scuola di volo a vela - castellazzo.org · 3.1.4 programma di meteorologia ... 3.3 ripartizione del...

80
1 Scuola di Volo a Vela Organizzazione Registrata secondo le norme JAR-FCL AERO CLUB VOLOVELISTICO TRICOLORE MANUALE DELL’ADDESTRAMENTO E MANUALE DELLE OPERAZIONI PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LICENZA DI PILOTA DI ALIANTE Redatto in conformità con la circolare ENAC 20/11/2000 e con le JAR-FCL. Edizione: Gennaio 2008

Upload: vandang

Post on 16-Feb-2019

218 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

1

Scuola di Volo a Vela

Organizzazione Registrata secondo le norme JAR-FCL

AERO CLUB VOLOVELISTICO TRICOLORE

MANUALE DELL’ADDESTRAMENTO E

MANUALE DELLE OPERAZIONI

PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LICENZA DI PILOTA DI ALIANTE

Redatto in conformità con la circolare ENAC 20/11/2000 e con le JAR-FCL. Edizione: Gennaio 2008

2

MANUALE DELLE REVISIONI

3

INDICE A) MANUALE DELL’ ADDESTRAMENTO

Parte A 1 — Il piano dei corso

1.1 Gli obiettivi del corso

1.2 I requisiti per l’iscrizione al corso

1.3 Syllabus dell’addestramento 1.3.1 Programma dell’addestramento al volo basico e consolidamento 1.3.2 Syllabus dell’addestramento: volo basico (dettaglio e durata delle missioni) 1.3.3 Syllabus dell’addestramento: volo consolidamento (dettaglio e durata delle missioni) 1.2.4 Programma di teoria 1.3.5 Syllabus della teoria: parte basica e consolidamento (dettaglio, durata delle lezioni) 1.3.6 Syllabus della teoria: abilitazione alla radiotelefonia per aeromobili (dettaglio e durata delle

lezioni.

1.4 Durata del corso

1.5 Modalità di registrazione dell’attività addestrativa 1.5.1 Regolamentazione della tenuta delle registrazioni e dei documenti dell’attività addestrativa 1.5.2 Registrazioni e documenti dell’attività addestrativa 1.5.3 Cartella personale dell’allievo (contenuto, modalità di compilazione, conservazione,

consultazione) 1.5.4 Libretto di attestazione di istruzione dell’allievo (contenuto, modalità di compilazione,

conservazione, consultazione) 1.5.5 Registro delle lezioni di teoria (contenuto, modalità di compilazione, conservazione,

consultatone) 1.5.8 Quaderno tecnico di bordo “QTB” (contenuto, modalità di compilazione, conservazione,

consultazione) 1.5.7 Stralcio voli di giornata

1.6 Sicurezza 1.6.1 Responsabilità individuali 1.6.2 Procedure essenziali 1.6.3 Emergenze 1.6.4 Autorizzazioni peri voli da solista 1.8.5 Coperture assicurativa

1.7 Verifiche dell’apprendimento ed esami 1.7.1 Addestramento pratico: verifiche dei progressi e test intermedi 1.7.2 Addestramento teorico: verifica dei progressi e test intermedi

4

1.7.3 Verifiche dell’apprendimento della teoria del volo in relazione alla pratica 1.7.4 Rimedi in caso di progressi non soddisfacenti dell’allievo 1.7.5 Rapporto istruttori — allievi 1.7.8 Condizioni di ammissione all’esame ministeriale 1.7.6 Prove di esame ministeriale 1.7.7 Attività consentite al titolare della licenza di pilota di aliante

1.8 Disciplina dell’allievo 1.8.1 Obblighi dell’allievo 1.8.2 Norme disciplinari 1.8.3 Procedura per l’irrogazione delle sanzioni disciplinari

1.9 Mantenimento della licenza di pilota di aliante 1.9.1 Attività minima periodica 1.9,2 Controlli di addestramento per carenza di attività minima periodica 1.9.3 Rinnovo periodico dell’attestazione di idoneità medica 1.8.4 Controllo dell’addestramento e rinnovo annuale della licenza di pilota di aliante 1.9.5 Reintegrazione della licenza di pilota di aliante scaduta 1.9.6 Licenza di pilota d’aliante scaduta e non reintegrabile

Parte A 2 — Briefing ed esercizi di volo

2.1 Manovre di volo: descrizione 2.1.1 Volo rettilineo 2.1.2 Volo al traino / verricello 2.1.3 Virate: ingresso ed uscita 2.1.4 Precisione in virata 270° e 360° 2.1.5 Inversione di virata 2.1.6 Attacco obliquo: derapata e scivolata 2.1.7 Stallo 2.1.8 Autorotazione 2.1.9 Spirale picchiata 2.1.10 Controllo del volo trainato / al verricello 2.1.11 Circuito standard di atterraggio 2.1.12 Atterraggio 2.1.13 Circuito con atterraggio di precisione 2.1.14 Sgancio e rientro di emergenza 2.1.15 Decollo 2.1.16 Veleggiamento In termica 2.1.17 Volo di pendio

2.2 Lista di riferimento delle manovre di volo

2.3 Ripartizione del corso in fasi

2.3.1 Fase volo basico

5

2.3.2 Fase volo consolidamento 2.3.3 Svolgimento delle missioni e tempi minimi di istruzione per ciascuna missione 2.4 Valutazione dei progressi dell’allievo nell’apprendimento della tecnica di volo 2.4.1 Metodi istruzionali 2.4.2 Briefing pre volo e post volo 2.4.3 Autorizzazioni ai voli da solista

Parte A 3 — Istruzione teorica 3.1 Materie di istruzione teorica 3.1.1 Programma di principi del volo 3.1.2 Programma di nozioni generali sugli aeromobili 3.1.3 Programma di procedure operative 3.1.4 Programma di meteorologia 3.1.5 Programma di medicina aeronautica 3.1.6 Programma di navigazione 3.1.7 Programma di Regolamentazione aeronautica 3.2 Abilitazione alla radiotelefonia aeronautica 3.2.1 Programma di radiotelefonia aeronautica 3.3 Ripartizione del corso di teoria in fasi 3.3.1 Teoria basica 3.3.2 Teoria dl consolidamento 3.3.3 Svolgimento delle lezioni di teoria e durata 3.4 Valutazione dei progressi dell’allievo nell’apprendimento della teoria 3.4.1 Metodi istruzionali

B) MANUALE DELLE OPERAZIONI Parte B 1- Parte generale 1.1 Informazioni sull’organizzazione 1.1.1 Informazioni sulle infrastrutture (aeroporto, strutture della scuola) 1.1.2 Ausili didattici della Scuola di Volo a Vela 1.1.3 Materiale didattico adottato dalla Scuola di Volo a Vela 1.2 Informazioni sul personale 1.2.1 Organico della Scuola di Volo a Vela 1.2.2 Personale tecnico 1.3 Informazioni sui mezzi impiegati 1.4 Compiti e responsabilità del personale

6

1.4.1 Obblighi e responsabilità della Scuola 1.4.2 Compiti e responsabilità dell’istruttore Responsabile 1.4.3 Compiti e responsabilità degli Istruttori dì volo 1.4.4 Compiti e responsabilità degli Istruttori di teoria 1.4.5 Obblighi degli Allievi 1.4.6 Norme disciplinari 1.4.7 Autorizzazione al volo 1.4.8 Comando di aeromobile 1.4.9 Responsabilità del pilota in comando 1.4.10 Documentazione dell’aeromobile 1.4.11 Conservazione dei documenti dell’aeromobile 1.4.12 Visite mediche e codificazioni periodiche 1.4.13 Libretto di volo del pilota 1.4.14 Manuale di volo dell’aeromobile 1.4.16 Libretto di istruzione e impiego

Parte B 2 — Parte tecnica 2.1 Informazioni sui mezzi impiegati

2.1.1 Caratteristiche tecniche dell’aliante 2.1.2 Checklist 2.1.3 Limitazioni di impiego 2.1.4 Controllo giornaliero dell’aliante 2.1.5 Cura e manutenzione 2.1.6 Equipaggiamento radio

Parte B 3 — Parte operativa 3.1 Procedure operative

3.1.1 Controlli pre-decollo 3.1.2 Decollo 3.1.3 Emergenze in decollo 3.1.4 Emergenze in traino / al verricello 3.1.5 Sgancio dal traino / verricello 3.1.6 Procedure e controlli pre-atterraggio 3.1.7 Controlli pre-manovre acrobatiche 3.1.8 Condizioni meteo minime per i voli con l’istruttore 3.1.9 Voli dell’allievo solista 3.1.10 Volo con pioggia o ghiaccio 3.1.11 Lancio con il paracadute 31.12 Area e rotte di addestramento 3.1.13 Quote minime

3.2 Limitazioni e precauzioni di impiego 3.2.1 Equipaggiamento 3.2.2 Procedure operative a terra 3.2.3 Attività consentite sull’aeroporto durante Io svolgimento dei voli scuola 3.2.4 Comunicazioni radio

7

3.2.5 Allarmi 3.2.6 Danni ed Incidenti 3.2.7 Precauzioni di carattere sanitario Parte B4 — Addestramento del personale Istruttore 4.1 Personale responsabile 4.1.1 Organizzazione del personale istruttore 4.1.2 Aggiornamento del personale istruttore 4.1.3 Standardizzazione dei metodi di istruzione

8

MANUALE DELL’ADDESTRAMENTO Parte A1 - Il piano del corso

1.1 Gli obiettivi del corso

Il presente corso di addestramento ha l’obiettivo di preparare l’allievo al superamento dell’esame per il conseguimento della licenza di pilota di aliante. Al termine del corso l’allievo dovrà essere in grado di eseguire correttamente ed in piena sicurezza tutte le manovre fondamentali del pilotaggio dell’aliante. L’allievo dovrà inoltre acquisire la capacità di effettuare voli di distanza, utilizzando convenientemente le tecniche del veleggiamento termico e del volo di pendio. Il corso prevede altresì un intenso programma di lezioni di teoria finalizzato a far apprendere all’allievo le nozioni fondamentali in materia di (1) principi del volo, (2) nozioni generali sugli aeromobili, (3) procedure operative, (4) meteorologia, (5) navigazione, (6) regolamentazione aeronautica, (7 medicina aeronautica. Il corso preparerà inoltre l’allievo al superamento dell’esame per il conseguimento dell’abilitazione alla radiotelefonia per aeromobili in lingua inglese o italiana. Il corso può essere altresì finalizzato al reintegro della licenza di pilota di aliante , quando non sia scaduta da più di cinque anni.

1.2 I requisiti per l’iscrizione al corso Per l’iscrizione alla scuola di volo a vela per il conseguimento della licenza di pilota di aliante è necessario:

1) aver conseguito il 18° anno di età, ovvero il 16° anno di età ed avere l’assenso dei genitori; 2) superare con esito di idoneità psicofisica la visita medica presso un Istituto di medicina legale

dell’Aeronautica Militare; 3) associarsi all’Aero Club, compilando la relativa domanda e versando la quota di ammissione ai

corso e la quota socio annuale; 4) essere in regola con il pagamento della prima rata del corso comprendente le lezioni teoriche, le

lezioni pratiche in volo e i bollini di traino / verricello

1.3 Il programma del corso Il programma del corso per il conseguimento della licenza di pilota di aliante è quello previsto dal Dm 467/T suddiviso nelle schede 1/A volo basico, 2/A consolidamento, 19/G Radiotelefonia per aeromobili. Sono previste almeno 40 missioni in volo (in doppio comando e come solo pilota) per un totale di almeno 13 ore di volo, associate a 50 ore di lezioni di teoria. Al verricello o autotraino sono previsti almeno 75 lanci di cui 25 sono S.P. VOLO BASICO (Scheda 1/A dell’Allegato C al DM 476/T) n° 7 ore di lezioni di volo o almeno 45 lanci al verricello n’ 22 ore di lezioni di teoria

9

CONSOLIDAMENTO (Scheda 2/A dell’Allegato C al DM 476-T) N° 6 ore di lezioni di volo o almeno 30 lanci al verricello N° 16 ore di lezioni di teoria RADIOTELEFONIA PER AEROMOBILI (Scheda 19/G dell’ Allegato C al DM 476-T) n° 12 ore di lezione teorico/pratica Per allievi che sono già in possesso delta licenza di pilota privato le ore di lezione di volo basico e consolidamento sono ridotte rispettivamente a 4 e 3, per un totale di 7. La durata dei voli ed il numero delle missioni a D.C. (doppio coniando) e SP. (solo pilota) oltre ai minimi ministeriali previsti saranno stabilite dall’istruttore in funzione del livello di addestramento raggiunto al fine di garantire la sicurezza del volo.

1.3.1 Programma dell’addestramento di volo Il programma del corso per il conseguimento della licenza di pilota di aliante è quello previsto dal Dm 467/T suddiviso nelle schede 1/A volo basico, 2/A consolidamento. L’addestramento pratico non può prevedere più di tre missioni nell’arco di 24 ore. L’istruttore effettuerà prima e dopo la missione rispettivamente un briefing ed un de-briefing che comprenderà anche una sintetica analisi della missione successiva. L’attività di volo congiuntamente alle lezioni teoriche deve essere subordinata ai principi generali didattici evitando eccessivi carichi di lavoro. L’attività di addestramento pratico deve essere sequenziale all’acquisizione delle conoscenze teoriche relative alla corretta progressione dell’addestramento. L’attività di volo deve essere svolta nel rispetto dei tempi e dei contenuti stabiliti per ogni missione. Sono previsti blocchi di missioni, o fasi di istruzione che richiedono un accertamento di progresso addestrativo prima de passaggio al blocco successivo. L’istruttore, nell’ambito del ‘blocco’ di missioni può variare l’ordine cronologico delle manovre in considerazione di particolari condizioni meteorologiche o di traffico. Le quote di lancio e i tempi minimi per ogni missione sono regolamentati come segue.

1.3.2 Syllabus dell’addestramento: volo basico (dettaglio e durata delle missioni) Scheda 1/A

Volo missione oggetto lancio Durata in minuti 00 familiarizzazione prima di iniziare -

0 operazioni pre-volo - -

1 1 DC familiarizzazione 700 25

2 2 DC effetti primari dei comandi 600 20

3 3 DC effetti secondari dei comandi 600 20

4 4 DC volo trainato 700 20

4 4 bis DC lancio verricello 500 10

10

5 5 DC volo rettilineo 600 20

6 6 DC volo rettilineo – variazioni velocità 600 20

7 7 DC la virata 700 20

8 8 DC virate accentuate 700 20

9 9 DC precisione di virata 700 20

10 10 DC inversione di virata 700 20

11 11 DC attacco obliquo 700 20

12 12 DC la scivolata 700 15

13 13 DC lo stallo 700 20

14 14 DC stalli nelle varie configurazioni 700 15

15 15 DC vite completa 800 15

16 16 DC vite incipiente 800 20

17 17 DC la spirale picchiata 800 15

18 18 DC controllo del volo trainato 700 20

18 18bis DC contr.del lancio verricello 500 5

19 19 DC circuito standard 400 15

20 20 DC circuito consolidamento 400 15

21 21 DC circuito con atterraggio di precisione 400 15

22 22 DC sgancio e rientro di emergenza 50 5

22 22bis DC emergenze al verricello 100/400 5

23 23 DC sgancio e rientro di emergenza 50 5

23 23bis DC emergenze al verricello 0/100 5

24 24 DC controllo pre-decollo 800 20

25 25 SP DECOLLO SOLO PILOTA 600 15

TOT. lanci 25 ( 45 lanci al verricello) TOT. Ore volo 07:00

DC = doppio comando con istruttore SP = solo pilota 1.3.3 Syllabus dell’addestramento: consolidamento (dettaglio e durata delle missioni) Scheda 2/A

26 1 SP virate – circuito 600 15

27 2 SP allenamento 600 15

28 3 DC introduzione al veleggiamento 700 30

29 4 SP allenamento al veleggiamento 700 30

30 5 SP allenamento al veleggiamento 700 30

31 6 DC introduzione al pendio 700 30

32 7 SP allenamento al pendio 700 30

33 8 DC revisione stalli 500 15

34 9 DC revisione vite 700 15

35 10 DC controllo del volo trainato/ distanza 800 80

35 10 bis DC contrr. del lancio/volo di distanza 750 80

36 11 SP atterraggio di precisione 400 15

11

37 12 SP atterraggio di precisione 400 15

38 13 SP atterraggio con vento forte 400 15

39 14 DC sgancio e rientro d’emergenza 50 5

39 14bis DC emergenze al verricello 0/100 5

40 15 DC PRE-ESAME 800 20

TOT. lanci 15 ( 30 lanci al verricello) TOT. Ore volo 06:00

DC = doppio comando con istruttore SP = solo pilota 1.3.4 Programma di teoria Le materie oggetto del programma di teoria sono le seguenti: 1) nozioni generali sugli aeromobili 2) principi del volo 3) procedure operative 4) meteorologia 6) navigazione 6) regolamentazione aeronautica 7) medicina aeronautica. Il corso di teoria è ripartito in due fasi: una prima fase c.d. di teoria basica, collegata all’addestramento al volo basico, descritta dalle scheda 1/A di cui all’Allegato C del Dm 476-T, e una seconda fase c. d. di consolidamento descritta dalla scheda 2/A di cui all’Allegato C del Dm 476-T. Complessivamente il programma di teoria comprende 38 ore di lezioni ripartite in 22 ore di teoria basica e 16 ore di teoria di consolidamento. Al termine della prima fase l’allievo dovrà sottoporsi ad un esame per la verifica della preparazione raggiunta. li superamento dell’esame è condizione per l’ammissione alla seconda parte del corso di teoria. Il programma delle materie, il numero delle lezioni e le ore di insegnamento sono ripartite nel syllabus di teoria basica e nel syllabus di teoria di consolidamento come segue. 1.3.5 Syllabus della teoria: parte basica e consolidamento (dettaglio e durata delle lezioni)

Lezione n°1— durata 3h00’ Nozioni generali sugli aeromobili Nomenclatura, struttura e costruzione dell’aliante Comandi e superfici di governo, carrello d’atterraggio Particolarità esclusive degli alianti Manovre a terra e controlli dell’aliante/ Procedure di lancio (TR e VE) Dispositivi di modifica della portanza Lezione n°2 — durata 3h00’ i principi del volo/ elementi di fisica introduzione alla teoria dei volo profili-alari la portanza la resistenza i diagrammi Cp/Cr e polari gli angoli caratteristici lo stallo

12

Lezione n°3 — durata 3h30’ le forze agenti In volo stabilità e centraggio fattori di carico l’inviluppo di volo la polare delle velocità Lezione n°4 — durata 3h00’ Strumenti di volo strumenti a pressione l‘altimetro il variometro L’anemometro lo sbandometro e il filo di lana la bussola magnetica Strumenti giroscopici Impianto ricetrasmittente e di ossigeno Lezione n°5 — durata 3h30’ Comandi di volo e assi dell’aliante Importanza e tecnica dell’osservazione esterna Il volo per assetti Effetti primari e secondari dei comandi Effetto dei comandi nello spazio ed inversione dei comandi Il volo rettilineo L’attacco obliquo Lo stallo Il lancio con il paracadute Lezione n°6 — durata 3h00’ Tecnica di volo al traino e relative emergenze Tecnica di lancio al verricello e relative emergenze La vite La spirale picchiata li circuito di atterraggio Lezione n°7 — durata 3h30’ La virata l’atmosfera la circuitazione dell’acqua classificazione delle nubi il vento i fronti le previsioni del tempo Lezione n°8 — durata 3h30’ Sollevamento adiabatico stabilità ed instabilità dell’aria diagramma temperatura/altezza la convezione termica correnti dinamiche e termodinamiche l’onda Lezione n°9 — durata 3h00’ La planata veleggiamento in termica veleggiamento in pendio il volo d’onda il volo di distanza — l’atterraggio fuori campo Lezione n°10 — durata 3h00’ Medicina aeronautica fisiologia aeronautica malesseri ambientali malesseri dovuti al movimento

13

Il “fattore umano” prevenzione e rimedi Lezione n°11 — durata 3h00’ Navigazione elementi generali — introduzione alla navigazione aerea il triangolo del vento il tempo introduzione alle carte Lezione n°12 — durata 3h00’ Regolamentazione aeronautica Regole dell’aria Segnalazioni Pubblicazioni e documentazione aeronautica Documenti di bordo degli aeromobili Organizzazione degli enti ATS Il piano di volo Allarme e soccorso aereo Regolazione degli altimetri

1.3.6 Syllabus della teoria: abilitazione alla radiotelefonia per aeromobili (dettaglio e durata delle lezioni) L’abilitazione alla radiotelefonia per aeromobili autorizza il titolare all’impiego degli appaarati riceventi e trasmittenti in radiotelefonia, istallati su qualsiasi aeromobile. Essa si ottiene superando le specifiche prove previste dai programmi ministeriali per i vari tipi di licenza aeronautica; può essere rilasciata in lingua italiana, per voli entro il territorio nazionale, oppure in lingua inglese per voli entro ed al di fuori del territorio nazionale. Il corso per il conseguimento dell’abilitazione alla radiotelefonia per aeromobili è suddiviso in 6 lezioni teorico-pratiche per una durata complessiva di 12 ore, come previsto dala Scheda 19/G di cui all’Allegato C del DM 467-T. Le prove pratiche si svolgeranno con l’ausilio di un apparato simulatore di radiotelefonia per addestrare l’allievo alle comunicazioni T/B/T (terra /bordo/terra) e B/B (bordo/bordo). SCHEDA 19/G Lezione n° 1 SERVIZI DI ASSISTENZA RADIOELETTRICA AL VOLO Durata 1:30h Organizzazione: organizzazione dei servizi di assistenza; servizio informazioni aeronautiche;servizio telecomunicazioni aeronautiche; servizio della meteorologia aeronautica; servizio del traffico aereo e della circolazione; i NOTAM; l’AIP; orario di lavoro degli enti ATS; nominativi di chiamata degli enti ATS; nominativo di chiamata degli aeromobili; network; servizio del soccorso aereo in Italia; sistemi di comunicazione del servizio fisso aeronautico; definizioni; indicatori di località. Lezione n° 2 LE ONDE RADIO E GLI APPARATI RADIO Durata 1:30h Natura delle onde radio; tabella delle radiofrequenze; propagazione delle onde elettromagnetiche; tipi di trasmissioni; gli apparati; frequenze e canali della banda aeronautica; tabella e frequenze dei servizi ATS e radioassistenze

14

Lezione n° 3 PROCEDURE RADIOCOMUNICAZIONI Durata 2h Scala intelligibilità dei segnali radio; prova apparati radio;nominativo aereo e attivazione della comunicazione; pronuncia dei numeri-sistema orario; composizione dei messaggi VFR; rapporti di posizione. Lezione n° 4 PROCEDURE RADIOCOMUNICAZIONI Durata 2h Airep normale; special Airep; categoria dei messaggi e priorità; messaggi di urgenza; messaggi riguardanti la radiogoniometria; messaggi riguardanti la sicurezza del volo; messaggi riguardanti la meteorologia; messaggi riguardanti la regolarità del volo; VFR speciale; trasmissione all’aria.

