abbiamo insomma fatto notevoli passi in avanti nel rispetto dell’ambiente e nel risparmio economico, malgrado i costi dei consumi energetici aumentino sempre più in forma esponenziale”. Ma il comune non si ferma qui. “Bisogna sottolineare che – conclude il sindaco – i prossimi obbiettivi saranno quelli di risparmiare sull’utilizzo dell’energia elettrica prevedendo una graduale sostituzione delle lampade per la pubblica illuminazione, con lampade a basso consumo e a Led, come di recente fatto nel nuovo quartiere di Lughetto, da poco risistemato” .

Fino al 31 agosto sarà chiusa al traf-fico in entrambi i sensi di marcia la strada provinciale 15 in Comune di

Campagna Lupia, all’altezza dello scolo Boligo, per lavori di manutenzione stra-ordinaria del ponte Boligo. Il traffico sarà dirottato lungo la strada provinciale 14 (via Lova) e un tratto della SP 13 com-preso tra l’intersezione con la 14 e la 15 (via Roma – via XXV Aprile). Di fatto la frazione di Lova sarà isolata dal resto del paese e dal capoluogo. Per questo motivo ci sono tante proteste da parte dei residenti: per loro si poteva lasciare aperto almeno un senso di marcia. Il co-mune vigilerà. Il sindaco del paese, Fa-bio Livieri, infatti assicura che sarà fatto rispettare con scrupolo il cronoprogram-ma dei lavori. “Controlleremo – dice – ogni giorno con i tecnici l’avanzamento dei lavori. Il primo settembre la strada dovrà essere riaperta”. In queste setti-mane ci sono state già tante proteste da parte dei residenti che ora utilizzano la strada che porta a Lugo e Lughetto per raggiungere la Romea”. A.A.

neWsViabilitàChiusa la strada per lOva

12 Campagnia Lupia

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Camponogara è stato uno dei primi comuni del-la Riviera del Brenta a sperimentare gli accordi pubblico-privato. Uno strumento che consente

all’ente comunale di realizzare opere in cambio della concessione al privato di edificare una determinata quantità di metri cubi. L’amministrazione di Cam-ponogara ha approvato quindici accordi: tre previsti dall’amministrazione Fogarin e dodici dall’attuale giunta Menin. “La concretizzazione di questi progetti è lenta – dice Paolo Nardo, assessore ai lavori pub-blici – anche se il realizzatore è un privato si tratta comunque di opere d’interesse pubblico e l’iter è lo stesso. Il privato deve, infatti, presentare il progetto esecutivo dell’opera la cui realizzazione deve essere fatta da un’impresa terza, selezionata mediante gara. L’opera poi deve essere finanziata dal privato, che ipotizza magari di trovare i fondi con la vendita dell’edificabilità ricevuta in cambio dal comune”. Tra le opere andate a buon fine c’è la caserma dei carabinie-ri, poi il distretto sanitario e, grazie a un’integrazione dell’accordo, anche il centro prelievi del sangue. A Cal-croci è stata acquisita un’area edificabile di 750 mq. a ridosso di un’area verde che potrà essere destinata alla costruzione di un edificio pubblico. Nella stessa

frazione è già in atto la realizzazione di un parco di 4.700 mq. in via Fossa del Palo. Un altro accordo, che interessa via Sabbioni, darà la possibilità di fare opere su una struttura pubblica per oltre 110 mila euro. Un altro invece, raddoppierà i servizi degli impianti spor-tivi. Quest’opera è pressoché ultimata. Nel comune sono in fase di assegnazione dei lavori che prevedono la costruzione della pista ciclabile da via Artigiani a via Fermi, mentre il progetto riguardante il tratto via Fermi-via S. Pellico è in fase di approvazione presso la Provincia. A Prozzolo, con un altro accordo è prevista la cessione di un’area di 1.400 mq a ridosso del Parco

Vinkovci e una pista pedonale lungo la Brentella, che collegherà il parco a via Prati Bassi. Nella frazione di Premaore, subito dopo la sagra paesana prenderà il via l’accordo che prevede la realizzazione di un par-cheggio, di un’area a verde di 1.500 mq. e la siste-mazione della pista ciclabile da via Goldoni al Ceod. “Auspichiamo che anche gli accordi che interessano la parrocchia trovino presto una soluzione positiva, almeno per quanto riguarda il piazzale e il sagrato – conclude Nardo – non andrà in porto, da parte dei proponenti, l’accordo che prevedeva lo spostamento del campo sportivo”.

di Roberta Pasqualetto

Le intese suggellate sono state in totale 15. Tre della vecchia amministrazione Fogarin, 12 di quella attuale

Lavori pubblici L’assessore Paolo Nardo illustra i risultati raggiunti

Accordi pubblici - privati, servizi ai cittadini

Il municipio di Camponogara

Anche quest’anno, Rete Eventi propone una serie di spettacoli all’interno di alcuni comuni della Riviera del Brenta. Camponogara, Fossò, Strà e Vigonovo

hanno aderito a questo progetto e ospitano spettacoli di cinema, musica, teatro, danza e cultura; iniziati a giugno e fino al mese di ottobre.

A Camponogara, nel mese di luglio, due spettacoli in piazzetta Salvo d’Acquisto: sabato 20 una serata mu-sicale con una band revival di musica anni ‘60 e ’70 a cura dell’Avis di Camponogara; venerdì 26 uno spettacolo scritto e diretto da Nicola Cazzalini e prodotto da Alice nella città “Cubo”.

Lo spettacolo percorre la giornata di un clown alle prese con qualcosa che gli sfugge, tra esilaranti trovate sceniche e comiche. Il protagonista incappa continuamen-te nell’enorme scatola di cartone in cui vive il suo tempo sospeso.

Sabato 31 agosto, nel parco di villa Menegazzo, la Compagnia Tuttinscena Camponogara propone lo spettaco-lo “Il tacchino”. Venerdì 6 settembre, presso il parco di Villa Menegazzo, il maestro Massimo Devo presenta un concerto di fisarmoniche, mentre sabato 7 e domenica 8 si svolge in piazza Mazzini (scuole elementari Don Milani) l’Expo e Fiera dei Saperi. In chiusura, sabato 19 ottobre, nel teatro comunale Dario Fo, il concerto di chitarra acusti-ca “Venicestrings” chitarre a Venezia con Giorgio Cordini, Peter Price e Alberto Caltanella. L’ingresso a tutte le serate è libero, per informazioni www.comune.camponogara.ve.it.

neWs

EventispettaCOli finO all’autunnO

R.P.

13Camponogara

PRO LOCO MIRAinfo: [email protected]

PRO LOCO CAVARZEREinfo: [email protected]

PRO LOCO CONAinfo: 0426.355046 [email protected]

Pro Loco Venezia: Lasciati incantare dal loro amore

PALIO DI NOALE: Ancora un grande successo della Pro Loco di Noale nonostante le sempre più limitate risorse a disposizione degli Enti Pubblici! Il 16 Giugno migliaia di persone si sono tuffate a piè pari nel Medio-evo assiepando le strade del centro storico. Noale si è vestita a festa ed ha vissuto giornate indimenticabili tra arcieri, donzelle, nobili ma anche popolani, concubine, appestati e l’immancabile boia. Il palio è stato vinto dalla Contrada della Cerva con Francesca Smiderle e Diego Avon ma il momento più atteso da turisti ed ospiti è stato il maestoso corteo storico che ha attraver-sato tutta la città per la gioia di adulti e bambini!

PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI CHIOGGIA: Sempre il 16 Giugno, a Chioggia, è stato presentato il volumetto della quarta edizione del Premio letterario, che raccoglie le poesie e la sintesi dei racconti che han-

no vinto lo scorso anno i due settori del premio. Alla Presenza dell’Assessore Comunale Narciso Girotto, dell’Assessore Provinciale Lucio Gianni e del Padri-no Edizione 2012 Luca Ginetto è stato presentato il tema della 5^ edizione anno 2013 e cioè “Chioggia: le silenziose presenze dell’acque nelle lingue del territo-rio”; la scadenza del bando, sia per la poesia che per la narrativa, sarà il 30 Ottobre prossimo. E’ questo un importante concorso, che ha in pochi anni raggiunto di-mensioni nazionali, attirando l’attenzione su Chioggia e promuovendola, allo stesso tempo.

MANIFESTAZIONI IN PROGRAMMA, DA NON PERDERE:

• SCORZE’: dal 19 al 29 luglio - Festa del Pomodoro • SPINEA: 21 Luglio - Festa del Redentor • SALZANO: dal 23 al 27 Agosto - Sagra di San Bortolo• MARTELLAGO: 04 Agosto a Maerne - Festa degli uccelli• PELLESTRINA: dal 27 Luglio al 04 Agosto - Festa della madonna dell’Apparizione• PORTOSECCO DI PELLESTRINA: dal 10 al 15

Agosto - Sagra di Santo Stefano• DOLO: dal 09 al 19 Agosto - Festa di San Rocco e Fiera del Bestiame • CHIOGGIA: dal 12 al 21 Luglio - Sagra del Pesce • CAMPONOGARA: 08 Agosto - Cena sotto le stelle• CAORLE: 25 LUGLIO - Griglie Roventi• SAN DONÀ DI PIAVE: 7 AGOSTO - Festa Medioevale Patto d’Amistà

(Informazioni inviate da LUCIO GIANNI, ass. Provinciale Pro Loco)

PALIO DI NOALE: Ancora un grande successo della

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14 Approfondimento

Ad animare l’estate, nella Riviera del Brenta, si tengono diverse sagre le-gate al folklore del nostro territorio.

A Fossò si terrà la sagra di San Luigi fino al 15 luglio, dedicata per la prima volta al palio dei capitei. Durante la sagra sarà pos-sibili trovare giochi adatti ai bambini fino a quelli apprezzati dagli adulti, alternando la corsa dei sacchi, a quella con l’uovo nel cucchiaio o delle carriole. Il palio è diviso in cinque per i capitelli del territorio: Boschet-ta, Alberoni, Arzaroni, Castellaro, Sandon e Crosara di Angi. “Per la prima volta organiz-ziamo il palio dei capitei. Questa idea nasce dalla volontà di riscoprire alcuni giochi di una volta e per sensibilizzare lo spirito di unione della comunità – dice il presidente della Pro Loco Franco Soazi – siamo sicu-ri che la gente si divertirà con i giochi di una volta, semplici e genuini”. Durante la festa non mancherà l’enogastronomia, il ballo e la musica con il Kanale Rock Sum-mer festival che proporrà un concorso per i giovani emergenti. Inoltre, all’interno del

calendario, si terrà un incontro di pugilato nazionale. Nel mese di luglio si festeggia la festa del Redentore, ma non è solo Venezia a commemorarlo. Malcontenta festeggia il terzo fine settimana di luglio, dal 18 al 23; mentre a Calcroci la festa si terrà per due fine settimana: dal 12 al 15 e dal 19 al 23 luglio. Le sagre sono all’insegna dell’eno-gastronomia, della pesca di beneficienza e chiudono con i fuochi d’artificio. Dolo sarà animata dalla sagra di San Rocco, dal 9 al 19 agosto: ogni sera ci sarà uno spettacolo diverso tra musica e cabaret, stand gastro-nomici e pesca di beneficienza. All’interno di questa sagra venerdì 16 agosto si terrà l’antica Fiera del Bestiame: una delle po-che fiere ancora presenti nel Veneto legata alle tradizioni del nostro paese. La sagra occuperà via Guolo, via Arino, piazza Mer-cato, via Foscarina e via Giotto. I visitatori avranno occasione di vedere gli animali da cortile e da allevamento, le dimostrazioni di antiche arti e mestieri legati al mondo dell’agricoltura. “Un momento importante,

in particolare per i più piccoli che, a causa di una società troppo frenetica e fredda, mol-te volte non conoscono più gli animali che una volta animavano aie e fattorie – dice il presidente della Pro Loco Giuliano Sal-vagnini – questa fiera è attenta alle tipi-cità della produzione agro-alimentare della Riviera, ed è una vetrina per le produzioni della nostra terra, con assaggi e vendita diretta dal produttore al consumatore e la collaborazione della Coldiretti e la valoriz-zazione degli stessi prodotti negli stand ga-stronomici della festa in abbinamento a vini Igp della Riviera”. Lunedì 19 chiuderanno i festeggiamenti con uno spettacolo piro-tecnico. In una situazione un po’ diversa da quella della sagra, sabato 7 settembre nell’Isola Bassa di Dolo si terrà una rievo-cazione storica dei fatti narrati da Tito Livio nella “Storia di Roma”, accaduti nel territo-rio della Riviera del Brenta - Medoacus nel 302 a.C.. Per l’occasione sarà ricostruito un villaggio, un mercato con le attività artigia-nali e i prodotti dell’epoca e la partecipa-

zione di oltre cento figuranti, che creeranno un’azione scenica in tre tempi guidati dalla regia di una voce narrante. L’iniziativa vuole proporre al pubblico adulto e agli studenti un’occasione di approfondimento e divulga-zione volta ad accrescere la conoscenza de-gli eventi storici accaduti nell’antichità nel territorio veneto. “La cosa migliore per un territorio è creare dei momenti di aggrega-

zione per le persone – dice l’assessore alla cultura Antonio Pra – cerchiamo di dare più offerte per accontentare tutti i gusti e gli interessi. Sicuramente è un periodo econo-mico difficile, dove non ci sono più fondi e sono stati fatti importanti tagli alla cultura, ma abbiamo cercato di trovare il modo di creare manifestazioni con il volontariato e con i partner interessati alle iniziative”.

di Roberta Pasqualetto

Da Dolo a Malcontenta, Camponogara e Sandon Pro Loco e comuni organizzano eventi per migliaia di persone

Aggregazione Tanti appuntamenti con il bel periodo per poter passare una serata in allegria

Estate in Riviera, tempo di sagre

Un momento di festa in piazza

Un luglio di cultura e divertimento, con l’Estate fiessese sul Naviglio. Teatro, danza, musica e molto altro in una

delle manifestazioni più attese e ricche del-la stagione, che nonostante il suo carattere di interesse sovra locale appartiene alla po-polazione, anche perché trova negli spazi pubblici di Fiesso il suo palcoscenico: gli attori si esibiranno infatti in Piazza Marconi o nel Giardino del Palazzo Municipale. La rassegna, che si snoda in varie serate nel corso dell’intero mese di luglio, si apre con la consueta danza urbana, il primo luglio, e prosegue con un’altra sperimentazione artistica: la danza geometrica. Ma il cavallo di battaglia di questa edizione è il teatro, ancora una volta in chiave sperimentale e artistica: domina, nella seconda metà di lu-glio, il teatro di strada. Teatro come danza (Valse, 16 luglio) o come circo di strada (Kolok, 23 luglio). Anche il teatro narrativo si scopre innovativo, come avviene nel caso della Black Comedy (19 luglio). Sempre il teatro chiude la rassegna il 31 luglio: in quest’occasione scenderanno in strada gli artisti del Carosello del Teatro Nucleo, in una sgangherata parata di strada in cui i musicanti di Brema raccontano la loro sto-ria attraverso musiche e suggestioni.Infine, non poteva mancare l’espressione musicale per la quale Fiesso ha più volte manifestato la sua passione: il jazz. A onorare questo legame, la performance della Backyard Jazz Orchestra, un big band di 15 elementi che unisce alcuni dei migliori musicisti di provenienza balcanica e che si esibirà gio-

vedì 25 luglio. “E’ una manifestazione che appartiene a tutta la popolazione di Fiesso, in quanto non si rivolge a un target limitato o a una sola fascia d’età, ma coinvolge e risponde a un vasto ventaglio di attese – spiega Raffaella Barbato, presidente della Pro Loco di Fiesso, che organizza l’evento in collaborazione con il Comune, ArteVen, Circuito teatrale regionale, la Provincia di Venezia, la Regione Veneto e Veneto Jazz – sarà per questo che la manifestazione nel tempo è cresciuta, diventando un’occasione per animare il paese, non rinunciando però a un’espressione di grande qualità”. “No-nostante i molti tagli ai comuni – prosegue l’assessore alla cultura Marco Cominato – abbiamo cercato in tutti i modi di mantenere questo classico appuntamento, ormai tanto atteso dalla popolazione. Quest’anno, tutti gli spettacoli saranno annunciati da apposi-ti stendardi, visibili dalla strada”. Tutti gli eventi, a ingresso libero, iniziano alle 21. Il programma della rassegna è disponibile sul sito del comune di Fiesso d’Artico.

