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SANITÀ SANITÀ Qu i Qu i notizie notizie Periodico della Direzione Generale Sanità - Anno II - n° 4 - Luglio 2004 Registrazione del Tribunale di Milano n. 723 del 18-12-2002 TICKET L’unico strumento per proteggere le fasce deboli e per tenere alta la qualità TICKET L’unico strumento per proteggere le fasce deboli e per tenere alta la qualità www.sanita.regione.lombardia.it SPINA BIFIDA Informazione e prevenzione le armi per combatterla SPINA BIFIDA Informazione e prevenzione le armi per combatterla FARMACIE Da sempre al servizio di tutti i cittadini FARMACIE Da sempre al servizio di tutti i cittadini DIFENDERSI DAL CALDO Come proteggere gli anziani dall’estate DIFENDERSI DAL CALDO Come proteggere gli anziani dall’estate TEMPI DI ATTESA Scattano le priorità e si aspetta di meno TEMPI DI ATTESA Scattano le priorità e si aspetta di meno

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■ TICKETL’unico strumentoper proteggere le fasce debolie per tenere alta la qualità

■ TICKETL’unico strumentoper proteggere le fasce debolie per tenere alta la qualità

www.sanita.regione.lombardia.it

■ SPINA BIFIDAInformazione e prevenzione

le armi per combatterla

■ SPINA BIFIDAInformazione e prevenzione

le armi per combatterla

■ FARMACIEDa sempre al servizio

di tutti i cittadini

■ FARMACIEDa sempre al servizio

di tutti i cittadini

■ DIFENDERSI DAL CALDOCome proteggeregli anziani dall’estate

■ DIFENDERSI DAL CALDOCome proteggeregli anziani dall’estate

■ TEMPI DI ATTESAScattano le prioritàe si aspetta di meno

■ TEMPI DI ATTESAScattano le prioritàe si aspetta di meno

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Direttore Responsabile:Carlo Bianchessi

Direttore Editoriale:Luciano Garibaldi

Comitato di Redazione: Mauro Agnello, Alberto Biotti,Loredana Luzzi, Carlo Zocchetti

Realizzazione Servizi Editoriali - P.zza De Angeli 3 - 20146 Milano Tel. 024333581 - www.servizieditoriali.comDirettore: Andrea Franchini

In redazione: Luca Palestra (coordinamento),Lorenzo Cresci, Enrica Suzzi

Hanno collaborato: Giada Barbarani, Bruno Calchera,Renzo Corti, Paola Giuliani, Andrea Lisi, Luigi Macchi, Maria Pia Onofri, Anna Pavan, Tiziana Redaelli, Carlo Rho, Paola Rosa Romanello, Maurizio Vitali.

Fotografie: Francesco Laera

Progetto grafico e impaginazione: Carlo Bertatini

Sped. in abbonamento postale comma 20/c art. 2 Legge662/96 Milano Registrazione del Tribunale di Milano n. 723del 18-12-2002

EditoreDirezione Generale Sanità Regione LombardiaVia Pola 9/11 - 20124 Milano

StampaSan Biagio Stampa SpAVia al Santuario di Nostra Signora della Guardia 43 PR16162 Genova Bolzaneto

Ogni cittadino paga un ticket di €2 per confezio-ne, con un massimo di €4 per ricetta, a meno chenon appartenga alle seguenti categorie:Pagano 1 euro a confezione■ pazienti affetti da patologie croniche individuatecon Decreti del Ministero della Sanità ;■ pazienti affetti da malattie rare, individuate dalDecreto del Ministero della Sanità 279/2001Possono essere prescritte non più di 3 confezioniper ricetta. Il ticket per una ricetta con una confe-zione è di €1; con tre confezioni è di €3.Pagano €1 a confezione (massimo di €3/ricetta)■ invalidi civili con invalidità superiore ai 2/3;■ invalidi del lavoro con invalidità superiore ai 2/3.Sono esentati dal pagamento del ticket■ invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia;■ invalidi per servizio;■ invalidi civili al 100%;■ invalidi civili minori di 18 anni con indennità difrequenza;■ persone danneggiate da vaccinazione obbligato-ria, trasfusioni, somministrazione di emoderivati,limitatamente alle prestazioni necessarie per la cu-

ra delle patologie previste dalla legge n. 210/1992;■ vittime di terrorismo o criminalità organizzata;■ ciechi e i sordomuti;■ pazienti sottoposti a terapia del dolore;■ soggetti rientranti nell’accordo tra Regione Lom-bardia e Ministero della Giustizia;■ ex deportati da campi di sterminio con pensio-ne vitalizia;■ infortunati sul lavoro per periodo dell’infortunioe patologie connesse (che sia indicato su ricetta);■ titolari di pensione sociale;■ titolari di pensione al minimo, con più di 60 an-ni, e familiari a carico, con reddito inferiore a€8.263,31, elevato a €11.362,05 in presenza di co-niuge e di €516,45 per ogni figlio a carico;■ disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici deiCentri per l’impiego e i familiari a carico;■ lavoratori in mobilità e i familiari a carico;■ lavoratori in cassa integrazione straordinaria e fa-miliari a carico;■ trapiantati d’organo con reddito complessivodel nucleo familiare (2002) non superiore a€36.151,98.

Ticket: istruzioni per l’usoEcco le esenzioni previste

SANITÀQuinotizie2

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3L’ASSESSORE CARLO BORSANI: I TICKETLa Lombardia ha studiato correttivi per non penalizzare

le categorie più disagiate e le fasce più deboli.intervista di Luciano Garibaldi

4PRIORITÀ AI MALATI PIÙ GRAVIDal 1° luglio in vigore le classi di priorità per le prestazioni

sanitarie considerate urgenti e di applicazione immediata.di Mauro Agnello

5DIFENDERSI DAL CALDOCon l’arrivo del grande caldo la Regione Lombardia si mobilita

per proteggere i cittadini più deboli, tra cui anziani e bambini.di Luigi Macchi

8SPINA BIFIDA, INFORMAZIONE E PREVENZIONEDal 2 al 10 ottobre si tiene lasettimana nazionale

per la prevenzione della spina bifida.di Paola Giuliani e Paola Rosa Romanello

10LA SALUTE ANCHE IN VACANZALe precauzioni sanitarie da adottare prima e durante

un viaggio nei Paesi a rischio salute.di Giada Barbarani

12ASSISTENZA A DOMICILIOIl Buono, il voucher sociale e quello socio-sanitario: aiutare

anziani e persone “fragili” senza allontanarli dalla propria casa.a cura della DG Famiglia e Solidarietà Sociale

14NEWSLe ultime notizie dal mondo della Sanità regionale

e le novità proposte dalle nostre aziende ospedaliere.di Renzo Corti

Farmaci

Pronto SoccorsoÈ garantita l’erogazione gratuita delle prestazioni ri-conosciute urgenti dal medico del Pronto Soccorso. Sono inoltre esentati dal ticket■ i bambini con meno di 6 anni;■ i cittadini con più di 65 anni.Il ticket per le visite senza carattere d’urgenza, purin presenza di uno stato di esenzione, è:■ €35: sola visita specialistica;

■ €50: altre prestazioni diagnostico-terapeutiche.Non sono sottoposte a questa quota■ le prestazioni seguite da ricovero;■ le prestazioni effettuate a seguito di infortuniosul lavoro in assicurati INAIL;■ le prestazioni che vengono effettuate su richie-sta degli organi di pubblica sicurezza o poliziagiudiziaria.

Prestazioni ambulatorialiPer le prestazioni di diagnostica strumentale e specia-listica l’importo massimo per ricetta è €46. Prestazionidi branche diverse vanno prescritte su ricette diverse.Sono esenti da ticket■ cittadini con meno di 6 anni o più di 65, purché ap-partenenti a nucleo familiare con reddito lordo com-plessivo non superiore a €36.151,98;■ titolari di pensioni sociali e i familiari a carico;■ disoccupati e lavoratori in mobilità e familiari a cari-co, titolari di pensioni al minimo ultrasessantenni e fa-miliari a carico quando il nu-cleo familiare ha un redditolordo inferiore a €8.263,31,€11.362,05 se con coniuge acarico, incrementato di €516,45per ogni figlio a carico;■ invalidi civili con percentua-le superiore ai 2/3, o assegnodi accompagnamento, o in-dennità di frequenza;■ ciechi e i sordomuti;■ infortunati sul lavoro o af-fetti da malattie professionaliper le prestazioni correlate;■ le categorie I-V degli inva-lidi di guerra e per servizioe gli invalidi per lavoro conpercentuale superiore a 2/3;■ cittadini esenti per patologia

o condizione individuate con Decreti del Ministero.Sono inoltre escluse dal ticket le seguenti prestazioni fi-nalizzate alla diagnosi precoce dei tumori:■ Mammografia ogni 2 anni per donne 45-69 anni, ealtre prestazioni richieste dall’esame mammografico;■ Pap test ogni 3 anni per donne 25-65 anni;■ Colonscopia ogni 5 anni oltre i 45 anni di età e per igruppi a rischio;■ Accertamenti specifici per neoplasie in età gio-vanile, secondo criteri determinati dal Ministero

ASSISTENZA FARMACEUTICA CONVENZIONATA ATTRAVERSO LE FARMACIE AL PUBBLICO:

Periodo anno 2003Spesa lorda 1.778.679.988 euroTicket 167.822.309 euroTrattenute 98.827.199 euro% Ticket su lorda 9,44%Spesa netta 1.512.030.478 euroPopolazione residente 9.264.909 cittadiniTicket mese pro-assistito 1,5 euroSpesa mensile per farmacia carico della Regione per assistito 17 euroNumero assistiti cronici (media mensile) 1.350.000Ticket mese pro-assistito cronico 11 euroSpesa mensile per farmacia carico della Regione per assistito 109 euro

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3SANITÀQuinotizie

IL TICKET Elemento di compartecipazione del cittadino alla spesa sanitaria regionale

sai meno sprovveduta di quanto talunipensino), ebbe come immediata e dram-matica conseguenza una impennata dellaspesa farmaceutica».

Quantificabile?«Certamente. L’impennata fu di oltre

il 34% su scala nazionale, tale da co-stringere il nuovo governo a disporreche le Regioni dovessero farla rientrarealmeno al di sotto del 13%, pena sensi-bili riduzioni sui fondi per la Sanità loroassegnati. L’aumento ingiustificato dellarichiesta di prescrizioni farmaceutiche fuprovato da uno studio effettuato dall’Os-servatorio sulla Terza Età, presiedutodall’ex ragioniere generale dello StatoMonorchio, che rilevò come, dopo unanno dall’abolizione “elettorale” del tic-ket, oltre un miliardo di pillole eranostate gettate via con un costo di 650 mi-lioni di euro sui bilanci del Fondo sani-tario. Date queste premesse, la reintro-duzione del ticket divenne una decisio-ne necessaria, come sapevano perfetta-mente coloro che, per ragioni di purademagogia, lo avevano soppresso, tantoè vero che non mancarono (e non man-cano ancora) di falsare la realtà al soloscopo di propaganda politica».

Come hanno reagito i milanesi e i lom-bardi alla reintroduzione del ticket?