Lezione n° 5 PROCEDURE RADIOCOMUNICAZIONI Durata 2h ATIS; SELCAL; richiesta di attraversamento di aerovie; richiesta di entrata in aerovia; richiesta di attraversamento di un CTR; avvicinamento diretto;controllo di estensione carrello; cambio piano di volo in navigazione.

Lezione n° 6 RADIOCOMUNICAZIONI T/B/T e B/B Durata 3h Introduzione; procedure comunicazioni T/B/T; procedure comunicazioni B/B; 1.4 Durata del corso Il corso per il conseguimento della licenza di pilota di aliante ha una durata di circa 4 mesi. Nel corso dell’anno vengono normalmente tenuti dalla Scuola dell’Aero Club due corsi, un primo corso con inizio del mese di marzo ed un secondo con inizio nel mese di settembre. Durante i 4 mesi di durata del corso, l’allievo dovrà svolgere tutte le missioni previste nel programma ministeriale oltre alle eventuali ulteriori missioni che saranno ritenute necessarie dal responsabile dell’addestramento. L’addestramento in volo viene normalmente svolto durante i giorni di Sabato e Domenica e all’allievo saranno garantite almeno due missioni giornaliere. Tuttavia il responsabile dell’addestramento potrà convenire con gli allievi del corso anche voli infrasettimanali. Le lezioni di teoria (dodici, sviluppate secondo il programma indicato) e le lezioni di radiotelefonia aeronautica( sei, secondo il programma indicato) verranno tenute normalmente infrasettimanalmente durante le ore serali e comunque sempre in accordo con le esigenze degli allievi, in funzione della disponibilità del responsabile dell’addestramento e degli allievi, la Scuola di volo a vela dell’Aero Club organizza corsi intensivi della durata di giorni trenta nel periodo di luglio e agosto.

15

1.5 Modalità di registrazione dell’attività addestrativa 1.5.1 Regolamentazione della tenuta delle registrazioni e dei documenti dell’attività addestrativa La registrazione e i documenti dell’attività istruzionale sono effettuate a secondo dei casi dall’istruttore, dal responsabile dell’addestramento, dall’allievo stesso sotto il controllo dell’istruttore, nonché dalla Segreteria dell’Aero Club. Tutti i documenti relativi all’attività aeroscolastica sono conservati dalla Segreteria dell’Aero Club nei locali a ciò espressamente adibiti, e sono sempre consultabili dall’istruttore, dal responsabile dell’adddestramento, dal presidente dell’Aero Club, dall’allievo e dal personale dell’ENAC. Tutti i documenti ed i registri della scuola di volo a vela devono essere conservati per almeno cinque anni. Nella compilazione dei documenti e nelle registrazioni, la segreteria e il personale istruttore dovrà attenersi alla normativa in materia di tutela della privacy. 1.5.2 Registrazione e documenti dell’attività addestrativa I documenti relativi all’attività addestrativa sono i seguenti:

1. Cartella personale dell’allievo 2. Libretto di attestazione di istruzione dell’allievo 3. Il registro delle lezioni di teoria 4. Il quaderno tecnico di bordo di ogni mezzo utilizzato dalla scuola 5. Lo stralcio voli giornaliero

1.5.3 Cartella personale dell’allievo ( contenuto, modalità di compilazione, conservazione, consultazione) All’accettazione del corso di ogni candidato, la Segreteria dell’Aero Club aprirà una cartella personale dell’allievo nella quale saranno raccolti, oltre alla scheda personale e ai documenti dell’allievo, il libretto dell’attestazione di istruzione personale, le schede teoriche ed ogni altro documento o provvedimento che riguarda l’allievo, quali ad esempio i risultati dei pre-esami di teoria e le valutazioni del pre-esame di volo, eventuali provvedimenti disciplinari, note dell’istruttore. La cartella personale dell’allievo è tenuta dalla segreteria dell’Aero Club, conservata presso l’apposito locale destinato all’attività scolastica dell’Aero Club (saletta Briefing) e consultabile dal personale istruttore, dal presidente dell’Aero Club nonché dall’allievo stesso. In appendice è riportato il modello della scheda personale dell’allievo (allegato 1 ) 1.5.4 Libretto di attestazione di istruzione dell’allievo ( contenuto, modalità di compilazione, conservazione, consultazione) Documento essenziale della progressione dell’istruzione dell’allievo, particolarmente per quanto concerne l’attività di volo, è il libretto dell’attestazione d’istruzione personale che è conservato dalla segreteria dell’Aero Club per almeno cinque anni dalla data di completamento dell’addestramento. La segreteria è responsabile del rispetto da parte degli istruttori ed esaminatori dell’effettuazione dei controlli secondo le scadenze previste. Il libretto deve essere tenuto in modo ordinato e sempre aggiornato. Il libretto è ripartito in tre parti: la prima contiene le missioni relative all’attività di addestramento basico (scheda 1/A); la seconda le missioni relative all’addestramento di consolidamento(scheda 2/A); la terza il sommario dei voli effettuati dall’allievo. L’istruttore curerà le registrazioni di competenza sul libretto dell’attestazione d’istruzione personale per ciascuna missione di volo, avendo cura di apporre la propria firma e verificando quella dell’allievo. Per ogni volo facente parte di una missione, l’istruttore provvederà a contrassegnare le voci che sono state eseguite, sia che siano state acquisite, sia che non siano state acquisite dall’allievo, e provvederà altresì ad annotare le proprie osservazioni.

16

Quando la missione è stata globalmente acquisita dall’allievo, l’istruttore apporrà la propria firma nell’apposito riquadro. L’istruttore e l’allievo devono firmare tutti i voli. Gli estremi di ogni volo saranno riportati a cura dell’allievo nel sommario dei voli (terza parte del libretto). Il responsabile dell’addestramento avrà modo, attraverso l’esame dei libretti, di seguire il profitto degli allievi ed inoltre, di controllare la professionalità e la standardizzazione degli istruttori. Il libretto di attestazione d’istruzione, riassumendo tutte le operazioni di volo con relativi distinti rilievi, note o suggerimenti, costituisce:

a) Per l’allievo una guida alla revisione degli errori e delle insufficienze b) Per l’istruttore una memoria del lavoro svolto e da svolgere, oltre ad una indicazione della curva

di apprendimento e del progresso dell’allievo c) Per l’esaminatore un curriculum dell’allievo e quindi un aiuto nella determinazione del giudizio

di esame. In appendice è riportato il modello del libretto di attestazione d’istruzione personale e le relative modalità di compilazione (allegato 7). 1.5.5 Registro delle lezioni di teoria (contenuto, modalità di compilazione, conservazione, consultazione). La registrazione dell’addestramento teorico dovrà essere effettuata a cura dell’insegnante di teoria sull’apposito registro delle lezioni teoriche e dovrà comprendere oltre alla materia ed il nome dell’insegnante, data, orario e contenuto della lezione, nonché le presenze dei singoli allievi. Il registro delle lezioni di teoria è conservato dalla segreteria dell’Aero Club per almeno cinque anni dalla data di completamento del corso. Il registro è consultabile dal responsabile dell’addestramento, dall’istruttore, dall’insegnante di teoria, nonché dal presidente dell’Aero Club, e deve essere esibito alle autorità aeronautiche ad ogni loro eventuale richiesta formale. In appendice è riportato il modello del registro lezioni teoriche (allegato 5) 1.5.6 Quaderno Tecnico di Bordo “QTB” (contenuto, modalità di compilazione, conservazione,

consultazione. È responsabilità del pilota compilare in ogni sua voce e firmare prima e dopo ogni volo i QTB ed eventualmente illustrare allo specialista eventuali anomalie riscontrate durante il volo. Nella segnalazione di inefficienza il pilota deve tener conto di quanto indicato nel manuale dell’aeromobile e della missione di volo ai fini della determinazione di:

• Inefficienza totale della macchina • Inefficienza parziale accettabile • Inefficienza parziale non accettabile

La conservazione del quaderno tecnico di bordo è curata dalla officina aeronautica certificata ditta Officina Aeronautica Ghidotti a cui l’Aero Club ha appaltato la gestione tecnica e la manutenzione dei mezzi della scuola di volo a vela con convenzione approvata dall’ENAC. Il Certyfing Staff provvede giornalmente alla compilazione del QTB relativamente all’ispezione giornaliera effettuata. Con la firma per accettazione, il pilota dichiara di aver eseguito il controllo pre-volo dell’aeromobile con esito favorevole, di aver verificato l’esecuzione dell’ispezione giornaliera e di accettare gli eventuali difetti rinviati e non ancora corretti. Con la firma al termine del volo, il pilota dichiara di non avere riscontrato difetti durante il volo, se non diversamente indicati. Il QTB è conservato presso i locali dell’officina aeronautica per almeno cinque anni ed è sempre e comunque consultabile dell’istruttore o dal responsabile dell’addestramento, dalla segreteria dell’Aero Club e dall’allievo pilota in qualsiasi momento. Il QTB deve essere disponibile in linea di volo o presso la segreteria dell’Aero Club. 1.5.7 Stralcio volo di giornata

17

È compito della segreteria dell’Aero Club curare la regolare compilazione della registrazione di tutti i voli della giornata (c.d. stralcio voli). Lo stralcio voli deve indicare data del volo, nome del pilota e dell’istruttore, aliante ed aerotraino impiegato, orario di decollo e di atterraggio, luogo di decollo e di atterraggio, tempo complessivo di volo e durata in minuti del traino aereo, e deve essere sottoscritto dal pilota a fine del volo. Al tempo complessivo di volo vanno aggiunti 5 minuti come prescrive per i voli istruzionali il D.P.R. 566 del 18/11/1988. Art.39 computo del tempo di volo (punto 2). Lo stralcio dei voli costituisce un importante strumento di controllo dell’attività istruzionale, dovendo necessariamente coincidere con le registrazioni riportate nel sommario del libretto dell’addestramento e di istruzione di ogni allievo. Esso deve essere trasmesso ogni dieci giorni alla Direzione Circoscrizionale di ENAC. Lo stralcio voli deve essere compilato dal responsabile a terra delle operazioni di volo e verificato e sottoscritto da ogni allievo pilota. La Segreteria dell’Aero Club provvede alla conservazione di tutti gli stralci voli per almeno cinque anni. 1.6 Sicurezza Volare in aliante è un attività sicura, ma tuttavia l’impreparazione e la non conoscenza possono essere di grave pericolo per la sicurezza del volo. Per tale motivo l’addestramento deve avvenire nel più completo rispetto dei concetti di sicurezza (a tal proposito si rimanda per completezza al Manuale delle Operazioni) che devono essere sempre presenti ed applicati ad ogni livello istruzionale e da tutte le persone coinvolte nel processo addestrativi a qualsiasi titolo. La Scuola di Volo a Vela promuove riunioni periodiche con il personale istruttore, gli allievi piloti, i piloti e tutto il personale tecnico e operativo per la discussione di ogni problematica connessa alla sicurezza. Nell’addestramento pratico e teorico il personale istruttore deve impartire all’allievo la cultura della sicurezza del volo, fornendo pratiche esemplificazioni dei corretti atteggiamenti comportamentali da tenere a terra e in volo. E’ dovere di tutti gli operatori della Scuola di Volo a Vela segnalare al Responsabile dell’addestramento situazioni di potenziale pericolosità ovvero comportamenti contrari ai concetti della sicurezza del volo. In Appendice Allegato n. 4 è riportato il modello della segnalazione di evento anomalo o di incidente che dovrà essere compilato a cura del segnalatore e consegnato al Responsabile dell’addestramento, il quale dopo aver valutato correttamente il caso unitamente al Consiglio Direttivo dell’Aero Club, deciderà se tale segnalazione dovrà essere trasmessa all’Agenzia Nazionale Sicurezza Volo, ovvero inserito esclusivamente nel fascicolo personale dell’allievo. Il Responsabile dell’addestramento di concerto con il Consiglio Direttivo dell’Aero Club potrà adottare i provvedimenti disciplinari indicati nella sezione 1.8 del Manuale dell’Addestramento in caso di gravi violazioni delle norme di sicurezza del volo di cui alla successiva Sezione “Manuale delle Operazioni”. 1.6.1 Responsabilità individuali L’Aero Club risponde alla corretta gestione della Scuola di Volo a Vela, garantendo gli standard addestrativi previsti dall’ENAC, a cui è tenuto a riferire in ordine ad ogni richiesta e formalità avanzata allo stesso istituto. L’Aero Club risponde altresì della preparazione e dei requisiti ministeriali degli istruttori di volo della Scuola nonché degli insegnanti di teoria, dai quali pretende costante aggiornamento e la massima affidabilità e professionalità nell’espletamento dell’addestramento. La piena affidabilità dei mezzi di volo è assicurata dall’Officina Aeronautica Certificata GHIDOTTI, a cui l’Aero Club ha appaltato in forza di regolare contratto, visionato e approvato dall’ENAC, la gestione tecnica degli stessi. Essa è pertanto responsabile delle anomalie che gli alianti e dei velivoli da traino

18

dovessero riscontrare per insufficiente o mancato controllo o manutenzione. L’ istruttore risponde personalmente della sicurezza dell’allievo, sia nella fase dell’istruzione a terra, sia nella fase dell’istruzione in volo, sia essa a doppio comando o solo pilota. L’allievo è altresì responsabile del corretto utilizzo del materiale della scuola dovendosi attenere rigidamente alle istruzioni dell’istruttore e alle procedure codificate per il rispetto dei canoni di sicurezza. 1.6.2 Procedure essenziali Tutte le diverse fasi dell’attività di volo, dalla preparazione dell’aliante, alla preparazione del volo al volo stesso, al parcheggio dell’aliante in hangar, devono essere svolte sotto la supervisione dell’istruttore con la massima concentrazione e attenzione . Nella Sezione “Manuale delle operazioni” sono codificate tutte le procedure di controllo e la gestione delle emergenze nelle diverse fasi dell’attività di volo, alle quali l’allievo dovrà attenersi scrupolosamente. L’istruttore nel corso dell’addestramento dovrà sviluppare nell’allievo in modo particolare la cultura della sicurezza attraverso:

1) la diffusione della conoscenza degli incidenti già avvenuti, delle regole di comportamento delle situazioni che inducono all’errore di valutazione; nonché attraverso la preparazione continua ad un ampio scenario di conseguenze per ciascuna decisione presa dal pilota.

2) lo stimolo dell’auto-analisi e delle valutazioni nell’allievo delle proprie motivazioni, ed approfondire la comprensione dei meccanismi decisionali, e degli aspetti psicologici del “fattore umano”.

3) lo stimolo della concentrazione durante ogni fase, dall’assemblaggio dell’aliante, alla preparazione del volo, all’attenzione verso l’ambiente in cui il volo si svolge (prevenzione delle collisioni, valutazione della situazione meteo ed orografica), al rilassamento quale prima risposta all’ansia causata dall’imprevisto, che ha un effetto deleterio sulla capacità di analisi di molti individui.

Il personale istruttore curerà inoltre la raccolta di dati e di aneddotica sugli inconvenienti verificatisi o su eventi anomali od incidenti (cfr in Appendice il relativo Modello – Allegato n. 4 -) a cui farà seguito un lavoro di analisi e di suddivisione dei report in un database organico che sarà periodicamente messo a disposizione degli allievi. In conclusione nella formazione dell’allievo il personale istruttore dovrà avere particolare attenzione nello stimolare la capacità di autocritica, nonché la corretta valutazione del rischio connesso all’attività di volo in generale. 1.6.3 Emergenze Per la gestione delle emergenze nelle diverse situazioni di volo si rimanda alla successiva Sezione “Manuale delle operazioni”. Per le emergenze a terra l’allievo dovrà prendere visione del protocollo della gestione delle emergenze e degli incidenti redatto a cura del gestore dell’aeroporto. 1.6.4 Autorizzazione per il volo da solista Tutti i voli dell’allievo solista debbono essere preventivamente autorizzati dall’istruttore, che ne stabilisce la durata, la zona di lavoro, la missione da effettuare. Prima del volo dell’allievo, l’istruttore è tenuto a sottoscrivere apposita dichiarazione di autorizzazione al volo da solista dell’allievo stesso. In appendice è riportato il modello della dichiarazione (Allegato n. 6). L’autorizzazione scritta dovrà essere conservata a cura della Segreteria dell’Aero Club nel fascicolo personale dell’allievo.

19

1.6.5 Coperture assicurative La Scuola di Volo dell'Aero Club assicura l'allievo pilota con polizza RC vettore per l'attività di volo contro i rischi morte ed infortuni fino al massimale di € ___________________________ relativamente ai voli effettuati con l'istruttore. Per i voli da pilota solista, l'allievo ha una copertura assicurativa per il caso morte ed infortuni di € ___________________________ Le singole polizze e le relative condizioni sono esaminabili dall'allievo presso la Segreteria dell'Aero Club. L'allievo pilota dichiara al momento dell'iscrizione al Corso di conoscere l'entità e la tipologia delle coperture assicurative e di essere stato dettagliatamente informato dei rischi connessi all'attività di volo.

1.7 Verifiche dell’apprendimento ed esami Nello svolgimento dell'attività addestrativa, sia teorica che pratica, vengono svolti controlli periodici per accertare il progresso nell'apprendimento raggiunto dall'allievo. Tali verifiche, oltre ad avere lo scopo di valutare i risultati conseguiti, tendono ad evitare il proseguire dell'addestramento senza che gli argomenti e gli esercizi effettuati siano stati correttamente assimilati. 1.7.1 Addestramento pratico: verifiche dei progressi e test intermedi Il progresso dell’allievo viene verificato attraverso l’effettuazione di opportuni controlli intermedi, sia per la teoria sia per la pratica, che hanno il duplice scopo di verificare la validità dell'insegnamento ed il progresso dell'apprendimento. Di ogni controllo, sia teorico che pratico, deve restare un'opportuna registrazione finalizzata a valutare il progresso dell'iter addestrativo dell'allievo. In particolare per quanto riguarda l’addestramento in volo l’istruttore deve accertare che l’allievo sia in grado di ripetere opportunamente ogni singola missione, e solo ad accertamento avvenuto apporrà la propria firma sulla relativa scheda della missione nel libretto di attestazione di istruzione dell'allievo. AI termine della fase dell'addestramento "volo basico" l'allievo sarà sottoposto ad una prova pratica in volo nella quale dovrà dimostrare di aver assimilato tutte le manovre fondamentali della prima parte del corso di pilotaggio. Il superamento di tale prova pratica è condizione per l'ammissione alla successiva fase dell'addestramento volo consolidamento. 1.7.2 Addestramento teorico: verifica dei progressi e test intermedi Gli insegnati di teoria procedono periodicamente alla verifica orale delle conoscenze apprese dall'allievo nel corso delle lezioni di teoria. A conclusione della prima parte del programma di teoria (programma basico) il Responsabile dell'addestramento unitamente agli insegnanti di teoria sottopone gli allievi ad un pre-esame orale o scritto, al fine di verificarne il corretto apprendimento degli argomenti costituenti il programma delle materie della prima parte del corso. Il superamento di tale pre-esame di teoria è condizione per l'ammissione alla seconda parte del corso "teoria consolidamento". 1.7.3 Apprendimento della teoria di volo in relazione alla pratica La progressione dell'apprendimento viene governata in modo da sviluppare una valida integrazione tra l'apprendimento della teoria e quello della pratica considerando che la pratica deve essere la verifica ed il consolidamento dei concetti esaminati durante l'istruzione in aula.

20

I programmi sono studiati e sviluppati per permettere all'allievo di mantenere la padronanza delle manovre e procedure già effettuate attraverso la ripetizione, ai fini del consolidamento delle stesse. Deve esistere un opportuno collegamento tra l'assorbimento delle nozioni teoriche e la loro applicazione e verifica pratica. Tale collegamento, inteso come continuità del processo di apprendimento. permette la fissazione dei dati immagazzinati nella fase simbolica ed iconica (studio e visualizzazione delle procedure) attraverso l'effettuazione della fase manipolativa (applicazione pratica delle procedure). 1.7.4 Rimedi in caso di progressi non soddisfacenti dell'allievo In caso di progressi non soddisfacenti da parte dell'allievo l'istruttore dovrà riferire al Responsabile dell'addestramento o al Presidente dell' Aero Club. Il Responsabile dell'addestramento, di concerto con l'istruttore, valuterà la causa dei mancati progressi dell'allievo e nel caso deciderà per la sostituzione provvisoria dell'istruttore. Ove invece si ritenesse che i mancati progressi dipendano da una scarsa applicazione dell'allievo, il responsabile dell'addestramento dopo aver valutato la questione insieme all'allievo stesso proporrà al Consiglio Direttivo dell'Aero Club l'estromissione dal corso. In ogni caso l'istruttore dovrà utilizzare ogni tecnica per consentire all'allievo di apprendere correttamente i concetti e le tecniche impartite.

Rapporto istruttori - allievi La Scuola di Volo a Vela dell' Aero Club ha, attraverso il Responsabile dell'addestramento, la responsabilità del mantenimento della massima qualità dell'addestramento finalizzato a raggiungere, con il più alto livello ottenibile, l'obbiettivo del corso. L'assegnazione di un allievo a ciascun istruttore è di competenza del Responsabile dell'addestramento che terrà conto delle esigenze di carattere psicologico ed operativo nel rapporto istruttore-allievo. L'istruttore designato segue l'allievo, anche nei voli da solista, fino al completamento del corso. Un eventuale cambio di istruttore può essere richiesto dall'allievo o dallo stesso istruttore per motivi gravi che dovranno essere esplicitati al Responsabile dell'addestramento e al Presidente dell'Aero Club. L'eventuale cambio dell'istruttore è comunque finalizzato al miglioramento del processo istruzionale, qualunque ne sia stata la motivazione. 1.7.5 Condizioni di ammissione all'esame ministeriale

Per essere ammesso all'esame ministeriale per il conseguimento della licenza di pilota di aliante, occorre avere svolto l'attività di volo ed effettuato l'addestramento teorico e pratico stabiliti dai programmi ministeriali ed aver superato i pre-esami del programma dell'addestramento teorico e dell'addestramento pratico. Il responsabile dell'addestramento rilascia in caso di esito favorevole del superamento dei pre-esami teorico e pratico le dichiarazioni di "idoneità teorica" e di "idoneità pratica" (cfr Allegati n. 2 e 3). 1.7.6 Prove di esame ministeriale Gli esami finali sono effettuati con le modalità e nei tempi stabiliti dall’ENAC. Il candidato può verificare le prove di esame programmate dagli esaminatori ENAC nel sito dell'Ente all'indirizzo http://www.enac-italia.it/. L'accertamento di idoneità consta di una prova teorica e di una prova pratica. La prova pratica è preceduta da un colloquio pre-volo con l'esaminatore.