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6 - 9 Settembre 2013Mira (Ve) - Villa dei Leoni

MIRA - Teatro Villa dei Leoni5 - 7 SETTEMBRE 2013

Giuria Tecnica composta daKatia Ricciarelli, Maurilio Manca, Alberto Terrani,

Antonio Tasca, Dario Bisso Sabàdin

Giuria popolare

Giuria della CriticaAlessandro Cammarano, Athos Tromboni

Con il Patrocinio:

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MIRA

Provincia di Venezia

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Con la fattiva collaborazione di:

Direttore Artistico Concorso VellutiDario Bisso SabàdinPresidente Associazione Artigiani e P.I.Riviera del BrentaSalvatore MazzoccaPresidente Consorzio Regionale per le Manifestazioni e Mostre dell’ArtigianatoLuca Vanzan

Segreteria Concorso VellutiConsorzio Regionale Manifestazioni Mostre e Artigianato

Via Brenta Bassa, 34 - 30031 Dolo (VE)Tel. 333 8163036 - Fax 041 413520

Il Concorso sarà in live streaming all'indirizzowww.concorsovelluti.it/live

VOCI NUOVE DELLA LIRICA16° CONCORSO INTERNAZIONALE

“Giovan Battista Velluti”

GiovanBattistaVelluti

XVI concorso GB Velluti - Teatro Villa dei Leoni - Mira

2° Concorso “Fotografa la tua Arte” - Villa dei Leoni - MiraConcorso aperto ad aziende artigiane associate e amatori.

rIpresA ItAlIA - il ruolo dell’artigianato e della pMI nell’economia del paese. Convegno presso la sala dell’associazione artigiani e P. i. “Città della riviera del Brenta”. Parteciperanno rappresentanti del governo e delle istituzioni locali.

Appuntamento con la solidarietà: Partita di calcio tra la Nazionale Cantanti e la squadra di affari Puliti - l’incasso sarà devoluto a sostegno del progetto “il giardino della legalità“.

Ore 15.30 Casa Futura - Forte poerio: convegno su bio edilizia e fonti rinnovabiliper un’idea moderna e compatibile di vivere il territorio e l’ambiente.

Ore 19.30 villa Widmann di Mira - cena di Gala e chiusura festa dell’Artigianato con premiazione vincitori concorso fotografico.

per partecipare alla cena rivolgersi a segreteria associazione 041.410333. Il costo della cena è di 35,00 EAl concorso fotografico possono partecipare AZIeNDe ArtIGIANe AssOCIAte e AMAtOrI. Per iscriversi è necessario scrivere a [email protected] allegando la scheda di partecipazione compilata in ogni sua parte oppure recapitare la documentazione a mano presso l’associazione (Via Brentabassa, 34 - Dolo - Ve).regolamento, scheda informativa e modulo di partecipazione sono scaricabili dal sito www.artidolo.it oppure è possibile ritirarli presso lo sportello della segreteria dell’associazione.

COMUNE di MIRAVilla Dei Leoni

5-7 settembre

5-8 settembre

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Il territorio fa scuola e fa cultura: una piccola frazione di Dolo e il suo Antiquarium possono rivelarsi una mac-china del tempo per tornare a cavallo dell’anno zero e

scoprire i segreti della vita quotidiana degli antichi romani di area cisalpina. La frazione è Sambruson, in origine un importante centro abitato posto lungo la via Annia, come attestato anche dall’antichissima Tabula Peuntingenaria, l’”atlante stradale” che raffigurava tutto il mondo conosciu-to ai tempi degli antichi romani. Sambruson si chiamava allora Mansio Medoaco, dall’antico nome del Brenta, ma era anche conosciuta come Adduodecimo, perché posta a dodici miglia da Padova. “La storia antica è tornata alla luce – spiega Monica Zampieri, archeologa che si occupa dell’Antiquarium di Sambruson – grazie agli scavi condot-ti, nel 1950, dal professore Lino Vanuzzo, insegnante di matematica a Dolo ma con la passione dell’archeologia. In tre mesi di scavo, da lui stesso finanziati, aiutato da alcuni giovani volontari, il professore è riuscito a trovare moltissimi reperti antichi, in gran parte romani ma anche rinascimentali e preistorici”. La ricerca finanziata dallo stesso professor Vanuzzo, è stata sospesa al termine dei tre mesi per mancanza di fondi, che fino ad allora aveva stanziato lo stesso Vanuzzo. Quanti reperti si celeranno ancora a pochi decimetri dalla superficie? Intanto, quan-

to raccolto è conservato nell’Antiquarium di Sambruson, posto presso le scuole, un piccolo museo aperto da poco più di un anno grazie alla passione dell’associazione Trove-mose e dell’amministrazione comunale. Il museo è inoltre finanziato dal progetto via Annia, che interessa anche i siti storici maggiori come Padova “La nostra principale attivi-tà è promuovere la storia di Sambruson, soprattutto tra i bambini e i ragazzi – prosegue Monica Zampieri – sono, infatti, le scuole primarie e secondarie di primo grado le destinatarie dei nostri laboratori didattici, con cui i ragazzi toccano con mano i reperti antichi e stabiliscono un con-tatto più fisico di quello stretto sulle pagine dei libri con la storia. Nei laboratori da noi proposti, gli alunni possono riprodurre piccole anfore d’argilla o monete romane, sul modello dei reperti esposti. Ma si tratta, oltre al laboratorio

creativo, anche di vedere da vicino come funziona il lavoro di uno storico: quali sono, ad esempio, le fonti, secondarie o primarie, che permettono a uno storico di ipotizzare un fatto. Poter toccare queste fonti (come, appunto, i fram-menti di utensili domestici d’argilla) è per i bambini e i ragazzi come poter toccare la storia”. I laboratori didattici vengono attivati ogni anno, e l’offerta viene generalmente raccolta dalle scuole del territorio “Nell’ultimo periodo, a causa delle restrizioni del comune, che ha fatto comunque moltissimo per questo museo, tutte le proposta didattiche vengono dirette alle scuole più vicine. Tuttavia, ci sono spe-ranze di crescita: stiamo infatti cercando di promuovere un’apertura periodica fissa, in cui il museo sia accessibile a chiunque”. Per ora, l’Antiquarium è visitabile contattando l’ufficio cultura del comune di Dolo allo 041411090.

di Silvia Tessari

Il materiale che oggi funge da attrazione è stato portato alla luce nel 1950 grazie agli scavi del professor Livio Vanuzzo

Archeologia A Sambruson di Dolo un museo davvero unico

Antiquarium, reperti romani in mostra

Scavi archeologici

Un’estate in villa, per godere di meraviglie inesplorate. L’ufficio cultura del Comune di Mira, grazie alla fon-damentale collaborazione della Pro Loco, organizza

il Tour 4x4: quattro ville (Villa Venier, Villa dei Leoni, Villa Velier Corò e Villa Widmann) visitabili con quattro diverse modalità, in carrozza, in gondola, in bicicletta o con mez-zi propri. “L’iniziativa, già sperimentata in passato” spiega Nicola Crivellaro, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Mira “è arricchita quest’anno dalla possibilità di visitare villa Velier Corò, situata in zona Chitarra a Mira e resa visitabile dalla primavera 2013. Una delle curiosità che la caratterizzano è il passaggio segreto che presumibilmente la collega a villa Valmarana, la cui realizzazione fu forse legata legato a motivi di sicurezza o a intrighi d’amore”. Gli itinerari 4x4 prevedono l’apertura simultanea delle ville una domenica al mese, per ora il 21 luglio, il 15 settembre, il 20 ottobre. Chi volesse saperne di più può visitare il sito www.miratur.it o contattare il numero 3459182737. Nel sito, sono disponibili anche le informazioni per visitare villa Venier, con la sua pregiatissima barchessa, aperta al pubblico da poco più di un anno.

A Mira un’estate in villa

S.T.

neWs

16 Cultura locale

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VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Sicurezza potenziata sulle spiagge del litorale veneziano nel periodo esti-vo tra il 17 giugno e il 30 agosto.

Per contrastare il dilagante fenomeno del commercio abusivo e per garantire la tran-quillità ai vacanzieri sui nostri lidi, la presi-dente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, assieme agli amministratori di Jesolo, Eraclea, Caorle, Cavallino, Chioggia, San Michele al Tagliamento e al comandan-te della polizia provinciale Alessio Buie, ha presentato il nuovo piano per la sicurezza estiva, realizzato in collaborazione con la polizia provinciale.

È il quinto anno consecutivo che viene organizzato il servizio di potenziamento dei pattugliamenti nel litorale. Gli agenti ga-rantiranno 54 giorni di servizio attivo, con l’ausilio di 108 pattuglie.

Il progetto si inserisce nell’ambito dei

controlli di sicurezza in spiaggia e nella lotta al commercio abusivo, una vera piaga per l’economia del territorio.

Come sottolineato nella conferenza stampa di presentazione, il problema del commercio abusivo è dilagato negli ultimi anni ed è condiviso da sindaci, forze dell’or-dine e cittadini.

È anche grazie alle segnalazioni di que-sti ultimi se le forze dell’ordine sono spesso riuscite a individuare e fermare i traffi canti abusivi, sequestrando le merci pronte per essere vendute illegalmente.

Come sottolinea la presidente Fran-cesca Zaccariotto “ci sono arrivati elogi anche da turisti e associazioni di categoria, soddisfatti del nostro servizio”. Solo l’an-no scorso, ben 5462 oggetti sono stati sequestrati: “Cittadini e turisti si sentiranno fi nalmente al sicuro sulle spiagge, grazie

alla presenza e all’effi cienza delle forze dell’ordine”.

Dichiarazioni condivise anche da tutti gli amministratori dei comuni interessati, tra cui il sindaco di San Michele del Taglia-mento, Codognotto: “È un servizio molto importante, da ampliare. Ad oggi, i turisti vengono disturbati ogni 55 secondi da un venditore ambulante che vuole costringerli a acquistare merce di dubbia provenienza. L’unico modo per fermarli è il sequestro, dato che la multa resta spesso inevasa”.

Per l’assessore alla sicurezza di Jesolo, Rizzo, i controlli “serviranno a migliorare l’immagine e la sicurezza delle nostre spiagge per i turisti. In questo periodo di crisi, l’abusivismo è aumentato ancora e arreca un danno alla nostra economia: va combattuto”.

di Andrea Zambolin

Da metà giugno fi no al 30 agosto gli agenti pattuglieranno le spiagge del litorale veneziano

Sicurezza Potenziati i controlli sul litorale veneziano

Commercianti abusivi alle strette

Terminato il progetto “Giovani originali”, proposto come l’anno scorso in sei istituti superiori della provincia di Venezia. L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento di circa 900 studenti, si inserisce nel progetto di cultura della legalità e di lotta alla contraffazione sostenuto da

Provincia, Forze dell’Ordine, Camera di Commercio e altri enti.Tra gli obiettivi del percorso formativo, la sensibilizzazione degli studenti ai molteplici

effetti negativi che derivano dalla produzione e dal consumo di prodotti contraffatti per l’econo-mia del territorio. Grande la partecipazione e la risposta dei giovani ai colloqui con gli esperti: spesso gli incontri si sono protratti oltre l’orario previsto per la quantità di domande e spunti di rifl essione offerti dai ragazzi.

Al termine di questi due mesi di attività in difesa del commercio locale e della sana economia del territorio, un altro progetto è stato approvato dalla Provincia per tutelare e salva-guardare i nostri prodotti. Si tratta della realizzazione di 10mila manifesti/locandine e 20mila volantini che saranno affi ssi e consegnati nelle zone turistiche più a rischio. Un servizio rivolto non solo ai cittadini italiani, ma anche ai turisti, i più vulnerabili all’acquisto di prodotti falsifi cati, come sottolinea l’assessore Gianni: “I volantini saranno tradotti in sei lingue e avranno degli slogan inequivocabili: “La contraffazione è un trucco, scegli l’originale” e “La contraffazione non ha qualità né garanzie, scegli l’originale”. Per noi, la difesa del consumatore e la tutela del nostro commercio sono delle priorità assolute”.

Iniziative anti-criminalità

prOvinCia in prima linea per COmBattere la COntraffaziOne

Anziani e turisti più tranquilli in spiaggia con il nuovo progetto dell’Ulss 14 di Chioggia, denominato “Vacanze sicure”. Il servizio,

attivo dal 1 giugno al 15 settembre, porterà assistenza sanitaria e ambulatoriale direttamente nelle spiagge clodiensi che, nei giorni di punta dell’estate, vedono affollarsi quasi 250mila turi-sti, pari a cinque volte la popolazione residente.

