scuola secondaria di 1° grado paritaria - desenzano media_2014... · tra di essi i coordinatori di...
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Scuola secondaria di 1° grado Paritaria
“Annibale Maria Di Francia” Viale Motta, 54 – 25015 Desenzano d/G (BS) Tel. 030.9141743 – Fax 030.9912306
URL: www.rogazionistidesenzano.it - E-mail: [email protected]
Anno Scolastico 2014/2015
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
(P.O.F.)
PARTE PRIMA
CAPITOLO PRIMO:
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1.1 Cos’è il POF? Il Piano dell’Offerta Formativa è un documento fondamentale con il quale si esprimono, alle famiglie e alla comunità locale, le scelte educative della gestione e della organizzazione della scuola secondaria di primo e di secondo grado. È costruito in base ai criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza, in modo tale da permettere alla scuola la massima apertura nei confronti delle famiglie. Il presente Piano dell’Offerta Formativa (POF), è la risposta che la nostra scuola offre alla domanda didattico-educativa dei genitori e dei ragazzi. È formulato secondo il Progetto Educativo dell'Istituto dei Rogazionisti ed è conforme alle leggi e in accordo con i principi della costituzione, ai sensi delle disposizioni della legge 62/2000 del 28/03/03 n. 53 e DL del 19/02/04 n. 59. È un documento flessibile ed aperto, elaborato ed aggiornato annualmente dal Collegio Docenti in base alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo. La progettazione di cui il POF è espressione si ispira a modelli educativi e didattici che corrispondono alla visione antropologica dell’umanesimo cristiano. Il POF è un documento pubblico che si può ritirare su richiesta presso la segreteria della scuola oppure scaricare in formato digitale dal sito www.rogazionistidesenzano.it
1.2 Quali sono le finalità del POF? La nostra Scuola si pone come finalità primaria la formazione completa del ragazzo inteso come persona con una vocazione unica, libera e responsabile. Le finalità che si intendono raggiungere sono:
SVILUPPO DELL’IDENTITÀ
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SVILUPPO DELLA CITTADINANZA
1.3 Quali sono gli obiettivi del POF? L’obiettivo fondamentale del POF è creare le condizioni migliori perché possa realizzarsi una formazione integrale della persona nelle dimensioni cognitiva, formativa, relazionale e comportamentale. Attraverso l’elaborazione del POF la nostra scuola intende raggiungere i seguenti obiettivi in un percorso complessivo e graduale di crescita personale e culturale dell’alunno:
− la conoscenza di sé, lo sviluppo e la maturazione della propria personalità
− l’acquisizione e il consolidamento del senso di responsabilità − il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente − la partecipazione alla vita e alle attività della scuola − l’acquisizione e il consolidamento dell’autonomia di lavoro e di giudizio − il miglioramento nell’organizzazione dell’attività di studio − lo sviluppo della capacità di saper fare e di saper prendere delle decisioni − sviluppo dello spirito di collaborazione con i compagni e con i docenti
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CAPITOLO SECONDO:
IDENTITÀ E MISSION
2.1 L’identità della Scuola Rogazionista La Scuola Media paritaria “A.M. Di Francia” di Desenzano del Garda è gestita dai Padri Rogazionisti e nasce allo scopo di assicurare la piena realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado liberamente iscritti dalle famiglie. Compito del Gestore è quello di promuovere l’impegno educativo di tutte le componenti della comunità scolastica. La Scuola ha un Progetto Educativo che afferma la sua identità di scuola cattolica e costituisce la linea guida all’interno del quale si struttura e realizza il POF. La scuola è aperta a tutte le ragazze e i ragazzi, qualunque sia la loro cultura, etnia e appartenenza sociale o religiosa, senza peraltro rinunciare ad essere fedele alla propria identità cristiana della quale i genitori sono informati. L’Istituto dei Rogazionisti è una scuola che accoglie, istruisce ed educa attraverso l’autonomia organizzativa e didattica e si propone la formazione globale della persona in un ambiente educativo caratterizzato dalla serenità e dall’accoglienza in modo da favorire la crescita culturale e umana di ogni studente. Per S. Annibale Maria Di Francia l’obiettivo della Scuola dei Rogazionisti è “istruire ed educare i fanciulli”. Egli infatti riteneva, a ragione, che attraverso la scuola si possa arrivare a una promozione completa della persona umana nella sua realtà materiale, psicologica, intellettuale, morale, sociale e spirituale. L’educazione risultava essere per lui un diritto basilare e universale di ogni persona; e attraverso l’educazione intendeva ottenere la promozione e la pienezza della vita umana e cristiana così che i principi evangelici diventassero norma e motivazione interiore e meta cui tendere.
CAPITOLO TERZO:
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
3.1 La struttura organizzativa L’anno scolastico è suddiviso in un trimestre e un pentamestre con la valutazione ministeriale. Inoltre la nostra scuola offre anche una scheda informativa con una valutazione educativa formativa a metà pentamestre, consegnata alle famiglie degli alunni in occasione dei colloqui generali del 27 marzo 2015.