Prova di teoria La prova teorica consiste in un esame scritto, anche con il sistema delle domande a quiz con risposta multipla, sugli argomenti indicati nelle Schede di addestramento. Prova pratica di pilotaggio

21

La prova pratica consiste in uno o più voli, a discrezione dell'esaminatore, in cui il candidato deve dimostrare di aver acquisito l'indispensabile padronanza delle manovre previste dal programma ministeriale, con esclusione della prova di navigazione. L'accertamento relativo al volo di navigazione a vista, con riferimenti visivi esterni, viene effettuato a cura dell' Istruttore Responsabile dell'addestramento della Scuola di Volo a Vela. Aeromobile da impiegare Per la prova pratica deve essere impiegato un aliante classificato "Scuola". 1.7.7 Attività consentite al titolare della licenza di pilota di aliante La licenza di pilota di aliante, autorizza il titolare, entro ì limiti dì seguito specificati e secondo le abilitazioni possedute, a:

1) svolgere su alianti le funzioni di pilota responsabile, in voli non remunerati, condotti secondo le regole del volo a vista (VFR) sul territorio nazionale ed estero (se in possesso della fonia in inglese).

2) trasportare passeggeri in voli non remunerati, dopo il compimento di 30ore di volo.

1.8 Disciplina dell'allievo 1.8.5 Obblighi dell’allievo Gli allievi devono attenersi scrupolosamente alle disposizioni loro impartite ed in particolare essi devono:

1) osservare scrupolosamente gli orari comunicati dalla Scuola e dal proprio istruttore; 2) prendere visione del programma giornaliero; 3) partecipare alle previste lezioni teoriche; 4) partecipare al briefing ed alle eventuali esercitazioni o conferenze; 5) prendere visione ed essere a conoscenza delle norme e delle procedure aeroportuali; 6) osservare scrupolosamente le norme relative alla disciplina ed alla sicurezza del volo specie nei voli da solo pilota; 7) comunicare tempestivamente al responsabile dell'addestramento le eventuali assenze; 8) segnalare all'istruttore o al Responsabile dell'addestramento le eventuali disfunzioni

riscontrate; 9) mantenere aggiornato il proprio libretto di volo; 10) adoperarsi per il corretto impiego e la salvaguardia di tutte le dotazioni della Scuola; 11) tenere un comportamento consono con le finalità della Scuola; 12) prestare aiuto per la preparazione ed il funzionamento della linea di volo e precisamente:

-assistere piloti ed allievi che si apprestano al volo; -collaborare al!a tenuta degli stralci volo; -collaborare al recupero del cavo di traino/verricello/autotraino; -agganciare il cavo ad aliante e trainatore; -collaborare alle operazioni di decollo; -partecipare al recupero degli alianti atterrati; -prestare aiuto per il ricovero in hangar del materiale di volo e dei mezzi di supporto; -provvedere alla sistemazione di paracadute, cavi, cuscini etc, ed alla chiusura serale dell’hangar; -partecipare alla pulizia periodica degli alianti e dei mezzi/aeromobili di traino.

1.8.2 Norme disciplinari

22

Gli allievi che non si attengono alle norme indicate al precedente paragrafo, che commettano atti di indisciplina a terra o in volo, o che denotino scarso interesse per il corso, possono essere proposti per i seguenti provvedimenti disciplinari:

1) richiamo da parte dell'istruttore o del responsabile dell'addestramento; 2) sospensione temporanea dal corso da 15 giorni a 2 mesi (su proposta dell'istruttore); 3) esonero dal corso (su proposta del responsabile dell'addestramento); 4) non ammissione agli esami (su proposta del responsabile dell'addestramento).

1.8.3 Procedura per I'irrogazione delle sanzioni disciplinari E' unicamente a discrezione dell'istruttore o del responsabile dell'addestramento il provvedimento disciplinare del richiamo dell'allievo. Per la sospensione temporanea dal corso, il responsabile dell'addestramento, prima di adottare e comunicare il provvedimento disciplinare all'allievo, dovrà consultarsi con il Presidente e con il Consigliere Responsabile per la Sicurezza dell'Aero Club, proponendo la sanzione da applicare. La decisione sul provvedimento da applicare sarà adottata a maggioranza dei tre e potrà essere anche diversa dal provvedimento proposto dal responsabile dell'addestramento. Per l'esonero dell'allievo dal corso, il responsabile dell'addestramento dovrà sottoporre il provvedimento al Consiglio direttivo dell'Aero Club, il quale convocato l'allievo e sentitone le sue ragioni, deciderà a maggioranza. In caso di esonero, l'Aero Club provvederà a restituire all'allievo le somme per voli, e lezioni teoriche non usufruite. La non ammissione dell’allievo all’esame per il conseguimento della licenza di pilota di aliante è a discrezione del responsabile dell’addestramento. A fronte di tale decisione, l'allievo potrà ricorrere al Consiglio Direttivo dell'Aero Club il quale interpellerà il responsabile per l'addestramento.

1.9 Mantenimento della licenza di pilota di aliante 1.9.1 Attività minima periodica La licenza di pilota di aliante ha validità di cinque anni (successivamente rinnovabile) e deve essere rinnovata ogni anno mediante autocertificazione presso la competente Circoscrizione aeroportuale Enac dando atto dell’attività minima di volo prescritta ed effettuata. Il titolare della licenza di pilota di aliante per poter svolgere le attività consentite dalla licenza deve effettuare, ogni dodici mesi, come pilota responsabile almeno 4 ore di volo su aliante, di cui almeno 2 ore negli ultimi sei mesi. Se verricello 20 lanci ogni dodici mesi di cui 5 lanci negli ultimi sei mesi. E' consigliato in ogni caso almeno un volo come pilota responsabile ogni due mesi. Sarà comunque discrezione del Responsabile dell’addestramento richiedere al pilota un volo check di controllo. 1.9.2 Controlli di addestramento per carenza di attività minima periodica Il pilota che non abbia svolto l'attività minima periodica deve effettuare presso la Scuola di Volo dell'Aero Club l'attività di volo a doppio comando su aliante stabilita dall'Istruttore e superare un controllo di volo da parte del medesimo istruttore. 1.9.3 Rinnovo periodico dell'attestazione di idoneità medica Le visite mediche intese ad accertare la persistenza dell'idoneità al volo devono essere effettuate:

. ogni 24 mesi per coloro che non abbiano superato il 40° anno di età;

. ogni 12 mesi per coloro che abbiano superato il 40°.

23

1.9.4 Controllo dell'addestramento e rinnovo annuale della licenza di pilota di aliante. Alle annotazioni relative all’esperienza, ai controlli sulle licenze e al conseguente rinnovo annuale delle stesse provvedono i direttori delle circoscrizioni di aeroporto, o i loro delegati. Il titolare della licenza di pilota di aliante per ottenere il rinnovo annuale della licenza deve essere in possesso dell'attestazione di idoneità rilasciato da un medico allo scopo autorizzato. L’annotazione relativa all'attestazione di esperienza o dei controlli d'addestramento da parte della Circoscrizione aeroportuale ENAC consente al titolale della licenza di pilota di aliante che sia in possesso del certificato di idoneità psicofisica, di svolgere le attività consentite dalla licenza per un periodo di 12 mesi, salvo quanto diversamente stabilito per l’esercizio di attività particolari e l'onere di effettuare 2 ore di volo su aliante negli ultimi sei mesi precedenti l’esercizio delle attività consentite. 1.9.5 Reintegrazione della licenza di pilota di aliante scaduta

Qualora la licenza di pilota di aliante non sia scaduta da oltre cinque anni e sei mesi, la stessa potrà essere reintegrata. Il titolare della licenza di pilota di aliante per ottenere la reintegrazione della licenza dovrà sottoporsi al programma addestrativo ritenuto necessario dal responsabile dell'addestramento della Scuola di Volo a Vela e comunque non inferiore a 6 ore di volo e comunque dovrà superare un accertamento di idoneità al volo. 1.9.6 Licenza di pilota di aliante scaduta e non reintegrabile Quando non sia possibile procedere alla reintegrazione della licenza in quanto scaduta da oltre cinque anni e sei mesi, l'addestramento deve essere impartito sulla base di quello prescritto per il conseguimento ex novo della licenza. E' tuttavia evidente che l'esperienza relativa alla licenza di cui in seguito si è perduto l'esercizio fa comunque parte del patrimonio personale maturato dal pilota e come tale dovrà essere valutata dall'istruttore.

MANUALE DELL’ADDESTRAMENTO Parte A2 – Briefing ed esercizi di volo

La parte pratica dell'istruzione di volo per il conseguimento della licenza di pilota di aliante deve comprendere i seguenti argomenti: L'allievo deve acquisire un'adeguata abilità nei seguenti campi:

1) operazioni pre-volo: la verifica dei documenti e delle condizioni di aeronavigabilità dell'aliante e delle attrezzature di lancio, l’acquisizione e l'interpretazione delle informazioni meteorologiche e delle informazioni contenute nell'A.I.P. non che le relative variazioni comunicate a mezzo NOTAM; la preparazione del piano di volo da inoltrare agli enti ATC; i calcoli dei pesi e del bilanciamento, l'ispezione dell'aliante; 2) tecnica e procedura di traino o del metodo di lancio seguito, comprese le appropriate limitazioni di velocità, le procedure di emergenza ed i relativi segnali; 3) operazioni nel circuito di traffico; precauzioni e procedure per evitare collisioni; 4) pilotaggio dell'aliante con riferimenti visivi esterni; 5) volo in tutte le possibili condizioni previste dall'inviluppo di volo; 6) riconoscimento e rimessa da stalli incipienti e stalli completi e dalle spirali picchiate; 7) riconoscimento e rimessa da viti incipienti e viti complete; 8) lanci ed atterraggi normali e con vento al traverso; 9) volo di navigazione condotto secondo le regole del volo VFR; 10) procedure di emergenza;

24

11) procedure di radiotelefonia e relativa fraseologia, attinenti ad operazioni di volo VFR.

2.1 Esercizi di volo: descrizione Gli esercizi di volo sono finalizzati alla acquisizione delle manovre di volo previste dal programma per raggiungere l'abilità e la competenza necessaria ad assolvere il ruolo di pilota responsabile in volo su aliante. Gli esercizi di volo che non siano di veleggiamento, sono generalmente limitati alla durata di 20 minuti per missione. Anche da solo pilota l’allievo dovrà eseguire degli esercizi secondo il programma e secondo quanto impartito dall’istruttore. Prima del volo solista e prima dell’esame finale, l’istruttore verificherà, con apposite missioni di volo in cui si riproporranno tutte le manovre, la maturità dell’allievo.

00 Familiarizzazione

a) Con la cabina di pilotaggio

b) Con la zona di lavoro L’istruttore fa sedere l’allievo in cabina ed effettua una descrizione dell’interno in modo che l’allievo inizi ad usare in modo corretto la terminologia specifica. L’istruttore illustra la zona di lavoro sia in aula che dal vero all’esterno.

0 Operazioni prevolo a) i controlli dell’aliante b) I controlli dell’equipaggiamento di lancio c) L’equipaggiamento personale d) Il traino aereo e) Il verricello

L’istruttore effettua con gli allievi l’ispezione giornaliera usando la check list, illustra come si indossa il paracadute e come ci si lancia in caso di emergenza. Suggerisce il corretto abbigliamento e accessori. L’istruttore fa eseguire sul campo i segnali visivi agli allievi e alcuni agganci e sganci; descrive come si affrontano le emergenze durante il lancio al traino aereo ed al verricello.

1 Ambientamento.

a) Ambientamento al volo b) Presa di contatto dei comandi c) L'aeroporto visto dall'alto d) Il circuito di traffico e) i controlli di sicurezza prima delle manovre

L'istruttore decolla ed esegue tutte le manovre. L'allievo prende contatto con i comandi dopo lo sgancio e segue leggero le manovre eseguite dall'istruttore. Questi farà notare la geografia generale della zona, la configurazione dell'aeroporto con le relative piste, manica a vento; quadrato segnali, eventuali ostacoli e quant'altro di utile si possa osservare dall'alto.

2 Effetti primari dei comandi a) Asse di beccheggio = effetto bloccato b) Asse di rollio = effetto continuato c) Asse di imbardata = effetto continuato

25

L'istruttore esegue Il decollo e la salita; l'allievo segue leggero sui comandi. L'istruttore illustra l'effetto primario dei comandi uno alla volta e fa provare a ripetere all'allievo. Circuito ed atterraggio effettuati dall'istruttore con l'allievo che segue leggero sui comandi.

3 Effetti secondari dei comandi

a) Imbardata inversa b) Rollio indotto c) Effetto bandiera d) uso del trim

L'istruttore dimostra uno alla volta l'effetto secondario dei comandi. L'allievo ripete mentre l'istruttore aiuta a tenere fermo il comando non interessato in modo da evidenziare inequivocabilmente l'effetto voluto. Enfatizza che l’uso del trim serve a togliere lo sforzo sui comandi.

4 volo trainato a) Il decollo/ volo rettilineo/ virata b) Posizione rispetto al trainatore c) Correzioni di traiettoria d) Manovra di sgancio e rientro d’emergenza

Da questa missione in poi l'istruttore dovrà pretendere che l'allievo impari gradualmente a mantenere l'aliante sotto traino con la dovuta tecnica. Insisterà quindi sulla necessità di mantenere le ali dell'aliante il più possibile parallele a quelle del trainatore in modo da evitare oscillazioni inutili. Insegnerà a mantenere la giusta posizione in altezza, traguardando sopra il trainatore ma non troppo. Durante le virate l'allievo dovrà imparare a puntare con il muso dell'aliante leggermente all'esterno della virata onde seguire la corretta traiettoria anche con l'uso del pedale esterno. L’istruttore dimostrerà un rientro d’emergenza.

4 bis Tecnica di lancio al verricello a) il decollo b) la salita c) riferimenti visivi e correzioni d) la manovra di sgancio

Da questa missione in poi l'istruttore dovrà pretendere che l'allievo impari gradualmente a mantenere l'aliante con la dovuta tecnica durante il lancio. Insisterà quindi sulla necessità di mantenere le ali dell'aliante il più possibile parallele al suolo nella fase iniziale in modo da evitare decolli con traiettorie laterali, enfatizzerà che in mancanza di riferimenti davanti a causa dell’assetto cabrato, occorre guardare di lato e occorre tenere sotto controllo la velocità con l’uso inverso della barra. Uso del piede per compensare la deriva; la preparazione allo sgancio. L’istruttore dimostrerà un rientro d’emergenza.

5 Volo rettilineo a) tecnica d’impostazione e mantenimento assetto/uso del trim b) angoli caratteristici c) relazione tra assetto e velocità d) riferimento agli strumenti e) uso dei flaps f) scanning

26

L'allievo comincia ad eseguire il decollo e la salita del lancio, seguito dall'istruttore che rileverà i comandi quando necessario. Dopo lo sgancio l'allievo esegue le manovre seguito dall’istruttore, il quale farà notare la variazione di posizione dell'orizzonte agendo sull'assetto longitudinale e sull'inclinazione laterale. L'istruttore porrà in risalto la costante relazione tra la pendenza della traiettoria e la velocità la quale è in stretta relazione con l'angolo di incidenza del profilo alare. L'istruttore farà notare l'uso del trim per mantenere costante la pendenza della traiettoria senza lo sforzo di barra. Accennerà anche alla rotazione dei punti di riferimento in virata in relazione alla cadenza. Da questa missione in poi il circuito e l'atterraggio saranno eseguiti dall'allievo seguito dall'istruttore. Importanza sarà posta nell’ottimizzazione dell’uso dell’attenzione (scanning).

6 volo rettilineo variazioni di velocità a) volo a bassa velocità-assetto b) effetto ridotto dei comandi c) volo ad alta velocità-assetto d) sensibilità dei comandi e sforzo

Dopo lo sgancio l'istruttore farà notare la riduzione dell'efficacia dei comandi volando a bassa velocità e la relazione tra velocità - assetto - pendenza della traiettoria. L’istruttore dimostrerà lo stallo e la manovra di rimessa per far notare all’allievo quale è il limite della bassa velocità. Si passa al volo ad alta velocità e l'istruttore farà anche notare all'allievo la maggiore efficacia e sensibilità dei comandi con l'aumentare della velocità e l’aumento di sforzo necessario per muovere i comandi.

7 Virate - ingresso ed uscita a) Entrata in virata- uso dei comandi b) Uscita dalla virata- uso dei comandi c) Mantenimento della virata costante d) correzioni necessarie

L'allievo seguirà poi numerosi ingressi ed uscite da virate a piccola inclinazione. L'istruttore farà notare la necessaria coordinazione dei movimenti tra barra e pedaliera per entrare ed uscire dalle virate neutralizzando l'effetto di imbardata inversa provocata dagli alettoni, servendosi della pedaliera. Accennerà qualche virata completa dimostrando la necessità di intervento sui comandi per mantenere la virata costante e corretta, Detti interventi saranno necessariamente tanto più piccoli quanto più tempestivi. Nelle virate a bassa velocità (velocità di minor caduta), e quindi a piccola inclinazione, l'allievo noterà più facilmente gli errori di coordinamento dei comandi osservando lo sbandometro, il filo di lana e soprattutto il comportamento del musetto dell'aliante con l'orizzonte. L'istruttore farà notare, facendo riferimento alla posizione del muso dell'aliante rispetto all'orizzonte infinito, come per variare la pendenza bisogna agire principalmente sulla barra in senso longitudinale mentre l'azione della pedaliera ha come effetto di aumentare o diminuire la cadenza. Una cadenza corretta aumenta o diminuisce con l'azione combinata di barra e piede e tale coordinamento viene rilevato osservando lo scorrimento laterale del musetto sull'orizzonte con pallina e filo di lana al centro. E' importante che l'istruttore faccia notare all'allievo che gli strumenti devono servire da riscontro a una realtà percepita osservando soprattutto i riferimenti esterni.

8 virate accentuate a) Mezzi di azione sulla pendenza

27

b) Mezzi di azione sulla cadenza c) Progressiva inversione dei comandi d) coordinazione- pallina- filo di lana

Aumentando gradualmente l'inclinazione alare, l'istruttore dimostrerà come si trasferisce gradualmente l'effetto dei mezzi di azione fino ad ottenere che, con virate a forte inclinazione, l'azione longitudinale della barra non ha più alcun effetto sulla pendenza bensì farà variare la cadenza, e che viceversa l'intervento sulla pedaliera non ha alcun effetto sulla cadenza ma farà variare la pendenza verticale della traiettoria, visualizzata da un innalzamento od abbassamento del muso rispetto all'orizzonte. l'istruttore predisporrà l'aliante per una virata accentuata di circa 60° continuativa, di cui dimostrerà ripetutamente che gli effetti principali della barra e dei pedali sono invertiti ovvero che la cadenza è controllata principalmente dalla barra e la pendenza dalla pedaliera. Questi effetti, come già detto sopra, dovranno essere visualizzati prima osservando il musetto con l'orizzonte e poi verificati dagli strumenti. E' importante che le virate accentuate a destra e poi a sinistra siano intervallate da qualche tratto di volo rettilineo.

9 precisione di virata a) punti cardinali-riferimenti sul terreno b) costante controllo visivo c) virate di 90°-180°-270°-360° d) anticipo nella rimessa

L'istruttore dimostrerà all'allievo che, per una virata di 90° a destra o a sinistra, occorre traguardare un punto sul terreno (ovviamente lontano) lungo il prolungamento rispettivamente della semiala destra o sinistra dell'aliante. E' importante far notare che, per raggiungere tale scopo con una buona precisione, occorre eseguire la manovra con una moderata inclinazione poiché il tempo necessario per portare il musetto del velivolo sul punto precedente collimato è piuttosto breve. Nell'esecuzione di questa manovra sarà di valido aiuto l'osservazione del terreno sottostante in quanto, essendo la virata di soli 90°, i particolari saranno costantemente nel settore visivo. Nella virata di 180° la tecnica è la stessa con la differenza che un punto collimato all'orizzonte lungo la semiala destra sarà raggiunto dalla semiala sinistra e viceversa. In questa manovra il tempo di esecuzione è circa il doppio del precedente per cui il coordinamento dei comandi e il tempo e il tempismo vengono generalmente percepiti dall'allievo con maggiore precisione. L'istruttore farà notare all'allievo che per una virata di 270° il punto di riferimento da prendere è lo stesso di quello per una virata di 90° però effettuata in senso opposto. Unica difficoltà in più rispetto alle virate di 90° e 180° è che il punto di riferimento preso in considerazione scompare alla vista per buona parte del tempo e ricompare all'incirca negli ultimi 120° di virata. E' necessario quindi non confondersi con altri punti similari e molto utile anche in questo caso è l'osservazione del terreno sottostante. Lo stesso dicasi per le virate di 360° dove il punto di riferimento necessario è uno solo, ma va integrato con l'osservazione di altri elementi durante lo svolgimento della virata stessa. L'istruttore farà notare anche il dovuto anticipo, variabile a seconda dell'inclinazione, con il quale si deve iniziare la manovra di rimessa dalla virata affinché il muso dell'aliante si arresti in esatta corrispondenza del punto di riferimento voluto.

