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SENATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 350a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO , lVIARTEDI 15 DICEMBRE 1981 Presidenza del presidente FANFANI, indi del vice presidente OSSICINI, del vice presidente MORLINO e del vice presidente VALORI INDICE CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM- BLEA ............ Pag. 18316 COMMEMORAZIONE DEL SENATORE FER. RUCCIO PARRI PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . 18272 SPADOLINI, Presidente del Consiglio dei mi. nistri . . 18275 CONGEDI . ............. 18269 CORTE COSTITUZIONALE TrasmIssione di sentenze ... 18318 CORTE DEI CONTI Trasmisisone di relazioni sulla gestione fi- nanziaria di enti .......... 18272 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di pres:ntazione Assegnazione ..... NuoVi-l as!)egnazione .. Presentazione di relazioni . 18269 .. 18270 . 18271 . 18271 Trasmissione dalla Camera dei deputati . 18269 Seguito della discussione: «Disposizioni per la formazione del bilan- cio annuale e pluriennale dello Stato (leg- ge finanziaria 1982) » (1583) PRBSIDENTB ...... Pag. 18276 e passim · ANDREATTA, ministro del tesoro 18285 e passiIn ANTONIAZZI (PCI) ..... 18293 ARGIROFFI (PCl) ...... 18306 BACICCHI (PCI) . . .18305 e passim · BOLLINI (PCl) . . .18324 e paSSl11l BONALZI (PCI) 18344, 18352, 18359 · CALICE (PCI) . . .. 18276, 18287 · CAROLLO (DC), relatore . .18283 e passlm · DE VIro (DC) ... 18309, 18311 · DI GrESI, ministro del lavoro e della pre- videnza sociale .. .. 18294, 18297 FBRMARIBLLO (PCI) .....18280 FERRARI-AGGRADI (DC) . .18325 e passim · FINESTRA (MSl-DN) ...... 18320 GUERRINI (PCI) 18308, 18311, 18312 Gusso (DC) ... ...... 18342 MODICA (PCl) ...... 18326 MORANDI(PCI) 18332, 18334, 18335 · NAPOLEONI (Sin.Ind.) . . . . . 18293 PISTOLESE (MSl-DN) . 18282 e passim · POLLASTRELLI (PCl) ..... 18329 RASTRELLI (MSl-DN) .18278 e passim TIPOGRAFIA DEL SENAra (1200) ~ 4

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SENATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

350a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO,

lVIARTEDI 15 DICEMBRE 1981

Presidenza del presidente FANFANI,indi del vice presidente OSSICINI,

del vice presidente MORLINOe del vice presidente VALORI

INDICE

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM-BLEA. . . . . . . . . . .. Pag.18316

COMMEMORAZIONE DEL SENATORE FER.RUCCIO PARRI

PRESIDENTE. . . . . . . . . . . . . 18272SPADOLINI,Presidente del Consiglio dei mi.nistri . . 18275

CONGEDI . . . . . . . . . . . . . . 18269

CORTE COSTITUZIONALE

TrasmIssione di sentenze . . . 18318

CORTE DEI CONTI

Trasmisisone di relazioni sulla gestione fi-nanziaria di enti . . . . . . . . . . 18272

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di pres:ntazione

Assegnazione . . . . .NuoVi-l as!)egnazione . .Presentazione di relazioni

. 18269

. .18270

. 18271

. 18271

Trasmissione dalla Camera dei deputati . 18269

Seguito della discussione:

«Disposizioni per la formazione del bilan-cio annuale e pluriennale dello Stato (leg-ge finanziaria 1982) » (1583)

PRBSIDENTB . . . . . . Pag.18276e passim

· ANDREATTA,ministro del tesoro 18285 e passiInANTONIAZZI (PCI) . . . . . 18293ARGIROFFI(PCl) . . . . . . 18306BACICCHI(PCI) . . .18305e passim

· BOLLINI (PCl) . . .18324e paSSl11lBONALZI (PCI) 18344, 18352, 18359

· CALICE (PCI) . . .. 18276, 18287· CAROLLO(DC), relatore . .18283e passlm· DE VIro (DC) . . . 18309, 18311· DI GrESI, ministro del lavoro e della pre-

videnza sociale . . . . 18294, 18297FBRMARIBLLO(PCI) . . . . .18280FERRARI-AGGRADI(DC) . .18325e passim

· FINESTRA (MSl-DN) . . . . . . 18320GUERRINI (PCI) 18308, 18311, 18312Gusso (DC) . . . . . . . . . 18342MODICA (PCl) . . . . . . 18326MORANDI(PCI) 18332, 18334, 18335

· NAPOLEONI(Sin.Ind.) . . . . . 18293PISTOLESE (MSl-DN) .18282 e passim

· POLLASTRELLI (PCl) . . . . . 18329RASTRELLI(MSl-DN) .18278 e passim

TIPOGRAFIA DEL SENAra (1200) ~ 4

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Senato della Repubblica ~ 18268 ~ VIII LegisCarurtt

15 DICE~BRE 1981350a SEDUTA ASSE~BLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ROMEI (DC) Pag, 18301ROSA(DC) . . . . 18327ROSSI(DC) . . . . 18321SCEVAROLLI(PSI) .18302 e passimSESTITO (PCI) . . . . . 18302SPADACCIA(Misto-PR) .18287 e passimSPITELLA (DC) . . 18320, 18321TARABINI,sottosegretario di Stato per il te-soro .18319 e passimURBANI (PCl) . . . . . . . . . . . . 18341

GOVERNO

Trasmissione di documenti . . . .. . 18271

ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTADI MERCOLEDI' 16 DICEMBRE 1981 Pag. 18371

PARLAMENTO EUROPEO

Trasmissione di risoluzioni . .18272

PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE

Convocazione . . . . . . . . . . . . 18269

PROGRAMMA DEI LAVORI DELL'ASSEM.BLEA

MOZIONI, INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio 18364, 18365 UNIONE DELL'EUROPA OCCIDENTALEInterrogazioni svolte in Commissione . ,18371

Per lo svolgimento di interpellanze e in-terrogazioni:

PRESIDENTE .VALORI(PCI)

. 18314-

. 18314

Integrazioni . 18314

Trasmissione di documenti . . . .. 18272

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso non è stato restitutto corretto dall'oratore

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Senato della Repubblica ~ 18269 ~ VII I Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del presidente F A N F A N I

P R E S I D E N T E . La seduta è aperta(ore 16).

Si dia lettura del processo verbale.

M I T T E R D O R FER, segretario,dà lettura del processo verbale della sedu-ta pomeridiana dellO dicembre.

P R E S I D E N T E . Non essendovi os-servazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi

P R E S I D E N T E . Hanno chiesto con-gedo i senatori Bisaglia per giorni 1, Mazzaper giorni 2, Roccamante per giorni 2 e Ver~naschi per giorni 5.

Parlamento in seduta comune, convocazione

P R E S I D E N T E. Il Parlamento inseduta comune è convocato per giovedì 17dicembre 1981, alle ore 9, con il seguenteordine del giorno: «Votazione per la ele-zione di un giudice della Corte Costituzio-nale ».

Disegni di legge, trasmissione dalla Cameradei deputati

P R E S I D E N T E. In data 14 dicem-bre 1981, il Presidente della Camera dei de-putati ha trasmesso i seguenti disegni dilegge:

C. 2943. ~«Conversione in legge, con mo-dificazioni, del decreto-legge 7 novembre1981, n. 632, recante misure urgenti per l'as-sistenza sanitaria al personale navigante»(1663) (Approvato dalla Camera dei depu~fati) ;

C. 2930. ~ « Conversione in legge, con ma-dificazioni, del decreto-legge 4 novembre1981, n. 622, recante straordinaria erogazia-ne finanziaria all'IRI per fronteggiare glioneri conseguenti alla negoziazione di con-tratti internazionali in Algeria» (1664) (Ap-provato dalla Camera dei deputati);

C. 2921. ~ « Conversione in legge del de-creto-legge 31 ottobre 1981, n. 619, recantedifferimento del termine di scadenza delleconcessioni idroelettriche stabilito con leg-ge 31 marzo 1977, n. 92, e prorogato condecreto-legge 31 gennaio 1981, n. 13, conver-tito, con modificazioni, nella legge 1° apri-le 1981, n. 106» (1665) (Approvato dalla Ca-mera dei deputati);

C. 2920. ~ «Conversione in legge, conma ,dificazioni del decreto-legge 4 novembre1981, n. 620, concernente provvedimenti ur-genti in materia di tutela delle acque dal-l'inquinamento » (1666) (Approvato dalla Ca-mera dei deputati);

C. 2801. ~ « Copertura finanziaria del de-creto del Presidente della Repubblica di at-tuazione dell' accordo per il periodo maggio1979-dicembre 1981 relativo ai dipendenti po-stelegrafonici e disposizioni riguardanti l'or-ganizzazione e l'ordinamento del personaledell'Amministrazione delle poste e delle te-lecomunicazioni e dell'Azienda di Stato peri servizi telefonici» (1667) (Approvato dallaloa Commissione permanente della Cameradei deputati).

Disegni di legge, annunzio di presentazione

P R E S f D E N T E . Sono stati pre-sentati i seguenti disegni di legge di inizia-tiva dei senatori:

SIGNORI, CIPELUNI, BARSACCHI, SCEVAROLLI,

BOZZELLO VEROLE. BONIVER, DELLA BRIOTTA,

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Senato della Repubblica ~ 18270 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350"' SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

Dr NICOLA, DA ROTT, FERRALASCO, FINESSI,FOSSA, JANNELLI, LANDOLFI, LEPRE, MARAVAL-

LE, MONSELLATO, NOCl, PITTELLA, SEGRETO,

SPANO e VIGNOLA. ~ « Delega al Governoper l'emanazione di provvedimenti urgentia favore dei portatori di invalidità» (1668);

SAPORITO, MARAVALLE, SALERNO, BOGGIO,

MANCINO e VITt\LONE. ~ « Modifiche all'arti-colo 111 del decreto del Presidente de1Ja Re-pubblica 11 luglio 1980, n. 382, concernenteil riordinamento della docenza universita-ria» (1669).

Disegni di legge, assegnazione

P R E S I D E N T E. Il seguente dise-gno di legge è stato deferito

.~ in sede deliberante:

alla jn Commissione permanente (Affariesteri) :

« Autorizzazione di spesa per la costruzio-ne di immobili da adibire a sede delle rap-presentanze diplomatiche italiane a Riyadhe New Delhi)} (1397-B) (Approvato dal Se-nato e modificato dalla ja Commissione per-manente della Camera dei deputati), previoparere della Sa Commissione.

I ~eguenti disegni di legge sono stati de-feriti

~ in sede referente:

alla ja Commissione permanente (Affariesteri) :

« Ratifica ed esecuzione degli Accordi trala Repubblica italiana e la Repubblica fe-derale di Germania aggiuntivi alla Conven-zione europea di estradizione del 13 dicem-bre 1957 e alla Convenzione europea di as-sistenza giudiziaria in materia penale del20 aprile 1959, firmati a Roma il 24 otto-bre 1979» (1576), previ pareri della la, del-la 2a e della 6" Commissione;

alla Sa Commissione permanente (Pro-grammazione economica, bilancio, parteci-pazioni statali):

« Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 4 novembre 1981, n. 622,recante straordinaria erogazione finanziariaall'IRI per fronteggiare gli oneri conseguen-ti alla negoziazione di contratti internazio-nali in Algeria» (1664) (Approvato dalla Ca-mera dei deputati), previ pareri della la edella loa Commissione;

alla 6a Commissione permanente (Finan-ze e tesoro):

ROMEI ed altri. ~ « Norme sulla istitu-zione di fondi di investimento del rispar-mio dei lavoratori» (1633), previ pareri del-la ta, della '}a, della sa, della 8a e della lI"Commissione;

BEVILACQUAed altri. ~ « Proroga del ter-

mine di cui all'articolo 1 della legge 23 set-tembre 1981, n. 533, relativa all'emanazionedei provvedimenti delegati in materia diriordinamento delle pensioni di guerra»(1641), previo parere della l" Commissione;

« Norme per la stabilizzazione del perso-nale precario del Ministero delle finanze eper il potenziamento delle Conservatorie deiregistri immobiliari )} (1647) (Approvato dal-la 6" Commissione permanente della Ca-mera dei deputati), previ pareri della la edella sa Commissione;

alla Ja Commissione permanente (Istruzio-ne pubblica e belle arti, ricerca scientifica,spettacolo e sport):

« Interventi straordinari a favore delle at-tività dello spettacolo» (1658), previ pareridella la, della sa e della 6a Commissione;

alla Bn Commissione permanente (Lavoripubblici, comunicazioni):

« Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 4 novembre 1981, n. 620,concernente provvedimenti urgenti in mate-ria di tutela delle acque dall'inquinamento»(1666) (Approvato dalla Camera dei depu-tati), previ pareri della la, della sa, della 10"'e della 12a Commissione;

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18271 ~

15 DICEMBRE 1981350" SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

({ Copertura finanziaria del decreto del Pre~sidente della Repubblica di attuazione del~l'accordo per il periodo maggio 1979-dicem~bre 1981 relativo ai dipendenti postelegra-fonici e disposizioni riguardanti l'organizza-zione e l'ordinamento del personale dell'Am~ministrazione delle poste e delle telecomuni-cazioni e dell' Azienda di Stato per i servizitelefonici» (1667) (Approvato dalla loa Com~missione permanente della Camera dei de-putati), previ pareri della la, della Sa e del-la lP Commissione;

alla lOa Commissione permanente (Indu-stria, commercio, turismo):

« Conversione in legge del decreto-legge31 ottobre 1981, n. 619, recante differimen-to del termine di scadenza delle concessioniidroelettriche stabilito con legge 31 marzo1977, n. 92, e prorogato con decreto-legge 31gennaio 1981, n. 13, convertito, con modifi-cazioni, nella legge 10 aprile 1981, n. 106»(1665) (Approvato dalla Camera dei depu~tati), previ pareri della P e della 8a Com-missione;

alla 12a Commissione permanente (Igienee sanità):

«Conversione in legge del decret<rlegge7 novembre 1981, n. 632, recante misure ur~genti per l'assistenza sanitaria al personalenavigante» (1663) (Approvato dalla Cameradei deputati), preví pareri della la, della 5\della 8a e della 11a Commissione.

Disegni di legge, nuova assegnazione

P R E S I D E N T E. Su richiesta del-la Sa Commissione permanente (Program-mazione economica, bilancio, partecipazionistatali), è stato deferito in sede deliberantealla CommissiO!l1e stessa il seguente disegnodi legge, già assegnato a detta Commissionein sede referente:

({ Norme modificative della legge 15 giu~gno 1978, n. 279, concernente le società giàinquadrate nel gruppo EGAM» (1613) (Ap-provato dalla SILCommissione permanentedella Camera dei deputatt.).

Disegni di legge, presentazione di relazioni

P R E S I D E N T E. A nome della laCommissione permanente (Affari costituzio~nali, affa:r:i della Presidenza del Consiglio edel 'interno, ordinamento generale dello Sta~to e della pubblica amministrazione), indata 10 dicembre 1981, il senato're Neri hapresentato la relazione sul disegno di legge:De Giuseppe ed altri. ~

({ Rivalutazione deisupplementi di congrua per il clero» (1505).

A nome della Ha Commissione permanen~te (Lavoro, emigrazione, previdenza sociale),in data 10 dicembre 1981, il senatore Bom-bardieri ha presentato la relaZilone sul di-segno di legge: ({ Revisione della disciplinadell'invalidità pensionabile » (464).

Governo, trasmissione di documenti

P R E S T D E N T E. Il Ministro dellayoro e della previdenza sociale ha inviato,ai sensi den' articolo 9 della legge 24 gen-naio 1978, n. 14, la comunicazione concer~nente la nomina del cavalier Giovanni Bo-reno a membro del consiglio di ammini-strazione dell'Istituto nazionale per l'assi-curazione contro gli infortuni sul lavoro.

Tale comunicazione è stata trasmessa, percompetenza, alla Il a Commissione perma-nente (Lavoro, emigrazione, previdenza so-ciale).

Il Ministro del tesoro ha inviato, ai sensidell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978,n. 14, la comunicazione concernente la no-mina del dattaI' Gerardo Marino a consi-gliere della sezione autonoma per il creditoteatrale presso la Banca nazionale del lavoro.

Tale comunicazione è stata trasmessa. percompetenza, alla 6a Commissione perma~nente (Finanze e tesoro).

Il Ministro del bilancio e della program-mazione economica, nella sua qualità di vicepresidente del Comitato interministerialeper la programmazione economica (CIPE),ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, ultimocomma, della legge 12 agosto 1977, n. 675,

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Senato della Repubblica ~ 18272 ~ VIII Legislatura

350-' SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

copia delle deliberazioni adottate dal Comi~tato interministeriale per n coordinamentodeHa politica industriale (CIPI) nella sedutadel 19 novembre 1981, riguardanti l'accerta~mento dello stato di crisi aziendale e setto.riale per un gruppo di società e l'ammis~sione ai benefici di cui all'articolo 4 dellalegge n. 675 del 1977 di alcuni progetti diristrutturazione.

Le deliberazioni anzi dette saranno tra-smesse alle Commissioni permanenti sa,lOa ella.

n Ministro della difesa ha trasmesso copiedei verbali delle riunioni del 5 e del 14 otto-bre 1981 del Comitato per l'attuazione deHalegge 16 febbraio 1977, n. 38, sull'ammoder-namento dei mezzi dell'Aeronautica militare.

I verbali anzi detti saranno inviati alla4a Commissione permanente.

VEO, trasmissione di documenti

P R E S I D E N T E. Il presidente del~l'Unione dell'Europa occidentale ha trasmes~so i testi di quattro Raccomandazioni, ap-provate da quell'Assemblea nel corso dellasessione tenutasi a Parigi dal 30 novembreal 3 dicembre 1981, concernenti:

l'Unione europea e rUEO;la sicurezza dell'Europa e del sud-Atlan-

tico;

n nuovo esame dei pericoli corsi dallapace nel mondo e la sicurezza dell'Occidente;

i negoziati relativi alle forze nuclearidi teatro.

Tali raccomandazioni saranno trasmessealla 3a Commissione permanente.

Corte dei conti, trasmissione di relazionisulla gestione finanziaria di enti

P R E S I D E N T E. Il presidente del-la Corte dei conti, in adempimento al dispo-sto dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958,n. 259, ha trasmesso la relazione concernen-te la gestione finanziaria dell'EFIM-Ente par-tecipazioni e finan.ziamento industria mani-

fatturiera, per l'esercizio 1979 (Doc. XV, nu-mero 16).

Tale documento sarà inviato alla sa Com-missione permanente.

Pa~lamento europeo, trasmissionedi risoluzioni

P R E S I D E N T E. Il Presidente delParlamento europeo ha trasmesso n testo diuna risoluzione, approvata da quell'Assem~blea, concernente la cooperazione politicaeuropea.

Tale risoluzione sarà trasmessa alla 3aCommissione permanente.

Commemorazione del senatoreFerruccio Parri

P R E S I D E N T E. (Si leva in piedie con lui tutta l'Assemblea).

Onorevoli colleghi, una settimana fa Pa-lazzo Madama ha aperto le sue porte ad au-torità e cittadini accorsi a rendere l'estremosaluto a Ferruccio Parri, quasi novantaduen-ne ~ perchè nato n19 gennaio 1890 a Pine-rolo ~ deceduto nel romano Ospedale mili-tare del Celio all'alba dell'8 dicembre.

All'inizio dell'ultimo viaggio da Roma alcimitero di Genova, n Presidente della Re~pubblica, le rappresentanze delle massimeistituzioni nazionali e delle organizzazionidei combattenti per la libertà, e i cittadinihanno partecipato agli onori civili ed alla ce~lebrazione religiosa che, in esecuzione delledecisioni del Governo e nel rispetto della vo-lontà dei familiari, n Senato ha predispo-sto nel Palazzo della Sapienza.

In quella occasione un vicinissimo compa-gno nella lotta per la libertà e l'ordinariomilitare hanno con grande chiarezza illustra-to le virtù dimostrate e le benemerenze ac~quisite da Ferruccio Parri quale uomo, qualecittadino, quale valoroso soldato della pri-ma guerra mondiale, quale tenace opposito-re del fascismo e promotore di conseguenteazione politica clandestina ed aperta percontrastarlo, quale autorevolissimo ed assai

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Senato della Repubblica ~ 18273 ~ VIII Legislatura

350" SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DIC:EMBRE 1981

impegnato capo per combattere il nazi-fasci-smo nel biennio di guerra partigiana che por-tò l'Italia alla liberazione e lui stesso allaguida del primo Governo ad essa seguito.

Una densa serena rievocazione di quelloche è stato Parri nella vita italiana dell'ulti-mo cinquantennio e del posto che egli or-mai occupa nella storia d'Italia è stata fat-ta nel discorso pronunziato da Leo Valianinel cortile della Sapienza. Sento il dovere diesprimere a nome di tutti e mio un sinceroringraziamento all'appassionato oratore, sot-tolineando il generale consenso manifestatoal suo dire dal lungo applauso di tutti gliastanti e dal significativo abbraccio di chi~ came il Presidente Pertini ~ della lattadi Pani essendo stato compartecipe, si è tro-vato nella felice posizione di potere valutar-ne appieno l'eroicità ed il grande merito.

L'eloquente rievocazione del collega Valia-ni, tuttavia, non mi dispensa dal prestarela mia voce per fare in questa Aula, nelle for-me tradizionali e con la particolare ispira-zione di una lunga amicizia, obiettivo ricor-do del mandato che il grande italiano testèscomparso, dopo aver partecipato aUa Con-sulta ed alla Costituente, ha svolto in questaAssemblea.

Per esperienza diretta mi trovo in condi-zione di dire che l'espletamento del manda-to parlamentare è stato svolto da FerruccioPani con assiduità e attiva partecipazionein ogni sede, in ogmi momento. Solo la de-genza, per il male che lo ha afflitto, ne haimpedito la presenza in questi ultimi anni.Altrimenti, da senatore di diritto nella pri.ma e eletto nella terza legislatura, da sena-tore a vita dal '63 Ì1itpoi, con interrogazio-ni, interpellanze, mozioni, presentazione diproposte di legge, partecipazione non di so-la presenza a Commissioni permanenti, spe-ciali e bicamerali, interventi nelle sedute de-dicate in Aula ai dibattiti sulla fiducia, sul-le leggi, sul contr.ollo dell'Esecutivo, Ferruc-cio Parri ha costituito per tutti un preclaroesempio.

Non è questa una espressione laudativarivolta da amico ad amico, è la sinteticaconclusione di un'attenta osservazione deinostri atti. Mentœ li rileggevo nei giorniscorsi per ritrovaxe in essi l'eco della parola

di Parri tra noi, ho potuto constatare chequale membro deIJa Consulta e della Costi-tuente in quelle due assemblee prese parteattiva ai dibattiti per una ventina di volte.Nell'Assemblea senatoriale quale senatore didiritto nella prima e eletto nella terza legi-slatura prese la parola complessivamente ot-tanta volte. Quale senatore a vita nelle suc-cessive legislature, fino all'inizio della suamalattia nel 1978, prese la parola ancoraper altre ottanta volte. E sempre non perpolemiche interruzioni o per poche parole,ma per ampi interventi, frutto evidente diattento studio dei problemi all'ordine delgiorno.

E se aggiungiamo il rHievo che, membroa volta a volta delle Commissioni permanen-ti degli esteri, bilancio, finanze e tesoroistruziooe, delle Commissioni intercameraliper la mafia, il Sifar, la delega sui dazi do-ganali, della Commissione speciale sulla leg-ge per l'energia elettrica, sempre in esse pre-se parte attiva ai lavori, giungiamo in tuttaobiettività a concludere che anche sotto que-sto profilo la personalità di Ferruccio Parrim€rita di essere segnalata come eccezional.mente esemplare.

Esemplare la confermano la preparazionepersonale che tutti i suoi interventi in Aularivelano, sia quando si riferiscono alla poli-tica generale, che alle politiche particolar-mente connesse alla sua lunga esperienza edalle vicende della sua vita: i problemi dellainflazione negli anni '40, i problemi delleriforme negli anni '50, della progl"ammazio-ne negli anni '60, dello sviluppo negli anni'70, dell'ordine democratico, della violenza,del terrorismo, dell'unità europea, dellaNATO, della distensione, del disarmo, delterzo mondo, della pace, in ogni momentodelicato della storia italiana e mondiale de-gli ultimi trent'anni.

E sempre in quasi tutti gli interventi uncostante ammonimento, come quello espres-so in quest'Aula il 18 dicembre 1968: «Dob-biamo domandare delle vedute nuove, del-le vedute d'insieme che la situazione rendenecessarie ...Non sono più tempi di ordina-ria amministrazione, questi ».

Cinque mesi prima, parlando sulla fiduciaal Governo Leone, più diffusamente aveva

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Senato della Repubblica ~ 18274 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

precisato: «Non c'è strategia di riforme,non c'è gruppo di programmi, di obiettiviintermedi validi senza questo respiro piùampio delle cose umane, della vita umana.In questo ordine d'idee certi fatti politicidovrebbero portare a combattere contro idetentori reali del controllo dei bottoni,quelli cioè che controllano lo sviluppo delnostro sistema . .. Ogni riforma sia accom-pagnata da questo senso nuovo della socie-tà alla misura dell'uomo, della dignità del-l'uomo, del lavoratore nella fabbrica che habisogno prima di tutto non di uno statutosindacale ma dello statuto civile del lavo-ratore nel luogo del lavoro ».

Quasi continuando le sue osservazionidel '68, parlando sulla fiducia al GovernoRumor, il 10 aprile 1970 il senatore Ferruc-cio Parri sottolineava quanto fosse difficilela presente fase sociale, «ricca di fermentipositivi ... ma anche disgregativi ». E aggiun-geva: «Assistiamo ad una specie di rivoltadei giovani contro gli anziani della qualenon ci stupiamo perchè è, vorrei dire, nor-male nella vicenda delle generazioni; è, percosì dire, cidica, ma occorre vedere che co-sa ci attende al di là di essa. Per ora rilevia-mo un pericoloso aggravarsi dei fattori didisgregazione mentre, proprio in questa fa-se, accorrerebbero propositi ed iniziativecoerenti, costanti, capaci di una influenzaaggregatrice, sociale e quindi politica ... So-no solo i grandi ideali che possono richiama-re i giovani, che possono fermare i proces-si di disgregazione ».

Due anni prima aveva anticipato la suapersuasione che doveva essere stata all' ori-gine in decenni passati di un impulso idealedella sua azione politica e sociale: «un prin-dpio morale è elementare, un precetto evan-gelico, una concezione generale che conside-ra la libertà anche sul piano internazionale,come non mai scindibile dalla giustizia.

« Libertà e giustizia sono espressioni del-l'unità dello spirito umano e sono inscindi-bili e correlate: tanta è la libertà quanta èla giustizia ».

A questo punto possiamo insieme dire ditrovarci di fronte ad una eloquente confer-ma dell'adesione che anche Parri aveva datonel'47 al secondo comma del terzo articolo

della nostra Costituzione: «:E. compito dellaRepubblica rimuovere gli ostacoli di ordineeconomico e sociale, che, limitando di fattola libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impe-discono il pieno sviluppo della persona uma-na e l'effettiva partecipazione di tutti i lavo-ratori all'organizzazione politica, economicae sociale del Paese ».

Altro punto di riferimento di tutto il pen-siero politico di Parri è quello che concernel'Europa. Idea da lui sempre collegata allosviluppo del nostro continente ed alla pacedel mondo. Proprio parlando sulla fiduciaal Governo De Gasperi ill luglio 1948, a no-me del Partito repubblicano del quale eraentrato a far parte, Parri recisamente af-fermò: «Noi non abbiamo altra strada perorganizzare la nostra pace, se non quelladi organizzare l'Europa e in linea political'Europa occidentale in special modo. Noidobbiamo cercare di vedere anche più in là:la pace d'Europa è condizionata dalla pacedel mondo ».

Con questa consapevolezza Parri seguì ecommentò i vari momenti della vita inter-nazionale, con particolare attenzione quellidelle relazioni tra l'Europa e gli Stati Uni-ti d'America e quelli delle relazioni dell'Oc-cidente con i Paesi dell'area comunista. Pron-to e deciso nel condannare le menornazianiche in questi ultimi di volta in volta subivala libertà, ma pronto altresì a sollecitarevigile condotta per fronteggiare contraccol-pi temibili.

In questi giorni in cui decisioni quasi uni-versalmente deprecate hanno arrestato inPolonia una evoluzione della vita politicada molti salutata come l'avvio alla demo-cratizzazione di un sistema assai carente inmateria, non possiamo non rileggere quandoil 31 agosto 1968, dopo i fatti di Praga, Par-ri espresse condanna e deplorazione perquanto era avvenuto in Cecoslovacchia. Perquanto obiettivo possa essere ~ disse Par-ri ~ l'esame « delle motivazioni che posso-no avere indotto cinque paesi comunisti amuoversi a mano armata contro un altrodei paesi vicini» ... «nessuna delle ragioniaddotte per la repressione in Cecoslovacchia,considerando perduta alla comunità del si-stema comunista la Cecoslovacchia stessa,

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Senato della Repubblica ~ 18275 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE19813Soa SEDUTA ASSEMBLEA . REsoco"no STENOGRAFICO

può sormontare il principio ed il diritto al~la libertà e alla auto determinazione dei po-poli, che non tollerano nessun pretesto peressere compressi ...

« Ed è con profonda preoccupazione perl'avvenire che il nostro giudizio è rafforza~to dalla profonda consapevolezza delle graviconseguenze che indubbiamente questo even-to porta con sè nella convivenza internazio-nale e può portare anche nella politica ita-liana ».

Il momento che sta attraversando il mon~do rende particolarmente meritevoli di con-siderazione queste parole di Parri, ferme nelgiudicare condotte riprovevoli, preoccupatedi non derogare dalla insistente ricerca del~la pace, in modi e forme che mai calpestinoil valore immenso della libertà per gli indi-vidui e i popoli.

L'adesione a quanto di Parri e su Parriha detto nei giorni scorsi un eminente 001-lega, il ricordo di quanto Parri operò in Se-nato e disse in mezzo a noi, rende ancorapiù commossa l'espressione di cordoglio cherinnoviamo al figlio, alla nuora, ai nipotioggi presenti in quest' Aula, nonchè ai col-leghi che particolarmente lo ebbero presi~dente per certo tempo e guida sempre delGruppo della Sinistra indipendente.

Ma al di là di ogni distinzione di parentdae di scelte politiche reciprocamente tuttipossiamo condolerci della grande perditache con la morte di Ferruccio Parri ha fat~to il Senato ed ha fatto l'Italia.

s P A D O L I N I, presidente del Con-siglio dei ministri. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I, presidente del Con-siglio dei ministri. Onorevole Presidente,onorevoli colleghi, il Governo si associa consentimento commosso alle elevate parolepronunciate da lei, signor Presidente del Se~nato, in memoria di Ferruccio Parri, anima~tore del secondo Risorgimento d'Italia, pri-mo Presidente del Consiglio dell'Italia inte~ramente liberata, ultimo Presidente del Con-

siglio di quella tradizione liberaI-democrati-ca che prima del fascismo aveva guidato ilpaese. In lui si congiunsero, in una difficilecongiunzione che rese solitaria e severa lasua esperienza, intransigenza di pensiero e ri~gare di azione in difesa della libertà. Il suostesso leggendario coraggio fu una lezionedi stile.

Parri incarnò valori secolari della storiarisorgimentale italiana, valori che vorrei de-finire quiritari; interpretò e visse anche lalotta armata con lo stesso schivo modellocon cui occupò, in francescana povertà, ilsuo posto, al Viminale, di Presidente delConsiglio fra giugno e novembre del 1945.Egli ci disse e ci dice che il dovere dell' op~posizione all'arbitrio dittatoriale, il doveredi scandagliare i problemi nei termini piùconcreti possibiJi, il dovere dell'onestà fan-no, devono fare parte della normalità del cit-tadino e della società civile. Era la lezionedi Mazzini e di Rosselli che viveva in lui eall'insegnamento di Rosselli Parri rimasesempre fedele. Nella sua ricerca di un mo-dello di democrazia integrale, senza aggetti-vi, egli non separò mai gli ideali di libertàdagli ideali di giustizia, gli uni e gli altriconsegnati in una bandiera destinata a rac~cogliere nella lotta di Liberazione tante ener~gie e tanti eroismi: il Partito d'azione, risor-gimentale anch' esso nella' remota ispiratri~ce testata.

Si dice che fu un profeta solitario e lofu in un certo significato corrivo del termi~ne so'litudine; ma non lo fu quanto a capa-cità di lasciare a molti il senso di una sca-bra visione di cultura politica basata sul-l'austerità, sull'anticonformismo, sul corag-gio delle scelte impopolari, a cominciare dalgiorno in cui lasciò, nel novembre del 1925,la leggendaria redazione del «Corriere del~la Sera» per solidarietà col direttore LuigiAlbertini, estromesso dal fascismo. La prov-vida norma costituzionale che permette aibenemeriti della patria di sedere in questaAssemblea gli consentì di trovare un' altis-sima cattedra alla sua lezione, alla lezioneche lei ha ricordato nelle fasi salienti, signorPresidente, dopo una ricca e complessaesperienza politica combattuta nelle file

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VIII Legislatura:;r:nato ddla Repubblica ~ 18276 ~

15 DICEMBRE 1981350" SEDUTA AS~~Ei\!BLEA ~ RESOCO~TO STENOGRAFICO

azioniste, repubblicane, socialiste e poi del~la Sinistra indipendente. E la sua lezione didignità e di probità morale ineguagliabile ri~mane nel cuore di tutti noi.

Seguito deHa discussione del disegno dilegge:

{( Disposizioni per la formazione del bilancioannuale e pluriennale dello Stato (leggefinanziaria 1982)>> (1583)

P R E S I D E N T E . L'ordine del gior-no reca il seguito della discussione del di-segno di legge: «Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e pluriennale del-Jo Stato (legge finanziaria 1982) ».

Onorevoli colleghi, ricordo che nelle se-dute precedenti sono stati accantonati gliaritcoli 1, 38 e 56, con i connessi emenda~menti. Da ultimo, nella seduta antimeridia-na dello scorso venerdì, è stato accantona~to l'emendamento aggiuntivo 56. 0.1. Poi-chè successivamente è stato presentato daisenatori Rastrelli, Pistolese, Crollalanza edaltri l'emendamento 56. O.3, ill quale vertesu materia analoga a quella contemplatanell'emendamento già ricordato 56. 0.1, ri-tengo opportuno di dispome ugualmentel' accantonamento~.

Ciò premesso, possiamo iniziare con l'esa-me degli articoli aggiuntivi proposti congli emendamenti 56.0. 2 e 56. O.4. Se ne dialettura.

M I T T E R D O R FER, segretario:

Art. ...

« :Ë autorizzata l'iscrizione a bilancio nel-Jo stato di previsione della spesa del Mini-stero del tesoro per l'anno 1982 dell'importodi 30D miliardi corrispondente alla quotadi cui all'articolo 85 della legge 14 mag-gio 1981, n. 219, relativo al finanziamento

del programma straordinario di edilizia re~sidenziale nell'area metropolitana di Na-poli ».

56.0.2 CALlCE, CHIARaMoNTE, FERMARIEL-

La, VALENZA, MOLA, IANNARONE,

DI MARINO, BACICCHI

Art. ...

«In esecuzione dell'articolo 85 della leg-ge 14 maggio 1981, n. 219, titolo VIII, inter-vento statale per l'edilizia a Napoli, il Mi~nistero del tesoro è autorizzato, in base apropri decreti, con note di variazione di bi-lancio e previa imputazione sul fondo inve-stimenti ed occupazione, ad iscrivere in bi.lancio entro e non oltre il 31 maggio 1982la quota di fondi residui ~ sull'importo glo-

bale di lire 1.050 miliardi di cui al richia~mato articolo della legge n. 219 ~ rispettoall'ammontare dei prestiti esteri e delle ero-gazioni del Fondo di ristabilimento del Con-siglio d'Europa, che a tale data saranno for-malmente convenzionati ».

III

156.0.4 RASTREl.LI, PISTOLESE, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

MONllm, Pozzo

C A L I C E . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

* C A L I C E . Signor Presidente, questoemendamento riguarda la città di Napoli;ma noi vorremmo permetterci di ricordareal Governo, e per esso al suo Presidente delConsiglio, alcune questioni relative al finan-ziamento dell'opera di ricostruzione nellezone terremotate. -La prima questione che

I

vogliamo sollevare, signor Presidente, e cheabbiamo già sollevato in Commissione sen-za avere una risposta esauriente, è la que-stione dei finanziamenti per l'opera di rico~struzione complessiva nelle zone terremota-te relativa al 1981.

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Senato della Repubblica ~ 18277 ~ VIII Legislaturu

350" SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

Presidenza del vice presidente O S S I C I N I

(Segue C A L I C E). Ella, signor Presi-dente del Consiglio, è venuto nelle zoneterremotate e questa è cosa molto lodevole.Quello che è successo dopo relativamenteai suoi impegni, signor Presidente del Con-siglio, non per sua responsabilità, diciamocome pura constatazione dei fatti, non è al-trettanto lodevole. E infatti che cosa è ac-caduto nel 1981? La legge 219 prevedeva unadotazione di 2.000 miliardi di lire. Io capiscoche l'intensità della pietà in questo paeseè identica all'intensità dell'oblio rispetto acerte drammatiche questioni. Io non preten-do attenzione pretendo soltanto che mi siconsenta di esporre i drammatici problemifinanziari delle zone terremotate.

:È accaduto che da giugno a settembre ilCIPE ha fatto ben diciannove delibere di at-tribuzione di fondi per le zone terremotate;ora intorno a queste delibere del CIPE esi-ste qualche mistero non ancora sciolto edi cui chiediamo chiarimenti al Governo.Ufficiosamente abbiamo appreso che sareb-bero stati erogati 1.913 miliardi in treminidi cassa rispetto alla competenza di 2.000: èun dato offerto in Commissione dal Mini-stro del bilancio, il quale però dice che irelativi decreti di accreditamento di questesomme sono ancora alla Corte dei conti.Almeno questo avveniva dieci giorni fa.

Non è chi non veda quali siano state leconseguenze, nell'attività di ricostruzionedelle zone terremotate, di un ta!le ritardofra deliberazione del CIPE ed effettivi ac-crediti. :È stato un presidente democristianodella gfunta regionale della Basilicata a de-nunciare apertamente in Consiglio regionaleil blocco delle attività di ricostruzione nellecampagne della sua regione, di fronte al fat-to che non aveva a disposizione i finanzia-menti necessari. Siamo arrivati all'assurdoche la presidenza della giunta regionale del-la Campania, per citare un altro esempio e

i Commissari straordinari del Governo siscambiano telegrammi di questo tipo. Chie-do scusa all'Assemblea se sono costretto adarne lettura ma la questione ha qualche ri-lievo relativamente al problema della rico-struzione nelle zone terremotate.

({ Zamberletti ha rappresentato ~ scrive

il Presidente della Giunta regionale campa-n0. ~ urgente necessità di reperimento di

fondi at fine completamento opere interes-santi anche cotesto comune (il telegrammaè rivolto ai sindaci). Il CIPE pertanto haporposto decurtazioni somme a suo tempoassegnate ex articolo 4, legge 219, stante an-che l'impossibilità di realizzare globalmenteentro il corrente anno il programma propo-sto ». Siamo arrivati alle proposte della ri-partizione del niente perchè la verità è chei sindaci non hanno avuto ancora accredita-te le somme per il 1981. Meglio ancora vachiarito in questa sede se i relativi decretisono ancora alla Corte dei conti o se l'ac-credito effettivo sia stato solo del 25 percento, il che non muta la gravità della que-stione.

Signor Ministro del tesoro, nelle zone ter-remotate ~ mi consenta solo questo riferi-mento perchè la questione la riguarda diret-tamente ~ ci sono disagi. La mia impressio-ne, senza che lei ne abbia voglia, è che pos-sa diventare ella stessa una parte del pae-saggio sismico delle regioni Campania eBasilicata, data l'incertezza nelle erogazionifinanziarie, quindi nell'attività di ricostru-zione che la sua attività comporta.

Sulla questione, quindi, dell'effettivo ac-creditamento delle somme per il 1981 al dilà delle deliberazioni del CIPE, noi chiedia-mo ancora una volta un chiarimento al Go-verno, mossi, si badi, non da interessi diparte, ma da preoccupazioni affacciate daidue Presidenti, certamente non comunisti,della regione Basilicata e della regione Cam-pania.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18278 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Che le cose purtroppo siano preoccupantilo testimonia il modo in cui per il 1982 ilGoverno ha affrontato la questione dei fi-nanziamenti per la ricostruzione nelle zoneterremotate.

Ricordo a me stesso ~ i colleghi lo ri-corderanno ~ che la legge 219 prevedevadue distinti capitoli, l'uno relativo all'atti-vità ricostruttiva per tutte le zone terremo-tate ~ si prevedeva uno stanziamento di2.000 miliardi, che si ritrova nella legge fi-nanziaria ~ l'altro indicato dall'articolo 85,che prevedeva un separato finanziamentoper i 20.000 alloggi per la ricostruzione edi-lizia nel comune di Napoli. Si trattava di1.500 miJiardi, di cui 450 per il 1981 e 1.050per il 1982, parte dei quali, certo, da reperi-re sul mercato dei capitali esteri, ma parteda stanziare con la legge finanziaria 1982:di questo stanziamento per il 1982 non c'ètraccia nella legge finanziaria. Questo è ilsenso del nostro emendamento.

Perchè Napoli? E vengo all'ultima osser-vazione che volevo fare. Conosco, per aver-la ascoltata con attenzione in Commissione,la risposta del Ministro. Si dice che sui 450miliardi per il 1981 Napoli avrebbe utilizza-to soltanto 30 miliardi, perciò residuerebbe-ra 420 miliardi che può benissimo spendereper il 1982, quindi non c'è bisogno di unostanziamento ulteriore, nonostante la previ-sione normativa dell'articolo 85.

La verità ~ mi dispiace, signor Ministro~ non è questa, la verità è la seguente: sia-mo arrivati all'assurdo che la città di Na-poli ha oggi anticipato ~ in verità l'ha fat-to da mesi ~ dal suo bilancio ben 88 miliar-di lire. All'apertura dei cantieri, come è sta-to sottolineato anche nella relazione delcommissario straordinario che ci è stata te-stè consegnata, occorrono anticipazioni aicostruttori del 20 per cento, cioè circa 120miliardi di lire. Occorrono, nei mesi dadicembre 1981 a maggio 1982, altri 30-40 mi-liardi di lire per supplemento anticipazionirelative agli adegua menti dei valori dei pro-grammi; da febbraio per pagamento di sta-ti di avanzamento accorreranno 400 miliar-di; per esporpri nei primi sei mesi del 1982altri 100 miliardi. Si tratta in tutto di 750miliardi e, anche a tener conto del residuo

1981 di 420 miliardi, si può ritenere che oc-corra almeno uno stanziamento di 330 mi-liardi di lire.

Signor Ministro, al di là di queste que-stioni finanziarie, su cui interverranno altricolleghi che megJio di me conoscono la que-stione napoletana, voglio ora riassumere ilsenso del mio intervento. Innanzitutto avan-zo una richiesta di chiarimento sull'effetti-vo accredito dei fondi del 1981 il cui manca-to perfezionamento ha bloccato l'attività ri-costruttiva nelle campagne della Basilicata

~ per stare alla denuncia del presidentedella giunta regionale che non è comunista

~ e sulla questione del 1982 che ha una suadelicatezza finanziaria e che rischia di bloc-care il programma di edilizia straordinariaper Napoli.

Ma alla sua inteJligenza non sfugge unaquestione: se non ci fosse questo stanzia-mento previsto dalla legge e che noi chie-diamo nel nostro emendamento si aprireb-bero laceranti questioni politiche e socialitra le zone terremotate e la città di Napoli,che con senso di grande responsabilità du-rante tutta la revisione della legge n. 219e anche successivamente nella gestione dellalegge, abbiamo voluto evitare. E non sareb-be ~~ chiedo scusa della parola che uso ~

responsabile, anzi sarebbe delittuoso, datele cifre che abbiamo citato in quest'Aula, unsimile atteggiamento in una situazione cheè già disagiata e lacerata di per sè. Questo,signor Presidente, è il senso del nostro emen-damento.

R A S T R E L L I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Signor Presidente,onorevoli colleghi, l'analogia dell'argomentoè ovvia, anche se totalmente diversa è laimpostazione del nostro emendamento. Dob-biamo rilevare innanzi tutto che in virtù diuna legge approvata dal Parlamento il Go-verno era obbligato a formulare nella leggefinanziaria due distinti stanziamenti: unorelativo ai 2.000 miliardi per la ricostruzio-ne in genere e un secondo stanziamento, inbase all'articolo 85 che ha ricordato il col-

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VIn LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18279 ~

15 DICEMBRE 198135CY' SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

lega Calice, specificamente per il pianostraordinario di interventi nella città di Na-poli.

In base all'articolo 85, sulla somma globa-le di 1.500 miliardi risultavano stanziati sol-tanto 450 miliardi a carico del bilancio del1981 e veniva prescritto al Governo comeatto dovuto di inserire nella legge finanzia-ria del 1982 una quota differenziale rispettoai 1.050 miliardi residui in relazione ad unaltro obbligo che il Governo aveva, e cioèquello di reperire somme sul mercato inter-nazionale attraverso prestiti con l'estero oattraverso richieste al fondo di risanamentodella Comunità economica europea.

n Governo non ha adempiuto nè in unsenso nè nell'altro, ha completamente dimen-ticato e accantonato la questione. Il Mini-stro, nelle dichiarazioni rese in Commis-sione, ha imputato agli organismi commis-sariali governativi la mancata utilizzazionedi tutta la somma già disponibile nel 1981in ragione dei 450 miliardi. Ha fatto unragionamento molto semplice: la legge ciimpone questo; poichè il sindaco-Commis-sario, da una parte, e il presidente della re-gione e i Commissari, dall'altra, non hannoancora speso le somme già disponibili, noievitiamo di fare ulteriori erogazioni chesono dovute in base ad una legge votatadal Parlamento e rinviamo il tutto al 1983,a Dio piacendo.

Questo ragionamento è inaccettabile, per-chè sia il sindaco di Napoli nella qualità dicommissario, sia il presidente della giuntaregionale De Feo banno convenzionato unaserie di consorzi privati per avviare l'interaoperazione ricostruttiva dei 100.000 vani, pa-ri a 20.000 alloggi, previsti dalla legge n. 219,garantendo a loro volta i concessionari sullaerogazione dei fondi in base all'impegno le-gislativo assunto dal Parlamento italiano.

Ora ci troviamo dinanzi ad una situazioneyeramente paradossale.

Su mia indicazione dai colleghi della miaparte política è stato fatto conoscere in con-siglio comunale al sindaco di Napoli que-sto atto di abuso che il Governo prima e ilParlamento poi si appresterebbero a com-piere. Il sindaco-Commissario è saltato sul-la sedia e ha già fatto pervenire ~ non so

peIichè gli altri Gruppi non ne parlino ~

una richiesta di moratoria per questo argo-ITl~'nto.

La situazione è grave e paradossale. Qualè la situazione, ministro Andreatta? I con-~orzi, che hanno impegnato tutti i 1.500miliardi nella predisposizione delle opere,vengono a sapere che manca il finanziamen-to nel corso del 1982 perchè il Governo nonha stanziato una lira sulla legge finanziaria-ria, non ha promosso un prestito esterno,non ha inoltrato una richiesta al fondo dirisanamcnto della Comunità europea. I con-sorzi hanno il diritto di fermare i lavoriperchè il committente nella sua qualità diCommissario del Governo, non di sindacodi Napoli, cioè il rappresentante di questoGoverno non è più in condizione di rispet-tare gli impegni che il Governo e il Par-lamento 10 avevano autorizzato ad assume-re. Quindi la situazione è di una gravità ec-cezionale.

