scuole in rilievo n° 2

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SCUOLE in SCUOLE in SCUOLE in R I L I E V O Periodico di informazione scolastica e di promozione culturale e didattica a cura delle scuole di Crosara, Valle San Floriano, Vallonara, San Luca, Santa Caterina ISTITUTO COMPRENSIVO “P.M. POZZA” LUSIANA — DIREZIONE DIDATTICA “A. CUMAN PERTILE” MAROSTICA Reg. Trib. di Bassano del Grappa n. 8/07 del 03.12.2007 Anno 1, Numero 2 Febbraio 2008 di Francesco Montemaggiore Mettersi in rete, oggi è di moda. Per alcuni è una necessità, per molti è un passatempo, per troppi un perditem- po. Spingersi oltre ogni dimensione di spazio e di tempo, lasciarsi trasporta- re dalla fantasia o dall’ istinto, troppo bello... Oggi ci si conosce, si impara, si gioca, ci si incontra, ci si lega sentimental- mente, “ci si vede”, perfino in rete, via internet. Oggi, il tempo-famiglia e spesso il tempo scuola, sono scanditi da sms, mms, trilli e vibrazioni di minicellulari, palmari, i-pod, mp3, e così via. Il mon- do in casa, addirittura in tasca ai nostri ragazzi. IN QUESTO NUMERO: IL SENTIERO DELLE MERAVIGLIE 2 CROSARA SI PRESENTA 3 “CIAMAR” MARSO 4 VOLARE SULLE ALI DI UN LIBRO 5 RISORSA ACQUA 6 CASTELLI, CROSTOLI E PREISTORIA 7 PERCORSI MEDIOEVALI 8 QUANDO I MERLI ERANO BIANCHI 9 SCORCIATOIE SOTTO TERRA 9 ETRA UNA VOLTA 10 PIACEVOLI SORPRESE 10 PROGETTO “HORTUS” 11 CREATIVITA’ E AUTONOMIA 12 LA MADONNA DEI CAPITELLI 13 LA “CAREGA” DEL DIAVOLO 14 ORARI AUTOLINEE 15 “Figli padroni” di una rete multimediale che prima li abbaglia, poi li sfrutta, infine li butta. Allarme su tutta la linea: dalle famiglie che se ne accorgono, sì e no, alle scuole che spesso sono impotenti, perché sole, e senza la forza e la voglia di reagire. E magari di aggredire il problema, che è anzitutto di comunicazione: fra ragazzi; tra alunni e docenti; tra la scuola e la famiglia; anche tra scuola e scuola. Un bel problema! direbbe qualcuno. Un proble- ma senz’altro, cui occorre far fronte con grinta e urgenza. Come? In tanti modi, ma certamente anche “mettendosi in rete” , per davvero; ma in modo diverso stavolta, forse più tradizionale, ma più fascinoso: un giornale tra scuole. Un giornale che annulli le distanze fra gli alun- ni; fra alunni e docenti; tra scuola e famiglia e, perché no, tra scuola e scuola che quassù “quasi” sull’ Altopiano, non è da poco. Una bella sfida, non c’è che dire. Saper e voler parlarsi, confrontarsi, comu- nicare in modo positivo, se pur tradizionale. Oggi, quando ad essere profondamente in crisi è proprio il dialogo, la comunicazione che, o non c’è, o, se c’è, è eccessiva, ambi- gua, confusa, storpiata, di- sturbata, sincopata e com- pressa, com’è quella dei mes- saggini… Dunque, comunicare alla vecchia maniera, per comuni- care davvero. E così, comuni- cando, educare “sul campo”. Ecco: educare per comunica- re e comunicare per educare: un binomio vincente. Per tutte le scuole, ma in particolare per queste nostre piccole scuole di collina. “Mettersi in rete” per fare e sentirsi rete, per essere vivi e protagonisti del proprio futuro. In barba ai cellulari. Oggi, controcorrente, con un giornale, comunicare si può. Dunque si deve. Con questo secondo numero il giornale pren- de finalmente una forma più completa e più aderente al progetto iniziale. Le pagine, por- tate da 8 a 16, ospitano i consueti spazi e- sclusivi per ogni plesso e una intera sezione, “Spaziogiallo”, dedicata ai nostri alunni. L’ulti- ma parte di Scuole in Rilievo, infine, propone esperienze, progetti e ricerche da parte dei docenti e notizie culturali dal territorio. La tiratura di questo numero viene portata a 1.500 copie. “SCUOLE IN RILIEVO” AUMENTA PAGINE, SPAZI E TIRATURA METTERSI IN RETE

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Secondo numero della rivista della scuola

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Page 1: Scuole in Rilievo n° 2

SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO Periodico di informazione scolastica e di promozione culturale e didattica a cura delle scuole di Crosara, Valle San Floriano, Vallonara, San Luca, Santa Caterina

ISTITUTO COMPRENSIVO “P.M. POZZA” LUSIANA — DIREZIONE DIDATTICA “A. CUMAN PERTILE” MAROSTICA Reg. Trib. di Bassano del Grappa n. 8/07 del 03.12.2007

Anno 1, Numero 2 Febbraio 2008

di Francesco Montemaggiore

Mettersi in rete, oggi è di moda. Per alcuni è una necessità, per molti è un passatempo, per troppi un perditem-po. Spingersi oltre ogni dimensione di spazio e di tempo, lasciarsi trasporta-re dalla fantasia o dall’ istinto, troppo bello... Oggi ci si conosce, si impara, si gioca, ci si incontra, ci si lega sentimental-mente, “ci si vede”, perfino in rete, via internet. Oggi, il tempo-famiglia e spesso il tempo scuola, sono scanditi da sms, mms, trilli e vibrazioni di minicellulari, palmari, i-pod, mp3, e così via. Il mon-do in casa, addirittura in tasca ai nostri ragazzi.

IN QUESTO NUMERO: IL SENTIERO DELLE MERAVIGLIE 2

CROSARA SI PRESENTA 3 “CIAMAR” MARSO 4 VOLARE SULLE ALI DI UN LIBRO 5 RISORSA ACQUA 6 CASTELLI, CROSTOLI E PREISTORIA 7

PERCORSI MEDIOEVALI 8

QUANDO I MERLI ERANO BIANCHI 9

SCORCIATOIE SOTTO TERRA 9

ETRA UNA VOLTA 10

PIACEVOLI SORPRESE 10

PROGETTO “HORTUS” 11

CREATIVITA’ E AUTONOMIA 12

LA MADONNA DEI CAPITELLI 13

LA “CAREGA” DEL DIAVOLO 14

ORARI AUTOLINEE 15

“Figli padroni” di una rete multimediale che prima li abbaglia, poi li sfrutta, infine li butta. Allarme su tutta la linea: dalle famiglie che se ne accorgono, sì e no, alle scuole che spesso sono impotenti, perché sole, e senza la forza e la voglia di reagire. E magari di aggredire il problema, che è anzitutto di comunicazione: fra ragazzi; tra alunni e docenti; tra la scuola e la famiglia; anche tra scuola e scuola. Un bel problema! direbbe qualcuno. Un proble-ma senz’altro, cui occorre far fronte con grinta e urgenza. Come? In tanti modi, ma certamente anche “mettendosi in rete” , per davvero; ma in modo diverso stavolta, forse più tradizionale, ma più fascinoso: un giornale tra scuole. Un giornale che annulli le distanze fra gli alun-ni; fra alunni e docenti; tra scuola e famiglia e, perché no, tra scuola e scuola che quassù “quasi” sull’ Altopiano, non è da poco. Una bella sfida, non c’è che dire. Saper e voler