10 Inversione di virata a) tecnica di inversione b) coordinazione barra-piede c) virate di precisione con inversione d) inversioni a bassa velocità

In questa missione l'allievo dovrà imparare la coordinazione dei movimenti necessari non solo a fermare

28

la virata ma a proseguirla in senso opposto. L'istruttore farà notare soprattutto la facilità con cui si perde il controllo esatto della velocità dovuto alla difficoltà di mantenere un assetto consono istante per istante alla necessaria pendenza in continua variazione, specie nelle virate a forte inclinazione. Errore comune è quello di non restituire adeguatamente in avanti la barra all'uscita dalla virata col risultato di avere un assetto generalmente più cabrato del necessario quando le ali sono livellate. Mentre ciò è facilmente correggibile quando una virata viene fermata, tramite un opportuno interevento sulla pendenza, l'errore diventa molto più sensibile quando la virata viene, senza interruzione, proseguita in senso opposto. Il risultato è quello di iniziare la seconda virata con un assetto non corretto (troppo cabrato) con una conseguente necessità di intervento piuttosto macroscopico sulla barra e relativo scompenso di tutti i parametri della virata spessa difficilmente correggibile. L'istruttore farà seguire queste inversioni aggiungendo la necessità del controllo della direzione che dovrà variare di 180° o di 90°.

11Attacco obliquo a) Scivolata. Pallina-filo di lana b) Derapata. Pallina-filo di lana c) Variazioni di cadenza e raggio divirata d) effetti secondari

L'allievo esegue una virata continua a piccola-media inclinazione, l'istruttore farà notare che dando piede esterno rispetto alla virata, l’aliante subirà i seguenti effetti (scivolata):

1) la cadenza diminuisce; 2) a causa dell'opposto rollio indotto, l'inclinazione tende a diminuire per cui occorre, per mantenere costante la medesima, aumentare lo spostamento della barra verso l'interno della virata; 3) la pallina scivola all'interno della virata, il filo di lana sale ; 4) l'indicatore di velocità diventa errato; 5) la velocità verticale di discesa aumenta considerevolmente.

L'istruttore farà notare che questa situazione non è pericolosa, anzi è una manovra che può essere usata volontariamente per atterrare con vento al traverso o perdere quota in modo più rapido del normale se alti in finale, come verrà dimostrato nella missione successiva.

L'istruttore farà notare che dando piede dalla parte interna della virata l’aliante subirà i seguenti effetti (derapata):

1) aumento della cadenza; 2) per effetto del rollio indotto, tenderà ad aumentare l'inclinazione per cui, se si vuole mantenere quest'ultima costante, occorre contrastare con la barra verso l'esterno della virata; 3) la pallina viene centrifugata all'esterno della virata, il filo in basso; 4) l'indicatore di velocità diventa errato.

Si noterà che è una situazione che non ha alcuna utilità, anzi è pericolosa perché prelude, se la barra viene spinta all'estremo e viene persa la velocità, allo stallo per comandi incrociati.

12 La scivolata a) La scivolata come manovra b) Scivolata diritta e laterale c) Scivolata in virata d) osservazione strumenti, variometro-anemometro

29

L'istruttore dimostrerà e farà eseguire all'allievo nelle missioni successive alcune scivolate diritte ed in virata, a sinistra e a destra, simulando un atterraggio con elevato rateo di discesa. Scivolata diritta: preso un punto di riferimento all'orizzonte o sul terreno (l'ideale è la pista o un tratto diritto di strada) si inizierà ad inclinare l'aliante con la barra, dando piede dalla parte opposta quanto basta per impedire che esso cambi direzione. La massima scivolata si otterrà applicando il piede a fondo corsa e alettone quanto basta per mantenere la direzione. In queste condizione l'aliante scenderà rapidamente mentre l'indicatore di velocità sarà completamente inutilizzabile (forti oscillazioni con escursioni anche sotto zero). Per questa ragione si dovrà porre attenzione a mantenere visivamente la stessa altezza del musetto sull’orizzonte antecedente alla manovra. La scivolata laterale consente di traslare lateralmente rispetto la linea di riferimento pur mantenendo l’asse longitudinale dell’aliante parallelo.

13 Lo stallo a) Stallo ad 1g-dimostrazione ed acquisizione b) assetto/sintomi c) efficacia dei comandi/sensazione fisica d) manovra di uscita

L’istruttore dimostrerà lo stallo e la manovra di rimessa facendolo ripetere all'allievo. L’allievo dovrà imparare la relativa manovra di rimessa con la minima perdita di quota.

14 Stalli nelle varie configurazioni a) Stallo prolungato. Uso dei comandi (pedaliera) b) stallo in virata c) stallo con diruttori d) stallo ad alta velocità e) stallo per comandi incrociati f) manovra di uscita

L’istruttore insisterà sulla necessità di non muovere la barra lateralmente all'avvicinarsi o durante lo stallo prolungato mentre farà rilevare che è l'uso della pedaliera che permetterà di controllare l'inclinazione laterale delle ali. Si eseguiranno perciò stalli in linea di volo, quindi stalli in virata di modesta inclinazione, stalli con diruttori completamente estratti, stalli accelerati("g" stalli) e stalli per comandi incrociati. Questa missione viene riproposta anche in seguito nella scheda 2/A.

15 Vite completa

a) I controlli di sicurezza b) manovra di entrata/ autorotazione c) stabilizzazione in vite d) riconoscimento- manovra di uscita e) pedaliera/barra/centralizzazione/richiamata

In questa missione l'istruttore insegna la manovra di entrata in vite (che con le macchine moderne è generalmente difficile) e farà sì che l'allievo impari a:

1) riconoscere la vite individuandone il verso; 2) uscire dalla vite con l'esatta successione di manovra necessarie e cioè:

i. piede contrario alla rotazione ;

30

ii. barra al centro; iii. appena si arresta la vite pedaliera al centro; iv. richiamata e ripresa del volo normale.

L'istruttore dovrà insistere in modo categorico per far sì che l'allievo non sia portato a tentare di raddrizzare l’aliante usando la barra lateralmente. Questa dovrà stare assolutamente al centro finche non saranno ripristinate le condizioni normali di volo. Curerà anche che la manovra di richiamata non sia eccessivamente brusca onde evitare il pericolo di uno stallo secondario con eventuale successiva vite, ne eccessivamente lenta, onde evitare di raggiungere velocità troppo elevate. Questa missione viene riproposta anche in seguito nella scheda 2/A.

16 Vite incipiente

a) inizio da virata a piccola inclinazione b) progressivo scoordinamento c) comandi incrociati/ inizio auto rotazione/riconoscimento d) tempestiva manovra di rimessa/perdita di quota

L'istruttore, iniziando da virata a piccola inclinazione, farà notare che, partendo da una virata derapata, insistendo ed esagerando nella manovra ed in più tirando indietro la barra, l'aliante entrerà in stallo in modo deciso ed invariabilmente abbassando l'ala interna con tendenza all'entrata in vite. La tempestiva manovra di rimessa, consistente in piede per recuperare la derapata e barra avanti, evita l’ingresso in vite. Questa condizione è estremamente pericolosa se si verifica vicino a terra nella virata base o finale.

17 Spirale picchiata

a) ingresso da virata accentuata b) sviluppo-aumento dei parametri c) manovra di uscita d) Perdita di quota-velocità-g.

Cominciando con una normale virata ed aumentando sempre più l'inclinazione e la cadenza, l'istruttore farà notare come si possa arrivare ad una situazione tale (spirale stretta picchiata) in cui il rateo di discesa e la velocità raggiungono valori piuttosto elevati. In questa condizione. l'allievo dovrà imparare a non commettere l'errore di "tirare” semplicemente la barra nell'illusoria convinzione di alzare il muso dell'aliante per ridurre la velocità, bensì ad effettuare la corretta manovra di rimessa che consiste nel raddrizzare prima lateralmente le ali, usando inizialmente barra con forza. Appena le ali saranno in posizione orizzontale occorre essere decisi nel centralizzare i comandi per poi tirare indietro la barra quanto basta per riportare l’aliante in volo livellato alla velocità corretta. Si noterà la perdita di quota subita durante la manovra.

18 Controllo del volo trainato a) Effetto scia b) Rimessa da posizione scorretta c) Discesa al traino d) Allentamento del cavo

Durante il traino l'istruttore farà eseguire all'allievo la penetrazione della scia del velivolo trainante ed un tratto di traino sotto la suddetta scia facendo notare la leggera turbolenza durante l'attraversamento e la cessazione della stessa sia sotto che sopra la scia stessa. Porterà quindi l'aliante lateralmente al di fuori della posizione corretta insegnando la tecnica di rientro, ma soprattutto l'anticipo necessario per fermare

31

l'aliante dietro al traino. Previo accordi col pilota trainatore, inizierà quindi una discesa al traino. L’allievo dovrà seguire, nella solita posizione, il velivolo trainatore usando i diruttori per mantenere il cavo teso. In caso di allentamento dello stesso, l'istruttore curerà che la manovra per ripristinare la tensione sia eseguita dolcemente onde evitare strappi. L'istruttore illustrerà all'allievo la tecnica del traino sotto scia, ponendo l'aliante sotto la linea dell'orizzonte rispetto al traino.

18 bis Controllo del lancio al verricello

a) decollo-salita b) parte finale-sgancio c) simulazione emergenze d) sicurezza

l’istruttore enfatizzerà la buona esecuzione del decollo nelle 4 fasi e dimostrerà le emergenze iniziando da quelle alte poco prima della fase di preparazione allo sgancio. Punto fondamentale è reagire immediatamente al calo di trazione picchiando in modo pronunciato fino a vedere il terreno con un angolo di circa 45°. Aspettare con questo assetto e nel contempo sganciare lo spezzone di cavo, quando il fruscio e l’anemometro indicano velocità prossima al triangolo giallo, allora si può rimettere l’assetto livellato e proseguire l’emergenza in funzione della quota residua.

19 Circuito standard a) Circuito sinistro(standard) b) Velocità e controlli/variazioni meteo ed errori c) Comunicazioni radio d) Atterraggio corretto

In questa missione l'istruttore dovrà assicurarsi che l'allievo sappia effettuare, senza alcun aiuto o suggerimento, in modo assolutamente sicuro, tutto un circuito standard a sinistra con relativo atterraggio, anche in presenza di difficoltà prevedibili come: leggera turbolenza, vento al traverso od in coda (entro i limiti previsti dal manuale del velivolo), traffico intenso, ecc. L'allievo dovrà anche saper effettuare tutte le chiamate radio necessarie con la dovuta scioltezza, proprietà di fraseologia e necessaria concisione.

20 Circuito - consolidamento a) Circuito destro b) Sicurezza c) Precisione di manovra

Come la missione procedente ma con circuito a destra (se possibile). Sarà posta particolare attenzione nel rispetto della sicurezza de volo relativa alla separazione col traffico circostante ed alla precisione ed accuratezza di tutto il circuito. Questa missione viene riproposta anche in seguito nella scheda 2/A.

21 Circuito con atterraggio di precisione a) tecniche di avvicinamento su traiettoria stabilizzata a velocità costante b) Punto di mira c) Punto di contatto

32

d) Punto di arresto

Prima del decollo l'istruttore si dovrà assicurare che sia segnato, sulla pista, un punto chiaramente visibile dall'alto (striscia bianca, cerchio od altro) in modo da poter determinare il traguardo finale al quale l'allievo, in atterraggio dovrà avvicinarsi il più possibile. L’istruttore dovrà insegnare all’allievo ad eseguire un finale ripido e una corsa di atterraggio ragionevolmente corta mediante l’uso di una buona percentuale di diruttori durante il finale e possibilmente l’estensione completa degli stessi dopo la toccata. Ciò allo scopo di simulare con il maggior realismo possibile l’atterraggio fuori campo in uno spazio ridotto. Questa missione viene riproposta anche in seguito nella scheda 2/A.

22, 23 Sgancio e rientro di emergenza

a) Simulata rottura cavo b) Esecuzione della manovra di rientro c) Zona di atterraggio

Previo accordo con il pilota trainatore e con la torre di controllo, durante la salita iniziale dopo il decollo l’istruttore, simulando una rottura del cavo o un’avaria qualsiasi, azionerà il comando di sgancio cavo. L’allievo a quota di sicurezza inizierà immediatamente una virata per rientrare in campo. Il senso della virata sarà determinato soprattutto dalla presenza di ostacoli e/o dalla particolare conformazione dell’aeroporto; in caso di vento al traverso, la virata sarà preferibilmente eseguita controvento, sempre ostacoli permettendo. La prima parte della virata dovrà essere compiuta con un’inclinazione, seppur non eccessiva, pur tuttavia abbastanza sensibile da approfittare della maggior quota disponibile. Mano a mano che questa diminuisce andrà ridotta proporzionalmente l’inclinazione. Si dovrà comunque mantenere tassativamente una velocità di sicurezza non inferiore a valori previsti per le virate a forte inclinazione. Mentre sta per compiere 180° di virata, l’allievo dovrà valutare se ha ancora quota sufficiente per continuare a portarsi esattamente sulla pista con una necessaria “esse” oppure dovrà accontentarsi di raddrizzare l’aliante e atterrare entro i limiti del campo che si trova davanti, no importa quale posizione ( sarà cura dell’istruttore effettuare, dopo lo sgancio ad una quota tale da poter evitare quest’ultima soluzione). L’istruttore userà i diruttori nel modo più opportuno per arrestarsi il più possibile vicino ad un punto appropriato. Se la quota di sicurezza non sarà stata raggiunta al momento dello sgancio, sarà necessario procedere a un atterraggio diritto con piccole accostate a destra e a sinistra. Questa missione viene riproposta anche in seguito nella scheda 2/A.

22 bis, 23 bis Sgancio e rientro di emergenza

Nel caso di lanci con verricello la simulata rottura del cavo va provata nell’ordine:

1. Durante la salita piena poco prima della sommità del lancio, l’istruttore sgancerà in salita e dimostrerà poi farà eseguire il recupero dall’emergenza in questo modo:

a) Picchiare immediatamente e fino ad assumere assetto 30°/40° muso giù b) Tirare il pommello di sgancio tre volte c) Ascoltare il fruscio e leggere IAS triangolo giallo d) Cabrare fino ad assetto normale e decidere il circuito

2. A metà salita o meno, allo stesso modo di 1., con valutazione del circuito come di seguito: a) Ho pista davanti sufficiente per atterrare = tutto diruttori e atterro dritto b) Non ho sufficiente pista = accosto sottovento poi rientro con 270° in pista

3. Durante la rotazione in questo modo: a) Picchiare immediatamente ed interrompere solo appena si vede il terreno b) Ali livellate, IAS triangolo giallo c) Andare dritto e usare diruttori per non uscire di pista

33

4. Durante la corsa al suolo in questo modo: a) Picchiare immediatamente per livellare vicino al suolo b) Ali livellate, NO DIRUTTORI, andare diritto c) Appena si tocca il suolo fuori tutti i diruttori

5. All’inizio della corsa al suolo si simula la non accettazione del lancio in questo modo: a) Se un’ala tocca il suolo e/o c’è un’imbardata superiore a 15° rifiutare il prosieguo del

lancio e sganciare immediatamente. Nel caso di simulazione variazione di IAS per gradiente del vento, raffiche, supergiri/sottogiri motore il verricellista, d’accordo con l’istruttore, ridurrà o aumenterà la potenza e l’allievo eseguirà il recupero dall’emergenza in questo modo: IAS alta o bassa per supergiri/sottogiri o gradiente/raffica: Picchiare dolcemente e dichiarare la IAS via radio, se la velocità non rientra guadagnare il massimo della quota possibile poi sganciare ed eseguire il circuito in funzione della quota. Questa missione viene riproposta anche in seguito nella scheda 2/A.

24 controllo predecollo solista

L’istruttore verificherà la maturità dell’allievo per autorizzarlo al volo solo. 25 volo solista

L’allievo effettuerà sul cielo campo delle virate a normale inclinazione ed un circuito, poi un atterraggio normale.

3 di scheda 2/A Veleggiamento in termica

a) Velocità di minima discesa b) Impostazione virata corretta c) Centraggio della termica d) Avvicinamento al campo- velocità max efficienza

L’istruttore dimostrerà e farà eseguire all’allievo i primi rudimenti del volo veleggiato in termica e cioè il riconoscimento della corrente ascendente, il senso più opportuno della virata, la tecnica fondamentale per il centraggio della corrente stessa, la decisione di abbandono e la ricerca della successiva corrente. Per il rientro al campo si userà la massima efficienza tenendo conto del vento e dei moti verticali. Questa missione viene riproposta anche in seguito nella scheda 2/A come solista

6 di scheda 2/A Volo in pendio

a) Velocità da mantenere b) Correzione di deriva c) Virata sempre all’esterno d) Rotta di scampo

L’istruttore farà sì che l’allievo impari i principi f fondamentali del volo in pendio, con particolare riguardo alla sicurezza e puntualizzerà le necessarie precauzioni quali: distanza dal costone e velocità di sicurezza, correzione della deriva con particolare attenzione che la pallina o il filo di lana siano al centro; verso delle virate sempre controvento e verso l’esterno del costone, superamento del crinale e sfruttamento della zona di migliore salita. Un richiamo alle precedenze sul costone. Questa missione viene riproposta anche in seguito nella scheda 2/A come solista.

34

10 e 10bis di scheda 2/A Volo di distanza

a) Pianificazione e preparazione b) Esempio di percorso c) Coni di sicurezza d) Atterraggio fuoricampo (simulazione in campo o in altro aeroporto)

In una giornata con buone possibilità di veleggiamento, l’istruttore seguirà l’allievo nella pianificazione del volo verso un aeroporto alternato. l’allievo, in volo, metterà in pratica le conoscenze acquisite in particolare di: navigazione, Mac Cready, veleggiamento, comunicazioni, fuoricampo.

2.2 Lista di riferimento delle manovre di volo

L’allievo dovrà fare riferimento alla seguente lista di manovre di volo, acquisendo totale capacità e sicurezza nell’eseguirle:

2.3 Ripartizione del corso in fasi Il programma del corso e’ suddiviso nelle due fasi basico e consolidamento di cui alle schede 1/A volo basico e 2/A consolidamento di cui all’Allegato C del DM476-T. Complessivamente le ore di volo minime per il completamento del corso sono 13 (9 in doppio comando e 4 come solo pilota) ed i lanci al verricello sono 75 (50 in doppio comando e 25 come solo pilota); le lezioni di teoria sviluppano 50 ore di aula. In funzione del livello di addestramento raggiunto dall’allievo al termine del completamento delle 40 missioni e dei 75 lanci previsti dai programmi ministeriali, l’istruttore potrà disporre l’integrazione

MANOVRE DI VOLO

Decollo e lancio volo rettilineo ingresso e uscita dalla virata virata di precisione: 90°, 180°, 270° e 360° controllo della derapata controllo della scivolata rimessa dallo stallo entrata e uscita dalla vite entrata e uscita dalla spirale picchiata circuito standard di atterraggio atterraggio di precisione su pista corta veleggiamento in termica volo di pendio emergenze

35

dell’addestramento dell’allievo con ulteriori missioni D.C. ( doppio comando ) e S.P. ( solo pilota ) fino al raggiungimento dell’effettiva idoneità al pilotaggio dell’aliante. 2.2.1 Fase volo basico La prima fase dell’addestramento “volo basico” e’ finalizzata a far apprendere all’allievo i concetti basilari del pilotaggio degli alianti. In questa fase del corso che comprende 7 ore di volo + 1 volo da solo e 40 lanci +5 da solo pilota al verricello, l’allievo dovrà acquisire la capacità di eseguire correttamente ed in sicurezza le manovre fondamentali del pilotaggio dell’aliante (decollo, lancio, virate alle diverse angolazioni, rimessa dallo stallo e dalla vite, circuito di atterraggio e atterraggio, emergenze). La fase del volo basico si conclude con il primo volo dell’allievo come solo pilota, volo che potrà essere autorizzato dell’istruttore unicamente alle condizioni e con le garanzie riportate alla sezione successiva 2.4.4 del presente Manuale. 2.2.2 Fase volo consolidamento La seconda fase dell’addestramento c.d. di “consolidamento” e’ invece finalizzata a consolidare, appunto, nell’allievo l’apprendimento della corretta esecuzione delle manovre fondamentali di cui alla prima fase del corso, nonché a far apprendere all’allievo la tecnica necessaria per lo svolgimento di voli di distanza sfruttando i principi della convezione termica e del pendio. In questa fase del corso l’istruttore curerà in modo particolare la tecnica dell’atterraggio corto quale simulazione dell’atterraggio fuori campo. La fase di consolidamento si sviluppa in 6 ore di volo di cui 2 da solo pilota e 30 lanci di cui 20 da solo pilota al verricello. L’istruttore potrà sempre disporre l’integrazione dell’addestramento dell’allievo con ulteriori missioni a D.C. ( doppio comando) e S.P. ( solo pilota). 2.2.3 Svolgimento delle missioni e tempi minimi di istruzione per ciascuna missione Per il dettaglio delle missioni di cui alla fase basica e consolidamento ( descrizione della missione, durata, quota di sgancio) si rinvia alle sezioni 1.3.5 e 1.3.6 del presente Manuale.

2.4 Valutazione dei progressi dell’allievo nell’apprendimento della tecnica di volo

L’istruttore procede all’addestramento del pilota seguendo il programma ministeriale delle missioni. Nel corso di ciascuna missione l’istruttore valuterà la progressione dell’apprendimento dell’allievo in relazione alle manovre già effettuate nelle precedenti missioni. Fino a che l’allievo non avrà dimostrato di aver sufficientemente acquisito la capacità di eseguire in sicurezza le manovre di cui al programma ministeriale, l’istruttore non potrà procedere alla successiva fase dell’addestramento. L’istruttore curerà le registrazioni di competenza sul libretto dell’”Attestazione d’Istruzione” personale per ciascuna missione di volo. Per ogni volo facente parte di una missione, l’istruttore provvederà a contrassegnare le voci che sono state eseguite, sia che siano state acquisite, sia che non siano state acquisite dall’allievo, e provvederà altresì ad annotare le proprie osservazioni. Quando la missione e’ stata globalmente acquisita dall’allievo, l’istruttore apporrà la propria firma nell’apposito riquadro. A conclusione dell’intero programma il Responsabile dell’addestramento sottopone l’allievo al pre-esame finale, finalizzato all’ammissione all’esame ministeriale. In caso di positivo superamento, il responsabile dell’addestramento rilascia un attestato di idoneità con cui si dichiara che l’allievo ha completato positivamente il prescritto programma pratico di volo per il conseguimento della licenza di pilota d’aliante ed ha sostenuto il pre-esame finale con esito positivo e che pertanto e’ ammesso a sostenere l’esame ENAC per il conseguimento della licenza. In Appendice, Allegato n. 2, e’ riportata copia di tale attestazione.