Il calendario scolastico proposto dalla Regione Lombardia viene approvato anche a seguito di accordi con le altre istituzioni scolastiche della città.
L’orario scolastico si articola su cinque giorni settimanali: dal Lunedì al Venerdì. L’orario scolastico giornaliero va dalle ore 7.55 alle ore 13.40 con il servizio di sostegno allo studio (doposcuola dalle 13.30 alle 17.00) ed è articolato in questo modo:
PERIODO ORE ATTIVITA’ SCOLASTICA
7.55 gli alunni si predispongono per classe e salgono nelle rispettive aule
7.55 – 8.50 prima ora di lezione
8.50 – 9.45 seconda ora di lezione
MATTINA 9.45 – 10.40 terza ora di lezione
10.40 – 10.55 pausa di socializzazione
10.55 – 11.50 quarta ora di lezione
11.50 – 12.45 quinta ora di lezione
12.45 – 13.40 sesta ora di lezione
13.40 – 14.15 Servizio di ristorazione interna
POMERIGGIO 14.15 – 15.00 Ricreazione: attività ludico-ricreative
15.00 – 17.00 Sostegno allo studio (doposcuola)
3.2 Organigramma Il modello organizzativo della scuola si fonda sul presupposto che essa si configura come una struttura comunitaria e si sviluppa secondo una logica basata su alcuni principi fondamentali:
la centralità dell’alunno la continuità educativa e didattica
la collegialità e la partecipazione
l’ottimizzazione delle risorse la trasparenza di gestione
3.3 Il personale
Le figure presenti sono:
- Dirigente Scolastico
Nella posizione di presidenza ha la responsabilità del coordinamento generale di tutte le attività
che si svolgono nell’istituto, sia scolastiche che extrascolastiche. E’ il principale responsabile del
buon andamento didattico della scuola e collabora con docenti, personale scolastico, educatori
per affrontare e risolvere le difficoltà e i problemi che gli verranno sottoposti. E’ suo compito
coordinare, valorizzare e dirigere le risorse umane operanti all’interno dell’istituto e curare i
rapporti con le famiglie degli alunni. E’ coadiuvato dal Vicepreside.
- Docenti
Esercitano la funzione didattico-educativa finalizzata alla crescita culturale e personale degli
alunni. Tra di essi i Coordinatori di classe sono punto di riferimento per le necessità e i problemi
che sorgono all’interno della classe.
-Personale ATA ( Amministrativo-Tecnico-Ausiliario)
Gli organismi di coordinamento sono:
Il Collegio dei Docenti. Il Consiglio di Classe
Il Consiglio di Istituto
Il Comitato Genitori
3.4 Il calendario scolastico Il calendario scolastico è stilato annualmente all’interno delle indicazioni fornite dalla Regione Lombardia.
Anno Scolastico 2014/2015
Inizio attività didattica: 11 settembre 2014 (giovedì)
Festività obbligatorie: - tutte le domeniche
- il 1° novembre, festa di tutti i Santi - l’8 dicembre, Immacolata Concezione
- il 25 dicembre, Natale
- il 1° gennaio, Capodanno
- il 6 gennaio, Epifania
- il giorno di lunedì dopo Pasqua il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
- il 25 aprile, anniversario della Liberazione
- il 1 maggio
- la festa del Santo Patrono ( 27 gennaio 2015)
Vacanze scolastiche - da lunedì 22 dicembre a martedì 6 gennaio 2015 (Vacanze di Natale )
- lunedì 26 gennaio
- lunedì 16 e martedì 17 febbraio (Carnevale)
- da giovedì 2 aprile a martedì 7 aprile ( Vacanze di Pasqua)
Fine attività didattica: 5 giugno 2015
3.5 Organizzazione didattica A.S. 2014/15
PIANO DEGLI STUDI Classe Classe Classe Tipo di valutazione
MATERIE
1 2 3 S = scritto O = orale P = pratico
Religione 1 1 1 o.
Italiano 6 6 6 s.o.
Storia 2 2 2 o.
Geografia 2 2 2 o.
Inglese 3 3 3 s.o.
Tedesco 2 2 2 s.o.
Matematica e Scienze 6 6 6 s.o.
Tecnologia 2 2 2 o. p.
Arte e immagine 2 2 2 o. p.
Musica 2 2 2 o. p.
Scienze motorie 2 2 2 o. p.
30 30 30
3.6 Gli orari di ricevimento La scuola prevede i colloqui individuali con le famiglie degli alunni con scadenza settimanale o durante il ricevimento generale. Tale opportunità viene offerta per la giusta collaborazione-informazione nel dare attenzione allo sviluppo progressivo del percorso scolastico degli alunni. La valutazione che viene effettuata quotidianamente dai docenti ha il compito di rilevare il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Per garantire un’organizzazione di qualità si chiede cortesemente di prenotarsi on line direttamente sul sito dell’Istituto www.rogazionistidesenzano.it fissando il giorno e l’ora di colloquio con il docente al fine di equilibrare la distribuzione degli appuntamenti. I giorni di ricevimento dei genitori da parte dei docenti saranno indicati quanto prima alle famiglie. Per ogni turno di ricevimento i singoli insegnanti stabiliranno il numero massimo di prenotazioni giornaliere in modo da consentire un congruo tempo di dialogo per ogni famiglia.