parlarsi, confrontarsi, comu-nicare in modo positivo, se pur tradizionale. Oggi, quando ad essere profondamente in crisi è proprio il dialogo, la comunicazione che, o non c’è, o, se c’è, è eccessiva, ambi-gua, confusa, storpiata, di-sturbata, sincopata e com-pressa, com’è quella dei mes-saggini… Dunque, comunicare alla vecchia maniera, per comuni-care davvero. E così, comuni-cando, educare “sul campo”. Ecco: educare per comunica-re e comunicare per educare: un binomio vincente. Per tutte le scuole, ma in particolare per queste nostre piccole scuole di collina. “Mettersi in rete” per fare e sentirsi rete, per essere vivi e protagonisti del proprio futuro.

In barba ai cellulari. Oggi, controcorrente, con un giornale, comunicare si può. Dunque si deve.

Con questo secondo numero il giornale pren-de finalmente una forma più completa e più aderente al progetto iniziale. Le pagine, por-tate da 8 a 16, ospitano i consueti spazi e-sclusivi per ogni plesso e una intera sezione, “Spaziogiallo”, dedicata ai nostri alunni. L’ulti-ma parte di Scuole in Rilievo, infine, propone esperienze, progetti e ricerche da parte dei docenti e notizie culturali dal territorio. La tiratura di questo numero viene portata a 1.500 copie.

“SCUOLE IN RILIEVO”

AUMENTA PAGINE,

SPAZI E TIRATURA

METTERSI IN RETE

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Anno 1, Numero 2 - Febbraio 2008

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I L S E N T I E R O D E L L E M E R A V I G L I E Passeggiate a i “P ianari” al la scoperta d i suoni e colori

ritorno a scuola è altrettanto interessante, qualcuno formula ipotesi, altri ricordano gli

ostacoli superati e le nuove scoperte. Tutto arriva alla fine ad essere rielabora-to in sezione e utilizzato per aprire altre strade per le prossime sperimentazioni. Per finire il racconto di questa nostra bella avventura, vogliamo lanciare un messaggio a tutti vuoi: rispettate e la-sciatevi abbracciare dal fascino della natura, che con tanto amore, di noi esseri umani si prende cura.

Siamo pronti a raccontarvi del nostro progetto “La terra dei segreti”, favorito senza dubbio dalla stupenda posizione della nostra scuola, situata in una zona ricca di vegetazione. Una volta alla settimana noi coccinelle e tigri abbia-mo un appuntamento speciale, davvero magico, dove possiamo ammirare ambienti nuovi a contatto con la natura e incontrare animali. Voi non ci crederete, ma i versi sono così strani che a volte ci stupi-scono vera-mente! In que-sti luoghi in-cantati sco-priamo i colori, le forme, i suoni e i rumo-ri, quelli vicini e quelli lontani. Appena si decide la meta, subito ci prende l’emozione; infiliamo il sentiero in via Pianari, dove si può apprezzare la pianura lontana e a volte coperta dalla neb-bia. E’ bello scoprire che le piante in questa stagione sono nude, senza foglie, mentre ci accorgiamo che una gemma spunta vicino al casolare, dove il contadino Elio ci sta a guarda-re! “Dove andate bambini con questo tempo da lupi?” Sì, caro Elio, è proprio una giornata da lupi… nemmeno il brutto tempo ci può fermare, perché l’escursione vogliamo fare. Il passo è veloce, ci siamo allenati bene a camminare e ci

lasciamo guidare dalla nostra curiosità in un sentiero nel mezzo del bosco. L’emozione si fa

alta quando incontriamo delle caprette tra i prati, ma sono così impegnate a consumare il loro pasto che nemmeno si accorgono della nostra presenza. Il desiderio è di arrivare nella parte più alta del bosco, superando ostacoli, attraversando ponticelli, raccogliendo sassi e arbusti. Si va alla ricerca e si sperimentano elementi e forme grandi e piccole, pesanti e leggere. A volte ci rapisce la magia del silenzio, dove solo la natura può dire la sua, la scoperta dei contrasti, come i pini verdi vicino al nero del bosco, l’attenzione al particolare, come le pri-mule che fanno capolino tra la vegetazione! Il

PROSSIMI APPUNTAMENTI Visita didattica alla malga di Longa di Schiavon. Visita ai vigili del fuoco di Bassano. Gita al castello superiore con discesa per il sentiero storico e quindi visita al ca-

stello inferiore, sosta con pranzo a sacco nel parco giochi di via Panica. Per la sezione delle Tigri sono previste alcune uscite didattiche al panificio Guderzo. Visita alla Falegnameria Costenaro per scoprire dove va a finire tutto il legno che viene tagliato nei boschi. Visita al Museo della paglia per scoprire i tempi dei nostri bisnonni e conoscere il passato. A Marzo avrà inizio il corso di Musicagiocando con l’esperta Chiara Bertollo che si terrà ogni mercoledì per un totale di dieci lezioni. Divente-remo esperti ballerini e tenaci musicisti.

Scuola dell’Infanzia “Maurizio Guderzo” - Crosara

SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

Comitato di Redazione

Direttore responsabile: Silvano Mocellin Redattori: Rosanna Bertoncello, Fabio Cusinato, Luca Pirazzo, Maria Angela Rela, Marivana Guderzo, Antonella Alberti, Roberta Spagnolo, Mara Tasca, Michela Pigato.

Hanno collaborato Bambini e ragazzi di tutte le classi.

Grafica Fabio Cusinato, Marco Crestani

Stampa S.M.G. srl - 36030 Costabissara (VI) Via A. Volta, 38

In copertina “Comunicazione Globale” di Giovanni Bonan IIIE SMS Crosara.

e.mail: [email protected]

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CROSARA SI PRESENTA Tutti i progetti, gli spazi e le iniziative

NO SETTIMANALE, dal lunedì al sabato, per ragazzi provenienti da varie realtà e da varie parti della regione, con la possibilità di fre-quentare la scuola media statale annessa. PERCORSO DI FORMAZIONE, che abbraccia l’aspetto culturale, umano e religioso, per i ragazzi che sono seguiti dai Padri della Divina Redenzione. SEMICONVITTO. Possibilità di arri-vare al mattino in Istituto-Scuola con il tra-sporto gestito dal Comune di Marostica, par-tendo da una delle fermate del pulmino, rag-giungibili anche con trasporto pubblico. Possi-

bilità per i ragazzi di rientrare in famiglia nel tardo pomeriggio-sera anche con mezzi pub-blici. ⇒ Mensa, gestita dalle suore dell’Istituto. ⇒ Attività sportiva pomeridiana. ⇒ Studio pomeridiano assistito. ⇒ Momento formativo curato dal direttore

dell’Istituto, padre Lino Sibillin. TRASPORTI. Il trasporto a scuola è garantito dal servizio pubblico gestito dall’amministra-zione comunale di Marostica. E’ possibile rag-giungere la Scuola Media di Crosara e l’Istituto anche con il servizio pubblico gestito dalle FTV e dall’agenzia GIRARDI (a pag. 15 tutti gli orari).