Ministro Andreatta, questo non è un mo-mento di un conto economico. Lei non puòritenere che soltanto perchè sono rimasti400 miliardi, ancora in cassa e non utiliz-zati nel 1981, questi possano essere suffi-cienti: scatta un altro meccanismo, il mec-canismo della garanzia.

Allora, in ragione di queste preoccupazio-ni, conoscendo però qual è l'atteggiamentodel Governo e del ministro Andreatta inparticolare in questa materia, sapendo cheè difficile in questo momento ottenere unostanziamento globale sulla somma ~ non cisembra sufficiente garantire soltanto i 300miliardi di cui all'emendamento dei colleghiCalice e Fermariello ~ abbiamo previsto unmeccanismo che intende da un lato salvaregli aspetti pubblici e cioè il rapporto cheil Commissario del Governo ha realizzato coni concessionari, e dall'altro consentire al Go-verno di far fronte alle sue obbligazionisenza modificare, con un aggravio di stan-ziamento, l'attuale filosofia della legge fi-nanziaria.

Abbiamo chiesto che il Governo, proprioin virtù dell'obbligo che già scaturisce dauna legge vigente, quale l'articolo 85 dellalegge n. 219, da oggi al 30 maggio stabili-sca l'importo da ottenere attraverso i pre-

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Senato della Repubblica ~ 18280 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

sliti esteri e attraverso il fondo di risana-mento della CEE, per stanziare in quelladata la somma che risulterà residua rispet-to al completamento dei 1.050 miliardi che,aggiunta ai 450, porta il complesso ai 1.500miliardi della legge per il piano di Napoli

Non accettare un emendamento del gene...re, che sul piano tecnico garantisce l'operafatta dal Commissario del Governo, assicu-ra i consorzi privati che hanno appaltato laintera ricostruzione di Napoli, non aggravaimmediatamente il bilancio e le casse delloStato, ma impone soltanto al Governo, at-traverso un vincolo di ipotetica destinazio-ne sul fondo investimenti, un'obbligazionea compiere determinati atti che il Governonon può più omettere di cO,mpiere, e rifiu-tare un discO,rsO,del genere sul piano tecni-co significa dimostrare in partenza ~ e que-

sta è la sfida che l'emendamento fa al Go-verno in questo mo'mento ~ di rifiutare ognivolontà di superare una difficoltà immensa,difficoltà che pO,trebbe penalizzare forse ilsindaco di Napoli, nominato Commissariodel Governo, potrebbe penalizzare l'ammi-nistrazione cO,munale di Napoli, ma soprat-tutto penalizzerebbe la città. E se si vuolepenalizzare la città al di là degli uomini, èchiaro che il Governo deve assumersi que-sta responsabilità perchè le conseguenze poile trarremo noi e soprattutto le faremo trar-re al popolo di Napoli.

Quindi insistiamo e raccomandiamo que-sto emendamento, ai colleghi deH'Assemblea,che già una volta, in occasione dell'appro-vazione della legge sulla ricostruzione, fu-rono s.ensibili al grido di dolore ~ senza re-

torica ~ che venne dai parlamentari napo-letani, per cui proprio quest'Aula riuscì inuna sera a varare un provvedimento che videtutta l'Assemblea concorde nel dare a Na-poli questo riconoscimento. Che il Governodell'onorevole Spadolini voglia oggi correg-gere questo indirizzo o voglia rinviarlo neltempo in modo da frustrarne gli scopi èun atto molto grave che quest' Assemblea,per essere coerente, non può acœttare enon può avallare.

Raccomandianlo quindi l'accoglimento de-Inostro emendamento anche al Go'verno per-chè, in una pausa di riflessione e consenten-

dagli lo strumento tecnico la possibilità ditras.ferire a maggio quelle obbligazioni cheavrebbe già dovuto perfezionare, trovi oggi

I per allora il tempo di perfezionare gli im-pegni di spesa già legislativamente perfetti.Questo consentirebbe veramente di rendereun servigio alla causa della tecnica genera-le della ricostruzione che è un problema dinon poco momento; non si può infatti, conun tratto di penna o con un taglio al bi-lancio~ cancellare una realtà dolente, qualeNapoli.

FER M A R I E L L O. Domando diparlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

FER M A R I E L L O. OnorevolePresidente, onorevole Ministro del tesoro,onorevoli colleghi, intendo sollevare, parten~do dall'intervento del collega Calice, alcunequestioni per noi molto delicate sulle qualivorrei pregarla di dare qualche delucida-zione. Abbiamo avuto l'impressione in que-

I sti ultimi mesi ~ mi si perdoni ~ che,dopo tanta commovente e sincera solida-rietà, il dramma del terremoto sia ormaistato archiviata dal Governo e dal paese.In Campania e in Basilicata, invece, Ja situa-zione è ancora drammatica. Ci sono state30.000 case distrutte, 300.000 case grave-mente danneggiate e 500.000 case lievementedanneggiate. Non si dimentichi che si trat-ta di un territorio con 4 milioni e 700.000abitanti. Non si dimentichi che abbiamoavuto 3.000 morti e 10.000 feriti.

Deve sapere, onorevole Ministro, che ab-biamo ancora centinaia di famiglie, non so-la in Basilicata ma anche a Napoli, che vi-vono nelle cabine di una nave all'ancora,in roulottes, in pensioni, in case lesionate.Ricordo tutto ciò perchè con spirito inci~vile e razzista, da un po' di tempo a que-sta parte, si parla dei terremotati napole-tani come di vO,lgari trafficanti e delle po-polazioni irpine o lucane come di folle pe-tulanti. Ora, a parte tutti i tO,rti di questeregioni e di queste popolazioni, o tutti par-tecipiamo con sensibilità umana e culturalea questo problema, oppure finiamo con l'af-

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Senato della Repubblica ~ 18281 ~ VIII Legislatura

3Soa SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRJii 1981

frontare questi discorsi con spirito di rou-tine e allora è chiaro che non riusciamoad intenderci. Deve essere invece chiaroche, se queste -due regioni non riuscirannoa sollevarsi, le conseguenze peseranno sututto il paese.

Anche i sindacati proprio questa matti-na, forse autocriticamente, hanno ricordatoche, nella trattativa già fissata con il Go-verno, una delle questioni principali da di-scutere dovrà essere quella delle misure afavore dei territori terremotati.

Con ciò non voglio dire, onorevole An-dreatta, che non si è fatto nulla. Abbiamoevitato fino a questo momento, come si ègià detto, un altro Belice, anche perchè perfortuna abbiamo spostato l'asse dell'impe-gno istituzionale sui sindaci e sui consiglicomunali, modificando il primo progetto go-vernativo che ancora una volta prospetta-va soluzioni di carattere centralizzato e buro-cratico. I sindaci, a parte qualcuno, hannoeffettivamente lavorato mobilitando le po-polazioni e facendo tutto quello che poteva-no. C'è stata poi l'opera del Commissario,criticabile per molti aspetti, anche se è giu-sto riconoscere che l'onorevole Zamberlet-ti ha saputo svolgere il suo ruolo.

Detto questo, non possiamo dimenticareche vi sono ancora molti problemi apertiche dobbiamo saper affrontare con serietàe senza superficialità. Dobbiamo perciò en-trare nel merito di queste questioni per ve-dere come risolverle.

Recentemente il nostro Gruppo, come el-la saprà, ha organizzato una delegazione cheha fatto un'attenta ricognizione in quellezone raccogliendo molti materiali che nonè il caso di illustrare in questa sede. Il qua-dro emerso richiede in ogni caso un seriointeressamento.

Intanto, è ancora aperto il dramma del-l'emergenza. Naturalmente, nessuno vuolesedersi sull'emergenza, ma dobbiamo sape-re che numerose sono le scuole occupate,c numerosi i ragazzi che non frequentanoregolamente i corsi scolastici. Bisogna sa-pere che migliaia di coltivatori diretti chehanno avanzato richieste di intervento peril ripristino delle case e delle struttureaziendali non hanno avuto risposta e tutti

i cittadini che hanno riparato le abitazionidanneggiate non sono stati rimborsati.

Queste sono le ragioni per cui, specie aNapoli, quotidianamente vi sono fermenti,manifestazioni e proteste che siamo chia-mati a fronteggiare. In questa situazione poisi inseriscono i noti fenomeni camorristici.

Oltre all'emergenza è ancora tutto apertoil problema della ricostruzione e dello svi-luppo. So che la sede non è questa peraffrontare nel dettaglio tali problemi, maavremmo desiderato un impegno collegia-le del Governo e di ciascun ministropiù serio e concreto. Il Ministro dei lavoripubblici avrebbe un ruolo specifico da svol-gere; così il Ministro della pubblica istru-zione avrebbe precise iniziative da adotta-re; quando si parla della cantieristica e ingenere dell'industria a partecipazione stata-le in crisi, probabilmente il ministro De Mi-chelis potrebbe intervenire con più efficacia.Dico questo perchè, se non decaNa almenoquesto settore dell' economia, anche il dram-ma dell'occupazione non potrà essere af-frontato.

Le cifre della disoccupazione che sonostate fornite ufficialmente sono impressio-nanti non perchè non siano discutibili, maproprio perchè sono discutibili. Quando sen-tiamo che in Campania vi sono 510.000iscritti nelle liste di collocamento, ci sen-tiamo sgomenti. Così quando sentiamo chea NapüH vi sono 147.000 disoccupati rego-larmente iscritti ci domandiamo: in questasituazione che si è fatto finora? Solo chiac-chiere.

Il ministro Foschi promise a Napoli, inuna serie di riunioni, mari e monti. Tuttapura demagogia. Ora il ministro Di Giesiparla di corsi per 20.000 disoccupati; Signo-rile rilancia e parla di corsi per 50.000 di-soccupati. Noi invece proponiamo realisti-camente problemi più concreti. Abbiamo ne-cessità di prorogare, in attesa di una ri-forma che costituisca il salario minimo ga-rantito, il sussidio di disoccupazione chescade a fine anno. Non chiediamo saccheassistenziali di 20.000 o 50.000 pseudo-corsi-sti, da sistemare poi in uffici pubblici; chie-diamo che si faccia della seria formazioneprofessionale per 2 o 3.000 persone visto

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Senato della Repubblica ~ 18282 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

che oggi come oggi, ad esempio, non abbia-mo i gruisti e i carpentieri necessari perla ricostruzione nonostante che la regioneCampania spenda 140 miliardi all'anno peruna formazione che non esiste. Non chie-diamo cose trascendentali ma contratti diformazione e lavoro per alcune migliaia didi lavoratori da specializzare e avviare adun' occupazione stabile.

Su questa materia c'è grande confusione.« Il Mattino» reca oggi un'intervista delsottosegretario Gargano in polemica col suoMinistro: Gargano spiega come il ministroDi Giesi non conosce neppure la legge etocca a lui fare proposte che in verità nonsi capiscono.

In conclusione, la legge n. 219, che inqualche sua parte va anche modificata, èuna legge buona e saggia; essa però non èdecollata, anche perchè l'impegno del Go~verno è mancato. Occorre dunque una svol-ta. Per l'emergenza, spetta al ministro Zam-berletti portarne a soluzione i problemi an-cora aperti giacchè è impensabile scaricar-ne il peso sui comuni e le regioni interes-sate.

Per la ricostruzione occorre un fortecoordinamento a livello di Governo ed effi-caci capacità di intervento delle regioni, chedebbono però essere dotate di strutture tec-niche di supporto.

Ho fatto cenno a questi problemi, onore-vole ministro Andreatta, perchè ad essi sideve dare coerente riscontro negli impegnidi spesa. Chiedo perciò, se è possibile, diavere da lei un minimo di affidamento in-tanto per quello che riguarda la provvistadi mezzi per fronteggiare l'emergenza; insecondo luogo per la ricostruzione per il1981 la legge prevede un investimento di2.000 miliardi: invece ve ne sono in cassasolo 404; cioè neanche il 25 per cento dellesomme stanziate.

Zamberletti qualche ora fa alla Cameraha detto che in effetti l'assegnare gli stan-ziamenti col contagocce ha creato oggetti-vi rallentamenti nell'opera di ricostruzione.Per quanto poi riguarda Napoli, onorevoleMinistro, la legge è molto chiara: il titoloVIn della « 219 » stabilisce che per LI1981-1982 bisogna dare a Napoli 1.500 miliardi.

In realtà per il 1981 ne sono disponibilisolo 450. Abbiamo spiegato mille volte periscritto e a voce anche a lei, onorevole Mi-nistro che non vuole intendere le nostre ra-gioni e anzi insiste in considerazioni deltutto errate, che le scadenze stabilite percontratto con le varie imprese richiedonoche per febbraio dell'82 siano disponibili750 miliardi. La legge n. 219 all'articolo 85stabilisce che nella legge finanziaria ora indiscussione debbono essere messi a dispo-sizione i mezzi necessari, naturalmente entrola quota stabilita; e poichè non lo fate voilo facciamo noi con l'emendamento presen-tato. Con questo emendamento non preve.diamo uno stanziamento che copra tutta lasomma prevista dalla legge come sarebbenostro diritto, ma solo ciò che ci occorreper il prossimo febbraio. Se sono disponi-bili 450 miliardi e ne occorrono 750, noivi chiediamo cioè di stanziare, come la leggevi obbliga a fare, la differenza che è appun-to di 300 miliardi. Sui prestiti esteri parle~remo a parte anche allo scopo di fare chia-rezza su una situazione anomala che vede,tra l'altro, la cassa per il Mezzogiorno di-sporre di 920 miliardi ricavati da prestitiesteri che sta spendendo in modo contrarioalla legge.

Ad ogni modo se ella potrà gravarsi diprestiti esteri, dovrà poi coprire la differen~za fra i 750 miliardi e i 1.500 che per leggedeve mettere a disposizione di Napoli.

Concludo perciò chiedendo al ministroAndreatta, senza il fastidio talvolta manife-stato in Commissione e senza impacciatisorrisetti, di dare seri affidamenti suBe que-stioni da noi prospettate, in modo che nonsi aggiunga confusione a confusione, e chie~dendo ai colleghi di approvare l'emenda-mento da noi presentato. (Applausi dallaestrema sinistra).

P I S T O L E S E. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E S E. Signor Presidente,vorrei soltanto aggiungere poche parole aquanto già hanno detto i colleghi sui dueemendamenti che abbiamo sottoposto al-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18283 ~

15 DICEMBRE 1981350" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

l'attenzione dell'Assemblea. Richiamo vera-mente il signor Ministro a considerare conapprofondimento gli argomenti che abbia-mo sottoposto con i due emendamenti alnostro esame.

La situazione di Napoli, onorevole Mini~stro, è particolarmente grave. Io non so daquanto tempo ella non viene nella nostracittà, quindi mi rendo conto che non hapotuto vedere da vicino la situazione qualè e quale si presenta tutti i giorni all'at-tenzione della popolazione napoletana e diquelli che arrivano nella nostra città. Ab-biamo più di 230 strade che sono ancorabloccate, cioè 230 strade inagibili che im-pediscollo il traffico cittadino. La città è eco-nomicamente paralizzata: io, per esempio,la mattina rinuncio ad andare in tribunaleperchè impiegherei tre ore per arrivarci. Lavita economica dell'intera città è bloccata.

E tempo di finirla con le espressioni con-tro questa povera città continuamente vili-pesa attraverso dei vecchi slogans, dei vec-chi clichès che n'On sono esatti. Napoli com-pie il proprio dovere, ,lavora, quando può la-vorare, ma quando non ha posti di lavoroprotesta e si ribella. E voi non potete di~menticare questo punto di carattere stret-tamente sociale.

Ella, onorevole Ministro, guarda troppofreddamente il problema: lo guarda con lecifre da Ministro del tesoro; ma guardi ilproblema sociale, se ne preoccupi, onorevo-le Ministro; le cose non sono così sem~plici come possono apparire guardando sem-plicemente le indicazioni dei numeri. I col-leghi che hanno parlato le hanno spiegatoche il sindaco Valenzi e il Presidente dellagiunta hanno già assegnato i lavori a deiconsorzi; se li hanno assegnati scatterannoi tempi per i pagamenti, per gli anticipi,per gli stati di avanzamento. Come può di-re: n011 avete speso? E chiaro che c'è statoun tempo tecnico che era quello della pre-parazione, ma adesso scatta il tempo del-l'esecuzione. Quindi i tempi maturano e iversamenti dovranDo essere fatti.

Non si può ignorare tutto questo. Lei de-ve guardare a Napoli in una maniera par-ticolare. Quando il ministro Scotti venne inquest' Aula e portò all'ultimo momento i fa-

mosi emendamenti per l'area metropolita-na di Napoli, i sei emendamenti che stan-ziavano i fondi necessari per i 100.000 vanie per i 20.000 alloggi, avemmo un sospiro disollievo anche noi dell'opposizione; comin-ciammo a sperare che veramente si guardas-se al problema di Napoli con serietà; men-tre dobbiamo constatare che a distanza diun anno avete dimenticato tutto; a distanzadi un anno voi non volete neanche adem-piere a quegli atti dovuti, a quegli atti chesono obbligatori per il Governo, a cui ilGoverno non può sottrarsi.

L'articolo 85 era chiaro ed imponeva alGoverno di stanziare nella legge finanzia-ria del 1982 i fondi necessari. Ella nonpuò sanare il bilancio dicendo: ma non ave-tè ancora speso. Vi sono dei tempi tecnici;oggi siamo arrivati al momento in cui lespese si dovrannü fare e si dovranno farenel 1982; esse non sono procrastinabili, per-chè se questo dovesse avvenire, se cioè ifinanziamenti non arrivassero in tempo uti-le, si fermerebbe la speranza di Napoli diavviare una ricostruzione che già si avvialentamente, ma che sarebbe addirittura bloc-cata ancora per un anno, prima dell'altralegge finanziaria del 1983.

Per queste ragioni, signor Ministro, laprego di voler considerare il problema diNapoli non con la freddezza dei numeri, ma,se mi consente, con un po' di cuore, disentimento e anche di umanità, perchè viè un popolo che soffre e che chiede giu-stizia.

P R E S I D E N T E. Invito la Com-missione ad esprimere il parere.

¡~, C A R O L L O, relatore. Vorrei espri-mere il parere soltanto sull'aspetto tecnico-giuridico per capire la necessità degli emen-damenti proposti. Prescindo cioè da ognie qualsiasi emozione, pur giustificabile, inordine alla necessità di fare le case e diintervenire nel modo che sarebbe giustoogni volta che una regione è colpita cosìduramente da avversità naturali. Faccio ri-chiamo anch'io alla legge n. 219; per quan-to riguarda il 1981 erano e quindi sonodisponibili 450 miliardi di lire. Mi chiedo:

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Senato della Repubblica

3soa SEDUTA

~ 18284 ~ VIII Legislatura

15 DICENIBRE1981ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

questi 450 miliardi di lire da impiegarsinel 1981 che fine hanno fatto? (Interruzio-ne dall'estrema sinistra). Io sto ponendo unquesito; naturalmente debbo pure illustrar-lo. Certamente una parte di questi miliardi,io penso, deve essere stata non solo im-pegnata, ma probabilmente anche spesa.Un'altra parte credo che rimanga come re-sidui passivi, probabilmente correlati allaesistenza di un qualche piano, residui pas~sivi che già si dice siano intorno ai 300miliardi di lire. Quindi, ai fini della rea-lizzazione nel 1982 di quella parte di pianostudiata nel 1981, si hanno comunque 300miliardi.

Però c'è anche il secondo comma dell'aroticolo 85, che dice che ci sarebbero altri1.050 miliardi di lire da garantire a mezzodi prestiti esteri.

R A S T R E L L I. Non tutti.

C A R O L L O, relatore. Si dice 1.050miliardi in aggiunta a possibili stanziamentidi bilancio a mezzo della finanziaria. Leg-go l'articolo: «per il finanziamento del re-siduo di 1.050 miliardi, relativi all'anno 1982,il Ministro dd tesoro è autorizzato, in ag-giunta ai mezzi di bilancio da indicare insede di legge finanziaria per l'anno mede-simo, a stipulare convenzioni per la con-trazione di prestiti esteri ». Quindi avremo1.050 miliardi per prestiti esteri in aggiun-ta ad eventuali possibili stanziamenti a va-lere nel 1982 a mezzo della legge finan-ziaria.

R A S T R E L L I. Questa è un'interpre-tazione assurda, è la negazione in terminidi italiano.

C A R O L L O, relatore. Quando si di-ce « in aggiunta» io so bene che cosa signi-fica. L'aggettivo «eventuali» si riferisce alfatto che la legge finanziaria può aggiun-gere o non aggiungere, ma in definitiva nonnego che la legge finanziaria possa aggiun-gere, come è già predisposto dalla legge or-dinaria n. 219.

Pertanto non nego ciò che dice il colle-ga Rastrelli. Avremmo, quindi, tre disponibi-

lità: una rappresentata dai residui passivi,l'altra rappresentata da prestiti che dovreb-bero essere, se già non lo sono stati, con-tratti con l'estero; ed infine stanziamenti,anche a mezzo della legge finanziaria, dainserire in bilancio.

A questo punto occorre rilevare: vistoche già 300 miliardi di residui passivi sonoa disposizione per un piano che va realiz-zato; visto che 1.050 miliardi possono esseredati con finanziamenti dall'estero, non èche dovrebbero mancare le disponibilità fi-nanziarie nel 1982, indipendentemente daaggiuntivi stanziamenti di bilancio.

Ritengo, cioè, che dal punto di vista del-la disponibilità delle risorse il comune diNapoli e le zone terremotate non dovrebbe-ro essere messe in condizioni di avere ipiani e però di non avere i soldi per realiz-zarli. Piuttosto, obiettivamente, serenamenteritengo che sia giusto considerare questoaspetto della situazione, se è vero, come èvero, che le risorse in parte ci sono, inquanto residui passivi; in parte ci posso-no essere in quanto prestiti. Ed allora èpossibile, è giusto tecnicamente gravare ilbilancio di nuovi stanziamenti, che pur sonostati proposti, quando si presume che fini-scano col diventare residui passivi, perchèin un anno 400-500-800 miliardi è difficiletrasformarli in opere effettive?

Altra cosa è ~ e qui potreste avere ra-gione ~ la prospettiva della programma-

zione, della indicazione di un piano di rea-lizzazione di opere necessarie, ma in talcaso ritengo che i 1.050 miliardi potrebbe-ro...

FER M A R I E L L O. Tutto il pianodi 1.050 miliardi dura 18 mesi; quindi, se.natore Carollo, lei non sa bene come stan-no le cose! Ripeto, tutto il piano dura 18mesi, quindi il suo ragionamento non fila!(Commenti del senatore Rastrelli).

C A R O L L O, l'elatore. Signor Presi-dente, non vorrei essere accusato di ipocri-sia. Desidero che mi crediate: non sto di-cendo queste cose per tentare qualche espe-diente volto a nascondere un dissenso. No!Ho anch'io delle esperienze per il terre-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18285 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

moto del Belice, ad esempio; piuttosto mipermetto di formulare un qualche quesitounicamente per sapere se i soldi che sistanziano, i finanziamenti che talvolta ~ scu~

sate, non mi riferisco a voi, ma in genere ~

si teatralizzano, debbano servire più chealtro a diventare residui passivi e non piut-tosto sostegno necessario e puntuale deHerealizzazioni che vanno fatte. Quando si diceche in 18 mesi debbono essere realizzatequeste cose, quando si dice che entro 18mesi vanno finanziate le opere e utilizzati...

P R E S I D E N T E. In queste con~dizioni non è possibile lavorare, non si sen~te niente. I colleghi che non vogliono sen~tire, escano dall'Aula. Per tavore! È assur-do lavorare in queste condizioni.

C A R O L L O, relatore. ... i 1.500 mi~liardi e passati i 18 mesi, quindi, non cipuò essere più nulla, dubito che dal puntodi vista tecnico-giuridico ciò sia possibile,perchè con 1.500 miliardi ~ 450, di cui300 soltanto residui, più 1.050 ~ penso cheil Governo non potrà non assicurare il suointervenia. I 1.500 miliardi fra il 1981 e il1982 dovrebbero essere formalmente dispo-nibili almeno per avviare un piano di inter-venti. Ebbene, per tutto l'arco di tempo del1982, 1.500 miliardi sono a mio giudizio co-&picui ai fini di un piano di intervento. Vo-lesse Iddio che i soldi venissero utilizzatipresto evitando tempi vuoti!

Ora, se così è, credo che la specificazione~ 300 miliardi per l'edilizia o 500 o 200;può darsi che ce ne vorranno di più ~ siaproprio non opportuna, non pertinente aifini della effettiva funzionalità della legge,in rapporto ai 1.500 miliardi che ci dovreb-bero certamente essere. Non si vuole sot-trarre nulla ~ io penso ~ alla realizzazione

di opere necessarie a Napoli e nei paesiterremotati, perchè i paesi terremotati nonsono soltanto Napoli: credo che non tuttodebba essere napoletanizzato. Non si vuolesottrarre nulla in materia, dal punto di vistatecnico e dal punto di vista della spiega-zione di alcune situazioni di ordine finan-ziario.

Quindi, se le cose stanno così, per il mo-mento ritengo superflui i due emendamentiproposti, ma naturalmente mi rimetto alleindicazioni del Governo.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Ho ascoltato e ho compreso l'emozione deicolleghi che sono intervenuti. Vorrei direche, al di là delle immagine che il se-natore Calice si affanna ad accreditare delMinistro del tesoro, personalmente ho cer-caio, in occasione della legge n. 25, di inter-venire sui piani di rinnovamento della città,attribuendo oltre 200 miliardi al comunedi Napoli. Ho cercato di assistere con tec-nici ~ ero allora Ministro del bilancio ~

l'azione del comune di Napoli; ho apprezza-to l'azione dell'assessore all'urbanistica, cheforse per il suo impegno in questo pro-gramma ha subìto un attentato da parte del~la malavita della città.

Purtroppo questo programma che dovevarealizzare 5.000 abitazioni a Napoli è ancoramolto lontano dall'attuazione, mentre in di-verse città del Nord ~ fra l'altro a Bologna~ il complesso del programma è realizzatoe le famiglie abitano le case che sono statepredisposte.

La situazione anche per l'azione relativaal programma dei 20.000 alloggi non si pre-senta così facile come è apparsa nella di-scussione che si è svolta finora. Affermo cheproprio in relazione a queste difficoltà diesecuzione sarebbe assai pericoloso creareun problema di allocazione di fondi tra cit-tà di Napoli e altre zone terremotate. Il pro-blema della città di Napoli, avendo un gros-so piano edilizio, si presta meglio di altriad essere risolto ricorrendo al finanziamen~10 sul mercato internazionale. Affermo ~ evorrei che ci fosse tra noi almeno in certimomenti di verità una credibilità reciproca

~ .che la Cassa deposHi e prestiti ha giàavviato i contatti per l'ulteriore finanzia-mento e il comune di Napoli deve affron-tare i problemi sul piano tecnico. Esso nonavrà nell' esecuzione di questo programmai problemi di natura finanziaria. Mi auguro

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VI/I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18286 ~

15 DICEMBRE 19813Soa ~SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

che non 300 miliardi, che non costituisconoper l'amministrazione del Tesoro un ;proble-ma di reperimento di mezzi, ma un volumemaggiore di mezzi possa essere necessarioper il 1982. Ma se noi assegnassimo deifondi e questi non dovessero essere im-piegati, ne nascerebbe una tensione: una ten-sione tra poveri, una tensione tra la metro-poli e Je zone periferiche.

Ora, dato che abbiamo questo strumen-to, perchè voler fare questa allocazione difondi ? Vorrei dire che è una sfida tra ilTesoro e il comune nell'arrivare puntualialle scadenze con i mezzi finanziari. E aproposito dei consorzi, dovremmo doman-darei come mai i loro prezzi sono superioria quelli delle città del Nord dove il costodella vita e il costo di certi materiali do-vrebbe essere più alto.

Comunque, vi garantisco che il Tesoro sa~l'à puntuale a questa scadenza e non cor-reremo il rischio, nel sopravvalutare le ca-pacità operative di un programma, di ridur-re i mezzi per altri programmi. La possibi-lità dell'aiuto internazionale è confermata:un'ora fa ho firmato 400 miliardi di garan-zie per i prestiti della BEI ed ho avviatopersonalmente un' operazione per completa-re i 1.000 miliardi che lo scorso anno laBEI aveva messo a disposizione del Gover-no italiano per un esame di tutte le infra-strutture pubbliche mancanti nei diversi co-muni, in particolare nel settore scolastico.:t in corso in questi giorni una ricognizio-ne con l'aiuto dei comuni, che è stato pre-zioso per il lancio del programma dell'edi-lizia prefabbricata nelle minori comunitàdella Campania, che hanno completato, a dif-ferenza del comune di Napoli, !'identifica-zione delle aree e i processi espropriativi.Con questo meccanismo il commissariato,con i miei funzionari della Cassa depositie prestiti e con tecnici che gratuitamente sisono prestati, si sta procedendo per le in-frastrutture pubbliche e contiamo di poterarrivare ad utilizzare nei primi mesi del~l'anno 300 miliardi della Banca europea de-gli investimenti.

Credo che su un programma per la rico-struzione di Napoli sia più facile che sualtri programmi ottenere la solidarietà, ma~

gari interessata, del sistema bancario inter-nazionale. Esiste una preoccupazione pro-fonda che io, come responsabile delle auto-rizzazioni del Fondo di ristabilimento d'Eu-ropa, ho nei confronti di un sistema di cre-dito agevolato che affluisce a tutto il paeseper qualunque operazione. Quindi ho uncerto interesse a concentrado su un' opera-zione di solidarietà nazionale come questadella realizzazione di un importante pianodi rinnovo urbano del comune di Napoli.

Credo, collega Rastrelli, che il suo emen-damento non comporti, sul piano delle pro-cedure, rispetto all'articolo 85 della leggen. 219 (a meno che non parta da una fon-damentale sfiducia nell'impegno del Gover-no), una maggiore garanzia di finanziamen-to del programma. Io invece intendo avva-lermi dell'articolo 85 per completare, sia per300 che per 1.050 miliardi, il finanziamen-to delie operazioni attraverso canali inter-nazionali. La sfida al commissario e al co-mune di Napoli è di realizzare una doman-da di mezzi finanziari tale da mettermi indifficoltà nella capacità di raccolta di pre-stiti sul mercato internazionale.

Il Governo ha visto con dispiacere que-sta discussione, che è di natura tecnico-pro-cedurale, trasformarsi in una discussionesul diverso grado di un impegno nazionaleche va molto al di là dei parlamentari im-pegnati in una situazione difficilmente deci-frabile, CQme sappiamo e come ci ha spiega-to il senatore Fermariello, un impegno cheè davvero nazionale per avviare, attraver-so il rinnovo urbano, occasioni di lavoro edi movimento economico in questa nostracittà.

Credo che una discussione di tipo pro-cedurale, di fronte a due diverse tecnichedi finanziamento, non meriti toni accesi,altrimenti dovrei anch'io avere lo stessotono acceso; dovrei rifarmi al senatore Fer-mariello che ho conosciuto nella sua gene-rosa prestazione, nel film «Le mani sullacittà» perchè sento nella stessa maniera iproblemi che sottendono...

FER M A R I E L L O. E continuo.

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Senato della Repubblica ~ 18287 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

C A L I C E Il senatore Fermariellocontinua inascoltata, allora come oggi.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Quindi assicuro che, sul piano dell'attenzio-ne al reperimento dei mezzi sul mercatofinanziario, non vi saranno ritardi nè man-canza di diligenza da parte del Tesoro.

C A L I C E. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

* C A L I C E. Signor Presidente, man-teniamo l'emendamento. Abbiamo disperata-mente cercato di farci intendere dal relato-re, ma non ci siamo riusciti, forse per ilbrusio dell'Aula che ha accentuato le reci-proche difficoltà di comprensione. Questoper due ragioni. Nessuno mette in dubbiola solerzia del Ministro del tesoro a repe-rire sul mercato estero i prestiti di cui al-l'articolo 85, ma non comprendiamo perchèsi debba violare quella parte dell'articolo 85che fa riferimento ad uno stanziamento spe-cifico della legge finanziaria per il 1982 eche, quindi, avendone fatto la previsione,prevedeva, per così dire, un'integrazione deidue strumenti.

Vorrei ricordare al presidente della spe-ciale Commissione, senatore Ferrari-Aggradi,che la seconda ragione è quella di evitarela guerra dei poveri. A Napoli le attivitàcostruttive sono state avviate e i castrut-tori ci hanno detto che occorrono 750 mi-liardi di lire nei primi tre mesi del 1982.Anche tenendo conto che ne esistono 420,si tratta di reperire i 300 miliardi che pro-poniamo di stanziare nella legge finanzia-ria.

C A R O L L O, relatore. Dai 1.050 mi-liardi non si può prendere qualcosa perarrivare ai 750?

C A L I C E. Non c'è niente sulla fi-nanziaria. Allora il rischio qual è? In Com-missione, di comune accordo, abbiamo la-vorato per mantenere distinta la questionedi Napoli da quella delle zone terremota-

te. Se si stanziano per il 1982 solo soldiper le zone terremotate e fra tre mesi Na-poli avrà bisogno di soldi ~ e non ce nesono nella finanziaria ~ il rischio è che,attingendo a quei 2.000 miliardi, si apraquella guerra dei poveri che con moltabuona intenzione il Ministro del tesoro vor-rebbe evitare. Per queste ragioni, che in par~te sono le ragioni del Ministro del tesoro,manteniamo l'emendamento e invitiamo aun attimo di riflessione, anche se già ab-biamo preso molto tempo nella Commis-sione speciale per il terremoto.

S P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

s P A D A C C I A . Voterò a favoredell'emendamento 56. O.2 a firma del sena-tore Calice.

R A S T R E L L I. Domando di par-lare per dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Voteremo a favoredell'emendamento Calice, perchè questo co-stituisce la prima parte del discorso glo-bale che il nostro emendamento propone,tenendo conto della situazione economicaitaliana e delle difficoltà del Governo. Su-bito dopa ~l Yoto, se il risultato fosse posi-tivo, il nostro emendamento può ritenersiassorbito. Se viceversa così non fosse, in-tendo illustrare nella dichiarazione di votoin replica al relatore Carollo la validità so-stanziale e formale deU'emendamento che hopresentato.

P R E S I D E N T E . Metto ai voti l'e-mendamento 56. O.2, presentato dal senatoreCalice e da altri senatori. Chi l'approva èpregato di alzare lamano.

Non è approvato.

R A S T R E L L I. Chiediamo la contro-prova.

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Senato della Repubblica ~ 18288 ~ VI II Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E. Ordino la chiusu~ra delle porte. Procediamo alla controprovamediante divisione dei votanti nelle due op~poste parti dell'au'la. I senatori favorevoliall'emendamento si porranno alla mia sini~stra, quelli contrari alla mia destra.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento56.0.4.

R A S T R E L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Signor Presidente,manteniamo il nostro emendamento, purapprezzando lo sforzo che il Ministro del te~sora ha fatto per dissipare le nostre preoc~cupazioni fondatissime, a causa di questoaspetto particolare della legge finanziaria,in relazione alle possibilità concrete che ilTesoro offrirà a Napoli per assolvere ai suoiimpegni inerenti il programma di risana~mento urbano previsto dal titolo VIII dellalegge n. 219. Però vorrei far presente al Mi~nistra e al relatore che non hanno intuitola particolare situazione in cui si trova que~sto capitolo della legge finanziaria perchèin ragione del titolo VIII, su autorizzazionedel Parlamento, il Governo ha nominato deiCommissari di Governo, cioè ha nominatodei propri rappresentanti: che poi Commis-sario sia per combinazione il sindaco di Na~poli, perchè sul sindaco di Napoli è cadutala scelta, è un altro discorso. Ma la figuragiuridica, istituzionale di chi opera per ilrisanamento di Napoli, per il titolo VIII, èun Commissario di Governo.

I! Governo ha assicurato a questo suoCommissario, conferendogli ampi poteri,cioè anche quelli di superare la legislazioneordinaria ~ non avendo altro 'limite ch~quello di riferirsi ai principi generali dell'or~dinamento che sono quelli di non uccidere,non rubare, ma potendo superare tutto ~

poteri eccezionali, in virtù dei quali egliha impegnato integralmente i 1.500 miliar-di .per il pagamento efìfettivo in un perio-do di 18 mesi. I! Ministro ci dice che sem~

bra che l'emendamento di questi lavori sia ri-tardato rispetto aUe previsioni legislative:può essere, ma ciò non toglie che il Com~missario di Governo ha impegnato tutti i1.500 miliardi ed in questo momento il Go~verno che gli ha dato il mandato non adem~pie alla previsione.

Io avrei capito. senatore Carollo, che ilGoverno avesse detto: sulla legge finanziaria1982 oltre i 450 miliardi del 1981 si stanziauna lira e poi tutta ,la differenza, fino ad unmiliardo e 50 meno una lira, sarà copertacon prestiti esteri e il ricorso al fondo dirisanamento. Pokhè questa scelta non c'è, c'èla chiara impossibilità, se vogliamo mante~nere il regolamento di contabilità dello Sta-to, di erogare altri fondi nel corso dell'anno,proprio perchè la legge finanziaria non pre-vede questa distinzione fra i prestiti esteri egli stanziamenti di bilancio. Se i'l Governoha una giustificazione p~r non avere ancoracontratto i prestiti esteri è perchè prelimi~nare a questa stipulazione doveva essere fis~sato lo stanziamento del 1982. Questa è la fi-losofia della legge; ed allora io avrei capitoche il Governo avesse detto 100 lire di stan~ziamento in modo da evitare prestiti esterinel 1982 fino ana copertura di un miliardoe 50 milioni.

Ma quando manca il discorso, anche sequesto non lo si è voluto fare, sembra cheeffettivamente quella partita sia stata com-pletamente stralciata e che quindi nel corsodell'anno i 450 miliardi debbano essere suf~ficienti a coprire le spese. Ciò non è possibi~le perchè il Commissario di Governo, avva-lendosi dei poteri conferitigli dal Parlamen~to e dailla l-egge, ha impegnato i 1.500 miliar-di ~ per la verità i due Commissari ~ e li ha

commissionati a privati, a dei consorzi; hadetto ai consorzi: fate tutto voi, datemi do~po 18 mesi le chiavi di questi 100.000 allog~gi ed io vi pagherò; e vi pagherò per un 20per cento subito, in via di anticipazione,avvalendosi anche in questa materia di altreleggi che consentono che si facciano sugH ap~palti più importanti anticipazioni del 20 percento.

Ma io temo che questa omissione, anchesenza la cattiva volontà del Parlamento o delMinistro, possa portare i titolari dei consor~

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Senato della Repubblica ~ 18289 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

zi, che sono grandi palazzinari associati.a giustificare le loro inadempienze. Que-sto è il problema, si può discutere benedi mani sulla città, ma il sindaco-Commissa-rio e il presidente della regione, pur avendotutti i poteri, non si sono ritenuti capaci diandare avanti: questa è la tragica realtà allaquale abbiamo assistito; hanno chiamato iprivati ed hanno delegato loro il tutto. Ed iogià so, per notizia certa, che se nella leggefinanziaria l'argomento della provvista finan-ziaria non viene precisato, i consorzi, cioè iprivati, traggono da questo motivo una pre-sunta inadempienza del Governo e quindi delsuo Commissarro per giustificare, ripeto, leproprie inadempienze che tendono a posti-cipare nel tempo i lavori per ottenere oltrei prezzi già favorevoli anche la revisione deiprezzi e tutti gli altri accessori.

Il calore che abbiamo posto in questa ri-chiesta non è di mera natura tecnica, è an-che di sostanziale conoscenza di questo rap-porto speciale che si è costituito con i Com-missari di Governo. E quando questa noti-zia è rimbalzata a Napoli, cioè che la leggefinanziaria non prevedeva lo stanziamento1982, lo stesso sindaco-Commissario è inter-venuto allarmato ed è corso qui a Roma perchiedervi di salvare almeno l'efficacia con-trattuale.

Adesso con lo strumento previsto nel no-stro emendamento ~ visto che il bilanciodello Stato non ha 300 miliardi da stanziarecome volevano i colleghi Fermariello e Ca-lice ~ la situazione può essere perfezionataformalmente, con !'indicazione che tutti i1.050 miliardi da stanziare saranno reperitiattraverso prestiti esteri e tramite la BEI.La si faccia questa precisazione. Si modifi-chi nella finanziaria il disposto dell'articolo85 perchè tale nuovo disposto intanto auto-rizzerebbe il Ministro a contrarre i prestitiesteri in quanto a conoscenza esattamentedella cifra residua, fino alla concorrenza di1.500 miliardi. Se manca il presupposto, lostesso Ministro non può operare. Si stanziuna lira e si dica: prestiti esteri per 1.050miliardi meno una lira. Si sarà così giustifi-

cata 'l'operazione contabile. In mancanza diquesto, per tutto l'anno '82, è la paralisi.

Questa Assemblea non può assumersi que-sta responsabilità. Colleghi democristiani, èa voi soprattutto che rivolgo questo appello:è un momento delicatissimo, altri sono i di-scorsi in Commissione speciale e altro èl'atteggiamento in Aula. Che cosa chiediamoin fondo? Soltanto un perfezionamento for-male che garantisca però il Commissario diGoverno che questo Governo ha nominatoper adempiere ai propri obblighi e per nonconsentire ai contraenti concessionari di nonadempiere alle proprie obbligazioni. Nonpossiamo consentire, attraverso questa di-menticanza, un giudizio generale di inadelll"pienza. Ecco perchè sosteniamo il nostroemendamento.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti l'e-mendamento 56. O.4, presentato dal senatoreRastrelli e da altri senatori. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 57. Se nedia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 57.

Ai fabbricanti e agli importatori di appa-recchi radiotelevisivi è fatto obbligo di te-nere l'apposito registro di carico e scaricosecondo le norme di cui alla legge 12 no-vembre 1949, n. 996.

P R E S I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

:t approvato.

Da parte dei senatori Spadaccia e StanzaniGhedini è stato presentato un articolo ag-giuntivo dopo l'articolo 57, con l'emenda-mento 57.0.1. Se ne dia lettura.

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Senato della Repubblica VIIl Legislatura

350' SEDUTA

~ 18290 ~

15 DICEMBRE 1981

~,~~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P A L A , segretario:

Dopo l'articolo 57, irzserire il seguente:

Art... .

«Il Governo della RepubbHca è delegatoad emanare, entro tre mesi dall'entrata invigore della presente legge, norme aventivalore di legge per l'utilizzazione dei lavo-ratori posti in cassa integrazione guadagnistraordinaria da parte dei Comuni e daparte dell' Amministrazione finanziaria al fi-ne dell'aggiornamento del catasto, secondoi criteri di cui ai commi successivi.

Sono predisposte dall'INPS apposite li-ste a carattere provinciale contenente i no-minativi dei lavoratori in cassa integrazioneguadagni straordinaria. Tali liste devonocontenere l'indicazione delle qualifiche e deititoli di studio possedute dai singoli lavo-ratori.

Sulla base delle predette liste i Comunipredispongono piani di utilizzazione dei la-voratori per l'attuazione di progetti specificia termine, con illimite massimo di due anni,in materia di opere di pubblica utilità e dilavori socialmente utili. Analogamente l'Am-ministrazione finanziaria predispone pianidi utilizzazione dei lavoratori iscritti perl'aggiornamento del catasto. A tal fine iComuni e l'Amministrazione finanziaria pos-sono predisporre ed istituire, anche con il

concorso delle Regioni, corsi di formazioneprofessionale.

I Comuni e l'Amministrazione finanziariasono tenuti ad applicare i corrispondenticontratti collettivi di lavoro, assumendol'onere del pagamento della differenza trale prestazioni della cassa integrazione gua-dagni straordinaria e le retribuzioni fissatedai predetti contratti.

Ai lavoratori che durante la loro perma-nenza in cassa integrazione guadagni rifiu-tino l'offerta di utilizzazione, purchè la nuo-va destinazione sia entro un raggio di 50chilometri dal Comune di residenza, saran-no ridotte del 50 per cento le prestazioniconcesse dalla cassa integrazione guadagnistraordinaria ».

57.0.1 SPADACCIA, STANZANI GREDINI

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Signor Presidente, si-gnor Ministro, colleghi, questo emendamen-to riguarda un argomento certamente impo-polare e sono stato sollecitato a presentarloperchè, rispetto ad una congerie di articoliche si sono andati via via in Commissioneaggiungendo alla legge finanziaria fino a far-ne una legge-mostro, mi sembra che propon-ga un problema di intervento urgente merite.vale di attenzione e che richiederebbe delleimmediate assunzioni di responsabilità daparte del Governo.

Presidenza del vice presidente M O R L I N O

(Segue S P A D A C C I A ). Si tratta delproblema della cassa integrazione. Il collegaNapaleani, intervenendo nel dibattito gene-rale su questa legge finanziaria, ha quasi in-cidentalmente osservato che quando la cassaintegrazione raggiunge i livelli che sono sta-ti toccati negli ultimi mesi diventa perfinodiscutibile se si possa più parlare di mercatodel lavoro, ponendo il problema se non sirenda necessario ormai un intervento legisla-

tivo per una regolazione pubblica del merca~to del lavoro.

E questo perchè ~ evidentemente que-sto era implicito, credo, nella considerazio-ne di Napaleani ~ le alterazioni sul mercatodel lavoro sono tali e tante che ogni mecca-nismo di mercato, per quanto pubblicistica~mente regolato, è destinato a saltare. Vorreiqui fare osservare che proprio in queste set-timane abbiamo avuto alcuni dati allarman-

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Senato della Repubblica ~ 18291 ~ VIII Legislatura

350" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

ti che sono venuti innanzitutto dal mini-,stro dell'industria Marcara; in una sede par-lamentare il sottosegretario Rebecchini haparlato di una previsione per il 1982 di 500milioni di ore di cassa integrazione, pari adoneri di 2.500 miliardi di lire. Ma anchese non fossero venute proprio dal Governoqueste previsioni, preoccupanti appaiono giài dati relativi al 1981 quando, in un periodocorrispondente all'analogo periodo del 1980,siamo passati da 92 milioni a 250 milioni diore, con una triplicazione quasi del ricorsoalla cassa integrazione.

Fino ad oggi una sola reazione c'è statadi fronte a questo fenomeno, e credo sia sta-ta una reazione responsabile, da parte di unsindaco di una delle due maggiori città indu-striali italiane, dal sindaco di Torino Novel-li. Credo che questo sia il discorso di Novel-li, e mi scuso se non ne riporto testualmenteil pensiero: in una situazione in cui migliaiae migliaia, e in alcune città decine di mi-gliaia, di lavoratori entrano in cassa integra-zione e diventano un fatto ordinario delmercato del lavoro, non si può non affron-tare questo problema perchè esso incide sututta la situazione occupazionale.

La proposta di Novelli, che io riprendoattraverso un :meccanismo di delega rapida

~ tre mesi ~ al Governo, è di dare la facoltàai comuni di assumere temporaneamente,per realizzare opere pubbliche di ir..teressesociale, i lavoratori in cassa integrazione,prevedendo anche la possibilità di rapidi cor-si di formazione professionale per il loroimpiego. Si tratta di un intervento di razio-nalizzazione e di moralizzazione che io credosi renda ormai necessario.

Do per scontati i discorsi portati avantida tutti, in primo luogo dagli stessi lavora-tori, dai sindacati, dai partiti e dal Governo,circa il fatto che la principale alterazioneche investe il mercato del lavoro, prodottadalla cassa integrazione, è la possibilità perle aziende del sommerso di trovare manod'opera che sfugge facilmente a qualsiasipossibilità di controllo, senza quindi doverpagare contributi e potendosi sottrarre glialtri oneri sociali e fiscali, con ripercussioniche sono a tutti evidenti suna possibilità diaccesso al lavoro dei lavoratori più giovani

e degli inoccupati. La proposta che ho arti-colato è molto semplice e limitata a questoproblema della messa a disposizione dei co-muni.

