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CARPI DISTRETTO MODA F- W2015/16 L’ESSENZA DELL’ECO FASHION ESSENT’IAL DI ALBANO GHIZZONI: DAL RICICLO, ACCESSORI DI MODA E DESIGN THE ESSENCE OF ECO FASHION Essent’ial by Albano Ghizzoni: eco friendly accessories and design spacci&outlet guida agli acquisti della moda nei luoghi in cui viene ideata e prodotta guide to fashion buying in the places where it is designed and made Civiltà METACARPI A PAGINA 4 Il vescovo Cavina alle prese con la ribellione di suore e genitori della materna Capello A PAGINA 5 Brunetto Salvarani, teologo, conduce su Radio Tre la rubrica “Uomini e profeti” Con il prossimo numero di Voce il supplemento CARPI DISTRETTO MODA Fall-Winter 2015-216 PERSONE SCUOLA 22 ottobre 2015 - Anno XXI n.39 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it 1,50 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) - art. 1, comma 1, DCB Modena a avuto ampio ri- salto, sui giornali, la foto dei profughi di colore spediti a Soliera dalla Prefettura e subito impiegati da quel Comune nella pulizia delle strade dalle foglie. Molto meno risalto ha ricevuto, invece, dai commenti sui social. Qui, i consueti urlatori contro tutto quel che sa di straniero, specie se nero, quelli che “…ci rubano i posti di lavoro”, o “… alimentano la criminalità” o “…io non sono razzista, però…”, eccetera, tutti i professionisti, insomma, dell’antiaccoglienza sem- brano quasi essere piom- bati in un imbarazzato silenzio. Non si vorrebbe, trarne conclusioni troppo impegnative, quanto atti- rare l’attenzione sul picco- lo dettaglio rappresentato dallo strumento di lavoro con il quale sono stati ritratti: l’antico rastrello. Non sappiamo se lo abbia- no scelto loro nei magazzi- ni. Fatto sta che rispetto ai moderni, rumorosi soffioni a motore che, sospingendo le foglie, alleviano la fatica degli operatori, per lo più occidentali, tanto quanto spaccano i timpani al vi- cinato in ore impossibili, quei rastrelli impugnati da mani africane, più che attrezzi ci sono parsi un segnale di civiltà. PER APPUNTAMENTI E INFO 335-6944515, CARPI - via Trento Trieste 77- A[email protected] Seguici su facebook Tatiana Personal Trainer STUDIO GINNICO: CARPI via Machiavelli, 1- tel. 059 697169 - www.mcacarpi.com CONSULENZA PROGETTAZIONE E SVILUPPO SOFTWARE E WEBAPPLICATIONS DEDICATE dal 1994 dal 1994 MEROPE MEROPE Software gestionale per la piccola e media impresa La forma fisica su misura 22 ottobre 2015 - Anno XXI n.39 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it 1,50 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ab Paesaggi e città Giulia Tettamanzi, architetto del paesaggio. Laureata al Politecnico di Milano, dove ora insegna, è approdata allo studio LAND, incaricato dell’inserimento ambientale del nuovo stadio di Roma. “Non si può costruire all’infinito – dice –. Anche nelle città oggi conta valorizzare le risorse paesaggistiche e naturali”. a pagina 9 Cura sartoriale e personalizzata su misura per i tuoi capelli Vi aspettiamo per festeggiare insieme la realizzazione del nostro progetto DOMENICA 25 ottobre inaugurazione dalle 18 con apericena Via Stoccolma, 2/B - 41012 CARPI (MO) 059 9430125 MITI acconciatori in collaborazione con Caffè Martini, Dj set Lidia B, con musica flamenco, chill fom Sunset Eivissa Martedì e Giovedì 9-18 - Mercoledì 11-21 - venerdì 8,30-20 - Sabato 8-17 - Chiuso Domenica e Lunedì

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CARPIDISTRET TOMODA

FALL - WINTER 2015/16

Supplemento al n. 40 di Voce del 29 ottobre 2015

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L’ESSENZADELL’ECO FASHIONESSENT’IAL DI ALBANO GHIZZONI: DAL RICICLO, ACCESSORI DI MODA E DESIGNTHE ESSENCEOF ECO FASHIONEssent’ial by Albano Ghizzoni: eco friendly accessories and design

spacci&outletguida agli acquisti della modanei luoghi in cui viene ideata e prodottaguide to fashionbuying in the placeswhere it is designed

and made

CiviltàMETACARPI

A PAGINA 4

Il vescovo Cavina alle prese con la ribellione di suore e genitori della materna Capello

A PAGINA 5

Brunetto Salvarani, teologo, conduce su Radio Tre la rubrica “Uomini e profeti”

Con il prossimo numero

di Voce il supplemento

CARPI DISTRETTO MODAFall-Winter 2015-216

PERSONE

SCUOLA

22 ottobre 2015 - Anno XXI n.39 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it € 1,50 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) - art. 1, comma 1, DCB Modena

a avuto ampio ri-salto, sui giornali, la foto dei profughi

di colore spediti a Soliera dalla Prefettura e subito impiegati da quel Comune nella pulizia delle strade dalle foglie. Molto meno risalto ha ricevuto, invece, dai commenti sui social. Qui, i consueti urlatori contro tutto quel che sa di straniero, specie se nero, quelli che “…ci rubano i posti di lavoro”, o “…alimentano la criminalità” o “…io non sono razzista,però…”, eccetera, tutti iprofessionisti, insomma,dell’antiaccoglienza sem-brano quasi essere piom-bati in un imbarazzato

silenzio. Non si vorrebbe, trarne conclusioni troppo impegnative, quanto atti-rare l’attenzione sul picco-lo dettaglio rappresentato dallo strumento di lavoro con il quale sono stati ritratti: l’antico rastrello. Non sappiamo se lo abbia-no scelto loro nei magazzi-ni. Fatto sta che rispetto ai moderni, rumorosi soffi oni a motore che, sospingendo le foglie, alleviano la fatica degli operatori, per lo più occidentali, tanto quanto spaccano i timpani al vi-cinato in ore impossibili, quei rastrelli impugnati da mani africane, più che attrezzi ci sono parsi un segnale di civiltà.

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Paesaggi e città

Giulia Tettamanzi,architetto

del paesaggio.Laureata

al Politecnico di Milano,

dove ora insegna, è approdata

allo studio LAND, incaricato

dell’inserimento ambientale del nuovo

stadio di Roma.“Non si può costruire

all’infi nito – dice –. Anche nelle città oggi

conta valorizzare le risorse

paesaggistiche e naturali”.

a pagina 9

Cura sartoriale e personalizzata su misura per i tuoi capelli

Vi aspettiamo per festeggiare insieme la realizzazione del nostro progetto

DOMENICA 25 ottobreinaugurazione dalle 18 con apericena

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22 ottobre 2015Anno XXI n.39

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«Con i tempi ma-gri che corrono per il commercio, ritrovarsi in cassa a fi ne giornata una banconota da venti euro falsa non è certo il massimo», parola di Tommaso Leone, im-prenditore, presidente carpigiano di Ascom Confcommercio, che si è fatto promotore con la sua associazione di un incontro tecnico e informativo con Carlo Guiatti, responsabile della fi liale della Banca d’Italia di Bologna per la circolazione del contante che ha illustrato ad un selezionato pubblico di banchieri e di operatori commerciali carpigiani. Il responsabile di Banca d’Italia, presentato dal Segretario di Confcommercio, Massimo Fontanarosa, ha illustrato le principale caratteristiche della nuova banconota che entrerà in circolazione giù nei prossimi giorni. Il taglio da 20 euro è, assieme a quello da 50 euro, uno fra i più diffusi e certamente fra i più falsifi cati anche se i falsari in passato non hanno mancato di stampare milioni di banconote anche da 5 e 10 euro, tagli per i quali la Banca Centrale Europea ha già disposto da tempo la sostituzione con nuovi modelli con accorgimenti tipografi ci di più diffi cile falsifi cazione. L’inizia-tiva di Confcommercio è di particolare attualità visto che si riparla di aumentare il limite massimo dei pagamenti in contanti.

Sociale “Ero Straniero” insegna l’Italia

Pronto al via il nuovo anno didattico di “Ero Straniero” riservato ad adulti extracomunitari (uomini e donne) desiderosi di appren-dere la lingua italiana e di conoscere meglio la realtà locale. «Lo scorso anno scolastico – affermano gli organizzatori dell’iniziativa – abbiamo organizzato undici corsi di alfabetizzazione a cui hanno preso parte complessivamente 167 studenti di varie nazionalità, moltissime le donne. Per portare a compimento questa missione abbiamo utilizzato il lavoro volontario di 25 docenti».

Il comitato direttivo dell’associazione è attualmente composto da nove componenti in rappresentanza dei vari enti promotori: Cooperativa sociale il Mantello, Movimento adulti scout cattolici italiani, Unione donne in Italia e Azione cattolica di Carpi. «Per l’anno scolastico 2015-2016, che va da ottobre a maggio – dicono a “Ero Straniero” – stiamo raccogliendo le iscrizioni presso la Casa del Volontariato di viale Peruzzi. Abbiamo in programma corsi per sole donne e corsi misti. In ogni caso è prevista l’assistenza di baby sitter per dare l’opportunità di partecipare anche alle donne con bambini piccoli, che non sono un’eccezione».

C’è in vista anche un corso decentrato a Fossoli. Con ormai sei anni di esperienza alle spalle e grazie al supporto di oltre cinquanta volontari, “Ero Straniero” conta di bissare quest’anno scolastico il successo delle precedenti edizioni.

CARPI – Il Mac’è! è diventato Mac’era. La riapertura annun-ciata dal cartello affi sso all’in-gresso era per l’1 ottobre, ma nessuno fa previsioni precise su quando ci sarà effettivamen-te, anche perché è in corso un ri-pensamento su ruolo e funzioni del locale che si dovrebbe rifl et-tere sull’assetto interno.

Ma andiamo con ordine. Dal settembre scorso l’immobile che ospita lo spazio giovani è imbracato dalle impalcature del cantiere aperto per consolidarne la copertura, danneggiata dal terremoto. L’intervento, fi nan-ziato con 150 mila euro prove-nienti dalla polizza antisisma stipulata dall’Amministrazione comunale, è stato deliberato dal-la Giunta il 16 giugno scorso e comprende non solo il padiglio-ne del Mac’è! ma anche quello parallelo del Circolo Bruno Losi e l’edificio d’ingresso all’ex macello che verranno presi in considerazione in un secondo tempo. La sistemazione del Mac’è!, tuttavia, andrà oltre l’in-tervento strutturale, investendo anche gli interni, con una ri-

Finanza Arriva la nuova banconota da 20 SOCIALE - Arredi per 12 mila euro per nuove funzioni

C’era il Mac’è!Ma dopo come sarà?

strutturazione complessiva del-la Sala Ganci dove ha sede e per la quale il 13 ottobre scorso la Giunta ha approvato il progetto redatto dall’architetto comunale Cesare Sereni, stanziando altri 12 mila euro che, trattandosi di intervento non collegato al sisma, provengono tutti dalle casse comunali.

Ai tempi dell’intervento sul-le coperture, dunque, si aggiun-geranno quelli per il rinnovo del locale: il che fa prevedere che non tornerà in funzione prima di dicembre 2015 o, più probabilmente, del gennaio 2016, quando saranno trascorsi ben sei mesi dalla sua chiusura coincisa con la fi ne della gestio-ne affi data fi no al giugno scorso alla Cooperativa sociale Aliante.

Ma in che cosa consisterà la ristrutturazione del locale affi data alla stessa ditta Bocca-letti che sta lavorando sul con-solidamento strutturale? Dalla Relazione tecnica si colgono due obiettivi. Il primo è quello di potenziare le dotazioni stru-mentali e tecnologiche che non possono mancare nei centri di

aggregazione giovanile diretti a favorire la socializzazione fra i ragazzi. Il secondo obiettivo è adeguare la struttura alle norme di sicurezza in vigore per i pub-blici esercizi.

Nel concreto, l’intervento investirà la zona bagni, le porte e riposizionerà le attrezzature della Sala Ganci, facendone, par di capire, uno spazio meno ludico e più vicino a contenuti e proposte raccolte dagli utenti, comprese dotazioni multime-diali. Sembrerebbero destinati a sparire, con la ritinteggiatura delle pareti, anche alcuni affre-schi (o graffi ti, secondo i punti vista) che gli uffi ci comunali dei Lavori pubblici non considera-no proprio delle opere d’arte.

I frequentatori del Mac’è – per metà ragazzi stranieri e per l’altra giovani di Carpi non proprio ai massimi livelli di scolarizzazione – ora a spasso e senza un tetto, sono avvertiti: quando riaprirà, al Mac’è! è probabile che la formazione e l’aggiornamento prevarranno sul gioco.

F.M.

Tuitto il complesso dell’ex macello verrà consolidato: la porzione del Mac’è!, nel riquadro blu, verrà anche sistemata internamente. Sopra, l’avviso

Da destra,Tommaso Leonee Carlo Guiatti della Banca d’ItaliaSotto, gli intervenuti all’incontro

Il gruppodi insegnantidi “Ero Straniero”

I volontari dell’associazione

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Chiesae Scuola

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

4SCUOLA - Suore e genitori contro la “Paltrinieri”

Un attodi ribellione controil Vescovo

CARPI – C’è un tratto ricorren-te, nella vicenda che sta oppo-nendo genitori al Consiglio di Amministrazione della Fonda-zione Paltrinieri, sperimentato anche in passato. Ed è l’indub-bio ascendente che le Sorelle di Santa Cecilia continuano a mantenere sulla comunità par-rocchiale di Santa Croce e sulle famiglie che affi dano alla scuo-la Matilde Capello i loro picco-li. Non sta a noi stabilire se que-sto si debba al loro maggiore tas-so di fede, a una loro maggiore fedeltà ai principi educativi del cattolicesimo, come sembrano ritenere i genitori che le stan-no appoggiando. O se dipenda dalle loro abilità manovriere e dalla lunghissima permanenza alla Capello: la stessa che fa sì che i bambini di trent’anni fa si-ano i genitori alleati di oggi. Si vorrebbe piuttosto sottolineare come, in accordo con il vesco-

vo Elio Tinti, le Sorelle riusci-rono a far saltare qualche anno fa i piani e la presidenza di Gi-liola Pivetti, intenzionata a ri-cavare negli immobili della Fon-dazione una residenza psichia-trica. Oggi stanno di nuovo cre-ando problemi alla Fondazione Paltrinieri, questa volta però in opposizione al vescovo France-sco Cavina. All’epoca, a prote-stare contro la loro azione furo-no solo ambienti laici della cit-tà. Oggi sul fronte opposto c’è un Presidente di Fondazione scelto dal Vescovo. Ecco perché il se-

guito di famiglie che si è creato intorno alle Sorelle di Santa Ce-cilia somiglia molto a un atto di ribellione – non l’unico, di que-sti tempi – diretto contro lo stes-so monsignor Cavina. E contro il suo organo di stampa che avreb-be dato una versione troppo ad-domesticata del confl itto in cor-so che ha svuotato Santa Croce e riempito Gargallo.

CARPI – Il settimanale dioce-sano le ha defi nite “nuove si-nergie didattiche”. Ma per ora si tratta più di un desiderio e di un auspicato punto d’arrivo, che di una fotografi a della real-tà. Quelle che stanno infatti agi-tando dall’inizio dell’anno sco-lastico la Fondazione Paltrinie-ri e le scuole d’infanzia Matilde Capello di Santa Croce e Caduti in Guerra di Gargallo somiglia-no piuttosto a piccole e compli-cate guerre di potere.

Spiegava dunque il diretto-re Ermanno Caccia su Notizie dell’11 ottobre che il Consiglio di Amministrazione della Fon-dazione, al quale sono affi date le due scuole, la prima da sempre, la seconda da quando la Diocesi ha stipulato una convenzione con la Paltrinieri ora prossima a scadere, “…ha ritenuto oppor-tuno avocare a sé la direzione didattica di entrambe le scuole, affi dandola a propri consiglieri aventi i requisiti di legge ri-chiesti”.

Ma è proprio qui che va ri-cercato il casus belli, l’origine di una spaccatura che vede schierate, da una parte le tre Sorelle di Santa Cecilia acquar-tierate a Santa Croce da 33 anni e a Gargallo da otto e, con loro, una parte di genitori che le con-siderano le garanti dell’indirizzo cattolico della scuola d’infanzia; e dall’altra, inevitabilmente, il Consiglio di Amministrazione presieduto da Sergio Garuti, di nomina vescovile e dunque interprete delle scelte di mon-signor Francesco Cavina.

Il CdA della Paltrinieri deci-de dunque lo scorso anno di affi -dare il coordinamento didattico pedagogico alla consigliera Ga-briella Contini, una dei due rap-presentanti del Comune di Carpi (l’altro è Luigi Zanti) all’interno della Paltrinieri. E’ nella facoltà del Consiglio, infatti, assegnare compiti di direzione didattica a uno dei propri componenti, purché in possesso dei requisi-ti: e Contini, ex insegnante con laurea in Pedagogia, li ha. Ma qual è la ragione di questa scel-ta, quando il lascito Paltrinieri precisa con molta chiarezza che l’insegnamento deve essere impartito da personale religioso e ispirarsi ai valori cattolici, ai quali non è comunque estranea la stessa Contini?

Ci sono motivi espliciti e altri soprattutto sussurrati.

I primi stanno nella catena di accadimenti (per esempio, il trasferimento di don Andrea Zuarri da Budrione a Rovereto) che hanno portato, dopo Gargal-

lo, anche la scuola d’infanzia di Budrione a chiedere di entrare nell’orbita della Paltrinieri. La Fondazione aveva accettato, ma solo in via provvisoria e in attesa che anche per la scuola di quella frazione, come si sta tentando di fare a Gargallo, si formasse un organismo di gestione autonomo composto soprattutto dai geni-tori. Da Budrione, però, stando alle fonti locali era arrivato un messaggio preciso: bene la momentanea aggregazione con Santa Croce e Gargallo, ma un no secco alle Sorelle di Santa Cecilia.

C’è stato dunque un po’ di questo nel portare fuori da loro il fulcro pedagogico didattico, ap-poggiandolo su una consigliera.

Ma c’è stato anche dell’al-tro a minare il rapporto con le suore, che proprio suore a pieno titolo non sarebbero, es-

sendo le Sorelle di Santa Cecilia un’associazione pubblica di diritto diocesano della diocesi di Alessandria, costituita “…da donne con fi ni di carità, di pietà e di apostolato” che agi-scono “in nome della Chiesa e vivendo normalmente nel mondo”. Suore sì, insomma, ma molto basiche. Dopo tanti anni di ininterrotto magistero a Santa Croce, che le aveva autorizzate a considerare la scuola una pro-pria emanazione confermata dal solidissimo legame istituito (e abilmente gestito) con le fami-glie, qualcuno nel CdA, e con il pieno appoggio del Vescovo, ha cominciato a chiedersi se non fosse il caso di rinnovare un corpo docente di formazione non proprio recentissima. Già quattro anni fa era stata avanza-ta alla sede dell’Associazione, ad Alessandria, la richiesta di

suore insegnanti più giovani e aggiornate, peraltro senza alcun seguito.

Fatto sta che le Sorelle, il montante clima di sfiducia del CdA lo avevano avvertito da tempo, collegato a un altro accadimento. Calano ovunque, e non solo a Carpi, le iscrizioni alla scuola d’infanzia, al punto che l’offerta supera nettamente la domanda. Il fenomeno è va-sto e legato alle trasformazioni di una società che sempre più appoggia il welfare alle donne espulse dal sistema produttivo, quando si tratta di Italiane, o che per cultura e tradizione, come nel caso delle Pakistane, se ne restano comunque a casa, potendo così accudire ai bambi-ni. In una città in cui l’Unione ha aperto negli ultimi anni due nuove scuole d’infanzia, la Matilde Capello non poteva

non risentirne. Da qui la scelta del CdA della Paltrinieri di collegarla al prospiciente nido privato Colorado sulla base di un accordo: il Colorado avrebbe avviato i propri bambini, dopo i tre anni, a rimpolpare la scuola d’infanzia lì di fronte, ottenendo però in cambio l’affidamento alle proprie insegnanti e alla direzione dell’asilo privato il coordinamento didattico e pe-dagogico. Tutto questo, spiegato con la necessità di mantenere continuità nell’insegnamento.

L’accordo è partito lo scorso anno scolastico ed è stata la goc-cia che ha fatto traboccare il vaso dell’impazienza delle Sorelle. Avuta infatti la certezza della sua proroga anche per l’anno appena iniziato, già da aprile hanno informato la Fondazione della loro volontà di interrompe-re la convenzione. E, dal canto loro, una parte dei genitori ha ritenuto inaccettabile un patto con quella che considerano una società privata con fi ni di lucro e con esperienza solo in fatto di nidi, non di scuole d’infanzia.

Le suore non se ne sono andate, però: in due hanno semplicemente seguito la terza alla Caduti in Guerra di Gargal-lo che, paradossalmente e fi no a che non acquisirà autonoma capacità di gestione, resterà alle dipendenze del CdA della Pal-trinieri, dunque, teoricamente, sotto la direzione didattica del Colorado.

Gargallo è diventata così la trincea della resistenza delle Sorelle di Santa Cecilia e, con loro, dei genitori che all’inizio di questo anno scolastico hanno svuotato la Capello, trasferen-do alla Caduti in Guerra i loro bambini per il desiderio che fossero le Sorelle a continuare l’azione educativa dei loro fi gli. Tutto questo è stato spiegato polemicamente dai famigliari dei bambini con l’intenzione di proseguire una formazione all’insegna dei valori cattolici e di mantenere in vita un baluardo prezioso della comunità cattoli-ca cittadina.

Ma dall’altra parte si obietta che tutte le decisioni sono state prese in accordo con il Vescovo che non dovrebbe essere consi-derato meno cattolico delle So-relle di Santa Cecilia e del loro entourage di babbi e mamme. Ora si parla di accomodamenti in vista, all’insegna del compro-messo. Non resta che attendere per verificare se le “sinergie didattiche” siano state davvero raggiunte.

FLORIO MAGNANINI

Guerricciole di poteresulla materna Capello

Da sinistra, le scuole d’infanzia Ca-duti in guerra di Gargallo e Matilde Capello di Santa Croce

Il Vescovo Francesco Cavina

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DI FABRIZIO STERMIERI

CARPI – Insegnante di materie reli-giose in prestigiosi istituti teologici, scrittore di profondi tomi a tema bi-blico e di più leggeri saggi sulla mu-sica leggera contemporanea, critico letterario, conferenziere e propugna-tore del dialogo interreligioso: Bru-netto Salvarani, carpigiano cinquantanovenne, ha aggiunto di recente al suo invidiabile curriculum professionale anche quello di conduttore radio-fonico. Da qualche settimana, infatti, la sua voce viene diffusa da Radio Tre per l’edizione del sa-bato di “Uomini e Profeti”, trasmissione del mat-tino ideata e curata da Gabriella Caramore che si interessa di spiritualità e religione.

«La trasmissione radiofonica di Radio Tre – conferma Brunetto Salvarani – si articola su due appuntamenti: uno il sabato, alle 9,30, quello che mi è stato affi dato, nel quale cerco di raccontare delle storie signifi cative, con l’aiuto di ospiti in stu-dio (il sottotitolo della trasmissione è per l’appunto “Storie”). L’altro, la domenica alla stessa ora, che si sottotitola “Questioni”». Come è arrivato Bru-netto Salvlarani a Radio Tre? «Conosco da tempo ed apprezzo il lavoro condotto da Gabriella Cara-more, autrice della trasmissione. Mi aveva chiesto in passato di collaborare con lei ma non ho mai avuto tempo. Ma ora mi sono lasciato convincere ed ho iniziato questa nuova avventura che, debbo dire, mi sta dando buone soddisfazioni d’ascolto,

con centinaia di migliaia di contatti». “Uomini e Profeti” – afferma la Rai – è la trasmissione di cultura religiosa di Radio Tre. Il suo obiettivo è quello di far conoscere le esperienze, le vi-cende, i linguaggi, le fi gure, i grandi testi delle tradizioni religiose di tutti i tempi, al di fuori di ogni dimensione

confessionale. «Nelle prime trasmissioni – aggiunge Salvarani – ho affrontato il tema dei migranti, del loro rapporto con la fede, di come cambia il pano-rama religioso italiano. Per preparare il programma ho avuto alcuni incontri in Rai a Roma ma adesso registriamo i miei contributi presso gli studi Rai di Bologna. E’ per me un impegno serio e una via nuo-va da percorrere». Nel frattempo il professor Salva-rani non a rinunciato alla sua attività accademica (presso lo Studio Teologico Regionale di Bologna, fra gli altri) e, soprattutto, di saggista: in libreria sono usciti due volumi rappresentativi dei paralleli interessi dello studioso, quello musical-teologico e quello serio-religioso. Si tratta de “La Bibbia di De Andrè” (Claudiana Brescia, 100 pagine, Euro 9,50) in cui l’autore riprende ed approfondisce gli accen-ni biblici sparsi nella vasta produzione musicale di Fabrizio De Andrè, il Bob Dylan italiano, e del recentissimo “De Judaeis” (Gabrielli, 160 pagine, 14 Euro), in cui Salvarani, a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II che riaprì il dialogo fra cristianesimo e giudaismo, fa il punto della situazione del diffi cile rapporto fra le due religioni.

c“–ddcti

SOCIALE - Rapporto anziani Cgil

Il pensionato: anellodebole della societàma risorsa familiareCARPI – «Quest’anno abbiamo praticamente raggiunto l’obiet-tivo che ci eravamo dati e cioè di arrivare al numero di tesse-rati dello scorso anno». E’ tutto sommato soddisfatto Olinto Ar-tioli, responsabile della Spi, il sindacato dei pensionati dell’U-nione Terre d’Argine aderente alla Cgil: 11 mila circa gli iscirt-ti nell’area di Carpi, circa il 33 per cento del totale dei pensio-nati che risiedono nei Comuni dell’Unione. «Il quadro genera-le – ammette, tuttavia il respon-sabile sindacale – non è proprio esaltante: si allunga l’età pensio-nabile, si assottiglia la schiera di pensionati validi e disposti a fare volontariato, aumentano i bisogni soprattutto quelli di carattere so-cio-sanitario». Un quadro, quello delineato da Olinto Artioli, che trova pratica conferma nei dati raccolti a livello provinciale dalla Spi/Cgil e resi noti nei giorni scorsi con la presentazione dell’otta-vo Rapporto sugli anziani, i servizi e la contrattazione in provin-cia di Modena. «Questo nuova edizione dell’Osservatorio – spiega la segreteria provinciale del sindacato pensionati della Cgil – viene presentato in una condizione economica e sociale profondamente cambiata rispetto agli anni precedenti. La lunga crisi ha creato si-tuazioni complesse che hanno bisogno di risposte durature». «La crisi economica – aggiunte Artioli – ha inciso più sui lavoratori at-tivi che non sui pensionati. Il reddito dei pensionati, seppure sem-pre modesto nella quasi generalità dei casi, si è infatti mantenu-to stabile mentre in famiglia sovente è venuto a mancare quello di uno o più persone che in precedenza lavoravano. Si è quindi regi-strato un maggior travaso di risorse dai pensionati verso famigliari e amici che spesso hanno trovato proprio nel pensionato un’anco-ra di salvezza». Sul tappeto, anche a Carpi, rimangono importanti questioni che riguardano da vicino i pensionati: «Nel suo interven-to alla presentazione del nostro “Osservatorio” sugli anziani – ri-corda Artioli – il Sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, nella sua qua-lità di copresidente della conferenza sanitaria territoriale, ha con-fermato per i Comuni dell’Unione Terre d’Argine l’aumento di 40 posti letto nelle strutture protette locali e che anche quest’anno le risorse disponibili per la cosiddetta non autosuffi cienza non dimi-nuiranno. Sono segnali positivi ma nel frattempo aumentano le fra-gilità e la spesa sanitaria e assistenziale e il pensionato rimane un anello debole della società».