La scuola media di Crosara è inserita nell’Isti-tuto Comprensivo “P.M. Pozza” di Lusiana ed è ospitata nei locali dell’Istituto S. Antonio. Si tratta di una scuola statale che accoglie ra-gazzi e ragazze del territorio circostante, oltre ai ragazzi del collegio gestito dai Padri della Divina Redenzione, proprietari dello stabile. La scuola media “Sant’Antonio” di Crosara è quindi il risultato positivo di una sinergia tra scuola pubblica e istituto privato, realtà forse unica ormai nella nostra provincia, di impor-tante supporto alle famiglie nella società at-tuale. PROGETTO FORMATIVO. Nel progetto formativo della Scuola Media di Crosara occu-pa un posto di primaria importanza la forma-zione e la crescita globale del ragazzo, in quanto persona. In primo piano sono quindi gli obiettivi educativi, quali il rispetto delle perso-ne, dell’ambiente scolastico e delle regole della convivenza civile. CONTINUITA’ DIDATTI-CA. Nella Scuola Media di Crosara la continuità didattica è garantita da una squadra di inse-gnanti qualificati e motivati, che lavorano insieme, in stretta collaborazione, da molti anni. LABORATORIO LINGUISTICO. Nell’orario scolastico sono inserite tre ore di inglese e tre ore di francese. E’ avviato, inoltre, un progetto di bilinguismo, con lezioni in lingua su temi di varie discipline. LABORATORIO MUSICA-LE. Lezioni individuali di chitarra classica e propedeutica alle tecniche strumentali. LABO-RATORIO SPORTIVO. La Scuola Media dispone di un campo da tennis-pallavolo all’aperto, oltre ad una nuova ampia palestra. La scuola partecipa ogni anno a varie manifestazioni:

“Vicenza che corre”, giochi studenteschi. Uno specifico progetto di sede è l’”Orienteering” che negli anni scorsi ha portato i nostri alunni fino alle finali regionali. La scuola è inserita nel progetto finanziato dalla regione Veneto: “ Più sport a scuola”. SPAZI LABORATORIO. In-formatica, musica, biblioteca, sala lettura, video multimedia, botanica e tecnologia. IN-CONTRI DEL MESE. Nel corso dell’anno scolasti-co si svolgono, con cadenza mensile, degli incontri con esperti in vari ambiti: ambiente, tempo libero, educazione civica, salute, musi-ca, sport, ecc.. GITE SCOLASTI-CHE di 4 o 5 giorni come espe-rienza irrinunciabile di scuola itinerante che punti alla relazio-ne e all’integrazione, Alcune mete: Puglia, Campania, Umbria, Lazio, Toscana, ecc. PROGETTO “ SCUOLE IN RILIEVO”. La Scuola Media di Crosara ha promosso, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Lusiana e con la Direzione Didattica di Marostica, un progetto di continuità scolastica. Una delle idee legate alla comunicazione è stata la crea-zione di “ SCUOLE IN RILIEVO”. TEMPO PROLUN-GATO. 36 ore settimanali, con due rientri po-meridiani. Varie ore di compresenza per atti-vità parallele di recupero e di approfondimen-to-potenziamento. Mensa. STUDIO POMERIDIA-NO ASSISTITO. Nei pomeriggi di martedì e mercoledì si attivano corsi di studio sussidia-rio, facoltativi, a costo molto contenuto. CORSI DI RECUPERO ESTIVI. Durante le vacanze estive vengono attivati dalla scuola dei corsi di recu-pero facoltativi. L’ISTITUTO SANT’ANTONIO L’Istituto Sant’Antonio, unica realtà del suo genere rimasta sul territorio, offre: SOGGIOR-

Anno 1, Numero 2 - Febbraio 2008

Scuola Media “Sant’Antonio” - Crosara

SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

I NOSTRI APPUNTAMENTI Spettacolo – Martedì 11 Marzo presso il Teatro Comunale di Thiene: partecipazione allo spetta-colo “ Capricci e bisticci ” con la compagnia di balletto di Mimma Testa. Incontri del mese – Mercoledì 5 Marzo: “ Il cammino di Santiago ”: immagini e suggestioni del pellegrino prof. Luca Pirazzo. Sabato 12 Aprile: “ Urlando contro il cielo ”: viaggio tra i cantau-tori italiani dagli anni ’60 ai nostri giorni a cura della dott.ssa Greta Crestani. Viaggio di istruzione – “ Partire è aprire la mente a nuovi orizzonti ”. Toscana: 21 – 24 Aprile. Altre notizie e informazioni su: http://digilander.libero.it/mediacrosara/

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“scacciare” il grigiore dell’inverno e salutare l’arrivo della primavera. E così, muniti di semplicissimi ed efficaci “oggetti sonori” come barattoli di latta, ba-stoni, campanacci di varie misure, pentole, coperchi, campanelli, bottiglie riempite di sassolini… , alunni ed insegnanti hanno per-corso le vie del paese animandole con un gaio e vivace frastuono. Bravissimi tutti i bambini e i ragazzi che, seppur con una settimana di lezioni sulle spalle e nonostante le vie impervie di San Luca, non si sono persi d’animo, anzi si sono vicendevolmente incoraggiati a tenere il passo e ad alternare ritmi, rumori e fila-strocche per tutto il pomeriggio. Le energie e l’entusiasmo erano talmente forti che gli alunni di quinta sono riusciti ad arricchire

con i loro suoni anche le vie di Crosara! Esperienza ben riuscita quindi che ha coniugato passato e presente coinvolgendo tutti i parteci-panti in un clima di festa e di condivisione, nel ricordo e nel rispetto delle antiche tradizioni di un tempo, rivissute con la gioia e la spensiera-tezza dei bambini di oggi!

Puntualissimi e ben attrezzati gli alunni della scuola primaria di San Luca, accompagnati dalle loro energiche insegnanti, si sono dati appunta-mento nel pomeriggio di venerdì 29 febbraio per una passeggiata tra le vie di San Luca e di Crosara, il cui scopo era quello di sperimentare

e far rivivere l’antica tradizione del ”ciamar marso”! L’intento, così come vuole la tradizione, è stato quello di provare e di ricordare le usanze dei nostri antenati che, suonando e festeggiando insieme, erano soliti alla fine di febbraio

Giovedì quattro ottobre noi classi quarta e quinta della scuola primaria di San Luca sia-mo andati all’Ecomuseo di Crosara per visita-re la mostra del corpo bandistico di Crosara. Durante la passeggiata abbiamo potuto os-servare un bellissimo paesaggio autunnale: le foglie gialle cadute dagli alberi, l’odore della pioggia e dei funghi. Arrivati all’Eco-museo ci ha accolto il signor Ugo che è il presidente della banda. La mostra era ospitata al piano terra. Su un tavolo coperto da una tovaglia blu scuro c’erano gli attestati, i regola-menti e gli spartiti musicali. Nei separè abbiamo potuto ammirare le divise della banda e delle majorette: quelle della banda avevano il cappello, la giacca e la cravatta di color grana-

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Scuola Primaria “Olga Gugelmo” - San Luca

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E LA BANDA SUONO’ di Alessandro Bonan

“CIAMAR MARSO” Un gioioso frastuono per le vie di San Luca

ta, i pantaloni blu e la camicia bianca, le divi-se delle majorette avevano la cravatta e la gonna blu, il cappello e la giacca granata e gli stivali bianchi. Su un tavolo coperto dalla bandiera tricolore c’erano gli strumenti anti-chi e nuovi della banda. Oltre a tutte le altre fonti, abbiamo sentito anche la testimonianza del signor Ugo. È stata una bellissima visita, anche perché ci ha fatto piacere vedere strumenti che hanno più di cinquanta anni.