Io ho proposto una integrazione rispettoalla proposta di Novelli e cioè che, passandosempre attraverso i comuni, possa far ricor-so a questa manodopera anche l'amministra-zione finanziaria. Ho indicato in particolareun compito in cui parte consistente di que-sti lavoratori potrebbe essere impiegata:l'aggiornamento dei dati del catasto edilizio,che sono scandalosamente indietro di 10-15anni. Se noi oggi non possiamo riordinareil catasto, non possiamo neppure prevedereun riordinamento del sistema impositivo sulpatrimonio edilizio italiano.

Queste proposte nascono dall'intento difornire un contributo al dibattito. Recente-mente il problema è stato riproposto, adesempio, dal senatore Chiaramonte nell'illu-strazione del piano economico del Partitocomunista italiano. Infatti, in quella illustra-zione uno dei punti che riguarda il mercatodel lavoro si riferisce proprio a tale questio-ne, cioè la sperimentazione di una utilizza-zione della manodopera in cassa integra-zione.

C'era, anche il disegno di legge Scotti cheprevedeva un'ipotesi di sperimentazione diquesto tipo; ebbene questo disegno di leggeScotti, che riguardava l'avviamento al lavo-ro, era stato presentato nella scorsa legisla-tura e, come molte riforme, era rimasto bloc-cato inutilmente in Parlamento, poi ripresodal ministro Foschi e riesaminato daHa Ca-mera dei deputati in questa legislatura. Ri-tengo che i meccanismi previsti dalla leggen. 760, approvata alla Camera dei deputatie ora al Senato, siano ancora, da questo pun-to di vista, largamente insufficienti perchèaffrontano il problema dei lavoratori in cas-sa integrazione soJtanto dal punto di vistadella mobilità extra-aziendale, stabilendo unraggio di SO chiJometri. Lo stesso raggio lopropongo anch'io, ma per le proposte chepossono essere fatte dai comuni ai lavoratoriin cassa integrazione. Invece le proposte del-la legge n. 760 riguardano offerte di occupa-zione da parte di niende affini a quella dallaquale il lavoratore è stato messo in cassa

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Senato della Repubblica ~ 18292 ~ VII I Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

integrazione. Considero questa soluzione lar-gamente insufficiente.

Ci dovrebbe essere su questi problemi,quando assumono tali dimensioni, il corag-gio di scelte, da parte del Governo e delParlamento, di scelte rapide. Si parla di cor-sie preferenziali; ebbene, invece di parlare,di riempirci la bocca su tante questioni pro-cedurali, sarebbe molto più opportuno che iGoverni, ed anche il Governo Spadolini,usassero gli strumenti che già abbiamo crea-to. Ebbene, la legge finanziaria è uno di que-sti. Ora, è assolutamente inconcepibile che,mentre questa legge finanziaria viene riem-pita di una serie di articoli, di questioni spes-so settoriali e marginali, non si affrontinoalcuni dei punti di crisi della nostra situa-zione economica, anche congiunturale, edalcuni dei nodi strutturali con quegli inter-venti rapidi che, secondo me, la situazionerende necessari.

Due di questi problemi sono, da una parte,il crescente ricorso alla cassa integrazione;dall'altra, la situazione di indebitamento spa-ventosa cui sono arrivati i deficit delle ge-stioni previdenziali.

Ebbene, abbiamo una legge finanziariache è diventata di 97 articoli e non per colpadelle opposizioni, ma per scelta e responsa-bilità del Governo e della maggioranza cheimpediscono di approvare la legge finanzia-ria in tempi reali con conseguenze gravi nel-l'approvazione del bilancio dello Stato e su-gli altri adempimenti previsti dalla riformadella contabilità dello Stato.

Con la legge finanziaria c'è già una corsiapreferenziale, che non viene utilizzata e atti-vata, proprio per affrontare problemi noda-li, i problemi chiave della situazione econo-mica, quelli che rischiano, al di là di tuttii tetti, di far saltare la situazione e che co-munque influiscono in maniera grandemen-te negativa sulla economia del paese.

So che l'argomento è difficile, ma da partedi un Governo e di forze politiche responsa-bili questo problema in maniera non puniti-va ma seria deve essere affrontato. So benis-simo che, come per gli handicappati, comeper i pensionati ai minimi, come per i casidi incompatibilità previdenziale, le genera-lizzazioni sono sbagliate, perchè non è vero

che tutti i lavoratori in cassa integrazionealimentano i.1lavoro nero, alcuni per il sem-plice fatto che si trovano in situazioni terri-toriali e sociali nelle quali il lavoro neronon viene offerto, altri perchè legati a con-cezioni di moralità operaia e sindacale a cuisi sentono profondamente legati.

Ignorare queste cose sarebbe irresponsa-bile. Ma proprio per questo, proprio perchèsarebbe sbagliato generalizzare, non si puònegare l'esistenza di questa situazione e nonsi può non tentare di affrontar.la moralizzan-dola.

Mi rendo conto che anche questo emenda-mento che ho presentato non è perfetto: po-trebbe essere perfezionato. Anche qui si diràche dobbiamo rinviare ad altri problemi per-chè non ci sono solo questi problemi che ri-guardano la cassa integrazione: ci sono limi-ti da porre alle aziende, limiti da porre aglistessi lavoratori. Ma sono i discorsi con iquali noi, Governo e Parlamento, continuia-mo a rinviare i problemi e a farli marciare. Ecredo che sia un metodo sbagliato, un me-todo fallimentare.

Mi sono assunto la responsabilità politicadi tentare di tradurre con questo emenda-mento di delega legislativa il discorso serioe responsabile fatto dal sindaco di una gran-de città industriale. Per lui come per meso che non è un discorso facile, ma credoche questo dovrebbe essere il momento ~

e se no quale altro? ~ peil"affrontarlo. Sia.ma in una situazione nella quale le prospet-tive disoccupazionali possono essere moltogravi. Per il 1981 fonti ministeriali ci .parla-no di 500 milioni di ore di cassa integra-zione.

Nel rapporto con altri paesi europei, al-cuni dei quali hanno avuto forti aumenti didisoccupazione, in termini percentuali i no-stri aumenti possono sembrare non aIJar-manti. Ma, a parte il fatto che partivamo, adifferenza degli altri, da una base molto alta,la stretta creditizia e di politica economicadel Governo da noi è cominciata soltantoa settembre. Ciò che non ci ha colpito nel1981 ci può colpire nel 1982 e credo che inuna situazione di questo genere non affron-tare il problema centrale dei nostri mecca-

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Senato della Repubblica ~ 18293 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

nismi assistenziali sarebbe un atto di legge-rezza da parte del Governo e del Parlamento.

N A P O L E O N l. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

* N A P O L E O N I. Signor Presidente, ilGrUiPiPo della Sinistra indipendente ritieneche il problema sollevato dal senatore Spa-daccia sia reale e giusto. È in sostanza i~pro-blema di mettere fine in qualche modo auna situazione assai singolare che si verificanel nostro paese e che consiste nell'indirizza-re risorse ingenti, riguardanti anche il bilan-cio pubblico, al finanziamento non tempora-neo e occasionale ma permanente della disoc-cupazione. Noi riteniamo che questo usodelle risorse sia profondamente sbagliato:infatti, se ciò fosse soltanto occasionale, seavvenisse soltanto per il finanziamento diforme frizionali di disoccupazione, non cisarebbe nulla da eccepire, ma quando la cosaassume carattere permanente e costante, nel-le dimensioni attuali, allora il problema ceratamente si pone.

n problema però ~ ed è quanto vogliamorilevare rispetto alla formulazione dell' emen-damento Spadaccia, per cui ci asterremo suquesto emendamento, cioè non voteremo nè afavore nè contro ~ non riguarda soltanto lacassa integrazione, anche se certamente ri-guarda anche la cassa integrazione, ma è unproblema molto più ampio. C'è stata a que-sto riguarda una proposta che mi permettodi ricordare al Ministro del tesoro, perchè èstata diretta personalmente a lui. GiorgioRuffolo ha proposto al Ministro del tesoro inun recente articolo di esaminare il bilancioda questo punto di vista, individuando tuttele somme che in qualche modo, in manieradiretta o indiretta, possono essere configu-rate come finanziamenti all'industria di tipoassist~nziale, di sostegno, in maniera da de-terminare quale somma potrebbe essere in-dirizzata allo svolgimento di attività produt-tive. Certamente in questa somma rientrereb-be buona parte della cassa integrazione, maanche molte altre forme di finanziamento as-sistenziale all'industria.

A nostro parere, se si volesse affrontare ilproblema in maniera radicale, non si tratte-rebbe soltanto di indirizzare questo o quelgmppo di lavoratori a questa o quella atti-vità ma si tratterebbe finalmente di stabilir~una' forma di finanziamento a quello che vie-ne chiamato in maniera sempre più frequenteun servizio o un'agenzia nazionale del lavoro,in cui riunire la risoluzione dei vari problemiche si pongono sul terreno del mercato dellavoro: quelli del collocamento, della mobi-lità, della riqualificazione e dell'utilizzo inlavori di pubblica utilità.

Valga questo intervento a spingere il Go-verno a considerare questo problema comepregiudiziale ad una serie di altri problemi,alcuni anche di carattere strettamente indu-striale e produttivo, che non possono trovaresoluzione, che non possono essere decisi nel-l'ambito di un ordine razionale di priorità,proprio perchè il mercato del lavoro si trovanena situazione in cui ver5>aattualmente.

Bene ha fatto, a mio parere, il senatoreSpadaccia a sollevare questo problema. Cre-do anche che egli abbia ragione nel dire chesi sarebbe potuto benissimo utilizzare la leg-ge finanziaria per risolvere tale questione inmaniera più ampia e circostanziata. L'unicaragione per la quale ci asterremo è che inrealtà ~ è anche colpa nostra se non l'ab-biamo fatto: questa può essere anche un'au-tocritica ~ avremmo dovuto affrontaJre pro.pria in questa sede il problema in misurapiù ampia e più organica di quanto non pos-sa essere fatto con il solo riferimento allacassa integrazione.

A N T O N I A Z Z I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N T O N I A Z Z I. Signor Presidente,desidero dichiarare, a nome del Gmppo co-munista che il problema sollevato dal senato-re Spadaccia è un problema vero, è un pro-blema reale col quale ci dovremo misurarenelle prossime settimane e nei prossimi me-si. Come è già stato ricordato, l'esigenza diun utilizzo dei lavoratori in cassa integrazio-ne per lavori socialmente utili è già stato af-frontata, suscitando anche polemiche, dal

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Senato della Repubblica ~ 18294 ~ VIII Legislatura

350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

sindaco di Torino Novelli e nel documentodel dipartimento economico della direzionenazionale del Partito comunista italiano, pub~blica~o nei giorni scorsi. Ed è stato affrontatunon come un fatto liberatorio ~ scriviamotre righe in un documento e ci mettiamo aposto la coscienza ~ ma perchè siamo consa-pevoli che si tratta di un problema vero, chemerita attenzione da parte non solo del movi~mento sindacale, ma dell'insieme delle forzepolitiche e sociali.

Come ha ricordato il senatore Spadaccia,la legge n. 760, approvata alla Camera e nelleprossime settimane all'esame della Commis-sione lavoro del Senato, affronta in parte ilproblema di una nuova regolamentazionedella cassa integrazione e dell'utilizzo a finisociali dei lavoratori posti in cassa integra~zione. Ebbene, riteniamo che l'esame di que~sta legge e i necessari approfondimenti pos-sano essere un'occasione per affrontare ilproblema dell'utilizzo a fini sociali dei lavo-ratori che oggi sono collocati in cassa inte-grazione. Ci rendiamo conto che si tratta diun discorso non facile, ma non per questonon lo vogliamo affrontare; d'altra parte nonci sono per situazioni difficili soluzioni facili.rI problema esiste e quindi riteniamo che ladiscussione sulla legge n. 760 possa essereun'occasione per cominciare ad affrontarloin quella sede, a ipotizzare e ad abbozzare so-luzioni che comunque devono prevedere ilconcorso e la partecipazione delle forze so-ciali, perchè solo in questo modo qualsiasiiniziativa o ipotesi potrebbe avere successo.

Detto questo, concludo dicendo che periutte le ragioni che ho elencato, sia pure suc~cintamente, pur riconoscendo la validità delproblema, ritenama che sia prematuro af~frontarIa in questa sede, senza il concorsodi tutti gli apporti necessari; per questo ciasterremo dal voto sull'emendamento del se-natore Spadaccia.

P I S T O L E S E. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E S E. Anche il nostro Grup~po si astiene dal voto sull'emendamento delsenatore Spadaccia. Rileviamo !'importanza

dell'argomento che il senatore Spadaccia havolnto evidenziare. Ho detto, in un interventoin sede di discussione generale, al Ministro,il quale a~Jcve dichiarato che non intendevaseguire Reagan nè la Thatcher nè Mitterrand,che egli non seguiva la Thatcher perchè pro-prio su quest'argomento il premier ingleseaveva assunto posizioni precise, obbligandoil lavoratore in cassa integrazione ad assume-re con la mobilità del lavoro altri incarichi,in modo da allegger~re gli oneri a carico delloStato e utl1izzare la manodopera esistente peraltre attività di pubblico interesse.

Per queste ragioni ci asteniamo, ferma re~stando la necessità di esaminare il problemain sede competente.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis~sione a esprimere il parere.

* C A R O L L O, relatore. Signor Presiden-te, non ripeto le considerazIoni e i giudiziespressi dai colleghi che hanno già parlato.Ritengo che il problema posto dal senatoreSpadaccia abbia fondamento e vada considerato con at1enzione. Tra l'altro, l'aver indi~cato l'impiego nel catasto non è cosa di pococonto: ha perfettamepte ragione se si pensache il caiaS;A) è fermo al 1939. Però giusta-mente hanno ricordato i colleghi che già esi~ste un disegno di legge in itinere; la Camerapare che 10 abbia approvato e deve arrivarein Senato. Credo pertanto che la sede piùpropria sia questo disegno di legge, che por-ta il numero 760. Affinchè, però, non appaiaforma~istico il rinvio a tale disegno di legge,proporrei al senatore Spadaccia di trasfor~mare il suo emendamento In ordine del gior-no e, in t81 caso, mi esprimo in SE'nso favore-vole, cioè per una raccomandaziane a miglio~rare eventualmente il disegno di legge n. 760.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

,.,D I G I E S I , ministro del lavoro e del-

la previdenza sociale. SignOlr Presidente, ilproblema posto qui in Aula dal senatore Spa~daccia è di grossa rilevanza, perchè in effet-ti la cassa integrazione guadagni ha finitoper diventare un eJemento di turbativa del

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Senato della Repubblica ~ 18295 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981ASSEMBLEA RESOCONTO STENOGRAFICO350a SEDUTA

mercato del lavoro. La cassa integrazioneguadagni, con i 500 milioni di ore alla finedel 1981, impone una riflessione molto pro~fonda da parte del Governo, del Parlamentoe delle parti sociali. Devo ricordare ~ e d'al~tra parte questo è stato già fatto dal senato~re Antoniazzi e dal relatore Carollo ~ cheil problema è già presente in un disegno dilegge, il n. 760, che è stato approvato dallaCamera dei deputati e che è davanti allaCommissione lavoro del Senato, ma, ancora,la legge n. 740 sulle zone terremotate ha giàrecepito una normativa di questo tipo al suointerno. Perciò le so/luzioni sono già ben de1i~neate e definite.

Mi auguro che il Senato possa rapida~mente approvare il disegno di legge n. 760e credo che all'interno del dibattito, che cer~tamente il Senato avvierà, potranno esseredefiniti meglio i meccanismi volti a far sìche la cassa integrazione guadagni smettadi essere quell'elemento di turbativa che pur-troppo è diventata. Quindi all'interno deldisegno di legge n. 760 si potrà stabilire unautilizzazione a fini sociali dei lavoratori incassa integrazione guadagni, che non costi~tuisca però un elemento di distorsione delmercato del lavoro, perchè non possiamo di~menticare che ci sono liste di disoccupatia cui bisogna pensare. Soprattutto ritengoche, così come è stato già ipotizzato daldisegno di legge n. 760, bisogna daLe pr2ticaattuazione an 'ipotesi di legare la correspon-sione del salario ai lavoratori in cassa inte~grazione guadagni alla frequenza di corsi diformazione professionale che possano eJe~vare il livello di professionaJità dei lavo-ratori.

Per questi motivi credo che nella leggefinanziaria non sia opportuno inserire fret-tolosamente un articolo senza approfondirlomaggiormente e, quindi, sono d'accordo conil relatore nel pregare il presentatore di ri~tirare l'emendamento, trasformandolo maga-ri in un ordine del giorno che il Governoaccetta fin da questo momento e che potràservire di guida alla Commissione lavorodel Senato e allo stesso Senato, quando ef~fettuerà la definitiva stesura del disegno dilegge n. 760.

P R E S I D E N T E. Senatore Spadac-cia, le chiedo se accetta di trasformare inordine del giorno il suo emendamento o seinsiste per la votazione del suo emenda-mento.

s P A D A C C I A. Ritiro l'emendalJ.1en~to perchè devo prendere atto di alcuni impe-gni che sono venuti da alcune parti politi-che, dal relatore e dallo stesso Ministro.Devo dire che le motivazioni che accompa~gnano questo impegno non mi convincono.Sono d'accordo con il senatore Napoleoniche ci sono altri problemi dell'assistenziali-sma industriale, ma intanto sono convintoche un intervento rapido in questo camponon avrebbe significato l'accantonamento eil rinvio, ma forse avrebbe potuto a.cceleraree trainare gH altri interventi necessari a mo~dificare alcuni aspetti dei più patologici del-l'assistenzialismo industriale.

Non sono convinto che le norme della 760sizLno sufficiemi e neppure che siano suffi-cienti 1~ integrazioni a cui ha accennato inquesto momento il ministro Di Giesi. Sonoinvece convir~.to della necessità, sostenutadal collega Antoniazzi, che un problema diquesto [enere debba essere affrontato conle forze sindacali perchè ha bisogno di unlargo consenso sociale.

C'è qui. signor Ministro, un grave ritardo¿el Geverno perchè lei stesso ci parla di500 milioni di ore di cassa integrazione peril 1982. Insistere per provocare una votazio~ne su questo articolo aggiuntivo significhe-rèbbe compromettere il discorso, con unvoto contrario, a questo punto, della mag-gioranza di questa Assemblea. Io preferisconon p!'egiudicarlo e perciò ritiro l'emenda-mento affidandomi a questo avvio di di-battito.

Quanto all'invito del relatare, io non cre~do agli ordini del giorno; il rapporto con ilGoverno passa attraverso gli atti, le scelte,le responsabilità che ci si assume durantel'attività legislativa e finanziaria; purtroppogli ordini del giorno sono diventati una va-na e ripetitiva litania per quanto riguardai rapporti con il Governo e, per quanto ri-guarda il Parlamento, visto che abbiamo lalegge 760 sulla quale dobbiamo intervenire,

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18296 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

sarebbe ridicolo fare un ordine del giornoche impegna noi stessi. I Gruppi che fannoparte della 11'' Commissione, ed anche chinon ne fa parte, utilizzando gli strumentiche hanno a disposizione, possono influiresull'iter parlamentare e sui contenuti diquella legge.

Quindi ritiro, dopo le risposte che mi so-no state date, questo emendamento, anzichètrasformado in ordine del giorno.

P R E S I D E N T E. Passiamo all'esa-me dell'articolo 58. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 58.

Il fondo contributi di cui al primo capo-verso dell'articolo 3 della legge 28 maggio1973, n. 295, costituito presso H Mediocredi-to centrale, è incrementato della somma dilire 2.590 miliardi per la corresponsione dicontributi in conto interessi sulle operazionidi finanziamento alle esportazioni a paga-mento differito previste dalla legge 24 mag-gio 1977, n. 227, e successive modificazioni.

La somma di cui al precedente comma èiscritta nello stato di previsione del Ministe--ra del tesoro nel periodo 1983-1988; le quoterelative agli anni 1983 e 1984 restano deter-minate, rispettivamente, in lire 200 miliardied in lire 380 miliardi.

P R E S I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 59. Se nedia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 59.

Per la concessione dei contributi previstidall'articolo 10 del decreto-legge 28 maggio1981, n. 251, recante provvedimenti per Hsostegno delle esportazioni italiane, conver-

tito, con modificazioni, nella legge 29 luglio1981, n. 394, è autorizzata per l'anno 1982 laspesa di lire 4.000 milioni da iscrivere nellostato di previsione del Ministero del commer-cio con l'estero.

P R E S I D E N T E Su questo arti-colo, da parte dei senatori Pistolese, Rastrel-li, Crollalanza, FHetti, Finestra, Marchio, Mo-naco e Pozzo è stato presentato l'emenda-mento 59.1, tendente a sopprimere l'arti-colo.

P I S T O L E S E. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E S E. Signor Presidente,questo emendamento tende a sopprimere unarticolo che si riferisce, come tanti piccoliarticoli inseriti nel1a legge finanziaria, aduno stanziamento di quattro miliardi perla concessione di contributi previsti dal1'ar-ticalo 10 della legge 28 maggio 1981, recan-te provvedimenti per H sostegno alle espor-tazioni italiane. Potrebbe sembrare una co-sa di un certo interesse, ma non è così. Sullalegge del 28 maggio 1981 io sono interve-nuto: si tratta di una leggina che è passatacosì, un po' in silenzio, con la quale si au-torizzano gli enti territoriali, comuni e pro-vince, a partecipare a consorzi con privatiper eventuali esportazioni. Noi siamo staticontrari a questa formula ibrida di comunie province che partecipano a consorzi chefanno del commercio; vorrei vedere H comu-ne di Napoli che commercia le patate in-sieme con un produttore agricolo. Mi sem-bra che nella struttura di questa legge evi-dentemente si sia voluto fare qualche cosache a noi sfugge, coprendo un certo tipodi affarismo nascosto e quindi alcuni consor-zi creati ad hoc fra enti territoriali ed im-prenditori privati. Noi fummo contrari aquella legge e, coerentemente a tale impo-stazione, abbiamo chiesto la soppressionedi questo articolo che tende a dare ulteriorifondi a consorzi non meglio identificati,che dovrebbero effettuare esportazioni al-l'estero in combutta con privati.

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VII I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18297 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAPICO

P R E S I D E N T E. Invito Ja Commis-sione ad esprimere il parere sull' emenda-mento in esame.

C A R O L L O, relatore. Sono favore-vole al mantenimento dell'articolo.

P R E S I D E N T E. Invito il Gover-no ad esprimere il parere.

D I G I E S I, ministro del lavoro e del-la previdenza sociale. Sono favorevole almantenimento dell'articolo.

P R E S I D E N T E. Non essendo statipresentati sull'articolo 59, altri emendamen-ti oltre quello soppressivo 59. 1 del sena-tore Pistolese e di altri senatori, metto aivoti il mantenimento dell'articolo stesso.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 60. Sene dia lettura.

BER T O N E, segretario:

Art. 60.

Nel primo comma dell'articolo 10 deldecreto-legge 28 maggio 1981, n. 251, recanteprovvedimenti per il sostegno delle espor-tazioni italiane, convertito, con modificazio-ni, nella legge 29 luglio 1981, n. 394, la pa-rola: «esclusivo» è sostituita dalla parola:«prevalentemente »; alla fine del comma leparole: ({ contributi finanziari annuali, » so-no sostituite dalle seguenti: {{ per finanzia-re programmi commerciali all'estero ».

P R E S I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Da parte dei senatori Spadaccia e Stan-zani Ghedini sono stati presentati due arti~coli aggiuntivi, dopo l'articolo 60, con gliemendamenti 60. O. 1 e 60. O.2. Se ne dialettura.

BER T O N E, segretario:

Dopo l'articolo 60, inserire i seguenti:

Art. ...

« (Disposizioni in materiadi sistemazione idraulica e difesa del suolo)

Al fine della definizione di un piano plu-riennaJe per il riassetto idrogeologico delterritorio e per i conseguenti primi inter-venti è autorizzata la spesa di lire 1.500 mi-liardi da iscriversi in apposito capitolo del-lo stato di prevÍisione della spesa del Mini-stero del tesoro per l'anno finanziario 1982.

Gli interventi di cui al comma preceden-te devono manifestarsi almeno nei seguentisettori:

1) difesa idraulica del suolo;2) sistemazione frane e prevenzione va-

langhe;3) sistemazione idraulico-agraria e po-

tenziamento silva-pastorale;4) di.fesa dei litorali.

All'onere previsto dal presente articolo siprovvede mediante riduzione del 26,29 percento di tutti i capitoli che non riguardanospese obbligatorie dello stato di previsionedella spesa del Ministero della difesa.

Il Ministro del tesoro è autorizzato ad ope-rare in bilancio le occorrenti variazioni deicapitoli interessati ».

60.0.1 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

Art. ...

{{ Ai fini della realizzazione delle disposi-zioni dei titoli I e II della legge 1° marzo1975, n. 47, recante norme per la difesa deiboschi dagli incendi, è autorizzato lo stan-ziamento di lire 200 miliardi per l'anno 1982,da iscrivere nello stato di previsione dellaspesa del Ministero dell'agricoltura e delleforeste.

All'onere previsto dal presente articolo siprovvede mediante corrispondente riduzione

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18298 ~

15 DICEMBRE 19813S0a, SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTOSTENOGRAFICO

del capitolo n. 4011 dello stato di previsio-ne della spesa del Ministero della difesa.

Il Ministro del tesoro è autorizzato adoperare in bilancio le occorrenti variazionidei capitoli interessati ».

60.0.2 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Signor Presidente,se con il problema della cassa integrazioneho voluto sollevare in sede di esame dellalegge finanziaria una questione urgente dicongiuntura economica, qui intendo solleva-re un problema di stanziamento finanziariosia a fronte di leggi già in discussione alSenato, sia come condizione indispensabileper poter affrontare uno dei nodi struttu-rali della situazione economica italiana. In-fatti una economia industriale e urbana co-me quella italiana non può prescindere dalconsiderare il grave stato di degradazionee di sfascio cui il territorio è sottoposto,come è denunciato da tutte le partì politi-che ormai da anni.

Nel corso di questO dibattito ho dovutochiedermi e ricordare da quanti anni atten-diamo la riforma pensionistica. Ora mi chie-do da quanti anni abbiamo avviato il di-scorso della sistemazione idrogeologica delsuolo e da quanti anni aspettiamo per do-tare :iJlpaese, lo Stato, il Governo, le autono-mie locali, le regioni degli strumenti legisla-tivi, giuridici e amministrativi necessari peraffrontare questo problema.

Abbiamo diversi disegni di legge pen-denti qui al Senato: il disegno n. 439 delPartito socialista italiano, il n. 1323 del Parti-to 'Comunista italiano, il n. 1134 della Demo-crazia cristiana, il n. 811 del Governo. Eranoarrivati ad un certo grado di discussione;poi all'improvviso si è deciso di stralciaredalla riforma organica alcuni provvedimen-ti urgenti che hanno incontrato l'opposizio-ne del Partito comunista. Credo di potercondividere la tesi di quella opposizione co-munista ~ illustrata alle Commissioni la-vori pubblici e ag:icoltura del Senato daicolleghi Zavattini, Ottaviani, Sassone e dal-

la collega Talassi ~ perchè o si procede aduna riforma organica con adeguati stanzia-menti e nuovi strumenti normativi e am-ministrativi o per gli interventi urgenti èsufficiente la normativa esistente e il pro-blema è esclusivamente un problema di stan-ziamenti: e gli stanziamenti proposti in quel-la sede dal Governo, 100 miliardi, sono in-sufficienti anche per questi interventi e perqueste opere più urgenti. La necessità diaumentare gli stanziamenti per gli stessiinterventi di urgenza è stata riconosciuta delresto dal collega Gusso della Democraziachistiana e dal collega Bozzello Verole delPartito socialista italiano. Il problema sitrascina da anni ma è un problema di sceltapolitica ed economico-finanziaria insieme.Questo paese si può permettere il lusso diandare avanti per anni e per decenni anco-ra lasciando procedere il dissesto e la di-sgregazione del nostro territorio? Se nonse lo può permettere, il problema è di tro-vare all'interno delle nostre compatibilitàgli stanziamenti necessari per affrontare lasituazione.

Si era partiti da un disegno di legge delPartito socialista italiano che prevedeva 250miliardi annuali, siamo passati ad un dise-gno di legge del Partito comunista che pre-vedeva una spesa triennale di 4.500 miliardi~ e parlo di proposte ohe datano allo scorsoanno ~ c siamo arrivati ad un disegno delGoverno che prevede una spesa di 1.900 mi-liardi in tre anni di cui 100 per il primoanni: infatti nei fondi speciali sono iscrittiper il 1982 soltanto 100 miliardi. Credo chequesta sia una politica dissennata, una poli-tica del rinvio anche in questo campo checi costdngerà poi ad intervenire d'emergen-za, a tamponare, a sanare situazioni che ildissesto del suolo avrà continuato a deter-minare con spese di migliaia di miliardi.

Allora è inutile che riempiamo i nostriarchivi parlamentari di progetti di legge chepoi rimangono nel cassetto perchè non c'èla volontà politica, non ci sono le scelte dieconomia finanziaria, non ci sono le condi-zioni economiche. TogJiamoli dal cassetto.Diciamo al paese con chiarezza ~ assume-

tevene la responsabilità ~ che di sistema-zione idrogeologica del territorio non si par-

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Senato della Repubblica ~ 18299 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350d SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

la. È chiaro che quelle riforme hanno sensoe ha senso che occupino tempo prezioso deinostri lavori parlamentari solo se c'è la vo-lontà di investire su quei progetti di legge.Altrimenti perdiamo solo tempo!

La nostra risposta su questo è stata giàdata in tutte le circostanze e in tutte le si-tuazioni possibili. Puntualmente, al momen-to dell'esame delle leggi finanziarie di ognianno, siamo costretti a scandire nuovi rin-vi a scandire i momenti successivi di unap¿litica di resa dello Stato di fronte al dis-sesto del territorio, col rinvio da inadempi-mento ad inadempimento.

L'altro emendamento, strettamente colle-gato al primo, riguarda gli incendi boschivi.Ho già avuto occasione di ricordare, inter-venendo sul provvedimento che rafforza gliorganici e le strutture dei vigili del fuoco,alcune proposte che ho presentato sul pro-blema degli incendi boschivi, lo scorso an-no, durante l'esame della legge finanziaria.Ho avuto modo di ricordare le cronache del-la scorsa estate sulla Sardegna, sull'Elba,i momenti più drammatici di una situazionedi incendi boschivi di cui vi farò grazia,senza ricordarvi per l'ennesima volta le ci-fre in migliaia di ettari distrutti, perchè loStato italiano non è stato in grado fino adora di darsi le attrezzature minime indispen-sabili per affrontare questo problema. Que-sti sono i due emendamenti e credo di es-sermi attenuto all'essenziale nel sottoporliaB'attenzione del Parlamento e del Governo.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimeïe il parere.

C A R O L L O, re/atore. Debbo espri-mere parere contrario, non senza manife-stare le mie piÙ ampie riserve sui criteriprevisti per la copertura degli oneri con-nessi ai due emendamenti.

P R E S I D E N T E. Invito il Gover~no ad esprimere il parere.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Il Gm'erno è contrario.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emedamento 60. 0.1, presentato dai sena-

tori Spadaccia e Stanzani Ghedini. Chi loapprova è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 60. O.2, pre-sentato dai senatori Spadaccia e StanzaniGhedini. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 61. Se nedia lettura.

BER T O N E, segretario:

Art. 61.

Al fine di assicurare continuità all'operadi ricostruzione e di sviluppo delle zone delFriuli colpite dal terremoto del 1976 e finoall'adozione di un'apposita legge dello Stato,la regione Friuli-Venezia Giulia, in derogaall'articolo 32 dela legge 8 agosto 1977,n. 546, è autorizzata ad assumere ulterioriimpegni di spesa nell'anno 1982 fino allaconcorrenza della somma di lire 350 mi-liardi.

Per l'attuazione della legge dello Stato dicui al precedente comma, in apposito capi-tolo dello stato di previsione del Ministerodel tesoro per l'anno finanziario 1982 èiscritta, in termini di competenza, la som-ma di lire 285 miliardi.

Alla spesa di cui al precedente comma siprovvede a valere sulle maggiori entrate dicui al decreto-legge 2 ottobre 1981, n. 546.

P R E S I D E N T E. Su questo arti-colo sono stati presentati due emendamen-ti. Se ne dia lettura.

BER T O N E, segretario:

Al primo comma, sostituire la cifra: {( 350miliardi» con l'altra: {(700 miliardi ».

61. 1 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

Pozzo, MONACO

Sopprimere l'ultimo C01nma.

61. 2 IL GOVERNO

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Senato della Repubblica ~ 18300 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P I S T a L E S E. Domando di parlare. BER Ta N E, segretario:

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T a L E S E. Signor Presidente,l'emedamento 61. 1 si mustra da sè. In de-finitiva chiediamo di migliorare lo stanzia-mento per quanto riguarda il Friuli-VeneziaGiulia. Si tratta di un atto di solidarietà:proprio noi, che proveniamo da una zonaterremotata e che abbiamo chiesto per Na-poli e per il Mezzogiorno determinati stan-ziamenti , non possiamo restare assenti otanto meno freddi di fronte ad aspirazionidella regione Friuli-Venezia Giulia, così du-ramente colpita dal sisma precedente.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione e il Governo ad esprimere il parere.

C A R O L L O, relatore. Esprimo parerecontrario.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Anche il Governo è contrario all'emenda~mento 61. 1. Per quanto riguarda il 61. 2,dichiaro che per tutte le disposizioni cheprevedono una specifica copertura, per ra-gioni tecniche, se ne propone la soppres-sione.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 61. 1, presentato dal senato-re Pistolese e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 61. 2, presen-tato dal Governo. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

È approvato.

Metto ai voti l'articolo 61 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Dopo l'articolo 61 sono stati presentatialcuni articoli aggiuntivi. Se ne dia lettura.

Art. ...

« In attesa dell'approvazione del provvedi-mento legislativo concernente gli interventistraordinari nel Mezzogiorno per il decennio1982-1991, è autorizzata per l'anno 1982 laspesa di lire 200 miliardi, a valere sulla dota-zione finanziaria di 2.500 miliardi di cui alleleggi 2 maggio 1976, n. 183, e 23 dicembre1978, n. 843, ~ interventi straordinari nelMezzogiorno ~ riportata nella tabella A alle-gata alla presente legge, per la concessione al-la regione Calabria di un contributo speciale,ai sensi dell'articolo 12 della legge 16 marzo1970, n. 281, per l'attuazione di interventistraordinari di competenza regionale nei set-tori della silvicoltura, della tutela del patri-monio forestale, della difesa del suolo, dellasistemazione idraulico-forestale e delle con-nesse infrastrutture civili, anche ai fini delpotenziamento dei comparti agricolo e turi-stico, nel territorio della regione medesima.

Restano ferme le disposizioni di cui agliarticoli 2, 3 e 4 del decreto-legge 22 maggio1981, n. 235, convertito nella legge n. 389del 24 luglio 1981 ».

61. O. 1 RaMEl, PETRONIO, MURMURA, VI N-CELLI, FIMOGNARI

Art. ...

« In attesa dell'approvazione del provve-dimento legislativo concernente gli interventistraordinari nel Mezzogiorno per il decennio1982-91, è autorizzata per l'anno 1982 la spe-sa di lire 200 miliardi, a valere sulla dota-zione finanziaria di lire 1.300 miliardi dicui al decreto-legge 26 novembre 1981, n. 679,per la concessione alla Regione Calabria diun contributo speciale, ai sensi dell'artico-lo 12 della legge 16 maggio 1970, n. 281, perl'attuazione di interventi straordinari di com-petenza regionale nei settori della silvicol-tura, della tutela del patrimonio forestale,della difesa del suolo, della sistemazioneidraulico forestale e delle connesse infra-strutture civili, anche ai fini del potenzia-

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VIII LegislaturaSCHato della Repubblica ~ 18301 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDl1TA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

mento dei comparti agricolo e turistico, nelterritorio della Regione medesima.

Restano ferme le disposizioni di cui agliarticoli 2, 3 e 4 del decreto~legge 22 maggio1981, n. 235, convertito nella legge 24 lu~glio 1981, n. 389 ».

61. O.2 FERRARI~AGGRADI, GUALTIERI, MA-

LAGODI, PARRINO, ROSSI, SCEVA-

ROLLI, SPANO, CONTI PERSINI

Art. ...

« Al fine di assicurare continuità all'operadi ricostruzione dei comuni della regioneMarche colpiti dal terremoto del 1972, vieneautorizzato un ulteriore stanziamento di15 miliardi per ciascuno degli anni 1982 e1983 per gli interventi previsti dagli artico-li 6 e 7 del decreto~legge 4 marzo 1972, n. 25,convertito in legge ]6 marzo 1972, D. 88.

Il limite previsto dal secondo comma del~l'articolo 7 del decreto~legge 4 marzo 1972,n. 25, convertito in legge 16 marzo 1972,n. 88 è elevato a lire 8 milioni.

L'Istituto del credito fondiaria umbro~marchigiano per la concessione di mutuiagevolati secondo quanto previsto all'arti~colo 4 del decreto~legge 6 ottobre 1972,n. 552, convertito in legge 2 dicembre 1972,n. 734, è autorizzato ad emettere cartellefondiarie per un ulteriore importo di 35 mi~liDrdi.

All'uopo 10 Stato, in aggiunta a quantoprevisto dal decimo comma dell'articolo 4dcl decreto~legge 6 ottobre 1972, n. 552, con.vertito in legge 2 dicembre 1972, n. 734,metterà a disposizione della regione Mar~che l'importa annuo di lire 5 miliardi perventi anni a decorrere dal 1982 ».

61. O. 3 GUERRINI, DE SABRATA, BENEDET-

TI, SAI_VUCCI, OTTAVIANI

R O M E I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R O M E I. Signor Presidente, col de-creto-legge n. 235 del 1981 fu disposto unfinanziamento per interventi straordinari

per la conservazione dell patrimonio fore-stalle e la difesa de'l suolo nella regione Ca.labria. Doveva costituire la premessa di unprogramma di utilizzazione produttiva deicirca 27.000 lavoratori occupati nell'attivi-tà di forestazione e costituiva già una solu~zione, sia pure propedeudica di più organi~ci interventi di ristrutturazione del tessutoeconomico e sociale di quella regione. Inastratto la richiesta di questo particolarefinanziamento può suscitare qualche per~plessità, tuttavia fugata dalla particolare si-tuazione socio~economica della regione Ca~labria.

Qualche dato spiega meglio delle paroletale situazione: 2.694 miliardi di prodottointerno lordo, il 60 per cento dei quali pro~viene dalla pubblica amministrazione, dallaprevidenza e dall'assistenza; 538.000 attivisu 2 milioni di abitanti, pari al 26,9 per cen-to contro il 31,4 per cento del Meridionee il 39 per cento del centro-nord; 60.000 di-soccupati iscritti nelle liste della «285 »,100.000 in quelle ordinarie; 47.000 occupatinell'industria manifatturiera, pari al 9 percento della popolazione attiva, contro il 17per cento del sud e il 32 per cento del nord.Circa il 20 per cento di questi 47.000 lavo-ratori è da anni in cassa integrazione, i piùa zero ore. L'agricoltura fornisce appenail 40 per cento dei consumi alimentari dellaregione. Abbiamo 440.000 ettari di superficieboschiva con una produzione di legnameche è meno di un quinto di quella teorica~mente possibile.

Questi sono i dati drammatici della regio~ne Calabria che convinsero il precedente Go-verno ad assegnare a tale regione, come hogià detto, con il decreto n. 235 del 1981,160 miliardi di lire per il primo finanzia-mento di un piano di interventi organicinel settore della forestazione e della riorga~nizzazione del territorio, finanziamento cheavrebbe dovuto trovare continuità attraver-so la nuova legge del Mezzogiorno. Siccomequesto provvedimento non è ancora venutoalla luce, i proponenti chiedono di fare unaseconda arcata di questo ponte che è rap~presentata, appunto, dal prelevamento del~la somma occorrente nel 1982 dai 1.300 mi~

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Senato della Repubblica ~ 18302 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

liardi stanziati dal decreto di proroga degliinterventi straordinari nel Mezzogiorno.

Questa, signor Presidente, la ratio del no-stro emendamento. Debbo farle presente tut~tavia che i proponenti, constatato che lamaggioranza ha proposto un emendamentosostanzialmente identico, cioè il 61. O.2, di~chiaro qui di convergere su quell'emenda-mento che vuole raggiungere gli stessi obiet-tivi.

s C E V A R O L L I. Domando di par-lare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

s C E V A R O L L I. Signor Presidente,l'emendamento 61. O.2 si propone di colma~re una lacuna legislativa che altrimenti cree-rebbe serie e gravi conseguenze di ordineoccupazionale e sociale. Infatti con il de~creto~legge n. 235 dell'anno in corso sonostati stanziati 160 miliardi, come contribu~to straordinario a favore della Calabria perla utilizzazione a scopi produttivi dei lavo-ratori forestali.

In sede di conversione di quel decretoci assumemmo tutti l'impegno che per glianni successivi, quindi dal 1982 in poi, sisarebbe provveduto al finanziamento di que-ste iniziative con la legge straordinaria sulMezzogiorno. Senonchè questa legge ancora

non è stata varata: da qui allora la lacunalegislativa che l'emendamento in questionesi propone di colmare.

Con il richiamato emendamento si stan~ziano 200 miliardi per gli scopi cui ho ac~cennato prima, prelevandoli dai 1.300 giàstanziati con il decreto-legge di prorogan. 679 per !'intervento straordinario nelMezzogiorno. Questo è lo scopo dell'emen-damento, che mi pare risponda ad un'esi~genza reale che non può, a nostro avviso,essere disattesa. Per queste ragioni invitia-mo ad approvado.

S E S T I T O. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S E S T J T O. Signor Presidente delSenato, signor Presidente del Consiglio deiministri, onorevoli colleghi, sull' emendamen-to 61. O.2, presentato dai senatori Ferrari-Aggradi, Gualtieri ed altri, appartenenti al-l'area dei partiti della maggioranza, intendosvolgere alcune brevi considerazioni che ri-tengo, oltretutto, doverose data la situazioneestremamente drammatica in cui versa laregione Calabria che ha bisogno, sì, di inter-venti tempestivi, ma di ben altro tipo e con-sistenza.

Gli aspetti dell'emendamento citato, suiquali mi permetto di richiamare l'attenzionedel Senato, mi sembrano, più che discu-tibili, emblematici delle reali finalità che siintendono perseguire: un ulteriore incon-trolIata uso delle scarse risorse residue eil mantenimento di un sistema di poterecJientelare.

Il perseguimento di dette finalità si col-loca, come ben si vede, in un ambito dia~metralmente o,pposto aDe reiterate enuncia~zioni programmatiche drca la lotta all'infla~zione e la difesa dell'occupazione.

Gli aspetti meritevoli di particolare at-t~nzione, a mio parere, sono: 1) l'illegittimoo, quanto meno, improprio riferimento adun decreto~legge non convertito in aegge;2) l'incomprensibile, assurdo rifiuto di af-frontare adeguatament~ e non in modoepisodico e parziale il problema dello svi-luppo e quel-lo fondamentale di un tempe-stivo, ineludibile intervento organico in di-rezione della difesa del suolo, della foresta-zione produttiva, del progetto deUe zone in-terne e anche dell'uso razionale del suolo;3) i[ riferimento, quanto mai incauto,al decreto~legge n. 679, che prevede in pra~tica un'ulteriore proroga della Cassa per ilMezzogiorno, da più parti criticata per gliimmensi guasti provocati in oltre 30 annidi attività.

Sul primo punto ritengo di non dovermiattardare. È evidente che l'emendamentoin discussione si configura come un emen-damento al decreto~legg~ n. 679, 26 novem-bre 1981 e, pertanto, capretto sarebbe statopresentado e discuterlo in occasione deldibattito 5ulla conversione in legge del de~creto stesso.

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Senato della Repubblica ~ 18303 ~ VII I Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Ma non è su questo che voglio soffermar-mi. Desidero soprattutto, anche se breve-mente, intrattenermi sugli altri due punti,che illustrerò congiuntamente entrando su-bito nel merito del provvedimento. Ma abene intendere è necessaria una premessae cioè che nè il Governo nè la giunta re-gionale hanno dimostrato di essere consa-pevoli della profondità della crisi calabrese:una crisi paurosa che non è soltanto distru-zione di tutto il già debole apparato econo-mico e sociale, ma è anche crisi sociale eistituzionale. Non siamo i soli a sostenerlo.Lo SVIMEZ, nel suo rapporto sul Mezzo-giorno, parla del {{ ruolo periferico di questagrande regione meridionale ». JI FORMEZchiama la Calabria la « maglia nera dell'oc-cu.pazione e dello sviluppo ». Opportunamen-te, qualche giorno fa il comitato direttivaregionale del nostro partito, in un comuni-cato, sottolineava con allarme il rifiuto didefinire un piano di sviluppo produttivo del-la regione, per spendere utilmente le suerisorse, e la vdlontà caparbia della giuntadi penpetuare un rapporto subalterno versoil Governo, al quale si limita a chiedere in-terventi di tipo assistenziale, in modo cer-tamente congeniale al sistema di potere chela Democrazia cristiana e il centro-sinistrahanno costruito in Callabria.

Il Governo, dal canto suo, rifiuta di con-siderare il problema calabrese nella suadraE1maticità e continua nella politica dila-toria e sempre più riduttiva. Si continua afare promesse senza che gli impegni, inverosempre piÙ scarsi e ridotti, siano mantenuti,dispensando qua1che manciata di miliardial fine di tappare alcuni buchi. Ma il Go-verno non può ritenersi così pago di assol-vere al suo obbligo verso il Mezzogiorno ela Calabria. È necesario che il Governo sirenda conto che anche queste somme, di-spensate con criteri assurdi, vanno a finirenel ¡pozzo senza fondo dell'assistenzialismo.

Se ci si rifiuta di avviare verso il Mezzo-giorno e ,la Calabria, regione che detienetutti i records negativi, una politica incisivadi utilizzazione delle risorse e di sviluppoche concorra a far superare la crisi com-plessiva del paese, ai giudizi ottimistici ealle celebrazioni enfatiche del neoliberismo

succederanno giorno per giorno giudizi piÙrealistici e, quindi, più crudi, più amari.Lo stesso senatore Spada lini qualche setti-mana fa, parlava su1la economia e più ingenerale sulla crisi che investe il paese, aper-tamente di prossimità alla catastrofe. In-fatti il malessere e il disagio si avvertonoanche al Nord, dove le cose non vanno piùbene, anzi vanno male; decine e decine dimigliaia di operai vengono messi in cassaintegrazione, una miriade di piccole e medieimprese versa in estreme difficoltà e mol-tissime sono costrette a chiudere i battenti.Ma i guai maggiori si registrano al Sud,dove sta franando un intero sistema pro-duttivo e il tessuto sociale va sempre piùsgretolandosi. Ma il fondo si tocca nella re-gione calabrese, il Sud nel Sud, che presen-ta una situazione complessiva da parti sem-pre piÙ numerose definita tragica! Voglioqui ricordare alcuni dati significativi: unterziario enormemente rilevante a fronte diservizi scarsi e scadenti, e già questo nonpuò non leggersi come un segno inequivo-cabile di distorsione e di sottosviluppo; unaagricoltura degradata, abbandonata, solo as-sistita: basti citare il numero impressionan-te di lavoratori forestali, oltre 27.500 unità,cui nessuno dei governanti riesce a indicarela strada della trasformazione produttiva.Manca un programma di sviluppo globaledella regione e in particolare manca un pro-getto per le zone interne della collina e dellamontagna, che rappresentano oltre 1'85 percento del territorio regionale. E non è tutto!

