senatodella repubblica · 2011. 3. 15. · musicale, tenendo presenti esdusivamente leesigenze...

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SENATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 577a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO GIOVEDì 10 MARZO 1983 Presidenza del vice presidente OSSICINI, indi del vice presidente COLOMBO INDICE CONGEDI E MISSIONI . . . . . Pago3 DISEGNI DI LEGGE Approvazione da parte di Commissioni permanenti 3 Presentazione di relazione e del testo de- gli articoli . . . . . . . . . . . 3 Approvazione di questione sospensiva: «Nuove norme previdenziali ed assisten- ziali per i lavoratori dipendenti da impre- se cooperative e non, che manipolano, tra- sformano, commercializzano i prodotti agricoli e zootecnici» (958), d'iniziativa de! senatore Antoniazzi e di altri senatori: PRESIDENTE ... ANTONIAZZI(PCl) .. CAROLLO(DC) .. GRAZIOLI (DC) . .. MITROTTI (MSl-DN) ROMEI (DC), relatore .. SCEVAROLLI (PSI) Discussione: «Interventi straordinari nel settore dello spettacolo» (2093). Approvazione di questione sospensiva: PRESIDENTE . . . . . . . 32 e passim .. BOGGIO (DC), relatore 29, 32, 34 CANETTI (PCl) 15 ...COLOMBOVittorino (V.) (DC) 27 ... D'AMICO (DC) 24 '" MADONIA (MSl-DN) 32 TIPOGRAFIA DEL SBNATO (1200) ~ 4 * MASCAGNI (PCl) .......... Pago5 ROCCAMONTE (PSDI) ......... 33 RUHLBONAZZOLA (PCl) ........ 32 SIGNORELLO, ministro del turismo e dello spettacolo .... * SPADACCIA (Misto-PR) ULIANICH (Sin. Ind.) ZITO (PSI) . . . . DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE A PRO. CEDERE IN GIUDIZIO Trasmissione GOVERNO Trasmissione di documenti 36 36 35 38 38 39 37 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI Annunzio di interrogazioni . . . . . Annunzio di risposte scritte ad interroga- zioni . . . . . . . . . . . . . . . Interrogazioni da svolgere in Commissione Per lo svolgimento di interpellanze: PRESIDENTE ... POZZO (MSl-DN) ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTA DI MARTEDI' 15 MARZO 1983 . . . . . . 34 33 20, 32 14, 33 4 3 40 40 44 40 40 44 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di- scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

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  • SENATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

    577a SEDUTA PUBBLICA

    RESOCONTO STENOGRAFICO

    GIOVEDì 10 MARZO 1983

    Presidenza del vice presidente OSSICINI,indi del vice presidente COLOMBO

    INDICE

    CONGEDI E MISSIONI . . . . . Pago3

    DISEGNI DI LEGGE

    Approvazione da parte di Commissionipermanenti 3Presentazione di relazione e del testo de-gli articoli . . . . . . . . . . . 3

    Approvazione di questione sospensiva:

    «Nuove norme previdenziali ed assisten-ziali per i lavoratori dipendenti da impre-se cooperative e non, che manipolano, tra-sformano, commercializzano i prodottiagricoli e zootecnici» (958), d'iniziativa de!senatore Antoniazzi e di altri senatori:

    PRESIDENTE . . .ANTONIAZZI(PCl)

    .. CAROLLO(DC) . .GRAZIOLI (DC) .

    .. MITROTTI (MSl-DN)ROMEI (DC), relatore

    .. SCEVAROLLI(PSI)

    Discussione:

    «Interventi straordinari nel settore dellospettacolo» (2093).Approvazione di questione sospensiva:

    PRESIDENTE . . . . . . . 32 e passim.. BOGGIO(DC), relatore 29, 32, 34

    CANETTI (PCl) 15... COLOMBOVittorino (V.) (DC) 27... D'AMICO (DC) 24

    '" MADONIA (MSl-DN) 32

    TIPOGRAFIA DEL SBNATO (1200) ~ 4

    * MASCAGNI (PCl) . . . . . . . . . . Pago5ROCCAMONTE(PSDI) . . . . . . . .. 33RUHLBONAZZOLA(PCl) . . . . . . .. 32SIGNORELLO,ministro del turismo e dellospettacolo . . . .

    * SPADACCIA(Misto-PR)ULIANICH (Sin. Ind.)ZITO(PSI) . . . .

    DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE A PRO.CEDERE IN GIUDIZIO

    Trasmissione

    GOVERNO

    Trasmissione di documenti

    36363538383937

    INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

    Annunzio di interrogazioni . . . . .Annunzio di risposte scritte ad interroga-zioni . . . . . . . . . . . . . . .Interrogazioni da svolgere in Commissione

    Per lo svolgimento di interpellanze:

    PRESIDENTE . . .POZZO (MSl-DN)

    ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTA DIMARTEDI' 15 MARZO 1983 . . . . . .

    3433

    20, 3214, 33

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    N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

  • Senato della Repubblica ~ 3 ~ V1I1 Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    Presidenza del vice presidente O S S I C I N I

    P RES I D E N T E. La seduta è aper~ta (ore 16,30).

    Si dia lettura del processo verbale.i

    I

    C O L O M B O V I T T O R I N O (V.), Isegretario, dà lettura del processo verbale '

    Idella seduta del giorno precedente.

    P RES I D E N T E. Nonessendovi Iosservazioni, il processo verbale è approvato. i

    iII

    ICongedi e missioni

    P RES I D E N T E. Sono in congedoi senatori: Andreatta, Baldi, Bev:ilacqua, Brez~zi, Damagio, Degola, Della Porta, Deriu, DiLembo, Di Nicola, Fimognari, Fossa, La-vezzari, Mazzoli, Napoleoni, Procacci, Recu~pero, Ripamonti, Riva, Taviani, Toros e Ver-naschi.

    Disegni di legge, presentazione di relazionee del testo degli articoli

    P RES I D E N T E. A nome della 4aCommissione permanente (Difesa), in data9 marzo 1983, il senatore Oriana ha presen~tato la relazione ed il testo degli articoli,approvato in sede redigente dalla Commis~sione stessa, per il disegno di legge: « Ag~giornamento della legge 5 maggio 1976, nu-mero 187, relativa alle indennità operativedel personale militare» (2188) (Approvatodalla Camera dei deputati).

    Disegni di legge, approvazione da parte diCommissioni permanenti

    P RES I D E N T E. Nelle sedute diieri, le Commissioni permanenti hanno ap-provato i seguenti disegni di legge:

    2!' Commissione permanente (Giustizia);

    «Aumento dell'indennità spettante agliesperti componenti dellle sezioni spec:ializ~

    zate agrarie» (1997) (Approvato dalla 4aCommissione permanente della Camera deideputati) ;

    3" Commissione permanente (Affariesteri) :

    « Integrazione alla legge 16 maggio 1977,n. 306, di ratifica ed esecuzione della Con-venzione universale per il diritto di autare,eon prot'0colli, adattata a Parigi il 24 luglio1971» (2157) (Approvato dalla 3a Commis-sione permanente della Camera dei depu~tati);

    lO'L Commissione permanente (Indu-stria, commeroio, tUlr:Ìsm'0):

    «Modifica della disciplina relativa allaesportazione delle essenze agrumaDie e dei

    l'0Do deJlÌivati» (2068);

    12a Commissione permanente (Igie-ne e sanità):

    «BiodegradabiHtà dei detergenti sinteti~ci» (482~B) (Approvato dalla 12a Commis~sione permanente del Senato e modificatodalla 14a Commissione permanente della Ca-mera dei deputati), con modificazioni.

    Governo, trasmissione di documenti

    P RES I D E N T E. H Ministro di graziae giustizia, con lettera in data 8 ma:rw 1983,ha trasmesso, ai sensi dell'artioolo 16 dellalegge 22 maggio 1978, n. 194 ~ per Ilaip'ar:tedisua competenza ~ la relazione, per l'anno1982, sull'attuazione della legge contenentenorme per la tutel'a sociale deLla maternitàe sull'interruzione volontapia della graviÌ,dan~za (Doc. LVIII, n. 4).

    Tale documento saJrà inviato aBe Commis-'sioni permanenti 2" e 12a.

    In relazione al medesimo adempimento de~mandato dalla cita t'a legge al Ministro dellasanità, quest'ultimo, oon Jettera in data 9

  • Senato della Repubhlzca~ ~

    5778 SEDUTA

    ~4~ VIII L~gis!(ltura

    ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO 10 MARZO 1983

    marzo 1983, ha comunicato aHa Presidenzache la sua relazione sarà presentata al.le Ca.mere ~ dopo aver completato l'acquisizionedei dati richiesti alle Regioni ~ entro il cor.rente mese di marzo.

    Domande di autorizzazione a procedere ingiudizio, trasmissione

    P RES I D E N T E. Il Ministro di graziae giustizia ha trasmesso la seguente domandadi autorizzazione a procedere in giudizio:

    contro il senatore Vitalone, per H reatodi cui agli aJrticoli 31 e 41, lettera b), deUalegge 17 agosto 1942, n. 1150, come modifi-cati dall'articolo 13 dell.a legge 6 agosto1967, n. 765, e dagli articoli 1 e 17 de1la legge28 gennaio 1977, n. 10 (violazione di normein materia urbanistica) (Doc. IV, n. 91).

    Discussione del disegno di legge:

    «Interventi straordinari nel settore dellospettacolo» (2093)

    Aipprovazione di questione sospensiva

    P RES I D E N T E. L'ordine del gior-no reca la discussione del disegno di legge:«Interventi straordinari nel settore dellospettacolo ».

    Dichiaro aperta la discussione generale.È iscritto a parlare il senatore Mascagni,

    il quale, nel corso del suo intervento, svol-gerà anche gli ordini del giorno da lui l're.sentati insieme con altri senatori. Si dialettura degli ordini del giorno.

    C O L OM B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

    Il Senato,

    considerato che gli articol,i 68, 69 e 70della legge n. 312 del 1980 hanno discipli-nato la materia riguardante il oumulo di im-pieghi per i musicisti dipendenti dai Conser-vatori di musica e da istituti di produzionemusicale, tenendo presenti esdusivamentele esigenze dei Conservator.i e lo stato giu-ridico ed economico del personale civiledello Stato,

    rilevato che l'applicazione in via analo-gica della medesima normativa agli istitutidi produzione musicale provoca gravi diffi~coltà a danno di un normale funzio11lamentodelle orchestre gestite dai predetti istitutidi produzione musicale,

    impegna il Governo:

    a riesaminare !'intera materia ai fini di'.tn esauriente chiarimento giuridico relativoai contratti di collaborazione che gli istitutidi produzione mus.icale sono autorizzati dal-l'articolo 68 della citata legge n. 312 del 1980a stipulare eon musicisti dipendenti dai Con-servatori di musiea.

    9.2093.2 MASCAGNI, CHIARANTE, RUHL Bo-

    N:AZZOLA, BERTI, PAPALIA, Mo-

    RANDI, ROMEO, FRAGASSI

    Il Senato,

    facendo riferimento alle attivÌità musica-li all'estero nel campo 1irico e concertistico,sovvenzionate dal Ministero dello spettacolo;

    consJ.derato che le singole iniziative ri-vestono una rilevante importanza nel quadrodello sviluppo dei rapporti culturali tra Pae-si diversi, alla condizione che i complessi ei concertisti italiani prescelti per taId attivitàrispondano a requisiti di riconasciuto valoreartistico anzitutto all'interno del Paese,

    impegna il Governo:

    ad esaminare con il massima rigore esulla base di una adeguata documentazionele domande di sovvenzione per iniziative mu-skali .all'estero, anche con riferimento all'im-partanza delle istituzioni straniere invitantie alla rilevanza delle sedi desti'llJate a tal~manifestazioni;

    a sottoparre comunque le diverse do-mande di sovvenziane, aoqui's.Ho il parere de.gli organi consultivi di cui al terzo commadell'articolo 2 del disegno di legge in esame,alla commissione centrale per la musica, or-gano. istituzionale al qUaJle sono demandatespecifiche funzioni in proposito.