ERRATA CORRIGE Con il numero precedente l’articolo di questa pagina presentava una omissione. Scusando-ci con i lettori desideriamo porre rimedio, riportando correttamente l’ultimo capoverso. “Il successo ottenuto e le numerose gratifi-cazioni ricevute, soprattutto dai nostri utenti più piccoli, ci hanno persuaso a proseguire questo percorso di continuità tra scuola e territorio.”

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Da diversi anni, nel plesso di Santa Cateri-na, v iene svolto un progetto di lettura che consiste nella lettura da parte degli inse-gnanti (responsabili del progetto), di libri di narrativa agli alunni. All’origine del progetto, quando il numero degli alunni era esiguo, la lettura veniva svolta ogni mattina, prima dell’iniz io delle

lezioni, a tutti i bambini in un’aula adibita a questa funzione. Questo momento diventava an-che un’esperienza di accoglienza. Con l’au-mento del numero degli alunni, tale attiv ità viene svolta una volta alla

Anno 1, Numero 2 - Febbraio 2008

Scuola Primaria “Dante Alighieri” - Santa Caterina

settimana, il giovedì pomeriggio, per un’ora circa. Gli obiettiv i didattici ed educativ i sono vari e vanno dalla socializza-zione al promuovere la curiosità e il desiderio di leggere. Inoltre si cerca di recuperare il ruolo dell’-adulto che narra, recuperando così anche un’esperienza affetti-vo- relazionale significativa. Nella settimana prima di Natale, su proposta/offerta della Biblio-teca Comunale di Lusiana è stata svolta un’attiv ità di Animazione alla lettura con esperti, che ha entusiasmato notevolmente gli alunni del plesso. A fine anno, a conclusione del progetto, ormai tradizionalmente viene organizzata una visita ad una libreria di Bassano. Suscitare la passione per la lettu-ra significa abituare i bambini a viaggiare con la fantasia e ad

arricchire la mente.

SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

VOLARE SULLE ALI DI UN LIBRO Progetto di lettura

A SCUOLA CON GLI ESPERTI DELL’ETRA Progetto ambiente Secondo appuntamento con l’educazione

ambientale per il plesso di Santa Caterina. A gennaio si sono svolte a scuola attraverso lezioni-gioco, realizzate dalla Cooperativa Mimosa per l’ETRA, delle attività sull’acqua e la raccolta differenziata. Inutile sottolineare l’interesse e la partecipa-zione dei bambini. L’attività prevede anche un’uscita, nel mese di marzo, alle Grotte di Oliero, punto di rac-colta e della distribuzione dell’acqua.

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ta crespa per ren-dere più lieto e colorato il Natale. La vendita si è svol-ta durante lo spet-tacolo natalizio, nel corso del quale ci siamo scambiati gli auguri, tra canti e poesie. La nostra bancarella ha otte-nuto un successo strepitoso grazie anche all’impegno e alla buona volontà di tutte le nostre mamme e papà.

Nei mesi di novembre e dicembre la classe quinta ha affrontato il difficile argomento “energia” tanto discusso in questo periodo. Non è stato tanto facile addentrarci nell’-argomento, ma con l’aiuto del Dottor Tun-do, collaboratore dell’ente ETRA, molti dei nostri dubbi su questo argomento si sono chiariti. Il professore ci ha illustrato i di-versi tipi di energie, puntando l’attenzione sulle energie rinnovabili, su come vengano prodotte e come poterle sfruttare al me-glio, stimolando anche uno stile di v ita che porti alla consapevolezza che tali risorse non vanno sprecate, ma utilizzate in modo responsabile; anche nel rispetto dell’am-

biente. Per completare il nostro percorso ci siamo recati nella sede del Consorzio di Bonifica Pedemontano del Brenta di Citta-della e poi alla v isita della centrale idroe-lettrica di San Lazzaro di Bassano del Grappa dove abbiamo constatato quanto l’acqua può aiutarci per ottenere l’energia che tutti i giorni usiamo.

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Scuola Primaria “Virginio Andriolo” - Valle San Floriano

SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

Anche quest’anno siamo riusciti ad adotta-re due bambini a distanza grazie alla buona riuscita del mercatino di Natale. Durante il mese di dicembre abbiamo dedi-

cato un giorno a setti-mana a delle divertenti attiv ità laboratoriali pensate e create dalle nostre intraprendenti insegnanti. Ci siamo adoperati per creare delle vere e proprie opere d’arte: centri tavola, piccoli sopram-mobili di pasta di sale e di gesso, scatole deco-rate con la tecnica del decoupage, braccialetti di perle e festoni di car-

MERCATINO DI NATALE

RISORSA ACQUA Progetto “Energia” a Valle San Floriano

Sabato 2 febbraio tutti allegramente masche-rati, ci siamo riuniti in palestra per parteci-pare alla consueta tombola di carnevale or-ganizzata dai nostri instancabili genitori. Tra ambi e terni, mille premi, risate, musiche e danze tutto si è concluso gustando deliziosi crostoli e frittelle!

E LA TOMBOLA?

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sperta e simpatica. Abbiamo condiv iso questa nostra” esperienza preistorica” con i ragazzi delle classi quarte di Valle S. Floriano, di S. Luca e di Schiavon: un’ occasione per stringere nuove amiciz ie! EVVIVA LA PREISTORIA !!! Il 15 di ottobre, invece, siamo partiti tutti insieme, noi alunni del plesso, per andare a v isitare il museo ornitologico di Marostica che si trova nelle v icinanze del Castello Superiore. E’

stata una passeg-giata impegnativa quella che ci ha v isti salire il sentiero dei Carmini ma, arrivati alla meta, oltre che godere del fantastico panorama, siamo stati ripagati da momenti e attiv ità veramen-te interessanti che v i raccon-teremo nelle prossime pagine. Anche quest’ anno poi abbiamo potuto affinare le nostre com-petenze in acqua o, per i nuov i

Il 3 ottobre, noi alunni di classe 4^ siamo stati ad “Archeoland” a Stallavena (Verona) a v isitare la ricostruzione di un v illaggio preistorico. E’ stata un’espe-rienza veramente entusiasmante perché, oltre a vedere da v icino ciò che abbiamo appreso nel nostro lavoro di ricerca storica a scuola, abbiamo avuto modo di trasformarci per un po’ in uomini primiti-v i realizzando belliss ime pitture rupestri e costruendo misteriosi amuleti con l’ar-gilla. Anche ammirare il ponte di Veja è stato interessante come pure la passeg-giata nei boschi alla ricerca di selci, sempre accompagnati da una guida e-

arrivati di classe 1^, fare le prime divertenti espe-rienze in acqua grazie al corso di nuoto svolto presso la piscina comuna-le di Marostica. Peccato sia finito! Ultima, in ordine cronolo-gico, la festa di Carnevale di martedì 29 gennaio. Che fatica stare seri e concentrati nella lezione fino al suono della ricrea-zione… c’erano certe ma-schere e certi travesti-menti … tutti da vedere! Crostoli e frittelle a vo-lontà, allegria e diverti-mento con passeggiata finale. E’ trascorsa così un’altra bella giornata…

E noi v i diamo appuntamento alla prossi-ma puntata!!