“Dopo l’esperienza dell’anno scorso – sot-tolinea Massimo Boscolo Nata, direttore del dipartimento di Prevenzione – abbiamo deciso di riorganizzare il servizio, incrementando la fascia oraria di attività e il personale medico e infer-mieristico”.

Obiettivo principale, quindi, offrire un’as-sistenza sanitaria di qualità ai turisti sia dentro che fuori l’ospedale, come ha ricordato nella conferenza stampa Giuseppe Dal Ben, direttore generale del comprensorio.

Tra le novità di quest’anno, il monitoraggio degli anziani in spiaggia, per scongiurare il rischio della disidratazione. Vengono inoltre riproposti gli ambulatori lungo il litorale, dislocati al “Granso Stanco” e in Zona Diga, per medicazioni sempli-ci e il controllo della pressione arteriosa. A Isola Verde sarà invece attivato un presidio.

Un ambulatorio medico, accanto al Pronto Soccorso, sarà aperto tutti i giorni e dedicato

esclusivamente ai turisti. Sarà utile a decongestionare il Pronto Soccor-

so e a ridurre i tempi di attesa per i villeggiatori che, al posto di affrontare code interminabili, po-tranno rivolgersi all’ambulatorio apposito o a un qualsiasi medico di base del Comune di Chioggia.

Verrà attivato anche un servizio di interpreta-riato e traduzione telefonica nei principali reparti ospedalieri, nei quali, prevedendo un maggiore accesso, è già stato potenziato il numero del personale medico. Infi ne, verranno distribuite 10mila brochure contenenti tutte le informa-zioni utili ai turisti e l’elenco dei servizi attivati dall’Ulss 14. A.Z.

SANITÀ A CHIOggIA “VACANZE SICuRE” TORNA IN SPIAggIA

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VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Sicurezza potenziata sulle spiagge del litorale veneziano nel periodo esti-vo tra il 17 giugno e il 30 agosto.

Per contrastare il dilagante fenomeno del commercio abusivo e per garantire la tran-quillità ai vacanzieri sui nostri lidi, la presi-dente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, assieme agli amministratori di Jesolo, Eraclea, Caorle, Cavallino, Chioggia, San Michele al Tagliamento e al comandan-te della polizia provinciale Alessio Buie, ha presentato il nuovo piano per la sicurezza estiva, realizzato in collaborazione con la polizia provinciale.

È il quinto anno consecutivo che viene organizzato il servizio di potenziamento dei pattugliamenti nel litorale. Gli agenti ga-rantiranno 54 giorni di servizio attivo, con l’ausilio di 108 pattuglie.

Il progetto si inserisce nell’ambito dei

controlli di sicurezza in spiaggia e nella lotta al commercio abusivo, una vera piaga per l’economia del territorio.

Come sottolineato nella conferenza stampa di presentazione, il problema del commercio abusivo è dilagato negli ultimi anni ed è condiviso da sindaci, forze dell’or-dine e cittadini.

È anche grazie alle segnalazioni di que-sti ultimi se le forze dell’ordine sono spesso riuscite a individuare e fermare i traffi canti abusivi, sequestrando le merci pronte per essere vendute illegalmente.

Come sottolinea la presidente Fran-cesca Zaccariotto “ci sono arrivati elogi anche da turisti e associazioni di categoria, soddisfatti del nostro servizio”. Solo l’an-no scorso, ben 5462 oggetti sono stati sequestrati: “Cittadini e turisti si sentiranno fi nalmente al sicuro sulle spiagge, grazie

alla presenza e all’effi cienza delle forze dell’ordine”.

Dichiarazioni condivise anche da tutti gli amministratori dei comuni interessati, tra cui il sindaco di San Michele del Taglia-mento, Codognotto: “È un servizio molto importante, da ampliare. Ad oggi, i turisti vengono disturbati ogni 55 secondi da un venditore ambulante che vuole costringerli a acquistare merce di dubbia provenienza. L’unico modo per fermarli è il sequestro, dato che la multa resta spesso inevasa”.

Per l’assessore alla sicurezza di Jesolo, Rizzo, i controlli “serviranno a migliorare l’immagine e la sicurezza delle nostre spiagge per i turisti. In questo periodo di crisi, l’abusivismo è aumentato ancora e arreca un danno alla nostra economia: va combattuto”.

di Andrea Zambolin

Da metà giugno fi no al 30 agosto gli agenti pattuglieranno le spiagge del litorale veneziano

Sicurezza Potenziati i controlli sul litorale veneziano

Commercianti abusivi alle strette

Terminato il progetto “Giovani originali”, proposto come l’anno scorso in sei istituti superiori della provincia di Venezia. L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento di circa 900 studenti, si inserisce nel progetto di cultura della legalità e di lotta alla contraffazione sostenuto da

Provincia, Forze dell’Ordine, Camera di Commercio e altri enti.Tra gli obiettivi del percorso formativo, la sensibilizzazione degli studenti ai molteplici

effetti negativi che derivano dalla produzione e dal consumo di prodotti contraffatti per l’econo-mia del territorio. Grande la partecipazione e la risposta dei giovani ai colloqui con gli esperti: spesso gli incontri si sono protratti oltre l’orario previsto per la quantità di domande e spunti di rifl essione offerti dai ragazzi.

Al termine di questi due mesi di attività in difesa del commercio locale e della sana economia del territorio, un altro progetto è stato approvato dalla Provincia per tutelare e salva-guardare i nostri prodotti. Si tratta della realizzazione di 10mila manifesti/locandine e 20mila volantini che saranno affi ssi e consegnati nelle zone turistiche più a rischio. Un servizio rivolto non solo ai cittadini italiani, ma anche ai turisti, i più vulnerabili all’acquisto di prodotti falsifi cati, come sottolinea l’assessore Gianni: “I volantini saranno tradotti in sei lingue e avranno degli slogan inequivocabili: “La contraffazione è un trucco, scegli l’originale” e “La contraffazione non ha qualità né garanzie, scegli l’originale”. Per noi, la difesa del consumatore e la tutela del nostro commercio sono delle priorità assolute”.

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Anziani e turisti più tranquilli in spiaggia con il nuovo progetto dell’Ulss 14 di Chioggia, denominato “Vacanze sicure”. Il servizio,

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Obiettivo principale, quindi, offrire un’as-sistenza sanitaria di qualità ai turisti sia dentro che fuori l’ospedale, come ha ricordato nella conferenza stampa Giuseppe Dal Ben, direttore generale del comprensorio.

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Un ambulatorio medico, accanto al Pronto Soccorso, sarà aperto tutti i giorni e dedicato

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SANITÀ A CHIOggIA “VACANZE SICuRE” TORNA IN SPIAggIA

A.Z.

3Spazi aperti

Volontariato Approdata a Chioggia la barca a vela Savage

È sbarcata anche a Chioggia l’iniziativa Fidas Coast to Coast, una sorta di tour della soli-darietà che coinvolge 41 porti in 14 regioni

italiane. Due barche a vela stanno attraversando l’Italia, una con partenza da Trieste, l’altra da Im-peria, per incontrarsi a Reggio Calabria il 27 luglio, in occasione della 7° edizione della Traversata della Solidarietà.

A Chioggia l’imbarcazione Savage è approdata il 9 luglio, accolta dal presidente regionale Fidas Fabio Sgarabottolo, il presidente Fidas di Venezia Mauro Carlo, il direttore del Crat del Veneto (il Co-ordinamento Regionale per le Attività Trasfusionali) Antonio Breda, il sindaco Giuseppe Casson e l’as-sessore al bilancio e allo sport Narciso Girotto, oltre ai tantissimi giovani presenti all’appuntamento. Era presente anche il presidente nazionale Fidas, Aldo Ozino Caligaris.

La Fidas è un’organizzazione che riunisce e coordina 73 associazioni italiane per la donazione del sangue, garantendo un apporto considerevole per soddisfare il fabbisogno nazionale di emotra-sfusioni. I donatori Fidas sono quasi mezzo milione ma, per poter continuare ad assicurare il contributo, è fondamentale proseguire nell’opera di sensibiliz-

zazione e coinvolgere sempre più volontari. Proprio questo è l’obiettivo delle tappe della traversata: at-tirare l’attenzione sulla realtà della donazione del sangue e diffondere il più possibile la cultura del volontariato nella popolazione. Il progetto cerca perciò di coinvolgere soprattutto i giovani: solo le nuove generazioni possono incrementare ancora l’adesione alla federazione del volontariato.

Lo ricorda anche il presidente nazionale Aldo Caligaris: “In Italia l’andamento demografi co sta portando a un invecchiamento generale della po-polazione, che ha sempre più bisogno di interventi medici con trasfusioni. All’opposto, la bassa nata-lità riduce il numero di potenziali donatori giovani. È proprio per incentivare il loro approccio al volon-

tariato e coinvolgerli che abbiamo disegnato Fidas Coast to Coast all’insegna dello sport e delle buone abitudini alimentari”.

Il presidente regionale Sgarabottolo, soddi-sfatto dalla buona riuscita della manifestazione, sottolinea che “anche in questo periodo di tagli al bilancio della sanità pubblica, il sistema trasfu-sionale veneto sarà in grado di mantenere le per-formance attese. Garantiremo anche quest’anno l’autosuffi cienza regionale e l’apporto di 12.000 unità di sangue alle regioni carenti. Confi do inoltre che quest’iniziativa, voluta fortemente da tutta la Fidas, possa contribuire a espandere in altre regioni questo modello di collaborazione”. Marco Lanza

Fidas Coast to Coast: il tour dei donatori di sangue

La Pro Loco di Campagna Lupia ha presentato il nuovo “Punto informatico turistico Lova“, una iniziativa, in collaborazione con il Comune di Campagna Lupia, che intende informare tutti i cit-

tadini e i turisti delle molteplici metodologie per trascorrere una gra-devole vacanza nel territorio provinciale e in particolare della Riviera del Brenta. Occhio di riguardo per tutte le iniziative, gli eventi, che promuoveranno il turismo nel territorio; si vorrà dare maggiore atten-zione al turismo culturale, religioso, enogastronomico e al settore collegato al cicloturismo.

Proprio il cicloturismo è il fenomeno che maggiormente si è svi-luppato negli ultimi anni, tutto questo non solo perchè permette di scoprire ogni angolo del territorio, ma ulteriormente è un turismo sostenibile che non inquina nella maniera più assoluta. Parole di elogio per l’iniziativa sono state elargite dall’assessore provinciale alle Attività produttive Lucio Gianni, dai rappresentanti del Comune di Fossò che hanno auspicato che queste iniziative possano sempre più rinsaldare la collaborazione tra le varie “anime“ della Riviera per conseguire un unico obiettivo comune.

Campagna Lupia in Riviera del Brenta

PIÙ INFORMAZIONI PER I TuRISTI CON IL NuOVO PuNTO INFORMATICO

Le autorità presenti all’appuntamento di Porto San Felice. All’evento hanno partecipato anche moltissimi giovani

A.Z.

Estate, tempo di vacanza non solo al mare ma anche in montagna; sono in tanti infatti coloro che si recano al

fresco dei monti. A questi turisti, in parti-colare a chi coltiva la passione della mi-cologia, l’associazione A.M.B. Gruppo di ChioggiaSottomarina presieduta da Walter Boscolo Buleghin propone alcune segnala-zioni affi nchè si possano gustare deliziose specie evitando a priori le pericolose.

Attualmente il più presente è il Boletus Edulis che tutti chiamano comunemente Porcino. E’ un fungo dal cappello bruno-castano o nocciola ed ha un gambo obeso-clavato dotato di fi ne reticolo, la parte che si trova sottostante il cappello, l’imenio, è a tuboli bianchi per poi trasformarsi in ver-dastra, verde oliva; la carne è bianca. E’ un fungo che cresce un po’ dappertutto ed è ottimo, commestibile, si presta benissimo per essere essicato e conservato.

La Russula Dorata invece non deve es-sere assolutamente confusa con la Russula Emetica. La Russula Dorata ha il gambo e le lamelle con rifl essi giallo solforino; la seconda, invece, ha il cappello rosso vivo, il gambo e le lamelle bianco candido ed è altamente tossica.

Un altro fungo ora particolarmente presente è il Cantharellus Cibarius comune-mente defi nito Finferlo: cresce abbondan-temente nei boschi di conifere e anche in quelli di latifoglie, non deve essere confuso con il pericoloso Omphalotus Olearius che in

alcuni casi si è rilevato mortale. Nel mese di ottobre riprenderà l’attività

dell’associazione con i corsi che si terranno all’Istituto Cavanis di Chioggia.

MONTAgNA ALCuNI CONSIgLI PER CHI VA A FuNgHI IN VACANZA

Da sinistra il Boletus Edulis, comunemente Porcino, di seguito il Cantharellus Cibarius, più noto come Finferlo

Il cicloturismo, una delle pratiche che in Riviera del Brenta ha avuto un grande sviluppo

M.L.

19Spazi aperti

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22 Mondo scuola 5Mondo scuola

Il 12 settembre ricomincerà l’anno scolastico e, anche questa volta, il consueto salasso per le fa-miglie al momento dell’acquisto dei libri di testo

non si è fatto attendere. Il tetto di spesa, fi ssato dal Miur (Ministero dell’Istruzione), si aggira attor-no ai 200 euro per le scuole medie, mentre per le superiori è differenziato a seconda dell’indirizzo e supera spesso i 300 euro. Esistono tuttavia delle opportunità d’acquisto a portata di tutti con la sicu-rezza di un risparmio considerevole. Nei mercatini dell’usato, dove il prezzo di scambio è determinato solamente dalle condizioni di usura dei libri e viene stabilito assieme al venditore, spesso si raggiungo-no sconti del 50%. Negli ultimi anni, probabilmente anche spinti dall’onda della crisi economica, que-sti mercatini si sono diffusi a macchia d’olio nella nostra Provincia e vengono organizzati per tutta l’estate sia nelle scuole (in particolare con la par-tecipazione del Comitato Genitori e degli studenti interessati), sia in aree predisposte dalla Provincia. Dal Comune di Venezia e dalle Municipalità viene infatti riproposta a inizio settembre, per il quarto

anno consecutivo, l’iniziativa “LibrocontroLibro”, durante la quale gli studenti delle secondarie di 1° e 2° grado dell’area Venezia-Mestre potranno scambiarsi i libri usati. Per chi invece non volesse cercare nell’usato, altre offerte interessanti arrivano dalle catene di supermercati della grande distribu-zione che, al posto di applicare gli sconti (di solito nell’ordine del 15-20%) direttamente sul prezzo di copertina, li tramutano in buoni utilizzabili nei giorni successivi per la spesa. Anche varie cartolerie del Veneziano hanno adottato lo stesso sistema per contrastare il carovita sui libri scolastici, dando alle famiglie la possibilità di sfruttare i buoni-spesa per comprare materiale di cancelleria. Infi ne, per i più

tecnologici, il business della compravendita online di testi, sia nuovi che usati, ha conosciuto in que-sti anni una crescita rapidissima, con la comparsa di numerose bacheche online gratuite dove poter mettere il proprio annuncio. Spulciando su alcuni siti internet, si riescono a trovare sconti sui libri di nuova adozione persino fi no al 35-40%, ma solo in determinati periodi dell’estate. Per le famiglie ci sono quindi moltissime opportunità per cercare di risparmiare qualche decina di euro sull’acquisto del materiale scolastico per i propri fi gli, in attesa di quella famigerata “riforma digitale” della scuola che, secondo le stime del Miur, dovrebbe tagliare già dal 2014-2015 i prezzi di almeno un 30%.