36

2.4.1 Metodi istruzionali L’addestramento al volo deve rispettare canoni di gradualità e personalizzazione indispensabili. Pur nell’ambito di una generale standardizzazione dei processi addestrativi e formativi devono, infatti, essere tenuti presenti i tempi e le reali capacità di apprendimento di ogni singolo allievo, anche e soprattutto con la continua verifica di ogni step addestrativo. In contemporanea, con la somministrazione di informazioni ed input capaci di alimentare il bagaglio di esperienza tecnica e di manualità in senso stretto, l’istruttore dovrà coltivare nell’allievo la coscienza razionale del rischio interconnesso all’attività’ di volo svolta. E’ proprio da questa coscienza del rischio che prendono le mosse tutte le scelte e le valutazioni che necessariamente l’allievo pilota dovrà saper fare per volare nella massima sicurezza. Ancora nel corso dell’addestramento l’istruttore dovrà creare e radicare nel pilota la capacità di autocritica, l’abitudine a non giustificare con elementi estranei le conseguenze di una propria incapacità o errore. Nella predisposizione del “Piano della Lezione” e nella discussione pre e post volo, l’istruttore terrà conto della preparazione culturale di base dell’allievo, oltre che delle caratteristiche di ricettività, reattività e motivazione per adeguare il metodo e la gradualità dell’insegnamento personalizzato che non sia noioso, pesante, presuntuoso, astratto, distaccato; ma sia, invece, essenziale, interessante, variato, divertente.

2.4.2 Briefing pre volo e post volo Prima di ogni missione l’istruttore terrà un briefing nel quale esporrà la missione che sarà svolta, con riferimento specifico alle manovre da effettuare e ai principi del volo connessi. Nel corso del briefing l’istruttore farà espresso richiamo a tute le specifiche fasi della missione, nonché ai controlli e alle eventuali emergenze. La missione sarà considerata completata soltanto dopo il de-briefing, durante il quale l’istruttore lascerà prima che l’allievo esprima le proprie impressioni e gli eventuali dubbi. L’istruttore completerà o correggerà le acquisizioni dell’allievo con riferimenti e dettagli agli elementi tecnici che hanno contribuito al verificarsi di fenomeni aerodinamici o al comportamento degli strumenti di assetto secondo il livello di istruzione e della missione di volo svolta. Nella discussione pre e post-volo, i riferimenti teorici saranno trattati marginalmente, polarizzando l’attenzione alla “meccanica”, nella prospettiva di causa/effetto più immediatamente rilevabile. L’argomento sarà, poi, richiamato in sede di svolgimento del programma di teoria, quale esemplificazione e conferma di eventuali relative tesi, grafici e formule.

2.4.3 Autorizzazioni ai voli da solista L’istruttore autorizza il volo dell’allievo come Solo Pilota, nel rispetto dei tempi minimi a Doppio Comando previsti dalle vigenti disposizioni, quando l’allievo abbia dimostrato di saper eseguire con sicurezza tutte le manovre del pilotaggio dell’aliante. Tutti i voli dell’allievo solista debbono essere preventivamente autorizzati e programmati dall’istruttore, che ne stabilisce la durata, la zona di lavoro, le manovre di esercitazione. Prima del volo l’istruttore firma la dichiarazione di autorizzazione del volo dell’allievo come solo pilota. L’istruttore segue da terra le operazioni dell’allievo fino all’atterraggio dell’aliante.

37

MANUALE DELL’ADDESTRAMENTO Parte A3 – Istruzione teorica

3.1 Materie di istruzione teorica

(1) principi del volo, (2) nozioni generali sugli aeromobili, (3) procedure operative, (4) meteorologia, (5) navigazione, (6) regolamentazione aeronautica, (7) medicina aeronautica.

L’insegnamento teorico non e’ fine a sé stesso, ne’e’ limitato al superamento dell’esame; ma deve costituire una solida, cosciente base di supporto all’esercizio pratico delle funzioni inerenti il pilotaggio dell’aliante. Esso, pertanto, deve trovare immediato riscontro nell’esercizio pratico, quale conferma e motivazione di concetti e conoscenze immagazzinate in memoria, per il verificarsi spontaneo o provocato di fenomeni e avvenimenti. Per quanto precede, l’istruttore di volo, quale “coordinatore” ha la funzione e la responsabilità della programmazione teorica, il cui svolgimento, nel rispetto del principio di personalizzazione e adeguamento alle esigenze dell’allievo, può essere:

a) Collegiale, svolto da uno o più insegnanti con programma rigido b) Individuale e personalizzato, svolto dagli stesi insegnanti che la Scuola mette a disposizione

degli allievi che ne scelgano la formula, sia di una particolare, duttile programmazione, che di un servizio di consulenza di cui fruire a richiesta.

In ogni caso, l’istruttore di volo ha il dovere di mantenere un contino collegamento di collaborazione con gli insegnanti di teoria e deve, comunque, essere a disposizione dell’allievo per soddisfare eventuali richieste di chiarimenti nell’ambito delle discussioni post-volo. Di seguito sono riportati i programmi ministeriali delle materie di esame.

3.1.1 Programma di Principi del volo Elementi di fisica : unità di misura in uso in aeronautica; rappresentazione grafica delle forze; scomposizione delle forze; definizione di fluido e densità

Teoria del volo : il principio di reciprocità; teorema di Bernoully; il tubo Venturi; la forza risultante; il profilo alare; la scomposizione delle forze

La portanza: variazioni della portanza; formula della portanza e considerazioni

La resistenza : le variazioni della resistenza; i tre tipi di resistenza; la resistenza di forma; lo strato limite; i due tipi di strato limite; la resistenza di attrito; la resistenza indotta;, la resistenza di profilo; la formula della resistenza

I diagrammi Cp – Cr – Polari : il diagramma Cp – Cr; il diagramma polare; l’efficienza ; l’influenza del peso sull’efficienza

I profili alari : i vari tipi di profili alari; i profili piano-convessi; i profili biconvessi; i profili concavo convessi; i profili laminari

Forze agenti su un aeromobile in volo: l’equilibrio delle forze in volo orizzontale; il volo planato; il volo in salita; l’[equilibrio delle forze in virata

I comandi in volo : i tre assi dell’aeromobile; le superfici di controllo principali; gli effetti primari dei comandi; gli effetti secondari dei comandi

Lo stallo : definizione e causa dello stallo;l’incidenza critica; le condizioni critiche; relazione tra velocità e stallo; comportamento dell’aliante in prossimità de durante lo stallo ; la rimessa dallo stallo

La vite : definizione e cause

38

Stabilità e centraggio: la stabilità statica; la stabilità dinamica; la manovrabilità; il centraggio; il baricentro avanzato; il baricentro arretrato; il controllo della posizione del baricentro

Dispositivi per la modifica della portanza: gli ipersostentatori, i diruttori

Fattore di carico: il carico alare; il fattore di carico; l’influenza dei “g” sullo stallo; la velocità di stallo in virata; l’inviluppo di volo; le limitazioni di velocità

Diagramma della polare delle velocità: il diagramma della polare delle velocità; l’influenza del peso; l’influenza del vento; l’influenza delle correnti verticali; l’influenza combinata dei diversi fattori: peso, vento, correnti verticali

3.1.2 Programma di Nozioni generali sugli aeromobili

Struttura dell’aliante : la cellula; tipi e costruzioni delle ali, delle fusoliere e degli impennaggi

Comandi e superfici di governo: equilibratore; alettoni; timone di direzione; diruttori; meccanismi di modifica della portanza

Il carrello : configurazione; generalità; freni

Particolarita’ esclusive degli alianti: i ganci di traino; la capottino; i colori; smontaggio e trasporto

Strumenti a pressione: le prese di pressione; le prese di pressione statica; il tubo di Pitot

L’altimetro : principi di funzionamento; gli errori dell’altimetro; gli errori della pressione; gli errori di temperatura; altri errori; l’interpretazione delle indicazioni dell’altimetro

Il Variometro : principi di funzionamento; tipi di variometro

L’anemometro: principi di funzionamento; gli errori dell’anemometro; l’interpretazione della velocita’ indicata; le velocita’ caratteristiche

Lo sbandometro: principi di funzionamento

Il filo di lana : funzionamento

Altri strumenti

La bussola magnetica: il magnetismo terrestre; la bussola; gli errori della bussola; la declinazione magnetica; la deviazione

Impianti : impianto per le comunicazioni e sua utilizzazione; impianto per l’ossigeno e sua utilizzazione

Strumenti giroscopici: le proprieta’ dei giroscopi; l’indicatore di virata; l’orizzonte artificiale; il girodirezionale; la girobussola

Il variometro a energia totale: il principio dell’energia totale; funzionamento del variometro a energia totale; i moderni computers di bordo

3.1.3 Programma di Precedure operative

Le manovre a terra: il montaggio e lo smontaggio degli alianti; gli spostamenti a terra

Operazioni pre-volo: controlli ed equipaggiamento personale

Il traino aereo: segnali visivi; il cavo di traino; le procedure normali di lancio; le emergenze

Il lancio con il verricello/autotraino : i segnali visivi; il cavo e le attrezzature; i lanci: le emergenze

I controlli di sicurezza

Il lancio con il paracadute: come si indossa il paracadute; quando e come lanciarsi; le discese con il paracadute; l’atterraggio; l’ammaraggio

39

Gli effetti dei comandi: il volo per assetti; gli effetti primari; gli effetti secondari; l’inversione dei comandi; l’effetto continuato dei comandi; la coordinazione; la tempestività di intervento; l’influenza della velocità

Il volo trainato : il decollo; il decollo con il vento al traverso; l’aiutante all’ala; la posizione durante il traino; l’allineamento; la virata al traino; lo sgancio; l’atterraggio con il cavo agganciato; la segnalazione di sgancio immediato

Il lancio con il verricello: la tecnica di lancio; il vento al traverso; la rottura del cavo; l’avaria motore; lo sgancio difettoso

Il volo rettilineo : gli angoli caratteristici; relazione tra assetto e velocità; l’uso del trim; il volo planato rettilineo; ottimizzazione dell’uso dell’attenzione

La virata : l’ingresso in virata; l’uscita dalla virata; il mantenimento della virata costante; gli errori comuni; le virate accentuate; virate con uscite su prua determinata; virate di 90° – 180° -270° – 360°; le inversioni di virata; relazione tra velocità – inclinazione – raggio di virata

L’attacco obliquo: definizione; la virata derapata; la virata scivolata; correzione delle derapate e delle scivolate; la scivolata come manovra; l’effetto bandiera

Lo stallo: definizione di stallo; efficacia dei comandi; la manovra di uscita dallo stallo; i tipi di stallo; il volo a bassa velocità

La vite: definizione; controlli di sicurezza; la manovra di entrata in vite – l’autorotazione – la stabilizzazione; la rimessa dalla vite; la vite incipiente

La spirale picchiata: definizione; uscita dalla spirale picchiata

Il circuito : il circuito standard; la velocità e i controlli; le varianti dei circuiti degli alianti; i punti caratteristici del circuito

L’avvicinamento finale e l’atterraggio: tecniche di avvicinamento su traiettoria stabilizzata; avvicinamento con atterraggio di precisione; l’atterraggio con vento al traverso

La planata: variazione delle forze di equilibrio in volo planato; la planata alla massima efficienza; la planata alla minima discesa verticale; l’influenza dei flapo sulla traiettoria

Il veleggiamento: principi generali

Il veleggiamento in termica: l’individuazione della corrente ascendente; il centraggio della termica; le norme di sicurezza

Il veleggiamento in pendio: il principio del pendio; le tecniche di pilotaggio in pendio; le norme di sicurezza

Il volo d’onda: il principio del volo d’onda; le norme di sicurezza

Il volo di distanza: la preparazione; la pianificazione

L’atterraggio fuoricampo : la scelta del campo; il circuito

3.1.4 Programma di Meteorologia

L’atmosfera: caratteristiche generali; la pressione atmosferica; la temperatura; l’atmosfera standard; il gradiente di pressione; il gradiente di temperatura

La circuitazione dell’acqua: gli stati fisici dell’acqua; misurazione dell’umidità; il punto di rugiada

Stabiltia’ e instabilita’ dell’aria : il sollevamento adiabatico; l’aria stabile; l’aria instabile; l’influenza della condensazione sull’umidità

40

Diagramma temperatura-altezza: la curva di stato; la rappresentazione di aria stabile; la rappresentazione di aria instabile; l’effetto condensazione; l’inversione termica

La convenzione termica: la circolazione convettiva; la bolla termica; la termica; la distribuzione di ascendenze e discendenze; i tipi di termiche

Le nubi: la classificazione delle nubi; le nubi basse; le nubi medie; le nubi alte; le nubi lenticolari; le nubi convettive

Il vento: la genesi del vento; la forza di Coriolis; i tipi isobarici – ciclone e anticiclone; la misura del vento; i venti periodici

Correnti dinamiche e termodinamiche: il sollevamento orografico; le correnti termiche di pendio; ;le correnti termodinamiche; lo stau e il foehn

I fronti : definizione; il fronte caldo; il fronte freddo; il fronte stazionario; il fronte occluso

L’onda : il principio dell’onda; condizioni per la formazione dell’;onda; caratteristiche dell’onda; le nubi associate all’onda

Le previsioni del tempo: le carte meteorologiche; i bollettini; il reperimento delle informazioni meteo; la sicurezza del volo

3.1.5 Programma di Medicina Aeronautica Fisiologia aeronautica: l’atmosfera terrestre Principali malesseri tipici del volo a vela: i malesseri dovuti all’ambiente; i malesseri dovuti alla dinamica del volo

Prevenzione e rimedi ai malesseri del volo: la sicurezza del volo

3.1.6 Programma di Navigazione

Elementi per la pianificazione: La Terra; ; i meridiani e la longitudine; i paralleli e la latitudine; le coordinate geografiche

La navigazione aeronautica: i principi basilari; l’ortodromia; la lossodromia; la determinazione della direzione; la rotta vera; la declinazione; la rotta magnetica; la deriva e la correzione di deriva; la deviazione magnetica; la misurazione delle distanze; la determinazione della velocità rispetto al suolo

Il triangolo del vento: la risoluzione grafica

Il tempo: l’ora solare; il tempo medio locale; il tempo medio di Greenwich; il tempo universale coordinato; i fusi orari; le effemeridi aeronautiche

Le carte aeronautiche: cenni sulle proiezioni; la carta di Lambert; i principali simboli usati; tracciamento di percorso sulla carta di Lambert

3.1.7 Programma di Regolamentazione aeronautica Regole dell’aria: regole generali del volo; prevenzione delle collisioni; regole generali del volo a vista VFR; traffico aeroportuale; il circuito di traffico; cenni sull’IFR

Segnali visivi: segnali di pericolo; segnali luminosi di traffico aeroportuale; le luci di posizione; segnali visivi sulla superficie; segnaletica orizzontale

Aeroporti non controllati e aviosuperfici

41

Documentazione: i tipi di licenze e attestati; le abilitazioni; la licenza di pilota di aliante; programma di addestramento; requisiti per poter essere ammessi agli esami ministeriali; mantenimento della validità della licenza; libretto personale di volo

Le sigle: le principali sigle in uso

Regole dell’aria: classificazione degli spazi aerei; spazi aerei per VFR; gli spazi classe F e G; lo spazio classe E; gli spazi classe C e D; Traffic Avoidance Advice

La regolazione degli altimetri: l’altezza e il QFE; l’altitudine e il QNH; i livelli di volo e il QNE; le transizioni; i livelli semicircolari

Organizzazione e funzionamento degli ATZ: definizione; i principali enti ATS; l’ATCS

Le FIR: definizioni; tipologie

Spazi aerei controllati: definizioni; tipologie; servizio consultivo

Spazi aerei regolamentati: definizione; zone vietate; zone pericolose; zone regolamentate

Il piano di volo – FPL: definizione; il piano di volo per VFR; il tempo di presentazione; compilazione di un FPL per il VFR; chiusura del piano di volo

Il servizio di allarme: le fasi di allarme

Il soccorso aereo: definizione; giurisdizione; del soccorso aereo

Le regole di volo valide per gli alianti: l’AIP Italia; i notam; le norme del volo a vela nell’AIP

La documentazione degli aeromobili: gli aeromobili; i documenti degli aeromobili de turismo: il Certificato di immatricolazione; il Certificato di Navigabilità (CN); la Nota di Assicurazione; ;a :Licenza di Stazione Radio; il Quaderno Tecnico di Bordo (QTB); il manuale di Volo; il Libretto di Istruzione e di Impiego; i documenti che devono trovarsi a bordo

3.2 Abilitazioni alla radiotelefonia per aeromobili

Condizione necessaria per l’esercizio della licenza di pilota di aliante e’ il regolare possesso dell’abilitazione alla radiotelefonia per aeromobili in lingua italiana o in lingua inglese. Tale abilitazione autorizza il titolare all’impiego degli apparati riceventi e trasmittenti in radiotelefonia, installati su qualsiasi aeromobile. L’abilitazione alla radiotelefonia per aeromobili si ottiene superando le specifiche prove previste dai programmi ministeriali per i vari tipi di licenze aeronautiche; può essere rilasciata in lingua italiana o inglese, per voli entro il territorio nazionale; oppure, se il livello della lingua inglese raggiunge il “level 4” o superiore, al di fuori del territorio nazionale. Il programma per il conseguimento dell’abilitazione alla radiotelefonia per aeromobili e’ quello previsto dalla Scheda 19/G di cui all’Allegato C del DM 476-T, di seguito dettagliatamente riportato.

3.2.1 Programma di radiotelefonia aeronautica SERVIZI DI ASSISTENZA RADIOELETTRICA AL VOLO Organizzazione

Organizzazione servizi di assistenza

Servizio informazioni aeronautiche

Servizio telecomunicazioni aeronautiche

Servizio della meteorologia aeronautica

Servizio del traffico aereo e della circolazione

42

i Notam

L’A.I.P.

Orario di lavoro degli enti ATS

Nominativi di chiamata degli enti ATS

Nominativi di chiamata degli aeromobili

Network

Servizio del soccorso aereo in Italia

Sistemi di comunicazione del servizio fisso aeronautico

Definizioni

Indicatori di località

LE ONDE RADIO E GLI APPARATI RADIO

Natura delle one radio

Tabella delle radiofrequenza

Propagazione delle onde elettromagnetiche

Tipi di trasmissioni

Gli apparati

Frequenze e canali della banda aeronautica

Tabella frequenze dei servizi ATS e radioassistenza

PROCEDURE RADIOCOMUNICAZIONI

Scala intelligibilità dei segnali radio

Prova apparati radio

Nominativo aereo e attivazione della comunicazione

Pronuncia dei numeri – sistema orario

Composizione messaggi in VFR

Rapporti posizione

Airep normale

Special Airep

Categoria dei messaggi e priorità

Messaggi di urgenza

Messaggi riguardanti la radiogoniometria

Messaggi riguardanti la sicurezza del volo

Messaggi riguardanti la meteorologia

Messaggi riguardanti la regolarità del volo

VFR speciale

Trasmissione all’aria

ATIS

SELCAL

Richieste di attraversamento di aerovia

Richiesta di entrata in aerovia

Richiesta di attraversamento di un CTR

Avvicinamento diretto

43

Controllo di estensione carrello

Cambio piano di volo in navigazione

RADIOCOMUNICAZIONI T/B/T/ e B/B

Introduzione

Procedure e comunicazione T/B/T

Procedure e comunicazione B/B

3.3 Ripartizione del corso di teoria in fasi

Il corso di teoria, così come quello di pratica, e’ ripartito in due fasi, una prima fase c.d. di teoria basica e una seconda fase c.d. di teoria di consolidamento, secondo il programma ministeriale di cui alle schede 1/A e 2/A di cui all’Allegato C del DM 467-T. Il personale istruttore sviluppa nell’allievo la progressione dell’apprendimento delle materie di teoria attraverso l’integrazione tra l’insegnamento della teoria e quello della pratica, considerando che la pratica deve costituire la verifica e il consolidamento dei concetti esaminati durante l’istruzione in aula. Deve esistere nello sviluppo del programma del Corso un opportuno collegamento tra l’assorbimento delle nozioni teoriche e la loro applicazione e verifica pratica. Tale collegamento, inteso come continuità del processo di apprendimento, permette la fissazione dei dati immagazzinati nella fase simbolica e iconica ( studio e visualizzazione delle procedure) attraverso l’effettuazione della fase manipolativa ( applicazione pratica delle procedure).

3.3.1 Teoria basica Nella prima fase dell’addestramento, c.d. fase basica, sono trattate le materie che hanno diretta attinenza con l’apprendimento dei principi basilari del volo in stretto collegamento con l’addestramento pratico: nozioni generali sugli aeromobili, principi di volo, procedure operative, meteorologia, regolamentazione aeronautica. Questa fase del corso comprende 11 lezioni per complessive 22 ore di istruzione. La fase dell’addestramento teorico basico si conclude con l’esame finale per l’ammissione alla successiva fase del corso di consolidamento. Per il dettaglio delle lezioni e del programma del Corso di teoria basica si rinvia alla Sezione 1.3.5 di questo manuale.

3.3.2 Teoria di consolidamento La seconda fase dell’addestramento teorico c.d. di “consolidamento” e’ finalizzata a consolidare nell’allievo l’apprendimento dei concetti illustrati nella prima parte del corso. In questa fase verranno inoltre approfonditi gli argomenti connessi con la tecnica del volo di distanza, lo sfruttamenti delle correnti ascensionali e di pendio, nonché tutte le problematiche connesse. Insegnamenti specifici della fase del corso di teoria di consolidamento sono le materie della Navigazione e della Medicina Aeronautica. Lo specifico corso per il conseguimento dell’abilitazione alla radiotelefonia aeronautica è tenuto in concomitanza con questa seconda parte dell’addestramento che comprende 8 lezioni per complessive 11 ore di istruzione, cui devono aggiungersi 6 lezioni per complessive 12 ore di lezione relativamente alla sola materia delle Radiotelecomunicazioni. Per il dettaglio delle lezioni e del programma del Corso di teoria di consolidamento, si rinvia alle Sezioni 1.3.6 e 1.3.7 di questo manuale.

44

3.3.3 Svolgimento delle lezioni di teoria e durata Le lezioni di teoria sono svolte nell’”aula lezioni” dell’Aero Club, normalmente nelle ore serali e infrasettimanalmente. L’insegnante di teoria prende accordi con gli allievi, in funzione delle specifiche esigenze, per la programmazione del calendario delle lezioni. La durata massima delle lezioni e di tre ore. Per lo svolgimento delle lezioni gli insegnanti di teoria si avvalgono oltre che dei libri di testo consigliati, del materiale audiovisivo, nonché di tutti gli altri ausili didattici in uso alla scuola e dettagliatamente descritti nella successiva Sezione Manuale delle Operazioni. Per lezioni su specifici argomenti gli insegnanti di teoria si possono avvalere della collaborazione di piloti o di persone particolarmente esperte nello specifico settore dell’argomento di lezione.

