servizi socio sanitari - bestatreviso.edu.it del... · obiettivi educativi e didattici ... metodi e...

69
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO (L. 425/97 - D.P.R. 323/98, Art. 5) Anno Scolastico 2017-2018 Classe 5FS SERVIZI SOCIO SANITARI

Upload: nguyennguyet

Post on 18-Feb-2019

216 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ESAME DI STATO

(L. 425/97 - D.P.R. 323/98, Art. 5)

Anno Scolastico 2017-2018

Classe 5FS

SERVIZI SOCIO SANITARI

2

Sommario

ELENCO DOCENTI ........................................................................................................................................................ 3

VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO ............................................................................. 4

PROFILO DELL’INDIRIZZO ....................................................................................................................................... 5

STRUTTURA DEL PIANO DI STUDIO DEL 5^ ANNO ............................................................................................ 6

PROFILO DELLA CLASSE ........................................................................................................................................... 7

Presentazione della classe ................................................................................................................................... 7

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ..................................................................................................................... 7

Obiettivi didattici del consiglio di classe: competenze trasversali ........................................................ 8

Metodologia ............................................................................................................................................................... 9

Attività di recupero e di sportello .................................................................................................................... 10

Contenuti e finalità dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) ..................................................................... 10

Attività extracurriculari ....................................................................................................................................... 12

Criteri e Strumenti della misurazione e della valutazione .................................................................... 12

RELAZIONI FINALI ................................................................................................................................................... 14

PROGRAMMI SVOLTI ................................................................................................................................................ 30

Prove di SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO ............................................................................................... 46

GRIGLIE DI VALUTAZIONE ..................................................................................................................................... 62

Calendario simulazioni......................................................................................................................................... 68

Elenco e firme dei componenti del CdC in tutte le sue parti ....................................................................................... 69

3

ELENCO DOCENTI

Materia Docente

Lingua e Letteratura italiana Paola Bin

Storia Paola Bin

Lingua Inglese Mariagiovanna Fontebasso

Matematica Giorgia Cortolezzis

Seconda Lingua Straniera

Francese Elettra Bordino

Psicologia generale ed applicata Sonia Zambon

Igiene e Cultura Medico

Sanitaria Meri Santamaria

Tecnica Amministrativa ed

Economia Sociale Catia Meneguz

Diritto e Legislazione socio-

sanitaria

Maria De Franco

Scienze Motorie Sportive Laura Seccia

Religione Cattolica Elena Visotto

Sostegno Renata Salvemini

4

VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO

Disciplina A.S.

2015/2016

A.S.

2016/2017

A.S.

2017/2018

1 Lingua e Letteratura Italiana Savina Specchio Paola Bin Paola Bin

2 Storia Savina Specchio Paola Bin Paola Bin

3 Matematica Cinzia Tipaldi Stefania De

Kleva

Giorgia

Cortolezzis

4 Psicologia generale ed

applicata

Raffaella Sestini Raffaella Sestini Sonia Zambon

5 Diritto e Legislazione socio-

sanitaria

Patrizia Melchiori Patrizia Melchiori Maria De Franco

5

PROFILO DELL’INDIRIZZO

Finalità dell’indirizzo e percorso scolastico

L’indirizzo “Socio-sanitario” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del

percorso quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare, in collaborazione

con altre figure professionali, interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e

comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.

L’identità dell’indirizzo si caratterizza per una visione integrata dei servizi sociali e sanitari nelle

aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più

deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al

benessere.

Le innovazioni in atto richiedono che lo studente sviluppi competenze comunicative e

relazionali nonché scientifiche e tecniche correlate alla psicologia generale ed applicata, alla

legislazione socio-sanitaria, alla cultura medico-sanitaria.

Le competenze che si acquisiscono, al termine del percorso quinquennale, si collocano al

confine tra i vari ambiti sociosanitari e assistenziali e si avvalgono di un organico raccordo tra

le discipline dell’Area di istruzione generale e le discipline dell’Area di indirizzo.

Nel secondo biennio, l’utilizzo di saperi, metodi e strumenti specifici dell’asse scientifico

tecnologico consente al diplomato di rilevare e interpretare i bisogni del territorio e

promuovere, nel quotidiano, stili di vita rispettosi della salute e delle norme igienico-sanitarie.

Le discipline afferenti all’asse storico-sociale consentono di riconoscere le problematiche

relative alle diverse tipologie di persone, anche per azioni specifiche di supporto.

Un ampio spazio è riservato, soprattutto nel quinto anno, allo sviluppo di competenze

organizzative e gestionali, grazie ad un ampio utilizzo di stage, tirocini, alternanza scuola

lavoro, al fine di consentire agli studenti un efficace orientamento per inserirsi nei successivi

contesti di lavoro e di studio (ITS- Università).

6

STRUTTURA DEL PIANO DI STUDIO DEL 5^ ANNO

Materie Classe V

Area comune ore

RELIGIONE (RC) 1

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4

STORIA 2

LINGUA STRANIERA (INGLESE) 3

MATEMATICA 3

SCIENZE MOTORIE SPORTIVE 2

Area d’indirizzo

SECONDA LINGUA STRANIERA 3

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA 5

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA 3

TECNICA AMMINISTRATIVA 2

IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA 4

Totale 32

7

PROFILO DELLA CLASSE

Presentazione della classe

L’attuale quinta Fs è composta da 14 alunni frequentanti (12 femmine e 2 maschi), ai quali si

aggiunge un’allieva inserita in comunità, che appartiene a tutti gli effetti alla classe. È presente

una alunna BES e uno studente con certificazione DSA. All’interno del gruppo è compresa

anche un’alunna con certificazione, che è stata affiancata dall’insegnante di sostegno per 13

ore settimanali, e anche da un’addetta all’assistenza per 14 ore, e ha seguito una

programmazione differenziata, con conseguente valutazione, ai sensi dell’ art. 17 Valutazione

ed esami degli alunni handicappati OM 80 - 9 marzo 1995 integrata con OM 266 21 OM

40/2009. Per tutte le informazioni e indicazioni per lo svolgimento dell’Esame di Stato si

rimanda alla relazione dell’insegnante di sostegno.

Lo scorso anno la classe era composta da 17 alunni, ma tre elementi non sono stati ammessi

alla quinta. Si rileva che la continuità didattica del triennio non è stata rispettata in cinque

materie come risulta dalla tabella Variazione del consiglio di classe nel triennio.

In relazione al comportamento, la classe si è dimostrata abbastanza corretta e disciplinata,

rispettosa del personale e degli ambienti della scuola. Tuttavia va segnalato che alcuni studenti

hanno avuto, nel corso dell’anno, una frequenza non sempre regolare e talvolta scarsa

puntualità, dimostrando con ciò un atteggiamento poco responsabile.

Quanto alla partecipazione al dialogo educativo, un gruppo di studenti è stato sempre

interessato e motivato allo studio e all’approfondimento dei contenuti affrontati; un altro, pur

costituito da alunni con capacità anche buone, ha manifestato, invece, un atteggiamento meno

collaborativo. Comunque nel complesso, rispetto allo scorso anno scolastico, la partecipazione

è stata meno sentita.

Per quanto riguarda il profitto, la classe risulta piuttosto eterogenea.

Appare molto buono in alcuni casi, a riprova di un impegno serio e costruttivo, caratterizzato

da una costante motivazione all’apprendimento e da capacità di rielaborazione personale dei

contenuti; per questi studenti l’attenzione è stata continua, lo svolgimento delle consegne per

lo più puntuale, e sembrano aver maturato un proprio metodo di studio.

Altri studenti invece hanno raggiunto una conoscenza dei contenuti più incerta, anche se

discreta, ma non sostenuta da uno studio costante e una motivazione adeguata.

Infine un gruppo più esiguo arriva alla sufficienza: lacune pregresse e un impegno non sempre

costante hanno influito negativamente sul profitto.

Si segnala che durante le esperienze di tirocinio svolte nelle varie strutture tutti gli alunni sono

stati apprezzati per lo svolgimento puntuale delle loro mansioni ed i tutor responsabili hanno

riconosciuto e apprezzato l’aspetto umano e sociale, la collaborazione con il personale e la

maturità nel rapportarsi con le figure adulte di riferimento.

Infine un allievo è risultato vincitore di una borsa di studio erogata dal Rotary club, due allieve

hanno partecipato al concorso di scrittura creativa “Betty Toniolo” posizionandosi tra i

primissimi posti e tre studenti hanno frequentato il corso OSS durante l’anno scolastico in

corso.

8

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

Obiettivi didattici del consiglio di classe: competenze trasversali

OBIETTIVI EDUCATIVI:

Anche se la quasi totalità degli obiettivi sotto elencati sembra essere stata raggiunta dalla

maggior parte della classe, si ritiene opportuno ribadire che tutti gli alunni devono:

essere consapevoli del valore formativo ed educativo dello studio;

lavorare nel rispetto dei propri compagni e dei propri insegnanti, del personale non

docente, dell’ambito di studio;

collaborare attivamente con i propri compagni; a tal fine saranno scelte forme di lavoro

diverse (a coppie, in piccolo e grande gruppo);

rispettare l’opinione altrui: intervenire durante una discussione al momento opportuno,

ritirare la parola qualora l’intervento risulti inutile, saper criticare senza offendere;

aiutare i compagni in difficoltà e collaborare con l’insegnante nell’organizzare l’attività

didattica (uso di strumenti e sussidi didattici);

tenere un comportamento corretto, proficuo per l’apprendimento (per es. essere

presente in classe all’inizio di ogni lezione, chiedere di uscire durante la lezione solo in

caso di necessità, svolgere puntualmente le consegne, osservare le norme

riguardanti le assenze e le giustificazioni, far firmare le comunicazioni tempestivamente

ai genitori);

pianificare il proprio lavoro, sia in classe che a casa;

riconoscere i propri limiti senza demoralizzarsi.

Obiettivi didattici

Gli alunni devono saper:

pianificare in modo efficace il lavoro domestico;

utilizzare opportunamente i libri di testo;

consolidare le abilità cognitive di base, con particolare riguardo alla capacità di

esposizione orale (parlato formale);

approfondire specifici contenuti e lessici disciplinari;

operare collegamenti multi/interdisciplinari, sia nell’area comune sia nell’area di

indirizzo;

acquisire capacità di rielaborazione personale e di autonoma valutazione critica;

coniugare le conoscenze professionali con specifiche competenze operative;

applicare un metodo di lavoro funzionale ad un apprendimento non mnemonico e

meccanico (saper prendere appunti, schematizzare, sintetizzare);

cogliere analogie, differenze, correlazioni.

curare la precisione lessicale, sintattica e grammaticale nella produzione scritta

attraverso una sistematica attività di rilettura e controllo

OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI:

Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di

complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,

simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) rappresentare

eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni,

ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse

conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,

valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’appren-

dimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti

fondamentali degli altri.

Comunicare

Collaborare e partecipare

9

Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale

ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio

metodo di studio e di lavoro.

Acquisire ed interpretare criticamente

l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,

valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

Individuare e rappresentare, elaborando

argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche

appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la

natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti

e la loro natura probabilistica.

Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,

individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo

soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di

studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e

realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di

azione e verificando i risultati raggiunti.

Metodologia

Strategie didattiche

Azioni

(situazioni di

apprendimento attivo

per scoperta)

Esperienze

(situazioni di apprendimento non

strettamente curricolari anche

riferite ad eventi esterni)

- lezione frontale

- lezione interattiva

- lezione

multimediale

- analisi di testi e

documenti

- cooperative

learning

- problem solving

- laboratorio

- esercitazioni

pratiche

- simulazioni

- progetti e compiti

reali

- Alternanza Scuola Lavoro

- film

- mostre

- stage

- teatro

- incontri con esterni

Strumenti

- Libro di testo

- Materiali forniti dal docente

- Quotidiani

- Riviste, pubblicazioni specifiche

- Internet

- Laboratori

- LIM

Imparare ad imparare

Acquisire ed interpretare l’informazione

Individuare collegamenti e relazioni

Risolvere problemi

Progettare

10

Attività di recupero e di sportello

o In itinere:

- Ripetizione dei temi trattati con tutta la classe

- Organizzazione di gruppi di allievi per livello per attività in classe

- Assegnazione e correzione di esercizi specifici da svolgere a casa

o In orario pomeridiano (Sportello, Peer to peer…..)

Contenuti e finalità dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL)

L’Istituto, in base alla normativa nazionale di riferimento e coerentemente con gli indirizzi

europei, attua nelle classi progetti di ASL (Alternanza scuola lavoro), per sviluppare

competenze di “digital reputation”, lingue straniere, imprenditorialità e interventi nel sociale.

L’Alternanza Scuola Lavoro è un arricchimento curricolare, un nuovo e più efficace luogo di

apprendimento, alternando momenti di scuola a momenti esterni ad essa nell'ambito di un

unico progetto educativo e formativo.

Con legge 107/2015 i percorsi di ASL vengono definiti “Al fine di incrementare le opportunità

di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti…”

Tale attività permette l’integrazione con il territorio e il mondo produttivo e per gli Istituti

Professionali in particolare è volta a rafforzare il raccordo tra la scuola, il mondo del lavoro e il

contesto territoriale.

Agli studenti viene proposto di combinare lo studio teorico d’aula con forme di apprendimento

pratico svolte in un contesto professionale, seguiti da docenti tutor e tutor aziendali: in questo

modo potranno misurarsi direttamente col mondo del lavoro.

Tale attività ha il fine di rendere gli studenti in grado di acquisire conoscenze, abilità e

competenze utili allo sviluppo della loro autonomia e professionalità.

E’ una metodologia che ha come obiettivi:

- l’attivazione di percorsi di formazione capaci di cogliere le specificità del contesto

territoriale

- la creazione di un modello formativo che sia strumento di prevenzione dei fenomeni di

disagio e dispersione, ma anche di attivazione di processi di integrazione tra il sistema

di istruzione e il sistema imprenditoriale

- l’attivazione di consapevoli ed autonomi processi decisionali di tipo scolastico e

lavorativo

- l’accrescimento delle conoscenze degli allievi rispetto al contesto socio-economico e alle

opportunità di lavoro nei diversi ambiti produttivi, orientandoli alla cultura d’impresa e

ai valori e alla sicurezza sul posto del lavoro.