La pubblicità trasmessa dai mass media è uno dei principali stru-menti per introdurre vari stereotipi nelle nuove generazioni, come per esempio quelli di genere. Il progetto “Che genere di cultura”,

rivolto a 550 studenti tra i 9 e i 14 anni, si pone proprio l’obiettivo di contrastare questo fenomeno, facendo sviluppare ai giovani le capacità critiche per riconoscerlo e superarlo.

La scuola, su proposta del Miur (il Ministero dell’Istruzione, dell’U-niversità e della Ricerca) e del Dipartimento delle Pari Opportunità, riesce a svolgere al meglio il suo ruolo educativo, sensibilizzando gli alunni alle differenze di genere in qualsiasi ambito, dalla scuola alla famiglia, dalla tv al lavoro. Con gli interventi delle formatrici Daniela Rossi e Julia Di Campo, gli studenti hanno affrontato il problema del ruolo della donna nella nostra società, presentando i risultati durante il seminario conclusivo. Tra le attività proposte, anche l’analisi di alcune pubblicità trasmesse dalla tv, alla ricerca degli stereotipi che vi sono inseriti, e la compilazione di due questionari, uno prima e un altro al termine del percorso formativo. Dall’analisi delle risposte risulta come gli studenti siano riusciti a comprendere e interiorizzare gli insegnamenti più importanti del progetto. Marina Baleello, Presidente del Consiglio Provinciale, sottolinea che è stato raggiunto l’obiettivo prefi ssato all’ini-zio dell’attività, mentre ora “si auspica di poter trasformare gli elaborati degli studenti in una pubblicità progresso”.

di Andrea Zambolin

Istruzione Nei mercatini dell’usato si risparmia fi no al 50%

Soluzioni alternative al carovita sui testi scolasticiAnche supermercati, cartolerie e internet propongono offerte vantaggiose. Scambi di libri organizzati dal Comitato Genitori negli Istituti

neWs

Pari opportunitàCOnClusO il prOgettO sCOlastiCO“Che genere di Cultura”

A.Z.

Uno dei tanti mercatini di libri usati nati negli ultimi anni

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SBIA

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E N T O P E R A R CATA

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6 Personaggio

Chi l’avrebbe detto che, vogando vo-gando, da Boscochiaro di Cavarzere si sarebbe potuti arrivare fi no in Cina?

Eppure è proprio quello che è successo ad una giovane studentessa dell’università Ca’ Foscari, Diletta Finotto, residente a Bosco-chiaro e sbarcata nella città cinese di Suzhov, gemellata con Venezia, dove assieme alla sua squadra ha disputato ben due compe-tizioni internazionali, entrambe vinte con successo.

Diletta ha sempre amato lo sport, aven-do anche nel suo trascorso una brillante carriera nell’ambito calcistico, sport che ha praticato per ben 11 anni. Da un paio d’anni però, pratica lo sport del dragon boat, disci-

plina cinese che si disputa a bordo di una canoa più lunga del normale, dove vogano 10 coppie, guidate da un timoniere e da un tamburino che detta il ritmo delle vogate.

Ma come è nata questa nuova e par-ticolare passione?

“Tutto è nato per caso. – racconta la giovane, iscritta alla laurea magistrale in fi lologia e letteratura italiana – Avevo letto un annuncio nel sito dell’università, in cui si diceva che volevano provare a creare una squadra che praticasse il dragon boat. Era un periodo in cui non stavo praticando nes-suno sport, così ho deciso di provare. Poi ci hanno proposto di praticare la disciplina a livello agonistico ed ho accettato”.

Da quando Diletta fa parte della squa-dra denominata “Università veneziane” ha già avuto occasione di svolgere delle gare in trasferta, come a Firenze dove la squadra si è aggiudicata la Coppa Italia, ma anche a Venezia dove si è svolta la maratona sull’ac-qua “Voga Longa”.

Ma di certo la più emozionante è stata in Cina.

“Per la Cina è partita sia la squadra femminile che quella maschile. La nostra squadra è composta da studentesse univer-sitarie e da personale docente o parascola-stico. Solitamente una gara di Dragon Boat viene disputata in 20, mentre in Cina erava-mo solo in 12 per imbarcazione. Dapprima

abbiamo gareggiato con altre tre squadre provenienti da tutto il mondo: Germania, America e Corea. Poi ci siamo cimentate direttamente contro la squadra di Suzhov. In entrambi i casi abbiamo vinto. Poi, ho avuto anche una particolare soddisfazione personale perché mi hanno incaricato di fare il tamburino nella squadra maschile”.

Il tamburino è infatti una fi gura di fon-damentale importanza, perché deve dare il ritmo giusto alle vogate, cosa basilare per la squadra.

Cosa ti appassiona di più di questo sport, ancora poco conosciuto da noi?

“Quello che amo di più di questo sport è che si sente il valore della squadra: l’esi-

to della competizione non dipende mai dal singolo, ma dal ritmo della squadra, dalla sinergia. Inoltre questo sport mi ha sempre dato l’opportunità di viaggiare e di fare esperienze che mai avrei pensato di poter vivere”.

Fiera della medaglia d’oro che ha portato a casa dalla Cina, Diletta si sta già allenando per le prossime sfi de, la prima delle quali sarà di nuovo a Firenze e, nel frattempo, sogna il dottorato. Non ci resta che augurarle che tutte le sue sfi de termini-no sempre con un posto d’onore sul podio così come è stato fi nora.

La storia di una sportiva poliedrica che per caso intraprende la pratica di una disciplina poco conosciuta in Italia. Un’esperienza che le ha regalato tante soddisfazioni e che l’ha portata fi no all’estremo oriente

Diletta Finotto medaglia d’oro con la squadra dell’Università Ca’ Foscari

Da Cavarzere in Cina con il dragon boat

La squadra di Diletta Finotto nella foto in altoPaola Teson

24 Personaggio

Provinciadi Venezia

57 IMPIANTI

57

Provinciadi Padova

71 IMPIANTI

71

Provincia

di Ferrara65 IMPIANTI

65Pro

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Cosa significa candidare un’area a Riserva della Biosfera all’interno del Programma MAB (Man and the Biosphere – L’Uomo e la Biosfera) dell’UNESCO?

Che cos’è una “Riserva della Biosfera”?Oltre al “riconoscimento” di Patrimonio dell’Umanità, l’UNESCO può assegnare anche la qualifica internazio-nale di “Riserva della Biosfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, nell’ambito del Programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB). Le Riserve della Biosfe-ra sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua bio-diversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. Ciò comprende attività di ricerca, controllo, educazione e formazione.

L’uso del termine “riserva” è obbligatorio? No. In alcuni casi, come quello del Delta del Po, dove questo termine abbia già un significato giuridico preciso (ad esempio “Riserve naturali”, ecc.) può essere utiliz-zata una denominazione più adatta a dimostrare le qua-lità del territorio e più gradita alle popolazioni residenti. In questa prima fase, infatti, è stato individuato il titolo provvisorio “DELTA DEL PO – Uomo, natura, sviluppo” - Riserva della Biosfera del Delta del Po.

Quante sono le Riserve della Biosfera, nel mondo ed in Italia? Ad oggi le Riserve della Biosfera ricono-sciute dall’UNESCO nel mondo sono poco più di 600, solo 9 delle quali in Italia (l’ultima è quella del Monviso) e non ve ne sono per ora in Veneto, nemmeno par-zialmente.

La Riserva deve includere diverse zone indipen-denti?Ogni Riserva della Biosfera deve includere tre zone in-terdipendenti, e precisamente:•Core Area, o area centrale, sottoposta ad un regime giuridico che garantisce la protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali pre-senti al suo interno.•Buffer Zone, o cuscinetto, è adiacente o circonda l’area core e contribuisce alla sua conservazione. Le attività consentite in tale area devono riguardare princi-palmente le tecniche di sviluppo per l’uso delle risorse naturali che rispettino la biodiversità dell’area e favori-scano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi.•Transition zone, o area di cooperazione, non è sot-

toposta a vincoli giuridici e prevede attività antropica, vil-laggi, e complessi urbani (città) al suo interno. Le attività economiche e sociali devono essere dirette alla realiz-zazione di progetti modello per uno sviluppo economico sostenibile a beneficio, in particolare, della popolazione locale ivi residente.Solo l’area core richiede obbligatoriamente norme di conservazione stringenti e di solito coincide con una zona di protezione già esistente e tutelata a livello nor-mativo, come una riserva naturale o le zone più protette di un parco nazionale o regionale. Le aree buffer preve-dono un regime funzionale alla tutela dell’area core. Per le aree di transizione, invece, non si prevede un regime di tutela giuridica e non sono necessariamente sotto-poste a vincoli. Lo schema di zonizzazione non è unico e può essere applicato in modi diversi in paesi diversi, a seconda dei contesti geografici o socio-culturali. La flessibilità di tale schema resta uno dei punti di forza del concetto di Riserva.

Che funzioni hanno le aree della Riserva?Le aree della riserva hanno differenti funzioni di conser-vazione, sviluppo e supporto logistico.•Funzione di conservazione: contributo alla conser-vazione dei paesaggi, degli ecosistemi, delle specie e delle variazioni genetiche.•Funzione di sviluppo: incentivare e promuovere lo svi-luppo sostenibile.•Supporto logistico: supporto a progetti dimostrativi, di educazione formazione, di ricerca e monitoraggio in tema di conservazione e sviluppo sostenibile a livello locale, regionale, nazionale e globale.

Quali benefici può portare il riconoscimento dell’UNESCO? La candidatura di un ambito territoriale per un riconoscimento internazionale mette in moto ed alimenta energie, interesse, partecipazione, risorse che possono oggettivamente concorrere ad un migliora-mento della qualità della vita e del contesto territoriale. Dalle indagini svolte dall’UNESCO – da portare in evi-denza un recente studio sul “valore del brand” - sono stati dimostrati i positivi benefici derivanti ai luoghi dove sono stati concessi i riconoscimenti internazionali. In particolare, Il 75% del campione intervistato ritiene che il marchio UNESCO sia importante nella promozione di attività, il 52% lo considera garanzia di qualità, il 40% elemento di eccellenza. UNESCO porta valore aggiunto nella tutela dei beni culturali (88%), nella promozione di beni naturalistici (86%) e in quella dei monumenti (84%). E’ stata inoltre confermata la straordinaria dif-fusione della conoscenza di base di UNESCO, nota al 98% del campione, cui corrisponde un elevato indice di reputazione vicino all’eccellenza, pari a 76 punti (oltre 70 è considerata area di eccellenza in valori compresi tra 0 e 100). L’Organizzazione, infatti, riscuote un livello di fiducia del 69%, è ritenuta efficace al 75% e l’80% degli intervistati considera importante la sua mission.

L’Unione Europea potrebbe finanziare progetti di sviluppo? L’inserimento di un territorio nella rete mon-diale delle Riserve della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO potrebbe favorire l’accesso a programmi e fondi internazionali finalizzati allo sviluppo di progetti di collaborazione.I nuovi indirizzi di Politica Agricola Europea (PAC) 2014- 2020, ad esempio, considerano appositi canali di finan-ziamento attraverso i Piani di Sviluppo Rurale per il so-stegno ad attività agricole in ambiti di tutela ambientale e paesaggistica (già oggi nei siti della Rete Natura 2000) o comunque in aree interessate da progetti di valenza sovra locale, come appunto potrebbe essere una Riser-va della Biosfera, anche al fine di affrontare e risolvere potenziali conflitti tra attività agricole e zootecniche ad elevato impatto ambientale e attività di agriturismo e turismo sostenibile.

Che cosa può comportare, in definitiva, il ricono-scimento?La Riserva della Biosfera non va considerata come un progetto a tempo limitato, bensì un’operazione di lungo termine. La partecipazione alla rete mondiale (network) delle riserve consente una valida possibilità di scambio di conoscenze, di buone pratiche, di strumenti gestionali nonché l’accesso a progetti, programmi e fondi interna-zionali appositamente dedicati ad affrontare problemati-che legate allo sviluppo, tra le quali i cambiamenti clima-tici, la perdita di biodiversità e la rapida urbanizzazione.Il riconoscimento di “Riserva della Biosfera”, per esplicita dichiarazione dell’UNESCO, non implica alcun vincolo giuridico ulteriore, ma va inteso come occasione per affrontare e risolvere, con la partecipazione della popolazione, i problemi locali ed i relativi possibili conflitti in una dimensione globale.Inoltre, il riconoscimento non va inteso come l’assegna-zione di un “logo”, bensì come assunzione di responsa-bilità e scommessa del territorio a ideare, sperimentare e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’e-sterno.

Come funziona la candidatura?Il dossier di candidatura va presentato dagli Enti promo-tori al Comitato Nazionale del Programma MAB presso il Ministero dell’Ambiente, il quale provvederà in seguito a trasmetterlo alla Segreteria del Programma MAB presso la sede dell’UNESCO a Parigi.In attesa del riconoscimento, gli enti promotori sviluppa-no ed iniziano ad implementare il progetto per la gestio-ne della riserva, con gli impegni che dovranno essere assunti da ciascuno per poterla attuare. Tale progetto sarà attivato quando l’UNESCO avrà assegnato il rico-noscimento.