«Con altissimo senso di responsabilità,anche se - è umano - con un po’ di delu-sione. Tra l’altro, desidero qui ricordareche la Lombardia è stata tra le ultime areintrodurre il ticket, e lo ha fatto con unaserie di interventi correttivi appositamen-te studiati per non penalizzare le catego-rie più disagiate e le fasce più deboli.Sempre rifacendomi alla serietà e alla di-gnità dei lombardi, sono certo che essiconsiderano il ticket come un elemento dicompartecipazione e corresponsabilizza-zione del cittadino alla spesa sanitaria. Es-si hanno la consapevolezza di sentirsipartecipi di un servizio sanitario che ri-cerca la massima qualità ed efficienzasenza sprechi o spese inutili».

È il caso della Sanità lombarda?«È il caso della Sanità lombarda. Non

per nulla è dalle altre regioni che la gen-te viene a farsi curare da noi, e non so-no i lombardi ad andare altrove. Perciò,

intervista di Luciano Garibaldi

Perché “No al ticket”: uno slogan chemolti hanno notato nella propaganda

elettorale di alcuni esponenti della sinistradurante il recente confronto per il rinno-vo delle amministrazioni pubbliche.Asses-sore Borsani, pensa veramente che, sel’opposizione riconquisterà la maggioran-za, il ticket sarà abolito? Lo ritiene un im-pegno realizzabile?

«Lo ritengo pura demagogia: di più,una presa in giro ai danni della popola-zione, formulata - e questo è davvero ilcolmo - da coloro che furono i primi aistituire il ticket, salvo poi abolirlo di pun-to in bianco, per ragioni bassamente elet-torali, quando si resero conto che la par-tita politica per loro era ormai perduta».

Spieghiamo ai nostri lettori come sonoandate le cose.

«È molto semplice. Il ticket sui medi-cinali fu introdotto in Italia nel 1993. Fuun provvedimento certamente spiacevo-le, ma necessario, tanto è vero che la de-stra, allora all’opposizione, non lo con-trastò, con quel senso di responsabilitàche è caratteristica fondamentale del no-stro costume civico e politico. Nel 1998,con il decreto legislativo numero 124,l’allora ministro della Sanità Rosy Bindigli attribuì la “funzione di contenimentodei consumi sanitari e di razionalizzazio-ne della spesa sanitaria”. In parole pove-re, i bilanci della Sanità non reggevanopiù perché troppa gente consumava unnumero eccessivo di medicinali, o megliose li faceva prescrivere, dato che non co-stavano nulla, per poi magari consumar-ne soltanto una parte e gettare via il re-sto. Anche in quell’occasione, con consa-pevolezza e senso di responsabilità, ladestra non sollevò obiezioni».

Poi che cosa accadde?«Accadde la furbata. Alla vigilia delle

passate elezioni politiche, sentendosi fra-nare il terreno sotto i piedi, il governo dicentrosinistra, presieduto da GiulianoAmato, con uno sciagurato provvedimen-to elettoralistico, abolì il ticket. Mentrequel gesto demagogico non servì a far ri-salire le sorti della sinistra (troppo spessosi giudica superficiale e influenzabile l’o-pinione pubblica italiana, che invece è as-

chi pensa di recuperare spazi politici rac-contando bugie, ha sbagliato i suoi cal-coli. E questo perché i cittadini lombardisanno bene che la ripartizione del Fondosanitario nazionale è applicata privile-giando prioritariamente parametri qualil’anzianità della popolazione e non laqualità dell’assistenza e i centri di eccel-lenza, che sono due dei punti più quali-ficanti della Sanità lombarda. E perciòcapiscono che, per mantenere alti i livel-li di assistenza e di sicurezza, bisognacontribuire a mantenere in equilibrio iconti. Senza follie demagogiche».

Ancora in tema di ticket, è vero chequalcuno approfitta dell’esenzione purnon avendone diritto?

«È vero, anche se si tratta per fortunadi poche persone. Fino a oggi abbiamoeffettuato 15mila controlli sulle 130milaautocertificazioni complessive presentatein Lombardia per ottenere l’esenzione.Ebbene, le dichiarazioni non veritiere so-

La Lombardia è stata tra le ultime regioni

a reintrodurre il ticket, con una serie

di correttivi studiati anche per mantenere alto

il livello della qualità sanitaria regionale.

no risultate circa 700, che ovviamente ab-biamo segnalato alla magistratura».

Quindi, non sono questi pochi casi discorrettezza ad avere determinato l’au-mento della spesa farmaceutica, che - co-me la stampa ha riportato - nei primi me-si dell’anno è stato pari al 15% rispetto al-lo stesso periodo dell’anno scorso. Qual èil vero motivo?

«In parte tale aumento è dovuto al-l’aumento del numero di ricette prescrit-te dai medici, in parte, soprattutto, al-l’aumento, talvolta ingiustificato, deiprezzi di taluni farmaci non di prima ne-cessità e tuttavia largamente richiesti an-che perché abilmente propagandati, co-me peraltro dimostrato anche da recentivicende giudiziarie».

Pensa anche Lei, come il ministro del-la Sanità Sirchia, che esista una sorta di of-fensiva commerciale da parte delle grandiaziende farmaceutiche nei confronti deimedici?

«Che talvolta “offensive” di questo ge-nere siano state effettivamente promosse,è purtroppo vero. Ma io non me la sentodi generalizzare. Infatti, se non si puòescludere che, in taluni casi, ciò sia avve-nuto (e in proposito il nostro Assessoratosta svolgendo un accurato screening sul-le prescrizioni effettuate), va tenuto pre-sente che i nuovi farmaci, specialmenteper le cure antitumorali, sono molto co-stosi, ma per ragioni obiettive. Per usarele parole di un nostro stimato oncologo,il professor Alberto Scanni, “occorre te-nere conto dell’inevitabile e progressivoincremento dei costi delle medicine lega-to ai successi della ricerca e alla introdu-zione di nuove tecnologie”».

Dunque, nessun taglio sui farmaci diprima necessità?

«Assolutamente no. E soprattutto incampo antineoplastico, come più volteho sottolineato. Fare tagli sulle cure deitumori non è ammissibile. E in proposi-to, voglio ricordare che, negli ultimi an-ni, la nostra Regione ha registrato un co-stante aumento degli stanziamenti perquesto tipo di farmaci. Siamo passati dai67 milioni di euro del 2002 ai 78 del2003, e per quest’anno prevediamo unulteriore incremento del 12 per cento. Seil tumore si può combattere e semprepiù spesso sconfiggere, come ha detto ilprofessor Veronesi, siamo qui per com-battere questa battaglia, a fianco dei no-stri concittadini».

Carlo Borsani, Assessore allaSanità Regione Lombardia.

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L’unico strumento per proteggere le fasce deboli

“I cittadini lombardi hanno la consapevolezza

di essere partecipi di un servizio sanitarioche ricerca la massima

qualità ed efficienza senza sprechi e spese inutili.

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SANITÀQuinotizie4

PRIORITÀ Dal 1° luglio è migliorato l’accesso ad alcune prestazioni sanitarie

di Mauro Agnello (Sanità, Regione Lombardia)

Dal 1° luglio 2004 è in atto un nuovo pro-getto ministeriale volto a risolvere i pro-

blemi legati all’attesa, alle priorità di accesso ealle modalità prescrittive nei servizi ambulato-riali. Il progetto, già sperimentato con succes-so in Lombardia fin dal 2001 nelle ASL di Cre-mona e Varese, è ora attivo in tutte le ASL pro-vinciali della nostra Regione e ha l’obbiettivodi garantire e migliorare l’accesso ad alcuneprestazioni sanitarie in tempi adeguati a unospecifico problema di salute.

Le fasce di prioritàIn pratica, tutte le persone che si trovano

in situazioni cliniche gravi e bisognose di unaparticolare attenzione e di una prestazione ri-compresa tra le sei individuate dalla deliberadella Giunta regionale n VII/15324/2003, sa-ranno sottoposte a una visita specialistica e aesami diagnostici secondo tempi di attesa piùbrevi, determinati in base alle loro reali neces-sità, definite in base a tre classi di priorità. A va-lutare il grado di gravità e urgenza del pazien-te per accedere a queste prestazioni sono ilmedico di famiglia o lo specialista che, in baseall’urgenza, decideranno a quale delle tre fasce(contraddistinte da codici) appartiene il malato:

■ Codice A (procedura sollecita): èda eseguirsi entro tre giorni e viene defini-to dal medico nel caso in cui emerga la ne-cessità di prestazioni la cui tempestiva ese-cuzione può condizionare la prognosi abreve del soggetto oppure influenzare mar-catamente il dolore, la disfunzionalità o ladisabilità. A questo codice viene ricondottal’esperienza del “bollino verde”.

■ Codice B (procedura di prima dia-gnosi): è definito dal medico curante quan-do c’è la necessità di prestazioni per una pri-ma diagnosi o un aggravamento di un qua-

dro clinico già noto, e la cui tem-pestiva esecuzione non condizionain un arco di tempo breve la pro-gnosi a breve del paziente. Da ero-garsi comunque entro e non oltre30 giorni per le visite e entro 60 perle prestazioni strumentali.

■ Codice C (follow up): vienedefinito dal medico quando emergela necessità di prestazioni program-mabili in un maggior arco di tempoin quanto non sembrano influenza-re la prognosi, il dolore, la disfun-zione o la disabilità. Deve essere ri-servata alle prestazioni programma-

te (follow up, screening) e alle situazioni do-ve le diagnosi sono già state formulate maprevedono un ulteriore approfondimento. Le

prestazioni relative a questo codice vengonoinserite in una lista d’attesa specifica i cuitempi sono indipendenti dalla normale listad’attesa.

In Lombardia attesa ridottaOccorre precisare che i termini massi-

mi stabiliti per le tre fasce d’intervento so-no quelli indicati dal Ministero della Sani-tà. In verità in Regione Lombardia - tra leregioni italiane dove i tempi di attesa so-no i più ridotti - la tempistica è già da tem-po al di sotto di questi livelli.

INDICA LE PRESTAZIONI URGENTI MA DIFFERIBILI

Dare la precedenzaai malati più gravi

L’obiettivo della creazione delle classi di priorità

è quello di ridurre ancor più i tempi di attesa

per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

■ Tra le varie misure adottate dalla Regione Lombardia nell’ambito del con-tenimento dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali non si deve di-menticare il bollino verde per indicare le prestazioni "urgenti ma differibili".Il bollino verde è sostituito dalla classe di priorità A per le 6 prestazioni indi-cate dalla Giunta regionale. In tutti gli altri casi continua a valere e indica leprestazioni urgenti ma differibili.

Il bollino verde viene assegnato dai medici di medicina generale e daipediatri di libera scelta in base alle condizioni cliniche del paziente e percasi selezionati che comunque non necessitano di una valutazione urgentein Pronto Soccorso.

Esiste comunque una tempistica che deve essere rispettata, sia dal pa-ziente al quale è rilasciata la prescrizione, sia dalla struttura sanitaria pres-so cui la prescrizione viene presentata. Il paziente deve presentare la pre-scrizione alla struttura sanitaria entro 48 ore dal rilascio della prescri-zione. A sua volta la struttura sanitaria alla quale viene presentata la pre-scrizione deve garantire l’effettuazione della prestazione richiesta entro 72ore dalla data di presentazione.

Il grado di priorità viene valutato dal medico di famiglia o dallo specialista.