FABRIZIO STERMIERI

Olinto Artioli

PERSONE - Conduce “Uomini e Profeti” il sabato

Salvarani su Radio Tre

BrunettoSalvarani

Il conduttore radiofonico (al centro) nello studio di registrazione Rai

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Salutee Sanità

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

6

Si evolve di continuo ma la professionalità non cambia mai. Il 2015 è stato infatti per Capere un anno di cambiamenti e novità che hanno portato una ventata

d’aria fresca nella ditta guidata da Gianluca Righi e Mery Bacchelli. A partire dal nuovo staff , giovane e dinamico, composto da sei per-sone, tra cui quattro tecnici pronti

a rispondere a ogni esigenza e ad eff ettuare riparazioni sul momento dei prodotti Vorwerk, Folletto e Bimby. Il negozio e centro di ripa-razione per piccoli elettrodomestici, con 18 anni di esperienza alle spalle, è infatti unico centro assistenza au-torizzato Vorwerk Folletto a Carpi: «Vendiamo solo ricambi originali, che permettono migliori presta-zioni della macchina – specifi ca la titolare –. Utilizzare i canali uffi ciali

di vendita e riparazione non è di secondaria importanza: permette di godere di condizioni speciali di garanzia della casa produttrice, cosa che, acquistando la macchina da terzi, non può essere garantita». Negli ultimi tempi poi, Capere si è dedicata all’alimentazione dei suoi clienti, con uno spazio salute “Hurom”, l’innovativo estrattore di succhi che permette di mantenere tutti i principi nutritivi di frutta e

A Carpi, professionisti di vendita e riparazione

verdura. Ogni secondo sabato del mese,

in mattinata, lo staff organizza rego-larmente dimostrazioni, degustazio-ni del nuovo estrattore di seconda generazione Hurom Hu-700.

Da Capere quindi l’innovazione e la professionalità si uniscono per un servizio completo e una pronta assistenza al cliente, facendone un fiore all’occhiello della realtà carpigiana.

Capere: i piccoli elettrodomesticiche aiutano a vivere

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Servizi di imbiancatura e puliziePULISERVICE srlCARPI - Via Lincoln n° 3/B - 338 1879875 - 059 698534

CARPI – Tre, quattro operazioni chirurgiche alla setti-mana, più di trecento pazienti da seguire anche dopo gli interventi perché bisognosi di attenti controlli me-dici e di un costante supporto infermieristico e spe-cialistico. E’ il mondo degli “stomizzati” di Carpi e dell’area nord della provincia di Modena (che com-prende quindi anche Mirandola e la Bassa) che vede nel reparto di Chirurgia del Ramazzini (e del Santa Maria Bianca) e nel servizio ambulatoriale di stoma terapia presso il Poliambulatorio di Carpi due impor-tanti e apprezzati caposaldi nella cura di quanti han-no subito chirurgicamente una “stomia” ovvero un’a-pertura sull’addome con deviazione esterna dell’ap-parato urinario o intestinale. «Un intervento – spiega Margherita Gavioli, responsabile del modulo di Chi-rurgia colo-rettale del Ramazzini – fortemente invasi-vo che, anche alla luce dei nostri attuali standard ali-mentari risulta in crescita e che, soprattutto, richie-de una operazione, defi nitiva, o più spesso oggigiorno

temporanea e che, accanto alla persona che ne è por-tatrice, deve prevedere un “surplus” di assistenza, un accompagnamento specifi co, dato da personale appo-sitamente formato, con l’obiettivo di portare la perso-na alla riacquisizione della completa autonomia nel-la nuova condizione di vita».

Di stoma, stomizzati e regimi alimentari (molto importanti nel prevenire le malattie del colon-retto ma anche nella fase post operatoria e successiva), si è parlato proprio a Carpi, centro di eccellenza per queste metodiche cliniche, nel corso dei due giorni congressuali dell’annuale (il dodicesimo) congresso dell’Aistom, l’associazione nazionale degli stomizzati. Si è discusso, con l’intervento di illustri clinici (e alla presenza, fra gli altri, del direttore generale dell’Ausl di Modena, Massimo Annichirico e del responsabile del distretto di Carpi, Claudio Vagnini) del ruolo del cibo e dell’idratazione nella prevenzione dei tumori e delle malattie dell’apparato digerente e urinario,

dell’utilità e dei rischi connessi all’utilizzo di erbe e prodotti naturali, delle intolleranze alimentari ma an-che dei problemi quotidiani degli stomizzati. Secondo i dati uffi ciali elaborati su scala provinciale, soltanto nell’area nord Carpi-Mirandola sono circa 300 le per-sone stomizzate e più di cento i nuovi casi ogni anno, che comprendono sia gli interventi defi nitivi che quelli provvisori nonché quelli più propriamente di compe-tenza urologica. L’ambulatorio di stomaterapia a Carpi, inaugurato nel 2011, ha oggi un bacino d’utenza che supera le centomila persone. «Il nostro ambulatorio – assicura Margherita Gavioli – è un punto di riferimento anche a livello provinciale perché è l’unico di quelli presenti a Modena che prende in carico i pazienti e provvede anche a distribuire loro i materiali necessari nonché a rispondere alle esigenze dei pazienti non in grado di recarsi personalmente all’ambulatorio, grazie alle visite domiciliari del nostro personale».

FABRIZIO STERMIERI

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SANITA’ - A Carpi, centro di eccellenza, il congresso dell’Associazione

La condizione stomizzata

Margherita Gavioli, del modulo di Chirurgia colo-rettale del Ramazzi-ni: “Serve un surplus di assistenza per conquistare l’autonomia”

pubbliredazionale

Margherita Gaviolinelle altre immagini, alcuni momentidel convegno

In primo piano, i titolari,Gianluca Righie Mery BacchelliAlle spalle,(da sinistra)Elisa Guerzoni,Matteo Negro,Manuele Noccoe Michele Cavaliere

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“Estate in missione”: i racconti dei volontariIl 25 ottobre, dalle 16 alle 18, la chiesa di S. Giuseppe Artigiano ospiterà l’incontro “Estate in missione”, corso organizzato dal Centro missio-nario in collaborazione con le associazioni Volontari per le missioni e Amici del Perù. All’incontro saranno presenti sei degli otto volontari rientrati dal Perù e dal Benin che racconteranno la loro esperienza.

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7Edilizia

e Mercato

WELLNESS & DINTORNIDI STEFANO CARBONIERImetodologo dell’allenamento docente di ed. fi sica, consulente sportivo e collaboratore della palestra SURYA

per info. tel. 059 692462www.suryadance.net

Il CARDIO FITNESS na proposta di grande impatto sul proprio benessere è quella

del CARDIO FITNESS che mira a coniugare gli eff etti delle

attività aerobiche con quelli degli esercizi articolati di forza

di agilità e di mobilità. Gli obiettivi del C.F. sono fondamentalmente

3 sollecitare il metabolismo d’esercizio inducendolo ad utilizzare

gli acidi grassi, allenare il sistema cardiovascolare e tonifi care la

muscolatura rendendola più elastica e forte. Si tratta di una proposta

mista che può assumere diverse forme di interazione e di intensità, che

va personalizzata e costruita sulla persona o su un piccolo gruppo. Il

C.F. e’ impostato con una sequenza di esercizi aerobici (camminata e

corsa al tapis roulant, cyclette, ellittica e step) da farsi in successione con

tempi di esercizio e di recupero prestabiliti, con intensità generalmente

blande per sollecitare il metabolismo degli acidi grassi. In seguito ha

però subito delle variazioni e delle modifi che che ne hanno ampliato

il raggio d’azione. Un modello sportivo di C.F. prevede ad esempio

una base aerobica fissa (cyclette ellittica o tapis) della durata di

pochi minuti (dai 3 agli 8) che si alterna di continuo con degli esercizi

moderati di mobilità per gli arti superiori e inferiori. Risulta evidente

che il passaggio da una attività aerobica ciclica ad una di mobilità

coniuga due diverse funzionalità (resistenza e articolabilità), sollecita

due diff erenti componenti muscolari e questo aspetto ripetuto più volte

su vari distretti diventa un sistema di preparazione ampio e completo.

Questo sistema ha per altro un grande eff etto sul proprio PENTA

POINT cioè i cinque parametri (la mobilità articolare l’estensibilità

muscolare l’equilibrio posturale il metabolismo basale e il sistema

cardiovascolare) che stanno alla base del benessere fi sico, in quanto

a rotazione li sollecita tutti. Nella palestra SURYA abbiamo strutturato

due modelli di cardiofi tness il 1° è lo SPORTIVITY 360° composto da

running-walking, crossfi t e agility già presentato precedentemente

che prevede due sessioni l’una di corsa-camminata al martedi e l’altra

composta di esercizi di forza e agilità il giovedi. Il 2° modello si chiama

F.R.M. alterna esercizi di mobilità articolare ad altri di forza utilizzando

diversi attrezzi, con la componente aerobica che viene sviluppata sulle

bike da spinning. L’ordine degli esercizi la loro durata e l’ intensità sono

in relazione ai distretti coinvolti, cambiano ogni seduta così come

cambia la stesura della parte aerobica sulla bici. Un cardiofi tness

così articolato e progressivo prevede che ci sia sempre la fi gura

dell’insegnante che guida segue e corregge le azioni svolte. L’FRM

è un progetto completo che coinvolge tutto il corpo e porta il grado

di benessere ad un livello molto elevato.

CASA - Conferenza del Gruppo Tecnocasa a Modena

CARPI – Stabilità di prezzi, se-gnali di ripresa dopo il terremo-to, più fi ducia e volontà di ac-quisto grazie anche ai contri-buti regionali alle giovani cop-pie. Le transazioni immobiliari nel 2014 sono state il 13,1 per cento in più del 2013, con ti-pologia più richiesta il trilocale con il 41,5 per cento delle pre-ferenze, rispetto al 31,6 per cen-to del quadrilocale. Quanto alla disponibilità di spesa, il 30,1 per cento dei potenziali acqui-renti rientra nella fascia dei 119 mila euro.

Sono queste alcune indi-cazioni sull’andamento del mercato immobiliare a Carpi emerse dalla conferenza tenuta nei giorni scorsi dal Gruppo Tecnocasa su “Le nuove pro-spettive del mercato immobilia-re e creditizio” e incentrato in particolare sui trend registrati a Modena e in città, analizzati dall’Uffi cio studi del Gruppo. La conferenza è stata ospitata nella sede Confesercenti di Modena e ha visto, fra gli altri, gli inter-venti di Simone Setti e Marco Rizzardi, affi liati del network Tecnocasa di Carpi che hanno fornito un quadro esaustivo

della situazione locale.Vediamola da vicino.

***Il centro storico e la prima

periferia – C’è una ripresa della volontà di acquistare in centro storico, concentrata soprattutto sulla tipologia bi e quadrilocali, meno sui trilocali. La prima ri-chiesta dei potenziali acquirenti di alloggi nel centro storico, dopo il prezzo, è la disponibi-lità di elementi accessori come come il garage e il terrazzo abi-tabile. Le vie sulle quali più si concentra la domanda sono Ciro Menotti, Trento e Trieste e corso Alberto Pio.

L’usato anni Settanta allo stato originario viene valutato sui 7/800 euro il metro quadrato mentre il ristrutturato viaggia sui 1.300 euro e per le tipologie di nuova costruzione, spesso dovute a rifacimenti post ter-remoto, si parte dai 2 mila 300 euro. Stessi valori, più o meno, per la prima periferia: in via Verdi l’usato anni Settanta non modifi cato costa sui 1.200 euro e il nuovo non oltre i 2 mila 500 euro. Sul versante affi tti, la domanda è elevata, molto più di un’offerta piuttosto esigente

quanto a garanzie e referenze. Ad alimentarla sono soprattutto le giovani coppie, separati e il personale che lavora all’ospe-dale Ramazzini: cercano bilocali e trilocali, ammobiliati almeno con la cucina. I canoni mensili si aggirano fra i 400 e i 500 euro.

La seconda periferia ai quat-tro punti cardinali – Il report degli agenti Tecnocasa parla costantemente di prezzi stabili, ritrovata fi ducia, maggior ottimi-smo e ripresa delle compraven-dite. Calandola nelle specifi che aree periferiche, per la zona Nord l’impulso principale pro-viene dal polo ospedaliero, con richieste concentrate soprattutto intorno a viale Manzoni e bud-get fra i 60 e i 110 mila euro. E’ una cifra congrua? Sì, se si considerano palazzine anni Ses-santa/Settanta allo stato origina-rio, con costi medi intorno agli 80 mila euro per 80/100 metri quadrati di superfi cie. Un po’ meno se nelle stesse palazzine l’appartamento è ristrutturato: in tal caso si sale a 120 mila euro di costo medio. Se poi si va a edifi ci in classe A di recente costruzione e con dimensioni sui 120 metri quadrati, il bud-

get richiesto non scende sotto i 465/530 mila euro. Per gli affi tti prevale in questa area la formula del canone concordato.

A Sud l’acquisto sostitutivo si rivolge a tri e quadrilocali in buone condizioni e del costo fra i 70 e i 140 mila euro. I quartieri intorno a via Giotto sono i più ricercati, ma gli alloggi di nuova costruzione qui costano fra i 2 mila e i 2 mila 200 euro il metro quadrato.

Le stesse annotazioni valgo-no più o meno per l’Ovest dove l’usato originario viaggia fra i 70 mila e i 120 mila o fra gli 80 mila e i 140 mila, a seconda che si tratti di tri o quadrilocale. Gli agenti Tecnocasa sottolineano la forte attrattività dei nuovi quartieri di via Morbidina, ma le palazzine in parte ancora in

costruzione non si acquistano a meno di 2 mila 100 euro il metro quadrato; a 1.500 euro si possono però acquistare nella stessa area alloggi di non più di dieci anni.

Anche in via Roosevelt e dintorni prevalgono gli acquisti sostitutivi, segnale di movimen-ti soprattutto interni al quar-tiere. Qui c’è molta richiesta di villette, anche usate, che si possono acquistare con 150/200 mila euro. La zona più richiesta è quella a ovest di Cibeno, so-prattutto nel cosiddetto Borgo Verde: ma le soluzioni indipen-denti salgono a 3/400 mila euro. Un’annotazione particolare: gli alloggi realizzati a Fossoli tra il 2009 e il 2011 con edilizia coo-perativa oggi valgono fra i 125 e i 130 mila euro.

Immobiliare: segnalipositivi anche a Carpi

CARPI – Come si profi la la si-tuazione a Carpi per gli immo-bili produttivi, commerciali e di servizio secondo l’Uffi cio studi di Tecnocasa? Qui l’ottimismo si ferma ai capannoni, mentre uffi ci e negozi vengono dati in sofferenza. Gli immobili indu-striali, dunque.

Dopo un lungo periodo di stasi dovuto al sisma, parreb-bero essere ritornati al centro dell’attenzione delle aziende, soprattutto del settore tessile abbigliamento, della meccanica di precisione e del biomedicale. E sia nella formula della vendita che dell’affi tto.

L’offerta, però, non è sempre all’altezza di una domanda che guarda molto al contenimento dei consumi energetici e all’a-deguamento sismico, visto che Carpi si trova al di qua delle linee di scuotimento. Per que-sto le richieste si indirizzano soprattutto a capannoni di costruzione recente, mentre prezzi di vendita e canoni di locazione per quelli antecedenti gli anni Novanta sono scesi di parecchio. Per le metrature, le più gettonate si collocano sopra

i 350 metri e i prezzi medi si aggirano fra i 350 e i 500 euro il metro quadrato, mentre il canone d’affi tto medio sta fra i 35 e i 50 euro annui al metro quadrato.

Soffre la rete dei negozi al dettaglio, si diceva. La crisi ne ha svuotati tanti, l’offerta supe-ra la domanda e di conseguenza i prezzi di locazione hanno subito un ribasso del 30/40 per cento.

C’è molto interesse per piaz-za Martiri e piazzetta Garibaldi, soprattutto per eventuali aper-ture di esercizi di ristorazione che privilegiano immobili do-tati di canna fumaria. Nell’asse più frequentato, i canoni si at-testano attualmente sui 150/180

euro il metro quadrato e quelli di vendita sui 3 mila euro il metro quadrato, con picchi di maggiorazione del 10 per cento in corso Alberto Pio, il più ri-chiesto in assoluto. Per fare un raffronto, in viale Manzoni un affi tto non va oltre i 100 euro il metro.

In diffi coltà anche il com-parto uffi ci, soprattutto, annota lo studio di Tecnocasa, dopo il trasferimento del Tribunale a Modena. C’è molta offerta nei pressi della zona industriale ovest, dove i prezzi si aggirando sui mille euro a metro per l’u-sato e fi no a 1.500 per il nuovo. Per gli affi tti si resta fra i 60 e gli 80 euro annui per metro quadrato.

Bene i capannoniMale i negozi e gli uffi ci

La zona indu-striale Ovest continua a es-sere la più ri-chiesta per gli insediamenti produttivi

Il tavolo dei relatori e, a lato, il raffronto tra Modena e Carpi su alcuni parametri signifi cativi di riferimento

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22 ottobre 2015Anno XXI n.39

8EconomiaAziende

“Fare teatro”: si raccolgono le iscrizioniSono aperte le iscrizioni al laboratorio “Fare Teatro” condotto da Gigi Tapella e Sara Gozzi. Il corso inizia il 5 novembre e si rivolge ai ragazzi dai 10 ai 20 anni, ha un costo di 80 euro e si svolge al lunedì e al giovedì su due turni (16-17,30 e 17,30-19). Il 26 ottobre è prevista una riunione esplicativa alle 17 nel ridotto del Teatro.

SETTEGIORNI“Che stress vivere in Italia”. Il grido, spon-

taneo e lancinante, è uscito da una signora trafelata transitata di corsa davanti alla re-dazione. Trovandosi, la redazione medesima, sotto gli uffi ci comunali, quelli dei sindacati e di due associazioni di categoria presso i quali si svolgono normalmente pratiche fiscali, pensionistiche, contributive, autorizzative di interventi edilizi o di questioni ambientali e urbanistiche, crediamo di conoscere le ragioni di quell’urlo disperato. E gli aggiudichiamo il premio di migliore della settimana.

Bella l’idea del giornalista Federico Ram-pini, ospite dell’auditorium San Rocco, di ispirarsi ai Beatles per spiegare l’economia ai giovani, perché, ha dichiarato ai giornali, quello dei Beatles “…è un linguaggio univer-sale, leggero soave e poi fecero diverse canzoni riferite ad argomenti economici”. Chissà se pensavano all’Italia, al nero e all’economia malavitosa e invisibile quando composero “Yellow Submarine”.

Restiamo a usi e costumi italiani, osando

solo per un istante metterci nei panni di Pier-luigi Castagnetti, presidente della Fondazione ex Campo di Fossoli. Perché reagire con tanto risentimento da lesa maestà agli americani del Wmf che hanno classifi cato l’ex campo di concentramento fra i siti di alto valore cultu-rale a rischio di degrado e sparizione? Al suo posto, invece, noi ce li saremmo stracciati, i panni, piangendo miseria e umiliandoci e ri-voltolandoci nella polvere e sbattendo i pugni per terra e lamentando che non c’è una lira (un cent, meglio) e che solo le potentissime lobby ebraiche degli Usa possono effettuare il salvataggio del sito, come non si è mai provato a fare in passato. Ma lui, l’ex onorevole Casta-gnetti, che fa invece? Alza il ciglio e ribatte con orgoglio: respingiamo il giudizio, il Comune ci ha messo 300 mila euro e la Regione ne metterà altrettanti. Ma che vuole che siano, Castagnet-ti, alcune centinaia di migliaia di euro, a fronte di un fabbisogno che potrebbe aggirarsi sui tre o quattro milioni di euro? Pardon, di dollari, se fossimo solo un pochino più smaliziati.

ome sempre, per una va-lutazione oggettiva della manovra fi nanziaria, bi-

sognerà attendere la versione definitiva, dopo il passaggio parlamentare e l’esame da parte della Commissione europea. Per ora stiamo agli annunci del Pre-sidente del Consiglio. Il segno è chiaro: la manovra punta a rida-re fi ducia al paese, stressato da otto anni di crisi economica e da provvedimenti draconiani. Fatte salve le sostanziali osservazioni di fondo da noi formulate in precedenti articoli, relative alla copertura in defi cit, constatiamo che l’obiettivo di ridare slancio all’economia, se i provvedimen-ti saranno confermati, sarà a por-tata di mano. La legge di stabilità infatti contiene numerose voci utili alla ripresa ed è orientata a dare sollievo a diverse categorie economiche e sociali. Proprio per questa sua “universalità” è stata criticata dagli oppositori che l’hanno accusata di essere una manovra tipicamente elet-torale, volta a far riacquistare al premier la leadership perduta. In realtà le opposizioni (esterne e interna) a Renzi sono in diffi -coltà a criticare provvedimenti utili alla nazione e sono perciò costrette ad appigliarsi a que-stioni ideologiche e di dettaglio. Ma le scelte della fi nanziaria vanno valutate oggettivamente nel merito, non con fi nalità di polemica politica (questo lo lasciamo ai mestieranti, vecchi

e nuovi). La cifra della proposta di

legge è il realismo, aspetto parti-colarmente apprezzabile. Non è un libro dei sogni, contiene idee realizzabili concretamente che vanno in direzione di una mag-giore coesione sociale (tali le norme a sollievo della povertà), a sostegno dell’economia (sgravi contributivi e misure fi scali), e simboliche, ma importanti, nel segno della libertà economica (innalzamento del tetto per l’uso del contante), oltre a elementi di equità (come il canone tv in bol-letta energetica). Sono, queste, novità sostanziali, cui si appi-gliano per criticare i conservato-ri di ambo gli schieramenti. Nel centro destra si mastica amaro poiché elementi liberali della manovra, vanamente promessi da Berlusconi per un ventennio, sono stati resi possibili da Renzi in quattro e quattr’otto. Da qui la soddisfazione di Confi ndustria e del mondo economico in gene-rale. L’innalzamento della soglia del contante, a torto criticata

dalla vetero sinistra come un regalo agli evasori, è stata par-ticolarmente gradita ai settori del commercio e del turismo. In realtà, in questo caso, l’effet-to è più che altro psicologico (segna la fi ne dell’emergenza): viene restituita agli italiani la possibilità di spendere libera-mente il proprio denaro, il che avrà positivi rifl essi sul circo-lante. L’argomento contrario (favorisce l’evasione fi scale) è inconsistente. Il limite dei mille euro non ha ostacolato il lavoro nero e i profi tti della crimina-lità (l’Italia è il paese in cui si concentra il maggior numero di banconote da 500 euro: vi dice qualcosa?), ha solo obbligato i cittadini onesti a brigose trafi le e a utilizzare costosi bonifici bancari (questo forse era uno degli obiettivi della soglia così bassa. rimpinguare i bilanci bancari con le commissioni da bonifi ci e da pagamenti con le carte elettroniche). I cittadini onesti peraltro, già le pagano le tasse, mentre i disonesti se ne

infi schiano allegramente, oltre che dalla legge, del limite dei mille euro.

Anche l’eliminazione di Tasi e Imu su ville, e castelli ha susci-tato indignate proteste. Questa è davvero una mossa elettorale (ricordate quando Berlusconi eliminò l’Ici, vincendo poi le le-zioni contro Prodi?) dall’effetto risibile sul piano del rilancio dei consumi. Però anche in questo caso vale l’effetto psicologico: è il segnale che l’Italia sta uscendo dalla recessione e può permet-tersi fi nalmente riduzioni fi scali generalizzate. Noi sappiamo che in realtà questo taglio fi scale, come la maggior parte della ma-novra, è fi nanziato con il defi cit, ma il segnale sarà positivo, non tanto per il rilancio dell’edili-zia (bloccata in conseguenza degli eccessi di mercato, certo non dal fi sco sulla prima casa), quanto per la creazione di un clima di fi ducia di cui benefi cerà l’economia in generale. Se una critica pare legittima è che Tasi e Imu sono imposte alla base

SOLDI NOSTRI di Richard Bonhommedel federalismo fi scale, che così fi nisce in soffi tta. Quanto a ville e castelli (quanti saranno?), si parla di cifre irrisorie rispetto al gettito dell’imposta, quindi bene la semplifi cazione su tutte le abitazioni. Riguardo al canone in bolletta, molti vedono delle diffi coltà. In realtà da decenni paghiamo la quota del servizio sanitario nazionale contestual-mente alla stipula dell’assicu-razione auto. Qualcuno si è mai accorto di problemi al riguardo? E perché mai dovrebbero sorger-ne con il canone Tv in bolletta? Insomma l’evasore è sempre l’altro, quando si trova un mezzo corretto ed effi cace per stanarlo si levano lai da ogni parte. Così facendo però i critici di Renzi, che abbaiano alla luna, si con-dannano alla marginalità.

Condivisibile invece la cri-tica che viene dall’Unione eu-ropea sulla timidezza della revisione della spesa pubblica a sostegno della manovra. Qui Renzi doveva osare di più, in particolare nell’ambito della re-visione delle agevolazioni fi scali (molte sarebbero da tagliare). E su questi mancati tagli pesano certamente preoccupazioni di tipo elettoralistico anche se la giustifi cazione uffi ciale è che non si voleva dare da una parte e togliere dall’altra. Insomma i tagli avrebbero vanifi cato l’o-perazione fi ducia, infi ciando la coerenza della manovra: il che può anche essere vero.

Manovra all’insegna della fi ducia

chiuso in redazione il 20 ottobre 2015

Associato al l’Unio ne Stampa Periodica Italiana

Anno XXI, numero 3922 ottobre 2015Reg. Trib. di Modena n. 1177 del 7.10.1993Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione (R.O.C.) con il n. 2712

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CEDESI ATTIVITÀDI PARRUCCHIERA

Zona centro Carpiben avviata

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AZIENDE - La torre di Hadid

Cmb con Generalinei cieli di MilanoMILANO – A Milano, da qual-che giorno, il logo del gruppo assicurativo Generali svetta sul-la torre di CityLife progettata da Zaha Hadid, e già chiamata dai milanesi “Lo Storto”. Si tratta del secondo dei tre grattacieli del progetto CityLife che si pro-pone di ridisegnare lo skyline della metropoli lombarda: uno dei progetti di riqualifi cazione più importanti d’Europa.

Cmb, che si è aggiudicata l’appalto grazie alla migliore offerta tecnico-economica, sta conducendo i lavori di costru-zione al ritmo di un piano a set-timana. La torre, con una pianta a rombo, si eleverà per 44 piani e 170 metri in cemento e vetro, effettuando una torsione su se

stessa rispetto agli assi urbani. Grande attenzione, spiega un comunicato dell’azienda, sarà dedicata alla sostenibilità am-bientale e al contenimento dei costi energetici della struttura.

Ai piedi dell’edifi cio, a uso principalmente direzionale, si prevede la realizzazione di una galleria commerciale e alcuni percorsi coperti di collegamento con la stazione metropolitana Tre Torri della linea M5. A lavori ultimati l’edifi cio, che ospiterà la sede milanese del Gruppo Generali, potrà ospitare fi no a 3 mila lavoratori della compagnia assicurativa.

Alla cerimonia di apposizio-ne del logo erano presenti oltre al Ceo Mario Greco e al presiden-

te Gabriele Galateri del Gruppo Generali, il sindaco Giuliano Pisapia, il Consigliere delegato Emiliano Cacioppo di Cmb e i tecnici e le maestranze della cooperativa carpigiana.

Il Presidente Zini ha evi-denziato come per Cmb sia “…motivo di grande soddisfazione e responsabilità partecipare alla realizzazione di un progetto così innovativo, in cui si respira il dinamismo di questa meravi-gliosa città.

