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Sebastiano Pulvirenti sepulvi@gmail http://www.youtube.com/sepulvi
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Tra Innovazioni e sperimentazioni: dal cantiere alla ricerca di identità
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Organizzazione degli incontri provinciali
Spazio caffè (raccolta preliminare quesiti)
Spazio introduttivo (isp. coordinatore)
Spazio di puntualizzazione (in base ai quesiti)
Spazio dibattito
Spazio conclusioni
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Ambiti di discussione
Il quadro evolutivo delle Riforme
Il curricolo tra provvisorietà e sperimentabilità
Organizzazione del tempo scuola
Cittadinanza e Costituzione (stato dell’arte)
La valutazione
Dai quesiti … (risposte specifiche, approfondimenti)
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I processi di Riforma tra …
autonomia delle Istituzioni scolastiche
e dimensione europea dell’istruzione
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Dalla programmazione alla progettazione
Dalla didattica di tipo trasmissivoalla situazione formativa
Autonomia comeesercizio di flessibilità e di ricerca
Aula come ambiente di apprendimento
Libertà di insegnamento/libertà di libera scelta educativa per le famiglie
Scuola come luogo di vita e di apprendimento
Autonomia e didattica
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Linee di tendenza per una dimensione europea dell’istruzione
Considerare l’istruzione come “iniziale” e mai conclusiva (percorsi di istruzione come strumenti per sviluppare altre competenze)
Sviluppare le competenze chiave
Considerare lo svantaggio sociale ed educativo: compensazione/sostegno/recupero
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Le questioni di tipo tecnico
Il concetto di competenza
Progettare e valutare
Il rapporto tra Conoscenze,Abilità eCompetenze
Il curricolo
I contenuti
Documentazione
L’organizzazione di classe
Valorizzazione e disseminazione
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Riferimenti normativi per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
Legge 28 marzo 2003, n°53
Decreto legislativo 19 febbraio 2004, n° 59
Allegati A,B,C e D del Decreto legislativo 19 febbraio 2004, n° 59 (Indicazioni Nazionali)
D.M. 31 luglio 2007 (Sperimentazione biennale Indicazioni per il curricolo)
Dal 2009/2010: Indicazioni nazionali aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo su Atto di indirizzo)
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Il quadro sinottico del cambiamento
La revisione degli Ordinamenti scolastici
Regolamenti attuativi dell’art. 64 della legge 133/2008
Le Indicazioni nazionali/per il curricolo
Dalla transitorietà del 2004 alla sperimentalità del 2007
La valutazione della condotta e degli apprendimenti
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Iscrizioni e tempo scuola
C.M. N° 4 del 15.1.2009Schema di regolamento riorganizzazione rete scolastica e utilizzo risorse …
Schema di regolamento revisione assetto ordinamentale …
18 dicembre 2008
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Fino a 50 ore (a richiesta)
Flessibilità organizzativa e tempo scuola
Scuola dell’infanzia
40 ore (Tempo normale)
25 ore (solo ore del mattino, a richiesta)
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Flessibilità organizzativa e tempo scuola
Scuola primaria: Classe prima
24 ore
27 ore
28/29/30 ore
40 ore
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Flessibilità organizzativa e tempo scuola
Scuola primaria: dalla seconda alla quinta classe
27 ore
28/29/30 ore
40 ore
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Flessibilità organizzativa: quale modello?
Scuola secondaria di 1° grado
30 ore (Tempo ordinario)
Minimo 36 ore (Tempo prolungato)
Massimo 40 ore (Tempo prolungato) su autorizzazione
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“Cittadinanza e Costituzione”Verso la sperimentazione nazionale della nuova disciplina
(ex lege 169 del 30.10.2008)
Il progetto sperimentale della Commissione Corradini
Schema di DM
Le tappe: parere favorevole del CNPI, con osservazioni, nella seduta del 17.11.2008
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“Cittadinanza e Costituzione”Quali modelli formativi in Europa?
Materia autonoma obbligatoria od opzionale
Argomenti integrati in una o più discipline
Tematica educativa trasversale (in tutte le discipline)
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“Cittadinanza e Costituzione”Il modello italiano
Materia autonoma con un proprio curricolo, con un solo docente responsabile (insegnante di storia) e con
una valutazione specifica dell’apprendimento
Fase transitoria sperimentale cui le scuole possono o meno aderire con delibera formale del coll. docenti
Da parte delle scuole aderenti: nomina di un docente coordinatore della sperimentazione che sarà “assistita” a livello nazionale e regionale
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La valutazione degli apprendimenti
Legge 169 del 31.10.2008
C.M. n° 10 del 23.01.2009
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La valutazione del comportamento
Legge 169 del 31.10.2008
D.M. n° 5 del 16.01.2009
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Il ritorno al votoUn percorso lungo ma costante e progressivo
Dalla legge 517/77 (giudizi)
all’O.M. 236/1993 (A,B,C,D,E)
alla CM n° 491 del 1996
(ottimo, distinto, buono, sufficiente, insufficiente
alla legge 169/2008
(uso della scala decimale)
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La valutazione degli apprendimenti
Valutazione formativa Valutazione periodica e finale
Il processo di regolazione: progettazione/valutazione/progettazione
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La valutazione sul rendimento scolastico
degli studenti – Scuola Primaria (Legge 169/2008)
Valutazione intermedia e finale degli apprendimenti e certificazione delle competenze
Valutazione espressa con voto numerico in decimiillustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione
Bocciatura solo in casi eccezionali e con voto unanimedell’équipe pedagogica
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La valutazione del comportamento degli studenti
nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado
In sede di scrutinio intermedio e finale
Valutazione espressa con voto numerico in decimi
Responsabilità collegiale
(Consiglio di classe)
Votazione positiva: Minimo 6
Concorre alla valutazione complessiva
Valutazione del comportamento nel periodo in cui lo studente è a scuola e durante le attività educative fuori sede
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La valutazione del rendimento scolastico
degli studenti – Scuola Secondaria di 1° grado
Valutazione intermedia e finale degli apprendimenti, certificazione delle competenze, esito finale esame conclusivo
Valutazione espressa con voto numerico in decimi
Ammissione alla classe successivacon valutazione minima di 6in tutte le discipline con decisione del Consiglio di classe, a maggioranza
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La valutazione del rendimento scolasticodegli studenti – Scuola Secondaria di 1° grado
Esame conclusivo del primo ciclo
La valutazione complessiva in decimi è accompagnata da una certificazione analitica dei traguardi di competenza conseguiti e del livello globale di maturazione raggiunto
Valutazione espressa con voto numerico in decimi