sentiero orobie orientale 7

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Settimo Itinerario Rifugio Curò – Colle delle Miniere – Passo della Manina – Rifugio Albani Segnavia: 304 + 401 Dislivello: 1050 m. Difficoltà: E Orario: 7 h. j Timbro del rifugio Si lascia il rifugio Curò e si percorre per un breve tratto in senso inverso la mulattiera di accesso al rifugio proveniente da Valbondione. Ad una curva a gomito un cartello per il rifugio Albani indica di deviare a sinistra e di seguire il sentiero che si dirige verso i verdi pendii del monte Cimone e del monte Pom- nolo. Proseguendo a mezza costa e scavalcando alcuni canali, la traccia inizia una breve salita al termine della quale sbuca al colle delle Miniere (1920 m.). Oltre il passo una ripida discesa consente di raggiungere il fondo della valle nei pressi della baita Passevra. Attraversato il torrente si ricomincia a salire restando ai piedi dei pendii del monte Crostaro: una volta superata la baita omonima e i ruderi della baita di Fles si raggiunge in breve l’ampio valico della Manina. Dal passo il sentiero attraversa a mezza costa le pendici del Pizzul, si porta alla base del monte Sponda Vaga e, proce- dendo con qualche zigzag, supera la sella dell’Asta. Proseguendo oltre, con andamento Sud-Est si attraversa il fianco meridionale del monte Barbarossa fino alla caratteristica conca che si stende tra il Barbarossa e il pizzo di Petto e che viene delimitata sulla sinistra da una marcata costola che il pizzo di Petto protende verso nord-ovest. Il sentiero, aggirando questo sperone alla sua base, conduce all’imbocco di un ca- nalino roccioso attrezzato con catene e che sbuca al colletto tra le due vette del pizzo di Petto. Dall’intaglio, scendendo leggermente verso destra, si costeg- giano le falde orientali del monte Vigna Vaga e si raggiunge il non distante passo di Fontana Mora. Si attaccano i successivi pendii calcarei appena sotto alla vetta omonima fino al loro culmine, per poi divallare sul versante scalvino che qui si ada- gia presso la bocchetta nord del monte Ferrante. Proseguendo ora su terreno pianeggiante, si va a raggiungere una bella cengia proprio alla base del versante Est del Ferrante e che permette di contornare le verticali pareti di questa montagna. Si percorre la cengia sino ad incrociare la cresta sud presso la vicina bocchetta meridionale. Per pascoli e sfasciumi il sentiero scende regolarmente sull’ampio crestone e arriva da ultimo al marcato intaglio del passo dello Scagnello, da cui si gode uno splendido colpo d’occhio sullo spigolo Nord - Ovest della Presolana. Calando per gli erbosi pendii orientali, il sentiero conduce infine al rifugio Albani, nelle immediate vicinanze di alcune gallerie scavate in passato per l’estrazione della fluorite. Rifugio Albani (Tel. 0346/51105) Località: Valle di Scalve Accesso: Colere Segnavia 403 (3 h.) ) ( Colle delle Miniere CAI Bergamo via Ghislanzoni 15, 24122 Bergamo - tel. 035/244273 fax 035/236862 – e_mail [email protected] - web www.caibergamo.it

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Sentiero Orobie Orientale 7

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Page 1: Sentiero Orobie Orientale 7

S e t t i m o I t i n e r a r i o

Rifugio Curò – Colle delle Miniere – Passo della Manina – Rifugio Albani

Segnavia: 304 + 401 Dislivello: 1050 m. Difficoltà: E Orario: 7 h. j

Timbro del rifugio

Si lascia il rifugio Curò e si percorre per un breve tratto in sensoinverso la mulattiera di accesso al rifugio proveniente daValbondione. Ad una curva a gomito un cartello per il rifugioAlbani indica di deviare a sinistra e di seguire il sentiero che sidirige verso i verdi pendii del monte Cimone e del monte Pom-nolo. Proseguendo a mezza costa e scavalcando alcuni canali,la traccia inizia una breve salita al termine della quale sbuca alcolle delle Miniere (1920 m.). Oltre il passo una ripida discesa consente di raggiungere ilfondo della valle nei pressi della baita Passevra. Attraversato iltorrente si ricomincia a salire restando ai piedi dei pendii delmonte Crostaro: una volta superata la baita omonima e i ruderidella baita di Fles si raggiunge in breve l’ampio valico dellaManina. Dal passo il sentiero attraversa a mezza costa le pendici delPizzul, si porta alla base del monte Sponda Vaga e, proce-dendo con qualche zigzag, supera la sella dell’Asta. Proseguendo oltre, con andamento Sud-Est si attraversa ilfianco meridionale del monte Barbarossa fino alla caratteristicaconca che si stende tra il Barbarossa e il pizzo di Petto e cheviene delimitata sulla sinistra da una marcata costola che ilpizzo di Petto protende verso nord-ovest. Il sentiero, aggirandoquesto sperone alla sua base, conduce all’imbocco di un ca-nalino roccioso attrezzato con catene e che sbuca al colletto trale due vette del pizzo di Petto. Dall’intaglio, scendendo leggermente verso destra, si costeg-giano le falde orientali del monte Vigna Vaga e si raggiunge ilnon distante passo di Fontana Mora. Si attaccano i successivipendii calcarei appena sotto alla vetta omonima fino al loroculmine, per poi divallare sul versante scalvino che qui si ada-gia presso la bocchetta nord del monte Ferrante. Proseguendoora su terreno pianeggiante, si va a raggiungere una bellacengia proprio alla base del versante Est del Ferrante e chepermette di contornare le verticali pareti di questa montagna. Sipercorre la cengia sino ad incrociare la cresta sud presso lavicina bocchetta meridionale. Per pascoli e sfasciumi il sentiero scende regolarmentesull’ampio crestone e arriva da ultimo al marcato intaglio delpasso dello Scagnello, da cui si gode uno splendido colpod’occhio sullo spigolo Nord - Ovest della Presolana. Calandoper gli erbosi pendii orientali, il sentiero conduce infine al rifugioAlbani, nelle immediate vicinanze di alcune gallerie scavate inpassato per l’estrazione della fluorite.

Rifugio Albani (Tel. 0346/51105) Località: Valle di Scalve Accesso: Colere Segnavia 403 (3 h.)

) ( Colle delle Miniere

CAI Bergamo via Ghislanzoni 15, 24122 Bergamo - tel. 035/244273 fax 035/236862 – e_mail [email protected] - web www.caibergamo.it