Le corsie preferenziali■ Le prestazioni che dal 1° lugliosono sottoposte, da parte del me-dico di famiglia o dello specialista,a un giudizio di priorità, sono 6 esono le seguenti:● visita oculistica● visita cardiologica● tac colonna vertebrale● Rmn encefalo● ecografia addome superiore● ecocolordoppler tronchi sovraaortici.Successivamente, ma sempre en-tro il 2004, per venire incontro allerichieste espresse dai cittadini, leASL potranno inoltre applicareclassi di priorità anche per altre pre-stazioni, come la visita neurologica,la visita ginecologica, l’esofagoga-stroduodenoscopia, l’elettrocardio-gramma da sforzo, la colonscopia.Oltre a queste, potranno essere in-dividuate altre prestazioni rientrantinei casi in cui i tempi di attesa sonosuperiori al valore limite fissato dal-la Regione, o qualora venga evi-denziata la tempestività dell’esecu-zione. Per le 6 prestazioni indicateviene abolito il bollino verde: al suoposto viene indicata dal medico laclasse di priorità A. Per quanto riguarda invece tutte lealtre prestazioni, continueranno avalere modalità e tempistiche at-tualmente in vigore. Dal 1° luglio,inoltre, anche gli specialisti dellestrutture private accreditate posso-no prescrivere direttamente le 6prestazioni soggette alle Classi dipriorità.In questo modo sarà risparmiato ul-teriore tempo: il paziente non dovràpiù tornare dal proprio medico difamiglia per farsi prescrivere la ri-cetta, ma potrà prenotare la visita ol’esame direttamente con la pre-scrizione dello specialista.Maggiori informazioni su:www.sanita.regione.lombardia.it Il bollino verde non scompare

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Partendo da un’analisi critica deidisagi che si sono verificati nel-

l’estate del 2003 e dai tragici eventilegati al caldo che uccise migliaia dianziani, i Ministeri della Salute deiPaesi Europei hanno promosso im-portanti iniziative per fronteggiareuna possibile nuova emergenza cal-do. Dal 1° giugno è per questo parti-to il progetto “Emergenza anzianiestate 2004”, promosso dal Ministerodella Salute, dal Ministero del Lavoroe delle Politiche Sociali, che ha comeobiettivo la sperimentazione del mo-dello assistenziale basato sul “custo-de sociale”, una figura professionalenuova con il compito di esercitareuna vigilanza attiva su persone an-ziane. La sperimentazione viene av-viata nelle quattro città italiane più

coinvolte lo scorso anno dall’ondata dicaldo estiva: Torino, Milano, Genova eRoma. Oltre a ciò, componenti impor-tanti del programma, saranno il moni-toraggio degli eccessi di temperatura eun’adeguata formazione degli operato-ri coinvolti. La valutazione si basa siasu indicatori oggettivi, quali mortalità,ricoveri ospedalieri, accessi nelle Resi-denze Sanitarie Assistenziali (RSA) o alservizio di Assistenza domiciliare inte-grata (ADI), visite e prescrizioni farma-cologiche, sia su questionari di gradi-mento ed analisi delle domande deicall center.

SANITÀQuiQuinnoottiizziiee

E’ già operativo un progetto promosso dal Ministero della Salute

per salvaguardare tutti i cittadini dal caldo estivo.

D’ora in poi gli anziani soliin cittàavranno un sostegno in più: il custodesociale che,affiancatoda giovaniragazzi del ServizioCivile, si presterà ad aiutare e a provvedere ai bisogniprimari delle persone più fragili e in difficoltà.

UN ESPERIMENTO UTILE DA AVVIARE IN ALTRI COMUNI

I l progetto custode sociale è già sta-to sperimentato con grande suc-

cesso a Milano dal 2000. Si tratta diuna forma di sostegno molto valida,anche se non supportata scientifica-mente, per aiutare le persone più an-ziane e più deboli. Lo scopo principa-le è quello di assisterli e di aiutarli aduscire dall’isolamento delle grandi cit-tà, risolvendo le situazioni di disagioin cui gli anziani vengono a trovarsi,effettuando direttamente alcuni inter-venti, ma soprattutto fornendo un as-sistenza pressoché totale. Per combattere l'emergenza caldo vie-ne selezionato personale nell'ambitosia del volontariato, sia del servizio civi-

le volontario. Il profilo richiesto per il cu-stode socio-sanitario si definisce comequello di un operatore motivato checonosca il funzionamento del sistemasocio-sanitario locale, la zona in cuiopera, la rete di servizi esistenti e pos-sieda competenze nel rilevare i bisognie sappia identificare rapidamente le si-tuazioni a rischio. Inoltre deve cono-scere i diritti dei cittadini e il funziona-mento della rete socio-sanitaria locale.Per quest’estate 2004 la previsione èquella di seguire 9mila anziani, con ilpresidio di quartieri popolari e zone pe-riferiche, lavoro che verrà svolto dai cu-stodi sociali, affiancati da 60 giovaniprovenienti dal Servizio Civile.

I custodi sociali a Milano

DOSSIERDOSSIERSISTEMA D’ALLERTA: IL METEO CON TREGIORNI D’ANTICIPO■ Nel Progetto “EmergenzaAnziani Estate 2004” vienecoinvolta anche la ProtezioneCivile che, in collaborazionecon i servizi socio-assisten-ziali delle città di Roma, Mila-no, Genova, Bologna, Bre-scia, Torino, Firenze e Paler-mo, si prenderà cura di avver-tire con tre giorni d’anticipoche tipo di fluttuazione avran-no la temperatura e l’umidità,con particolare riguardo alleondate di afa e calore. Il ser-vizio di allarme meteorologi-co, previsto inizialmente soloin queste otto città, consentecosì di prevedere, con un si-gnificativo anticipo, il verifi-carsi di condizioni meteo a ri-schio per la salute. Il progetto è rivolto in partico-lare alle persone anziane cherappresentano la categoria piùesposta ai rischi del caldo: nonbisogna infatti dimenticare ilnumero di decessi avvenutil’anno scorso, dovuti sì al cal-do, ma anche alla solitudine ealla poca informazione.

“Emergenza afa”, anziani meno a rischio

LE STRATEGIE PER DIFENDERSI DAL CALDO

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Con il sistema d’allerta, i cittadinivengono avvertiti con tre giorni

di anticipo quando il termometro tocca temperature troppo elevate.

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SANITÀQuinotizie6

con la collaborazione di Luigi Macchi(Sanità, Regione Lombardia)

Tenendo conto delle indicazioni mini-steriali, la Regione Lombardia ha rea-

lizzato un proprio progetto all’interno diquello più esteso portato avanti dal Mi-nistero della Salute. Partendo da una rilevazione fatta nell’a-gosto scorso, tenendo conto dell’inci-denza della mortalità della popolazioneanziana e per evitare il ripetersi dei pro-blemi che caratterizzarono l’estate 2003(quando fra gli over 75 anni, nella solaMilano, si è registrato un +69,3% di de-cessi rispetto al 2002), la Regione Lom-bardia ha predisposto una serie di misu-re particolari che coinvolgono in primoluogo i settori della sanità, in raccordocon le ASL e i comuni della Lombardia.Una circolare della Regione, riepilogagli impegni che si sono iniziati a pro-grammare già da febbraio-marzo e chesono entrati ora in piena operatività.Vediamo in dettaglio in cosa consiste ilpiano regionale per combattere il cal-do e i consigli da seguire.

Un Call Center per gli anzianiLa Regione Lombardia ha predispo-

sto per la zona di Milano e provincia uncentro d’ascolto attivo tutti i giorni 24 oresu 24 in grado di ricevere segnalazionida parte delle persone anziane, valutar-ne la natura e orientare i cittadini versola risposta più appropriata a secondadella situazione che si viene a creare. È

PER UN’ESTATE IN SALUTE L’impegno della Lombardia sul piano sociale e medico

Un Call Center attivo a Milano e provincia, un’analisi

dettagliata del profilo dell’anziano e un opuscolo

informativo: ecco come difendersi dall’estate.

■ È di fondamentale importanza co-noscere i rischi legati al caldo, in mo-do tale da poterli prevenire. Innanzi-tutto occorre sapere quando il caldodiventa un nemico, cosa che accadequando la temperatura esterna supe-ra i 32-35 gradi, quando l’alta umidi-tà impedisce la regolare sudorazionee quando la temperatura in casa èsuperiore a quella esterna. Esistono regole d’oro per poter passareun’estate in salute: osservandole conattenzione, si potranno evitare problemi.

1Evitare di svolgere attività fisicanelle ore più calde della giornata

(dalle ore 11.00 alle ore 17.00).

2Aprire le finestre dei locali di abi-tazione al mattino e abbassare le

tapparelle o socchiudere le imposte: ri-cordarsi comunque di rinfrescare eareare sempre i locali in cui si vive.

3Soggiornare in ambienti rinfre-scati, utilizzando anche un sem-

plice ventilatore per ridurre l’umidità

dell’aria. Attenzione all'uso dei con-dizionatori: è necessario non creareuno sbalzo di temperatura troppo ele-vato (al massimo di cinque o sei gra-di). Bene, invece, il deumidificatore.

4Ricordarsi di coprirsi quando sipassa da un ambiente molto cal-

do a uno con aria condizionata.

5In caso di uscita all’aperto, copri-re sempre il capo con un cappelli-

no. In caso di uscita in auto, attivare ilclimatizzatore o, in mancanza dellostesso, usare le tendine parasole.

Contro i rischi del caldoeccessivo e i pericoli di disidratazione, per i soggettipiù deboli, in particolareper bambini e anziani, puòessere risolutivo un buon bagno rinfrescante. In mare o in piscina.

10 Consigli per combattere l’afa

In prima linea contro il caldo

L’opuscolo informativo distribuito ai cittadini dallaRegione Lombardia contenentei consigli utili per affrontare e combattere il caldo estivo.

stato così realizzato il Call Center “Prontoservizio anziani”, attivo per le quattro ASLdi Milano e Provincia, il cui numero è800.995.988. Ma non è tutto: in collabora-zione con il Medico di Medicina Generalee il Servizio di Continuità Assistenziale, inbase alle segnalazioni pervenute al Call

Center si delineerà un profilo del-l’anziano fragile per facilitare poi ilconseguente incremento dell’assi-stenza domiciliare durante tutto ilperiodo estivo. Il tutto avviene gra-zie all’intervento fondamentale de-gli Enti di Volontariato, che si pre-stano ad aumentare le ore di assi-stenza domiciliare e a fornire mag-gior assistenza possibile, in totaleaccordo con gli enti provinciali.

Informazioni utiliInoltre la Regione ha diffuso unopuscolo informativo su come di-fendersi dal caldo, indicando cor-retti comportamenti e regole nu-trizionali che si dovrebbero tene-re durante il periodo estivo. Inqueste pagine alcuni utili consiglitratti dall’opuscolo che è in distri-buzione presso i Medici di Medi-cina Generale, le farmacie, gli am-bulatori e gli uffici di tutte le ASLlombarde. Infine, la Direzione

Generale ha provveduto ad allertare iDirettori Generali della Aziende Ospe-daliere affinché prevedano, a fronte diepisodi di caldo perduranti, di garantireun adeguato numero di posti letto.

800 995 988Il Call Center dell’Auser Filo d’argento.Da telefono fisso a Milano e provincia.