    9.2093.3 M,'\SCAGNI, CHIARANTE, RUHL Bo-NAZZOL.

  • Scnato della Repubblica ~5~ VIII Legislatura

    10 MARzo 1983

    ~~~~~~---==-,.~~==..~=-- --=-c

    577a SEDUTA A~;SJ.::MBLEA . RESOCONTO STEt\OGRAFICO

    Il Senato,

    considerate le difficoltà di ordine finan~ziario e organizzativo che ostacolano un' or~ganica diffusione delle attività musicali par~ticolarmente nel Mezzogiol'llo;

    tenuta presente.Ja J:1ilevante'attività e po~tenzialità produttiVia delle Il O'rchestre sinfo-niche di espressione regianale,riconosciutedal Ministero dello spettacolo;

    rileViato che in pratica tali orchestre nansono in candizione di Tealdz:zJarepubblichemanifestazioni su invito di società di con~certo o di altre istituzioni musicali già sov-venzionate dallo Stato, in quanto tali atti~vità, fuori dalle sedi abitua.li di eserciziadelle orchestre medesime, non -sono presein considerazione ,da parte del Ministeroai fini deHesovwnzioni,

    impegna ,il Governo:

    'a studiare ed attuare una specifica J1:or~mativa che, assicurando aJlle orchestre inquestiO'ne un congruo riconoscimento delle100roattività fuO'ri sede su ilIlvito di istitu-zioni musicali sovvenzionate dallo Stato, fa-vorisca al massimo la diffusione della musi-ca sinfanica in intere aree del Paese che an~cara ne sono oompletamente prive.

    9.2093.4 MASCAGNl, CHIARANTE, RUHL Bo-

    NAZZOLA, BERTI, PAPALIA, Mo-

    RANDI, ROMEO, FRAGASSI

    P RES I D E N T E. Il senatore Ma~scagni ha facoltà di parlare.

    * M A S C A G N I. Signor Presidente, si-gnor Ministro, in occasione dell'esame dellalegge 17 febbraio 1982, n. 43, sullo spetta~colo ci sembrò possibile e giusto dare unainterpretazione relativamente positiva al con-cetto di legge-ponte, aspetto su cui si intrat~tennero lo stesso Ministro e il relatore. Leg-ge-ponte quindi evidentemente verso le ri~forme e il riordinamento globale dei trefondamentali settori dello spettacolo: mu-sica, prosa e cinema.

    Il collega Canetti e io ci soffermammosu alcuni aspetti salienti dei settori di atti-vità in esame per cogliere e valorizzare due

    elementi che sembravano prendere in mododefinitivo quota in quella contingenza, ri-spetto alla situazione di lunga e pigra sta-gnazione in cui per anni e anni era 'Versatolo spettacolo, considerato ~ a Jivel1lo go-vel1nativo ~ come una rea'ltà indiiSmta dafar genericamente sopravvivere. I due e:le~menti da noi individuati segnavano due mo-menti di attesa, due filoni di speranm, unavolontà anzitutto, che pareva ,suffidente:men-te esplicita, di avviar.SiÌ con H necessarioimpegno verso l'entrata in vigore delle nuo-ve discipline per i riordinamenti dei settori.Non dimentichiamo che in quel periodo sistava lavorando intorno al progetto di leg~ge per la prosa e si stava conducendo unaindagine conascitiva sulle attività musica~li, mentre alla Camera si stava esaminandoil disegno di legge sul cinema. Un secondoelemento sembrava indicare una aperturae incoraggiare la ricerca di un impegno uni-tario, di un ragionevole accordo, del mani~festarsi di una volontà di approfondimentodelle specifiche problematiche dei tre set-tori, con !'indicazione di misure rivolte, al~meno in parte, a dare sistemazione a singo-li aspetti tecnico-organizzativo-finanziari, conl'affermarsi di una visione opportunamentecorrelata tra musica, prosa e cinema. Suqueste basi di ricerca ci sembrò opportunodiffonderci in una analisi del testo di leg-ge eon ampie proiezioni verso il raggiungi-mento dell'altra sponda, come disse il cal-lega Canetti riferendosi con qualche speran-za al completamento del ponte in costru-zione.

    Voglio citare qualche parola detta dal Mi-nistro in occasione di quel dibattito. Il Mi-nistro ebbe a dire, ad un certo momento,nella sua replica: « Desidero richiamare l'at-tenzione dei colleghi sulla portata di questalegge. Non si tratta di uno dei soliti inter~venti straordinari; il disegno di legge oggijn discussione vuole rappresentare una sor-ta di ponte tra il vecchio e il nuovo, unessenziale ed inderogabile momento di at-tenzione, nei diversi settori dello spettaco-lo, acciocchè le nuove riforme possano ca-larsi sulle attività vive, in pieno fervore,assecondando in ciò quelli che sono i fer-menti spontanei...» e via di seguito. Sono,queste, affermazioni di un certo interesse.

  • Senato della Repubblica ~ 6 ~ VI II Legislatura

    10 MARzo 1983S77a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

    Mi si consenta di soffermarmi, in parti-colare, sul settore musicale ~ il collegaCanetti si soffermerà sugli altri due set-tari ~ che presenta i problemi più cam-plessi, quanto meno dal punto di vista diuna legge di finanziamento come quella chestiamO' esaminandO'. Basti cansiderare chedei 269 miliardi di stanziamento straordina-rio, previsti dalla legge-ponte '11.43, ben 181riguardavano le attività musicali. Ebbenesui problemi della musica i[ ministrO' Signo-rello ebbe ad esprimersi in termini chiarie, direi, in termini beneauguranti. Nai af-frO'ntammo il problema della insufficienzadei fandi e il Ministro ebbe ad affermaretestualmente: «L'osservazione del callegaMascagni, che i fondi destinati allo spetta-cala sono insufficienti, non rispecchia sem-plicemente intuibili difficaltà finanziarie,ma riflette pregiudizi e mentalità che van-nO' chiariti e superati ». Questa frase sem-bra un po' sibi1lina e forse poteva parta-re ad una certa incamprensiane negli am-bienti politici rispetto ai problemi dellaspettacalo. Alla mia osservazione che trai due settori delle attività musicali ~ entilirici ed altre attività ~ esistevanO' ancorafO'rti squilibri, il MinistrO' non solo accettòdi buon gradO' l'asservazione che avevo fat-to, ma in un certo senso rincarò la dase.EccO' le sue precise parale: «.colga l'occa-sione dell'accenno fatto dal collega Masca-gni per dire che c'è un prablema di riequi-librio tra gli enti lirici e gli enti cosiddettiminari. Il senatore Mascagni ha presentato,al riguarda, anche un emendamentO' di cuiparleremo. Vorrei, intanto, far presente alcallega Mascagni un dato di fatto: il pra-blema del riequilibria si pane certamentein termini di urgenza ». Io aveva pasto ilprablema, ma il Ministro disse che avrebbepasta lui il prob1ema. Avevo detto: due piùdue fa quattro. Egli ribadì: «Bisagna direche due più due fa decisamente quattro».Gli fui grato; ci furano una serie di affer-mazioni da parte mia e da parte del Mini-stro molta perentorie.

    Sarà il caso di richiamare qui, per ren-dere chiara la situaziane ai colleghi che nonabbiano completa dimestichezza con il set-tare, quali sIano i rapporti fra le due bran-

    che di attività musicali. Per l'annO' 1982,13 enti lirici ebbero a disposizione 172 mi-liardi tra fandi ardinari e fondi straordi-nari; per le altre attività costituÌ'te, secondoquanto afferma la relaziane al pragetto ori-ginaria di legge (750 sacietà di cancerto,130 festivals e rassegne musicali, 23 teatridi tradiziane, 9 orchestre stabili, alcune cen-tinai'a di recite di rHrilca minore), 4S miliar-di. Quindi 172 miliardi da una parte e peril resto che riguarda tutto il paese 45 mi-liardi. Mi pare superfluo sottolineare lastridente, vergognosa, per un paese civile,sproporzione fra i due settari di attività:sproporzione che, .d~l resto, è mIe 'sOIla'sUinacarta, pO'ichè l'attività musicale è unitaria,ma che tuttavia la legge n. 800 del 1967definisce rigidamente, stabilendo una primae una seconda categoria per quanta cO'n-cerne il sostegnO' finanziario dello Stata.

    Dunque 'era fin trappa facile denunziarequesti dati, ma assumeva notevale importan-za in agni casa il fatta che si affermasseche il Ministro in persana, apertamente,espl,icitamente, con chiara risolutezza, pro-clamava l'urgenza di un riequilibria a dan-na degli enti lirici. Ma certamente questonan la disse nè H Ministm nè la dicemmo nai,che nan la abbiamo mai afìferIIlaito .e lI10Illoaffermeremo mai. AbbiamO' anzi 'sempre de-nunciata il fatto (anche i!l1quell1a accasdonela denunziammO', come faodamO' anche oggi)che vi è una notevole insufficienza di fon-di per gli enti lirici. Non dunque a dannodegli enti lirici andava ricercata il riequi-librio, ma era necessaria aperare un riequi-libria generale.

    Ma c'è di più, e mi riferisca sempre aglielementi, cui ha fatta cenno prima, di atte-sa e di speranza susoitati da:Na legge-

  • Senato della Repubblica~

    577a SEDUTA

    ~7~ V II I Legislatura

    ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 10 MARZO 1983

    esempi, ma non voglio esagerare. Si trattadunque di parole chiare, che preannunzia-vano una spinta verso un reale sostegno diqueste fondamentali espressioni culturali,verso quel riequilibrio di cui si è parlato,verso una riforma che potesse non certofar miracoli o dispensare pubblico denaroa piene mani, ma che potesse determinarecondizioni propizie e produttive e rapporticoordinati tra Stato centrale, regioni, entilocali, contribuendo a colmare le gravi spe-:requazioni esistenti sul piano sociale e ter-ritoriale.

    A questo punto si apre il grande proble-ma del Sud che contribuisce fondamental-mente a riequilibrare, non certo coercitiva-mente ma con lo sviluppo di una autenticapolitica culturale, orientativa e promozio-nale, i rapporti tra i diversi settori e ge-neri di attività, armonizzando l'insostitui-bile iniziativa privata ~ senza fini di lucro,si intende ~ con l'iniziativa pubblica. Aproposito delle attività all'estero, sulle qua--li avevamo 'sollevato una eccezione draa .ilfatto che gli enti lirici per poter presen-tare all'estero la propria produzione attin-gevano i mezzi necessari dai fondi riservatialle altre attività, il Ministro fu altrettan-to esplioito e preannUJllziò .la oos:tJituzione diun comitato, parlando di un piano per ilcoordinamento deUe iniziative di spettacolo,e in particolare di musica all'estero, e sotto-lineando la necessità di avere una visioneglobale del fenomeno. Dichiarò, a questoproposito, di aver costituito un comitatodel quale aveva chiamato a far parte rap-presentanti di vari settori. Secondo le no-tizie in mio possesso ~ e se sono inesatteil Ministro sarà così cortese da corregger-mi ~ questo comitato è stato sempliicemen.te insediato. Ora, non credo che con unsemplice insediamento si possano risolvereproblemi complessi come qrue1Hdelle atti-vità dello spettacolo all'estero, tuttavia, co-me si vede, si tratta di ottime inten2lioni.

    Mi si consenta un'ultima citazione del-!'intervento pronunciato dal Ministro in se-de di esame della legge-ponte n. 43, a pro-posito del modo in cui lo Stato deve agirea favore della cultura. «Lo Stato ~ dicevail ministro Signorello ~ deve impegnarsi

    e deve assumersi la responsabillità di creare]e condizioni perchè le istituzioni culturalie artistiche nel nostro paese possano vive-re, svilupparsi ed assolvere la loro altissi-ma artistica funzione ». Come sinteticamen-te esprimere meglio un intendimento, unaprospettiva? Lo dichiari! Certo, nell'ascolta-re lo scorso anno questa affermazione delMinistro, sapevamo per S'ilCiUToin qruaJli ar-due condizioni versasse ,il Ministero dellospettacolo, quali e quanti problemi si fos-sero accumulati, quali paurosi ritardi si fos-sero determinati e d'altro canto ben cono-scevamo le soverchianti difficoltà di bilan-cio e conseguentemente di programmazioneche incombevano sui 13 enti lirici e sullecentinaia e centinaia di altre istituzioni mu-sicali diffuse, sia pure in modo sperequa-to, nell'intero territorio nazionale; sapeva-mo degli enormi deficit e dei disastrosi in-teressi passivi gravanti sugli enti lirici checomunque sarebbero stati assorbiti e saran-no assorbiti certamente dallo Stato. Sape-vamo dei deficit e degli interessi passiviche per sopI1a'Vvi'vere avevaTIiOdovuto accu-mulare e ancora oggi accumulano tante etante altre istituzioni musicali che non han-no alcun titolo per ricorrere all'iinterventomunifico e risanatorio dello Stato. Sapeva-mo tutto quello che oggi sappiamo, oggi,quando ci troviamo di fronte ad una con-dizione ulteriormente peggiorata.