Un lavoro di elevata com-plessità e soddisfazione anche

per operai e tecnici, fra i quali molti giovani ingegneri, ragazzi e ragazze, che hanno ricevuto oggi gli elogi dei vertici di Ge-

nerali e CityLife per la qualità della realizzazione e la rapidità dell’esecuzione, in anticipo di un mese sul cronoprogramma”.

Da sinsitra, Gabriele Galateri, Carlo Zini ed Emiliano Cacioppo. A lato, come sarà il grattacielo fi nito

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Il centro Gorizia di via Cuneo ospiterà venerdì 23 ottobre alle 21 il concerto “Piccoli musicisti crescono”. Si esibiranno l’orchestra Mutinae Plectri (diretta da Maria Cecilia Vaccari), la sua ensemble di giovani e l’orchestra Estudiantina formata dagli allievi della Scuola di Musica dell’associazione. Ingresso libero e gratuito.

Venerdì sera concerto al Gorizia 22 ottobre 2015Anno XXI n.39

9Servizio di Copertina

PERSONE - Giulia Tettamanzi architetto di Carpi

Dovrà inventareun pezzo di Roma

CARPI – Sta lavorando da mesi a uno dei più grandi interventi di rigenerazione urbana in Europa. Si tratta del progetto “Tor di Val-le-Stadio della Roma” che pre-vede la costruzione del nuovo avveniristico stadio di proprietà della squadra della Roma. L’ar-chitetto carpigiano Giulia Tet-tamanzi, 36 anni, ne è project manager per conto di LAND, lo studio di architettura del pae-saggio con il quale collabora da tre anni, che ha in carico, sot-to la guida dell’architetto e pa-esaggista Andreas Kipar, il ma-sterplan paesistico-ambientale, vale a dire gli spazi pubblici e le aree verdi, per l’intero com-parto che misura circa 130 ettari.

Finanziato da società private italo-americane, il nuovo stadio del club giallorosso (che il capi-tano Francesco Totti ha defi nito “il nostro Colosseo moderno”), sarà costruito sul terreno dell’ex Ippodromo, un’area dismessa a sud ovest della città; avrà una capienza di 52 mila 500 posti (ampliabili a 60 mila) e sarà un complesso attivo tutti i giorni dell’anno per vivere lo sport e l’intrattenimento con il Roma Village, ma anche con negozi, ristoranti, bar, un megastore del-la Nike e la Hall of Fame della As Roma. Un progetto di scala internazionale che tutto il mon-do sta guardando con interesse e che coinvolge alcuni tra gli studi di architettura più famosi al mondo. L’impianto sportivo dello stadio, ispirato nella forma al Colosseo, sarà realizzato con una struttura ultramoderna in acciaio e vetro ed è affi dato al Meis Architects di New York. Lo studio Libeskind è stato invece designato per la progettazione del Business Park che sorgerà all’interno dell’area di 285 mila metri quadrati e che si compo-ne di tre grattacieli destinati a uffi ci e centri commerciali che l’archistar Daniel Libeskind ha defi nito “… tre torri imponenti che ricorderanno l’architettura tipica della storia romana”. Con-vivium, la parte entertainment dei ristoranti, dei locali e dei bar, è di competenza dello stu-dio londinese RTKL mentre il gruppo LAND cura gli aspetti paesaggistici e ambientali che sono un tassello fondamentale dell’intervento. “Questa – si leg-ge nella relazione paesaggistica – è la prima green infrastructure romana in grado di offrire più benefici attraverso il corretto sviluppo di un’unica area: vie-ne garantita la continuità tra i sistemi ambientali di Tenuta dei Massimi e di Laurentino Acqua Acetosa; estende e con-nette il sistema ambientale del raggio verde lungo il Tevere, come transizione tra la Riserva Naturale del Litorale Romano e la natura urbana all’interno della cintura del GRA; migliora il valore ecologico delle aree esistenti, come il parco fl uviale e il parco agricolo, con la rea-lizzazione di ecosistemi sani; e, infi ne, propone un approccio integrato nella progettazione degli spazi aperti: aree con importanti funzioni ecologiche costituiscono allo stesso tempo una grande offerta di spazi e funzioni pubbliche, di intratte-nimento e sportive per la città”.

Il piano di LAND non è quindi un corollario dell’inter-vento urbanistico, bensì parte integrante della progettualità sulla zona. «Il nostro lavoro è trasversale a quello di tutti gli studi di architettura coinvolti, dei viabilisti e degli urbanisti – spiega Giulia Tettamanzi, che si occupa delle relazioni con

gli altri studi, si interfaccia con i clienti e coordina il lavoro della sua èquipe –. Noi abbia-mo cercato di unire tutti questi elementi con la progettazione di spazi aperti e di parchi: la sfi da progettuale che l’architetto Kipar ha lanciato fi n dall’inizio del progetto è creare un passe-partout verde in grado di riqua-lifi care tutta la zona».

Si parla di circa 50 ettari di verde in un mix di differenti tipologie di aree, dal parco agri-colo fi no al verde di prossimità a parcheggi e interventi urbanisti-ci, passando per il parco urbano e quello fl uviale.

«Il tema green è centrale a tutto il progetto – spiega Giulia Tettamanzi – dal momento che l’infrastruttura sarà dotata di un parco fl uviale e di un parco urbano nell’ottica di una rigene-razione di un territorio in disuso ma ricco di potenzialità e risorse ambientali. Gli spazi verdi sono diversificati nelle funzioni e nelle caratteristiche. Il parco ur-bano dispone di percorsi, aree di sosta con panchine, giochi per bambini, alberature e perfino un anfi teatro per ospitare eventi, mentre quello fl uviale è pensato per lo sport all’aperto e per il fi tness e si connette alle piste ciclabili che corrono lungo il fi ume. Abbiamo curato inoltre la “mitigazione” di strade e infra-

strutture con dotazione vegetale e cercato di garantire la massima permeabilità e continuità tra i parchi, i percorsi pedonali e i punti di scavalcamento della ferrovia e del fi ume Tevere».

Il dossier del progetto è stato consegnato lo scorso giugno al Comune di Roma (“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il presidente della Roma James Pallotta, alla conferenza stampa di presentazione – è iniziare a costruire entro la fi ne dell’anno, poi ci vorranno 22 o 24 mesi per la realizzazione pratica dell’impianto). L’aspettativa del-la società è quindi di aprire per l’inizio del campionato di Serie A 2017-18, ma visti i tempi della burocrazia italiana, è probabile uno slittamento in avanti. Sono ancora in corso infatti gli incon-tri pubblici di valutazione e poi la “palla” passerà alla Regione Lazio che dovrà approvare il via libera ai lavori.

Al momento il progetto Sta-dio della Roma sta occupando gran parte del tempo e delle energie di Giulia Tettamanzi, che però, sempre per conto di LAND, sta lavorando anche ad altri progetti importanti, come la riqualifi cazione dell’ex Ma-nifattura Tabacchi di Bologna e di Napoli. LAND (acronimo di Landscape, Architecture, Natu-re, Development) è il più grande

studio di architettura del pae-saggio in Italia, ha sede opera-tiva a Milano ed è composto da architetti e agronomi. Fondato quasi trent’anni fa dall’architet-to paesaggista tedesco Andreas Kipar e dall’agronomo Giovanni Sala, il gruppo LAND (che ha una sede anche in Germania) ha realizzato progetti paesaggistici e ambientali di grande prestigio come, soltanto per citarne alcu-ni, piazza Gae Aulenti e Porta Garibaldi a Milano, il quartier generale di Diesel a Breganze, il quartier generale ThyssenKrupp a Essen e il Khodynka Park di Mosca.

Giulia Tettamanzi è approdata a LAND tre anni fa, dopo diverse esperienze di studio e di lavoro all’estero. Una volta conseguita la maturità classica al liceo Corso di Correg-gio, si è iscritta alla Facoltà di Architet-tura al Politecnico di Milano nella sede di Mantova. Durante gli anni di università ha partecipato al progetto Erasmus e ha studiato in Portogallo a Porto alla Faup (Faculda-de de Arquitectura da Universidade do Porto). Poi, una vol-

ta conseguita la Laurea, ha frequentato un Dottorato in Progettazione Paesaggistica a

Firenze (e nel frattempo ha trascorso un periodo di tre mesi a Parigi), da lì si è indi-rizzata verso l’Architettura di Paesaggio.

Nel 2008 ha iniziato a collaborare con il Politec-nico di Milano (sede di Mantova) con un contratto di docenza in Architettura del Paesaggio. Attività che svolge parallelamente alla libera professione come architetto presso il gruppo LAND.

Dopo il dottorato è tor-nata in Portogallo, a Lisbo-

na, dove per due anni ha lavora-to da Proap, il prestigioso studio dell’acclamato architetto del paesaggio João Ferreira Nunes.

Quest’esperienza ha segna-to una svolta nella sua vita. «Innanzitutto perché Lisbona è entrata nel mio cuore, è una città meravigliosa – racconta –. E poi perché ha arricchito tantissimo il mio percorso professionale: una volta tornata in Italia, sono stata presa subito alla LAND».

Oggi Giulia si divide tra Milano, dove lavora, e Carpi, dove torna nel weekend appena può. Senza contare i frequen-ti spostamenti a Roma per il progetto dello Stadio che la sta impegnando da mesi e i viaggi di piacere in Italia e all’estero. Insomma, è una “ragazza con la valigia” sempre in movimento. «Mi piace viaggiare – ammette –, quando qualcuno mi chie-de di partire io sono sempre pronta».

Si dice che dietro ogni gran-de architettura ci sia sempre un grande progetto di paesaggio. Quando le chiediamo come mai abbia scelto questa specializza-zione, spiega: «Ho fatto la tesi su Urbanistica e Progettazione Urbana, poi col dottorato in Progettazione del Paesaggio mi sono appassionata a questo tema. Non si può pensare di costruire all’infi nito – conclude –, la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche ha un ruolo importante nella città contemporanea».

CLAUDIA ROSINI

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Giulia Tettamanzi

Giulia Tettamanzi tra Luca D’Eusebio (Uap, Urban Architecture Planning)

e Andreas Kipar, presidente di LAND (da sinistra) alla conferenza stampa di presentazione dell’intervento

Sopra, le tre torri progettate dall’archistar Daniel Libe-skind. Sotto, alcuni rendering del progetto

“Tor di Valle-Stadio della Roma”

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“Autunno con i libri” alla LoriaSimonetta Bitasi, Alessandra Burzacchini e Giuliano Merighi dispenseranno preziosi consigli sui libri da leggere o da regalare. L’appuntamento è per sabato 24 ottobre, alle 18, all’auditorium della biblioteca Loria con “Autunno con i libri. 30 opere da leggere e consigliare”. L’incontro è a ingresso libero e gratuito.

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

10CronacheAttualità

CARPI – Pioggia di premi di stu-dio per i fi gli dei soci della ul-tracentenaria Società di mutuo soccorso fra gli operai di Carpi (fu fondata nel 1860). Alla festa sociale di quest’anno, presso la sala conferenze della bibliote-ca multimediale Loria, i verti-ci della Società Operaia hanno consegnato ben 49 premi di stu-dio: cinque a bambini delle ele-mentari, 11 a ragazzi delle me-die inferiori e 17 per altrettan-ti allievi delle medie superiori. Quattordici inoltre i premi per

SODALIZI - Premi a 49 studenti

La Società operaia:l’ultracentenariache aiuta i giovani

A San Martino Secchiac’è il controllodi vicinato

SICUREZZA

studenti universitari e sette per neo-laureati in diverse Univer-sità italiane. Ecco l’elenco di tutti i premiati, suddivisi per scuole di appartenenza:.

Elementari: Luca De Marti-no, Davide Ferrari, Marco Lugli (promossi in prima media nello scorso anno scolastico), Marco Vellani ed Ester Zanotti. Medie inferiori: Federica Benzi, Vit-toria Bertacchi, Rocco Bulga-relli, Chiara Corradi, Anna De Martino, Alessandra Foroni, Giada Gilioli, Giorgio Guaitoli,

Matilde Michelini, Luca Ra-nuzzi, Edoardo Sforzi. Medie superiori: Aurora Barbieri, Francesco Benzi, Maria Chiara Camurri, Luca Cavicchioli, Elisabetta Dotti, Elisa Ferrari, Marcello Foroni, Chiara Galli, Serena Galli, Chiara Gilioli, Chiara Guaglione, Arianna Lu-gli, Cecilia Pini, Gaia Ranuzzi, Elena Vellani, Lorenzo Vellani, Marco Zanni. Università: Mar-gherita Accorsi (Università Cà Foscari Venezia), Saverio Giu-lio Barbieri, Anna Bulgarelli, Agnese Bulgarelli, Francesco

Canulli, Eleonora Gavioli, Mar-co Gavioli, Andrea Rattighieri, Giulia Tardini (Università di Modena e Reggio Emilia), Mar-co Battaglia, Cecilia Bulgarelli, Tommaso Camurri, Sara Fa-zion (Università di Bologna), Riccardo Sforzi (Politecnico di Milano). Laureati: Melissa Bizzarri (Università di Modena, laurea magistrale in Biotecno-logie industriali), Francesca Pini (Università di Modena, laurea magistrale in Giurispru-denza), Anna Caterina Rossi (Politecnico di Milano, laurea in

Scienze dell’educazione e della formazione), Federico Sforzi (Politecnico di Milano, laurea in Scienza dell’architettura), Jessica Vellani (Università di Modena e Reggio Emilia, laurea magistrale in Giurisprudenza), Maddalena Zanni (Università di Parma, laurea magistrale in Beni artistici, cinematografi ci e teatrali), Francesca Zanotti (Università Cà Foscari di Vene-zia, laurea in lingue, culture e società dell’Asia e dell’Africa mediterranea).

F.S.

ritorio».Diciotto, al momento, i com-

ponenti del gruppo di controllo di vicinato che si tengono in con-tatto fra di loro con i telefoni cel-lulari e con le mail per segnalare movimenti sospetti in zona. Il gruppo ha avuto due incontri di formazione con la Polizia muni-cipale ed è in grado di operare in sinergia con le forze dell’ordine.

CORTILE – Forse, e sottolineia-mo forse, la fi bra ottica arriverà nei prossimi mesi a Cortile ma di certo, nonostante le proteste e le lunghe trattative, non sono arrivate le tanto attese teleca-mere per il controllo a distanza dei punti nevralgici della fra-zione. Nulla di fatto, sul versan-te sicurezza, nell’incontro fra il comitato di frazione e pratica-mente metà della Giunta mu-nicipale rappresentata dagli as-sessori Cesare Galantini, Mile-na Saina e Stefania Gasparini. Al centro dell’incontro la situa-zione dei collegamenti pubblici fra la frazione e il capoluogo e lo stato della sicurezza. Sul pri-

mo fronte, dopo la brutta fi gu-ra della società che ha appalta-to il trasporto scolastico comu-nale (con qualche grave disser-vizio nei primi giorni di scuo-la). «La società è stata multata e riteniamo che d’ora in poi pre-sterà maggiore attenzione alla sua missione», hanno rassicura-to gli assessori. I rappresentanti di Cortile, dal canto loro, hanno chiesto maggiori opportunità di collegamento (con il Pronto Bus o con il servizio Taxi Anch’io) durante la fascia pomeridiana a servizio dei ragazzi della frazio-ne che debbono recarsi in cen-tro per l’attività sportiva o per frequentare la biblioteca civi-

ca. «Gli assessori – sostengono a Cortile – hanno chiesto dati di frequenza e si sono presi il tem-po necessario per verifi care la fattibilità di un servizio più fre-quente con Carpi. Sinceramen-te con questa Amministrazio-ne il dialogo è più frequente ed anche cordiale; di risultati con-creti però non ne abbiamo an-cora visti». La richiesta di tele-camere per il controllo a distan-za della frazione, per esempio, a quanto pare giace ancora sui ta-voli della Prefettura che è com-petente in materia: «Grazie alla rete di fi bra ottica che intendia-mo far giungere sino a Corttile – si giustifi ca l’assessore Galan-

COMUNE - Ma pochi fatti concreti, lamentano i residenti

Cortile: almeno si dialoga

tini – l’installazione delle tele-camera sarà più effi cace». Tut-tavia, visto che di queste tele-camere se n’era già parlato ai tempi della precedente Ammi-nistrazione, i tempi di realizza-zione dell’eventuale interven-to appaiono veramente eccessi-vi. Il comitato dei cortilesi, pre-sieduto da Stefano Facciolo, ha anche chiesto alcuni provvedi-

menti sul traffi co, con l’imposi-zione di limiti di velocità o dis-suasori per il traffi co veicola-re che giunge a Cortile da nord, dal raccordo con la strada pro-vinciale per Cavezzo. Ma an-che su questo problema la ri-sposta dell’Amministrazione è stata cortese, ma evasiva: «Ve-rifi cheremo».

FABRIZIO STERMIERI

CARPI – “Una serata a San Roc-co”, la rassegna di spettacoli gra-tuiti organizzata da San Rocco Arte e Cultura, ente culturale della Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Carpi, prosegue con un appuntamento che si terrà mercoledì 4 novembre, alle 21, all’auditorium San Rocco. Pro-tagonista della serata, Aldo Caz-zullo, giornalista e scrittore, che presenterà il suo libro “Le guer-re dei nostri nonni: storie di uo-mini, donne e famiglie”. Si tratta di un racconto intenso e intimo, un reading musicale con gli in-terventi di Lalo Cibelli, nel qua-le Cazzullo racconta, alternando storie di uomini e donne attra-verso lettere, diari di guerra, te-

Cazzulloraccontala guerradei nonni

INCONTRI

stimonianze anche inedite, due delle pagine più importanti e drammatiche della nostra sto-ria: la Grande Guerra e la Resi-stenza. Protagonisti della narra-zione sono persone comuni, non eroi o sovrani: i nostri nonni. At-traverso le loro storie si raccon-ta la Storia.

«Avevamo messo cartelli lungo del vie della frazione segnalan-do la presenza di possibili furti – affermano quelli del gruppo di vicinato – adesso potremo metterne altri con l’indicazione “zona controllo del vicinato”». I ladruncoli che da mesi hanno preso di mira la piccola e decen-trata frazione sono avvisati.

F.S.

Cesare Galantini

Milena Saina

Stefania Gasparini

Aldo Cazzullo

I ragazzi premiatidalla Società Operaia

Due momenti della premiazionealla Loria

SAN MARTINO SECCHIA – A San Martino è cosa fatta: si è for-malmente costituito ed è entra-to in funzione il gruppo di “con-trollo del vicinato” organizzato dai residenti per contrastare i frequenti furti e danneggiamenti registrati negli ultimi tempi nel-la zona rurale a ridosso del fi u-me Secchia in quella che è la più distante frazione dal centro ur-bano di Carpi. «Abbiamo forma-lizzato con tanto di atto costitu-tivo il nostro gruppo – conferma Daniele Sgarbi, che è il coordi-natore e il referente del gruppo – siamo stati registrati regolar-mente presso il comando della Polizia Municipale e stiamo già operando attivamente sul ter-

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SodaliziVolontariato

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

11 CARPI- Via Monte Sabotino 1/c tel. 059.684399

RIVENDITORE AUTORIZZATOE RIPARAZIONE

VOLONTARI - Domenica consegnati gli attestati

Festa Avis più allegra:riprendono le donazioni

CARPI – Donazioni fi nalmen-te in ripresa per l’Avis carpigia-na che ha festeggiato domenica scorsa i suoi donatori assegnan-do 295 attestati di benemerenza ad altrettanti soci della sezione intitolata a Danilo Ascari.

«Abbiamo attraversato un momento diffi cile dopo il ter-remoto – ha ammesso Fabio Marani, presidente dell’Avis di Carpi alla cerimonia di pre-miazione che ha avuto luogo al centro sociale Guerzoni di via Genova – ma adesso ne siamo usciti: disponiamo di una nuova sede totalmente nostra, anche grazie al contributo di tanti benefattori, abbiamo ottenuto l’accreditamento al servizio sanitario regionale della nostra struttura, abbiamo riorganizzato il servizio di prelievo del sangue che oggi avviene esclusivamente con il sistema della prenotazio-ne; il che ci ha consentito da una

parte di ottimizzare l’utilizzo del personale e di contenere le spese e dall’altra ha ridotto al minimo i tempi di attesa dei donatori».

Con i suoi 2 mila 600 soci, di cui praticamente più di 2 mila

500 donatori attivi, l’Avis di Carpi punta quindi decisamente al futuro e i dati forniti nel corso della festa di domenica (che ha avuto un momento anche in piazza Martiri con la vendita di torte e dolci in apposito

stand allestito al mercato stra-ordinario) testimoniano della dinamicità della sezione: 2 mila 449 donazioni di sangue intero al 30 settembre scorso, 1.794 donazioni di plasma e piastrine; con un saldo attivo di ben 262 donazioni in più rispetto al cor-rispondente periodo del 2014.

Parole di elogio per l’attività della sezione carpigiana dell’A-vis sono state pronunciate anche

da Maurizio Pirazzoli, presiden-te provinciale dell’Associazione dei volontari del sangue, che ha presenziato alla consegna degli attestati di benemerenza ai donatori carpigiani assieme al sindaco di Carpi, Alberto Bellel-li, all’assessore ai Servizi sociali, Daniela Depietri e al presidente della gemellata sezione Aido di Carpi, Eugenio Davolio.

F.S.

CARPI – «Si, abbiamo avuto un incontro con i consiglieri del Mo-vimento 5 Stelle ma non siamo stati noi a sollecitare l’inserimen-to sulla carta d’identità della qualifi ca di “donatore di sangue”. Attualmente non esistono norme in proposito e in ogni caso la possibilità di donare il sangue è sottoposta a molte variabili: un donatore di oggi, domani potrebbe anche non poterlo essere più».

Fabio Marani, presidente dell’Avis cittadina mette la parola fi ne alla proposta del Movimento 5 Stelle che aveva richiesto in Consiglio Comunale di interessare i Servizi demografi ci del Comune per indicare sulle carte d’identità dei carpigiani, a richiesta, anche la qualifi ca di “donatore di sangue”. Proposta bocciata sonoramente dal Pd (si è astenuta Carpi Futura, hanno votato con i grillini Forza Italia e Cristian Rostovi) sulla scorta delle motivazioni tecniche addotte dagli assessori competenti: Cesare Galantini (servizi demografi ci), Daniela Depietri (Servizi sociali). Impossibile, secondo il Comune, estendere la pratica avviata invece per i donatori di organi dell’Aido in quanto per la donazione di organi esiste invece una apposita normativa e un servizio centralizzato delle donazioni. «Saremmo stati Comune pilota, su questo versante» lamentano i 5 Stelle. «Esistono pro-blemi di privacy – replicano all’Avis – molti generosi donatori non hanno intenzione di farlo sapere in giro».

CARPI vimentto sullaAttualmpossibidonato

Fabfi ne alin ConComurichieboccivotatodelle mCesaresocialavviatla donaservizipilotablemnon

Niente notifi ca sulla carta d’identità

Donare e non far sapere

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Qualche momento della festa Avis. Qui e a lato, alcuni dei premiatiSotto, le autorità e il pubblico presentiall’iniziativa

Fabio Marani

Da sinistra, Maurizio Pirazzoli, Fabio Marani, il sindaco Bellelli, Daniela Depietri ed Eugenio Davolio

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MODA - Un magazine on line ideato da Ivana Sica

Carpi Fashion System diventa blogger sul web

CARPI – La nuova frontiera del-la comunicazione di moda sono i blog. Le fashion blogger negli ultimi anni sono diventate vere e proprie icone di stile e anti-cipatrici di tendenze. Alle sfi -late sono sempre in prima fi la nel parterre: i loro scatti, video e commenti (per la maggior par-te condivisi sui social network come Instagram) possono con-tribuire al successo di un brand o decretarne l’inesorabile falli-mento. I loro outfi t pubblicati sul blog sono oro colato per le fashioniste incallite e i loro con-sigli su cosa è in e cosa è out rap-presentano un vademecum indi-spensabile per chi non vuole in-cappare in errori di stile.

Anche Carpi Fashion System – il progetto finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e promosso dalle as-sociazioni imprenditoriali del territorio e dal Comune di Carpi per aiutare le piccole e medie imprese di moda del territorio – ha in cantiere un progetto su un blog di moda online intitolato “Come mi vesto oggi?”. L’idea arriva da Ivana Sica, profes-sionista della comunicazione nonché scrittrice molto apprez-zata, che presenterà la proposta giovedì 22 ottobre, alle 18, nella sede di Carpi Fashion System di via Carlo Marx. All’incontro informativo sono invitati stilisti, imprenditori e operatori del set-tore tessile, dal momento che l’i-niziativa si rivolge alle aziende del distretto locale. Si tratterà di un blog di moda online, un vero e proprio magazine digitale, dove trovare le tendenze della stagione in corso e l’anticipazio-

ne di quelle future, narrate con foto di articoli di abbigliamento, video, interviste a stilisti e trend

setter e arricchite da una serie di “pillole” informative focalizzate sulle aziende dell’area. I prodot-

ti presentati nel blog saranno costituiti da capi selezionati tra quelli delle aziende del distretto

partecipanti al progetto che sa-ranno acquistabili online o negli outlet aziendali, il cui indirizzo sarà sempre segnalato.

Lo scopo è di promuovere in modo effi cace e originale i prodotti realizzati dalle imprese carpigiane e di aumentare la loro visibilità attraverso un’o-perazione di marketing che per-metta di sperimentare strumenti promozionali e di vendita di grande impatto, “catturando”, coinvolgendo e sorprendendo il cliente fi nale.

Il programma dell’incontro prevede l’illustrazione dettaglia-ta del progetto con le modalità di partecipazione, oltre a mo-menti di confronto tra i relatori e i presenti e una prima raccolta di adesioni.

CLA.ROS.

DOMENICA 25 OTTOBREAPERTO

Ivana Sica

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ModaSociale

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

13 Mirandola- Via Agnini, 76 -tel. 0535 46210- cell. 335 5836775 w w w . r i c c e s i . i t

SOCIALE - Al Gaam presenti mamme, babbi e imprese

MOSCA – C’è stato un incontro, qualche giorno fa, presso l’Am-basciata d’Italia a Mosca, tra il deputato Primo Ministro del Parlamento russo, Arkady Dvor-kovich, e gli operatori italiani in Russia che avevano chiesto di vederlo per capire qualche cosa nella attuale situazione di rista-gno delle relazioni, del lavoro e degli investimenti. Alla richie-sta, l’ambasciatore Ragaglini ha dato subito seguito con l’effi -cienza che tutti gli riconoscono.

Il punto sostanziale, dopo lo sciorinamento dei soliti dati commerciali, tutti ovviamente in negativo rispetto al 2014, e dopo le solite attestazioni di amicizia tra i due Paesi, è che la Russia non si muoverà di un passo e anzi inasprirà le pro-prie sanzioni, se l’Europa non inizierà a togliere l’embargo organizzato dagli Americani per mettere in un angolo la Federa-

zione russa. Se a gennaio nulla cambie-

rà, come scritto negli accordi di Minsk, le sanzioni russe potranno diventare più dure, anche per il fatto che la pro-duzione interna sta prendendo piede, e questo può solamente giovare alla Russia. Per produrre all’interno, però, servono anche partner stranieri, come prova l’aumento degli investimenti americani in Russia (strano…) e di quelli tedeschi. Mancano invece gli Italiani, con la loro

tecnologia e con la loro tradi-zione manifatturiera. Lo spazio per operare c’è, ma le condizioni stanno cambiando: questo, in sintesi, quanto affermato dal primo deputato russo.