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7SANITÀQuinotizie

Temperature choc: eccodisturbi e primi soccorsi

I l grande caldo, ce ne siamo accorti lo scorso anno, puòprovocare gravi disturbi. Ecco allora una serie di consi-

gli per affrontare i rischi che possono essere provocati daparticolare clima estivo. Innanzi tutto è utile sapere cheanche quando non ci si espone direttamente ai raggi so-lari, è possibile avere dei disturbi legati al caldo eccessivo,come gli edemi da calore. In questo caso i sintomi sonorappresentati da senso di pesantezza e gonfiore agli artiinferiori. Per combattere questo disturbo è utile liberarsi divestiti e calzature troppo strette, sdraiarsi, tenere le gam-be sollevate più in alto rispetto alla testa e dormire con uncuscino sotto i piedi.

Invece, se l’esposizione al sole avviene in maniera di-retta e duratura, il rischio possibile è rappresentato dalcolpo di sole. Lo si riconosce dal rossore sul viso, dal ma-lessere generale che si prova, dal mal di testa, dalla sensa-zione di nausea e di vertigine, dal possibile fastidio alla luce,dalla febbre e, a volte, si può verificare anche una perdita di

coscienza. In questo caso si deve ricorrere all’assistenzamedica. Durante l’attesa è utile distendere la persona am-malata in un posto fresco e ventilato, sollevare le gambe edargli da bere acqua fresca, anche con aggiunta di sali mi-nerali. Lo stesso trattamento deve essere riservato anche al-le persone colpite da esaurimento o collasso da calore. Inquesto caso però i sintomi sono diversi: aumento della re-spirazione, pressione bassa, cute fredda, pallida e umida,nausea e cefalea.

Con alti livelli di umidità, oltre il 60-70%, poca venti-lazione e temperatura superiore ai 25 gradi, si possonoverificare invece dei colpi di calore. Si è soggetti colpi dicalore soprattutto in luoghi chiusi e i segni sono i seguenti:volto arrossato o pallido, pelle secca e calda, febbre, tachi-cardia, aumento della respirazione e pupille dilatate. Qualo-ra si verifichi un colpo di calore, è necessario chiedere assi-stenza medica. Nell’attesa si deve portare la persona in unposto fresco e ventilato, sollevarle le gambe, toglierle i vesti-ti, cercare di raffreddare il corpo con acqua fresca e dargli dabere acqua, eventualmente con sali minerali.

In tutti i casi presentati è sempre sconsigliato som-ministrare alcolici alle persone colpite da questi disturbi.

6Indossare indumenti chiari, nonaderenti, di fibre naturali quali ad

esempio lino e cotone, evitando quin-di le fibre sintetiche che impedisconola traspirazione e possono provocareirritazioni, pruriti e arrossamenti.

7In caso di mal di testa, provoca-to da un colpo di sole o di calore,

bagnarsi subito con acqua fresca perabbassare la temperatura corporea.

8Se si soffre di pressione alta nonsi deve assolutamente interrompe-

re o sostituire di propria iniziativa la te-

rapia anti ipertensiva, ma bisogna con-sultare sempre il proprio medico curante.

9Non bisogna assumere rego-larmente integratori salini sen-

za aver prima consultato il propriomedico curante.

10Ricordarsi di bere in abbon-danza, più volte al giorno.

Osservando i consigli citati, il nostrocorpo non dovrebbe uscire troppoprovato dal gran caldo e dalla fasti-diosa umidità anche se sono pur-

troppo possibili sensazioni di sveni-mento, mancamento, cali di pressio-ne: in tal caso, la miglior cosa da fa-re è distendersi subito, se possibilein un ambiente fresco, e rimanere unpo’ a riposo. Un occhio di riguardo va prestato aicittadini più anziani e alle persone condisabilità, soprattutto se vivono da so-li: a differenza dei più giovani, infattihanno un’incapacità intrinseca dell’or-ganismo a rispondere adeguatamenteallo stress da calore e, molte volte, po-trebbero non accorgersi di sintomi co-muni dovuti al caldo eccessivo.

Il menù dell’estate, per un’alimentazione sana e correttaLa stagione estiva e l’afa costituiscono un pericoloper la salute degli anziani; il caldo e la disidratazio-ne accrescono considerevolmente le sofferenze epossono avere effetti molto gravi: un importante al-leato per combatterli può essere l’alimentazione.Seguendo poche e semplici regole, si può combat-tere il caldo o, per lo meno, si può avere un’arma inpiù di difesa.■ ACQUA O TÈSì. Si dovrebbero bere almeno 2 litri d’acqua nel corsodella giornata, anche se si ha poca sete: se si vuole al-ternare, va bene anche il tè.■ SUCCHI DI FRUTTA,

BEVANDE GASSATE, CAFFÈNì. Bisogna moderarne l’assunzione, perché sonoricchi di calorie, poco dissetanti e spesso troppozuccherati.■ BEVANDE FREDDE E GHIACCIATENo. Si devono evitare perché possono provocare gra-vi congestioni. Sono da preferire le bevande a tempe-ratura fresca o ambiente.■ BIRRA E ALCOLICINo. Aumentano la sudorazione e la sensazione di ca-lore contribuendo così alla disidratazione.■ PASTI LEGGERI E FREQUENTISì. L’ideale sono 5 pasti al giorno: colazione, spuntinodi metà mattina, pranzo, merenda e cena.■ PASTA E RISO

Nì. Saziano senza appesantire. Da consumare rego-larmente, ma sempre in quantità moderata.■ PESCESì. È da preferire rispetto alla carne e ai formaggi.■ FRITTI, INTINGOLI, INSACCATI,

CIBI PICCANTINo. Vanno ridotti o evitati tutti i cibi elaborati, molto salatie ricchi in grassi.■ FRUTTA E VERDURASì. Da consumarne in abbondanza perché apportanoacqua, vitamine e sali minerali.■ GELATISì. Da preferire quelli al gusto di frutta, più ricchi diacqua.

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SANITÀQuinotizie8

PREVENZIONE Dal 2 al 10 ottobre la settimana nazionale contro la malformazione del sistema nervoso

a cura di Paola Giuliani e Paola Rosa Romanello

(Sanità, Regione Lombardia)con la collaborazione di

Tiziana Redaelli e Maria Pia Onofri(Unità Spinale Unipolare Niguarda/Milano)

La spina bifida è un insieme di malfor-mazioni del sistema nervoso centrale

e periferico che coinvolge in varia misu-ra la colonna vertebrale, gli involucrimeningei, il midollo spinale e le radicinervose. Questa patologia, che si verificain un’epoca molto precoce della gravi-danza, colpisce l’embrione entro il ven-tottesimo giorno di gestazione. La spinabifida comporta deficit di vario grado aseconda dell’entità delle strutture nervo-se coinvolte e dell’epoca della loro in-sorgenza durante lo sviluppo dell’em-brione. Tale malformazione rappresentail 27,9% del totale delle malformazionicongenite del sistema nervoso centrale eil 73,2% del totale dei difetti del tuboneurale. La frequenza in Italia è attestataintorno allo 0,4 per mille dei nati vivi.

Può essere occulta o apertaLa spina bifida è occulta quando la

cute non ha soluzioni di continuo mapresenta anomalie che inducono il so-spetto di un sottostante quadro malfor-mativo. Queste anomalie possono es-sere angiomi o ciuffi di peli. La spinabifida aperta, invece, costituisce i qua-dri malformativi più complessi (esem-pio meningocele e mielomeningocele)

difficoltà rettali e vescicali e le even-tuali complicanze neurologiche. Unpercorso, quindi, che deve affrontarela globalità del soggetto e non la sin-gola patologia.

La prevenzioneAnche se non sono del tutto note le

cause di questa malformazione, è certoche è originata sia da una componentegenetica - quando in famiglia si è regi-

OCCORRE INTEGRARE UNA SANA ALIMENTAZIONE CON UN SUPPLE

Tre mesi prima del concepimento e nei primi tre mesi di gravidanza

per evitare problemi ogni donna deve aumentare l’assunzione di acido folico.

■ L'insorgere della spina bifida nell'em-brione può essere causata dalla carenzadi acido folico. Tutte le donne in età ferti-le e in particolare quelle che hanno inprogramma una gravidanza, devono fareattenzione alla dieta giornaliera nei tremesi precedenti il concepimento e nei treprimi di gravidanza. E devono provvede-re a integrare l’assunzione di acido folicocon medicinali. Ecco dunque le regoleche tutte le donne dovrebbero seguire:

1Integrare i benefici apportatidall’alimentazione con una

supplementazione di acido folicocontenuto in integratori che vengonoprescritti dal medico di famiglia o dalginecologo. Secondo recenti studi,

Alcuni preziosi suggerimenti

strata la presenza di malattie come il dia-bete, l’epilessia, la celiachia - sia da unacomponente ambientale, dovuta per lopiù al tipo di alimentazione della madrenon solo nelle prime settimane di gravi-danza ma anche nei mesi immediatamen-te precedenti il concepimento.

L’importanza dell’acido folicoNegli ultimi anni si è verificata l’ef-

ficacia della supplementazione di aci-do folico tre mesi prima e tre mesi do-po il concepimento. L’acido folico èuna vitamina idrosolubile del gruppoB. È presente nei legumi, nelle arance,nelle fragole, nelle verdure a foglia lar-ga e verde e nel latte. Questa vitaminaha un ruolo molto importante nellosviluppo delle cellule. La sua carenzapuò provocare la mancata chiusura deltubo neurale (colonna vertebrale) congravi danni, come abbiamo visto, almidollo spinale e ai nervi del nascitu-ro, e in alcuni casi provoca idrocefalia.L’integrazione di acido folico nella die-ta è in grado di ridurre del 55-70% laricorrenza della malformazione, senzarischio di effetti collaterali.

Il medico di famiglia, il ginecologo,il pediatra possono dare tutte le indica-zioni necessarie sull’importanza di nonavere carenza di acido folico, in parti-colare per le donne in età fertile.

Spina bifida, prevenirlacon l’informazione

con soluzioni di continuo della cutesovrastante. Spesso a questa forma siassociano malformazioni che colpisco-no il cervello soprattutto a carico dellafossa posteriore (sindrome di ArnoldChiari) e idrocefalo.

Le conseguenzeQuali sono le conseguenze della

spina bifida? Eccole:● compromissione della mobilità e

della sensibilità degli arti inferiori, congravità variabile a seconda di dove si èverificato il difetto di chiusura del tuboneurale (colonna vertebrale);

● alterazioni nel funzionamento dellavescica e del retto, con difficoltà di con-trollo degli sfinteri;

● malformazioni scheletriche, che colpi-scono in particolare le anche e i piedi.

La riabilitazioneIl percorso assistenziale e riabilita-

tivo dei bambini colpiti da spina bifi-da deve iniziare immediatamente do-po la nascita. È necessario che la ri-abilitazione sia affidata ad assistentiqualificati, con competenze multidisci-plinari e integrate.

Il bambino, infatti, deve essereaccompagnato attraverso tappe di svi-luppo che riguardano sia l’aspettopsicomotorio, legato al recupero del-la funzionalità degli arti inferiori, sial’aspetto fisiologico, riguardante le

Q

L’integrazione di acido folico riduce sino al 70% il rischio di avereun figlio con spina bifida.

La riabilitazione dei bambini colpitida spina bifida deve iniziareimmediatamente dopo la nascita.