    Tuttavia, per ritornare agli elementi po-sitivi che dianzi ho voluto richiamare a pro-posito di quella plima legge-ponte (e lastampa ha sottolineato fortemente l'impor-tanza di questa legge perchè il titolo pia-ceva, preannunziava qualcosa di serio, diimportante), avevamo ritenuto di intravve-dere un modo inedito, un intendimento siapure timidamente rinnovatore da parte delGoverno per affrontare e avviare gradual-mente a soluzione i grossi problemi dellacultura teatrale, musicale e cinematografica.Duole dire, egregi colleghi, signor Presiden-te, e va denunziato iÌn modo esplicito e de-ciso, che quelle aperture e quegli intendi-menti che avevano indotto a nutrire qual-che fiducia, che avevano alimentato l'atte-sa, si sono gradualmente affievoliti, si sonodispersi.

  • Senato della Repubblica ~ 8 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    Lo stesso relatore ha toccato con una cer~ta inevitabile durezza, nella sua in veritàbreve relazione ~ fOl'sebreve per timore, chilo sa, di non urtare troppo qualche perso~na ~ a:l testo Hcenziato dalla 7a Commi'Sisionepermanente, aspetti di indubbio rilievo inordine alle esigenze e alle generali aspetta~tJive di efficienza, di riordinamento, di pro~mozione che costituiscono le ragioni di fon~do di un reale impegno a favore della cul~tura nei suoi più vasti significati. IJ !l'eJla~tore giustamente sottolinea ~ e abbiamopiacere di dargliene atto ~ in modo espli~cito le responsabilità del Governo a propo-sito delle mancate riforme nel campo dellospettacolo, ponendo in evidenza ~ sono sueparole ~ che « lo spettacolo italiano non habisogno di provvedimenti tampone che neconsentano la sopravvivenza in clima di in~certezza e di disordine ». Noi condividiamoanche la rivendicazione di conoscere quan~to si spende ogni anno per lo spettacolo,sommando le spese di comuni, province eregioni e Governo; siamo assolutamented'accordo in questo per poterci orientare,al fine di poter utilizzare nella maniera piùproduttiva il pubblico denaro.

    Saprà il !',1:inistero condurre questa fon~damentale indagine? Francamente parlandone dubitiamo. Lo dieo anche per esercitareuno stimolo, per toccare un po' la suscet~tibilità del Ministro che purtroppo, relati~vamente purtroppo, in questo momento nonmi ascolta.

    S I G N O R E L L O, ministro del turi~smo e dello spettacolo. L'ascolto.

    M A S C A G N I. Per carità, s

  • Senato della Repubblica ~ 9 ~ VIII Legislatura

    10 MARzo 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

    destinata a giooare il SUQnldlo del tutto im-pari rispetto alle necessità non &01'0di or-dine finanziario.

    Mi soffermo su alcuni pumti degni di patr-HcoLare rilievo, sui quali penso che '&ideb-ba tutti assieme, ognuno dal proprio ip!U1Il"to. di vista, riflettere. Per i 13 enti lirieiil problema non è af£atto quello di un Tn-cremento del 13 per cento per H 1983o del 10 per cento per il 1984: mag.aJri ilproblema si limitasse a questa «bazzeco-la »! Conside~iamo pure le cifre riJSlpetto ai172 miliaI1di complessivi del 1982 (fondi QT-dinari e 'StraoI1dinari), ma la dispanibHitàdi questo anno è di 187 miHaI1di~ a partel'estero ~ mentre per il 1984 sarà di 201miliardi. Siamo oomumque al di ISottOriJ&pet-tivamente del 13 e de'l 10 per cento. E questomentre aH'articolo 3 si indicano chian:amen-te, a praposi,to delle 'assunzioni del p..,"Tsona-le, a proposito dei bilanci ~ ora non :ricor-do bene ~ le cifre del 13 e del 10 per ceII.1to.

    IJ problema è un altro, e cioè che anostato attuale i 13 enti lirici hanJJJa aocumu-lato deficit per 200 miliardi dail1976 3111982.È vero che la legge al nostro esame msie-me alle precedenti ammette per il Ir1piaa1aa ca,rico dell'O Stato tutti i disavanzi accu-mulatisi e prevede ohe gH oneri fÌinall1ZÌwiderivanti dai deficit citati non vengano con-siderati ai Hni del pareggio che deve eSSlereraggiunto nel biennio 1983-1984. È vero chei 200 miliardi non gravan'O sui b1ilianci, masi aggiungano comunque aLla situazione de-ficitari'a del 'settore. Ma i 200 miliaJI1di chelo Stato dovrà, prima a dapo, pagaTe, pe-sano malto e tal'e dura 'reaLtà renderà anco-na più cHff.idle la ded::i.:ndzionedi una leggedi rioI1dinamento e di sviluppo OTgamiCOconrelativ.o, adeguata sos.tegno finanziario, quan-do .alle spalle ci sarà da Ismaltire un ,taledeficit.

    Per tali 200 miliardi il Tesoro nan haconsentito ~ come tutti speravamo, compre-so ,il Ministro ~ l"accensione di un mutuocon piano di ammortamento pluriermale, co-sicchè nel co~so del solo 1983 questi 200 mi-lia-rdi dd deficit produrranno 'allt!ri40 miLiar-di di ulteriore debito per illlteressrr paSlsiiVi.È doverosa, a questo punto, Ul1ladomandaal Ministero: come si è cercato di affronta-

    re e ris'Olv:ere questo drammatico problemache incide negamvamente 'non sola sulla. ri-varma (si oomprende a questo proposirta ,lastasi consigliata dal MiniSltm) ma sug1li stes-si finanziamenti attuali per i quali

  • Senato della Repubblica ~ 10 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    vivere. Sappiamo quanto cos

  • Senato della Repubblica ~11~

    10 MARZO 1983

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    VIII Legislatura

    ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO577a SEDUTA

    ge di £inanl!iamento pa:rHamo.. Sia così cor~tese, signor Mini'stro, da esporoi ;jJ pranoin base al quale ha pensato alla necessitàdi st'anzia

  • Senato della Repubblica

    577a SEDUTA

    ~ 12 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983ASSE:M:BLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    ~ va pure detto ~ ampi ~lemoo.td di d~Sicre-zionaHtà nella valutazione delle singole atti-vità. In sede di Comnrissione, abbiamo in-S]stito perchè ,i criteri di valutazione dei eÌil1-goli tipi di manriJfestazione (opera di grandeorganioo, di medio organico, dti piocolo ar-ganico, balletto, concerto sinflOnico, con gmn.de orchestra, concerto con orches'tra da ca-mf:!ra, complesso, concerto strumentaJe, 00iITl-plessi camerrstici, solisti) fossero paiI'ametra-ti con indici attentamente studiati e resiattendibili. La ilootra propos'ta è 'stata, però,respinta. Ci siamo chiesti se fos.se opportu-no ripresentarla in Au~a. Siamo anda1JÌ averificare in quale modo.

    Mtualmente, il Mirnstero attua queste [n-dispensabili valutazioniÌ ai fini della de£ilIli-Z'ione degli ilndici comples'Sivi di produZ'ÌlOneche castituiscono la base per la distribuzio-ne dei fondi. Abbiamo constatato che, dopoanni e anni di eSpeI1i'enza, al Milnisrero nO'llsi è capaci di 'andare più i!I1là deLla più roz-za e inattendibile delle distilIlzio!l1!i,ohe sibasa su due indici fissi: uno ind1stinto 'Perlirica e balletto (il che vuol d1re ahe 1'« Ai-da» vale quanta « U mah1Ìmamo segreto »,che un balletto con oinque danzatori valequanto un balletto can ,sessanta ballerini)e un secando, ridatto ad un quarto, per qual-siasi concerto (archestta s1nfonica, orche-stra da camera, concerto

  • Senato della Repubblica ~ 13 ~ VI II Legislatura

    10 MARzo 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

    che gradualmente si sono sviluppate nel no-stro Paese.

    Chiedo al signor Ministro: è questo ilriequilibrio urgente di cui ella, rivolgendosia me che avevo sollevato il problema, haparlato lo soorso 'armo? Attendo una ri-sposta.

    Per queste clamorose evidenze, noi abbia-mo proposto un emendamento con il qualeintendiamo spostare due miliardi dagli ec-cessivi 8 miliardi per l'estero, alle altre atti-vità, così da mettere queste ultime in con-dizioni di sopravvivenza, esigenza che tuttihanno sempre riconosciuto, e che lo stessoMinistro lo 'scorso arrmo aveva 'sQttolineato.

    A proposito di questo essenziale e determinante settore ~ determinante per la suafunzione estensiva, educativa e a largo rag-gio che investe l'intero paese ~ va fattauna ulteriore oS'servazione criJtica. Con lalegge tampone 1977 fu prevista la corre-sponsione dell'80 per cento dei contributiassegnati a tutte le altre attività all'atto del-la concessione del contributo, limitatamenteagli assegnatari che avessero beneficiato peralmeno tre anni di sovvenzioni statali, perragioni evidenti di garanzia. Ebbene, nel1982 questo 80 per cento, che evidentemen-te consente alle società di concerto piccole,medie e grandi ~ nessuna possiede capitalinascosti o segreti ~ d'iniziare con un mi-nimo di ordine la propria attività, è statoerogato a novembre, se non addirittura adicembre. Perchè? Per difficoltà burocrati-che, per difetti formali dei decreti che laCorte dei conti respinge. Ma in questomodo, mi si consenta di affermarlo, si ri-schia di distruggere la musica nel nostropaese.

    C'è di peggio: il Ministero ha affermato,attraverso le parole di uno dei suoi piùautorevoli dirigenti, non il Ministro, che lasituazione delle attività cosiddette minori(le altre attività di cui ho parlato finora)non è poi così grave, se è vero, come è vero,che nel 1982 sono andati in economia unmiliardo e 200 milioni, il che starebbe aa dimostrare che, mentre ci si batte perso,stenere queste attività cosiddette minori(concertistica, orchestre, eccetera), in realtàsi tratta di una battaglia eccessiva, condotta

    forse per guadagnare voti o chissà per qualialtri motivi. Ma la spiegazione che ha datoquesto alto funzionario è semplicemente unfalso. È vero invece ~ e ne sono testimonitutti coloro che fanno parte della commis-sione per la musica ~ che, di fronte a nu-merose domande di integrazione, i respon-sabili hanno costantemente affermato chenon c'erano più fondi.

    Un altro falso è quanto è stato detto ame personalmente e cioè che non si pos-sono conoscere le disponibilità complessiveprima della fine dell'esercizio, poichè soloallora si conosce il gettito RAI. Ho chiestoquindi a qualche amico che fa parte dellacommissione ~ io ne ho fatto parte perdieci anni, ma da molto tempo non ci sonopiù ~ delle notizie a questo proposito edho saputo che il gettito RAI è stato resonoto nel luglio 1982 ed è stato comunicatoalla commissione il 5 agosto. Ecco perchèparlo di falsi. La verità vera è totalmentediversa, egregi colleghi, ed è che il Mini-stero suddivide il fondo per le altre attivitàmusicali in più comparti: concertistica, tea-tri di tradizione, orchestre regionali, f esti-vals e, fino allo scorso anno, anche estero.Il fatto increbile è che i settori non sonocoordinati, non comunicano tra di loro. IlMinistero non riesce nemmeno a realizzarequesto compito elementare. Così è avvenutoche alcuni settori avevano esaurito le richie-ste con un certo avanzo di fondi e nonhanno fatto conoscere queste disponibilitàresidue in modo che potessero essere uti-lizzate dai settori, come la concertistica e ifestivals, che ne avevano estrema urgenzae necessità. Tanto è vero che numerose isti-tuzioni hanno rinunciato alla propria at-tività.