I percorsi di ASL che il Besta propone ai suoi studenti vanno oltre la semplice esperienza di

stage-tirocinio. Presupposto imprescindibile è il coinvolgimento diretto delle aziende nella

definizione di un progetto di lavoro mirato al potenziamento delle competenze degli studenti in

vista di un loro futuro inserimento nel mercato del lavoro. Questo prevede lo sviluppo di azioni

congiunte tra tutti i soggetti coinvolti che cooperano a definire gli obiettivi formativi in modo

tale che gli attori del percorso siano soprattutto gli studenti stessi. La collaborazione con i

soggetti del territorio che diventano partner nella funzione educativa e formativa della scuola,

comporta la creazione/costruzione di un curriculum in cui è prevista un’organica e sistematica

interazione tra fasi di apprendimento in aula e fasi di apprendimento in contesti lavorativi.

Soggetti coinvolti: studenti delle classi terze, quarte e quinte, famiglie, scuola, territorio.

La scuola propone il Progetto, cioè il Patto Formativo e di orientamento, che dovrà essere

sottoscritto da studente, famiglia, scuola, azienda.

Il Collegio approva contenuti, tempi e modalità dell’ASL e i CdC mettono in atto attività d’aula

prima e dopo il tirocinio anche attraverso le Unità di Apprendimento (UdA).

11

L’esperienza di ASL si chiude con un colloquio cui segue la valutazione disciplinare dei prodotti

previsti nelle UDA e infine la certificazione delle competenze nella quale convergeranno le

valutazioni delle competenze previste nelle UDA, del colloquio, l’autovalutazione degli studenti,

la valutazione del tutor aziendale.

I progetti sono oggetto di monitoraggio in itinere e finale. Questionari di rilevazione e

gradimento supportano le scelte della scuola.

Attività formative per ASL comuni a tutte le classi terze a.s. 2015/2016 sono state:

4h modulo sulla sicurezza.

2h modulo con SME su Nidi, Nidi in famiglia, Micronidi e Scuole Materne.

2h conferenza con SME ULSS n.9 su sanità digitale e buon uso del farmaco.

Tre settimane di tirocinio in azienda dal 1 febbraio 2016 al 19 febbraio 2016

Tipologia di aziende ospitanti: nidi pubblici e privati, micronidi, nidi in famiglia, scuole

dell’infanzia pubbliche paritarie anche con sezioni primavera.

Attività formative per ASL comuni a tutte le classi quarte a.s. 2016/2017 sono state:

1h modulo sulla sicurezza

2h Incontro con l’Associazione Operatori di Strada – orientamento in uscita

2h Incontro con SME ULSS n.9 per potenziale inserimento lavorativo

Cinque settimane di tirocinio in azienda dal 29 maggio 2017 al 06 luglio 2017

Due allievi hanno partecipato al progetto Erasmus plus ed effettuato il tirocinio

all’estero per quattro settimane

Tipologia di aziende ospitanti: Cooperative sociali, Onlus, Fondazioni, Case di Riposo

private e pubbliche o in convenzione, CEOD, CDD pubblici, privati e in convenzione

con AULSS n.2, Sindacato settore immigrazione, Operatori di strada, Centro Aiuto

alla Vita.

giornata dello Sport – 18 maggio 2017- organizzata dalla ULSS n-9 con tutti i Centri

Diurni occupazionali e residenziali per la disabilità della provincia di Treviso, 20

Partecipazione alla conferenza su “Educazione alla salute” del Dott. Pratesi

Attività formative per ASL comuni a tutte le classi quinte a.s. 2017/2018 sono state:

Partecipazione alla “Giornata della Legalità e della Solidarietà” (7 ottobre 2017)

Partecipazione alla conferenza “La Banca degli Occhi” (24 novembre 2017)

1 visita a Job Orienta di Verona (1 dicembre 2017)

Incontro con dott. De Bortolo, responsabile del Centro per l’impiego (28 marzo 2018)

Verifica dell’attività

Al termine dell’esperienza pratica in struttura/azienda ogni allievo ha predisposto un report

sull’attività svolta. Tenendo conto della valutazione dei tutor aziendali, della relazione

elaborata e dell’andamento nelle lezioni teoriche, viene formulata la valutazione delle

competenze acquisite per ogni studente, il certificato delle competenze viene rilasciato dal

Consiglio di Classe a ciascun allievo.

12

Attività extracurriculari

attività finalità periodo/durata referente

Conferenza del Prof.

Cristophe Lagorce,

Pigalle et ses légendes,

entre l’ombre et la

lumière, ITT « Mazzotti

Approfondimento linguistico 6 dicembre 2017 Bordino

Fondazione Zanetti Approfondimento disciplinare di

psicologia

15 dicembre

2017 Zambon

Conferenza “Postare o

non postare, questo è il

problema”, Liceo

Canova

Consapevolezza della propria

immagine sul web 9 gennaio 2018 Meneguz

Lezione Conferenza su

Bob Dylan Approfondimento letterario 23 gennaio 2018 Bin

Lezione conferenza

Giornata della Memoria

Prof. A. Cinquegrani

Approfondimento di Italiano e

Storia 30 gennaio 2018 Bin

Conferenza sulle

malattie sessualmente

trasmissibili

Approfondimento di igiene e

cultura medico-sanitaria 6 febbraio 2018 Santamaria

Giornata dello Sport:

conferenze con esperti

Approfondimento di scienze

motorie 17 febbraio 2018 Seccia

Partecipazione al

concorso “Betty

Toniolo”

Approfondimento di scrittura

creativa 16 Marzo 2018 Bin

Conferenza del Prof.

Karim Ghyiati, La

nouvelle génération

d’acteurs et d’actrices

du cinéma français

d’aujourd’hui, ITT

« Mazzotti »

Approfondimento linguistico 20 marzo 2018 Bordino

Uscita didattica al

Vittoriale degli italiani Approfondimento autore 27 marzo 2018 Bin

Spettacolo teatrale sul

Muro di Berlino di M.

Cortesi

Approfondimento di Storia 10 aprile 2018 Bin

Giornata conclusiva

Progetto Giovani Santa

Caterina

Conoscenza attività per i giovani

sul territorio 14 aprile 2018 Meneguz

Criteri e Strumenti della misurazione e della valutazione

Verifiche scritte/orali inerenti alle abilità specifiche per ogni disciplina (questionari,

esercizi, test, colloqui, lezioni dialogate, quesiti a domande aperte, )

Prove strutturate

Risoluzione di problemi

Produzione orale e scritta di testi di varia tipologia

Controllo del lavoro domestico

Sollecitazione di domande e di chiarimenti

13

FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE

(Svolgimento dei compiti a casa, lavori individuali di approfondimento, correzione dei

quaderni degli appunti, interventi in classe, eventuale impreparazione o rifiuto a sostenere

la prova…..)

Impegno individuale nel superare le difficoltà iniziali

Costanza e continuità nel lavoro scolastico e domestico

Adeguamento dell’impegno personale alle proprie capacità intellettuali

Disponibilità alla collaborazione e al dialogo

Conseguimento degli obiettivi minimi stabiliti nei piani di lavoro di ogni singola disciplina

14

RELAZIONI FINALI

Materia: Italiano Classe: 5FS A.S. 2017/2018

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La classe si divide in tre sostanziali gruppi di livello: il primo è particolarmente ricettivo,

autonomo e critico; il secondo dimostra minori capacità critiche, ma si applica nello studio; il

terzo ha lacune pregresse e scarso entusiasmo nello studio, raggiunge difficilmente il livello

di sufficienza. Dal punto di vista disciplinare la classe non dimostra particolari criticità.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

Gli obiettivi programmati sono i seguenti:

Conoscenze

> conoscere gli elementi essenziali di un testo argomentativo

> conoscere la diversità tra articolo di giornale e saggio breve

> conoscere le differenti modalità operative richieste dalle diverse tipologie testuali

> conoscere gli elementi principali della poetica degli autori proposti

Competenze

> saper leggere il testo come prima forma di interpretazione

> saper utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l'interpretazione del testo

> saper ricondurre il testo ad un preciso contesto storico-culturale

Capacità

> dimostrare sufficienti capacità di analisi e sintesi

> mostrare attitudine allo sviluppo critico delle questioni proposte

> dimostrare capacità logico-espressive sufficientemente chiare e organiche

> utilizzare le competenze acquisite per approntare confronti tra le diverse forme letterarie

> acquisire un interesse verso una lettura più specificatamente "letteraria", rapportando il

testo alle proprie esperienze e alla propria sensibilità

Questi obiettivi sono stati raggiunti nella maggior parte dei casi.

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli

obiettivi

La classe, rispetto all’a.s. precedente, si è dimostrata meno partecipe e attiva.

Nel complesso, la programmazione è stata seguita nelle sue linee generali.

Criteri didattici e metodologie seguite

Lezioni frontali

Letture dei testi e analisi della struttura, dello stile e dei contenuti

Letture domestiche

Lezioni partecipate

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

Vd. Documento 15 maggio, nella parte dedicata a Attività extra-curricolari.

15

Materia: Storia Classe: 5FS A.S. 2017/2018

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La classe si divide in tre sostanziali gruppi di livello: il primo è particolarmente ricettivo,

autonomo e critico; il secondo dimostra minori capacità critiche, ma si applica nello studio; il

terzo ha lacune pregresse e scarso entusiasmo nello studio, raggiunge difficilmente il livello

di sufficienza. Dal punto di vista disciplinare la classe non dimostra particolari criticità.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

Gli obiettivi programmati sono i seguenti:

Conoscenze

Conoscere con sufficiente chiarezza i fenomeni demografici, economici e politici esaminati,

anche in rapporto alle nuove istanze scientifiche e ideologiche.

Conoscere i contenuti essenziali dei grandi conflitti mondiali; le cause, i protagonisti, le

conseguenze.

Conoscere i caratteri essenziali delle linee politiche ed economiche del periodo dei

totalitarismi nell'ambito italiano ed estero.

Competenze

Saper operare opportuni e validi collegamenti tra i vari ambiti della società, in particolar

modo tra politica ed economia.

Saper riconoscere le cause economiche e politiche dei conflitti.

Saper riconoscere l'importanza delle decisioni politiche in merito alle sorti del mondo.

Capacità

Saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per interpretare coerentemente le

situazioni storiche attuali.

Saper riconsiderare i meccanismi storici alla luce dei conflitti del nostro presente storico.

Questi obiettivi sono stati raggiunti nella maggior parte dei casi.

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli

obiettivi

La classe, rispetto all’a.s. precedente, si è dimostrata meno partecipe e attiva.

Nel complesso, la programmazione è stata seguita nelle sue linee generali.

Criteri didattici e metodologie seguite

Lezioni frontali

Lezioni partecipate

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

Vd. Documento 15 maggio, nella parte dedicata a Attività extra-curricolari.

16

Materia: LINGUA INGLESE Classe: 5^ FS A.S. 2017/2018

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La classe ha mantenuto nel corso dell’anno un comportamento corretto e controllato,

dimostrando un atteggiamento collaborativo ed abbastanza responsabile nei confronti degli

impegni scolastici; il dialogo educativo è stato quindi agevolato da dinamiche relazionali

costruttive con la docente e da un clima tra compagni sereno.

Gli alunni hanno dimostrato interesse per la materia, anche grazie ai collegamenti con

contenuti di indirizzo affrontati in altre discipline; purtroppo in qualche caso l’impegno non è

stato costante e ben organizzato, ma finalizzato per lo più alla preparazione delle verifiche.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

Conoscenze:

Gli alunni dimostrano di conoscere:

- gli aspetti caratterizzanti le problematiche relative ai diversi settori d’indirizzo (difficoltà

dell’adolescenza, disabilità e senescenza) ed eventuali soluzioni;

- il lessico specifico dell’indirizzo di studio;

- gli aspetti salienti di documenti specifici dell’indirizzo;

- le figure professionali operanti nel settore socio-sanitario;

- le esigenze di un utente e possibili soluzioni relative a supporti e strutture;

- modalità di stesura di un C.V.;

- strutture morfosintattiche adeguate ai contesti d’uso.

Abilità:

Gli alunni sono, pur a livelli diversificati, in grado di:

- comprendere idee principali, dettagli e punti di vista in testi orali in lingua standard ed in

testi scritti riguardanti argomenti noti di studio e lavoro;

- comprendere testi di tipo personale, informativo generale e su argomenti professionali;

- dopo adeguata preparazione, prendere parte a brevi conversazioni su argomenti

professionali utilizzando lessico specifico e registro appropriati;

- esprimere le proprie opinioni su argomenti di indirizzo già trattati;

- - esporre, utilizzando un linguaggio appropriato, i contenuti dei testi di microlingua

analizzati, pur con imprecisioni grammaticali.

- discutere gli aspetti salienti della propria esperienza di tirocinio con qualche riflessione

personale;

- individuare le esigenze di un utente anziano e proporre, motivandola, una soluzione adatta

al suo caso (CASE STUDY).

- rispondere a quesiti su argomenti personali e professionali oggetto di studio;

- compilare il proprio C.V.

- operare collegamenti interdisciplinari.

Grazie ad un impegno regolare, ad un metodo di studio efficace e ben organizzato e ad una

partecipazione costruttiva, alcuni alunni si sono distinti per il livello raggiunto

nell’acquisizione dei contenuti, nelle abilità espressive e nell’uso sicuro del lessico di indirizzo

e sono anche in grado di analizzare e sintetizzare quanto appreso, rielaborando i contenuti

ed esponendoli in modo personale.

Alcuni alunni, invece, commettono ancora numerosi e gravi errori grammaticali (spesso dovuti

a distrazione) nella produzione scritta anche su strutture di base ampiamente esercitate.