Possono le comunità locali concorrere alla crea-zione della Riserva?Certamente sì! Anzi, tutti dovrebbero poter portare il

proprio contributo, la propria idea. Per questo sono stati programmati alcuni incontri pubblici di presentazione e sono stati aperti degli spazi (anche virtuali) di confronto.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.parcodeltapo.org e consultate tutta la documentazione che sarà via via pro-dotta, oppure inviate una email all’indirizzo:[email protected].

Che cos’è l’UNESCO?È l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l’acronimo UNESCO); è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell’istruzione, scienza, cultura e comunicazione. Sono membri dell’UNESCO 195 Paesi più 7 membri associati. Il quartier generale dell’UNESCO è a Parigi.

Il nome UNESCO è legato al “Patrimonio Mondiale”: cosa è?Quella di Sito del Patrimonio Mondiale è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio Mondiale, o nella sua accezione inglese World Heritage List. La Convenzione sul Patrimonio Mondiale, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di conservare, preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale anche attraverso l’identificazione e la tutela di siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. La lista è composta da un totale di 981 siti (di cui 759 beni culturali, 193 naturali e 29 misti) presenti in 160 Nazioni del mondo. Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità (49 siti), seguita dalla Cina (45 siti) e dalla Spagna (44 siti).

Programma MAB e riserve della biosfera

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Il Programma MAB è promosso da UNESCO

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Progetto cofinanziato dal Fondo europeo disviluppo regionale

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Il percorso di candidatura dell’area del Delta del Po a Riserva della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO è supportato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

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di Alessandro Abbadir

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Giugno storico per il Venezia del calcio. Dopo 22 anni il 16 giugno scorso la squadra è tornata in Prima Divisione.

La partita? il 3-2 più bello dell’anno contro il Monza. Hanno vinto cuore e polmoni, perché la partita il Monza ce l’aveva in pugno, in ta-sca. L’ha buttata via. Bravo il Venezia che in un pomeriggio di grande sofferenza calcistica ha tirato fuori le ultime energie e rovesciato un risultato che ormai sembrava scritto come una condanna. Bastava poi un pareggio, ma il Venezia ha voluto la vittoria per suggellare una promozione agognata da migliaia di tifosi, da anni. Insomma un giorno di felicità completa per il popolo arancioneroverde. Ci sono poi corsi e ricorsi. Il 16 maggio, di 22 anni fa, correva l’anno 1991, quando il Venezia di Zamparini e Zaccheroni piegava la resistenza del Como allenato da Bersellini e ritornava in serie B dopo oltre 20 anni. Corsi e ricorsi, in con in mezzo altre promozioni, quel bel sogno della serie A durato troppo poco, tre anni, tanto Recoba e Maniero ma anche tante fi guracce e retroces-

sioni. Ora però con i nuovi obbiettivi servono anche nuove strutture. Serve uno stadio nuovo, il Penzo non basta più. Anche il sindaco Giorgio Orsoni lo ha detto e in qualche modo promes-so. Nel calendario futuro ci sono tanti impegni in programma. Ad esempio il derby con il Vicen-za. Ora si spera nella nuova gestione, quella del presidente russo Yuri Korablin l’unico ad averci messo fi nora la faccia. Poi ci sono i me-riti. Quelli di una squadra di atleti guidati da un campione che a 38 anni ha dimostrato quanto contano classe ed esperienza. Un allenatore che ha preso una squadra a metà classifi ca e l’ha portata al vertice. Una tifoseria compatta. Intanto nelle settimane successive alla promo-

zione sono arrivate delle conferme. Per il Vene-zia 2013-2014 è stato confermato il direttore sportivo Andrea Gazzoli, ha fi rmato il contratto anche per la prossima stagione. Ad ora (nel momento in cui scriviamo) il Venezia ha solo sette giocatori sotto contratto: Battaglia, Cam-pagna, Giovannini, Taddei, D’Appolonia, Fran-chini e Michele Marconi, tutti gli altri sono in scadenza di contratto oppure in scadenza del prestito. Si vedrà nelle prossime settimane come si muoverà nel calcio mercato. Il pros-simo passo di Gazzoli è scegliere l’allenatore, dopo la partenza di Stefano Sottili per Varese. Il raduno avverrà il 22 luglio. I posti papabili per il ritiro? Ravascletto e Pieve di Cadore.

Il Venezia promosso in Prima Divisione

L’associazione sportiva dilettantistica “Circolo Della Vela Mestre”, è un’as-sociazione sportiva e culturale fondata

a Mestre nel 1981 e ha come scopo la promozione della navigazione a vela in tutte le sue forme. La sua sede è a Punta San Giuliano presso il parco. Dal punto di vista dell’educazione e della formazione, il circolo organizza, corsi per tutte le età, a livello base o perfezionamento sia su deriva che su cabinato. Durante l’estate si tengono i corsi estivi per i ragazzi dai sei ai diciotto anni, con la formula Campus; gli istruttori sono tutti federali di I livello che hanno completato un percorso formativo strutturato della Federazione Italiana Vela. Accanto all’attività formativa c’è quella agonistica con corsi di preparazione alla regata per le diverse tipologie di classi; le regate zonali e nazionali si tengono a Bibione, Santa Margherita, Lido di Venezia e Chioggia, per poi portarsi a Malcesine, Senigallia, con alcune puntate all’estero quali Pirano, Portorose, Pola e Spalato. I prossimi impegni a livello locale sono il Campionato Social: il 15 settembre, il 27 ottobre e il 24 novembre. Ci sarà un campionato Invernale su sei prove dal 19 ottobre al 9 novembre e una prova del Campionato Zonale il 5 ottobre, per la clas-se Optimist il campionato zonale – Trofeo Porto di Venezia il 21 e 22 settembre e per la Classe Laser , il 6 ottobre sarà la vol-ta di una prova del Campionato Zonale. Il medesimo è organizzato dalla Compagnia

della Vela di Venezia, nei mesi di luglio, settembre e novembre, ed è aperto a tutti i circoli della zona. “Un circolo che in 30 anni di attività ha visto crescere i suoi soci da circa cento negli anni della sua nasci-ta agli oltre cinquecento attuali – dice il presidente Giancarlo Moretto - Nel 2012 gli atleti del circolo nella classe Optimist (Cadetti) si sono classifi cati 1°, 2° e 3° a livello zonale; nella classe Laser Radial primo classifi cato in ranking list zonale e nella classe Laser 4.7 3° classifi cato in ranking list zonale, risultati invidiati da molti circoli. Anche le attività e iniziative a livello di circolo hanno raggiunto una maturità tecnica e sportiva importante”. Il Circolo della Vela Mestre è attento alle spe-cifi che necessità dei diversamente abili ed ha contribuito in modo effi cace alla nascita dell’Onlus Velamestrextutti, che avvicina al mondo della vela persone che potrebbero esserne escluse, adottando delle imbarca-zioni progettate allo scopo in un ambien-te accogliente e dotato delle necessarie attrezzature per dare a tutti la possibilità di utilizzo dei mezzi. Per maggiori infor-mazioni www.circolovelamestre.it

A Mestreil CirCOlO della vela

R.P.

Calcio Il sogno dei tifosi arancioneroverdi si avveraIn breveDorina Vaccaroni terza alla Marcialonga CyclingDorina Vaccaroni ( ex schermista) è arrivata terza alla prestigiosa Marcialonga Cycling di ciclismo, in Val di Fiemme. Si è trattato di una prova durissima di 120 chilometri, con continui saliscendi Una gara per la quale l’atleta veneziana si è dimostrata ancora una volta in grado di gareggiare con le prime della classe. Prossimo impegno per la Vaccaroni sarà la gran fondo in programma in Germania a fi ne mese, quando ad attenderla ci saranno 250 chilometri da correre tutti d’un fi ato con molti tra i migliori scalatori d’Europa.

Boxe, successo dei chioggiottiGrande successo per la boxe veneziana soprattutto chioggiotta nelle scorse settimane. A Sottoma-rina nei pesi welter Matteo Penzo, al secondo match agonistico, ha vinto ai punti, mentre nei medi Crescenzo Iannetta, si è aggiudicato il match per ko tecnico alla prima ripresa. Bene l’esordiente Enzo Tobbia, vittorioso per ko tecnico sempre alla prima ripresa, nei medio massimi Alessandro Pavanello ha vinto ai punti.

Festa della solidarietà al parco AlbaneseSpettacoli ed emozioni, colori e piroette. In questo modo nelle scorse settimane 4NCI 2013 ha rinnovato il ricordo di Davide Ancilotto, una festa per uno dei più grandi campioni della pallacanestro italiana. Il “campetto” del parco Albanese a Mestre si è trasformato in un’arena, basket dalla mattina alla sera. C’era una gigantografi a, di Davide, che ha fatto da sfondo a foto di rito. Doppio premio quest’anno, prima a un genitore E’ stato assegnato il Dawn Deterville alla mamma di Lorenzo Ambrosin, e poi a una squadra, quella degli Aquilotti della Reyer, che si sono messi in evidenza nel corso della stagione

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Infortuni sul lavoro in Veneto, in calo gra-zie alla crisi e a settori come quello edile che sono andati letteralmente a picco.

Sia i dati riferiti al 2012 che quelli inerenti il primo trimestre del 2013 sono chiari. Il calo dal 2009 ad oggi è costante. Vediamo nel dettaglio.

L’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering ha denunciato nei mesi scorsi infatti 42 infortuni mortali nel 2012. Tre in meno dell’anno precedente, dieci in meno rispetto al 2010. Sempre secondo l’Osservatorio nel 2012 la provincia che ha registrato il maggior numero di casi è stata Verona con 11 morti, una cifra che l’ha collocata al 47° posto della graduato-ria nazionale per indice di incidenza degli infortuni mortali sul numero degli occupati (26,9 per milione di occupati). Ma ben più letale si è rivelato, in proporzione, il bellu-nese: 7 morti, con una incidenza del 75% e il 4° posto nella graduatoria nazionale: una triste posizione da cui la provincia veneta di montagna non riesce a schiodarsi: 5° posto nel 2011, 3° posto nel 2010. Al posto più basso, quindi con maggior sicurezza, nel 2012 Vicenza e Padova (ognuna con 5 incidenti mortali che le posizionano all’81° e all’83° posto). Per la provincia di Venezia ci sono dati ad hoc e recentissimi Qui nel primo quadrimestre di quest’anno si sono registrati 2 infortuni mortali (un lavoratore italiano di 22 anni fulminato e un albanese di 49 investito da un automezzo di lavoro), a fronte dei 7 dell’intero 2012 e dei 9 regi-strati nel 2011. Si tratta però esclusivamen-

te in questi casi di morti sul lavoro deceduti a causa di un incidente sul luogo di lavoro (fabbrica, uffi cio, campi, cantieri, ecc.). L’Inail invece include in questa triste stati-stica anche i morti sul lavoro collegati al percorso casa lavoro, e quelli connessi alla circolazione stradale. I casi mortali ricondu-cibili a queste due tipologie sono da anni a volte superiori a quelli capitati nell’ambiente di lavoro ordinario.

Ciò emerge chiaramente nel Rapporto 2011 per il Veneto dell’ Inail: 37 su 83 eventi nel 2010, 50 su 83 nel 2011. In-somma l’ambiente più pericoloso in Veneto (ma anche nel resto del Paese) rimane la strada. Per capire di più occorre andare nello specifi co. Vediamo le cause specifi che di morte indicate proprio nel rapporto Inail nel triennio 2010-2012. Le cause sono determinate dal: ribaltamento del veicolo/mezzo in movimento (dal 21 al 27% dei casi), caduta dall’alto di oggetti (dal 16 al 25%) ed infi ne caduta di persone dall’al-to (dal 18 al 24%). Poi quella relativa ai settori dove si muore di più che rimangono l’agricoltura (44% dei casi, media triennio) e le costruzioni (dal 20% del 2010 al 12% del 2012, segno evidente della crisi del settore).

Tuttavia, nel corso del 2012, in tutta Italia sono aumentate le ispezioni e le ir-regolarità riscontrate: controllate 22.950 aziende, 2mila in più del 2011, l’87% è risultato irregolare. Regolarizzati 53.734 lavoratori (+10% sul 2011), di cui 45.679 irregolari e 8.055 in nero (+7,3%). E’ chia-

di Alessandro Abbadir

La diminuizione delle morti bianche è proporzionale all’occupazione, per questo il risultato forse dipende più dallo stato di diffi coltà attuale che dalla maggiore sicurezza

Sicurezza I dati Inail e Vega Engineering danno la dimensione di un fenomeno nuovo

ro perciò che la guardia deve restare alta. Che tipologia di inquadramento hanno le persone colpite da incidente sul lavoro? Va rilevato in questo caso che sono tante le vittime non lavoratori dipendenti: tra i morti nelle costruzioni ci sono molti artigiani edili e tra quelli in agricoltura spesso si tratta di anziani coltivatori diretti.

Anche i dati sui primi mesi di quest’an-no sono incoraggianti. A decretarlo ancora una volta, la più recente indagine dell’Os-servatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering secondo la quale nel primo trimestre del 2013 gli incidenti mortali ve-rifi catisi in Italia sono stati 74, mentre nel 2012 erano 110, con una variazione pari

Un accordo specifi co fra Regione Veneto ed Inail è stato sigla-to nelle scorse settimane per affi dare alle cure della sanità regionale i pazienti reduci da infortuni sul lavoro che hanno

la necessità di trattamenti integrativi e riabilitativi o affetti da ma-lattie professionali. Questi ultimi fi no ad adesso erano destinati alla medicina privata (tramite rimborso) o ai servizi extraregionali dell’Istituto - in particolare a Bologna e a Budrio. Ma adesso le cose cambiano. Grazie all’accordo fra Regione ed Istituto Nazio-nali Invalidi sul Lavoro, presto potranno rivolgersi direttamente ai centri specializzati che sono attivi nel Veneto, dislocati a Motta di Livenza, Santorso, Zevio e Garda. Con questi accordi le azien-de ospedaliere venete ricaveranno un gettito stimato in circa 5 milioni l’anno senza incremento di costi. L’ente di assicurazione sugli infortuni ha optato per questa soluzione dopo aver cercato

di dar vita ad una propria rete riabilitativa nel Veneto. Una solu-zione che è stata scartata in quanto si è valutato l’elevato costo dell’operazione sia in termini di personale e macchinari e anche per un altro fattore. Si è concordato infatti come ci sia l’elevata disponibilità sul nostro territorio di strutture di alta qualità, capaci di garantire un servizio concorrenziale a prezzi ragionevoli. Quello con il Veneto è il secondo accordo-quadro stipulato dall’Inail dopo quello sottoscritto con l’Emilia-Romagna. A che risultato si vuole arrivare? L’obiettivo immediato, a partire da settembre, è quello di abbattere i tempi d’attesa dei pazienti, ammortizzare con più effi cacia i costi di macchinari onerosi, che richiedono costante ag-giornamento e, in termini di mercato, diventano “convenienti” solo in presenza di un volume di prestazioni consistenti.