    Questa è la verità, altro che fondo RAIindividuabile a fine anno, così come si ècercato poco correttamente ~ per usare uneufemismo ~ di contrabbandare!

    Infine vorrei porre una domanda di fon-do: perchè il Ministero non ha preso leopportune, tempestive misure e non si ècautelato, con i tempi che corrono, per ga-rantirsi tutti i 276 miliardi del fondo spe-ciale? Ne parla il testo licenziato dalla Com-missione che riporta il parere della Com-

  • Senato della Repubblica ~ 14 ~ VIII LegislatuTu

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    missione bilancio. A pagina 8 si parla in~fatti dello specifico accantonamento di 276miliardi di lire destinato ad interventi nelsettore della musica, della prosa e del cine~ma. Perchè il Ministero non si è cautelatoper difendere fino all'ultimo questi 276 mi-liardi, se è vero, come è vero, che la leggeche stiamo discutendo prevede una spesadi soli 266 miliardi e 850 milioni? Dove sonoandati a finire e perchè si sono persi labellezza di 9 miliardi e 150 milioni? Se que-sta somma fosse stata a disposizione ~ ameno che non vi siano altre notizie di cuinon sono in possesso ~ avremmo certa-mente potuto eViitare, per un milllimo didecoro parlamentare e legislativo, l'assurda,caotica, umiliante contesa in atto tra Mini-stero, gruppi, associazioni, teatri, istituzioni,il tutto a danno della musica e della culturaitaliana. (Applausi dall' estrema sinistra).

    Per quanto riguarda gJi ordini del giorno,dirò che, se i colleghi hanno la compia-cenza di leggerli, essi si illustrano da sè.Tuttavia il primo (il n. 2) riguarda il pro-bl,ema del doppio impiego. La }egge 10..312del 1980 ha regolamentato in modo moltochiaro la possibilità di contratti di collabo-razione per i musicisti che siano dipendentida orchestre, dal punto di vista dei conser-vatori. Infatti la retribuzione corrispondeallo stipendio, detratta !'indennità integra-tiva. Non altrettanto è avvenuto nel casoinverso; nel caso cioè in cui un ente lirico,un'orchestra o un'istituzione di produzionemusicale assumano un professore del con-servatorio, praticamente ormai la trattativaavviene a libero mercato e quindi non visono prezzi e le spese aumentano vertigi-nosamente. Mi pare che questo problemadebba essere affrontato.

    Voglio semplicemente dire per correttez-za che quest'ordine del giorno è identico aquello che ho presentato lo scorso anno,che è stato approvato e in relazione al qualenon è stato fatto niente dal Ministero.

    Il secondo ordine del giorno invece (iln. 3) riguarda l'estero. Si dice in pocheparole che nell'accettare le domande perl'estero il Ministero eserciti il massimo dirigore, chiedendo documentazioni, metten-dosi in condizione di valutare a fondo il

    livello artistico dei complessi o dei concer-tisti, e si assicuri che certi musicisti nonsiano dediti alla vita di concertista soloall'estero, perchè in Italia non riescono afarlo. Qualche caso, forse piLl di uno, si èverificato. Comunque il problema è quellodi esercitare il massimo rigore per ragioniovvie; certamente per ragioni di carattereamministrativo e finanziario, ma soprattut-to per far sì che l'arte musicale italiana siarappresentata all'estero da complessi, per-sone, orchestre ed enti che siano in gradodi dare un'immagine viva, vitale, fecondadell'arte musicale italiana.

    Il terzo ordine del giorno (il n. 4) riguar-da il problema che è all'esame delle istitu-zioni musicali da molto tempo in Italia.Come prima dicevo, in Italia vi sono undiciorchestre regionali, orchestre distinte daquelle degli enti lirici. Queste orchestre sonospesso richieste da società di concerti divarie istituzioni perchè si ama avere nonsoltanto il concerto da camera, ma anche ilconcerto sinfonico. Le possibilità di movi-mento, di spostamento di queste orchestresono molto scarse perchè, quando una diesse va a eseguire un proprio concerto pres-so una società di concerti, il borderò toccaalla società dei concerti. Quindi l'orchestrarealizza una manifestazione che non vieneconteggiata dal Ministero ai fini dell'asse-gnazione del contributo.

    Si chiede, con questo ordine del giorno,che il Ministero studi una normativa in gra-do di assegnare un riconoscimento anchealle orchestre che svolgono la loro attivitàpresso altre istituzioni già sovvenzionatedallo Stato. (Applausi dall'estrema sinistra).

    P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Spadaccia. Poichè non è pre-sente, lo dichiaro decaduto dalla facoltà diparlare.

    È iscritto a parlare il senatore Zito. Neha facoltà.

    Z I T O. Signor Presidente, onorevolicolleghi, c'è, mi pare, il riconoscimento una-nime che questa leggina debba essere ap-provata il pill rapidamente possibile. Vor-rei dare un sia pur modesto contributo in

  • Senato della Repubblica ~ 15 ~ VIII Legislaturd.".~.-.,~:.--=::~=-=====:c:-.~: ~~=-~~=~-:::==-~~"='='70~--==-=OOC~-==-~""~"'--- ""'''-7.'..'_''--::;::'--o.'=-="o."~

  • Senato della Repubblica ~ 16 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    Vorrei, in riferimento a questi emenda-menti presentati dalla Commissione e accet-tati dal Ministro, sottolineare un fatto mol-to positivo: essi hanno rappresentato laconvergenza di quasi tutte le forze politichepresenti in Commissione. Non credo alleconvergenze determinate in maniera aprio-ristica, come se fossero fatti di schiera-mento; non credo nemmeno alI fatto ,cheabbiano grande significato politico le con.vergellze sui grandi temi istituzionali delpaese, ma credo che abbiano un grandissi-mo interesse le cOllvergellze che si verifi-cano sui problemi concreti. Quello che hodetto non significa che il testo che abbia-mo di fronte, così come è stato approvatodalla Commissione, non possa essere ulte-riormente migliorato.

    È stato fatto un accenno dal senatore Ma-scagni ai criteri di ripartizione del contri.buto straordinario tra gli enti lirici. Ho vo-tato in Commissione per il testo del Go-verno, ma penso che su di esso bisogna ri-flettere ulteriormente alla luce dei dati for-niti successivamente al voto che è statoespresso in Commissione.

    La seconda cosa che vorrei dire, in ordinealla migliorabilità del testo, riguarda unaltro problema, sollevato nell'intervento delcollega Mascagni, relativo al Mezzogiorno.Chi parla ha presentato un emendamentoche illustrerà quando verrà il momento,ma mi sia consentito spendere su questoproblema qualche parola. Infatti, non è unaquestione che riguarda questa leggina, maè un tema del quale dovremo occuparciassai, almeno al momento della discussionedelle leggi di riforma. Oggi nel Mezzogiornoc'è uno straordinario bisogno di cultura.Senza una grande espansione della cultura,non credo che ci siano molte possibilità disottrarre il Mezzogiorno a questa situazionedi emarginazione e, per talune regioni, disfascio sociale, economico e morale. Dob.biamo perciò fare uno sforzo in questa di-rezione. Sottolineo qui una contraddizione:se il Mezzogiorno ha più bisogno che nonil resto del paese di cultura intesa in sensogenera'}e, nei fatti ha meno cultura, menostrutture, meno scuole, meno spettacoli diquanti non ne abbiano le altre aree del

    paese. Dobbiamo affrontare tale questionenon con un taglio settori aIe e tanto menocon un'impostazione economicistica, ma conun'impostazione orizzontale che riguarditutti i settori dello spettacolo e della cul-tura, la scuola e così via. Per queste ragioniho presentato l'emendamento di cui parlavo,che è stato ritirato in Commissione perchèil Ministro aveva chiesto tempo per riflet-tere. Il tempo è passato e spero che il Mini-stro, avendo ben riflettuto, darà il suo con-seI1JSOa tale emendaJIIlento che riguardaproblemi generali.

    Il senatore Mascagni, nel suo ampio earticolato intervento, ha toccato i problemidel credito che riguardano, per esempio,tutte le associazioni concertistiche in tuttele regioni del paese, ma nessuno di noi du-bita del fatto che questi problemi diventanoancora più gravi, fino a toccare punte didrammaticità, per le associazioni musicaliche operano nelle regioni meridionali.

    La seconda parte del mio emendamentoriguarda un problema ~ quello deIJa circo-lazione ~ che concerne tutte le associazionie in maniera particolare quelle delle regionimeridionali, perchè lì ci sono aspetti piùgravi, come, per esempio, le maggiori di-stanze del Mezzogiorno rispetto ai centriprincipali di vita musicale del paese.

    Vorrei dir,e al signor Ministro e ai ool~leghi che noi attribuiamo a questi emenda-menti, anche se la loro portata è ridotta,anche se rigua~dano un settore o un sotto-settore o un wco estremamente limitato,un valore di principio :in quanto sd trattadi un segnale che dobbiamo dare al Mez~zogiorno, un segnale dell'importanza chevogHamo attribuire alla cultura per }a ri-nascita e il rinnovamento del Mezzogiol1nosrDeS'SO.

    VOlirei chiudere questo mio intervento fa-cendo un appello al MiI1Iistro e a tutti i, col-,leghi affinchè su questi emendamenti o,comunque, su questa impostazione si pos-sano verificare le più ampie oonvergenzeda parte di questo ramo del Parlamento.

    P RES I D E N T E. È isoritto a paJr~lare il senatore CaJlletti. Ne ha facoltà.

  • Senato della Repubblica ~ 17 ~ VIII Legislatura~

    10 MARZO 1983ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO577a SEDUTA

    C A N E T T I Signor Presi,dente, si-gnor Ministro, onorevoli colleghi, vorrei ag-giungere quaJciJJe notazione aIr ampia espo-siZlione del collega Mascagnri. che natUlral-mente av.eva una percentuale di tempo pa-ragonabile a quella che la mus

  • Senato della Repubblica ~ 18 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

    dei casi più emb1ema1JiJOi ~ e lo è assai me-no, a volte, quando si tratta di appr-ovare1eggi e leggine di carattere corporativo.

    Mi sembra quindi che la relazione segna-1i pesanti responsabiLità. Si parla ,di diner-zia assoluta, di pigre d:isorezionalità, di pa-rass.itismi, di misti£icazioni. Dirrei che po-tremmo tranquillamente essere d'accordo suquanto in questo senso afferma il senatoreBoggio. Lo spettacolo itaLiano ,]]Jonmeritaquesti ritaroi, questo allungare con1Jinua-mente i tempi. C'è UillOsf1orzo indubbio neisettori della cultura e del10 spettacolo nelnostro paese; vi sono capaciltà intellettualie manageriali, vi è una volontà di fare, spes-so frustrata; VIi sono idee che non posso-]]JOtea1izza:rsi propnio lper questo b10cco chenon è soltanto di carattere fina:nziaIlio. Unapesante incertezza aleggia sempre sul set-tore dello Sipettacolo. In qualche mÌ,sura,purre gli sforzi di volontà e di intelligenza,che sono enoomiabili, restano spesso bloc-cati, oome rratt:rappiti. Noi invece diciamoche questi sforzi v.anno aiutati. La cultura,che è un bene sociale, va aiutata e non ,soLocon i finanzia..111Ientiche, se c:Ji,sorganici, ri-schiano a volte di essere diSlcri:minatoni.Abbiamo qUli l'esemp10 degli enti 1irici, sulqua1e si SOJ1O1n1Jrattenuti i oolleghi che mihanno preceduto. Non c'è bisogno solo diaiuto finanziario, come dicevo, ma anchedi un quadro legislativo certo, chiaro chetenga oonto della legge n. 382 e del decreton. 616 e che definisca

  • Senato della Repubblica ~ 19 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

    volimenrto, di una ricaduta, di un freno.Per avere un ulteriore scatto di qualità equantità, anche nel settore della prosa, c'èla necessità di arr.ivare .fin:almente ad unalegge organica.