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CASTELLI, CROSTOLI E PREISTORIA Un succedersi di straordinarie e avvincenti iniziative

Anno 1, Numero 2 - Febbraio 2008

Scuola Primaria “Edmondo de Amicis” - Vallonara

SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

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Anno 1, Numero 2 - Febbraio 2008 SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

All’inizio della nostra visita guidata, ci siamo diretti verso la piazza, dove ci aspet-tavano due guide che ci hanno div isi in due gruppi. La nostra guida ci ha raccontato tantissime cose su Marostica, che mi hanno colpito molto: non pensavo che la no-

PERCORSI MEDIOEVALI di Serena Costenaro cl 5^ Scuola Primaria “Edmondo de Amicis” - Vallonara

“ Cari studenti, ve lo dico fuori dai denti. E’ una scuola ricca ed accogliente, straordinario ambiente. Le maestre tutte puntuali Non raccontano mai cose banali. Vieni da noi caro bambino Ma porta nello zaino uno spuntino, le maestre non si possono divorare;

per farle felici devi ben lavorare. Ti aspetta tanta allegria. Troverai buona compagnia! “ (Paolo Visentin, classe 5^ )

Lasciatemelo dire …

Spaziogiallo

stra città fosse così ricca di storia! La guida ci ha dato informazioni interessanti sul castello. Siccome i nemici usavano un bastone lungo sette o otto metri, chiamato ariete, per sfondare il portone d’accesso principale, si pensò di costruire un fossato largo dieci o quindici metri per difendere il Castello dagli assalti. La guida ha aggiunto che Prospero Alpino donò un coccodrillo da mettere nel fossato, però in un freddo inverno l’acqua si gelò e il coccodrillo morì. Successivamente ci siamo avviati per salire il ripido sentiero dei Carmini verso il Castello Superiore. Qual-cuno aveva il fiatone, qualcuno faceva lo spaccone e camminava molto velocemente, ma poi ha dovuto prendere fiato. Comunque chi prima, chi dopo, siamo tutti arrivati alla meta, con gran soddisfazione. Noi alunni più grandi siamo passati attraverso una piccola porta di legno e, scesi alcuni gradini di pietra, ci sia-mo ritrovati in una bellissima terrazza erbosa dalla quale si godeva di un panorama mozzafiato. Ad atten-derci c’era un esperto arciere che, con molta pazien-za e competenza, ci avrebbe fornito i primi rudimenti per diventare tutti dei Guglielmo Tell.. Ciascuno di noi ha tirato con l’arco circa tre volte; il bersaglio era fatto di paglia con un telo sopra; al centro c’era una mela che solo un compagno di quarta è riuscito a colpire. E’ stato bellissimo e nessuno di noi voleva porre fine a questa lezione all’aperto. Successivamente ci siamo impegnati in una partico-lare caccia al tesoro ambientata dentro al museo ornitologico. Dovevamo individuare alcuni uccelli che erano stati tolti dalle loro bacheche. Anche in questa occasione il divertimento non è mancato. Poi siamo ritornati nella terrazza erbosa dove abbiamo assistito a delle dimostrazioni di volo. Un gufo reale e due falchi pellegrini si sono esibiti per noi, lasciandoci a bocca aperta e con il naso all’insù nel seguire velocissime picchiate e spettacolari evoluzioni. Dopo esserci rifocillati, siamo ripartiti a piedi per fare ritorno a scuola scendendo il sentiero, certo stanchi, ma contenti di avere imparato qualcosa di nuovo.

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Arrivati sulla cima della collina lo sguardo si perde sulla pianura sotto-stante. Che meraviglia! Ma ecco i primi commenti: “Guarda, maestra l’Italia è dove abito io”. Ma a qualcuno non va di scherzare. “Noo, è più grande”. Con il fiatone altri si spingono a delle osser-vazioni sulla strada: “Abbiamo fatto la scorciatoia”. “La scorciatoia è più corta”. Ma perché è più corta? Molto semplice: “Perché vedi la strada asfal-tata”. Talvolta, tuttavia, le scorciatoie non si percepiscono molto bene tra la vegetazione. A tal proposito alcuni sostengono che questo sia dovuto al fatto che “le scorciatoie siano sotto terra.”.

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Anno 1, Numero 2 - Febbraio 2008 SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

Spaziogiallo

SCORCIATOIE SOTTO TERRA A cura dei bambini della Scuola d’Infanzia di Crosara

I merl i, un tempo, erano b ianch i. Un anno, neg l i ul t im i t re g io rn i di genna io, cap itò un inv erno mo lto rig ido. Una fami-gl ia d i mer l i fu s o r p r e s a d a l fr eddo e non sa-pev a dov e ripa-ra rs i ; p apà e mamma, pe r pro-tegge re i lor o picco l i, sce lsero come nido un ca-mino d i mat ton i. I l pr imo gio rno di febbraio comparv e fina lmen te i l sole, e i mer l i usc irono tut t i da l nido e s i accors ero che i l fumo av ev a fat to d iv entare le loro piume scure. Da a l lora i mer li nacquero tu t t i ner i. G l i u l t im i t re g iorn i de l mese di gennaio, i più fr eddi, v engono chiama t i in fa tt i “ I GIORNI DELLA MERLA” .

QUANDO I MERLI ERANO BIANCHI Classe 4^ della Scuola Primaria di Valle San Floriano

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Spaziogiallo

SCUOLE inSCUOLE inSCUOLE in RILIEVO

Un giorno è venuto in classe un operaio dell’E-TRA. ETRA significa: elettricità, terra, rifiuti e acqua. Ci ha parlato dell’acqua e ci ha fatto vedere come si misura l’acidità, la quantità di cloro che può contenere (Luca Rubbo). Ho im-parato che tante persone studiano l’acqua per garantire che sia di qualità. Devo capire che, anche se per avere acqua mi basta aprire il

