segno sacramentale della nostra conversione - tim · rizzata dal’ascolto della parola di dio...
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Anno XVI - N. 139 Marzo 2011 Periodico mensile del gruppo «Donna Vestita di Sole» del Rinnovamento nello Spirito Santo di Bientina (PI) -
Redazione: Sandro Balatresi, Paolo Bernardini, Luisa Burelli, Patrizia Gaspari, Monica Gonzini, Emiliano Pantani, Emiliano Tognetti - www.donnavestitadisole.it - Stampato in proprio - Distribuzione gratuita.
Nozione
B asandoci sull’insegnamento della
Chiesa, che troviamo nei suoi di-
versi documenti soffermiamoci su que-
sto segno che ci è dato dal Signore e che
ci rende più vicini a Lui e vicini gli uni
gli altri.
Dal latino quadragesima dies, che signi-
fica il quarantesimo giorno, la Quaresi-
ma rappresenta il cammino,
l’osservanza o il periodo di quaranta
giorni che ha sempre avuto due scopi:
una preparazione generale dei fedeli alla
celebrazione del culmine delle festività
cristiane che è la Pasqua e una disciplina
penitenziale per la riconciliazione dei
peccatori. Nei giorni nostri l’accento è
messo più sull’osservanza preparatoria
dei fedeli visto che i catecumeni adulti
non ci sono più come negli altri tempi.
Questo tempo favorevole per la nostra
conversione è una grande scuola di vita
perché lo Spirito Santo tramite la Chiesa
ci educa alla comunione con Dio e con il
prossimo. Questo tempo ci porta a capi-
re che non c’è la vita, non c’è nascita
senza combattimento contro il male.
La scuola quaresimale presenta dunque
questi due aspetti: l’aspetto ascetico che
ci insegna la rinuncia e il sacrificarsi.
Ma lungo questi quaranta giorni, e que-
sto è l’aspetto mistagogico, la Liturgia
ci introduce passo passo nel mistero
della Pasqua. Alcuni spunti ci possono
fare vedere come l’aspetto mistagogico
è curato: la prima domenica di Quaresi-
ma ci offre la contemplazione del volto
di Gesù tentato ma vincitore e ci invita a
divenire vincitori con Lui sul monte
della Trasfigurazione, tema della secon-
da domenica. Secondo l’anno liturgico,
la terza domenica ci presenta Gesù come
acqua viva. L’acqua che ha questi tre
significati: il desiderio di Dio, il dono
dello Spirito santo e il battessimo. La
quarta domenica, con l’incontro di Ge-
sù e il cieco, ci parla di Cristo luce che
splende davanti ai nostri occhi. La quin-
ta domenica presenterà un Gesù autore
della vita quando risusciterà Lazzaro
dalla morte.
Il significato dei quaranta giorni
Perché la durata di questa osservanza è
di quaranta giorni? Due sono le ragioni
che hanno determinato la durata di qua-
ranta giorni: il numero quaranta che
ricorre molte volte nella Bibbia e il fatto
della riconciliazione dei penitenti fissato
al Giovedì Santo che richiedeva un di-
giuno di quaranta giorni.
Le principali risonanze che hanno a che
fare con la quaresima sono considerate
alla luce del simbolismo biblico che dà a
questo tempo un valore salvifico-
redentivo:
- i quaranta giorni del diluvio universa-
le,
- i quaranta giorni trascorsi da Mosè sul
monte Sinai,
- i quaranta giorni che gli esploratori
ebrei impiegarono per esplorare la terra
santa,
- i quaranta giorni di cammino del pro-
feta Elia per giungere al monte Oreb,
- i quaranta giorni della predicazione di
Giona,
- i quaranta giorni di Gesù nel deserto,
- i quaranta giorni in cui Gesù ammae-
strò i suoi discepoli tra la sua risurrezio-
ne e la sua ascensione.
I segni liturgici e le opere della
Quaresima
Questo periodo inizia con il Mercoledì
delle Ceneri e si estende fino al mattino
del Giovedì Santo. Fra i suoi segni va
notato l’imposizione delle ceneri, il co-
lore dei paramenti e l’astensione da cer-
te azioni liturgiche come il canto
dell’Alleluia e il Gloria. Si usa il colore
viola per i paramenti liturgici fatta ecce-
zione nella quarta domenica nella quale
si può scegliere il rosa.
