scheda progetto per l’impiego di operatori …ente accreditato per il servizio volontario europeo....

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(Allegato 2)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*)

Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Lombardia Indirizzo: via dei Transiti, 21‐ 20127 Milano Tel: 0226113524 Email: [email protected] Sito Internet: https://www.arciserviziocivile.it/ascnetwork/lombardia/ Responsabile dell'Associazione locale ente accreditato: Sergio Silvotti Responsabili informazione e selezione dell’Associazione Locale: Manuela Colicchia – Andrea Fumagalli

1.1) Eventuali enti attuatori

Acea Onlus Fondazione ACRA Istituto Oikos Onlus

2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU

dell’ente proponente (*)

CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*)

LESS IS BETTER. Lombardia Ecologica e Sviluppo Sostenibile, Buone pratiche ETiche e TERritoriali

SU00020

Sezione Nazionale Albo unico

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5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)

Settore: Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Area di intervento: Educazione allo sviluppo sostenibile Codifica:17

6) Durata del progetto (*)

8 mesi

9 mesi

10 mesi

11 mesi

X 12 mesi

7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*)

7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)

Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC e’ un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazione generale ai giovani e agli OLP, effettua il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia i giovani in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU. Ente/i attuatore/i: Tutti gli enti attuatori fanno parte di CoLomba ‐ COoperazioneLOMBArdia, associazione delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale della Lombardia. Le quattro organizzazioni già collaborano alle attività del Tavolo Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG)

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promosso da CoLomba, al fine di coordinare le attività di educazione e sensibilizzazione delle ONG lombarde e sviluppare iniziative congiunte. La presente proposta si fonda sulla comunanza di finalità sociali e ambiti di attività degli enti attuatori. Tutti i soggetti coinvolti, infatti, promuovono campagne di sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile, progetti di cooperazione internazionale, attività di educazione alla cittadinanza globale, al fine di diffondere consapevolezza sulle relazioni tra Nord e Sud del Mondo e favorire la cittadinanza attiva. ACEA ONLUS (Associazione Consumi Etici e Alternativi, Beni Comuni e Stili di Vita) associazione di volontariato dal 1993, con sede a Milano, opera in Italia e all'estero su 3 aree d’intervento: Consumi etici e cooperazione internazionale a sostegno dei diritti umani e della tutela ambientale. Politiche giovanili e creatività: incoraggia cittadinanza attiva, volontariato e pace. È Ente accreditato per il Servizio Volontario Europeo. Nel 2012 istituisce il “Premio Federico Ceratti” a riconoscimento del talento giovanile. Comunicazione e informazione per sensibilizzare la cittadinanza alla tutela dei beni comuni. È proprietaria della testata consumietici.it. Dal 2017 è presente nel Lotto 10 Fabbrica del Vapore del Comune di Milano. La Fondazione ACRA nasce nel 1968 in Ciad. Immediatamente basa il suo intervento nelle attività di sviluppo rurale e per il diritto all’educazione, all’accesso all’acqua e alle risorse naturali. ACRA incoraggia l’inclusione della società civile e delle comunità locali e accompagna i processi di sviluppo sostenibile e partecipativo. Oggi ACRA è presente in Africa, America del Centro e del Sud, Asia ed Europa. È attiva in Italia ed Europa per promuovere il protagonismo di ogni cittadino nel cambiamento della società verso una maggiore equità e sostenibilità, attraverso iniziative di promozione della cittadinanza globale. Nel 2008 ACRA è divenuta Fondazione di Partecipazione strutturandosi in 5 programmi d’intervento: Sicurezza e Sovranità Alimentare, Educazione e Cittadinanza Globale, WASH, Energia e Social Business. Istituto Oikos è un’organizzazione non‐profit impegnata in Europa e nel mondo nella tutela della biodiversità, per una gestione responsabile delle risorse naturali e per la diffusione di modelli di vita più sostenibili come strumenti di sviluppo sociale ed economico e di lotta alla povertà. Laica e indipendente, Oikos è stata fondata nel 1996 a Milano da un gruppo di biologi e naturalisti. Da allora a oggi ha ideato e realizzato più di 350 progetti, con un focus particolare su Italia, Tanzania, Mozambico e Myanmar. In Italia Oikos lavora principalmente in Regione Lombardia, con particolare focus sulle provincie di Milano e Varese.

7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)

Contesto territoriale e dell’area di intervento in cui il progetto opererà Il quadro internazionale L’attuale modello di sviluppo sta causando gravissimi problemi ambientali (cambiamento climatico, perdita di habitat, scarsità d’acqua, etc.) e depauperando beni e valori che compongono l’inestimabile biodiversità naturale, sociale e culturale del pianeta. Si tratta di una crisi senza precedenti, che non è solo ambientale, ma anche economica e sociale e tocca tutte le economie, ormai interdipendenti, causando una costante crescita della disuguaglianza con una concentrazione della ricchezza nelle mani di poche persone, e un incremento della popolazione scivolata al di sotto della soglia della povertà. Due accordi importanti, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile con i suoi 17 Sustainable Development Goals (SDGs) e l’Accordo di Parigi sul Clima hanno alimentato, nel 2015, la speranza che l’impegno globale per la tutela dei diritti umani e dell’ambiente stiano guadagnando terreno nelle strategie dei governi.

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In contesto nazionale L’Italia ha svolto un ruolo di importante nel negoziato Onu che ha portato all’adozione dell’Agenda 2030 e degli SDGs e si impegna per il raggiungimento dei target stabiliti a livello nazionale. Tuttavia, il momento di crisi sociale ed economica che vive il paese rischia di limitare le capacità di enti ed istituzioni di promuovere lo sviluppo sostenibile auspicato sul proprio territorio e nelle aree dove l’Italia realizzata iniziative di cooperazione internazionale. Nel nostro paese l’1% delle famiglie detengono il 45% della ricchezza (Global Wealth 2017: Transforming the Client Experience, Boston Consulting Group), mentre 1 persona su 4 è a rischio di povertà ed esclusione sociale e i poveri assoluti sono 4,6 milioni (Rapporto Istat 2016 sulla povertà). Nelle grandi città come nei piccoli centri, le sfide lanciate da questa nuova riorganizzazione economica e dalla crescente migrazione contribuiscono a creare criticità e tensioni nella sfera sociale innescando processi di discriminazione e alimentando intolleranza e odio razziale. Il 63% degli italiani, infatti, dichiara di non fidarsi in generale degli altri e il 38% dei giovani tra i 18 e i 29 anni considera gli immigrati un pericolo (Osservatorio Europeo per la Sicurezza, sondaggio Demos&Pi per Unipolis, rapporti 2017). La crisi recessiva che ha colpito il nostro paese rappresenta tuttavia anche un’imperdibile occasione per ripensare i paradigmi che dominano il nostro modello di sviluppo e puntare a cambiamenti radicali nelle produzioni e nei consumi (SDG 12), verso una crescita economica che garantisca sostenibilità, equità e stabilità e che abbia tra gli obiettivi non solo redditività e profitto, ma anche progresso sociale e salvaguardia dell’ambiente, anche oltre i confini nazionali. Il forte bisogno di cambiamento è confermato da un sondaggio del 2017 in cui l’84% degli italiani intervistati si dice favorevole a politiche per lo sviluppo sostenibile, una percentuale che sale al 93% tra i giovani. Eppure ad oggi solo 3 italiani su 10 conoscono i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) fissati dall'Onu (Rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, Demos&Pi e Osservatorio di Pavia per Unipolis, 2017). Il contesto regionale: la Lombardia Il Rapporto 2017 di Éupolis, che declina gli SDGs sul territorio regionale mette in evidenza alcuni dati significativi rispetto al contesto Lombardo.

‐ Agricoltura e nutrizione sostenibili (SDG 2).La produttività lombarda è significativamente superiore ai valori nazionali ed europei, ma il rapporto tra spesa pubblica in agricoltura e produttività è inferiore del 20% rispetto a quello nazionale. In termini di quota della superficie agricola destinata ad agricoltura biologica (2,06%), la regione è molto al di sotto del dato medio nazionale (7,9%).

‐ Ridurre le disuguaglianze (SDG 10). Nonostante il reddito medio delle famiglie lombarde sia superiore alle altre regioni, la disparità tra i redditi netti è tornata a crescere.

‐ Città e territori sostenibili (SDG 11). Se la qualità delle abitazioni e quella del trasporto pubblico locale sono al di sopra della media nazionale, è invece al di sotto lo spazio di verde pubblico.