3.4 Valutazione dei progressi dell’allievo nell’apprendimento della teoria

Nel corso delle stesse lezioni di teoria gli insegnanti procedono periodicamente alla verifica della preparazione raggiunta dall’allievo, anche attraverso interrogazioni orali o test scritti a quiz. A conclusione della prima parte del programma di teoria (programma basico) il Responsabile dell’addestramento, unitamente agli insegnanti di teoria, sottopone l’allievo a un esame orale o scritto, al fine di verificarne il corretto apprendimento degli argomenti costituenti il programma delle materie della prima parte del corso. Il superamento di tale esame di teoria e’ condizione per l’ammissione alla seconda parte del corso “teoria consolidamento”. A conclusione dell’intero programma, il Responsabile dell’addestramento sottopone l’allievo al pre-esame finale finalizzato all’ammissione all’esame ministeriale. In caso di positivo superamento, il Responsabile dell’addestramento rilascia un attestato di idoneità con cui dichiara che l’allievo ha completato positivamente il prescritto programma di teoria per il conseguimento della licenza di pilota d’aliante e ha sostenuto il pre-esame finale con esito positivo e che pertanto e’ ammesso a sostenere l’esame ENAC per il conseguimento della licenza. In Appendice, Allegato n. 2 , e’ riportata copia dei tale attestazione.

3.5 Metodi istruzionali La metodologia dell’insegnamento si rifà ai più moderni canoni didattici sviluppati dalla psicologia tutoriale. Essa si fonda sull’interazione dei processi di apprendimento attraverso lo sviluppo delle tre fasi, la simbolica, l’iconica e la manipolativa senza soluzione di continuità. Con ciò si permette, mediante la tecnica di “learn by doing”, il raggiungimento di quei risultati che sono l’obiettivo primario del Corso ossia la migliore preparazione nel minor tempo possibile.

45

MANUALE DELLE OPERAZIONI Parte B1 - Parte generale

1.1 Informazioni sull’organizzazione

1.1.1 Informazioni sulle infrastrutture (Aviosuperficie, Strutture della Scuola)

La scuola di Volo a Vela dell’Aero Club Volovelistico Tricolore ha sede sull’aviosuperficie di Castellazzo. L’aviosuperficie ha le seguenti caratteristiche : Altitudine 43 mt Dimensioni 585 x 18 mt Orientamento 020° - 200° Pavimentazione erba Frequenza della Radio locale 130.000 Numero telefonico della Segreteria dell’Aero Club 348 2465085 L’Aero Club dispone di locali dedicati, ai sensi delle direttive Enac e JAR-FCL, all’attività scolastica, come di seguito specificato:

• Aula Lezioni L’aula in cui sono tenute le lezioni teoriche e’ situata all’interno della palazzina dell’Aero Club. In essa sono disponibili gli ausili didattici necessari per lo svolgimento delle lezioni.

• Aula Briefing L’aula e’ adiacente con l’aula lezioni. In essa l’istruttore tiene i briefing pre e post volo

• Segreteria Il locale segreteria si trova all’interno della palazzina Aero Club, separato dalle aule lezioni e briefing. L’orario di apertura della segreteria viene periodicamente comunicato agli allievi e riportato nell’apposita bacheca delle comunicazioni.

• Servizi igenici I locali servizi, all’interno della palazzina dell’Aero Club sono pienamente rispondenti alle norme igieniche e sanitarie.

• Hangar Aero Club In esso vengono ricoverati i mezzi della scuola ( traini e alianti) e sono custoditi, all’interno di appositi armadi i paracaduti, le batterie e tutti gli accessori dei mezzi della a Scuola.

• Officina Per le manutenzioni, la gestione tecnica, nonché per i controlli giornalieri dei mezzi, la Scuola di Volo a Vela si avvale della ditta Officina Aeronautica Ghidotti , la quale è provvista di regolare Certificato di Idoneità Tecnica rilasciato dell’ENAC e opera nel locale officina sull’aeroporto di Carpi

• Aule per la esercitazioni di radiotelefonia Per le esercitazioni pratiche di radiotelefonia la Scuola di Volo a Vela si avvale dei locali allo scopo adibiti e della strumentazione tecnica.

1.1.2 Ausili didattici della Scuola di Volo a Vela La Scuola dispone dei seguenti ausili didattici :

46

1) AIP-ITALIA via internet 2) carta aeronautica dell’Italia ICAO scala 1:500.000; 3) carta murale della zona di volo in scala 1:250.000 con indicazioni dei campi di volo a vela,

dei fuoricampo segnalati e dei principali piloni di sorvolo; 4) carta murale dell’ATZ locale vicino; 5) carta murale con istruzioni dettagliate del circuito aeroportuale e traffico della zona; 6) carta murale in rilievo dell’intera zona dell’Appennino in scala 1:250.000; 7) quadro classificazione delle nubi; 8) quadro segnali ottici; 9) quadro alfabeto fonetico; 10) quadro di medicina aeronautica; 11) fac-simile piani di volo; 12) fotografia ingrandita del cruscotto dell’aliante scuola, posto allievo e posto istruttore; 13) lavagna e computer; 14) computer dotato di programma di simulazione del volo in aliante e di programmi per l’analisi

delle registrazioni logger e per la programmazione dei voli; 15) modellino di aliante e aereo di traino; 16) modellino di aeromobile con superfici di controllo mobili; 17) impianto simulatore per i corsi di radiotelefonia

La Scuola dispone inoltre di una biblioteca in cui l’allievo potrà consultare i più importanti testi italiani ed esteri di argomento volovelistico, oltre alle principali riviste periodiche del settore (Volo a Vela, Soaring, Volare). A disposizione dell’allievo sono inoltre il presente Manuale dell’addestramento e delle operazioni, il Manuale di volo e il Libretto di istruzione e impiego degli alianti e degli aerotraini utilizzati per l’attivita’ didattica, redatti in modo conforme alla circolare 23 Settembre 1982 n. 41/1077/cir, nonché la check list degli stessi, nel testo approvato dall’Enac.

1.1.3 Materiale didattico adottato dalla scuola di Volo a Vela Il testo ufficiale del Corso di teoria basico e di consolidamento adottato dalla Scuola di Volo a Vela e’ il Nuovo Manuale del Volovelista del Com. Guido Bergomi. Ad esso potranno essere affiancati, a discrezione del personale istruttore, ulteriori testi e manuali specifici, di volta in volta segnalati all’allievo. Al momento dell’iscrizione al Corso per il conseguimento della licenza di pilota di aliante all’allievo viene consegnato dalla Scuola all’allievo il seguente materiale:

1) libretto di attestazione di istruzione; 2) Nuovo Manuale del Volovelista di Guido Bergomi; 3) Manuale dell’addestramento e delle operazioni; 4) Tariffario dei costi del corso per il conseguimento della licenza di pilota di aliante; 5) Statuto dell’Aero Club 6) Regolamento dell’Aero Club; 7) Carta dell’aviosuperficie con le procedure di circuito; 8) Carta aeronautica Jeppsen VFR alianti in scala 1:500.000 dell’alta Italia 9) Goniometro, righello 10) Questionario di esame GPL 11) Manuale del trainatore 12) Appunti di volo a vela di Dario Laureti 13) Manuale d’istruzione d’impiego aliante scuola 14) Syllabus programmi didattici e procedure operative 15) Check lists

47

1.2 Informazioni sul personale

1.2.1 Organico della Scuola L’organico della Scuola e’ così costituito: Responsabile dell’addestramento Istruttori di volo zze zzzza Istruttori di teoria Per le materie principi del volo, nozioni generali sugli aeromobili, procedure operative, meteorologia, navigazione, regolamentazione aeronautica e medicina aeronautica l’insegnante di teoria e’ il Sig. _Zecchi Roberto_________________________________ Per la radiotelefonia l’istruttore di teoria e’ il Sig. Sartori Luca______________________________ L’Aero Club garantisce che tutto il personale della Scuola è in possesso dei titoli di cui alle direttive JAR-FCL ed ENAC. E’ fatta salva la possibilità per l’Aero Club Volovelistico Tricolore integrare o modificare, previa approvazione dei competenti uffici ENAC, il numero e le persone degli istruttori di volo e di teoria. Eventuali integrazioni o modifiche saranno riportate nell’apposita sezione di aggiornamento del presente manuale dell’addestramento e delle operazioni. 1.2.2 Personale tecnico L’Aero Club Volovelistico Tricolore non dispone di personale tecnico proprio. Le manutenzioni, la gestione tecnica, nonché il controllo giornaliero dei mezzi della Scuola di Volo a Vela dell’Aero Club Volovelistico Tricolore sono affidate mediante regolare contratto di manutenzione approvato dall’Enac alle Officine Aeronautiche Ghidotti, con sede sull’ Aeroporto di Carpi la quale è provvista di regolare Certificato di Idoneità Tecnica rilasciata dall’ Enac . Il personale tecnico della ditta, in possesso delle qualificazioni professionali e delle qualità accertate dall’Enac, assicura l’efficienza dei velivoli e l’espletamento delle operazioni in linea di volo. In particolare, a seconda della qualifica, il personale tecnico svolge i seguenti compiti ed attività:

1) Capo Controllo: è responsabile della corretta applicazione delle norme tecniche emesse dalle case costruttrici e dall’Enac nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei velivoli e dell’aggiornamento dei documenti di bordo; organizza, sorveglia e dirige le lavorazioni per

ZECCHI ROBERTO

ZECCHI ROBERTO

SARTORI LUCA

ZECCHI ROBERTO / SARTORI LUCA

48

assicurare la massima disponibilità dei velivoli alla linea di volo; mantiene aggiornate le dotazioni dei ricambi;

2) Operatori Controllori : eseguono le ispezioni giornaliere.

1.3 Informazioni sui mezzi impiegati Gli aeromobili utilizzati per l’attività aeroscolastica dell’Aero Club Volovelistico Tricolore sono i seguenti: ALIANTI GROB G 103 TWIN II marche civili I-IVVB BLANIK L-13 marche civili D-5026 VELIVOLI TRAINATORI MS 235 E matricole civili I-EGDO Tutti gli aeromobili sopraelencati sono in proprietà ed in esercenza all’Aero Club Volovelistico Tricolore. E’ fatta salva la possibilità per l’Aro Club stesso di integrare, previa approvazione dei competenti uffici ENAC, i mezzi disponibili per l’attività aeroscolastica. Eventuali integrazioni o modifiche saranno riportate nell’apposita sezione di aggiornamento del presente manuale dell’addestramento e delle operazioni.

1.4 Compiti e responsabilità del personale 1.4.1 Obblighi e responsabilità della Scuola La scuola di Volo a Vela organizza e coordina:

• I corsi di volo di cui al programma ministeriale per il conseguimento della licenza di pilota di aliante;

• I corsi di teoria di cui al programma ministeriale per il conseguimento della licenza di pilota di aliante

• Il corso di radiotelefonia di cui al programma ministeriale per il conseguimento della licenza di radiotelefonia aeronautica in lingua italiana o in lingua inglese.

La Scuola provvede altresì al reintegro delle licenze di pilota d’aliante scadute. E’ onere della Scuola provvedere alla convocazione delle sessioni d’esame per il conseguimento della licenza di pilota di aliante presso l’aeroporto dell’Aero Club Volovelistico Tricolore ovvero ad organizzare l’esame presso altra sede alternativa in accordo con i competenti Uffici Enac. La Scuola garantisce all’allievo pilota:

1) istruttori di volo ed insegnanti di materie teoriche qualificati; 2) disponibilità dei velivoli moderni ed efficienti; 3) adeguata copertura assicurativa per i rischi R.C.T., posto anonimo pilota e posto anonimo

passeggero con i massimali di anno in anno aggiornati; 4) continuità e scrupolosità di insegnamento.

La Scuola espleterà tutte le operazioni necessarie per:

1) controllare i requisiti degli allievi per la pre iscrizione al corso;: 2) assegnare ciascun allievo ad un istruttore; 3) presentare l’allievo agli esami per il conseguimento del titolo aeronautico; 4) fornirgli il titolo eventualmente conseguito (licenza, libretto di volo).

49

1.4.2 Compiti e responsabilità del responsabile dell’addestramento Il Responsabile dell’addestramento si fa carico del buon funzionamento della Scuola, della corretta applicazione delle norme e delle direttive ministeriali, nonché del presente manuale dell’addestramento e delle operazioni, del regolare sviluppo dei corsi. In collaborazione con il Responsabile della Sicurezza del volo dell’Aero Club, il Responsabile dell’addestramento sviluppa ed attua programmi di prevenzione incidenti. In particolare egli assolve i seguenti compiti:

1) cura l’organizzazione, il buon funzionamento e la disciplina generale della Scuola; 2) elabora il piano didattico della Scuola e ne controlla lo svolgimento; 3) autorizza direttamente o tramite suo delegato l’inizio dell’attività giornaliera, dopo aver

verificato che siano soddisfatte tutte le condizioni di sicurezza; 4) controlla l’attività degli istruttori di volo, curandone, in particolare, il rispetto dei limiti delle ore

di volo e delle ore di servizio; 5) accerta i requisiti degli allievi per l’ammissione ai corsi; 6) controlla, anche attraverso i registri di presenza e le schede di profitto, il profitto e la frequenza

degli allievi ai corsi; 7) firma la dichiarazione di idoneità del candidato al conseguimento del titolo; 8) comunica alla DCA competente l’inizio di ogni corso con il nome degli allievi partecipanti,

nonché la chiusura dei corsi con i nominativi degli allievi dichiarati idonei all’esame. 1.4.3 Compiti e responsabilità degli istruttori di volo Gli istruttori di volo, in possesso dei requisiti di cui alle norme Enac e JAR-FLC, svolgono i seguenti compiti:

• istruzione a doppio comando per il conseguimento della licenza di pilota di aliante; • istruzione a doppio comando per il reintegro delle licenze di pilota di aliante scadute; • istruzione a doppio comando per riprese dopo periodi di inattività volativa per piloti con regolare

licenza in corso di validità. Prima di ogni volo l’istruttore illustra all’allievo nel corso di un briefing:

• l’oggetto della lezione; • gli obiettivi della lezione, • i riferimenti di teoria, • gli esercizi previsti.

A conclusione del volo l’istruttore effettuerà con l’allievo un “de-briefing” nel corso del quale:

• riesaminerà gli esercizi eseguiti; • illustrerà gli eventuali errori commessi.

Inoltre l’istruttore di volo ha il compito di:

• curare lo svolgimento dei programmi di volo stabiliti secondo lo standard e della cui applicazione egli è l’unico e diretto responsabile;

• sorvegliare l’applicazione integrale delle norme di disciplina di volo nell’ambito dell’aeroporto; • curare il profitto degli allievi di cui è responsabile seguendone il profitto anche nelle materie

teoriche; • assumere la responsabilità dell’idoneità degli allievi piloti ed effettuare voli S.P. (solo pilota)

comunicandolo tempestivamente al Responsabile dell’addestramento; • effettuare i voli di controllo stabiliti dal programma per gli allievi solisti;

50

• segnalare al Responsabile dell’addestramento gli allievi che ritenga non idonei al proseguimento dell’addestramento per inattitudine o per indisciplina;

• curare la disciplina degli allievi piloti; • comunicare al Responsabile dell’addestramento quando gli allievi piloti sono pronti per le prove di esame; • mantenere aggiornato il Libretto di Attestazione di Istruzione

L’istruttore deve assicurare che l’attività addestrativa venga effettuata nel pieno rispetto delle condizioni e delle prescrizioni contenute nelle pubblicazioni aeronautiche. Allo scopo deve prevedere, nel pianificare l’attività di volo prevista, l’uso da parte dell’allievo di appropriata documentazione. L’istruttore prima di iniziare il decollo deve altresì accertare che, sulla base delle informazioni disponibili, le condizioni meteo, e quelle garantiscono un decollo ed un atterraggio in sicurezza per lo svolgimento dell’attività addestrativa. L’istruttore prima di iniziare un volo deve accertare che:

1. l’aliante sia in stato di aeronavigabilità; 2. gli strumenti e gli equipaggiamenti richiesti dalla missione da svolgere siano regolarmente

funzionanti; 3. siano disponibili le carte aeronautiche ed ogni altra documentazione appropriata all’area delle

operazioni; 4. i dati di peso dell’aliante ed il centraggio siano tali che la missione possa essere svolta nel

rispetto del manuale dell’aeromobile. L’istruttore riporta sul Quaderno Tecnico di Bordo ogni difetto tecnico riscontrato ed ogni eccedenza rispetto alle limitazioni tecniche previste nella documentazione di aeromobile. Nel corso dell’attività istruzionale l’istruttore non potrà superare le sei ore di volo giornaliere, in ogni caso intervallate dopo tre ore da almeno trenta minuti di riposo. L’istruttore risponde personalmente all’Aero Club della sicurezza dell’allievo, per il rispetto della quale dovrà attenersi scrupolosamente alle disposizioni del presente manuale, nonché alle normative aeronautiche vigenti. 1.4.4 Compiti e responsabilità degli Insegnanti di teoria Gli insegnanti di teoria, in possesso dei requisiti professionali di cui alle direttive Enac e JAR-FCL svolgono i seguenti compiti:

• tengono le lezioni delle materie previste dai programmi ministeriali, secondo gli orari stabiliti dalla Scuola;

• si assicurano che gli allievi siano muniti dei testi e degli ausili didattici necessari; • controllano il progresso degli allievi mediante esercitazioni, interrogazioni, questionari e prove di

preesame; • segnalano al Responsabile dell’addestramento le assenze ripetute dalle lezioni; • curano l’allestimento dell’aula lezioni degli ausili didattici necessari; • selezionano e consigliano i libri di testo da adottare per l’istruzione teorica; • mantengono aggiornata la propria preparazione professionale.

In funzione dei controlli intermedi dell’apprendimento e del test pre-esame, esprimono al Responsabile dell’addestramento il parere favorevole o sfavorevole per l’ammissione dell’allievo all’esame ministeriale. Gli insegnanti di teoria rispondono personalmente delle conseguenze derivanti dall’aver impartito insegnamenti erronei ovvero contrari alle disposizioni aeronautiche ufficiali. 1.4.5. Obblighi degli Allievi Gli allievi devono attenersi scrupolosamente alle diposizioni loro impartite ed in particolare essi devono:

51

1. osservare scrupolosamente gli orari comunicati dalla Scuola e dal proprio istruttore; 2. prendere visione del programma giornaliero; 3. partecipare alle previste lezioni teoriche; 4. partecipare al briefing e ai de briefing; 5. prendere visione ed essere a conoscenza delle norme e delle procedure aeroportuali; 6. osservare scrupolosamente le norme relative alla disciplina ed alla sicurezza del volo specie nei voli

da solo pilota; 7. comunicare tempestivamente al responsabile dell’addestramento le eventuali assenze; 8. segnalare all’istruttore o al Responsabile dell’addestramento le eventuali disfunzioni riscontrate; 9. mantenere aggiornato il proprio libretto di volo; 10. adoperarsi per il corretto impiego e la salvaguardia di tutte le dotazioni della Scuola; 11. tenere un comportamento consono con le finalità della Scuola; 12. prestare aiuto per la preparazione ed il funzionamento della linea di volo e precisamente:

a) assistere piloti ed allievi che si apprestano al volo; b) collaborare alla tenuta degli stralci di volo; c) collaborare al recupero del cavo di traino; d) agganciare il cavo ad aliante e trainatore; e) collaborare alle operazioni di decollo; f) partecipare al recupero degli alianti atterrati; g) prestare aiuto per il ricovero in hangar del materiale di volo e dei mezzi di supporto; h) provvedere alla sistemazione di paracadute, cavi e cuscini ed alla chiusura serale dell’hangar i) partecipare alla pulizia periodica degli alianti e degli aerei di traino.

1.4.6 Norme disciplinari Gli allievi che non si attengono alle norme indicate al precedente paragrafo, che commettano atti di indisciplina a terra o in volo, o che denotino scarso interesse per il corso, possono essere proposti per i seguenti provvedimenti disciplinari:

1. richiamo da parte del responsabile dell’addestramento; 2. sospensione temporanea da l corso da 15 giorni a due mesi; 3. esonero dal corso; 4. non ammissione agli esami

1.4.7. Autorizzazione al volo L’istruttore autorizza il volo dell’allievo come Solo Pilota, quando l’allievo abbia dimostrato di saper eseguire con sicurezza tutte le manovre di pilotaggio dell’aliante e comunque non prima che l’allievo abbia completato l’addestramento a doppio comando nel rispetto del programma ministeriale. Tutti i voli dell’allievo solista debbono essere preventivamente autorizzati e programmati dall’istruttore, che ne stabilisce la durata, la zona di lavoro, le manovre di esercitazione. L’istruttore segue da terra le operazioni dell’allievo fino all’atterraggio dell’aliante e firma la relativa scheda del libretto di attestazione di istruzione, dopo aver ascoltato la relazione dell’allievo sul volo svolto. Nell’autorizzare il volo dell’allievo come solo pilota, l’istruttore dovrà valutare attentamente le condizioni meteorologiche (aria calma ed assenza di vento) e di traffico aeroportuale. 1.4.8 Comando di aeromobile La responsabilità dell’impiego dell’aeromobile è interamente del pilota comandante, sia egli o meno ai comandi. Per i voli a doppio comando il comandante dell’aeromobile è sempre l’istruttore. 1.4.9 Responsabilità del pilota in comando Al pilota comandante è conferita l’autorità finale di decidere di come disporre dell’aeromobile.