Il lezionario domenicale della Quaresi-
ma offre la possibilità di tre itinerari
secondo l’anno liturgico i quali hanno il
fine di farci entrare nel mistero della
Morte e Risurrezione di Gesù:
- Nell’anno A il tema che sviluppano le
letture è il battesimo.
- Nell’anno B al centro delle letture c’è
il Cristo.
- Nell’anno C il tema è una Quaresima
penitenziale.
La spiritualità della Quaresima è caratte-
rizzata dal’ascolto della Parola di Dio
perché questa Parola illumina per cono-
scere i peccati. Le opere della penitenza
quaresimale devono essere compiuti
nella consapevolezza del loro valore di
segno in vista della conversione. Per
questo motivo si è sempre detto che
questo periodo è un tempo favorevole
per la conversione.
Come lo dice il Catechismo della Chiesa
Cattolica, tre sono le forme principali
per esprimere la conversione:
- il digiuno che ci aiuta a recuperare un
sano rapporto con il nostro corpo e con
le cose che abitano il nostro mondo,
- la preghiera che sostiene il nostro cam-
mino quaresimale per la nostra crescita
nel rapporto con Dio,
- l’elemosina come segno della nostra
solidarietà verso il prossimo.
Merita un po’ di spazio il digiuno eccle-
siastico. Si tratta di un digiuno, che co-
stituisce il quarto dei cinque precetti
della Chiesa Cattolica. Il quarto precetto
invita tutti i fedeli cattolici a praticarlo
per penitenza in alcuni giorni stabiliti.
La norme dice: “in giorni stabiliti dalla
Chiesa astieniti del mangiare carne e
osserva il digiuno”. In dettaglio si può
affermare che:
- i fedeli cattolici sono tenuti al digiuno
ecclesiastico e all’astinenza dalle carne
due volte all’anno: il Mercoledì delle
Ceneri e il Venerdì santo;
- i fedeli cattolici sono tenuti alla sola
astinenza dalle carne in tutti i singoli
venerdì dell’anno;
- l’obbligo del digiuno inizia a 18 anni e
termina a 60 anni;
- l’obbligo dell’astinenza inizia a 14
anni compiuti.
La legge del digiuno obbliga a fare un
solo pasto durante la giornata ma non
proibisce di fare una seconda refezione
leggera. L’acqua e le medicine sia solide
o liquide si possono assumere libera-
(Continua a pagina 2)
segno sacramentale della nostra conversione
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Marzo 2011 Donna Vestita di Sole
QUARESIMA
mente.
Lo scopo del digiuno è l’impegno peni-
tenziale. Si tratta dell’espressione della
partecipazione del corpo nel cammino
di conversione e astensione dal pecca-
to. Per legge divina, tutti i fedeli sono
tenuti a fare penitenza ciascuno a pro-
prio modo.
La legge dell’astinenza dalle carni non
proibisce di consumare pesce, uova,
latticini. Ma proibisce di consumare,
oltre alla carne, cibi e bevande che ad
un prudente giudizio sono da conside-
rarsi come ricercati e costosi.
L’astinenza dalle carni il venerdì serve
come segno dell’abbandono del lusso
per vivere una vita essenziale.
All’inizio era un segno di povertà es-
sendo nell’antichità il pesce più econo-
mico che la carne.
Le altre opere della Quaresima sono la
preghiera e la carità. La preghiera, in
questo tempo, serve come mezzo che
porta alla conversione e aiuto a lasciare
più spazio a Dio. La carità è ritenuta
utile perché non c’è vera conversione a
Dio senza conversione all’amore frater-
no.
A queste opere di penitenza i vescovi
italiani suggeriscono altre forme per
arricchire l’impegno quaresimale. Fra
queste forme riteniamo:
- l’astensione dal fumo;
- l’astensione dalle bevande alcoliche;
- l’astensione dalla ricerca smodata di
divertimento;
- l’astensione dai comportamenti con-
sumistici;
- il digiuno dalla televisione.