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9SANITÀQuinotizie

NTO DI ACIDO FOLICO. GLI INTEGRATORI SONO PRESCRITTI DAL MEDICO

Premio d’eccellenzaper il Niguarda■ Comunicare, Informare, Suppor-tare, Educare, Integrare: C.I.S.E.I.,un acronimo che in cinque paroleracchiude un progetto scientifico eumanitario di grande importanza.Realizzato dall’Unità Spinale Uni-polare dell’AO Niguarda Ca’ Gran-da - coordinato dalla dott.sa Ti-ziana Redaelli - e dall’Associazio-ne Unità Spinale Niguarda, il pro-getto si è aggiudicato la quintaedizione del “Premio per le Eccel-lenze nei Servizi Sanitari”, cate-goria servizi on line, assegnato inoccasione del Forum della Pub-blica Amministrazione 2004.Il progetto, avviato nel giugno del2003, ha raggiunto in poco tempol’obbiettivo che si era proposto:offrire supporto, riabilitazione ecure alle persone con lesione mi-dollare sfruttando al massimo unsito web che, integrando in ununico ambiente una piattaformatecnologica con data base, siste-mi di messaggistica, videoproie-zione, permette alle persone co-involte di comunicare, favorendo-ne il reinserimento sociale.

Sito Internet: www.usu-cisei.it.

er prevenire la patologia della spina bifidala dose giornaliera consigliata variatra i 4 e gli 8 mg di acido folico algiorno, niente più che una pastiglia.

2Fare attenzione alla alimentazio-ne, cercando di evitare di sottopor-

si a diete particolarmente “pesanti”.Prima del concepimento e nelle primesettimane di gravidanza è necessarioaumentare l'assunzione di acido folico,privilegiando gli alimenti che ne con-tengono maggiori quantità. Questa vitamina si trova in abbon-danza in alcuni alimenti come:● le verdure a foglia verde, cioè gli spi-naci, i broccoli, gli asparagi, le lattuga,● i legumi,● i cereali,

L’attriceMargheritaBuy,testimonialdellasettimananazionalesullaprevenzionedella spinabifida.

● frutta come limoni, kiwi e fragole, aran-ce (e succo di arancia concentrato),● il latte.Attenzione: la cottura di questi alimentidistrugge la grande maggioranza di fo-lato presente nei cibi. Se non se ne puòfare a meno, meglio cuocere la verdu-ra, con minor acqua possibile o, meglioancora, cuocerla in vaporiera o saltatain padella.

3L'abitudine al fumo della futuramadre aumenta i rischi dell'in-

sorgenza della spina bifida nell'em-brione. Un ulteriore motivo, quindi, perdecidere di smettere di fumare in vista(o, a maggiore ragione, in presenza) diuna gravidanza.

Lombardia: i centri per la cura● Istituti Clinici di Perfezionamento Cli-nica Mangiagalli - MilanoClinica Ostetrica e Ginecologica II Università degli Studi di Milano.Telefono centralino: 02/57991.

● Ospedale Niguarda Ca’ Granda - MilanoUnità Spinale Unipolare:Telefono: 02/6444.3945Centro Spina BifidaTelefono: 02/6444.2161.

● IRCCS Istituto Neurologico C. BestaNeurochirurgia - MilanoTelefono centralino: 02/23941.

● Ospedali Riuniti di BergamoAmbulatorio Multidisciplinare per laSpina Bifida C/o chirurgia infantileTelefono centralino: 035/269.111.

● IRCCS Policlinico S.Matteo - PaviaAmbulatorio multidisciplinare per laSpina Bifida - C/o neurochirurgiaTelefono centralino: 0382/5011.

● Ospedale di Circolo e Fond. MacchiVareseUnità Organizzativa Nido, Neonatologiae Terapia Intensiva NeonataleTelefono: 0332-299.271 o 0332-299.421.

CONVEGNO SULLA PREVENZIONEIN REGIONE LOMBARDIALa Direzione Generale Sanità dellaRegione Lombardia, in occasionedella settimana nazionale dellaprevenzione della Spina Bifida - inprogramma dal 2 al 10 ottobre -organizza un convegno regionalerivolto ai medici di famiglia, gine-cologi e clinici, sulla prevenzione,la diagnosi e il trattamento dellaspina bifida.

Gli integratori di acido folicovengono prescritti dal medico di famiglia o dal ginecologo.

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SANITÀQuinotizie10

VIAGGI I consigli utili per chi si reca nei Paesi a rischio

di Giada Barbarani

Le vacanze sono alle porte e ormaile mete turistiche sono già state

scelte: tre queste non mancano luo-ghi esotici, lontani, spesso sognatima anche pericolosi per la salute. In-fatti, anche se purtroppo non tutti losanno, i paradisi lontani nascondonoinsidie, spesso molto minacciose. Re-sponsabilità, a volte, delle stesseagenzie di viaggio che non fornisco-no le indicazioni giuste per non spa-ventare il cliente pronto per partire.

È essenziale invece sapere che esi-stono Paesi a rischio salute, per cui èutile prepararsi prima della partenza,in modo tale da poter viaggiare, in se-guito, in totale si-curezza. Purtrop-po la possibilitàdi contrarre ma-lattie infettive eparassitarie restasempre concreta,anche se si è scel-to un posto sicu-ro, un albergo acinque stelle e sesi frequentano so-lo ristoranti ele-ganti. Le insidiepossono essererappresentate dainsetti, normeigieniche non ri-

spettate e da piatti dai sapori esoticinon sempre protetti.

Prima di partireÈ utile, nel momento in cui si

decide la meta delle vacanze, rivol-gersi al proprio medico curante perinformarsi su quali siano i possibilirischi del Paese meta del vostroviaggio. Il medico potrà infatti indi-viduare possibili controindicazionial viaggio e potrà indirizzarvi, se èil caso, a Centri specialistici (Clini-che di Malattie Infettive o i Servizidi Igiene Pubblica delle ASL) dovevi potranno essere fornite le infor-mazioni necessarie. Inoltre, è impor-tante sia informarsi presso l’agenzia di

viaggi per quantoriguarda la possibi-lità di stipulareun’assicurazioneper gli eventualiproblemi sanitari,sia aver stipulato ilmodello E 111 (ve-di box a lato), dis-ponibile nell’ASL incui siete residenti,che consente diusufruire di assi-stenza medica gra-tuita nel paesi dellaComunità Europeae in altri paesi con-venzionati.

ECCO TUTTE LE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE E FACOLTATIVE

La salutein vacanzaLe precauzioni da adottare prima e durante

il soggiorno nei Paesi a rischio sanitario.

Partire sicuricon il modello E111■ Assicurarsi, in quasi tutti i Paesidell’Unione Europea, una vacanzatranquilla dal punto di vista dell’as-sistenza sanitaria? È molto facileper i cittadini lombardi: per loro èsufficiente una semplice pressionesul tasto del mouse. Attraverso ilsito della Direzione Generale Sani-tà (www.sanita.regione.lombar-dia.it), infatti, è possibile scaricareil modello E111, il documento chedà il diritto a beneficiare dell’assi-stenza sanitaria nei Paesi dell’UE oappartenenti allo Spazio Economi-co Europeo (come, ad esempio:l’Islanda, la Svizzera, la Norvegia,ma anche Guadalupe, Martinica,Réunion e Guyana). Per i soggiorniall’estero che non superino i 30giorni è sufficiente compilare estampare il modulo presente sul si-to, senza doversi recare agli spor-telli delle ASL (come invece devo-no fare coloro che soggiornano al-l’estero per più di 30 giorni): lostampato è infatti già convalidato eregistrato telematicamente e hadunque una completa e immediatavalidità. Possono utilizzare il modu-lo E111 tutti gli iscritti al Serviziosanitario nazionale. I cittadini ex-tracomunitari, pur se iscritti, lopossono utilizzare solamente neiPaesi dell’Unione Europea. Conquesto certificato è possibile bene-ficiare delle cure mediche imme-diate o urgenti, quelle che non pos-sono essere differite senza metterein pericolo la vita o la salute dell’in-teressato, nello Stato di tempora-neo soggiorno. Sull’urgenza deci-de il Paese che fornisce le presta-zioni. Occorre ricordare che il turi-sta/assistito dovrà pagare di tascapropria i ticket applicati dal siste-ma sanitario del Paese ospitante.

■ A seconda dei Paesi che si sceglie divisitare si deve stare attenti alle malattieche si potrebbero contrarre. Si deve ri-correre quindi a un consulto medicoper sapere quali sono le profilassi daseguire e i tempi utili per garantire unabuona protezione.

VACCINAZIONI OBBLIGATORIE La vaccinazione anti-febbre gialla, o

anti-amarillica, è consigliata per Sud Africae Sud America e può essere obbligatoria-mente richiesta anche da altri Paesi qua-lora si abbia semplicemente transitato nel-le aree a rischio. Il vaccino può esseresomministrato esclusivamente presso i

Centri autorizzati dal Ministero. Effettuatala vaccinazione, verrà rilasciato il Certifica-to Internazionale di Vaccinazione, il cui pe-riodo di validità legale inizia 10 giorni dopol’inoculazione e dura 10 anni.

VACCINAZIONI FACOLTATIVEMA RACCOMANDATESono utili per la gran parte dei Paesi

tropicali e sono eseguibili presso l’UfficialeSanitario del Distretto ASL.• difterite e tetano: è possibile eseguire ilvaccino combinato antiifterico-antitetanico. • epatite A (particolarmente diffusa inAfrica, Asia, Paesi del Bacino delMediterraneo, Medio Oriente, Centro e

Sud America): il vaccino disponibile consi-ste nella somministrazione di un’unica do-se prima della partenza.

VACCINAZIONI FACOLTATIVEMA CONSIGLIATERiguardano alcuni Paesi tropicali.

• epatite B: è particolarmente consigliataper chi si appresta a soggiornare per lun-go periodo nei Paesi tropicali. È disponibi-le il vaccino combinato anti-epatite A+B.• poliomelite: è obbligatoria in Italia già inetà infantile, ma è consigliato un richiamoa chi si reca per periodi prolungati in areein cui la polio è particolarmente diffusa,come in alcuni Paesi dell’Africa e dell’Asia.

• rabbia: è quasi sempre trasmessa at-traverso morsi da parte di animali infetti eper questo è consigliata a coloro che siespongono al rischio di contagio in Paesicon elevato randagismo, come Sud-EstAsiatico, Thailandia e Malesia.• meningococco: è consigliata per chi vi-sita l’Africa sub-sahariana ed è obbligato-ria in Arabia Saudita per coloro che si re-cano alla Mecca.• tifo: è raccomandata ai viaggiatori diret-ti in alcuni Paesi asiatici, africani edell’America Latina.• tubercolosi: consigliata soprattutto percoloro che risultano negativi alla prova tu-bercolinica.

Il pronto soccorsoda mettere in valigia■ Per ogni evenienza, è sempremeglio prepararsi a partire conuna piccola farmacia personalenel caso in cui non dovesse es-sere possibile, durante il viaggio,ricorrere immediatamente al me-dico. Inoltre alcune medicinepotrebbero non essere dispo-nibili o avere nomi, dosaggi ecomposti differenti a secondadei Paesi visitati.Ecco dunque che cosa è consi-gliabile mettere in valigia:● farmaci utilizzati per patologie croni-che in atto (antidiabetici, farmaci permalattie cardiache, epatiche, ecc.);● farmaci per la profilassi antimala-rica se consigliata;● antibiotici da utilizzare in caso diaffezioni febbrili e in caso di diarreafebbrile;● soluzioni reidratanti e fermenti lattici;● antibiotico intestinale;● antifebbrili e antidolorifici;● antispastici;● collirio e gocce per le orecchie;● soluzioni reidratanti;● repellenti per insetti;● disinfettanti sia per il corpo cheper i cibi;● creme solari ad alta protezione;● garze, cerotti, bende.