Potrei aggiungere anche che la visita di Silvio Berlusconi è stata salutata come un grande avvenimento in quanto primo politico europeo che ha visitato la Crimea: il che ha reso felici i Russi, sollevando invece le proteste ucraine e tedesche. A proposito di relazioni italo

MERCATI - Incontro in Ambasciata

Via l’embargoe la Russia riaprirà

russe, va anche ricordato che è stato bloccato il South Stream che doveva portare il gas russo quasi direttamente in Italia, con perdite notevoli al momento del gruppo Eni che aveva e ha una quota molto importante, mentre si sta raddoppiando a spese te-desche, il North Stream. Ma di

questo non si parla, ovviamente.Per chiudere, la Russia aspet-

ta sempre gli imprenditori italia-ni perché sanno che c’è un know how molto importante e forse unico al mondo, ma bisogna iniziare a guardare più in là del proprio giardinetto.

GIAN LUCA NICOLINI

BREVI MODA

Blugirl propone una serie di mini bag che esprime al meglio il suo lato romantico. Realizzate in morbida ecopelle, le borse sono ca-ratterizzate da piccole borchie in metallo sui lati che ne enfatizzano la forma squadrata. Elemento distintivo, il logo, incorniciato da maxi cuori in metallo dorato. La palette colori presenta nuance decise come blu elettrico, rosso carminio e bianco, oltre al classico nero.

Per Manila Grace nuovo monomarca ad AnversaDopo le aperture di Berlino, Parigi e Lille, Manila Grace ha inau-

gurato un nuovo monomarca ad Anversa, città belga che è un punto di riferimento per la moda sperimentale e innovativa. Il concept della boutique, che si trova nel cuore dello shopping ricercato di Anversa in Schettersofstraat 30, segue gli standard di artigianalità italiana che caratterizzano il brand che fa capo all’azienda carpigia-na Antress Industry: materiali naturali ed essenziali come il legno, il rame e l’ottone; atmosfera accogliente con i toni caldi del parquet fi ammato ed eleganza dei dettagli con le maioliche che richiamano il colore dei metalli.

Manila Grace è distribuito in più di quaranta monomarca tra Italia ed esteri, con un programma di aperture nei mercati strategici di Far East, Middle East e Stati Uniti.

Oltre a un network in franchising in continuo sviluppo, Manila Grace è presente all’interno di un migliaio di multibrand store dislocati in tutto il mondo (600 in Italia, 400 all’estero) con i suoi prodotti che spaziano dall’abbigliamento donna alle collezioni per bambina fi no ai profumi.

Racconti di magliaie con le voci di Carla ed ElisaL’ultima lettura sceni-

ca collegata alla mostra “Trame e Colori” tuttora allestita in Sala dei Cer-vi a Palazzo Pio si terrà venerdì 23 ottobre, come sempre alle 21,30 negli stessi locali dell’esposi-zione. Titolo della serata evento sarà “Trame di donne: racconti di tradi-zione e di rivoluzione”, con le attrici Carla Ar-tioli, Claudia Bulgarelli ed Elisa Lolli impegnate a dar voce a tante storie diverse, testimoniate da stiliste e imprenditrici di Carpi, accanto ai racconti riconducibili alle magliaie di un tempo che hanno in-segnato alle fi glie l’arte della fi latura e della tessitura. “Non perché la mantenessero immutata – spiega Elisa Lolli –, ma perché la rein-ventassero e la proiettassero verso un futuro che è già il presente”. Il che costituisce la molla stessa della moda. Nella circostanza, Carla Artioli si riproporrà anche come cantante, eseguendo con l’ac-compagnamento di Willer Varini brani di De Gregori, Branduardi, Graziani e canti della tradizione popolare.

CARPI – Si rinnova l’appunta-mento con “Ottobre rosa”, la campagna dell’Unione Terre d’Argine che promuove la pre-venzione, attraverso la diagnosi precoce, dei tumori della mam-mella e degli altri tumori fem-minili.

Il programma prevede un mese di iniziative promosse dall’Azienda Usl in collabo-razione con gli enti locali e le associazioni del territorio e che ha preso il via a Carpi martedì scorso quando il Palazzo dei Pio si è “vestito” di luce rosa.

Domenica 25 ottobre i laghi Curiel di Campogalliano saran-no il percorso di una camminata Nordic Walking promossa dalla Commissione Pari Opportunità dell’Unione.

A Carpi è poi in calendario giovedì 29 ottobre l’iniziativa “Vivi così-scegli la salute”, con

CARPI – Allattamento e lavoro si possono concilia-re? A quanto pare sì, secondo quanto è emerso dal-la conferenza organizzata dal Gaam (Gruppo aiuto allattamento materno) che si è svolta sabato scorso nell’auditorium della Loria nell’ambito della Setti-ma mondiale per l’allattamento. A introdurre l’in-contro – aperto alle mamme, ai papà, alle educa-trici dei nidi, ma anche ai datori di lavoro – è sta-ta Daniela Depietri, assessore alle Politiche socia-li che ha ricordato come Carpi sia una “città che investe sulla maternità e sulla famiglia”. La paro-la è poi passata a Lorena Manicardi, pedagogista dell’Unione Terre d’Argine, che ha spiegato che per la madre il momento del rientro al lavoro non deve per forza coincidere con la fi ne dell’allattamento. Da più di dieci anni infatti esiste la possibilità di portare il latte materno al nido d’infanzia (seguen-do ovviamente alcune regole di conservazione) an-che se fi no a oggi pochissime mamme hanno usu-fruito di questa opportunità. Tamara Calzolari, Re-sponsabile welfare segreteria Cgil Modena, ha par-lato della conciliazione tra lavoro e maternità che ha defi nito una “corsa agli ostacoli” anche a causa della scarsa conoscenza, da parte delle lavoratrice

e delle aziende, degli strumenti messi a disposizio-ne dal welfare. Un recente decreto del Jobs Act ha infatti introdotto la possibilità di estendere la pos-sibilità, per i genitori che hanno un rapporto di la-voro dipendente, di usufruire del congedo paren-tale (l’astensione facoltativa dal lavoro) fi no ai 12 anni di età del bimbo, anziché 8 e di ottenere il 30 per cento della retribuzione fi no ai sei anni (non più 3). Tra le altre novità, la possibilità di prende-re il congedo frazionato a ore. “Anche se – ha am-messo Calzolari – per ora perfi no l’Inps ha diffi col-tà a renderlo operativo”.

A seguire, l’intervento di Gianmaurizio Caz-zaroli, delle Risorse Umane di Tetra Pak Modena, che si è soffermato sui benefi ci per l’azienda nel sostenere le famiglie, di Giancarla Arioli, ostetrica del Consultorio familiare che ha parlato dell’orga-nizzazione pratica che è indispensabile per allattare e lavorare e della psicologa Alessandra Bortolotti che ha affrontato il tema del distacco del bimbo dalla mamma e dell’ambientamento con nuove fi gure di riferimento che possono essere nonni, baby sitter o educatrici del nido.

CLA.ROS.

Castello rosaper il mesedella saluteal femminile

RASSEGNE

volontari della Lilt che distri-buiranno materiale informativo sulla prevenzione del tumore al seno. Il 31 ottobre alle 10 presso la Radioterapia dell’Ospedale Ramazzini si terrà l’iniziativa “In tanti per vincere una batta-glia importante”. Gli operatori nel campo della oncologia al femminile incontreranno le donne per parlare di diagnosi precoce e terapia: previsto an-

che l’intervento di Katia Cagos-si, responsabile della “Breast Unit” del nosocomio.

Allattare: una sceltaconciliabile col lavoro

Le mini bag Blugirl: ecopelle e colori decisi

Elisa Lolli e Carla Artioli(da sinistra)

Palazzo dei Pio illuminato di rosa

Un momento nel convegno

L’incontro all’ambascita d’Italia

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PersoneCronache

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

14SPACCIO AZIENDALE

APERTO SOLO IL SABATOorari 9-13 - 15,30-19

Via Lombardia, 41 /43 - CARPI -www.elleandco.it tel. 059/643142 Elle&Co Maglierie

PERSONE - La videomaker Pellacani al Viaemiliadocfest

Ricette, ricordi e paurenei docufi lm di Alberta

CARPI – E’ iniziato tutto con la segnalazione di una cittadina di Carpi che accusava la presenza di topi nella propria abitazione e nelle vie limitrofe. Essere cit-tadini consapevoli e preparati a ogni evenienza, si sa, non è cosa semplice, così ci siamo rivolti a coloro per i quali queste proble-matiche sono il pane quotidiano: l’Uffi cio Ambiente del Comune, nella fi gura dell’Ingegner Alber-to Bracali.

Ci sono molte cose da cono-scere sui topi, immaginia-mo. Quali?

«Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione tra i topini dei granai o delle risaie e i ratti. Dopo il terremoto, con l’aumento degli immobili abbandonati o in sta-to di degrado, abbiamo avuto una crescita esponenziale dei ratti. Nel 2012 sono state 51 le segnalazioni; nel 2013, 68 e nel 2014 ben 79, tutte monitorate assieme al servizio veterinario. A Carpi, le zone con più segna-lazioni sono la Bollitora (parco Pertini), il Canale della Pila e Cibeno. Fino al 2014, il proto-

collo prevedeva due interventi all’anno (primavera e autunno) in aggiunta delle chiamate per segnalazioni. Dal 2015 si è giunti al nuovo protocollo di “inter-vento e monitoraggio dei ratti”. I 275 erogatori di topicida sparsi sul territorio comunale oggi vengono controllati e monitorati nove volte all’anno. Da questi controlli si decide come agire in futuro, se spostarli, toglierli o lasciarli in loco. Quest’anno sono state 24 le segnalazioni pervenute per presenza di ratti e su queste sono stati effettuati 9 interventi, che vengono decisi secondo la frequenza e il nume-ro delle persone che ci chiama-no. La risposta si attiva entro

trenta giorni dalla segnalazione»Mica poco, trenta gior-ni: ma come si fa a capire quando conviene rivolger-si a voi?

«Se il problema si presenta in casa o entro il perimetro dell’a-bitazione occorre chiamare in autonomia un disinfestatore. Se invece proviene dall’esterno, e quindi dal suolo pubblico, allora diventa anche compe-tenza dell’Uffi cio Ambiente. La segnalazione può avvenire per telefono (gli operatori faranno una breve intervista per capire il problema), attraverso il sito web del Comune compilando il modulo “segnalazioni inconve-nienti igienico-sanitari” nella

AMBIENTE - Mappa delle presenze

Non è mai fi nitala guerra con i topi

parte riservata alla modulistica oppure ancora rivolgendosi al Qui Città che girerà la comuni-cazione a noi. E’ fondamentale ricordare che il nostro uffi cio interviene soltanto nei casi di rischio igienico-sanitario e che l’area di nostra competenza si ferma ai cancelli delle abitazio-ni private. Generalmente, gli animali che possono causare problemi di natura igienico-sanitaria sono piccioni, zanza-re, ratti e scarafaggi. Animali fastidiosi quali cimici, grilli, eccetera non sono competenza dell’Ufficio Ambiente, bensì del servizio fi tosanitario della Regione».

Cosa fare nel caso di al-

tri animali con cui talvolta possiamo trovarci ad avere a che fare?

«E’ molto importante conoscere quella che viene defi nita “fauna selvatica”. Gufi , rospi, serpenti (biacco, serpente di pianura) sono considerati esemplari di quella fauna e dunque fortemen-te tutelati. Ciò signifi ca che am-mazzarli o arrecare loro qualsiasi danno può costare una denuncia penale. L’ente di competenza per la fauna selvatica è la Provincia. Trattandosi di animali che pos-sono causare problemi di natura igienico-sanitaria e rientrando nella fauna selvatica, l’Uffi cio Ambiente si occupa anche dei colombi urbani. Da maggio a ot-tobre svolgiamo attività di conte-nimento della proliferazione di questi animali attraverso l’uso di anti-fecondativi. La nutria invece, altro animale fortemen-te presente nei nostri territori, è considerato ratto e quindi se avvistata deve essere abbattuta. La competenza è dell’Ufficio Sport del Comune».

ELISA TIRABASSI

CARPI – L’artista e video ma-ker carpigiana Alberta Pella-cani presenta due suoi lavori nell’ambito dell’edizione 2015 di Viaemiliadocfest, il festival del documentario online. Gli in-contri si terranno a Modena, al Teatro dei Segni di via San Gio-vanni Bosco.

Il primo è in programma giovedì 5 novembre, alle 20,30. Sarà proiettato il documentario “Ricette di vita” realizzato da Pellacani in collaborazione con Christian Caiumi. Si tratta di un progetto partecipato sul signifi cato della relazione tra cibo, memoria, presente, passato nelle storie personali e collettive che rientra in un percorso con-diviso con il Centro Documenta-zione Donna. Nello spazio web www.ricettedivita.cddonna.it le persone hanno potuto pubbli-care una storia personale con al centro un cibo, una memoria, un desiderio. Ne è risultato un insieme di racconti personali o famigliari che rievocano un sapore, un cibo quotidiano o speciale, infarcito di emozio-ni, sentimenti, ricordi e pro-getti per il futuro. Le “ricette di vita” vanno a comporre un grande ricettario virtuale del-la comunità modenese che nei sapori, come nei saperi, mescola tradizioni locali e di paesi lontani. Alcune di queste storie – tra cui an-che diverse testimonianze di carpigiani – sono state raccolte da Pellacani per il suo video.

Sabato 7 novembre, alle 20,30, sarà presentato uno dei progetti più conosciuti della regista carpigiana. Si tratta di COSEsalve, il lungometraggio che rappresenta un viaggio nel cratere del sisma durato circa tre anni, dal giugno 2012 a maggio 2015. Pellacani ha dato voce al “terremoto interiore” che il terremoto (quello vero) ha sca-tenato nelle persone. Cuore del

documentario sono le interviste realizzate nelle “zone rosse” del sisma che hanno coinvolto bambini, ragazzi e gruppi fami-gliari. La domanda rivolta a tutti è sempre la stessa: quali “cose” avete scelto di salvare (o pensato di salvare) dopo le tremende scosse del 2012? E la domanda è stato il pretesto, per tutti, per

aprirsi e raccontare un po’ la loro storia, il loro vissuto e le loro emozioni. Il docu-fi lm, pro-dotto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, è stato pre-sentato in anteprima nazionale lo scorso 29 maggio al cinema Corso, in occasione del terzo anniversario del terremoto.

CLA.ROS.

Danza Dall’Health Club a Italia’s Got Talent

Hanno tra i 10 e i 18 anni le 24 ballerine della palestra Health Club di Carpi (nella foto) che, guidate dall’insegnante e coreografa Greta Ferri, hanno partecipato ai provini per Italia’s Got Talent che si sono svolti nelle scorse settimane a Napoli.

La decisione di partecipare alle selezioni del talent show di Sky è maturata dopo i numerosi successi collezionati dal gruppo che, per più di una volta, si è aggiudicato il primo posto nei Campionati nazionali della Federazione Italiana Danza Sportiva.

“Flowers” (questo il nome della formazione) è molto eterogenea e comprende allieve che sono insieme da diversi anni e altre che si sono inserite da poche settimane. L’affi atamento comunque non manca, così come la voglia di portare in giro il proprio talento: ai provini le “Flowers” hanno danzato per due minuti e mezzo, pro-ponendo una coreografi a ricca di elementi acrobatici.

Durante le audizioni le ragazze hanno sostenuto diverse in-terviste, alcune delle quali saranno inserite nelle pubblicità del programma. Parte del merito è da attribuire anche ai costumi molto belli e scenografi ci, realizzati grazie al contributo degli sponsor carpigiani (Agapromo, Pelletteria Nora, Bar Roberta, Gastronomia Dionisio) che hanno fi nanziato viaggio e vestiti.

«Occorrerà un mese per sapere i risultati – afferma Greta Ferri –, ma indipendentemente da come fi nirà io e le ragazze conserveremo un bellissimo ricordo di quest’esperienza a Napoli».

Rassegne Libera, tre giorni sulla mafi aIn occasione del 21esimo anniversario della

morte di Peppe Tizian, il bancario ucciso dalla ‘ndrangheta al quale il Presidio di Carpi è inti-tolato, l’associazione Libera organizza una “tre giorni” dedicata a temi caldi quali la libertà di informazione e i processi di mafi a in Emilia Romagna. L’iniziativa si aprirà venerdì 23 otto-bre, alle 20,45, con l’inaugurazione della nuova sede del Presidio in via San Bernardino 10 e la presentazione del murales realizzato all’interno del locale. Alla serata – che sarà accompagnata da un aperitivo con i prodotti delle cooperative di Libera Terra e dalla musica dei Pangea – prenderanno parte Giovanni Tizian (nella foto), fi glio di Peppe, i suoi famigliari e Nello Trocchia. Tizian e Trocchia (entrambi giornalisti) saranno protagonisti, insieme a Massimo Manzoli, autore di un dossier sul-le mafi e in Emilia Romagna, dell’incontro per le scuole di sabato mattina alla sala congressi di via Peruzzi. In serata gli stessi tre ospiti condurranno (alle 21 all’auditorium della biblioteca Loria) l’appuntamento “Libertà di informazione?”.

La “tre giorni” si concluderà alla domenica (alle 17,30) al Mat-tatoio con la tavola rotonda “Mafi e al fresco”. Parteciperanno Enza Rando, dell’uffi cio legale di Libera e i giornalisti della Gazzetta di Modena Daniele Mantovani e Alberto Setti. Si farà il punto sui pro-cessi di mafi a in Regione: Black Monkey, Teso e Aemila. A seguire, aperitivo e concerti di Nevermonday e Na Isna. Ingresso libero.

Alberta PellacaniSotto, due fotogrammi del docu-fi lm “COSEsalve”

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CulturaEventi

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

15CARPI - Viale N. Biondo , 1/F -tel 059 644.001

CARPI – O possiede una grande autoironia o è semplicemente scaramanti-co, Alberto Marri quando, rivolgendosi agli invitati alla presentazione del primo catalogo della sua collezione di pittura italiana dell’Ottocento, l’ha messa giù così: «Questo palazzo ha ospitato due grandi collezioni, prima della mia: quella di Pietro Foresti e poi di Umberto Severi, entrambe sman-tellate per dissesti fi nanziari. Spero proprio che non valga la regola del non c’è due senza tre». Insieme alla propensione allo scongiuro, è stato un al-tro tratto della personalità del collezionista a uscire con forza nella circo-stanza: un amore esplicito per le radici contadine della comunità carpigia-na, per gli scorci della campagna padana e dei suoi abitanti di un tempo che sono il soggetto ricorrente nei dipinti della sua collezione e hanno ali-mentato la sua voglia di raccoglierli nel corso degli anni. “Veniamo tutti da lì” ha sottolineato Marri. E ha voluto ricordare come l’interesse sia nato in lui fi n da bambino, quando con il padre si recava all’antico ristorante Tre Corone di piazza Garibaldi dove di tanto in tanto venivano allestite mostre di pittura e capì che quella naturalistica e realistica dell’Ottocento era la più vicina alla sua sensibilità.

La collezione ha preso le mosse da quelle prime sensazioni, allargandosi dal primo acquisto, un Eugenio Zampighi del 1890, fi no a raggiungere la consistenza di più di cento opere, con nomi come Fattori, Banti, Lega, De Nittis, D’Ancona, Signorini, Muzzioli, oltre agli autori carpigiani come Albano Lugli e Andrea Becchi.

“Ottocento italiano, la collezione Marri di Palazzo Foresti” (Treviso 2015, 291 pagine, 25 euro) è il titolo del catalogo, patrocinato dal Comune e affi dato al coordinamento editoriale di Andrea Simionato, con schede dei quadri e degli autori redatte da Silvio Azzali, Claudia Fulgheri, Luciano Rivi, Alberto Rodella, nonché dai due autori dei saggi introduttivi, Giuliano

Matteucci e Paul Nicholls. E’ stato proprio il critico inglese, già direttore della galleria Sant’Am-

brogio a Milano e considerato il massimo esperto mondiale della pittura italiana dell’Ottocento e del primo Novecento, a spiegare le caratteri-stiche di un catalogo per il quale, ha tenuto a sottolineare, la fredda competenza fi lologica del curatore museale si è dovuta sovrapporre allo slancio caldo e passionale del proprietario per trovare un fi lo di co-erenza classifi catoria nelle opere e, in una parola, “…per trasformare una raccolta in una collezione”. Nella quale, ha spiegato, sono state individuate due parti: una che unisce gli artisti di area modenese ed emiliana e l’altra che comprende il meglio di autori fuori regione, dai Macchiaioli e Naturalisti toscani ai maestri di scuola veneta e lombarda. Ed è soprattutto in questo secondo ambito che i soggetti agresti cedono il passo anche a “…silenti architetture di chiese e chiostri, ma anche ad ambientazioni ridenti, brani di vita elegan-te, ritratti, interni e frammenti di vita borghese”, ma sempre con una forte impronta realistica.

All’evento, cui è seguita nel week end l’apertura al pubblico di palazzo Foresti, sono intervenuti una ses-santina di invitati fra i quali l’assessore all’Istruzione, Stefania Gasparini, il Vescovo di Carpi, monsignor Cavina, il capitano della Compagnia carabinieri, Vito Massimiliano Grimaldi e Alessandro Vandelli, am-ministratore delegato di Banca Popolare dell’Emilia, di cui Alberto Marri è vice presidente.

F.M.

EVENTI - Nei dipinti prevale la vita nei campi: “Veniamo tutti da lì”, ha detto Marri

Le radici in una collezioneIl collezionista ha spiegato così l’origine della sua passione per la pittura dell’Ottocento Un catalogo impreziosito da 99 schede sugli artisti. L’intervento del critico Peter Nicholls

er la pittura dell Ottocento del critico Peter Nicholls

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CARPI – “L’Isquisitissima alla mensa de’ grandi”, il libro de-dicato da Carlo Rossini alla storia e alla preparazione del-la mostarda fi na di Carpi, ha avuto l’onore di una recen-sione sulla Stampa di Torino a fi rma di Edoardo Raspelli.

Il noto giornalista, scrit-tore e gastronomo era fra i relatori della recente Festa del Racconto e tramite il direttore scientifico della rassegna, Davide Bregola, l’autore del libro gliene ha fatta avere una copia. La pubblicazione, com’è noto, ricostruisce la fortuna che ebbe presso le corti rinascimentali la salsa “isquisitissima”, appunto, secondo la definizione che

ne dà Alessandro Tassoni nella “Secchia rapita” e nota come mostarda fi na di Carpi. Il libro riporta anche la ricetta originale, segreto degli speziali per mezzo millennio, rivisitandola per ade-guarla al gusto di oggi.

Nel passaggio dalla ricetta al prodotto Rossini ha incontrato l’interesse di Granfranco Zinani e dello chef Carlo Gozzi, del ristorante l’Incontro, con i quali è stata creata una sorta di joint-venture. Ed è stato proprio lì, ai

tavoli del locale ai quali aveva invitato l’autore, che Edoardo Raspelli ha potuto gustare l’I-squisitissima anche con lingua e palato, dopo averla apprezzata come lettura. «Ci ha detto subito che gli era piaciuta moltissimo», ricorda Rossini. Tanto è vero che ne ha subito scritto per il quoti-diano torinese, precisando che “…Carlo Rossini fa rinascere la sensazionale bontà di una mo-starda singolarmente arricchita di bucce d’arancia”. Dopo il

debutto all’Expo 2015, un’altra otti-ma vetrina per un prodotto fra i più antichi e rinomati della tradizione gastronomica locale.

F.M.

MEDIA - Grazie a Raspelli e mostarda

Rossini sulla Stampa

l’Expotra otti-per un a i più inomati izione

mica

.

Al centro Alberto Marri Alla sua destra, Paul Nicholls

Il pubblico intervenuto alla presentazionedel volume

Adeodato Malatesta, Ritratto di signora Gilly, 1861

Vittorio Matteo Corcos,Le istitutrici dei Campi Elisi, 1892

Giovanni Fattori,Bovi al carro, 1868-1870

Alberto Marri

La copertina del catalogo

Carlo Rossini

Edoardo Raspelli

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EventiCronache

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

16PIATTI DA ASPORTOPIATTI DA ASPORTOE CONSUMAZIONI VELOCIE CONSUMAZIONI VELOCIvia Sbrillanci, 11via Sbrillanci, 11- CARPI - CARPI

Tel. Tel. 059 9110953059 9110953

ECENTI - Reportage dalla missione modenese all’Expo

MILANO – Sinergia, qualità e unicità sono il fi lo conduttore della giornata di sabato 17 ot-tobre che ha visto l’inaugura-zione dello spazio interamente dedicato alle eccellenze della provincia di Modena presso il padiglione Emilia-Romagna ad Expo. Si tratta di un vero e pro-prio rush fi nale, l’ultimo atto di una serie di iniziative che per i comuni di Carpi, Modena, Ca-stelfranco Emilia e Fanano, i Consorzi e per tutti i protagoni-sti modenesi sarà un’occasione unica per presentarsi al mondo.

Nelle ultime due settimane, la piazzetta dello stand farà da scenografi a a un vero e proprio palinsesto di eventi. Domenica 25 ottobre sarà il turno di Carpi. «La presenza di Carpi a Expo – ha spiegato il sindaco Alberto Bellelli alla delegazione di cronisti partita da Modena il 17 ottobre scorso – è legata a un fi lo femminile. Dalla produzione del riso fi no alla bellezza con il comparto moda e fashion. Per il futuro, l’esperienza di Expo ha lasciato alla nostra città l’adesione alla Carta di Milano oltre che importanti rifl essioni sul sistema economico».

A simboleggiare la “carpigia-nità” sarà un abito di Blumarine che verrà esposto al centro della piazzetta oltre a un vero e proprio viaggio interattivo fra risaie e mondine, alla scoperta della storia del riso in una veste gastronomica ed estetica. Al lavoro per Expo anche l’Istitu-to Nazareno di Carpi che per l’occasione ha creato e distribu-irà il suo esclusivo biscotto di riso. Protagonista assoluto del padiglione Emilia-Romagna è il gigantesco schermo interat-tivo touchscreen posizionato all’interno dello stand. Uno

strumento unico, progettato ap-positamente e in grado di essere utilizzato da adulti e bambini. Lo schermo mostra una mappa interattiva dell’Emilia-Romagna dal quale è possibile, con un tocco, far partire, fra gli altri, il video su Carpi realizzato da Nicola Nannavecchia per Carpi Fashion System, splendida-mente ambientato fra archi-tetture rinascimentali e moda. La piazzetta del padiglione Emilia-Romagna diventa poi un vero e proprio anfi teatro dove si svolgono dieci rappresentazioni teatrali dal vivo sui prodotti

tipici e sulle realtà turistiche della provincia di Modena: riso e moda di Carpi, Belcanto, valo-rizzazione dei siti Unesco,Terra dei Motori, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena IGP, Rocca di Vignola, valorizzazio-ne dei Consorzi, tortellino di Castelfranco, mirtillo nero di Fanano e marchio nuovo Terre dei Castelli. Questi fanno da in-troduzione ad approfondimenti e degustazioni tattili e olfattive che si ripeteranno per ben ven-tiquattro volte al giorno fino alla fi ne di Expo, il 31 ottobre prossimo.

Unico anche l’utilizzo di cuffi e wireless per essere gui-dati durante le degustazioni e per ascoltare le spiegazioni isolandosi dal caos circostante.

Grazie alla forza dell’estro e dell’inventiva emiliani, il pa-diglione Emilia-Romagna pare già essere destinato al succes-so. La partenza è stata ottima con molti visitatori attirati dai tavoli di degustazione e dal maxischermo interattivo che ha suscitato grande curiosità e apprezzamento. E’ bastato fare un passo verso l’interno per essere travolti da un’atmosfera che trasmette sapienza, arte, innovazione ma anche forte tra-dizione, elementi che caratteriz-zano fortemente il padiglione, facendolo spiccare sui vicini delle restanti regioni. L’Emilia Romagna si conferma una terra dove tutto diventa arte e dove l’impossibile diventa possibile.