Riabilitazione. Verranno ridotti costi e tempi di attesa per gli infortuni sul lavoro

ACCORDO SIgLATO TRA LA REgIONE VENETO E L’INAIL

A.A.

Crisi, incidenti sul lavoro in calo

al – 32,7 per cento. Su questo fenomeno è chiaro il presidente Dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre, l’ingegner Mauro Rossato, per il quale “questi dati non indica-no che bisogna abbassare la guardia e che l’emergenza si possa considerare risolta, ma possiamo almeno considerare la fl essio-ne della mortalità di questo primo trimestre anche come conseguenza di una sempre maggiore sensibilizzazione sul fronte della prevenzione da parte dei media e da parte di tutti coloro che operano per la sicurezza

nei luoghi di lavoro”. Insomma per Rossato, non è solo la mancanza di lavoro che fa diminuire gli incidenti, ma anche la cultu-ra della sicurezza sui luoghi di lavoro che sembra fi nalmente essersi radicata anche nel territorio del Veneto. Un atteggiamento che negli anni scorsi in pieno boom edilizio non era certamente seguito con scrupolo da operatori ed imprenditori del settore. Spe-riamo sia seguito anche in caso di ripresa economica.

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29Il Veneto in primo piano 5Il Veneto in primo piano

“Se la crisi da un lato ha diminuito gli incidenti sul lavoro, è anche vero che si assiste al fenomeno

nuovo che vede come principali vittime del-la mancata sicurezza sui luoghi di lavoro precari e lavoratori non regolarizzati. Su queste realtà servono maggiori controlli”. A fare questa denuncia dopo i dati forniti dall’Inail è la Cgil con i suoi rappresentanti nazionali Fabrizio Solari segretario Confe-derale e locali Roberto Montagner per la Cgil di Venezia.

Nel 2012 sono state 745mila le de-nunce di infortuni (-9% rispetto al 2011 e -23% in riferimento al 2008). Quelli mortali accertati sono stati 790, un nuovo minimo, a fronte di 1.296 denunce. Si avrebbe com-

plessivamente un calo del 6% sul 2011 e del 27% sul 2008. Il maggior numero di incidenti si è registrato nelle regioni del Nord ovest (212) seguite da quelle del Nord est (202), dal centro (149), dal Sud (167) e dalle isole (60).

Le vittime under 30 sono state 94, 100 quelle over 60. Infi ne, tra le denunce di le-gate all’amianto, protocollate nel 2012, ne sono state riconosciute 1.540: dei casi de-nunciati nell’anno, 348 hanno avuto esito mortale.

“Abbiamo apprezzato la relazione dell’ Inail soprattutto - ha detto Solari - nella par-te relativa al nuovo sistema di gestione e di diffusione dei dati infortunistici secondo il sistema “open data”, che costituisce un

positivo passo avanti nella trasparenza per valutare l’effi cacia dell’azione dell’istituto.

Restano da approfondire la questione dell’incidenza della disoccupazione e cassa integrazione sull’analisi dei dati sulla stati-stica degli infortuni e va fatta una rifl essione in direzione dei nuovi rischi legati alle forme di lavoro precarie e alla crescente insicurez-za dei lavoratori e delle lavoratrici, dovuta alla persistente crisi economica e alle nuove tipologie di contratti. Queste condizioni han-no, infatti, un’incidenza diretta sull’organiz-zazione aziendale e sulle condizioni della prestazione, oltre che un effetto a lungo termine in ambito sanitario”.

Sulla stessa linea si colloca anche Ro-berto Montagner segretario della Cgil di

Venezia. Negli anni scorso la cementifi cazione

e la febbre da capannone ha investito le province di Padova e Venezia, ma anche Verona , Treviso e Vicenza

“Il rischio forte nel veneziano e in tutte le province venete – dice il segretario della Cgil di Venezia – è che in mezzo a questa crisi economica per restare competitive, le aziende taglino proprio sugli standard di sicurezza provocando di fatto un peggio-ramento delle condizioni all’interno dei cantieri. Per evitarlo i controlli dello Spisal non possono diminuire e gli stanziamenti agli organi ispettivi vanno potenziati e non diminuiti”

di Alessandro Abbadir

Società La Cgil invita a non abbassare la guardia

“Coinvolti sempre più i precari e non regolarizzati”

artigianatO

E’ stato costituito nelle scorse settimane il Fondo per l’assistenza sanitaria integra-tiva a favore del mondo del lavoro artigiano. L’accordo è stato siglato da Cgil, Cil e Uil e dai rappresentanti di categoria. Si chiamerà Sani.In.Veneto (acronimo di

Sanità Integrativa Veneto). Erogherà prestazioni assistenziali per gli oltre 135 mila dipen-denti delle aziende artigiane del Veneto (ad esclusione di quelle edili). Tutto è stato fatto senza alcun costo aggiuntivo a carico delle imprese. Lo Statuto prevede che la platea pos-sa allargarsi anche ai loro familiari, agli stessi imprenditori (soci e collaboratori compresi)

e poi ai familiari di questi ultimi. Il Fondo che sarà arrivo dal primo agosto 2013 alla fi ne potrebbe rispondere a quasi un milione di persone, un veneto su 5, immigrati compresi L’accesso alle prestazioni sarà aiutato da un sistema di assistenza alla compilazione delle domande dei lavoratori interessati, distribuito in modo capillare nel territorio. Ed anche per le imprese è prevista una semplifi cazione degli impegni burocratici a loro carico. Il Con-siglio di amministrazione, nella sua prima convocazione, procederà a tutte le operazioni necessarie a dare piena operatività al fondo.

nasCe il fOndO integrativO sani.in.venetO

Montagner: “Vanno potenziati gli organismi di controllo come Spisal e ispettori del Lavoro”

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di Nicola Cesaro

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LO SPORT in PRIMO PIANO

E’ stata una stagione esaltante quella della Vision Volley di Ospedaletto Euganeo. A dodici anni dalla nascita

del settore maschile e a due dalla promozio-ne in D, ecco il nuovo storico salto in serie C. La formazione allenata da Marco Battistella ha dominato il campionato, strappando con risultato eccezionale che conferma il valore della società della Bassa padovana. Dalla prima alla ventiduesima giornata di campio-nato, l’obiettivo è stato per la Vision Volley l’avvicinamento alla vetta: per salire di cate-goria bisognava arrivare nei primi due gradini della classifi ca. Con impegno e con passione la squadra ha risalito gradualmente la clas-sifi ca, fi no a condividere in alcune giornate il secondo posto con il Servicemed-Intrepida, in attesa dello scontro diretto in programma alla penultima giornata di campionato. Il sor-passo è avvenuto al “Copernico” di Verona con un perentorio 3-1, mentre la promozione in C è arrivata con il 3-1 casalingo sull’Oc-chiobello, ovviamente bagnata da un mare

di tifo e festeggiamenti. Questa la rosa della Vision Volley, targata anche per quest’anno Galante Intersport: Marco Bellamio, Marco Bisterzo, Andrea Canazza, Luca Celadin, David Clauser, Francesco De Marchi, Filippo Fornasiero, Marco Lazzari, Matteo Maron, Enrico Padovan, Paolo Pulsoni, Enrico Rava-gnan, Filippo Rizzo, Marco Valle. Allentatore: Marco Battistella. Dirigete responsabile: Ilario Zanato. Ma non è fi nita qui, imbattutta per 17 partite, la formazione femminile Under 14 della Vision ha conquistato il titolo provin-ciale. Il campionato è stato vinto dopo un’en-tusiasmante fi nale contro il Thermal Volley, squadra già sconfi tta per 3-1 all’andata e al

ritorno nel girone, e poi fermata in fi nale per 3-2, con tanto di un concitato 15-13 nel tie break. Queste le atlete campionesse provin-ciali: Filomena Ardolino, Siliva Barollo, Giulia Carturan, Athena Cascini, Elisa Dovigo, Maila Liziero, Alice Mazzuccato, Lucia Melato, Ki-dist Migliori, Greta Negro, Elena Parolo, Lisa Saoncella, Elena Scarparo, Valeria Sperando, Benedetta Tonin. Allenatrici: Patrizia Rizzo e Buson Anna. Resposanbile: Antonio Ardolino. L’anno prossimo, in campionato seniores, la società schiererà due squadre in serie C, una nel campionato maschile e una nel femmi-nile: un bel modo per steggiare i 25 anni di pallavolo nel territorio.

Vision, storico salto in CCARRARESE

Straordinario successo per le ginnaste della Pgs Carrarese che guidate dalle allenatrici Giorgia Passarin, Ylenia Destro, Virginia Tarantino e dalla coordinatrice Elena Favarin hanno conquistato a Rimini, nel corso della gara nazionale Acse ritmica oltremare

Open International, disputata da oltre 800 atlete, tra cui rappresentanti di Turchia Lus-semburgo e Israele, un prestigioso argento di squadra, nella categoria giovanile Joy con Emma Banzato, Gaia Parisotto, Isabella Ernesti Moro, Letizia Crivellari e Martina Fasolato protagoniste di un applaudito e travolgente esercizio ai cerchi. Di rilievo anche le prestazio-ni individuali che hanno portato il 5. posto di Alessia Mautone, con un esercizio al cerchio nella categoria Joy 3. fascia. 9. posto per Emma Banzato, categoria Joy 1.fascia con un esercizio a corpo libero. In evidenza nella categoria Silver 1. Fascia Gaia Parisotto con un buon 11. posto e Erika Ghiraldo 7. nella categoria Joy 4. Fascia con un esercizio al cerchio. Alla fi ne la coordinatrice Elena Favarin esprime grande soddisfazione: “un elogio a tutte allenatrici e ginnaste, che giorno dopo giorno dimostrano amore per questo meraviglioso sport e soprattutto mi riempie d’orgoglio la crescita costante del livello tecnico delle nostre meravigliose atlete”.

GINNASTICA RITMICA, A RIMINISTRAORDINARIO ARGENTO

Walter Lotto

Sarà ricordata come una delle edizio-ni più riuscite e spettacolari l’ottavo torneo “Amico Volley” messo in

cantiere dalla Pgs Carrarese Euganea, con il patrocinio del comune e della Fipav pa-dovana, disputato all’interno del patronato Don Bosco a San Giorgio di Due Carrare. Il crescente successo della 24 ore non stop riservato alla categoria open Under 12, che unico nel suo genere prevede il pernotta-mento di atleti e dirigenti presso le strutture sportive del paese, è evidenziato dai nu-meri record che l’anno caratterizzata: 20 squadre partecipanti, pubblico da grandi eventi, entusiasmo e tifo da stadio.

Alla fi ne delle incertissime eliminatorie,

per la prima volta hanno trionfato i ragazzi della Pgs locale, guidati dal tecnico Anto-nio Ferrato, che in una serratissima fi nale hanno domato di misura (2-1) i campioni uscenti della Black pool Volley (Casalseru-go-Correzzola) il bronzo è andato alla Fan-tasy Usma. Alla premiazione è intervenuto il primo cittadino locale Sergio Vason, coa-diuvato dall’assessore alla cultura e attività giovanili Roberta Amati e da Cinzia Busi-naro, membro e responsabile volley del comitato provinciale. La manifestazione si è conclusa con una cena, serviti oltre 400 coperti, all’interno dello stand gastronomi-co allestito all’interno del patronato che ha coinvolto i partecipanti.

DUE CARRARE. L’ottava edizione è stata una delle più spettacolariAMICO VOLLEY, 24 ORE NO STOP, AVVENTURAENTUSIASMANTE PER BEN 20 FORMAZIONI

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Volley Vittoria meritata per la formazione di Ospedaletto allenata da Battistella

Le atlete della Vision Volley neo promosse in serie C

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31Il Veneto in primo piano 13Il Veneto in primo piano

I teorici della decrescita felice, quando vogliono spiegare perché a loro il meccanismo di calcolo del Pil (prodotto interno lordo) pare un imbroglio,

ricorrono a esempi come questo: sei imbottigliato in una coda chilometrica in autostrada, passi due ore col motore acceso e così sprechi un sacco di benzina per nulla. Bene, più ne consumi e più aumenti il Pil, visto che presto tornerai dal benzinaio a riempire il serba-toio. Se poi, per caso, fai un incidente, ecco che il Pil aumenterà ancora grazie al conto del soccorso auto, del carrozziere, dell’assicurazione. Insomma, fuor di metafora: non sempre spendere soldi o consumare pro-dotti aumenta il benessere dell’individuo e la ricchezza della società, mentre se ci si affi da solo alla fredda logica delle statistiche da un ingorgo o da un incidente l’Italia sembrerebbe uscire migliore, più vicina alla ri-presa dei consumi che tanto aspetta.

Bene, ma come andare oltre il criterio del Pil? Al sogno di Latouche e di tanti convinti oppositori dell’at-tuale logica contabile cerca di dare un solido appiglio il mondo accademico e imprenditoriale veneto, con il rapporto “Oltre il Pil 2013. Misurare il benessere so-ciale per rilanciare lo sviluppo economico”, i cui risulta-ti preliminari sono stati presentati recentemente a Ve-nezia. Obiettivo del progetto – avviato nell’ottobre del 2009 e che vede insieme i ricercatori del dipartimento di economia dell’università di Venezia Cà Foscari e del centro studi delle Camere di commercio della regione – comprendere come si vive oggi in Veneto, indivi-duando nuovi indicatori che aiutino a rendere più reale il tasso di crescita registrato dal Pil, e che consentano al tempo stesso ai soggetti economici e istituzionali della regione di disegnare politiche davvero sostenibili in tema sociale, economico, fi scale e ambientale.