3.7 Il registro elettronico Le famiglie degli alunni possono accedere in ogni momento, tramite connessione Internet protetta, al registro elettronico della scuola per esaminare la situazione del proprio figlio per quanto riguarda le assenze, i voti e le comunicazioni dei docenti e della scuola. I genitori potranno essere poi informati dalla scuola anche tramite SMS.
PARTE SECONDA
CAPITOLO QUARTO: PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-
EDUCATIVA
4.1 L’offerta didattico-formativa Per raggiungere le finalità previste nella mission e considerata la legge del 15 marzo 1997, n. 59, con il relativo Decreto Applicativo dell’Autonomia nelle istituzioni scolastiche, la nostra Scuola completa il Piano dell’Offerta Formativa con l’attivazione di alcuni progetti educativi che arricchiscono il curricolo. Questi progetti sono parte integrante dei Piani di Studio Personalizzati e consentono la realizzazione di una didattica pluridisciplinare. L’attività didattica, in ogni singola classe, è supportata dalle LIM (lavagne elettroniche multimediali) corredate da supporti multimediali e dal collegamento al Web. L’offerta didattico- formativa per l’anno scolastico 2014/2015 si articola nelle seguenti attività formative:
SPORTELLO DIDATTICO – RECUPERO E POTENZIAMENTO
SPORTELLO D’ASCOLTO
PROGETTO ACCOGLIENZA
MOMENTI DI SPIRITUALITA’
PROGETTO LETTURA
PROGETTO EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ
PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE “A scuola di nutrizione”
PROGETTO SPORTIVO
- Corso di Vela - Corso di Ippica - Corso di Nuoto - Corso di Sub
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO LABORATORIO DI ARTI SCENICHE (Teatro)
PROGETTO ALFABETIZZAZIONE DISEGNO COMPUTERIZZATO (C.A.D.)
PROGETTO MADRELINGUA
PROGETTO “GARE DI MATEMATICA”
PROGETTO “INCONTRO CON LA SCIENZA”
Modalità innovative di attività didattico/educative di apprendimento
integranti il piano dell’offerta formativa
La scuola, nel rispetto delle norme attualmente in vigore, utilizza tutti gli spazi d’autonomia disponibili per diversificare e rendere efficaci gli interventi di inserimento, di sostegno, di recupero, di potenziamento, di continuità, di orientamento e di integrazione scolastica. Si impegna inoltre a rafforzare l’idea di una preventiva programmazione che tenga conto delle concrete esigenze di una didattica differenziata e personalizzata per ogni singolo alunno.
PERCORSO SUL METODO DI STUDIO FINALITÀ: Sono attività che mirano a far assimilare utili abitudini di studio e di lavoro, a far acquisire abilità di esercitazione di programmazione e di svolgimento dei compiti, di ascolto e modalità di esecuzione delle istruzioni date, di studio qualificato per le verifiche utilizzando libri e altri sussidi didattici. ATTIVITA’: rinforzo delle competenze precedentemente acquisite; esercitazione sulle abilità di studio; acquisizione di competenze specifiche delle discipline
PERCORSO DI SOSTEGNO ALLO STUDIO (DOPOSCUOLA) FINALITA’: il doposcuola si configura come un momento formativo per gli studenti, con la finalità di promuovere l’autonomia di studio in maniera produttiva e proficua. Punta a gettare solide basi per favorire l’acquisizione di un metodo di studio e di responsabilità a livello individuale ed eventualmente di classe. Si adotteranno tutte le iniziative possibili per garantire il coordinamento tra le attività curricolari del mattino e quello del pomeriggio. MODALITA’: il doposcuola è un percorso facoltativo che prevede un contributo economico da parte delle famiglie e comprende il servizio di mensa, la ricreazione e le attività di studio e di formazione. Ogni educatore è responsabile di un gruppo di 15/18 alunni.
Nonostante la scuola metta a disposizione più risorse per guidare lo studio pomeridiano, in
qualche caso non sarà sempre possibile assicurare il completo svolgimento dei compiti assegnati
per il giorno successivo per motivi legati all’impegno dell’alunno e alla quantità del lavoro da
svolgere. Ogni alunno deve assumersi quotidianamente la responsabilità e la puntualità nel portare il materiale di cui necessita per lo svolgimento dei compiti e comportarsi in modo conforme alle esigenze che il luogo di Studio comporta. TEMPI: durante l’anno scolastico da settembre a giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 13.40 alle
17.00 ATTIVITA’: seguire nello studio, aiutare a svolgere i compiti, preparare le verifiche e le interrogazioni attraverso un sostenuto controllo e un continuo stimolo dell’educatore che interviene quando si manifestano esigenze o difficoltà durante l’apprendimento.