La Quaresima rimane il tempo favore-
vole per la nostra conversione. Servia-
moci dei mezzi messi a nostra disposi-
zione per vivere consapevolmente co-
me figli amati da Dio e chiamati alla
santità. Don Sylvain Nkongolo Lupwishi
(Continua da pagina 1) “Ed ora, nostro Dio, noi ti ringraziamo
e lodiamo il tuo nome glorioso!“ (Cr.1.29,13)
L a Lode è la Preghiera dominante, nei gruppi carismatici. Non tanto
come uno sforzo umano di rinnova-mento, ma, molto di più, come una manifestazione spontanea dello Spi-rito, come uno zampillo che sgorga dal cuore, come da una fonte. E, realmente, lo Spirito Santo è anche uno Spirito di glorificazione: dove Lui si fa presente, si manifesta anche la sua gloria, che inebria, che avvol-
La Lode nel RnS
ge, che crea clima ed at-mosfera. Basta ricordare i numerosi testi della Bib-bia in proposito e costate-remo che, dove si ebbero dello Spirito, la lode e la glorificazione erano le sue manifestazioni naturali. A Pentecoste, gli apostoli e i discepoli "furono tutti pieni di Spirito Santo, e iniziarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi" lasciando una moltitudi-ne di ebrei stupefatta in quanto li udiva proclamare, nelle varie lingue, le meraviglie di Dio (At 2,1-13). Nella casa del centurione Cornelio, "Pietro stava ancora parlando quan-do lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo, li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio " (At 10,44-46). Maria, madre del Signore, colma di Spirito Santo cantò l'impareggiabile lode: L'anima mia magnifica il Signore (il Magnificat), ancora oggi pregato o cantato centi-naia di migliaia di volte, tutti i giorni nel mondo. Potremmo esaminare, inoltre, i personaggi biblici: Simone e Zaccaria, descritti in Lc. 1 e 2. Il medesimo fenomeno di esplosione di lode accade nei nostri giorni. Quando lo Spirito si effonde, quan-do lo Spirito si manifesta, i cuori si infiammano e lo Spirito stesso incita e porta alla lode ed alla glorificazione di Dio. Pertanto, la lode, nelle riunio-ni di preghiera carismatiche, è più una conseguenza dell'azione dello Spirito Santo che, piuttosto, un effet-to dell'impegno della mente umana. In cosa consiste, allora, la preghiera di lode? E che significa lodare? Lo-dare è elogiare. E' applaudire. E' con-gratularsi. E' parlare bene di qualcu-no. E' ingrandire ed esaltare. Lodare è elogiare Dio - Padre, Figlio e Spiri-to Santo - per qualche motivo reale, chiaro, evidente, concreto. Lodare è applaudire e congratularsi con Dio
per le sue opere meravi-gliose, realizzate nel mon-do, nell'uomo, in noi. Quando vediamo queste opere, rimaniamo meravi-gliati e il nostro cuore si esprime con la lode. Motivi per lodare Dio I mille motivi che tu hai per lodare e glorificare Dio possono essere riassunti in
tre gruppi: Lodare Dio per ciò che Lui è Se contempli la persona di Dio, le sue qualità e i suoi attributi, ne resti ammirato; allora tu ne fai una lode ben meritata. Pensando a Dio, con-templandolo, che cosa percepisci in Lui? Percepisci che lui è Dio, e lo lodi perché lui è il Signore e non una creatura soltanto. Lui è Padre, Santi-ficatore, Unico, Onnipotente, Buo-no, Saggio, Misericordioso, Paziente, Fedele, Onnipresente, Amabile, San-to, Bello, Artista, Provvidente e chis-sà quante altre cose si potrebbero dire. Lodare Dio per quello che lui ha fatto e fa nel creato Esamina, guarda, contempla, le ope-re meravigliose di Dio e, incantato, fanne la lode che merita. Lodalo per tutta la creazione: il sole, la luna, il mare, i venti, gli alberi, gli alimenti, l'atmosfera. Lodare Dio per ciò che lui ha fat-to per te, personalmente, e per quanto continua e continuerà a fare. Guarda te stesso. Guarda che mera-viglia sei, e quante cose grandi Dio ha fatto per te. Puoi lodare Dio per il dono della vita, per il tuo corpo, per la tua salute, per gli occhi per l'udito, per la tua voce, per il tuo cuore e per la circolazione del sangue.. Puoi lodarlo per i tuoi genitori, fra-telli, figli, marito o moglie, per gli amici. Puoi lodarlo per le tue capaci-tà intellettuali emotive e fisiche. Infine per tutto ciò che tu sei e pos-siedi per suo dono. (Tratto dal volume "Come partecipare ...ai
gruppi di preghiera del RnS di P. Alirio
Josè Pedrini - Edizioni RnS)
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Marzo 2011 Donna Vestita di Sole
R iflettiamo anche sul fatto
che Università ed Ospeda-
li, come li conosciamo noi oggi,
hanno preso l’avvio, tutti, da o-
pere messe in atto da uomini di
Dio.