ELISA TIRABASSI

Messaggio di Carpial mondo: moda e riso

Il Sindaco di Carpi agli assaggi guidati del balsamico tradzionale e soddisfatto davanti al touch screen (a lato, i titoli di apertura del video su Carpi)

La delegazione modenese con Alberto Bellelli, Gian Carlo Muzzarelli e Palma Costi davanti allo schermo digitale della Regione

Dalla via Remesina passano in pullman o con altri mezzi “…i 30 mila visitatori che ogni anno arrivano a Fossoli, in prevalenza studenti provenienti da ogni regione italia-na” (dal sito della Fondazione ex Campo). Non appena superato l’incrocio di via Martinelli con via Remesina, però, abbassando gli occhi sul lato sinistro del ciglio stradale i 30 mila possono ammirare una vegetazio-ne rigogliosa quanto disordinata e dei blocchi di plastica bianchi e rossi. Si può verifi care senza fretta: i blocchi di plastica sono li da tre anni più o meno, la vegetazione invece ruota con le stagioni. E’ una tristezza vedere con quanta leggerezza si gestisce questo spazio pubblico (che pare dovrà diventare sede di un ulteriore pezzo di ciclabile) sotto gli occhi di 30 mila visitatori che si dirigono verso il campo.Possibile che in tre anni non sia stato possibile, se non costruire il pezzo mancante di ciclabile, ma almeno tenere l’erba tagliata, livellare il terreno e togliere quei dannati blocchi di plastica? Siamo nella solita “terra di nessuno”: quella creata da piani parti-colareggiati ambiziosi e che non riescono a vendere, lasciano per anni le cose a metà.

TERRITORIO - In via Remesina

Uno sguardo sull’incuria

Ha suscitato un’autentica ondata di commozione, in città, la notizia della scomparsa del medico Luciano Magri, 84 anni, competente e stimato pediatra, già ospedaliero. Diverse generazioni di carpigiani gli sono grate per le amorevoli cure ricevute. Lo confermano le oltre die-cimila visualizzazioni registrate in poche ore dal post con la sua foto, pubblicato sulla pagina di Voce, con 80 condivisioni e una cinquantina di messaggi di cor-doglio e gratitudine da parte di mamme ed ex bambini e bambine dei quali si è preso cura nel suo ambulatorio di via Pa-olo Guaitoli. E, come molti hanno messo in rilievo, tante volte anche al domicilio dei piccoli pazienti, ogni giorno della settimana, domeniche comprese.

Commozioneper la mortedi LucianoMagri

LUTTI

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con le tradizioni, gli antichi mestieri e i sapori della tradizione rolese. Venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 torna la celebre fi era di San Simone lungo le vie del centro storico del paese. Durante la giornata di sabato si susseguiranno percorsi gastronomici, spettacoli itineranti, canti folkloristici ed esibizioni di tango. Domenica invece sarà la volta delle sfi late automobilistiche, coreografi e di pattinaggio, concerti (da non perdere Le Cagne Pelose, alle ore 16,30) e premiazioni. Durante le giornate ci saranno poi stand gastronomici con piatti della tradizione, bancarelle, giostre per bambini e artisti di strada.Info sul sito del Comune.

FIERE - Dal 23 al 25 ottobre

San Simone a Roloa suon di tradizioni

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I negozidell’eccellenza

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

17NEGOZI - Inaugurato sabato al civico 1 di via Sbrilanci

Dentro Memolecome a LondraE’ lo stile metropolitano del concept inaugurato dalla stilista Lorena Incerti. Legno, ferro e vintage a incorniciare proposte di abbigliamento originali e selezionate per valorizzare personalità e stili di vita

A CURA DI D&F PUBBLICITA’

el nome “Memole”, composto da seicento chiodi infi ssi sul legno

(legno e ferro sono le materie prime del negozio), ha voluto ricordare il folletto di un cartoon anni Ottanta con la sigla “virale” cantata da Cristina D’Avena alla quale si collegano i suoi ricordi d’infanzia. Negli arredi, invece, Lorena Incerti ha dato fondo al gusto per un bricolage di ricerca nel gran bazar del modernaria-to: lo stesso gusto che si nota nell’accurata selezione di capi che, prima ancora che essere abiti e scarpe e accessori, sem-brano ispirare modi di essere e stili di vita.

«In fondo – spiega Lorena –, il mestiere della personal shop-per che suggerisce gli acquisti giusti secondo la personalità di ciascuno, l’ho sempre fatto per gli amici. Qui l’ho trasformato nel modo stesso di essere del negozio».

Stilista giovane ma già di grande esperienza, collabora-trice di diverse aziende, prima di aprire un’agenzia stilistica in proprio, innamorata di quella fucina di creatività e invenzioni fashion che è Londra con i suoi mercatini e negozi, inaugurando sabato scorso al civico 1 di via Sbrilanci il concept store “Me-mole” Lorena Incerti ha dato il via a quella che, prima ancora di essere un’impresa commerciale, appare una scelta di comunica-zione.

La si coglie nei particola-ri delle vecchie poltrone da cinema, nel comodino anni Cinquanta, nelle voliere di una volta, nella meticolosa scelta di dettagli d’arredo vintage: «Volevo comunicare un tratto di internazionalità, quello che fa dire oggi a chi entra “Sembra di stare nel negozio di una grande metropoli”», sottolinea.

E appesi agli stendini d’e-poca o appoggiati sulle assi di vecchie porte o disposti con nonchalance sui tavoli di mac-chine da cucire Singer che non esistono più, eccoli i capi frutto della ricerca di Lorena.

Da “Memole” la donna o la ragazza o la teen ager possono trovare la linea di abbigliamento e jeanseria Maryley, disegnata dalla stessa Lorena e prodotta a Brescia; o la maglieria Madegré, sempre di sua creazione; c’è la linea Origami Senza Nome dalle straordinarie icone riprodotte su gonne, maglie e camicie; ci sono le collezioni Phisique du Role. Per le giovanissime domina la linea My T-Shirt, di felperia e magliette dalle scritte spiritose; per le scarpe, accanto a Puma, vanno moltissimo le 2 Stars; per le borse c’è Gio Cellini.

Campeggia una scritta, sull’arco di mattoni in cotto – anch’esso molto vintage – che introduce al settore bambino e al laboratorio dove i modelli vengono pensati e adattati. E’ una frase di Coco Chanel: “Per essere unici, bisogna essere

diversi”, la stessa fi losofi a com-merciale di Lorena: «Non mi è mai piaciuto rincorrere quel che fanno gli altri – conferma – non ho voluto creare un clone, ma ho puntato su capi e accessori di forte identità, che fossero di marchi famosi oppure anche

sconosciuti. E questo si rifl ette anche nei prezzi, che possono essere alti, in qualche caso, ma predominano quelli intermedi, molto più alla portata senza essere proprio il primo prezzo».

Ma questo nome, “Memo-le”… Sorride: «Mi piaceva

per quel tratto di fi abesco che evoca. Perché qui, negli arredi, c’è tanto ferro e legno, che sono i materiali per me più belli e più caldi. Ma il contenuto è tutto nella femminilità, perché è questo il tratto incancellabile di ogni donna».

Lorena Incerti, al centro, con le sue collaboratrici. Nelle altre immagini, scorci del negozio e dei capi proposti

059 641961CARPI

via Sbrilanci n.1

memolestore

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via Sbrilanci n.1

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22 ottobre 2015Anno XXI n.39

18Terred’Argine

Malagoli, concerto di benefi cenza a Formigine Il violinista carpigiano Rocco Malagoli sarà protagonista, insieme ad altri cinque talentuosi strumentisti, di un concerto di musica classica che si terrà domenica 25 ottobre, alle 17,30, nella Sala Loggia di For-migine. Il ricavato andrà in benefi cenza al progetto “Water for Unity” che sensibilizza i bambini al tema del rispetto della natura.

SOLIERA - Presentazione al centro culturale il Mulino LIBRI - Vaccari autore della biografi a

Manfredo Fanti?“Un posto fra i Grandidell’Unità d’Italia”

SOLIERA – Il Centro Culturale Il Mulino di Soliera ha ospita-to qualche giorno fa il primo in-contro pubblico fra cittadini so-lieresi e Intercultura, la Onlus fondata nel 1955 per costruire il dialogo interculturale attra-verso gli scambi scolastici. Pro-tagonisti dell’iniziativa sono sta-ti i giovani studenti delle scuo-le medie superiori e le loro fa-miglie, a cui i volontari della sede modenese hanno illustrato la mission dell’associazione e i programmi per studiare all’este-ro nell’anno scolastico 2016/17. «E’ la prima volta che Intercul-tura collabora con Soliera – ha spiegato un volontario –. Qui in città ci sono alcune famiglie che ospitano ragazzi aderenti allo scambio e così abbiamo chiesto all’amministrazione di allargare il progetto anche a questo comu-ne. Attualmente risultano undici iscritti fra Modena e provincia».

«E’ necessario – ha spiega-to Patrizia Natali, assessore all’Educazione e Scuola e alle Politiche giovanili del Comune di Soliera – avere gli strumenti per cogliere le opportunità che si presentano di fare delle scelte unendo formazione interiore a quella scolastica. Dobbiamo dare ai nostri ragazzi l’opportunità di aprirsi con la mente e di trovarsi

a loro agio ovunque essi siano. E’ un investimento sul futuro della comunità che l’Ammini-strazione comunale deve fare». Testimoni dell’esperienza con Intercultura sono Wei e Sophie, provenienti da Cina e Nuova Ze-landa. Wei vive presso una fami-glia di Soliera e studia al Venturi di Modena mentre Sophie è stata accolta da una famiglia carpi-giana e frequenta il Liceo Fanti. Entrambe sono molto felici della loro esperienza.

Intercultura si occupa di creare concrete opportunità di soggiorno e studio all’estero tra-mite borse di studio per i quasi 1.900 posti a disposizione in 60 Paesi di tutto il mondo. Per l’anno 2016/2017 sono coinvolti i ragazzi nati tra l’1 luglio 1998 e il 31 agosto 2001. In genere partecipano quelli al quarto anno della scuola superiore che non hanno debiti formativi né bocciature negli ultimi due anni. Il secondo passo sono le sele-zioni per capire chi è realmente pronto e motivato a partire. Le scuole che i ragazzi frequente-ranno all’estero avranno lo stes-so indirizzo rispetto alla scuola frequentata in Italia. Nel caso dei corsi annuali, il programma scolastico svolto sarà regolar-mente riconosciuto dalle scuole

italiane e gli studenti, al loro ritorno, avranno accesso diretto alla classe successiva.

Un aspetto distintivo di Inter-cultura è l’ospitalità dei ragazzi presso famiglie che in ogni parte del mondo partecipano attraver-so l’accoglienza dei giovani.

Le iscrizioni si chiuderanno il 10 novembre prossimo mentre le selezioni a livello locale si svolgeranno il 14 e 15 novembre a Villanova. In fase di iscrizione i ragazzi potranno indicare dal-le tre e alle dieci destinazioni preferite in tutto il mondo e i costi previsti andranno a coprire spese di viaggio, assicurazione, trasporti, libri scolastici, semi-nari, assistenza in loco e corsi di lingua. I ragazzi potranno contare sull’utilizzo di borse di studio. Si va da quelle che coin-cidono totalmente con la quota di partecipazione, alle borse che ne coprono tra il 20 e il 60 per cento. A queste si aggiungono poi altre borse e contributi di banche, fondazioni, enti locali e aziende convenzionate con la Fondazione Intercultura. Secon-do i dati, due ragazzi su tre che partono grazie all’ausilio di una borsa di studio: unica eccezione, i corsi estivi per i quali non sono previste.

ELISA TIRABASSI

Intercultura a Soliera: uno sguardo sul mondo

buona parte allo scioglimento dell’esercito di Garibaldi, più ancora di quello borbonico, essendo Fanti decisamente contrario a riconoscere un ruolo alle milizie volontarie nel nuo-vo assetto nazionale». E, si sa, anche in sede storiografi ca non si guadagna in popolarità a dir male di Garibaldi.

C’è un altro episodio che ha contribuito a of-fuscare la fi gura di Fanti: il “sac-co di Genova” del 1849 a opera dei bersaglieri piemontesi e al quale Fanti non volle opporsi, nonostante la Brigata Lombar-da di volontari da lui guidata

intendesse intervenire a soste-gno dei genovesi insorti per la propria autonomia. Ma Vaccari ribatte: «Non poteva certo so-stenere un moto che avrebbe rischiato di disgregare l’eser-cito piemontese. Io non voglio certo esaltare i Savoia, ma in quel momento senza di loro, senza l’esercito piemontese e uomini come Manfredo Fanti e altri generali modenesi, come Enrico Cialdini, non si sarebbe

costruito questo Paese». Di fatto, nel rac-

conto di Vaccari la biografia di Fanti è quella di un progres-sivo distacco dagli ideali mazziniani ai quali fi nirà per an-teporre il primato della costruzione del nuovo Stato e del suo baluardo militare.

All’epopea ri-sorgimentale, Vaccari,

che è laureato in Storia contem-poranea, ha dedicato un roman-zo storico, “Il quinto Francesco” (2014), sulla brigata estense. Nel 2006 e 2010 due suoi racconti sono risultati fra i fi nalisti al Premio Loria e i suoi romanzi – “Nella bass’ora” del 2010, “Il ragazzo che dava i numeri” del 2012, “Il ferrivecchi” del 2014 – hanno ottenuto diversi riconoscimenti.

F.M.

Il libro verrà presentato il 4 no-vembre, alle 12, nella Sala delle Vedute di Palazzo Pio

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CARPI – «La sola cosa che ho vo-luto dimostrare e sostenere con questo libro è che il generale Manfredo Fanti ha una rilevanza pari almeno a quella di Cavour nella costruzione dell’Unità na-zionale. Da militare e da perso-naggio pragmatico qual era si in-teressò molto di più a costruire ll Stato italiano che a occuparsi della forma da dargli. Si spiega così il suo progressi-vo distacco da Giusep-pe Mazzini, del quale era stato seguace, e la sua adesione alla cau-sa dei Savoia che ne fece un fedelissimo di Cavour». Così Roberto Vaccari, 65enne mo-denese, tipografo oggi a riposo con la passio-ne per la storia e la let-teratura riassume la chiave di lettura che ha adotta-to per il suo ultimo lavoro de-dicato al generale carpigiano. “Manfredo Fanti patriota e sol-dato” (Modena 2015, 184 pagi-ne, 15 euro) è il titolo del volu-me, patrocinato dal Comune di Carpi, approdato in questi gior-ni alle librerie. Lo apre una pre-sentazione Giorgio Montecchi, presidente del Comitato di Mo-dena dell’Istituto per la Storia del Risorgimento e si articola in quattro capitoli che scandisco-no la biografi a del perso-naggio: il carpigiano (1806-1848), il sol-dato (1848-1859), il generale (1859-1860) e il ministro e uomo di stato (1860-1865).

Il libro trae ov-viamente spunto dal 150esimo anniversario della morte di Fanti, ri-cordato l’11 aprile scorso con un convegno di studi in San Rocco e con la de-posizione di una corona ai piedi del monumento equestre, accompagnata da una sfilata in divise dell’epoca. La scelta della chiave di lettura risiede però in un preciso interesse dell’autore che, attenendosi ai fatti documentati, va al di là degli intenti celebrativi: resti-tuire a Manfredo Fanti il posto che oggettivamente gli spetta nella storia risorgimentale, dopo una lunga parentesi di oblìo (esisteva prima d’ora una sola biografi a, di Federico Carandini, datata 1872) che, come spiega lo stesso Vaccari, «…si deve in

Il più noto dei ritratti di Manfredo Fanti. Sotto, lo storico Roberto Vaccari e la copertina del libro

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19Terre

d’ArgineSETTEGIORNI A MODENA di Giorgio Boschini

TRA PARENTESI di Gi.Bo.

Le coronarie dei Sindaci

MODENA – Il 12 ottobre di ottant’anni fa nasceva Luciano Pavarot-ti. La ricorrenza è stata celebrata nel teatro intitolato al grande teno-re con un concerto di alto valore artistico. E’ stata una serata dedica-ta alle eccellenze emiliano romagnole del repertorio lirico, con l’or-chestra Cherubini di Ravenna che ha eseguito brani tratti da opere del parmigiano Giuseppe Verdi. Sul podio c’era il maestro Riccardo Muti, napoletano di nascita e ravennate d’adozione. Anche i cantan-ti erano stati scelti fra gli allievi della scuola diretta da Mirella Fre-ni fi no a pochi giorni fa. “Con lei – diceva Pavarotti – abbiamo fatto tutto, tranne l’amore”.

Il caso ha voluto che, proprio in concomitanza con la celebrazione dedicata al grande tenore, la sua compagna di tanti successi sia tornata alla ribalta delle cronache giornalistiche. Non per una ricomparsa sul palcoscenico, ma per un addio alla scuola di bel canto. Mirella ha sbattuto la porta e se ne è andata, lasciando la scuola in balìa di un fortunale. Motivo: i metodi d’insegnamento non collimavano con quelli del direttore. Michele Montanari è un pianista molto apprezzato, però pare che non abbia dimestichezza con la tastiera dei rapporti personali. “E qui comando io, e questa è casa mia”, dice un canto popolare che non rientra fra i programmi della scuola. L’Assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza ha assicurato l’impegno del Comune a turare la falla. Ma sarà un compito arduo, come quello del Direttore del Teatro comunale che ha offerto a Mirella Freni un posto fra i suoi collaboratori. Risposta negativa, almeno per ora. Gli allievi come si comportano? Molti di loro sono intenzionati ad andarsene da Modena con la speranza di trovare udienza in altre scuole. “Un grave danno per la vita culturale della città”, ha detto Andrea Landi. E’ stata la sua ultima dichiarazione da Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio. Pochi giorni dopo il Consiglio d’Amministrazione uscente ha presentato il consuntivo di dieci anni d’attività. Nella relazione di commiato Landi ha rivendicato due meriti. Non solo i conti sono in ordine. In più l’attivo è aumentato nonostante la crisi economica alla quale si sono aggiunti i danni causati dal terremoto e dallo strari-pamento del Secchia. Resta il boccone amaro della mancata apertura del cantiere per trasformare l’ex ospedale Sant’Agostino in sede di istituti culturali.

Sotto tiro è fi nita Italia nostra che ha di fatto bloccato l’operazio-ne con il ricorso al Tar nonostante che il progetto avesse ricevuto il benestare dal Ministero per i Beni culturali e che fossero disponibili i fondi stanziati dalla Fondazione. In tutto 36 milioni, non avanzi di magazzino. L’augurio di buon lavoro al successore in pectore Paolo Cavicchioli ha concluso la relazione fi nale. Le iniziative intraprese dalla gestione Landi stavano marciando sul binario giusto. Lo ha confermato il Ministro per i Beni culturali. Dario Franceschini ha promulgato il “progetto estense” che prevede l’accorpamento fra la galleria e la biblioteca di Modena, il palazzo ducale di Sassuolo e la pinacoteca statale di Ferrara. Lo scopo è di creare un polo di livello nazionale capace di richiamare turisti e cultori d’arte nei territori dell’antico ducato.

Quella della scuola di bel canto non è stata l’unica grana scoppiata a Modena. Nel programma della settimana dedicata alla salute mentale e alle malattie psichiatriche l’Azienda Usl aveva inserito un incontro con Renato Curcio. L’ideologo delle Brigate rosse doveva presentare un suo libro. Diverse forze politiche hanno alzato le barricate. In-credibile ma vero: una volta tanto Partito democratico e Forza Italia hanno marciato pari e l’invito è stato annullato. Se non fosse successo ci sarebbero stati due raggruppamenti schierati, uno dinanzi alla stele che ricorda Aldo Moro e l’altra sui gradini della sede della Fondazione Marco Biagi. Fra tanti avvenimenti non è stato dimenticato il dramma dei profughi. Il Prefetto ha lanciato l’appello per reperire alloggi e ha ricevuto l’adesione dell’Arcivescovo. La Curia sta verifi cando la dispo-nibilità delle parrocchie e di nuclei familiari non soltanto per trovare spazi, ma anche per aiutare i profughi a integrarsi nelle nostre realtà.

“Il degrado compromette non solo la qualità dei collegamenti ma anche la sicurezza”, ha scritto Gian Carlo Muzzarelli, in qualità di Presidente della Provincia, in una lettera inviata all’Anas. L’azienda che dovrebbe provvedere alla manutenzione delle strade statali tra-scura un’arteria di importanza strategica per il territorio modenese: la Abetone-Brennero. Il biscione ricoperto d’asfalto misura 150 chi-lometri fra i confi ni con le province di Pistoia e di Mantova. Dalla Bassa all’Appennino ogni giorno transitano migliaia di automezzi. Non è raro anche imbattersi in trattori che trainano carri agricoli. Poi non va dimenticata l’anzianità di servizio, iniziata in epoca ducale con carri e carrozze trainati da cavalli. I non più giovani ricordano anche la fuga dei cingolati tedeschi negli ultimi giorni del secondo confl itto mondiale. Insomma, la strada il suo dovere lo ha fatto. Per continuare a farlo bisogna che l’Anas mantenga le promesse. Da anni ha programmato interventi ma non è andata oltre la chiusura di qualche buca. Allo scopo di dare uno scossone, amministratori dei Comuni interessati si sono riuniti e hanno affi dato al Presidente della Provincia il compito di prendere contatti con i vertici dell’Anas. Da un resoconto giornalistico risulta che urge un incontro “con i Sindaci attraversati dall’arteria”. Ammesso che riuscissero a sopravvivere.

Note stonatema nell’arte rinasce il Ducato

NOVI - Verso il completamento della Casa dello Sport

Rovereto è entratanel cuore degli Alpini

ROVERETO – Dodici mesi, 14 mila ore di lavoro, 180 volontari, 3 capocan-tieri, decine di tecnici, ingegneri e geometri. Solo i numeri basterebbero a esprimere la solidarietà e la passione dell’opera degli Alpini di Trento per un paese piccolo come Rovereto sul Secchia, dove sono impegnati nella realizzazione della “Casa dello Sport - Tina Zuccoli”.

Eppure non si tratta solo di numeri: la passione di questi volontari viene da una storia lontana ma vivida nella loro memoria. Queste due comunità sono infatti legate dalla storia di Tina Zuccoli, la “maestra degli Alpini”, che nel 1969, insieme ai colleghi e ai bambini della scuola elementare “Battisti” di Rovereto, si appellò alla comunità di Trento affi nché donasse un fusto d’albero per la realizzazione di un pennone su cui issare la bandiera italiana nel cortile dell’istituto.

A quella richiesta gli Alpini risposero pron-tamente, consegnando il pennone durante una grande cerimonia, a cui parteciparono autorità modenesi e trentine, rappresentanti dell’associa-zionismo, cori, cortei e cittadini, che crearono una folla di centinaia di persone. E proprio in quell’occasione la maestra Zuccoli pronunciò parole che commossero gli Alpini e li legarono profondamente alla comunità di Rovereto.

Proprio per questo, dopo il sisma, hanno deciso di rispondere nuovamente all’appello della comu-nità novese, impegnandosi nella realizzazione di una struttura a uso della comunità: la nuova Casa dello Sport sorge a fi anco della polisportiva di Rovereto, incastonata tra la palestra, gli spogliatoi, la pista da bocce e la tensostruttura per il calcetto, andando così a riqualifi care una zona che prima del sisma era periferica.

«Inizialmente volevamo prenderci carico del rifacimento della palestra, realizzando un unico edifi cio che comprendesse anche uffi ci e spazi sfruttabili dai cittadini – spiega Renzo Merler, re-sponsabile del cantiere e consigliere della sezione di Trento degli Alpini –, ma il bando dell’Unione Europea era riservato soltanto alla struttura spor-tiva, mentre Rovereto aveva esigenza di un luogo per l’associazionismo. Abbiamo deciso quindi di rinunciare alla palestra, che è stata comunque realizzata su nostro progetto e concentrarci sulla Casa dello Sport, dove troveranno casa la sede di A.r.t.i, del centro anziani, della onlus “Tutti insieme per Novi, Rovereto e Sant’Antonio”, un centro prenotazioni delle visite specialistiche e il centro giovani».

La nuova struttura si estende su 600 metri

quadrati, sviluppata su due piani: il piano terra sarà occupato dal centro per anziani con il bar, la dispensa, una grande cucina e l’uffi cio preno-

tazioni, mentre al piano superiore troverà spazio un’ampia sala polivalente per gli incontri pubblici e un uffi cio. Le ceramiche e gli arredamenti sono stati invece acquistati dalla onlus “Tutti insieme per Novi, Rovereto e Sant’Antonio”.

Per la sua realizzazione sono stati spesi circa 600 mila euro, raccolti tramite cene di benefi cien-za, raccolte fondi, donazioni private e di Comuni della valle trentina, oltre a un contributo pubblico della comunità montana. Una vera e propria gara di solidarietà quindi, espressa in tutti i modi possibili, da quello economico a quello pratico. Gli stessi tecnici del cantiere, sia trentini che mo-denesi, hanno lavorato a titolo gratuito.

Quella del volontariato d’altronde è una vo-cazione molto sentita nella comunità montana: il gruppo degli Alpini conta 350 mila soci in tutta Italia, 24 mila solo nella comunità di Trento, suddivisi in 266 gruppi. Il loro statuto permette di muoversi in piena libertà, in deroga anche a norme e limitazioni: si spostano con mezzi della Protezione civile, sono protetti da un’assicurazio-ne personale e ovunque si trovino dispongono di cuochi “Alpini”. «Ci organizziamo due settimane in anticipo con turni di sette giorni – spiega an-cora Merler –, così da avere il tempo di avvertire l’assicurazione e organizzare gli impegni perso-nali. Durante i giorni di permanenza a Rovereto dormiamo nei Map e per la cucina ci appoggiamo alla Polisportiva». Gran parte del lavoro poi viene fatto anche a Trento, dove si curano gli aspetti bu-rocratici e dove periodicamente i responsabili del cantiere sono tenuti a rendicontare l’avanzamento dei lavori in Consiglio.

Spesso e volentieri però sono gli stessi resi-denti a offrirsi di dare una mano o portare dolci, torte e altri prodotti fatti in casa ai volontari: «Con i Roveretani c’è un ottimo rapporto, di amicizia, complicità e affetto. Siamo diventati parte della comunità e anche loro sono diventati parte di noi. Abbiamo conosciuto persone splendide e stretto amicizie indissolubili. E’ stata dura, ma ne è valsa davvero la pena».

Il cantiere, aperto nel gennaio 2014, dovrebbe terminare entro fi ne anno, quando verrà fi nalmen-te inaugurata la struttura: «Abbiamo in programma una grande festa, con fanfare, cortei e musica – conclude Merler – . Per noi l’amicizia è sacra e intendiamo celebrarla al massimo».

VALENTINA PO

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Uno scorcio del cantiereNelle altre immagini, l’esterno della struttura

e un rendering dell’opera

Da sinistra, Renzo Merler

e Tullio Brusilini (consiglieri di Ana)

A lato, il simbolo degli alpini

che sarà posto all’ingresso

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Secondo concerto per i “Meriggi Lirici”Secondo appuntamento per i “Meriggi Lirici”. Si terrà domenica 25 ottobre, alle 17,30, all’auditorium Rustichelli di San Rocco. Sul palco, Valentina Galullo, Denis D’Arcangelo, Raymond Turci e Maurizio Gaspa-rini accompagnati al piano da Saverio Martinelli. Il repertorio prevede arie di Puccini, Verdi, Händel, Bizet, Tosti e Giordano. Ingresso libero.