UTENZA: tutti gli alunni che necessitano di supporto allo studio giornaliero e di attività di recupero, sia attraverso interventi di consolidamento e di supporto alla preparazione delle interrogazioni, sia attraverso percorsi personalizzati che richiedono approfondimenti o potenziamenti.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Dpr. 275/99
SERVIZIO DI RISTORAZIONE Il servizio di mensa è interno alla scuola e pone attenzione alla genuinità e stagionalità degli alimenti e alla cura e all’igiene delle tecniche di preparazione, seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Lombardia sulla ristorazione scolastica. Il menù, vario e di ottima qualità, viene appositamente studiato e predisposto da personale specializzato che si avvale della collaborazione di dietologi e della validazione da parte dell’ASL competente di zona.
PROGETTO DI ORIENTAMENTO FINALITA’: l’orientamento scolastico-formativo è inteso nella sua dinamicità come parte integrante del processo di maturazione della personalità del ragazzo. Esso è rivolto agli alunni delle classi terze e si svolgerà con diverse modalità partendo dalla consapevolezza del delicato momento di passaggio che gli alunni affrontano per il successivo grado di istruzione. MODALITA’ : anche con l’intervento di esperti esterni i docenti formuleranno un giudizio orientativo in modo ponderato e specifico al fine di fornire agli alunni indicazioni sulle loro attitudini. TEMPI: durante il secondo pentamestre della classe terza ATTIVITA’: prendere visione delle tipologie di scuole secondarie di secondo grado che il territorio offre, somministrazione di questionari conoscitivi agli alunni, alle loro famiglie e ai loro insegnanti. Somministrare inoltre agli alunni questionari valutativi e analisi delle abilità funzionali e non mirate esclusivamente allo studio. Restituzione alle famiglie dei profili rilevati e consiglio sulle scelte future da compiere. UTENZA: gli alunni della classe terza.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Decreto Ministeriale 467/97, D.p.r. 275/99, L.144/99 e risoluzione europea '04.
PROGETTO DI INCLUSIONE SCOLASTICA FINALITA’: favorire l’inserimento, promuovere l’integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile o in situazione di svantaggio nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. MODALITA’: coinvolgimento collegiale di tutte le figure educative, progettazione individualizzata e personalizzata nel rispetto delle capacità e potenzialità dell'alunno, organizzazione flessibile per garantire i ritmi di attività adeguati, opportunità di successo e di esperienze motivanti e gratificanti, aggiornamento/ formazione dei docenti e lavoro di rete con il territorio. TEMPI: durante tutto l’anno scolastico. ATTIVITA’: presa visione della diagnosi funzionale dell'alunno ed elaborazione del Profilo Educativo Individualizzato (P.E.I.) con la definizione della situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. All’interno di questo profilo, predisposto annualmente, vengono definite, monitorate e valutate per ogni materia le difficoltà e le potenzialità dell’alunno oltre che le metodologie didattiche che si intendono perseguire con lui. La situazione degli alunni sarà discussa, verbalizzata, monitorata e condivisa con la famiglia attraverso un P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) per gli alunni che presentano una certificazione di Bisogni Educativi Speciali (B.E.S. e D.S.A.) UTENZA: alunni certificati, DSA, o comunque con Bisogni Educativi Speciali. NORMATIVA DI RIFERIMENTO: L.675/96, L.62/2000, L.53/2003, L.104/92, D.M.331/98, D.M.141/99, L.170/2010, C.M. 2/2010 e l' Accordo di Programma 2009
PROGETTO DI ACCOGLIENZA - INSERIMENTO FINALITA’: raccogliere informazioni sull'alunno da un punto di vista educativo, formativo e scolastico per poter fare delle classi equilibrate ed eterogenee. Inoltre tale progetto permette ai docenti di conoscere anticipatamente i profili di ogni alunno per poter così costruire fin dall'inizio relazioni significative e attente alla personalità di ognuno. MODALITA’ : la prima settimana di scuola prevede per le classi prime un tour guidato degli spazi scolastici, una presentazione del corpo docente e di ogni figura scolastica con la quale il ragazzo debba interfacciarsi, al fine di rendere l’ ambiente familiare e conosciuto. Allo stesso tempo vengono fornite all’alunno e condivise con lui le informazioni necessarie e le regole da rispettare per attuare un clima di serena e rispettosa convivenze civile che tiene presente ogni persona e ogni peculiarità, oltre che il rispetto degli spazi e dei materiali comuni. Durante la prima settimana inoltre i docenti propongono attività, progetti educativi e letture, volti a permettere la reciproca conoscenza degli elementi inseriti nella classe e garantire loro una serena integrazione. Nel corso dell’anno saranno poi calendarizzati appuntamenti di apertura della scuola, per promuovere la sua conoscenza agli alunni delle scuole primarie e alle loro famiglie. Il primo appuntamento di questo ciclo è fissato per Domenica 21 settembre 2014, con l’Open Day “Porte Aperte”, un’intera giornata di visita e giochi, volta alla presentazione dell’Istituto dei Rogazionisti a tutti coloro che sono interessati e alle famiglie degli alunni già iscritti nella classe prima della scuola. Durante questo primo incontro così come nei successivi, intensificati nel periodo tra Novembre e Febbraio, saranno forniti materiali informativi e opuscoli e sarà effettuato un tour guidato della scuola in ogni suo ambiente. Tale tour sarà disponibile per le persone interessate anche durante l’anno, previo appuntamento con la Segreteria scolastica. TEMPI: settembre 2014 (attività primi giorni di scuola), novembre 2014/febbraio 2015
(iscrizioni per l’anno scolastico successivo) ATTIVITA’: raccolta dati, informazioni, ascolto attivo, progettazione, personalizzazione del processo di apprendimento, condivisione con tutti i partner coinvolti nel processo educativo - formativo. UTENZA: tutti i ragazzi che iniziano a frequentare la scuola dei Rogazionisti
NORMATIVA DI RIFERIMENTO: L.59/97 e D.p.r. 275/99
CAPITOLO QUINTO:
VALUTAZIONE
5.1 La valutazione dell’attività scolastica ed educativa Particolare attenzione si pone alla valutazione degli alunni attraverso la rilevazione delle competenze e delle potenzialità che viene svolta con strumenti aggiornati, in tempi prestabiliti e con modalità condivise.