Il 3 ottobre scorso siamo andati a scuola, come ogni mercoledì, ma… SORPRE-SA… le maestre ci hanno comunicato che c’era una gita inaspettata in un posto segreto. Solo lungo la strada abbiamo scoperto la destinazione: saremmo andati a Stallavena (VR) per visitare il parco-museo di Archeoland, che rico-struisce la vita quotidiana degli uomini primitivi dalla fine del Paleolitico all’era dei metalli. Ad Archeoland ci aspettava la guida “Lupo Azzurro”, un paleoarcheologo, e così è iniziata la vera avven-tura, ci sembrava di essere ritornati nella prei-storia e di viverci dentro! Le maestre ci hanno divisi in due gruppi. Un gruppo ha imparato a fare i graffiti come veni-vano fatti all’epoca, usando i carboncini e l’ocra (una polverina ricavata da pietre rosse o gialle) per disegnare gli animali che si cacciavano;

l’altro gruppo è andato a visitare il villaggio primitivo dove erano state ricostruite le diverse abitazioni che l’uomo ha usato in periodi suc-cessivi “arredate” e complete di tutti gli stru-menti utilizzati. Più tardi i gruppi si sono invertiti, però stavolta il laboratorio riguardava la costruzione dei ciondoli di argilla.

rubinetto, non la devo sprecare per niente (Yuri Azzolin). Io penso che il laboratorio dell’ETRA sia stato bello perché la guida è stata molto i-struttiva e perché abbia-mo fatto molti esperi-menti. La cosa che mi è rimasta più impressa è quando la guida si è lava-ta le mani, ha bevuto e lavato il bicchiere e ha

consumato 10,5 litri d’acqua (Gianmarco Dalle Nogare). A me, la parte della spiegazione che è piaciuta di più è stata quando il responsabile dell’ETRA, con l’uso di una siringa, ha spiegato il sistema di come viene prelevata l’acqua dalle falde acquifere (Kristian Ronzani). Insieme al tecnico abbiamo potuto eseguire degli esperi-menti e delle attività con l’acqua. Ho capito

inoltre che con semplici gesti quotidiani possia-mo tutti contribuire ad un uso più responsabile di questo dono così prezioso per la nostra vita (Mattia Reztk). Nel laboratorio, mi è piaciuto vedere come l’acqua fa a passare nel terreno quando piove. E’ stato possibile perché l’esperto ha portato una vaschetta dove si potevano vedere i vari strati di terra. Ho capito anche che l’acqua inquinata tu non la vedi a occhio nudo, ma se ci metti la cartina di tornasole lo puoi capire (Romina Xillo). La guida ci ha spie-gato che per far arrivare l’acqua in casa servo-no tipi di piscine e poi se ci sono palazzi più alti bisogna costruire torri piene d’acqua (Giada Bertollo). Il signore dell’ETRA ha diviso noi bam-bini in gruppi e ci ha coinvolti in alcuni esperi-menti. Al termine degli esperimenti la guida ci ha dato alcuni consigli per risparmiare l’acqua nelle azioni che facciamo ogni giorno. E’ stata una lezione che mi ha fatto capire che l’acqua è proprio un bene prezioso (Elisabetta Pozza).

ETRA UNA VOLTA … Impressioni sul laboratorio “Acqua” Classe 4^ - Scuola Primaria “D. Alighieri” - Santa Caterina

Dopo mangiato abbia-mo fatto lo “shopping” primitivo nel piccolo negozio di oggetti caratteristici, acqui-stando diverse pietre, libri interessanti e pendagli di metallo. Poi siamo ripartiti per andare a visitare il Ponte di Veja, un ponte naturale fra i più grandi d’Europa, che sormonta una radura con diverse grotte abitate anticamente dagli uomini del Paleo-litico. Nella zona abbia-

mo trovato e raccolto diversi pezzi di selce, un tipo di roccia molto importante per la costru-zione degli strumenti di caccia e di uso quotidia-no utilizzati in quell’epoca. Anche qui, come durante tutta la giornata, abbiamo scattato un sacco di foto che ora le maestre hanno raccolto in un cd, che ci permette di rivivere quella gior-nata davvero meravigliosa!

PIACE VOLI SORPRESE Una classe al Paleolitico

Classe 4^ Scuola Primaria “Olga Gugelmo” - San Luca

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Spaziogiallo

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Un’ attiv ità che mi ha particolarmente interessato è quella chiamata “hortus” un’ attiv ità piacevole a cui tutti vorrebbero partecipare, ma che è però ostacolata dalla lista gialla, soprannominata “lista puniti”. Su questa lista ci vanno i nomi di chi non fa i compiti, non studia, si prende castighi… Quindi chi è scritto qui non può partecipa-re alle attiv ità scolastiche gradite (Nicola

Battaglin). All’inizio della seconda media, v isto che c’era in prev isione il merca-tino di Natale del 16 dicembre, abbiamo deciso, con la profes-soressa, di fare qualcosa di diverso dal solito, cioè… coltivare piantine, anche se erano “ fuori stagione”, per poter venderle e avere successo. Abbiamo cominciato a portare tutti qualcosa da casa: semi di girasole, di zucca, di zucchini di peperon-cini, di peperoni … e piantine grasse, erba cipollina, rosmarino, menta. Abbiamo pian-tato anche i rametti dei gerani tagliati, che erano a scuola (Giovanna Girardi). Seguire le piantine non era una cosa sem-plice; bisognava dare l’acqua periodica-mente, ma non troppa, e togliere le foglie secche (Althea Merlo). Man mano che passavano i giorni, vedeva-mo spuntare qua e là delle piccole foglioli-

ne, nonostante fosse inverno. Il giorno 16 dicembre, nella piazza di Crosara, abbiamo partecipato al mercatino di Natale con una nostra bancarella, una bancarella della scuola media, e lì abbiamo venduto 5 cassette delle no-stre piantine. (Cristiana Sanmartin). Subito questa idea non mi sembrava un gran che, ma poi, con il passare delle settimane, si vedevano spuntare dei germogli, che sembravano le no-stre creaturine da accudire… (Matteo Morello). I risultati che abbiamo raggiunto sono fantastici: la menta, che pensavamo fosse morta, sta crescendo molto velocemente; le piante grasse sono riuscite a v ivere tutte; i semi che ave-

vamo piantato, hanno fatto sbucare delle bellissime piantine. Il lavoro che abbiamo fatto, a tutti ha por-tato una grande soddisfazione (Nicola Battaglin). Mi è proprio piaciuto questo progetto delle piantine in serra e mi sono divertita; è s ta to be l lo v ede r le nas ce re… (Althea Merlo). Anche se il mercatino è già passato, noi continueremo a seminare e a coltivare per il nostro orticello, costruito e dissodato dai maschi della nostra classe… (Giovanna Girardi).