Prima di partire è utile rivolgersi al proprio medico e informarsi sui rischisanitari del Paese che s’intende visitare. Q

Prevenzione contro le malattie tropicali

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11SANITÀQuinotizie

di Andrea Lisi

Con la Comunità Europa le frontieresi sono aperte, alla dogana le file

sono sempre meno lunghe e i control-li meno fiscali: da luglio di quest’annociò si verificherà anche quando porte-remo in viaggio i nostri amici a quattrozampe. Gatti, cani e furetti infatti avran-no un loro passaporto per poter viag-giare senza problemi all’interno del-l’Europa. Il passaporto, del tutto simileal nostro, dovrà includere informazionidettagliate sui requisiti di certificazionein materia di vaccinazione antirabbica,nonché sugli altri requisiti relativi allostato di salute dell’animale, come lacertificazione di altre vaccinazioni, nonrichieste dal regolamento, che consen-tano però un quadro completo della vi-ta e della salute dell’animale.

Oltre la richiesta di una documen-tazione a proposito delle vaccinazioni,è di fondamentale importanza il ta-tuaggio o il microchip identificativodell’animale: requisito essenziale perrichiedere il passaporto, ma soprattut-to significa avere una sicurezza certa diritrovarlo in caso di perdita.

Misure preventive, Paese per PaeseL’introduzione di un documento

che attesti la salute del nostro amico aquattro zampe mira ad armonizzare lecondizioni di spostamento degli ani-mali domestici nell’Unione Europea. Iltutto s’inscrive nel quadro degli sforzieffettuati per preservare il continenteeuropeo dalla rabbia. Le misure previ-ste saranno le stesse ovunque, tranneche nel Regno Unito, in Svezia e in Ir-landa, dove le regole sono sensibil-mente più severe. Per entrare in que-sti tre Paesi, infatti, gli animali devonoavere la vaccinazione antirabbica incorso di validità e aver effettuato i trat-tamenti antiparassitari (zecche edechinococco).

Questo statuto speciale è stato ac-

VIAGGI Tutto quello che serve per portare con noi i nostri amici a 4 zampe

Cani, gatti e furetti dovranno essere identificati, vaccinati

contro la rabbia, registrati e muniti di passaporto.

■ Dallo scorso dicembre 2002, per disposizione della circolare n. 56 delladirezione Generale Sanità, in Lombardia è cambiata la gestione dell’ana-grafe canina, con due novità fondamentali: il cambio della gestione dellecompetenze, decentrata dalla Regione ai Comuni e alle ASL, e la rivolu-zione dell’identificazione dei cani attraverso l’applicazione di un microchip. L’utilizzo del microchip è il metodo di identificazione per i cani ritenuto oggipiù efficace e va a sostituire il tatuaggio, in passato eseguito sulla cute deinostri amici a quattro zampe. In che cosa consiste? Nell’inoculazione sotto-cutanea, tramite una semplice e indolore iniezione, di una capsula delle di-mensioni di circa 10mm x 2mm che contiene un microchip sul quale sono re-gistrate tutte le informazioni anagrafiche relative all’animale. Col microchiptutto diventa semplice e immediato: in pochi minuti, grazie al microchip, il ca-ne, i cui dati vengono inseriti via web, viene iscritto a un’anagrafe informatizza-ta e, attraverso un apposito lettore, potrà essere “riconosciuto” in brevissimotempo. La sua “carta d’identità” è dunque del tutto invisibile, assolutamente in-nocua per la sua salute e, al tempo stesso, incancellabile e inalterabile.

ADDIO TATUAGGIO, ORA C’È IL MICROCHIP SOTTO PELLE

Un documentoper proteggerli■ Per non arrivare impreparati all’ap-puntamento con il doganiere che ri-chiederà il passaporto del nostroamico a quattro zampe, è megliomuoversi con anticipo e rivolgersi alnostro veterinario di fiducia. È oppor-tuno sapere in che cosa consiste ildocumento che d’ora in poi sarà ne-cessario per viaggiare all’estero conil nostro animale, vediamo quindi,pagina per pagina, com’è fatto.Il passaporto, del tutto simile al no-stro, si compone di 24 pagine, sud-divise in varie sezioni e viene rila-sciato dalla ASl. All’inizio si dovran-no compilare alcune pagine con da-ti descrittivi del proprietario (se nepossono mettere tre, per evitare inu-tili liti con i figli) e, nella seconda par-te, la descrizione dell’animale, contanto di fotografia annessa, anchese facoltativa. Le sezioni successivesono a carico del veterinario, inquanto richiedono delle nozioni piùtecniche. Innanzitutto si deve proce-dere all’identificazione dell’animale,quindi si trovano campi relativi al nu-mero, alla data d’impianto e alla lo-calizzazione del microchip. Chi nonfosse ancora passato a questa nuo-va procedura di identificazione, de-ve comunque compilare il campo re-lativo al numero e alla data del ta-tuaggio, ricordandosi però di farmettere al più presto il microchip alproprio animale. Seguono le paginededicate alle vaccinazioni: l’antirab-bica, il test sierologico antirabbico,le altre vaccinazioni obbligatorie e itrattamenti contro le zecche. Ma lavera novità consiste nell’esame clini-co dell’animale: il veterinario dovràattestare la buona salute del suo pa-ziente a quattro zampe e deciderese è in grado o meno di sopportare ilviaggio che i suoi padroni hanno de-ciso di affrontare, solo però verso iPaesi extra Cee che lo richiedono.

cordato a Londra, Dublino e Stoccol-ma per un periodo di cinque anni, rin-novabili in accordo con il Consigliodei ministri dell’UE e con il Parlamen-to europeo. Il Regno Unito, la Sveziae l’Irlanda mantengono dunque i lorosistemi di quarantena per gli sposta-menti diretti di animali domestici pro-venienti da Paesi in cui la rabbia è an-cora endemica. Per i Paesi in cui larabbia è sotto controllo, invece, saràrichiesto un test a sei mesi dalla vacci-nazione, prima che l’animale possaentrare in uno di questi tre Stati.

Animaligiramondo

Deroghe sul passaportoIl “Pet Passport”, in Italia, è ob-

bligatorio dall’inizio del mese di lu-glio 2004.

La Commissione dell’Unione Eu-ropea ha comunque previsto, in viatransitoria, che sarà possibile viag-giare nei Paesi dell’Unione con ipropri animali anche se semplice-mente in possesso di certificati rila-sciati prima del 3 ottobre fino allaloro scadenza, a condizione che ue-sti siano conformi alle nuove rego-le europee.

Il documento di riconoscimento degli animali dovrà contenere informazionidettagliate sui requisiti di certificazione in materia di vaccinazione antirabbica.

Anche i furetti, per poter espatriare,hanno bisogno di un passaporto.

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Sul passaporto potrà esserci la foto dell’animale.

La nuova anagrafe dei cani

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SANITÀQuinotizie12

Un aiuto per anziani e persone fragiliaffinché ricevano cure e assistenza

adeguate, ma senza abbandonare lapropria casa: su questo principio si basauna serie di nuovi strumenti a disposizio-ne delle famiglie nella Regione Lombar-dia. Sono definite “fragili” le persone im-possibilitate a svolgere autonomamentele normali attività di vita quotidiana e a re-carsi nelle strutture sanitarie territoriali.Persone spesso in età avanzata, che sof-frono in modo particolare l’allontanamen-to dalla casa o dalla famiglia, proprioquando sono più bisognose di assisten-za. Per questo, Regione Lombardia valo-rizza e sostiene chi si impegna a favorirele cure a domicilio delle persone fragili.

Gli aiuti offerti sono di tre tipi● BUONO SOCIALEÈ un contributo economico in denaroerogato dal Comune per compensare lafamiglia che accudisce a domicilio unapersona “fragile”, mediante l’aiuto diun’altra persona (caregiver non profes-sionale) ad esempio, un familiare.A chi lo si chiede: al Comune● VOUCHER SOCIALEÈ un contributo economico non in dena-ro ma sotto forma di “titolo di acquisto”,erogato dal Comune, per ottenere pre-stazioni di carattere sociale (ad esempio,pasti a domicilio, servizi di lavanderia) of-ferte a domicilio da operatori sociali (ca-regiver professionali).A chi lo si chiede: al Comune● VOUCHER SOCIO-SANITARIOÈ un contributo economico non in dena-ro ma sotto forma di “titolo di acquisto”erogato da Regione Lombardia attraver-so le ASL, che può essere utilizzatoesclusivamente per comprare prestazionidi assistenza domiciliare socio-sanitariaintegrata da soggetti accreditati, pubblicio privati,“profit” e “non profit”, svolte dapersonale professionalmente qualificato(caregiver professionali).A chi lo si chiede: alla propria ASL

Che cos’è l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)È l’assistenza che prevede due tipi diprestazioni:● sanitaria (infermieristica, riabilitativa,medico-specialistica)

● sociale (aiuto alla persona negli atti del-la vita di tutti i giorni come lavarsi,vestirsi, nutrirsi ecc.)È chiamata integrata perché gli operato-ri sanitari e sociali lavorano in modocoordinato e i risultati degli uni dipendonodai risultati degli altri.

Per gli anziani, ma non soloAccanto alle persone di età avanzata,che sono di per se stesse fragili, i tre di-versi contributi possono essere erogati aqualsiasi persona fragile che possa gio-varsi di assistenza a domicilio, indipen-dentemente dall’età.Ad esempio, un disabile.

Quanto valgono i Buoni e i Voucher Sociali ComunaliIl loro ammontare viene stabilito dai Co-muni. Possono essere differenti sia i re-quisiti per ottenerli che la stessa entitàeconomica. Il Comune di residenza potràdare informazioni precise.

Quanto vale il Voucher Socio-Sanitario RegionaleSono stati fissati tre diversi valori in baseall’assistenza necessaria.Ad esempio, il valore più elevato di619,00 euro mensili è riservato a chi hanecessità di cure sanitarie abbastanzaimpegnative e ha una scarsa autonomianella propria abitazione.

I nuovi strumenti per le famiglie messi

a disposizione dalla Regione Lombardia.

PERSONE FRAGILI L’aiuto del Buono e del Voucher

Assistenza a domicilio

Quali requisiti per riceverloL’unico requisito è che la persona pre-senti necessità di curesanitarie e di supporto alla sua autonomiache possano essere affrontatenella sua casa.

Ad esempio:● un anziano● un disabile● un malato cronico con periodi di riacu-tizzazione che limitanoulteriormente l’autosufficienza ma chenon rendono indispensabileun ricovero ospedaliero o accertamentidiagnostici ad alta tecnologia.Per l’età o il reddito non è fissato alcun li-mite.

Quali prestazioni● Infermieristiche● Riabilitative di mantenimento● Specialistiche (Internista/Geriatra, Psi-cologo/Psichiatra, Fisiatra)● Di aiuto alle persone negli atti della vitaquotidiana:AusiliarioSocio-Assistenziale (ASA); OperatoreTecnico-Assistenziale (OTA);Operatore Socio-Sanitario (OSS).