Gli strumenti sono: - Test di ingresso alla scuola Secondaria di primo grado: si tratta di prove capaci di individuare le potenzialità di ciascun alunno rispetto alle aree cognitive Logico-linguistica; Logico-matematica e Spaziale-geometrica. - Colloquio con la famiglia: per rilevare informazioni riguardanti il percorso scolastico passato del proprio figlio e i punti di forza e di debolezza ad esso collegati
- Prove di accertamento predisposte dai docenti delle classi: ogni gruppo di docenti delle classi predispone delle prove di accertamento e dei test d’ingresso per valutare l’acquisizione degli obiettivi programmati nelle specifiche attività e procede ad osservazioni sistematiche degli alunni tese a valutare la capacità di relazione, l’attenzione, la concentrazione, l’impegno, l’interesse e l’autonomia operativa degli stessi.
5.2 Valutazione formativa disciplinare Il Collegio dei docenti, in applicazione dell’autonomia didattica dell’ istituzione scolastica, ha deliberato le sottostanti “modalità e i criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa”. (Art. 1 comma 5 del DPR n.122/2009) “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione»…” (Art. 1 comma 3 del DPR n.122/2009).
Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi:
1. valutazione diagnostica, tesa ad individuare livelli e abilità di base al fine di impostare le strategie didattiche successive; viene effettuata all’inizio dell’anno mediante osservazioni sistematiche e prove d’ingresso per rilevare conoscenze, abilità e competenze relative ai livelli di partenza; 2. valutazione formativa, a verifica dell’efficacia dell’azione didattica con momenti valutativi di osservazione, feedback continuo sui percorsi formativi, prove periodiche scritte; 3. valutazione sommativa, relativa ai livelli di abilità e competenze degli allievi a conclusione di ogni anno scolastico. La valutazione degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. La valutazione periodica e finale si attua con voti espressi in decimi (Artt.2 e 3 Decreto Legge n.169/2008), secondo la sottostante scala di misurazione.
Numero programmato di prove di verifica per la valutazione degli apprendimenti
Materie
Scrutinio di fine trimestre
Metà pentamestre
Scrutinio finale (complessivo prove
pentamestre)
Italiano,inglese,
tedesco,
matematica
3 prove scritte (oltre
all’eventuale test
d’ingresso, se previsto)
almeno 2 prove valide per
orale
Almeno 2 prove scritte e
2 valutazioni valide per
orale
Almeno 3 prove scritte
Almeno 3 prove valide
per orale
scienze
Un numero di valutazioni
congrue per formulare un
giudizio motivato ( almeno
2)
Almeno 2 valutazioni
valide per l’orale
Un numero di
valutazioni congrue per
formulare un giudizio
motivato ( almeno 3)
storia,
geografia, religione, educ.
fisica
Un numero di valutazioni
congrue per formulare un
giudizio motivato ( almeno
2)
Un numero di
valutazioni congrue per
formulare un giudizio
motivato ( almeno 2)
Un numero di
valutazioni congrue per
formulare un giudizio
motivato ( almeno 3)
educ. tecnica
dis.e st. arte
educ. musicale
Un numero di valutazioni
congrue per formulare un
giudizio motivato ( almeno
2)
Un numero di
valutazioni congrue per
formulare un giudizio
motivato ( almeno 2)
Un numero di
valutazioni congrue per
formulare un giudizio
motivato ( almeno 3)
SCALA DI MISURAZIONE DEL PROFITTO
voto
Giudizio
3/10
Profitto gravemente insufficiente
. Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi
4/10
· Esistenza di lacune gravi e diffuse
Profitto insufficiente
5/10
· Parziale raggiungimento degli obiettivi
· Competenze solo in alcune aree
· Presenza di lacune diffuse
Profitto sufficiente
6/10 · Raggiungimento sostanziale degli obiettivi
· Competenze minime
Profitto discreto
7/10 · Raggiungimento complessivo degli obiettivi
· Competenze adeguate
Profitto buono
8/10 · Raggiungimento completo degli obiettivi
· Buone competenze
9/10
Profitto ottimo
· Raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi
10/10 · Competenze ampie
· Presenza di capacità critiche e di rielaborazione personale I docenti, nell’ambito di ciascuna disciplina, utilizzano i voti in decimi corrispondenti a descrittori graduati secondo i livelli di competenza. I descrittori sono sintetizzati in quadri sinottici di valutazione degli obiettivi, concordati in sede di Dipartimenti disciplinari.