PROGETTO “HORTUS” Sementi, vasi e orti a Crosara

Classe 2^ Scuola Media “Sant’Antonio” - Crosara

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aiuto che può ricevere dall’esterno. Lentamente le paure e le insicurezze svaniscono perché nella persona è stato attivato un segnale importante: “io pos-so, ho delle capacità, le esprimo e questo mi rende felice, fiducioso di me, quindi padrone di me stesso, non più mendican-te di aiuto nella mia insicurezza nasco-sta”.

insospettabili, lasciate in disparte solo perché non sperimentate né sollecitate da alcuno. Queste risorse, che apparten-gono a tutti per diritto di nasci-ta,schiudono le porte ad uno spazio inte-riore, ad una ricchezza intrinseca che ci rende consapevoli di possedere capacità e quindi valore, che rendono possibile un’autostima ed una fiducia in noi stessi che prima non possedevamo. Queste capacità costruiscono un’ossatu-ra interiore che mano a mano si sv iluppa, formando una personalità nuova, flessibi-le ed agile, capace di reagire velocemen-te alle sollecitazioni del mondo esterno, con un coraggio inaspettato: la fiducia sperimentata nell’uso dei propri mezzi finalmente lo permette. E’ questo proces-so che consente la trasformazione dell’ indiv iduo, piccolo od adulto che sia. Lo arricchisce, infatti, dall’interno, renden-dolo autonomo, non più dipendente dall’-

Vale la pena di insegnare educazione creativa nelle scuole elementari? A cosa può serv ire un impegno di questo tipo per bambini che hanno soltanto no-ve, dieci, undici anni? Questo mi chiedevo diversi anni addie-tro,quando mi prospettavano questa pos-sibilità. Io mi rifiutavo, perché ritenevo troppo complessa la cosa per la loro età. Ho affrontato, dubbioso, questa opportu-nità e mi sono ricreduto. Il risultato si è rivelato sorprendente, perché ho realizzato che non ci sono differenze sostanziali tra persone che possono avere dieci anni, come tredici o addirittura trenta e più. Tutte le situazioni si equivalgono, le diffi-coltà sono sempre le stesse ed i vantaggi identici. Quali? Tanti. Le persone scoprono di avere risorse

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CREATIVITA’ E AUTONOMIA di Sergio Ferrazzi

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Anno 1, Numero 2 - Febbraio 2008

Dal territorio

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Bordo 1/3 €

1 100,00

2 170,00

3 200,00

Il Santuario dei Capitelli si trova poco lontano dalla strada provinciale che da Marostica sale verso l’altopiano di Asiago. È un edificio di eleganti for-me rinascimentali. La Ma-donna “miracolosa” con il Bambino Gesù in braccio è una statua di legno dipinto ed è incoronata. Si trova nella nicchia, ricavata nella parete di fondo del Presbite-rio, sopra l’Altare maggiore. Il Suo sguardo dolcissimo e la gentile attitudine materna, La rendono tanto cara ai Fedeli di Vallonara ed ai Pellegrini dei paesi vicini. Una giornata caratteristica di questo Santuario è quella chiamata “Festa de LA COMPARSA”, che si celebra “ab immemo-ràbili tèmpore” con particolare solennità nella prima Domenica di maggio. Il nome di questa Festa – “Comparsa” – fa pensa-re che la devozione alla “Madonna dei Capitelli” abbia avuto origine da una ap-parizione della Vergine. Tuttavia non esi-

stono documenti scritti, per cui non si sa né a chi né quando la Vergine sia appar-sa. C’è soltanto una consolidata tradizio-ne plurisecolare orale, che si è traman-

data di generazione in generazione. Tale tradizione popolare vorrebbe che, prima del Santuario, ci fossero nella località

alcuni capitelli (edicole sacre) sorti in seguito ad una apparizione della Vergine Maria e sviluppatisi poi fino ad essere inglobati in un unico edificio: il Santuario “dei Capitelli”, appunto. Per quanto riguarda l’epoca di costruzio-ne dell’Edificio sacro, l’architrave sopra la porta maggiore porta questa iscrizione latina che traduciamo: “Questo tempietto costruito nell’anno del Signore 1620 dai Toniazzo [gente] di questa terra, sogget-ta alla Chiesa di Marostica, [fu] rinnovato ed ingrandito a spese degli stessi [Toniazzo] e con le offerte dei fedeli l’an-no 1769”. Dopo la seconda ricostruzione, avvenuta fra il ’49 e l’82, sono stati posti alle pareti laterali numerosi ex voto del santuario. È stata aggiunta poi, nella cappellina latera-le, una statuina di Maria Bambina, donata l’8 settembre 1977 dalle suore dell’Ospe-dale di Bassano. Il 15 agosto 1957 il Ve-scovo di Vicenza Mons. Carlo Zinato auto-rizza la celebrazione della messa al San-tuario ogni Domenica e festa di precetto. Il Santuario dei Capitelli ha visto negli anni numerosi e illustri pellegrini. Ai nostri giorni, grazie all’interessamento degli ultimi Parroci Don Pietro Tolin, Don Ottorino Carli e di Don Fernardo Amodìo,

attuale Parroco di Vallonara, il Santuario ha suscitato un grande interesse nei fe-deli dei paesi vicini che si recano volen-tieri ai Capitelli per scaldarsi il cuore ai piedi della Vergine. Sono stati composti in onore della Vergi-ne dei Capitelli alcuni inni, tra cui i più famosi “Era il Maggio Odoroso” di Mons. Ernesto Della Libera e “Dei Capitelli o Vergine”, che viene attribuito addirittura a Lorenzo Perosi.

LA MADONNA DEI CAPITELLI di Aniello Nuzzo

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Dal territorio

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Lungo la provinciale che da Crosara conduce a Santa Caterina, nella valle del Rameston, semisommersa dalla vegetazione spontanea, si erge una grossa pietra di forma allungata, che conserva un nome singolare: la Carega del Diavolo… I popoli di origine germanica che popolavano

l’altopiano di Asiago e le pendici dei nostri monti, conservarono a lungo gli antichi usi e costumi e la loro religione. Lo storico latino Tacito racconta che i Ger-mani credevano di far torto all’immensità del loro Dio Supremo innalzandogli dei templi, come se si volesse rinchiuderlo in un recinto di quattro mura. Essi, perciò, lo adoravano allo scoperto, sotto la gran volta del cielo, in luoghi elevati o su colline alquanto lontane dall’abitato, ma soprattutto nelle folte selve. Consacravano alle divinità specialmente quei boschi dove c’erano grandi querce secolari, ma anche le grosse pietre che sovrastavano qualche precipizio. Ne abbiamo esempi nell’-

Altar-Knotto o Eltarle (pietra d’altare) a Ro-tzo, grande masso sull’orlo di una rupe alta, sovrastante la Valdastico; o nella “preela dell’altare” nel bosco di Costa Alta di Vezze-na. Anche la “Carega del Diavolo”, considerata la sua posizione, in un luogo dirupato e in quello

che era il bosco sacro che copriva quasi tutte le falde meridionali dei Sette Comuni, è, molto probabilmente, un antico altare paga-no. Le offerte alle divinità erano inizialmente molto semplici. Si caricavano gli altari delle primizie e dei più bei frutti della terra; vi si ponevano dei pani e altre cose commestibili; vi si accendevano fiaccole o candele; vi si bruciavano delle erbe odorose. In seguito fu introdotto il sacrificio di animali e forse non si ebbe orrore di sacrificare anche degli esseri umani. Dopo l’avvento e la diffusione del Cristianesi-mo, in molti luoghi dove esistevano boschi

sacri, grandi alberi sacri e grosse pietre dedicate alle divinità pagane, si costruirono delle chiese o si posero delle croci, per disto-gliere il popolo da quei culti superstiziosi. Allo scopo di cancellare le credenze che in quelle pietre abitassero i nani, le fate o altre divinità pagane benefiche, si inculcò nella mente delle popolazioni la convinzione che dimorasse in quei luoghi e in quelle pietre il Diavolo, autore di ogni male. Gli abitanti di San Pietro Valdastico, per esempio, in vista dei quali si trova il famo-so Altar-Knotto, lo chiamano “la pietra del diavolo”. Medesima origine ha, molto probabilmente, il nome della Carega del Diavolo, sulla quale si raccontano alcune leggende. Si dice che la Valle Ona era il paese delle streghe, il cui capo era il diavolo, che sali-va e si sedeva su quella grossa pietra. Un’altra leggenda racconta che sulla Care-ga del Diavolo vivevano le Anguane (fate benefiche della cui esistenza si parla an-che in altre vallate), le quali su quella pie-tra stendevano la biancheria ad asciugare. Si parla anche di processioni, compiute di notte, nella valle dove si trova questa pie-tra singolare, con le streghe che reggeva-no in mano le candele. Si dice che un tempo la Carega del Diavolo, detta anche Pria Longa, fosse più alta; forse gli agenti atmosferici o qualche evento naturale l’hanno portata alla forma

attuale. (Bibliografia: Guida di Bassano e dei Sette Comuni, O. Brentari, 1885; Memorie Istoriche dei Sette Comuni Vicentini, A. Dal Pozzo, 1820).