Come la famiglia può spendere il suo Voucher Socio-SanitarioPossono fornire le prestazioni del Vou-cher Socio-Sanitario i soggetti pubblici

o privati, profit e non profit, accreditati. Si-gnifica che l’ASL, dopo averneaccertata l’idoneità professionale e la ca-pacità organizzativa, sottoscrive conquel soggetto il Patto di accreditamento.È fra questi soggetti accreditati chela famiglia può scegliere il proprio caregi-ver e se non fosse soddisfatta delservizio ricevuto può revocare la sua scel-ta.

A chi rivolgersiI Buoni e i Voucher Sociali sono erogatidai Comuni: bisogna rivolgersi alComune di residenza per ottenerli.Il Voucher Socio-Sanitario è erogato daRegione Lombardia e può essererichiesto ai distretti socio-sanitari dellapropria ASL.

Per ogni altra informazioneUfficio Relazioni con il Pubblico della propria ASLInternet:www.famiglia.regione.lombardia.itNumero Verde: 800-919929

800.91.99.29Per informazioni sul Buono Sociale,

sul Voucher Sociale e sul Voucher Socio Sanitario

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FEDERFARMA Intervista al Presidente Regionale Paolo Andrea Gradnik

di Lorenzo Cresci

Una realtà antica, quella delle farma-cie, da sempre legata al tessuto so-

ciale delle nostre città. Di tempo ne èpassato da quando le farmacie eranoluoghi che sembravano adatti a ospita-re magiche alchimie. Ma non sonocambiati gli obiettivi, i ruoli, le funzio-ni. Abbiamo parlato delle nostre farma-cie, delle farmacie del Duemila, con ilPresidente di Federfarma Lombardia, ildottor Paolo Andrea Gradnik.

Le radici della categoriaDottor Gradnik, innanzitutto, che

cos’è Federfarma?«Federfarma è la rappresentanza di

categoria dei titolari delle farmacie italia-ne. Le sue radici poggiano su un anticoassociazionismo che ha proprio a Mila-no il suo più antico punto di aggrega-zione. L’associazionismo milanese è da-tato 1859, in una realtà molto differente,come è facilmente comprensibile, daquella odierna. Eravamo alla fine delladominazione asburgica, una realtà nellaquale le farmacie, comunque, godevanodi una propria legislazione, con unapropria regolamentazione. Quel deside-rio di aggregazione fu una naturale con-seguenza del timore riguardo all’esitoche di lì a breve avrebbe avuto il Paese,con l’Unità d’Italia. I farmacisti di allorasi posero una domanda: le farmacie sa-rebbero, con quelle trasformazioni in at-

to, ancora appartenute al mondo dellasanità o sarebbero scivolate nell’ambitodei comuni esercizi commerciali?».

Una domanda per certi versi ancoraattuale, a distanza di quasi 150 anni...

«Sì, ancora attuale. Perché in qualchemodo anche oggi siamo a un passo diun’altra importante aggregazione: quelladell’Unione Europea. E questo passo ciporterà a confrontarci e avere possibilitàdi cambiamenti. In realtà, però, a diffe-renza di quanto si possa pensare, la co-sa non ci spaventa. Il farmacista è consi-derato un iperconservatore... ed è anchegiusto per certi versi che sia così».

Farmacie, da sempreal servizio dei cittadiniTanto è cambiato dalla nascita delle farmacie,

ma le radici dell’innovazione sono ancora forti.

FEDERFARMA RAGGRUPPA2.188 FARMACIE REGIONALI■ I numeri per comprendere lacomposizione di Federfarma. Larealtà lombarda di questa asso-ciazione parla di 2.188 farmacieassociate, ovvero la quasi totalitàdelle farmacie private della nostraregione. Queste farmacie impie-gano attualmente circa 5.500 far-macisti e circa 2mila collaboratorinon farmacisti. Da notare come larealtà lombarda rappresenti unsesto del mercato nazionale:quindi una realtà davvero impor-tante.

■ Il Comitato esecutivo è l’Orga-no di governo di Federfarma Lom-bardia. Ad esso è affidata princi-palmente l’attuazione delle diretti-ve e delle delibere dell’AssembleaRegionale. Il Comitato esecutivo ècosì composto: Presidente: dr.Paolo Andrea Gradnik (Presi-dente Associazione Provinciale diMilano e Lodi); Vice Presidente:dr. Massimo Rossi (PresidenteAssociazione Provinciale di Pa-via); Tesoriere: dr. Mario Marassi(Vice Presidente AssociazioneProvinciale di Varese); Segretario:dr. Carlo Benzi (Vice PresidenteAssociazione Provinciale di Mila-no e Lodi); Presidente ComitatoRurale: dr. Andrea Guglielmetti(Presidente Associazione Provin-ciale di Lecco); Componente ono-rario: dr. Renato Grendene (Pre-sidente Associazione Provincialedi Brescia).

■ Federfarma, soprattutto dopol’avvento del Servizio SanitarioNazionale e con il federalismo, s’èdata una struttura sempre più pi-ramidale. Oggi Federfarma Lom-bardia raggruppa 11 associazioniprovinciali.

UNA REALTÀ IMPORTANTE

DA PRONTO FARMACIAAL BANCO FARMACEUTICO■ Meritano di essere ricordate alcunedelle principali iniziative di FederfarmaLombarda. Iniziative delle quali riparlere-mo. Banco Farmaceutico è una Onlusnata nel 2001 su iniziativa di FederfarmaMilano e della Compagnia delle Operemilanese. Con l’obiettivo di raggiungere lefasce più deboli, consente ai cittadini didonare farmaci non forniti dall’S.S.N. pro-prio a coloro i quali non riescono a per-mettersi tali spese. Pronto Farmacia è unservizio gratuito: basta telefonare all’800-801185 (valido per le province di Milano eLodi) e avere informazioni su ticket, far-macie aperte o farmaci a domicilio.

LE INIZIATIVE

13SANITÀQuinotizie

Ci faccia capire...«Il cliente di una farmacia è una per-

sona principalmente malata, in cerca dicertezze. Chi si interfaccia con questeincertezze è giusto che abbia un po’ dicarattere conservatore. Deve dare ri-sposte, tranquillità, certezze. Ma a diffe-renza di chi ci pensa esclusivamenteiperconservatori, ebbene, la farmaciaha in realtà una grande capacità di adat-tarsi ai mutamenti sociali. Lo fece con icambiamenti del Servizio Sanitario Na-zionale (allora le farmacie si fecero tro-vare ben pronte), lo è stata quando s’ètrovata chiamata a confrontarsi conun’innovativa rivoluzione telematica:era già pronta e lo dimostra il fatto chela nostra rete è tra le più evolute ed èproprio dalla rete delle farmacie chepervengono oggi i dati che riguardanola spesa farmaceutica».

Altro che conservatori, allora.«Il farmacista vive bene nella sintesi

tra il conservatorismo, il cambiamento ei mutamenti sociali. Ma è stato innovati-vo anche nel concetto di sussidiarietà: lasalute, che è un bene sociale primario,affidato ai privati che effettuano quindiun’opera sussidiaria allo Stato».

Più operatori del sociale o più impren-ditori?

«Di fatto le farmacie hanno saputosintetizzare, sin dal 1200, l’importanzadella tutela della salute pubblica conl’imprenditoria privata. E siccome ilfarmacista ha questa capacità di sinte-tizzare i due ruoli, imprenditore e so-ciale appunto, in realtà non ha maipensato che il bene potesse essere laspeculazione e soprattutto che la po-tesse essere nel breve periodo. Quin-di, per esempio, non ricerchiamo l’e-splosione della spesa farmaceutica fi-ne a se stessa perché non è nostro in-teresse pompare il fatturato per un an-no. Il farmaco è un bene primario nel-la tutela della salute del cittadino ecome tale deve ricevere risorse ade-guate a un concetto di salute che siespande con il progredire della civiltà,ma il tutto a tassi compatibili con le ta-sche dello Stato e dei cittadini Anzi,nello specifico, l’eccessivo aumento dialcuni farmaci, pensiamo a certi tipi dipomate i cui prezzi sono più che rad-doppiati, non trovano giustificazione enon ci trovano assolutamente d’accor-do e anche da questo punto di vista citroviamo dalla parte del cittadino».

Il dottor Paolo Andrea Gradnik,Presidente di Federfarma Lombardia.

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SANITÀQuinotizie14

SENTENZA Via libera alla legge emanata da Regione Lombardia

di Renzo Corti

La Corte Costituzionale con Sen-tenza n. 162 del 01/06/2004 ha

affermato che «Il “libretto sanitario”non rientra tra le disposizioni di or-dine pubblico e sicurezza né è unprincipio fondamentale stabilito dal-lo stato per la difesa della salutepubblica». Una presa di posizionedella Consulta che dà ragione allaRegione Lombardia e che respingele accuse di anticostituzionalità de-gli articoli 2 e 4 della legge regiona-le 4 agosto 2003, n. 12 (Norme rela-tive a certificazioni in materia di

igiene e sanitàpubblica). Attra-verso questo dis-posto legislativola Giunta dellaRegione Lombar-dia aveva elimi-nato l’obbligodel libretto diidoneità sanitariaper il personaleimpiegato nellaproduzione, pre-parazione e som-

ministrazione di alimenti.In luogo del libretto sono stati

fissati corsi di formazione primadell'inizio dell'attività e successiva-mente ogni due anni su come tratta-re gli alimenti. L'abolizione del li-

bretto sanitario è dettata alla consi-derazione che il rischio di contagioalimentare è legato più alla produ-zione, alla conservazione, alla pre-parazione dei cibi e meno all’ope-rato del singolo operatore. Conquesta nuova legge, quindi, spettaall’azienda la formazione, l’adde-stramento e l’aggiornamento delpersonale.

Il compito delle ASL sarà invecequello di verificare l’applicazionedelle norme di prassi igienica e diquanto previsto nei documenti divalutazione del rischio da parte delpersonale.

NASCE... “PUNTO NASCITA”■ Iniziativa all’Azienda Ospedaliera“Ospedale San Carlo Borromeo” doveha iniziato la sua attività il “Punto nascita”.Con finanziamento regionale è stata ri-strutturata l’area del Blocco Parto dalquale sono state ricavate 4 confortevoliStanze del Parto (di cui una attrezzataper il parto in acqua) e una Sala Opera-toria per parti cesarei, nonché tutti i localidi supporto al personale e alle pazienti. Il24 maggio, all’inizio dell’attività, sonostati praticati due cesarei, mentre il primoparto naturale è stato di una signora se-negalese che ha avuto un maschietto dioltre 3 chili. Il Direttore dell’Unità Operati-va di Ostetricia e Ginecologia Dr. MauroBuscaglia e la Capostetrica Angela Ac-cardo hanno condiviso la gioia dellamamma, verificando la funzionalità dellanuova struttura.

SERVIZIO DI MEDICINA SPORTIVA■ L’Azienda Ospedaliera della Provinciadi Lodi dispone di un ambulatorio per laMedicina Sportiva attrezzato di tutte leapparecchiature necessarie per le visitemediche e del personale dedicato ad as-sorbire le richieste provenienti dal territo-rio lodigiano. L’ambulatorio è aperto tuttii giorni dalle 14.30 ed è situato al primopiano dell’Ospedale Civico di Casalpu-sterlengo. Per prenotare una visita di Me-dicina Sportiva il cittadino può rivolgersi alCUP al secondo piano nei Poliambulatoridel Presidio di Casalpusterlengo oppureal numero verde 800.40.40.40.