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

20Cultura eSpettacoli

LA LETTURA di Alessandra Burzacchini

SOTTO UNA BUONA STELLA

n questo romanzo amaro del grande scrittore ame-ricano autore di “Revo-

lutionary road” sono presenti i temi fondamentali dell’autore, che tanto rifl ettono la sua vita privata e quel senso di solitudi-ne e di precarietà dell’esistenza che non lo abbandonerà mai. E’ una storia pubblicata nel 1969 con il titolo “A special provi-dence”, tradotta in italiano dalla brava Andreina Lombardi Bom e racconta di due guerre, anche se molto diverse fra loro. Bobby Prentice è un bel giovanottone che nel 1944, dopo un adde-stramento militare di alcuni mesi, viene mandato in Europa nei campi di battaglia. Ha di-ciott’anni, non sa nulla della guerra, è disorientato e sempre

deluso nella sua ricerca di una presenza amica, costretto a vi-vere sulla sua pelle la durissima vita del soldato e la morte che appare all’improvviso, portan-dosi via compagni di sventura e interi paesi. La madre Alice, di cui viene narrata l’avventurosa e sventata vita da quando era una ragazza sino alla fi ne della guerra, combatte una continua

battaglia più sottile e infi da in cui coinvolge suo malgrado an-che l’amato fi glio Bobby: quella delle sue illusioni di diventare una grande scultrice famosa e apprezzata, che si traducono immancabilmente in delusioni, debiti, traslochi, umiliazioni, false amicizie e falsi amori. Que-sta meravigliosa fi gura femmini-le deve molto alla madre stessa

dello scrittore, irresponsabile, attratta dall’aristocrazia e sem-pre pervasa da una vena artistica perennemente preda di fallimento e si trova, con altri nomi, in altre storie di Yates. Pur asserendo continuamente di adorare il suo bellissimo Bobby, quasi a convincere se stes-sa, Alice si trasforma nella inconsapevole carnefice di suo fi glio, sacrifi candolo alle sue ambizioni artistiche.

“Lei non parlava d’altro che dei contatti che certamente sarebbe riuscita a procurarsi nel mondo della moda, e delle fortuna ancora da guadagnare grazie alle mostre personali se soltanto fosse riuscita a ritirare le sue sculture dal deposito,

mentre il cibo in scatola brucia-va sul fornello.”Come in tutte le opere dello scrittore, anche il

questo romanzo si trova un crudo pessimismo che fa continuamente a pezzi i sogni borghesi americani di gloria e feli-cità, mettendo in mostra famiglie depresse, dedite a sigarette e whiskey, con-tinuamente in bilico fra

necessità di una facciata politi-camente corretta e i propri sogni infranti. E’ forse per questo che uno scrittore di grande calibro come Yates è rimasto a lungo quasi dimenticato, colpevole di aver messo in mostra l’inetti-tudine e la disperazione che si nascondono soprattutto in seno alla famiglia.

di Richard YatesEdizioni Minimum Fax 2014

MOSTRE - Fino all’1 novembre La Biennale “Foto/Industria” 2015 della Fondazione Mast

Un secolo di foto industrialiBologna ospita quattordici mostre: due al Mast e dodici dislocate nel centro storico. Tra gli artisti coinvolti, alcune leggende della fotografi a internazionale come David LaChapelle

BOLOGNA – Quattordici mostre in dodici location simboliche della città. Da qualche settimana Bologna è la capitale delle im-magini legate al mondo dell’in-dustria e del lavoro. E’ in corso fi no al primo novembre “Foto/Industria 2015” la seconda Bien-nale di Fotografia industria-le promossa dalla Fondazione Mast con la direzione artistica di François Hébel e con la col-laborazione del Comune di Bo-logna. Le quattordici mostre, a ingresso gratuito, sono dedicate alla fotografi a industriale e alla fi liera produttiva: dodici ospita-te all’interno di prestigiose sedi del centro storico e due (curate da Urs Stahel e aperte fi no al 10 gennaio) allestite al Mast (Mani-fattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia), il centro inaugu-rato nel 2013 nella prima perife-ria di Bologna. La struttura è col-legata all’azienda Coesia, colos-so del packaging di cui è presi-dente Isabella Seragnoli. Con il Mast l’imprenditrice, alla guida della Fondazione Mast, ha volu-to realizzare un luogo polifun-zionale con le gallerie espositive che ospitano collezioni perma-nenti e mostre temporanee sul-

la fotografi a industriale, l’audi-torium, l’academy, ma anche l’a-silo nido, il centro wellness, il ristorante, la caffetteria e, all’e-sterno, il parco di sculture.

Al Mast una mostra è de-dicata ai fi nalisti del concorso GD4PhotoArt riservata ai gio-vani fotografi sen-sibili alla ricerca (quest’anno il vin-citore è risultato lo spagnolo Oscar Monzon), l’altra propone la prezio-sa collezione di pubblicazioni in-dustriali raccolte da Savina Palmie-ri e qui restituite anche attraverso molteplici video-proiezioni.

Le esposizioni allestite in città invece, attraverso gli scatti di fotografi di rilevan-za internazionale, offrono ai visitatori alcuni spaccati dello sviluppo produttivo dal Nove-cento a oggi gettando un occhio sul futuro.

La star David LaChapelle in Pinacoteca esplora, con il suo

stile unico, le infrastrutture della produzione e della distri-buzione del petrolio e il loro im-patto sulla società, mentre alla Fondazione del Monte Gianni Berengo Gardin racconta, con i suoi scatti in bianco e nero, cinquant’anni di lavoro in fab-

brica: dall’O-livetti di Ivrea all’Ansaldo di Genova, dal-la acciaierie di Dalmine al le fabbri -che di tessuti nel mantova-no. E ancora, i l c a n a d e -s e E d w a r d B u r t y n s k y (Palazzo Pe-poli Campo-grande) che con l e sue fotografie sui

grandi spazi sembra invocare uno sviluppo sostenibile e il cinese Hong Hao che al Mambo presenta una serie di scansioni a scanner di oggetti “consumati” nella quotidianità. Winston Link propone una carrellata di stori-che locomotive a vapore (Casa

Saraceni), mentre allo Spazio Carbonesi Luca Campigotto si concentra sulle navi e le barche immortalate di notte al porto di Genova e sui dock di New York e Neal Slavin presenta le sue foto di gruppo. I ritratti dei lavora-tori sono al centro della poetica dello spagnolo Pierre Gonnord (Santa Maria della Vita) e le im-pressionanti immagini di tumori realizzate dall’oncologo Jason Sangik Noh, insieme a referti, analisi e radiografie sono in esposizione a Villa delle Rose. Le luminarie di Parigi sono pro-tagoniste della ricerca di Léon Gimpel a Palazzo Poggi e la luce che fi ltra attraverso le vetrate

degli uffi ci del New Yok Times Magazine è catturata con il suo iPhone da Kathy Ryan, capo del servizio fotografi co della rivista (Museo della Musica). Il Museo della Città di Genius Bononiae a Palazzo Pepoli ospita infi ne l’universo di immagini del ber-linese Hein Gorny che attinge a piene mani dal Bauhaus.

“Foto/Industria” è comple-tata da un ricco calendario di eventi: dialoghi con gli artisti, performance musicali, labo-ratori per i bambini e la notte bianca conclusiva del 31 ottobre quando tutte le sedi rimarranno aperte fi no a mezzanotte.

CLAUDIA ROSINI

Sopra, Edward Burtynsky, Super Pit N.1, Karlgoorlie, Australia Occidentale, 2007Sotto, Gianni Berengo Gardin, L’industriale Alberto Alessi, i designer Achille Castiglio-ni, Enzo Mari, Aldo Rossi, Alessandro Mendini, Milano, 1989A lato, David LaChapelle, Landscape, Castelrock, 2013Nel riquadro, Pierre Gonnord, Armando, 2009

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Continuano i venerdì della birra a SolieraEorté social bar organizza i venerdì della birra. Cinque imperdibili appuntamenti dove poter gustare birre d’eccezione accompagnate da deliziose pietanze nostrane ed europee (costo 20 euro). Dopo l’incon-tro del 16 ottobre, si continua venerdì 23 sempre alle 20,30 al Social Bar Eortè in piazza F.lli Sassi a Soliera. Prenotazione al 345 2931387.

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

21Rubriche

IN CORNICE di Rosella Tagliavini

MICROMEGA di Giuliano Albarani

eggo sul Corriere della Sera che alcuni gruppi di ricerca universitari,

ciascuno per conto proprio e con fi nalità specifi che, si sono messi a studiare un fenomeno peculia-re del nostro tempo, almeno per le dimensioni patologiche che ha raggiunto, ovvero la prolife-razione, in tutti gli ambiti della vita e per gli usi più strampalati, delle sigle composte mediante acronimi, cioè tramite le ini-ziali di parole in sequenza.

Dalle analisi quantitative e qualitative dei ricercatori sono venute fuori cose interessanti, an-che se non esat-tamente impre-vedibili. In primo luogo essi hanno rilevato l’osses-siva, diffusa, ri-cerca di acronimi che corrisponda-no, foneticamen-te, a parole di senso compiuto (tanto che un’amministrazione di non so più dove non ha avuto dubbi nel denominare una sua qualche struttura di coordina-mento con la sigla CACCA). Se proprio non si riesce a emulare la sonorità di un lemma rego-larmente registrato a dizionario, aggiungono gli analisti, si gioca almeno sulle assonanze, in un gioco di analogie, omofonie e calembour che sicuramente diverte burocrati buontemponi e giovani creativi, un po’ meno gli addetti alla comunicazione, a volte costretti a vere e proprie piroette di glottide e labiale per evitare di incorrere in imba-razzanti strafalcioni (è il caso dei poveracci che si cimentano nella lettura breve della sigla della nuova Fiat americanizzata, FCA, con il terrore dipinto sul volto di imbroccarla male e di fi nire licenziati).

La seconda evidenza prodot-ta dagli studi di cui sopra è che esiste, al mondo, un’istituzione che sembra aver fatto della onomastica per acronimi una ragione di vita ed esistenza. È’ l’Unione Europea, che non per caso, si direbbe, è nata come CECA (Comunità europea car-

bone e acciaio), poi, in adole-scenza, si è fatta CEE, e adesso, con una sigla che si colloca a metà fra un vagito infantile e un richiamo d’attenzione di area partenopea, si denomina UE.

Pare che documenti, pro-getti, norme frutto delle menti non sempre duttili e autoi-roniche degli eurofunzionari di Bruxelles contengano la concentrazione massima di ab-breviazioni per iniziali riscon-

trabile sul pianeta, con la discreta pos-sibilità, ancora non suffragata da dati certi, che il primato possa essere esteso all’intero sistema solare. L’acronimite acuta degli apparati del governo con-tinentale potrebbe anche essere un se-gno di modernità e di distinzione ri-spetto al linguaggio obsoleto, grondante sofferenza e san-

gue, dei vecchi stati nazionali. Peccato però che, come mi ha confermato anche la mia cagnolina Matilda, sempre più spiazzata dalle stranezze umane man mano che avanza con l’età, una sigla prodotta impiegando le lettere iniziali di termini inglesi in sequenza non neces-sariamente, anzi diffi cilmente, produce vertigini di senso e comprensibilità per uomini e donne che parlano altre lingue. E’ il motivo per cui, in italiano, ad esempio, è invalso l’uso della dicitura “Stati Uniti” al posto di USA. Già è diffi cile e contro natura sciogliere gli acronimi, se poi le lettere rimandano a una lingua che non è quella dalla quale si è stati allattati il gioco si fa pesante e stressante.

Tant’è, fi n qua potremmo an-che liquidare il tutto, salomoni-camente, realizzando che c’è di peggio nella vita che strabuzzare gli occhi davanti a un’abbrevia-zione o contorcere la lingua nel tentativo di pronunciarla come se fosse una parola ordinaria. Il diavolo, però, diceva qualcuno, ci mette spesso lo zampino.

Proprio nelle ore immedia-tamente successive alla lettu-ra dell’approfondimento sul

Corriere mi è arrivata in posta elettronica una comunicazione molto professional, ma bizzarra già a prima vista. L’oggetto della mail, che devo aver letto almeno tre volte, era, giuro, “Progetto di promozione della RSI”. Il mittente, però, non era Forza Nuova o la sezione italiana di Alba Dorata, ma un’importante organizzazione modenese (si dice solo il peccato, in questi casi, anche perché sennò sem-bra che il problema sia solo di chi è incorso nell’infortunio). RSI, che alla mente delle per-sone virtuosamente normali richiama la Repubblica sociale italiana, detta anche di Salò, è infatti, nel linguaggio fi ntamente rarefatto degli addetti alle cose economiche, una sintesi che sta per Responsabilità Sociale d’Impresa. Per una coincidenza che dimostra l’esistenza degli dei dell’Olimpo, e la loro so-stanziale antipatia per il genere umano, la clamorosa (immagi-no involontaria...) castroneria acronomastica è stata commes-sa, fra l’altro, il sedici ottobre, esattamente nell’anniversario della razzia nel ghetto di Roma (16.10.1943), esempio massimo di collaborazione della Repub-blica sociale italiana alle politi-che di deportazione e sterminio dei nazisti. Tombola.

Insomma, diciamo pure, con le indagini statistiche che sono state evocate in apertura, che la tendenza ad acronimi e acrostici è ormai divenuta capillare. Ma aggiungiamo anche, sottovoce, alla luce della mail sulla “pro-mozione della RSI” e di tante altre vaccate consimili, che questa moda fi ntamente colta e disinvolta delle abbreviazioni, più che la sigla di apertura di un radioso futuro comunicativo, sembra incarnare, il più delle volte, i titoli di coda, conclusivi, di quella cosa che ci ostiniamo a chiamare intelligenza umana.

AUTUNNOTIEPIDO

a mattina è volata via che neanche me ne sono accorta. Così mi sono

trovata alla mezza che non sa-pevo neanche che cosa avessi fatto, di certo non avevo fatto niente di quello che dovevo fare, avrebbe detto mia suocera se glielo avessi riferito che, di sicuro, mi guarda dall’aldilà. Sarà stato per il sole così tiepido e senza bruma che mi ero anche azzardata a mettermi il tre quarti di camoscio mio vintage anni Cinquanta, che anche la ragazza del bar mi aveva detto che stavo bene.

Sarà stato per il passaggio in viale Carducci che, con un autunno come quello di questa matti-na, con i co-lori da bosco c a n a d e s e , con le foglie c o l o r a t e che vengo-no giù e si fanno rac-c o g l i e r e in sacchi da chi ha b u o n a volontà e non ha paura di vuo- t a r e il mare con il secchiello. Così che mi viene da ricordare che anche gli alberi dei nostri viali sono da considerare patrimo-nio carpigiano e vanno difesi come elementi del paesaggio al pari delle pietre della piazza e delle torri da aggiustare. Poi, tepore dopo tepore, quello del bar, quello del (o dello?) gnoc-chino scaldato, quello della tazza, quello della compagnia, sono passate le mezzore e, fatte quattro chiacchiere, è venuta l’ora di andare a prendere un nipote a scuola. Una signora mi ha chiesto notizie di Ischia. Se e dove andarci per Capodanno che, lei sapeva, io ho una certa esperienza. Quando ti chiedono qualcosa la tua autostima sale e si fa gonfi a che, veramente, non

so se sia per il riconoscimento che ti danno o per la gioia di essere utile o solo per il fatto di potere, utilmente, lasciarsi an-dare a ricostruzioni e a racconti di quello che è stato. Persino c’era, l’esperienza aggiuntiva, di recente, di esser andata “giù” col treno preso dalla stazione alta velocità medio padana di Reggio Emilia e di aver ripen-sato ai primi viaggi in Cinque-cento giardinetta quando ancora non c’era traccia dell’Autostrada del Sole e adesso si fa il percorso

in tre ore e mezza. Poi, andata via la signo-

ra, ne spunta un’altra, esperta di un al-

tro mare, quel-lo Adriatico e, cercando un argomento di leggera con-versazione, si fi nisce per scambiarci notizie dei r is torant i frequenta-ti per sa-pere se, per caso, n o n c e ne fosse

qualcuno che non si conosce e vale la pena di provare. Così mi sento come se fossi la mia ex alunna Rossella che su facebook era tutta conten-ta per aver trovato in biblioteca la sua guida per un tour in bici-cletta in Irlanda. Così mi sono fatta un giro che, siccome sono pigra e piuttosto priva di forze, neanche sono andata a vedere Expo, nella convinzione che perdo un’occasione irripetibile, ma anche nella convinzione che schiena, gambe, fi ato, diffi cil-mente avrebbero retto alla fatica del viaggio e delle fi le da fare. Una bellissima mattina, sarebbe stata, se non ci si fosse messo il destino, il fato, la concretezza della terra e non avesse, lei pa-drona, tirato una bottarella di terremoto a togliere, a chi l’ha sentita, la rilassatezza della vita.

E adesso, sigla!

csscpasadtageso [email protected]

IN VETRINA di Paolo Covezzi

DIARIO MINIMO di Carlo Mantovani

Paligenesi di una poltronan paio di anni fa andai all’Ikea: mi serviva qualcosa di comodo su cui appoggiare le chiappe mentre guardavo la tv, dato che il

mio divanetto superfi go mi aveva quasi completa-mente fottuto la zona lombare. Appena mi sedetti, dissi “la voglio”. Morbida, spaziosa, ergonomica: la Poang era perfetta, per i mie problemi posturali. Arrivato a casa, la doccia fredda: la poltrona era comodissima, ma clamorosamente inadatta allo scopo per cui l’avevo acquistata. L’elasticità del telaio in legno, infatti, faceva sì che, sedendosi, lo schienale si inclinasse leggermente e, invece della tv, vedessi il soffi tto. Nel disperato tentativo di rimediare al mio errore, tentai di sbolognarla ai miei, decantandone le qualità. Dopo qualche mese, tuttavia, mio padre me la riportò, dicendomi che non la usavano mai e da loro era sprecata. Sistemai il gioiellino in un angolo del mio studio: l’unica a sfruttarla era mia moglie, che ci appoggiava sopra la roba da stirare. Mentre lavoravo, il mio sguardo

cadeva inevitabilmente sulla povera Poang, triste-mente confi nata in una zona morta della casa dove giaceva solitaria, praticamente inutilizzata. Una vi-sione deprimente, che dovetti sopportare per quasi un anno. Finchè, un bel giorno, arrivò l’estate e, con essa, il mio compleanno. Come regalo scelsi un libro: erano anni che non ne compravo uno.

Una sera di giugno, sedotto dalla brezza ve-spertina, andai sul balcone. Si stava benissimo. Il luogo perfetto, pensai, per leggere il mio libro. Fu quello l’attimo in cui, l’investimento che rite-nevo fallimentare, si rivelò un’insperata, geniale soluzione. Afferrai la Poang e la trasportai sul balcone. Presi il libro e mi adagiai in quella culla per adulti con l’emozione di un bambino. Davanti a me le chiome degli alberi, i tetti delle case e una soddisfacente porzione di cielo azzurro. Comin-ciai a leggere con una certezza: non sapevo come sarebbe fi nito il libro, ma io, di sicuro, ero fi nito in paradiso.

oscio mio vintage anninta, che anche la ragazza mi aveva detto chene. stato per il

io in viale ci che, utunno

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bosco e s e , oglie a t e

ngo-e siac-r ehi ha a

à e paura di vuo- t a r e con il secchiello. Cosìviene da ricordare che li alberi dei nostri viali

non c era traccia dell Adel Sole e adesso si fa i

in tre ore e mezza. Poi, andata via

ra, ne spuntaesperta

tro malo Adcercaargoleggversi fiscnorifrt

qualcunon si conosce e valeprovare. Così mi sentfossi la mia ex alunnache su facebook era tut

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Dove & Quando

[email protected] DI CORREGGIO I Vizi del Pellicano

DUE MERIGGI LIRICIInterpreti:Adele Diamanti, sopranoAnna Trotta, contraltoDenis D’Arcangelo, baritonoMaryana Zin, sopranoMaurizio Gasparini, tenoreRaymond Turci, tenoreValentina Galullo, sopranoal pianoforte M° Saverio Martinelliingresso libero e gratuito domenica 25 ottobre, ore 17,30CARPI – Auditorium Carlo Rustichelli

L’ANTICO IN PIAZZAcose d’Altri Tempiantiquariato, oggettistica, ingegno e manufattiinfo e prenotazioni346 8682904domenica 25 ottobre, dalle ore 8 alle 18,30CARPI – Piazza Martiri

CINEMATOYOAmy The Girl Behind the Namedi Asif Kapadiacon Amy Winehouse, Yasiin Bey, Mark Ronson, Tony Bennett, Pete Dohertyingresso gratuito con tessera Arcilunedì 26 ottobre, ore 21CARPI – Circolo Arci Mat-tatoyo

OTTOBRE MISSIONARIO Dalla parte dei PoveriAnimatrici MissionarieDon Fabio Barbieristorie di missionari e preghiera a conclusione del missionarioingresso libero e gratuitomartedì 27 ottobre, ore 15,30CARPI – Centro Missiona-rio, via Milazzo, 2/E

80 LUNEincontri serali rivolti ai genitori e a tutti coloroche si prendono cura dei bambiniIl grande libro del paesaggiodi Giulia Mirandola Studiosa di Pictur book e formatrice martedì 27 ottobre, ore 21CARPI – Libreria Radice-Labirinto

LA CASETTA DELLE STORIE“La voliera d’oro”un racconto di Anna Castagnoliingresso è di 5 euro a bambinoprenotazione obbligatoria059 642361mercoledì 28 ottobre, ore 17 e 18,30CARPI – Libreria Radice-Labirinto

ST. VINCENTdi Theodore Melfi con Bill Murray, Melissa McCarthy, Naomi Watts, Chris O’Dowdcommento del videomaker Federico Baracchiingresso 4 euroinfo 059 652320mercoledì 28 ottobre, ore 15CARPI – Space City Multisala

Isabel Allendetra i più letti

Libreria Fenice

1 “L’amante giapponese” di Isabel Allende Feltrinelli

2 “Ognuno potrebbe” di Michele Serra Feltrinelli

3 “Sono socievole fi no all’eccesso” di Ugo Cornia Marcos y Marcos

4 “Anna” di Niccolò Ammaniti Einaudi

5 “My way” di Alan Friedman Rizzoli

6 “L’impostore” di Javier Cercas Guanda 7 “Prima i bambini” di Toni Morrison Frassinelli

8 “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti Einaudi

9 “Chi manda le onde” di Fabio Genovesi Mondadori

10 “Tempo di seconda mano” di Svetlana Aleksievic Bompiani

Libreria Mondadori

1 “Anna” di Niccolò Ammaniti Einaudi

2 “Chi perde paga” di Stephen King Sperling&Kupfer 3 “Prometto di sbagliare” di Pedro Chagas Freitas Garzanti

4 “La ragazza del treno” di Paula Hawkins Piemme

5 “L’amante giapponese” di Isabel Allende Feltrinelli

6 “Ognuno potrebbe” di Michele Serra Feltrinelli

7 “Non luogo a procedere” di Claudio Magris Garzanti

8 “Le vichinghe volanti e altre storie” di Andrea Camilleri Sellerio

9 “La sposa normanna” di Carlamaria Russo Piemme

10 “Il coniglio che voleva addormentarsi” di Carl.Johan Forssen Mondadori

I libri più letti della settimana a Carpi

SUPERARE LA CONTENZIONE... E TU, SLEGALO SUBITOConvegno(Evento accreditatoECM)interventi di:Rubes Bonatti (Salute mentale Area Nord)Giovanna del Giudice(psichiatra), Gian Domenico Dodaro (ricercatore), Luca Negrogno (sociologo), Vito D’Anza (portavoce Forum Salute Mentale)e rappresentanti dell’Associazionismo di utenti e familiari, locale e nazionalenel corso del convegno ci sarà la presentazione dei libri:“…E tu slegalo subito” con Giovanna del Giudice“I nodi della contenzione” con Luca Negrognopresiede: Mila Ferri info 059 8754059giovedì 22 ottobre, dalle ore 14,30 alle 18,30CARPI – Biblioteca Multime-diale Loria - via Rodolfo Pio, 1

DONNE IN CERCA DI GUAIdi Jane Marie Chevretregia di Nicasio Anzelmo con Barbara Bouchet,Corinne Clery, Iva Zanicchigiovedì 22 ottobre, ore 21MODENA – Teatro Miche-langelo

ED SHEERAN LIVE JUMPERS FOR GOALPOSTSDocumentario di Paul Dugdalein diretta via satellite con Leicester Square a Londra per la Ed Sheeran Nightingressi: interi 7,50 euroridotti 5 euro; anziani 3,50 euroinfo 059 654936giovedì 22 ottobre, ore 19,30CARPI – Cinema Multisala Space City

I GIGANTI DELLA SCIENZAGalileo Galilei (1564 - 1642)

fi sico, fi losofo, astronomoe matematico italiano relatoreProf. Alfonso Cornia ingresso libero e gratuitogiovedì 22 ottobre, ore 20,30CARPI – Casa del Volontariato

SETTIMANA BIBLICA DIOCESANADavvero il Signore è risorto (Lc.24)relatore: Mons. Ermenegildo ManicardiBiblista, Rettore dell’Almo Collegio Capranica di Romaingresso libero e gratuitogiovedì 22 ottobre, ore 20,45CARPI – Chiesa Santa Chiara

IL SONNO NEL PRIMO ANNOdott. Bergomi resp. Coordinamento Unità Pediatrica di Distrettoingresso gratuito

prenotazione obbligatoriaal 059 654886giovedì 22 ottobre, ore 9,30CARPI – Centro Bambini e Genitori Scubidù

PICCOLI MUSICISTI CRESCONOconcerto congiunto di:Orchestra Mutinae Plectridiretta da Maria Cecilia VaccariOrchestra Estudiantinaformata dagli allievi della Scuola di Musica dell’Associazionecon il contributo musicale dei Cordamusaensemble dei giovani della Mutinae Plectriingresso libero e gratuito info 059 695173 venerdì 23 ottobre, ore 21CARPI – Centro sociale Gorizia

JOVANOTTE

venerdì 23 ottobre, ore 21TANETO DI GATTATICO (RE)Fuori Orario

TRAME E COLORIracconti di tradizione e di rivoluzioneingresso liberovenerdì 23 ottobre, ore 21,30CARPI – Palazzo dei Pio

PLASTIC Dj Ruozzi & FriendsVizietto&Hamburgeringresso libero venerdì 23 ottobre, ore 20FOSDONDO DI CORREGGIO I Vizi del Pellicano

FAUST

una ricerca attraverso il linguaggio dell’opera di Pechinodi Li Meinibasato sul dramma “Faust: prima parte” di Johann Wolfgang Goethetraduzione Fabrizio Massiniprogetto e regia di Anna Peschkevenerdì 23 ottobre, ore 21sabato 24 ottobre, ore 20domenica 25 ottobre, ore 15,30MODENA – Teatro delle Passioni

POUR LE MEILLEUR ET POUR LE PIRE

ideazione e interpretazioneKati Pikkarainen, Victor Cathala regia tecnica Patrick Cathala, Simon Cathala,Pierre- Yves Duboisvenerdì 23 e sabato 24 otto-bre, ore 21domenica 25 ottobre, ore 17

CORREGGIO – Area sporti-va, via Fazzano

GIORNATE RAMAZZINIANE 2015 E PREMIO RAMAZZINISessioni scientifi che I - II“Living in a Chemical World”presentazione del lavoro degli esperti invitati dal Collegium RamazziniPresiedono: Knut Ringen (USA), Eula Bingham (USA) e Laura Welch (USA) venerdì 23 ottobre, ore 9CARPI – Sala delle Vedute di Palazzo dei PioSessione scientifi ca III“Living in a Chemical World”presiede: Margrit von Braun (USA)alle ore 18 premio speciale ai volontari dell’istituto Ramazzinivenerdì 23 ottobre, ore 14 CARPI – Sala dei Cervi di Palazzo dei PioIl lavoro dei Borsistipresiedono: Henry Anderson (USA) e Jukka Takala (Singapore/Finlandia)sabato 24 ottobre, ore 14,30Conferimento Premio Ramazzini 2015su indicazione del Collegium Ramazzini, la Città di Carpi ha designato quest’anno il Professor Philippe Grandjean (DEN)per la sua attività di ricerca dedicata al miglioramento della salute in relazione all’esposizioneal metilmercurioPhilippe Grandjean terrà una lezione dal titolo“Imparare da Bernardino Ramazzini”sabato 24 ottobre, ore 18,30Il lavoro dei Borsistipresiedono: Ronald Denny Dobbin (USA) ed Ellen Silbergeld (USA)ingresso libero e gratuitodomenica 26 ottobre, dalle ore 9,30 alle 13CARPI – Sala delle Vedute di Palazzo dei Pio

UN…DUE..TRE…PEPPE!

in memoria di Peppe Tizianinaugurazione Sede di Libera Carpicon buffet + concerto dei Pangeavenerdì 23 ottobre, ore 20,45CARPI – Sede Presidio Libera, via San Bernardino da Siena 10“Libertà d’informazione?”incontro con Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Massimo Manzolisabato 24 ottobre, ore 21CARPI – Auditorium Biblioteca Loria, via R. Pio 1“Mafi e al fresco”incontro con Enza Rando, Alberto Setti e Daniele Montanaria seguireaperitivo + concerto di Nevermonday e Na Isnaingresso libero e gratuitodomenica 25 ottobre, ore 17,30CARPI – Circolo Arci Mattatoyo, via R. Pio 4

KARNE KATTIVA RELEASE PARTY

+ Back To The Future Dj Setingresso gratuito con tessera Arcisabato 24 ottobre, ore 22CARPI – Mattatoio Culture Club

CHARLIE SHUFFLE BIGBANDNIC2BIRILLI DJ SET

ingresso gratuitosabato 24 ottobre, ore 20FOSDONDO DI CORREGGIO I Vizi del Pellicano

APERIGUITAR“Omaggio alla chitarra”concerto per chitarra e orchestra (riduzione pianistica)Alice Davolio, chitarraMarco Pedrazzi, pianoforteQuartetto di chitarreChiara Manni, Edoardo Ferrari, Federico Tanzi, Antonio Manellimusiche di Castelnuovo-Tedesco, de Falla, Barriosingresso libero e gratuitosabato 24 ottobre, ore 17,30CARPI – Auditorium Carlo Rustichelli

SONIK AND NEJAsabato 24 ottobre, ore 21,30TANETO DI GATTATICO (RE)Fuori Orario

L’ALTRO SPETTACOLOliberamente tratto da Lo spettacolo di Arturo Loriadi Federico Baracchi, Sara Gozzi & Gabriele Zambellimusiche originali composte da Nicola Ortodossicoreografi e Veronica Sassicoordinamento bambini Paulina Motlochprenotazione obbligatoria059 649263 (martedì, mer-coledì e venerdì 17-19,30giovedì 10-13 e sabato10-13, 17-19,30)sabato 24 e domenica 25 ottobre, ore 19, 20, 21 e 22CARPI – Teatro comunale

FIERA DI SAN SIMONEprogramma completo suwww.comune.rolo.re.it sabato 24 e domenica 25 ottobre, tutto il giornoROLO – Vie del Paese

CONTA CHE TI CANTORe rospo, una fi aba popolare trascritta dai fratelli Grimmstorie in musica per piccoli, costo 10 europrenotazione è obbligatoriaal 338 7247795domenica 25 ottobre, ore 10,30 e 12,30CARPI – Libreria Radice-Labirinto

CHIEVO - NAPOLI AL VIZIETTOdomenica 25 ottobre, ore 20consigliata la prenotazione a

da giovedì 22 a mercoledì 28 ottobre

GIOVEDÌ 22

Giovedì 29 ottobre, dalle 17 alle 20, è in programma alla Casa del Vo-lontariayo la seconda giornata del corso di formazione “Prevenzione e sani stili di vita”. Si parlerà delle dipendenze da fumo, alcol e gioco d’azzardo con Vanda Menon (responsabile centro disturbi cognitivi) e Massimo Bigarelli (responsabile del servizio dipendenze area Nord).