Competenze:

La classe, seppure a livelli diversificati, è in grado di:

- utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi generali e per descrivere caratteristiche,

esigenze e problematiche di utenti anziani, adolescenti e utenti con bisogni speciali (soggetti

17

affetti da disabilità, in particolare sindrome di Down o autismo), individuando supporti,

strutture e figure professionali adatte ed usando il lessico di indirizzo;

- utilizzare strategie appropriate per comprendere messaggi di vario tipo;

- discutere i diversi aspetti della propria esperienza di tirocinio a partire dal proprio C.V.

utilizzando adeguate strategie di interazione orale;

- integrare le proprie conoscenze operando raccordi con altre discipline.

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli

obiettivi

La classe ha saputo instaurare con l'insegnante un positivo rapporto, improntato al dialogo e

alla collaborazione; gli alunni hanno dimostrato, nel complesso, una buona partecipazione, e

qualcuno, pur consapevole delle proprie difficoltà ma aperto al miglioramento, ha comunque

partecipato in modo adeguato all'attività didattica.

Un impegno poco approfondito o alterno da parte di qualche alunno, una frequenza in qualche

caso poco regolare, un approccio prevalentemente scolastico ai contenuti proposti, con

conseguente difficoltà di comprensione e rielaborazione personale, hanno talvolta ostacolato

lo svolgimento dell’attività didattica.

La concentrazione nel secondo quadrimestre di una serie di attività integrative ed extra-

curricolari (partecipazione a convegni, conferenze, uscite didattiche) hanno sensibilmente

ridotto le ore a disposizione, non consentendo l’approfondimento di alcune tematiche ed il

consolidamento della capacità di rielaborazione.

Criteri didattici e metodologie seguite

Gli argomenti sono stati sviluppati secondo le aree tematiche indicate, ponendo particolare

attenzione all’attivazione di strategie di comprensione, in un contesto di integrazione delle

abilità.

L’attività di recupero è stata svolta in itinere, sia per quanto riguarda i contenuti ed il

miglioramento del metodo di studio per assimilarli, sia per quel che si riferisce al

perfezionamento ed all’arricchimento della forma espositiva sia orale che scritta. Sono state

fornite continue indicazioni, anche a livello individuale, su come attivare strategie di recupero

di lacune pregresse.

In classe, e come esercizi per casa, si sono alternati esercizi di tipo oggettivo (quesiti a scelta

multipla, quesiti a risposta singola, vero/falso, cloze test, esercizi di abbinamento, traduzioni)

a quelli di tipo soggettivo (quesiti a risposta aperta, stesura di brevi paragrafi su argomenti

conosciuti, colloqui orali) anche come preparazione alla prova d’esame.

Le tipologie di verifiche in classe sia scritte che orali sono state coerenti con le abilità che si

intendevano verificare; per quanto riguarda l’addestramento alla terza prova scritta dell’

esame di Stato, l'accertamento della conoscenza della lingua inglese è avvenuto attraverso

quesiti aperti su argomenti di microlingua tra quelli oggetto di studio.

La misurazione delle prove ha utilizzato la scala numerica da 1 a 10.

La valutazione finale ha tenuto conto anche di elementi quali la puntualità delle consegne, la

partecipazione e la progressione rispetto ai livelli di partenza.

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

//

18

Materia: Matematica Classe: 5fs A.S. 2017/18

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La classe ha dimostrato costante interesse verso gli argomenti proposti, adeguato impegno

nello studio domestico e la maggior parte degli studenti ha raggiunto i livelli di

apprendimento minimi richiesti. Sul piano disciplinare il comportamento è stato corretto,

anche se si denota la presenza di numerose assenze da parte di alcuni studenti.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

Sono stati raggiunti gli obiettivi programmati in riferimento alla programmazione di

dipartimento.

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli

obiettivi

La programmazione è stata rispettata, senza modifiche degli obiettivi di apprendimento.

Criteri didattici e metodologie seguite

Lezione frontale, lezione interattiva, lezione multimediale, lezione/applicazione, analisi di

testi e documenti, cooperative learning, problem solving, laboratorio, esercitazioni pratiche.

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

19

Materia: FRANCESE Classe: 5 FS A.S. 2017/18

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La lunga frequentazione, frutto di una continuità didattica di 5 anni, ha permesso a docente e

alunni di consolidare nel tempo un rapporto positivo e costruttivo, basato sulla fiducia e la

conoscenza reciproche. La classe ha nel complesso partecipato attivamente alle lezioni e si è

impegnata con particolare interesse e slancio in quelle iniziative curricolari ed extra-

curricolari che esulavano dalla routine scolastica (lettorato, conferenze, concorso Acrostiches

per un alunno nel quarto anno, giornate a porte aperte, laboratorio di cinema) e nelle quali

alcuni allievi hanno saputo mettere a frutto particolari capacità e risorse personali.

La frequenza è stata generalmente regolare e il lavoro scolastico abbastanza costante e

proficuo. Per quanto riguarda il profitto, la maggior parte della classe ha raggiunto una

competenza linguistica più che soddisfacente e in qualche caso molto buona, anche se

permangono delle difficoltà per qualcuno soprattutto nella produzione scritta.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

1. conoscenze

strutture grammaticali e morfo-sintattiche a completamento del programma degli anni

precedenti

fenomeni sociali e artistici

associazioni caritatevoli francesi

curriculum vitae

disabilità

malattie mentali

adolescenza

2. abilità/capacità

riportare domande

strutturare un testo in modo coeso e coerente

indicare la finalità

esprimere la concessione

articolare la temporalità

presentare fenomeni sociali

descrivere un’opera d’arte

enunciare semplici opinioni

manifestare apprezzamento/entusiasmo/delusione

illustrare le principali associazioni caritatevoli francesi

analizzare un manifesto pubblicitario

argomentare in modo essenziale su mestieri e professionalità

redigere il proprio CV

definire la disabilità come articolazione di più dimensioni

classificare e descrivere i diversi tipi di disabilità e in particolare alcune malattie

invalidanti (sindrome di Down, diabete, paralisi)

ricostruire il percorso di scolarizzazione di un disabile e il mestiere di AVS

definire la malattia mentale

individuare le caratteristiche di schizofrenia, depressione, anoressia

presentare il mestiere di psicologo

tratteggiare la condizione dell’adolescente (pubertà, relazioni, cyberbullismo)

illustrare il disagio minorile (dipendenze e patologie)

riconoscere il processo di resilienza

20

3. competenze

cogliere il senso generale e i contenuti principali di un discorso attinente la sfera personale

e lavorativa, in particolare in riferimento agli argomenti professionali trattati

sapere definire i fenomeni studiati, descrivere le patologie affrontate e presentare i

mestieri illustrati all’orale come allo scritto, formulando enunciati comprensibili e sapendo

eventualmente esprimere in modo semplice il proprio punto di vista

comprendere testi specialistici di natura generale o professionale riguardante i temi

affrontati

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli

obiettivi

Lo svolgimento della programmazione è stato tutto sommato regolare.

Criteri didattici e metodologie seguite

Criteri didattici di lavoro e valutazione:

capacità di comprensione, comunicazione e interazione sviluppata e testata tramite esercizi

di varia tipologia, prove scritte strutturate e semistrutturate, quesiti aperti, exposés scritti e

orali.

Metodologie adottate:

Lezione frontale, lavoro a coppie, apprendimento cooperativo in piccoli gruppi, visione e

produzione di video, consultazione di siti.

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

Conferenze in lingua francese:

Prof. Cristophe Lagorce, Pigalle et ses légendes, entre l’ombre et la lumière,

ITT « Mazzotti », 6 dicembre 2017

Prof. Karim Ghyiati, La nouvelle généation d’acteurs et d’actrices du cinéma

français d’aujourd’hui, ITT « Mazzotti », 20 marzo 2017

Journées portes ouvertes: preparazione e proiezione di un video, gestione di un gioco

a quizz con i ragazzi delle medie (alcuni alunni)

Laboratorio di cinema: tre incontri pomeridiani di discussione su film scelti dai

partecipanti e preliminarmente visti (4 alunni).

21

Materia: Psicologia Applicata Classe: 5FS A.S. 2017-18

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

Tutti gli allievi provenivano dalla classe 4F per cui si conoscevano e lavoravano insieme già

da alcuni anni al contrario è mancata la continuità di insegnamento per la mia disciplina,

infatti ho iniziato a lavorare con loro solo da quest'anno. Nella classe è inserita una alunna

disabile che nonostante segua una programmazione differenziata è ben inclusa; uno

studente DSA e una studentessa BES. Per quanto riguarda la partecipazione, alcuni studenti

hanno sempre assistito in modo attivo, altri invece sono intervenuti poco e solo se sollecitati

dall’ insegnante. Il clima di classe è sempre stato sereno e il comportamento corretto,

responsabile e adeguato alle varie situazioni. L'impegno nello studio si è rilevato, per la

maggior parte degli alunni, abbastanza costante anche se nell’ultimo periodo sembravano

molto affaticati. Alcuni studenti stavano frequentando durante anche il corso OSS.

Inizialmente gli alunni tendevano a studiare in modo contenutistico ma con il tempo hanno

dimostrato un atteggiamento un po' più propositivo e aperto alla riflessione. In linea

generale quasi tutti gli allievi hanno acquisito una discreta padronanza dei contenuti trattati,

dimostrando la capacità di utilizzare le conoscenze teoriche su situazioni problematiche e sui

bisogni di utenti di età e tipologie diverse. Alcuni elementi non sono riusciti ad interiorizzare

ed estendere i contenuti in compiti autentici e li hanno studiati invece in modo mnemonico.

Per gli alunni BES e DSA permangono lievi difficoltà di elaborazione personale e di

esposizione in lingua orale e scritta.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

Le conoscenze esposte nel programma svolto sono state acquisite dalla quasi totalità della

classe in modo discreto/buono.

Tra le abilità hanno individuato gli elementi principali di ciascun approccio teorico che

possano risultare utili all'operatore socio-sanitario; sanno creare in modo autonomo degli

strumenti di osservazione fruibili in diversi contesti socio-sanitari; sono in grado di

identificare i servizi e le principali figure professionali presenti in ambito sociale e socio-

sanitario riconoscendone i compiti specifici; sanno come interagire con le varie tipologie di

utenza e identificare gli interventi più appropriati ai bisogni degli utenti.

Per quanto riguarda le competenze quasi tutte gli allievi hanno capito come realizzare

azioni a sostegno dell'utente riconoscendone la complessità e scegliendo modalità operative

adeguate sulla base di ciò che i diversi orientamenti evidenziano.

Hanno dimostrato, soprattutto durante i tirocini, di saper collaborare nella gestione di

progetti e in attività dell'impresa sociale. Sono in grado di conoscere le principali utenze

anziani, minori e famiglia, soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti, soggetti disabili con

le quali l’operatore socio sanitario potrebbe lavorare

Il grado di preparazione raggiunto dalle allieve è stato periodicamente controllato attraverso

prove scritte, problem solving e verifiche orali.

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica

degli obiettivi

Il programma si è svolto regolarmente anche se nell'ultimo periodo le frequenti interruzioni

scolastiche e le numerose iniziative formative hanno rallentato l'attività

Criteri didattici e metodologie seguite

22

La lezione frontale è stata affiancata da numerosi momenti di dialogo e discussione per

consolidare gli apprendimenti e stimolare una partecipazione attiva degli alunni.

Oltre al Testo adottato sono state consultate delle riviste specializzate in dotazione alla

scuola. Sono stati visti dei video legati agli argomenti trattati.

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

Vedi documento 15 maggio

23

Materia: Igiene e Cultura Medico Sanitaria Classe: 5FS A.S.2017/18

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La classe ha mantenuto un discreto clima di lavoro e di collaborazione, dimostrando un

comportamento corretto nei confronti della docente e tra gli alunni stessi nella volontà di

mantenere un positivo dialogo educativo.

Nella sua fisionomia didattica la classe ha raggiunto gli obiettivi previsti dalla

programmazione con risultati variabili che dipendono dell'impegno, dalla partecipazione e

dalle potenzialità personali di ciascuna alunno.

Per quanto riguarda il profitto, emerge un gruppo di ragazze che studia in modo proficuo e

ottiene buoni risultati e un secondo gruppo di alunni che manifesta qualche difficoltà

nell’assimilazione dei concetti ma dimostra comunque la volontà di voler superare le

incertezze.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

Conoscenze

Il ruolo preventivo di una sana alimentazione per la difesa della salute. Caratteristiche di

alcune importanti patologie senili.

Concetto di malattia ereditaria e la diversa trasmissibilità, alcune importanti malattie

ereditarie; cause, caratteristiche delle varie forme di disabilità.

Il Servizio Sanitario Nazionale, figure professionali operanti nei servizi sociosanitari, i

principali servizi sociosanitari per la popolazione.

Abilità

Conoscere i principi fondamentali utili per operare nei vari settori per la salvaguardia della

salute.

Conoscere e saper correlare l’eziologia e la patogenesi, le condizioni fisiologiche e quelle

patologiche.

Saper riconoscere le esigenze ed i bisogni specifici degli anziani, anche nei casi in cui non

siano rilevabili sintomi di malattia, per contribuire a mantenere lo stato di salute.

Saper rilevare in maniera organica i principali bisogni assistenziali relativi alle patologie più

frequenti.

Saper applicare le conoscenze riguardanti le più frequenti patologie invalidanti relative alle

diverse fasce d’età per riconoscerne i principali segni e sintomi.

Competenze

Possedere una padronanza del linguaggio nel suo patrimonio lessicale e strutturale come

strumento per la comprensione e l’interpretazione dei contenuti disciplinari.

Utilizzare in modo consapevole un linguaggio tecnico appropriato nei contesti comunicativi

delle varie discipline.

Comprendere il testo individuandone i punti fondamentali e migliorare la capacità di sintesi.

Capacità di analizzare logicamente e criticamente i contenuti per porre opportuni

collegamenti interdisciplinari.

Acquisire le capacità di individuare i termini di un problema per proporre soluzioni

diversificate.

Saper utilizzare materiali diversi per costruire opportuni approfondimenti.

Sviluppo della programmazione

Lo sviluppo della programmazione è proceduto secondo le linee evidenziate all’inizio

dell’anno scolastico e non sono state apportate modifiche in itinere.