Nell’attribuzione del voto, si prendono in considerazione i seguenti elementi:
livello di partenza
livello di conseguimento obiettivi educativi e cognitivi
evoluzione del processo di apprendimento
impegno profuso per superare eventuali carenze o difficoltà
metodo di lavoro
condizionamenti socio-ambientali
partecipazione alle attività didattiche
socializzazione e collaborazione
evoluzione della maturazione personale
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento si tiene conto dei livelli minimi prefissati ed esplicitati in dettaglio in sede di dipartimenti disciplinari.
Ai sensi del DPR n. 122/2009 e successive disposizioni di legge la valutazione degli alunni con disabilità o difficoltà specifiche di apprendimento (DSA ), certificate nelle forme e con le modalità previste dalla normativa in vigore, o con bisogni educativi speciali (BES) è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano didattico personalizzato (PDP).
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA-BES) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei dal Consiglio di classe. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.
Le conoscenze e le competenze relative al nuovo insegnamento ‘Cittadinanza e Costituzione’ introdotto dalla L. n.169/2008 nel monte ore complessivo previsto per le discipline dell’area storico geografica e storico sociale, verranno valutate dai docenti di Lettere, tra gli obiettivi di apprendimento della disciplina “Storia”. L’approfondimento di materie letterarie (previsto dal Decreto n. 37/2009) programmato ed effettuato con specifiche attività dai docenti di Lettere, verrà valutato come uno dei sotto-obiettivi della disciplina “Italiano”.
STRUMENTI DI VERIFICA
completamento, etc …) relazioni, componimenti, esercizi di varia tipologia, sintesi, soluzione di problemi, dettati.
PROVE ORALI: Colloqui, interrogazioni, audizioni, interventi, discussioni su
argomenti di studio, esposizione di attività svolte.
PROVE OPERATIVE E PRATICHE: Prove grafico-cromatiche, prove strumentali e vocali, test motori, prove tecnico-grafiche.
Nell’uso degli strumenti per la verifica dei percorsi didattici e formativi si terrà conto dei seguenti criteri:
Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno
Esclusione di norma di due prove scritte nello stesso giorno
Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di
lavoro effettivamente svolta in classe
Esplicitazione degli obiettivi che si verificano e dei criteri di correzione CRITERI DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL 1° CICLO D’ISTRUZIONE
La valutazione finale, intesa come ammissione/non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo del I ciclo d’istruzione, è compito dell’intero Consiglio di Classe.
Vengono ammessi alla classe successiva gli alunni che conseguono:
la validità di frequenza delle lezioni (tenuto conto delle eventuali deroghe approvate dal
Collegio docenti);
un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina di studio;
un voto non inferiore a sei decimi nel comportamento.
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO ll D.L. 137/2008, convertito in L.169/2008 prevede che nella Scuola secondaria di primo grado la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo Il collegio docenti, ai sensi del D.P.R. 122/2009 (art.7) e tenuto conto del Regolamento d’Istituto, dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti n.249/1998 e successive modifiche e del Patto di Corresponsabilità Educativa, stabilisce i seguenti criteri di attribuzione del voto di condotta:
- Livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile
- Capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita
dell’istituzione e dell’ambiente scolastico
- Collaborazione con i compagni e con gli insegnanti
- Frequenza e puntualità.
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
RISPETTO
DELLE REGOLE
CONSAPEVOLEZZA E
PRATICA
RESPONSABILE DEI
VALORI DELLA
CONVIVENZA CIVILE
GRADO DI
CORRISPONDENZA
ALL’IMPEGNO
SCOLASTICO
LIVELLI
Rispetta le persone,
l’ambiente
scolastico e le
regole che ha
interiorizzato
Ascolta attentamente
compagni e adulti,
collaborando in modo
costruttivo
Nelle attività scolastiche
ha un ruolo propositivo
e/o di leader positivo. Si
dimostra responsabile
nell’assolvimento dei
propri doveri scolastici
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Rispetta le persone,
l’ambiente
scolastico e le
regole
Ascolta attentamente
compagni e adulti,
collaborando con loro
Nelle attività scolastiche
ha un ruolo positivo e si
dimostra responsabile
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Rispetta in genere le
persone, l’ambiente
scolastico e le
regole
Si dimostra disponibile ad
ascoltare compagni e
adulti, generalmente
collaborando con loro
Nei confronti dei propri
doveri scolastici ha un
atteggiamento abbastanza
attivo ed organizzato
8
Manifesta un
atteggiamento
superficiale nei
confronti delle
persone,
dell’ambiente
scolastico e delle
regole rendendo
necessari dei
provvedimenti
E’ poco disponibile ad
ascoltare i suggerimenti
degli insegnanti, e non
sempre rispettoso dei
compagni
Dimostra un
atteggiamento poco
responsabile
nell’assolvimento degli
impegni scolastici
7
disciplinari (note sul
libretto personale,
registro del mattino
e del pomeriggio)
Necessita di
frequenti richiami al
rispetto delle regole
della comunità
scolastica che non
ha ancora
interiorizzato e
provvedimenti
disciplinari (note sul
libretto personale,
registro del mattino
e del pomeriggio,
sospensioni)
Dimostra poca attenzione
verso i bisogni dei
compagni e segue
raramente le indicazioni
degli adulti
Nelle attività scolastiche
ha un ruolo passivo o
poco costruttivo.