52

Per i voli da solo pilota l’allievo è il comandante dell’aliante su cui vola, tuttavia in caso di incidente la responsabilità grava sull’istruttore che segue da terra il volo. L’allievo è responsabile se non si attiene alle disposizioni impartite prima e durante il volo solista dall’istruttore. L’istruttore risponde altresì degli eventuali incidenti che dovessero verificarsi per i voli dell’allievo come solo pilota in caso di concessa autorizzazione al volo dell’allievo in difetto delle condizioni minime di sicurezza meteorologiche e di visibilità. 1.4.10 Documentazione dell’aeromobile Gli alianti e gli aerotraini della Scuola di volo a vela, così come ogni aeromobile da turismo, sono corredati dai seguenti documenti ufficiali:

1) certificato di immatricolazione 2) certificato di navigabilità 3) nota di assicurazione 4) licenza di stazione radio 5) quaderno tecnico di bordo 6) manuale di volo 7) libretto di istruzione e di impiego (per usi addestrativi)

1.4.11 Conservazione dei documenti dell’aeromobile La conservazione, la custodia e l’aggiornamento dei documenti degli aeromobili della Scuola sono effettuati dalla Segreteria dell’Aero Club e dall’Officina Aeronautica Certificata “Officine Aeronautiche Ghidotti” a cui l’Aero Club ha appaltato la concessione della manutenzione e dell’assistenza tecnica dei mezzi. A bordo degli aeromobili sono sempre presenti:

1. certificato di immatricolazione; 2. certificato di navigabilità 3. licenza di stazione radio; 4. nota di assicurazione; 5. manuale di volo dell’aeromobile.

Presso l’Officina Aeronautica Certificata “Officine Auronautiche Ghidotti” sono conservati il quaderno tecnico di bordo e il libretto dell’aeromobile, sul quale vengono di volta in volta registrati gli interventi cui è sottoposta la cellula, firmati dal capo controllo dell’officina di manutenzione, nonché le ore di volo effettuate, in base al progredire delle quali l’aeromobile viene sottoposto alle ispezioni periodiche obbligatorie. Presso la Segreteria dell’Aero Club è conservato il libretto di istruzione e di impiego dell’aeromobile. Copie del manuale di volo dell’aeromobile e del libretto di istruzioni e di impiego sono a disposizione ad uso didattico degli allievi del Corso presso la sala lezioni dell’Aero Club. 1.4.12 Visite mediche e certificazioni periodiche La Scuola deve accertarsi che gli allievi siano in regola con le prescrizioni di cui alle richiamate disposizioni ministeriali per l’attività di volo. In particolare per tutta la durata del Corso la Scuola dovrà accertare che l’allievo abbia svolto i previsti accertamenti medici per la persistenza dell’idoneità al volo. Tali accertamenti devono essere ripetuti:

• ogni 24 mesi per coloro che non abbiano superato il 40° anno di età; • ogni 12 mesi per coloro che abbiano superato il 40° anno di età.

La visita medica per l’idoneità al volo deve essere effettuata presso l’IML Aeronautica Militare fino a licenza conseguita, e solo dopo anche da medici espressamente abilitati.

53

1.4.13 Libretto di volo dell’allievo Il libretto dell’ “Attestazione d’istruzione” personale dell’allievo è conservato presso la Segreteria dell’Aero Club. La Segreteria è responsabile del rispetto da parte degli istruttori ed esaminatori dell’effettuazione dei controlli sul libretto secondo le scadenze previste. Il libretto deve essere tenuto in modo ordinato e sempre aggiornato. Il libretto è ripartito in tre parti: la prima contiene le missioni relative all’attività di addestramento basico (Scheda 1/A); la seconda le missioni relative all’addestramento di consolidamento (Scheda 2/A); e la terza il sommario dei voli effettuati dall’allievo. L’istruttore cura le registrazioni di competenza sul libretto dell’ “Attestazione d’istruzione” personale per ciascuna missione di volo. Per ogni volo facente parte di una missione, l’istruttore provvede a contrassegnare le voci che sono state eseguite, sia che siano state acquisite, sia che non siano state acquisite dall’allievo, e provvederà altresì ad annotare le proprie osservazioni. Quando la missione è stata globalmente acquisita dall’allievo, l’istruttore appone la propria firma nell’apposito riquadro. Gli estremi di ogni volo saranno riportati a cura dell’allievo nel Sommario dei voli (terza parte del libretto). Il responsabile dell’addestramento avrà modo, attraverso l’esame dei libretti, di seguire il profitto degli allievi ed inoltre, di controllare la professionalità e la standardizzazione degli istruttori. 1.4.14 Manuale di volo dell’aeromobile Il Manuale di volo dell’aeromobile è pubblicato dal costruttore ed è parte integrante del CN. Deve essere sempre tenuto a bordo dell’aeromobile durante le operazioni di volo. Il manuale di volo dal quale viene tratto il libretto di istruzione e di impiego ad uso della Scuola, è suddiviso nelle sezioni sotto elencate:

1) generale; 2) limitazioni; 3) procedure di emergenza 4) procedure normali; 5) prestazioni; 6) pesi e bilanciamento; 7) descrizione e impiego dell’aeromobile; 8) mantenimento,assistenza e manutenzione; 9) supplementi.

1.4.15 Il libretto di istruzione e impiego Il libretto di istruzione e impiego dell’aeromobile è un manuale ad esclusivo uso didattico adottabile per tutti i velivoli dello stesso tipo e denominazione. E’ documento obbligatorio per le Scuole di volo relativamente ai mezzi impiegati ad uso istruzionale. Il libretto di istruzione e impiego va utilizzato solo per uso didattico-addestrativo,mentre per l’impiego operazionale è necessario sempre fare riferimento al Manuale di Volo, specifico per ogni singolo esemplare di aeromobile.

54

MANUALE DELLE OPERAZIONI Parte B2 – Parte tecnica

2 Informazioni sui mezzi impiegati

Caratteristiche tecniche dell’aliante Per le caratteristiche tecniche dell’aliante I-IVVB si rinvia al Manuale di volo e al libretto di istruzione e impiego. Di seguito si riportano per sintesi le principali caratteristiche tecniche dell’aliante. CARATTERISTICHE ALIANTE GROB G 103 TWIN ASTIR II Costruttore Grob-Flugzeugbau Materiali fusoliera fibra di vetro/resina Materiali ali e impennaggi fibra di vetro/resina Apertura alare m. 17.15 Lunghezza m. 8,15 Altezza m. 1,55 Superficie alare 17,8 Peso a vuoto Kg. 380 Peso massimo al decollo Kg. 580 Carico alare massimo Kg./ 32,6 Peso nel posto anteriore Kg. 70-110 Peso nel posto posteriore Kg. 0-110 PRESTAZIONI Velocità di stallo Km/h 66 Velocità di minima discesa Km/h 80 Velocità di massima efficienza Km/h 95 Efficienza max. 36,5 Minima discesa m/sec 0,64 LIMITAZIONI OPERATIVE Velocità massima (Vne) Km/h 230 Velocità di manovra (Va) Km/h 167 Velocità max. in aria turbolenta (Vra) Km/h 167 Velocità max. di traino aereo (Vt) Km/h 167 Velocità max. di lancio al verricello (Vw) Km/h 120 Velocità minima di avvicinamento (triangolo giallo) Km/h 95 Fattori di carico max. /alla Va) +5 -2,65

55

2.1.2 Check-list

TWIN 2 I-IVVB

CONTROLLI PREVOLO IN CABINA ATTACCHI ALARI……..……4…CONTROLLATI CONNESSIONI COMANDI……..CONTROLLATI BATTERIA………...ISTALLATA E COLLEGATA OGGETTI LIBERI…………………….SISTEMATI COMANDI ……...LIBERI E CORRISPONDENTI STRUMENTI…………….TUTTI CONTROLLATI FRENO………………………………....PROVATO POMMELLI SGANCIO………………..PROVATI RADIO…………………………………..PROVATA ZAVORRA……………………...SE NECESSARIO CINGHIE ……………………….CONTROLLATE PARACADUTI…………………CONTROLLATI DOCUMENTAZIONE ….…….CONTROLLATA ALL’ESTERNO MUSONE ………………………………..INTEGRO TETTUCCIO…..…….INTEGRO E FILO DI LANA RUOTE… ANTERIORE 2,5 atm CENTRALE 2,8 GANCIO ANT./BARICENTRICO CONTROLLATI FIANCATA ANT. SIX……………..…..INTEGRA SEMIALA SINISTRA: SUPERFICI PER DANNI ALETTONE…INTEGRITA’, LIBERTA’, GIOCHI DIRUTTORE……...FUNZIONALITA’ E GIOCHI FIANCATA POST.SIX………….……..INTEGRA DERIVA……………………………...INTEGRITA’ TIMONE………….….INTEGRITA’-FINE CORSA STABILIZZATORE….RISCONTRI MONTAGGIO EQUILIBRATORE E TRIM …. CONTROLLATO RUOTINO CODA 2,5 atm..…….CONTROLLATO PITOT , VENTURI, STATICHE……….. LIBERI FIANCATA POST. DEX…………..…..INTEGRA SEMIALA DESTRA……. SUPERFICI PER DANNI ALETTONE…INTEGRITA’, LIBERTA’, GIOCHI DIRUTTORE, ….… FUNZIONALITA’ E GIOCHI FIANCATA ANT. DEX……………..…..INTEGRA PRESE STATICHE……………………. LIBERE

56

TWIN 2 I-IVVB

CONTROLLI PREDECOLLO INTERNI

SE VOLO SOLISTA…. POSTO DIETRO SICURO BERRETTO-OCCHIALI…………… INDOSSATI POSIZIONE PILOTA ………………...CORRETTA CINGHIE E PARACADUTE……….ALLACCIATI PEDALIERA ……………………….REGOLATA TETTUCCIO……………..CHIUSO E BLOCCATO DIRUTTORI…………..…PROVATI E BLOCCATI TRIM………………………………..…REGOLATO COMANDI DI VOLO..PROVATI FONDO CORSA STRUMENTI……………………..CONTROLLATI VW 120 Km/h ..VT 170 Km/h .…INDIVIDUARLA RADIO…..127.15…130.00 VOLUME REGOLATO SGANCIO …PROVARE ANCHE ALL’INDIETRO EMERGENZE TETTUCCIO………IN POSIZIONE BRIEFING PREDECOLLO………...EFFETTUARE ESTERNI

VENTO,AREA LIBERA E TRAFFICO…..SICURO FAR AGGANCIARE IL CAVO………….………… NOTIFICA……………”REGGIO INFORMAZ....” MANO SIX……………VICINA ALLO SGANCIO “VERRICELLO/I-DO………..……TENDI CAVO ” “VERRICELLO/I-DO……… ………..CAVO TESO” FLAPS TRAINO……………………..ABBASSATI GUARDARE …………………………...DAVANTI

57

TWIN 2 I-IVVB CONTROLLI IN VOLO ALLO SGANCIO DA TRAINO AEREO

GUARDARE A DESTRA ……….AREA LIBERA POSIZIONE CORRETTA DIETRO AL TRAINO SGANCIARE………..LA FUNE SI ALLONTANA VIRARE A DESTRA ……..………….IAS 85 Km/h ALLO SGANCIO DA VERRICELLO

ASSETTO PICCHIATO SAGNCIARE 3 VOLTE IAS TRIANGOLO GIALLO VIRARE A DESTRA PREACROBATICI

CARRELLO…………….CHIUSO E BLOCCATO DIRUTTORI…………………………..BLOCCATI CINGHIE…………………………………….TESE OGGETTI LIBERI……………………….FISSATI AREA……….LIBERA, QUOTA DI SICUREZZA INGRESSO IN CIRCUITO

SPAZIO AEREO……………….. CONTROLLATO VENTO………………………………..VALUTATO VELOCITA’ ……..…….TRIANGOLO GIALLO CARRELLO…………..ESTRATTO E BLOCCATO CHIAMATA RADIO…………”PRENOTAZIONE” SOTTOVENTO

VELOCITA’……..……….TRIANGOLO GIALLO DIRUTTORI…………………….………PROVATI CHIAMATA RADIO………….”.SOTTOVENTO.” FINALE

VELOCITA’…………..…..TRIANGOLO GIALLO DIRUTTORI………….A META’ POI REGOLARE POST VOLO

PISTA………..…….LIBERARE VELOCEMENTE CHIAMATA RADIO……….”I-VB HA LIBERATO” DEBRIEFING………………………EFFETTUARE DEBRIEFING………………………EFFETTUARE

58

TWIN 2 I-IVVB EMERGENZE ROTTURA CAVO traino aereo < 50 m. ACCOSTARE VERSO ZONA LIBERA DA OSTACOLI E CONTROVENTO. >50 m. VIRARE CONTROVENTO DI 180° E ATTERRARE IN CONTROPISTA ROTTURA CAVO lancio verricello < 50 m. ATTERRARE DRITTO IN PISTA. >50 m. SE C’E’ PISTA DAVANTI……….DRITTO, SE NON C’E’ PISTA…. VIRARE SOTTOVENTO Poi 270° PER ATTERRARE IN CONTROPISTA RIMESSA DALLA VITE

- PIEDE CONTRARIO ALLA ROTAZIONE - BARRA AL CENTRO QUANDO CESSA LA ROTAZIONE - PEDALIERA AL CENTRO - CABRARE DOLCEMENTE LANCIARSI COL PARACADUTE

- TIRARE MANIGLIE ROSSE TETTUCCIO - SPINGERLO VIA CON LA MANO SINISTRA - SBLOCCARE LE CINTURE - SOLLEVARSI E LANCIARSI FUORI - TIRARE LA MANIGLIA PARACADUTE A FINE CORSA TRA 1 E 3 SECONDI PROCEDURE NON NORMALI ALI BAGNATE O GHIACCIATE DI POCO AUMENTARE LA VELOCITA’ DI 10 Km/h ABBASSAMENTO DELL’ALA SE UN’ALA CADE, IN VOLO LIVELATO OD IN VIRATA, BARRA NEUTRA E PIEDE CONTRARIO ALLA ROTAZIONE IMBARDATA AL SUOLO AD INIZIO CORSA DI DECOLLO SE L’ALA TOCCA IL SUOLO E/O IMBARDATA MAGGIORE DI 15° SGANCIARE IMMEDIATAMENTE

59

TWIN 2 I-IVVB CARATTERISTICHE E LIMITI APERTURA ALARE m. 17,5 LUNGHEZZA m. 8,18 ALTEZZA m. 1,55 PERFORMANCE EFFICIENZA 36,5 37 Alla IAS di Km/h 95 105 Con peso di Kg 450 580 MINIMA CADUTA 0,64 0,70 Alla IAS di Km/h 80 85 PESI

SEDILE POSTO ANTER. POSTERIORE MINIMO Kg. 70 0 MASSIMO Kg. 110 110 MAX NEL BAGAGLIAIO Kg. 10 MAX TOTALE Kg. 580 PESO A VUOTO Kg. 380 VELOCITA’ VNE Km/h 230 VA Km/h 167 VM Km/h 167 VW Km/h 120 VT Km/h 167 STALLO ad 1g SENZA E CON DIRUTTORI SOLO PILOTA Km/h 66 Km/h 75 DUE PILOTI Km/h 75 Km/h 85 MASSIMA COMPONENTE DEL VENTO AL TRAVERSO………….. Km/h 20

60

2.1.3 Limitazioni di impiego Devono essere scrupolosamente osservate le limitazioni di impiego indicate dal costruttore e dai competenti organi di controllo. Le indicazioni su tali limitazioni si trovano nel Manuale di Volo dell’aeromobile. I Manuali di Volo sono conservati a bordo dell’aeromobile, ma copie conformi sono disponibili nella traduzione in lingua italiana presso il locale “Aula Briefing” dell’Aero Club. Gli allievi possono consultarli dietro semplice richiesta. Ogni dubbio o chiarimento potrà essere richiesto all’istruttore. 2.1.4 Controllo giornaliero dell’aliante L’ispezione giornaliera dei velivoli adibiti alla scuola di volo a vela viene effettuata dal personale tecnico della “Officine Aeronautiche Ghidotti”. Tuttavia gli allievi prima di andare in volo dovranno in ogni caso procedere al controllo dell’aliante sotto la guida dell’istruttore con riferimento all’elenco delle operazioni di cui alla check-list dell’aliante “controlli prevolo”riportata al precedente paragrafo 2.1.2. Eventuali inefficienze del velivolo andranno riportate per iscritto sul QTB, ma in ogni caso dovranno essere verbalmente segnalate al tecnico responsabile, unitamente a tutte le informazioni che possono aiutare nella diagnosi e quindi nell’intervento tecnico. Oltre che il dovere, l’istruttore ha il diritto di essere informato, anche dettagliatamente,dal tecnico in ordine al tipo di intervento effettuato sull’aeromobile e alle possibili eventuali cause che hanno determinato l’inconveniente. Questo tipo di collaborazione consente al pilota l’acquisizione di altra esperienza utile ad evitare o, comunque, ridurre statisticamente la possibilità di ripetersi dell’inconveniente stesso. Tale collaborazione contribuisce, inoltre, ad instaurare un sereno rapporto tra i settori, tecnico e operativo, nell’interesse comune dell’immagine della Scuola oltre che della produttività e dell’economia di gestione. 2.1.5 Cura e manutenzione I velivoli in linea di volo debbono essere efficienti per tutte le operazioni a cui il velivolo è abilitato dal Certificato di Navigabilità. Oltre all’efficienza operativa, anche l’igiene e la pulizia esterna ed interna richiedono particolare cura. Manovra a terra Prima di muovere un aliante, andrà controllato che sia correttamente installato il ruotino pivottante e che la capottina sia chiusa. Gli alianti vanno spinti in retromarcia applicando la forza sul bordo d’entrata delle semiali all’incirca a metà dell’apertura, o usando le apposite maniglie in fusoliera. All’estremità delle ali gli alianti debbono essere solamente sostenuti e, a meno di manovre in spazi ristretti, è sufficiente una sola persona. Pulizia L’aliante va lavato con spugna umida ed asciugato con pelle di daino. E’necessario fare attenzione a non rigare il plexiglass della capottina (va usato uno straccio pulito e l’apposito spray). Va fatta attenzione a non fare entrare acqua nelle dalle prese di pressione per gli strumenti. Stazionamento L’aliante non deve essere lasciato ove possa essere di intralcio alle operazioni di decollo e atterraggio. Vanno spente le utenze elettriche di bordo (radio,variometro,computer), chiusa la capottina,tolto il ruotino di pivottante e zavorrata l’estremità dell’ala a terra. Se l’aliante è lasciato al sole, la capottina va coperta con l’apposito telo di protezione

61

Hangaraggio Va accertato che la batteria sia stata tolta e messa in carica La capottina va coperta con il telo di protezione. Paracadute I paracadute non utilizzati devono essere appoggiati su di un piano, in luogo ombreggiato ed asciutto. Non devono essere appoggiati, neppure momentaneamente, sul dorso delle ali durante le operazioni di preparazione al volo. Cavo di traino Va controllato che non si formino o rimangano nodi, in particolare durante la fase di tensione prima del decollo. E’ necessario accertarsi che il cavo venga ritirato al termine dell’attività ed avvolto, se asciutto, o lasciato disteso in hangar, se bagnato. 2.1.6 Equipaggiamento radio Gli aeromobili utilizzati dalla Scuola di volo sono dotati di apparato radio per le comunicazioni bilaterali in ogni momento del volo con le stazioni aeronautiche e sulle frequenze prescritte dalla competente autorità aeronautica. L’apparato radio è altresì in grado di consentire le comunicazioni sulla frequenza di emergenza aeronautica 121,500 MHz.

Parte B 3 – Parte operativa 3 Procedure operative 3.1.1. Controlli pre-decollo I controlli pre-decollo vanno eseguiti dopo essersi installati a bordo dell’aliante prima del decollo, secondo l’ ordine della check list “controlli predecollo” riportata al precedente paragrafo 2.1.2. 3.1.2. Decollo Nell’approssimarsi al decollo l’allievo dovrà procedere come segue: PROCEDURA DI DECOLLO

1) Effettuare il promemoria di sicurezza di cui al successivo paragrafo 2) Far tendere il cavo 3) Alzare il pollice destro e mantenerlo alzato fino a quando l’ala verrà sollevata 4) Controllare che la pista sia sgombra da oggetti e/o persone 5) Controllare la manica a vento e stimare l’intensità del vento 6) Comunicare al trainatore/verricellista ”cavo teso, aliante pronto”

3.1.3 Emergenze in decollo al traino aereo (TR) In caso di emergenza in decollo l’ allievo dovrà attenersi alla seguente procedura:

62

3.1.4 Emergenze in traino In caso di emergenza durante il traino l’ allievo dovrà attenersi alla seguente procedura:

3.1.5 Sgancio del traino

Alla quota stabilita l’ allievo effettuerà i controlli pre-sgancio e rilascierà il cavo. 3.1.5 bis Emergenze in decollo al verricello (VE) In caso di emergenza in decollo l’allievo dovrà attenersi alla seguente procedura:

EMERGENZE IN DECOLLO Nel caso di rottura del cavo, sgancio accidentale o ordinato dal trainatore, improvvisa perdita di potenza del trainatore, devono essere eseguite le seguenti procedure: Aliante ancora in fase di rullaggio:

1) estrarre immediatamente i diruttori 2) frenare prontamente 3) evitare l’ aereo di traino sulla destra

Aliante al di sotto di 50 metri di quota: 1) proseguire diritti 2) dare barra in avanti e mantenere la velocità triangolo giallo 3) dirigere verso i campi di emergenza individuati sulla planimetria dell’ aeroporto con accostate max di 45° 4) sbloccare i diruttori pronti all’uso

Aliante al di sopra di 50 metri di quota: 1) virare di 180° controvento 2) atterrare in contropista sull’ aeroporto

EMERGENZE IN TRAINO L’ aereo di traino “batte” le ali: sganciare immediatamente L’ aereo di traino scompare dalla vista: sganciare immediatamente Impossibilità di mantenere la posizione dietro all’ aereo: sganciare immediatamente

area a destra del traino libera pomello di sgancio tirare con forza due volte cavo verificare che sia sganciato disimpegno virare a destra carrello retratto se disponibile velocita’ regolata con trim

63

Procedure e controlli pre-atterraggio Il pilota dovrà portarsi nella zona di ingresso in circuito (prenotazione) prevista per l’ atterraggio nella direzione prescelta (si veda al riguardo il quadro della procedura di atterraggio sull’ aeroporto esposto in Aula lezioni), alla quota di 300 m QFE e procedere ai controlli sottoelencati.