Criteri didattici e metodologie seguite

Sono stati utilizzati: la lezione frontale per la presentazione dei contenuti proposti fornendo

agli alunni degli schemi utili all’acquisizione dei concetti fondamentali; la lezione dialogata

24

per verificare la comprensione degli argomenti discutendo sulle tematiche affrontate, anche

confrontando le diverse conoscenze apprese durante i tirocini o in ambiti esterni al mondo

scolastico; il recupero curriculare degli argomenti più complessi.

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

Lezione tenuta il 6 febbraio 2018 dalla Dott.ssa Fede su" Malattie sessualmente trasmissibili

e una gravidanza responsabile"

25

Materia: TECNICA AMMINISTRATIVA ED

ECONOMIA SOCIALE

Classe: 5 FS A.S. 2017/18

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La classe molto eterogenea al suo interno, presenta una preparazione mediamente

sufficiente. Alcune studenti emergono per interesse ed abilità, altre incontrano difficoltà nelle

analisi logiche dei processi. L’impegno è stato non sempre presente ma nel complesso

sufficiente.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

CONOSCENZE :

l'azienda come struttura sistemica

i concetti di patrimonio e di reddito

gli impieghi e le fonti di finanziamento

il bilancio d'esercizio

i caratteri dell'impresa sociale e di altri soggetti non profit

il bilancio delle aziende non profit

i principali mezzi di pagamento

le caratteristiche dei titoli di credito: assegni, cambiali.

COMPETENZE:

individuare i diversi punti di forza e di debolezza delle diverse strutture organizzative

redigere i prospetti di bilancio

determinare il reddito d’esercizio

individuare la tipologia d’azienda più opportuna nell’ambito dell’economia sociale

acquisire consapevolezza della funzione dei mezzi di pagamento nell’ambito del

regolamento degli scambi e del sistema delle rilevazioni aziendali

Sviluppo della programmazione

La classe ha evidenziato delle resistenze nell’affrontare le tematiche proposte. Non sempre

gli stimoli venivano recepiti, preferendo uno studio mnemonico ad un apprendimento

personale e approfondito. Questo ha comportato la necessità di modificare la

programmazione e di abbassare i livelli richiesti.

Criteri didattici e metodologie seguite

Lezioni frontali, gruppi di lavoro, attività di recupero e di sostegno, analisi di alcune

problematiche.

26

Materia: DIRITTO E LEGISLAZIONE

SOCIO-SANITARIA

Classe: 5FS A.S. 2017/2018

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

Il gruppo classe ha sempre tenuto un comportamento corretto e responsabile. Presenta

elementi omogenei in termini di attenzione, interesse, impegno e partecipazione alle lezioni e

alle attività svolte. Il rendimento è stato comunque diverso: discreto per alcuni allievi e

buono per altri grazie anche al personale approfondimento degli argomenti trattati, all’uso

di un adeguato linguaggio giuridico e alla capacità di fare collegamenti. Nella classe

permangono pochi allievi con difficoltà di elaborazione personale e di esposizione

soprattutto nelle verifiche scritte.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti. Gli alunni, pur se a livelli differenti, conoscono

i concetti degli argomenti trattati.

Conoscenze:

Conoscere la nozione giuridica di imprenditore, di imprenditore commerciale, di piccolo

imprenditore, di imprenditore agricolo, di impresa familiare.

Conoscere gli obblighi dell’imprenditore commerciale non piccolo.

Conoscere i concetti di impresa e di azienda.

Conoscere i segni distintivi dell’azienda e le loro funzioni.

Definire il contratto di società ed individuarne i requisiti essenziali.

Classificare i tipi di società in relazione all’attività svolta e all’autonomia patrimoniale.

Conoscere le differenze fondamentali tra società di persone e di capitali.

Conoscere gli elementi caratterizzanti la società cooperativa.

Conoscere i due tipi di cooperative sociali.

Conoscere gli elementi fondamentali dell’impresa sociale e degli enti non profit.

Conoscere il principio di sussidiarietà e le forme di autonomia riconosciute agli enti

territoriali.

Conoscere il ruolo del terzo settore e individuare i soggetti che partecipano alla rete dei

servizi sociali

COMPETENZE

Usare in modo sufficientemente corretto il lessico specifico

Rielaborare le conoscenze in modo adeguato e autonomo

ABILITA’

Riconoscere e inquadrare specifici istituti giuridici

Capacità di fare approfondimenti e collegamenti, soprattutto se orientati

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli

obiettivi

Il programma è stato svolto regolarmente anche grazie al costante e costruttivo impegno

del gruppo classe. Tuttavia Il modulo relativo alla deontologia professionale e alla tutela

della privacy è stato omesso per lasciare spazio a lezioni dirette a consolidare le

conoscenze.

Criteri didattici e metodologie seguite

E’ stata utilizzata la lezione frontale e, spesso, quella dialogata che ha permesso una

maggiore partecipazione e coinvolgimento del gruppo classe. Per lo svolgimento del

programma è stato usato il libro di testo e sono stati forniti appunti e mappe concettuali.

Durante la trattazione di determinate tematiche si è fatto ricorso alla Costituzione e al

Codice civile

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

La classe ha partecipato alle attività previste dal C.di C.

27

Materia: Scienze motorie sportive Classe: 5FS

A.S. 2017/18

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La classe nel corso dell'anno, si è messa in gioco, cercando di sfruttare al meglio le ore ,

dimostrando curiosità e voglia di imparare, acquistando così sempre più consapevolezza

nell'esecuzione del gesto sia sportivo che semplicemente a corpo libero, lasciandosi alle spalle

insicurezze e paure. Ci sono state allieve che hanno dimostrato capacità ed attitudini specifiche

raggiungendo risultati ottimi ed altri che hanno cercato di dare il meglio pur non possedendole.

Non ci sono stati problemi dal punto di vista disciplinare, mantenendo un comportamento

corretto ed adeguato.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

CONOSCENZE : Utilizzo del linguaggio tecnico-specifico della materia e terminologie adeguate

durante le attività pratiche; Conoscenze degli esercizi specifici di base e di ogni singolo

attrezzo trattato; Conoscenza del proprio corpo e nomenclatura delle sue parti; Conoscenza dei

fondamentali di squadra di alcuni giochi sportivi e semplici regole.

COMPETENZE : Saper individuare autonomamente gli errori esecutivi e sapere eseguire con

correttezza le sequenze motorie richieste, saper costruire progressioni didattiche a corpo libero

ed infine saper utilizzare correttamente i gesti tecnici dei fondamentali di squadra.

CAPACITA' : Affinamento e mantenimento delle principali capacità motorie di base

(coordinative e condizionali) consolidare ed affinare la rielaborazione dei gesti motori finalizzati

a progetti efficaci ed economici .

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli

obiettivi\

Il programma non è stato svolto del tutto, in quanto la classe ha partecipato a numerosi

incontri e conferene con esperti, nonchè visite guidate.

Criteri didattici e metodologie seguite

Lezione frontale e gruppi di lavoro ed in coppia

Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato

28

Materia: INSEGNAMENTO

RELIGIONE CATTOLICA

Classe 5FS A.S. 2017-18

Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico

La classe si è presentata corretta e disponibile al dialogo educativo, ha lavorato con impegno

proficuo; ha partecipato con interesse costante all'attività didattica.

La programmazione è stata svolta regolarmente, anche se alcuni argomenti sono stati trattati

sinteticamente. Gli obiettivi sono stati raggiunti con risultati complessivamente buoni.

Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e

competenze

Competenze

delineare la propria identità, maturando un senso critico nel confronto con il messaggio

cristiano, in vista di un progetto di vita per l'affermazione della giustizia e della solidarietà in

un contesto multiculturale cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e

nella cultura, per una lettura consapevole del mondo del lavoro e della società

contemporanea; utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo,

interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del

lavoro e della professionalità.

Conoscenze

- Identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all'evento centrale

della nascita, morte e resurrezione di Gesù Cristo; la concezione cristiano-cattolica del

matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;

- il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.

Abilità

- Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la

visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;

- individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, ln un confronto aperto

con quello di altre religioni e sistemi di pensiero; riconosce, sul piano etico, potenzialità e

rischi dello sviluppo scientifico e tecnologico; riconoscere il valore delle relazioni

interpersonali e dell'affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo.

Sviluppo della programmazione

difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli

obiettivi

29

- motivazione all'apprendimento

- capacità critica da affinare

Criteri didattici e metodologie seguite

METODOLOGIE:

Lezione frontale, lezione dialogata, discussione con brani, articoli, questionari, esercitazioni

guidate individuali o a gruppi, attività di recupero, sostegno, integrazione.

MATERIALI DIDATTICI:

Libro di testo in adozione. Appunti integrativi. Fotocopie. Pubblicazioni teologiche.

Sussidi audiovisivi e multimediali.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Prove scritte: domande aperte, questionari, lavoro di gruppo o di coppia

Verifiche orali

30

PROGRAMMI SVOLTI

Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:

MODULO 1: Le tipologie testuali della prova di italiano

L' analisi testuale

Il testo argomentativo

Il tema di ordine generale

L' articolo di giornale

Il saggio breve

Il tema storico

MODULO 2: Le correnti letterarie fra 800 e 900 e i contesti storici

Cenni al ROMANTICISMO

L'età del REALISMO in Europa

I fondamenti filosofici: il POSITIVISMO e la sua critica.

NATURALISMO e VERISMO.

SIMOBLISMO, DECADENTISMO e le nuove forme letterarie dell'Irrazionalismo.

Il FUTURISMO E CENNI ALLE AVANGUARDIE

TESTI

Ch. BAUDELAIRE:Corrispondenze; Albatro.

E. ZOLA, Gervaise all’Assomoir.

A. PALAZZESCHI, E lasciatemi divertire.

MODULO 3: La produzione in prosa: romanzi e novelle

IL ROMANZO DELL' OTTOCENTO E DEL NOVECENTO

G.VERGA: dalle novelle ai romanzi veristi

G.D'ANNUNZIO: la produzione letteraria fra crisi e mistificazione

L.PIRANDELLO: maschere e personaggi; l'opposizione tra vitae forma; la riforma del teatro.

I.SVEVO: la figura dell'inetto e le innovazioni strutturali del romanzo

TESTI

VERGA:

-Rosso Malpelo;

- Da I Malavoglia:

> Prefazione ai Malavoglia;

> La famiglia Malavoglia;

> L’addio di N’Toni;

- La roba;.

- Da Mastro don Gesualdo:

> L’addio alla roba.

D’ANNUNZIO

Da Il piacere:

> Il ritratto di un esteta;

> Il verso è tutto.

PIRANDELLO

Da L'umorismo:

> Il sentimento del contrario.

Da Il fu Mattia Pascal:

> Premessa;

> Cambio treno;

Dalle novelle:

>Il treno ha fischiato;

> La patente.

Materia Italiano

Classe 5FS

Insegnante/i Paola Bin

Libri di testo M. Sambugar, G. Salà, Laboratorio di letteratura 3, La Nuova

Italia

31

Dal teatro:

> Da I sei personaggi in cerca d'autore: La condizione di personaggi;

SVEVO

Da La coscienza di Zeno:

> Prefazione e preambolo;

> L’ultima sigaretta;

> Un rapporto conflittuale.

MODULO 4 : La lirica

G.D'ANNUNZIO: panismo ed estetismo

G.PASCOLI: simbolismo, suoni e figure retoriche

G.UNGARETTI (cenni): la parola-isola e la ricerca dell'Assoluto

U.SABA (cenni): la calda vita e la poesia onesta

E.MONTALE (cenni): il male di vivere, il correlativo oggettivo e l'ansia metafisica

TESTI

D’ANNUNZIO

Da Alcyone:

> La pioggia nel pineto.

> La sera fiesolana.

PASCOLI

Da Il fanciullino:

> È dentro di noi un fanciullino;

Da Myricae:

> Lavandare.

> X agosto.

> Novembre

Da I canti di Castelvecchio

> Il gelsomino notturno.

UNGARETTI

Da Allegria:

> In memoria

> I fiumi

> San Martino del Carso

> Soldati

> Mattina

> Veglia

SABA

Da Il Canzoniere:

> A mia moglie

> Città vecchia

MONTALE

Da Ossi di seppia:

> Meriggiare pallido e assorto

> Non chiederci la parola

> Spesso il male di vivere ho incontrato

32

Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:

1 Il Risorgimento italiano e primi governi (libro di IV)

- Le principali tappe del Risorgimento italiano;

- L’unificazione d’Italia;

- Il governo della destra storica;

- Il governo della sinistra storica.

2 L’età dell’imperialismo e la prima guerra mondiale

- L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo;

- L’Italia giolittiana;

- La prima guerra mondiale;

- Dalla rivoluzione russa alla nascita dell’Unione Sovietica;

- L’Europa e il mondo all’indomani del conflitto (La conferenza di pace e la società delle

nazioni; I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa).

3 L’età dei totalitarismi e la seconda guerra mondiale

- L’Unione Sovietica di Stalin;

- Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo;

- La crisi della Germania repubblicana e il nazismo;

- Il regime fascista in Italia;

- La seconda guerra mondiale.

Materia Storia

Classe 5FS

Insegnante/i Paola Bin

Libri di testo A. Brancati, T. Pagliarani, Voci della storia e dell’attualità 3, La

Nuova Italia

33

Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:

Titolo modulo

o unità didattiche

Argomenti ed attività svolte

1. Controllo dei

prerequisiti

sono state riviste ed esercitate alcune strutture

grammaticali oggetto di analisi negli anni precedenti

2. ** LINGUA: dal testo “

NEW HORIZONS” vol. 2

Module 2 – Money

Matters

Unit 8 (using make/do/ get, describing processes, talking

about natural disasters)

Vocabulary: natural disasters, immigration

3. Module 3 - Mind, Body

and Spirit

Unit 9 (talking about past habits, comparing ability,

talking about lifestyles)

Vocabulary: exercise and fitness (sports)

Unit 10 (getting things done, giving advice, talking about

health)

Vocabulary: illnesses and remedies, beauty and

appearance

Unit 11 (imagining different situations, making wishes,

talking about feelings)

Vocabulary: emotions

Unit 12 (checking information, describing events,

reporting statements)

Vocabulary: relationships

N.B. * N.B. Delle unità elencate sono stati trattati esclusivamente

i contenuti elencati tra parentesi; sono state inoltre oggetto

di analisi e studio le letture “Looking for a better life” -

pagg 74-75 e “The pressure to be perfect” – pagg 94-95

4. PLACEMENT REPORT Discussione sugli aspetti dell’ esperienza di tirocinio

finalizzata alla stesura di una relazione, utilizzando il

lessico relativo a caratteristiche, esigenze e problemi

dell’utenza, alle strutture assistenziali e alle figure

professionali.