LA “CAREGA DEL DIAVOLO” di Rosanna Bertoncello

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FTV - LINEA: ASIAGO BASSANO DEL GRAPPA

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Anno 1, Numero 2 - Febbraio 2008

Autolinee -Orari

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CONCO 07.12 08.17 13. 12 15.02 17.12 CONCO A L TORNA NTE O7.15 08.20 13. 15 15.05 17.15 FONTANELLE 07.20 08.25 13.20 16. 10 17.20 GOMAROLO 07.25 08.30 13.25 15.15 17.25 PONTE SANTA CATERINA 07.29 08.34 13.29 15.19 17.29 S. CATERINA DI LUSIA NA 07.31 08.36 13.31 15.21 17.33 CROSARA DI MAROSTICA 07.38 08.43 13.38 15.28 17.38 CROSARA CAPITELLI 07.43 08.48 13.43 15.33 17.43 VALLONA RA 07.47 08.52 13.47 15.37 17.47 MAROSTICA P.ZZA ORTIG. 07.50 08.55 13.50 15.40 17.50 MAROSTICA AUTOSTAZ. 07.52 08.57 13.52 15.42 17.52 MARSAN 07.56 09.01 13.56 15.46 17.56 BASSANO TRE PONTI 07.58 09.03 13.58 15.48 17.58 BASSANO DINDO 08.00 09.05 14.00 15.50 18.00 BASSANO P.LE CADORNA 08.02 09.07 15.02 15.52 18.02 BASSANO AUTOSTAZIONE 08.05 09.10 14.05 15.55 18.05

CONCO FA RMACIA 07.10 08.15 13. 10 15.00 17.10 LEBELE 07.08 08.13 13.08 14.58 17.08 BOCCHETTA DI CONCO 07.04 08.09 13.04 14.54 17.04 PUFFELE 07.02 08.07 13.02 14.52 17.02

N°corsa 001 003 005 007 009 011 Cadenza GG GG SC GG FF FF Nota Collegamento A-B BASSANO AUTOSTAZIONE 08.20 10.20 13.20 16.20 17.25 18.25 BASSANO P. LE CADORNA 08.23 10.23 13.25 16.23 17.28 18.28 BASSANO DINDO 08.25 10.25 13.27 16.25 17.30 18.30 BASSANO TRE PONTI 08.27 10.27 13.29 16.27 17.32 18.32 MARSAN 09.29 10.29 13.32 16.29 17.34 18.34 MAROSTICA AUTOSTAZ. A 13.35 MAROSTICA AUTOSTAZ. P 08.33 10.33 13.45 16.33 17.38 18.38 MAROSTICA P.ZZA ORTIG. 08.35 10.35 13.47 16.35 17.40 18.40 VALLONA RA 08.38 10.38 13.50 16.38 17.43 18.43 CROSARA CAPITELLI 08.42 10.42 13.54 16.42 17.47 18.47 CROSARA DI MAROSTICA 08.47 10.47 13.59 16.47 17.52 18.52 PONTE SANTA CATERINA 08.52 10.52 16.52 17.57 18.57 S. CATERINA DI LUSIA NA 08.54 10.54 16.54 17.59 18.59 PONTE SANTA CATERINA 08.56 10.56 14.02 16.56 18.01 19.01 GOMAROLO 09.00 11.00 14.07 17.00 18.05 19.05 FONTANELLE A 14.11 FONTANELLE P 09.05 11.05 17.05 18.10 19. 10 CONCO A L TORNA NTE 09.10 11.10 17.10 18.15 19. 15 CONCO 09.13 11.13 17.13 18.18 19. 18 CONCO FA RMACIA 09.15 11.15 17.15 18.20 19.20 LEBELE 09.17 11.17 17.17 18.22 19.22 BOCCHETTA DI CONCO 09.21 11.21 17.21 18.26 19.26 PUFFELE 09.23 11.23 17.23 18.28 19.28 CAMPOMEZZAVIA 09.26 11.26 17.26 18.31 19.31 TURCIO 09.31 11.31 17.31 18.36 19.36 BERTIGO 09.34 11.34 17.34 18.39 19.39 GALLIO 09.37 11.37 17.37 18.42 19.42 ASIAGO EUROSPA R 09.41 11.41 17.41 18.46 19.46 ASIAGO AUTOSTAZIONE 09.45 11.45 17.45 18.50 19.50

FTV - LINEA: BASSANO DEL GRAPPA ASIAGO

N° corsa 002 004 006 008 010 Cadenza FF GG GG GG GG ASIAGO AUTOSTAZIONE 06.40 07.45 12.40 14.30 16.40 ASIAGO EUROSPA R 06.44 07.49 12.44 14.34 16.44 GALLIO 06.48 07.53 12.48 14.38 16.48 BERTIGO 06.51 07.56 12.51 14.41 16.51 TURCIO 06.54 07.59 12.54 14.44 16.54 CAMPOMEZZAVIA 06.59 08.04 12.59 14.49 16.59

06.15 14.20 19.05 06.25 14.15 19.00

14.10 18.55 14.05 18.50 13-55 18.40

13.50 18.35 13.45 18.30 05.45 13.40 18.25 05.47 13.38 18.23 05.40 13.30 18.15 13.28 18.13 05.38 13.23 18.08 05.35 13.20 18.05 05.32 13. 17 18.02 05.30 13. 15 18.00 05.27 13. 12 17.57 05.20 1305 17.50

06.20 14.30 19. 15 06.25 06.30 06.35 06.45 O6.52 06.56 07.00 14.58 19.45 07.02

15.05 19.50 07.12 07.15 07.18 15.08 19.53 07.22 15.12 19.57 07.25 15.15 20.00 07.27 15.17 20.02 07.32 15.20 20.05 07.37 15.25 20.10

BASSANO AUTOST. MARSAN MAROSTICA AUTOST. VALLONA RA CROSARA S. CATERINA GOMAROLO FONTANELLE TORTIMA CONCO RUBBIO RUBBIETTO LEBELE BOCCHETTA PUFFELE CAMPOMEZZAVIA TURCIO ASIAGO

GIRARDI - LINEA: BASSANO ASIAGO BASSANO Servizio solo fer iale

PARTENZE ARRIVI

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