    Avevama fatto noi comUiIli:sti un tÌ111Ji!doaccenna di introdurre alcuni elementi, già,in questa legge~pOlI1ite,per quello che riguar-da alcuni cermi della legge di riforma, dellalegge organica, prevedendo, intanta, di al-largare la com:missione di prasa ai rappI1e-sentanti delle regioni, pmpl1io nella lineadella legge~quadTO che avevamo licenziatodalla CommisSlione pubblica istruzione. Pe~rò il nostro emendamento ~ che ripresen-t1-amoin questa sede ~ non è stato accoltoin Cammissione.

    Ci sembrava di poter lintrodurI1e una no-vità .per quel che :r'ÌiguaI1dail finanziamentoall'Istituto nazionale del dramma antico che,giustamente, va sostenuto ,e aiutato, ma cheha anche bisogno di essere portato su unpiano ,di trasparenza e legalità. Infatti damolti aDDii si perpetua la presenza di uncommissario. Avevamo detta di dare, certo,il contributo annuale all'INDA, condiziona-to, però, 'ad una soluziODle del prablema delcommissalliamenta almena entro 6 mesi, maanche questo emendamento non è stata ac-colto. Quando nel passata siamo intervenutia favore dell'ETI, l'ente teatrale italiano ~

    e fu un passQ avanti di g.rande interesse ~

    fumma d'accoI1da; anche in quella occa-s10ne vi era una speoularità fra l'interventofinanziario e UTI/asistemazione dell' ente chefinalmente c'è stata. E questa soluzione,che individuammo aLlara, mi :pare sIÌ Siiaespressa nei fatti con la presenza interessan-te di questo ente nel teatro del nostro pae~se: 10 stesso dovremma faI~ per l'INDA.

    Più OOI111plessa,difficile e a valte dram~matilca è la situazione deUa cinematagrafiaitaliana: quli, a dif.ferenza di altri settari mespansione, b orisi è permanente. Pur.trop-po a volte capitana anche sciagure, camequeUa di Torina, che aggravano u1terior~mente tale crisi. Vi è anche una situazionelegislativa più intrJcata, qulindi c'è un in~tervento a pioggia, da parte della legge~pon-te che stiamo disout.enda, su tutti questinumerosi, intricati setton della cinemato-

    grafia ,italdana. Qualche passa avanti si èfatta, ,lo ,rioor.dava il senatore Zito .e noi suquesta siama d'accoI1da, ma credQ che inquesto soprattutto, più che negli altri set-tori, ci sia bisogno di una legge organica :inquanta La legislaZJione sulla ainematografiaitaliana è, carne dire, dispersa da tante par-ti. Infatti se voi andate a vedere i diversiparagrafi e commIÌ del disegna di legge ag-gi aLla nostra attenzione, potete vedere inquanti niviOLie im quante parti si disperdeil finanziamento per la cinematagrafia. Quin-di si tratta di appravare la legge arganica,che è stata incredibilmente blaccata da tem-pIO immemarabile alla Camera, ed è statablaccata propria mentre stava percarrendoi primissimi passi dopo lunghi anni di incu-bazione. In questo disegna di legge è previ-sto un interventa più cospicua che aiuteràsenza meno alcuni settari della nostra cine-matografia, ma, ripeto, si impone un inter-venta organica. Dobbiama ricardare i valori,non soltanta culturali ma anche econamici~ si pensi cosa significhi per esempio l'in~dustria cinematagrafica per Roma ~ e l'im-partanza che questa settore ha nel nastropaese. Noi nan siamo catastrofici, nan siamatra quelli che annunciana ad ogni passo lamorte del cinema come aspetto della cul-tura e delLo spettacalo per l'arriva dellenuave tecnologie legate al mezzo elettro-nico ~ per esempia la televisione e non so-lo quella ~ anche perchè, la dica tra pa-rentesi, glli spettatari seduti dav3lIlti allat~Jevisione prediligono, nove volte su dieci,nella lara scelta dei programmi, i films, ei films ar.rivano a get1Jita oanmnuo. Da que-sto se ne .deduce che non vi è la morte delfilm intesa oome mamento ed espressianedella cultura; ci ,sono deHe novità che sanointervenute nel mezzo di espressiane, quin-di dobbiamo valutarIe, ,naturalmente.

    Continuiamo a 'ritenere che il. cinema siauna r.ilevante espressione della cultura cheva difesa e patenziata. Vii sono sintQmi diripresa interessanti, di qualità, quantità eanche di pubblilco satta aloUilli aspetti. Cre-do che questi sintomi vadano incaraggiatisia con gli interventi ,stlraardinari che stia-mo discutenda, Siia con un interventa orga~melO. Non siamo, è vera, ,alla catastrofe, m.anessUiIlO può chiudere gli occhi di fronte

  • Senato della Repubblica ~ 20 ~ VIII Legislatura

    577a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 10 MARZO 1983

    al1e gravi ,wf£icoltà che il settore sta attra-Vlersando. Il non muoversi e -il non avereiniziative, anche di carattere legislativo sa-rebbe, a mio aVViiso,deleterio per ,il cine-ma italiano che potrebbe r.iceverne un 001-po abbastanza duro.

    Il senatore Boggio niooI1da che è pecu-liare il rapporto tra cinema e televisione.Il ritardo nella regolamentazione delle tele-visioni provate è addir.itturn incredibile: par-lo del r.itaroo non del MilIJJisterodel tU:n1smoe dello spettaoolo, ma di un altro Mirnste-no, quello delLe poste, e in geI1Jerale del Go-verno e dei Governi che si sono sUccOOutiin questi anni. Se ne rpaIila OI1ffiaida mOllso quanto tempo. La Democrazia cI1Ìstianaha tenuto poche ore fa un suo convegno ri-petendo ancora questo discorso. Oi sonovarie proposte di legge, tra cui la nostra,il cui primo firmatario è il senatore Va-lenza qui presente, che giaociono in questoe nell'altro ramo del Parlamento armati dalustr:i. Ciò nonostante, questo settore cheè uno dei più delicati perchè pesa in ma-niera considerevole sull'insieme della ch1le-matografria del nostro paese,resta fermoperchè gli interessi economici sono talmen-te vasti che bloccano ogni soluZJione melladkeZJione della regolamentazione del setto-re. Eppure è propIìio non da una corufHttua-rlità, ma da un rapporto proficuo di oolla-borazione tra cinema e telev~sione che pos-sono derivare soluzioni aIlJChe per la dne-matograHa del nostro paese. Vi sono stategià delle realizzazioni abbastanza importan-ti ed interes'santi che abbiamo potuto veni-ficare negli scorsi anni e negli scorsi mesi,anche durante l'ultima Biennale di Vene-zia. Sono necessaI1i interventi positJi.vi imquesta ,direzione, come il rilando del setto-re pubbJico (Cinedttà, Istituto Luce) cheoon gmssa difficoltà si è mosso .in questiultimi anni, con una rinnovata presenza.Stesso disoorso vale per ,i,lCentro sperimen-tale di cinematografia.

    Per quanto riguarda l'Istituto Luce, cheha accorpato :m questi ultimi tempi l'Ital-noleggio, si prevede UiIl aumento dei con-tributi, uni,tamente però ad un aumento dicompiti e di incombenze. Per questo abbia-mo p:msentato un emendamento che aumen~

    ta ulterioI1mente .il contmibuto all'IstitutoLuce, in modo che possa fa-r fronte, comeaspetto pubblico della cinematografia d:ta-liana, ai nuow compiti che gli sono statiassegnati.

    Ho voluto fare alcune osservazioIllÌ, macertamente per quanto lriguarda la oimema-tografia :i problemi sono moltissimi. Ne d~scuteremo, se mai arriverà alla nostra at-tenzione, in sede di .esame della legge orga-nka di riforma, in cui potranno esseretrattati i problemi de1lfl distribuzione cLdlaproduzione, della lenta ma !1lnesorabiJe scom-parsa delle sale dnematografiche nelle pic-cole città e neLle per1feI1ie deHe metropoLi,di questo svilupparsi continruo delle saleoinematografjche di prima visione e dellaprogJ1essiva elimi,nazione delle altre visioni.Ma non vogLio ulteriormente appesantirre i1mio iÌntervento.

    Per ora discuHa-mo una ,leggina, non lalegge organica. Si tratta di una leggina cheogni alIl:no si gonfia .di soldi ~ e sono tanti~ che però non fa fronte alle esigellZJe,nonè all'altezza delle necessità della situazione.

    I.l senatore Mascagni I1icol'dava che muna precedente discussione ~ purtroppone abbiamo fatte parecchi,e in quest'Aula

    ~ suLla legge-ponte lio dicevo che si trattadi un ponte che ma:nca della campata deci-siva, quella che dOVI'ebbe costruirsi su UIIJJasaMa sponda di lriforme e di interventi or-ganici, salda sponda che, fiin.ora, io oredo,non è stata costruita per mancan,za di VIO-lontà politilca. (Applausi dali' estrema si~nistra) .

    P RES I D E N T E :Eo iscritto a par-lare i,l senatore Ulianich. Ne ha facoltà.

    U L I A N I C H. Signor Presidente, ono-revoli :rapPl'esentantidel Goverrno, colleghi,il primo comma dell'artlicolo 1 del di'segnodi legge che stiamo esaminando recita: «Inattesa dell'entrata im vigore delle leggi diriordinamento organiÌCo delle attività mu-sicaLi, di prosa e cinematograf,iche, SOlIl.O.di-sposti i seguenti provvedimenti staordma-ri ». Sarebbe interessante faTe una CaJrr

  • Senato della Repubblica ~ 21 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

    Con questa espressione, che ha la storiadi un decennio, inizia la legge 27 novembre1973, n. 811, che aLl'articolo 1 recita: «in at~tesa di un organioo provvedimento legis:lati-va ». Seguono poi la legge 8 apdle 1976,n. 115: «dill attesa deWentrata in vigore cLe1provvedimento legislativo OI'gam:ioo»; la leg~ge del 13 aprile 1977, n. 141: «in attesa delprevisto oriol'dilIlmnento generale delLa iIIla~ter:ia »; la legge 22 luglio 1977, n. 426: «mattesa dell'enuTIJciamone ,della legge sulla nuo-va cLi'scipliID'a»e così via; la legge 6 marzo1980, n. 54: «in attesa dell'entrata in ~i-gore ». Oioè SIiha iJ pudore, a questo pUltlto,di non utilizzare più l'espressione «in at-tesa del previ,sto riordinamento o orcLina~mento generale », ma si dice « in attesa del~l'entrata in ~i:gore» per far pensare chela legge sia 'imminente. La legge del 10 apr:i~le 1981, n. 146, c.ontmua: «im attesa del~l'entrata in vigoJ:1e»; la legge 17 febbraio1982, n. 43: «in attesa dell'entrata in vigo-re» e l'art1colo 1, comma pl1imo, del pre-sente disegno di legge, Irimanendo fedele aquesta tradizione di espressionre, ripete ~cara: «in attesa dell'ent,rata in ~igore ».

    Ciò mi fa pensare ad una pietm tombalevista in una chiesa romanica per una tom-ba dei monaci di una abbazia. La scrittaera: expectantes beatam spem. È chiaroche in quel contesto si capiva il senso: eraun'aspettativa escatologica. Non vorrei peròche nJe1l'ambito di lIDO Stato deconfesS!io~nalizzato come il nostro introducessimo unateJ:1minologia escatologizzante (scusate que-sti tel'mini).

    Signor MiOJ.:i:stro,è veramente una 'Dosa se--ria parlare in questi temllini in dispositivilegisLativi? È onesto? Non è un'ipocr.i,siasostaIlZJiale l1ipetere es

  • Senato della Repubblica ~ 22 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

    zate, pur nel rispetta dei singoLi ambiti digiurisdizione.