5. ** MICROLINGUA: dal

testo “A WORLD OF

CARE”

Module 7 -

Professionals of the

Social Sector

Unit 4 - Youth Workers

Revision Unit 5 – Carers for the Elderly

6. Module 2 -

Adolescents

Unit 1 - From childhood to Adulthood

Unit 2 - Parents and teens

Unit 4 - Teen drug Abuse ( + materiale supplementare in

fotocopia)

Unit 5 - Risks in Adolescence: Eating Disorders

Unit 6 - Bullying (+ materiale supplementare in

Materia LINGUA INGLESE

Classe 5 FS

Insegnante MARIAGIOVANNA FONTEBASSO

Libri di testo * Radley/D.Simonetti, “NEW HORIZONS” vol. 2,

ed. Oxford -La Nuova Italia;

*I. Piccioli, “A WORLD OF CARE”, ed. San Marco;

34

fotocopia)

7. Module 5 -

Contemporary Society

Disability (materiale in fotocopia sulla disabilità in

generale)

Unit 2 - Enhancing Diversity (Down Syndrome) (+

materiale supplementare in fotocopia)

Sono state inoltre oggetto di analisi e studio le letture

“Immigration” e “Discrimination” (materiale

supplementare fornito in fotocopia)

8. Module 1 - Children Unit 4 - A developmental disorder: Autism

(+ materiale in fotocopia)

- Child abuse (materiale in fotocopia)

9. Module 3 - The Elderly

Stesura di un CASE

STUDY

Revisione delle unità dalla 1 alla 6 trattate lo scorso anno:

Unit 1 - The Last Stage of Life

Unit 2 - A Better Life for Older People

Unit 3 - Physical Changes

Unit 4 - Mental Decline (integrato anche con la lettura di

un articolo sull’Alzheimer tratto dal quotidiano “The

Times”)

Unit 5 - Quality of Life in Old Age

Unit 6 - A New Place to Live: Nursing Homes (+ schede sui

diversi tipi di strutture per anziani, sui sussidi medicali e sui

servizi domiciliari)

Individuazione delle esigenze di un utente anziano,, e

proposta di una soluzione relativa a supporti, strutture e

figure professionali adatti al suo caso.

10. HOW TO WRITE A C.V. Revisione ed integrazione del proprio C.V. (preparato in

bozza lo scorso anno) utilizzando il corretto layout, nonché

lessico ed informazioni personali adeguati

35

Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:

Funzioni: dominio e segno

Definizione di una funzione reale di variabile reale; saper determinare dominio di funzione

(razionale intera o fratta, esponenziale, logaritmica e irrazionale), eventuali punti in cui il

grafico di una funzione intera o fratta interseca gli assi cartesiani, segno di una funzione intera

o fratta, individuare nel piano cartesiano le regioni in cui una funzione è positiva o negativa.

Limiti

Definizione di intorno di un punto e di limite finito per una funzione in un punto, nozione di

limite infinito per una funzione in un punto, di limite finito o infinito per una funzione

all'infinito, di limite destro e sinistro, verifica di limite per le funzioni del tipo y=ax+b. Teoremi

sulle operazioni dei limiti (senza dimostrazione), calcolo di limiti. Soluzione di forme

indeterminate (infinito meno infinito, infinito fratto infinito). Definizione di continuità di una

funzione in un punto, in un intervallo. Definizione di punto di discontinuità di prima, seconda,

terza specie. Definizione e ricerca di asintoto orizzontale, verticale e obliquo di funzioni

razionali intere e fratte.

Derivate, massimi e minimi relativi e studio del grafico di funzioni razionali intere,

fratte

Definizione di funzioni crescenti, decrescenti, monotone. Definizione e significato geometrico di

derivata, massimi e minimi relativi e assoluti. Saper calcolare la derivata di alcuni funzioni

elementari (costanti, potenze). Calcolare le derivate di somma, prodotto, quoziente di funzioni.

Determinare l’equazione della retta tangente a una funzione in un punto. Saper determinare i

punti di massimo e minimo relativo di una funzione intera o fratta. Saper tracciare il grafico

probabile di una funzione razionale intera o fratta.

Materia Matematica

Classe 5FS

Insegnante/i Cortolezzis Giorgia

Libri di testo NUOVA MATEMATICA A COLORI – Edizione gialla – vol. 4, L.

Sasso

36

Module 0 (15 heures)

Livre des vacances Mme Bovary +révision

Objectifs:

a. Communicatifs :

Résumer/raconter l’histoire au passé, décrire les personnages, donner son avis, rapporter un

discours

b. Lexicaux :

vocabulaire des relations

c. Grammaticaux :

- pronoms indéfinis

- forme passive, subjonctif (forme et emploi),

Contenus:

livre Mme Bovary, UNITÉS 4-5-6 vol 2 de C’est chez nous

Évaluation:

1. épreuve structurée et semi-structurée écrite sur fonctions communicatives, lexique et

grammaire

2. orale : vidéo de présentation+mon mot préféré en français (pour la journée portes-

ouvertes)

Module 1 (15 heures)

HANDICAP

Objectifs:

a. Communicatifs:

1. le handicap : histoire du mot et de la définition, définition de la situation de handicap et de

ses aspects/dimensions, causes, types et notamment la paralysie, le diabète, le syndrome de

Down ; 2. la prise en charge des handicapés : facilitateurs/obstacles à l’intégration, parcours

de scolarisation ; 3. profil professionnel : AVS/AESH.

b. Lexicaux:

vocabulaire micro-linguistique spécifique

Contenus:

Photocopies, ressources Internet, synthèses écrites du professeur

Évaluation:

1. écrite : épreuve structurée et semi-structurée + questions sur les 3 domaines traités

2. tâche réelle: rapport de stage

Module 2 (15 heures)

UNITÉ 7

Objectifs :

a. Communicatifs:

présenter des faits de société, connaître les différentes formes d’art, exprimer son

opinion/enthousiasme/déception, illustrer la ressemblance et la différence, rapporter des

discours/des questions, exprimer le but

b. Lexicaux:

société, pourcentages, art

c. Grammaticaux:

- pronoms interrogatifs au style indirect

- connecteurs logiques, discours rapporté, interrogatives indirectes, propositions de but

Materia Lingua e Cultura Francese

Classe 5 FS

Insegnante/i Elettra Bordino

Libri di testo Fabienne Gallon – Céline Himber, C’est chez nous 2, Paris,

Hachette, 2012

37

d. Civilisation:

Les Français et les associations caritatives

Contenus:

voir UNITÉS 6-7 de C’est chez nous 2

Évaluation:

1. épreuve structurée et semi-structurée écrite sur fonctions communicatives, lexique et

grammaire

2. orale + tâche réelle: compte rendu sur une œuvre d’art (présentation, opinion,

argumentation)

Module 3 (15 heures)

MALADIES MENTALES

Objectifs:

a. Communicatifs:

1. la maladie mentale : schizophrénie et dépression ; 2. le rapport au corps : les troubles de la

conduite alimentaire et notamment l’anorexie ; profils professionnels : psychologue.

b. Lexicaux:

vocabulaire micro-linguistique spécifique

Contenus:

Photocopies, ressources Internet, synthèses écrites du professeur

Évaluation:

1. écrite : épreuve structurée et semi-structurée + questions sur les 3 domaines traités

Module 4 (15 heures)

ADOLESCENCE

Objectifs:

a. Communicatifs:

1. adolescence, époque de crise et de transformation : la puberté, les relations avec les

adultes et avec les pairs, le cyber-harcèlement ; 2. les conduites à risques et notamment

l’alcoolisation et les drogues ; 3. la résilience.

b. Lexicaux:

vocabulaire micro-linguistique spécifique

Contenus:

Photocopies, ressources Internet, synthèses écrites du professeur

Évaluation:

1. écrite : épreuve structurée et semi-structurée + questions sur les 3 domaines traités

Module 5 (15 heures)

UNITÉ 8

Objectifs:

a. Communicatifs:

analyser une affiche publicitaire, argumenter d’une façon simple à propos de professions et de

professionnalisme, rédiger son CV, exprimer la concession, décliner la temporalité1.

b. Lexicaux:

publicité, professions de différents secteurs et surtout de celui des services médico-sociaux

c. Grammaticaux:

- proposition concessives et temporelles

Contenus:

voir UNITÉ 8 de C’est chez nous 2

Évaluation:

1. épreuve structurée et semi-structurée écrite sur fonctions communicatives, lexique et

grammaire

2. tâche réelle: rédaction de son CV sur le modèle Europass

1 Quanto sottolineato sarà confermato nel programma finale sottoscritto da docente e studenti al termine delle

lezioni.

38

Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:

1. LE PRINCIPALI TEORIE PSICOLOGICHE A DISPOSIZIONE DELL’OPERATORE

SOCIO – SANITARIO

- Teorie della personalità: le teorie tipologiche, dei tratti (Cattel), la teoria del campo di

Lewin, le teorie psicanalitiche di Freud (le 3 istanze della psiche) di Adler (la volontà di

potenza, di Jung (inconscio collettivo e archetipi), di Lacan (stadio dello specchio) Da

pag. 14 a pag. 26

- L'analisi transazionale – modello GAP. Da pag.26 a 27

- Le teorie della relazione comunicativa: l'approccio sistemico-relazionale, gli assiomi

della comunicazione, l'approccio non direttivo di Roger, la prossemica. Da pag. 28 a pag.

34

- Le teorie dei bisogni: il concetto di bisogno, l'influenza dei bisogni sul comportamento

(la frustrazione e il need for competence). Da pag.35 a pag. 40

- La psicologia clinica e la psicoterapia: i trattamenti del disagio psichico secondo la

teoria psicanalitica e secondo la terapia sistemico relazionale. Da pag. 41 a pag.49

Questa unità è stata svolta in 20 ore.

2. METODI DI ANALISI E RICERCA PSICOLOGICA

-Che cosa significa fare ricerca: ricerca e progresso della conoscenza, l'oggettività della

ricerca. Da pag.62 a pag.67

- La ricerca psicologica: l'approccio clinico e sperimentale, le tecniche osservative di

raccolta dati (l'osservazione sistematica, l'intervista, il colloquio, i test, le indagini). Il

disegno infantile come strumento di osservazione. Da pag.68 a pag. 83

Questa unità è stata svolta in 15 ore.

3. LA PROFESSIONALITA’ DELL’OPERATORE

-Il lavoro in ambito socio-sanitario: le diverse professioni in ambito sociale e socio-

sanitario (di aiuto e di sviluppo), i valori deontologici e il burnout. Da pag. 96 a pag.107

- La cassetta degli attrezzi dell’operatore: la relazione di aiuto, le tecniche di

comunicazione, le abilità di counseling. Da pag. 96 a pag. 117

Questa unità è stata svolta in 20 ore.

4. L’INTERVENTO SUI NUCLEI FAMILIARI E SUI MINORI

-Il maltrattamento psicologico in famiglia: la violenza assistita e la sindrome da

alienazione parentale. Da pag.128 a pag. 134

- L’intervento sui minori vittime di maltrattamento: il rilevamento, la diagnosi, la presa in cura; il gioco e il disegno in ambito terapeutico. Da pag.138 a pag. 150

Materia PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

Classe 5FS

Insegnante Sonia Zambon

Libri di testo Psicologia generale ed applicata (quinto anno degli

Istituti Professionali Sevizi Socio-Sanitari) di

Clemente, Danieli, Como. Edizioni Paravia

39

- L’intervento sulle famiglie e sui minori: i servizi socio educativi e le comunità. Da pag.

152 a pag 161

Questa unità è stata svolta in 25 ore.

5. L’INTERVENTO SUGLI ANZIANI

-Le diverse tipologie di demenza: Alzhaimer, fronto-temporale, a corpi di Lewin, vascolari. Da pag. 170 a pag. 176

- I trattamenti delle demenze: la terapia di orientamento alla realtà, la terapia della

reminescenza, il metodo comportamentale, la terapia occupazionale. Da pag. 178 a pag. 190

- L’intervento sugli anziani: i servizi domiciliari e residenziali. Da pag. 191 a pag.194

Questa unità è stata svolta in 28 ore.

6. L’INTERVENTO SUI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

-La disabilità intellettiva. Da pag. 206 a pag. 210

- I comportamenti problema nella disabilità. Da pag. 210 a pag. 212

- Il disturbo da deficit di attenzione e di iperattività Da pag. 212 a pag. 214

- Gli interventi sui “comportamenti problema” e i trattamenti del “ADHD”. Da pag. 217 a pag.228

- La presa in carico dei soggetti diversamente abili. Da pag. 230 a pag. 233

Questa unità è stata svolta in 25 ore.

7. L’INTERVENTO SUI SOGGETTI TOSSICODIPENDENTI E ALCOOLDIPENDENTI

-La dipendenza dalla droga: classificazione delle droghe, i disturbi correlati a sostanze, la droga e l'adolescenza, gli effetti della dipendenza da sostanze. Da pag. 244 a pag. 256

- La dipendenza dall’alcool: il consumo, tipi di bevitori, gli effetti dell'abuso. Da pag. 258 a pag. 265

- Gli interventi sui tossicodipendenti e gli alcoldipendenti: il SerT, le comunità

terapeutiche, i gruppi di auto-aiuto. Da pag. 267 a pag. 277

Questa unità è stata svolta in 25 ore.

8. GRUPPI, GRUPPI DI LAVORO, LAVORO DI GRUPPO (unità didattica non ancora svolta che si prevede di affrontare)

-I gruppi sociali: il leader e l'utilizzo della sociometria.

- In gruppo si lavora meglio.