‐ Produzione e consumo responsabili (SDG 12). Il territorio lombardo è utilizzato intensivamente sia rispetto alle risorse non rinnovabili sia rispetto a quelle biologiche. Solo il 5% dei rifiuti urbani provenienti da raccolta differenziata vengono conferiti in discarica.

‐ Tutelare ambiente e biodiversità (SDG 15). Sebbene la superficie forestale lombarda sia inferiore alla media nazionale, la Lombardia è la regione che effettua il maggior numero di controlli su piante e animali al rischio.

‐ Promuovere le partnership per gli obiettivi (SDG 17).In termini di intervento pubblico nella cooperazione allo sviluppo, in Lombardia sono attive 105 Ong e sono particolarmente significative le attività promosse dalle università e dagli enti locali.

I dati evidenziano come la Lombardia abbia ancora molta strada da fare, soprattutto per contrastare le conseguenze di una fortissima urbanizzazione e per promuovere maggiore integrazione sociale.

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Rispetto all’SDG 12, su cui il progetto intende concentrarsi, alcuni dati sono incoraggianti. La Lombardia, ad esempio, è la regione italiana dove ha maggior successo il Commercio Equo e Solidale: una ricerca realizzata da Altreconomia per la Regione Lombardia ha censito infatti 81 organizzazioni, 139 punti vendita (“Botteghe del mondo”) e fatturati per oltre 16 milioni di euro. (ricerca “Lombardia equa e garantita”, 2018). Tuttavia i più sensibili al tema del fair trade sono gli over 50 (Altromercato) e l’attenzione per il biologico è ancora molto ridotta (dati nazionali: 3% del paniere di acquisti). Si evidenza quindi la necessità di un maggior coinvolgimento dei consumatori, con particolare riferimento alle nuove generazioni. Con la legge 107/2015 il MIUR ha individuato, tra gli obiettivi formativi prioritari della scuola, “lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture” (Art 1 comma 7). Tuttavia, attualmente, nelle oltre 9000 scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado della Lombardia, nonostante la crescente attenzione ai temi globali, gli SDGs non sono presenti nei curricula scolastici e i docenti faticano a dedicare tempo ad attività extracurriculari, mancano delle competenze necessarie e degli strumenti per affrontare questi argomenti in maniera efficace con gli studenti. A livello di cittadinanza, gli importanti temi dello sviluppo sostenibile, della produzione e del consumo responsabili e dell’interconnessione globale sono diffusi in maniera sempre più vasta nella comunicazione di media e istituzioni, ma faticano a raggiungere il “mainstream”. È dunque necessario ridare peso e valore ai temi dello sviluppo, chiarendo con un approccio che combini scientificità e chiarezza comunicativa, quali sono i falsi miti e quali i comportamenti, le scelte le abitudini che è realmente importante adottare. I soggetti attuatori hanno già realizzato nell’ultimo triennio progetti di servizio civile, grazie ai quali 34 ragazzi coinvolti hanno contribuito alla realizzazione di attività con significativi impatti sul territorio. Di seguito i principali risultati raggiunti tra il 2016 e il 2018:

● 45 scuole europee hanno utilizzato materiali e tecnologie innovativi riguardanti i cambiamenti climatici;

● 50.000 studenti europei sono stati sensibilizzati sui sistemi alternativi alimentari; ● 2.400 insegnanti hanno contribuito ad elaborare e realizzare percorsi didattici sulla

sostenibilità ambientale in 12 paesi europei; ● 271 orti sono stati realizzati in 12 paesi europei; ● Circa 40.000 cittadini europei sono stati raggiunti da una campagna di comunicazione

sui cambiamenti climatici; ● 250 buone pratiche per l’educazione ambientale sono state raccolte e diffuse; ● Circa 2.000 cittadini lombardi sono stati coinvolti in eventi di sensibilizzazione sul

rapporto tra Nord e Sud del mondo; ● Circa 4.000 cittadini di Mozambico, Myanmar e Tanzania sono stati raggiunti da

campagne di educazione ambientale realizzate grazie a progetti di cooperazione internazionale scritti;

● Circa 3000 cittadini milanesi e lombardi hanno partecipato a mostre ed esposizioni sul Commercio Equo e Solidale;

● 30 scuole lombarde hanno partecipato a percorsi di educazione ambientale ed educazione all’autoproduzione e al consumo alimentare;

● Circa 5.000 persone sono periodicamente informate su tematiche ambientali e di sviluppo sostenibile attraverso le newsletter degli enti attuatori e il portale consumietici.it.

Nonostante gli importanti risultati ottenuti, un cambiamento effettivo verso la realizzazione di una società dove i temi dello sviluppo siano ampiamenti conosciuti e condivisi e i cittadini protagonisti attivi nel garantire una crescita sostenibile e inclusiva, è possibile solo con un lavoro

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constante e duraturo sul territorio, che rafforzi progressivamente alleanze e competenze, promuovendo un vero e proprio cambio culturale. Sebbene sia possibile vedere i primi segnali di tale cambiamento, l’impegno delle istituzioni deve continuare ad essere supportato da una società civile attiva e capace di raggiungere efficacemente i propri target di riferimento con percorsi educativi e campagne di sensibilizzazione efficaci, capaci di favorire progressivamente una modifica degli stili di vita e una sempre maggiore comprensione dell’interconnessione dei problemi e delle soluzioni a livello globale. Il progetto si concentrerà in particolare sul territorio di Milano. Città Metropolitana di Milano La Città Metropolitana di Milano si estende su una superficie di 1.575 km² e comprende 134 comuni, con una popolazione di oltre 3 milioni di abitanti. La popolazione residente ha per il 13.8 % tra gli 0 e i 14 anni, per il 63.8 % tra i 15 e i 64 anni e per il 22.5 % ha più di 65 anni. Il 78,5% delle persone che abitano quest’area è impiegato nei servizi e il 21.3% nell’industria. Secondo i dati ISTAT 2017 la popolazione straniera residente nella città metropolitana era il 14% della popolazione. Il rapporto “Il Benessere Equo e Sostenibile della Città Metropolitana di Milano, 2017” (BES 2017) evidenzia come il reddito disponibile per famiglia nel milanese sia superiore alla media nazionale, tuttavia se si osservano gli indicatori delle disuguaglianze sia la differenza di genere che di generazione nelle retribuzioni denota un gap più accentuato che nel resto d’Italia. La stessa ricerca evidenzia come la cittadinanza attiva abbia livelli inferiori agli standard sia nazionali che regionali, un esempio: nel milanese c’è quasi il 14% di volontari in meno rispetto al resto d’Italia. Questo evidenzia il bisogno di comunicare più efficacemente l’importante di una partecipazione attiva alla vita della propria comunità. L’area metropolitana milanese è la seconda per consistenza di popolazione del Paese e la disponibilità di verde urbano è decisamente sotto la media nazionale (17,2 mq per abitante al confronto 31,1 del dato nazionale). I livelli di inquinamento dell’aria sono altrettanto preoccupanti: le soglie di PM 10 vengono superate 68 giorni l’anno (dato 2014), quasi il doppio del livello nazionale. Anche il consumo di energia elettrica per uso domestico è più alto della media italiana e l’energia prodotta da fonti rinnovabili è appena il 6,0%, contro il al 37,3% in Italia. Tutta l’area risente delle pressioni per l’uso delle risorse naturali che ha raggiunto ormai livelli insostenibili. La densità di popolazione è molto alta ovunque con punte di oltre 2 mila abitanti per km2 (Asr, 2014). Per riequilibrare le relazioni tra l’area metropolitana e la campagna circostante e per innescare dinamiche di produzione e consumo alimentare sostenibili e responsabili, il Comune di Milano ha deciso di attuare progetti ed iniziative, anche con la partecipazione attiva della popolazione locale e delle associazioni operanti in campo ambientale, che aiutino a diffondere una cultura del rispetto ambientale e paesaggistico più radicata e che ripristino, almeno in parte, la naturalità distrutta. In particolare, si tengono incontri sui temi della nutrizione, della cucina, della stagionalità delle produzioni, si realizzano mercati per la vendita di prodotti del territorio e feste a tema. Parimenti, si organizzano momenti di formazione sul campo ed a sostegno della cultura e della coltura agricola per tutti, dai bambini agli anziani. In riferimento ad esempio alle esperienze di orticoltura urbana, dai dati ricavati dal sito degli open data del Comune di Milano, risulta che nel territorio comunale ci sono 87 aree adibite ad orti urbani. Queste si trovano per lo più nelle zone 4 e 6, ossia nella fascia più meridionale del comune milanese, laddove maggiormente si estende il Parco Agricolo Sud Milano. Infatti il Parco da anni è attivo nella promozione e nella valorizzazione dell’agricoltura di prossimità e nei suoi numerosi progetti coinvolge non solo le amministrazioni locali, ma soprattutto la popolazione locale. A nord, invece, dove dovrebbero notarsi gli effetti benevoli della vicinanza del Parco Nord, le aree adibite a orti sono molto poche: solo 20, con maggiore concentrazione nella zona 9. Spesso, gli orti sono realizzati in collaborazione con le scuole di infanzia e scuole elementari, che