Delle industrie promesse con la politicadei famigerati pacchetti, incredibile a dirsi,sta per restare alla Calabria solo una fab-brica di proiettili che dovrebbe sorgere aSan Ferdinando, in provincia di Reggio Ca-labria. Una situazione ancor piÙ tragica siregistra nel settore chimico; dalla Monte-dison alla SIR, alla Liquichimica, sono coin-volti nella crisi oltre 3.000 lavoratori. Mala crisi, come già rilevammo nel dibattitosul richiamato decreto per la CaJabria, siestende e comincia a dilagare anche nellezone forti e non disgregate, come il croto-nese, dove sempre piÙ minacciosi si fannoi progetti di smantellamento della Monte-dison. Si abbatte bruscamente su Saline per

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Senato della Repubblica ~ 18304 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE19813S0a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

la Liquichimica e 'Su Lamezia Terme perla SIR, un tempo di Rovelli, costata alloStato ben 400 m1liardi, con i licenziamentie la messa in cassa integrazione.

Il fenomeno mafioso dilaga paurosamente.Ma c'è una disoccupazione soprattutto gio-vanile, che va ad ingrossarsi giorno dopogiorno, che appanna o annulla ogni prospet-tiva di rinascita ed alimenta fenomeni d~lorosi ed angoscianti come quello dell'usodella droga in dimensioni a]larmanti. Se nonverrà fermato, e presto, questo processo e sequindi passerà quello che ormai sembra unpreciso disegno di attacco all'occupazione ealle industrie, verrà estirpata l'ultima radicedi un impianto pmduttivo in Calabria e ildeclino ulteriore della regrone diventerà inar-resltabile. Ecco perchè risposte come quelledi cui stiamo discutendo, che rappresentanoun insulto alla Calabria e alla sua popola~zione, vanno decisamente respinte.

Ad una regione come quella calabrese, lapiù colpita, se non la più devastata dallacrisi economica, politica, sociale, morale,ideale e istituzionale, come altre volte ab-biamo denunciato, è ora che si diano senzaindugio risposte concrete e tempestive, ade-guate alla drammaticità e complessità deiproblemi.

Per porre rimedio ad una situazione comequella sopraevidenziata, non servono man-ciate di soldi nè i piccoli provvedimenti par-tico!laristici adottati nella logica degli inter-venti dispersivi o degli interventi tampone,che fanno soltanto aumentare sprechi, clien-telismo, parassitismo e allontanano sempredi più la prospettiva di una svolta per unprocesso di trasformazione e svi,luppo dellasocietà calabrese. Si attendeva, e nonostantetutto si attende, un qualche segnale, più chesollecitato, imposto da una realtà divenutacosì pericolosa ed esplosiva, che indichi uncambio di rotta ormai ineludibile, una realeinversione di tendenza e giunge, invece,l'emendamento del quale stiamo discutendo.In esso si stabilisce che, in attesa ddI'appro-vazione del provvedimento legislativo concer~nente gli interventi straordinari nel Mez-zogiorno per il decennio 1982-91, è autoriz-zata per l'anno 1982 la spesa di 200 miliardia valere sulla dotazione di 1.300 miliardi di

cui al decreto 26 novembre 1981, n. 679, perla concessione alla regione Calabria di uncontributo speciale ai sensi dell'articolo 12della legge 16 maggio 1970, n. 281, per l'at-tuazione di interventi straordinari di com-petenza regionale nei settori della silvicol-tura, della tutela del patrimonio forestale,della difesa del suolo, della sistemazioneidraulico~forestale e delle .connesse infra~strutture civili, anche ai fini del potenzia-mento dei comparti agricolo e turistico nelterritorio della regione medesima.

Ancora dunque si è costretti ad assisterea scelte di non intervento o di intervento-tampone, scollegato da qualsiasi progettodi risanamento e di trasformazione produt-tiva con in più, in questo caso, l'esplicito,incauto richiamo al decreto~legge 26 novem~bre 1981, n. 679, meglio noto come decretodi proroga della Cassa per il Mezzogiorno.Un'ulteriore proroga, di cui il Parlamentonon si è ancora occupato, di uno strumentoda più parti criticato e ritenuto dannoso pergli approdi sostanzia1mente negativi cui èpervenuto, in oltre 30 anni di attività, ap~profondendo lo squilibrio tra Nord e Sude anche tra le stesse aree meridionali.

Le migliaia di miliardi erogati non hannocertamente trasformato in senso produttivoil Mezzogiorno; il fiume di denaro erogatoanche alla Calabria, per l'uso scorretto ditale strumento ~ utilizzato soprattutto peralimentare un sistema di potere clientelaree per soddisfare la «ragnatela di interessiche gravitano attorno alle regioni })

~ è statodisperso e non investito per avviare a solu-zione i drammatici problemi sul tappeto:forestazione produttiva, zone interne, zoo-tecnia, difesa del suolo, industrie in crisi.

Ma quali possibilità di verifica esistonoper controllare che saranno realizzatiinterventi straordinari nel settore della sil~vicoltura, eccetera? Manca un programmadi sviluppo della regione, non vengono con-cesse dalJa regione Calabria, le deleghe acomuni, province e comunità montane, esi continua a scegliere con provocatoriadi,sinvoltura la strada dell' erogazione diretta,dispersiva, clientelare, corporativa del pub-blico denaro per conservare il controllo suingenti risorse finanziarie ed esasperando

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Senato della Repubblica ~ 18305 ~ VII I Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

al massimo il vecchio sistema di potere de-mocristiano, come è possibile leggere nellibro bianco sulla regione Calabria, presen-tato a cura del gruppo regionale del PCIe consegnato in copia anche all'onorevolePresiden te del Consiglio.

Ma diciamola la verità, onorevoli colleghi;ancora una volta, giocando la carta del ri-catto sulla pelle dei lavoratori forestali, siinterviene con Ja solita logica e con il solitometodo per fronteggiare una situazione cheè certamente di emergenza, rappresentatadalla condizione estremamente drammaticain cui versano gli dltre 27.500 lavoratoriforestali della Calabria. Ma anche qualchemese fa venivano stanziati, col decreto-leggen. 235 del 22 maggio 1981, 160 miliardi perl'attuazione di interventi straordinari di com-petenza regionale nei settori della silvicol-tura, eccetera. La ragione vera, anche allora,fu quella di far fronte alI pagamento delsalario ai forestali che non venivano pagatiormai da alcuni mesi. Ed a proposito diquesto stanziamento, ancora nel citato librobianco, leggiamo che il consiglio regionalenon è stato chiamato a decidere sulla uti-lizzazione di questa notevole somma di de-naro, anzi non è stato neanche formalmenteinformato! E, dunque, anche alla luce ditali precedenti, è lecito, è legittimo diffidare!Siamo fortemente persuasi che non è conquesto tipo di risposta che si assicuranoprospettive serene e dignitose ai lavoratoriforestali, ai quali pure va la nostra totalesolidarietà. A nostro avviso, occorre inveceuna maggiore e più lucida consapevolezzadi questa permanente e crescente condizio-ne di crisi, che può essere superata soltantorovesciando la logica della falcidia di inve-stimenti produttivi in settori fondamentali,come quello dell'agricoltura, dei tagli sullaspesa sanitaria attraverso i tickets, meglionoti come la tassa ,sulla salute, che colpi-scono i più deboli e i più indifesi e in parti-colar modo le masse meridionali e ancoradi più quelle calabresi, detentrici anche inquesto campo di un altro record negativo,la più alta percentuale di mortalità infantile.

In tale consapevolezza occorre che si com-piano con coraggio e con tempestività scel-te complessive di politica economica che

privilegino gli investimenti ¡produttivi, sullabase di una programmazione nazionale ohedia finalmente e concretamente priorità alMezzogiorno, che estenda la base produttivanelle campagne, per potenziare produzioneed occupazione nell'ottica di una politicaagro-alimentare tesa a ridurre la dipendenzadell'Italia dall'estero, fonte questa di con-tinua inflazione, come opportunamente siafferma nell'ordine del giorno votato da que-'sta Assemblea su proposta della Commis-sione agricoltura del Senato.

E per quanto più specificamente attienealla Calabria, va precisato che urge un pro.getto che individui e utilizzi con rigore erazionalità tutte le risorse umane e mate-riali di C'.li dispone. Si tenga nel debito con-to che tra le regioni meridionali la Calabriaè quella che dispone del maggiore patrimo-nio boschivo sia in valore assoluto ~ 423.000

ettari di bosco ~che in termini relativi:il 28 per cento del territorio regionale è ri-coperto da foreste. Una utilizzazione pienadi questa importante risorsa, attraverso losviluppo della forestazione produttiva, unaazione incisiva in difesa del suolo e ['utilizozo razionale delle acque non solo consenti-rebbero a piccole e medie industrie, comela Cellulosa calabra, anch'essa in gravi dif-ficoltà, e a piccoli operatori di disporreagev01mente del legno, la materia prima perle loro attività produttive, che sono costrettiad importare dall'estero, ma anche favori-rebbero le condizioni per una utillizzazionepiena, produttiva e soprattutto dignitosa deilavoratori forestali.

I calabresi dunque non si rassegnerannoa questo destino di declino, ma reagirannocertamente con forza, mobilitando tutte leimmense potenzialità interne ed esterne dicui dispongono per avviare finalmente unnuovo processo di sviluppo, che valga adinvertire una tendenza rivelatasi finora ca-tastrofica: un processo di risanamento, disviluppo, e di trasformazione produttiva.(Applausi dall' estrema sinistra).

B A C I C C H I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

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Senato della Repubblica ~ 18306 ~

350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

15 DICEMBRE 1981

B A C I C C H I. Signor Presidente vor-rei rivolgere un invito ai presentatori del~l'emendamento ma in qualche modo vorreifare anohe una osservazione di caratteregenerale per quanto riguarda i nostri lavori.Io ho letto attentamente l'emendamento esto leggendo con altrettanta attenzione ildecreto. 26 n~vembre 1981, n. 679. Gli scopigenerah dell emendamento, in attesa del?rovvedi~ento legislativo concernente glimterventl straordinari nel Mezzogiorno sonoquegli stessi con i quali si apre il decreto.I mezzi finanziari vengono presi dal decreto.Credo che questo sia un emendamento al de-creto, piuttosto che alla legge finanziaria.Se così è, è il caso, colleghi, che lo ritiriate

~lo proponiate nella sede più propria che

e quella del decreto, che noi avversiamo pertu.tte le ragioni che ha detto il collega Se-stIto; ma davvero questo è un vero e pro-prio emendamento al decreto.

S C E V A R O L L I. Se c'è una ragionetecnica la possiamo prendere in esame, nonè che ci formalizziamo; in tal caso, signorPresidente, la pregherei di accantonare unmomento l'emendamento in discussione. Seinvece non c'è una ragione tecnica allora laquestione è politica ed è un altro discorso.

P R E S I D E N T E. Non c'è una que~stione rigorosamente tecnica: quella cheprospettava il senatore Bacicchi era una con~siderazione di opportunità. Pertanto l'emen-damento può essere mantenuto.

Invito la Commissione ad esprimere ilparere.

C A R O L L O, relatore. Sono favo-revole.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere e ad illustrare il se-guente subemendamento testè presentato:

Aggiungere infine il seguente comma:

« Il Ministro per gli interventi straordina-ri nel Mezzogiorno invierà, entro il 31 di~cembre 1982, Lilla relazione sui risultati de-gli investimenti di cui al presente articolo;

l'amministrazione regionale è tenuta a for-nire tutte le informazioni necessarie ».

61. O.2/1 IL GOVERNO

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Grazie, Presidente. È evidente dalll'emenda.mento presentato .che il Governo avrebbedesiderato poter affrontare in una discus-sione di merito, al di fuori della ristrettezzadi tempo della legge finanziaria, questo ar-gomento per valutare meglio l'ammontaredegli sta nziamenti finanziari, il lavoro fattofino ad ora, gli imponenti investimenti fattiin questo settore nella regione calabra. Difronte all'unità della sua maggioranza, ilGoverno dà parere favorevole e si impegnatuttavia a fornire alI Pa'I'lamento uno studioperchè credo che in questa materia sia ne-cessario valutare in termini produttivi, intermini di progetti la conseguenza degli in-vestimenti finora effettuati. E pertanto conquesto impegno, che implica una maggioretrasparenza in questa delicata materia, ilGoverno dà il suo parere favorevole.

A R G I R OFF I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A R G I R OFF I. In oI1dine all'inter-vento del Ministro vorrei fare notare che ri-sulta almeno stupefacente la dizione « impo-nenti investimenti» in direzione di una si.tuazione come queLla della forestazione inCalabria, che per essere già stata rifornitada imponenti investimenti non ne ha ottenu-to alcun beneficio. La situazione deUa fare.stazione calabrese e nello specifico della fa.restazione di tutte le montagne della Silae dell' Aspromonte non ha avuto benefici dal-la imponenza di questo investimento, chenei termini in cui viene proposto e nelŒadefinizione che l'onorevole Ministro ne dà,è presumibiile che sia stato adottato senzaun piano generale, senza un program-ma, ma che si presta evidentementea quelle critiche che abbiamo semprreavanzato. È ,stato cioè un intervento a piog-gia, con investimenti fortuiti che sono statidecisi immotivatamente, rifiutandosi di con-

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VIII LegislaturaSe11ato della Repubblica ~ 18307 ~

350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

siderare seriamente la cornice più generaledi un piano di risistemazione della monta-gna calabrese.

Cosa significa parlare di imponenti inve-stimenti in una regione come la Calabria,dove assistiamo aHa crisi cronica della occu-pazione dei forestali e ,dove la struttura oro-grafica è ormai totalmente irrecuperabile?Com'è possibile che sia stato imponente l'in-tervento quando questa imponenza non haportato alcun beneficio e non è testimonia-ta da alcuna situazione, direi anche setto-rialmente o in alcune definite zone dellaCalabria? E questo avrebbe dovuto dare qual-che frutto, avrebbe dovuto significare l'im-pegno da parte del Governo o dei Governiche in tutti questi anni si sono succedutiin direzione di un 'problema che è struttu-rale, che è fondamentale per la regione.

Sono anni e anni che noi parliamo dellanecessità di riguardare in Calabria la strut-tura principale, che è quella orografica, del-la regione. La regione Calabria ha finito an-cora e ulteriormente per meritare la defi-nizione di {{ sfasciume pendulo sul mare}}proprio perchè è stata quasi totalmente pri-vata di quello che era il suo patrimoniofondamentale, di quelle attribuzioni natu-rali costituite dalla coltre di boschi che neavevano garantito da sempre la strutturae la naturale qualità delle sue zone montanee collinose. La Calabria, neHa quale ci sonovastissime zone collinose formate da terrenidi riporto e da terreni prevalentemente cre-t2.cei, è stata rapinata .di queste risorse na-turali, com'è stato per tutte le risorse natu-raJi possibili. Quel che è successo per tantianni dev~ suonare come una responsabilitàe noi leviamo una condanna del tipo di in-tervento che è stato adottato finora.

Non ci hanno portato via le rocce e ilmare della Calabria soltanto perchè nonhanno potuto farlo, solamente per questo.Ma io vorrei che voi vi passaste veramentela mano sulla coscienza, come dicono i no-stri contadini, p~r vedere che cosa è statofatto del meraviglioso litorale di Scalea oFalerna o degli scempi e della selvaggiaspeculazione edilizia che ha sconvolto gliitinerari americi. Da migliaia di anni Omeroha descritto questi itinerari, ma sono ba-

stati trent'anni di vergognosa speculazioneedilizia per distruggere delle zone, dei marie dei litorali che non avevano paragone inItalia.

Questo si aggiunge al modo irresponsabilecon cui si è intervenuti finora. Sono statigrandiosi ed enormi questi investimenti, maper ottenere che cosa? Per ottenere l'ampu-tazione della Calabria dal processo produt-tivo globale dell'Italia. La Calabria è statacondannata ad inginocchiarsi ed è stata de-stinata ulteriormente, in un momento comequello attuale ~ in cui la crisi che investeil paese non può non ritorcersi sulle regionipiù povere o soprattutto sulla Calabria, caricolleghi corregionali ~ ad essere semplice-mente gratificata di una operazione politicadi cronico accattonaggio.

Questa è la verità. Non possiamo accet-tare la logica al negativo di questi inter-venti. Questo significa che in sostanza nonsi vuole 0rganicamente intervenire. La Ca-labria è lì e proprio un emendamento euna scusante come questa dimostrano chenon si vuole ulteriormente considerare lapossibilità che alla Calabria venga riservatoun destino migliore e dimostrano, altresì,che non si vuole intervenire in direzione delMezzogiorno, di cui la Calabria rappresen-ta veramente la punta più drammatizzata:è un iceberg che fa vedere semplicementeil suo vertice.

Non soltanto non accettiamo la logicameschina di questo intervento, ma prote-stiamo ancora una volta in una situazionedrammatica come questa per questo tipodi intervento; protestiamo come calabresie come italiani, perchè se è vero che esistela democrazia in Italia, se è vero che è allademocrazia che noi in un momento in cuisi discute una legge come l'attuale dobbia-mo guardare, ebbene vi dico che il Mez-zogiorno e la Calabria in particolare, attra-verso questo documento, testimoniano cheè nell a Calabria che passa la forca caudinadella democrazia italiana.

Ricordatevi di questo nel momento in cuiadotterete questo provvedimento, che ri.tengo vergognoso ed umiliante per tutti icalabresi! (Vivissimi applausi dall' estremasi11istra).

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Senato della Repubbltea VIII Legislatura~ 18308 ~

15 DICEMBRE 1981

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350" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E. Metto ai voti ilsubemendamento 61. O.2/1 presentato dalGoverno. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

È: approvato.

Metto ai voti, nel testo emendato, l'emen-damento 61. O.2, presentato dal senatoreFerrari-Aggradi e da altri senatori. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

È: approvato.

G U ERR I N I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U ERR I N I. Signor Presidente,onorevole Ministro, onorevoli colleghi, dopotutti i conversari che in questi giorni abbia-mo avuto, dopo che la delegazione di Anco-na ha discusso ampiamente con tutti i Grup-pi, potremmo dire che l'emendamento 61. O.3si illustra ,da sè. E poichè so che ella,signorMinistro, conosce perfettamente il nostroemendamento, non la tedierò illustrandolenel merito, comma per comma, l'emenda-mento stesso.

Vorrei sottolineare brevemente ~ e nonper fare la storia delle Marche e di Ancona,ma solo per illustrare rapidamente l'emen-damento e le ragioni che hanno portato allapresentazione di esso ~ il motivo di fondoper cui l'abbiamo presentato, per cui il co-mune di Ancona lo ha proposto, per cui icittadini ]0 attendono.

C'è un problema di giustizia soprattutto.Abbiamo avuto una legge nel 1973 che èstata rifinanziata sostanzialmente soltantouna volta, a fronte di tanti rifinanziamentidi tante leggi che riguardavano gli stessiproblemi.

Ebbene, i soldi sono stati spesi tutti e,se mi consentite, sono stati spesi con pu-lizia, con onestà e bene, poichè ad Anconac'è stata un'oculata amministrazione di queifondi attraverso le varie amministrazioniche si sono succedute alla direzione dellacittà. C'è stato l'impegno serio di quandoil sindaco era democristiano; c'è l'impegnoserio oggi che il sindaco è repubblicano

poichè c'è stata una gestione unitaria del-l'intervento, a fronte di una tenuta civile,del tutto encomiabile, ,di tutta la città.

Amici e colleghi, se per caso andiamo allecronache di qruesti giorni, dei giorni e de-gli anni passati e si vedono tanti scandalie tanti « dirottamenti », possiamo rallegrar-ci che una volta tanto una legge che noiabbiamo votato ha esaurito tutti i soldi eli ha spesi per il fine che era stato pro-posto dai legislatori e che è stato appro-vato dal Senato e dalla Camera. C'è unaquestione di giustizia: per una parte sonostati spesi attraverso l'intervento degli Isti-tuti autonomi delle case popolari, sicchè so-no state costruite tante case nuove ~ cir-

ca mille appartamenti ~ e per un'altraparte sono stati spesi attraveŒO la exGESCAL, con l'intervento diretto del co-mune.

È stato compiuto e 'Continua ad esserecompiuto un buon lavoro poichè l'inter-vento diretto ha agito sulla proprietà piùfrazionata e più povera ed ha realizzatoprima l'esproprio, poi la 'Costruzione, poila vendita con diritto di prelazione agli ori-ginari abitanti proprietari di quegli appar-tamenti. C'è un terzo intervento, che è incorso e che non riesce ad essere compiutoper intero per mancanza di fondi, che è sul-la parte del vecchio quartiere storico diAncona, Guasco-San Pietro, e riguarda an-che altri comuni della provincia di Ancona.e delle Marche. Qui l'intervento dei singoliproprietari non ha trovato più i fondi adisposizione.

Ecco, signor Ministro, la questione di fon-do: non fare due pesi e due misure; riuscirea considerare i cittadini tutti alla stessamaniera e completare un'opera che oggi ri-chiede pochi soldi, ma che domani invececomporterebbe, data l'inflazione e dati i dan-ni che il tempo arrecherebbe a strutture'che sono state danneggiate e che sono ina-gibili, ulteriori danni con costi del tuttoaggravati,

La spesa che noi proponiamo, signor Mi-nistro, grava per 20 miliardi sulla legge fi-nanziaria del 1982. E non si venga a parlaredi impossibilità perchè sfonderebbe chissàquale tetto, provocherebbe chissà quale al-

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Senato della Repubblica ~ 18309 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

tra difficoltà: infa<tti 20 miliardi spesi beneoggi risolverebbero un grosso problema chedomani costerebbe di più.

C'è da aggiungere che parliamo di cifredell' oI1dine di centinaia, di migliaia di mi-Œiardi: non mi pare che possa essere fattauna questione di principio di sfondamentodel tetto o di chissà quale coerenza di poli-tica economica.

Signor Ministro, ho preparato anche un'Subemendamento per prevedere una coper-tura alternativa a quella che verrebbe pro-posta dall'articolo 1, al termine della discus-sione, per vedere Ja copertura nell'ambitodella legge finanziaria. Si potrebbe ricor-rere, se lei ritiene sia una strada percorri-bile e se i colleghi l'approvermno, anchealla legge n. 626; cioè <sipotrebbe dire cheall' onere derivante dal presente articolo perl'anno finanziario 1982 si provvede con lemaggiori entrate di cui allIa iegge 4 novem-bre 1981, n. 626.

Signor Ministro, onorevoli colleghi, ho fi-nito di iHustrare l'emendamento. La racco-mandazione che farei è di valutarIo prima direspingerlo o, megJio, di valutare la possi-bilità di approvarlo, aperti come siamo aconsiderare eventuali contrQproposte, a ve-dere neil merito se ci sono altre strade per-corribili. Però, in assenza di posizioni chesiano chiare e che siano aperte alle esigenzedi Ancona e di comuni delle Marche col-piti dal terremoto, mi pare che noi dovrem-mo insistere sia nell' emendamento che nelsubemendamento che adesso ho illustrato.

Ho concluso, signor Ministro, e vorrei rac-comandarJe un'ult1ma cosa. Tenga presenteche in questo paese qualche voha avvieneche chi urla di più, chi ha più poteri, chiha più santi in paradiso ottiene. Le Marchee Ancona, che lei conosce bene, non hannol'abitudine di urlare o di avere atteggiamentirivendicativi. Hanno fatto molto e sono di-sposte a fare ancora molto con le proprieforze, ma il terremoto è stato un evento cheè andato, ovviamente, al di là della volontàdei marchigiani. Quindi, se c'è da dare unaiuto, mi pare ,che ci si dovrebbe metterela mano sulla coscienza e ragionare sullapossibilità di poter intervenire. (Applausidall' estrema sinistra).

D E V I T O. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

* D E V I T O. Signor Presidente, ono-revole Ministro, leggendo l'emendamentoproposto dal collega Guerrini si rileva, dal-l'entità della cifra, che si tratta di inter-venti residua<li a seguito di un evento sismi-co verificatosi nel 1972. Da ciò risulta chequella legge ha ben operato lil quella zona,nella quale però rimasti sos¡pesi alcuni inter-venti sia per quanto riguarda l'edilizia pub-blica, sia per quanto rigual1da l'edilizia abi-tativa.

La modestia deilla cifra prevista dall'emen-damento Guerrini dà esatta la sensazioneche si traiti di interventi residuali: sareb-bero quindi comprensibili le eventuali per-plessità del Governo di rifinanziare una leggeche ha quasi esaurito il suo compito. Oveil Governo si trovasse in difficoltà ad ac-cogliere l'emendamento Guerrini nei dueaspetti in esso previsti, mi permetterei disuggerire la possibilità di invocare il terzocomma dell'articolo 119 della Costituzione,per un contributo speciale alla regione, dafinalizzare agli interventi previsti dagli ar-ticoli 6 e 7 de~la legge riguardante il terre-moto delle Marche, o di prevedere, ancheper la seconda parte, un ulteriore contri-buto maggiorato alle Marche nell'ambitodelle leggi relative a]l'edilizia.

Certo è che il problema esiste nella regio-ne Marche e in particolare nella città diAncona, per cui mi permetterei di af.fidarealla valutazione del Ministro la possibilitàdi prevedere, anche in sede diversa dallalegge finanziaria, uno stanziaanento integra-tivo così modesto.

La proposta di un eventuale sub-emenda-mento potrebbe così concretizzarsi: «Aisensi dell'articolo 119, terzo comma, dellaCostituzione, per gli interventi previsti dagliarticoli 6 ô 7 del decreto-legge 4 marzo 1972,n. 25, convertito in legge 16 marzo 1972,n. 88, è assegnato alla regione Marche uncontributo di lire 10 miliardi ». Al relativoonere si potrebbe provvedere mediante ri-duzione del capitolo 6771 dello stato di pre-

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Senato della Repubblica ~ 18310 ~ VIII Legislatura

350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

vIsIOne ddla spesa del Ministero del tesoroper il 1%2.

Se il Governo ritiene di non poter accet-tare questo emendamento, potrebbe assu-mere l'impegno, con provvedimento legisla-tivo a parte, di provvedere a questi inter-venti residuati per il terremoto delle Marche.

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

s P A D A C C I A. Sarò brevissimo per-chè non intendo ripetere le argomentazioniche ha svolto il collega Guerrini. Vorreiperò sottolineare un aspetto, colto dal pre-sidente delila Commissione, senatore De Vi-ta, relativo al terremoto del 1972 e più pre-cisamente a un contributo dello Stato e allespese che con relativa tempestività sonostate efficacemente effettuate dagli enti in-teressati.

Ci troviamo di fronte ~ uso le parole delsenatore De Vita ~ a spese residuali, cioèal completamento dell'opera di risanamen-to di una città coJpita dal terremoto. Credoche, dopo i tanti guasti provocati primadai tanti terremoti e poi dagli inadempi-menti, dai ritardi, dalle speculazioni avvenu-te negli interventi di ricostruzione dopo iterremoti, ci comporteremmo in maniera ve-ramente irresponsabile se non tenessimoconto di questa eccezione e non ci facessi-mo carico di queste spese residuali, di que-ste esigenze, determinate, tra l'altro, dallanon prevista inflazione degli ultimi anni.

Vorrei porre l'accento su un aspetto spe-cifico de1Ia questione. Mi rivolgo al Gover-no e spero che per una volta il Ministrodel tesoro accolga gli appelli provenientinon soja daHa opposizione ma anche da1Iamaggioranza. Se non si interviene nel risa-namento di questo quartiere del centro sto-rico di Ancona e se non si danno al comunele possibilità e i mezzi integrativi per farfronte a questo risanamento, famiglie chesi sono adoperate per la ristrutturazionedelle proprie case, che vi hanno investitoin attesa dei contributi e dei mutui, e che sitrovano all'improvviso abbande,nate a sestesse senza i mezzi per farvi fronte, saran-

no costrette a cedere a una speculazione edi-lizia, in attesa, che, con danno gravissimoper la città, comprando a poco prezzo, stroz-zando questi cittadini privi di mezzi e uncomune privo delle integrazioni di spesanecessarie, provvederà poi essa al risana-mento e alla ristrutturazione, come purtrop-po è avvenuto in tante altre città d'Italia,in tanti altri centri storici, con conseguen-ze gravissime per l'insediamento urbano,per la fisionomia, l'identità e la razionalecrescita della città di Ancona.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sull'emendamen-to in esame.

C A R O L L O , relatore. Mi rimetto alGoverno.

P R E S I D E N T E Invito il Gover-no ad esprimere il parere.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Senatore Guerrini, sono anch'io d'accordosul fatto che l'opera di ricostruzione di An-cona sia stata un esempio decoroso di col-laborazione tra il Governo, la regione e glienti locali. Vorrei che rimanesse questoesempio decoroso.

Vi sono ancora ~ lei dice ~ alcune ope-razioni di tipo residuale ~ aggiunge il Pre-sidente della sa Commissione ~ e credo chei mezzi della regione siano sufficienti. Ovecosì non fosse, sono disponibile ad accettarela proposta del collega De Vita e a interve-nire in base ai contributi previsti nel terzocomma dell'articolo 119 della Costituzione,relativo agli interventi regionali per scopispecifici.

Credo che dignità voglia che questa di-scussione, che ha visto certo molte slabbra-ture, affronti un argomento che richiedeinformazioni tecniche a lei certamente no-te per la sua passione di cittadino di Anco-na ma che nè al Governo, nè al Senato sononote, nei loro termini specifici. Quindi misembra che avviare un confronto sul pianotecnico con la regione Marche, esaminarele effettive dimensioni del fenomeno, vede-

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Senato della Repubblica ~ 18311 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

re se queste dimensioni comportano la ne-cessità di integrazione di mezzi, trasferimen-ti a favore della regione Marche sia unmodo serio di legiferare.

Ho sentito tanta passione quando lei hadetto che le mancano le informazioni perconsiderare le cifre che erano state fornitee questo reciproco confronto dovrebbe uti-lizzare le procedure dei contributi specialialle regioni, non quelle di interventi specifi-ci o tanto meno quelle di piani pluriennalio speciali a favore della finanza regionale.

Perciò prendo impegno di avviare questoconfronto per quanto di mia competenzacon la regione Marche. Per ragioni di meritosono contrario all'accettazione dell'emenda-mento.

P R E S I D E N T E. Senatore Guerri-ni, è implicito nelle parole del Ministro uninvito ad esaminare la possibilità di ritira-re questo emendamento. Lo accetta?

G U ERR I N I. Signor Presidente, vor-rei chiedere alla cortesia del Ministro, unchiarimento perchè l'impiego dello strumen-to finanziario del contributo speciale pre-visto daJl'articolo 119, terzo comma, dellaCostituzione, presuppone necessariamenteuna norma di legge quale quella propostacon l'emendamento da me presentato, chequindi dovrebbe essere votato ed approva-to, eventualmente in una formulazione cheaccolga la modifica proposta dal senatoreDe Vito.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Senatore Guerrini, sono d'accordo che sidebba intervenire, però dopo che si saràavuta la possibilità, insieme con la regioneMarche, di valutare esattamente la dimen-sione delle esigenze da soddisfare. Non misento in questo momento di dare il mio con-senso ad un'affermazione che non è suffra-gata da un'istruttoria tecnica.

P R E S I D E N T E. Senatore Guerri-ni, insiste per la votazione dell'emenda-mento?

G U ERR I N I. Signor Presidente, al-lora Ja interpretazione che avevo dato alleparole del Ministro non era esatta. Insistosul fatto che noi stiamo discutendo in que-sto momento e l'emendamento del senatoreDe Vita dà una risposta che possiamo ac-cettare. Invece il rinvio dell'esame ad uncolloquio successivo con la regione Marche,quando siamo nel corso di una discussioneche deve dare la copertura finanziaria, nonmi sembra congruo. In questo caso nell'ipo-tesi che il Ministro non ritenga di accoglierenè l'emendamento nè il subemendamentodel collega De Vita, insisterei nell'emenda-mento mio, precisando che, se il Ministrovuole, sono anche in grado adesso di darglitutti i dati richiesti per valutare la situa-zione. L'ho voluti risparmiare ai colleghiperchè ho dato per scontato che, avendopresentato l'emendamento dieci-dodici gior-ni fa, c'era il tempo possibile anche per in-formarsi e per prendere i contatti necessari.

P R E S I D E N T E. Il Ministro ha giàchiarito il suo pensiero; l'ipotesi avanzatadal senatore De Vito non era formalizzatain un emendamento, ma era solo un sugge-rimento al Governo. Il Governo ha accoltola sostanza di questo suggerimento ma haconcluso, per quanto attiene alla procedura,con l'invita a ritirare l'emendamento 61. O.3.

D E V I T O. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

* D E V I T O. Signor Presidente, insi-sterei con il collega Guerrini perchè ritiril'emendamento. Avevo posto al Governo unaalternativa: o un emendamento relativo allaprima parte dell'emendamento Guerrini la-sciando quindi al Governo la valutazionesulla seconda parte dell'emendamento, oppu-re un impegno del Governo a utilizzare glistrumenti che avevo indicato: per la primaparte dell'emendamento il contributo spe-ciale ai sensi dell'articolo 119, terzo corn-

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Senato della Repubblica ~ 18312 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

ma, della Costituzione che il Governo haaccettato salvo a verificarne l'entità con laregione interessata; per la seconda parte,eventualmente, facendo riferimento a finalI'ziamenti dell'edilizia generale, vedi il pianudecennale, eccetera. Siccome mi è sembratodi rilevare nella risposta del Ministro l'im-pegno del Governo a verificare con la re-gione interessata le esigenze effettive perquesti ulteriori interventi per il terremotodel 1972. io inviterei il collega Guerrini anon insistere e a prendere atto dell'impe-gno del Governo a risolvere questo proble-ma riguardante la regione Marche.

S C E V A R O L L I. Domando QI P¡;u-

lare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presidente,ho preso la parola al solo scopo di asso.ciarmi al co1!J.ega De Vito nelil'invitorivolto al senatore Guerrini a ritirare l'emen-damento, dando atto che il problema esiste,che è un problema serio e che va affrontatocon urgenza. Le dichiarazioni del Ministroa questo proposito sono state precise e noile assumiamo non come un impegno gene-rico ma come un impegno al quale il Go-verno dovrà adempiere. Si tratterà di sotto-lineare il carattere di urgenza di questoimpegno, e noi ci permettiamo di aggiun-gere che ci sentiamo impegnati a chiedereconto al Governo nella Commissione compe-tente entro brevissimo tempo. Conduciamoquesta azione e diamo quindi appuntamen-to al Governo nella Commissione compe-tente. In questo modo mi pare che possia-mo prendere atto dell'impegno del Governoe pregare il collega Guerrini di fare altret.tanto, unendosi poi a noi nell'azione di ve-rifica e di controllo dell'impegno che il Go-verno si è assunto. (Applausi dalla sinistra).

P R E S I D E N T E. Senatore Guer-rini, di fronte a questo nuovo duplice invi-to, insiste ancora per la votazione dell'emen-damento?

G U ERR I N I. Signor Presidente, rin-grazio il Ministro per le parole e l'impegnoad affrontare la situazione di Ancona, mami sembra che le sue indicazioni concretenon siano congrue alla questione da me sol-levata perchè occorre intervenire per leggesia per la prima parte ~ per riferirmi allecose dette dal collega De Vita che così gene-rosamente è intervenuto su questa questio-ne a favore della città di Ancona di cui lui,come sindaco di un comune terremotato,comprende le ragioni ~ sia per il piano de-cennale, per i fÌnanziamenti. Per queste ra.gioni io vorrei, signor Ministro, insistereperchè ritengo che soltanto con l'approva-zione di questo emendamento si può risaI.vere la questione.

Signor Presidente, potrei, per riflettereun po' meglio, accantonare per un po' laquestione? (proteste dal centro).

P R E S I D E N T E. Onorevole sena-tore, l'accantonamento è utilizzabile soloquando si deve giungere a una diversa for-mulazione di un testo o al suo approfon-dimento in Commissione. In questa sede laquestione è diversa e semplice: richiede sol-tanto una sua risposta, ai fini procedurali.Insiste per la votazione dell'emendamento61. O.3?

G U ERR I N I Signor Presidente,prendo atto di queste sue precisazioni, de.gli impegni presi dal Governo e dell'invitodei colleghi e ritiro l'emendamento con l'au-gurio che alle parole seguano i fatti.

P R E S I D E N T E. Passiamo all'esa-me dagli articoili successivi. Se ne dia let-tura.

BER T O N E, segretario:

Art. 62.

Le disposizioni di cui all'articolo 19, dellalegge 30 marzo 1981, n. 119, restano con-fermate per l'anno 1982, fino al completoutilizzo dell'importo di lire 700 miliardi dicui al quinto comma del citato articolo 19.

(E approvato).

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Senato della Repubblica ~ 18313 ~

350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

V I II Legislatura

15 DICEMBRE 1981

ministro del tesoro.ANDREATTA,Art. 63. Domando di parlare.

Il quarto comma dell'articolo 7 della leg~ge 30 marzo 1981, n. 119, è sostituito dalseguente:

« Resta ferma l'autorizzazione all'ANAS dieffettuare con la Banca europea per gli inve~stimenti, o con altri istituti nazionali edesteri, le operazioni finanziarie disciplinatedall'articolo 41 della legge 21 dicembre 1978,n. 843, con l'onere per le relative rate diammortamento a carico del Ministero deltesoro. Il controvalare in lire delle predetteoperazioni finanziarie è portato a scomputodegli importi annualmente iscritti nello sta-to di previsione del Ministero del tesoro aisensi del secondo comma ».

(È approvato).

P R E S I D E N T E. Da parte del Go-verno è stato proposto un articolo aggiun-tivo, dopo l'articolo 63, con l'emendamen-to 63. O. 1. Se ne dia lettura.

BER T O N E, segretario:

Dopo l'articolo 63, inserire il seguente:

Art. ...

«Ai fini della realizzazione del program-ma triennale 1979-1981, predisposto dallaAzienda nazionale autonoma delle strade(ANAS) in attuazione dell'articolo 41 dellalegge 21 dicembre 1978, n. 843, l'importadi lire 3.000 miliardi, già autorizzato dall'ar-ticolo 7 della legge n. 119 del 1981, viene ul-teriormente elevato a lire 3.500 miliardi.

L'integrazione di lire 500 miliardi vieneiscritta nello stato di previsione del Mini-stero del tesoro in ragione di lire 250 miliar-di nell'anno 1983 e di lire 250 miliardi nel-l'anno 1984 ed è versata all'ANAS in rela-zione alle effettive esigenze di cassa dellaAzienda, connesse con la reaUzzazione delpredetto programma ».

63.0.1

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.L'emendamento si illustra da sè.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere.

C A R O L L O, relatore. Favorevole.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 63. 0.1, presentato dal Go~verno. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Passiamo all' esame degli articoli succes-sivi. Se ne dia lettura.

BER T O N E, segretario:

Art. 64.

È dichiarato il riscatto delle ferrovie Ter-ni~Ponte S. Giovanni~Umbertide con dirama-zione Ponte S. Giovanni-Perugia e Umberti~de~San Sepolcro in concessione alla Societàmediterranea per le strade ferrate umbro-aretine nonchè l'assunzione diretta da partedel Ministero dei trasporti ~ Direzione ge~nerale della motorizzazione civile e dei tra-sporti in concessione ~ a mezzo di un com~missario e di un vice commissario da nomi~narsi tra i funzionari della stessa Direzionegenerale aventi la qualifica di dirigente ge-nerale i quali, per il periodo di espletamen-to dell'incarico, saranno collocati nella po-sizione di fuori ruolo ai sensi delle vigentinorme.

Allorquando diverrà operativa per la re~gione Umbria la delega delle funzioni inmateria di ferrovie concesse di cui all'arti~colo 86 del decreto del Presidente della Re~pubblica 24 luglio 1977, n. 616, cesserà lagestione diretta da parte del Ministero deitrasporti.

L'indennizzo da corrispondere alla Societàconcessionaria è determinato nell'importo

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18314 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

di lire 4.239.000.000, che sarà versato allaSocietà stessa, previa consegna di tutti ibeni di cui agli articoli 186 e 187 del testounico 9 maggio 1912, n. 1447, entro quattromesi dalla data di entrata in vigore dellapresente legge.

Per l'esercizio effettuato dalla Società con.cessionaria fino alla consegna delle linee,il Ministero dei trasporti è autorizzato aprocedere ad una ulteriore revisione dellasovvenzione annua, oltre quella già effettua-ta ai sensi dell'articolo 1 della legge 29 no-vembre 1971, n. 1080.

Gli oneri derivanti dal presente articolofaranno carico al capitolo 1652 dello statodi previsione della spesa del Ministero deitrasporti per l'anno 1982.

P R E S I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Avverto che la discussione del disegno dilegge finanziaria sarà ripresa alle ore 21.

Per lo svolgimento di interpellanzee interrogazioni

V A L O RI. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

V A L O RI. Signor Presidente, nelleultime ore è accaduto un fatto che credopreoccupi tutte le parti politiche: la deci-sione del Parlamento di Israele di deliberarel'annessione del Golan siriano. Su questoargomento noi comunisti abbiamo presenta-to un'interpellanza, come anche altri Grup-pi. Si tratta di una cosa estremamente gra-ve perchè non solo colpisce alcune delibe-razioni dell'ONU, ma minaccia la questio-ne della pace nel Mediterraneo e nel MedioOriente e infine pone degli interrogativi sul-l'atteggiamento che il Governo italiano do-vrà tenere sulla forza di presenza nel Sinai,dopo questo atto del Governo di Israele. Perquesto noi chiediamo che la Presidenza delSenato, d'accordo con il Ministro degli este-ri stabilisca una data imminente per il di-battito in Aula di tale questione.

P R E S I D E N T E. Assicuro il ~~ñ~tore Valori che la Presidenza si farà caricodell'esigenza da lui prospettata: già nel cor-so della Conferenza dei Capigruppo il Pre-sidente del Senato ha assicurato che sull'ar-gomento in questione avrebbe preso contat-ti con il Governo, per una sollecita defini-zione delle procedure.

Sospendo la seduta, che sarà ripresa alleore 21.

(La seduta, sospesa alle ore 20, è ripresaalle ore 21,05).

Presidenza del vice presidente O S S I C I N I

Programma dei ]avori dell'Assemblea, integrazioni

P R E S I D E N T E. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riuni-tasi questo pomeriggio con la presenza dei Vice Presidenti del Senato e con !'interven-to del rappresentante del Governo, dopo aver esteso al mese di dicembre 1981 il ter-mine del programma dei lavori del Senato, ha adottato all'unanimità ~ ai sensi delloarticolo 54 del Regolamento ~ le seguenti integrazioni al programma dei lavori:

~ Disegno di ¡egge n. 1620. ~ Conversione in legge del decreto-legge recante modifi-

che alla disciplina del Fondo interbancario di garanzia (Preçentato al Senato - scadeil 4 gennaio 1982).

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Senato della Repubblica ~ 18315 ~ VII I Legislatura

350' SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

~~ Disegno di legge n. 1625. ~ Conversione in legge del decreto~legge recante modifi~

cazioni all'articolo 17 della legge 30 marzo 1981, n. 113, concernente norme in mate-ria di aggiudicazione delle pubbliche forniture (Presentato al Senato - scade l'8 gen~naio 1982).

~ Disegno di legge n. 1639. ~ Conversione in legge del decreto~legge concernente la

modificazione della misura della soprattassa per omesso, tardivo o insufficienteversamento deHe imposte sui redditi (Presentato al Senato ~ scade il23 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1631. ~ Conversione in legge del decreto-legge concernentedifferimento del termine di validità delle norme sulla fiscalizzazione degli onerisociali (Presentato al Senato - scade il 16 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1643. ~ Conversione in legge del decreto-legge concernente

proroga delle gestioni commissariali di taluni enti pubbìici soppressi (presentato alSenato ~ scade il 27 gennaio 1982).

~ Bilancio interno e rendiconto del Senato (Doc. VnI).

~ Esercizio provvisorio del bilancio.

~ Disegno di legge n. 615 ~ Ordinamento àella professione di psicologo (Procedura

abbreviata di cui all'articolo 81 del Regolamento).

~ Disegni di legge nn. 1637 e 1655. ~ Aumento del ruolo organico degli agenti dicustodia e dei segretari giudiziari.

~-~ Disegni di legge nno 1581 e 1582. ~ Adeguamento della misura del contributo ordi~nario a carico dello Stato a favore dei Consorzi autonomi dei porti di Genova eSavona (Approvati dalla Camera dei deputati).

~ Disegno di legge n. 1666 ~ Conversione in legge del decreto-legge recante prov-

vedimenti urgenti in materia di tutela delle acque dall'inquinamento (Approvatodalla Cwnera dei deputati - scade il 3 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1665. ~ Conversione in legge del decreto-legge recante differi-mento del termine di scadenza delle concessioni idroelettriche (Approvato dallaCamera dei deputati - scade il 3 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1664. ~ Conversione in legge del decreto~legge recante straor~

dinaria erogazione finanziaria all'IRI per fronteggiare gli oneri conseguenti alla nego~ziazione di contratti internazionali in Algeria (Approvato dalla Camera dei depu.tati - scade il 4 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1663. ~ Conversione in legge del decreto~legge recante misure

urgenti per l'assistenza sanitaria al personale navigante (Approvato dalla Cameradei deputati ~ scade 1'8 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1630. ~ Conversione in legge del decreto~legge recante inter~vento straordinario per il pagamento delle retribuzioni e dei credi tori delle aziendedel gruppo cinematografico pubblico (Presentato al Senato - scade il16 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1667. ~ Copertura finanziaria del contratto dei postelegrafonici(Approvato dalla Camera dei deputati).

Non facendosi osservazioni, le suddette integrazioni. al programma si c!Jnsideranodefinitive ai sensi del succitato articolo 54 del Regolamento.

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VI/I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18316 ~

15 DICEMBRE 19813S0a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Calendario dei lavori dell'Assemblea

P R E S I D E N T E. Nel corso della stessa riunione, la Conferenza dei Presi~denti dei Gruppi parlamentari, ha adottato all'unanimità ~ ai sensi del successivo arti-colo SS del Regolamento ~ il seguente calendario dei lavori dell'Assemblea per il periododal 16 al 19 dicembre 1981.

Mercoledì 16 dicembre (pomeridiana)(h. 18)

(la mattina è riservata allesedute delle Commissioni)

Giovedì (antimeridianú)(h. 10,30)

17 »

(alle ore 9 è convocato il Parla.mento in seduta comune perla elezione di un giudice dellaCorte Costituzionale)

» (pomeridiana)(h. 16,30)

» »

» (notturna)(h. 21)

» ]t

~ Elezione di un membro supplente delConsiglio d'Europa.

~ Disegno di legge n. 1583. ~ Disposizio-

ni per la formazione del bilancio annua-le e pluriennale dello Stato (legge finan-ziaria) (Seguito dell'esame degli articolie votazione finale).

~ Disegno di legge n. 1620. ~ Conversio~

ne in legge del decreto-legge recante mo-difiche alla disciplina del Fondo inter-bancario di garanzia (Presentato al Se~nato ~ scade il 4 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1625. ~ Conversio-

ne in legge del decreto~legge recantemodificazioni all'articolo 17 della legge30 marzo 1981, n. 113, concernente nor-me in materia di aggiudicazione dellepubbliche forniture (Presentato al Se-nato ~ scade 1'8 gennaio 1982).

~:

~ Disegno di legge n. 1639. ~ Conversio~

ne in legge del decreto~legge concernen-te la modificazione della misura dellasoprattassa per omesso, tardivo o insuf~ficiente versamento delle imposte suiredditi (Presentato al Senato - scade il23 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1631. ~ Conversio~

ne in legge del decreto-legge concernen-te differimento del termine di validitàdelle norme sulla fiscalizzazione deglioneri sociali (Presentato al Senato ~ sea.

de il 16 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1643. ~ Conversio~

ne in legge del decreto~legge concernen-te proroga delle gestioni commissarialidi taluni enti pubblici soppressi (Presen~tato al Senato - scade il 27 gennaio 1982).