- I gruppi tra formazione e terapia. Da pag. 294 a pag. 317

Questa unità sarà svolta in 20 ore.

40

N° e titolo modulo

Argomenti svolti

1.Apparati riproduttori,

gravidanza, parto

• Apparati riproduttori: anatomia e fisiologia. Il

ciclo mestruale. Gametogenesi

• Fecondazione e sviluppo embrionale

• La placenta

• I fattori di rischio in gravidanza, infezioni del

complesso TORCH

• Mezzi e strumenti diagnostici per la prevenzione

in gravidanza: ecografia, amniocentesi, villocentesi

• Parto. Prevenzione neonatale: punteggio di

Apgar, screening neonatali

2. La diversa abilità Classificazione delle malattie genetiche

• Eziopatogenesi, aspetti clinici delle seguenti

patologie: sindrome di Down, distrofia muscolare

di Duchenne.

• Paralisi cerebrali infantili (cenni)

• Epilessia: definizione e cenni sulle crisi

generalizzate

3. Elementi di scienza

dell’alimentazione

• La dieta mediterranea.

• Diabete mellito, obesità

4. La senescenza • Le principali modificazioni fisiologiche correlate

all’età

• Malattie a diffusione sociale: tumori,

ipertensione, aterosclerosi ed arteriosclerosi,

infarto del miocardio, ictus, malattia di Alzheimer e

morbo di Parkinson

5. I servizi socio-sanitari • Il Servizio Sanitario Nazionale: principi e

caratteristiche

• Definizione dei L.E.A (livelli essenziali di

assistenza)

• I principali servizi sociosanitari per la

popolazione: Consultorio, Ser.D, Dipartimento di

salute mentale, Servizio di Neuropsichiatria

infantile e dell’adolescenza, Il centro diurno. La

residenza sanitaria assistenziale

•Le figure professionali operanti nei servizi

sociosanitari: assistente sociale, fisioterapista,

logopedista, infermiere professionale, operatore

sociosanitario, educatore professionale

Materia Igiene e Cultura Medico Sanitaria

Classe 5 FS

Insegnante Meri Santamaria

Libri di testo S. Barbone,- M.R. Castiello Igiene e Cultura medico-sanitaria,

Lucisano

41

U.D. F - L’azienda come sistema

- Il bilancio come forma di rappresentazione dell’azienda

- Contenuto previsto dal Codice Civile

U.D. G - Le aziende di erogazione

- Gli enti non profit e il terzo settore

- Le ONLUS e le cooperative sociali

- Le imprese sociali

- Il bilancio degli enti non profit

U.D. H- Il Mercato Finanziario

- I Soggetti Finanziari

- Le Banche

- Le Varie Operazioni Bancarie

- Il Conto Corrente Di Corrispondenza

- Mezzi Di Pagamento Elettronici

Materia TECNICHE AMMINISTRATIVE ED ECONOMIA SOCIALE

Classe 5 FS

Insegnante MENEGUZ CATIA

Libri di testo Tecnica amministrativa ed economia sociale ed. Scuola&Azienda

– Ghigini, Robecchi, Dal Carobbo

42

Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:

MODULO N°1 – “PERCORSI DI DIRITTO COMMERCIALE: IMPRENDITORE ED

IMPRESA”

U.D.1 L’ATTIVITA’ D’IMPRESA E LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI

L’Imprenditore (2082 c.c.)

La piccola impresa (2083 c.c.) e l’impresa familiare (230 bis c.c.)

L’imprenditore agricolo (2135 c.c.)

L’imprenditore commerciale (2195 c.c.)

U.D.2 L’AZIENDA

Nozione di azienda (2555 c.c.) e i beni che la compongono

I segni distintivi dell’azienda: ditta – insegna – marchio

Il trasferimento dell’azienda: la vendita

U.D.3 LA SOCIETA’IN GENERALE

Nozione di società (2247 c.c.)

I conferimenti

Capitale sociale e patrimonio sociale

L’esercizio in comune di un’attività economica

Lo scopo della divisione degli utili

Società e associazione

U.D.4 LE SOCIETA’ DI PERSONE E LE SOCIETA’ DI CAPITALI

Le diverse tipologie di società

Le differenze fondamentali tra società di persone e società di capitali

Le società di persone

Le società di capitali

MODULO N°2 – “LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE”

U.D.1 LE SOCIETA' COOPERATIVE

Gli elementi caratterizzanti la società cooperativa

La disciplina giuridica ed i principi generali

Gli utili ed i ristorni

La cooperativa a mutualità prevalente

I soci e la loro partecipazione

Gli organi sociali

Le mutue assicuratrici

U.D. 2 LE COOPERATIVE SOCIALI

Il ruolo del terzo settore e la sua evoluzione

Materia DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

Classe

5FS

Insegnante/i

De Franco Maria

Libri di testo PERCORSI DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

M. Messori-M. Razzoli Ed. CLITT

43

Lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative sociali

Le cooperative sociali di tipo “A” e di tipo “B” e l’oggetto sociale

I possibili interventi delle cooperative sociali

Caratteristiche e ruolo dei soci

Cooperative sociali e affidamento dei servizi pubblici

MODULO N°3 – “I RAPPORTI TRA AUTONOMIE TERRITORIALI E ORGANIZZAZIONI

NON PROFIT”

U.D.1 IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’ E LA L. COST. 3/2001

Contenuto ed evoluzione del principio di sussidiarietà

Sussidiarietà verticale ed orizzontale

La L.Cost.3/2001 e la sua attuazione

U.D.2 LE AUTONOMIE TERRITORIALI NELLA RIFORMA COSTITUZIONALE

Le autonomie degli enti territoriali

Il Comune

La Regione

La Provincia e la Città Metropolitana

U.D.3 LE FUNZIONI DEL BENESSERE E LO SVILUPPO DEL SETTORE NON PROFIT

Lo Stato sociale e le funzioni del benessere

Il riparto di competenze tra Stato ed enti locali nel sistema di protezione sociale

La crisi del Welfare State

Identità e ruolo del terzo settore

Il nuovo Welfare e le reti sociali

U.D.4 L’IMPRESA SOCIALE E LE TIPOLOGIE DI FORME ASSOCIATIVE

L’impresa sociale(D.lgs.155/2006)

Nozioni di Associazioni, O.D.V., A.P.S., O.N.G., Fondazioni, IPAB, ONLUS.

MODULO N°4 – “IL MODELLO ORGANIZZATIVO DELLE RETI SOCIO-SANITARIE”

U.D.1 LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE

La rete di servizi sociali e la l. 328/2000

La programmazione sociale ed il piano di zona

Sistema di finanziamento dei servizi sociali

I meccanismi di finanziamento del terzo settore

U.D.2 LA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA E LE MODALITA’ DI AFFIDAMENTO DEI

SERVIZI

L’autorizzazione e l’accreditamento

Le modalità di affidamento dei servizi sociali al terzo settore

44

Materia: Scienze Motorie Sportive

Classe: 5FS

Insegnante/i: Seccia Laura Barbara

Libri di testo:

Programma svolto

a.s. 2017/2108

N° e titolo modulo

o unità didattiche/formative

o percorsi di approfondimento

o UDA

Argomenti

e attività svolte

• Velocità

generale e specifica

preparazione al test navetta sui 30mt.

Ricerca dell'accelerazione, equilibrio

dinamico, cambio di direzione.

• Potenziamento generale e

specifico esercizi a corpo libero o con uso di piccoli e

grandi attrezzi che interessano tutti i

distretti muscolari a carico naturale e non,

svolti singolarmente ed in coppia

• Coordinazione esercizi di coordinazione con o senza uso di

piccoli attrezzi che mirano allo svolgimento

di alcune prassie motorie con più precisione

e pulizia nei movimenti

• Pallavolo fondamentali: rielaborazione, affinamento

del gesto tecnico, svolti in maniera

individuale, in coppia e saperli rielaborare in

partita

• Combinazione a corpo libero in

coppia, Combinazione di esercizi dove le qualità

motorie lavorano in sinergia e continuità; in

questo lavoro la memoria motoria nonchè

l'automatizzazione del movimento insieme

all'affinamento e precisione del gesto hanno

un ruolo fondamentale, la difficoltà è saper

rielaborare, creare, ideare, unire il tutto in

maniera sincrona in coppia.

45

Materia: INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

Classe: 5FS

Insegnante VISOTTO ELENA

Libri di testo: NUOVO RELIGIONE E RELIGIONI Bocchini EDB

Programma svolto a.s. 2017/2108

1.Elementi di bioetica 5 ore

Tematiche relative a inizio e fine vita

2.Il cristianesimo nella società moderna 5 ore

I diritti fondamentali per la vita dell'uomo

Giovani e la shoah

Giustizia e sviluppo dell'uomo e della società

I giovani, il sociale, la politica

Testimonianze ed esperienze di vita, di fede e di perdono

3.La figura di Dio nella storia 10 ore

L’identità di Gesù nella storia, nella cultura e nelle religioni

I giovani e la chiesa

Dialogo interreligioso

La fede e le fedi nel mondo

Religioni insieme per la pace

4.Il progetto di vita 10 ore

Il futuro dell'uomo e della storia

I giovani tra sogno e realtà

Il coraggio delle scelte

L’uomo e la donna nella Bibbia, in coppia e in famiglia

Il lavoro

L'ambiente

I migranti: sfida per l'umanità

(quanto sopra evidenziato sarà confermato dai programmi finali sottoscritti dalla docente e

studenti al termine delle lezioni)

46

Prove di SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO

PRIMA PROVA

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (1926) Edizione di riferimento: Oscar

Mondadori, Milano 1992

5

10

15

20

«Io non potevo vedermi vivere.

Potei averne la prova nell’impressione dalla quale fui per così dire assaltato, allorché, alcuni

giorni dopo, camminando e parlando col mio amico Stefano Firbo, mi accadde di sorprendermi

all’improvviso in uno specchio per via, di cui non m’ero prima accorto. Non poté durare più d’un

attimo quell’impressione, ché subito seguì quel tale arresto e finì la spontaneità e cominciò lo

studio. Non riconobbi in prima me stesso. Ebbi l’impressione d’un estraneo che passasse per via

conversando. […]

Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori, quando

- vivendo - non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello specchio:

quello, e non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima, scorgendolo, non ho

riconosciuto. Sono quell’estraneo che non posso veder vivere se non così, in un attimo

impensato. Un estraneo che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e io no.

E mi fissai d’allora in poi in questo proposito disperato: d’andare inseguendo quell’estraneo

ch’era in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito

diventava me quale io mi conoscevo; quell’uno che viveva per gli altri e che io non potevo

conoscere; che gli altri vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come

gli altri lo vedevano e lo conoscevano.

Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno solo

credevo d’esser io per me. Ma presto l’atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei

centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome

di Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch’era uno

anch’esso, uno e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo guardavo fisso

e immobile negli occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni volontà. Quando così il mio dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.»

Luigi Pirandello, (Agrigento 1867 - Roma 1936), tra i più grandi autori della letteratura del

Novecento, compose numerose opere narrative (Il Fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila,

Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Novelle per un anno) e rivoluzionò il teatro italiano (Sei

personaggi in cerca d’autore, Questa sera si recita a soggetto, Enrico IV etc.). In tutta la sua

produzione si delinea la visione relativistica del mondo e della vita.

1. Comprensione del testo

Riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Analizza l’aspetto formale (linguistico, lessicale, sintattico) del testo proposto.

2.2 “Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano”

(righe 14- 15). Soffermati sul significato di tale affermazione del protagonista.

2.3 Che cosa intende Moscarda con “la scoperta dei centomila Moscarda, ch’io ero non solo

per gli altri ma anche per me”?

2.4 Analizza la conclusione del brano, soffermandoti sulla valenza che i due termini

“dramma” e “pazzia” assumono nel brano e nel romanzo in questione.

47

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo, ed

approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Pirandello e/o di altri autori

conosciuti.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI

GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio

breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni

opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni

riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente

e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul

quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il tema della gelosia nella letteratura e nell’arte.

Edvard Munch, Gelosia, 1895, Bergen Kunstmuseum

La figura maschile sulla destra del quadro mostra una sfumatura verdastra negli occhi e

nel viso ed ha lo sguardo allucinato; evidentemente la sua sofferenza nasce dalla

scena che si svolge in secondo piano, dove un uomo sta offrendo dei fiori rossi ad una donna

seminuda rappresentata nell’atto di cogliere un frutto da un albero.

«Quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo; alto di statura, ferrigno.

Ma ora, tutto raso per obbedire alla moda, con quel mento troppo piccolo e

quel naso troppo grosso, dire che fosse bello, via, non si poteva più dire, soprattutto perché pareva che lui lo pretendesse, anche così con la barba

rasa, anzi appunto perché se l'era rasa. - La gelosia, del resto, - sentenziò, - non dipende tanto dalla poca stima che l'uomo ha della

donna, o viceversa, quanto dalla poca stima che abbiamo di noi stessi. E allora...

Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso, e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e non lui. Donna Giannetta, che se ne

stava ancora alla specchiera, con le spalle voltate, lo vide nello specchio, e con una mossetta degli occhi gli domandò:

- E allora... che cosa?

- Ma sì, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese lui, con rabbia. - Da questa poca stima

di noi, che ci fa credere, o meglio, temere di non bastare a riempire il cuore o la mente, a

soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco!»

Luigi PIRANDELLO, La fedeltà del cane, Novelle per un anno, CDE, Milano, 1987

48

«Fra i poteri della gelosia c’è quello di rivelarci quanto la realtà dei fatti

esteriori e i sentimenti dell’animo siano qualcosa di sconosciuto che si presta a

mille supposizioni. Crediamo di sapere esattamente le cose e quel che pensa la gente per la semplice ragione che non ce ne importa. Ma non appena

abbiamo, come hanno i gelosi, il desiderio di sapere, davanti a noi c’è un caleidoscopio vertiginoso nel quale non distinguiamo più niente.»

Marcel PROUST, Alla ricerca del tempo perduto, Albertine scomparsa, trad. G. Raboni, Mondadori, Milano, 1993

«La cucina è spenta, non preparo la cena, non apparecchio i piatti, niente

vino. Siedo con il foglio del conto aperto e aspetto. Lei ritorna, saluta, vede e si mette a sedere.