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rappresentano un vasto bacino di utenza potenzialmente interessata alle attività didattiche ed educative connesse all’agricoltura di prossimità e al consumo alimentare responsabile. Significativa l’attenzione del Comune di Milano ‐ Fabbrica del Vapore (Direzione Politiche Giovanili) al tema dello Sviluppo sostenibile, proponendo mostre, installazioni, eventi specifici. Comuni PLIS EST CAVE Oltre alla Città di Milano e alla cintura della sua area metropolitana il progetto interagirà in particolare con l’area Nord Est Milano, con i comuni di Cernusco sul Naviglio, Carugate, Vimodrone, Cologno Monzese e Brugherio (quest’ultimo in provincia di Monza e Brianza) che costituiscono il PLIS EST CAVE Ente sovracomunale dell’omonimo Parco, un ambito territoriale “cerniera” tra la cintura metropolitana e l’area ex agricola e specifica delle “cave” che sta avendo una trasformazione da “ferita del territorio” a “risorsa ambientale” attiva e partecipativa. Analisi delle criticità su cui si intende intervenire attraverso l’attuazione del progetto

CRITICITA’/BISOGNI INDICATORI DI CONTESTO

Criticità 1 Scarsa consapevolezza del cittadino dell’interdipendenza tra Nord e Sud del mondo e dell’impatto sociale e ambientale delle proprie scelte di consumo.

Indicatore 1.1.1 News pubblicate sui siti o sui social networks Indicatore 1.1.2 Numero campagne realizzate Indicatore 1.2.1. Numero di cittadini coinvolti negli eventi Indicatore 1.2.2 Numero eventi realizzati

Criticità 2 Difficoltà di accesso a concrete esperienze di cittadinanza attiva a favore di una società più sostenibile ed inclusiva e limitate competenze sui temi dello sviluppo in ambito scolastico.

Indicatore 2.1.1 Numero di incontri con reti locali, nazionali, internazionali Indicatore 2.2.1 Numero di incontri nelle scuole realizzati Indicatore 2.2.2 Numero di insegnanti coinvolti

7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)

Destinatari: ‐ 100 Organizzazioni della Società Civile (OSC, ONG, associazioni, etc) lombarde, italiane e

internazionali; ‐ 30 Organizzazioni informali in Italia e nei PVS; ‐ 30 Istituzioni (enti locali, autorità pubbliche, fondazioni, etc) lombarde, italiane e

internazionali; ‐ 50 Scuole; ‐ 70 Insegnanti; ‐ 10.000 Cittadini in Italia e nei PVS.

I destinatari saranno direttamente coinvolti e toccati dagli interventi e le iniziative messe in campo dal progetto in Italia e nei paesi di sviluppo. Beneficiari indiretti (soggetti favoriti dall’impatto del progetto sulla realtà territoriale/area di intervento):

‐ reti lombarde, nazionali, internazionali; ‐ comunità locali (scolastiche e non).

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7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.

La Lombardia è un contesto particolarmente ricco di organizzazioni ed enti del terzo settore. A livello regionale sono presenti alcune importanti reti di associazioni e enti che operano a favore del coordinamento e la realizzazione di programmi comuni sui temi della solidarietà internazionale, dell’educazione alla cittadinanza e dello sviluppo sostenibile, come il Forum del Terzo Settore, il Forum Città Mondo, il Forum SAD e CO.LOMBA. L’area metropolitana di Milano gode di diverse cascine e aree agricole che permettono di nutrire la città, offrire servizi di accesso al verde e ad attività di educazione ambientale per grandi e piccoli. La Città Metropolitana di Milano e il Comune di Milano promuovono il lavoro di rete e la creazione di progettualità comuni di Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG), dialogando quotidianamente con le reti coinvolte. CoLOMBA – Cooperazione Lombardia, è un’associazione che raggruppa più di 100 tra ONG e associazioni lombarde impegnate sui temi della cooperazione internazionale e dell’ECG. Al suo interno è stato creato il gruppo di coordinamento ECG, di cui fanno parte quelle realtà di CoLOMBA attive in questo settore. Il gruppo ECG ha tra le sue finalità quella di informare sulla realtà, le cause, le conseguenze dello squilibrio tra i Nord e i Sud e su come ciascuno, singolarmente e negli ambiti sociali in cui vive, può incidere sul problema, assumendosi responsabilità e rivendicando diritti. CoLOMBA svolge attività di ECG con scuole di ogni ordine e grado, famiglie, istituzioni, aziende e associazioni. Gli enti attuatori, oltre a essere soci di CoLOMBA, sono soggetti attivi del gruppo ECG. In questo modo, qualsiasi intervento nell’ambito educativo, compreso il presente progetto, può essere sviluppato e realizzato in sintonia con le linee guida e le altre attività proprie del coordinamento. Le ONG presenti nella rete CoLOMBA hanno avuto un ruolo importante sia nell’organizzazione di iniziative ed eventi di sensibilizzazione nel contesto dell’EXPO 2015, sia nel sostegno al Comune di Milano nell’elaborazione della recente Food Policy e delle “linee di indirizzo della Food Policy di Milano 2015‐2020”, per la promozione di un’alimentazione sana e accessibile e lo sviluppo di un’agricoltura periurbana sostenibile. Il progetto “Seminiamo il futuro” ha permesso la collaborazione di 15 ONG lombarde al fine di creare consapevolezza tra i bambini, i ragazzi e in tutta la cittadinanza sui temi legati alla sovranità alimentare e sulla possibilità reale di attivarsi a favore di scelte più consapevoli e responsabili attraverso lo scambio e la diffusione di buone prassi. Ciò ha permesso di rafforzare la collaborazione tra ONG, associazioni, cooperative e enti locali sui temi della sovranità e sicurezza alimentare, consumo critico e sviluppo sostenibile. Nel novembre 2017, nell’ambito del progetto EAThink del programma DEAR, con capofila ACRA, il tavolo ECG CoLOMBA ha favorito la discussione sui temi dell’Educazione alla Cittadinanza Globale e la cooperazione territoriale, coinvolgendo enti pubblici, scuole (insegnanti e dirigenti scolastici), fondazioni filantropiche ed enti del terzo settore. Durante il convegno numerosi insegnanti, educatori e operatori delle associazioni coinvolte hanno espresso il proprio interesse a proseguire la discussione sul tema e a collaborare per la realizzazione di programmi didattici che favoriscano la consapevolezza sui temi globali. Nel 2018 un altro progetto di rete del tavolo ECG di CoLOMBA, “Come l’Okapi”, con capofila Celim, permetterà di rafforzare il coordinamento e la collaborazione tra ONG, associazioni, enti locali e organizzazioni del privato sociale a favore dell’inclusione sociale, il dialogo e la creazione di programmi di Educazione alla Cittadinanza Globale che coinvolgano scuole e territori. Ogni anno il tavolo ECG di CoLOMBA organizza il mese ECG (tra maggio e giugno) per promuovere iniziative in rete per i giovani, gli studenti e i cittadini lombardi sui temi dell’ECG e della solidarietà.

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8) Obiettivi del progetto (*)

Con riferimento al percorso di pianificazione strategica avviato dagli enti con la guida di Arci Servizio Civile Lombardia, si è scelto di concentrare la progettazione del servizio civile universale su alcuni dei SDG: 3, 4, 11, 12, 15, 16. Il presente progetto è frutto di un percorso di progettazione prolungato e condiviso tra gli enti attuatori, che coerentemente con le proprie finalità sociali, hanno scelto di indirizzare obiettivi e attività progettuali al perseguimento del SDG 12. Pertanto si specifica che gli obiettivi individuati verranno raggiunti attraverso l'impegno realizzato contemporaneamente da tutte le sedi di attuazione previste dal progetto. Il progetto ha l’obiettivo generale di contribuire alla diffusione di modelli di produzione e consumo responsabile in Lombardia, attraverso la corretta informazione e sensibilizzazione dei cittadini e la promozione di iniziative di cittadinanza attiva.