~ Bilancio interno del Senato (Doc. VIII).

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Venerdì 18 dicembre (antimeridiana)(h. 10)

» » » (pomeridiana)(h. 16,30)

» » » (notturna)

(se necessaria)(h. 21)

Sabato 19 » (antimeridiana)(h. 10)

Senato della Repubblica ~ 18317 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

~ Esercizio provvisorio del bilancio.

~ Disegno di legge n. 615. ~ Ordinamen-

to della professione di psicologo (Proce-dura abbreviata di cui all'articolo 81del Regolamento).

~ Disegni di legge nn. 1637 e 1655. ~ Au-mento del ruolo organico degli agenti dicustodia e dei segretari giudiziari.

~ Disegni di legge nno 1581 e 1582. ~ Ade-

guamento della misura del contributoordinario a carico dello Stato a favoredei Consorzi autonomi dei porti di Ge-nova e Savona (Approvato dalla Cameradei deputati).

~ Disegno di legge n. 1666. ~ Conversio-

ne in legge del decreto-legge recanteprovvedimenti urgenti in materia di tu-tela delle acque dall'inquinamento (Ap-provato dalla Camera dei deputati - sca-de il 3 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1665. ~ Conversio-

ne in legge del decreto-legge recantedifferimento del termine di scadenza del-le concessioni idroelettriche (Approvatodalla Camera dei deputati - scade il 3gennaio 1982).

~~~

~ Disegno di legge n. 1664. ~ Conversio-

ne in legge del decreto-legge recantestraordinaria erogazione finanziaria al-l'IRI per fronteggiare gli oneri conse-guenti alla negoziazione di contratti in-ternazionali in Algeria (Appro1Jato dallaCamera dei deputati - scade il 4 gennaio1982) .

~ Disegno di legge n. 1663. ~ Conversio-

ne in legge del decreto-legge recante mi-sure urgenti per l'assistenza sanitaria alpersonale navigante (Approvato dallaCamera dei deputati - scade 1'8 gennaio1982).

~ Disegno di legge n. 1630. ~ Conversio-

ne in legge del decreto-legge recante in-

lervento straordinario per il pagamentodelle retribuzioni e dei ereditari delleaziende del gruppo cinematografico pub-

blico (Presentato al Senato - scade il

16 gennaio 1982).

~ Disegno di legge n. 1667. ~ Copertura fi-nanziaria del contratto dei postelegrafo-nici (Approvato dalla Camera dei depu-tati) .

Dopo le festività natalizie e di fine anno, il Senato sarà convocato per martedì12 gennaio 1982 con un ordine del giorno di interpellanze ed interrogazioni. Lo stessogiorno saranno convocate, la mattina, la riunione dei Presidenti delle Commissionie, il pomeriggio, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari per l'adozionedel programma e del calendario dei lavori.

Secondo quanto previsto dal succitato articolo SS del Regolamento, detto calen-dario sarà distribuito.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18318 ~

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15 DICE.MBRE 1981350" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Corte Costituzionale,trasmissione di sentenze

P R E S I D E N T E. A norma dell'al"ticolo 30, secondo comma, della legge 11marzo 1953, n. 87, il presidente della Cortecostituzionale, con lettera del 10 dicembre1981, ha trasmesso copia della sentenza, de-positata nella stessa data in cancelleria, conla quale la Corte medesima ha dichiaratol'illegittimità costituzionale della legge ap-provata dall'Assemblea regionale siciliana indata 21 dicembre 1977, recante «Interpre-tazione autentica dell'articolo 1 della leggeregionale 30 gennaio 1956, n. 8, concernenteindennità mensile e rimborso spese per mis-sioni al Presidente della Regione ed agliAssessori ». Sentenza n. 187 dell'll novem-bre 1981. (Doc. VII, n. 72).

Il predetto documento sarà trasmesso al-la Commissione competente.

Ripresa della discussione

P R E S I D E N T E. Riprendiamo l'esa-me dell'articolo 38, in precedenza accanto-nato, e dei relativi emendamenti. Se ne dianuovamente lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 38.

Ai lavoratori agricoli di cui all'articolounico della legge 24 dicembre 1979, n. 669,è riconosciuto dallo gennaio 1982 il dirittoalle prestazioni previdenziali ed assistenzia-li previste per i lavoratori agricoli occupatiper 51 giornate annue, a condizione che sia-no iscritti nella lista dei disoccupati di cuiall'articolo 9, comma primo, del decreto-legge 3 febbraio 1970, n. 7, convertito conmodificazioni nella legge 11 marzo 1970,n.83.

Il diritto di cui al comma precedente ces-sa improrogabilmente con il conseguimentodella pensione di vecchiaia, o di anzianità,

ed è sospeso in caso di svolgimento di atti-vità di lavoro extra agricolo in forma preva-dente, di emigrazione all'estero o di svolgi-mento di lavoro subordinato agricolo per al-meno 51 giornate nell'anno.

Nei primi cinque anni di applicazione del-la presente legge il lavoratore è riammessoal godimento delle prestazioni previste dalprimo comma qualora non si verifichino lepredette condizioni di lavoro.

A decorrere dal periodo di paga in corsoal 10 gennaio 1982 i contributi di previ-denza e di assistenza sociale e le relativeprestazioni per i lavoratori agricoJi a tempoindeterminato sono calcolati sulla retribu-zione di cui all'articolo 12 della legge 30aprile 1969, n. 153.

Con decreto del Ministro del lavoro e del-la previdenza sociale, di concerto con il Mi-nistro dell'agricoltura e delle foreste, verran-no stabiliti le modalità ed i termini per ladenuncia ed il versamento al Servizio deicontributi agricoli unificati (SCAU) dei con.tributi di previdenza ed assistenza sociale,nonchè per l'applicazione delle sanzioni do-vute secondo le misure vigenti per il settoreagricolo.

Sopprimere l'articolo.

38.2 ANTONIAZZI, CAZZATO, GIOVANNET-

TI, MOLA, LUCCHI, ZICCARDI,

PANICO

In via subordinata all' emendamento 38.2,sostituire l'articolo con il seguente:

« Le sanzioni previste dalle norme vigentiin materia di recupero di prestazioni inde-bite non si applicano ai lavoratori agricoliiscritti negli elenchi nominativi a validitàprorogata di cui alla legge 24 dicembre 1979,n. 669, qualora abbiano denunciato o denun-cino la cessazione delle condizioni di dirittoper la permanenza nei predetti elenchi entro90 giorni dalla data di entrata in vigore dellapresente legge. Restano confermate le pre-stazioni a carico dell'AGO anche se liquida-te in base ad accredito di periodi di iscri-zione non riconosciuti validi.

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Senato della Repubblica ~ 18319 ~ VIII Legislatura

350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

Ai braccianti e categorie assimilate iscrittialla data del 31 dicembre 1977 in base al-l'articolo 1 della legge 23 dicembre 1973,n. 852, negli elenchi nominativi a validitàprorogata spettano per l'anno 1982, sullabase delle giornate ad essi attribuite nel-l'elenco, le prestazioni sulle assicurazionigestite dall'INPS nonchè quelle di malattiae maternità, ad eccezione dei lavoratori chefruiscono del trattamento di pensione divecchiaia, dei lavoratori emigrati, nonchè diquelli occupati in altro settore produttivoin forma prevalente.

A decorrere dal periodo di paga in corsoal P gennaio 1982 i contributi di previdenzae di assistenza sociale e le relative presta-zioni per i lavoratori agricoli a tempo inde-terminato sono calcolati sulla retribuzionedi cui all'articolo 12 della legge 30 aprile1969, n. 153.

Con decreto del Ministro del lavoro e del-la previdenza sociale, di concerto con il Mi-nistro dell'agricoltura e delle foreste, ver-ranno stabiliti le modalità ed i termini perla denuncia ed il versamento dei contributidi previdenza e di assistenza sociale, non-chè per l'applicazione delle sanzioni dovutesecondo le misure vigenti per il settoreagricolo ».

38.3 ANTONIAZZI, CAZZATO, GIOVANNET-

TI, MOLA, LUCCHI, ZICCARDI, P A-

NICO, LA PORTA

Sopprimere il quarto comma.

38. 1 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,POZZO, MONACO

P R E S I D E N T E. Avverto che daparte del Governo è stato presentato il se-guente emendamento:

Sopprimere l'articolo.

38.4

T A RAB I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

T A RAB I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Anche il Governo ha ritenutodi presentare un emendamento soppressivodell'intero articolo, avendo intenzione di di-sciplinare la materia in esso contenuta conapposito provvedimento.

B A C I C C H I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B A C I C C H I. Signor Presidente, ono-revole Ministro, noi non ci opponiamo allarichiesta del Governo. Avevamo chiesto lasoppressione dell'articolo 38, quindi ci paresaggia la decisione che viene presa in que-sto momento, dato anche il fatto che, comepiù volte abbiamo argomentato, per quantoriguarda gli effetti finanziari riferiti al 1982l'articolo non aveva alcuna influenza.

Per quanto riguarda la regolamentazioneche eventualmente si vorrà dare alla mate-ria, il nostro Gruppo si riserva di esaminarele posizioni che verranno assunte nell' even-tuale strumento legislativo preannunciata.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere.

C A R O L L O, relatore. Sono favorevo-le alla soppressione dell'articolo.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 38.4, presentato dal Gover-no, identico all'emendamento 38.2 del se-natore Antoniazzi e di altri senatori. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

(E approvato).

Passiamo all'esame dell'articolo 65. Se nedia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 65.

Lo stanziamento di cui alla legge 25 mag-gio 1978, n. 230, sulla salvaguardia del pa-trimonio artistico delle città di Orvieto eTodi, già aumentato con l'articolo 8 della

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Senato della Repubblica ~ 18320 ~ VII I Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

legge 30 marzo 1981, n. 119, è ulteriormenteaumentato per l'esercizio finanziario 1982 dilire 10 miliardi in favore della città di Or-vieto.

P R E S I D E N T E. Su questo artico-lo sono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Sostituire le parole: «in favore della cit-tà di Orvieto », con le altre: «ripartiti comenell'esercizio finanziario 1981 ».

65.1 SPITELLA, MARIOTTI, GROSSI, OT-TAVIANI

Sostituire le parole: «in favore della cit-tà di Orvieto» con le altre: «di cui 6 mi-liardi in favore della città di Orvieto e 4miliardi in favore della città di Todi ».

65. 2 FINESTRA, PISTOLESE, RASTRELLI,

POZZO, CROLLALANZA, MARCHIO,

MONACO, LA RUSSA Antonino,

FILETTI

Dopo le parole: «10 miliardi », inserirele altre: «dei quali 6 miliardi in favore del-la città di Orvieto e 4 miliardi in favore del-la città di Todi ».

65. 3 FERRARI-AGGRADI,GUALTIERI, MA-LAGODI,PARRINO, ROSSI, SCEVA-ROU.I, SPANO, CONTI PERSINI

S P I T E L L A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P I T E L L A. Signor Presidente, l'ar-ticolo 65 prevede il rifinanziamento per loesercizio 1982 della legge per Orvieto e Todi.In sede di esame in Commissione già erastata avanzata la proposta per la riparti-zione, che invece non risulta dall'articolo 65così com'è stato trasmesso all'Assemblea.

L'emendamento tende a ripartire i 10 mi-liardi in 6 a favore di Orvieto e 4 a favoredi Todi, come era già avvenuto nell'eserci-zio del 1981. Ciò consente la prosecuzionedelle opere di intervento per il consolida-

mento dei due colli sui quali si trovano lecittà.

L'emendamento è uguale nella sostanzaal 65.2 e al 65. 3 e io non ho difficoltà adire che la formula può essere sia quelladell'emendamento 65.1, presentato da me edai colleghi Mariotti, Grossi e Ottaviani, siaquelli degli altri emendamenti perchè ilcontenuto è 10 stesso.

F I N E S T RA. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

* F I N E S T RA. Nella sostanza, ono-revole Presidente, concordo con quanto det-to dal senatore SpitelIa. n nostro emenda-mento non è altro che un perfezionamentotecnico-formale della legge n. 230 del mag-gio 1978 e di quel1a successiva, la n. 119 del1981. Con la prima legge si stanziavano 8miliardi e con la seconda 10 miliardi per ilconsolidamento della rupe di Orvieto e delcolle di Todi.

Ora, mentre gli emendamenti 65.2 e 65.3si identificano, quello del senatore SpitelIaritengo debba essere emendato, perchè nonè sufficiente. Infatti l'articolo 65 si richiamaespressamente a due leggi, la n. 230 e lan. 119: quindi dovremmo trovare la manie-ra, che credo sia espressa dagli emendamen-ti 65.2 e 65.3, perchè questo emendamen-to sia in linea con le due leggi.

n mio emendamento, il 65.2, ha una par-te soppressiva, in quanto tende a sopprime-re le parole: «in favore della città di Or-vieto », e una parte aggiuntiva, tendente, apopunto, ad aggiungere le parole: «di cui 6miliardi in favore delle città di Orvieto e 4mi.Iiardi in favore della d>ttà di Todi ». Inta'l modo saremmo in linea con le due leggiche sono state già varate.

Vorrei cogliere questa occasione per ricor-dare, soprattutto al Governo, che le città diTodi e di Orvieto vanno difese perchè sonotestimoni di civiltà irriproducibili. Allo sta-ta permanente di pericolosità è indispensa-bile opporre un piano globale di interven.to: quindi il nostro appello va al Governoaffinchè sia varato in futuro un provvedi-mento finanziario a carattere di ecceziona-

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Senato della Repubblica ~ 18321 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

lità. A nostro parere, infatti, gli interventiframmentari, gli interventi tampone non ri~salvano il problema, anzi lo rinviano neltempo accrescendo le spese e mantenendoinalterato lo stato di pericolosità.

Quindi, in base all'articolo 9 della Costi-tuzione, rivolgiamo un vivo, un caldo appel~lo al Governo affinchè possa intervenire,qualora le condizioni finanziarie lo permet-tano, nell'interesse della cultura e del patri-monio artistico nazionale, che va tutelato edifeso.

R O S S I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R O S S I. L'emendamento 65.3 si illu-stra da sè.

S P I T E L L A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P I T E L L A. Il riferimento nel mioemendamento è all'anno 1981 e in questoanno la ripartizione è stata di 6 miliardi afavore di Orvieto e di 4 miliardi a favoredi Todi. Quindi gli emendamenti sono per-fettamente uguali.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresugli emendamenti in esame.

* C A R O L L O, relatore. Sono favore-vole a questi emendamenti. Comunque riten-go sia preferibile uno dei due emendamen-ti, o il 65.2 o il 65.3, che precisano in ter-mini aritmetici la distribuzione dei 10 mi-liardi, anche se è evidente che l'emendamen-to SpitelIa porta egualmente a questa distri-buzione. Il che significa che sono favorevolea tutti e tre gli emendamenti, pur preferen-do, forse per ragioni di cultura elementare,la distribuzione aritmetica così specificata.

T A RAB I N I, sottosegretario di Sta-to per il tesoro. Sono emendamenti di iden-tico contenuto, ma per quanto riguarda laforma, convengo con il relatore.

P R E S I D E N T E. Senatore SpitelIa,insiste per la votazione del suo emenda~mento?

S P I T E L L A. Lo ritiro.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 65.2, presentato dal senato-re Finestra e da altri senatori, di contenu-to identico all'emendamento 65. 3, presenta~to dal senatore Ferrari~Aggradi e da altrisenatori. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

t!: approvato.

Metto ai voti l'articolo 65 nel testo emen~dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo successi~va. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 66.

Per la concessione di contributi trentacin-quennali per la costruzione ed il completa-mento di chiese parrocchiali e locali da adi~bire ad uso di ministero pastorale o di uffi-cio od abitazione dcl parroco, previsti dal-l'articolo 4 della legge 18 aprile 1962, n. 168,come modificato dall'articolo 1 della legge23 dicembre 1975, n. 721, è autorizzato unlimite di impegno di lire 1 miliardo per cia~scuno degli anni finanziari 1982, 1983 e 1984,da iscrivere nello stato di previsione del Mi-nistero dei lavori pubblici.

P R E S I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Dopo l'articolo 66 è stato proposto unarticolo aggiuntivo con l'emendamento66. O. 1. Se ne dia lettura.

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Senato della Repubblica ~ 18322 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

c O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Dopo l'articolo 66, inserire il seguente:

Art.

«Al primo comma dell'articolo 18 dellalegge 30 marzo 1981, n. 119, le parole da:"per la predisposizione di strutture e perogni altro intervento per l'amministrazione"sino alla fine, sono sostituite con le seguen~ti: "per la predisposizione di strutture eper ogni altro intervento necessario all'at~tuazione della riforma della procedura pena~le e alla piena attuazione del nuovo ordina~mento penitenziario" ».

66.0.1 SPADACCIA, STANZANI GHEDINl

P R E S I D E N T E. Stante l'assenzadei presentatori, dichiaro decaduto questoemendamento.

Passiamo all'esame dell'articolo 67. Se nedia lettura.

c O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 67.

È autorizzata, per l'anno 1982, la spesa di350:000 milioni di lire, da iscrivere nello sta-to di previsione del Ministero di grazia e giu-stizia, da destinare per lire 347.500 milioniagli interventi e con le modalità previsti dal~l'articolo 18, commi primo, secondo e terzo,della legge 30 marzo 1981, n. 119, e per lire2.500 milioni a spese e compensi per le atti-vità di studi e ricerche come disciplinatedall'articolo 18, quarto comma, della legge30 marzo 1981, n. 119.

Il Ministro di grazia e giustizia è tenutoa presentare al Parlamento, entro il 30 set~tembre 1982, una relazione dettagliata sul-lo stato di attuazione delle disposizioni dicui al presente articolo.

All'onere recato dal presente articolo, siprovvede a valere sulle maggiori entrate dicui al decreto-legge 2 ottobre 1981, n. 546.

P R E S I D E N T E. Su questo arti-colo sono stati presentati alcuni emenda-

. menti. Se ne dia lettura.

c O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Al primo comma, sostituire le cifre:« 347.500» e « 2.500 », con le altre: « 349.000 »e « 1.000 ».

67. 1 SPADACCIA, STANZANI GREDINI

Dopo il primo comma, inserire il seguente:

« Il terzo comma dell'articolo 18 della leg~ge 30 marzo 1981, n. 119, è sostituito conil seguente:

" La utilizzazione dello stanziamento di cuiai precedenti commi è subordinata alla pre~sentazione al Parlamento di un programmadi spese in cui siano indicate le singole vocidi intervento e le loro destinazioni territo-riali Il ».

67.2 SPADACCIA, STANZANI GHEDIN!

Sopprimere l'ultimo comma.

67.3 IL GOVERNO

P R E S I D E N T E. Stante l'assenzadei presentatori, dichiaro decaduti gli emen-damenti 67. 1 e 67. 2.

T A RAB I N I, sottosegretario di Sta-to per il tesoro. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

T A RAB I N I, sottosegretario di Sta~to per il tesoro. Signor Presidente, l'emen-damento 67. 3 si illustra da sè. Si tratta diun comma recante una copertura che saràsuperata dalla copertura generale previstadalla legge.

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Senato della Repubblica ~ 18323 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350!' SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sull'emenda-mento in esame.

C A R O L L O, relatore. Esprimo parerefavorevole.

B A C I C C H I Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B A C I C C H I. Vi è un precedenteemendamento analogo a questo, all'artico-colo 61, dove si tratta del nuovo stanzia-mento di competenza iscritto in bilancioper la ricostruzione del Friuli e per quantoconcerne questo articolo si ripropone la stes-sa questione. Vale a dire che si fa un' operache può essere ~ ma di ciò voglio confer-ma ~ di pulizia sul pasticcio che è statofatto in Commissione bilancio da parte del-la- maggioranza e del Governo, ponendo tut.ta una serie di coperture nel corso degliarticoli, anzichè stabilirne una sola nellalegge finanziaria.

Ma siccome in Commissione è stata postala questione della copertura volta per vol~ta, e questi emendamenti la tolgono, poichèpiù avanti si sopprime pure la coperturafinale, le domande che faccio al Governosono queste: qual è innanzi tutto la copertu-ra finanziaria di questa legge? Come pensadi sistemarla? Cos'è, alla luce di ciò, Ja que-stione dei 50.000 miliardi di cui all'artico-lo l, che è stata posta così a lungo? Perquale motivo, arrivati agli articoli, le que-stioni affrontate in Commissione si ripro-pongono e, anzichè fare gli emendamenti albilancio come andavano fatti e come abbia-mo proposto, si cambia? Ma se la coper-tura che viene tolta è in relazione a quelloche si farà dopo, dobbiamo saperlo altri-menti chi ha partecipato ai lavori dellaCommissione e il Senato nel suo insiemenon sono posti in grado di capire.

Infine se la logica è quella dell'emenda-mento si pone un problema di coerenza insede di coordinamento. Non si capisce per-chè, pur trattandosi di un'entrata, questaAssemblea ha respinto, signor Presidente, unnostro emendamento all'articolo 5 che ri-

guardava una destinazione specifica delleentrate. Il nostro emendamento era voltoa sopprimere quella parte, ritenendo che lecoperture non vadano fatte in mille postinel corso della legge. Rimanendo a questoquestione, credo che, a questo punto, il Go-verno debba dare una spiegazione logicadi questi emendamenti soppressivi dopoaverli sostenuti di volta in volta per duemesi in Commissione ed in Aula.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

T A RAB I N I, sottosegretario di Sta-to per il tesoro. Signor Presidente, in Com-missione bilancio non si è fatto pasticcio.Si tratta di un'opera di pulizia.

I maggiori oneri recati dalla legge finan-ziaria troveranno la loro copertura alla lucedella nota di variazione che verrà presen-tata nelle prossime ore dal Governo. (Inter-ruzione del senatore BoUini).

Può darsi che le sue opinioni diverganodalle mie. Lei ricorderà, senatore Bollini,che ci siamo trovati, alla conclusione delladiscussione finanziaria in Commissione, conun volume di ricorso al mercato, per effettodelle decisioni della Commissione, che esor-bitava dalla somma indicata nella legge fi-nanziaria alla luce dei dati così come risul-tano dal progetto di bilancio. Non dobbia~ma dimenticare che la legge finanziaria pren-de le mosse, per quanto riguarda l'indicazio-ne del ricorso al mercato e comunque siconfiguri la grandezza e la funzione delricorso al mercato, dalle due poste sintetichefondamentali del bilancio, cioè dal comples-so delle entrate e delle spese. Ora, in quel-la sede, trovandoci di fronte a quella situa-zione, si pensò di ovviare all'inconveniente,con resistenze da parte del senatore BolIinie del senatore Bacicchi, prevedendo appun-to una copertura con entrate che di fattovi sono, così come si provvede per una qual-siasi altra legge.

Si ritiene peraltro che questo metoda dicopertura, valido dal punto di vista proce~durale in sede di Commissione bilancio, nonsi::t congruo alla funzione della legge finan-ziaria e che quindi questa procedura non

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Senato della Repubblica ~ 18324 ~ VI II Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

debba essere praticata nella sede definiti~va dell'approvazione finanziaria, e cioè inAula; perciò tutte queste coperture vengonorimosse, o meglio si propone che venganorimosse, e .le valutazioni delle grandezzecomplessive del bilancio e della legge finan~ziaria vengono fatte alla luce della nota divariazione nella quale si prende atto di en-trate che sono già legislativamente consa-crate e che devono essere esclusivamenteformalizzate attraverso l'aggiornamento delbilancio.

B O L L I N I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O L L I N I. Signor Presidente, devodire che non so se il Governo si rende contodella gravità della sua dichiarazione, perchècancellando le norme di copertura deIJa leg~ge finanziaria, in realtà chiede un rinvio del~la copertura a quando il Governo stesso pre-senterà la nota di variazioni al bilancio.Donde, signor Presidente ~ e qui mi richia~ma a lei ~ questa legge finanziaria nonpotrà essere approvata se non quando ilGoverno avrà presentato la nota di varia-zione: si può ben vedere come il Governoper correggere una piccola marachella vaa cadere daHa padella nella brace. Quelloche è certo è che la legge finanziaria nonha copertura se prima non è presentata lanota di variazione di bilancio. Quindi, quan-do arriveremo alla votazione della legge fi-nanziaria, verificheremo se la nota è statapresentata o no; altrimenti voteremo unalegge che non ha copertura finanziaria.

T A RAB I N I, sottosegretario di Sta-to per il tesoro. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

T A RAB I N I, sottosegretario di Sta-to per il tesoro. Signor Presidente, il Grup~po comunista, su emendamenti che apporta~vano maggiori spese aHa legge finanziaria,ha proposto emendamenti riduttivi al bilan~cio e ha proposto una espansione del ricor-so al mercato. Ha proposto inoltre anche

emendamenti ampliativi di spesa senza pro-cedere parallelamente alla riduzione di po~ste di bilancio. Quindi la questione non èsemplice come il senatore Bollini ritiene dipoter prospettare. D'altro canto la copertu-ra con riferimento alle poste di bilancio nonappariva una copertura corretta, provveden~dosi, mentre si delibera nell'ambito di undisegno di legge, con disposizioni a valere suun altro disegno di legge, come quello dibilancio, che non era ancora nell'ambito deipoteri deliberativi della Commissione e del~l'Aula.

Quindi la copertura disposta con entrateeffettive, seguendo un metodo ordinario pertutte le leggi di spesa, era al momento lacopertura più appropriata. Oggi si può an-dare avanti in Aula così, come è andato avan-ti tranquillamente su certi emendamenti ilGruppo comunista in Commissione; il pro~blema si porrà alla chiusura della legge fi-nanziaria e allora il Governo sarà in gradodi dare risposta conferente con le esigenzetipiche della legge finanziaria.

B A C I C C H I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B A C I C C H I. Prendo la parola perdichiarare che voteremo a favore di questoemendamento perchè ci pare scorretto in-dicare, ad ogni pie' sospinto, un'altra co~pertura. Spetterà poi al Governo trovarela copertura e cercare di conciliare la suaposizione col fatto che in Commissione harespinto i nostri emendamenti che preve-devano di iscrivere a bilancio già la legisla-zione vigente.

La coerenza manca al Governo, non a noi,e per questo votiamo a favore dell'emenda~mento.

P R E S I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 67.3, presentato dal Gover-no. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

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Senato della Repubblica ~ 18325 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350"' SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Metto ai voti l'articolo 67 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

£ approvato.

Passiamo all'esame degli articoli successi-vi. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 68.

Lo stanziamento di cui alla legge 2 apri-le 1980, n. 123, recante norme sui contribu-ti agli enti culturali, è aumentato per l'eser-cizio finanziario 1982 di lire 3.000 milioni.

L'incremento sarà ripartito tra gli istitu-ti culturali regolamentati dalla legge 2 apri-le 1980, n. 123, ed inseriti nella tabella ap-provata con il decreto del Presidente dellaRepubblica 30 luglio 1980, n. 624.

Gli stanziamenti iscritti in bilancio ~ aisensi del decreto-legge 14 dicembre 1974,n. 657, convertito in legge 29 gennaio 1975,n. 5, relativa all'istituzione del Ministero peri beni culturali e ambientali ~ per gli inter-venti e contributi per manutenzione e con-servazione dei monumenti di proprietà nonstatale, medioevali, moderni o aventi riferi-mento con la storia politica, militare, let-teraria, artistica e culturale in genere, spe-se per accertamenti tecnici, rilievi, docu-mentazione storica e tecnica dei lavori, re-stano determinati per l'esercizio finanziario1982 in lire 10.000 milioni per competenzae lire 9.000 milioni per la cassa.

(È approvato).

Art. 69.

I limiti di spesa stabiliti con leggi 1° mar-zo 1975, n. 44, 28 dicembre 1977, n. 970, econ il decreto del Presidente della Repubbli-ca 17 maggio f978, n. 509 sono duplicati.

Il Ministro e gli organi periferici del Mi-nistero per i beni culturali e ambientali pos-sono affidare, per la progettazione ed esecu-zione delle opere e dei lavori previsti dallenorme indicate nel comma precedente, in-carichi a singoli studiosi, istituti universita-

l'i o di alta cultura, mediante apposite con-venzioni. I compensi per gli incarichi affidatigravano sui capitoli ordinari di bilanciocui afferiscono le spese per le opere ed i la-vori di cui al precedente comma.

(È approvato).

Art. 70.

È prorogata fino al 31 dicembre 1982 laperenzione di termini dei finanziamenti sta-tali comunque concessi a favore di enti lo-cali od ospedalieri ricadenti nei territori deicomuni disastrati della Campania e della Ba-silicata in conseguenza del terremoto del 23novembre 1980.

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

T A RAB I N I, sottosegretario diStato per il tesoro. Data l'evidente connes-sione tra l'emendamento 81. 3 e l'articolo70, allo scopo anche di evitare preclusioni,ritengo opportuno che l'emendamento 81. 3sia discusso in questa sede.

FER R A R I - A G G R A D I . Domandodi parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

FER R A R I - A G G R A D I . SignorPresidente, quello che ha detto il Sottose-gretario è giusto. Evidentemente c'è statoun disguido nell' organizzare e predisporregli emendamenti.

P R E S I D E N T E . Si dia allora let-tura dell'emendamento 81. 3, sostitutivo del-l'articolo 70, che prende il numero 70. 1.

P A L A , segretario:

Sostituire l'articolo con il seguente:

« È prorogata fino al 31 dicembre 1982 laperenzione di termini dei finanziamenti sta-tali comunqne concessi per costruzioni ospe-

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,:Yt::llaw della Repubblica VI II Legislatura~ 18326 ~

15 DICE~BRE 1981ASSEMBLEA ~ RESOCO.\!lO STENOGRAFICO350" SEDUTA

daliere o strutture a favore di enti locali oospedalieri ricadenti nei territori dei comu~niì della Campania e della Basilicata danneg~giati dal terremoto del 23 novembre 1980 }}.

70. 1 FERRARI~AGGRADI, GUALTIERI, MA-

LAGODI, PARRINO, ROSSI, SCEVA-

ROLl I, SPANO, CONTI Pr::RSINI

FER R A R R I ~ A G G R A D I. Do-mando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

FER R A R I ~A G G R A D I . L'emen-damento da me presentato assieme ad altrisenatori risponde ad un'esigenza pratica. Senon avessimo proposto questo emendamen-to, alcune costruzioni importanti nella Cam-pania e nella Basilicata, come ospedali,avrebbero subito delle remare e forse i la-vori sarebbero stati bloccati. Con questa di-sposizione il pericolo viene eliminato.

B A C I C C H I . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

B A C I C C H I . Vorrei chiedere un chia-rimento ai presentatori dell'emendamento.

Precisato che non abbiamo niente controla questione, penso che la dizione « struttu-re}) sia quanto mai vaga. Capisco moltobene la dizione «costruzioni ospedaliere ostrutture a favore di enti locali o ospedalie~ri}) ma cosa significa il termine «struttu-re »? Bisognerebbe o precisare meglio o di-re che è prorogata la perenzione dei termi~ni per tutte le opere riguardanti i comuniche ricadono in quelle due regioni, perchèla parola strutture è così vaga che lasciacredere che ci sia tutto e niente.

FER R A R I - A G G R A D I . Doman~do di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

FER R A R R I -A G G R A D I . SignorPresidente, questo è un termine tecnico chea noi è stato indicato dagli uffici: quindi

ci atteniamo a esso, con questa dichiarazio-ne. Eventualmente in sede di coordinamen-to si potrà precisare, ma noi abbiamo avutoquesta indicazione.

l'AO D I C A . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

M O D I C A . Volevo invitare i colleghipresentatori a osservare che rispetto all'ar-

. ticalo come è proposto nel testo della Com-missione, l'emendamento aggiunge l'inutilee confusionaria parola « strutture », perchèl'articolo così come è già dispone che a fa-vore di enti locali o ospedalieri siano proro-

¡ gati i termini di perenzione. L'emendamen-to aggiunge la parola « strutture }} che fran-

, camente serve soltanto a confondere.

FER R A R I -A G G R A D I. Domandodi parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

FER R A R I - A G G R A D I . SignorPresidente, a noi questo emendamento èstato richiesto dane regioni, le quali hannodetto che si tratta di un elemento impor-tante. A me dispiace che un collega autore-vole 10 consideri inutile, però essendoci sta-to richiesto dalle regioni, chiedo che vengavotato.

M O D I C A . Le regioni non si erano ac-corte che c'è già nell'articolo 70.

P R E S I D E N T E . Invito la Commis-sione ad esprimere il parere.

C A R O L L O , relatore. Favorevole.

P R E S I D E N T E . Invito il Governoad esprimere il parere.

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Il Governo si rimette all' As-semblea.

P R E S I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 70. 1, sostitutivo dell'intero

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Senato della Repubblica ~ l'8327 ~ VIII Legislatura

15 DIOEMBRE1981350a SEDUTA ASSE~mLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

articolo. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 71. Se nedia lettura.

P A L A , segretarw:

Art. 71.

La disposizione di cui al primo comma del-l'articolo 2 del decreto-legge 13 marzo 1980,n. 66, convertito nella legge 16 maggio 1980,n. 176, va interpretata nel senso che la stes-sa trova applicazione anche negli anni suc-cessivi al 1980 e comunque non oltre la da-ta di entrata in vigore delle norme di attua-zione dell'articolo 15 della legge 8 giugno1978, n. 297.

P R E S I D E N T E . Su questo articoloè stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

P A L A , segretario:

Sostituire le purale: «La disposizione dicui al primo comma dell'articolo 2 », con lealtre: « La disposizione di cui all'articolo 2 ».

cipazioni fino ad un massimo dell'80 percento sulle spese sostenute dagli esercizi inconcessione anche in via presuntiva.

La legge aveva validità fino al 31 dicem-bre 1980; con l'articolo 71, che fra l'altroè stato proposto dal Governo, in effetti siproroga questa legge sino all'approvazionedi un atto legislativo che è qui in discussio-ne al Senato, il disegno di legge n. 785, cheriordina tutta la materia. Però facendo ri-ferimento l'articolo 71 solo al primo com-ma della legge n. 176, potrebbero crearsi del-le difficoltà, nel senso che la Corte dei contipotrebbe non ratificare decreti di stanzia-mento di somme a titolo presuntivo.

Sicchè il mio emendamento, che farebberiferimento a tutto -l'articolo 2 della leggen. 176, oltre a riaprire i termini della leggestessa per la concessione di anticipi fino al-1'80 per cento, assicura la possibilità di darele stesse anticipazioni senza che la Corte deiconti abbia delle difficoltà per la registra-zione. Pregherei pertanto il relatore ed ilGoverno di tener conto delle mie osservazio-ni e di voler dare il loro parere favorevoleal mio emendamento.

P R E S I D E N T E . Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il parere.

C A R O L L O , relatore. Parere favo-rc\'ole.

71. 1 ROSA T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Parere favorevole.

R O S A . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

R O S A . L'emendamento che propongoha lo scopo di dare assicurazione ancora agliesercizi ferroviari in regime di concessione,di sanare una situazione debltoria che è mol-to grave, tant'è che lo stesso Governo a suotempo rendendosi conto di questa condizio-ne molto difficile ~ addirittura molti eser-cizi ferroviari in concessione non hanno po-tuto far fronte alle spese di esercizio ~ pro-

pose una legge, la « 176 », che dava facoltàal Ministero dei trasporti di concedere anti-

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 71. 1, presentato dal sena-tore Rosa. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

È approvato.

Metto ai voti l'articolo 71 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Passiamo all' esame degli articoli succes-sivi. Se ne dia lettura.

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Senato della Repubblica VIII Legislatura.~

~ 18328 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 72.

Al punto 2) del quarto comma dell'arti~colo 11 della legge 28 novembre 1980,n. 784, è aggiunto il seguente periodo: «Insostituzione dei contributi sugli interessi, icomuni e loro consorzi possono richiederel'erogazione di un contributo in conto capi~tale dello stesso ammontare del contributoin conto interessi determinato in valore at~tuale secondo le modalità fissate con decre-to del Ministro del tesoro ».

(E approvato).

Art. 73.

A modifica di quanto previsto dal secondocomma dell'articolo 38 della legge 25 luglio1952, n. 949 e successive integrazioni, il Mi-nistro del tesoro, previa deliberazione delConsiglio dei ministri, può accordare allaCassa per il credito alle imprese artigianela garanzia dello Stato, oltre che per il paga-mento del capitale e degli interessi sui pre~stiti esteri contratti direttamente, anche peril rischio di cambio.

n tasso di interesse agevolato annuo mi~Ilimo, comprensivo di ogni onere accessorioe spesa, da praticare sui finanziamenti afavore delle imprese artigiane di cui allalegge 25 luglio 1952, n. 949, e successive in~tegrazioni, è stabilito come segue:

per le regioni del Mezzogiorno di cui al~l'articolo 1 del testo unico approvato condecreto del Presidente della Repubblica 6marzo 1978, n. 218:

36 per cento del tasso di riferimentopreso a base per il calcolo del contri-buto in conto interessi da concedersida parte della Cassa artigiana e delleRegioni sui finanziamenti a favore delleimprese artigiane;

per le zone depresse del Centro~Nord de-terminate ai sensi dell'articolo 7 del decreto

del Presidente della Repubblica 9 novem-bre 1976, n. 902:

48 per cento del tasso di riferimentocome sopra precisato;

per le rimanenti zone:

60 per cento del tasso di riferimentocome sopra precisato.

P R E S I D E N T E. Su questo arti~colo è stato presentato un emendamento. Sene dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Aggiungere, in fine, il seguente comma:

«Le misure del tasso di interesse agevo-lato di cui al precedente comma si appli-cano sui finanziamenti da ammettere al con~tributo interessi alla data di entrata in vi-gore della presente legge ».

73. 1 Fì'Im.AR1-AGGRADI,GUALTIERI, MA-lAGODI, PARRINO, ROSSI, SCEVA-

ROLLl, SPANO, CONTI PERSINI

FER R A R I ~ A G G R A D I. Doman~do di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

FER R A R I ~ A G G R A D I. SignorPresidente, si tratta di una misura che rite-niamo importante. Proponiamo che i nuo-vi tassi di interesse si applichino a partiredalla data di entrata in vigore della pre-sente legge.

P R E S I D E N T E. Invito la Com~missione ed il Governo ad esprimere il pa~rere.

C A R O L L O, relatore. Parere favo-revole.

T A RAB I N I, sottosegretario diStato per il tesoro. Parere favorevole.

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Senato della Repubblica ~ 18329 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 73.1, presentato dal sena-tore Ferrari-Aggradi e da altri senatori. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

presso la Cassa per il credi to alle impreseartigiane ai sensi deH'articolo 37 della leg-ge 25 luglio 1952, n. 949, e successive mo-dificazioni e integrazioni, è incrementatodella somma di 247 miliardi per l'anno1982 ».

Metto ai voti l'articolo 73 nel testo emen- 73. O.3dato. Chi l'approva è pregato di alzare lalnano.

È approvato.

Passiamo all' esame degli articoli aggiun-tivi proposti con gli emendamenti 73. 0.1,73. O.5 e 73. O.3. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

« Il fondo per il concorso nel pagamentodegli interessi sulle operazioni di credito afavore delle imprese artigiane, costituitopresso la Cassa per il credito alle impreseartigiane ai sensi dell'articolo 37 della leg-ge 25 luglio 1952, n. 949, e successive modi-ficazioni ed integrazioni, è incrementato del-la somma di lire 1.350 miliardi, di cui lire150 miliardi per l'anno 1982 ».

73.0.1 FERRARJ-AGGRADI, GUALTIERI, MA-LAGODJ, PARRINO, ROSSI, SCEVA-

ROLLI, SPANO, CONTI PERSINI

Art. ...

« Il fondo per il concorso su! pagamentodegli interessi comprensivi di ogni onere edaccessorio, compreso il riscbio di cambio,costituito presso la Cassa di Credito delleImprese Artigiane, ai sensi della legge 25luglio 1952, n. 949, è incrementato della som-ma di lire 1.000 miliardi di cui 200 miliardiper l'anno 1982 ».

73.0.5 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-ZA) FILETTI) FINESTRA, LA Rus-

SA, MARCHIO) POZZO

Art. ...

« Il fondo per H concorso nel pagamentodegli interessi sulle operazioni di credito afavore delle imprese artigiane) costituito

POLLASTRELLI) CALICE) COLAJANNI)

BACICCHI, BOLLINI, FRAGASSI)

MILANI Giorgio, POLLIDORO

FER R A R I -A G G R A D I. Doman-do di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

FER R A R I - A G G R A D I. SignorPresidente, rinuncio ad una lunga illustra-zione dell'emendamento 73. 0.1 perchè essoè il risultato di una battaglia piuttosto vi-vace che si è svolta in Commissione, batta-glia che si è risolta con il parere favorevoledi tutti i Gruppi. Pertanto raccomando l'ap-provazione di questa disposizione che è mol-to importante per l'artigianato.

R A S T R E L L I. Domando di par-lare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. L'emendamento73. O.S ricalca le motivazioni già avanzate(;on l'emendamento del senatore Ferrari-Ag-gradi. Secondo il nostro punto di vista peròil nostro emendamento adegua meglio l'in-cremento del fondo alle reali esigenze, di-stinguendo con maggior precisione, pro-prio in relazione ai lavori della Commissio-ne, l'esigenza di questo incremento. Pertan-to proponiamo che i due emendamenti sia-no fusi in vista di una maggiore perequa-zione, per giungere ad un risultato posi-tivo.

P O L L A S T R E L L I. Domando diparlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

* P O L L A S T R E L L I. L'emenda-mento 73. O.3, dello stesso tenore di quel-lo presentato dalla maggioranza, si diffe.

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Senato della Repubblica ~ 18330 ~

15 DICEMBRE 1981

VIII Legislatura

350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

renzia per quanto riguarda la quantificazio-ne dei fondi per il contributo in conto inte-ressi da assegnare alla Artigiancassa, rispon-dendo alle richieste che unitariamente leorganizzazioni sindacali dell'artigianato han-no avanzato per un rifinanziamento che siaadeguato alle effettive esigenze della cate-goria.

Voglio soffermarmi un attimo sulla misu-ra di questo adeguamento, perchè l'arti-colo che abbiamo avanzato poc'anzi si rife-riva ad una analoga richiesta che le cate-gorie artigiane hanno avanzato in modo re-sponsabile, per aumentare a loro carico iltasso di interesse sui mutui erogati dallaArtigiancassa, a condizione però che ~l fi-nanziamento per il contributo in conto inte-ressi fosse effettuato con fondi adeguatialle effettive esigenze sindacali.

Il nostro emendamento dà questa rispo-sta se è vero, come è vero, che le praticheferme all'Artigiancassa per tutto il 1981 am-montano a 1.300 miliardi di finanziamentiche sono stati bloccati. Se il rifinanzia-mento fosse effettuato nella misura che vie-ne proposta dalla maggioranza, darebbe sol-tanto risposta alle domande che tuttora giac-ciono all'Artigiancassa, senza dare alcuna ri-sposta alle domande che da oggi per tuttoil 1982 gli artigiani presenteranno agli isti-tuti di credito e, quindi, all'Artigiancassaper ottenere il contributo in conto interessi.

La domanda alla quale si deve risponderenel votare l'emendamento presentato, e chenoi sosteniamo, è se effettivamente la ri-sposta che il Parlamento può dare alle ri-chieste dell'artigianato consente l'aocogli-mento deUe domande del 1982, oppure se sivuole bloccare ancora una volta per unanno tutte le pratiche che giacciono pressol'Artigiancassa, come è stato praticamentenell'anno 1981.

Credo che a questa domanda si debbarispondere e mi voglio collegare a due datidi fatto. Ho sotto mano la lettera del pre-sidente dell' Artigiancassa, che chiede il rifi-nanziamento nella misura da noi proposta.Ho qui la lettera del commendator Germozzi,amico della Democrazia cristiana, tant'è chesu una pagina del « Popolo » di questi giorniera ritratto a fianco dell'onorevole Piccoli

e del sottosegretario Tambroni ArmaroH pre-sentatore di una interrogazione dove chie-deva il rifinanziamento nel modo da noirichiesto. Ebbene, voglio chiedere alla mag-gioranza, e in modo particolare alla Demo-crazia cristiana, se vuole rifinanziare l'Ar-tigiancassa nella misura che viene propostacon l'emendamento Ferrari-Aggradi, una mi-sura insufficiente che dà solo risposte allepratiche tuttora giacenti presso l'Artigian-cassa, mentre non dà alcuna prospettiva dirisposta positiva alle domande che verran-no presentate da oggi fino al 31 dicembre1982. Questo è il modo di comportarsi re-sponsabilmente nei confronti di una cate-goria che tutti considerano benemerita: al-l'atto pratico i risultati sono quelli insitinegli emendamenti, presentati per dare sol-tanto dei pannicelli caldi che non risolvonoi problemi in prospettiva.

FER R A R I - A G G R A D l. Doman-do di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.,..<,".

".,.,....

FER R A R I - A G G R A D I. SignorPresidente, non posso accettare quanto hadetto il senatore Pollastrelli e lo argomentoin questo modo. In Commissione abbiamolavorato a fondo per quanto riguarda l'Arti-giancassa. Abbiamo portato avanti delle te-si e delle argomentazioni; ed è stato soltan-to al termine di un lungo dibattito, pro-tratto si per più giorni, che finalmente ab-biamo ottenuto dal Governo lo stanziamen-to di 150 miliardi per il 1981, che nel com-plesso comporta uno stanziamento plurien-naIe di 1.350 miliardi. Ciò consente di sod-disfare tutte le domande in corso e risolveil problema di una parte notevole delledomande per il 1982. Riteniamo sia questoun successo e non è giusto che, dopo averottenuto tale risultato, lo si vada a smi-nuire dando a credere che altri avrebberofatto di più!

Questo è quanto abbiamo ottenuto dalGoverno dopo un dibattito molto serio eresponsabile: credo che meriti di esserevalorizzato. Non è giusto, dopo aver otte-nuto queste cose, vederle sminuire come si

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18331 ~

15 DICE~BRE 19813Soa SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

!'>tatentando di fare. Voi non avreste otte-nuto niente con le argomentazioni che aveteportato oggi! (Applausi dal centro).

P R E S I D E N T E. Senatore Ferrari-Aggradi, si vuole pronunciare sulla richie-sta del senatore Pollastrelli di apportarealcune modifiche al suo emendamento?

Ji ERR A R I - A G G R A D I. SignorPresidente, non possiamo aderire alle ri-chieste del senatore Pollastrelli perchè iltesto presentato è stato concordato in Com-missione con il Governo dopo un lungodibattito. Il Governo ci aveva chiesto difarne oggetto di un ordine del giorno; noi,avendo molta comprensione ~ ed è l'unicopunto al quale ci siamo sottratti ~ abbiamoottenuto che il testo venisse approvato inquella forma. Non ci sentiamo, pertanto, diridiscutere un testo che è stato oggetto diun accordo che riteniamo debba essere ri-spettato.

R A S T R E L L I. Domando di par-lare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Signor Presidente,Greda che il senatore Ferrari-Aggradi nonabbia ascoltato la mia dichiarazione in quan-to dichiaravo di essere disponibile, conl'emendamento che ho presentato, a con-trarre la somma nell'ambito della stessa di-sposizione economica stabilita nell'emenda-mento Ferrari-Aggradi; ma mi permettevodi sollecitare una rettifica nel testo che èsostanziale, perchè riguarda una modifica-zione già approvata.