Quanto siamo rimasti zitti, poi che parole mandate allo sbaraglio nel campo

dei centimetri che le nostre mani non potevano attraversare: ho scordato. Deve avermi detto di non fare così, ma io non so più di che materia fosse quel

così, se bruciava o era spento. Ora che è vita andata, recito l’atto di dolore: mi pento e mi dolgo, mi dolgo e

mi pento di averle presentato il conto. La presunzione di avere diritto mi gonfiava la vena della fronte. Avanzavo il mio rauco reclamo e più sacrosanto

era, più era goffo: le chiedevo conto, e mai si deve tra chi sta in amore. Non

esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.»

Erri DE LUCA, Il conto, Il contrario di uno, Feltrinelli, Milano, 2009

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.

DOCUMENTI

«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla 'cyberpsicologa’ Linda Kaye,

dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa.

Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed email. E non è solo un fatto generazionale, assicurano gli

esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi

la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata

alla personalità che all'età.

Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o FaceTime, usiamo non solo un linguaggio verbale ma

anche una comunicazione veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto'

scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche modo sostituisce la comunicazione non verbale.

"Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo

49

con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei

differenti modi sul come e perché le usiamo". […]

"Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna essere consapevoli - ha concluso - che questi giudizi

possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad esempio con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici".»

Altro che gesti, gli emoticon raccontano come siamo, «La Repubblica», 17.1.2017

«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più

popolare sul pianeta. I francesi — chi altro? — preferiscono però , secondo

nella classifica internazionale. Al terzo posto assoluto l’affettuoso , seguito

dal tenero e dal classico . Non c’è che dire: il mondo, quando comunica,

è felice. Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati

sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della università di

Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4 milioni di

smartphone in 212 Paesi. I francesi sono risultati gli utilizzatori più

appassionati — un messaggio su cinque contiene un emoji — seguiti a

distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia,

sono uno su dieci). Il primato degli emoji negativi va a Messico, Colombia,

Perù e Israele. L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra

le persone sono più stretti e le emozioni scorrono più liberamente. […]

Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata,

iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una

salutare domanda di sintesi; offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […]

Domanda: quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano

cominciando a chiedersi: le vecchie parole non sono più adatte per portare le

emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si intuisce un sentimento. Dietro

si comincia a sentire il profumo dell’emozione preconfezionata.»

Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che

ride, «Corriere della Sera», 5.1.2017

«L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico alla base della ricezione del

messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo

meccanismo, che funziona nella sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende, senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri

rimossi (incompatibili con la correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La

comunicazione ironica con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si

giova della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità. Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo

evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni

e della plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto o

50

l’opera pittorica. Di conseguenza irrigidisce il movimento/espansione del gesto

psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra

espressione. Si trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e sentimenti in cui

facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione

del nostro modo di essere.» Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il

Manifesto», 30.5.2015

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il colonialismo italiano.

DOCUMENTI

«Chi, in Italia, non ha sentito almeno una volta alla radio o in televisione esecuzioni di canzonette del periodo coloniale come Faccetta nera o Tripoli bel

suol d’amore? Ma quanti sarebbero in grado di precisare quali domini coloniali l’Italia liberale e l’Italia fascista stabilirono, in quali anni, per quale motivo e

con quali risultati? In quasi tutte le città della Penisola permane il ricordo toponomastico delle

imprese coloniali dell’Italia unita: una piazza Adua, un corso Tripoli o una via Mogadiscio, o simili, fanno ancora mostra di sé negli elenchi stradali italiani.

Ma quanti - soprattutto tra i giovani - sanno spiegarsi il perché di quei nomi a fronte dell’assenza di quelli di altre città africane, forse anche più importanti

ma che non furono dominio italiano?»

Nicola LABANCA, Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana, Il Mulino, Bologna, 2002

«Si deve a singoli episodi se, in modo sporadico e irregolare, l’Italia uscita dal fascismo e dalla guerra ha ricordato e ricorda il passato coloniale. La nostalgia ha cancellato le colpe dai libri di testo e i sensi di colpa dalle coscienze; l’oblio

ha appannato i sentimenti e gli interessi. Eppure il colonialismo, benché in parte fuori tempo e pieno di manchevolezze, è parte integrante della storia

d’Italia e della sua stessa formazione come nazione e Stato unitario. La lunga frequentazione con l’Africa autorizza i documenti del ministero degli Esteri o il

dibattito politico ordinario a parlare pudicamente di legami storici e culturali, ma l’attenzione è scarsa, superficiale, inficiata da preconcetti e luoghi

comuni.»

Gian Paolo CALCHI NOVATI, L’Africa d’Italia. Una storia coloniale e postcoloniale,

Carocci, Roma, 2011

«… lo scopo di questi tentativi coloniali è quello appunto di convertire questi vasti territorii in larghi mercati e centri novelli di consumazione. Quando in quelle ora deserte contrade il contatto di colonie italiane verrà mutando

usanze e tenore di vita, e vi saranno introdotte le istituzioni e le abitudini dell’Europa, gl’indigeni, invece di cibarsi malamente di un po’ di dura [cereali],

e di coprirsi di pochi cenci, cominceranno a sentire novelli bisogni, e

diverranno consumatori utili dei prodotti europei, per le esigenze create dal sole della civiltà. D’altronde, dovunque l’uomo incivilito porta con sé in mezzo

a popoli di civiltà inferiore capacità intellettuali, cognizioni tecniche, capitali, e lavoro, è impossibile economicamente, che non produca e non accresca valori

e ricchezze.»

51

Giorgio ROCHAT, da Dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Mancini, alla Camera dei deputati sulla politica italiana

nel Mar Rosso (27 gennaio 1885) – in Giorgio ROCHAT, Il colonialismo italiano, Loescher, Torino, 1973

«La grande Proletaria si è mossa. Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori

che in Patria erano troppi e dovevano lavorare per troppo poco. […] Il mondo li aveva presi a opra i lavoratori d’Italia; e più ne aveva bisogno,

meno mostrava di averne, e li pagava poco e li trattava male e li stranomava.

[…] Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata

dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una

vasta regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d’acque e di messi, e verdeggiante d’alberi e giardini; e ora, da un pezzo, per l’inerzia

di popolazioni nomadi e neghittose, è per gran parte un deserto. […] Vivranno liberi e sereni su quella terra che sarà una continuazione della terra

nativa, con frapposta la strada vicinale del mare. Troveranno, come in Patria, a ogni tratto le vestigia dei grandi antenati. Anche là è Roma. […]

Ora l’Italia, la grande martire delle nazioni, dopo solo cinquant’anni ch’ella rivive, si è presentata al suo dovere di contribuire per la sua parte

all’umanamento e incivilimento dei popoli; al suo diritto di non essere

soffocata e bloccata nei suoi mari; al suo materno ufficio di provvedere ai suoi figli volonterosi quel che sol vogliono, lavoro ...»

Giovanni PASCOLI, La grande Proletaria si è mossa, discorso pronunciato a Barga il 26.11.1911 per celebrare la guerra per la conquista della Libia – in Giovanni PASCOLI, Prose I. Pensieri di varia umanità, Mondadori, Milano, 1971

Gazzetta del Popolo 10.5.1936 Corriere della Sera 6.5.1936

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: L’attività umana e la sfida globale dei cambiamenti climatici:

responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future.

DOCUMENTI

«[…] il cambiamento climatico è arrivato ad uno stadio avanzato, ma non ancora incontrollabile. La sua origine è l’attività umana e, proprio per questo,

l’uomo può ancora intervenire per limitarne gli impatti più disastrosi.

Per riuscirci, serve un cambiamento radicale nei nostri sistemi energetici, nelle nostre abitudini di consumo, nei modi di produrre. In altre parole, serve

52

un nuovo modello di sviluppo, una transizione – inevitabilmente lenta, ma da

guidare con mano sicura – verso un’economia sostenibile. Serve anche

collaborazione internazionale, soprattutto a favore dei Paesi in via di sviluppo, spesso i più vulnerabili ai cambiamenti climatici. E servono politiche chiare e

lungimiranti nei Paesi sviluppati. […] Abbiamo visto come il tema dei cambiamenti climatici sia strettamente legato a quelli dell’uguaglianza sociale

e dello sviluppo economico. Abbiamo parlato di economia, di salute e di equilibri sociali usando metriche oggettive, basandoci sui risultati della ricerca

scientifica, sia per quanto riguarda l’analisi delle cause, sia per gli scenari futuri e le vie d’uscita. Abbiamo parlato di benessere, di opportunità, di

convenienza. […] Servono una nuova strategia ed un nuovo sforzo economico nella ricerca – simile a quello fatto anni fa per la ricerca spaziale – per

individuare quelle tecnologie che, da un lato, ci possano permettere di produrre energia a basso costo e senza impatti sul clima e sull’ambiente,

dall’altro migliorino la nostra capacità di conservare l’energia prodotta ed, infine, ci aiutino a rimuovere dall’atmosfera i gas serra che abbiamo immesso

in questi ultimi decenni. […] La strada da percorrere non dipende solo dalle

istituzioni: ogni individuo, ogni impresa, ogni comunità può decidere di intraprendere fin da oggi scelte coerenti nei consumi, nelle modalità di

spostamento, nelle risorse utilizzate, nell’organizzazione della produzione, nei servizi, nella tipologia delle abitazioni, ecc.»

Carlo CARRARO, Alessandra MAZZAI, Il clima che cambia, Il Mulino, Bologna, 2015

«La Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura riunitasi a Parigi dal 21 ottobre al 12

novembre 1997 nella sua 29a sessione. […] Constatando che la sorte delle future generazioni dipende in gran parte dalle decisioni e misure prese oggi e

che i problemi attuali, tra i quali la povertà, l’insufficiente attrezzamento materiale e tecnologico, la disoccupazione, l’esclusione, la discriminazione e le

minacce all’ambiente devono essere risolti nell’interesse delle generazioni presenti e future. […] Proclama solennemente in questo dodicesimo giorno di

novembre 1997 la presente Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future. […] Articolo 5. Protezione dell’ambiente 1.

Affinché le generazioni future possano beneficiare della ricchezza offerta dagli

ecosistemi della Terra, le generazioni presenti dovrebbero agire per uno sviluppo durevole e preservare le condizioni della vita e in particolare la

qualità e l’integrità dell’ambiente.»

Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future adottata dalla

Conferenza generale dell’Unesco, in Codice di diritto internazionale dell’ambiente e dei diritti umani a cura di M. Déjeant-Pons, M. Pallemaerts, S. Fioravanti

Sapere 2000, Roma, 2003

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Le leggi razziali del ’38.

«Con l’espressione «leggi razziali» si fa riferimento a uno specifico episodio

nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di

discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze

53

razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica

alla vigilia della seconda guerra mondiale.»

Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari, 1996

Linee orientative. Per lo svolgimento del tuo elaborato potrai, se vuoi, fare

riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti:

al contesto storico in cui vengono emanate le «leggi razziali»;

ad alcune misure discriminatorie previste in queste leggi;

ai concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;

alle origini storiche dello stereotipo antisemita;

al modo in cui queste «leggi razziali» furono applicate;

a eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci.

Potrai, infine, concludere il tuo elaborato, se vuoi, con riflessioni e

argomentazioni personali.

Se lo ritieni, potrai aggiungere una tua riflessione sulla valenza che le tendenze

razziste assumono quando la loro visibilità pubblica è «acquisita».

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Globalizzazione e vulnerabilità sociale.

«Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la

necessità di incrementare la produzione agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree urbanizzate e un maggior consumo di

suolo. «Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo non si sarebbe costruito

per le cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una maggiore esposizione al rischio delle nostre società: siamo

più numerosi e più vulnerabili agli eventi naturali, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di sempre

maggiore interdipendenza tra i Paesi.»

Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la

Lettura», 11 settembre 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

sul fenomeno del «vertiginoso aumento della popolazione», con riferimento alle aree del

mondo in cui tale fenomeno si rende più evidente;

su ciò che si intende per «consumo di suolo»;

sullo sfruttamento agricolo e industriale dei territori e sul fenomeno dell’antropizzazione

delle aree a rischio;

sul fenomeno del cambiamento climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità

dell’acqua;

su ciò che si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».

Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in

relazione ai fenomeni appena trattati. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato. Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura

del tema. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

54

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

Simulazione seconda prova

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE

La disabilità “L’intervento psico-educativo nei confronti dei comportamenti problema è

davvero il banco di prova per tutti: dai genitori ai dirigenti dei servizi: non lascia scampo. In altri ambiti di lavoro educativo si può far finta di fare,

passando da un gioco a un compito, a una gita o altro. Con i comportamenti problema no, la persona disabile è più esigente, ci interroga continuamente

con i suoi morsi, le testate, le urla e non è facile nascondersi. E’ un banco di prova del nostro impegno, della tenacia, della creatività, dell’intelligenza e

della formazione di ognuno. E’ una prova diretta di quanto, come operatori, siamo disposti a fare “alleanza” con gli altri, soprattutto con i familiari,

ascoltandoli realmente, valorizzandoli e imparando da loro (…)”. (D. Ianes – S. Cramerotti, Comportamenti problema e alleanze psico-

educative. Erikson, Trento 2012

Caso - comportamento problema:

Marzio è un uomo di 28 anni ed è stato da poco inserito nel Ceod dove lavori. Marzio, che ha una disabilità intellettiva medio-grave, tutte le volte che gli

viene preso un oggetto che ha in mano, o che semplicemente desidera, reagisce urlando, inveendo e talvolta aggredendo fisicamente altri utenti o

operatori. In alcuni casi adotta comportamenti autolesionisti. Questo comportamento mette in difficoltà gli operatori e in generale la vita di comunità

nel Ceod.

Il candidato, prendendo spunto dalle riflessioni scaturite dalla lettura del brano sopra riportato e dalla descrizione del caso, tratti

l’argomento dei comportamenti problema nei casi di disabilità intellettiva, illustrando le difficoltà che si incontrano nel trattare con

soggetti che manifestano tali problemi.