In maniera eminente, dal 1500 in
poi, artefici di questa fioritura di
opere di scienza e di amore furo-
no i Gesuiti, appartenenti a quel-
la Compagnia di Gesù, fondata
da Sant’Ignazio di Loyola, che
tanti scienziati ha prodotto, pri-
ma e dopo quel Galileo Galilei,
la cui vicenda è stata tanto usata
ed abusata per screditare la
Chiesa Cattolica.
Un nome fra tutti: padre Rugge-
ro Boscovich (1711-1787), di
cui ricorre qust’anno il tricente-
nario della nascita e per il quale
il Parlamento della Croazia ha
deciso di dichiarare il 2011 An-
no di Boscovch
Egli fu una delle più grandi figu-
re intellettuali di tutti i tempi,
capace di dare contributi fonda-
mentali in diverse discipline,
matematica, ottica, astronomia e
teoria atomica, tanto che Men-
deleev, quello della tabella degli
elementi atomici, ebbe a dire di
lui: “Boscovich , giusto orgoglio
degli slavi occidentali, è consi-
d e r a t o i l f o n d a t o r e
dell’atomismo moderno”, giudi-
zio condiviso da Maxwell e da
Lord Kelvin, il quale riconob-
be:”il mio assunto fondamenta-
le, al momento, è semplicemente
boscovichiano”.
A questo gesuita, che rimase
sempre fedele alla Chiesa, che
amava, e all’ordine religioso a
cui apparteneva, e che fu sem-
pre pieno di entusiasmo per la
conoscenza e il sapere, resero
giusto riconoscimento anche
Niels Bohr e Werner Heisen-
berg nel 1958, nel Simposio in-
ternazionale che si tenne a Bel-
grado per celebrare il bicentena-
rio della pubblicazione della sua
Theoria philosophiae naturalis
Per una documentazione puntua-
le di tutto questo, invito a legge-
re il bel libro di Thomas E. Wo-
od, Jr, intitolato: “Come la
Chiesa Cattolica ha costruito la
Civiltà Occidentale”.
Scienza e fede nel nostro Dio,
che ci ha fatto a sua immagine e
somiglianza, dandoci tanti indizi
della sua esistenza, della sua o-
pera sapiente, della sua capacità
logica e fedeltà, sorretta
dall’amore che porta a noi, sue
creature, che non vuole ingan-
nare, ma semplicemente aiutare
a comprendere tutta la Sua ope-
ra, , scienza e fede, dicevo, co-
me si vede, non sono in con-
traddizione.
Anzi, oso dire che non c’è vera
scienza senza fede, e se abbia-
mo fede, la conoscenza di Dio, a
cui aneliamo, ci porta invaria-
bilmente alla conoscenza del
mondo in cui Lui ci ha posti.
Con ciò ci avviamo alla scienza
vera, che è, prima di tutto , co-
scienza dei nostri limiti e rico-
noscenza per l’amore di cui sia-
mo oggetto da parte del nostro
Signore.
Altro che la tracotante superbia
di coloro che non riconoscono
Dio, e pensano a loro stessi co-
me artefici di questo mondo,
che la loro alterigia sta mandan-
do al diavolo, letteralmente!
Quelle quattro cose che hanno
capito sulla costituzione della
materia e della vita fanno loro
dimenticare le innumerevoli co-
se che non conoscono e che non
hanno capito.
Non conoscono o non vogliono
ricordare quello che di se stes-
so disse Newton:
”Ignoro come il mondo mi
consideri; in quanto a me, io
mi faccio l’effetto di un ragaz-
zo intento a giocare sulla riva
del mare, che si diverte a tro-
vare ogni tanto una pietra più
liscia o una conchiglia più gra-
ziosa delle altre, mentre il
grande oceano della verità si
stende davanti a lui senza che
egli lo conosca”
Per inciso, fu uno zio materno,
il reverendo William A-
yscough, a riconoscere per pri-
mo la qualità straordinarie di
Newton e ad avviarlo a Cam-
bridge, di cui lui stesso era sta-
to allievo.
Newton , dunque, è uno di
q u e l l i c he i l g r a nd e
“matematico impertinente”
Odifreddi, chiama cretini.
