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PUNTERUOLO ROSSO

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Page 1: Senza nome 1

PUNTERUOLO ROSSO

11 NOVEMBRE 2014 SOLEMINIS E DINTORNI WORDPRESS

“Ora vediamo chi chiederà risarcimento per le piante morte. Lo chiederanno anche quei comuni che non si sono attivati per tempo e non hanno seguito le indicazioni dettate dalla Regione? Si dichiarano amanti e rispettosi della natura ma quando c’è da attivarsi per prevenire danni maggiori son tutti fermi, ci si muove solo quando sentono odore di sanzioni! E la natura

ringrazia.“

Circa 3,5 milioni di euro i danni causati in Sardegna dagli attacchi del punteruolo rosso, il coleottero nemico delle palme.

A lanciare l’allarme sono i vivaisti della Coldiretti: “È privo di antagonisti naturali – spiegano – e pressoché indenne a qualsiasi forma di lotta agronomica, sta creando un ingente danno alle palme del genere Phoenix. Se non si interviene con misure efficaci e rapide c’è anche il rischio che la pandemia si estenda alle altre specie di palme sensibili”. Nel 1994 l’insetto è comparso per la prima volta in Spagna mentre la prima segnalazione in Italia è del 2004 dove si è verificata una progressiva espansione che ha decimato il patrimonio nazionale di palme. Un vero flagello che ha interessato il verde pubblico e privato oltre che in Sardegna, in Sicilia, Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Abruzzo e Molise. Il punteruolo rosso è un organismo nocivo oggetto di misura di emergenza da parte della Comunità europea. In Sardegna dalla sua prima comparsa, nel 2007 in Ogliastra, sono state adottate una serie di misure sia preventive (azioni di controllo comprese) sia curative: non si sono però rilevate sufficienti. L’insetto si è diffuso ed è presente in sette province e 47 comuni. “La situazione allo stato attuale – rendicontano le imprese vivaistiche Coldiretti – ha comportato un danno quantificabile in oltre 3,5 milioni fra mancate vendite e costi per l’abbattimento e lo smaltimento delle piante colpite”.

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