Ma cosa si può aggiungere ai semplici consumi materiali e agli aspetti economici, per andare “Oltre il Pil”? Secondo gli autori del rapporto, una vera “geo-grafi a del benessere” ha bisogno di prendere in consi-derazione ben 41 indicatori elementari e otto dimen-sioni: benessere materiale, salute, istruzione, lavoro, uso del tempo, sicurezza, rapporti personali e sociali, ambiente. Se lo si guarda attraverso questa particolare lente d’ingrandimento, il Veneto si conferma sì una regione ad elevato livello di benessere materiale, ma non solo.

La nostra è infatti la regione italiana con minor di-suguaglianza nella distribuzione del reddito e seconda per livello di reddito equivalente. Il Veneto primeggia poi anche per la salute, dove tutti gli indicatori regi-

strano valori buoni o comunque nella media, e risultati positivi si registrano anche nell’uso del tempo e nelle relazioni personali e sociali: molto buono il tasso di lettura, la pratica dello sport e partecipazione agli spet-tacoli e buona la partecipazione sociale, malgrado una bassa densità di organizzazioni di volontariato.

Detto questo, non mancano però i punti critici. Il più preoccupante in prospettiva futura è forse quello che colloca il Veneto a metà della graduatoria (11°) tra le regioni italiane per scolarizzazione superiore, universitaria e abbandono scolastico mentre per l’in-dicatore sicurezza è 15°, con un numero di incidenti stradali tra i più alti del Paese. Anche per lavoro e am-biente il Veneto occupa posizioni di retroguardia: en-trambi gli indicatori lo collocano al 5° posto, da un lato per effetto dei tassi di disoccupazione e occupazione giovanile ma con un’occupazione femminile più alta della media, dall’altro tra le peggiori per superamento del limite previsto di Pm10, pur essendo leader nella raccolta differenziata.

Escluso il Trentino Alto Adige, che sulla base di tut-ti gli indicatori considerati sembra essere un territorio “oltre confi ne”, le regioni possono essere classifi cate

in tre gruppi e il Veneto si piazza in seconda posizione, nel primo gruppo di regioni, davanti a Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Lombardia ed Emilia Romagna. Tutto sommato, dunque, possiamo essere soddisfatti. Ma fi no a quando?

“La grave crisi economica e fi nanziaria sta colpen-do duramente il Pil, ma anche il benessere del Veneto e dei veneti – commenta Gian Angelo Bellati, segre-tario generale Unioncamere Veneto – Se poi guardia-mo alla tendenza per il futuro, dovremmo preoccuparci ancora di più e spingere il Governo a tagliare le spese inutili che si annidano in alcune regioni e nello stesso Stato al fi ne di favorire gli investimenti, lo sviluppo, la crescita. In altre parole, Pil e benessere possono essere interdipendenti a fronte di una tassazione sempre più impietosa che sta distruggendo il nostro tessuto pro-duttivo e, di conseguenza, sociale». Insomma, a voler riprendere gli esempi iniziali, sbagliato immaginare che tante ore passate in coda in autostrada facciano davvero crescere l’economia e, per ciò stesso, il no-stro benessere. L’uomo è un essere a più dimensioni, almeno altrettanto importanti di quella economica. Ma sarebbe sbagliato anche pensare che il vero benessere risieda in un mondo senza più autostrade traffi cate. Perché dove viene meno l’impulso economico, anche gli altri indicatori di benessere peggiorano rapidamen-te. Qualcuno lo chiama “sviluppo sostenibile”. Ma per il momento la formula magica rimane segreta.

di germana urbani

Salute, reddito, relazioni sociali: il Veneto è ai primi posti in Italia. Ma scuola, sicurezza, inquinamento sono problemi ancora da risolvere

Studio di Ca Foscari e Camere di commercio per andare “Oltre il Pil”

Il benessere abita qui. Ma fi no a quando?

Pensi al benessere e subito ti viene in mente il re-spirare a pieni polmoni. Purtroppo – a meno di non partire subito per la montagna o di vivere in

campagna lontano da fonti inquinanti – uno dei princi-pali problemi messi in luce dal rapporto sul “Benessere in Veneto” è proprio quello relativo all’inquinamento ambientale e – in modo particolare – alle alte concen-trazioni di polveri PM10 presenti nell’atmosfera in tutti i principali centri urbani. Una situazione annosa, a cui sembra quasi impossibile porre rimedio. E la regione si rifi uta di lasciarsi mettere sul banco degli imputati per inadempienza.

“È importante ribadire – afferma Maurizio Con-te, assessore regionale all’ambiente – che purtroppo l’inquinamento dell’aria accomuna il Veneto a tutte le regioni della Pianura Padana per motivi geografi ci, a causa della scarsa circolazione dovuta allo sbarramento di Alpi e Appennini, e per motivi economici per la den-sità del tessuto produttivo. In ogni caso, dopo un calo complessivo durato un quinquennio, negli ultimi due anni la situazione si è stabilizzata». Che non signifi ca risolta, anzi: i dati della rete Arpav hanno rilevato per l’ultimo triennio in tutte le città del Veneto, ad ecce-zione di Belluno e Feltre, un numero di superamenti del valore limite giornaliero di polveri sottili–PM10 di molto superiore ai 35 giorni per anno consentiti dall’U-nione Europea.

Ci sono però anche risultati decisamente positivi messi in luce dal rapporto di Unioncamere, come ad esempio la virtuosità nella raccolta differenziata dei rifi uti che ha raggiunto nel Veneto il 62,5% del totale (+2,2% rispetto al 2011), per una quantità pari a un milione 383 mila tonnellate. Il raggiungimento di que-sta percentuale consente al Veneto di superare ormai da due anni l’obiettivo del 60% dalla normativa nazionale. La provincia di Treviso con il 75% si conferma al primo posto nella classifi ca regionale della raccolta differenzia-ta, segue Belluno con il 65% ma tutte le altre province, ad eccezione di Venezia (53%), hanno raggiunto o su-perato l’obiettivo del 60% fi ssato per il 2011.

Solo in Trentinosi vive meglio.Ma la crisi rischiadi compromettereil benessere raggiunto

Tra Pm10 e raccolta differenziatala deliCata partita dell’amBiente

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Protagonisti a NordestProtagonisti a Nordest

Il titolare: “Chiamatemi, vi aiuterò a risparmiare, assicuriamo un contatto diretto, senza alcuna intermediazione, così il cliente ha un unico interlocutore”“Io lavoro per passione e la soddisfazio-ne più grande è la felicità del cliente nel vedere l’energia gratuita prodotta dal loro impianto e quindi il risparmio nelle bol-lette. Consiglio il cliente verso una solu-zione personalizzata del proprio impianto fotovoltaico che poi seguo continuamente attraverso visite cicliche. Purtroppo le spe-se sostenute nel bilancio familiare sono pesanti e in costante crescita, risparmia-re fa bene a tutti rendendo così la nostra vita più tranquilla. Io consiglio a tutti di investire nella propria abitazione, che sia più salutare per la propria famiglia e più autosuffi ciente per riscaldarsi e per raffre-scarsi. Se fate due conti su quanto spen-dete all’anno di energia elettrica e per riscaldamento, poi lo moltiplicate per 20 anni, ne vengono fuori numeri da capogi-ro. Chiamatemi vi aiuterò a risparmiare!”Così esordisce Davide Lando, 43 anni, papà di due gemelli di 12 anni titolare del-la DIMAT energia con sede in via Palladio 5/c a Vigorovea di Sant’Angelo di Piove. A tutt’oggi vanta l’installazione di oltre 500 impianti fotovoltaici su aziende e case pri-vate. DIMAT energia è un’azienda costitu-ita nel 2001, dopo l’esperienza acquisita nel settore degli impianti elettrici si è evo-luta seguendo la via delle fonti energeti-che rinnovabili, con l’obbiettivo di fornire soluzioni e sistemi completi ad ogni tipo di esigenza. “Il nostro obiettivo – precisa Da-vide- è fornire soluzioni e sistemi completi “chiavi in mano” DIMAT energia dopo es-sersi presa cura di eseguire al meglio l’in-stallazione di un impianto, è in grado di programmare la manutenzione e pulitura dei moduli fotovoltaici, offrendo garanzie sugli elementi costitutivi dell’impianto. La manutenzione consiste in: ispezione visiva per verifi care danneggiamenti, deteriora-

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34 Cultura veneta16 Cultura veneta

Tintoretto e Vedova

“Le mie opere non sono creazioni, ma terremoti. Non sono pitture, ma soffi ”. Ecco in poche paro-

le una possibile sintesi di Emilio Vedova espressa proprio dal Maestro in alcune dichiarazioni. La forza del gesto, l’irre-quietezza compositiva, la fi sicità fuori ogni limite, la drammaticità poetica colta a ope-ra compiuta, fi no a un utilizzo sonoro del colore fanno parte di chiavi di lettura per le dirompenti opere di Vedova. Alcune di questi lavori sono posti, fi no al 3 novembre all’interno della Scuola Grande di San Rocco di Venezia, in un interessante dialogo che da titolo al percorso espositivo: “Vedova Tintoretto”. Un progetto curatoriale di alto livello ideato da Germano Celant e Stefano Cecchetto, che hanno pensato di rendere partecipe il visitatore attraverso l’atmosfera e l’attrazione che unì artisticamente Vedova con Jacopo Robusti detto Tintoretto, a par-tire dalla Sala Terrena tra le colonne della navata centrale. Era il 1936 e a diciassette anni il giovane Emilio avvertiva quell’ango-scia che Jan Paul Sartre indicava successi-vamente nel suo saggio: “lo squarcio giallo del cielo al di sopra del Golgota, il Tintoretto non lo ha scelto per signifi care l’angoscia, né tanto meno per provocarla; è angoscia e, insieme, cielo giallo. Non cielo d’angoscia, né cielo angosciato; è un’angoscia fatta cosa, è un’angoscia trasformata in squarcio giallo del cielo …” Parole, tratte dall’anali-si degli anni ’50, che nascono dalla crocifi s-

sione di Cristo posta nella Sala dell’Albergo della Scola, la cui essenza è avvertita un decennio prima anche da Vedova.

Frasi, tratte da due estratti che il Ma-estro scrisse nel 1991, quali “Tintoretto è stato una mia identifi cazione” e “Quella, regia a ritmi, sincopati e, cruenti magma-tici di energie, di fondi interni di passioni, di emotività commossa” ben delineano tale simbiosi. Dunque un’esposizione che probabilmente, da un lato a sette anni dalla scomparsa del maestro fa si che la non for-ma pittorica italiana risenta della sua impos-sibilità ad avere una guida per le nuove leve al fi ne di tracciare, con il suo tipico carattere verace, nuove possibili vie aderenti al suo credo, dall’altro profonde analisi e raffronti condurranno i visitatori, italiani e internazio-

nali, ad avvicinarsi a quel meccanismo che permetta di comprendere come inquietudini intellettualmente artistiche possano creare contenuti di alta profondità. Tele di Vedo-va, come “Ciclo ’62 (B3)”, le serie degli “Oltre” assieme a studi e interpretazioni di tempere e oli, s’innestano nelle atmosfere magiche della Scola creando personalissimi piani diversi dimensionali di raffronto, stu-dio ed emozione con i lavori di “Mosè”, “Ultima cena”, “La strage degli innocenti”, “La visitazione” fi no a “La crocifi ssione” di Jacopo Robusti. Dunque un progetto culturale che in “San Rocco Contempora-neo: in dialogo con Tintoretto” avvicinerà dopo Vedova altri artisti e tematiche cui i due curatori Cecchetto e Baldo stanno già lavorando.

Il dialogo mai interrotto alla Scola di San Rocco

“Robert Motherwell: i primi colla-ge” è un’interessante mostra, dedicata al lavoro pioneristico

eseguito negli anni ’40 sui papiers colleés, presso la sede della Collezione Peggy Gug-genheim di Venezia fi no all’8 settembre. Un esordio artistico di Motherwell (Aber-deen, Washington 1915 – Cape Cod, Massachusetts 1991) che venne proprio incoraggiato dalla stessa Peggy. Si creò così un effetto catalizzante per il successi-vo sviluppo pittorico dell’artista. Infatti nel 1943 nella galleria newyorkese Art of this century, di proprietà Guggenheim, il giova-ne Maestro espose i primi collage. Sotto anche la tutela di Roberto Sebastian Matta Echaurren, Motherwell pose in questi primi lavori le basi di un percorso che lo porte-rà a essere uno tra i massimi esponenti dell’Espressionismo Astratto americano.

Quarantotto opere si liberano tra azione compositiva spontanea, pure astrazioni, fi gure indefi nite e infl uenze surrealiste. Un connubio che si manifesta all’interno di temi inerenti alla lotta umanitaria e a una violenza simbolica insiti nella società di quegli anni. Nelle composizioni appaio-no inglobati slogan della resistenza, fram-menti di mappe militari, fi gure stilizzate ferite o morte e sbarre di prigione all’in-terno di un’azione espressiva che l’artista paragona a un “uccidere”. Pezzi di carta coagulati all’interno di una gestualità inno-vativa per quegli anni. Un percorso espo-sitivo interessante, che porta il visitatore a entrare in contatto con una produzione artistica primigenia, fonte di collegamento tra Motherwell e Peggy Guggenheim ma-gnate e collezionista.

guggenheim fi no all’8 settembre

COLLAgE D’ARTE PER MOTHERWELL

Al.Ch. Al.Ch.

di Alain Chivilò

All’interno della 55. Biennale di Venezia è presente lo storico Padiglione Italia che dal-le ultime edizioni è sito nell’Arsenale. Ogni

biennio, un curatore diverso cerca di proporre un percorso espositivo fatto di selezione e tematiche ulteriori unite in un unico contenitore. Quest’anno il prescelto in questo ruolo è il direttore del Mu-seo d’Arte Contemporanea di Roma Bartolomeo Pietromarchi e la mostra ideata s’intitola “Vice Versa”. Come afferma Pietromarchi “il Padiglio-ne Italia e il Palazzo Enciclopedico della Biennale hanno vari punti di contatto nell’idea dell’archi-viazione e nella volontà di mettere le mani sulla classifi cazione e sul concetto di enciclopedismo. Situazione destinata comunque a fallire, come nell’opera di Benassi che con un pavimento di 10.000 mattoni paragrafa l’archivio dell’errore in parallelo alla stessa quantità di detriti in orbita attorno alla terra”. Dunque un’unione tra vec-chio e nuovo con un’attitudine non storiografi ca e generazionale per concentrarsi sulla validità dell’opera. Si tratta come indica il curatore di

L’enorme area espositiva dello storico Padiglione Italia, all’Arsenale, è stata divisa in 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti, ciascuno espressione di un binomio