Si parlerà di dipendenze alla Casa del Volontariato

DOMENICA 25

MERCOLEDÌ 28

VENERDÌ 23

LUNEDÌ 26

MARTEDÌ 27

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Guidaai fi lm

22 ottobre 2015Anno XXI n.39

23Via Rodolfo Pio 3/a - CARPI - tel. 059 654489

THE WALK

The Walk racconta la storia vera di un giovane sogna-tore, il funambolo Philippe Petit, che ha compiuto un’impresa passata alla storia: passeggiare fra le Torri Gemelle del World Trade Center in equilibrio su un filo d’acciaio. Con tanto coraggio e un’ambi-zione cieca, Petit riesce a superare i limiti fisici, la paura e i divieti delle forze dell’ordine e vincere così la sua sfida contro tutto e tutti.

MAZE RUNNER - LA FUGA

In questo nuovo capitolo dell’epica saga di “Maze Runner”, tratta dalla tri-logia di romanzi di James Dashner, Thomas (Dylan O’Brien) e i suoi compagni dovranno affrontare la sfi-da più grande: trovare nuo-vi indizi sulla misteriosa e potente organizzazione nota come WCKD. Il loro viaggio li porterà nella Zona Bruciata, una landa desolata piena di ostacoli inimmaginabili. Con l’a-iuto della resistenza, si troveranno ad affrontare la potentissima WCKD e sveleranno gli sconvolgen-ti piani che aveva in serbo per loro.

LO STAGISTAINASPETTATO

Ben, pensionato settanten-ne e vedovo, le ha provate tutte per ingannare il tem-po, ma non riesce a rimane-re senza amore né lavoro. Decide così di ripartire dal-la gavetta, approfittando di un insolito programma di stagisti senior promos-so dalla start-up “About The Fit”, un e-commerce di abbigliamento. A Ben viene assegnato il ruolo di assistente della fondatrice dell’azienda, Jules, più giovane di lui di 40 anni. Jules è una perfezionista, incapace di rimanere con le mani in mano, ma la sua vita privata ne risente; intanto la sua iniziale diffi-denza verso Ben si tramuta gradualmente in rispetto e ammirazione.

SUBURRA

12 novembre 2011. Silvio Berlusconi rassegna le sue dimissioni da Presidente del Consiglio. La storia di Suburra, basato sul ro-manzo omonimo di Gian-carlo De Cataldo e Carlo Bonini, comincia sette giorni prima, immaginan-

do che proprio allora Papa Ratzinger prenda la storica decisione di abbandonare il ruolo di pontefice. Il film è dunque incorniciato da due abbandoni “paterni” ed è dedicato da Stefano Sollima al padre Sergio,. La pellicola esprime l’assenza (o la defezione) delle figure maschili di riferimento nella società italiana, at-traverso le avventure di un gruppo di uomini cui viene continuamente ripetuto di non essere all’altezza del proprio genitore.

CALVARIO

Padre James è una sorta di Giobbe contemporaneo, costretto ad ascoltare i peccati di una comunità irlandese che pare una galleria di mostri: un uomo traumatizzato dalle conti-nue violenze di un prete nei suoi confronti, un ricco aristocratico che odia tutto e tutti, un assassino psico-patico violentatore seriale, una moglie fedifraga con la passione per il felching, un barista acido, un ispettore di polizia dotato di amante promiscuo, un medico sadico e persino la stessa figlia del parroco con ten-denze suicide. Lo stesso prelato è un ex alcolizzato che, dopo la morte della moglie, si è smarrito, per poi ritrovarsi grazie alla Fede.

COLD IN JULY

Texas, 1989. Richard Dane è un corniciaio che vive nella provincia americana con la moglie e il figlio. Una notte, svegliato da rumori sospetti, scopre un ladro in casa sua. Impu-gnata la pistola, gli spara, ferendolo mortalemente. Stabilita la legittima difesa, il padre del malvivente, Ben Russel, galeotto in libertà vigilata, è però de-ciso a vendicare la morte del figlio, minacciando il bambino di Richard. L’uo-mo però rinuncia alla sua vendetta, scoprendo molto presto e con l’aiuto di Ri-chard che l’uomo morto in casa sua non è in realtà suo figlio.

HOTEL TRANSYLVANIA 2

Il conte Dracula e sua figlia Mavis, i coniugi Franken-stein, la famiglia di lupi mannari, Murray la mum-mia e Griffin, l’uomo invi-sibile tornano sul grande schermo in un sequel che li vede alle prese con un nuovo arrivato: il piccolo Dennis. Ma avrà dentro di sè geni vampireschi?

Da vederePassabile

Da non perdere

Se non h ai niente da fare

Da vederePassabile

Da non perdere

Se non h ai niente da fareLe Trame

Tutti i fi lm in programmazione nelle Terre d’Argine e a CorreggioLa precisione dei programmi è legata alla tempestività delle comunicazioni dei gestori

ED SHEERAN LIVEJUMPERS FOR

GOALPOSTSTHE WALK MAZE RUNNER

LA FUGA

LO STAGISTAINASPETTATO

GAME THERAPY SUBURRA CALVARIO

HOME - A CASA COLD IN JULY THE BABADOOK

HOTEL TRANSYLVANIA 2 INSIDE OUT

Regia: Paul DugdaleDocumentario

Regia: Robert ZemeckisCast: Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley

Regia: Wes BallCast: Nathalie Emmanuel, Aidan Gillen

Regia: Nancy MeyersCast: Robert De Niro, Anne Hathaway

Regia: Ryan TravisCast: Lorenzo Ostuni, Federico Clapis

Regia: Stefano SollimaCast: Pierfrancesco Favino, Elio Germano

Regia: John Michael McDonaghCast: Brendan Gleeson, Chris O’Dowd

Regia: Tim JohnsonAnimazione

Regia: Tim JohnsonAnimazione

Regia: Jennifer KentCast: Essie Davis, Noah Wiseman

Regia: Genndy TartakovskyAnimazione

Regia: Pete DocterAnimazione

CARPI - Space City Cinemagiovedì 22 ottobre diretta satellite ore 19,30sabato 24 e domenica 25 ottobre unico spettacolo ore 18lunedì ingresso 5 euro; mart. merc. giov. riduzione Agis

CARPI - Space City Cinemagiovedì 22, venerdì 23 e sabato 24 ottobre ore 20,15-22,30 (3D)domenica 25 ottobre ore 18-20,15-22,30 (3D)lunedì 26 ottobre ore 20,15-22,30 (3D)lunedì ingresso 5 euro; mart. merc. giov. riduzione Agis

CARPI - Space City Cinemagiovedì 22 e venerdì 23 ottobre ore 22,30sabato 24 e domenica 25 ottobre ore 20-22,30lunedì 26 ottobre ore 22,30lunedì ingresso 5 euro; mart. merc. giov. riduzione Agis

CARPI - Space City Cinemavenerdì 23 ottobre unico spetta-colo ore 20,15sabato 24 ottobre ore 20,15-22,30domenica 25 ottobre ore 18-20,15-22,30 lunedì 26 ottobre ore 20,15-22,30lunedì ingresso 5 euro; mart. merc. giov. riduzione Agis

CARPI - Cinema Corsogiovedì 22, venerdì 23, lunedì 26 e mercoledì 28 ottobre ore 21sabato 24 ottobre ore 20,30-22,30domenica 25 ottobre ore 16,30-18,30-20,30-22,30intero 7,50 euro; lunedì e mer-coledì ridotto 5 euro; martedì 27 ottobre riposo

CARPI - Cinema Edengiovedì 22, venerdì 23, lunedì 26 e martedì 27 ottobre ore 21sabato 24 ottobre ore 20,10-22,30domenica 25 ottobre ore 15-17,30-20-22,30intero 7,50 euro; lunedì e merco-ledì ridotto 5 euro; mercoledì 28 ottobre riposo

SAN MARINO - Cinema Aristondomenica 25 ottobre ore 20,30 lunedì 26 ottobre, ore 21intero 6 euro; ridotto Arci e Agis 4,50 euro; lunedì 4 euro

SAN MARINO - Cinema Aristondomenica 25 ottobre ore 15 rassegna di fi lm per ragazziingresso unico 4 euro

CORREGGIO - Multisala Cine +giovedì 22 ottobreunico spettacolo ore 21ingresso 5,50 euro;ridotto 4 euro

CORREGGIO - Multisala Cine +martedì 27 ottobreunico spettacolo ore 21ingresso 5,50 euro;ridotto 4 euro

CARPI - Space City Cinemasabato 24 ottobre unico spettacolo ore 18domenica 25 ottobre unico spetta-colo ore 16lunedì ingresso 5 euro; mart. merc. giov. riduzione Agis

CARPI - Space City Cinemasabato 24 ottobre unico spettacolo ore 18domenica 25 ottobre unico spetta-colo ore 16lunedì ingresso 5 euro; mart. merc. giov. riduzione Agis

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22 ottobre 2015Anno XXI n.39

24Via Ferrari, 20

Campogalliano (MO)

Telefono 059-52.53.43

Figura anche il Carpi nel-la seconda puntata dell’in-chiesta del Corriere della Sera sugli assetti proprietari delle società di Serie A. In un panorama complessivo decisamente contorto fatto di scatole cinesi e fi duciarie, al club di via Marx vengono dedicate dal Corriere solo tre righe: tutto molto chiaro e semplice in casa biancoros-sa, nessun segreto e quindi – per il quotidiano a caccia di scoop – nessuna notizia ghiotta. Anche se una peculiarità cè: “A Carpi, unico caso della A – scrive il Corriere – il capitale è in mano direttamente a due imprenditori, Stefano Bonacini (51 per cento) e Roberto Marani (44 per cento), nati e residenti in città”. Carpi unica società veramente local dunque, costruita e fi nanziata con forze della città. Dalla somma delle percentuali, si evince però come resti fuori dall’analisi del Corriere un 5 per cento di quote so-cietarie: sono quelle rimaste in capo al presidente Claudio Caliumi.

SETTI IN LEGA. Intanto, il presidente dell’Hellas Verona, il car-pigiano Maurizio Setti, è stato eletto consigliere della Lega Serie A. Sostituisce Tommaso Ghirardi, ex presidente del fallito Parma, la cui carica non era ancora stata surrogata. Con Setti, restano nel Consiglio presieduto da Maurizio Beretta con Adriano Galliani vice, anche Andrea Agnelli, Urbano Cairo, Luca Campedelli, Mario Cognigni, Aurelio De Laurentiis, Angelomario Moratti, Antonio Percassi e Maurizio Zamparini.

CALCIO - La squadra corre meno e pecca in qualità

Il Carpi torna da Bergamocon meno certezze

La sconfi tta più brutta di tutte. Peggio di Genova e Roma, anche perché con l’Atalanta (3-0) non c’erano né partite di esordio né squadroni in lotta per scudetto e Champions. E quindi non c’erano scuse. A Bergamo si può perde-re, certo, ma non in quel modo. Risollevarsi dalla sensazione di inadeguatezza alla categoria non sarà semplice, ma diventa neces-sario alla vigilia di tre gare che rischiano di essere fondamentali per il futuro prossimo del Carpi: Bologna, Frosinone e Verona. Tre dirette concorrenti nel giro di otto giorni. Poi ci sarà il Sassuolo, ma ormai è chiaro che i ‘cugini’ par-lano tutta un’altra lingua.

ALLA DISPERATA RICERCA

DI PUNTI FERMIChi sperava che Vid Belec

avesse risolto una volta per tutte il ‘problema portieri’ in casa biancorossa ha avuto un sobbal-zo. Due partite sono poche per emettere sentenze defi nitive, ma al momento lo sloveno non ha fatto né meglio né peggio dei suoi predecessori. Per la particolarità del ruolo, questo è uno dei casi in cui la concorrenza può rilevarsi deleteria e la strada imbroccata è diventata a dir poco preoccu-pante.

PALLE PERSE

E CHILOMETRI PERCORSILa statistiche delle palle perse

dai biancorossi in quel di Berga-mo è impressionante: secondo i report uffi ciali della Lega sono state ben 46, con un saldo ne-

media d’età e composta anche da elementi a passo lento, tenga i ritmi soprannaturali che hanno caratterizzato l’impresa del Carpi edizione 2014-15. L’alternativa è giocare di più, ma le 46 palle perse di Bergamo sembrano infi lare tutti dentro un secondo vicolo cieco. La terza via è tutta da inventare. Rispetto all’undici di Bergamo mister Giuseppe Sannino ha ancora qualche carta da giocare, ma sono le ultime del mazzo: Lorenzo Lollo, Luca Mar-rone, Raffaele Bianco e Raphael Martinho. O portano qualità in mezzo al campo o la terza via, che sia un nuovo sistema di gioco o atteggiamento tattico, diventa obbligatoria. Ma prima di tutto questo, e Sannino sembra esserne ben consapevole, è necessario che la squadra si convinca che questa salvezza è possibile. Basta volerla, in ogni minuto di questo campionato, più di tutti gli altri. Senza naufragare, come a Berga-mo, alla prima diffi coltà.

FABIO GARAGNANI

La copertina della settimana va a Marco Sportiello, ed al modo af-fettuoso con cui ha ricambiato il saluto dei 400 carpigiani assiepati alle sue spalle, nella curva sud dello stadio di Bergamo. Gli è bastato poco per farsi rimpiangere: una mano aperta su Fedele e poi su Borriello a partita ormai chiusa. In Serie B pare fi nalmente sbocciato Maxwell Acosty: suo il gol, il secondo stagionale, che ha completato il ribaltone del Latina contro il Perugia (2-1). Nuovamente in rete anche Philip Raicevic, ma il Vicenza capitola a Vercelli (2-1). Fa festa col Novara il carpigiano doc ma mai biancorosso Federico Casarini, passato ai piemontesi negli ultimi giorni di mercato dopo essersi svincolato dal Bologna. In Lega Pro, il Bassano si blocca sulla traversa colta da Ste-fano Pietribiasi (0-0 con l’Alessandria di Filippo Boniperti, Riccardo Bocalon e Leonardo Terigi). La squadra di mister Stefano Sottili, in cui Giacomo Cenetti ha ritrovato la maglia da titolare, ora è pari alla Reggiana (che vince 3-0 a Salò con una rete di Rachid Arma) a due punti dal Cittadella capolista di Alessandro Sgrigna. Nel Girone I della Serie D, la neopromossa Palmese perde il big match con la Frattese (2-1) e cede alla Cavese il primo posto. Il gol del momentaneo pareggio porta la fi rma di Alessandro Dascoli,uno dei protagonisti della scalata dei calabresi dalla Promozione alla D nel giro di tre anni.

STORIE DI EX

Casarini con Poli a Novara, Raicevic gol

gativo, tra perse e recuperate, di 24. Prima dell’Atalanta le medie erano rispettivamente 20 (con un picco di 33 contro il Napoli) e di meno 2 (meno 11 contro la Fiorentina). Cercarne le cause può far sprofondare nella de-pressione, come se si dovesse decidere solo su quale vicolo cieco incamminarsi. La squadra è stata costruita con una idea ben diversa da quella che vinse la Serie B. Meno corsa e più qualità. Nelle statistiche dei chilometri percorsi è all’ultimissimo posto, penalizzata dall’atteggiamento tatticamente prudente delle prime sei giornate. Dal campo, l’impressione è che i biancorossi di oggi, a differenza di quelli di ieri, corrano tanto quanto gli avversari. Mai di più.

VICOLI CIECHITornare indietro per riguada-

gnare supremazia atletica rischia di essere il primo vicolo cieco. Impossibile, infatti, pretendere che questa rosa, cresciuta in

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E ORA...BOLOGNA E FROSINONE

Dici Bologna e pensi al pri-mo aprile 2015. Cioè alla data in cui il Carpi si guadagnò la Serie A al di là di ogni ragionevole dubbio. Finì 3-0, e alla fi ne della gara mister Fabrizio Castori cor-resse i tifosi: non “la capolista se ne va” ma “la capolista se n’è già andata”. Dopo sei mesi le due squadre si ritrovano nella cate-goria superiore, ma questa volta sul fondo della classifi ca. A di-spetto delle previsioni di inizio campionato, è ancora il Carpi a guardare l’avversario dall’alto al basso. Di gatte da pelare, del resto, i felsinei ne hanno più di una. La società sembra solida, e fi no ad ora ha mantenuto tutti gli impegni sottoscritti ed an-nunciati. Ma c’è un però: perché mascherare la proprietà dietro le solite scatole cinesi? Il 99% delle quote del club sono di una società lussemburghese, la «Bfc 1909 Lux SA», dove «SA»

sta per «Société Anonyme», che a sua volta fa capo a «FastPad Sarl», altra fi duciaria lussem-burghese. Mistero. Una casa di qui, una casa di là, fi nisce che si smarriscono le chiavi. E sono guai quando si perdono quelle che aprono la porta della sal-vezza. Le aveva portate in dote l’attaccante Mattia Destro. A lanciarlo nel calcio che conta con la maglia del Siena era stato proprio Giuseppe Sannino nella stagione 2011-12. Poi il passag-gio alla Roma, otto presenze in Nazionale maggiore dopo la lunga trafi la in quelle minori. In estate era arrivato all’ombra

delle due torri in pompa magna dopo la parentesi milanista, vero colpo di mercato del diesse Pantaleo Corvino. Dopo otto tur-ni è ancora fermo a quota zero. E il Bologna ne ha perse sette su otto. Nessuno ha fatto peg-gio. Di discorsi tecnico-tattici se ne possono aprire a decine. Lorenzo Crisetig che sembra aver smarrito il talento dei tempi delle giovanili dell’Inter, Franco Brienza che fatica a far la differenza in trequarti, con un anno in più e qualche energia in meno. Ma il vero tema della sfi da di sabato 24 (ore 18) è che il Bologna di Delio Rossi si gioca

Calcio Carpi unica società a trazione locale

la sua ultima chance: o arriva il rilancio o il cambio tecnico appare inevitabile. Comunque vada, Cristian Zaccardo e com-pagni avranno poco tempo per metabolizzare.

Mercoledì 28 (ore 20.45), infatti, saranno di nuovo in campo a Frosinone. Dopo quat-tro sconfi tte di fi la in apertura di campionato, la squadra di Roberto Stellone pare aver tro-vato un suo equilibrio, in gran parte fondato sull’ossatura della passata stagione e sul Matusa, catino da 10 mila posti che ha spinto i Leoni ciociari alla vitto-rie contro Empoli e Sampdoria. Dopo le quattro battute d’arresto iniziali fu brava la società del presidente Stirpe a salvare la panchina di Stellone, che nelle successive quattro gare ha cen-trato due vittorie interne, un pareggio allo Juventus Stadium e un solo stop all’Olimpico con-

tro la Lazio. Anche quando sono arrivate

le sconfi tte, i ciociari non han-no mai subito più di due gol a partita, confermandosi dunque squadra estremamente equili-brata. Rispetto alla formazione che ha tenuto testa al Carpi per gran parte della scorsa stagione, Stellone ha abbracciato in esta-te gli arrivi di Leali tra i pali, Diakite, Pavlovic e Rosi per la difesa, Chibsah e Sammarco in mezzo al campo e Verde e Lon-go in avanti. Squadra insomma senza nomi di grido ma che non ha perso le sicurezze acquisite nella straordinaria cavalcata che l’ha portata in A.

Un ostacolo insomma molto duro per il Carpi che, dopo soli quattro giorni (domenica 1 no-vembre), tornerà nuovamente in campo al Braglia col Verona. In ottica salvezza sono tutte sfi de che contano.

Felsinei nei guaiCiociari in ripresa

Il migliore del Carpi premio “Bruno Cucconi” offerto da

(tra parentesi le partite giocate)

Formazione Voce Tifosi Gazzetta Carlino Prima PaginaBelec 5 4,5 4,5 4 5Bubnjic 4 4 4 4 4,5Zaccardo 6 5,5 5,5 5,5 6Gagliolo 5,5 5 5 5,5 6Letizia 5,5 5 5,5 5,5 6Fedele 6 5,5 5 5 5,5Cofi e 4,5 4,5 4,5 4,5 5,5Lazzari 4,5 4,5 5 4,5 6Gabriel Silva 5 5,5 5 5,5 5,5Matos 5 5 5 5 6Borriello 6 6 5,5 5,5 6Lasagna 6 6 5,5 6 6,5Wallace s.v. s.v. s.v. s.v. s.v.

8^ giornata: Atalanta-Carpi 3-0Prossimi turni: Bologna-Carpi(sabato 24/10, Stadio Braglia ore 18);Frosinone-Carpi (mercoledì 28/10, Stadio Matusa) ore 20,45

Borriello 6,45 (6)Lollo 6,18 (4)Matos 6,16 (8)Fedele 6,10 (7)Zaccardo 6,10 (6)Letizia 5,95 (8)

offerto da

www.tessilgoal.itTel.0522/699703

FIORENTINA 18INTER 17ROMA 17SASSUOLO 15LAZIO 15NAPOLI 15ATALANTA 14TORINO 14CHIEVO 12SAMPDORIA 11

PALERMO 10MILAN 10GENOA 10JUVENTUS 9UDINESE 8EMPOLI 7FROSINONE 7HELLAS VERONA 5CARPI 5BOLOGNA 3

Classifi ca Serie A

Classifi ca generale

Stefano Bonacini

Mister Sannino cerca la via per la salvezza (ph. carpifc1909.it)

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25

Podismo: domenica 25 la Classica di SolieraDomenica 25 scatta la 35esima edizione della Classica Podistica “Città di Soliera”. Il ritrovo è alle ore 8 presso il Centro Sportivo in piazzale Loschi. La partenza, sia per la mezza maratona competitiva che per le non competitive (km 3,9, km 7,1 e km 12,4) è alle ore 9. Iscrizioni alle non competitive aperte fi no a 15 minuti prima della partenza.

SERIE DCorreggese sconfitta dagli

undici metri da un Delta Rovigo che vola sulle ali dell’entusia-smo (0-1). Rigore contestato a parte, la Correggese del nuovo corso Nicola Campedelli può fi nalmente ripartire da presta-zioni considerevoli, anche se i punti ancora latitano.

PROMOZIONEDopo quattro vittorie di fi la

la Solierese alza il piede dall’ac-celeratore pareggiando contro la Falk Galileo (2-2, Saguatti e Boccher), proprio nella giorna-ta in cui Carpineti e La Pieve allungano.

Restando in Promozione, a proposito di allenatori potrebbe invece terminare presto il riposo di Davide Pavesi: sembra ormai vicinissimo infatti l’esonero di Max La Rosa alla Riese, il cui sostituto potrebbe proprio essere uno tra Pavesi e Claudio Nannini.

PRIMA CATEGORIANon è certo un bel momento

per la Virtus Cibeno dopo la sconfi tta allo Zaccarelli contro la Virtus Mandrio (0-2). La quar-ta sconfi tta su sei gare potrebbe costare cara a mister Alberini, sulla graticola già da un paio di giornate e alla prova del nove domenica 25 sul campo del Real Panaro. In caso di altro stop, per la panchina si fanno i nomi dell’ex Venuta, Gigi Recchia o Paolo Amaranti.

SECONDA CATEGORIAUna splendida United in

rimonta ferma la cavalcata in solitaria del Ganaceto, fino a quel momento a punteggio pieno (2-2, Azalea e Ferraresi). Sempre di più emergono la forza e la solidità di questa United, i cui innesti di esperienza stanno portando maturità e punti gior-nata dopo giornata.

Con tre squadre in testa alla classifi ca si fa sempre più serrata la lotta al vertice nel girone H:

Pinotti(V.Cibeno)

CALCIO - Panchine bollenti: Pavesi o Nannini a Rio?