Dimostra un
atteggiamento
decisamente superficiale
nei confronti degli
impegni scolastici
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Ha un
comportamento
scorretto, non
controllato e
irrispettoso delle
regole. Più volte è
stato sanzionato
( registro del
mattino e del
pomeriggio) e
sospeso per un
periodo superiore a
quindici giorni. Si
registrano gravi
mancanze inerenti
al regolamento
d’istituto senza
segni di
miglioramento
Nella classe ha spesso
relazioni conflittuali. E’
un riferimento negativo. Si
disinteressa delle
indicazioni degli adulti e
presenta atteggiamenti di
rifiuto nei loro confronti
Non assolve ai doveri
scolastici. Nelle attività
scolastiche è motivo di
disturbo per la classe
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La quantificazione oggettiva del voto di comportamento deriva dalla media matematica delle
valutazioni proposte da ogni singolo docente durante il Consiglio di Classe.
Tali indicazioni tengono però conto del percorso personale di ogni ragazzo, del suo livello di
partenza, del suo cammino di responsabilità e maturazione.
Ai fini di un più chiaro rapporto tra le sanzioni disciplinari (da intendersi come documentate
responsabilità personali) e l'attribuzione del voto in condotta si precisa quanto segue:
a) I richiami orali non hanno un'incidenza diretta sul voto in condotta, ma, se ripetuti e
frequenti,contribuiscono a determinare un quadro generale di scarso rispetto delle regole di
comportamento fino ad escludere dalla fascia dei voti 10/9. Al riguardo, verrà prestata
particolare attenzione al numero degli ingressi in ritardo alla prima ora di lezione non
giustificati da disservizi dei mezzi di trasporto, all'ingresso in ritardo in aula alla fine
dell'intervallo, al disturbo arrecato durante le lezioni.
b) Una sola ammonizione scritta di natura disciplinare esclude di norma dalla fascia del voto
9.
c) Due o più ammonizioni scritte escludono di norma dalla fascia del voto 8.
d) L'allontanamento dalle lezioni per un periodo compreso fra uno e cinque giorni esclude
di norma dalla fascia del voto 7; se è seguito da una chiara dimostrazione di recupero
comportamentale e tenuto conto delle circostanze della sospensione stessa, può ancora
permettere l'accesso alla fascia del voto 7.
e) Più sospensioni o una sola sospensione superiore a cinque giorni escludono
automaticamente dalla fascia del voto 7.
f) Una sola sospensione superiore a quindici giorni, se non è seguita da una chiara
dimostrazione di recupero comportamentale, esclude dalla sufficienza in condotta.
Il provvedimento di allontanamento dalla comunità scolastica può essere commutato, a richiesta
dell’interessato e/o dei genitori, in intensificazione di attività scolastica, attività di collaborazione
con il personale della scuola (aiuto nella pulizia dei locali oltre l’orario scolastico, piccole
manutenzioni, attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica) o di volontariato sul
territorio.
Organi competenti a irrogare le sanzioni:
Docente della classe (sanzioni a-b-c)
Consiglio di Classe (sanzioni d-e)
Consiglio di Istituto ( sanzione f)
Organo di garanzia:
E’ costituito presso l’Istituto l’O.G. ( DPR 235/07 art.5 ) cui è possibile ricorrere da parte dello
studente o di chiunque ne abbia interesse a fronte di sanzioni disciplinari di cui ai punti d, e, f.
Il suddetto organo, presieduto dal Dirigente Scolastico, è costituito da:
- 1 docente designato dal Consiglio di Istituto
- 1 rappresentante eletto dagli studenti ( secondaria II grado)
- 1 rappresentante eletto dai genitori ( 2 rappresentanti nella secondaria di I grado)
L'assegnazione del voto in condotta è di precisa competenza del Consiglio di Classe.
CAPITOLO SESTO
ASSENZE E RITARDI
Assenze e ritardi In caso di assenza del figlio i genitori sono tenuti a giustificare sul libretto personale la mancata presenza a scuola dell’alunno e a darne motivazione al momento del ritorno in classe. L’alunno che si presenta a scuola senza giustificazione potrà essere ammesso in classe con riserva. Qualora si verificassero patologie particolarmente rilevanti e/o contagiose la famiglia è obbligata a comunicare alla scuola tempestivamente la natura delle stesse.