Nell'articolo 73, se non vado errato, si èstabilito che il fondo dell'Artigiancassa ser-ve per una serie di operazioni tra cui nonsolo quelle del finanziamento sui prestiti,ma anche quelle per il rischio del cambio.n nostro emendamento tende a destinareil fondü anche a questa finalità, che altri.menti sarebbe esclusa. Quindi reitero larichiesta di approfondimento della materia,perchè l'aumento del fondo stabilito dal-l'emendamento Ferrari-Aggradi sia esteso a

tutte le operazioni che l'Artigiancassa è au-torizzata a fare in base all'articolo 73. Misembrerebbe assurdo che, mentre con l'arti-colo precedente si amplia la sfera di ope-razioni autorizzate, poi si esclude, nella ge-stione dei fondi, un certo tipo di interventiche sono stati già approvati. :Ë una que-stione tecnica che è anche sostanziale. In-fatti in sede di applicazione si potrebberoavere delle complicazioni, se non si procedealla richiesta di modifica.

FERRARI-AGGRADI. Inque-sti limiti noi non abbiamo obiezioni, peròci rimettiamo al relatore.

P R E S I D E N T E. Invito la Com-missione e il Governo ad esprimere il pa-rere sull'emendamento in esame.

C A R O L L O, relatore. Sono favore-vole all'emendamento 73.0.1 e, per ragionidi coerenza, non posso essere favorevoleagli emendamenti successivi.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Il Governo ritiene che la mobilitazione dicrediti agevolati per 1.800 miliardi propo-sta dalla maggioranza sia sufficiente per ilsostegno degli investimenti degli artigiani.

Il Governo ha anche allo studio, come èstato sollecitato nella discussione in Com-missione, norme relative al plafondamentodel credito che possano favorire gli investi-menti dell' Artigiancassa. :Ë quindi un pezzodi manovra quello che qui viene presen-tato, mentre intendiamo completare l'inse-rirnento di determinazioni dei plafond delcredito per il prossimo anno. Il Governonon ritiene congrue le diverse somme chesono presentate in altri emendamenti e per-ciò chiede che non siano accolti.

P R E S I D E N T E. Lei non è favo-revole a proporre una modifica all'emenda-cento 73. 0.1, secondo l'indicazione del se-natore Rastrelli?

A N D R E A T T A , ministro del tesoro.No, signor Presidente.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18332 ~

15 DICEMBRE 1981350" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 73. 0.1, presentato dal se~nato re Ferrari~Aggradi e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

:E approvato.

Sono pertanto preclusi gli emendamenti73. O.5 e 73. O.3.

Passiamo all' esame degli articoli aggiunti~vi proposti con gli emendamenti 73. O.2 e73. O.4. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. ...

«È autorizzato per l'anno 1982 lo stan~ziarnento di lire 59 miliardi per la opera-tività dell'Azienda autonoma di assistenzaal volo per il traffico aereo generale di cuial decreto del Presidente della Repubblica24 marzo 1981, n. 145, da iscriversi nel ca-pitolo 3156 dello stato di previsione dellaspesa del Ministero dei trasporti per ilpredetto anno finanziario, quale acconto sulprovento previsto dall'articolo 1 della leg-ge 11 luglio 1977, n. 411, spettante all'Azien-da medesima per gli anni 1981 e 1982, anorma dell'articolo 20 del decreto del Pre-sidente deHa Repubblica 24 marzo 1981,n. 145 ».

73.0.4 MORANDI, BACICCHI, LIBERTINI,

FERMARIELLO, GUERRINI

Art. ...

« È autorizzata per l'anno 1982 l'ulteriorespesa di lire 20 miti-ardi per il primo avvia~mento dell'Azienda autonoma di assistenzaal volo per il traffico aereo generale, isti~tuita dalla legge 23 maggio 1980, n. 242, daiscriversi in apposito capitolo dello stato diprevisione del Ministero dei trasporti per ilpredetto anno finanziario ».

73.0.2 FJ:RRARI~AGGRl\DI, GUALTIERI, MA-

LAGODI, PARIUXO, ROSSI, SCEVA~

ROLLI, SPANO, CONTI PERSINI

S C E V A R O L L I. Domando diparlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

s C E V A R O L L I. Signor Presidente,l'emendamento 73. O.2 si illustra da sè. C'èsolo da sottolineare l'esigenza di questoemendamento perchè, come tutti noi sap~piama, recentemente è stata costituita laazienda di assistenza al volo che, se nonveni¡sse finanziata, non p6trebbe opera.re. E sappiamo molto bene le conseguenzeche ne deriverebbero. Ne raccomando quin-di l'approvazione.

M O R A N D I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

M O R A N D I. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, dopo le cose dette dal colle~ga Scevarolli, non ci sarebbe molto da ag-giungere. Può però colpire non voglio direla fantasia, ma la curiosità dei colleghi se~natori, il fatto che su questo stesso argo-mento, grosso modo e con la medesimasostanza, esistono due emendamenti, unodella maggioranza e uno dell' opposizione.

Tutto sommato, questo farebbe pensareche si dovrebbe andare ad una soluzionesemplice, lineare e definitiva di un proble-ma che è già stato descritto dal collega Sce-varolli e sul quale in questo momento nonvoglio aggiungere altro. Tuttavia mi sia con-sentito di far presente, in modo che ci pos-sa essere una base di discussione ragionevo-le, che la ragione dei due emendamentipressochè identici nasce dal fatto che in saCommissione si è prodotto un fenomeno dicomportamento di metodo abbastanza sin-golare.

Risparmio ai colleghi la storia nel suocomplesso. Sta di fatto che la Commissionedi merito, con le motivazioni qui dette, hariconosciuto che per non creare impossibi~lità di funzionamento di questa azienda, contutte le ripercussioni che sono già state ri-cordate, ha indicato alla Commissione bi-lancio in sede di relazione, relatore il se-

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VIII LeKislaturaSenato della Repubblica ~ 18333 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

natore Tonutti, che occorreva trovare questi59 miliardi.

Cos'è successo nella Commissione bilan-cio? È successo che l'emendamento presen-tato dal senatore Carollo ~ il medesimoche abbiamo qui all'esame ~ è stato fattoritirare. Il Governo si è riservato di pre-sentare proposte che corrispondessero alleeSIgenze dell'azienda, ma ha pregato il rela-tore di ritirare quell' emendamento che, inquella sede, noi abbiamo fatto nostro.L'emendamento è stato bocciato. Non vogliofare questioni: voglio solo sapere preven-tivamente, prima che il relatore e il Go-verno si pronuncino, se su tali emendamen-ti vi è l'accordo del Governo. In questocaso la questione si risolve. Ma se vi sono,e secondo alcune voci che circolavano at-torno all'Aula pare che vi siano, altre pro-poste del Governo, noi vogliamo che sianodescritte con precisione. E ciò perchè leesigenze di questa azienda sono dell' ordinedi grandezza di 129 miliardi, come è stato ri-conosciuto anche dal ministro dei trasportionorevole Balzamo. Ma vi è dell'altro: oltreai 59 miliardi cui fanno riferimento i dueemendamenti che abbiamo in esame, è in-dispensabile che a decorrere dallo gennaio1982 sia autorizzato l'esercizio provvisorio,per dotare l'azienda di 77 miliardi di com.petenza e di 83 miliardi di cassa.

Chiudo questo intervento ~ riservandomieventualmente, dopo la risposta del Gover-no, di vedere se è il caso di ritornare sul-l'argomento ~ ricordando, l'affermazionesecca fatta dal collega Scevarolli secondoil quale, e giustamente, bloccando il finan-ziamento all'ANAV, non solo si mette indiscussione il funzionamento di un serviziofondamentale del trasporto aereo ma, ag-giungo, si dà un duro colpo all'intero pro-cesso di riforma all'aviazione civile. E d'al-tra parte si creano le condizioni attraversole quali quel calo di sorvolo, che è statoindicato nel 18 per cento sui cieli del terri-torio nazionale, tenderà ad aumentare, sen-za poi parlare, per non rubare troppo tempoai colleghi, di quanti danni un fatto del ge-nere produrrebbe sull'intero sistema integra-to dei trasporti.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Il Governo è d'accordo sulla valutazionedel fabbisogno dell'azienda in 59 miliardi;tuttavia osserva che in questo momento,oltre ai 20 miliardi stanziati dalla leggefinanziaria 1981, nel provvedimento con ilquale sono state emanate norme per l'or-dinamento dell'azienda, all'articolo 20, siè provveduto all'ulteriore iscrizione in bilan-cio per il 1981 di altri 19 miliardi. Sonostate utilizzate solo alcune centinaia di mi-lioni, per cui esistono residui non eviden-ziati, nella valutazione fatta in sede di pro-getto di bilancio, per oltre 38 miliardi. Diconseguenza, il Governo chiede ai proponen-ti di ridurre lo stanziamento a 20 miliardi,in modo che sia ricostituita con i residuila somma di 58.500 miliardi che corrispon-de alle valutazioni fatte.

Vorrei dire anche che nella nota di va-riazione nella quale sono coperte le mag-giori spese della finanziaria è stato possi-bile reperire per l'azienda di volo la som-ma di 20 miliardi.

P R E S I D E N T E. Perciò lei pro-pone che, anzichè 59, si dica 20 miliardiin tutti e due gli emendamenti?

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Sì, in tutte e due gli emendamenti.

P R E S I D E N T E. Senatore Ferrari-Aggradi, ha sentito cosa ha detto il mini-stro Andreatta?

FER R A R I -A G G R A D I. SignorPresidente, desidero fare una precisazionebasata su due punti. In Commissione aveva-mo concordato tutti, anche il Governo, sul-la necessità di stanziare 59 miliardi. Peròdevo dire che il Governo aveva fin dal-l'inizio segnalato che riteneva che nel bilan-cio ci fosse già una quota parte di questacifra e si riservava di indicare la cifra ne-cessaria nel corso del dibattito in Aula.

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I

VIII Legislatura~~ ~~~~~~~~.~. .~~~~~... ..~.~~..~.~ ....

~ 18334 ~

15 DICEMBRE 1981

(jer¡aw della Repubblica

350' SEDUTA""~ .~~~==o===..:'~~~':::;-===;=':== ~...'

ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Adesso dobbiamo essere precisi. Abbiamo lagaranzia e l'assicurazione che i 59 miliardisaranno messi a disposizione. Come verran-no messi a disposizione è un fatto conta-bile che lasciamo alla valutazione del Go-verno: sia però chiaro che accettiamo que-sto emendamento nella certezza che i 59miliardi saranno tutti disponibili e che per-tanto il servizio potrà funzionare con pienaregolarità.

Se questo è, credo che potremo dare lanostra adesione, salvo, beninteso, che suquesta linea concordino anche gli ailtri Grup-pi della maggioranza, senatore Scevarolli,perchè abbiamo proceduto di concerto edi concerto vogliamo proseguire. Ripeto cheavevamo concordato sulla necessità di 59miliardi. Se il Governo dice che una partedi questi è già a disposizione nei capitolidi bilancio, prendiamo atto del fatto checon la parte disponibile e con i 20 miliardisi raggiunge la somma di 59 miliardi. Quin-di il problema è risolto per intero e il ser-vizio potrà funzionare normalmente. In que-ste condizioni aderiamo all'emendamento.

M O R A N D I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

M O R A N D I. Signor Presidente, hocercato di ascoltare con attenzione la rispo-sta del ministro Andreatta. Devo dire chea causa, forse, di inevitabili brusii non sonoriusdto a seguire tutto il suo discorso.

P R E S I D E N T E. Faccio di tuttoper evitare questo brusio.

M O R A N D I. Non è un richiamo alei, signor Presidente, ma alla necessità diporre rimedio a questi apparati di ampli-fkazione, davvero incredibili. Voglio direche diventa difficile lavorare con strumential di sotto della possibilità di far ascol-tare.

Comunque sia, mi affido a quanto dettodal còllega Ferrari-Aggradi, il quale sostie-ne che il problema sarebbe risolto median-te l'jnserimento di 20 miliardi nella leggefinanziaria per il 1982 e con l'aggiunta di

un'altra operazione che dovrebbe recupe.-rare circa 38 miliardi evitando di farli ca-dere in economia. Se ho capito bene quelloche ha detto il senatore Ferrari-Aggradi, inbuona sostanza si avranno a disposizioneinvece di 59 miliardi, come chiedono i dueemendamenti, 58 miliardi. Vorrei, dunque,sapere se è così per poter proseguire. Vor-rei pertanto chiedere all' onorevole Ministrose ho interpretato bene le sue dichiarazionisia pure per il tramite del collega Ferrari-Aggradi.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Sì, senatore Morandi.

M O R A N D I . Resta però in me undubbio, che sottopongo alla valutazione deicolleghi e in particolare dei presentatori del-l'emendamento. Non vorrei si aprisse tut-to un giro di operazioni complicate, mentreper ottèhere risultati che in buona sostan-za apparirebbero molto più nitidi e sempli-ci sarebbe sufficiente accogliere i due emen-damenti, quello della maggioranza e quellodell'opposizione. Quindi vorrei che anche ipresentatori dell'altro emendamento si pro-nunziassero dichiarando la loro intenzione;e ciò proprio per la gravità della situazione.Si tratta, infatti, di trovare delle soluzionivere, certe, che a partire dal 10 gennaio fun-zionino.

S C E V A R O L L I. Domando di par.lare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

s C E V A R O L L I . Il collega Ferrari-Aggradi ha ben ricordato i termini reali delproblema e come l'abbiamo concordementedefinito in Commissione. Ci siamo trovatitutti d'accordo sull'indispensabilità di ga-rantire alla azienda un congruo e adeguatofinanziamento per consentire alla stessa dipoter operare. Non abbiamo fatto questio-ne di cifre. Ci siamo rimessi a una valutazio-ne obiettiva del Governo, dichiarando sin daquel momento che in Aula avremmo presoatto di tale valutazione. Siamo a questopunto: la questione non è se l'emendamen-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18335 ..,......

15 DICpMBRE 1981350" SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFIÇO

to è stato votato o meno, perchè nel momen-to in cui è stato discusso in Commissionesi è posta la questione del finanziamentoche il Governo non si è trovato nelle condi-zioni di garantire. Si concorda quindi di ri-pr~~entare il medesimo emendamento inAula.

I! Ministro del tesoro ha dichiarato cheil finanziamento disposto dal nostro emen-damento è congruo, adeguato; ha aggiuntoche ci sono circa 38 miliardi di residui chepossono essere utilizzati per il prossimoesercizio. Credo che coerentemente conquanto tutti assieme abbiamo sostenuto inCommissione, se la dichiarazione del Mini-stro del tesoro fa fede ~ e credo che debbafar fede ~ cioè garantisce il Senato chela quota di finanziamento da lui proposta èadeguata a realizzare lo scopo per il qualeabbiamo presentato l'emendamento in di-scussione, dobbiamo prenderne atto.

Ciò perchè non si tratta di una dichiara-zione di volontà e neanche un impegno ge-nerico, ma una dichiarazione precisa, frut-to di una valutazione obiettiva della situa-~ione.

Il Governo ha affermato che con la som-ma proposta garantisce il funzionamentodell'~zienda, ne prendiamo atto e ci dichia-riamo d'accord().

p R E S I D E N T E . Senatore Morandi,mami~ne il suo emf;ndamento?

M O R A N D I . No, signor Presidente,e dichjarerò la posizione del Gruppo cherappresento. Però, prÜna di arrivare alla con-çlusione di questa dichiarazione, mi sia con-sentito, dopo le cose dette dagli altri colle-ghi, di insi&tere su un dato molto preciso:!'impegno ,cui ha fatto cenno il collega8çevaroHi non può essere disatteso. Tenuteconto della cop.dizione reale dell'azienda ep~r tutte le ragioni che non voglio stare aripetere, non vorrei che succedesse, a livel-lp dei rapporti tra Ministro del tesoro e Mi.nistro dei trasporti, ciò che è successo ~

visto che lei mi ha provocato ~ nella saÇommissione. Una vicenda che si è coloratadi giallo: qualcunQ ha aggiunto, più malizio-s,ament~, çJ1e q~ell~ vicenda ha subìto un

fenomenQ di cromatismo politico, per cui ilgiallo si è oscurato di molto. Non vorreisi creasse una situazione per la quale, vi.stq l'annuncio di agitazioni e scioperi, dal1° di gennaio non si voli. Questa responsa-bilità piena se la deve assumere il Governoe per esso il ministro Andreatta.

E in riferimento a questo impegno dichia-rato dal Governo in Aula, ritiro l'emenda-mento.

P R E S I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 73. 0.2, presentato dal sena-tore Ferrari-Aggradi e da altri senatori, conla modifica proposta dal Ministro e accoltadai presentatori. Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 74. Se nedia lettura.

P A L A , segretario:

DISPOSIZIONI DIVERSE

Art.74.

Nell'ambito delle autorizzazioni di cassadisposte col bilancio di previsione dello Sta-to, ciascuna Amministrazione centrale eAzienda autonoma dello Stato, nei quindicigiorni antecedenti l'inizio di ciascun anno,comunica al Ministero del tesoro un preven-t,ivo relativo ai pagamenti da effettuare inciascun trimestre dell'anno stesso separandole somme da erogare per spese di personalee pensioni dalle altre spese.

Nel GaSOin cui l'andamento dei pagamen-ti risultante dai preventivi di cui al prece-dente comma venisse a determinare difficol-t~ per le complessive esigenze della tesoreria$tatale, il Ministro del tesoro ne propone unafÌJ11odulazione al CIPE che adotta apposita~~lipera.

JI preventivo dei pagamenti di cui ai pre-cedenti commi si ip.tende automaticamenteelevat() in corrisponde:q.za delle variazioni al-

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Senato della Repubblica ~ 18336 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE 1981350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

le previsioni di pagamento apportate al bi~lancio in forza di atti amministrativi.

I direttori delle Ragionerie centrali nondaranno corso ai titoli di pagamento emessiin eccedenza ai limiti risultanti per ciascuntrimestre dai preventivi predetti.

P R E S I D E N T E . Su questo articolosono stati presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

PA L A, segretario:

Sopprimere l'articolo.

74. 1 BOLLINI, BACICCHI, CALICE, FER-

RUCCI, COLAJANNI, ROMEO, MI~

LANI Giorgio, BONAZZI, POLU-STRELLI, MERZARIO

Sopprimere l'articolo.

74.2 RASTRELLI, PISTOLESE, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

MONACO, POZZO

A N D R E A T T A , ministro del tesoro.Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Signor Presidente, vorrei fare presente che,per un errore materiale, alla riga S dell'ar~ticalo 74 è scritto « di ciascun anno », lad-dove invece occorre leggere « di ciascun tri-mestre ».

P R E S I D E N T E . Do atto della retti-fica indicata dal Ministro del tesoro.

Presidenza del vice presidente V A L O R I

B O L L I N I . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

B O L L I N I . Prima di illustrare l'emen-damento 74.1, mi permetto di sollevare unaquestione, che si è andata precisando nelcorso di queste ultime ore. Il Governo siera caratterizzato con l'idea di rispettare la

struttura della legge finanziaria, nel tenta-tivo di non caricarla di valori o di decisioniche non avevano una pertinenza reale conla manovra finanziaria. Il tentativo inizialeaveva qualche elemento degno di apprezza-mento e noi l'abbiamo dichiarato, ma nelcorso dei lavori della Commissione e in Au-lp, si (- TIlanifestata la volontà dj rimetterein una legge finanziaria ~ che dovrebbemantenere la sua essenzialità ~ una conge-rie di norme che non hanno alcun rapportocon la questione finanziaria. Non sono solonorme che meglio troverebbero la loro col-locazione in altri provvedimenti, ma addi-rittura qui si manifesta la volontà di rifor-mare la legge di contabilità, introducendoall'ultima ora una serie di articoli che, peril loro contenuto, possono in qualche misura

essere apprezzati, ma questa non può in nes~sun caso essere la sede per adottare taliprovvedimenti.

Ho fatto un breve elenco di questioni chesono state sollevate e riguardano: i poteri ela natura del bilancio di cassa, la modificadelle questioni relative ai residui, la modifi-ca delle norme concernenti la capacità diimpegno relativo alle spese pluriennali, lacreazione di fondi particolari di cassa, a di-sposizione del Ministero del tesoro, la mo-difica dell'articolo 31 della legge di contabi-lità, un nuovo riordinamento di una partedelle regole che attengono ai fondi globalie via dicendo.

È possibile che una legge finanziaria, cheè strumento servente del bilancio, venga ado-perata per modificare la disciplina del bi-lancio senza che la sa Commissione abbiaavuto su questa specifica materia la possi-bilità di una adeguata riflessione?

Io non credo che il comportamento del(l0ve:1,O in questo caso sia ac~euabile Erichiamo anche la Presidenza di questa As-semblea, perchè nelle proposte che vengo-no avanzate di emendamenti, soprattutto daparte del Governo, ci sia un minimo di va-lutazione.

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Senato della Repubblica ~ 18337 ~ VIII Legislatura

350a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

P R E S I D E N T E . Senatore Bollini,vorrei ricordarle che lei parla sul 74.1 sop-pressivo dell'articolo. (Interruzione del se-1'/(:JffJre lt1affioletti).

B O L L I N I . Scusi, signor Presidente,non ho capito la sua osservazione. Io stoparlando appunto della soppressione dell'ar-ticolo 74, e la ragione generale che mi indu-ce a proporre la soppressione dell'articolo74 sta nelle motivazioni che ho esposto. Vo-levo invece, signor Presidente, richiamareil fatto, e lo dico qui...

P R E S I D E N T E . Lei non può ri-chiamare emendamenti che non sono statipresentati all'articolo 74 per l'Aula.

B O L L I N I . Io richiamo emendamen-ti che sono stati presentati, che sono all'esa-me dell'Aula, che danno un senso politicoal mio intervento e quindi sono legittimatoa svolgere la mia tesi politica.

P R E S I D E N T E . Lei può dire quel-lo che vuole...

B O L L I N I . E io dico quello chevoglio.

P R E S I D E N T E . E io le lasciola parola e non intendo limitare le sue di-chiarazioni. Voglio solo farle osservare cheall'articolo 74, fino a questo momento, laPresidenza ha due emendamenti uno Bollinie l'altro Rastrelli, che sono soppressivi del-l'articolo. Non ha altro agli atti. È chiaro,senatore Bollini?

B O L L I N I . Per me era già chiaro findall'inizio. Volevo soltanto dire che il mioragionamento parte da una visione comples-siva degli emendamenti che sono stati pre-sentati, che l'Aula ancora deve esaminare eche danno un senso e una ragione politicaal mio emendamento.

Quindi sostengo, signor Presidente, chequesta questione deve essere attentamenteesaminata, perchè dichiaro qu: che sequesto è il comportamento del Governo incosì delicata materia, io ricavo la netta im-pressione che l'attuale Governo vuole di-struggere nelle fondamenta il significato e

la positività della legge finanziaria: che di-venta un carrozzone che serve non soltantoa modificare altre norme legislative che nonhanno alcun rapporto di carattere finanzia-rio, ma a modificare la stessa struttura delbilancio. Così facendo non sappiamo più do-ve fermarci.

E vengo subito all'argomento che inten-devo svolgere. L'articolo ex 39, diventato 74,è un articolo che io mi ero permesso di sug-gerire al Governo di ritirare, perchè intro.duce delle modificazioni non necessarie; peresempio, l'esigenza di preparare un preven-tivo trimestrale ~ l'ho già dichiarato ~ ègià coperta da una precisa norma di legge,l'articolo 5, della legge 9 dicembre 1923,n. 2783, che dà al Governo questo potere.

C I P E L L I N I . Lo diceva anche Wale-sa, fino a qualche giorno fa in Polonia. (Ila-rità dal centro). (Proteste dall'estrema si-nistra).

P R E S ] D E N T E. Senatore Cipellini,lei quando vuole può intervenire sull'artico-lo, può intervenire sull'emendamento, puòfare dichiarazioni di voto. La prego di noninterrompere il senatore Bollini ai fini anchedella speditezza dei nostri lavori. (Interruzio-ne del senatore Bacicchi). Senatore Bacicchinon si aggiunga anche lei. Senatore Bollini,prosegua.

B O L L I N I. Credo forse varrebbe lapena dj sospendere un minuto per poter dareuna risposta più convincente al Capogrup.po socialista. (Interruzione del senatore DiMarino).

P R E S J D E N T E. Il senatore Bolliniha la parola e ha diritto di parlare sull'arti-colo 74.

B O L L I N I. Voglio dire, signor Presi-dente, che non si è visto mai che un Governoproponga una norma per avere il diritto difare un preventivo di cassa quando questanorma già esiste nella legislazione vigente;così come non capisco come il Governo chie.da, con questo articolo, il diritto e ill poteredi effettuare una diversa modulazione trime.strale dei pagamenti in rapporto alle parti-

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Senato della Repubblica ~ 18338 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

colari esigenze di tesoreria quando la leggedi contabilità in vigore, all'articolo 51, giàprevede questo potere. Non vedo perchè sidebbano introdurre delle particolari modifi~cazioni alla legge di contabilità quando nor~me già oggi in vigore danno al Governo, e alMinistro del tesoro in particolare, la possibi~lità di avviare quel processo che sembra in~travvedersi nell'articolo 74.

Allora dellc due l'una: o il Governo non siè accorto che questo potere già l'aveva equindi fa un duplicato, oppure in realtà ilGoverno vuole ottenere un'altra cosa che daltesto della norma si può intravvedere. Qualè H senso dell'articolo 74? Il Parlamento votail bilancio, stabilisce gli stanziamenti siaper quanto riguarda la competenza sia perquanto riguarda la cassa; ma con -l'articolo 74il Governo vuole essere autorizzato a fareun preventivo trimestrale di cassa, a rimodu-lare le spese perchè vengano ripartite e nonvengano a ricadere su un trimestre partico-lare in maniera tale da alleggerire l'impattocon la tesoreria. Ma tutte queste cose sonogià precisate nella legge di contabilità e neiregolamenti.

E allora l'articO'lo 7 -è inteso forse aevitare la concentrazione delle spese? No, ilGoverno vuole fare un proprio preventivoche non riguardi soltanto le rimodulazionitrimestrali, ma riguardi l'impegno comples~siva della spesa; e i direttori capi di ,ragione-ria siano chiamati, sotto pena di responsabi.lità, non a rispettare quello che è fissato dalbilancio dello Stato ma a rispettare il preven-tivo del Governo e del Ministro del tesoroe, quindi, a fare in modo che la responsabi-lità della pubblica amministrazione in mate-ria di bilancio non venga riferita alla delibe~razione parlamentare del bilancio ma a unpreventivo interno fatto dal Governo.

Se il Governo vuole fare un preventivo, 10faccia; se questo preventivo deve essere mol-to vincolante per la pubblica amministrazio-ne,lo faccia. Ma quello che non è possibile èche si attribuisca una responsabilità alla ra-gioneria affinchè non rispetti il bilancio delloStato e invece rispetti il preventivo fatto dal-l'Esecutivo. Questo è il punto decisivo, per-chè così facendo ogni e qualunque delibera.zione parlamentare sul fronte deHa cassanon avrà alcun valore. Si prevedono~ nell'ar-

ticalo 74 anche delle sanzioni disciplinari,ma queste sono già previste dalla legge dicontabilità; non c'è nessun bisogno di intro~durre nuove regolamentazioni, nuovi vincoliper quanto riguarda la ragioneria.

Onorevoli colleghi, il punto è questo: conl'articolo 74 si vuole sostituire, come docu-mento di comando per la pubblica ammini-strazione, al bilancio di cassa dello Stato ilpreventivo fatto dal Governo. È una sottra~zione di potere fatta nei confronti del Parla-mento, è un rovesciamento di rapporti dicarattere costituzionale, è un tentativo dicoprire una palese illegittimità, nel sensoche qualunque decisione che dovrà esserepresa dai ragionieri nei vari ministeri o sot-trae poteri al Ministro oppure è viziata al-l'inizio per un eccesso di potere, perchè il co-mando di legge in materia di bilancio risiedenelle deliberazioni del bilancio approvato dalParlamento.

Quindi non capisco perchè il Governo insi-sta su queste misure. D'altra parte il Gover~no ci ha spiegato che ha bisogno di controlla-re le dimensioni dell'erogazione finanziariae non vuole trovarsi allo scoperto, in una si-tuazione di difficoltà per quanto riguarda latesoreria. Questo l'abbiamo capito, ma quan~do siamo andati a vedere la reale dimensionedel controllo del bilancio. . .

C I P E L L I N I. Vada a parlare di questecose a Varsavia.

P R E S I D E N T E. Senatore Cipellini,come tutti i senatori di quest'Assemblea leiha facoltà di chiedere la parola sull'articolo esuIl'emendamento. Per il momento lasci par-lare il senatore Bollini. E come lei non saràinterrotto quando parlerà, il senatore Bolli-ni ha diritto di parlare senza essere inter-rotto.

B O L L I N I. Signor Presidente, non cre~do di aver offeso il collega Cipellini, nè diaver offeso il Partito socialista: sto cercandosoltanto di svolgere una mia argomentazioneattorno ad un preciso articolo della legge fi~nanziaria. Io la ringrazio del fatto che lei tu-teli la mia libertà di parola. . .

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18339 ~

15 DIC~BRE 19813S0a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E. La prego, per ri-spetto all'Assemblea, di cercare di conclu-dere.

B O L L I N I. Vorrei dire che il Tesoronon ha neanche grande urgenza e necessitàdi controllare tutte le risorse del bilanciodeHo Stato, posto che sono già sotto il suocontrollo diretto oltre il 70 per cento dellerisorse del bilancio dello Stato, e sotto il suocontrollo diretto o indiretto oltre il 95 percento delle risorse del bilancio dello Stato.

Pertanto vorrei che il Ministro del tesoro,che ha presentato anche altri emendamentirelativi al bilancio di cassa, ai quali facevoriferimento all'inizio del mio intervento, ri-fletta su questo fatto: non mi pare che sia nènecessario nè opportuno chiedere dei prov-vedimenti che in realtà non farebbero altroche fare ricadere sul Tesoro maggiori respon-sabilità di quelle che in realtà già non abbia,senza conseguire, d'altro lato, nessun praticorisultato. Infatti quest'operazione, a partela prevaricazione rispetto ai poteri del Par-lamento, si traduce anche in una situazionedi permanente conflittualità con coloro chesono chiamati ad ordinare la spesa, cioè i Mi-nistri competenti, che entrerebbero imme-diatamente in conflitto con tutte le contra-stanti disposizioni che il Tesoro farà giun-gere attraverso la Ragioneria.

Pertanto, per correttezza amministrativa,per coerenza logica, questa Ìnisura dovrebbeessere cassata. D'altra parte, se questo nondovesse accadere ~ l'ho già detto e lo ri-peto ~ le successive norme della legge sicaratterizzerebbero come una grossa improv-visazione, e produrrebbero un grosso turba-mento nella pubblica amministrazione e, indefinitiva, non sarebbero di alcun pratico so-stegno a una manovra finanziaria che conqueste misure verrebbe ad essere più turbatache governata.

Per tali motivi mi affido alla saggezza po-litica del Ministro, affinchè accolga il mioemendamento soppressivo dell'articolo 74.Wivi applausi dallestrema sinistra).

R A S T R E L L I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I Signor Presidente,signor MiniS'tro, non affronterò l'aspetto tec-nico così egregiamente sollevato ed illustratodal senatore Bollini; mi limito semplicemen-te a un aspetto politico e cioè vedo in questanorma nuova che viene introdotta, e cheperaltro ripete, come abbiamo appreso, an-che normative precedenti già in essere e quin-di applicabili, un tentativo di controllo daparte del Tesoro sulla pubblica amministra-zione in tutti i settori. Si ribadisce quella di-scrasia di comportamenti fra i Ministeri fi-nanziari che già è in atto e che già è forma-lizzata attraverso una proposta di legge cheattualmente è all'esame della Commissioneaffari costituzionali e della Commissionebilancio riunite, proposta che riguarda la ri-forma del Ministero del bilancio. Dal suocanto quindi il Ministero del bilancio tentadi operare ugualmente un controllo dellaspesa pubblica di tutte le amministrazioni,ritenendo tra le proprie competenze una fun-zione di tal genere.

Pertanto, esiste dal nostro punto di vista,sotto l'aspetto politico, l'opportunità di noninserire in questo momento nella legge finan-ziaria una norma che tende a portare al Mi-nistero del tesoro confluenze di potere nelcontrollo deHa spesa pubblica, che viceversanon possono essere riconosciute al Ministerodel tesoro stesso. Secondo il nostro punto divista è molto più valida l'impostazione dellariforma deI Ministero del bilancio e, quindi,riteniamo di non poter votare un articolo delgenere, di cui chiediamo anzi la soppressione.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione a esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

FER R A R I - A G G R A D I , f. f. rela-tore. Signor Presidente noi apprezziamo leconsiderazioni che hanno svolto il senatoreBollini e il rappresentante del Gruppo mis-sino. In via di massima riconosciamo che sa-rebbe meglio introdurre queste norme chesono severe e che senza dubbio costituisconoun elemento di controllo. Però ci rendiamoaltresì conto delle considerazioni che hannospinto il Governo a presentare questa propo-sta. Pertanto nello spirito della legge finan-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18340 ~

15 DICEMBRE 1981350"- SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ziaria noi non riteniamo di dover aderire eci rimettiamo a quanto vorrà precisare il si~gnor Ministro.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Signor Presidente, non si tratta di un articoloinutile, come inizialmente Bollini aveva vo-luto suggerire: fa parte di quel tentativo didare razionalità ai flussi di cassa che ciascu-na grande impresa negli ultimi 1O~15anni hacercato di introdurre. Anche nell'ipote-si che le autorizzazioni di cassa fossero esat-tamente uguali al volume di mezzi disponi-bili sul mercato finanziario, sarebbe sufficien-te una sfasatura nei tempi, una concentrazio-ne nel primo trimestre dell'anno dell'indebi-tamento, per provocare sui capitoli relativiagli interessi difficoltà e superamento dei ca-pitoli stessi. Vi è la necessità di una orga-nizzazione nel tempo della spesa.

Il Ministro del tesoro è responsabile tecni-camente e politicamente ~ e lo sanno i mieipredecessori ~ del fabbisogno complessivodel settore statale. È necessario uno strumen-to ed è necessaria una disciplina, in un'orga-nizzazione la quale non è stata costruita pertener conto della dimensione temporale degliusi di cassa.

In qualunque organizzazione spetta a chiha il controllo della tesoreria fare quello chesi propone questo articolo, ma qui, proprioper riguardo alla collegialità, si attribuisce alCIPI la possibilità di intervento in materia,senza affidarsi quindi all'arbitrio del Ministrodel tesoro, ma ricorrendo a un comitato diministri. Si creano così condizioni giuridica-mente vincolanti per i tesorieri di un pro-gramma di gestione finanziaria del bilancio.

Vorrei semplicemente chiedervi che cosasuccederebbe se nella prima metà dell'anno,anÚchè 15 o 20.000 miliardi, facessimo 30 o40.000 miliardi di indebitamento: chiara~mente avremmo dai 5 ai 7.000 miliardi dimaggiori interessi. Si tratta di dare ordinead una gestione finanziaria che rischierebbealtrimenti di essere fuori da ogni controllo.

Pertanto, signor Presidente, insisto perchè idue emendamenti siano rigettati.

P R E S I D E N T E. Non essendo statipresentati, sull'articolo 74, altri emendamen-ti oltre quelli soppressivi 74.1 e 74.2 rispet-tivamente del senatore Bollini e di altri se-natori e del senatore Rastrelli e di altri se-natori, metto ai voti il mantenimento dell'ar-ticolo stesso.

~ approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 75. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 75.

Per le nuove opere, il tasso di interessemassimo previsto dall'articolo 1 del regio de-creto-legge 22 ottobre 1932, n. 1378, converti-to con legge 22 dicembre 1932, n. 1823, è au-mentato al 10,50 per cento.

P R E S I D E N T E. Su quest'articoloè l'tata presentato un emendamento. Se nedia lettura.

P A L A, segretario:

Sopprimere l'articolo.

75. 1 IL GOVERNO

T A RAB I N I, sottosegretario di Statoper il tesoro. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. L'articolo 75, signor Presiden-te, è nato in Commissione da una propostadel senatore Bacicchi, il quale aveva fatto os-servare l'insopportabilità dei tassi di interes-se divenuti particolarmente bassi sulle an-nualità relative alle concessioni di opere

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VI II LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18341 ~

15 DICEMBRE 1981350"- SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

pubbliche. Era parso giusto, quanto menoper l'avvenire ~ questo era stato il tempera~mento introdotto ~ che il tasso, che alloraveniva indicato dal proponente in una per-centuale del5per cento, venisse elevato allapercentuale proposta dallo stesso senatore.Ma successivamente si è accertato che laJegge cui nell'articolo si fa riferimento è sta-ta sopp:ressa, non ha più alcun vigore e chei tassi d'interesse che attualmente vengonocorrisposti sulle annualità relative alle con-cessioni di opere pubbliche sono di livellonotev()llmente superiore, e pertanto il Go-verno si è affrettato a presentare 'l'emen-damento soppressivo.

B A C I C C H I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B A C I C C H I. Voglio dire molto sem-plicemente e molto brevemente che noi vo-teremo contro l'emendamento soppressivoin quanto, fatti i dovuti accertamenti, abbia-mo rilevato che ci sono determinati consorzidi enti locali che, malgrado tutto ciò che dicel'onorevole Tarabini, non sono in grado diconcorrere ai finanziamenti con il tasso at-tuale. Le eccezioni ci sono, sono numerose,ma non riguardano, così almeno sembra, laglobalità delle questioni. Di conseguenza vo-teremo contro l'emendamento.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere.

C A R O L L O, relatore. Mi rimetto alGoverno.

P R E S I D E N T E. Non essendo statipresentati, sull'articolo 75, altri emendamen-ti oltre quello soppressivo 75. 1 del Governo,metto ai voti il mantenimento dell'articolostesso. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo aggiunti-va proposto con l'emendamento 75. 0.1. Sene dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Dopo l'articolo 75, inserire il seguente:

Art. .'.

« Gli stanziamenti relativi agli interventiper la costruzione e sistemazione dei portidi cui all'articolo 34 della legge 21 dicem-bre 1978, n. 843, devono essere utilizzati se-condo i criteri, le modalità e le proceduredella legge 6 agosto 1974, n. 366 ».

75.0.1 FERRARI-AGGRADI, GUALTIERI, MA-

LAGODI, PARRINO, ROSSI, SCEVA~

ROI LI, SPANO, CONTI PERSINI

FER R A R I -A G G R A D I. Domandodi parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

FER R A R I ~ A G G R A D I. Si tratta

di un emendamento che abbiamo propostoper ragioni tecniche, ai fini di facilitare e diprecisare meglio le procedure per l'esecuzio-ne di opere pubbliche. Lo abbiamo recepito,praticamente, su richiesta della Commissionelavori pubblici.

U RBA N I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

U RBA N I. Riconosciamo che la normaproposta dal collega Ferrari -Aggradi è op-portuna, anzi necessaria, perchè attrezza ~

anche per il 1981 e il 1982 ~ la legge trien~naIe sui porti, delIa procedura per la suaapplicazione. Tuttavia non possiamo non fa-re due osservazioni. Perchè nel 1979 si è li-mitata a un solo anno la procedura dell'ulti-ma legge per i porti? Perchè il Parlamentovoleva che il Governo modificasse ~ nelfrattempo ~ la procedura per sneUiI1la erendere più rapMa l'utilizzazione dei fondi adisposizione. Ciò non è avvenuto, onorevole

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'ìf'11atO della Repubblica VIII Legislatura18342 ~

15 DIC~~BRB 1981350" SEDUTA AS~EMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

Andreatta. E questa è non la sola, ma certola prima ragione per la quale c'è tanto ritar-do nella spesa dei fondi portuali.

Seconda osservazione: il Governo avrebbedovuto modificare la legge anche per consen-tire il concentramento delle risorse sui gran-di porti, che hanno una funzione fondamen-tale per il paese. Ma neppure questa normaè stata attuata dal Governo. A questo si deveaggiungere che, dopo aver respinto nella pre-cedente legge finanziaria del 1981 l'emenda-mento comunista che assegnava 500 miliardie avrebbe ridato continuità ai flussi finanzia-ri a favore dei porti e delle infrastruttureportuali, il Governo, in occasione della leggefinanziaria 1982, dopo aver tanto parlato diinvestimenti, ha lasciato ancora completa-mente a secco questo settore che è fonda-mentale, cari colleghi, per l'economia na-zionale.

Inoltre sono ancora accantonati per no-stra richiesta due articoli. Ma pare che ilGoverno voglia insistervi per limitare l'uti-lizzazione dei residui passivi da cinque a treanni e inoltre la possibilità di impegnare soloper il 1982 le somme a disposizione nelle leg-gi poliennali. Ma queste due misure aggrave-ranno 1.1lteriormente la situazione dei finan-ziamenti portuali e della loro utilizzazione eintrodurranno un elemento di confusione edi incertezza nei confronti degli enti portualie dei porti che stanno progettapclo o realiz-zando le opere previste.

Sono stato informato infine che anche suivecchi finanziamenti portuali, sia pure in mi-sura limitata, sarebbero operati dei « tagli ».Devo concludere sottolineando, onorevoleAndreatta ~ con lei su questa questione ab-biamo da tempo aperto un confronto ~ chequesta politica della lesina nei confronti de-gli investimenti portuali non solo è errata insè, ma dubito che essa consenta di rivolger-ei alla CEE per avere i finanziamenti co-munitari, che dovrebbero essere l'altro fi-lone da utilizzare per aumentare le possi-bilità di impegno e di spesa in questo fon-damentale settore. Devo esprimere quindiuna critica molto dura ~ a nome del nostroGruppo ~ per l'insensibilità che il Governodimostra in relazione a questo fondamen-tale settore di spesa.

Il problema portuale non è capito e nonè sentito nella sua importanza dal Governo,e dalla maggioranza, e per questo non pos-siamo che esprimere una forte critica pro-prio nel momento in cui alcuni porti, fral'altro, assumono un'importanza fondamen-tale in direzione della soluzione del pro-blema energetico. (Applausi dalla estremasinistra).

G U S S O. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U S S O. Signor Presidente, non useròcertamente i toni lievemente esagitati delcollega, ma vorrei soltanto far presenti al-cune considerazioni che mi fanno votare afavore di questo emendamento. ~ vero cheper la legge finanziaria del 1979, Ïilcosiddettopiano triennale, furono stanziati 850 miliar-di per opere marittime e di questi una parteera destinata ai porti; poi sono stati ancheaumentati questi 850 miliardi per il portodi Voltri. Però in effetti a tre anni di di.stanza la velocità di spesa di questi 850 mi-liardi è assai scarsa. Aggiungo che propriodi recente il Parlamento ha approvato unalegge di ulteriore accelerazione delle proce-dure nel settore delle opere pubbliche, leggenella quale non sono compresi questi tipidi opere. :È perciò opportuno richiamare invita .la legge '11. 366 del 1974 che appuntocomporta acceleramenti, semplificazioni esnellimenti tali per cui, sia pure nell'ambitodelle previsioni di cassa indicate nel bilanciodello Stato. sia possibile quanto meno nonaumentare ulteriormente i residui passivi.(Applausi dal centro).

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresull'emendamento in esame.

C A R O L L O, relatore. Sono favore-vole.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Mi dichiaro favorevole.

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Senató della Repubblica ~ 18343 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE19813Soa SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOORAFICO

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 75. 0.1, presentato dal sena~tore Ferrari~Aggradi e da altri senatori. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

E approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 76. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 76.

Per l'anno 1982, i conti correnti, liberi ovincolati, aperti presso la te~oreria centraledello Stato sono infruttiferi, ad eccezione diquelli della Cassa depositi e prestiti e degliistituti di previdenza amministrati dal Te~soro.

Per l'anno 1982, anche le contabilità spe-ciali fruttifere aperte presso le Tesorerieprovinciali dello Stato a favore delle Pro-vince e dei Comuni sono infruttifere.

Sono abrogate tutte le norme legislativein contrasto con il presente articolo.

P R E S I D E N T E. Su questo arti~colo è stato presentato un emendamento. Sene dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Sopprimere il terzo comma.

76. 1 SPADACCIA, STANZANI GHEDINl

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Mi permetto di farnotare che abrogare norme legislative senzaindicarne con esattezza gli estremi è un mal~vezzo che crea gravi difficoltà agli opera-tori. Quindi, o il Governo indica con puntua-lità le norme èhe devono essere abrogáte,oppure è meglio soppdmete il. comma, per-

chè è implicito che le norme in contrastocon l'articolo stesso sono abrogate.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis~sione ed il Governo ad esprimere il pareresuH'emendamento in esame.

C A R O L L O, relatore. La Commissio-ne è contraria.

T A RAB I N I, sottosegretario di Sta-to per il tesoro. Il Governo è favorevole, ri~conoscendo valide le ragioni del senatoreSpadaccia.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 76.1, presentato dai senato~ri Spadaccia e Stanzani GhedinL Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

:È approvato.

Metto ai voti l'articolo 76 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

:È approvato.

Dopo l'articolo 76 è stato presentato unarticolo aggiuntivo con l'emendamento76. O. 1 e il subemendamento 76. O. 1/1. Sene dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. ...

«L'arti:colo 40 della legge finanziaria 30marzo 1981, n. 119, non si applica agli entiprevidenziali autonomi di categoria ».

76.0.1 FERRARI-ACCRADI, G{JALTIERI, MA~LAGODI, PARRINO, ROSSI, SCEVA-

ROLlI, SPANO, CONTI PERSINI

Aggiungere all'emendamenw 76. 0.1, i se-guenti commi:

{( Agli effetti delle disposizioni contenutenegli articoli 31 della legge 5 agosto 1978,n. 468, 40, quarto comma, della legge 30

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18344 ~

15 DICEMBRE 19813Soa SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

marzo 1981, n. 119, 20 della presente leg-ge, non sono conteggiabiIi le somme costi-tuenti entrate alla Regione siciliana a normadell'articolo 36 dello statuto della Regionestessa e del decreto del Presidente della Re-pubblica 26 luglio 1965, n. 1074, e quellealla medesima dovute o versate a normadeLl'articolo 38 del detto statuto.

Alle somme anzidette non si applicano ledisposizioni .degli articoli 31 della legge 5agosto 1978, n. 468 e 40, quarto comma,della legge 30 marzo 1981, n. 119 ».

76.0.1/1 IL GOVERNO

FER R A R I -A G G R A D I. Domandodi parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

FER R A R I - A G G R A D I. SignorPresidente, l'emendamento 76. 0.1 prendeatto di una disposizione molto severa delTesoro, sancita dalla legge n. 219, che abbia-mo ritenuto opportuna: far confluire nellatesoreria dello Stato un insieme di fondie di conti che rimanevano al di fuori dellatesoreria stessa e che davano luogo a molti inconvenienti.

Riteniamo che si possano far affluire allatesoreria dello Stato dei fondi che sono incerto qual modo pubblici, e abbiamo propo-sto l'emendamento per evitare che debbanoandare in tesoreria anche ,conti o fondi pre.videnziali, come ad esempio quelli degli av-vocati, che sono costituiti solo da versamen-ti degli interessati, per cui avremmo chemezzi dati dagli interessati confluiscano ob-bligatoriamente in tesoreria deHo Stato,senza interessi.

Ci è parso tutto ciò incostituzionale e ab-biamo proposto l'articolo aggiuntivo, conun largo consenso da parte della Commis-sione.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Con il subemendamento il Governo aggiun-

ge a~le conclusioni previste dall'articolo 40,che comprende tutti gli enti appartenential settore pubblico allargato, la regione si-ciliana per quanto riguarda i suoi mezzi pro-pri. Ci si è ispirati alla stessa logica del-l'emendamento del senatore Ferrari-Aggradi,che accetto.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

C A R O L L O, relatore. La Commis-sione è favorevole.

P R E S I D E N T E. Passiamo alla vo-tazione.

B O N A Z Z I. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Per quanto riguarda loemendamento 76. O. 1, si tratta di contributiversati dagli assicurati e depositati, con vin-colo, presso la tesoreria dello Stato. Il no-stro Gruppo è favorevole all'emendamento.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti ilsubemendamento 76. 0.1/1, presentato dalGoverno. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