Biennale di Venezia Il percorso espositivo di Bartolomeo Pietromarchi

Il “Vice Versa” italianoLa XII edizione di “Temporanea. Le

realtà possibili del Caffè Florian” ospita nelle prestigiose sale del

più antico Caffè del mondo il Maestro Omar Galliani. Fino al 30 settembre, nella biennale edizione dell’evento, è possibile apprezzare la tecnica so-praffi na della sua matita all’interno di un’esposizione site-specifi c intitolata “Il sogno della principessa Lyu-Ji al Florian”. Un tributo alla femminilità, at-traverso un sentito atto d’amore alla donna e quindi a Venezia e alla Cina. La tecnica che ha reso famoso in tutto il mondo Omar Galliani è la grafi te che nelle sue mani si trasforma in una forma indelebile di forme e di fi gure in atmosfere rarefatte, che si possono percepire in quella nebbia che avvolge la sua terra d’Emilia. Ne scaturisce un bianco e nero che il Professore Omar defi nisce “come una sobrietà, un’essenzialità che porta alla complessità”. Una fonte che emana e rifl ette la luce all’interno di una situazione alchemica, che paragrafa il diamante prodotto da compressioni nel sottosuolo. In tutto questo, tra le salette del Florian, il visitatore è invitato a ricercare il luogo delle opere di Galliani giungendo così al doppio ritratto della principessa Lyu-Ji: un ritratto siamese perché la parola stessa implica due, ma come indica il Maestro “in realtà sono uno, quindi la natura che riproduce se stessa attraverso un unico ventre nella maternità”. Si creano due percorribili identità, in quanto il soggetto impresso due volte ha delle differenze perché, umanamente, non può mai essere uguale nelle sue parti. Attorno al fulcro sdoppiato, in elementi tra le pareti e i tavoli, si notano impresse fi gure come rose, pistole, colombe, mani, tazze, tazzine, cucchiai, teschi attraverso componenti cromatiche che s’insinuano all’improvviso nello sguardo dell’osservatore per aprire simulta-neamente nuovi orizzonti. Un’occasione unica per entrare in contatto e in sintonia con il massimo esponente italiano al mondo della fi gurazione italiana, in concomitanza con gli eventi della 55. Biennale di Venezia.

tempOranea a venezia

un CaffÈ nerO e BianCO COn Omar galliani

Al.Ch.

Nelle foto piccole l’autoritratto del Tintoretto, oggi al Louvre, e un ritratto fotografi co di Emilio Vedova, nell’ altra foto la mostra che rimarrà aperta fi no al 3 novembre

A fi anco Bartolomeo Pietromarchi

“un arcipelago d’isole con un tetto comune su cui vivono dialoghi e confronti di artisti dagli ap-procci diversi”. Nell’enorme area espositiva s’in-dividuano così 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti ciascuno all’interno dei seguenti binomi: sistema/frammento con Gianfranco Baruchello e Elisabetta Benassi, suono/silenzio con Massimo Bartolini e Francesca Grilli, veduta/luogo con Luigi Ghirri e Luca Vitone, prospettiva/superfi cie con Giulio Paoloni e Marco Tirelli, corpo/storia con Fabio Mauri e Francesco Arena, concludendo in familiare/estraneo per Marcello Maloberti e

Flavio Favelli. Artisti che hanno già raggiunto un certo livello di maturità nella loro carriera, facen-do sì che tale mostra diventi un punto fondamen-tale del personale percorso artistico. Invece molto interessante sottolineare è come il sistema arte italiano si sia unito positivamente in un’opera di crowdfunding, che ha ricevuto 180.000 euro in donazioni per fi nanziare l’attuale progetto espo-sitivo. Non rimane che effettuare una visita, dalla quale ognuno potrà trovare elementi di condivi-sione o di lontananza nel personale approccio all’Arte.

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10 Sì, viaggiare

forse il più famoso, ha persino riprodotto stoviglie, bicchieri e altri oggetti dell’epoca utilizzati nel ristorante per venderli ai turisti come originale souvenir). Il centro storico di Tallinn, dove persino durante l’era sovietica sono stati girati molti fi lm (una settantina), va raccontato palazzo per palazzo, chiesa per chiesa (c’è persino una cattedrale ortodossa), leggenda per leggenda. Il punto più ambito della città è il belvedere da cui durante le notti bianche (che durano fi no a Ferragosto) si può ammirare il porto stagliato nella luce color indaco dell’infi nito crepuscolo baltico. Un’immagine di struggente bellezza.

Tanti sono i luoghi che stregano il visitatore a Tallinn: dalla Torre Margherita all’ingresso della città, alla piazza del muni-cipio, ai palazzi di Toompea, la collina che domina la città con il suo castello. La chiesa di Sant’Olav, con la sua guglia, è stata fi no al 1625 l’edifi cio più alto del mondo. Da non perdere la chiesa di San Nicola dove è conservata l’unica bibbia del mondo per analfabeti. Ma sono belli da vedere anche anche i quartieri periferici, alcuni dei quali (come Kalamaia) conserva-no le antiche case di legno. Sembra sia nata a Tallinn nel 1441 l’usanza dell’albero di Natale. Da visitare anche l’interessante Museo Navale, dove si può salire a bordo del sommergibile Lembit. E si respira futuro nella galleria Art Design che racco-glie le opere creative di numerosi giovani artisti e designer.

Una tappa ineludibile per gli amanti di storia contempo-ranea è il Patarei, il museo delle ex carceri, dove sono stati

rinchiusi anche i dissidenti del regime sovietico e dove l’ultima esecuzione risale al 1991. Un viaggio in un inferno dantesco... E tanto per rimanere in tema va visto il Museo del Kgb allesti-to all’Hotel Viru: si entra nella stanza dove i sovietici ascoltava-no tutte le registrazioni delle conversazioni dei clienti stranieri carpite attraverso “cimici” nascoste nelle camere dell’albergo internazionale. Un sistema di sofi sticato spionaggio attivo dal 1972 al 1991. In Estonia sono meta turistica anche le isole. Muhu è famosa per il suo villaggio etnografi co Koguva, un museo all’aperto fatto di vecchie case tradizionali con tetti di paglia tuttora abitato da pescatori. Anche a Saaremaa la na-tura è incontaminata. La capitale Kuressaare è una cittadina linda piacevole da girare in bicicletta, dominata da un castello che ospita un interessante museo sulla storia antica e recente dell’Estonia. Da vedere i grandi mulini a vento di Angla, simili a quelli olandesi: venivano utilizzati per macinare le granaglie. A Khaali si rimane a bocca aperta davanti alle dimensioni del cratere provocato dalla caduta di un meteorite quattromila anni fa. Il peso dell’asteroide era l’equivalente di otto tonnella-te di ferro. Una visita la merita anche la fattoria Good Kaarma dove una giovane coppia inglese produce saponi naturali. E infi ne non bisogna dimenticare di fare un salto alle terme. Quelle estoni sono rinomate e ripropongono la ritualità che ha reso celebri quelle fi nlandesi. Per altre informazioni sull’Esto-nia: www.visitestonia.com

Chi ha la fortuna di averla visitata durante l’era sovietica, o negli anni immediatamente successivi alla dichiarazio-ne d’indipendenza (20 agosto 1991), oggi rischia di

non credere ai propri occhi. Sì, perchè oggi l’Estonia, la più set-tentrionale delle tre repubbliche baltiche, è tutta un’altra cosa. Cancellato il grigiore di quel periodo cupo e ritrovata l’agognata libertà, il piccolo paese in riva al Baltico, nel frattempo (2004) entrato anche nell’Unione Europea, si presenta oggi come una delle realtà più dinamiche del continente. Basta vedere i grandi passi avanti fatti negli ultimi vent’anni. Un percorso di crescita che, dopo aver subito un rallentamento nel 2008 (in Estonia la crisi ha colpito prima, ma ora è soltanto un ri-cordo), ha portato il paese verso lo sviluppo di un terziario avanzato, che fa leva sui passi avanti fatti nel settore delle nuove tecnologie. In Estonia il wi-fi è free anche per strada, sui mezzi pubblici, in tutti i locali, i musei, gli edifi ci pubblici. Una vera e propria rivoluzione, un grande segno di civiltà. Gli estoni votano on line e usufruiscono di molti altri servizi digitalizzati. Sono appena 1.300.000, di cui un terzo russi rimasti dopo la dissoluzione dell’Urss. Un popolo pacifi co, che ha ottenuto l’indipendenza nel 1991 manifestando in modo originale: formando una lunga catena umana di persone che cantavano. Una catena che ha raggiunto anche la Lettonia e la Lituania. Singing Revolution, rivoluzione cantata, l’hanno chiamata. Un popolo che ha grandi motivazioni per guardare al futuro con fi ducia. La lingua estone appartiene al ceppo ugro-fi nnico, lo stesso del fi nlandese. Ed è proprio la Finlandia il paese a cui l’Estonia è tornata a rapportarsi costantemente, sotto il profi lo

economico ma soprattutto culturale. Gli estoni amano in modo particolare la natura, per questo il loro piccolo territorio sembra quasi un’oasi naturalistica. Vanta il primato dell’aria più pulita del mondo. La capitale Tallinn, principale approccio all’Estonia arrivando con l’aereo o con la nave, già Capitale europea della cultura nel 2011, è un concentrato di Medioevo. Il suo centro storico è patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco. Già città della fi orente Lega Anseatica, che dal XII secolo all’Era Moder-na raccoglieva tutte le più ricche città commerciali del Baltico, Tallinn (che tradotto signifi ca “città dei danesi”, ovvero i suoi fondatori) ha costruito le sue fortune sui cereali. Questo persino durante gli ultimi anni del “soviet time” (come chiamano qui il periodo di occupazione sovietica), quando proprio a Tallinn venne costruito il grande terminal per farvi confl uire il frumen-to americano e canadese destinato a sfamare le repubbliche dell’Urss in diffi coltà di approvvigionamenti. Sempre nello stesso periodo (1980), Tallinn ospitò le gare di vela dei Giochi Olimpici di Mosca, quelle boicottate da molti paesi occidentali per l’invasione sovietica dell’Afghanistan. E a quel periodo risa-le la costruzione più alta della città: la torre della televisione, 170 metri. Dalla sua sommità, che ospita un ristorante panora-mico, si può godere di un’impagabile vista della costa estone.

Tallinn è un gioiello medievale perfettamente conservato, tanto che sullo sfondo di torri di guardia, mura, palazzi e case dalla facciata molto appuntita (nello stile architettonico in voga nel Medio Evo da queste parti) la città ha costruito il suo brand turistico. Facendo rivivere il Medio Evo attraverso minuziosi restauri, animazioni di strada, locali a tema (l’Olde Hansa,

SOPRA: UN’IMMAGINE DELLA PIAZZA DEL MUNICIPIO SEMPRE ANIMATA. DI SEGUITO: PIÙ A DESTRA IL CASTELLO DI KURESSAARE, IL SOMMERGIBILE LEMBIT E IL CRATERE FORMATO QUATTROMILA ANNI FA A KHAALI DA UN GRANDE METEORITE. IN ALTO: UN BANCHETTO MEDIEVALE, I MULINI DI ANGLA, UNA VEDUTA DI TALLINN E TORRI LUNGO LE MURA DI CINTA DELLA CITTÀ VECCHIA. PIÙ SOTTO LA TORRE DELLA TELEVISIONE INAUGURATA NEL 1972, UN GIOCOLIERE IN COSTUME D’EPOCA.

LA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2011AFFACCIATA DOLCEMENTE SUL MAR BALTICOGUARDA AL FUTURO PUNTANDO SUL SUO PASSATOPATRIMONIO DELL’UMANITÀ TUTELATO DALL’UNESCOIL CENTRO STORICO RISPOLVERA LE SUE VESTIGIAE LE FA RIVIVERE ATTRAVERSO LOCALI E ANIMAZIONIIL GRIGIORE SOVIETICO LASCIA IL POSTO AL COLOREE IL WI-FI FREE È SIMBOLO DI LIBERTÀ E SVILUPPONELLE ISOLE DI SAAREMAA E MUHU TANTA NATURAMULINI A VENTO E IL LAGO CREATO DA UN METEORITEL’ARIA È LA PIÙ PULITA AL MONDO

I CASTELLI DEI GOURMET

Uno dopo l’altro stanno risorgendo tutti gli splendidi manieri estoni. Alcuni hanno legato la loro fama all’alta cucina. Nell’isola di Muhu, il Pädaste Manor, elegante maniero in riva al mare restaurato dal suo nuovo proprietario, l’olandese Martin Breuer, e trasformato in un resort di alto livello, vanta in cucina il cuoco numero uno dell’E-stonia. Quel Peeter Pihel che è stato anche fra i relatori di Identità Golose a Milano. Il ristorante si chiama Alexander. Pihel è sostenitore di quella cucina nordica che sta andando per la maggiore, basata su cibi semplici, verdure dell’orto, selvaggina, pescato locale. Elaborati però con grande talento. Un’altra sosta gourmet ospitata in un’aristocratica residenza è il Kau Manor, che si trova a un’oretta d’auto da Tallinn, in direzione del porto di Virstu. Appartiene a un diplomatico in corsa per diventare sindaco di Tallinn, Eerik Niiles. Il ristorante, di ambientazione esotica per via delle riproduzioni dei disegni a carbonicino fatti dal grande esploratore Otto Von Kotzebue (a cui il maniero apparteneva), si chiama Eight Legs. Propone la cucina virtuosa del russo Artur Ovchinnikov, già fi nalista russo al Bocuse d’Or. Anche il Kau Manor dispone di bellissime camere e suites.

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l’uomo esasperato risponde: “Buongior-no a lei signorina. Mi chiamo Giorgio, siamo in inverno e questo è uno spargi sale.”• La maga ad una giovane ragazza: “Lei sposerà presto un uomo meraviglioso, bello, simpatico e intelligente.” La clien-te allora domanda: “E del mio fidanzato cosa ne faccio?• Tra amiche: “Voglio provare a entrare nell’ambiente del cine-ma!” “Allora c’è una sola cosa che tu devi fare.” “Quale?” “Com-prarti un biglietto!”• Sulla spiaggia un ragazzo dice ad una ragazza: “Perché non fai il bagno?” La ragazza: “Ho le mie cose.” E lui risponde: “Vai, che te le tengo io.”• Chi è il portiere del-la squadra femminile di calcio più forte del mondo? Sara Cine-sca.

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