SECONDA PARTE

1. Spiega una tecnica di impostazione comportamentista adatta a trattare i comportamenti problema.

2. Quali sono le caratteristiche della relazione d’aiuto? 3. Spiega in cosa consiste l’approccio sistemico relazionale. 4. Quali sono i servizi a supporto della diversa abilità?

55

I.S. “F.BESTA” di TREVISO - Indirizzo SERVIZI SOCIO-SANITARI

SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2017/18 TERZA PROVA

Candidato __________________________ Classe: 5^FS Data: ________

Prova di LINGUA INGLESE Punteggio ____/15

Answer the following questions in no less than 6 lines and no more than 10:

1) Why may parents and teens be “at odds”?

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

2) What are the advantages for the elderly of moving to a care setting?

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

56

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

3) Why may discrimination take place?

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

(Al candidato è consentito l’uso del dizionario monolingue o bilingue a disposizione sulla cattedra)

57

SIMULAZIONE TERZA PROVA – MATEMATICA

CLASSE

COGNOME NOME

ESERCIZIO 1

Classifica i punti di discontinuità presenti nel seguente grafico.

ESERCIZIO 2

Verifica, utilizzando la definizione di limite, che

125lim5

1

x

x

58

ESERCIZIO 3

Determina gli intervalli di crescenza e decrescenza della funzione

12

4=y

2

x

xx

(È consentito l’uso della calcolatrice)

59

Simulazione della terza prova

A.S. 2017/2018 MATERIA: Igiene e Cultura Medico-Sanitaria

1. Il candidato descriva la placenta e le sue funzioni.

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

Il candidato definisca cosa s’intende per epilessia e descriva la

crisi tonico-clonica.

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

60

Il candidato descriva i fattori di rischio dell’ictus, le due

tipologie possibili ed i principali sintomi.

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

61

I.S.I.S.S. “ F. BESTA” Anno Scolastico 2017/2018

SIMULAZIONE TERZA PROVA

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

Data_____________ Classe 5^

Allievo______________________________________

1)Analizza la definizione di imprenditore evidenziandone i requisiti essenziali.

2)Indica, secondo lo scopo che intendono raggiungere, come vengono classificate le società.

3) Definisci il terzo settore ed indica i soggetti che vi operano.

62

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

PRODUZIONE SCRITTA DI ITALIANO

del professionale indirizzo servizi socio-sanitari IS F. BESTA

CLASSE V

TIPOLOGIA A

CLASSE ___ ALUNNO ____________________________________

data__________________

INDICATORI FASCE DI

PUNTEGGIO CORRISPONDENZA

PUNTI

MAX

CORRETTEZZA

ORTOGRAFICA

MORFOSINTATTICA E

PROPRIETA’

LESSICALE

1-4

Numerosi errori ortografici o grammaticali / sintassi

contorta/lessico improprio

1

Errori ortografici o grammaticali/ sintassi faticosa/

lessico generico con alcune improprietà

2

Lievi errori ortografici o grammaticali / sintassi

generalmente corretta/ lessico accettabile

3

Nessun errore rilevante/ sintassi scorrevole/ lessico

adeguato

4

COMPRENSIONE DEL

TESTO 1 - 3

Incerta o parziale 1

Globale (coglie gli elementi espliciti) 2

Dettagliata (coglie anche gli elementi impliciti) 3

ANALISI DEL TESTO 1 - 4 Scarso rispetto delle richieste 1

Parziale soddisfazione delle richieste 2

Richieste rispettate e globalmente soddisfatte 3

Adeguata/piena soddisfazione delle richieste 4

INTERPRETAZIONE

COMPLESSIVA ED

APPROFONDIMENTI

1 - 4

Interpretazione superficiale o poco pertinente 1

Interpretazione e approfondimento essenziali 2

Interpretazione esauriente e approfondimento

essenziale

3

Interpretazione documentata e approfondimento

articolato

4

Punteggio totale:

Per gli alunni con DSA verrà considerato sufficiente il punteggio relativo al primo

indicatore.

in neretto è indicata la soglia di sufficienza: 10/15

63

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

PRODUZIONE SCRITTA DI ITALIANO

del professionale indirizzo servizi socio-sanitari IS F. BESTA

CLASSE V

TIPOLOGIA B

CLASSE ___ ALUNNO ____________________________________

data__________________

INDICATORI FASCE DI

PUNTEGGIO CORRISPONDENZA

PUNTI

MAX

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA

E MORFOSINTATTICA 1-4

Numerosi errori / sintassi contorta 1

Errori di grammatica consistenti/ sintassi

faticosa 2

Lievi errori di grammatica/ sintassi

generalmente corretta 3

Nessun errore rilevante/ sintassi

scorrevole 4

PROPRIETA’ LESSICALE

(in considerazione della

scelta: SAGGIO BREVE/

ARTICOLO DI GIORNALE)

1 – 3

Generica 1

Semplice, ma appropriata/ Non

sempre precisa 2

Adeguata 3

COMPRENSIONE,

VALUTAZIONE E UTILIZZO

DEI DOCUMENTI FUNZIONALI

AL TITOLO E ALLA

DESTINAZIONE

(in considerazione della

scelta:

SAGGIO BREVE/ ARTICOLO DI

GIORNALE)

1-4

scarsa 1

Insufficiente 2

Sufficiente 3

Buona 4

ORGANIZZAZIONE DEL

CONTENUTO E CHIAREZZA

DELL’IMPOSTAZIONE

(in considerazione della

scelta:

SAGGIO BREVE/ ARTICOLO DI

GIORNALE)

1-4

Sviluppo disorganico e superficiale 1

Sviluppo sufficientemente articolato 2

Sviluppo organico 3

Sviluppo organico ed approfondito con

apporti culturali 4

Punteggio totale:

Per gli alunni con DSA verrà considerato sufficiente il punteggio relativo al primo

indicatore.

In neretto è indicata la soglia di sufficienza: 10/15

64

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

PRODUZIONE SCRITTA DI ITALIANO

del professionale indirizzo servizi socio-sanitari IS F. BESTA

CLASSE V

TIPOLOGIA C – D

CLASSE ___ ALUNNO ____________________________________

data__________________

INDICATORI FASCE DI

PUNTEGGIO CORRISPONDENZA

PUNTI

MAX

CORRETTEZZA

ORTOGRAFICA E

MORFOSINTATTICA

1 – 4

Numerosi errori /sintassi contorta 1

Errori di grammatica consistenti/ sintassi

faticosa 2

Lievi errori di grammatica/ sintassi

generalmente corretta 3

Nessun errore rilevante/ sintassi scorrevole 4

PROPRIETA’ LESSICALE 1 – 3

Generica 1

Semplice, ma appropriata / Non sempre

precisa 2

Adeguata 3

RICCHEZZA DEL

CONTENUTO 1- 4

Superficiale 1

Essenziale 2

Sufficiente 3

Approfondito 4

CHIAREZZA

DELL’IMPOSTAZIONE E

COERENZA

DELL’ARGOMENTAZIONE

/ESPOSIZIONE

1 - 4

Sviluppo disorganico e superficiale 1

Sviluppo sufficientemente articolato 2

Sviluppo coerente e scorrevole 3

Sviluppo organico e approfondito 4

Punteggio totale:

Per gli alunni con DSA verrà considerato sufficiente il punteggio relativo al primo indicatore.

In neretto è indicata la soglia di sufficienza: 10/15

65

Griglia di valutazione II prova – PSICOLOGIA APPLICATA

Indicatori di livello Punti

Conoscenze dei contenuti

Conoscenze corrette ed approfondite.

Ottima

6

Conoscenze corrette, abbastanza

complete, ma poco approfondite. Buona

5

Conoscenze essenziali, talvolta

imprecise, superficiali e frammentarie.

4

Conoscenze insufficienti, superficiali e

frammentarie

3

Conoscenze gravemente insufficienti, 2

Conoscenze completamente assenti 1

Linguaggio e lessico

specifico

Espressione chiara e corretta, lessico

specifico utilizzato con padronanza ed

efficacia.

3

Espressione linguistica sufficientemente

corretta, anche se con alcune

imprecisioni.

2

Espressione molto imprecisa e

scorretta, mancanza di lessico

specifico.

1

Assente 0

Struttura e

rielaborazione critica

Rielaborazione originale, autonoma ed

efficace, ben strutturata e

coerentemente argomentata.

6

Rielaborazione efficace, abbastanza

strutturata, nel complesso logica e

coerente.

5

Rielaborazione parziale e incompleta,

ma strutturata in modo

sufficientemente chiaro e coerente.

4

Rielaborazione insufficiente, poco

strutturata e non sempre coerente.

3

Rielaborazione gravemente

insufficiente, complessivamente

scorretta e contradditoria.

2

Elaborato gravemente insufficiente,

sconnesso, frammentario o totalmente

incoerente.

1

Assente 0

Punteggio totale

Valutazione finale in quindicesimi

Valutazione finale in decimi

Soglia di sufficienza: 10/15

66

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA CANDIDATO/A_______________________________________________ CLASSE____________________

INDICATORI DESCRITTORI Punteggio ai diversi livelli

Punteggio massimo

Conoscenze degli argomenti relativi alle discipline

Scarse Non conosce o conosce in modo confuso solo qualche argomento

1

6

Gravemente insufficienti

Conosce gli argomenti in modo frammentario e disorganico

2

Insufficienti Conosce in modo incerto gli elementi fondamentali della disciplina.

3

Sufficienti Conosce gli elementi fondamentali della disciplina 4 Discrete/buone Conosce gli argomenti in modo ampio e completo 5 Ottime Conosce gli argomenti in maniera analitica e

approfondita. 6

Competenze : -correttezza formale -Coesione, varietà ricchezza espressiva -Soluzione dei problemi proposti

Scarse Non comprende i temi e gli argomenti proposti; il procedimento risulta completamente errato

1

6

Gravemente insufficiente

Comprende con difficoltà le tematiche proposte e non è in grado di risolverle; commette errori gravi e numerosi

2

Insufficiente Comprende con difficoltà le tematiche trattandole solo parzialmente; commette gravi errori

3

Sufficiente Comprende le tematiche proposte e le risolve in modo sostanzialmente corretto Usando un linguaggio tecnico sostanzialmente corretto

4

Discreto/Buono Sa elaborare le tematiche proposte con correttezza

5

Ottimo Sa elaborare autonomamente le tematiche proposte con varietà, ricchezza e correttezza espressiva

6

Capacità: -analisi e sintesi -Organizzazione rielaborazione -Contestualizzazione

-Uso del linguaggio specifico

insufficiente Non tratta le tematiche o le tratta in modo stentato e scorretto; presenta difficoltà di analisi

1

3

sufficiente Tratta le tematiche in modo sostanzialmente lineare; si rilevano elementi di analisi e di sintesi; rielabora in modo semplice

2

Buono/ottimo Tratta le tematiche con collegamenti e in modo completo, esprimendo valida capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione

3

PUNTEGGIO ASSEGNATO ________/15

Per gli allievi DSA è concesso il ricorso agli strumenti compensativi (uso di mappe) ed alle misure

dispensative (tempi di elaborazione adeguati e altro) indicate nel PDP. Nell’indicatore Competenze,

non verranno valutati i descrittori insufficienti relativi alla correttezza ortografica.

67

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V Sezione: ___

FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio

(su 30)

Punteggio

assegnato

I

Argomento

proposto dal

candidato

1. Capacità di applicazione

delle conoscenze e di

collegamento

multidisciplinare

Autonoma, consapevole ed efficace

Autonoma e sostanzialmente soddisfacente

Accettabile e sostanzialmente corretta

Guidata e in parte approssimativa

Inadeguata, limitata e superficiale

4

3

2

1,5

1

2. Capacità di

argomentazione, di

analisi/sintesi, di

rielaborazione critica

Autonoma, completa e articolata

Adeguata ed efficace

Adeguata e accettabile

Parzialmente adeguata e approssimativa

Disorganica e superficiale

4

3

2

1,5

1

3. Capacità espressiva e

padronanza della lingua

Corretta, appropriata e fluente

Corretta e appropriata

Sufficientemente chiara e scorrevole

Incerta e approssimativa

Scorretta, stentata

4

3

2

1,5

1

____/12

II

Argomenti

proposti dai

commissari

1. Conoscenze disciplinari e

capacità di collegamento

interdisciplinare

Complete, ampie e approfondite

Corrette e in parte approfondite

Essenziali, ma sostanzialmente corrette

Imprecise e frammentarie

Frammentarie e fortemente lacunose

6

5

4

3

1-2

2. Coerenza logico-

tematica, capacità di

argomentazione, di

analisi/sintesi

Autonoma, completa e articolata

Adeguata ed efficace

Adeguata e accettabile

Parzialmente adeguata e approssimativa

Disorganica e superficiale

6

5

4

3

1-2

3. Capacità di

rielaborazione critica

Efficace e articolata

Sostanzialmente efficace

Adeguata

Incerta e approssimativa

Inefficace

4

3

2

1,5

1

____/16

III

Discussione

prove scritte 1. Capacità di

autovalutazione e

autocorrezione

I PROVA Adeguata

Inefficace

0,5

0

II PROVA Adeguata

Inefficace

0,5

0

III PROVA Adeguata

Inefficace

1

0

____/2

Punteggio TOTALE ____/30

68

Calendario simulazioni

PRIMA PROVA 3 maggio 2018

SECONDA PROVA 4 maggio 2018

TERZA PROVA 7 maggio 2018

69

Elenco e firme dei componenti del CdC in tutte le sue parti:

Cognome Nome Firma

Bin Paola

Bordino Elettra

Fontebasso Mariagiovanna

Cortolezzis Giorgia

Zambon Sonia

Santamaria Meri

De Franco Maria

Meneguz Catia

Salvemini Renata

Visotto Elena

Seccia Laura

I rappresentanti

degli alunni:

Favaro Giulia

Libralato Elena

I docenti, i rappresentanti degli alunni attestano l’approvazione del documento.

Il Coordinatore del CdC……………………………

Il Dirigente Scolastico

Sandra Messina

__________________________