Criticità Obiettivo Indicatori ex ante Indicatori ex post

Criticità 1 Scarsa consapevolezza del cittadino riguardo alle cause che legano il Nord e il Sud del mondo (SDGs)

Obiettivo 1.1 Fornire ai cittadini informazioni adeguate e corrette riguardo ai Sustainable Development Goals e alle dinamiche dello sviluppo.

Indicatore 1.1.1 50 News pubblicate sui siti o sui social networks Indicatore 1.1.2 4 Numero campagne realizzate

Indicatore 1.1.1 200 News pubblicate sui siti, sui social networks e sul portale consumietici.it Indicatore 1.1.2 10 Numero campagne realizzate

Obiettivo 1.2 Promuovere iniziative di cittadinanza in favore dei diritti dei più svantaggiati per una società più equa e solidale sia nel Nord che nel Sud del mondo.

Indicatore 1.2.1. 2000 cittadini coinvolti negli eventi Indicatore 1.2.2 30 eventi realizzati

Indicatore 1.2.1. 10.000 cittadini coinvolti negli eventi Indicatore 1.2.2 50 eventi realizzati

Criticità 2 Difficoltà di accesso a concrete esperienze di cittadinanza attiva a favore di una società più equa

Obiettivo 2.1 Favorire l’attivazione di diversi attori (autorità locali, OSC, associazioni, fondazioni, reti, etc.) nel promuovere iniziative di cooperazione allo sviluppo sostenibile.

Indicatore 2.1.1 25 incontri con reti locali, nazionali, internazionali

Indicatore 2.1.1 50 incontri con reti locali, nazionali, internazionali

Obiettivo 2.2 Promuovere l’attivazione della comunità scolastica in iniziative di cittadinanza attiva

Indicatore 2.2.1 30 incontri nelle scuole realizzati Indicatore 2.2.2 40 insegnanti

Indicatore 2.2.1 60 incontri nelle scuole realizzati Indicatore 2.2.2 70 insegnanti

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sugli SDGsa livello locale.

coinvolti

coinvolti

Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.

9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre

risorse umane impiegate nel progetto (*)

9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)

Obiettivo 1.1 Fornire ai cittadini informazioni adeguate e corrette riguardo ai Sustainable Development Goals e alle dinamiche dello sviluppo Azione 1.1.1 Supportare la comunicazione dell’organizzazione attraverso l’utilizzo di tutti i media L'azione e le relative attività verranno svolte in tutte le sedi di attuazione. Attività 1.1.1.1Produzione articoli per il web e post per i social network Redazione di contenuti riguardanti la cooperazione e gli SDGs (accesso all’acqua e alla sanitation, sicurezza e sovranità alimentare, energia, educazione, cittadinanza mondiale e migrazioni), dando risalto alle esperienze dal campo, ma anche a studi, ricerche e materiali prodotti e diffusi a livello nazionale e internazionale. Utilizzo dei social network per informare in modo rapido e sintetico target differenziati e formazione per futuri giornalisti. Attività 1.1.1.2Aggiornamento siti internet su tematiche specifiche Redazione di contenuti, materiali fotografici e video per l’aggiornamento dei siti degli enti attuatori e di siti di progetti specifici focalizzati su alcune tematiche. Attività 1.1.1.3Produzione contenuti per i media Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione L'azione e le relative attività verranno svolte in tutte le sedi di attuazione. Attività 1.1.2.1 Disegno ed elaborazione nei contenuti e nella grafica di campagne di sensibilizzazione Collaborazione per la produzione grafica della visibilità di campagne specifiche o materiali di visibilità di progetti specifici o di contenuti di comunicazione sociale per la diffusione. Attività 1.1.2.2Diffusione delle campagne attraverso i media Redazione del piano di visibilità delle campagne e sua realizzazione attraverso contatto con fornitori, accordi di partenariato, etc Obiettivo 1.2 Promuovere iniziative di cittadinanza in favore dei diritti dei più svantaggiati per una società più equa e solidale sia nel Nord che nel Sud del mondo Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali L'azione e le relative attività verranno svolte in tutte le sedi di attuazione. Attività 1.2.1.1Organizzare la presenza degli enti attuatori a manifestazioni pubbliche, culturali

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ed eventi cittadini Pianificare, organizzare e realizzare presenza a manifestazioni pubbliche come maratone, manifestazioni, iniziative pubbliche cittadine. Attività 1.2.1.2Ideare e realizzare eventi culturali e di visibilità sul territorio cittadino o eventi tematici

Obiettivo 2.1 Favorire l’attivazione di diversi attori (autorità locali, OSC, associazioni, fondazioni, reti, etc. realtà culturali) nel promuovere iniziative di cooperazione allo sviluppo sostenibile Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche L'azione e le relative attività verranno svolte in tutte le sedi di attuazione. Attività 2.1.1.1Partecipazione a tavoli di reti tematiche Attività 2.1.1.2 Incontri con attori, donatori, organizzazioni per la programmazione di progetti Riunioni di coordinamento e organizzazione con diversi attori per la diffusione di iniziative congiunte o di campagne tematiche specifiche (sms solidale, campagna di natale, campagne tematiche, sviluppo collaborazioni, etc.) Azione 2.1.2 Supportare i programmi tematici nello sviluppo dei propri obiettivi L'azione e le relative attività verranno svolte in tutte le sedi di attuazione. Attività 2.1.2.1Ricerca ed analisi di opportunità di collaborazione in Italia e all’estero Identificazione e ricerca di possibilità di collaborazione per lo sviluppo di progetti in Italia e nei paesi di sviluppo negli ambiti prioritari delle organizzazioni del partenariato di progetto. Attività 2.1.2.2Contribuire alla redazione di proposte progettuali nei PVS e in Italia Contribuire alla scrittura di proposte progettuali (redazione testi, budget, cronogramma, etc.) e predisposizione dei documenti amministrativi necessari. Partecipare a incontri di pianificazione con partner, istituzioni e donors. Attività 2.1.2.3Contribuire alla gestione dei progetti nei paesi PVS e in Italia (logistica, reportistica, monitoraggio, amministrazione, etc.) Supportare la gestione organizzativa dei progetti nei PVS e in Italia attraverso l’organizzazione logistica, operativa delle iniziative, monitoraggio dei progetti e reportistica. Obiettivo 2.2 Promuovere l’attivazione della comunità scolastica in iniziative di cittadinanza attiva sugli SDGs a livello locale Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole L'azione e le relative attività verranno svolte in tutte le sedi di attuazione. Attività 2.2.1.1Gestire le relazioni con le scuole Supportare la promozione delle attività per le scuole attraverso l’invio di materiale promozionale, recall, incontri di pianificazione nelle scuole Attività 2.2.1.2 Ideare e realizzare laboratori didattici in aula Contribuire a ideare percorsi didattici per le scuole primarie e secondarie, alla loro preparazione e realizzazione in classe. Attività 2.2.1.3Ideare e realizzare corsi di formazione docenti e adulti Contribuire a ideare percorsi formativi per docenti e adulti, alla loro preparazione e realizzazione

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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*) Diagramma di Gantt:

Fasi ed Attività 1° mese

2° mese

3° mese

4° mese

5° mese

6° mese

7° mese

8° mese

9° mese

10° mese

11° mese

12° mese

AREA DI BISOGNOCriticità 1

Scarsa consapevolezza del cittadino dell’interdipendenza tra Nord e Sud del mondo e dell’impatto sociale e ambientale delle proprie scelte di consumo.

Obiettivo: 1.1 Fornire ai cittadini informazioni adeguate e corrette riguardo ai Sustainable Development Goals e alle dinamiche dello sviluppo

1.1.1.1 Produzione articoli per il web e post per i social network

Attività 1.1.1.2 Aggiornamento siti internet su tematiche specifiche

Attività 1.1.1.3 Produzione contenuti per i media

Attività 1.1.2.1 Disegno ed elaborazione nei contenuti e nella grafica di campagne di sensibilizzazione

Attività 1.1.2.2 Diffusione delle campagne attraverso i media


Scarsa consapevolezza del cittadino dell’interdipendenza tra Nord e Sud del mondo e dell’impatto sociale e ambientale delle proprie scelte di consumo.