1:. approvato.

Metto ai voti, nel testo emendato, l'emen-damento 76. 0.1, presentato dal senatoreFerrari-Aggradi e da altri senatori. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

1:. approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 77. Se nedia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 77.

Il primo ed il secondo comma dell'arti-colo 36 del regio decreto 18 novembre 1923,n. 2440, e successive modificazioni, sono so-stituiti dai seguenti:

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Senato della Repubblica ~ 18345 ~ VIII Legislatura

350" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

« I residui delle spese correnti non pagatientro il secondo esercizio successivo a quelloin cui è stato iscritto il relativo stanziamentosi intendono perenti agli effetti amministra-tivi; quelli concernenti spese per lavori, for~niture e servizi possono essere mantenutiin bilancio fino al terzo esercizio successivoa quello in cui è stato iscritto il relativostanziamento. Le somme eliminate possonoriprodursi in bilancio con riassegnazione aipertinenti capitoli degli esercizi successivi.

Le somme stanziate per spese in contocapitale non impegnate alla chiusura del-l'esercizio possono essere mantenute in bi-lancio, quali residui, fino a che permangala necessità delle spese per cui gli stanzia-menti vennero istituiti ed in ogni caso nonoltre il terzo esercizio successivo a quellocui si riferiscono. Per le spese in annualitàil periodo di conservazione decorre dall'eser~cizio successivo a quello di iscrizione in bi-lancio di ciascun limite di impegno.

I residui delle spese in conto capitale de~rivanti da importi che lo Stato abbia assun~to obbligo di pagare per contratto o incompenso di opere prestate o di lavori odi forniture eseguiti non pagati entro ilquinto esercizio successivo a quello in cuiè stato iscritto il relativo stanziamento, siintendono perenti agli effetti amministra~tivi. Le somme eliminate possono riprodursiin bilanCÍo con riassegnazione ai pertinenticapitoli degli esercizi successivi ».

Le somme stanziate per spese in conto ca~pitale negli esercizi 1978 e precedenti, cheal 31 dicembre 1981 non risultino ancoraformalmente impegnate, costituiscono eco-nomie di bilancio da accertare in sede direndiconto dell'ese:rcizio 1981.

P R E S I D E N T E. Su questo artico~lo è stato presentato un emendamento. Sene dia lettura.

P A L A, segretario:

Sop pri111ere l'articolo.

77. 1 BOLUNI, BACICCHI, COLAJANNI, MI~

LANI Giorgio, FERRUCCI, ROMEO,CALICE, BONAZZI, POLLASTRELLT,

PIERALU

B O L L I N I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

* B O L L I N I. L'articolo 77 riduce ladurata dei residui degli stanziamenti in con-to capitale da cinque a tre anni, così comesi annullano i residui degli stanziamenti pre>-cedenti il 31 dicembre 1981.

Questa norma che cosa produce come ri~sultato pratico? Riduce i termini di peren~zione per alcune migliaia di miliardi di spe-se d'investimento, che attengono a quellematerie dove le procedure sono più diffi~colto se e più lunghe, in maniera particolarel'agricoltura, i porti e i lavori pubblici. Sia-mo stati vivamente sollecitati dalle organiz-zazioni che si interessano di questi investi-menti a far sì che questo emendamentovenga, come dire, egualmente valutato.

Dico questo perchè la norma che riguardaun riordino generale dei residui passivi po~trà essere presa in considerazione, ma inquesto caso il lungo testo che viene presen-tato in realtà è la conferma di vecchi testi,soltanto con queste due modifiche che col~piscono le spese di investimenti in agricol-tura, nei porti e nei lavori pubblici. Nellasituazione economica attuale non mi pareche sia il caso di penalizzare le poche spesedi investimenti che ancora ci trasciniamodietro: ecco perchè con il mio emendamen~to cerco di difendere le possibilità di inve-stimento in questi settori.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis~sione ad esprimere il parere. '

,~ C A R O L L O, relatore. Questo artico~lo è stato ampiamente discusso in Commis-sione, è stato approvato dalla Commissio~ne, il testo è della Commissione e pertantonon posso che esprimere parere favorevoleal mantenimento deH'articolo.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

* A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Signor Presidente, si tratta di alcune centi-naia di miliardi. Presumibilmente dopo che

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Senato della Repubblica ~ 18346 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE19813S(JA SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

le amministrazioni hanno conosciuto il te-sto di questa proposta, queste somme si so~no ulteriormente ridotte. Ritengo che, se ne)corso del 1982 ci potrà essere qualche ca~duta di vecchi stanziamenti, questa normaintroduce un'accelerazione in futuro delleprocedure di spesa. Peraltro proprio dallaparte del senatore Bollini vengono le piùattente critiche all'amministrazione per lalentezza e la creazione di residui passivi. Misembra che questo articolo, prevedendo unostrumento inteso a determinare un effettostrutturale di accelerazione di spesa, debbaessere approvato. Quindi sono contrario al-l'emendamento Bollini ed altri.

P R E S I D E N T E. Non essendo statipresentati, sull'articolo 77, altri emendamen-ti oltre quello soppressivo 77. 1 del senatoreBollini e di altri senatori, metto ai voti ilmantenimento deH'articolo stesso. Chi l'ap.prova è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Da parte dei senatori Spadaccia e Stan~zani Ghedini è stato presentato un articoloaggiuntivo, dopo l'articolo 77, con l'emen~damento 77. 0.1. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Dopo l'articolo 77, inserire il seguente:

Art. ...

« Sono soppressi il sesto, settimo e ottavocomma dell'articolo 10 della legge 5 agosto1978, n. 468 ».

77.0.1 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Signor Presidente, ioavevo presentato un emendamento all'artico-lo 2, relativo agli elenchi speciali di cui par-la l'articolo 10 della legge 468, ponendo unaserie di problemi riguardanti il rapporto tra

i commi sesto, settimo e ottavo dell'articolo10 della legge n. 468 e il modo di applicazio-ne scelto dal Governo nella ¡legge finaJ.1Ziariae nel bilancio: una legge finanziaria che fariferimento a elenchi speciali presentati nelbilancio, che poi solo in seguito alla leggefinanziaria potremo applicare.

Il problema non è solo formale; in quellasede ho posto una serie di questioni che pre-sentano interrogativi rimasti fino ad orasenza risposta soddisfacente, senza un com-pleto chiarimento. Il sottosegretario Tarabi-ni, esprimendo il parere del Governo su quelmio emendamento, ha tentato di fornire del~le risposte. Devo dire che ho riletto il suointervento e ritengo che quelle risposte nonsiano soddisfacenti. Ma non credo che sia-no insoddisfacenti soltanto per me, credoche lo siano per lo stesso sottosegretario Ta~rabini, il quale giustamente considera i pro-blemi posti dai commi sesto, settimo, ottavodell'articolo 10 della legge n. 468 e dal meto-do con cui vengono applicati « materia moltotormentata ed ancora in fase di studio cheprovoca conseguenze che non sono di pococonto, particolarmente in termini di cassa ».

Poichè ci troviamo di fronte ad una certaapplicazione scelta dal Governo in questalegge finanziaria e il rapporto fra questaapplicazione e i tre commi dell'articolo 10pone questo problema in termini non chiari,ho ritenuto di dover presentare in questa fa-se del dibattito un emendamento soppressi~vo dei commi sesto, settimo e ottavo dellalegge n. 468. Mi si può obiettare che forsela legge finanziaria, che è uno degli strumen-ti Icontabili dello Stato previsti dalla Jeggen. 468, non è la sede più opportuna per ap-portare modificazioni a questa legge.

Da questo punto di vista devo dire checondivido le preoccupazioni espresse poc'an-zi a proposito dell'articolo 74 dal collegaBollini. Anzi, il richiamo al senatore Bolli-ni, che non so se provocatoriamente o seria-mente aveva proposto insieme ai suoi colle-ghi di Gruppo un emendamento analogo almio in sede di Commissione bilancio, lo ri-tengo in qualche misura rivolto anche a me.Però sta di fatto che la situazione che hadenunciato il collega Bollini è una situazionereale. Ci troviamo qui di fronte ad emenda.menti presentati all'ultimo minuto da parte

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Senato della Repubblica ~ 18347 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE 1981350" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

del Governo che vanno nella stessadirezio-ne di introdurre norme che vanno ben oltreil supporto al bilancio dello Stato, e che peresempio arrivano a modificare anche la leg-ge n. 468.

Le denuncie di BolJini hanno suscitato,non comprendo perchè, il nervosismo del col-lega Cipellini, che è normalmente personamolto compita e molto cortese, il quale hafatto appello addirittura a Walesa. Uno diquesti emendamenti, per esempio, riguardala Banca nazionale del lavoro. Vorrei direche Walesa è una cosa e la Banca nazionaledel lavoro è un'altra. Non possono essereconfusi, neppure per esigenze di polemicapolitica.

Ritengo che il problema che abbiamo po-sto è serio perchè nel rapporto tra i commisesto, settimo e ottavo dell'articolo 10 dellan. 468 e il modo di applicazione che ne fail Governo si aprono, a nostro avviso, margi-ni di equivoco che possono arrivare fino aduplicazioni di spesa o addirittura a diverseprassi seguite nella copertura delle leggi. In-fatti ho fatto una verifica rispetto alle preci-sazi ani che in quella sede ha fornito ùo stessosottosegretario Tarabini ~ poi gli manderòun appunto ~ e ho trovato delle indicazioni(naturalmente quelle che mi ha portate era-no giuste) nella copertura di alcune leggi checontraddicono gli esempi da lui forniti: cioèesempi che rappresentano delle controindi-cazioni.

A questo punto credo che per una esigenzadi chiarezza, di verità del bilancio, esigenzaaHa quale costantemente dobbiamo rifarei,questa sia la sede giusta, politicamente op-portuna, per porre il problema con questoemendamento soppressivo di tre commi del-l'articolo 10 della legge n. 468.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sull'emenda-mento in esame.

* C A R O L L O, relatore. Signor Presi-dente, sono contrario all'emendamento pre-sentato dal senatore Spadaceia, così comedirò di essere favorevole agli emendamentisoppressivi deH'articolo 78. Brevissimamen-te, ma 10 devo dire...

P R E S I D E N T E. Lei può dire quel-lo che vuole ed anche non brevissimamente.

C A R O L L O , relatore. Brevissimamen-te, rappresenta una promessa che ho fattoa me stesso.

P R E S I D E N T E. Non ci sono limi-tazioni di tempo.

C A R O L L O , relatore. Lo so bene: cisono auto limitazioni.

Non è concepibile, a mio giudizio, che conla legge finanziaria si vadano a modificarearticoli della legge n. 468. Infatti, se questalegge finisce di essere un punto di riferimen-to stabile, non avrerr..o più una certezza diorientamento in campo finanziario. Si puòmodificare la {{ 468 » con un'altra legge, manon di volta in volta con l'episodicità dellalegge finanziaria.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Signor Presidente, esiste un reale problema;naturalmente il collega Spadaccia l'ha risol-to in modo radicale, senza avvedersi dellecomplicazioni che il suo intervento crea.

Ma spesso i nodi devono essere tagliati edè chiaro che una situazione nella quale Par-lamento e Governo si trovano davanti ad unospazio legislativo che non è quello su cuiinterveniamo con la legge finanziaria, ma èquello che ereditiamo dalle vecchie leggi fi~nanziarie dei vecchi bilanci passati, è unasituazione largamente insoddisfacente.

Sono convinto che modifiche, anche di na-tura coslituzionale, debbano essere fatte al-le procedure di bilancio e credo che, accet-tando l'emendamento di Spadaccia, saremmocostretti a dare ordine alle nostre sessionicreando probabilmente una prima fase del-l'anno in cui votare la legislazione dell'annoed una seconda fase in cui si sospende lalegislazione e si affronta il problema delbilancio, come avviene in alcuni paesi stra-nieri.

Mi rendo conto, tuttavia, che la maggio~ranza che sostiene me e il Governo è divisae contraria su questo emendamento. Pertan-

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VIII LeJ!.islaturaSenato della Repubblica ~ 18348 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

to mi rimetto all'Assemblea, ma ritengo chequesto problema con le connesse modificheal procedimento di bilancio sia reale. Il se~natare Bollini lo ha a lungo sostenuto pervari anni; adesso è prigioniero di questa for-mula secondo cui non si possono apportaremodifiche, anche se richieste dalla gravitàdella situazione, nella legge di bilancio. Ioritengo che sia un problema reale con il qua-le dovremo fare i conti.

Voglio fare una dichiarazione: per quan-to riguarda i miei colleghi, i Sottosegretaria'l 'tesoro e me stesso, daremo in tutte leCommissioni delle due Camere parere nega-tivo all'utilizzo dei fondi globali di partecorrente e di parte capitale del 1981, quan-do soprattutto si tratti di leggi a spesa con-tinuativa, leggi che portano per il funziona-mento di un ente o di un piano di investi-menti sia uno stanziamento 1981 sia unostanziamento 1982.

Il radicalismo di Spadaccia non gli fa ve-dere che ci sono delle iniziative che magarihanno avuto da un ramo del Parlamento unaapprovazione e che si esauriscono in unostanziamento una tantum. Tuttavia anche inquesto caso si potrebbe pretendere di trova-re lo spazio finanziario per la legislazionepredeterminato sul fondo globale dell'annoin corso. (Interruzione del senatore Bollini).Io personalmente ho detto che, trovandomidavanti una maggioranza divisa, mi rimettoall' Aula.

P R E SI D E N T E. Passiamo alla vota-zione dell'emendamento 77. 0.1.

S P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Signor Presidente,posso anche comprendere l'animosità del se-natore Andreatta nei miei confronti, dati gliscontri ripetuti che abbiamo avuto in que-st' Aula; mi pare tuttavia che lo stesso suointervento e la stessa sua risposta dimostri-no che il problema esiste. Quindi citare ilradicalismo del senatore Spadaccia con l'a-ria di disprezzo con cui lo cita qui c'entra

davvero poco. Forse avrebbe fatto bene a fre-nare la sua animosità e ad assumere alcuniimpegni nei confronti dell'Assemblea, perchèposso assicurare anche il senatore Andreatta,perfino il senatore Andreatta, che sono spin-to, come lo sono stato quando ho intrattenu-to sull'emendamento all'articolo 2 il sotto-segretario Tarabini, soltanto da esigenze dichiarezza nena applicazione delle leggi dicontabilità deno Stato, per arrivare final-mente a situazioni di bilancio che rendanopiù chiaro il rapporto tra Governo e Parla-mento.

Mi dispiace che il senatore Andreatta que-ste cose non sia in grado di capirle, quandosi lascia trascinare da animosità di caratterepersonale. Me ne dispiace davvero, ma a que-sto punto voto a favore del mio emenda-mento.

B O L L I N I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O L L I N I. Prendo atto che il re-latore, anche se solo in questa circostanza,ha fatto un'affermazione di principio digrande rilievo. Il relatore ritiene che la sededella legge finanziaria non sia quella ade-guata per modificare la legge di contabi-lità. È una dichiarazione perfetta che iosottoscrivo; mi rammarico solo che nonsia stata fatta valere per altri articoli dellalegge finanziaria. Per conto mio vale tuttala legge. Quindi, nonostante il consenso sot-to il profilo del merito, non posso votarea favore dell'emendamento del collega Spa-daccia.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 77. 0.1, presentato dai se-natori Spadaccia e Stanzani Ghedini. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 78. Se nedia lettura.

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Sellato della Repubblica

350a SEDUTA

V/II Legislatura~ 18349 ~

15 DICEMBRE 1981ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P A L A, segretario:

Art. 78.

Per l'anno finanziario 1982 è sospesa lafacoltà di cui al terzo comma dell' articolo18 della legge 5 agosto 1978, n. 468.

P R E S I D E N T E. Su questo arti-colo sono stati presentati due emendamen-ti. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Sopprimere l'articolo.

78. 1 FERRARI-AGGRADI,GUALTIERI,MA-LAGODl, PARRINO, ROSSI, SCEVA-

ROLLI, SPANO, CONTI PERSINI

Sopprimere l'articolo.

78. 2 BOLUNI, BACICCHI, CALICE, FER-RUCCI, COLAJANNI, ROMEO, MI-

LANI Giorgio, BONAZZI, POLLA-

STRELLI, MERZARIO

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Signor Presidente, il Governo è favorevoleagli emendamenti soppressivi.

,P R E S I D E N T E. Invito la Com-

missione ad esprimere il parere.

C A R O L L O, relatore. La Commis-sione è contraria al mantenimento dell'ar-ticolo 78.

P R E S I D E N T E. Non essendo statipresentati sull'articolo 78 altri emendamen-ti oltre a quelli soppressivi, del senatoreFerrari-Aggradi e di altri senatori e del se-natore Bollini e di altri senatori, metto aivoti il mantenimento dell'articolo stesso. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame degli articoli aggiun-tivi proposti con gli emendamenti 78. O. 1e 78. O.2. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Art. ...

«L'articolo 19 della legge 5 agosto 1978.n. 468, è sostituito dal seguente:

"1 conti consuntivi degli enti cui lo Sta-to contribuisce in via ordinaria, corredatidelle relazioni degli organi di amministra-zione e di controno, sono trasmessi dai Mi-nistri vigiiantì al Parlamento entro il 30settembre dell'anno successivo a quello cuisí riferiscono i consuntivi medesimi.

I contributi ordinari degli enti i cui con~ti consuntivi non sono trasmessi al Parla-mento entro il termine di cui al comma pre-cedente sono ridotti, per l'anno cui si rife-risce il bilancio di previsione, del 5 percento" )J.

78.0.1 $PADACCIA, STANZ:\NI GREDIN!

Art. ...

In via subordinata all'emendamento78. 0.1, inserire il seguente:

«L'articolo 19 della legge 5 agosto 1978,n. 468, è sostituito con il .c;eguente:

"I conti consuntivi degli enti cui lo Statocontribuisce in via ordinaria, corredati del~le relazioni degli organi di amministrazionee di controllo} sono trasmessi dai Ministrivigilanti al Parlamento entro il 30 settem-bre dell'anno successivo a quello cui si rife-riscono i conti consuntivi medesimi" ».

78.0.2 SP4D'\CCIA, STANZANI GHEDINI

S P A D A C C I A. Domando di par-lare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Questi emendamen-ti appartengono sempre al radicalismo diSpadaccia. Si tratta solo della integrazio-

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Senato della Repubblica ~ 18350 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE 19813S0a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ne di una norma della legge n. 468. Io sonoconvinto che per dare chiarezza alla con-tabilità generale dello Stato sia necessariopresentare in tempi il più possibile reali iconti consuntivi. Questa è una battaglia chefacciamo in Parlamento innanzituHo per iconsuntivi dello Stato; a maggior ragionequesta esigenza di avere i conti consuntivivale per gli altri enti. Ora, questi emen-damenti tendono a penalizzare in una mi-sura non giacobina, al momento delle ero~gazioni, quegli enti che non abbiano pre-sentato i conti consuntivi.

Questo andazzo ~ del Governo che pre-senta i conti consuntivi in ritardo, del Par~lamento che li approva con anni di ritardo,dei comuni che oramai si sono dimenticatiaddirittura di presentarli agli enti di con-trollo regionale, degli altri enti che li pre~sentano con ritardo o non li presentanoaffatto ~ per cui i conti consuntivi in que-sto paese non servono a nulla se non amettere molto tempo dopo delle pecette,ritengo sia una spia grave dello stato gene-rale della situazione della contabilità e delmodo in cui la contabilità è considerata dalpotere pubblico.

Questi emendamenti appartengono, mirendo conto, al radicalismo del senatore Spa-daccia di cui sono fiero, di cui sono alta-mente convinto. Ritengo che questa sia lasede giusta per presentarli anche perchènon si tratta, questa volta, di abrogazioni,di riforme drastiche alla legge n. 468, masoltanto di opportune e marginali modifica~zioni.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresugli emendamenti in esame.

C A R O L L O , relatore. Per le ragionitestè espresse, relative ad emendamenti mo-dificativi della legge n. 468, sono contrarioanche a questi emendamenti.

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. n Governo è contrario al-l'emendamento 78. 0.1 anche perchè non sipossono fare responsabili di eventuali ri-tardi enti che di fatto non siano responsa-bili dei ritardi stessi.

Esscndo H ritardo relativo alla trasmis-sione al Parlamento, esso potrebbe non es-sere imputa bile all'ente.

n Governo si rimette all'Assemblea perquanto concerne l'emendamento subordina-to, cioè l'emendamento 78. O.2, essendo me-ritevole di considerazione la sostituzionedella disciplina vigente che vuole sostituirealla responsabilità del Tesoro quella dei Mi-nistri vigilanti, con un rapporto diretto fraquesti ultimi e il Parlamento.

P R E S I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 78. 0.1, presentato dai sena-tori Spadaccia e Stanzani Ghedini. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 78. O.2, pre-sentato dai senatori Spadaccia e StanzaniGhedini. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 79. Se nedia lettura.

P A L A , segretario:

Art. 79.

Le spese della Presidenza del Consiglio deiministri e degli organi dipendenti sono iscrit-te in un apposito stato di previsione.

Per l'anno finanziario 1982, sono trasfe-rite nel predetto stato di previsione le speseiscritte in conto competenza nelle rubrichedal n. 2 al n. 24 e n. 37 dello stato di previ-sione del Ministero del tesoro per l'anno fi-nanziario 1981, nonchè i rispettivi residuipassivi risultanti alla chiusura dello stessoanno finanziario 1981.

Nelle more dell' emanazione del provvedi-mento legislativo concernente la disciplinadell' ordinamento della Presidenza del Consi-glio dei ministri, il controllo amministrativo-contabile sugli atti della Presidenza stessacontinua ad essere esercitato dalla Ragio-neria centrale per i Servizi del tesoro.

Nello stato di previsione della Presidenzadel Consiglio dei ministri è altresì istituita

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Senato della Repubblica ~ 18351 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

una ulteriore rubrica intestata «Alto Com~missario per il coordinamento dei servizi diprotezione civile ».

P R E S I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

P A L A , segretario:

Sopprimere l'articolo.

79. 1 CALICE, BONAZZI, BACICCHI, BOL~

LINI, ROMEO, OTTAVIANI

Sopprimere l'articolo.

79.2 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

B O L L I N I . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

B O L L I N I . Il Governo con questanorma vuole dare autonomia alle spese or-dinate dalla Presidenza del Consiglio e cre-do sia una cosa giusta; senonchè, come sem~pre accade a questo Governo che vuole met-tere il carro davanti ai buoi, avanza unaproposta ma, prima che sia approvata e di-ventata legge, praticamente l'ha già attuata.Nel bilancio 1982 abbiamo la tabella l-A,che viola la legge di contabilità, il buon sen~so e la logica. Ma per il senso di rispettodella legge mi sono permesso di suggerirealmeno l'abrogazione di questa norma, vistoche il Governo ha già provveduto motu pro-prio a realizzare con la separazione di re-sponsabilità prevista dalla tabella l-A unaproposta che legge non è ancora.

Devo dire che non mi sembra correttoin alcun modo il comportamento del Gover-no. Io 10 avevo fatto presente in Commis-sione e non mi arrendo. Il Parlamento de-ve decidere se questa norma ha un valoreinnovativo o di sanatoria di una violazionedella legge.

S P A D A C C I A . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

s P A D A C C I A Signor Presidente,credo che il problema non sia quello delloscorporo dalla tabella due del Ministero deltesoro delle rubriche riguardanti la Presi.denza del Consiglio. Il problema è quellodella riforma dell' ordinamento della Presi-denza del Consiglio dei ministri, che stiamoattendendo da molti anni. Questa è una ma~niera surrettizia per eludere il problemadella riforma della Presidenza del Consigliodei ministri. Che facciamo? La facciamo aspezzoni e per anticipazioni? Andando avan-ti con ordini di servizio e scorpori di a!1cuœvoci del bilancio? Non scherziamo..

Che significato ha questo articolo? Soloformale. Attraverso lo scorporo, attraversoquesta norma si introduce solo un elementosimbolico di una volontà politica. Ma riten-go anche che sia un'anticipazione forzata ri-spetto alla reale esigenza, che non è quelladi scorporare alcune voci dalle tabelle delMinistero del tesoro per trasferirle alla PIfe-sidenza del Consiglio, ma quella di procede~re, con la rapidità e la tempestiviià che ilproblema richiederebbe, alla riforma del~l'ordinamento della Presidenza del Consi~glio.

P R E S I D E N T E . Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresugli emendamenti in esame.

C A R O L L O , relatore. Esprimo parerecontrario.

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. lil Governo è contrario.

P R E S I D E N T E. Poichè sull'articolo79 non sono stati presentati altri emenda~menti oltre quelli soppressivi 79.1 e 79.2,rispettivamente del senatore Calice e di altrisenatori e dei senatori Spadaccia e StanzaniGhedini, metto ai voti il mantenimento del-l'articolo. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

:t1: approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 80. Se nedia lettura.

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Senato della Repubblica. ~ 18352 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

P A L A , segretario:

Art. 80.

L'esenzione di cui all'articolo 174 del te-sto unico delle disposizioni legislative inmateria postale, di bancoposta e di teleco-municazioni, approvato con decreto del Pre-sidente della Repubblica 29 marzo 1973,n. 156, è estesa ai libretti di risparmio diprevidenza istituiti, con decreto 15 giugno1981 del Ministro dd tesoro, di concerto conquello delle poste e delle telecomunicazioni.

Per i libretti di risparmio vincolati, isti-tuiti con il medesimo decreto, l'esenzionedi cui al primo comma è limitata al 50 percento degli interessi maturati.

P R E S I D E N T E . Su questo articoloè stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

P A L A , segretario:

Sostituire l'articolo con il seguente:

«L'esenzione di cui all'articolo 174 deltesto unico delle disposizioni legislative inmateria postale, di bancopasta e di tele-comunicazioni, approvato con decreto delPresidente della Repubblica 29 marzo 1973,n. 156, è estesa, a decorrere dallo gennaio1982, a qualsiasi fama di risparmio po-stale ».

80. 1 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SABBA-

TA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

B O N A Z Z I . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I . Proponiamo che siamantenuto il testo originario proposto dalGoverno, perchè ci pare che l'incentivazioneche deriva dalle esenzioni di cui all'articolo174, stante la scarsa competitività del rispar-mio postale, è giusto che sia estesa a qual-siasi forma di risparmio postale, e non li-

mitata ad alcune forme come propone ora laCommissione nel testo presentato in Aula.

P R E S I D E N T E . Invito la Commis-sion~ e il Governo ad esprimere il pareresuli' emendamento in esame.

C A R O L L O, relatore. Sono contrario

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Abbiamo deciso di limitare questa esenzio-ne, anche con il parere del Ministro dellefinanze, soltanto ad alcune particolari cate-gorie di risparmio postale. Pertanto sonocontro il ritorno al precedente testo gover-nativo e favorevole al mantenimento dell'ar-ticolo 80 nel testo proposto dalla Commis-sione.

P R E S I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 80.1, presentato dal senato-re Pollastrelli e da altri senatori. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 80. Chi l'approva èpregato di. alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 81. Se nedia lettura.

P A L A , segretario:

Art. 81.

A partire dall'anno 1982 è soppresso l'ar-ticolo 15 della legge 12 agosto 1974, n. 370.

P R E S I D E N T E . Su questo articolosono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Sopprimere l'arti::olo.

81. 1 CAROLLO

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Senato della Repubblica ~ 18353 ~ VIII Legislatura

IS DICEMBRE19813S0a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

hl via subordinata all'emendamento 81. 1,aggiungere in fine il seguente comma:

« Sono parimenti soppressi i fondi scortaiscritti, per provvedere 8. momentanee esi-genze di cassa, nello stato di previsione del-la spesa del Ministero della Difesa, in base alregio decreto n. 443 del 1927 ed al rE:gìo de-creto n. 263 del 1928 }).

81. 2 CAROLLO

A N D R E A T T A , ministro del tesoro.Domando dì parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Sono favorevole alla soppressione dell'ar-ticolo.

C A R O L L O, relatore. Domando di par-lare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

C A R O L L O , relatore. Siccome il Go-verno si è dichiarato favorevole non ho ne-cessità di illustrare l'emendamento.

Per quanto riguarda l'emendamento 81. 2faccio presente che essendo subordinato al-l'emendamento 81. 1, a cui il Governo si èdichiarato favorevole, si intende ritirato.

P R E S I D E N T E . Non restando davotare sull'articolo 81 altri emendamenti ol-tre quello soppressivo 81. 1 del senatore Ca-rollo, metto ai voti il mantenimento dell'ar-ticolo stesso. Chi l'approva è pregato di al-zare la mano.

Non è approvato.

Passiamo all'esame degli articoli successi-vi. Se ne dia lettura.

P A L A , segretario:

Art. 82.

L'importo complessivo di lire 1.700 mi-liardi iscritto nello stato di previsione del-

l'entrata dell'Azienda nazionale autonomadelle strade, rispettivamente nell'anno finan-ziario 1979 per lire 900 miliardi e nell'annofinanziario 1980 per lire 800 miliardi, qualenetto ricavo previsto per i mutui autorizza-ti dall'articolo 41 della legge 21 dicembre1978, n. 843, è ridotto, in sede di rendicon-to per l'anno 1981, di lire 1.615 miliardi, inrelazione alla quota dei mutui non stipulati.

Di pari importo sono complessivamente ri-dotte le disponibilità in conto residui ed inconto competenza esistenti sul corrisponden-te capitolo dello stato di previsione dellaspesa della predetta Azienda.

Correlativamente, le somministrazioni delMinistero del tesoro in applicazione del pri-mo comma dell'articolo 7 della legge 30 mar-zo 1981, n. 119, restano determinate in lire900 miliardi per l'anno 1982, lire 600 miliar-di per l'anno 1983 e lire S1S miliardi per l'an-no 1984, così come indicato nell'allegata ta-bella A.

(E approvato).

Art. 83.

Il Ministro del tesoro è autorizzato, inogni anno finanziario, ad effettuare opera-zioni di indebitamento nel limite annualmen-te risultante nel quadro generale riassunti-vo del bilancio di competenza, oltre che nel-le forme previste dalle lettere b) e c) del-l'articolo 38 della legge 30 marzo 1981, n. 119,nella forma di buoni del Tesoro poliennali.con la osservanza delle norme di cui allalegge 27 dicembre 19S3, n. 941 e, in quantoapplicabili, di quelle di cui al decreto-legge23 gennaio 19S8, n. 8, convertito nella legge23 febbraio 1958, n. 84; detti buoni polien-nali del Tesoro possono essere anche utiliz-zati per l'eventuale rinnovo dei buoni del Te-soro poliennali di scadenza nell'anno finan-ziario o il 10 gennaio dell'anno immediata-mente successivo.

P R E S I D E N T E . Su questo articoloè stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

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Senato della Repubblica ~ 18354 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE19813S0a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P A L A , segretario:

4ggiungere, in firle, il segue11te comma:

({ La media dei tassi di interesse offertisui buoni del tesoro e gli altri titoli emessiper il finanziamento della presente leggenon potrà superare di un punto percentualeil saggio di incremento del costo della vita,calcolato su base annua, del trimestre pre~cedente a ciascuna emissione ».

zionali, può costituire non più fattore antin~flazionistico ma, per gli oneri che determi~na sul sistema produttivo e sul mercato, unfattore di inflazione di grande portata.

Nel momento in cui esaminiamo la leggefinanziaria, non possiamo tagliar fuori que~sto unico aspetto del problema, escludendodaHe compatibilità del Governo solo lo stru-mento riguardante il costo del danaro.

83. 1P R E S I D E N T E. Invito la Commis-

SPADACCIA,STANZANIGHEDINI sione ed il Governo ad esprimere il pareresull'emendamento in esame.

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A . Lo scopo dell' emenda~mento 83.1, che riguarda il livello massimodei tassi di interesse sui buoni ordinari deltesoro, è di ricercare una coerenza con l'in-tendimento del Governo di contenere l'in~flazione nel limite del 16 per cento. Ho illu-strato ]0 scopo di tale emendamento duran~te la discussione generale e anche quandosono intervenuto in altra fase della legge fi-nanziaria.

Argomenti non dissimili dai miei sul pro~blema di decongestionare gli alti tassi di in~teresse dei buoni del tesoro, in misura com-patibile con la politica antinflazionistica, so-no stati portati dal senatore Napaleani.

In una situazione in cui si fa appello aicomuni, alle amministrazioni dello Stato, aisindacati dei lavoratori perchè tutto sia con-tenuto in vista dell'obiettivo di non supera-re il tasso di inflazione del 16 per cento,ritengo assurdo che nella legge finanziarial'unico fattore non considerato a questo fi~ne sia il costo del denaro. Le altre argomen-tazioni che potrei portare sull'argomento leriprenderò in sede di dichiarazione di votosulla legge finanziaria nel suo complesso.Per ora mi limito a dire che, in una situa~zione in cui alcuni fattori internazionali chehanno agito fino allo scorso anno come ele~menti inflazionistici segnano una pausa eqiundi non rappresentano più spinte all'in~flazione, proprio il costo del denaro in Ita-lia, soprattutto per la sfasatura che si èdeterminata con i saggi d'interessi interna-

C A R O L L O , relatore. Mi rimetto alGoverno.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Signor Presidente, l'emendamento in esamerichiederebbe un completamenta, cioè l'au.mento dal 14 per cento al 24 per cento dellimite del conto corrente di tesoreria con laBanca d'Italia.

~~

Purtroppo siamo su un mercato e le ideedi Maometto o di Tommaso d'Aquino ~ chesotto un certo profilo sono preferibili a quel-Je del senatore Spadaccia, perchè portanoad azzerare il tasso d'interesse ~ non ser-vono quando si lavora appunto su un mer-cato.

L'emendamento potrebbe essere di qua]-che utilità se ci fosse una capacità infinitadeUa Banca d'Italia di creare moneta peracquistare ad un c-erto saggio di interesse,i buoni de] tesoro. Poichè questa non sem.bra essere la politica antinflazionistica piùadatta, appare del tutto inutile questo emen-damento, che peraltro, come obiettivo dipolitica economica da raggiungere median-te corrette politiche di tesoreria, è condi-viso anche dal Governo. Per l'ingenuità del~la proposta, invece, l'emendamento non puòessere accettato.

P R E S I D E N T E. Dunque il relatoresi è rimesso al Governo e il Governo ...

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Il Governo è contrario per ragioni di razio-nalità economica.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18355 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E . Passiamo alla vo-tazione dell'emendamento 83.1, presentatodai senatori Spadaccia e Stanzani Ghedini.

s P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

s P A D A C C I A . Credo che ci sianodei limiti a tutto. Credo che sia semplice-mente disonesto intellettualmente risponde-re in questa maniera. ~ un modo buffone-&co.Ci sono dei limiti a tutto. La saccentariaprofessoraile è una cosa, gli argomenti...

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Volevo ricordare, senatore Spadaccia, che leiha dato del buffone a chi siede a questotavolo all'inizio di questa seduta.

s P A D A C C I A. E lei non perde oc-casione per confermare quel giudizio. Que-sti argomenti, queste questioni sono statiposti qui da Napaleani al quale lei non sisarebbe mai permesso di rispondere in que-sto modo. Sono stati posti da un suo col-lega di Governo, dal ministro Formica, inuna intervista a «la Repubblica}) l'altrogiorno. Lei è un buffone quando elude i pro-blemi in questa maniera. (Vivaci protestedal centro). Tommaso D'Aquino riguarda so-lo lei. Io ho il massimo rispetto per Tom-maso D'Aquino, ma con questo problemanon c'entra niente. Ci sbatterà la testa. Iomi preoccupo che nOn la faccia sbattere an-che allo Stato e al paese.

P R E S I D E N T E . Senatore Spadac-cia, non vuole provocare proprio adesso oo.

S P A D A C C I A. Allora lei si preoccupidi richiamare il Ministro, il rappresentantedel Governo al rispetto di un parlamentareche sta facendo, come tutti gli altri, il suolavoro. E lo richiami al dovere di rispostepertinenti.

P R E S I D E N T E . Ho già richiamatoil Ministro, adesso però richiamo lei al ri-spetto della terminologia parlamentare.

Metto ai voti l'emendamento 83.1, presen-tato dai senatori Spadaccia e Stanzani Ghe-dini. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 83. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

:t approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 84. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 84.

Gli enti, di cui all'articolo 40, primo com.ma, della legge 30 marzo 1981, n. 119, esclusol'ENEL, che debbano effettuare pagamenti afavore di altri enti di cui allo stesso arti-colo, sono tenuti a disporre tali pagamentimediante trasferimenti di fondi dai propriconti correnti o contabilità speciali pressole Tesorerie dello Stato agli analoghi contiintestati agli enti destinatari dei pagamen-ti. Sugli stessi conti o contabilità specialisono altresì disposti i versamenti a favoredello Stato.

n Ministro del tesoro stabilisce con pro-prio decreto le modalità di attuazione dellenorme di cui al presente articolo.

(E approvato).

P R E S I D E N T E. Da parte dei sena-tori Spadaccia e Stanzani Ghedini è statopresentato un articolo aggiuntivo, dopo l'ar-ticolo 84, con l'emendamento 84. 0.1. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Dopo l'articolo 84, inserire il seguente:

Art. ...(lAll'articolo 43 delb Jegge 24 aprlle 1980,

n. 146, al prblO comma le parole: "31 di-cembre 1981" e "31 dicembre 1982" sono

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18356 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

sostituite, rispettivamente, dalle seguenti:"31 marzo 1982" e "31 maggio 1982"; alterzo comma le parole "31 dicembre 1982"sono sostituite dane seguenti: "31 maggio1982".

Il Comitato tecnico di cui aJ quinto com-ma de]]' articolo 17 della legge 9 ottobre1971, n> 825, è sciolto alla data Gel 31 mag-gio 1982 ».

84.0.1 SPADACCIA, STANZANI GREDINI

to per l'anrro 1982, sarà ripartito l'accanto-namento di Ere 1.300 miliardi "Niisure par-ticolari in alcuni settori dell'economia"preordinato sul fondo speciale di cui al ca-pitolo n. 9001 dello stato di previsione delMinistero del tesoro per l'anno finanziariomedesimo, per l'attuazione dell'appositoprovvedimento legislativo recante interventiper la ricerca scientifica, per !'innovazionetecnologica e per la razionalizzazione degliimpianti siderurgici ».

s P A D A C C I A. Domando di parlare. 85. 0.1 IL GOVERNO

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. In omaggio alla sac-centeria del professar Andreatta, lo ritiro.(Vivaci commenti dal centro).

P R E S I D E N T E . Passiamo an'esa-me den'articolo 85. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 85.

Entro il 31 dicembre 1982 il Governo ade-gua il Regolamento per l'amministrazionedel patrimonio e per la contabilità generaledello Stato, approvato con regio decreto 23maggio 1924, n. 827, e successive modifica-zioni ed integrazioni, ane norme contenutenella legge 5 agosto 1978, n. 468.

(E approvato).

P R E S I D E N T E. Da parte del Go-verno è stato ,presentato un articolo aggiun-tivo, dopo l'articolo 85, con l'emendamento85. O. 1. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Dopo l'articolo 85 inserire il seguente:

Art. ...

«Con apposita norma da inserire nellalegge di approvazione del bilancio dello Sta-

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Questo articolo si propone difar fronte alla condizione in cui si trova lalegge che è stata approvata dal Senato il 30ottobre 1981 e che attualmente si trova anaCamera come atto Camera 2982, legge cheriguarda la ricerca scientifica e l'innovazionetecnologica. Si tratta di una situazione cheè temporalmente molto delicata perchè inquesta legge si stabilisce che il riparto del-la disponibilità di 1.300 miliardi per il 1982viene operato con la legge finanziaria.

Poichè la legge non è ancora divenuta talee non vi è quindi la possibilità di inserirenella legge finanziaria la disposizione relati-va al riparto, si propone, con un espedien-te volto alla risoluzione del problema pra-tico, che per il 1982 al riparto si provvedacon la legge di bilancio. Questo consentireb-be, ove non si arrivi in tempo con la leggedi bilancio, di procedere con leggi di varia-zione di bilancio.

P R E S I D E N T E . Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sull'emenda-mento in esame.

C A R O L L O , relatore. Parere favo-revole.

B O L L I N I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18357 ~

15 DICEMBRE 1981350", SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

B O L L I N l. Vorrei far notare che laprevisione dei 1.300 miliardi è nella legge dibiancio in realtà di 1.370 miliardi. La secon-da osservazione è che questa somma è unaproiezione, come si dice, di un fondo del1981, che 35 secondi fa il Ministro del teso-ro ha solennemente proclamato di non uti-lizzare per fini diversi da quelli che eranostati indicati. Una bella prova di coerenza.Certo ]0 si fa per uscire da una situazionedelicata, ma creando una situazione di ripar-tizione per voci dei fondi globali non pre-vista dalla legge e in contrasto con essa. Ca-pisco che il Governo è in imbarazzo, ma sela legge deve essere piegata alle difficoltà delGoverno, non so dove andiamo a finire.Credo che questa sia la prova della manieraarruffata e confusionaria in cui si lavora:sarebbe stato più opportuno provvederea tale ripartizione nel momento in cui veni.va predisposta .Ja legge di bilancio.

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

T A RAB I N I , sottosegretario di Statoper il tesoro. Vorrei far presente che io stes-so ho indicato il carattere meramente empi-rico e strumentale di questa disposizione.Vorrei anche far osservare al senatore Bol-lini che i 1.300 miliardi, come si legge nel-larticoio 21 dell'articolato approvato dal Se-nato, riguardano il 1982 e non il 1981.

B O L L I N I. Domando di .padare perdichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O L L I N I. Alla pagina 40 della leggedi bilancio si dice: misure particolari in al-cuni settori dell'economia. A questo si fa ri-ferimento. C'è la voce del 1982 che parladi 1.370 miliardi, quindi la correzione è ne-cessaria.

Poi mi riferisco al fatto che, neNe pagineprecedenti e per ripetute dichiarazioni deiM~nistri, è stabi1Ho che di fondi globali nel1982 non ce ne sono in realtà. Si tratta sol-

tanto deHe proiezioni del 1981. Quindi noncapisco perchè neanche di fronte all'eviden-za dei fatti non si debba prendere atto chesi tratta di un espediente, secondo me danon approvare, e niente altro.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti l'e-mendamento 85. O. l, presentato dal Gover-no. Chi l'approva ê pregato di alzare la mano.

2 approvato.

Passiamo all' esame dell' articolo 86. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),

Art. 86.

All'ulteriore onere derivante dalla presen-te legge ¡per l'anno finanziario 1982, valu-tato in >lire 640 miliardi, si provvede con lemaggiori entrate di cui alla legge 4 novem-bre 1981, n. 626.

P R E S I D E N T E. Su questo articoloè stato presentato, da parte del Governo, l'e-mendamento 86. 1, soppressivo dell'intero ar.ticolo.

A N D R E A T T A , ministro del tesoro.Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Si tratta di un emendamento di natura pu-ramente tecnica, come altri emendamentisoppressivi che riguardavano la copertura.

B A C I C C H I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B A C I C C H I. Signor Presidente, aquesto punto i colleghi della Commissionebilancio, che per 40 giorni sono stati nellaCommissione ed hanno vissuto la formazio-ne di questa legge, non so come facciano atrattenere Je risa o le lacrime. Questo arti-colo che oggi si propone di sopprimere è

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Senato della Repubblica ~ 18358 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350" SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO ...sTENOGRAFICO

stato la &coperta dell'ombrello, aUa fine diuna lunghissima discussione, dopo aver re-spinto i nostri emendamenti che sistema-vano in modo diverso e pulito la questione,per dare una copertura alla legge finanzia-ria che ne risultava mancante.

Ora, se andremo ad approvare domani l'ar-ticolo 1 ~ è la sola scappatoia che ha,signor Ministro ~ con l'autorizzazione al ri-corso finanziario iscritta attualmente all'ar-ticolo 1, la legge finanziaria, per quello chelei ha fatto in prima persona ed ha fatto fa-re alla maggioranza, risulterà non copertafinanziariamente.

A D R E A T T A, ministro del tesoro.Non si preoccupi: presenterò la nota di va-riazione. (Commenti dall'estrema sinistra).

B A C I C C H I. Lei presenterà la notadi variazione ed io ne prendo atto. A questopunto, però, domani dovremo chiedere ine-vitabilmente che il provvedimento vengarinviato in Commissione, se lei non modifi-ca il ricorso al mercato finanziario, almenofino a quando non avrà presentato la nota divariazione. Altrimenti si contraddirebbe ilPresidente de] Senato che altre volte in man-canza di copertura ha giustamente rinviatoin Commissione i provvedimenti in discus-sione in Aula. Questo sarà un caso palese percui una legge dovrà tornare inevitabilmentein Commissione, per prassi ormai consolida-ta in questo ramo del Parlamento, almeno fi-no a quando il Governo non avrà presentatola nota dí variazione.

Pertanto, nessuna obiezione per noi a sop-primere quest'articolo, che ci pareva ancheridicolo allorchè ci è stato proposto; peròcon le conseguenze prima fatte presenti.

P R E S I D E N T E. Il Governo ha qual-cosa da aggiungere?

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.No, signor Presidente, presenteremo domanila nota di variazione.

P R E S I D E N T E. Non essendo statipresentati, sull'articolo 86, altri emendamentioltre quello soppressivo 86. 1 del Governo,

metto ai voti il mantenimento deJrartico-10 stesso. Chi l'approva è pregato di alza-re la mano.

~on è approvato.

Passiamo all'esame degli articoli aggiuntiviproposti dal Governo con gli emendamenti86. O. 1, 86. 0.2 e 86. O.3 Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V),segretario:

Art. ...

« Il Tesoro dello Stato è autorizzato a COI"rispondere la somma di cui all'articolo 1 del-la legge 10 febbraio 1981, n. 23, mediante con-ferimento alla Banca Naziomde del Lavoro diproprie quote di partecipazione nelle Sezioniistituite presso la Banca Nazionale del La-voro fino alla concorrenza del valore di lire205.829.040.000 ».

86.0.1

Art. ...

« Ai possessori di titoli rappresentanti quo-te di capitale delle aziende e degli istituti dicredito pubblici che percepiscono utili distri-buiti dagli stessi, si rende applicabile il regi-me fiscale di cui agli articoli 1 e 4 della legge16 dicembre 1977, n. 904, ovvero l'articolo 20del decreto-Iegge 8 aprile 1974, n. 95, con-vertito, con modificazioni, neLla legge 7 giu-gno 1974, n. 216, e successive modificazionie integrazioni, qualora dette quote non in-cOI1porino il diritto di voto.