CONTROLLI INGRESSO IN CIRCUITO Spazio aereo controllato Vento valutato Direzione di atterraggio stabilita Carrello estratto e bloccato Velocità-trim triangolino giallo Quota e variometro controllati Chiamata radio effettuata

Durante il tratto di sottovento, il pilota dovrà tenere sotto controllo la velocità, l’ altezza ed il rateo di discesa, nonchè il traffico aeroportuale. Il pilota terrà inoltre conto del vento per l’ eventuale correzione della deriva , ed effettuerà i seguenti controlli:

EMERGENZE IN DECOLLO Nel caso di rottura del cavo, sgancio accidentale, improvvisa perdita di potenza del motore, devono essere eseguite le seguenti procedure: Aliante ancora in fase di corsa al suolo:

1) picchiare immediatamente ma di pochi gradi, per livellare 2) ali livellate, non usare i diruttori 3) al contatto col suolo, fuori tutto diruttori

Aliante in fase di rotazione: 1) picchiare immediatamente ed interrompere solo appena si vede il terreno 2) dare barra in avanti e mantenere la velocità triangolo giallo 3) andare dritto e usare i diruttori per non uscire di pista

Aliante metà salita o meno: 1) picchiare immediatamente e fino ad assumere assetto 30°/40° muso giù 2) tirare il pommello di sgancio 3 volte 3) ascoltare il fruscio e leggere IAS triangolo giallo prima di livellare 4) decidere il circuito come di seguito:

a) ho pista davanti: tutto diruttori e atterro dritto b) non ho pista: accosto sottovento poi 270° per contro pista c) aliante oltre la metà della salita: come sopra 1,2,3,

poi eseguo un normale circuito per atterrare

64

CONTROLLI DI SOTTOVENTO Traffico e pista sotto controllo Velocita’ triangolino giallo Quota controllata Variometro valutato Diruttori verificati Carrello controllato estratto e bloccato Chiamata radio effettuata

Il pilota eseguirà quindi la virata base, il tratto di base, la virata finale e la discesa finale avendo cura di mantenere la velocità assolutamente costante ed il filo di lana e la pallina al centro. Sceglierà un punto di mira adeguato alle condizioni del momento (vento e traffico), mai comunque oltre la metà pista, utilizzando i diruttori per mantenere costante il rateo di discesa, e all’occorrenza aumentarlo o diminuirlo a seconda delle necessitò. Al momento della richiamata, il pilota non agirà ulteriormente sui diruttori, sposterà lo sguardo a fondo pista e farà ruotare l’ aliante dolcemente con la barra per portarlo parallelo al terreno, pilotando l’aliante fino all’ arresto. 1.1.6 Controlli pre-manovre acrobatiche

Prima di procedere a qualsiasi manovra acrobatica l’ allievo dovrà effettuare i seguenti controlli:

1.1.7 Condizioni meteo mini me per i voli con l’ istruttore L’ istruttore svolge l’ attività di volo istruzionale compatibilmente con le condizioni meteorologiche della giornata, nel rispetto delle minime di visibilità, e delle condizioni del vento ammesse dal manuale di volo dell’ aliante. L’ istruttore dovrà evitare l’ attività istruzionale in condizioni di vento, turbolenza e visibilità non consentite dalla regolamentazione aeronautica e dalle caratteristiche tecniche dell’ aliante. Tuttavia anche in condizioni di forte vento e turbolenza sarà possibile per l’ istruttore svolgere l’ attività istruzionale al fine di dimostrare all’allievo il comportamento dell’aliante proprio in condizioni estreme, pur nel rispetto dei parametri di sicurezza e delle condizioni minime di visibilità, vento e turbolenza annesse dalla regolamentazione aeronautica e dalle caratteristiche tecniche dell’ aliante. 1.1.8 Voli dell’ allievo solista L’ istruttore autorizza il volo dell’ allievo come Solo Pilota, nel rispetto dei tempi minimi di istruzione a doppio comando previsti dalle vigenti disposizioni, e solo quando l’allievo abbia dimostrato di sapere eseguire con sicurezza tutte le manovre di pilotaggio dell’aliante. I voli dell’allievo solista debbono essere preventivamente autorizzati e programmati dall’istruttore, che ne stabilisce la durata, la zona di lavoro, le manovre di esercitazione. L’istruttore autorizza per iscritto tutti i voli da solista dell’allievo. I voli da solista dell’ allievo devono essere autorizzati esclusivamente in condizioni meteo ideali, ossia in assenza di vento forte o al traverso, turbolenza eccessiva, scarsa visibilità. L’ istruttore segue da terra tutte le operazioni dell’allievo fino all’ atterraggio dell’aliante.

CONTROLLI PRE MANOVRE ACROBATICHE Quota sufficiente (minimo 500 m) Spazio aereo libero (eseguire una virata di 90° e una di 180° nel verso opposto) Cinture controllate e tese Capottina chiusa e bloccata Oggetti liberi in cabina nessuno Carrello retratto e bloccato

65

Durante lo svolgimento del volo da solo pilota, l’allievo deve attenersi scrupolosamente alle norme di sicurezza ed alle prescrizioni dell’istruttore. In particolare l’allievo dovrà:

a) mantenere un’ adeguata osservazione esterna; b) rispettare le istruzioni dell’istruttore; c) virare nello stesso verso dell’aliante già presente nella stessa termica; d) evitare rotte di collisione con altri aeromobili volanti alla stessa quota; e) deviare a destra in avvicinamento frontale o sorpasso di altri aeromobili; f) attenersi alle disposizioni impartite dall’istruttore prima del volo o via radio durante il volo g) attenersi alle regole di prudenza, diligenza e perizia; h) interrompere il volo in caso di rilevata non perfetta efficienza dell’ aliante, in caso di peggioramento

delle condizioni atmosferiche o di sopravvenuta stanchezza; i) portarsi all’atterraggio senza indugio su richiesta dell’ istruttore.

3.1.10 Volo con pioggia o ghiaccio Volando in condizioni di pioggia, l’allievo dovrà tenere presente che l’ala bagnata diminuisce sensibilmente la propria efficienza, e la velocità di stallo aumenta. L’allievo dirigerà verso il campo mantenendo una velocità minima superiore a quella di stallo in condizioni normali In caso di temporale dovrà fare attenzione alle raffiche di vento e alla direzione variabile del vento. Una volta atterrato l’allievo dovrà riporre prontamente l’aliante nel proprio riparo ed asciugarlo. Una leggera formazione di ghiaccio sulle ali ha effetto limitato sulle caratteristiche dall’aliante, salvo l’aumento della velocità di stallo di circa 10 km/h. Formazioni più consistenti possono invece degradare le prestazioni in modo notevole. L’allievo dovrà studiare attentamente il manuale di volo dell’aliante ed in particolare la sezione relativa alle procedure di emergenza. 3.1.11 Lancio con il paracadute Il lancio con il paracadute può rendersi necessario in caso di collisione in volo o grave cedimento strutturale che rende l’aliante non più governabile. Durante l’attività di Scuola l’ ordine di lanciarsi deve venire dall’ istruttore, che ripeterà tre volte ad alta voce la parola: ”lanciati! ” Ricevuto l’ ordine, l’allievo deve:

1) sganciare la cappottina agendo sulle leve rosse di apertura; 2) sollevare il tettuccio e spingerlo via con la mano sinistra; 3) sganciare le proprie cinture di sicurezza; 4) uscire dall’ abitacolo dal lato piu’ appropriato secondo l’ assetto dell’ aliante, facendo

attenzione a non restare impigliato con le gambe sotto il cruscotto; 5) dopo avere contato fino a tre, per allontanarsi dall’ aliante, tirare con forza la maniglia

di apertura del paracadute fino a fine corsa.

Una volta apertosi, il paracadute è sommariamente dirigibile tirando i fasci funicolari che collegano l’imbragatura alla velatura, sopra la testa: tirando a destra il paracadute gira a destra e viceversa. Cercare di dirigere verso una zona sgombra da ostacoli, possibilmente con il vento frontale. Al momento del contatto con il suolo, mantenere le gambe unite e le ginocchia flesse per attutire l’ impatto con il suolo, i gomiti aderenti al corpo, e disporsi ad eseguire un rotolamento sulla schiena da un lato. Una volta a terra , liberarsi della velatura sganciando gli appositi moschettoni. In caso di atterraggio in zona inadatta (tetti, alberi), stare rannicchiati e proteggere il volto con le braccia. In caso di atterraggio sull’acqua, liberarsi del paracadute sganciando l’ imbragatura al più presto, in modo da potere nuotare liberamente.

66

La procedura di evacuazione di emergenza dell’aliante sarà oggetto di dimostrazione da parte dell’ istruttore nel corso della prima missione di ambientamento a terra. I paracadute devono essere conservati in luogo asciutto e riparato. A tale proposito è previsto un armadietto metallico in hangar all’interno del quale essi devono essere riposti al termine dell’attività di volo. In nessun caso i paracadute devono essere lasciati all’interno dell’abitacolo dell’aliante. 3.1.12 Area e rotte di addestramento Normalmente la missione di addestramento prevede lo sgancio a m 750 d’ altezza. Le aree riservate all’ addestramento sono due:

• la prima a N/E dell’aviosuperficie

• la seconda a SUD dell’aviosuperficie

Tali zone consentono la possibilità di un rientro al campo agevole e l’ingresso in sottovento senza significative perdite di quota, rispettivamente per la pista 02 ovvero per la pista 20. L’ allievo dovrà dirigere sul punto di prenotazione da raggiungere alla quota non inferiore a m 300. 3.1.13 Quota minime Di seguito sono riportate le quote minime di sorvolo (QFE aeroporto) dei punti più significativi nel raggio di 10 Km. dall’ aeroporto, alle quali l’allievo dovrà in ogni caso adeguarsi, valutando altresì per il rientro in sicurezza sul campo la direzione e l’ intensità del vento, valori che incidono sull’ efficienza reale dell’ aliante: - Lago di Campogalliano m. 700 - Scandiano m. 1000 - Masone m. 500 - Correggio m. 1100 1.2 Limitazioni e precauzioni di impiego Gli alianti in uso alla Scuola di Volo a Vela devono essere impiegati in conformità al Certificato di Navigabilità e al Libretto di Istruzioni e di Impiego. Targhette, liste, marcature di strumenti o loro combinazioni, contenenti le limitazioni operative prescritte dall’ autorità aeronautica certificante sono esposte a bordo dell’ aeromobile. 3.2.1 Equipaggiamento Gli alianti in uso alla Scuola di Vola a Vela sono dotati dell’ equipaggiamento minimo standard previsto per il rilascio del Certificato di navigabilità Scuola:

1) anemometro 2) altimetro 3) variometro 4) bussola 5) virosbandometro 6) fili di lana 7) impianto radio

Sono inoltre presenti a bordo dei mezzi scuola un kit di pronto soccorso e un variometro ad energia totale.

67

3.2.2 Procedure operative a terra Particolare attenzione deve essere svolta dall’ allievo nella movimentazione a terra degli alianti. Prima di fare uscire l’aliante dall hangar dovrà essere verificata la pressione del pneumatico e che le cappottine siano ben chiuse e bloccate. Le manovre in hangar devono essere effettuate molto lentamente onde evitare collisioni con ostacoli. Per facilitare le manovre in hangar possono essere utilizzati carrellini a ruote orientabili sui quali si farà salire la ruota centrale dell’aliante. L’aliante dovrà essere preferibilmente spinto a marcia indietro facendo leva sul bordo di attacco dell’ala. Per l’allineamento in pista si renderà necessario il traino dell’aliante a mezzo autovettura di servizio in uso all’Aero Club. Prima dell’ingresso in pista sarà necessario richiedere all’operatore radio dell’aviosuperficie le informazioni di traffico per evitare di costituire intralcio ad eventuali altri velivoli in decollo o in atterraggio. Durante la fase del rimorchio con autovettura si dovrà fare muovere l’autovettura a bassissima velocità e comunque un allievo dovrà sostenere ed accompagnare un’ estremità alare per dare la giusta direzione all’aliante. Gli alianti che sono in procinto di decollare devono essere parcheggiati lateralmente alla pista nel punto indicato nella planimetria dell’aeroporto esposta nell’ aula lezioni dell’ Aero Club. Ad atterraggio avvenuto gli allievi dovranno celermente provvedere a sgomberare l’ aliante dalla pista. 3.2.3 Attività consentite sull’aviosuperficie durante lo svolgimento dei voli scuola Sull’aviosuperficie è consentito lo svolgimento dell’attività aeroscolastica a doppio comando e solista prevista dalle presenti Istruzioni Operative e dai programmi ministeriali ai quali esse si ispirano. durante lo svolgimento dell’attività di scuola è consentita la normale attività di volo di aeromobili e alianti. Non è invece permessa alcuna attività di volo VDS in contemporanea con i voli scuola. 3.2.4 Comunicazioni radio Non esistendo sull’aviosuperficie enti AFIS o ATS preposti, il servizio informazioni di traffico aeroportuale viene svolto a carattere consultivo da personale dell’aviosuperficie sulla frequenza VHF 130.00. 1.2.6 Allarmi

Qualora nel corso della movimentazione a terra dell’ aliante ovvero durante il volo dovesse verificarsi un qualsiasi fatto che possa compromettere l’integrità dell’aliante, tale fatto andrà prontamente segnalato all’istruttore a all’Officina Aeronautica che ha in manutenzione i mezzi della Scuola, e riportato sul QTB. 3.2.6 Danni ed incidenti Eventuali danni riportati dall’aeromobile durante l’attività istruzionale andranno riportati sul QTB e segnalati all’ Officina Aeronautica che ha in manutenzione i mezzi della Scuola. Spetterà al Capo Controllo dell’ Officina dichiarare eventualmente l’ aeromobile non più in condizioni di volare a seguito del danno riportato. In caso di evento anomalo o di incidente l’istruttore provvede alla redazione della dichiarazione di evento anomalo o di incidente di cui all’ allegato n. 4 in Appendice. Tale dichiarazione per il caso di incidente grave deve essere trasmessa senza ritardo dall’Aero Club alle competenti autorità aeronautiche ENAV , ENAC, ANSV. 3.2.7 Precauzioni di carattere sanitario E’ consigliabile, prima del volo:

68

1) mangiare in modo leggero e bere con moderazione, anche come norma generale. E’ preferibile mangiare poco ma frequentemente, evitando di ingerire leguminose o altri alimenti che producono gas intestinali;

2) evitare le bevande gassate o troppo fredde; 3) riparare la vista con occhiali da sole; 4) riparare la testa con un copricapo; 5) vuotare la vescica prima del volo.

Le bevande alcoliche sono proibite. Se l’ allievo non si sente di volare, a causa di stanchezza, precarie condizioni fisiche o psichiche o perchè ha assunto farmaci di qualsiasi tipo, non deve avere alcuna esitazione ad informare il proprio istruttore.

Parte B4 – Addestramento del personale istruttore 4.1.1 Organizzazione del personale istruttore Gli istruttori rispondono, professionalmente e disciplinarmente al Responsabile dell’ addestramento della Scuola di Volo a Vela dell’ Aero Club, il quale assegna gli allievi ai singoli istruttori e ne segue il profitto attraverso la relazione dei singoli istruttori, l’esame dei “libretti di attestazione di istruzione” personali e ove ritenga opportuno, per accertamento diretto. Gli istruttori e il Responsabile dell’addestramento devono riferire periodicamente dell’andamento della Scuola di Volo a Vela al Presidente e al Consiglio Direttivo dell’ Aero Club. Tutte le decisioni relative all’organizzazione dell’attività addestrativa sia teorica sia pratica devono essere assunte dal personale istruttore di concerto con il Consiglio Direttivo dell’ Aero Club. Per qualsiasi motivo il Consiglio Direttivo dell’ Aero Club può sollevare dall’incarico gli istruttori e il Responsabile dell’addestramento, ovvero integrare la lista istruttori con nuovi nominativi, dandone comunicazione alla competente autorità aeronautica. 4.1.2 Aggiornamento del personale istruttore E’ compito dell’istruttore curare il proprio aggiornamento professionale adeguandosi in ogni caso allo standard ed alla metodologia programmata dalla Scuola, al cui Responsabile dell’addestramento l’istruttore fa riferimento. La Scuola di Volo a Vela dell’Aero Club stimola e promuove la partecipazione del proprio personale istruttore ai corsi di aggiornamento che vengono periodicamente tenuti dalla Commissione Istruttori della Federazione Italiana di Volo a Vela, adeguandosi alle nuove procedure e ai nuovi standard ivi concepiti. 4.1.3 Standardizzazione dei metodi di istruzione Per standard della Scuola si intende uniformità di metodologia didattica codificata e rispetto delle tecniche basiche e tecniche operative; rispetto ed uniformità della terminologia ufficiale e della gestualità e dei criteri di valutazione, oltre che del metodo generale di analisi e di sintesi. In caso di dubbi e contestazioni, l’istruttore ne discuterà in opportuna sede con il responsabile dell’addestramento , che è responsabile della gestione della Scuola di volo nei confronti dell’ Aero Club. L’istruttore è tenuto a rispettare scrupolosamente la metodologia standard, ma ove dissenta può proporre modifiche o aggiornamenti, che saranno discussi in riunioni collegiali periodiche prima di essere eventualmente adottati e codificati. La metodologia standard della Scuola si evince dalle seguenti pubblicazioni:

1) Manuale dell’ addestramento e delle operazioni; 2) Libretto di attestazione di istruzione dell’ allievo; 3) Nuovo Manuale del Volovelista di Guido Bergomi;

69

APPENDICE Allegato n. 1 Scheda personale dell’ allievo

Allegato n. 2 Dichiarazione di idoneità teorica

Allegato n. 3 Dichiarazione di idoneità pratica

Allegato n. 4 Dichiarazione di evento anomalo o di incidente

Allegato n. 5 Registro delle lezioni di teoria

Allegato n. 6 Dichiarazione di autorizzazione al volo da solista

Allegato n. 7 Libretto dell’ attestazione di istruzione

Allegato n. 8 Quaderno tecnico di bordo

Allegato n. 9 Domanda di iscrizione al corso

Allegato n. 10 Nulla osta della questura attività di volo

70

SCUOLA DI VOLO A VELA

SCHEDA PERSONALE

PILOTA ALLIEVO …………………………………………………………………………

Nato a ………………………………il………………………………………………………

residente in ……………………….via……………..……………….Cap………………................

telefono (ab)…………………telefono (uff.)……………...telefono (cell.)………………………..

E-mail ……………………………………..

Professione ………………………………

Scadenza visita medica …………………................

Inizio corso …………………………fine corso…………………………

ESAME ENAC

TEORICO ………………………………….esito …………………………..

PRATICO ………………………………….esito …………………………..

RILASCIO LICENZA IL …………………………………

71

DICHIARAZIONE DI IDONEITA’

Il sottoscritto responsabile dell’ Addestramento

della Scuola di Volo a Vela dell’ Aeroclub Volovelistico Tricolore

dichiara che l’ allievo pilota

_______________________________________________

ha svolto con profitto il prescritto programma di teoria

per il conseguimento della Licenza di Pilota di Aliante

Ha sostenuto i previsti pre-esami finali con esito

Positivo

e pertanto è idoneo per essere ammesso ai previsti accertamenti ENAC

Il Responsabile dell’ Addestramento

Reggio Emilia, li _____________________

72

Allegato n. 3 Dichiarazione di idoneità pratica

Aero Club Volovelistico Tricolore

_____________________________

DICHIARAZIONE DI IDONEITA’

Il sottoscritto Responsabile dell’ Addestramento

della Scuola di Volo a Vela dell’ Aero Club Volovelistico Tricolore

dichiara che l’ allievo pilota

-------------------------------------------------------------

ha completato positivamente la prescritta attività pratica

per il conseguimento della

Licenza di pilota di aliante

Ha sostenuto i previsti pre-esami finali con esito

POSITIVO

E pertanto può essere ammesso ai previsti accertamenti ENAC

Il Responsabile dell’ Addestramento

____________________________

73

Allegato n. 4 Segnalazione evento anomalo o di incidente

Aero Club Volovelistico del Tricolore SEGNALAZIONE EVENTO ANOMALO DI VOLO O INCIDENTE

Data_____________________

A/m Tipo_________________ Marche___________Aeroport o di partenza__________ora______

Pilota___________________

INFRAZIONE

Ora__________________Posizione__________________Ali ttudine_________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

Contestata da_________________________________

Giustificazione del pilota/allievo:

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

Valutazioni del Consiglio Direttivo dell’ Aero Club

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

Provvedimenti adottati (Responsabile dell’ addestra mento)

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________ Da trasmettere all’ ENAC e alla Commissione Sicurez za del Volo__________________________

Conservare in cartella personale___________________ __________________________________

_____________________ Firma del Presidente dell’ Aero Club ________________________

74

Allegato n. 5 Registro delle lezioni di teoria

Aero Club Volovelistico Tricolore

REGISTRO DELLE LEZIONI DI TEORIA CORSO……………………. MATERIA………………….. GIORNO…………….dalle ore…………..alle ore……………

ALLIEVO PRES. NOTE

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

75

RIEPILOGO ORE DI LEZIONI DI TEORIA

Data Aerotecnica Strumenti Procedure

operative Meteorologia

Medicina

Aeronautica Navigazione

Regolament.

aeronautica

Radio

telefonia

Totale ore

76

Allegato n. 6 dichiarazione di autorizzazione al volo solista

AUTORIZZAZIONE AL VOLO DELL’ALLIEVO COME

SOLO PILOTA

Il sottoscritto istruttore_______________________

della Scuola di Volo a Vela dell’Aeroclub Volovelistico Tricolore

autorizza l’allievo pilota

_______________________________________________

Al decollo come solo pilota nella giornata di

_________

Avendo valutato che lo stesso ha raggiunto un’esperienza sufficiente per la

conduzione del volo in sicurezza come solo pilota

L’istruttore

Reggio Emilia, lì _____________________

77

Allegato n. 7 libretto di attestazione di istruzione

78

Allegato n. 8 quaderno tecnico di bordo

79

Allegato n. 9 domanda di iscrizione al corso

Aeroclub volovelistico Tricolore

SCUOLA DI VOLO A VELA

Domanda di iscrizione al corso per il conseguimento

della licenza di pilota di aliante Il sottoscritto …………………………………………………………………………

Nato a ………………………………il………………………………………………………

residente in ……………………….via……………..……………….Cap………………................

telefono (ab)…………………telefono (uff.)……………...telefono (cell.)………………………..

E-mail ……………………………………..

Professione ………………………………

Chiede di essere ammesso al corso per il conseguime nto della licenza di pilota di aliante

Allega alla presente: 1) Certificato di idoneità fisica rilasciato da Istituto Medico Aeronautico dell’A.M.I. 2) Fotocopia della carta di identità in corso di validità 3) n° 2 fototessera 4) nulla osta attività di volo rilasciato dalla Questura

per accettazione della domanda firma Reggio Emilia lì

80

Allegato n. 10 nulla osta della Questura attività di volo