Obiettivo: 1.2 Promuovere iniziative di cittadinanza in favore dei diritti dei più svantaggiati per una società più equa e solidale sia nel Nord che nel Sud del mondo

Attività 1.2.1.1 Organizzare la presenza degli enti attuatori a manifestazioni pubbliche, culturali ed eventi cittadini

Attività 1.2.1.2 Ideare e realizzare eventi culturali e di visibilità sul territorio cittadino o eventi tematici

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Difficoltà di accesso a concrete esperienze di cittadinanza attiva a favore di una società più sostenibile ed inclusiva e limitate competenze sui temi dello sviluppo in ambito scolastico.

Obiettivo: 2.1 Favorire l’attivazione di diversi attori (autorità locali, OSC, associazioni, fondazioni, reti, etc.) nel promuovere iniziative di cooperazione allo sviluppo sostenibile

Attività:

Attività 2.1.1.1 Partecipazione a tavoli di reti tematiche

Attività 2.1.1.2 Incontri con attori, donatori, organizzazioni per la programmazione di progetti

Attività 2.1.2.1 Ricerca ed analisi di opportunità di collaborazione in Italia e all’estero

Attività 2.1.2.2 Contribuire alla redazione di proposte progettuali nei PVS e in Italia

Attività 2.1.2.3 Contribuire alla gestione dei progetti nei paesi PVS e in Italia


Difficoltà di accesso a concrete esperienze di cittadinanza attiva a favore di una società più sostenibile ed inclusiva e limitate competenze sui temi dello sviluppo in ambito scolastico.

Obiettivo: 2.2 Promuovere l’attivazione della comunità scolastica in iniziative di cittadinanza attiva sugli SDGs a livello locale

Attività 2.2.1.1 Gestire le relazioni con le scuole

Attività 2.2.1.2 Ideare e realizzare laboratori didattici in aula

Attività 2.2.1.2 Ideare e realizzare laboratori didattici in aula

Attività 2.2.1.3 Ideare e realizzare corsi di formazione docenti e adulti

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AZIONI TRASVERSALI

Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale

Formazione Specifica

Formazione Generale

Informazione e sensibilizzazione

Monitoraggio operatori volontari

Monitoraggio olp

Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).

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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) Si specifica che tutte le attività verranno realizzate parallelamente in tutte le sedi di attuazione, ma non necessariamente ogni singolo volontario prenderà parte a tutte le attività realizzate nella sede di attuazione a lui assegnata. Infatti, la selezione dei volontari verrà fatta anche in base ad una possibile divisione di ruoli, ad esempio tra i candidati più predisposti alla comunicazione e alle campagne informative e territoriali (attività relative agli obiettivi 1.1 e 1.2) quelli più predisposti alle attività educative nelle scuole o alla gestione di progetti (attività relative agli obiettivi 2.1 e 2.2).

Obiettivi del progetto Attività previste dal progetto

Il ruolo dell’operatore volontario di SC sarà di:

Obiettivo: 1.1 Azione 1.1.1 Supportare la comunicazione dell’organizzazione attraverso l’utilizzo di tutti i media

Attività 1.1.1.1 Produzione articoli per il web e post per i social network Attività 1.1.1.2 Aggiornamento siti internet su tematiche specifiche Attività 1.1.1.3 Produzione contenuti per i media

L’operatore/i volontario/i supporterà le organizzazioni nella stesura ed elaborazione di articoli finalizzati alla pubblicazione nei social network, che con immediatezza sintetizzano le informazioni sui valori e l’impegno delle ONG. L’operatore/i volontario/i curerà l’aggiornamento delle schede di progetto, al fine di informare gli utenti sullo svolgimento delle attività in corso. L’operatore/i volontario/i supporterà la stesura e la produzione di contenuti veicolati attraverso il mondo dell’informazione scritta.

Obiettivo: 1.1 Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione

Attività 1.1.2.1 Disegno ed elaborazione nei contenuti e nella grafica di campagne di sensibilizzazione

L’operatore/i volontario/i si occuperà delle attività di front e back office necessarie alla partecipazione ai tavoli tematici e all’attivazione di reti.

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Attività 1.1.2.2 Diffusione delle campagne attraverso i media

L’operatore/i volontario/i si occuperà di coadiuvare le figure preposte nell’ideazione e realizzazione delle campagne di sensibilizzazione, supportando il team con idee innovative e competenze grafiche.

Obiettivo 1.2 Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali

Attività 1.2.1.1 Organizzare la presenza dell’organizzazione a manifestazioni pubbliche Attività 1.2.1.2 Ideare e realizzare eventi di visibilità

L’operatore/i volontario/i si impegnerà nel lavoro di stesura ed elaborazione di comunicati stampa ufficiali e delle relazioni con gli uffici competenti. L’operatore/i volontario/i sosterrà l’impegno delle Organizzazioni nel mantenere relazioni con gli enti di informazione e comunicazione.

Obiettivo: 2.1 Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche

Attività 2.1.1.1 Partecipazione a tavoli di reti tematiche Attività 2.1.1.2 Incontri con attori, donatori, organizzazioni per la programmazione di progetti

L’operatore/i volontario/i sarà coinvolto nella realizzazione e l’organizzazione di eventi pubblici volti ad accresce la visibilità del mondo della cooperazione. L’operatore/i volontario/i affiancherà il team delle organizzazioni nel curare la visibilità partecipando a eventi pubblici con il diretto coinvolgimento dei cittadini nelle reti tematiche attivate.

Obiettivo: 2.1 Azione 2.1.2 Supportare i programmi tematici nello sviluppo dei propri obiettivi

Attività 2.1.2.1 Ricerca ed analisi di opportunità di collaborazione in Italia e all’estero

L’operatore/i volontario/i coadiuverà i desk nella ricerca e selezione di fonti di finanziamento pubbliche e di donatori e fondazioni private che supportino l’organizzazione

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Attività 2.1.2.2 Contribuire alla redazione di proposte progettuali nei PVS e in Italia Attività 2.1.2.3 Contribuire alla gestione dei progetti nei paesi PVS e in Italia

nell’implementazione dei programmi in cui è impegnata. L’operatore/i volontario/i coadiuverà i desk nelle diverse fasi di progettazione e nella stesura delle idee progettuali in italiano, in inglese, in francese e spagnolo. L’operatore/i volontario/i si occuperà di organizzare la documentazione necessaria per agevolare le attività di reportistica, di controllo dell’avanzamento del progetto rispetto agli obiettivi.

Obiettivo: 2.2 Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole

Attività 2.2.1.1 Gestire le relazioni con le scuole Attività 2.2.1.2 ideare e realizzare laboratori didattici in aula Attività 2.2.1.3 ideare e realizzare corsi di formazione docenti

L’operatore/i volontario/i dovrà stabilire e mantenere buone relazioni con l’ente pubblico e con i docenti necessarie per il corretto svolgimento dei progetti di educazione. L’operatore/i volontario/i sarà coinvolto nelle attività che le organizzazioni svolgono con le scuole contribuendo a ideare laboratori didattici che realizzerà in aula L’operatore/i volontario/i collaborerà nell’attività di ideazione e implementazione dei corsi di formazione per i docenti delle scuole coinvolte nel territorio di riferimento.

Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla

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realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit.

9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)

N° Professionalità

Ruolo nel progetto

1 Responsabile Comunicazione sede Istituto Oikos

Coordinamento azioni 1.1.1 e 1.1.2

1 Programme Officer Italia/Europa sede Istituto Oikos

Coordinamento azioni 1.2.1, 2.1.1 e 2.2.1

1 Responsabile Cooperazione Internazionale

Coordinamento azione 2.1.2

1 Desk Officer Italia/Europa sede ACRA Coordinamento azioni 1.2.1, 2.1.1 e 2.2.1

1 Desk Officer Cooperazione Internazionale sede ACRA

Coordinamento azione 2.1.2

1 Responsabile Comunicazione sede ACRA

Coordinamento azioni 1.1.1 e 1.1.2

1 Responsabile Progettazione sede ACEA


1 Assistente alla Progettazione sede ACEA


10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)

11) Numero posti con vitto e alloggio

12) Numero posti senza vitto e alloggio

13) Numero posti con solo vitto

14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,

monte ore annuo (*) Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito

15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6) (*)

12

0

12

0

1.145

5

19

16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:

Le giornate di formazione e alcune iniziative sul territorio potrebbero essere svolte fuori dagli orari di ufficio o durante il week end. Si richiede flessibilità oraria e a svolgere missioni fuori dalla sede di servizio (come previsto dal DM del 22/04/2015) per facilitare l’organizzazione degli eventi e le iniziative sul territorio. Inoltre parte del periodo di riposo dovrà seguire il calendario di chiusura della sede.