Carpine, selfi e da 3 puntiUnited e Fossolese lassù

la Fossolese approfi tta di una ingenuità avversaria per conqui-stare i tre punti sul campo del Magreta (0-1), confermandosi una delle migliori squadre del girone. La formazione di Max Ronchetti, oltretutto, vanta la miglior media inglese del tor-neo, con +3. Senza fi ne invece l’incubo della Novese: contro il Rivara (3-2, Bedotti e France-schini per i biancazzurri) è la quinta sconfi tta in campionato. La Novese è l’unica squadra a non aver ancora vinto una gara.

TERZA CATEGORIAIn vetta al girone B, Cortilese

e Folgore Mirandola continuano il testa a testa distaccando il gruppone. Più cinque sulle ter-ze è un margine considerevole, dopo appena sette giornate. A Cortile, mister Marco Di Nardo ha comunque di che gioire anche dopo il pareggio contro la Virtus Campogalliano (2-2, Ascari e Zhiti). La Folgore infatti, in una sorta di derby incrociato contro il Campogalliano, pareggia, sem-pre per 2-2, lasciando inalterata la graduatoria.

Cabassi a valanga sull’Atle-

tic Vignola (2-4, doppietta di Samuele Culzoni, Storchi e Ca-racciolo) per il primo successo in stagione. Un successo che è una vera e propria boccata di ossigeno per le furie rosse, da troppo tempo senza vittoria. Il Limidi perde lo scontro diretto contro il Gaggio (1-2) che recu-pera così metri sia ai limidesi sia alla Cabassi, ancora fanalino di coda. A Santa Croce, contro la Cittanova, la Cabassi incassa colpi pesanti per classifi ca e mo-rale, rimanendo desolatamente ultima a -3 dal Limidi.

NICOLA VALENTINI

Calcio - Dilettanti

Venuta(Cortilese)

Dream Team della settimana

Ferraresi(United Carpi)

sii)

Zanni(Carpine)Za(Ca

Mazzali(Novese)

Ve(C((C

Saguatti(Solierese)

Storchi(Carpine)

Franceschini(Novese)FSt

(Cti)

Boccher(Solierese)

S.Culzoni(Carpine)S(C

erAzalea(United Carpi)

ea

Allenatore: Carmine Caracciolo (Carpine)

La Mantia(Cortilese)

Dopo aver piegato l’ex ca-polista Ancona, la Terraquilia Carpi supera in scioltezza anche il secondo esame d’alta quota stagionale, passando per 29-22 a Prato sul campo dell’Ambra e conquistando la quarta vittoria in altrettante gare. Un’altra pro-va di forza per i ragazzi di coach Sasa Ilic, che si presentano alla super sfi da di sabato 24 contro la capolista Romagna (+3 ma con cinque gare giocate) con le carte in regola per riprendersi la vetta del girone “A”. Si giocherà an-cora alla Vallauri di Carpi (alle ore 19) e non a Cavezzo, come invece annunciato la scorsa set-timana: la concomitanza con la gara del basket femminile ha fat-to optare la società per la scelta di restare per un’ultima partita nell’impianto carpigiano, men-tre il debutto a Cavezzo è stato posticipato alla gara del 14 no-vembre contro Bologna. Intanto il d.g. Claudio Cerchiari ha in mente di portare un’altra “gem-ma” per rinforzare la squadra e ha avviato i contatti – secondo quanto racconta radiomercato – con l’ex biancorosso Zeljko Beharevic, 33enne terzino di

nazionalità montenegrina, che due anni fa ha vinto tutto con Fasano. Beharevic, che l’anno scorso era arrivato a Carpi a ottobre proprio da Fasano, sta cercando di prendere la nazio-nalità italiana e in questo caso a gennaio Carpi potrebbe tes-serarlo, visto che l’unico posto disponibile da straniero è già occupato da Rudolf Cuzic. Ma Beharevic potrebbe non essere l’unica novità per la seconda parte di stagione, visto che si parla pure di un ritorno a Carpi di Renato Rui Tupan, talento brasiliano già alla Terraquilia l’anno scorso.

Tornando alla gara di Prato, i biancorossi controllano bene nel primo tempo (15-13), poi Ambra dell’ex vice biancorosso Luca Galluccio (e in campo degli altri ex Pierluigi Di Marcello e Gigi Pieracci) si avvicina fi no al -1 ma è uno straordinario Cuzic, autore di 12 reti, a rintuzzare il ritorno dei toscani, che alla lunga crollano sotto i colpi di Carlo Sperti (4) e Bruno Brzic, pure a segno con un poker prima di infortunarsi.

DAVIDE SETTI

Reggianidominaun Litografi cada record

PODISMO

E’ stato il carpigiano Corrado Reggiani il primo a tagliare il traguardo del percorso com-petitivo di 8,5 chilometri del Trofeo La Litografi ca. La tradi-zionale corsa organizzata dalla Patria ha spento sabato 17 la sua sedicesima candelina con un’edizione all’insegna della grande partecipazione (820 al via) e dell’entusiasmo, portato soprattutto dai tanti giova-ni e giovanissimi impegnati nell’ultima tappa del circuito provinciale Uisp. Tra “i grandi”, alle spalle di Reggiani – che ha chiuso la sua fatica in 29’29” – si

Corrado Reggiani all’arrivo(ph. modenacorre.it)

è piazzato un altro portacolori della Patria, Gianluca Mazzi col tempo di 30’02”. Quinto posto invece per Carmine Belmonte (La Patria, 31’03”). In campo femminile, la vittoria è andata a Rita Bartoli della Sintofarm, con Claudia Leoncini (Atletica

Cibeno) prima tra le carpigiane. Tinte fortemente di casa La

Patria anche nelle corse giovani-li: tra i Cadetti 2000-01, Giulio Ascari ha guidato il terzetto completato da Filippo Burani e Filippo Tavoni tra il terzo e il quinto posto, con Mattia Po

ottavo; vittoria di categoria tra le ragazze per Carlotta Guidetti. Tra i Ragazzi 2002-03, ottavo Cristian Vegna e primi due gradini del podio per la coppia Eleonora Coluccini-Serena An-tezza. Carpigiani in luce anche tra gli Esordienti: tra i 2004-05,

Andrea Covezzi ha terminato quinto, come Pietro Setti tra i 2006-07 e Giacomo Orlandi tra i 2008-09, categoria che ha visto all’ottavo posto Alessandro Me-dici e Sofi a Lugli sesta in campo femminile.

E.R.

PALLAMANO - Ultima al “Vallauri”

Terraquilia piegaanche Ambrae punta sul Romagna

Un attacco dei biancorossi a Prato

Una fase delle corse giovanili(ph. modenacorre.it)

Il selfi e alla Totti scattato da Samuele Culzoni della Carpine dopo uno dei gol valsi alle furie rosse la pri-ma vittoria stagionale

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22 ottobre 2015Anno XXI n.39

26

Tennis: inverno con tre tornei Rodeo al Ct CarpiTempo di tornei al Ct Carpi: il 31 ottobre e primo novembre il circolo di via Marx ospita un Quarta categoria maschile e femminile in for-mula Rodeo, ovvero con match istantanei. Il 21 e 22 novembre toc-cherà poi a un Terza categoria Rodeo maschile e femminile, mentre il 12-13 dicembre a un Open Rodeo sempre maschile e femminile.

CALCIO UISP - Il Club Giardino A va col pallottoliere

L’Olympic prende la vettaE’ un Real “galactico”

Giornata intensa per il Cam-pionato d’Eccellenza che ha vi-sto alcune carpigiane impegnate anche sul fronte regionale.

Nel Girone A il Club Giar-dino A non lascia nemmeno un punto per strada ed infi la la quinta vittoria in altrettante partite. Questa volta a cadere è il Quattroville che, dopo essere stato in partita per più di un tempo, cede 6-3 sommerso dalle bocche di fuoco biancoverdi. A siglare il successo ci hanno pensato Giacomo Grazioli, Ciro Visciano, Mirco Gamberini, An-drea Martinelli, Giovanni Bul-garelli e Davide Pavesi. Viaggia spedito il Club 33 Tecnocasa che vince contro il S. Damaso e lo scavalca in classifi ca piazzan-dosi al secondo posto. Un 2-0 meritato e maturato grazie al primo gol di Mirco Mantovani ed al contropiede concluso splendidamente da Marcello Fontanella.

Nel Girone B, l’Olympic vince il derby con il Migliarina e lo aggancia in vetta. Una grande prova dei fossolesi che portano a casa l’intera posta in palio sfruttando al meglio la terza rete stagionale di Reja Houssan e il primo centro di Giovanni Di Dato. Il Budrione deve ancora rimandare la prima vittoria in campionato accontentandosi così di un solo punto contro l’Ndn. Il 2-2 fi nale arriva con la coppia-gol formata da Alex Spagni e Mirco Freddi. Non riesce invece a dare continuità ai risultati l’Athletic Forno che cade fragorosamente per 4-1 sul campo del Gaggio. Il gol della bandiera è di Angelo Rustichel-li. Ha riposato l’Olimpia che tornerà in campo al “Frignani” di Fossoli domenica 25 (10,30), contro l’Olympic. Giornata che proporrà anche il derby tra Ca-bassi e Budrione, in programma sabato 24 (ore 13,30) a Santa Croce.

Nel Girone C il Real Carpi scala nuovamente posizioni e si lancia all’inseguimento del Nonatula, ormai distante sola-mente un punto. I biancorossi riescono infatti a conquistare la terza vittoria consecutiva aggiudicandosi il derby con il Club Giardino B. Servono Mar-co Sorrentino e Luca Martinelli per archiviare la pratica con un rotondo 2-0. Il Novi cade per 2-1 sul campo della Vis S.Prospero e, dopo un inizio scoppiettante, viene risucchiato a centro clas-sifi ca. Il gol di Mattia Gualtieri non basta per riuscire ad impat-tare la gara.

REGIONALILa prima giornata di coppa

ha proposto un Club Giardino A in gran forma pure a livello regionale. I biancoverdi hanno calato un pesante poker sul campo del San Secondo di Par-ma. Il 4-0 fi nale porta le fi rme di Davide Pavesi, Roberto Baldini, Giovanni Bulgarelli e Lorenzo Losi. Niente da fare invece per il Club 33 Tecnocasa che viene sconfitto per 1-0 in casa dal Dogana Fontana di Piacenza. Una partita equilibrata decisa da un episodio in favore degli ospiti. Per i sanmarinesi la

gara di martedì 27, a Parma, contro il Fontevivo saprà già di ultima spiaggia: servirà infatti solamente vincere per provare a passare il turno. Real Carpi e Cabassi hanno riposato alla prima giornata ed esordiranno rispettivamente giovedì 29 (ore 21,15) contro Hic Sunt Leones di Bologna al campo D.Pietri e giovedì 29, a Ferrara, contro il Guercino. Riposerà invece il Club Giardino A.

PIETRO TURCHI

VOLLEY - Dalla B1 alla Serie D

Cec, Gsm e Texcartbuona la primaper le carpigiane

SERIE B1. E’ iniziato con il piede giusto il campionato della Cec e anche il matrimonio dei biancoblu con il loro nuovo campo di gioco. La “prima” del mini-palazzetto di Cibeno ha infatti regalato ai ragazzi di co-ach Luciano Molinari un 3-0 sui sardi del Sarroch, stesi dai colpi di Francesco Ghelfi (top scorer carpigiano con 18 punti) e Tom-maso Cordani (11). Le due prin-cipali bocche da fuoco biancoblu sono state ben servite dalla regia di un positivo Luca Bertazzoni (nella foto), palleggiatore classe ‘98 di ritorno dall’esperienza al Vero Volley Monza e promosso titolare al posto del più esperto Andrea Dall’Olio. Ottima la risposta del gio-vane prodotto del vivaio carpigiano, così come ottima è stata la presta-zione di una Cec che, nonostante un mercato che ha portato agli addii di giocatori importanti come Insalata e Renzetti, sembra avere anche quest’anno le carte in regola per potersi togliere soddisfazioni. La temperatura alle ambizioni carpigiane verrà subito misurata domenica 25, quando Andrea Bosi e compagni fanno visita ai sempre ostici Lupi Santa Croce, che all’esordio hanno però cedu-to 3-2 sul campo dell’altra nobile decaduta, la Monini Spoleto.

SERIE C. La Gsm Città di Carpi ha iniziato il campionato con lo stesso piglio con cui ha

affrontato il girone di Coppa Emilia: vincendo e convincen-do. Le ragazze di coach Davide Furgeri hanno fatto il proprio esordio nel massimo campionato regionale rifi lando un bel 3-0 al PalaAnderlini contro le giovani modenesi. Gara a senso unico e Gsm già rodata a puntino, con tutte le attaccanti coinvolte nel gioco offensivo e un’aggressività sottolineata dai 16 ace e 9 muri messi a segno. Top scorer ancora una volta è stata Debora Pini, che ha chiuso la sua gara con 18 punti personali di cui 10 al servizio. La bella giornata della

Gsm è stata com-pletata dall’esordio in categoria della classe 2000 Nicole Sala. Sabato 24 alla palestra “Gallesi” (ore 18) arriva la Vemac Vignola, che all’esordio ha cedu-to 0-3 al Nonantola.

SERIE D. Inizia col sorriso la nuo-va avventura nel

secondo campionato regionale della Texcart, la seconda squa-dra di casa Città di Carpi. Le ragazze di Uber Camurri hanno esordito battendo 3-1 il Bonde-no, con Giada Trevisani (15) e Vittoria Goldoni (14) a guidare le compagne. Sabato 24 Texcart di scena al PalaAnderlini. Inizia invece con un ko contro Cavezzo (0-3) il nuovo corso della Soliera Volley 150 del carpigiano Stefa-no Guerzoni, tornata in campo mercoledì 21 sul campo della Mukkeria Vgm.

ENRICO RONCHETTI

Non è stato l’esordio che il Rugby Carpi sperava. A Cesena, sul campo del Romagna, è infatti arrivato un autentico ko, con i romagnoli freschi di “retrocessione dalla B” che si sono imposti 53-0.Dopo un buon avvio, i Falchi si sono persi, faticando in ogni fondamentale. Sabato 24 trasferta storicamente fortunata sul campo del carcere Dozza di Bologna contro la squadra composta dai detenuti.

Rugby Falchi ko a Cesena, ora al Dozza

Tecnofondi ko con “l’alieno”Il derby vaai Lattonieri

BASKET

SERIE D. Terzo stop in al-trettante gare per la Tecnofondi, liquidata lontano dalle mura amiche dalla Vis Persiceto, be-stia nera dei carpi-giani anche nella passata stagione, dal quintetto rapido e di indiscusso talento. Carpi si presenta in terra felsinea con le armi spuntate: l’influenza limita il minutaggio di Giacomo Salami (5) mentre capitan Babes Compagnoni deve strin-gere i denti per lottare contro un fastidio al ginocchio; saranno 19 i punti della bandiera carpigia-na, paradossalmente scarni se paragonati a quelli dell’alieno che risponde al nome di Enrico Almeoni, 37 punti con un letale 7/12 da tre punti e un costante rebus contro le diverse difese ordinate da coach Davide Testi. E’ un match che si può defi nire equilibrato per poco meno di due quarti, poi la guardia persicetana

trascina i compagni verso un co-modo +16 sul 77-61. Archiviate le ultime due trasferte, si torna al PalaFerrari: sabato 24 ottobre sarà in programma Tecnofondi-Arbor, con i reggiani freschi dei primi due punti in campionato grazie alla sofferta vittoria per 78-77 contro Schiocchi Modena.

PROMOZIONE. Il derby di Promozione va con merito alla Centro Lattonieri, solida e spie-tata nello stendere i ragazzi del Nazareno tra le mura amiche dell’Itis Da Vinci. La resistenza dei ragazzi di coach Luca Barbe-

ris dura lo spazio di due periodi, nei quali Filip Spasic (14) e compagni riescono a non perdere di vista i padroni di casa, guidati da un Si-mone Solera (14, nella foto) davve-ro dominante nel pitturato; dopo il

27-20 del 20’, la Carpine spacca il match nella ripresa con un parziale da 24-7 che di fatto conclude la contesa: la quarta frazione serve solo per ruotare tutti gli effettivi in campo, con i ragazzi di coach Sergio Morettin a chiudere i giochi sul 62-43. La terza giornata vedrà il Nazareno impegnato a Novellara contro i terribili ragazzi di Nubilaria (2), mentre la capolista Carpine andrà in visita a Castelnovo di Sotto, avvarsario Marconi (2). B.S.

Eccellenza gir.A (5^ gg.)Ciuffi Pazzi-Villa d’Oro 3-4Club 33 Tecnocasa-S.Damaso 2-0Mortizzuolese-Cermasi Mulini 2-0Balena-Spm Rosselli 2-1Club Giardino A-4 Ville 6-3Riposa: Crevalcore

C.GIARDINO A 1533 TECNOCASA* 10S.DAMASO 9ROSSELLI 7MORTIZZUOLESE* 7VILLA D’ORO 7

MULINI 6CREVALCORE* 4BALENA* 44 VILLE* 3CIUFFI PAZZI 0

Classifi ca

Eccellenza gir.B (5^ gg.)Equipe-La Meridiana 0-2Modenese-Cabassi 3-0Budrione-Ndn 2-2Gaggio-Athletic Forno 4-1Fides Panzano-Sporting S. 4-0Migliarina-Olympic 0-2Riposa: Olimpia

MIGLIARINA 10MODENESE* 10OLYMPIC 10LA MERIDIANA 9F.PANZANO 8OLIMPIA* 7SPORTING S.* 7

GAGGIO 7CABASSI U. 5NDN 2R.BUDRIONE** 2A.FORNO 1EQUIPE* 0

Classifi ca

Eccellenza gir.C (5^ gg.)Nonatula-Canarini Fossa 2-0Vis S.Prospero-Novi 2-1Medolla-Pieve Nonantola 2-2Quarantolese-Ganaceto 2-1Real Carpi-Club Giardino B 2-0

NONATULA 13REAL CARPI 12MEDOLLA 11NOVI 7QUARANTOLESE 7

REAL NONAN. 6C.GIARDINO B 5CANARINI F. 4VIS S.PROSPERO 4GANACETO 0

Classifi ca

Dall’alto, il Real Carpi, una conclusione del bianco-rosso Luca Martinelli e la difesa del Giardino “B” in azione nel derby anda-to in scena al campo “Dorando Pietri”

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22 ottobre 2015Anno XXI n.39

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Oltre 60 reti in 7 gare, tante conferme e un paio di risultati a sorpresa. Si è aperta all’insegna del gol la lunga stagione della Serie A Elite “A tutto campo Cup” che Voce come ogni anno seguirà con attenzione fi no alla consegna dello scudetto.

La fatica accomuna l’esordio delle prime quattro classifi cate dell’ultimo campionato, che portano a casa tre vittorie e un pari. Proprio il pari è quello più sofferto, perché la Butega Romagnola va sotto addirittura per 5-1 contro l’indemoniata matricola Mantovazzurra Futsal (in rete Marco Spinelli, Jaou-ad Essadi, Emiraldo Osmani, Mohammed Tabli e Abdel-mounaim Boutahri) prima di riuscire nel secondo tempo a piazzare una clamorosa rimonta fi rmata da Matteo Bigarelli (3) e Filippo Sassi (2).

Partenza ad handicap anche per la Possidiese detentrice del titolo, che va sotto 2-0 col Ponce

Biliardo: Cantonese in vetta a Serie A e Serie BLa Camo Cantonese si conferma la grande favorita del campionato di Serie A provinciale prendendosi il derby di alta classifi ca contro Costa Unipol (4-2), squadra più in forma dell’inizio stagione. Canto-nese alla ribalta anche in Serie B, con la Nsc in vetta; risale a centro classifi ca Casa Modena, seconda squadra di casa Costa.

de Leon (doppietta di Marvin Sabatini) prima di mettere il turbo e vincere in allungo grazie al tris di Ricky Rossi. Stesso copione per il Flockwear, che fa suo il primo big match stagionale contro gli Warriors: gara sempre punto a punto, che i possidiesi guidano fi no al 5-3 (rete di Carlo Cavazza, Pietro De Stefano, Simone Malavasi, Andrea Diazzi e Matteo Benat-ti) prima che i ragazzi di Simone Chizzini piazzino il sorpasso fi no al +2 fi nale con le fi rme di Mattia Scacchetti (2), Cristian La Mantia (2), Alex Marconi, Alessandro Azzolini e France-sco Artoni.

Gara sempre in mano invece per la Pizzeria Capri, con Simo-ne Marastoni che festeggia il rientro nove mesi dopo l’infor-tunio con la doppietta iniziale, poi salgono in cattedra Luca Bedini (3) e Cristian Tusberti e costringono Attila Ungheni (Da-miano Iori aveva segnato l’1-1,

poi correggesi sempre almeno a -2) alla resa.

Una Mondial Utensileria Corag “spuntata” (doppietta di Simone Farina e gol di Sasà Falco) paga un primo tempo sotto tono (0-3) e cede al friz-zante Bahia Soccer che festeggia i tre punti con Daniele Azalea, Domenico Bianco, Giorgio Ferrara, Calogero Messina e Francesco Rallo.

Impatto super con la cate-goria per la matricola Trattoria Baldini che non dà scampo alla Pro Patria San Felice, che si scuote solo dopo essere andata sotto 3-0 ma chiude con un pe-sante -5 fi rmato da Alessandro Brandoli (3), Cristian Fullico (2) e Riccardo Lugli (2).

I tre punti se li prende an-che la Vis San Prospero (tris di Samuele Orlandi e reti di Vittorio Porpa e Stefano Vac-cari) che rende amaro l’esordio in categoria per l’Offi cina del gelato Soliera, cui non bastano Nicolò Cottafava e Gianfranco Regnani.

DAVIDE SETTI

In questi casi, oltre al pallone da gara, ci si porta a casa pure pali e traversa. Uno sforzo che Nicola Nosari avrà fatto volentieri dopo la manita che ha sbattuto in faccia allo Sporty Ravenna. Sono suoi i 5 gol che regalano alla Virtus Cibeno la prima vittoria stagionale (5-4), ridando entusiasmo a tutto l’ambiente virtussino in vista del super derby di sabato 24 alla Vallauri (ore 15) contro la Pro Patria San Felice. Una prova monstre quella del laterale gialloblù, che in tandem con gli altri due migliori in campo, l’assistman Pietro Pelusi e il numero uno Andrea Baravelli, ha scritto il copione di una gara da infarto. «Non so da quando tempo non vedevo tutta la Vallauri in piedi ad applaudire a fi ne gara – racconta il d.s. Andrea Motta – e il merito va diviso fra noi e il Ravenna, che è venuto per giocarsi la gara a viso aperto e ha provato a vincerla fi no alla fi ne. Il derby con la Pro Patria? Fa specie vederli ancora a zero punti dopo due gare, sabato dovremo essere bravi anche a noi nello sfruttare le loro assenze». La sfi da con lo Sporty è tutto un scappa e riprendi, perché la Virtus va avanti tre volte con Nosari e tre volte viene riacciuffata. Sul 3-3 a 8’ dalla fi ne i romagnoli però addirittura mettono la freccia e a quel punto esce tutto il cuore dei ragazzi di “Bibi” Tirelli. Ci pensa Marcos Avalos a inventarsi il pari, facendo fuori tre uomini come birilli sulla riga laterale e servendo a Nosari la palla solo da spingere in rete. Poi, dopo un paio di miracoli di Baravelli, nel fi nale è Pelusi a sfornare l’assist per la cinquina fi rmata Nosari («Non mi è mai suc-cesso in carriera e non so se mi ricapiterà...» il suo commento) che fa esplodere la Vallauri e toglie quel fastidioso zero in classifi ca alla Virtus. Ora contro la Pro Patria, travolta 6-1 in casa dal sorprendete Fossolo capolista (al fi anco di Olimpia Regium e Rimini), sarà la vera prova del nove di fronte ai quattro ex, mister Gabriele Caleffi (che gioca con la Virtus nel Csi targato Butega Romagnola...) e i vari Oreste Casceglia, Adel Rami e Riccardo Amodeo.

Il weekend di festa è completato dalla prima vittoria della Junio-res, che piega facilmente 6-3 l’Aposa in una gara sempre condotta (3-1 al riposo) grazie alle doppiette di Gianluca Galati e Malik Muizz e ai gol di Filippo Storchi ed Emanuele Savignano. L’unica nota stonata è l’addio di Muizz, pilastro di C1 e Juniores, che dal 5 novembre si trasferirà con la famiglia in Inghilterra. Per i baby domenica 25 alle 10,30 match diffi cile a Reggio con i Fratelli Bari.

D.S.

CALCIO A 5 CSI - Flockwear e Capri di forza

Pazza rimonta ButegaBaldini, impatto super

Mentre le farfalle del Club Giardino continuano a imper-versare nelle gare federali di Serie C e B, c’è una carpigiana doc ed ex farfalla biancoverde fresca di debutto nel massimo campionato italiano. Sabato 17, la prima prova del campionato nazionali di Serie A1 andata in scena a Chieti ha infatti fatto registrare l’esordio con i colori della Putinati Ferrara di Ilaria

Giovanelli, passata nel corso dell’ultima estate dal Giardino alla gloriosa società ferrarese. A Chieti, Ilaria ha eseguito il suo esercizio a corpo libero in modo preciso, sicuro e coinvolgente.

All’indomani, domenica 18, è invece toccato alle ragazze del Club Giardino, impegnate a Morciano di Romagna nella pri-ma prova regionale del campio-anto di Serie B: Annalisa Elmi

CALCIO A 5 - Virtus, ora il derby

Nosari, magica cinquina

Giovanellida Serie AEsordio exploitper il Giardino

GINNASTICA

(al corpo libero), Chiara Ferrari (alla fune), Asia Franchetto (cer-chio e clavette) e Asia Ognibene (palla e nastro) hanno disputato una grande prova, chiudendo seconde tra le sedici squadre

presenti, alle spalle solo del colosso Pontevecchio Bologna. Domenica 25, seconda prova a Ferrara con l’obiettivo per le ragazze di Federica Gariboldi di provare a ripetersi.

A sinistra, sul secondo gradino del podio di Morciano, il quartetto del Club Giardino Ilaria Giovanelli al debutto in Serie A di Chieti

BiliardoSerie A provinciale - 3^ giornata

Bar Sport Vezzano-TM Color Due 3-3TM Lubrochimica-Expocar Regina 2-4Il Portico Romei-TM Ricreativo 3-3TM Corallo-Il Portico Borghi 5-1Camo Cantonese-Costa Unipol 4-2Riposa: TM La Rocca

Classifi ca Serie A

CAMO CANTON. 12 LA ROCCA* 7TM CORALLO 11 TM LUBROC. 7COSTA UNIPOL 10 TM RICREAT. 7TM COLOR DUE 9 VEZZANO* 6PORTICO ROMEI 9 PORTICO B.* 3EXPOCAR REGINA 9

Classifi ca Serie B

NSC CANT. 18 TM DVL* 11VAL D’ENZA 15 C.MODENA 11REGINA DI C.13 BAR JOLLY 9VEZZANO* 12 G.AZZURRO 8RONDÒ 12 C.ACRIPOLI* 8S.POLO 12 C.GULLIVER 4BUCO M.* 11

Serie A “A tutto campo” (1^gr.) Mondial Corag-Bahia Soccer 3-5Warriors-Flockwear 5-7Pizzeria Capri-Attila Ungheni F. 6-4Mantovazzurra F.-Butega Romag. 5-5Pro Patria S.Felice-Tratt.Baldini 2-7Possidiese-Ponce de Leon 3-2Vis S.Prospero-Off.Gelato Soliera 5-2

Bahia Soccer 3Flockwear 3Pizz.Capri 3Trat.Baldini 3Possidiese 3Vis S.Prosp. 3Butega Rom. 1

Classifi caMantovazz. 1M.Corag 0Warriors 0Attila Ung. 0Pro Patria 0Ponce de Leon 0Off.Gelato 0

La Butega Romagnola

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