Nella determinazione del reddito dell'ente,limitatamente agli utili pagati sui titoli dimero risparmio, si applica la detrazione dicui all'articolo 13 della legge 2 dicembre

1975, '11.576 ».86.0.2

Art. ...

AHa legge 5 agosto 1978, n. 468, è aggiuntoil seguente articolo IO-bis:

« Nello stato di previsione della spesa delMinistero del tesoro sono istituiti « fondi di

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Senato della Repubblica ~ 18359 ~ VIII Legislatum

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

riserva» per provvedere alle eventuali defi~cienze deile auotrizzazioni di cassa.

L'ammontare massimo dei fondi è pari al.l'uno per cento delle dotazioni di cassa rispet-tivamente deUe spese correnti e delle spesein ,conto capitale.

Il trasferimento di somme dai predettifondi e la loro corrispondente iscrizione alledotazioni di cassa dei capitoli di bilancio han-no luogo mediante decreti del Presidente del-la Repubblica su proposta del Ministro deltesoro da registrarsi alla Corte dei conti.

Alla legge di approvazione del rendicontogenerale dello Stato è allegato un elenco deidecreti di cui al precedente comma ».

Per l'anno finanziario 1982 i fondi di riser-va per le dotazioni di cassa sono istituiti conil primo provvedimento di variazione al bi-lancio e la loro costituzione non deve com-portare aumento deUe complessive autoriz-zazioni di cassa.

86.0.3

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Vorrei limitarmi ad illustrare gli emenda-menti 86. O. 1 e 86. O.2. Questi articoli sononecessari perchè esiste in bilancio uno stan-zlamento per gli aumenti di capitale di alcunibanchi pubblici.

La linea del Tesoro è di cercare fonti alter-native di aumento del capitale degli istitutidel settore pubblico. Nel caso della Bancanazionale del lavoro abbiamo costruito lasottoscrizione del capitale della Banca at-traverso il contenjmento delle quote del Te-soro nelle sezioni speciali della Banca stessa.IJ controllo rimane attraverso il 70 per centoche il Tesoro possiede delle azioni della Ban-ca nazionale del lavoro, ma in questo modonon si blocca l'aumento di capitale che altri~menti, in mancanza di autorizzazione di cas-sa, come manca nel bilancio al relativo capi-tolo, sarebbe stato bloccato per quanto ri-guarda il versamento degli azionisti minori.

Il secondo articolo aggiuntivo riguarda lastessa materia, anche se si applica ad una se-rie di altri casi e prevede che il trattamentofiscale delle quote di partecipazione ad entipubbHci di natura bancaria abbia il tratta-mento fiscale delle azioni ordinarie o delleazioni a risparmio.

Pertanto, in presenza di emissioni sul mer-cato di titoli partecipativi come prevedono imodificati statuti, per esempio, del Banco diSardegna, e come si prevede nella bozza distatuto della Banca nazionale del lavoro, ititoli rappresentativi di quota di proprietàvengono, dal punto di vista fiscale, assimilatial trattamento delle azioni.

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

C A R O L L O, relatore. La Commissioneè favorevole.

P R E S I D E N T E. Passiamo alla vota-zione.

B O N A Z Z I. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Una brevissima osservazio-ne preliminare: a nostro parere non è mate-ria di legge finanziaria. Queste norme noncomportano nessuna maggiore o minore spe-sa, non regolano il flusso delle spese o delleentrate in nessun modo. (Commenti del Mi-nistro del tesoro).

Questo è già un argomento pregiudizi aieche porta ad esprimere un parere non favo-revole, anche perchè gli emendamenti presen-tati in questo modo e all'ultimo momento

I non consentono a nessuno, nè alla maggio-ranza nè alla minoranza, un esame approfon-dito del loro significato.

Quanto all'emendamento 86. 0.1, parrebbeche questo comporti, nonostante il Ministroci abbia detto che rimane ferma la parteci-pazione al 70 per cento della Cassa depositie prestiti e quindi del Tesoro o deHo Stato al-la Banca nazionale del lavoro, una diminuzio-

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Senato della Repubblica ~ 18360 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ne deUa partecipazione. Se le partecipazionia sezioni di istituto vengono utilizzate per ilversamento di capitale, parrebbe che la con~seguenza sia quella di una minor presenza.:E un'osservazione un po' improvvisata, per-chè abbiamo conosciuto in questo momentol'articolo e quindi il nostro voto è determi~nato soprattutto dalla valutazione pregiudi-ziale che non ci pare materia di legge finan~ziaria.

Meno riserve nel merito si possono averesull'altro articolo, che invece comporta unaparificazione fiscale che appare giusta. Restasoltanto un'obiezione: che anche questa pa~re non sia materia di legge finanziaria.

S P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Francamente sono stu~'pefauo. Noi siamo stati un mese e mezzo inCommissione a discutere la legge finanzia~ria; la discutiamo in Aula da tre settimane.A]]'ultimo momento, l'ultimo giorno, ci siportano tre articoli di questa fatta, con gliemendamenti 86. O.1, 86. O.2 e 86. 0.3, e lidobbiamo discutere a mezzanotte, nel nervo~sisma della maggioranza, nella stanchezzadella maggioranza e nostra. Credo franca-mente che questo sia un modo irresponsabiledi comportarsi nei confronti del Parlamentoe anche un modo truffaldino.

Mi rifiuto di partecipare al voto su questiarticoli, perchè davvero non sono in gradopuramente e semplicemente di valutarli.

Voglio soltanto fare osservare al Presiden-te e al relatore Carollo, che abbiamo presen~tato emendamenti che modificavano la leggen. 468 e ci è stato obiettato che .la legge fi~nanziaria non può modificare la « 468 ». L'ar-ticolo 86. O.3 del Governo modifica la « 468 »,introducendo addirittura nuovi fondi di ri-serva, che non abbiamo avuto possibilità didiscutere e di vagliare in nessuna sede.

Che cosa abbiamo fatto in questi giorni?Ci avete tenuti fermi per 15 giorni aspettan-do il congresso della CGIL. Perchè il Ministroci deve presentare queste questioni all'ulti-mo minuto, alla mezzanotte del penultimo

giorno della discussione della legge finan~ziaria?

Chiedo se questo è un modo serio e re-sponsabile di procedere nei nostri lavori. Aquesto punto devo dire che non credo nep~pure più alle animosità personali: credo pu-ramente e semplicemente che su alcuni pro~blemi, su cui ho discusso cortesemente conTarabini, di applicazione della legge n. 468,il ministro Andreatta abbia la coda di paglia.Sui buoni del tesoro il Ministro prima miha risposto dicendo che siamo sul mercato,come se diminuendo di un punto ~ perchèquesto gli si chiede ~ o di due punti e all~g~gerendo gli oneri al bilancio dello Stato di1.500 o di 3.000 miliardi si uscisse dal merca-to. Ma a chi le racconta queste cose? Alloracredo che anche su questo abbia la coda dipaglia.

Se ha la coda di paglia cercheremo di bru-ciargliela. Però non è ammissibile questomodo di procedere. La correttezza dei rap-porti con il Parlamento e anche con la stes~sa maggioranza la dovete rivendicare tuttiperchè è interesse di tutti.

Non è possibile stare due mesi in Commis~sione e poi discutere articoli di questa porta~ta all'ultimo momento utile!

P I S T O L E S E. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà

P I S T O L E S E. :E inutile dire che miassocio alla protesta generale che è emersain quest'Aula su questi emendamenti (Com-menti dal centro). Si tratta perlomeno dellaprotesta di moite parti politiche. Non credoche sia soltanto la quantità che debba valere,poichè deve valere anche la partecipazionedei vari Gruppi politici.

Devo protestare, onorevole Ministro, perquesti emendamenti presentati all'ultimo mo-mento, senza la possibilità di una pausa diriflessione e di valutazione. Fortunamenteper me conosco la materia bancaria e quindiho la possibilità di improvvisare sul conte-nuto dell'articolo 86. O. 1 da lei presentato.Lei ha fatto modificare gli statuti di alcuniistituti di credito di diritto pubblico contra-

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VIII LegislatUl'aSenato della Repubblica ~ 18361 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

riamente, non dico alla nostra opinione, maa queIJa che è stata sempre una valutazionegiuridica e cioè che gli isiituti di credito didiritto pubblico sono fondazioni con capitalepubblico. Lei ha voluto modificare alcunistatuti come quello della Banca nazionale dellavoro ~ aveva tentato anche di modificarequello del Banco di Napoli, ma non c'è an~cara riuscito ~ consentendo la partecipazio-ne di enti al capitale dell'istituto di creditodi diritto pubblico. Questa partecipazione leiaddirittura non la prevede alla Banca, ma al-le sezioni istituite presso la Banca.

Desidererei avere da lei, onorevole Mini~stro, qualche chiarimento poichè, di frontea emendamenti presentati così all'uhimo mo-mento, dobbiamo cercare di interpretare ilsuo pensiero al di là di quello che risultascritto negli emendamenti stessi.

Volevo quindi dal Ministro qualche chia-rimento sulla partecipazione alle sezioni isti-tuite presso la Banca nazionale del lavoro. Ame risulta che presso gli istituti di creditodi diritto pubblico le sezioni speciali hannoun'autonomia di gestione, ma rientrano nelbilancio generale deH'istituto: almeno al Ban-co di NapoH è così.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Per il Banco di Napoli ha ragione lei, ma allaBanca nazionale del lavoro esiste una pro-prietà a cui partecipa sia la banca sia il Te-soro. Sono strutture diverse.

P I S T O L E S E . Anche noi le chiamiamosezioni staccate autonome, però fanno partedeU'unico bilancio deH'ente pubblico. Ora,s.e lei mi dice che alla Banca nazionale del la-varo vi è questa speciale ripartizione, mi ren-do conto del suo interessamento affinchè lapartecipazione del Tesoro alla sezione specia-le autonoma della Banca possa avere il pri-vilegio e il beneficio di non corrispondere leimposte sugli utili.

Confermo, onorevole Ministro, il nostropensiero di ordine generale. Innanzi tutto ab-biamo dovuto chiedere dei chiarimenti, per-chè non emergeva dal suo emendamentol'impostazione esatta della sua richiesta. Insede di discussione generale lei affermava dinon imitare Mitterrand. Certamente Mitter-

rand ha avuto il coraggio di nazionalizza~ lebanche; ma lei ha fatto di peggio: le sta di-struggendo piano piano. Lei sta cercandopian piano di interferire nelle banche in mo-do da togliere all'istituto di credito la suavera funzione, cioè la funzione di intermedia-zione fra la raccolta dei risparmio e l'investi-mento pubblico. La banca è scoraggiata, ono-revole Ministro, da questa continua interfe-renza del potere politico e perde la sua ca-pacità di selezionare la clientela, per le im-posizioni politiche volte ad agevolare questoo quel cliente. . .

A N D R E A '!' T A, ministro del tesoro.Mi vuoI dtare un solo caso nel quale il Mini-stro del tesoro abbia fatto questo?

P I S T O L E S E. Non dico che lo abbiafatto lei, posso però dire per certo che il po-tere politico lo fa. E posso dide per esperien-za diretta che al Banco di Napoli sono giuntesegnalazioni da parte del Governo ~ ne hole prove ~ e interferenze a favore di alcuneaziende. Non paria poi della SIR perchè ilBanco di Napoli vi era dentro, come pure laBanca nazionale del lavoro che lei ha salvatoe oggi continua a salvare.

Non voglio fare della polemica personale.Lei sa che la stima che ho per lei è cosa di-versa rispetto alla sua funzione politica. . .

P R E S I D E N T E. Senatore Pistolese,resti al tema.

P I S T O L E S E. Chiedo scusa, signorPresidente, ma ho risposto a una interruzio~ne. Sono abitualmente cortese ed educato emi spiace di aver adoperato un tono eccessi-vamente accalora10, ma debbo dire con mol~ta sincerità che il potere politico interferiscecontinuamente nell'elargizione del credito.

D'altra parte il nuovo ente, questo astrosorgente che è oggi il Mediocredito centrale,costituisce un preciso programma di questoGoverno. Dico sempre che il fascismo inven-tò la Banca nazionale del lavoro, che alloranon esisteva mentre oggi è la prima bancad'Italia; oggi questo Governo, o questo regi~me, ha inventato il Mediocredito centrale ei Mediocrediti regionali, che hanno i fondi

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Senato della Repubblica ~ 18362 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ma che non funzionano, perchè abbiamo da-to a quest'istituto un carattere così politiciz~zata che avete tuUo l'interesse a far confluirein esso le varie operazioni bancarie che ven~gano espletate.

Chiedo scusa, ma volevo motivare le ra~gioni di fondo che mi inducono a votare con-tro questo emendamento. Non credo allapartecipazione del Tesoro agli istituti di cre-diti di diritto pubblico; ritengo che questiistituti debbano costituire fondazioni auto-nome, come è sempre stato in passato. Noncredo a queste forme di commistione tra gliistituti di credito e il Tesoro, che domani pos~SODOestendersi ad altre partecipazioni diaziende private, anche se questa situazionenon è prevista in tutti gli statuti. Per questeragioni voteremo contro l'emendamento.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 86. 0.1, presentato dal Go~verno. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

~ approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen~to 86. O.2.

R A S T R E L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Signor Presidente, mirivolgo a lei perchè, anche se non ho unagrossa esperienza parlamentare, essendo inquest'Aula solo da qualche anno, non credoche la Presidenza possa autorizzare la con~tinuità di un dibattito in queste condizioni.Qui si stravolge tutta la filosofia del lavoroparlamentare. In questo momento un parla~mentare della Repubblica italiana si rivolgeal Presidente del Senato per dire che non èin condizione di valutare gli effetti di unemendamento del Governo. . .

P R E S I D E N T E . Senatore Rastrelli,non posso lasciarla continuare...

R A S T R E L L I. Non rivolgo a lei lacensura.

P R E S I D E N T E. Il Regolamento èlegge per noi tutti. Viene presentato un emen-damento, viene discusso, vengono espressitutti i pareri e poi viene votato. Lei non puòassolutamente sostenere che non si possavotare in queste condizioni e andare avantinella discussione.

11 senatore Crollalanza ha partecipato allariunione dei Capigruppo ed è informato be-nissimo che questa sera abbiamo deciso diconcludere l'esame degli emendamenti, adeccezione di quelli che si riferiscono ad arti.coli accantonati. Non ci sono obiezioni pro-cedurali che possano essere accettate. La pre~go, senatore Ra~trelli, di dichiarare, a normadel Regolamento, se è favorevole o contrarioall'emendamento in esame.

R A S T R E L L I. Ritenevo, fino a questomomento, che la Presidenza potesse ancheaccogliere lo sfogo di un componente dell'As~semblea.

P R E S I D E N T E. Anche il Presidentepuò essere stanco; a questo punto, però, è do-vere del Presidente di portare avanti i [avoridel1'Assemblea.

R A S T R E L L I. Non contesto la suafunzione in questa Assemblea, ma sto indi-cando !'impossibilità materiale, logica, mora~le, se vuole, di poter discutere seriamenteemendamenti del Governo che hanno unacerta influenza. Poichè lei mi oppone il Re~golamento nella sua brutale realtà, le dicoche non è neanche giusto che i Capigruppo oil Presidente del Senato decidano di rinviarei lavori dell' Aula fino a tarda notte e poi nes~suno di coloro che decidono su questa mate-ria sia presente qui: è un dato sintomatico.(Proteste dall' estrema sinistra e dal centro.Richiami del Presidente).

Anche perchè con questo sistema e conl'applicazione brutale dd Regolamento, il Go.verno e la maggioranza possono fare quelloche vogliono. Che significato ha avere spesoin un mese 35 sedute di Commissione soltan-to per esaminare gli atti iniziali deHa propo.sta governativa e all'ultimo momento si stra-volgono le situazioni avvalendosi di un Rego.

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Senato della Repubblica ~ 18363 ~ VIII Legislatura

350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

lamento che consente autentici colpi di ma.no? Ecco, signor Presidente, la mia doglianza.

P R E S I D E N T E. Senatore Rastrelli,la Presidenza fa osservare il Regolamento.La prego di tenere conto di questo. Essa ècomprensiva verso tutte le posizioni, com-presa la sua, ma la Presidenza fa osservare ilRegolamento.

S P A D A C C I A. È il Governo, non laPresidenza.

P R E S I D E N T E. Il Governo e laCommissione hanno il diritto di presentareemendamenti fino all'ultimo minuto. Sonostati presentati, stampati e distribuiH.JI Governo li ha illustrati. Si può essere favo~revoli o contrari, però non si può contestarequesto diritto che a norma di Regolamentoè concesso.

R A S T R E L L I. La Presidenza può ac-cogliere una mozione di rinvio. Può esseresottoposta alla Presidenza una richiesta dirinvio per qualche ora di meditazione? Perqualche ora che cosa cambia?

P R E S I D E N T E. Lei parla per dichia~razione di voto.

R A S T R E L L I. Il Gruppo darà quindivoto contrario all'emendamento del Governo.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 86.0.2 presentato dal Gover~no. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

t. approvato.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Signor Presidente, ho presentato in uno spi-rito di umiltà, e con il desiderio di fornirecon la massima trasparenza tutti i dati dellagestione del bilancio, l'articolo aggiuntivo I

86. O.3, che prevede che si costituisca una

riserva per le autorizzazioni di cassa. Natu.ralmente nel testo dell'articolo è chiaro chequesta riserva verrebbe costituita attraversola riduzione delle autorizzazioni di cassa at-tualmente esistenti in bilancio. Il problema,colleghi, è questo. Mi trovo a dover richiede-re 57.000 miliardi di ricorso in termini dicassa al mercato e contemporaneamente misono impegnato di fronte a voi di fare ricor-so al mercato per 48.000 miliardi: esiste unadifferenza di circa 10.000 miliardi la qualenasce dalla difficoltà, a 1ivello di capitolo, dipredeterminare esattamente qual è l'autoriz-zazione di cassa che permette all'ammini-strazione di funzionare.

In questo desiderio di governare col Par-lamento, come contropartita di questa pic~cola riserva di manovra, avrei potuto pre~sentare un provvedimento di variazione, conla riduzione delle autorizzazioni di cassa inmodo da far scomparire o quasi la differenzatra stime e autorizzazioni. Questa è stata unarichiesta pervenuta da parte di diversi cone-ghi, appartenenti a diversi Gruppi, durantequesta discussione e durante quelle degli an~ni pas&ati.

Mi trovo in difficoltà sulla limitata dimen-sione del capitolo in relazione alla necessitàdi prefissare, nel corso dei dodici mesi,un'autorizzazione di cassa che non crei delledifficoltà al sistema dei pagamenti della pub~blica amministrazione. Questo è un temaimportante, perchè fornisce un meccanismoattraverso il quale è possibile al Governopresentare un bilancio che non abbia alcunemigliaia di miliardi di differenza tra i suoiobiettivi di gestione del bilancio e i limiti le-gali che voi approvate qui in Parlamento.

Penso che l'argomento non sia maturo, cheanche nell'ambito della maggioranza vi sianoincertezze e spero che si voglia darmene attoe non mi si accusi per il futuro di avere man-tenuto, per ragioni tecniche, una distanza trale autorizzazioni e gli obiettivi dell'azione delGoverno. Questo crea una latitudine, una di~scrczionalità di comportamenti e, come i col-leghi che mi hanno seguito con quel minimodi simpatia che permette di comprendere icomportamenti sanno, il mio desiderio èchiudere ambiti di discrezionalità del Tesoro,per non avere situazioni che sfuggono di ma-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18364 ~

15 DICEMBRE 1981350. SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOG&\FICO

no e coinvolgere il Parlamento in una poli-tica rigorosa.

Mi rendo conto delle complicazioni tecni-che ~ l~ obiezioni del relatore circa l'oppor-tunità di non intervenire i materia della [eg-ge n. 468 ~ e .credo abbiamo perduto l'occa-sione per permettere al Governo di fare tra-sparenza e :di ricondur.re anche la gestionedel bilancio di cassa sotto un più completoe più stretto controllo parlamentare, comesarebbe s'tata mia intenzione.

Pertanto, ritiro l'emendamento 86. O.3.(Commenti dall'estrema sinistra).

P R E S I D E N T E. Rinvio il seguitodel a discussione alla prossima seduta.

Mozioni

P R E S I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzio della mozionepervenuta alla Presidenza.

P A L A, segretario:

FIORI, LA VALLE, ROMANO, BRANCA,LAZZARI, VINAY, RICCARDELLI, GOZ-ZINI. ~ Il Senato,

rilevato che il sistema radiotelevisivo inItalia è segnato, in questa fase, da incer-tezze paralizzanti. distorsioni e oscurità diprospettive sia nell'area privata che sul ver-sante pubblico, sulla base delle seguenticonsiderazioni:

1) Area privata. .~ La mancata intro~duzione di un piano regolatore dell'etere,che vincoli al rispetto di un quadro norma-tiva le iniziative conseguenti alla prima sen-tenza condizionatamente liberalizzatrice del-la Corte costituzionale, ha prodotto, ed erainevitabile nel clima d'anarchia, tutta unaserie di esiti gravi, che solo a titolo d'esem-plificazione giova ricordare:

a) il mercato nero delle frequenze, cioèl'appropriazione e il commercio di percorsidel segnale radiotelevisivo, frequenze chesono proprietà deIJo Stato, che solamentelo Stato avrebbe dovuto assegnare e che, al

contrario, sono abusivamente occupate e tal-volta vendute poi, da privati, per centinaiadi milioni;

b) la guerra delle potenze fra radio efra TV, ognuna tesa a sopraffare e a nonfarsi sopraffare, con moltiplicazione dellespese d'impianto a tutto scapito delle ini~ziative medio-piccole che, ad esempio, nelcampo della radio, sono quelle che dannovoce ad una moltitudine di gruppi e orga-nizzazioni democratiche;

c) la disparità di comportamento fra chiha ritenuto di organizzarsi per un bacinod'ascolto nazionale e chi ha posto Jimiti diperimetro urbano e zonale alle pr'Jprie ini~ziative.

2) Servizio pubblico. ~ L'occupazione

della RAI per infeudarne ogni scompartoai partiti di Governo appare sempre più vi-stosamente causa di caduta della qualitàdei programmi e di paralisi produttiva, alpunto che:

a) dove la professionalità non è il primofattore di crescita personale, sono inevitabilila frustrazione dei capaci, il progressivo di-simpegno e la ricerca altrove delle occasionidi gratificazione, per cui se la RAI ha oggiun grande patrimonio di risorse professio-nali, sul quadro di eccellenti tecnici, funzio-nari amministrativi. registi, programmisti,giornalisti s'allunga l'ombra deHa discrimi-nazione per sospetto di non rigida sogge~zione al gestore feudale dello spazio e s'in-trecciano così fenomeni di disaffezione e diaccantonamento dei professionisti scomodi;

b) in modo accentuato la RAI viene sna~turandosi da azienda di produzione in mini-stero, e l'esuberanza burocratica è di gab~bia alla produzione, giacchè il personale RAIfinisce per distinguersi in chi produce e inchi lavora contro chi produce: anche que-sta è una consegucnza dell' occupazione del-Ja RAI da parte delle forze di Governo;

c) la disjnformazione ha raggiunto gradiche ricordano i momenti bui della fase pre-riforma: sintomatica è Ja volontà riduttivadeHe manifestazioni per la pace, un temarimosso al quale sono state dedicate cro-nache inadeguate e nessun dibattito; la cul~tura deHa pace ha meno echi, in RAI, della

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Senato della Repubblica ~ 18365 ~ VIII Legislatura

350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 15 DICEMBRE 1981

cultura della violenza; fummo inondati nel1977-78 da immagini di cortei di ragazzimascherati e armati di spranghe o di P-38e che si concludevano con bottiglieria « mo-lotov» e assalti alla polizia e saccheggio divetrine e di negozi; al contrario, oggi l'esplo-sione di vitalità pacifica è censurata o regi-strata con un fastidio del quale non cifurono echi la sera della cacciata di Lamadall'Università di Roma e il distacco dallarealtà rischia di portare a caduta dell'ascol~to anche dei telegiornali,

impegna il Governo:a) a presentare al più presto il suo pro-

getto di regolamentazione della tele e radio-fonia privata, da esaminare congiuntamenteaJle altre proposte già formulate;

b) a favorire, per quanto da esso dipende,le iniziative tendenti a rompere la praticadi ripartizione della RAI in aree di dominiodei partiti di Governo.

(1 - 00055)

Interpellanze

P R E S I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzio delle interpellan-ze pervenute alla Presidenza.

P A L A, segretario:

DE GIUSEPPE, ROSSI, MANCINO, AMA-DEO, BALDI, CODAZZI, DEL NERO, DELPONTE, JERVOLINO RUSSO, FRACASSI,LAPENTA, MARTINAZZOLI, PACINI, SAN-TALCO, VITALE Antonio, D'AREZZO, GO-NELLA, MORLINO, ORLANDO, RUMOR,SARTI, SCELBA, FIMOGNARI. ~ Al Presi-dente del Consiglio dei ministri. ~ Per ave-re immediate notizie sulla gravissima situa-zione venutasi a creare in Polonia e sulle ini-ziative che il Governo ha già intrapreso edintende intraprendere, d'intesa con i Paesialleati, per esprimere la più ferma e la piùdecisa condanna per tale nuovo attentatomosso da un Paese dell'Est europeo control'esercizio di sacrosanti diritti di libertà civi-le e sindacale.

Gli interpellanti chiedono, pertanto, chesiano messe in atto tutte le necessarie ed

opportune manifestazioni di solidarietà conil popolo polacco.

(2 - 00374)

MACALUSO, VECCHIETTI, BUFALlNI,VALORI, CALAMANDREI, PIERALLI, MI-LANI Armelino, PROCACCI, GHERBEZ. ~

Al Presidente del Consiglio dei ministri edal Ministro degli affari esteri. ~ Per cono-

scere:quali iniziative intenda prendere il Gover-

no di fronte alla gravissima decisione delloStato d'Israele di annetter si il Golan siriano;

quali passi voglia compiere per impedireche ancora una volta siano violate le deli-berazioni dell'ONU, con gravi conseguenzeper la pace e la sicurezza nel Medio Orientee nel Mediterraneo, alle quali l'Europa el'Italia sono particolarmente interessate.

(2 -00375)

MALAGODI. ~ Al Ministro degli affariesteri. ~ Per conoscere:

1) le informazioni di cui il nostro Governodispone riguardo alla decisione del Governodi Israele di annettere il Golan;

2) le ripercussioni di ciò su tutta la si-tuazione del Medio Oriente;

3) le direttive del Governo italiano al ri-guardo.

(2 - 00376)

Interrogazioni

P R E S I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzio delle interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

P A L A, segretario:

GRANELLI. ~ Al Ministro degli affariesteri. ~ Per conoscere quali iniziative in-tende adottare il Governo italiano, in tuttele sedi internazionali e nei rapporti bilate-l'ali, a sostegno del ripristino dei diritti delpopolo polacco e del movimento sindacale« Solidarnosc », colpiti da un gravissimo edinquietante ricorso allo stato d'assedio presi-diato dai militari, che annulla le conquiste de-

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Senato della Repubblica ~ 18366 ~ VII I Legislatura

15 DICEMBRE19813s0a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

gli ultimi tempi, impedisce negoziati politiciin clima di normalità ed espone a rischi in-calcolabili una già preoccupante situazioneinternazionale che richiede una ferma difesadel1a sovranità della Polonia sia da qualsiasiinterferenza esterna che dall'uso o dalla mi-naccia dell'uso della forza da parte di altrenazioni.

(3 - 01688)

MALAGODI. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro degli affari esteri.

~ Affinchè vogliano informare il Senato, conla massima urgenza, circa gli avvenimentiin Polonia e circa l'azione che il Governo ita-Hano intende svolgere perchè siano tutelatiin quel Paese fondamentali diritti umani e po-litici, anche in collaborazione con i Paesi del-la NATO e della CEE.

(3 - 01689)

BONIVER, DELLA BRIOTTA, CIPELLI-NI, SPANO, SIGNORI. ~ Al Presidente delConsiglio dei ministri ed al Ministro dell'in.terno. ~ Tenuto conto deJlo sviluppo dram-matico della crisi polacca, sfociata nell'autoc-cupazion~ e nella soppressione di tutte lelibertà, con il triste corollaria degli arrestiin massa, della militarizzazione delle fab-briche e della possibilità della comminazio-ne della pena di morte, gli interrogantichiedono di conoscere se il Governo nonconsideri indispensabile facilitare al mas-simo la concessione più ampia del visto disoggiorno a quei cittadini polacchi che sitrovano nel nostro Paese o che riusoisseroa raggiungerlo.

(3 -01690)

SAPORITO, CONTERNO DEGLI ABBATI,JERVOLINO RUSSO, STAMMATI. ~ Ai Mi-nistri della pubblica istruzione e della sa-nità. ~ Per sapere se sono vere le notiziedi stampa circa {( la guerra» dichiarata con-tro il bimbo handicappato Gianni Alfonsida parte degli altri scolari, dei genitori edei docenti della scuola elementare {( Man-cini» del quartiere Tuscolano di Roma.

In caso affermativo, si chiede di conosce-re quali iniziative si intendono assumere

per consentire il reintegro del giovane han-dicappato nella scuola.

(3 - 01691)

PITTELLA. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed ai Ministri dell' agricolturae delle foreste e dei lavori pubblici. ~

Premesso:che l'uragano che ha imperversato sul-

la Basilicata e sulla fascia costiera tirrenicanei giorni 12, 13, 14 e 15 dicembre 1981ha prodotto danni rilevanti alle case, ai ter-reni ed alle strutture stradali, aggravandoil dissesto già esistente, dovuto alle franedivenute più insidiose dopo il terremoto delnovembre 1980;

che decine e decine di famiglie hannodovuto abbandonare il domicilio nelle con-trade dei comuni di Lauria, Latronico, Ne-mali, Castelluccio e San Severino Lucano perinagibilità dovuta all'invasione dell'acqua;

che gli stessi drenaggi dell'Autostradadel sole hanno ceduto nel tratto tra Lagone-gro e GaIda di Lauria, scossi dalla violenzadella pioggia e del vento, peggiorando gra-vemente la situazione precedente,

l'interrogante chiede di conoscere qualiinterventi di somma urgenza si vogliono di-sporre per affrontare il problema di interiquartieri e di intere contrade, oggi colpiteduramente nel territorio, nelle case, nellecolture.

(3 - 01692)

RICCARDELLI, BRANCA. ~ Al Ministrodi grazia e giustizia. ~ Premesso che saba-to 12 dicembre 1981 alcuni quotidiani na-zionali hanno riferito che in seno alla Com-missione d'inchiesta sulla loggia massonicaP 2 era stato annunciato, da parte di un suocomponente, proprio mentre si discuteva de-gli atti da acquisire per dare inizio alle in-dagini, che ({ una autorità giudiziaria» re-spingerebbe ogni richiesta di copie di attiprocessuali che le fosse rivolta da partedella Commissione stessa, sollevando con-flitti di competenza (rectius: attribuzioni) difronte alla Corte costituzionale;

rilevata l'eccezionale gravità della noti-zia secondo la quale un'autorità giudiziaria

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Senato della Repubblica ~ 18367 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

avrebbe comunicato in via confidenziale, oin altro modo irrituale, l'intenzione di re-spingere, con un atto chiaramente pretestuo-so, una richiesta di una Commissione parla-mentare prima di conoscerne il contenuto eprima ancora che la stessa sia stata formu-lata, il che significa non solo che un magi-strato si propone di ribellarsi, nell'eserci-zio delle sue funzioni, alla legge dello Stato(e precisamente all'articolo 4, primo com-ma, della legge 23 settembre 1981, n. 527,che esplicitamente prevede il potere dellaCommissione «di richiedere copia di attie documenti relativi ad istruttorie o inchie-ste in corso presso l'autorità giudiziaria odi altri organi inquirenti »), ma anche che,su un piano pilt concreto, intende bloccare,ostacolare o, comunque, turbare l'eserciziodelle funzioni e delle prerogative proprie delParlamento, e ciò evidentemente per copri-re responsabilità proprie o altrui, connessealle vicende della famosa loggia massonica,

gli interroganti chiedono al Ministro di farsapere:

1) se sia a conoscenza dell'episodio;2) quale valutazione dia dello stesso, an-

che in considerazione del coinvolgimento dialcuni magistrati nelle vicende della P 2 edelle perplessità, critiche ed accuse suscita-te dalla conduzione di alcune istruzioni sufatti che appaiono legati all'attività di quel-la loggia massonica;

3) se sia a conoscenza dell'identità delmagistrato o dei magistrati che hanno ma-nifestato intenti così aberranti;

4) se, nel caso che la ignori, non ritengache tale identità sia di facile accertamento,considerato il limitatissimo numero di ufficigiudiziari investiti di procedimenti di unaqualche rilevanza sulle vicende della P 2;

5) quali iniziative abbia comunque giàpromosso o intenda promuovere per cono-scerla e per accertare se si tratti di un ma-gistrato singolo o del gruppo dirigente diuno o piÙ uffici giudiziari complementari;

6) quale rilevanza disciplinare, ed even-tualmente penale, assegni a tale o a tali com-portamenti e quali misure cautelari intendain ogni caso proporre in via di urgenza alConsiglio superiore della Magistratura.

(3 -01693)

FIMOGNARI, FORNI, JERVOLINO RUS-SO, D'AGOSTINI, MARIOTTI, SPITELLA,SCHIANO. ~ Al Ministro dei beni culturalie ambientali. ~ Per sapere:

se sia a conoscenza del fatto che ilMuseo civico di Rimini si può visitare chie-dendo le chiavi del locale al gestore di unvicino bar, che i beni del Museo non sonoinventariati, che manca di un registro cro-nologico di entrata e che negli ultimi tempisono scomparsi numerosi reperti;

se non ritenga urgente un interventosulla Regione affinchè provveda a far assi-curare dall'Amministrazione comunale lacustodia continuativa del Museo o, in man-canza, a disporre la chiusura dello stesso.

(3 - 01694)

LA VALLE, VINAY. ~ Al Ministro degliaffari esteri. ~ Per conoscere:

quali iniziative il Governo italiano, cometale e come membro della CEE, intendaintraprendere per ottenere il ripristino deldiritto internazionale violato dall'annessioneismeliana del Golan;

quali passi intenda muovere nei confrontidel Governo di Israele, il quale ha dichia-ratamente voluto ottenere nel giro di pocheore la ratifica della Knesset al fatto com-piuto per impedire qualsiasi tentativo dellacomunità internazionale e di altri Governivolto a scongiurare tale nuova violazionedei diritti dei popoli nel Medio Oriente.

(3 - 01695)

POZZO, CROLLALANZA, FILETTI, FINE-STRA, FRANCO, LA RUSSA Antonino, MAR-CHIO, MITROTTI, MONACO, PECORINO,PISANÖ, PISTOLESE, RASTRELLI. ~ AlPresidente del Consiglio dei ministri ed alMinistro degli affari esteri. ~ Per conosce-re le informazioni delle quali sono in pos-sesso circa la mossa a sorpresa posta inessere, da parte del Governo israeliano, conl'approvazione improvvisa in Parlamento diun disegno di legge che estende la legisla-zione, la giurisdizione e l'amministrazionedi Israele sulle alture del Golan siriano, oc-cupate dallo Stato ebraico nel 1967.

Tenuto conto delle motivazioni del Gover-no israeliano tese a presentare il colpo di

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Senato della Repubblica ~ 18368 ~ VI II Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

scena come un atto dovuto al miglioramen-to delle condizioni civili delle popolazionidel Golan, gli interroganti chiedono di co-noscere quali passi il Governo italiano hacompiuto o intenda compiere presso il Go~verno israeliano per garantire il manteni-mento delle condizioni di sicurezza e di pa-ce in Medio Oriente e, in particolare, qualigaranzie abbia ricevuto affinchè l'atto uni-laterale di Israele non inneschi nuovi e gra-vissimi motivi di tensione in Medio Oriente.

(3 -01696)

FINESSI, NOCI, FOSSA. ~ Al Ministrodell'interno. ~ Premesso che il giorno 10 di-cembre 1981 l'Associazione ciechi di guerraaveva, con una pacifica manifestazione da-vanti a Palazzo Madama, richiamato l'atten-zione del Senato per sollecitare il parere suldecreto delegato per il definitivo riordina-mento delle pensioni di guerra;

constatato che si trattava di una sessan-tina di ciechi venuti da ogni parte d'Italiacon i propri accompagnatori e guidati dalloro presidente, pluridecorato generale disquadra aerea,

gli interroganti chiedono di conoscere lemotivazioni che hanno indotto le forze del-

l' ordine ~ al comando del funzionario di po-lizia Salvatore Luongo ~ ad intervenire ino-pinatamente, dimostrando di non essere ingrado di mantenere sotto controllo una ma-nifestazione di inermi cittadini che esprime-vano legittime richieste, caricando ed insul-tando i loro dirigenti con un comportamen-to che nulla ha a che vedere con una poli-zia che deve essere soprattutto democraticae responsabile come detta la nostra Costitu-zione repubblicana e come è ribadito nellospirito della recente riforma della pubblicasicurezza.

(3 -01697)

IVIARCHETTI, GRANELLI, ORLANDO. ~

Al Ministro degli affari esteri. ~ Per cono-scere:

il giudizio del Governo sulla inquietantedecisione unilaterale dello Stato di Israele,adottata in contrasto con le risoluzioni del-l'ONU e con lo stesso processo di pace av-viato a Camp David;

quali iniziative si pensa di sviluppareper far fronte tempestivamente al preoccu-pante aggravamento della situazione nel Me-dio Oriente, sulla base delle posizioni di prin-cipio contenute nella dichiarazione di Vene-zia dei dieci Paesi della CEE e ribadite anchedi recente dall'Italia.

(3 - 01698)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

CIOCE. ~ Al Ministro dei trasporti. ~ Pre-

messo che la X Commissione della Cameradei deputati, in data 23 luglio 1981, ha impe-gnato il Governo a definire in tempi brevi, ecomunque non oltre il 31 dicembre 1981, laquestione relativa alle norme regolamentaridisciplinanti l'intera materia delle concessio-ni di viaggio per le Ferrovie dello Stato, conparticolare riguardo a nuove norme in favo-re dei pensionati delle Ferrovie dello Stato,l'interrogante chiede di conoscere quali prov-vedimenti il Ministro intenda adottare in fa-vore dei pensionati delle Ferrovie dello Stato,i quali, avendo maturato l'anzianità necessa-ria, non hanno ottenuto, nonostante ripetutesollecitazioni e reiterate promesse, la carta dilibera circolazione sulla rete ferroviaria mas-simale.

Il rilascio della carta di libera circolazio-ne, già disposto in favore di alcune catego-rie, viene invece negato, a parità di grado edi anzianità, a pensionati dello Stato chehanno raggiunto la posizione di quiescenzain periodi precedenti rispetto a coloro ai qua-li il diritto è stato riconosciuto.

Tale discriminazione rappresenta un fattoingiusto ed intollerabile che penalizza i piùanziani e crea chiaramente una disparità ditrattamento tra pensionati della stessa ammi-nistrazione.

(4 -02482)

CONTERNO DEGLI ABBATI. ~ Al Mini-stro della pubblica istruzione. ~ Per sapere:

se è a conoscenza della difficile situa-zione dell'istituto professionale industriale

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Senato della Repubblica ~ 18369 ~ VIII Legislatura

15 DICEMBRE1981350a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

di Stato «A. Odero» di Genova~Sestri e, inparticolare, se conosce gli esposti più voltepresentati contro l'operato del preside di det~to istituto riguardo alla corresponsione dicompensi per lavoro straordinario per pre~stazioni non effettuate dal personale non do-cente, al pessimo funzionamento o allo sman~tellamento di officine e laboratori (la cui agi~bilità è assolutamente necessaria agli stu-denti) e alla qualità delle spese documentate,nonchè contro il comportamento della pre~sidenza nei confronti degli organi collegi alie nell'applicazione dei decreti delegati;

quali sono ~ essendo stati inviati pres~so l'istituto « Odero », in periodi diversi,ispettori ministeriali ~ le conclusioni a cuigli ispettori sono giunti e come il Ministrointende provvedere per evitare che la situa-zione peggiori, con ulteriore grave danno perla scuola e per gli studenti.

(4 -02483)

MURMURA. ~ Al .Ministro dell'interno.~ La Giunta municipale di Vazzano, con

deliberazione n. 213 del 31 agosto 1981, ebbead assumere, con decorrenza dal giorno suc~cessivo, 10 settembre, un'inserviente cuoca,dichiarando tale atto immediatamente ese~cutivo onde consentire l'inizio sollecito del-l'occupazione alla prescelta.

Non avendo, però, l'Amministrazione di~mostrato uguale sollecitudine nell'invio delladeliberazione al Comitato regionale di con-trollo di Catanzaro, spedita soltanto nel~l'ultima decade di settembre, la decisione diannullamento da parte dell'organo di con-trollo è intervenuta quando gli stipendi era~no stati corrisposti per tre mesi e, comun-que, dopo che la nominata aveva prestatola propria attività lavorativa.

In relazione a tale non nuovo comporta-mento degli amministratori di quell'Ente lo-cale, l'interrogante chiede di conoscere ilparere del Governo ed il suo giudizio sulleeventuaJi responsabilità dei componenti lasuddetta Giunta municipale.

(4 -02484)

PISANÖ. ~ Al Ministro dei trasporti. ~

Per sapere:in base a quali motivi, la sera di gio.

vedì 10 dicembre 1981, nonostante l'ottimavisibiJità seguita ad alcune ore di nebbiapomeridiane, venivano ugualmente soppres~si tutti i voli serali da Milano per Romae viceversa;

se è mai possibile che poche ore dinebbia all'aeroporto di Linate, del restonormali nel periodo invernale, possano met~tere in crisi l'intera organizzazione dell'avia-zione civile italiana.

(4 - 02485)

PINNA, ANGELIN, MARTINO, GHERBEZ,SEGA. ~ Al Ministro dell'interno. ~ Persapere:

se gli risulti che un agente in servizio daalcuni anni presso la Questura di Venezia,certo Angelo Loriga, di 26 anni, di Sassari,si è suicidato sparandosi al cuore con lapistola di ordinanza;

se risulti vera la notizia secondo la qualeil Loriga avrebbe lasciato un messaggio nelquale spiega le ragioni dell'insano gesto, le~gato, pare, al suo mancato trasferimento aMilano ove vive la moglie;

se, trattandosi di un suicidio avvenuto apoca distanza di tempo da quello verifica-tosi in Oristano per identico motivo, il Mi-nistro non ritenga urgente ed opportuno ac~clarare i fatti onde accertare l'esistenza omeno di responsabilità, atteso che la que-stione dei trasferimenti diviene sempre piùmotivo di turbamento fra gli agenti e didimissioni dal servizio e che, talvolta, siconclude ~ purtroppo ~ tragicamente.

(4 - 02486)

NERI. ~ Al Ministro delle poste e delletelecomunicazioni. ~ Per conoscere i mo-tivi per i quali la direzione della RAI-TVnon ha mai risposto alla richiesta formula-ta il 20 gennaio 1978 da ben 186 abitantidelle frazioni di Canal e Sanzan del comu-ne di Feltre, Carpen e Borgo del comunedi Quero, Caorera del comune di Vas e Mar~ziai del comune di Lentiai, richiesta indi-rizzata al fine di ottenere l'installazione di

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VIlI Legislatura'<:emuo delia R~rul¡b{1L> ~ 18370 ~

15 DICEMBRE 1981350a SEDUTA A~::>mÜBLEA"

RESOCONTO STE~OGRAF1rO

un ripetitore televisivo per la zona compren~dente le frazioni precisate.

L'interrogante fa notare che la mancatarisposta appare tanto più grave se si consi-dera:

a) che le ricezioni televisive nella zonadi cui trattasi sono pessime da sempre, siaper il IO come per il 20 canale;

b) che i sottoscrittori pagano l'importodel canone di abbonamento alla RAI-TV nel-la stessa misura di ogni altro abbonatoitaliano che, a buon diritto, ma diversa-mente, fruisce del servizio televisivo in modosoddisfacente;

c) che la zona per la quale si lamentail disservizio televisivo è caratterizzata dauna forte depressione economica e che, indetta zona, al bassissimo grado del redditoeconomico familiare si aggiunge, per fattoriclimatici ed ambientali, un'assai scarsa pos-sibilità di utili informazioni e di oneste, nor~mali distrazioni;

d) che la popolazione, già provata dalleguerre e dall'emigrazione, è ormai ridotta avecchi e pensionati per i quali lo svago te-levisivo resta l'unica possibilità di evasioneda una realtà sconsolante;

e) che, memori di una tradizione che lionora e incuranti dei mille esempi di disim-pegno, favoritismi e parassitismi che la cro-naca nazionale offre quotidianamente, i sot-toscrittori si erano dichiarati disposti a dareun concreto e sostanzioso contributo all'in~stallazione di detto ripetitore.

L'interrogante chiede, pertanto, che, oltrea provocare l'attesa, doverosa risposta, il Mi~nistro dia concrete disposizioni in favoredeIl'accoglimento della richiesta per dare unagiusta soddisfazione ad una popolazione pro-vata e meritevole e per mettere fine ad unasituazione di evidente sperequazione sociale.

(4 - 02487)

PINNA, MARGOTTO, MARTINO, GATTI.~ Al Ministro dei lavori pubblici. ~ Pre-

messo che gli interroganti altre volte si so~no fatti carico di segnalare al Ministero legravi carenze dell'Istituto autonomo per lecase popolari di Cagliari in ordine al riscat-to degli alloggi, senza peraltro ottenere ri~

sposte confacenti, si chiede di conoscerese il Ministro non ritenga opportuno dispor-re per un'indagine al fine di acclarare quan-to di vero esiste nella aritica ¡popolare se-condo la quale, da qualche tempo a questaparte, si verificherebbero agevolazioni inviolazione di classifiche a suo tempo predi~sposte per il riscatto degli alloggi popolari.

(4 -02488)

PINNA, CORALLO, MARGOTTO, GATTI,MARTINO. ~ Al Ministro della difesa. ~

Per sapere:se corrisponda al vero la notizia secon-

do la quale due missili aria-superficie, in-nescati, sarebbero caduti nella mattinata diieri, 14 dicembre 1981, da un elicottero« AB-204» della Marina militare levato si involo dalla base di Catania per una missioneaddestrativa;

se corrisponda, altresì, al vero che losganciamento è avvenuto mentre l'elicotterosorvolava la località «Paradiso degli Aran~ci », in territorio di Catania ed in prossi-mità della costa;

se i missili siano stati localizzati ondeevitare pericoli.

In particolare, si chiede di conoscere lecause che hanno provocato 10 sganciamento,atteso che, da qualche tempo a questa par-te, si vanno inspiegabilmente verificandosigravi incidenti durante le manovre di elicot~teri mili tari.

(4 - 02489)

PETRONIO. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed ai Ministri del lavoro e dellaprevidenza sociale, del tesoro e delle parteci~pazioni statali. ~ Per sapere se non si ri-tenga:

di procedere all'esame ed all'approva-zione dello schema di provvedimento ~ piùvolte preannunciato ~ relativo alla elevazio~ne del periodo indennizzabile della cassa in-tegrazione guadagni per i lavoratori delle zo-ne meridionali, in attesa di avviarli ad unnuovo lavoro;

di ripristinare il ciclo produttivo degliimpianti SIR di Lamezia Terme, più voltepreannunciato;

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~el1alO della Repubblica VI Il Legislatura~ 18371 ~

15 DICEMBRE 1981""""'~~~~-~--

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ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO350a SEDUTA

di dare tempestiva, rassicurante rispostaa migliaia di lavoratori che attendono diessere utilizzati in maniera produttiva, non-chè alle organizzazioni sindacali che li rap-presentano e che responsabilmente evidenzia-no anche fondate preoccupazioni per l'ordinepubblico in quanto i lavoratori potrebberoprocedere spontaneamente ad incontrollatemanifestazioni di protesta.

(4 - 02490)

Interrogazioni, svolte in Commissione

A norma dell'articolo 147 del Regolamen-to, le seguenti interrogazioni, relative allasituazione venutasi a determinare in PO'lo-nia, sono state svolte presso la 3a Commis-sione permanente (Affari esteri) nella sedutan. 69 del 14 dicembre:

n. 3 - 0168R, del senatore Granelli;

n. 3 - 01689, del senatore Malagodi.

Ordine del giornoper la seduta di mercoledì 16 dicembre 1981

P R E S I D E N T E. Il Senato torneràa riunirsi in seduta pubblica oggi, mercole-dì 16 dicembre, alle ore 18, con il seguenteordine del giorno:

I. Elezione di un membro supplente dell'As-semblea parlamentare del Consiglio d'Eu-ropa.

II. Seguito della discussione del disegno dilegge:

Disposizioni per la formaÚone del bi-lancio annuale e pluriennale deHo Stato(legge finanziaria 1982) (1583).

La seduta è tolta (ore OJO di mercoledì16 dicembre).

Dott. FRANCESCO CASABlANCA

Consigliere preposto alla direzione delServizio dei resoconti parlamentari