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente

Accreditato (*):

Voce non compilata in quanto il sistema “Helios” la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all’atto dell’attivazione della funzione “presenta”, la include nella documentazione del progetto.

18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle ore dedicate:

Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione)

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Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.

19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)

Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)

Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione

23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti

dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:

Per gestire al meglio le relazioni con studenti, insegnanti, scuole e l’ideazione di percorsi laboratoriali e formativi (Attività 2.2.1.1, 2.2.1.2, 2.2.1.3), sono considerati requisiti preferenziali:

‐ Titolo di Studio in Scienze dell’Educazione, Mediazione culturale o affini. Al fine di contribuire in maniera ottimale alle attività di comunicazioni e sensibilizzazione delle organizzazioni coinvolte (Attività 1.1.1.1, 1.1.1.2, 1.1.1.3, 1.1.2.1, 1.1.2.2, 1.2.1.1, 1.2.1.2), sono considerati requisiti preferenziali:

‐ Titolo di Studio: Scienze della Comunicazione o affini. ‐ Conoscenze Informatiche: conoscenza di programmi di grafica (Photoshop e altri

programmi della suite Adobe); Nel supporto alle attività istituzionali e di cooperazione internazionale (Attività 2.1.1.1, 2.1.1.2, 2.1.2.1, 2.1.2.2, 2.1.2.3), sono considerati requisiti preferenziali:

‐ Titolo di Studio: Cooperazione Internazionale, Sociologia, Scienze Politiche, Lingue, Mediazione culturale, Economia.

SI

SI

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Alcuni ulteriori requisiti preferenziali sono importanti per lo svolgimento di tutte le attività del presente progetto:

‐ Conoscenze Informatiche: conoscenza del pacchetto Office/Internet/Skype ‐ Conoscenza di almeno una lingua straniera, preferibilmente inglese, francese, spagnolo,

portoghese. ‐ Esperienze pregresse anche a titolo volontario nel mondo del no profit.

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

FORMAZIONE SPECIFICA

Compenso docenti (8 già nell’organico degli enti, 1 esterno da retribuire) – 50 euro*76h

3.800,00

Costo totale della cancelleria per la formazione spec. 1.000,00

Totale formazione specifica 4.800,00

PROMOZIONE S.C. E PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO

Domini e hosting siti web Associazioni promotrici 500,00

Grafica e stampa materiali promozionali progetto 500,00

Totale promozione 1.000,00

RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL PROGETTO

n. 12 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad internet, scanner e stampante, telefono), già nella disponibilità degli enti, considerato il costo di utilizzo

3.000,00

n. 4 fotocopiatrici (già nelle disponibilità degli enti, considerato il costo di utilizzo)

2.000,00

n. 4 videoproiettori (3 già nella disponibilità degli enti, 1 da acquistare)

1.000,00

n.3 sale per formazione specifica (già nella disponibilità degli enti) 900,00

Materiali di cancelleria 1.200,00

2 tecnici IT 1.000,00

4 grafici per materiale promozionale iniziative 2.000,00

Stampa materiali grafici per 50 iniziative 2.500,00

Cavalletti – tende – scaffali per mostre e video installazioni 700,00

3 desk officer Italia/Europa: già nell’organico delle organizzazioni 7.200,00

5 desk officer PVS: già nell’organico delle organizzazioni 12.000,00

4 responsabili comunicazione: già nell’organico delle organizzazioni

9.600,00

Totale risorse tecniche e strumentali 35.000,00

TOTALE RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE 40.800,00

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25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):

Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1)

Isola Solidale CF 97690450156 P.IVA 09012550969

Associazione promozione sociale

Attività 1.2.1 organizzazione di eventi e iniziative territoriali Ruolo specifico: Messa a disposizione degli spazi di Isola Store per eventi congiunti sui temi del commercio e quo e solidale e dell’inclusione sociale di giovani e migranti. Attività 2.1.1 sviluppo di reti territoriali Ruolo specifico: contribuisce allo sviluppo di reti territoriali in particolare condividendo i contatti e facilitando la relazione con i soggetti del Commercio Equo e Solidale. Attività 2.2.1.2 Ideare e realizzare laboratori didattici Ruolo specifico: Contribuisce all’ideazione di laboratori per le scuole sui temi del commercio e quo e solidale e dell’inclusione sociale di giovani e migranti.

AltropalloneAsd Onlus CF. 97368740151

Onlus Attività 2.2.1.1 Gestire le relazioni con le scuole Ruolo specifico: supporta la formazione dei programmi tematici e della segreteria delle scuole, in ambito di formazione di educatori sportivi ed integrazione attraverso lo sport. Azione 2.1.1 sviluppo di reti territoriali Ruolo specifico: contribuisce allo sviluppo di reti territoriali in particolare condividendo i contatti e facilitando la relazione con le associazioni ed enti attive nel campo dello sport e della coesione sociale Azione 1.2.1 organizzazione di eventi e iniziative territoriali Ruolo specifico: collaborazione all’organizzazione di eventi sul tema dello sport come strumento di coesione sociale.

Lyra Teatro CF 97612500153 P.IVA 07707340969

Associazione culturale

Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali Ruolo specifico: collabora all’organizzazione di eventi culturali e in particolare teatrali ed artistici sui temi del progetto, utilizzando gli spazi della Fabbrica del Vapore.

Comune di Milano CF/P.IVA 01199250158

Ente pubblico Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole

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Ruolo specifico: Supporta la formazione dei programmi tematici, aiutando la definizione degli obiettivi progettuali in virtù delle necessità della cittadinanza con particolare attenzione alla loro formazione nel campo dell’educazione ambientale e della consapevolezza della sostenibilità dei consumi etici e stili di vita solidali. In virtù di tale processo supporta lo sviluppo di reti territoriali e tematiche, l'organizzazione di eventi ed iniziative culturali e la realizzazione di campagne di educazione ambientale e di comunicazione. L’operatore/i volontario/i sosterrà l’impegno delle Organizzazioni nel mantenere relazioni con gli enti di informazione e comunicazione.

Università degli Studi di Milano C.F.80012650158 P.IVA. 03064870151

Università 1 – 2 Tutte Ruolo specifico: Supervisiona i contenuti e la metodologia delle attività proposte sui temi della sostenibilità ambientale, efficienza energetica e mobilita sostenibile, in particolar modo per quanto riguarda li aspetti legati alla filiera agroalimentare e agli imballaggi.

LIBLAB Srl C.F./Partita IVA IT05958310962

Profit Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole Ruolo specifico: consulenza e supporto sugli aspetti di comunicazione, grafica e servizi audiovisivi per le necessità di comunicazione esterna delle attività sopra citate.

PLIS Est delle Cave CF/P.IVA 01217430154

Ente sovracomunale

Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione Ruolo specifico: contribuire alla comunicazione dei contenuti delle campagne ambientali divulgandoli presso la propria rete Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali Ruolo specifico: promozione degli eventi ambientali presso la propria rete di contatti e partecipazione all’organizzazione degli stessi Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche Ruolo specifico: attivazione della rete di associazioni/enti che operano in campo ambientale per la partecipazione ai tavoli tematici.

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AREA Ridef CF 93541060153

APS

Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole Ruolo specifico: supervisione dei contenuti e contributo alla divulgazione delle attività sopra citate, soprattutto per quanto attiene agli aspetti di sostenibilità ambientale e sostenibilità energetica.

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)

Tutti i materiali o gli strumenti riportati nella tabella sottostante risultano adeguati e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi

Obiettivo 1.1 Fornire ai cittadini informazioni adeguate e corrette riguardo ai Sustainable Development Goals e alle dinamiche dello sviluppo

Risorse tecniche e strumentali Attività

n. 4 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad internet, scanner e stampante, telefono)‐ Sede Istituto OIKOS

Azione 1.1.1 Supportare la comunicazione dell’organizzazione attraverso l’utilizzo di tutti i media Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione

n. 4 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad internet, scanner e stampante, telefono) ‐ Sede Fondazione ACRA


n. 3 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad internet, scanner e stampante, telefono) ‐ Sede AceA Onlus


n. 4 dotazioni di software e programmi necessari allo svolgimento delle attività (pacchetto office, programmi di grafica open source, etc) ‐ Sede Istituto OIKOS

Azione 1.1.1 Supportare la comunicazione dell’organizzazione attraverso l’utilizzo di tutti i media

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Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione

n. 4 dotazioni di software e programmi necessari allo svolgimento delle attività (pacchetto office, programmi di grafica open source, etc) ‐ Sede Fondazione ACRA



n. 3 dotazioni di software e programmi necessari allo svolgimento delle attività (pacchetto office, programmi di grafica open source, etc) ‐ Sede AceA ONLUS



n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede Istituto Oikos Azione 1.1.1 Supportare la comunicazione dell’organizzazione attraverso l’utilizzo di tutti i media Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede Fondazione Acra Azione 1.1.1 Supportare la comunicazione dell’organizzazione attraverso l’utilizzo di tutti i media Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede AceA Onlus Azione 1.1.1 Supportare la comunicazione dell’organizzazione attraverso l’utilizzo di tutti i media Azione 1.1.2 Realizzazione di campagne di comunicazione

n.1 sala per formazione specifica ‐ Sede Istituto Oikos


n.1 sala per formazione specifica ‐ Sede Fondazione ACRA


Testata giornalistica online Consumietici.it ‐ Sede ACEA


Obiettivo 1.2 Promuovere iniziative di cittadinanza in favore dei diritti dei più svantaggiati per una società più equa e solidale sia nel Nord che nel Sud del

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mondo.



Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali











n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede Istituto Oikos Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede Fondazione Acra Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede AceA Onlus Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali





n. 1 Videoproiettore‐ Sede Istituto Oikos Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali

n. 1 Videoproiettore ‐ Sede Fondazione Acra Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e iniziative territoriali

n. 1 Videoproiettore ‐ Sede AceA Onlus Azione 1.2.1 Organizzazione di eventi e

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iniziative territoriali

n. 2 spazi allestiti per iniziative, mostre eventi ‐ Sede di AceA ONLUS


n. 1 dotazione di materiali di allestimento per eventi, mostre iniziative ‐ Sede Istituto Oikos


n. 1 dotazione di materiali di allestimento per eventi, mostre iniziative ‐ Sede Fondazione Acra


Obiettivo 2.1 Favorire l’attivazione di diversi attori (autorità locali, OSC, associazioni, fondazioni, reti, etc.) nel promuovere iniziative di cooperazione allo sviluppo sostenibile.

Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche Azione 2.1.2 Supportare i programmi tematici nello sviluppo dei propri obiettivi












n. 3 dotazioni di software e programmi necessari allo svolgimento delle attività (pacchetto office, programmi di grafica open source, etc) ‐ Sede

Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche

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AceA ONLUS

Azione 2.1.2 Supportare i programmi tematici nello sviluppo dei propri obiettivi

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede Istituto Oikos Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche Azione 2.1.2 Supportare i programmi tematici nello sviluppo dei propri obiettivi

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede Fondazione Acra Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche Azione 2.1.2 Supportare i programmi tematici nello sviluppo dei propri obiettivi

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede AceA Onlus Azione 2.1.1 Sviluppo di reti territoriali e tematiche Azione 2.1.2 Supportare i programmi tematici nello sviluppo dei propri obiettivi





Obiettivo 2.2 Promuovere l’attivazione della comunità scolastica in iniziative di cittadinanza attiva sugli SDGsa livello locale.



Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole







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n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede Istituto Oikos Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede Fondazione Acra Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole

n. 1 fotocopiatrice ‐ Sede AceA Onlus Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole





n. 1 Videoproiettore‐ Sede Istituto Oikos Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole

n. 1 Videoproiettore ‐ Sede Fondazione Acra Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole

n. 1 Videoproiettore ‐ Sede AceA Onlus Azione 2.2.1 Supportare la segreteria scuole

CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

28) Eventuali tirocini riconosciuti:

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29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento

del servizio utili ai fini del curriculum vitae

ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a:

le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;

le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio.

le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 30) Sede di realizzazione (*)

La formazione generale sarà erogata presso la sede di ASC Lombardia, in via dei Transiti 21, 20127 Milano Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.

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31) Modalità di attuazione (*)

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)

SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)

34) Contenuti della formazione (*)

35) Durata (*)

La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI

36) Sede di realizzazione (*)

La formazione specifica sarà realizzata presso le seguenti sedi: Fondazione ACRA, via Lazzaretto 3, 20124 Milano Istituto Oikos, Via Crescenzago 1, Milano

37) Modalità di attuazione (*)

La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati

32

38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione ai singoli moduli (*)

Dati anagrafici del formatore di

formazione specifica (Cognome, Nome,

nato a, il)

Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche

Modulo/i formativo/i

Formatore A: Sara Marazzini Nata a: Milano il 05/07/1983

Titolo di studio: Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso Università Alma Mater Bologna Ruolo ricoperto presso l’ente: Desk Officer Esperienza nel settore: Formatore e capo‐progetto di progetti di Educazione allo Sviluppo dal 2008, dal 2015 si occupa di coordinare i progetti educativi in Zambia Competenza nel settore: Progettazione, coordinamento e realizzazione di percorsi educativi nell’ambito dell’Educazione allo Sviluppo (migrazioni e Intercultura, diritti e beni comuni, acqua, ambiente e sovranità alimentare); progettazione e coordinamento operativo di progetti di co‐sviluppo fra Italia e PVS.

Modulo 3 Globalizzazione, migrazioni e cittadinanza mondiale attiva

Formatore B: Valentina Rizzi Nata a: Casorate Primo Il: 22/03/1983

Titolo di Studio: Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Ruolo ricoperto presso l’ente: Program Manager Educazione e Cittadinanza Mondiale Esperienza nel settore: Formatore e capo‐progetto di progetti di Educazione allo Sviluppo dal 2008. Responsabile del Programma Educazione nei paesi e in Italia da gennaio 2014. Competenze nel settore: Progettazione, coordinamento e realizzazione di percorsi educativi nell’ambito dell’Educazione allo Sviluppo (migrazioni e intercultura, diritti e beni comuni, acqua, ambiente e sovranità alimentare); sviluppo strategico, progettazione e coordinamento operativo di progetti di sviluppo nei PVS e di awarenessraising in Europa.

Modulo 1 Introduzione al settore no profit e presentazione del partenariato Modulo 4 Strumenti di progettazione

Formatore C: Valeria de Paoli Nata a: Milano Il: 13/06/1980

Titolo di Studio: Laurea Magistrale Scienze Forestali ed Ambientali Ruolo ricoperto presso l’ente: Desk Officer Programma Educazione e Sovranità Alimentare Esperienza nel settore: desk gestionale e capo progetto di progetti di cooperazione

Modulo 2 Sviluppo, sottosviluppo e cooperazione rurale

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internazionale da più di 10 anni. Si occupa di coordinare i progetti si sviluppo di ACRA nell’ambito dell’educazione e della sovranità e sicurezza alimentare. Competenze nel settore: progettazione e coordinamento di progetti di sviluppo nei PVS, sviluppo strategico e gestione amministrativa.

Formatore D: Adelaide Strada Nata a: Grottaglie (TA) Il: 05/04/1984

Titolo di studio: Laurea specialistica in Scienze dello Sviluppo e master in International Cooperation and Development. Ruolo ricoperto presso l’ente: Desk officer area cooperazione internazionale e responsabile area ECM Esperienza nel settore: studi universitari e post‐universitari sulla gestione del ciclo di progetto, esperienza come projectofficer sul campo in progetti di cooperazione internazionale in Albania (5 mesi) , Kenya (3 mesi) e Tanzania (1 anno), dal giugno 2014 è desk officer dei progetti di cooperazione internazionale di Deafal. Competenza nel settore: Progettazione, gestione e rendicontazione progetti, coordinamento e realizzazione percorsi ECM e Educazione Ambientale

Modulo 6 Educazione Ambientale

Formatore E: Anna Morera Perez Nata a: Esplugued de Llobregat Il: 19/12/1980

Titolo di studio: Laurea in Biologia ed Ecologia, Master in Agricoltura biologica Ruolo ricoperto presso l’ente: formatrice su agricoltura organica, orticoltura, permacultura, coordinatrice percorsi di Educazione ambientale Esperienza nel settore: Per 5 anni è stata responsabile dell’orto biologico della Cascina Santa Brera (azienda agricola biologica e gestita secondo il metodo della Permacultura nel Parco Agricolo Sud Milano). E’ socia dell’Accademia Italiana di Permacultura e formatrice e consulente per programmi formativi della Comunità Europea. Attualmente gestisce un proprio progetto di agricoltura sociale in Provincia di Brescia (Piano B) e fa parte dello staff delle aree formazione ed Educazione alla cittadinanza mondiale di Deafal Competenza nel settore: programmazione e gestione della produzione orticola aziendale, progettazione in Permacultura, competenze formative su orticoltura e agricoltura biologica