    Esiste un' anawafe dei finan:ciamenti perenti e associaZJioni, esistono dati che pas-sano in agni mamenta e in ogni sede essereutilizzat.i? La mia parte palitica ha chiestoall'inizio delLa legislatura una mappa dei:5inan:zrlamentiin U!ll settare specifioo: quel-la delle ba't1Jdemus.icali. Nanostante la pro-messa di due Sottasegretari che i dati sa-rebbero. pervenuti la settimana successiva,siamo. ancara «im. attesa}): e questo è U!llcancetta armai chiave per lla ~nterp.retazio-ne di un certa moda di fare paEtica.

    A me pare che accorra dire iln quest'Au-la, can estrema chiarezza, che senza datistatistki precisi, di£ferenziati per le div,erseattività del settolle dello. spettacala, nonsalo non si può co.stm.ire alcun discarsasaientificamente e razianallmente vaLida, manon si può nemmeno. Legiferare, nè onesta-mente nè incisivamente. Questa mi sembraun'esigenza elementare che va rispettata eattuata ma che non è stata neppure avvia-ta altre ,la tenace volantà del relatore sena-tore Baggào..

    Mi :interessa veramente insistere su que-sta data che va oltre il discorsa relativo alpresente disegna di legge. Non si può lavo-rare nelle condizioni in cui le Co.mmissio-ni, in certi casi, effettivamente lavor8lIlO',senza strumenti canasoitiV'j adeguati nonpassano. :pradulTe che leggi necessariamen-te appiattite su tahme conoscenze non ana-1iticamente uondate. Si patrà anche rispan-dere che 'il Mintistcra del tunisma e dellospettacalo nan è attrezzata per la bisogna.Ma quando. è necessaria, gli strumenti op-partuni vanno adeguatamente utilizz,ati.

    Per ritOffia!re al discorsa del rapporta or-gani centrali della Stato, regioni, enti loca-li, accorre aggiungere la dialettùcità, il con-corsa tra pubbLico e privata in una seriedi settor.i di mteresse e rilievo. culturalequali quelli contemplati nel disegna di leg~ge in esame. Nan è buona polit,iea queHache si :ispira al « non sappia la destra ciò

    che fa l'altra mano ». Mi :pare sia neces-sada sempre, ma tanto più se fosse possi~bile, neLla situamone attuale, un ordinata,coordinata sviluppo delle iniZJiative e deifinanziamenti. OccaI1re pensare anche, e conurgenza, ad una politica di ,defiscalizzazia-ne degli interventi £inan:zrlari in questi set-tari ,da parte di privati, in associazioni eenti che non abbiano scopo di 1ucro. NonSIipuò nan rilevare oame IiI pr1ivata im.que-sti settad abbia portato il suo, spessa de-terminante, contributo.. Mi paTrebbe saggiaun articolata decentramento, nan per ungusta quasi ideologizzante, ma per incre-mentare la partecipaziane della periferia cheè spes:sa anche per:ifeI1i:a culturale.

    ProgrammazJione dunque, caordinamento,scambia o ricambia dialettico tra interlocu-tari div:ersi per una politica cultura:le chedavrebbe ooinvalgere anche istituzioni dif-ferenti, come il Ministero della pubblicaistruzione e quella della Ilkerca scientifica,per la crescita arganica di tutta il tessutoculturale e umano del nostro :paese.

    Mi sia permessa aggi'l1illgere in questaprospettiva un maggiare, più organico iÌn-serimenta delle attività deUa spettacala nel-.]a formaZJione degli studenti delle nostrescuale. Avremo modo ,di appllafoncHre l'ar-gomenta quando. discuteremo. in Aula 'lalegge di rifarma della scuala media supe-riore ma a questa dimensione non md pareSii sia dedicata neppure un riga, anche sesi tratta, in questa disegno. di Ilegge, unica-mente di interventi ,straa:r;dinari finanziari.Si deve lasciare più ampio spama nellascnala a iniZJiative che senza dubbio ne sti-molerebbero. .il tona: una boccata d'ariapura culturale non come episadio unico,come massa erratica, adeguatamente prepa-mta nan sul mamenta ma corne dimensionedi cui tenere conta neLl'insegnamento., po-trebbe castituire un 3II'I1iochimenta della far-mazione, della cultum, un aff.ilIl:amento del-la ~,ensibiIità, della personalità.

    Ed ara alcune osservazioni sulle distribu-ziani delle attività ed anche dei cantributifinanziari tra Nard, Centro e Sud.

  • ).;Htl'O della Rp.pu.bbllCiJ ~ 23 ~ VIII Leglslatura

    10 MARzo 1983577a SEDUTA ,bSEMBL£!\"

    RESOCONTO SThKOGR.'\FJCO

    Presidenza del vice presidente C O L O M B O

    (Segue U L I A N I C H). Allo gen.naia 1981 dei 53 milioni di abitanti in que.ste grosse zone geografiche del nostropaese in percentuale si aveva il 48,62 percento al Nord, il 22,87 per cento al Centroe il 28,51 per cento al Sud e alle Isole.Consideriamo ora le percentuali dei finan.ziamenti 'sui totali ~ e faccio un esempio ~per gli enti lirici e sinfonici. Al Nord nel1968 si aveva il 45,15 per cento; nel 1973il 52,42 per cento; nel 1979 il 53,5 per cento.Al Centro negli anni indicati si aveva ri-spettivamente il 34,87, il 26,37 e il 25,78per cento. Per il Sud e le Isole il 22,85, il21,21 e il 20,73 per cento.

    Stando dunque alla popolazione del Nordabbiamo un rapporto del 48,62 per cento ri-spetto al 53,5 per cento dei finanziamentidel 1979; al Centro il rapporto è del 22,87per cento rispetto al 25,78 per cento dei fi-nanziamenti; al Sud e nelle Isole si ha il28,51 per cento rispetto al 20,73 per centodei finanziamenti.

    Il quadro non è migliore se si tiene contodell'insieme di tutte le attività musicali; hopreso queste tabelle perchè erano quelle chepotevo avere a mia disposizione. Riscontria-mo infatti un aumento consistente in per-centuale al Nord che passa dal 43,25 per cen-to del 1968 al 51,40 per cento del 1979, lad-dove al Centro abbiamo una diminuzionedal 34,57 del 1968 per cento al 26,72 percento del 1979, ma ricordate che la percen-tuale della popolazione è del 22,87 per cen-to. Nel Sud e nelle Isole abbiamo, invece,un decremento dal 22,18 per cento del 1968al 21,87 per cento del 1979; ricordo ancorache la percentuale della popolazione è del28,51 per cento.

    Si potrebbe certamente osservare che alNord vi sono sette enti lirici su tredici e cheil Sud ne possiede appena due.

    Si potrebbe ancora osservare che di tea-tri stabili nel Sud e nelle Isole rispetto aidodici esistenti ve ne sono soltanto due;che non esiste alcuna istituzione artisticabiennale, triennale o quadriennale, almeno

    fino a questo momento e che non vi è alcuncentro di produzione cinematografica. Sipuò ancora osservare che le compagnie tea-trali ammesse a contributo sono circa 40rispetto alle 200 circa esistenti nell'interopaese e che le sedi regionali della RAI, adeccezione di Napoli, sono scarsamente at-trezzate così come è insufficiente la presen-za della ter-za rete TV nei singoli settori deiMeridione.

    Allora, ci si può chiedere ~ se i dati sonoquesti e sono difficilmente smentibili ~che cosa si debba fare per colmare il diva-rio esistente anche in questo settore traNord e Sud.

    È evidente che siamo nettamente e deci-samente contrari a qualsiasi intervento ditipo assistenzialistico, ma per favorire il de-collo culturale del Mezzogiorno ~ uso il ter-

    mine culturale in senso pregnante, il collegaZito ha parlato prima di sete profonda dicultura nel Mezzogiorno ~ è necessario pro-

    muovere interventi mirati, con obiettivi li-mitati, ma razionalmente individuati e con-seguentemente attuati.

    Non possiamo però fermarci a queste con-siderazioni.

    Vorrei dedicare un minimo di attenzioneal disegno di legge in esame.

    Colpisce, nell'analisi del testo ~ non cer-

    to perchè io non abbia stima del patrimo-nio culturale rappresentato dal Teatro allaScala, ma soltanto, direi, su un piano filo-logico, di lettura ~ la distinzione tra Teatroalla Scala da una parte e ~ cito ~ « altri

    enti lirici e istituzioni concertistiche» dal-l'altra. A me sembra ingiusto questo tratta-mento, il nominare soltanto un ente, certa-mente famoso in Italia e all'estero, e rele-gare tutti gli altri fra « altri enti ». Ma, col-leghi, la lingua italiana ha pure un senso equesto modo di espressione implica già l'ac-quisizione di un declassamento di tutti gliaìtri enti, lirici o meno, esistenti nel restodel paese. Non è filologia: è filologia politi-ca, forse.

  • Senato della Repubblica ~ 24 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

    Colpisce ancora come le sovvenzioni perl'anno finanziario 1984 non siano aumenta-te neppure tenendo conto dell'incrementodel tasso inflattivo, fosse pure del 10 percento. Ma non si arriva neppure all'aumen-to dellO per cento. Vi risparmio la letturadelle cifre e delle relative percentuali.

    Così come non può lasciare indifferentila formulazione del primo comma dell' arti-colo 3 ~ questo va detto chiaramente ~ inordine al quale sono stati presentati dueemendamenti che parlano da soli.

    Istruttivo sarebbe forse studiare bene latabella circa la produzione complessiva neltriennia 1979-1981, male impostata perchèstatisticamente non differenziata, ma forsesufficiente a fare intendere alcune cifre.

    Ci si potrebbe chiedere: perchè non sitiene conto delle lettere a), b), c) del terzocomma dell'articolo 22 della legge 14 agosto1967, n. SOO? Come mai? C'è una legge anco-ra in vigore: quella del 1967. Perchè la sidisattende? Perchè si impostano discorsiche possono favorire alcune zone e esseresfavorevoli per altre? A me non sembra undiscorso equo quello del legislatore che nonsia discreto nel suo modo di legiferare.

    Colpisce, ma è inutile ripeterlo, questaframmentarietà di interventi. Interventi ope-rati, proposti, in rapporto a cosa? Agli ef-fettivi bisogni, alle esigenze culturali neisingoli settori?

    Colpisce inoltre la situazione debitoriadi innumerevoli enti considerati nel disegnodi legge.

    Mi pare che inerzia sia il termine esattoda impiegare in questo contesto, inerzia cheè dovuta forse ad una non esaltante inven-tiva, ma anche ad una profonda conoscen-za delle situazioni. Si potrà dire certo, e que-sto è un discorso che accetto, che gli stan-ziamenti di bilancio sono quelli che sono,si sa perchè, e si cerca di distribuirli al me-glio. Ma se non si ha chiara conoscenza del-le situazioni, se mancano i dati statistici,se difetta non la volontà, che nessuno vuo-le disconoscere sia buona, ma la chiarezzadegli obiettivi da raggiungere, di una politi-ca culturale dagli orizzonti larghi nei setto-ri dello spettacolo, del cinema, della musi-ca, occorrono vigorosi e rapidi atti politici

    che consentano di portare a conclusione, en-tro pochi mesi, leggi idonee.

    Queste sono parole, le ultime, che citodalla relazione che onestamente ha scritto ilrelatore Boggio. Ma anche qui si tratta delsistema dell'attesa: rientriamo quindi neldiscorso generale così come l'ho iniziato.

    È necessaria una volontà politica e unacapacità di analisi e di comprensione delleesigenze culturali nei vari settori, che allostato mancano. Gli interventi straordinarisono necessari, ma non sono adeguatamentedistribuiti e soprattutto sono insufficienti,in una prospettiva di riordinamento organi-co quale quello che il nostro stato di coseesigerebbe avvenisse al più presto.

    Per questi motivi il nostro Gruppo espri-me gravi perplessità su questo modo di pro-cedere e si augura che nella prossima leggedi interventi straordinari non ci sia bisognodi iniziare il comma 1 dell'articolo primocon le fatidiche, ormai decennali, parole:« in attesa dell'entrata in vigore della leggedi riordinamento organico ».

    P RES I D E N T E . È iscritto a parla-re il senatore D'Amico. Ne ha facoltà.