In caso di ritardo, entro i primi 5 minuti dal suono della campanella, l’alunno potrà essere ammesso in classe a discrezione del docente della prima ora; nel caso di ritardo ulteriore l’alunno dovrà recarsi negli uffici della Presidenza e non potrà frequentare la prima ora di lezione venendo ammesso solo dalla seconda ora. Durante l’attesa l’alunno sarà custodito da personale ausiliario. Coloro che dovessero uscire anzitempo dalla scuola devono avere il permesso scritto da uno dei genitori sul libretto personale indicando valide motivazioni. Al momento dell’uscita il genitore deve essere presente a scuola e prelevare direttamente il figlio all’interno dell’edificio scolastico. Il genitore impossibilitato a recarsi a scuola può incaricare una terza persona, maggiorenne, mediante delega scritta. Si chiede alle famiglie di ponderare le richieste di entrata ed uscita diverse dal normale orario scolastico.
CAPITOLO SETTIMO
USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Uscite didattiche e viaggi d'istruzione:
Finalità: Il progetto si propone di offrire agli studenti dell'Istituto occasioni di arricchimento
culturale, di ampliamento e potenziamento delle competenze disciplinari, di crescita della
personalità e della cittadinanza, anche europea, e di sviluppo interculturale.
Gli obiettivi sono:
1. Integrazione culturale attraverso una conoscenza diretta di aspetti
storico/artistico/monumentali, paesaggistico/ambientali e culturali del proprio o di un altro paese
mediante visite e viaggi di istruzione in Italia e all’estero
2. Integrazione della preparazione disciplinare e/o di indirizzo attraverso attività legate alla
programmazione didattica specifica, quali la partecipazione a spettacoli teatrali, visite a mostre,
musei, monumenti, città e località di interesse storico-artistico, realtà scientifiche, sociali,
produttive, sportive , parchi e riserve naturali, partecipazione a iniziative o manifestazioni
sportive, etc.
3. Crescita individuale, educazione alla convivenza e sviluppo della capacità di
socializzazione attraverso esperienze formative significative e la condivisione di momenti di vita
e di occasioni di evasione
modalità:
1. Predisposizione da parte dei Consigli di classe dell’Istituto di un progetto culturale
integrativo articolato in coerenza con gli obiettivi didattici e formativi specifici e secondo criteri
generali definiti dal Consiglio di Istituto.
2. Condivisione del progetto da parte di tutte le componenti interessate (docenti, studenti,
genitori)
3. Approvazione dei progetti delle singole classi da parte del Consiglio di Istituto
4. Adeguata preparazione preliminare nelle classi atta a fornire agli studenti tutti gli
elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sul contenuto delle iniziative
5. Rielaborazione successiva delle esperienze vissute ed eventuali iniziative di estensione
tempi: Tutto l’anno scolastico per le uscite didattiche e le visite di istruzione di mezza giornata o
di una giornata intera. Il viaggio di istruzione avviene di solito nei mesi di marzo, aprile o
maggio ( prima settimana)
attività: la progettazione delle attività fa capo ai singoli consigli di classe, il coordinamento delle
proposte spetta ai docenti referenti della scuola
utenza: tutti gli alunni.
CAPITOLO OTTAVO
MODALITA’ DI RELAZIONE SCUOLA‐FAMIGLIA
7.1 Procedure di reclamo Nel clima di collaborazione e partecipazione che caratterizza la vita della scuola le proposte,
i reclami, il monitoraggio, la valutazione di tutti i servizi sono concepiti come strumenti di
miglioramento dei servizi stessi. Tutti i soggetti protagonisti del processo didattico‐educativo‐ formativo (ragazzi, genitori, preside, coordinatori, insegnanti, educatrici e personale A.T.A.)
possono presentare proposte di miglioramento dei servizi e/o reclami personali tramite i
rispettivi rappresentanti dei servizi agli
Organi Collegiali competenti:
- preside: aspetti che richiedono particolare attenzione per la loro gravità;
aspetti organizzativi, educativi e di funzionamento generale;
- coordinatore di classe
- consiglio di classe
La procedura consiste nel porre all’attenzione della scuola proposte, pareri, reclami che
possono essere espressi in forma orale o scritta. La scuola ne sarà garantita la riservatezza. I
reclami anonimi non sono presi in considerazione. La risposta spetta al Preside, che valuta i
motivi e la fondatezza del reclamo, non oltre i 15 giorni, attivandosi a rimuovere le cause che
hanno determinato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Preside al
reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Negli incontri
didattico‐educativo previsti nel corso dell’anno, il Preside informa i docenti sui reclami e sui
relativi provvedimenti.
7.2 Patto educativo di corresponsabilità Il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia del ragazzo si ispira ai principi generali sui
quali sono fondati Il Piano dell’Offerta Formativa e i Regolamenti della scuola, nell’osservanza
del complesso di leggi e norme alle quali è comunque soggetta tutta l’attività didattica ed
educativa della scuola italiana.