Modulo 5 Produzione alimentare sostenibile

Formatore F: Enrica Lia Nata a: Cava de’

Titolo di Studio: Laurea quadriennale in Economia della Amministrazione Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali

Modulo 1 Introduzione al settore no profit e

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Tirreni (SA), Il: 31/05/1979

Ruolo ricoperto presso l’ente: Vicepresidente e coordinatrice aree cooperazione internazionale e amministrazione Esperienza nel settore: dal 2008 al 2013 project manager dei progetti di cooperazione internazionale di Deafal, responsabile della raccolta fondi e della selezione e formazione dei volontari. Dal 2013 vicepresidente e coordinatrice delle aree cooperazione internazionale e amministrazione di Deafal. Competenze nel settore: progettazione, gestione e rendicontazione dei progetti, relazione con finanziatori e partner.

presentazione del partenariato

Formatore G: Silvia Beretta Nata a: Bellano (LC), Il: 24/11/1963

Titolo di Studio: Laurea in Scienze Forestali, specializzazione post laurea in gestione delle risorse naturali con metodologie partecipative, sistemi agro‐forestali, ecologia degli ecosistemi naturali e forestali. Ruolo ricoperto presso l’ente: Direttore programmi di cooperazione internazionale in Tanzania. Esperienza nel settore: Ha lavorato con Istituto Oikos dal 2010 al 2011 come capo progetto in Myanmar per lo sviluppo di foreste comunitarie; dal 2012 lavora in sede all’interno del settore cooperazione internazionale seguendo progetti di cooperazione in campo ambientale. Competenze nel settore: cooperazione allo sviluppo in campo ambientale, progettazione europea, monitoraggio e gestione di progetti internazionali.

Modulo 8 Cambiamenti climatici, biodiversità e cooperazione in campo ambientale

Formatore H: Margherita Porzio Nata a: Milano (MI), Il: 29/09/1984

Titolo di Studio: Master in Global Governance and Ethics, School of Public Policy, University College of London Ruolo ricoperto presso l’ente: Programme Officer settore Educazione e Comunicazione. Esperienza nel settore: Lavora con Istituto Oikos dal 2010 e ha più di 5 anni di esperienza nei seguenti ambiti: cooperazione allo sviluppo in campo sociale, educazione allo sviluppo e alla sostenibilità, progettazione e implementazione di campagne di sensibilizzazione, progettazione di percorsi educativi. Competenze nel settore: Comunicazione istituzionale online e offline, fundraising istituzionale, realizzazione di campagne di sensibilizzazione e di percorsi educativi.

Modulo 1 Introduzione al settore no profit e presentazione del partenariato Modulo 4 Strumenti di progettazione Modulo 7 Comunicazione sociale

Formatore I: Michele Papagna Nata a: Canosa di

Titolo di Studio: Perito aziendale, Corrispondente Lingue Estere Ruolo ricoperto presso l’ente: Presidente

Modulo 1 Introduzione al settore no profit e

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Puglia (BT) Il: 03/08/1960

e coordinatore aree terzo settore, cooperazione internazionale e amministrazione Esperienza nel settore: dal 2004 al 2008 Formatore in corsi formazione CSV, Giornalista/Pubblicista, Olp Servizio Civile ,Responsabile Progetti cooperazione, Dal 2008 ad oggi e in corso, Presidente e Direttore responsabile testata Consumietici.it Competenze nel settore: Progettazione, gestione e rendicontazione dei progetti, relazione con finanziatori e partner. Formatore in SCV, e in Corsi di Formazione Deontologia Professionale OdG Milano/Lombardia

presentazione del partenariato

39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)

Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e

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sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)

Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”; ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di RolePlaying individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi; ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.

41) Contenuti della formazione (*)

Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:

Formatore Temi Ore

Margherita Porzio, Valentina Rizzi, Enrica Lia, Michele Papagna

Introduzione al settore no profit e presentazione del partenariato

4

Modulo 1 Introduzione al settore No Profit in Italia e delle principali tipologie di enti. Introduzione alla Riforma del Terzo Settore in corso. Presentazione del progetto e delle organizzazioni partner.

Formatore Temi Ore

Valeria De Paoli

Sviluppo, sottosviluppo e cooperazione rurale 4

37

Modulo 2 Teorie dello sviluppo (classiche e attuali), tipologie di cooperazione (bilaterale, multilaterale, non governativa, decentrata…), i diversi approcci (UE, stati, regioni, province, comuni), i diversi attori (ong, enti locali, associazioni, scuole, università ecc.), tipologie di progetto (emergenza, ricostruzione, assistenza, sviluppo…),la cooperazione internazionale e sviluppo locale partecipativo. Dalla cooperazione internazionale agli interventi di co‐sviluppo. Il ruolo della cooperazione internazionale sul territorio locale. La specificità degli interventi di cooperazione rurale. Case studies.

Formatore Temi Ore

Sara Marazzini Globalizzazione, migrazioni e cittadinanza mondiale attiva

4

Modulo 3 Che cos’è la cittadinanza attiva, quali i documenti strategici e il percorso storico che ha portato alla Dichiarazione UNESCO 2015 e all’Agenda2030. Tipologie di approccio (informazione, sensibilizzazione, formazione, mobilitazione, advocacy…) e come vengono utilizzate, relazione tra educazione e cooperazione allo sviluppo, la cittadinanza globale attiva nei progetti e sul territorio, tecniche di ricerca/azione/formazione da utilizzare per la progettazione in ambito educativo, tecniche di animazione, formazione e lavoro di gruppo da utilizzare negli interventi educativi.

Formatore Temi Ore

Valentina Rizzi, Margherita Porzio

Strumenti di progettazione 30

Modulo 4 Come effettuare l’analisi di contesto territoriale, l’albero dei problemi/obiettivi, il quadro logico, come si legge e come si usa, strumenti e tecniche SWOT‐WBS‐Gantt, il budget, come si crea. I principali donatori per la cooperazione, ricerca e monitoraggio dei bandi, i diversi formulari dei principali donors, esempi di stesura di un documento di progetto completo. Il modulo 3 sarà strutturato secondo 2 modalità: lezioni frontali ed esercitazioni di gruppo e project work. Il project work sarà costruito come un bando vero e proprio dove gli operatori volontari, a gruppi di 3‐4 persone, dovranno presentare un proprio progetto, che sarà valutato dalla formatori stessi.

Formatore Temi Ore

Anna Morera Perez produzione alimentare sostenibile 10

Modulo 5: Agricoltura Organica e Permacultura Il modulo si suddivide in 4 argomenti principali: Introduzione alla Permacultura, Agricoltura biologia e orticoltura, Orticoltura urbana, sociale e condivisa.

Formatore Temi Ore

Adelaide Strada Educazione Ambientale 10

Modulo 6 percorsi didattici di Educazione Ambientale Consumo critico e consumo responsabile, uso sostenibile delle risorse con particolare attenzione all’acqua ed al consumo di suolo, gestione dei rifiuti, autoproduzione e consumo alimentare.

Formatore Temi Ore

Margherita Porzio Comunicazione sociale 6

Modulo 7: Introduzione alla realizzazione di campagne di sensibilizzazione Temi da trattare: ● l’ideazione di una campagna; ● il piano di comunicazione; ● tecniche e strategie di comunicazione;

38

Esempi pratici di campagne concluse e in corso

Formatore Temi Ore

Silvia Beretta Cambiamenti climatici, biodiversità e cooperazione in campo ambientale

8

Modulo 8: Approfondimento sui cambiamenti climatici e la gestione sostenibile dell’ambiente. Temi da trattare: ● Cos’è il cambiamento climatico, responsabilità ed effetti; ● Cittadinanza globale e problematiche ambientali; ● Politiche globali e nazionali; ● Buone pratiche di gestione sostenibile delle risorse ambientali in Italia e all’estero; ● Esempi pratici di progetti conclusi e in corso

Formatore Temi Ore

Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile

8 ore (complessive)

Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore

Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’è, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza

Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze

Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche

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Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.

Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore

Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5

Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e

culturale verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità

Fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio, valorizzazione di centri storici e culture locali

Fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico‐motorie pro inclusione, attività artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni

Focus sui contatti con le utenze e servizi alla persona Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Gestione delle situazioni di emergenza Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali Normativa di riferimento

Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:

Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16

Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si

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troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16

Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.

Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.

42) Durata (*)

La durata complessiva della formazione specifica è di 84 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)

Roma, 27 Dicembre 2018

Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /

Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini

scheda progetto per l’impiego di operatori …ente accreditato per il servizio volontario europeo....

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