    * D'A M I C O . Signor Presidente, signorMinistro, onorevoli colleghi, il mio è un in-tervento che, per economia di tempo, toc-cherà il merito del disegno di legge al no-stro esame e insieme intende anticipare ladichiarazione di voto della mia parte poli-tica.

    Il Gruppo della Democrazia cristiana, in-fatti, a mio mezzo, preannuncia il propriovoto finale favorevole sul complesso del di-segno di legge n. 2093 per gli interventistraordinari nel settore dello spettacolo delquale si va concludendo la discussione ge-nerale e quindi l'esame, per passare all'ap-provazione dei singoli articoli e degli even-tuali emendamenti ritenuti ancora accogli-bili, perchè migliorativi, nel contesto gene-rale dello stesso disegno di legge.

    Il Gruppo della Democrazia cristiana siaccinge ad esprimere tale voto convintamen-te, malgrado la precarietà della situazioneche al composito e complesso mondo dellospettacolo deriva da una legislazione nonadeguata, in quanto non definita nei modi

  • Senato della Repubblica ~ 25 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

    che sono necessari per rispondere alle esi-genze dei vasti settori di manifestazioni d' ar~te, dal cinema al teatro, alla musica, alladanza che da tempo sono in larga, positi-va, nota espansione nel nostro paese, e an-che se esso disegno di legge, per contingen-ze negative non facilmente attribuibili a spe-cifiche volontà ritardatrici, interviene, an-cora una volta, in attesa di un nuovo, orga-nico, diverso, più congruo assetto ~ una at~tesa che speriamo, auspichiamo, desideria-mo, dobbiamo tutti insieme impegnarci afar sì che sia, ormai, veramente breve ~ ilGruppo della Democrazia cristiana sa di tro~varsi di fronte ad un disegno di legge chesi qualifica per alcuni non trascurabili equindi apprezzabili elementi di novità.

    Contrariamente infatti ai precedenti, ana~loghi provvedimenti legislativi, annualmen~te impostisi, e, volta a volta predisposti sem-pre in attesa ~ come ricordava il senatoreUlianich ~ di assicurare nell'immediato lepossibilità di vita ai distinti settori del ci-nema, del teatro, della musica, con una ne~cessariamente graduale, ma anche costantedilatazione della misura degli interventi fi-nanziari dello Stato, oltre che con la intro~duzione di normative migliorative delle pro-cedure per l'uso di essi interventi, quellosul quale ci accingiamo ad esprimere il vo-to finale di approvazione nel testo fattoproprio dalla Commissione, dopo l'analisipuntuale della proposta governativa fattadal relatore e dagli interventi che ad essosono seguiti nella Commissione stessa, nonsi limita a provvedere, nella misura consen-tita dalle condizioni generali dell' economiadel paese, alle necessità dell'oggi di ciascu-no dei settori di attività indicati, ma, spe-cie per il cinema in Italia, del quale si co-nosce la natura delle difficoltà e di cuituttavia si avvertono incoraggianti segni disuperamento, impegna notevole parte dellerisorse disponibili anche per investimentivolti all'incremento e qualificazione dellaproduzione, per i rinnovi tecnologici, per laconservazione del gi.à prodotto, di ciò chemerita di essere conservato, per le struttu-re destinate ad essere di supporto sul pia-no della preparazione professionale dei tec~nici e degli artisti.

    Lo stesso disegno di legge si pone altresìin modo organico ~ anche se non con l'am-piezza dei mezzi che occorrerebbero per per~seguire obiettivi più ambiziosi e tuttavia le-gittimi, avuto riguardo delle oggettive ca~pacità e possibilità espresse ed esprimibiliin campo artistico dal nostro paese ~ di

    fronte al problema di una più larga presen-za e quindi della più articolata diffusione diuna migliore e più propria immagine del-l'arte musicale, teatrale, cinematografica ita~liana nel mondo, iniziando con l'opportunacostituzione di un fondo unico che, in atte~sa dell'impinguamento da tutti auspicato,deve essere utilmente e razionalmente im~pegnato.

    Lo stesso disegno di legge, così come sipresenta dopo l'ampia, appassionata, in cer~ti momenti sofferta, vigorosa e costruttivavaglia tura cui l'hanno assoggettato la 7aCommissione permanente prima e per laparte che seguirà, l'Aula, trova da una parte

    ~ è doveroso riconoscerlo ~ nel ministroSignorello, che, dall'alto delle sue responsa-bilità politiche e della visione generale deiproblemi, ha potuto talvolta apparire, sen~za esserlo, resistente alle sollecitazioni pro-venienti da un mondo vivo, perennementeproblematico, la necessaria apertura, dispo-nibilità, sensibilità; e dall'altra, ha avuto ~

    mi piace sottolinearlo ~ nel collega Boggio~ che ringrazio a nome dell'intero Gruppo,come cultore di manifestazioni artistichequale egli è ~ l'attento percettore ed il tra-mite premuroso delle istanze correttive, del~le esigenze di. aggiustamenti, della fame dirazionalità, delle richieste di mezzi sempremaggiori che non ci sono. In questo conte-sto tale disegno di legge deve ritenersi quan-to di meglio nelle presenti condizioni eraprevedibile potesse attendersi, non mancan-do di attribuire l'importanza intrinseca, og-gettiva, reale che la biennalità ha assicuratoalla sua operatività. Non è discorso da poco,anche se Jimitato nel tempo.

    Con la accennata validità biennale della]egge e l'anticipata previsione dell'aumentodella sua dotazione finanziaria nella misuradel tetto inflattivo programmato dal Gover-no per il prossimo anno, si pongono in es-sere indubbi elementi di stabilità, di sere~nità, di certezza, di cui gli operatori del set-

  • Senato della Repubblica ~ 26 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    tore dello spettacolo mai prima hanno go~duto,elementi di fatto che sono destinatia produrre effetti che non potranno non es-sere largamente positivi sia per la program-mazione delle attività, che perciò potrà es-sere tempestivamente attuata, sia per la cor-rente ,e non più concU:donata possibilità dierogazione dei mezzi finanziari disponibili,con il conseguente contenimento della ulte-riore dilatazione della montagna ~ è unarealtà amara che ognuno di noi conosce ~ancora tutta da misurare degli oneri passi-vi e quindi dei debiti nei quali sono sommer-si enti, istituti e associazioni dei settori inesame. Sono realtà che non possono essereignorate.

    Non ritengo di potermi esimere dal rin-graziare il Ministro che ha voluto la bien~nalità della operatività della legge ancheper l'impegno che gli sono costate l'accetta-zione e la regolamentazione della novità daparte degli organi preposti al controllo delbilancio dello Stato.

    Due notazioni finali mi appaiono a que-sto punto necessarie e da non tralasciarsidi fronte all'ampiezza delle dimensioni de-gli interessi sociali, cul1tum1i, umamJi legati alvari~gato mondo dello spettacolo. Se si fa-cesse un elenco distinto dei sotto settori diattività che attendono le provvidenze pre-viste dal disegno di legge, si vedrebbe quan-to esso risulterebbe lungo e significativo.

    La prima notazione riguarda il tempo adisposizione del Parlamento per portareavanti costruttivamente l'iter di approvazio-ne dei tre distinti progetti di riforma dell'in-tervento pubblico rispettivamente, come sisa, a favore del cinema, del teatro di prosa,della musica, per non doversi malaugurata-mente ritrovare ancora di fronte a legginetappo, tampone o ponte, che dir si voglia.Su questo siamo d'accordo. C'è sinceramen-te da augurarsi 'una reale, ampia mobilita-zione di volontà nel Parlamento, quindi an-che nel Senato, per il compimento deglisforzi di mediazione che fossero necessariperchè il lavoro già compiuto ~ che è stato

    produttivo di risultati per il teatro di prosaed utilmente propedeutico per la musica ~

    non vada disperso, ma veda giungere primadel 1985 le conclusioni desiderate.

    Il Gruppo della Democrazia cristiana èdecisamente su questa posizione e chiede chesi programmino i tempi, i modi, i raccordidel caso, per dare soluzione definitiva enon più procrastinabile a problemi non nuo-vi ma corposamente annosi.

    L'altra notazione, che appare pure essanon trascurabile, nel momento in cui, peril lodevole impegno profuso da tanti ~ dalMinistro responsabile del settore, dal Gover-no, dalle Commissioni di merito e non, daquanti colleghi in esse si sono attivati intor-no al problema ~ si giunge, almeno in que-sto !l'.amo del Parlamento, a vaJI1aire:10 stru-mento di legge, che si sa quanto sia viva~mente atteso 'in ogni parte del paese, attie~ne, onorevole Ministro, alle strutture, agliorgani, ai meccanismi e quindi agli uominiche li incarnano e che debbono consentirel'esplicazione degli effetti della legge stessagestendola con r,igore ma anche e soprattut-to, mi permetto di aggiungere, con la parte~cipazione e la responsabilità di chi riescaa capire e faccia propri i problemi di ognigenere vissuti dagli operatori della diffusio-ne, nel paese e fuori di esso, delle manifesta~zioni dell'arte oggetto della legge. Sono pro-blemi angustianti, onorevole Ministro, chequasi sempre, se non generalmente, investo~no persone di squisita sensibilità che a vol-te, per un'incontenibile passione per il bel-lo, che ritengono di dover concorrere a ve~dere goduto dagli altri, ne assumono o nedirigono le iniziative, essendo costrette poipurtroppo a subire le conseguenze deleteriedei ritardi, delle lentezze, dei disguidi, delleincertezze, dei passaggi onerosi e ripetitividi procedure defatiganti e dei maggiori co-sti che irrimediabilmente ne derivano. A lei,signor Ministro, che si va ~ affermiamolocon tutta libertà e convinzione ~ rendendolargamente benemerito per le elaborazioniculturali che pone a premessa e che la ispi-rano nella sua meditata e difficile azione(data la natura dei problemi da trattare),è lo stesso intero mondo dello spettacoloche chiede di farsi carico di questi ultimi,non secondari aspetti di quella stessa suaazione, aspetti cui doverosamente ho rite~nuto di far cenno a nome della parte politi-ca per la quale ho l'onore di parlare. SignorPresidente, signor Ministro, onorevoli colle-

  • Senato della Repubblica ~ 27 ~ V II I Legislatura

    10 MARZO 19835773 SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    ghi, non senza aver prima dato atto dellapassione che abitualmente muove nei suoiinterventi il collega senatore Mascagni,quando parla di musica e nell'auspicare chela materia o le materie oggetto della suaacerba ultima arringa siano oggetto di di-scorso chiarificato re in un confronto sere-no delle parti in causa, la cui sede può essc-re la 7a Commissione permanente dimostra-tasi quanto mai sensibile ed aperta ai pro-blemi culturali e dello spettacolo, conclu-dendo dirò che è con i riconoscimenti, congli apprezzamenti, con le valutazioni, con gliauspici e con le raccomandazioni di cui ilGruppo della Democrazia cristiana mi haconferito l'onore di farmi portavoce, chelo stesso Gruppo motiva e conferma il suogià preannunciato voto sul provvedimentoper lo spettacolo per gli anni 1983-84, neltesto che risulta prossimo ad essere defini-to con diligente premura propria di questaparte del Parlamento. (Applausi dal centroe dalla sinistra. Congratulazioni).

    p RES I D E N T E . Dichiaro chiusa ladiscussione generale.

    Deve ora essere svolto il seguente ordinedel giorno:

    Con riferimento al comma terzo dell'ar-ticolo 1 del disegno di legge «Interventistraordinari nel settore dello spettacolo »,nel quale è previsto un contributo straordi-nario da assegnare con decreto del Ministrodel turismo e dello spettacolo ad enti liricied istituzioni concertistiche assimilate inaggiunta agli altri contributi e con partico-lare riguardo alle manifestazioni all'aperto,

    il Senato invita il Governo a dare riscon-tro in modo concreto ad una adeguata va-lutazione dell'attività dell'Ente lirico Arenadi Verona, al quale va doverosamente rico-nosciuta la posizione di preminenza che gliùeriva dal livello artistico degH spettacoli,dal concorso annuale di numerose centinaiadi migliaia di spettatori, in larga parte stra-nieri, da una tradizione ormai storica chegli ha consentito di acquisire una indiscussafama nazionale ed internazionale, testimo-niata anche in rilevanti manifestazioni al-l'~stero.9.2093.5 COLOMBOVittorino (V.), BOGGIO,

    DAL FALCO, MURMURA, GRAZIOLI

    C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),Domando di parlare.