Ha addirittura scritto un libro,
questo intelligentissimo rappre-
sentante degli “illuminati” di
oggi, intitolato, se non vado
errato: ”Solo un cretino può
essere cristiano”. Quanto a me, non ho difficoltà
a riconoscermi tale: perfetto
cretino, dato che riconosco di
essere, anche se non ancora
perfetto, cristiano, grazie a
Dio!
Aurelio
Scienza e Fede
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Marzo 2011 Donna Vestita di Sole
1/3 Bulleri Alberto
2/3 Furlanis Francesca
13/3 Bachi Angela
15/3 Orsucci Federico
20/3 Elena Alberigi
27/3 Bani Elsa
Buon Compleanno a
Mar. 01/03 Bientina, S. Giuseppe h. 21,15 Santa Messa per il gruppo
Ven. 04/03 Bientina , S.Giuseppe h. 21.15 Insegnamento post effusione “Discepoli nel mondo” Mer. 09/03 Le Sacre Ceneri Ven. 11/03 Bientina, S.Giuseppe h. 21.15 Preghiera di lode comunitaria e inizio cammino quaresimale con mini catechesi sui vizi capitali Giov. 17/03 Bientina h. 21.30 Roveto ardente di preghiera Ven. 18/03 Bientina , S.Giuseppe h. 21.15 Preghiera di lode comunitaria cari-smatica con mini catechesi sui vizi capitali Mart. 22/03 Bientina , S.Giuseppe h. 21.15 Preghiera di lode comunitaria cari-smatica con mini catechesi sui vizi capitali Ven. 25/03 Bientina, h. 21.15 Santa messa con preghiera di inter-cessione per i sofferenti con Via Cru-cis animata dal gruppo
a cura di Patrizia Gaspari
Marzo 2011
Calendario degli incontri del gruppo «Donna Vestita di Sole»
C arissimi fratelli dal qualche mese c’è una nuova rubrica dal nome
Agorà, in questo spazio desideriamo mettere i vostri suggerimenti,
commenti, ringraziamenti a Dio, idee per la vita del gruppo, richie-
ste di preghiera, in modo da rendere tutto più dinamico e partecipato. Come
si può fare per mandare le vostre indicazioni? Semplice:
inviando un sms al numero 339 2653176 scrivendo prima agorà poi il
testo di quello che ci volete dire, oppure una mail con oggetto ago-
rà all’indirizzo [email protected]
visitando il sito www.donnavestitadisole.it nella pagina “Agorà”
per una preghiera o richiesta di preghiere. ** ** **
Chiedo preghiere per Katia affinché trovi lavoro e che il Signore la guidi e
la illumini sulla scelta giusta da fare. Grazie. Dio vi benedica.
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Chiedo preghiere a voi fratelli per la prossima visita al ginocchio. Spero che
tutto andrà bene,ma sempre secondo la volontà di Dio. Il Padre nostro che è
nei cieli possa essere sempre al primo posto nella nostra vita. Lode a Dio!
Lucia P.
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Il Signore guidi il cuore dei coniugi ad unione profonda in Lui affinchè le
famiglie così rinnovate dal Sacramento del Matrimonio possano essere gui-
da per le generazioni future alla ricerca di un orientamento e testimoni fede-
li del Suo Amore Misericordioso.
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Preghiamo il Signore che ci guidi in questo cammino quaresimale ad una
revisione totale di vita e ad una radicale conversione per poterlo meglio
servire e seguire a lode e gloria del Suo Nome. Alleluja!
Domenica 20 febbraio 2011, presso il santuario di Santa Gemma Galga-ni a Lucca si è svolta la giornata per il rinnovo del comitato regionale, presente Carla Osella neo eletta nel comitato nazionale. Questi i fratelli eletti: Alessandro Pantaleoni, Ginetto Piantini, Sara Pagnini, Katia Giorgetti, Anna Vannucci. E’ stato confermato coordinatore Alessandro Pantaleoni. Ringraziamo il Signore per queste elezioni vissute in un clima di profonda preghiera, sicuri che lo Spirito Santo ci guiderà attraver-so di loro.Invochiamo la speciale protezione di Maria Santissima su loro e le loro famiglie perché possano sostenere questo nuovo impe-gno che si sono assunti liberamente davanti a Dio. Come gruppo Donna Vestita di Sole diamo il nostro impegno per sostenerli nella preghiera. Alleluia