Libretto sanitario:la Consulta dà l’ok

La sua abolizione non è anticostituzionale

e non è più obbligatorio per nessuno.

NOVITÀ ALL’AZIENDA OSPEDALIERAISTITUTI DI PERFEZIONAMENTO■ Si sono concluse le opere dicompletamento di una struttura alrustico collocata nel cortile internodel Presidio Ospedaliero C.T.O. diVia Bignami a Milano. L’edificio, disuperficie complessiva pari a circa2.200 mq, si sviluppa su tre piani. Ilavori, interamente finanziati dallaRegione con stanziamento com-plessivo di 5.160.000 euro hannoconsentito la realizzazione:• Al primo piano di un blocco ope-ratorio costituito da 4sale operato-rie (con sofisticata tecnologia cheprevede flussi laminari orizzontalisu due sale), aree di preparazione erisveglio, area di sub-sterilizzazioneunitamente a tutti i necessari localidi supporto;• Al piano rialzato di un’area poliam-bulatoriale costituita da 12 nuovi lo-cali visita con i relativi spazi di sup-porto e area reception;• Al piano seminterrato di 5 locali vi-sita ambulatoriali ed ecografici, pa-lestra per riabilitazione, e un locale,al rustico, predisposto per l’installa-zione di una TAC (per la cui acquisi-zione è in corso la gara).Nel Presidio sono anco-ra in corso i lavori di ri-strutturazione per la rea-lizzazione di un’area didegenza di 19 posti lettoin camere a due letti conbagno; l’attivazione delreparto è prevista entroottobre 2004. Questi in-terventi rientrano nellavasta e articolata azioneche la Regione Lombar-dia ha realizzato in que-sti ultimi anni per il miglioramento ela riqualificazione delle strutturesanitarie nonché per il potenzia-mento e l’aggiornamento tecnolo-gico delle strutture.

■ È attivo il nuovo Call Center della Sanità lombarda. Una sempli-ce telefonata al numero 840 000 006 consente di avere informa-zioni sui servizi offerti dalla Sanità lombarda: il tutto al costo di unsolo scatto alla risposta da telefono fisso in Lombardia. Un ope-ratore risponde dalle ore 8 alle ore 20, tutti i giorni dal lunedì al sa-bato. Dalle 20 alle 8 nei giorni feriali e 24 ore su 24 la domenica ei giorni festivi, invece, è attivo un risponditore automatico. Per chichiama da telefono cellulare oppure da fuori il territorio regionaledella Lombardia è attivo il numero a tariffa ordinaria 02 64087474. Si ricorda che non è possibile prenotare visite ed esami telefo-nando al Call Center.Visite ed esami vannoprenotati al Centro diPrenotazione dellastruttura prescelta.

IL NUOVO CALL CENTER DELLA SANITÀ INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE OSPEDALE DEI BAMBINI MILANO - BUZZI

Un numero, tante informazioni Bambini, adesso l’ospedale non fa più paura

LAVORI IN CORSO

DALLE AZIENDE OSPEDALIERE

■ L’ospedale non fa più paura. Soprattutto aibambini che, grazie all’iniziativa “Un ospedale peramico” voluta dell’Associazione Ospedale deiBambini Milano - Buzzi, ha fatto scoprire ai più pic-cini un ambiente tutto particolare. In ospedale, unagiornata intera di spettacoli di burattini e di magie,giochi, laboratori e clown. E non solo: l’opportuni-tà di visitare l’interno di un’ambulanza, di cono-scere da vicino un automezzo dei Vigili del Fuocoe provare dal vivo “Ghisalandia”, il percorso per l’e-ducazione stradale per i bambini. La manifestazio-ne è avvenuta recentemente e all’aspetto ludicoper i bambini ha unito ore di studio tra operatorichiamati a confrontarsi sulla campagna di Preven-zione e Trattamento dell’Emergenza Pediatrica.La locandina che illustra l’iniziativa.

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840 000 006

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INIZIATIVE La Regione Lombardia e la lotta al dolore e alla sofferenza

di Carlo Rho

La Regione Lombardia ha aderito alla3ª Giornata Nazionale del Sollievo,

lo scorso 30 maggio. Principale obietti-vo della Giornata è stata la promozione

delle cure palliativee, in particolare,della terapia del do-lore. Un modo persensibilizzare ope-ratori e cittadini sul-la cultura “del sol-lievo dalla sofferen-za”, come afferma-zione del diritto anon soffrire di dolo-re inutile, insoppor-tabile e insensato.Regione Lombardia

è da tempo sensibile a questa tematicae già dal 2001 ha previsto che “il dolo-re” sia uno dei parametri vitali da inse-rire all’interno della cartella clinica.Quindi, la tematica è stata inserita nelPiano Socio Sanitario 2002-2004. Da ri-cordare poi l’implementazione della re-te delle cure palliative (avviata in segui-to alla legge 39/99) e, nell’ambito dellarete lombarda HPH (Health PromotingHospitals), dall’avvio del progetto regio-nale “Ospedale Senza Dolore”. Tra leaziende ad aver aderito all’iniziativa ci-tiamo l’Azienda Ospedaliera Ospedale“Niguarda Ca’ Granda” che ha messo adisposizione gratuita dell’utenza 5 me-

dici specialisti in Terapia del Dolore pervisite e consulenze. Successivamente,ed esattamente il 15 giugno, inoltre,l’Azienda Ospedaliera Ospedale “Ni-guarda Ca’ Granda” ha curato la distri-buzione e la compilazione tra i pazien-ti ricoverati, della “Scheda del Sollievo”al fine di diffondere la consapevolezzadel diritto a non soffrire di dolore inuti-le. Nell’ambito delle manifestazioni l’A-zienda Ospedaliera della Provincia diLodi, guidata dalla dottoressa SimonaMariani, ha distribuito la “Scheda delsollievo” nei 4 presidi ospedalieri di Lo-di, Sant’Angelo Lodigiano, Casalpuster-lengo e Codogno. Un questionario in-dicativo dello stato di malattia e di sof-ferenza è stato distribuito ai pazientidelle strutture.

NUOVA UNITÀ PER IL SAN CARLO■ L’Ospedale San Carlo Borromeo di Mi-lano si è arricchito di una nuova e impor-tante struttura per la cura dell’Ictus Cere-brale: l’Unità di Cure Cerebrovascolari.Con i nuovi 8 posti letto monitorizzati del-l’Unità Operativa di Neurologia diretta dalDr. Pietro Bassi, i pazienti potranno usu-fruire delle migliori cure disponibili in cam-po sanitario mondiale, tra le quali spiccala “trombolisi”, tecnica che mira allo scio-glimento dei trombi e alla ricanalizzazionedelle arterie cerebrali.

CONTRO LA SORDITÀ NEONATALE■ Gli ospedali di Lecco e Merate hannoadottato una sofisticata tecnica che per-mette di diagnosticare con grande preci-sione i deficit auditivi fin dal terzo giornodi vita dei bambini. Le strumentalizzazio-ni, presenti in pochissimi centri medici intutta Italia, sono oggi operative all’ospe-dale “Manzoni” di Lecco e al “San Leo-poldo Mandic” di Merate che diventanocosì punti di riferimento nazionali per lacura della sordità neonatale.

INTERPRETI A DESENZANO■ Anche quest’anno, in vista della sta-gione estiva, l’Azienda Ospedaliera diDesenzano ha istituito un servizio di inter-preti per i numerosi turisti stranieri che al-loggeranno sul lago di Garda e cheavranno bisogno di assistenza sanitaria.A questo prezioso servizio, si affiancaquello della Guardia Turistica dell’ASL diBrescia, con sede sempre a Desenzano.

Una giornataper il sollievo

Obiettivo: aumentare la sensibilità sulla cultura

del sollievo contro la sofferenza e il dolore.

TUBERCOLOSI, LA REGIONE PARTNER DELL’OMS■ Nel corso dell’ultimo decennio laRegione Lombardia ha prestato at-tenzione nei confronti della Tuberco-losi e dei problemi da essa derivan-ti, essendo questa una delle patolo-gie a più ampio impatto sociale eche l’immigrazione da paesi doveessa è endemica ha riproposto co-me punto d’attenzione per la sorve-glianza sanitaria.La rinnovata Commissione Organizza-tiva Regionale per il Controllo della TB,sta ultimando il nuovo Piano, con ilquale la Regione vuole dotarsi di unostrumento operativo innovativo a livel-lo nazionale ed europeo. In più, Regio-ne Lombardia è divenuta il primo go-verno regionale partner del program-ma I.S.A.C. (IntensifiedSupport and Action Co-untries) e, quindi, partnerdella più ampia “GlobalPartnership to Stop TB”che oggi conta ormai oltre200 organizzazioni, tra lequali la Banca Mondiale,Istituzioni Finanziarie,Agenzie di assistenza allosviluppo, ONG ed altri do-natori pubblici e privati.I.S.A.C. è un’iniziativa diemergenza proposta dal-l’Organizzazione Mondiale della Sanitàin collaborazione con il Global Fund toFight AIDS, Tuberculosis and Malaria(GFATM), volta a rendere disponibilifondi da utilizzare sinergicamente aquelli erogati dal GFATM stesso perimpiegare personale sanitario concompetenze manageriali in 7 paesi se-lezionati (Kenya, Uganda, Romania,Federazione Russa, Pakistan, Indone-sia e Cina). Regione Lombardia haprevisto un impegno complessivo di360.000,00 euro per il biennio 2004-2005 concentrandolo su 2 dei 7 paesiselezionati: Uganda e Romania.

■ La Regione Lombardia, pri-ma in Italia, promuove da tem-po un’organizzazione di lavoromulticentrica per l’assistenza al paziente malato di epilessia.In linea con il Piano Socio Sanitario regionale 2002-2004 laD.G. Sanità Lombardia, ha deciso di costituire Epinetwork, ilnetwork regionale dei centri di epilessia, prima realizzazionedel network di patologia promosso dalla Regione Lombardiacome modalità organizzativa per garantire percorsi e tratta-menti omogenei con incremento della qualità delle cure ai pa-zienti epilettici. Composto da neurologi e da rappresentantidei centri di epilessia e della società scientifica, Epinetwork siavvale dell’attività di figure sociosanitarie preparate alle esi-genze immediate e a lungo termine. I centri per l’epilessia,inoltre, hanno promosso e sviluppato le relazioni con le asso-ciazioni di parenti di malati di epilessia.

IL NETWORK PROMOSSO DALLA REGIONE GRANDE INTERESSE DEI CITTADINI PER LA SETTIMANA DEDICATA AI TRAPIANTI

Epinetwork, contro l’epilessia Il gesto civile e solidale della donazione d’organi

SORVEGLIANZA SANITARIA

DALLE AZIENDE OSPEDALIERE

15SANITÀQuinotizie

■ Conclusione, domenica 16 maggio,della settimana della donazione e tra-pianto di organi. Anche quest’anno laRegione Lombardia, che da sempresostiene la donazione a scopo di tra-pianto, ha realizzato eventi per richia-mare l’attenzione dei cittadini sul pro-blema dei pazienti in attesa di tra-pianto e sul significato solidaristico ecivile della donazione. Negli stand al-lestiti in varie città (nella foto, quellodi Milano), è stato distribuito materia-le informativo della D.G.Sanità e sonostate organizzate manifestazioni congrande partecipazione di pubblico.

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