    P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

    * C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),L'ordine del giorno che ho sottoscritto coni colleghi Boggio, Dal Falco, Murmura e Gra-zioli intende richiamare l'attenzione, in oc-casione della discussione di questo provve-dimento di legge, su uno dei 13 enti liricial quale questo provvedimento di legge in-tende sovvenire e che sono stati citati nelladiscussione generale: l'ente Arena di Vero-na. Nel fare questo evidentemente non v'èalcuna volontà particolaristica nè alcunasottovalutazione nei confronti di alcun altrodei 13 enti lirici, ma semplicemente vi è lavolontà di sottolineare come da tempo daparte dei sotto scrittori dell'ordine del gior-no e da parte di molti altri colleghi e di mol-ta parte dell'opinione pubblica si ritengache l'ente Arena di Verona non sia adegua-tamente valutato nei provvedimenti di leggea sostegno dell'attività lirica per motivi chequi non è il caso evidentemente di ripercor-rere e che vanno assai indietro nel tempo eche anche con qualche miglioramento negliultimi anni non sono stati sostanzialmentesuperati.

    Si tratta di un ente lirico .dal qUaile nonintendo qui parlare; credo che molti colleghiconoscano le manifestazioni dell'Arena diVerona e ncl caso che cosÌ non sia, IS'alreibenlieto di invitar

  • Senato della Repubblica ~ 28 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

    passo avanti è stato compiuto, qualche mi-glioramento si è realizzato negli ultimi an-ni, e d'altra parte non ritenendo opportu-no in questa sede (cioè in sede di provve-dimenti straordinari che sostanzialmenteprorogano e ricalcano provvedimenti prece-denti) compiere una revisione anche dellaposizione dell'ente Arena di Verona cheinvece va fatta in sede di riordinamento ge-nerale degli interventi per questo setto-re, non si è voluto fare una battaglia di cam-panile in questa occasione. Ci si limitaa richiamare l'attenzione del Governo fa-cendo perno su un aspetto del tutto margi-nale e particolare della questione, precisa-mente sul comma terzo dell'articolo 1, dovesi prevede uno stanziamento aggiuntivo di6.000 milioni ~ in particolare per manife-stazioni all'aperto ~ per contributi che ilMinistro può assegnare con suo decreto ap-punto agli enti lirici e alle istituzioni con-certistiche e assimilate, in aggiunta agli altricontributi.

    Con questo ordine del giorno si vuolechiedere al Ministro non certo di sovvertiredei criteri valutativi, ma, almeno per questofondo, piccolo rispetto all'entità dello stan-ziamento complessivo per gli enti lirici, didare una valutazione adeguata all'Arena diVerona. Non si pretende che la destinazionevenga citata espressamente nella legge come,invece, per la Scala (è stato sottolineato daaltri colleghi), come invece avviene in nu-merosi punti di questo disegno di legge conprovvedimenti di carattere particolare. An-che in questo caso, su 6.000 mmardi, 1.600sono a priori destinati alla Scala.

    Pretendere di fare un'altra citazione spe-cifica per l'Arena di Verona, forse neiconfronti della Scala poteva apparire un tan-tino sacrilego. Non lo facciamo: ci limitia-mo a chiedere al Governo, per la voce delsignor Ministro, almeno per questo piccolostanziamento che è nelle sue facoltà di ero-gare agli enti lirici, un impegno a tenereconto in modo particolare dell'Arena diVerona e di ciò che essa rappresenta nelpanorama dell'attività lirica del nostropaese.

    P RES I D E N T E . Ha facoltà di par-lare il relatore che invito anche a svolgere

    l'ordine del giorno presentato dalla Com-missione.

    Se ne dia lettura.

    C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

    Il Senato,

    in sede di esame del disegno di leggerecante interventi straordinari nel settoredello spettacolo,

    dato atto degli apprezzabilii mtentli dadquali il p:rovvedimento si muove per fronteg-giare, purtroppo ancora sol'Ù per l'immedia-to, le impellenti necessità del comples'so evariegato mondo dello spettacolo;

    condivisa anche l'esigenza della sua ,sol-lecita approva~ione;

    cons

  • Senato della Repubblica ~ 29 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO.1983577a SEDUTA ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENOGRAFIca

    esigendo per la liquidazione di esse sav-venzioni, quando concesse, la presentaziane,non di semplici rendi:canti, ma dei cansun-tivi finanziari approvati dagli argani che peri ris.pettiVli statuti ne hanno la campetenza;

    avendo comunque presenti, anche nelquadra del ,rigore propasto, le necessità dioresdta delle .manifestazioni musicali nellearee del Mezzogiorno, che risultano ancorale meno favorite;

    tenendo nel davuto canto ~ nell'inte~resse generale dell2. musica quale strumentodi fonnazione culturale e saciale, la cui piùampia e razionale diffustÌone (assunta tra i:iìini perseguiti daUo Stato) presuppone ladisponibHità e l'esistenza, e impone quindila formazione permanente, di qualificati ape-ratoI1i ~ le iniziative finalizzate alla prepa-raziane delle nuove leve artistiche, che, si-gnificaNvamente ed opportunamente previ-ste dalla legge 14 agosto 1967, n. 800, so-no state trascurate, se non ignorate, daglien1:i che dovevano provvedere, assicurandoa quelle di esse che, per la collaudata serietàdell'impostazione, per il prestigio cui sanoassurte, per ,i risultati conseguitJ, ne sianocertamente meI1itevoli, il dovuto ed adegua-to sostegno finanziaria anche al di fuori deiparametri seguiti per la sovvenzione dellealtre attività.

    9.2093.1 LA CaMMIssIaNE

    * BOG G I O , relatore. Signor Presiden-te, signor Ministro, colleghi, il dibattito chesi è svolto in quest'Aula è un dibattito par-ticolarmente ricco di elementi che stimola~no la nostra riflessione e che ci impongonoIa:ncheuna pausa ma, pI'ima di faI'mUl1are unaproposta ben precisa, intendo toccare alcu-ni argomenti che sono stati ampiamentetrattati da tutti coloro ch~ sono intervenutinella discussione generale con particolaredovizia di argomenti e can una passione pa-ri all'importanza degli stessi.

    L'oggetto di questa legge, infatti, è bensuperiore, per la sua portata, all'entità, sia

    I

    pure rilevante, dello stanziamento e investeun settore strettamente correlato alla cultu-

    Ira italiana e a cui è legata la tradizione delnostro paese.

    j

    Credo che se talvolta qualcuno ha satto~valutato questo settore o l'ha ritenuto uncampo riservato ad un numera grande o pic-colo di appassionati ha commesso un graveerrore. Se ci troviamo ancora oggi in man-canza di una legge organica per la prosa,se ancora oggi vediamo non completamenteapplicata la legge n. 800, in un momentoin cui essa dimostra carenze tali per la mu-sica per cui si ritiene opportuno superarlacon un altro provvedimento legislativo e seancora oggi è in itinere il provvedimento le-gislativo che riguarda il cinema, ciò è dovu-to al fatto che non si è riusciti a fare en~trare completamente nella sensibilità dellanostra classe dirigente, culturale e politica,l'importanza di questo settore che impegnanon solo vaste risorse delle finanze del no-stro Stato e di quelle destinate dai privatial tempo libero, ma anche, dal punto di vi-sta morale, sociale e per molti aspetti ~10 dico in senso buono e non in senso distrumentalizzazione ~ politico, vasti e im~portanti strati della cultura italiana e delmondo vastissimo e variegato che nel nostropaese ruota intorno allo spettacolo..

    La relazione che accompagna il disegnodi legge per la parte che precede l'illustra-zione rapidissima dell'articolato è partico-larmente sintetica ed asciutta. Mi sono aste-nuto dal ripetere le glorie dello spettacoloitaliano e i dati statistici che rendono gonfii documenti di ogni convegno (quante per-sone ogni anno vanno a teatro, quante so~cietà di concerto sorgono e operano ognianno, come aumenta il pubblico sia dellaprosa che della musica impropriamente det-ta minore), come mi sono astenuto dal fareconsiderazioni sullo spettacolo in genere.Queste notazioni desidero riservarle perun'altra e ben più importante relazione:quella che riguarda la riforma delle attivitàdi prosa, la legge organica per la musica.Purtroppo, l'esame di questi provvedimentiè fermo e colgo l'occasione dell'odierno di-battito per fare una riflessione ad alta voce:tanti sono i motivi di questo stato di cose,che però si esauriranno in un breve lassodi tempo. Tale situazione ha dato spazio,speranza e campo alle forze ~ e non mi ri-ferisco a forze politiche o dello spettacolo,

  • Senato della Repubblica ~ 30 ~ VIII Legislatura

    10 MARZO 1983577a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    ma dico genericamente forze ~ che attra~versano trasversalmente tutti questi settoriche non. vogliono che le riforme vi siano,che 110nvogliono le leggi organiche o perchènon hanno fiducia in ciò che potrà varareil Parlamento oppure perchè ritengono chepossano verificarsi tempi migliori nei qualile riforme potranno avere un taglio diversoe certamente più confacente alle esigenzeche esse ritengono essere quelle vere delteatro e della musica oppure ancora ~ equesto sarebbe certamente il motivo menonobile ~ perchè in questa situazione di pre~carietà, dico precarietà senza caricare que~sta parola di tutti i significati negativi cheessa può avere, alloggiano bene.

    Non vorrei ora che costoro avessero dacompiacersi di ulteriori nostri ritardi. Per~tanto, proprio per fare raggiungere uno sco~po ben preciso e concreto a questa nostradiscussione, mi limito a trattare pochi al~tri argomenti, incentrando la mia replica suquesto punto.

    Do ragione a tutti coloro che sono inter~venuti autorevolmente e in maniera organi~ca questa sera. Mi associo ad essi e credoalla volontà di tutti coloro che sono in que~st'Aula e a quella di coloro che veramenteamano lo spettacolo dicendo che questa èl'occasione per assumere un preciso e inde~fettibile impegno che non è quello di vararei provvedimenti ma di sbloccarli, a comin~ciare da quel disegno di legge approvatodalla Commissione pubblica istruzione delSenato che purtroppo giace da mesi in man~canza di una parola chiara e definitiva sul-le possibilità di finanziamento che ad essosono riservate.

    Sono convinto che ,ill lavoro che è statosvolto dalla Commissione pubblioa istruzionedel Senato in coHaborazi'OIle isono avuti anche -segni premonitori moltogravi quando al convegno di Sad'l1ltVi,ncen.t sisono' sentite pronunciare parole autorevoli,

    purtroppo profetiche, le quali 'affermavanoche era bene che il disegno di 'legge 'llon an~dasse avanti..

    Ora vOl1reiche quel1a profezia fosse iS!IIlen~rita, non con lriferimento ailla peI1sona chel'ha pronunciata ~ che è, peralÌ!I'O,un perso-naggio autorevole del mondo deRo spettacoloe che gode di tutto iil 'rispetto e di tutta laconsiderazione dovuti a coloro che si ooct1ipa-no dei problemi di questo settore ~ ma conriferimento alla n'OSI1:!I1acapacità di superarei momenti di 's.tallo e di andare avanti daindorisposte pari all'attesa che nel paese c'è 'Suquesti precisi argomenti. Può darsi che :le"80-provvenute, graviss.ime difficoltà economichedel nostro paese nan consentano un'ampdez-za del,la riforma pari a quella che è stataipotizzata dalla Commissione e dail Governoin un lavoro serrato e in un confronto moltoproficuo. Può dal1si che i 92 o 94 mHiarài dicui si parla ~ 'a seconda che si conteggino al~cune voci oppure no ~ non trovino capienzane] bilancio dello Stato. A questopuIlro, cre~do che entro 15 o 30 giorni 311massÉmo po-tremmo sapere quanto 'il Governo S'Ì'adi,spo-sto a stanziare per la legge di riforma, qu